Ingredienti Alimentari lug/ago 2024

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UNPLUGGED

Let’s get phygital

L’intensa interazione tra il mondo fisico e quello digitale che caratterizza i giorni nostri ha generato il neologismo phygital. Si tratta di una strategia che mira a sfruttare i punti di forza di entrambe le esperienze per crearne una più coinvolgente e personalizzata tra marchio e consumatori.

È certamente lecito pensare che a innescare, o forse sarebbe più corretto dire, ad accelerare, la contaminazione tra il fisico e il digitale sia stata la pandemia per ragioni di distanziamento sociale, tanto che tutti noi quotidianamente utilizziamo strumenti phygital: dalla didattica e-learning allo smart working

L’esperienza del cliente, ad esempio, è notevolmente migliorata con l’integrazione phygital attraverso:

La personalizzazione  – le aziende possono offrire esperienze personalizzate ai clienti nel mondo fisico, come raccomandazioni e servizi su misura.

La convenienza – legata alla capacità dei clienti di usufruire di processi digitali semplificati, come il check-out mobile o l’uso di app per migliorare l’esperienza nel punto di vendita.

L’engagement – le tecnologie digitali, come la realtà aumentata e schermi interattivi, possono rendere l’esperienza in-store più interattiva e coinvolgente.

L’omnicanalità – una continuità tra i canali online e offline, che permette ai clienti d’iniziare un’azione in un canale e completarla in un altro senza interruzioni.

L’efficienza – con l’automazione di alcuni servizi, come i pagamenti o l’assistenza clienti tramite chatbot, si riducono i tempi d’attesa e s’incrementa l’efficienza del servizio.

La raccolta dati – l’integrazione phygital consente una migliore raccolta di data set sull’esperienza cliente, che può essere utilizzata per ulteriori miglioramenti e personalizzazioni.

Con riferimento a quest’ultimo aspetto, il supporto può avere un ruolo significativo nello sviluppo di nuovi prodotti (in Italia a fronte di 35.000 nuovi prodotti, solamente il 2% riscuote un certo successo), ad esempio generando dei test di mercato phygital . Si tratta di un supporto analitico attraverso il feedback di clienti reali: il prodotto viene acquistato liberamente, provato a casa e dopo la compilazione del questionario il cliente riceve il rimborso direttamente sul suo conto Paypal. Naturalmente i prodotti in test sono esposti nel punto di vendita in scaffali dedicati e, a garanzia della bontà dei dati reali ricavati, grazie a un codice univoco nella confezione, chi acquista può partecipare una sola volta all’indagine.

LEGISLAZIONE COMMENTATA

A cura di:

Novel Food: la “carne coltivata” o cell-based

Parte II

Si parla della controversa questione cosiddetta del “meat sounding”, vale a dire l’utilizzo di nomi che normalmente richiamano alimenti a base di carne, nella promozione, vendita e denominazione di prodotti vegetariani o vegani, come “hamburger vegetali” o “salsicce vegane”.

Per i promotori della legge, alla base della proibizione vi sarebbe la tutela del consumatore – dei suoi

interessi e del suo diritto all’informazione – che potrebbe essere ingannato dall’uso di tali vocaboli.

Quindi, il problema che si pone è quello di stabilire se questi riferimenti possano essere considerati di per sé fuorvianti, a prescindere dal contesto informativo contenuto nelle etichette.

A bene vedere, il Parlamento europeo ha ritenuto che non fosse necessaria l’emanazione

di norme specifiche, volte a vietare o disciplinare l’uso di queste nomenclature, essendo sufficienti le disposizioni generali contenute nel Regolamento (UE) n. 1169/2011.

All’art. 17, infatti, è disciplinata la denominazione quale elemento dell’etichettatura che deve consentire al consumatore di comprendere la reale natura del prodotto, distinguendolo da quelli con cui potrebbe essere confuso. L’art. 7, invece, in punto di leale informazione, stabilisce che le notizie fornite sugli alimenti non devono trarre in errore circa determinati elementi, tra i quali la natura, l’identità e la composizione.

In buona sostanza, se il consumatore medio è in grado, grazie alle etichette, di comprendere che una polpetta vegetariana non contiene carne e quindi ha ben chiaro quali beni scegliere, non si ravvede alcuna ragione

FOOD SAFETY

A cura di:

Roberta La Brasca, Carla Ferraris, Lucia Decastelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni, Torino

La percezione dei consumatori sportivi verso gli integratori alimentari

Gli integratori, come noto, sono prodotti alimentari utilizzati per integrare la dieta comune e costituiscono una fonte concentrata di diverse sostanze nutritive. Infatti, a seconda della loro composizione, proprietà e funzione troviamo integratori:

1. di vitamine e sali minerali, come ad esempio gli integratori di Vitamina C e magnesio;

2. con probiotici e prebiotici, come i “fermenti lattici”

3. a base di sostanze e preparati vegetali, i cosiddetti botanicals;

4. coadiuvanti di diete ipocaloriche per la riduzione del peso corporeo;

5. proteici e di aminoacidi;

6. di fibre, come i semi di psillio;

7. di acidi grassi essenziali, come gli Omega-3;

8. Altre sostanze attive non comprese nelle precedenti categorie, come i fitosteroli e gli antiossidanti.

Questi prodotti possono essere acquistati senza prescrizione medica e sono facilmente reperibili nella grande distribuzione, nelle farmacie e parafarmacie e canali di vendita online, dal momento che sono considerati dei veri e propri alimenti nonostante la loro confezione sia molto più simile a quella dei farmaci. Dal momento che non sono medicinali, gli integratori non sono in grado di prevenire o trattare malattie e non hanno alcuna azione farmacologica. Generalmente una dieta sana ed equilibrata che comprenda una grande varietà di frutta, verdura, cereali integrali, quantità adeguate di proteine e

grassi sani fornisce tutti i nutrienti necessari per una buona salute e l’uso degli integratori alimentari non è necessario. Gli integratori possono contribuire al benessere dell’organismo e svolgono un ruolo importante migliorando lo stato nutrizionale del soggetto: ad esempio durante la gravidanza è raccomandata l’integrazione di acido folico e in particolari regimi

FOOD DESIGN

La massima fiducia è ancora un ingrediente fondamentale

Parte II

Assodato quanto il concetto di trust sia divenuto oggi un “ingrediente” determinante per lo sviluppo di un’impresa attraverso

un brand che acquisisce prestigio nel tempo, e quanto nuove mansioni siano emerse con l’avvento dei social media e la rivoluzione

digitale, si sono aggiunte nuove e indispensabili attività per la costruzione e il mantenimento della brand reputation e del trust con i propri interlocutori.

Fra queste, quelle di Brand Ambassador, Social Media Manager, Community Manager e influencer sono alla base dello sviluppo dell’attività di business che è imprescindibile dall’interazione con queste figure e i propri clienti, follower e stakeholder

S’incrociano e sovrappongono, ma a volte sostituiscono quelle più classiche di PR e Press office e instaurano un rapporto molto più client oriented (UX User Experience) e one to one attraverso il canale bidirezionale diretto dei social media.

Altro ruolo strategico per la gestione delle attività relazionali di fondamentale importanza

per il brand nella gestione dei contatti e delle relazioni e delle recensioni è ancora il Customer Relationship Management (CRM), attività storica in azienda, ma che, come altre, si è evoluta ed è quella che più deve stare al passo con i tempi per poter fornire risultati corretti.

Prestigio e reputazione in ambito social sono materia in mano a queste figure divenute quanto più importanti e strategiche dal momento che i social hanno preso il sopravvento nella comunicazione bidirezionale tra la marca e il proprio pubblico.

Il potere dei social media e delle recensioni nella costruzione della brand reputation è ormai evidente anche ai meno esperti e la sua misurazione è materia piuttosto scientifica, misurabile attraverso il brand monitoring

Dalla semplice gestione dei reclami fino agli scandali è necessario saper intervenire in modo rapido e responsabile senza peccare d’inesperienza e leggerezza e ricordando che più si è grandi più si pagano pesantemente gli errori, ma anche che più si è piccoli e più possono essere irreparabili. La gestione degli scandali se non gestita adeguatamente e immediatamente anticipando i tempi di reazione di una community può portare a guai giudiziari, amministrativi ed economici, ma soprattutto reputazionali.

Oggi le piattaforme multicanale, come i servizi di geo-localizzazione e di prenotazione, sono gli strumenti per creare loyalty con i frequentatori. In questi canali è indispensabile riservare investimenti che occupino risorse e spazio di recensione da parte degli utenti creando interattività sociale. Questo nuovo modo di gestire le recensioni rispetto alle

guide fatte da esperti del settore ha di fatto creato un nuovo potere unilaterale che prima non c’era e che spesso è di difficile gestione per la rapidità con la quale è avvenuto il fenomeno, soprattutto rispetto alla formazione e preparazione di personale formato, preparato e qualificato per gestire il fenomeno stesso.

Si è determinato un nuovo approccio al CRM che ha generato la necessità di specializzare nuovi manager con sempre più delicate responsabilità, tali da

- identificare i problemi ricorrenti e le aree di miglioramento; - implementare soluzioni per migliorare la customer experience

In alcune aziende il ruolo di CRM potrebbe essere ricoperto da un team di persone, ognuna con competenze specifiche. Ad esempio, un membro del team potrebbe essere responsabile del monitoraggio delle recensioni online, mentre un altro della gestione dei reclami.

Altra figura chiave, con ruoli e competenze molto differenti da

creare una figura autonoma dal Communication manager. La figura chiamata a rispondere alle recensioni dei clienti e alla gestione dei reclami si chiama Customer Relationship Manager ed è responsabile della Customer Experience. Le sue principali responsabilità sono:

- monitorare le recensioni dei clienti online e sui social media; - rispondere alle recensioni dei clienti in modo tempestivo e professionale;

- gestire i reclami dei clienti in modo efficace e risolutivo;

quelle del CRM, oggi sempre più importante per rappresentare un brand nel mondo, è il Brand Ambassador. Un Brand Ambassador è una figura scelta da un’azienda per rappresentarne il marchio al pubblico. In sostanza, è un portavoce del marchio con il compito di promuoverlo e generarne una percezione positiva. La sua attività di engagement si svolge sia in presenza (in fiere, eventi e visite dirette), sia attraverso i social media.

Le aziende scelgono spesso come Brand Ambassador persone

TECNICHE CULINARIE

cura di:

Particolari applicazioni del cioccolato

Esistono in commercio varietà sempre più diverse di cioccolato: il più scuro è il fondente, che contiene circa l’80% di cacao, dal sapore più intenso perché meno zuccherato (ma non necessariamente amaro). È ideale per chi preferisce un gusto più forte e intenso, ed è il migliore da usare in cucina. L’impiego in cucina del cioccolato fondente è abbastanza frequente in locali innovativi guidati da giovani chef, i quali abbinano il cioccolato con salse e intingoli di carni rosse, selvaggina come il salmì di lepre o cervo, oppure per glassare dei crostacei, cialde per decorazioni di primi e secondi piatti.

Il cioccolato fondente più economico contiene percentuali di cacao più basse, intorno al 40%, ed è indicato per la preparazione di budini e torte al cacao da colazione, al bar per la cioccolata calda o cocktail.

Il cioccolato al latte è, come noto, più dolce, preparato con latte, zucchero e aromi come la vaniglia, il cardamomo o gli agrumi: contiene una percentuale intorno al 20-30% di cacao.

Il cioccolato bianco non contiene invece il cacao: è preparato con la parte grassa del burro di cacao estratta dai semi delle fave durante le lavorazioni, con l’aggiunta di latte, zucchero e aromi.

In cucina l’impiego è abbastanza limitato a preparazioni di panificazione, grissini, cialde e muffin salati.

Il cacao in polvere si utilizza per intensificare il sapore del cioccolato, per renderlo più lucido e omogeneo: si può utilizzare per spolverare un prodotto pronto di pasticceria o come ingrediente principale di una crema per farcire.

Per sciogliere il cioccolato, ci sono tanti metodi, professionali o meno: a bagnomaria è poco professionale, e spesso, il cioccolato si “straccia”, specialmente quando la temperatura dell’acqua inizia a salire sopra gli 80°C perché, essendo il cioccolato particolarmente sensibile all’umidità, basta anche solo il vapore acqueo a rendere opaco e poco gradevole il procedimento. Il metodo migliore è a microonde, anche se richiede una

MARKETING E TENDENZE

Azienda:

MÜLLER DAIRY

Marchio: Müller Rice Plant Based

Prodotto: Coconut Milk Rice Dessert with a Smooth Vanilla Sauce

Paese: Regno Unito

Packaging: vasetto di plastica di PP

Descrizione del prodotto

Coconut Milk Rice Dessert di Müller Rice Plant Based è un dessert in una confezione riciclabile da 170 g che contiene cocco, si può preparare nel microonde e può essere consumato caldo o freddo.

Ingredienti

Acqua, latte di cocco, riso, zucchero bianco, sciroppo di riso, farina di riso, amido di mais, estratto di carota (colorante alimentare), stabilizzanti (gomma guar, gomma di semi di carruba, carragenina), cloruro di calcio, aroma naturale di vaniglia, sale, fibra da agrumi, vaniglia, aromi.

www.mintel.com

Azienda: SUNTORY PEPSICO

Marchio: Tropicana Twister Juicy Milk

Prodotto: Orange Flavoured Milk + Juice Drink with Nutrients

Paese: Vietnam

Packaging: bottiglie di plastica in PET

Descrizione del prodotto

La bevanda Tropicana Twister Juicy Milk è stata rilanciata in una nuova veste grafica e un nuovo marchio, precedentemente nota come Twister Juicy Milk, è venduta in bottiglie da 320 mL di nuova concezione. Con cinque minerali e vitamine essenziali tra cui calcio, vitamine E, A, B9 e D rappresenta un integratore alimentare buono e nutriente. La confezione riciclabile contiene 30 mL extra e riporta il logo Packaging Recycling Organization Vietnam a supporto dell’uso d’imballaggi riciclabili.

Ingredienti

Acqua, latte (da latte vaccino in polvere), succo di mela ricostituito da concentrato (10%), zucchero bianco, correttori di acidità (acido citrico, acido lattico), stabilizzanti (carbossimetilcellulosa di sodio, gomma xantano, pectine), carbonato di calcio, aromi artificiali, mono- e di-gliceridi degli acidi grassi (emulsionanti), vitamina E, vitamina A, Acido folico, vitamina D.

La rubrica presenta le novità più interessanti a livello internazionale ed è frutto di una collaborazione esclusiva fra “Ingredienti Alimentari” e Mintel gnpd (global new products database), la più importante agenzia-osservatorio nel mercato mondiale dei prodotti di consumo.

Azienda:

YANA INDUSTRIES

Marchio: Miresi OMG

Prodotto: Mint and Lime Multi Millet Bites with Spirulina

Paese: India

Packaging: confezione flessibile

Descrizione del prodotto I bocconcini Mint and Lime Multi Millet Bites with Spirulina a marchio Miresi OMG sono in una confezione da 55 g, dispensano 123,43 kcal per porzione da 28 g (RDA adulti) e ottenuti con un processo di cottura a bassa temperatura (105°C). Privi di glutine e di grassi trans rappresentano una fonte di proteine completa. Questo snack/namkeens (termine indiano per indicare lo snack) è un superalimento sano e delizioso condito con olio di crusca di riso che regala

Azienda: NATURELL

Marchio: RiteBite Max Protein

Prodotto: Classic Creamy Peanut Butter

Paese: India

Packaging: vasetto di plastica di PP

Descrizione del prodotto

Classic Creamy Peanut Butter a marchio RiteBite Max Protein è un burro di arachidi disponibile in confezioni da 340 g offre una sferzata di energia, aiuta a rafforzare il sistema immunitario, concorre alla salute del cuore, contribuisce alla riparazione delle lesioni muscolari. Non contiene conservanti né glutine ed è ideale in diverse occasioni dalla colazione, alla pausa pomeridiana o per soddisfare

un’esplosione di gusto ed è ideale da inserire in una dieta sana. Si tratta di un prodotto indiano in una confezione riciclabile che riporta i loghi: Vegetarian green dot (un prodotto adatto alla dieta latto-vegetariana) e FSSAI (Food Safety and Standards Authority of India organizzazione istituita sotto il Ministero della Salute e del Benessere familiare del governo indiano responsabile della tutela e della promozione della salute pubblica attraverso la regolamentazione e la supervisione della sicurezza alimentare).

Ingredienti

Farina (75%) (sorgo, miglio indiano (Eulosine coracana), miglio a coda di volpe (Setaria italica), farina di riso, spirulina in polvere), sale rosa, olio di crusca di riso, condimenti (spezie, sale,

una voglia di mezzanotte. Può essere consumato spalmato sul pane tostato, sulla frutta fresca, come ingrediente in un frullato o direttamente con il cucchiaio. La confezione riporta i loghi: Vegetarian green dot (prodotto adatto alla dieta latto-vegetariana) e FSSAI (Food Safety and Standards Authority of India organizzazione istituita

maltodestrina, zucchero, sale nero, olio vegetale (contiene olio di palmoleina commestibile), proteine vegetali idrolizzate, regolatori di acidità (acido citrico, acetato di sodio), solidi del latte, esaltatori di sapidità (inosinato disodico, guanilato disodico), agente antiagglomerante (biossido di silicio), aroma aggiunto, aroma natural identici.

sotto il Ministero della salute e del benessere familiare del governo indiano responsabile della tutela e della promozione della salute pubblica attraverso la regolamentazione e la supervisione della sicurezza alimentare), APEDA (Autorità per lo sviluppo delle esportazioni di prodotti alimentari trasformati e agricoli dell’India), ISO (International Organization for Standardization - Organizzazione internazionale per la normazione), FDA (Food And Drug Administration) e Kosher.

Ingredienti

Arachidi (tostate), zucchero bianco, olio vegetale (olio di soia idrogenato), emulsionanti (mono- e di-gliceridi degli acidi grassi, lecitina), sale.

L’AZIENDA

Competenza, affidabilità, tecnologia e servizi personalizzati

Da quasi 50 anni presente sul mercato, Nuova Guseo progetta e realizza apparecchiature per la macinazione e la miscelazione di prodotti per numerosi ambiti applicativi. Per conoscere meglio questa realtà e i servizi offerti al settore alimentare, abbiamo rivolto alcune domande all’export manager Gherardo Marchini.

L’azienda è nata in un contesto completamente diverso da quello alimentare, vero?

Fondata agli inizi del 1900 da Domizio Guseo, figura pionieristica nell’ambito della “triturazione e polverizzazione” (il primo brevetto, relativo a detta tecnologia, risale al 1911), l’azienda Costruzioni Meccaniche Guseo Domizio si è occupata

prevalentemente di apparecchiature destinate al settore minerario ed estrattivo. È negli anni ‘70 che assume la denominazione societaria di Nuova Guseo; con lo scopo, da un lato, di dare un

senso di continuità a un brand storico e conosciuto come quello di Guseo, dall’altro di sottolineare una sorta di svolta di mercato, laddove l’azienda si è progressivamente specializzata nella realizzazione di macchine a elevato contenuto tecnologico, destinate principalmente all’industria chimico-farmaceutica, alimentare e cosmetica.

E poi com’è avvenuta la trasformazione?

L’azienda si è affermata nel corso degli anni progettando impianti e apparecchiature di macinazione fine ed extrafine, sistemi di miscelazione, dispositivi per la movimentazione dei solidi, sistemi di contenimento per il trattamento di prodotti altamente attivi. Oggi, consolidato

che concorrono alla preparazione dell’alimento, quali aromi, conservanti, coloranti, spezie, preparati in polvere per bevande, integratori dietetici, additivi per panificazione e prodotti alimentari in genere.

In termini di processo, la miscelazione è la chiave per ottenere prodotti finiti omogenei e di qualità costante, grazie a una garanzia di uniformità di prodotto, che riduce l’incidenza dell’errore umano e assicura l’ottenimento di un flusso continuo di preparazioni identiche per qualità. Inoltre, nell’industria alimentare i miscelatori possono essere utilizzati anche per l’aggiunta di conservanti e additivi.

Approfondiamo il concetto dei mulini: quali sono le principali tipologie?

Per macinazione intendiamo la riduzione delle dimensioni delle particelle di un prodotto

per farle rientrare entro un intervallo di valori ottimali per il loro utilizzo o per la lavorazione successiva. A questa esigenza si associano molteplici soluzioni che rispondono ad altrettante problematiche di processo. I mulini sono apparecchiature molto diffuse in ambito alimentare e nutraceutico. La nostra produzione presenta numerosi modelli, come detto spesso realizzati su misura e su richiesta specifica degli utilizzatori; parliamo di calibratori, che riducono alla consistenza di polveri fini i materiali di partenza, particolarmente dimensionati e di media durezza, oppure dei pre-rompitori, consigliati, per esempio, per rompere i blocchi di prodotto, resi troppo duri e pressati a causa del trasporto delle confezioni su pallet. Nell’ambito della macinazione un ruolo chiave è rappresentato dai mulini a martelli, che sono in grado di ridurre a finezze spinte un numero estremamente

ampio di sostanze: fibrose, tenaci, dure, umide o termolabili. In campo alimentare, per esempio, è richiesto l’impiego dei mulini a martelli nel trattamento della buccia di pomodoro essiccata oppure della frutta fresca per realizzare purea, passando per la macinazione delle spezie e arrivando alla macinazione fine di ingredienti particolari, come gli zuccheri. Per la macinazione di sostanze alimentari grasse è opportuno utilizzare mulini a martelli configurati per operare in ambiente criogenico. La criomacinazione non modifica le proprietà biochimiche delle materie prime, perché non surriscalda il prodotto, ed evita lo sviluppo di reazioni ossidative: i componenti volatili sono completamente preservati dalle basse temperature. Va sottolineato che i nostri mulini a martelli sono proposti in due diverse configurazioni: la serie Rapide e la serie Turbine, quest’ultima sviluppata specificatamente per il settore farmaceutico, ma utilizzata anche in ambito alimentare per specifiche applicazioni.Grazie a una studiata riparametrazione di variabili, quali la velocità periferica dei martelli, il diametro dei fori della griglia di calibrazione oppure la forma stessa dei martelli, i nostri mulini si caratterizzano per una notevole versatilità e possono ottenere polveri e granuli finissimi partendo da una alimentazione in blocchi, zolle o granuli di due o tre centimetri. Questi apparecchi sono, inoltre, idonei per applicazioni con sostanze o materiali potenzialmente esplosivi o infiammabili e sono tutti installabili in ambienti classificati secondo le vigenti normative Atex.

Mulino a martelli Rapide 200 in configurazione criogenica.

Vitafoods Europe 2024 si congeda da Ginevra

Con una superficie espositiva record di 70.000 m2, l’edizione 2024 è stata la più grande finora realizzata. Più di 19.000

partecipanti provenienti da oltre 162 Paesi si sono riuniti presso il centro espositivo Palexpo per scoprire le ultime innovazioni, ottenere preziose informazioni e stringere nuovi legami con le aziende della filiera. Quest’anno, inoltre, l’evento ha celebrato la sua ultima edizione a Ginevra, sua sede da 26 anni, prima dell’atteso trasferimento a Barcellona nel 2025.

In considerazione del ruolo crescente delle tecnologie innovative nell’industria nutraceutica, Vitafoods Europe 2024 ha visto il debutto di una nuova area Tecnologie e attrezzature, raddoppiando così lo spazio dedicato alla presentazione dei servizi e delle soluzioni più interessanti. Inoltre, sono tornati a Ginevra alcuni dei più amati appuntamenti, come il Future of Nutrition Summit, che si è svolto il giorno prima dell’apertura delle porte del Palexpo e ha offerto

un’istantanea del settore della nutrizione tra più di 5 anni, e la Vitafoods Europe Conference, in cui gli esperti del settore hanno condiviso una serie di approfondimenti in sessioni molto seguite. Vitafoods Europe 2024 ha visto anche Flavolife, Edonia, Reso Health e BioKuris incoronate vincitrici di categoria della Startup Innovation Challenge di quest’anno.

Vitafoods Europe ha consolidato la sua posizione di evento di riferimento per l’intero settore della nutrizione. Quest’anno ha offerto ancora più opportunità per ispirare lo sviluppo di nuovi prodotti con un’area prodotti finiti ampliata. La crescita del 20% su base annua di quest’area riflette le crescenti opportunità di collaborazione lungo la catena di approvvigionamento. Lo spazio dedicato ha riunito fornitori e produttori di tutto il mondo con marchi leader, rivenditori

Riportare indietro l’orologio

Mibelle Group ha presentato MonaJuventa Nu, un estratto naturale, ricco di flavonoidi e derivato dalla melissa scarlatta (Monarda didyma) e dalla Melissa officinalis. Pioniere nel campo dell’invecchiamento, è la prima sostanza botanica come rimedio autonomo ad avere un impatto sui processi biologici chiave che sono parte integrante dell’invecchiamento naturale. Ha dimostrato effetti anti-invecchiamento in vari test cellulari e in uno studio

umano controllato con placebo. Il suo effetto più evidente è la capacità di ridurre l’età biologica, nota anche come età epigenetica. Gli esperimenti condotti su fibroblasti umani hanno rivelato una riduzione del 40% dell’età epigenetica, che si traduce in un ringiovanimento di 12 anni. Uno studio clinico rafforza questi

risultati, dopo l’integrazione giornaliera di 100 mg di MonaJuventa Nu per 84 giorni, rispetto a un gruppo placebo, mostrando un rallentamento dell’invecchiamento biologico. Inoltre, protegge i telomeri dall’accorciamento, aiutando a prevenire la senescenza cellulare e promuovendo così un invecchiamento sano; aumenta la

produzione mitocondriale di ATP nelle cellule cardiache umane; rafforza la funzione vascolare, aumentando il rilascio di ossido nitrico; offre protezione dallo stress ossidativo. MonaJuventa Nu offre una soluzione per contrastare il declino fisiologico che si verifica con l’invecchiamento e grazie al gusto gradevole e alla buona lavorabilità, è adatto per la prossima generazione di integratori.

Folato attivo nell’integrazione sportiva

Il settore degli integratori per lo sport contribuisce con una quota di mercato sostanziale al più ampio portafoglio di integratori per la salute e il benessere, con una crescita prevista di 24,4 miliardi entro il 2025 (Grand View Research).

La maggior parte degli integratori sportivi promette di migliorare direttamente le prestazioni o di fornire un beneficio indiretto, aiutando l’atleta durante l’allenamento o nel recupero, evitando malattie o infortuni, o raggiungendo una condizione corporea ottimale.

Le vitamine, come il Quatrefolic di Gnosis by Lesaffre, il folato biologicamente attivo, sono essenziali per molte attività dell’organismo e sono spesso assunte per migliorare le prestazioni o per compensare le carenze di nutrienti in una dieta ristretta. Non ha bisogno di essere metabolizzato e svolge un ruolo diretto nella sintesi di nuove cellule e nella costruzione e riparazione dei tessuti, compresi quelli danneggiati dall’attività

fisica. Migliora il metabolismo, le funzioni cardiache e cardio-vascolari e aumenta la crescita e la potenza muscolare.

Il folato attivo, come il Quatrefolic, non solo sostiene la salute fisica, ma aiuta anche a potenziare la funzione e l’elaborazione mentale, aumentando la produzione di neurotrasmettitori, tra cui dopamina, serotonina e noradrenalina. Sostenendo le capacità cognitive con il giusto approccio nutrizionale, gli atleti possono ottenere un vantaggio competitivo, migliorare le prestazioni e ridurre i rischi di infortuni.

L’integrazione si è dimostrata efficace anche nell’abbassare/ normalizzare i livelli ematici di omocisteina, sostenendo lo stato nutrizionale degli atleti e la salute cardiovascolare. Il folato è un nutriente ematopoietico fondamentale, coinvolto nella sintesi dei globuli rossi (RBC). Aiuta, pertanto, a migliorare la forza muscolare, rigenera rapidamente il tessuto muscolare e favorisce un recupero più veloce dopo l’esercizio fisico.

Nuove formule di integratori

Laboratoire PYC, filiale del gruppo Solina, ha presentato integratori alimentari dedicati a sonno, stress, vitalità, immunità, circolazione, digestione, gestione del peso e nutricosmesi. Dieci formule che si presentano sotto forma di polveri confezionate in stick-pack: 8 destinate a essere reidratate e 2 orodispersibili, in una scatola riciclabile.

Ogni concetto contenuto nella scatola è supportato da studi clinici e tutte le formule sono clean label. Per quanto riguarda gli aromi, i team di ricerca e sviluppo hanno lavorato per diversi mesi per selezionare nuovi aromi naturali e creare piacevoli combinazioni di note fruttate e floreali. Uno dei punti di forza del

Laboratoire PYC è la formulazione di integratori alimentari molto piacevoli da consumare.

L’azienda è anche il primo produttore a contratto francese ad aver sviluppato una gamma completa di nutricosmetici: Collagen Beauty Booster, un gusto fresco e fruttato con aromi naturali di fragola e sambuco, era

disponibile per una degustazione gratuita presso il Tasting Bar.

I punti di forza di Advanced Ceramides, che include i Ceramosidi di Seppic, studiati per i loro benefici sull’idratazione della pelle e dei capelli, sono l’elevata solubilità, l’aroma naturale di mango e pesca e la composizione pulita dell’etichetta.

Asse intestino-pelle: ingrediente postbiotico clinicamente testato

Molti consumatori considerano della massima importanza un invecchiamento sano, e i lanci degli integratori e della cura personale sono guidati dal costante invecchiamento della popolazione e dal desiderio di rimanere indipendente, attiva e in salute il più a lungo possibile.

Kerry Group ha presentato Plenibiotic (Lactobacillus casei subsp. 327), un postbiotico derivato dal riso destinato agli integratori per l’uomo e gli animali domestici, che agisce sull’asse intestino-pelle, in linea con la comprensione

da parte dei consumatori del legame tra salute dell’intestino e benessere generale. Gli studi scientifici confermano il supporto alla salute dell’apparato digerente e della pelle, la tolleranza a diverse temperature, la resistenza in ambienti diversi, la conservabilità e l’efficacia in dosi minime.

L’efficacia di 50 mg per la salute dell’apparato digerente e di 100 mg per la salute della pelle consente agli sviluppatori di prodotti una maggiore libertà d’innovare in una varietà di formati di integratori, dalle polveri e

dai liquidi integrativi alle capsule e alle gomme, con il supporto della ricerca scientifica.

La missione di Kerry di portare sul mercato soluzioni innovative e sostenibili impone di ripensare radicalmente il ruolo che gli integratori possono svolgere nella vita dei consumatori, concentrandosi su ingredienti che consentano un approccio più proattivo alla salute e al benessere.

Plenibiotic è la prima offerta dell’azienda nel settore dei postbiotici, dopo le soluzioni probiotiche come BC30 e Sporevia.

Magnesio altamente biodisponibile per integratori liquidi

Il magnesio, elemento essenziale, è coinvolto in numerosi processi metabolici e svolge un ruolo importante nel funzionamento fisiologico del cervello, del cuore e dei muscoli scheletrici. Inoltre, è un cofattore di centinaia di enzimi, che regolano diversi processi biochimici, tra cui il metabolismo energetico, la sintesi proteica, la funzione muscolare e nervosa, la glicemia e la pressione sanguigna. Il magnesio è immagazzinato principalmente nelle ossa, nei denti, nei muscoli e nei tessuti molli. L’omeostasi del magnesio è regolata dalla secrezione e dal riassorbimento nei reni.

L’ossido di magnesio è un composto di colore bianco e solitamente insolubile in acqua. In medicina viene utilizzato come antiacido e come fonte di magnesio. Nell’industria alimentare è registrato come additivo E530, che funge da regolatore del pH ed è consentito per l’arricchimento in magnesio di alimenti e integratori alimentari. Ha un elevato carico di magnesio, pari a circa il 58-60% di Mg2+, e può essere utilizzato in compresse o capsule.

Circa il 30% del magnesio ingerito è assorbito dall’intestino: l’entità dell’assorbimento dipende dallo stato del magnesio nel corpo e dalla biodisponibilità delle fonti d’integrazione. In generale, l’ossido di magnesio presenta una biodisponibilità molto limitata a causa della sua scarsa solubilità. Aumentando la solubilità, aumenta anche la biodisponibilità che è influenzata anche dalla forma di applicazione. Uno studio comparativo

mostra che la biodisponibilità delle compresse effervescenti è doppia rispetto alle capsule. Ciò fa supporre che la dissoluzione in acqua (ionizzazione del Mg2+) sia una condizione importante per l’assorbimento.

L’ossido di magnesio altamente attivo di Magnesia è facilmente solubile in acidi organici diluiti come l’acido citrico o l’acido malico, utilizzati principalmente nei prodotti alimentari e negli integratori alimentari come

acidificanti. Si dissolve e offre una soluzione senza sedimenti. Durante la produzione di CO2 in soluzione, il pH acido e l’eccesso di acido citrico consentono di ottenere la completa solubilità dell’ossido di magnesio, in modo che il Mg2+ sia prontamente ionizzato. Grazie all’elevato contenuto del metallo, sono necessarie solo piccole quantità di ossido di magnesio per ottenere il contenuto di magnesio desiderato nell’applicazione finale.

Gommose allo zafferano

Per il mondo del benessere naturale, Pharmactive Biotech Products ha presentato due ingredienti botanici a etichetta pulita: l’estratto di zafferano Affron e l’aglio nero invecchiato ABG+, entrambi prodotti progettati per migliorare la qualità della vita.

Quasi una dozzina di studi clinici supportano la capacità di Affron di migliorare l’umore e di affrontare stati occasionali di stress e ansia, oltre a conferire effetti positivi sulla qualità del sonno. Questo equilibrio tra supporto cognitivo e qualità del sonno rende Affron una valida opzione per i consumatori che cercano di migliorare in modo naturale il benessere mentale e fisico. Le caramelle gommose contengono 15 mg di Affron ciascuna e sono disponibili in gusti naturali come la ciliegia.

ABG+ si presenta come una soluzione innovativa per aiutare a

gestire il colesterolo e la pressione sanguigna. È stato dimostrato che queste proprietà non solo aiutano a sostenere la salute cardiovascolare in generale, ma offrono anche una prevenzione efficace contro i rischi associati alle malattie cardiache.

L’efficacia e la sicurezza di queste composizioni botaniche sono supportate dalla ricerca.

PRODOTTI SERVIZI

Dai frutti tropicali ingredienti sostenibili ad alto valore nutrizionale

Dole Specialty Ingredients (DSI), azienda con oltre 170 anni di esperienza nella lavorazione e coltivazione della frutta tropicale, a partire dal 2021 ha iniziato a sviluppare tecnologie industriali per trasformare i residui delle lavorazioni in ingredienti gluten

free, ad alto valore nutrizionale e funzionale. S’impegna quotidianamente ad aiutare i propri clienti fornendo ingredienti naturali, che si adattano alle specifiche formulazioni dei prodotti finiti, con attenzione a sostenibilità, salute e benessere dei consumatori finali.

La gamma di ingredienti ottenuti da frutti tropicali coltivati in modo sostenibile e volti all’economia circolare, comprende estratti a base di frutta, oli, enzimi, fibre alimentari e altri ingredienti di origine vegetale.

Il team di ricerca e sviluppo della divisione Deimos Food ha testato diversi ingredienti della gamma, tra cui la banana verde in polvere e la fibra di ananas in polvere, mettendo a punto ricette per prodotti bakery dolci e salati ricchi in fibre con buone performance sensoriali.

Gli ingredienti trovano spazio anche in ricette per snack, prodotti estrusi, bevande e salse.

La banana verde in polvere, naturale al 100%, ricca di amido resistente, che aiuta a migliorare la funzionalità dell’apparato digerente, e di minerali, quali potassio e magnesio, è stata clinicamente testata come prebiotico e a basso indice glicemico.

La fibra di ananas in polvere, anch’essa naturale al 100%, dal gusto neutro, ricca di fibre, potassio e magnesio, è un ingrediente funzionale con proprietà texturizzanti ed è stata clinicamente testata come prebiotico.

dell’indice glicemico e la capacità di mantenere la mineralizzazione dei denti.

Dal punto di vista funzionale, la caratteristica principale riguarda la capacità di sostituire zuccheri e grassi in numerose formulazioni, riducendo come conseguenza le calorie della ricetta. Il suo impiego permette, anche in questo caso, di lavo-

rare su claim quali la riduzione di grassi e zuccheri, nonché di aumentare considerevolmente l’appeal sul consumatore proprio per le migliori proprietà salutistiche e dietetiche del prodotto finito.

A livello tecnico, è completamente solubile in acqua, non aumenta la viscosità e quindi non influenza il mouthfeel, se

Crescita e innovazione sostenibile

In un contesto in continuo cambiamento, Oqema si distingue nel panorama dei distributori di specialità chimiche con una visione strategica orientata all’innovazione e alla crescita sostenibile. Con l’ambizione di entrare

nella top 5 europea, l’azienda si basa su solidità, partnership strategiche, e crescita mirata per segmento di mercato: è presente nel settore alimentare con una vasta gamma di prodotti life science che rispondono a specifiche esigenze

impiegato in bevande. Utilizzato nella produzione di cereal bar, ne migliora l’aspetto sensoriale, in quanto mantiene la barretta più morbida e più a lungo nel tempo rispetto al classico sciroppo di glucosio.

Svariate sono le applicazioni: dal gelato, alle barrette, ai prodotti per l’alimentazione per sportivi, fino a salse e condimenti.

dell’industria. In particolare, offre agenti lievitanti, addensanti, antiossidanti, conservanti, fibre vegetali, acidificanti e derivati dello zucchero. L’azienda sta investendo significativamente per garantire qualità e sicurezza dei prodotti distribuiti, collaborando con fornitori di materie prime di alta qualità e adottando tecnologie all’avanguardia, per soddisfare le crescenti esigenze dei consumatori e delle normative di settore.

L’azienda promuove la collaborazione tra i suoi esperti locali per scambiare conoscenze, identificare opportunità di crescita e sfruttare sinergie: questo approccio è supportato dalla presenza nelle principali fiere del settore, dove presenta le innovazioni e rafforza le relazioni con clienti e fornitori. La strategia di crescita nel settore food è ulteriormente supportata dalla nuova sede legale nel Centro Direzionale di Milanofiori, simbolo della crescita e del rinnovamento strutturale in Italia e, con un magazzino alimentare dedicato l’azienda è pronta a rispondere alle richieste dei clienti più esigenti.

MERCATI CONSUMI

Cacao: un calo illusorio dei prezzi?

Dopo aver raggiunto ad aprile scorso un record storico (10.000 dollari/t), ben diverso dai picchi del 2009 e 2011 (3.700 dollari/t), con la fine delle celebrazioni di Pasqua i prezzi del cacao sono scesi (7.000 dollari/t). Tuttavia, restano tre volte superiori rispetto a un anno fa e probabilmente rimarranno su tali livelli. L’aumento dei prezzi delle fave di cacao, dovuto in parte alla corsa speculativa sui mercati, riflette, inoltre, un deficit di offerta, problematico a medio termine.

Quattro Paesi da soli rappresentano il 75% della produzione mondiale delle fave di cacao, di cui oltre il 60% in Africa occidentale, fattore che comporta una vulnerabilità agli shock economici e meteorologici. Si prevede che la produzione mondiale di fave di cacao diminuisca dell’11% nel 2024. Le cause sono molteplici: i fenomeni meteorologici (in particolare El Niño), la diffusione delle colture in pieno sole (causa di deforestazione) e l’aumento della frequenza dei raccolti hanno favorito lo sviluppo di parassiti e malattie, imponendo trattamenti chimici che a loro volta impoveriscono il terreno. L’invecchiamento delle piantagioni e il mancato rinnovo parziale (legato al calo dei redditi dei produttori) hanno influito significativamente anche sulla produzione, con i rendimenti delle colture di cacao che iniziano a diminuire dopo 15 anni.

Un’industria fortemente concentrata…

Quattro imprese da sole possiedono circa due terzi della capacità globale di macinazione, mentre solo dieci, tutte in economie avanzate, si dividono oltre il 40% del mercato dolciario al dettaglio. Questa estrema concentrazione rende quasi impossibile la nascita di nuovi produttori affidabili, considerati gli ingenti costi di ingresso necessari allo sviluppo di infrastrutture destinate alla macinazione e alla lavorazione sufficientemente grandi.

…con una domanda che non smette di crescere

Negli ultimi 40 anni, la domanda è triplicata, principalmente sotto la spinta di Europa e Nord America. Tra il 2023 e il 2024, saranno consumati nel mondo 4,8 milioni di tonnellate di cacao (il 90% sotto forma di cioccolato). L’Europa, con 9 paesi nella top 10 e circa il 50% della domanda, è il 1° consumatore di cioccolato al mondo.

Un incremento dei prezzi destinato a proseguire

In mancanza di segnali correttivi, i prezzi delle fave di cacao dovrebbero rimanere molto elevati a medio termine. Quest’anno la domanda mondiale raggiungerà i 4,8 milioni di tonnellate, ma difficilmente l’offerta supererà i 4,5 milioni, soprattutto perché i due principali paesi produttori – Costa d’Avorio e Ghana (3,3 milioni di tonnellate di fave di cacao nel 2022, ovvero il 58% della produzione mondiale) – non dispongono dei mezzi per aumentare significativamente i livelli di produzione.

L’impatto ambientale a lungo termine

Il ciclo di vita di una piantagione di cacao si aggira tra i 25 e i 30 anni. In particolare, le colture raggiungono il picco di produttività dopo i 5 anni, poi cominciano a diminuire dopo i 15 anni, per

passare sotto la soglia di redditività negli ultimi 10-15 anni.

A questo punto gli agricoltori scelgono di continuare con un reddito molto più basso, rinnovare le piante (e di conseguenza privarsi del raccolto per i 5 anni successivi), o coltivare nuovi terreni e/o convertire queste colture in palme o alberi della gomma. La rilocalizzazione delle colture di cacao comporta di fatto il disboscamento di aree vergini al fine di beneficiare della “rendita forestale” per finanziarsi. Malgrado normative a tutela delle foreste sempre più stringenti, l’aumento del fabbisogno porterà probabilmente a un ampliamento delle terre coltivate e quindi a un incremento della deforestazione, processo aggravato dalla difficoltà di tracciamento dei prodotti del cacao dopo la fase di lavorazione.

“La diminuzione dell’offerta e l’aumento della domanda di fave di cacao riflette l’andamento di un mercato fortemente localizzato, che fronteggia fenomeni atmosferici danneggianti e fatica a soddisfare la richiesta proveniente dai paesi esteri” commenta Ernesto De Martinis, Ceo di Coface in Italia e Head of Strategy Regione Mediterraneo & Africa. “La situazione a cui assistiamo oggi resta problematica, nonostante la discesa dei prezzi osservata dopo Pasqua: la vulnerabilità dell’offerta, anche dovuta al numero esiguo di paesi produttori, rende improbabile un ulteriore calo.”

I 6 trend della nutraceutica per il 2024 secondo Guna

Negli ultimi anni, il mercato globale degli integratori alimentari ha assistito a una crescita costante, sia in termini di fatturato che di domanda dei consumatori. È ciò che emerge dagli studi specializzati di settore, in un mercato che si prevede toccherà i 327 miliardi di dollari di fatturato nel 2030 (+84% rispetto al 2023) secondo gli analisti di Grand View Research. Già lo scorso anno, la vendita d’integratori alimentari a livello mondiale ha generato un giro di affari da 178 miliardi di dollari e si stima che crescerà annualmente del 9% nei prossimi 7 anni. Questo aumento d’interesse è generato, riporta lo studio, da una maggiore consapevolezza dell’importanza di un approccio sanitario preventivo, in particolare tra i soggetti adulti e anziani. Infatti, i numeri di vendita più elevati sono stati registrati fra i soggetti di età compresa tra i 25 e i 65 anni, mentre solo gli over 65 hanno raccolto il 30% delle vendite di integratori alimentari a livello globale. Questi dati sono destinati a crescere visto che, secondo i dati dell’OMS, il numero di anziani raddoppierà nei prossimi 20 anni. Per quanto riguarda invece la divisione geografica, nel 2023, gli Stati Uniti hanno contribuito a oltre un quarto dei prodotti venduti, seguiti da Cina, Giappone e da tutti gli altri stati del G20. In particolare, i soggetti di queste aree hanno sviluppato una particolare attenzione verso uno stile di vita sano e

RICERCA APPLICATA

Effetto della farina di rosa canina sulle proprietà del pane

Ricercatori bulgari hanno pubblicato sull’Ukrainian Food Journal (11, (4): 558-572, 2022) uno studio sull’effetto della farina di rosa canina su alcune proprietà dell’impasto e del pane.

Il pane è stato preparato a partire da farina di frumento con l’aggiunta di farina di rosa canina nella quantità del 5, 10 e 15% in sostituzione di una pari quantità di farina di frumento. I metodi utilizzati sono quelli standardizzati e generalmente accettati per la valutazione del pane.

È emerso che l’aggiunta di diverse quantità di farina di rosa canina alla farina di frumento abbia influenzato l’intensità della formazione di gas; all’aumentare della percentuale di farina di rosa canina aggiunta, l’intensità della formazione di gas è diminuita. Con l’aggiunta del 5% di farina di rosa canina, non si è registrato un peggioramento significativo della formazione di gas. L’incorporazione della farina di rosa canina nell’impasto di frumento ha comportato una

diminuzione dell’assorbimento di acqua e del grado di ammorbidimento; i risultati più bassi sono stati riscontrati nel campione con l’aggiunta del 15% di farina di rosa canina. In termini di tempo di sviluppo e consistenza dell’impasto, non sono state riscontrate differenze significative tra i campioni. La stabilità dell’impasto è risultata più elevata nei campioni contenenti farina di rosa canina, con il valore più alto riportato per il campione con il 5% di sostituzione. Le caratteristiche cromatiche dell’impasto e del pane sono diminuite con l’aumento della quantità di farina di rosa canina. Il colore più scuro dei campioni arricchiti con farina di rosa canina potrebbe essere dovuto al colore originale della fibra di rosa canina, che è marrone rossastra. La sostituzione della farina di frumento con la farina di rosa canina ha comportato una diminuzione del volume, del volume specifico, del rapporto altezza/diametro e della perdita in cottura. Alcuni parametri sensoriali del pane (colore della crosta, aroma e gusto) nei campioni integrati con farina di rosa canina sono stati valutati più alti rispetto al campione di controllo, indipendentemente dalla quantità di farina di rosa canina aggiunta.

REPORTAGE VISITE

IMCD: taglio del nastro per il nuovo head office

IMCD Group, multinazionale specializzata in formulazione, vendita e distribuzione di prodotti chimici e ingredienti alimentari, il cui fatturato 2023 ha raggiunto quota 4.443 milioni di euro, con 4.500 dipendenti e oltre 60.000 clienti, prosegue il proprio percorso di crescita, innovazione ed eccellenza, confermandosi leader in Italia, uno dei contesti di distribuzione più frammentati e competitivi in Europa.

IMCD Italia, con oltre 150 professionisti (+15% vs 2022) e 5.000 clienti, mette in campo competenze per portare sul mercato un’offerta ad alto valore aggiunto, che fa della competenza tecnica e della profonda conoscenza delle esigenze dei clienti, in continua evoluzione, i suoi principali punti di forza. Grazie alla versatilità, le specialità chimiche trovano applicazione in mercati cruciali e innovativi, quali, per esempio, l’alimentare, il cosmetico, l’energetico, l’agrochimico, il farmaceutico, quello

La nuova sede IMCD di Via Borsi 9 a Milano.

del gelato artigianale con un’unica macchina. È stato creato anche uno spazio bistrot, un ambiente smart dove testare i prodotti, anche con i clienti.

Ciascun laboratorio guiderà i progressi nei rispettivi mercati e offrirà a partner e clienti opportunità formulative e applicative, oltre a soluzioni per migliorare i prodotti. “I nostri nuovi laboratori saranno un acceleratore d’innovazione, il luogo dove competenza e creatività delle nostre persone si uniranno a quella di clienti e fornitori per costruire un futuro migliore attraverso formulazioni sempre più green, che saranno in grado di rispondere alle sfide globali consentendo uno sviluppo economico sostenibile”, aggiunge con orgoglio Madeddu.

“La passione e la competenza del grande team di IMCD mi hanno profondamente colpita”, aggiunge Valerie Diele-Braun, CEO di IMCD Group. “Ho potuto constatare, in questi primi 100 giorni del mio

mandato, il reale valore che la nostra azienda porta nel mercato delle specialità chimiche. In un mondo che chiede a gran voce un’innovazione più sostenibile, noi svolgiamo un ruolo cruciale. Sono quindi molto lieta di essere oggi in Italia, uno dei primi Paesi fondatori di IMCD e tra i mercati leader, per celebrare l’essenza della realtà che rappresentiamo: un’azienda in cui innovazione, digitalizzazione e sostenibilità coesistono in piena armonia con i nostri esperti, clienti e partner. Come sempre, continueremo a guardare al futuro con ottimismo e determinazione, pronti a creare insieme un mondo di opportunità e successi”.

Simonetta Musso

Ravioli al brasato vegani con texturizzato di girasole.
Il pilot lab dairy

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