Ingredienti Alimentari set/ott 2024

Page 1


UNPLUGGED

A processo gli ultra-processati

Il tema degli alimenti ultra-processati (UPF) sta generando un acceso dibattito e, contemporaneamente, non poca confusione, non solo tra il pubblico, ma anche tra gli scienziati. Se alcuni studi suggeriscono che gli UPF siano collegati a effetti negativi sulla salute come malattie cardiache, cancro e aumento di peso, altre ricerche sottolineano i benefici, e persino la necessità della trasformazione per permettere il rilascio di effetti salutari di alcuni alimenti, nutrire una popolazione globale in crescita e perfino ridurre lo spreco alimentare. Quindi, se entrambe le visioni possono essere compatibili occorrerà lavorare su entrambi i fronti identificando, da un lato, gli UPF dannosi e, dall’altro, progettando UPF che soddisfino le raccomandazioni dietetiche basate scientificamente, riducano al minimo i rischi per la salute e offrano ingredienti salutari. È essenziale comprendere i potenziali effetti dannosi degli UPF al di là degli studi epidemiologici che stabiliscono una potenziale correlazione tra gli UPF e determinate condizioni patologiche. Ma se tale connessione fosse causale, cioè squisitamente matematica? Questo è del tutto sconosciuto nella maggior parte dei casi. In altre parole, i consumatori che mangiano più di altri particolari UPF potrebbero essere più inclini a soffrire di determinate malattie rispetto a chi ne consuma meno? E nemmeno è

possibile affermare che tali UPF siano responsabili, o anche solo collegati a condizioni patologiche. Per stabilire tale connessione, occorre comprendere il meccanismo pato-fisiologico: ovvero, quali componenti degli UPF stiano fornendo tali risultati negativi per la salute e in che modo. Solo così sarà possibile stabilire le strategie efficaci per combatterli. Ad esempio, abbiamo scoperto che certi processi di trasformazione influiscono seriamente sulla digeribilità delle proteine e che tali proteine non digerite potrebbero mostrare un comportamento anomalo nel nostro tratto gastrointestinale, portando al deterioramento del microbiota e alla formazione di certi composti tossici. Questi studi condotti inizialmente sugli animali dovranno essere estesi sugli esseri umani. Un risultato rilevante della ricerca condotta è che gli UPF sia di origine vegetale che di origine animale presentano problemi simili.

Sappiamo come frutta e verdura siano essenziali nella nostra dieta e dovremmo tutti mangiarne di più, ma alcuni UPF vegetali potrebbero essere esclusi dalla dieta.

Molto spesso le preoccupazioni dei consumatori non sono affrontate e soprattutto comunicate in modo adeguato e occorrerebbe tenere il conflitto di interessi fuori dalla discussione.

LEGISLAZIONE COMMENTATA

La responsabilità del commerciante di prodotti alimentari

Parte I

Due recenti sentenze della Suprema Corte di Cassazione hanno fornito interessanti spunti di riflessione sul tema della responsabilità del commerciante.

Come è noto, l’art. 19 della legge 283/1962 prevede che non sia punibile il commerciante “che vende, pone in vendita o comunque distribuisce per il consumo prodotti in confezioni originali, qualora la non corrispondenza alle prescrizioni della legge stessa riguardi i requisiti intrinseci o la composizione dei prodotti o le condizioni interne dei recipienti e sempre che il commerciante non sia a conoscenza della violazione

o la confezione originale non presenti segni di alterazione”.

La portata di questa disposizione è stata oggetto nel tempo di sentenze che ne hanno delimitato la sfera di applicazione.

Secondo l’indirizzo della giurisprudenza ormai da tempo

consolidato, per “confezione originale” s’intende “ogni recipiente o contenitore chiuso, destinato a garantire l’integrità originaria della sostanza alimentare da qualsiasi manomissione e a essere aperto esclusivamente dal consumatore”.

Si noterà come questa definizione non corrisponda a quella comunitaria di “alimento preimballato” che non richiede l’ermeticità della confezione. Si tratta di una norma in tema di informazione del consumatore dunque, in questo ambito, è sufficiente la garanzia della corrispondenza tra dichiarazione in etichetta e contenuto della confezione.

FOOD SAFETY

A cura di:

C. Ferraris - A. Provera - S. Morello - B. Brusa - D. M. Bianchi

SC Sicurezza Alimentare, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Torino

Fonti proteiche alternative alla carne: aspetti

nutrizionali, benefici per la salute e percezione del consumatore

Negli ultimi anni, l’interesse verso il consumo di fonti proteiche alternative alla carne è cresciuto notevolmente. Questa nuova tendenza è il risultato di una crescente consapevolezza dei benefici non solo per la salute, ma anche per l’ambiente legati alla riduzione del consumo di carne. Secondo la FAO (Food and Agriculture Organization), infatti, l’allevamento di animali utilizzati come alimento contribuisce per il 14,5% alle emissioni totali di gas serra globali e richiede enormi quantità di risorse naturali, come acqua e terra coltivabile.

Tra le principali fonti proteiche alternative troviamo i legumi, la soia e i suoi derivati (tofu e tempeh), il seitan, le alghe e,

più recentemente, gli insetti. I legumi, come lenticchie, fagioli e ceci, sono un’ottima fonte di fibre, vitamine e minerali. Inoltre, in associazione ai cereali quali farro, avena, orzo, riso e pasta preferibilmente integrali, forniscono al nostro organismo un profilo amminoacidico completo di tutti i costituenti necessari per la sintesi delle proteine. La soia è un legume ampiamente consumato dalle popolazioni orientali e contiene isoflavoni, dalle proprietà antitumorali, e fitosteroli, che contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo ematico. Il seitan, derivato dal glutine del grano, è un’altra valida alternativa per chi ricerca un alimento ad elevato contenuto proteico senza

FOOD DESIGN

I designer per la silver generation

C’è una generazione che in termini di stili di vita legati alle abitudini alimentari ha visto praticamente di tutto. Dalle lasagne della nonna, alla Nouvelle Cuisine, al Fast e Slow Food, Gastronomia molecolare, Plant Based, Free From Food passando per ogni tipo di tendenza e rivoluzione in campo agroalimentare. Probabilmente quella che, da un lato, più di ogni altra ha mal digerito la risoluzione ONU che bolla i prodotti italiani tra quelli più a rischio per la salute in quanto carichi di sale, grassi e zuccheri. Dall’altro lato, è la fascia di età molto attenta agli sviluppi concernenti la sovranità alimentare che ha messo al bando la carne sintetizzata in laboratorio, lontane dall’immaginazione di prodotto naturale tipico di questa categoria.

La Silver Generation è un segmento demografico in costante crescita a livello globale e rappresenta oggi un’opportunità unica per il Food Design. Con un’età superiore ai 5065 anni, questa generazione vanta un’esperienza di vita e

un palato raffinati, uniti a una crescente apertura verso nuove esperienze culinarie. In Italia, questa evoluzione è stata particolarmente significativa, passando dal boom del fast food negli anni ‘80 in cui tutto ciò che fosse straniero e, in particolare, arrivasse dall’America valeva più di qualsiasi noiosa pietanza della vecchia e antiquata tradizione, alla rivalutazione e rivendicazione dell’Heritage nazionale contrapponendo modelli culturali virtuosi.

La Silver Generation infatti è anche quella che ha sviluppato la possibilità di proteggere e tutelare specialità gastronomico/ culturali a rischio di estinzione. La

categoria che ha faticato un po’ ad abituarsi al food delivery, ai microonde, alle friggitrici ad aria e alle nuove tecnologie in cucina.

Davanti a questa concreta possibilità di generare modelli appropriati e appositamente progettati per questa categoria si ripropone l’eterna diatriba tra il Marketing e il Design.

Mentre i marketer si entusiasmano per i millennial, la generazione Z e la generazione alpha, in Asia si sta verificando una rivoluzione silenziosa. La popolazione sta invecchiando, i tassi di natalità calando drasticamente e l’aspettativa di vita aumentando. Entro il 2050, una persona su quattro nella regione asiatica come in quella europea avrà più di 60 anni, raggiungendo quasi 1,3 miliardi e di questo i Designer se ne sono già ampiamente accorti.

Già negli anni ’70, il Giappone ha introdotto il concetto di “silver economy”. Questi includono attività economiche, prodotti e servizi che soddisfano le esigenze delle

MERCATI

A cura di:

Euromonitor International’s Industry Manager

Il futuro della nutrizione “positiva”

Il rapporto dei consumatori con la dieta è, come sappiamo, in continua evoluzione e, in un certo senso, è giusto così. La società si è adattata a un’epoca in cui i progressi tecnologici hanno portato verso nuovi standard di stile con la richiesta di un’alimentazione comoda e semi-consapevole e a una maggiore assunzione e disponibilità di calorie per chi ha uno status socioeconomico agiato con conseguenti reali problemi di salute. Attualmente viene data forte priorità alla gestione dei problemi di salute legati all’alimentazione, per migliorare “cosa” e “come” mangiamo e costruire un futuro con una popolazione sana e produttiva. La Giornata Mondiale della Nutrizione è, ad esempio, un momento creato per riflettere sulle maggiori sfide che la nutrizione “positiva” deve affrontare e su cosa si può fare per superarle.

I macro problemi non possono avere micro soluzioni

La preoccupazione per la nutrizione può essere facilmente compresa attraverso le statistiche sanitarie. A livello globale, il numero d’individui in sovrappeso e obesi è in crescita da oltre un decennio. Il 45% della

popolazione adulta, infatti, è oggi in sovrappeso o obesa e si prevede che tale valore continuerà a crescere fino a interessare una persona su due nel prossimo decennio. Inoltre, la preponderanza di malattie

La dieta ideale costa un dollaro, pronta in un minuto e con un pizzico di sapore

- Al di là dei macro- e micronutrienti specifici, un’altra sfida per soddisfare le priorità nutrizionali rimane comunque il nostro stile di vita. Sono finiti i tempi di quando si preparava un pasto elaborato per cena ogni sera. L’idea di “diete” personalizzate che consentano una maggiore partecipazione al percorso verso la salute sta sostituendo i concetti tradizionali. A parte le ragioni religiose e cliniche, le persone si mettono a dieta semplicemente per sentirsi meglio.

- Mentre la maggior parte dei consumatori afferma di sapere cosa sia bene per loro, uno su due ritiene ancora che le proprie abitudini alimentari siano neutre e addirittura malsane, con fattori chiave quali costi, tempo e preferenze che ostacolano la dieta ideale.

Nel 2023, nel sondaggio Voice of the Consumer: Health and Nutrition di Euromonitor International il 40% dei consumatori ha dichiarato di voler consumare cibi nutrienti, ma economici. Dopo il picco della crisi del costo della vita, le scelte nutrizionali positive stanno soffrendo a causa dei prezzi elevati. Inoltre, sebbene il valore del “fatto in casa” sia ancora legato a una qualità nutrizionale più elevata, la

vita più frenetica dei consumatori lo fa sembrare una perdita di tempo che costringe a rinunciare ad altre priorità. Le persone sentono la dipendenza da cortisolo o l’ossessione di essere sempre in movimento, e si destreggiano costantemente tra bisogni e desideri, ricorrendo alle scelte alimentari più convenienti, appetitose o semplici. Tuttavia, l’elemento determinante per gestire i momenti e le scelte alimentari frettolose dovrebbe essere la pratica dell’alimentazione intuitiva (cioè ascoltare i propri segnali e agire in base alle esigenze del corpo). Tutto sommato, gli stili di vita frenetici e costosi sono la nuova realtà che dev’essere presa in considerazione per definire migliori standard nutrizionali senza peraltro tralasciare il gusto.

Come promuovere le priorità nutrizionali

Che i produttori alimentari siano pronti o no, le politiche nutrizionali volte a limitare il consumo di ingredienti (ad esempio i coloranti artificiali) sono imminenti e in crescita. Dal 2019, il sondaggio Voice of the Consumer: Lifestyles Survey di Euromonitor International ha rilevato un numero crescente di consumatori che afferma che saranno più sani in futuro; il 51% ora ha un atteggiamento positivo riguardo al futuro della propria salute, sostenendo la domanda di alimenti per il proprio benessere. Gli operatori possono e devono anticipare il futuro della nutrizione allineandosi alle linee guida della sanità mondiale e valutando i progressi compiuti con dati e informazioni.

Le modalità per promuovere il futuro della nutrizione” positiva” prevedono di:

1. valutare l’attrattiva delle ricette e pianificare per anticipare la legislazione.

2. Promuovere varietà nutrizionali più convenienti, alla pari o quasi con quelle tradizionali.

3. Posizionare le opzioni “better for you” come le più convenienti per soddisfare la richiesta odierna di energia immediata.

4. Enfatizzare la qualità nutrizionale e guidare i consumatori verso scelte nutrizionalmente corrette sulla confezione.

MARKETING E TENDENZE

Azienda: LIDL

Marchio: Carrick Glen

Prodotto: Dragon Fruit & Yuzu Vitamin Water Drink

Paese: Regno Unito

Packaging: Bottiglia di plastica in PET

Descrizione del prodotto

La Carrick Glen Dragon Fruit & Yuzu Vitamin Water Drink è una bevanda in bottiglie da 500 mL a base di tè di Ceylon arricchita con zinco, con sole 7 calorie per 100 mL. Prodotta con acqua naturale, estratto di tè di Ceylon al gusto di Hylocereus undatus, Citrus junos e succo d’uva è addizionata con vitamine, zinco ed edulcorante a basso contenuto calorico. Adatta ai vegetariani e ai vegani è venduta in confezione riciclabile.

Ingredienti

Acqua di fonte, succo concentrato d’uva bianca (8%), acido citrico, stabilizzante (gomma d’acacia), estratto di tè di Ceylon, succhi concentrati di frutta e verdura (patata dolce, mela, ravanello, ciliegia, carota, ribes nero), edulcorante (sucralosio), aromi naturali, niacina, acido pantotenico, vitamina B6, tiamina, acido folico, biotina, vitamina B12, antiossidanti (acido ascorbico, zinco).

www.mintel.com

Azienda: YINGBEIJIAN HEALTHY

Marchio: Cocoa Story

FOOD

Prodotto: Cocoa Brownie Flavoured Daily Protein Bar

Paese: Cina

Packaging: confezione flessibile

Descrizione del prodotto

Cocoa Story Ke Ke Bu Lang

Ni Wei Mei Ri Dan Bai Bang, la barretta proteica al gusto di brownie al cacao, è disponibile in confezioni da 125 g contenenti cinque unità da 25 g. Ogni barretta da 95 kcal, dall’elevato contenuto proteico e di fibra, dispensa il 22% di proteine e l’8% di fibra alimentare e prebiotici.

Ingredienti

Proteine composite in polvere (proteine isolate di soia in polvere, concentrato di proteine di pisello, proteine di riso in polvere), polidestrosio, polvere di fagiolo istantanea, sorbitolo, sciroppo di maltitolo, destrina resistente, cacao in polvere, biscotto in cubetti, purea di cocco in polvere, granuli di proteine della soia, pasta di mandorle, granella di mandorle, avena in polvere, cioccolato fondente, semi di chia, inulina, stachiosio, sale, fosfolipidi, aromi.

La rubrica presenta le novità più interessanti a livello internazionale ed è frutto di una collaborazione esclusiva fra “Ingredienti Alimentari” e Mintel gnpd (global new products database), la più importante agenzia-osservatorio nel mercato mondiale dei prodotti di consumo.

All’insegna dell’attenzione a qualità, salute, ambiente e innovazione

Exica, azienda storica, leader in Italia nel settore ortofrutticolo, è attiva nel campo dell’importazione, trasformazione e commercializzazione di frutta secca, legumi e frutta disidratata. Fortemente radicata nel territorio piemontese e orgogliosamente a conduzione familiare, è, allo stesso tempo, impegnata in un radicale processo d’innovazione

e trasformazione. Offre una vasta gamma di prodotti ideali per creare snack sani e naturali, muesli, come decorazione per torte, gelati, dessert o nell’acqua per tisane. L’azienda è in costante sviluppo e sperimentazione per ampliare la gamma dei prodotti. Per presentare le ultime novità in termini di assetto societario e di prodotti, è stato organizzato

un press tour con inizio presso il CAAT – Centro Agro Alimentare Torino – dove ogni giorno i prodotti sono commercializzati all’ingrosso, per poi proseguire con la visita alla sede, alla scoperta dei processi di produzione ed essicazione dei prodotti, per arrivare a gustarli presso Eredi Borgnino, cocktail bar e canale di vendita al dettaglio dell’azienda, situato nel cuore di Torino.

Esterno dello spazio Exica al CAAT.
Il magazzino interno al CAAT.

Eredi Borgnino è un cocktail bar e bistrot situato nel pieno centro storico di Torino, in un’ex fabbrica di pianoforti riqualificata. Dall’ottobre 2022, frutta e verdura secca e disidratata costituiscono il cuore pulsante del concept del locale, che nasce dalla volontà della famiglia Rovetta di permettere ai propri clienti di vivere un’esperienza immersiva gustando i sapori provenienti da tutto il mondo in una location inedita. Il locale dispone di un’area degustazione e somministrazione con tavoli disposti su due livelli, un vero e proprio boutique-bistrò con cocktail bar. Dietro al bancone, il bar manager Andrea Dracos – vincitore della Campari Bartender Competition nel 2015 – affiancato dai barman Donald Pura e Marco Dellafina. L’evoluzione e la nascita di nuovi cocktail mirano a valorizzare la qualità del prodotto nella sua semplicità ed essenzialità, attraverso l’abbinamento ai piatti stagionali del bistrò, il cui menù è studiato in collaborazione con Credenza Group, gruppo di ristorazione torinese di cui fa parte il ristorante stellato “La Credenza“ di San Maurizio Canavese.

di sotto del 3% e temperatura a partire da soli 10°C. Tale processo permette di disidratare i prodotti alimentari il più delicatamente possibile, mantenendo inalterati aroma, colore e altre caratteristiche sensoriali. Il sistema azzera gli sprechi energetici, variando automaticamente potenza frigorigena e flusso d’aria in relazione alla natura e alla quantità degli alimenti introdotti, con un risparmio energetico medio superiore al 70% rispetto ai sistemi di essiccazione tradizionali. Dal trattamento di disidratazione si ottengono quindi sia il prodotto solido disidratato delicatamente, sia i liquidi aromatizzati estratti dallo stesso.

La frutta, disidratata a freddo, è completamente priva di

conservanti, coloranti e zuccheri aggiunti e mantiene inalterate vitamine, sali minerali, gusto e colore del prodotto fresco. In particolar modo, il contenuto zuccherino è valorizzato dalla totale assenza

di caramellizzazione. Le verdure, anch’esse essiccate a freddo, mantengono le caratteristiche originarie e possono essere consumate quindi come snack, come basi per soffritti e minestroni e, se reidratate, ritroveranno colore, sapore e volume originari.

Il catalogo prodotti

Exica ha in portafoglio un vasto assortimento di prodotti che rappresentano il meglio della produzione nazionale ed estera. Gli articoli spaziano dalla frutta secca in guscio e sgusciata alla disidratata, passando per i legumi e le olive. L’elenco comprende la frutta secca con guscio, quali arachidi, mandorle, nocciole, pistacchi, castagne;

Il bar manager Andrea Dracos.
La parte vendita di Esperienze Gourmet di Torino.
La parte cocktail bar di Esperienze Gourmet di Torino.

PRODOTTI SERVIZI

Preparati per gnocchi per tutti

Per semplificare la preparazione, Molino Pasini ha sviluppato una linea che comprende diverse formulazioni di preparati per gnocchi, ideali per una produzione professionale a freddo, proposti anche per una preparazione casalinga. Gli gnocchi così sono pronti in 3 minuti, aggiungendo solo acqua.

Tre le proposte: la versione C-Catering, indicata per lavorazioni artigianali automatiche o semiautomatiche, disponibile sia in sacchi da 10 kg per professionisti che in versione da 400 g per i consumatori. La qualità e il dosaggio degli ingredienti conferiscono agli gnocchi una perfetta tenacità e resistenza.

Per il professionista esistono, inoltre, il mix LongActing e il Tecnomacchina, entrambi ideali

per la produzione industriale, non contengono uova né latte e sono quindi adatti anche agli intolleranti. Garantiscono una maggiore shelf-life al prodotto finito (fino a 30/40 giorni) e consentono di ottenere un prodotto consistente ed elastico.

Una linea completa di mix per gnocchi saporiti, con giusti consistenza e colore, come quelli fatti secondo la ricetta tradizionale.

Applicazioni vegetali

Grazie alla collaborazione con GoodMills, azienda specializzata nello sviluppo di ingredienti innovativi per l’industria alimentare, Qores s’impegna a realizzare prodotti nutrienti e naturali che contribuiscano a un futuro migliore offrendo soluzioni di qualità, sicurezza di approvvigionamento, sostenibilità e innovazione.

Con le radici che affondano nella molitura classica, un mestiere tradizionale che si è evoluto in modo significativo negli ultimi decenni, oggi Qores sfrutta metodi di lavorazione moderni, attrezzature e conoscenze avanzate per

esplorare nuove possibilità nello sviluppo degli ingredienti. Varietà di cereali e legumi sono la chiave dell’innovazione per creare prodotti altamente funzionali e a valore aggiunto che soddisfino gli standard di mercato. Le soluzioni economiche ed efficienti GoodMills Innovation offrono una gamma di soluzioni progettate per soddisfare esigenze specifiche.

Tra le innovazioni degne di nota ci sono i texturizzati di grano, soia e piselli Vitatex, che offrono soluzioni versatili per alternative a carne e pesce.

Per i texturizzati su base pisello, l’ultima aggiunta, Vitatex Pea Flakes M SVP Pro, grazie alla sua struttura fibrosa risulta ideale per applicazioni che richiedono fibre lunghe, come il tonno in scatola a base vegetale o le crocchette meat free. Piacevole al morso, con un rilascio aromatico e un

ipotizzato che la punicalagina e l’acido ellagico della melagrana potessero contrastare i danni causati dall’obesità e dal danno epatico.

Allo scopo, diciannove ratti Wistar sono stati integrati con il 30% di fruttosio nell’acqua potabile o con una soluzione al 30% di fruttosio più lo 0,2% di

Leganti a base di grano

Loryma introduce soluzioni di etichettatura pulita per le alternative vegane alla carne rispondendo alla crescente domanda di alimenti con elenchi di ingredienti facilmente comprensibili con l’aggiunta di un nuovo legante al portafoglio Lory Bind. La soluzione a base di grano offre un’alternativa clean label ai leganti convenzionali, come la metilcellulosa, ed è ideale per i prodotti vegani. Utilizzando i texturizzati e la nuova variante di Lory Bind, i produttori possono non solo imitare la struttura tipica e l’autentica sensazione in bocca di nugget, cotolette e salami, ma anche creare alimenti con elenchi di ingredienti brevi e privi di numeri E dichiarabili. Inoltre, le proteine contenute nel legante conferiscono alle alternative di carne vegane un

profilo nutritivo molto simile all’originale.

Permettendo un’ampia gamma di applicazioni vegane, adatte al consumo sia a caldo che a freddo, il nuovo legante garantisce

Pomanox per dieci settimane. I risultati sono stati confrontati con quelli di un gruppo di controllo a cui è stata somministrata acqua. Come previsto, il fruttosio ha favorito un aumento dei depositi di grasso, del contenuto di grasso epatico e dello stress glicossidativo, nonché delle risposte infiammatorie e immunologiche. Al contrario, l’integrazione di Pomanox ha ridotto i depositi di grasso, contrastato la dislipidemia causata dal fruttosio e migliorato i marcatori del danno epatico, compresa la steatosi. Potrebbe quindi essere un’utile integrazione alle terapie farmacologiche volte a controllare obesità, fegato grasso e sindrome metabolica.

una consistenza elastica, è facile da maneggiare e consente ai produttori di utilizzare la loro abituale tecnologia di lavorazione della carne per la produzione di sostituti a base vegetale.

Clean label grazie ad aromi sostenibili

La filosofia di New Flavours è da sempre quella di investire nella ricerca, vero cuore dell’azienda, puntando sull’innovazione, perché i risultati sono la conseguenza di queste scelte. Conoscere le dinamiche e le richieste del mercato è il punto di partenza, il continuo stimolo nel ricercare soluzioni, sapori, ispirazioni del tutto innovative. L’azienda ha una sua identità chiara e definita, che permette di fare scelte coraggiose, a volte azzardate, per sostenere idee, principi e intuizioni. Grazie a un monitoraggio costante, sono studiate altre caratteristiche funzionali quali termoresistenza e proprietà ossidanti e, per essere sempre all’avanguardia, sono utilizzati macchinari progettati internamente e costruiti su misura.

Innovazione

New Flavours ha sviluppato tecniche di estrazione differenti e specifiche per ogni singola materia prima al fine di coglierne non solo i caratteri olfattivi, ma anche gustativi, costruendo un aroma definito tanto da rendere riconoscibile l’autenticità della fonte: che si tratti di un limone siciliano, aglio di Voghiera o altro. Questo ha condotto alla realizzazione di una “bouquettatura” aromatica biologica e naturale di ampio respiro, alla quale si affiancano, sulla stessa scia, nuove linee aromatiche vegan e allergen free: sono stati ideati, progettati e sviluppati aromi naturali sedano, senape, frutta a guscio, che apportano l’aroma caratteristico di questi alimenti senza la presenza dell’allergene.

alimentare: funzionalità, sostenibilità e benessere nel futuro del cibo

Nel settore alimentare e delle bevande, cresce l’interesse per la salute proattiva, con un focus sul benessere fisico e mentale. I consumatori cercano alimenti e bevande che supportino funzioni corporee come l’invecchiamento sano e la salute di cuore e cervello, con una domanda per prodotti a basso contenuto di grassi, zuccheri e di origine locale.

Allo stesso tempo, gli ingredienti funzionali stanno passando dagli integratori agli alimenti e bevande, offrendo benefici simili in modo più conveniente e versatile, con un approccio

Aroma naturale

Isobionics Natural betaCaryophyllene 80 è l’ultimo nato tra gli aromi Isobionics, un marchio di Basf Aroma Ingredients e testimonia l’impegno nello sviluppo di aromi naturali guidati dalle esigenze dei clienti. “Basandoci sulla nostra tecnologia di fermentazione all’avanguardia, stiamo costantemente ampliando il portafoglio di aromi naturali, al di là dei nostri consolidati prodotti a base di agrumi, per rispondere alle ulteriori richieste dei clienti e del mercato”, afferma Giovanni D’Andola, Flavor Launch Manager di Basf.

Oltre al portafoglio di agrumi, Isobionics sta aprendo un mondo di nuove possibilità per gli appassionati di alimenti, bevande e aromi introducendo Isobionics Natural beta-Caryophyllene 80: dall’odore erbaceo, leggermente verde, di prezzemolo, pepe nero, pompelmo e salvia sclarea; non è derivato dall’olio di chiodi di garofano e offre il vantaggio di non avere alcun carattere fenolico ed eugenolico. Con una purezza dell’80%, il prodotto è adatto a un’ampia gamma di applicazioni come bevande, alimenti e profumi. È conforme alle normative UE e USA in materia di alimenti, rispettivamente FLAVIS: 01.007 e FEMA numero 2252. Il prodotto è naturale nell’UE e negli USA, privo di pesticidi, certificato kosher e halal.

Questo prodotto naturale altamente concentrato utilizza solo materie prime rinnovabili, il che lo rende indipendente dalle condizioni di raccolta e dalla stagionalità; è inoltre privo di residui agricoli.

Soluzione enzimatica per il pane di segale

Kerry ha lanciato nel mercato europeo Biobake Fibre, una soluzione enzimatica che permette una qualità superiore al pane di segale, ne migliora volume e morbidezza e contribuisce a ridurne in modo sostenibile i costi energetici e operativi, mantenendo una buona lavorabilità dell’impasto e facilità di affettatura.

Il pane di segale o misto segale-frumento è una categoria significativa nei mercati europei del pane, che comprende il 17% dei quasi 15.000 nuovi lanci di pane avvenuti a livello globale tra il 2021 e il 2023. Il pane di segale è considerato una fonte di fibre salutari: dal momento che i consumatori hanno cercato alternative più sane dopo la pandemia, così il consumo di pane di segale è aumentato del 16% a livello globale nel 2022 e nel 2023.

Biobake Fibre agisce sull’alta concentrazione dei polisaccaridi non amidacei (NSP) della segale, componenti funzionali importanti, ma che tendono a non essere facili da trattare durante la manipolazione dell’impasto. Nell’impasto di segale, gli NSP sono funzionalmente più importanti delle

proteine, dato che le proteine della segale non sono in grado di formare glutine come quelle del grano, e influenzano negativamente la distribuzione dell’acqua a causa delle loro proprietà leganti, dando luogo a un impasto difficile da lavorare; ciò porta in ultima analisi a una riduzione del volume del pane e ne limita la qualità finale. Biobake Fibre riduce la capacità di legare l’acqua degli NSP e consente una migliore idratazione e sviluppo dell’impasto. La buona lavorabilità dell’impasto può contribuire a ridurre i tempi d’inattività del processo e a sostenere una riduzione sostenibile dei costi operativi per essere più efficienti dal punto di vista dei costi e ridurre gli sprechi. Biobake Fibre consente di ottenere significativi aumenti di produttività, aumentando il volume del pane fino al 24% e la morbidezza fino al 55%, quest’ultimo fattore consente la riduzione di sprechi. I prodotti da forno rappresentano la più grande categoria di rifiuti alimentari al mondo E la nuova soluzione enzimatica non ha alcun impatto negativo su gusto o aroma, è biologica, kosher, halal e adatta ai vegetariani.

RICERCA APPLICATA

La terza età

Integrazione alimentare, stato dell’arte e nuove evidenze scientifiche

Parte I

- L’approccio nutrizionale nell’anziano deve essere mirato a contrastare la sarcopenia, che comporta la perdita di massa muscolare e aumenta il rischio di cadute compromettendo gravemente la salute.

- Le cause principali, infiammazione, sedentarietà e malnutrizione, vanno affrontate con interventi basati sull’apporto adeguato di proteine, aminoacidi, vitamina D, omega-3.

- Il miglioramento della salute e della qualità della vita dei meno giovani prevede un approccio olistico.

SARCOPENIA

La sarcopenia (dal greco -sarx = muscolo e -penia =

perdita) è un disordine muscolo-scheletrico, che consiste nella progressiva perdita di massa muscolare; è una condizione comune nell’anziano e si associa a un’aumentata probabilità di eventi avversi, quali cadute, fratture, disabilità fisica e mortalità. Ad oggi, la sarcopenia è formalmente riconosciuta come malattia muscolare col codice diagnostico ICD-10-MC. Secondo i più recenti criteri dell’European Working Group on Sarcopenia in Older People (EWGSOP2), quando si documenta nel paziente scarsa forza muscolare si parla di probabile sarcopenia (valutata mediante la forza di presa della mano e il test dell’alzarsi e sedersi dalla sedia); la diagnosi di sarcopenia viene poi confermata

dalla presenza di scarsa quantità o qualità di massa muscolare (valutata mediante la densitomentria a doppio raggio X, oppure la bioimpedenziometria); viene infine utilizzato il test physical performance battery, che valuta la funzione muscolare, per valutare il grado di severità della sarcopenia.

L’insorgenza della sarcopenia è multifattoriale ed è favorita dall’infiammazione, dall’immunosenescenza, dalla resistenza anabolica e dall’aumento dello stress ossidativo. Questi meccanismi risultano ulteriormente accentuati nei casi di sedentarietà, malnutrizione, in particolare proteica, e comorbilità. Di conseguenza, l’attività fisica, una dieta corretta e un’adeguata

animale (carne, pesce, uova, latte e derivati) o vegetale (legumi). Pranzo e cena, per essere completi e bilanciati, dovrebbero sempre essere costituiti da un primo piatto, più un secondo con verdura oppure un piatto unico, come pasta e fagioli, riso e piselli, polenta e spezzatino, pasta col pesce. È fondamentale inoltre

25-30 g di proteine per ognuno dei 3 pasti, compresi 2,5-2,8 g di leucina sempre a pasto. La leucina è un aminoacido essenziale ramificato, che è stato dimostrato essere il principale aminoacido essenziale in grado di modificare il turnover proteico nel muscolo scheletrico, diminuire la proteolisi e aumentare

inserire una fonte proteica anche a colazione, come latte e yogurt oppure ricotta. Dovrebbe essere considerata anche la soglia anabolica di assunzione per pasto, cioè quante proteine/ aminoacidi consumare ad ogni pasto affinché la sintesi proteica a livello muscolare sia efficace. Per i soggetti anziani si consiglia di raggiungere un quantitativo di

la sintesi proteica migliorare l’assorbimento e il metabolismo del glucosio muscolare.

Beta-Idrossimetilbutirrato (B-HMB)

Il B-HMB è un metabolita della leucina e si è dimostrato utile nell’attenuazione della perdita di massa, della forza e della funzione muscolare. La farmacocinetica

della leucina è caratterizzata da un assorbimento e da una distribuzione molto rapidi, mentre l’HMB è caratterizzato da un metabolismo lento nell’organismo, quindi ha un effetto più prolungato sulla sintesi proteica muscolare e sui tassi di degradazione. Una revisione che ha incluso 203 pazienti di età superiore ai 60 anni, con sarcopenia e fragilità, ha rivelato un aumento della massa magra, mentre la forza e la funzione muscolare sono state preservate grazie all’integrazione di 3 g al giorno di HMB. Un altro studio ha dimostrato che l’integrazione di HMB (1,5 g due volte al giorno, per un totale di 3 g/giorno) aiuta certamente a preservare la massa muscolare durante un periodo di 10 giorni di riposo a letto negli anziani sani.

Vitamina D

Alla luce della carenza endemica di vitamina D negli anziani, si dovrebbe prendere in considerazione una concomitante integrazione di vitamina D (almeno 800-1000 UI al giorno). La vitamina D ha molteplici effetti genomici e non genomici sul muscolo (ad esempio, regolazione dell’espressione genica del ciclo cellulare e differenziazione delle cellule muscolari). Inoltre, è stato dimostrato che la vitamina D agisce in sinergia con la leucina nel potenziare l’anabolismo proteico, con un potenziale beneficio sulla funzione muscolare, in particolare in età avanzata, in presenza di livelli sierici insufficienti e in combinazione con l’attività fisica.

Acidi grassi omega-3

Gli acidi grassi della serie omega-3 (acido eicosapentaenoico (EPA; 20:5n-3) e acido

MERCATI CONSUMI

La top ten degli ingredienti salutari negli alimenti più venduti

La quindicesima edizione dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy, che incrocia le informazioni riportate sulle etichette di oltre 139.000 prodotti digitalizzati nell’anno terminante a dicembre 2023 (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni NielsenIQ su venduto (retail measurement service) e consumo, inaugura un modo nuovo di guardare i fenomeni di consumo nel nostro paese: misura quelli emergenti, identifica i segmenti di popolazione che li

determinano e fornisce al sistema del largo consumo un patrimonio informativo prezioso per soddisfare sempre meglio i consumatori.

Sul numero scorso (Ingredienti alimentari n. 135, pag. 50) abbiamo riportato i principali claim in etichetta che guidano i prodotti nella GDO. Su questo numero analizziamo i dati relativi agli ingredienti salutari contenuti negli alimenti presenti sugli scaffali. Sono quasi 14.000 i prodotti alimentari venduti in super e ipermercati italiani che evidenziano in

Zucchero: mercati e commercio mondiali

Nella stagione 2023-2024, la produzione mondiale di zucchero è stimata in aumento di 2,5 milioni di tonnellate raggiungendo così i 186,0 milioni, con una produzione inferiore in Brasile che dovrebbe essere compensata con l’aumento in Tailandia, India, Cina e Messico. Il consumo dovrebbe salire a un nuovo record, grazie alla crescita in mercati come India e Pakistan. Le esportazioni sono previste in calo a causa della riduzione delle spedizioni da Brasile, India e Tailandia e le scorte in diminuzione, poiché la riduzione delle

scorte in Tailandia dovrebbe non essere compensata dall’aumento in India.

La produzione statunitense è prevista in aumento a 8,4 milioni di tonnellate. Le importazioni sono previste in calo sulla base dei programmi di contingentamento previsti, fissati a livelli minimi coerenti con gli obblighi dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e dell’accordo di libero scambio, e sulla base delle importazioni previste dal Messico, delle riesportazioni e delle importazioni ad alto livello tariffario. I consumi sono praticamente invariati, mentre le scorte si riducono grazie alla diminuzione delle importazioni.

La produzione brasiliana è prevista in calo di 1,5 milioni di tonnellate, ma resta comunque la seconda più alta mai registrata, con 44,0 milioni di tonnellate, poiché si prevede una minore disponibilità di canna da zucchero per la frantumazione a causa del clima sfavorevolmente secco. Il mix di produzione zucchero/etanolo dovrebbe favorire lo zucchero rispetto alla stagione precedente, passando dal 49 al 51% per lo zucchero e dal 51 al 49% per l’etanolo.

La produzione dell’Unione Europea è prevista invariata a 15,0 milioni di tonnellate, in quanto la superficie coltivata a barbabietola da zucchero è prevista in leggero aumento, ma con rese inferiori.

La produzione dell’India è stimata in aumento di 500.000

tonnellate, raggiungendo quota 34,5 milioni, grazie a rese più elevate e alla semina di varietà a maturazione precoce. Si prevede un aumento delle importazioni in quanto la crescita dei consumi dovrebbe superare quella della produzione. Le esportazioni sono in leggero calo a causa della probabilità che il governo mantenga i massimali di esportazione per soddisfare il consumo alimentare interno e la produzione di etanolo.

Si prevede che la produzione della Tailandia aumenterà del 16%, raggiungendo i 10,2 milioni di tonnellate, grazie alla ripresa della produzione di canna da zucchero e all’aumento della resa dello zucchero di canna. Il consumo continua a crescere, ma a un ritmo più lento a causa del minore reddito disponibile previsto. Le esportazioni si dovrebbero stabilizzare dopo l’impennata dell’anno precedente, mentre le

La produzione e il consumo di zucchero a livello mondiale continuano a crescere.

(fonte: Servizio agricolo estero/USDA Analisi del mercato globale)

scorte dovrebbero diminuire drasticamente a causa della riduzione delle scorte iniziali.

La produzione della Cina è in aumento di 500.000 tonnellate, fino a 10,4 milioni, in quanto si prevede un aumento delle superfici coltivate a canna e barbabietole da zucchero. Il consumo è previsto in aumento, grazie all’aumento della spesa dei consumatori, e i prezzi dello zucchero tenderanno a scendere. Le importazioni dovrebbero aumentare per contribuire a colmare il divario tra domanda e offerta, nonostante l’aumento della produzione interna. Le scorte dovrebbero continuare a diminuire a causa della riduzione delle scorte iniziali e del consumo superiore alla produzione e alle importazioni.

Per il Messico si prevede un aumento della produzione di 572.000 tonnellate, per un totale di 5,5 milioni, grazie al clima favorevole. Il consumo è previsto in leggero calo con un piccolo aumento delle scorte e un aumento delle esportazioni grazie alle maggiori forniture disponibili, soprattutto verso gli Stati Uniti. La produzione della Turchia è prevista in aumento di 50.000 tonnellate per un totale di 3,2 milioni. Il consumo è in leggero aumento, mentre le scorte dovrebbero restare invariate.

La politica nazionale del Guatemala, uno dei primi 5 Paesi esportatori al mondo, in materia di zucchero è un fattore determinante, in quanto prevede che tutte le richieste di consumo interno siano soddisfatte prima delle esportazioni. Nel 2024/25 la previsione per la produzione di zucchero è in calo del 4%, a 2,4 milioni di tonnellate, a causa delle minori rese della canna da zucchero causate da un clima sfavorevole e secco da maggio a luglio, nonostante l’aumento della superficie coltivata. Le varietà migliorate, adattate sia per la tolleranza allo stress idrico che per una migliore resa, rappresentano oltre il 65% dell’area totale piantata e dovrebbero aumentare la produzione futura.

Si prevede un aumento del consumo dell’1,2%, pari a 1,2 milioni di tonnellate di zucchero, grazie al crescente utilizzo nella produzione di alimenti e bevande e nell’industria dei prodotti da forno e dolciari. Il consumo interno rappresenta ora il 50% delle vendite di zucchero del Guatemala, con un consumo pro capite previsto di 55 kg. Le scorte sono previste in calo di oltre il 50%, in risposta all’aumento della domanda interna.

Il Guatemala è tra i primi 5 Paesi esportatori.
(fonte: Servizio agricolo estero/USDA Analisi del mercato globale)

LEGGI

Autorizzata

la nuova miscela LNFP-I/2’-FL

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L del 30 luglio 2024 è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2090 della Commissione del 29 luglio 2024 che autorizza l’immissione sul mercato della miscela di latto-N-fucopentaosio I e 2’-fucosillattosio prodotta utilizzando un ceppo derivato di Escherichia coli K-12 DH1 quale nuovo alimento e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.

(…)

Il 1° marzo 2021 la società Glycom A/S («richiedente») ha presentato alla Commissione, in conformità all’articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283, una domanda di autorizzazione all’immissione sul mercato dell’Unione di una miscela di latto-N-fucopentaosio I e 2’-fucosillattosio («miscela LNFP-I/2’-FL») ottenuta mediante fermentazione microbica utilizzando un ceppo geneticamente modificato di E. coli K-12 DH1 quale nuovo alimento.

(…)

Il 1° marzo 2021 il richiedente ha inoltre presentato alla Commissione una richiesta di tutela degli studi e dei dati scientifici protetti da proprietà industriale presentati a sostegno della domanda (…)

La Commissione europea ha adottato il presente regolamento:

Articolo 1

(1) La miscela di latto-N-fucopentaosio I e 2’-fucosillattosio prodotta utilizzando un ceppo derivato di E. coli K-12 DH1 è autorizzata a essere immessa sul mercato dell’Unione.

La miscela di latto-N-fucopentaosio I e 2’-fucosillattosio prodotta utilizzando un ceppo derivato di E. coli K-12 DH1 è inserita nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti istituito dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.

(2) L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Nei cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del

presente regolamento, il 19 agosto 2024, solo la società Glycom A/S è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento di cui all’articolo 1, salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga un’autorizzazione per tale nuovo alimento senza riferimento ai dati scientifici tutelati a norma dell’articolo 3 o con il consenso di Glycom A/S.

Articolo 3

I dati e gli studi scientifici contenuti nel fascicolo di domanda e che soddisfano le condizioni di cui all’articolo 26, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2015/2283 non possono essere utilizzati a vantaggio di un richiedente successivo nei cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento senza il consenso di «Glycom A/S»

Per la consultazione dell’intero regolamento e dell’allegato: eur-lex.europa.eu/legal-content /IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L_202402 090

Modifiche riguardanti l’olio ricco di DHA ed EPA

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L del 31 luglio 2024 è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2062 della Commissione del 30 luglio 2024 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 per quanto riguarda le specifiche del nuovo alimento olio ricco di DHA e di EPA derivato da Schizochytrium sp. (…)

Il 30 gennaio 2024 la società DSM Nutritional Products Ltd.

(«richiedente») ha presentato alla Commissione, in conformità all’articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283, una domanda di modifica delle specifiche del nuovo alimento olio ricco di DHA e di EPA derivato da Schizochytrium sp. Il richiedente ha chiesto di abbassare il livello di DHA portandolo da quello attualmente autorizzato

Autorizzato l’olio CABIO-A-2

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L del 31 luglio 2024 è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2101 della Commissione del 30 luglio 2024 che autorizza l’immissione sul mercato dell’olio derivato da Schizochytrium sp. (CABIO-A-2) quale nuovo alimento e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.

(…)

Il 19 marzo 2021 la società CABIO Biotech (Wuhan) Co., Ltd. («richiedente») ha presentato alla Commissione, in conformità all’articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283, una domanda di immissione sul mercato dell’Unione dell’olio derivato da Schizochytrium sp. (CABIO-A-2) quale nuovo alimento.

(…)

La Commissione europea ha adottato il presente Regolamento:

Articolo 1

(1) L’olio derivato da Schizochytrium sp. (CABIO-A-2) è autorizzato a essere immesso sul mercato dell’Unione.

L’olio derivato da Schizochytrium sp. (CABIO-A-2) è inserito nell’elenco dell’Unio-

pari o superiore al 22,5% a un livello pari o superiore al 15,0%.

(…)

La Commissione ha adottato il presente Regolamento: Articolo 1

L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

ne dei nuovi alimenti istituito dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.

(2) L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

NOTIZIE DAL MONDO

I prodotti alimentari riciclati sono il prossimo grande passo verso un consumo sostenibile?

Gli alimenti riciclati sono creati utilizzando ingredienti di solito scartati durante la produzione o il

Sebbene l’upcycling abbia trovato applicazione in diversi settori, il suo impatto sul settore alimentare è particolarmente degno di nota. I prodotti alimentari derivati da ingredienti che altrimenti andrebbero sprecati offrono una soluzione convincente alla duplice sfida dello spreco alimentare e del degrado

ambientale. Dalle eccedenze di frutta e verdura ai cereali esausti, dalla produzione di birra ai sottoprodotti della lavorazione degli alimenti, le fonti potenziali di ingredienti riciclati sono diverse e abbondanti. In questo articolo, Saranya Ganguly di Allied Market Research approfondisce i benefici ambientali dei prodotti alimentari riciclati, esaminando come contribuiscano a un sistema alimentare più sostenibile e a un pianeta più sano.

Riduzione significativa degli sprechi alimentari

Al centro dei benefici ambientali dei prodotti alimentari riciclati c’è la loro capacità di combattere lo spreco alimentare, un problema dilagante con conseguenze ambientali di vasta portata. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ogni anno circa un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo umano è perso o sprecato, a livello globale. Questa enorme quantità di rifiuti alimentari non solo rappresenta una significativa perdita economica, ma esercita anche un’immensa pressione sulle risorse naturali e contribuisce alle emissioni di gas serra. Riutilizzando ingredienti che altrimenti verrebbero scartati, i prodotti alimentari upcycled contribuiscono a ridurre gli sprechi alimentari in varie fasi della catena di approvvigionamento. Dalle aziende agricole e dagli impianti di trasformazione alimentare ai punti vendita al dettaglio e alle case dei consumatori, l’upcycling reindirizza le risorse commestibili nel sistema alimentare, riducendo al minimo gli sprechi e ottimizzando l’utilizzo delle risorse disponibili. Secondo i risultati della ricerca

Lab Academy Sana Food

Nasce Lab Academy Sana Food, un laboratorio di idee dove la formazione di alta qualità si unisce a spunti innovativi, idee fresche e riflessioni profonde. In una serie di appuntamenti pensati per accompagnare gli operatori tecnici verso l’evento di febbraio, si avrà l’opportunità di immergersi in un ambiente stimolante e creativo, ideale per l’apprendimento e il confronto.

Ogni incontro sarà un’occasione unica per esplorare i trend emergenti nei settori food e Horeca, grazie alla partecipazione di partner qualificati e professionali. Le sessioni di formazione saranno di alta qualità: tenute da esperti del settore che forniranno strumenti pratici e conoscenze approfondite per rimanere aggiornati e trarne spunti stimolanti.

Discussioni e spunti sui Nuovi Scenari del Food e dei consumi fuori casa dove si analizzeranno

le tendenze più recenti e le innovazioni che stanno ridefinendo il settore alimentare e dell’ospitalità, con un focus particolare su sostenibilità e innovazione.

Il primo evento si è tenuto il 2 luglio, dal titolo “Consumo fuori casa: Innovazione alimentare per nuovi stili di vita” e il secondo il 24 settembre dal titolo “I prodotti alimentari «plant based», aggiornamenti sull’attuale segmento di mercato più trendy”. Entrambi gli eventi sono disponibili alla visione gratuitamente, previa registrazione sul sito di Sana. Gli eventi sono organizzati In collaborazione con AITA, l’Associazione Italiana di Tecnologia Alimentare, la maggiore associazione scientifica del settore.

Maggiori informazioni su www.sana.it

Rimani sintonizzato su tutte le novità di SANA Food Lab Academy

Integratori: stato dell’arte e nuove evidenze scientifiche

Con un fatturato di 4,5 miliardi di euro e un volume di prodotti venduti di quasi 300.000 tonnellate, l’Italia è al primo posto in Europa nel comparto degli integratori, con una quota di mercato del 26%, seguita da Germania (19%) e Francia (15%). Oggi 7 italiani su 10 consumano integratori, acquistandoli principalmente in farmacia, il canale di vendita di gran lunga prevalente (77,9% del totale), mentre GDO, parafarmacie ed e-commerce si spartiscono in modo quasi uniforme la fetta

rimanente. I dati sono stati presentati il 2 luglio a Milano da Integratori & Salute (associazione che riunisce le principali aziende italiane di integratori alimentari e che è parte di Unione italiana Food) in occasione del lancio dell’ultima edizione (la terza) della review “Integrazione alimentare: stato dell’arte e nuove evidenze scientifiche”, promossa dall’associazione con il contributo di Passoni Editore. Nell’introduzione, Arrigo Cicero (Presidente della Società Italiana Nutraceutici

- SINut) sottolinea che il nostro Paese è all’avanguardia nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecnologie per migliorare la biodisponibilità dei principi attivi, ma si trova ad affrontare alcune sfide, in primis l’impossibilità di comunicare le evidenze di efficacia perché i corrispondenti claim sulla salute non sono ancora stati autorizzati. Il volume, dunque, vuole essere “un mezzo di informazione consapevole per i cittadini, gli organi di informazione e gli stakeholder”, scrive nella prefazione il presidente di Integratori e Salute Germano Scarpa. I contenuti, suddivisi in capitoli in funzione dei diversi ambiti di applicazione degli integratori, sono realizzati da Antonio Paoli (Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova) per quanto attiene allo sport, Irene Cetin (UOC Ostetricia MangiagalliPoliclinico IRCCS Cà Granda, Università degli Studi Milano) per la salute della donna, Gianluca Scuderi e Maria Chiara Di Pippo (Dipartimento Neuroscienze, Salute Mentale e Organi di Senso – NESMO, Università La Sapienza, Roma) per la salute dell’occhio, Fabio Pace (UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Ospedale Bolognini, Seriate) per la gastroenterologia, Andrea Poli (NFI – Nutrition Foundation of Italy, Milano) per la salute cardiovascolare, Mariuccia Bucci (Dipartimento di NutriDermatologia ISPLAD - International-Italian Society of Plastic, Regenerative and Oncology Dermatology, Milano) per l’Invecchiamento cutaneo, Franca Marangoni (NFI-Nutrition Foundation of Italy, Milano) per il benessere psicologico e la funzione cognitiva, Mariangela Rondanelli e Clara Gasparri (Unità Operativa Complessa di Riabilitazione ad Indirizzo Metabolico, Dipartimento

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.