Anno 73 - n. 5
TECNICA
maggio 2022
MOLITORIA sili - molini - mangimifici mangimifici - pastifi pastifici ci
OLTRE Quando la ricerca ti porta oltre ciò che esiste, alla scoperta di nuove soluzioni e al raggiungimento di importanti traguardi.
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micotossine
Destino delle micotossine normate ed emergenti nei prodotti e sottoprodotti della molitura a secco del mais Valentina Scarpinoa - Francesca Vanara a - Michael Sulyokb - Massimo Blandinoa Università di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Largo Paolo Braccini 2 - 10095 Grugliasco (TO) - Italia b University of Natural Resources and Life Sciences, Vienna (BOKU), Center for Analytical Chemistry, Department of Agrobiotechnology (IFA-Tulln) Konrad-Lorenz-Str. 20 - Tulln 3430 - Austria *email: massimo.blandino@unito.it a
Parole chiave: aflatossine, deossinivalenolo, fumonisine, zearalenone, moniliformina, culmorine, beauvericina, bikaverina
vol. LXXIII - Tecnica Molitoria
SOMMARIO Il controllo della presenza delle micotossine nella granella rappresenta un elemento chiave nella gestione della filiera molitoria del mais ad uso alimentare. Questo studio, condotto su tre lotti di mais coltivati in diverse annate agrarie, presenta due elementi di novità rispetto ai dati di precedenti ricerche sulla ripartizione delle micotossine nei prodotti e sottoprodotti della molitura: la quantificazione, oltre alle micotossine normate, di quelle emergenti e il confronto tra due sistemi di degerminazione, a secco e con condizionamento. La pulitura della granella ha confermato la sua efficacia nell’abbattimento da 1,5 a 3 volte di tutte le micotossine. Le frazioni molitorie ad uso alimentare sono sempre state decontaminate rispetto alla cariosside intera, con un abbattimento superiore per la degerminazione con condizionamento rispetto alla degerminazione a secco. Una relazione inversa tra granulometria e contaminazione si è osservata in entrambi i processi di degerminazione e per tutte le micotossine. L’attenta gestione delle operazioni molitorie ha consentito un’efficace decontaminazione anche delle micotossine emergenti, con valori di abbattimento paragonabili a quelle delle micotossine già normate.
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DON=deossinivalenolo; ZEA=zearalenone; FB1+FB2=fumonisine B1+B2; H.G.=Hominy Grits
Fig. 1 - Ripartizione delle micotossine normate nei prodotti derivanti dalla molitura a secco del mais, applicando differenti modalità di degerminazione (valori espressi come valore indice rispetto alla granella di mais prima della pulitura=100).
CULM tot.=culmorine totali; MON=moniliformina; BEA=beauvericina; BIK=bikaverina; H.G.=Hominy Grits
Fig. 2 - Ripartizione delle micotossine emergenti nei prodotti derivanti dalla molitura a secco del mais, applicando differenti modalità di degerminazione (valori espressi come valore indice rispetto alla granella di mais prima della pulitura=100).
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anteprima Ipack-Ima presentata dagli espositori
3U Vision Nata ad Imola nel 2019, 3U Vision vanta un management dal know-how decennale nel campo della progettazione e realizzazione di macchine selezionatrici ottiche. La costante ricerca di soluzioni tecniche innovative ha spinto Antonio Uzzo, proprietario e managing director, a creare un team d’eccellenza con l’obiettivo di ridefinire gli standard qualitativi nei settori d’applicazione, che vanno dall’alimentare al minerario, dal riciclo plastico a quello metallico e, laddove sia necessario, un sistema di selezione del prodotto accurato ed affidabile. Fenix è la prima selezionatrice ottica quadricromatica al mondo (RGB + in-
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Selezionatrice Ottica Fenix 4 canali (3U Vision).
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anteprima
I dipendenti di 3U Vision e la famiglia Uzzo (3U Vision).
frarosso integrato) che utilizza il classico sistema RGB a 3 canali, proponendo un’ulteriore camera ad infrarosso come optional. È possibile aggiungere una telecamera multispettrale InGaAs sia sul fronte che sul retro, per avere 7 frequenze per il controllo del prodotto selezionato in ogni lato, fondamentali nel riconoscimento di tutti i corpi estranei organici impossibili da rimuovere meccanicamente.
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La fase di selezione è essenziale per processare prodotti per l’industria alimentare e per questo è stato aumentato il numero delle elettrovalvole, per espellere con precisione solo il singolo difetto, ottenendo scarti concentrati. L’azienda propone ad Ipack-Ima, anche la “sorella minore” Optica, lanciata in esclusiva per questo evento internazionale e che si confà alle esigenze del settore molitorio.
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CMB Il moderno molino a martelli ad alta produttività è tra i protagonisti dello stand di CMB, che espone ad Ipack-Ima insieme a Cusinato Giovanni. Adatto alla frantumazione e alla sfarinatura integrale dei cereali, viene utilizzato per la preparazione di mais, orzo, avena e di tutti i prodotti da macinare prima della miscelazione. È composto da una camera di macinazione di grande diametro racchiusa da due griglie forate semicilindriche, all’interno delle quali gira un rotore a dischi provvisti di file di battitori articolati, comunemente denominati martelli.
Molino a martelli (CMB).
Colombo Pietro Azienda storica di riferimento per l’industria molitoria ed alimentare, Colombo Pietro è specializzata nella progettazione di trasportatori meccanici e della loro componentistica. In anteprima a Milano viene presentata una serie di dispositivi per la prevenzione delle esplosioni negli impianti, come pannelli antiscoppio Vigilex, sistemi di
Vigiflap da Ø 160 a Ø 800 mm (Colombo Pietro).
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soppressione esplosioni indoor VQ, valvole di compartimentazione Vigiflap. A completare le apparecchiature di sicurezza, una gamma dedicata agli elevatori a tazze ed alle coclee destinate ad operare in ambienti potenzialmente esplosivi (zone ATEX 21-22). Questa componentistica comprende controllori di sbandamento Vigi Belt, controllori di rotazione Giro Jet, sensori di temperatura per cuscinetti Vigi Therm e sonde anti-riempimento Vigi Mat. Per il comparto elevatori a tazze, invece, l’azienda ripropone i nastri per elevatori monotela a basso allungamento: si tratta di nastri di nuova concezione in gomma nera o bianca alimentare rispondenti alla direttiva ATEX. A completare tutte le serie di tazze per elevatori, serie Jet, Euro Jet, Columbus, stampate con acciai speciali o in materiale plastico.
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di adoperarsi nella formazione dei collaboratori. Nuovi centri di lavoro all’avanguardia e un personale qualificato sono le chiavi del successo che la vede fornitrice di tutti i maggiori produttori di pasta nei cinque continenti. Dall’Australia al Canada, dal Cile al Giappone, il
mercato riconosce la qualità dei prodotti e del servizio offerto ai partner. A quasi cento anni dalla fondazione, Landucci guarda al futuro, partendo dalle radici, per affrontare e vincere le sfide che verranno, sempre al fianco dei clienti, da Pistoia a tutto il mondo.
Molitecnica Sud Molitecnica Sud investe con determinazione in uno degli eventi più importanti a livello internazionale. Da sempre impegnata come solution provider, accoglie i visitatori all’interno di un ambiente animato da tecnologie e strumenti 4.0. L’azienda progetta su misura e produce impianti molitori e agroalimentari certificati 100% Made in Italy. In particolare, è specializzata nella costruzione di macchine e attrezzature per molini, mangimifici, panifici e pastifici, oltre che
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di sistemi di stoccaggio e macchine ausiliarie. E fornisce una gamma di servizi, tra cui consulenza personalizzata e assistenza tecnica pre e post vendita. Il pacchetto di servizi offerti si arricchisce peraltro, in anteprima a Ipack-Ima, di servizi di progettazione in realtà aumentata e di teleassistenza avanzata. La progettazione in realtà aumentata prevede l’utilizzo di un visore, tramite il quale si proietta l’impianto da realizzare in dimensione reale, all’interno degli spazi che lo ospiteranno. In questo modo è possibile non solo mostrare un’anteprima del progetto, ma anche determinare che gli spazi siano adeguati e che le macchine siano nel posto corretto. La teleassistenza avanzata, invece, utilizza una piattaforma dedicata, mediante la quale i tecnici specializzati sono in grado di collegarsi allo smartphone, o al visore, del cliente per guidarlo nella risoluzione di eventuali problematiche. In questo modo, l’azienda è in grado di intervenire immediatamente e assistere i clienti in ogni parte del mondo, rispettando anche la strada dell’eco-sostenibilità, visto le emissioni ridotte di CO2 dovute ai viaggi del personale.
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formi agli standard UNI PN10 / DIN2576, nelle taglie da DN150 a 300, con portate volumetriche che vanno da 3 a 37 litri/ giro. Queste valvole sono disponibili anche nella versione a smontaggio rapido, UPH/sr, con barre di estrazione, per la sicurezza degli operatori e per facilitare le operazioni di pulizia e manutenzione, le attività di ispezione o laddove siano richiesti tempi di pulizia rapidi. Il rotore
non è solo estraibile, grazie alle guide di scorrimento, ma anche smontabile, dando la possibilità di pulirlo separatamente, rimuovendo ogni più piccolo deposito. In aggiunta, le superfici interne possono essere lucidate e gli spigoli arrotondati per soddisfare i più severi standard igienici nell’industria alimentare, chimica e farmaceutica.
Pro-Tech Italia Da oltre 45 anni Pro-Tech Italia è leader nell’ingegneria e costruzione di impianti di trasporto e stoccaggio per pastifici ed industrie alimentari. La consolidata esperienza maturata negli anni nel settore industriale della pasta secca ha permesso di sviluppare una filosofia costruttiva e soluzioni tecniche in cui flessibilità, affidabilità e robustezza sono le caratteristiche imprescindibili dei macchinari, che sono applicate anche nelle linee di produzione dedicate ai pastifici artigianali, per la garanzia di alta qualità senza compromessi. Ad Ipack-Ima l’azienda, presente al Pad. 1P, stand C47, espone le novità tecnologiche applicate a stoccaggio della pasta (interno silo, estrazione…), movimentazione, dosatore per pasta lunga; i pastifici artigianali hanno l’opportunità di visionare il sistema di svuotamento telai automatico Talos, sbarcato anche negli USA, presso il Pastificio Sfoglini del Gruppo De Angelis. È esposto inoltre un piccolo impianto di stoccaggio per pasta corta e couscous, la cui caratteristica sono le pareti delle
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Impianto di insilaggio pasta corta capacità 180 m3 e sistema di distribuzione prodotto al confezionamento (Pro-Tech Italia).
celle con pannellature monopezzo in legno multistrato, rivestito in laminato ad elevato spessore, senza giunzioni e certificato per il contatto con alimenti. I sili si differenziano per igiene e qualità di esecuzione, in quanto privi di profili metallici avvitati internamente (quali zone di ristagno di prodotto e polvere), ri-
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cereali L’impatto della crisi Russia-Ucraina sui prezzi dei cereali L’Ismea sta monitorando fin dall’inizio del conflitto gli effetti sui mercati agroalimentari. Sono già stati pubblicati due report, in cui viene chiarito il ruolo di Russia e Ucraina nell’ambito del commercio mondiale, con riferimento al settore agroalimentare, la rilevanza di tali mercati per le produzioni agroalimentari nazionali, l’esposizione dell’Italia per l’approvvigionamento di alcuni prodotti agricoli nonché l’andamento dei mercati stessi. Si è già fatto riferimento al fatto che, a partire dalla seconda metà del 2020, lo scenario internazionale dei mercati è stato caratterizzato da un incremento dei prezzi delle principali commodity energetiche e agricole, riconducibili a un insieme di fattori di natura congiunturale, strutturale e speculativa. Infatti, la ripresa della domanda mondiale della prima fase post pandemica aveva determinato problemi organizzativi e logistici dei principali scali mondiali, il rallentamento delle catene di fornitura globali, gli aumenti vertiginosi dei costi di trasporto e dei noli dei container. A questi fattori, si sono aggiunti l’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche e
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l’aumento delle richieste di alcune materie prime agricole, a causa della crescente domanda cinese di mais e soia e, per quanto riguarda il grano tenero, delle azioni intraprese dalla Russia nel 2021, allo scopo di contenere l’aumento dei prezzi alimentari sul mercato interno, ma con l’effetto di ridurre i volumi esportati dal Paese. Nel caso del mais, è da rilevare che le importazioni della Cina, più che raddoppiate nel 2020 (11,3 mln/t vs 4,8 mln/t del 2019), a seguito della ripresa della suinicoltura dopo la peste suina africana (PSA), sono amentate in misura ancora più consistente tra gennaio e novembre 2021, raggiungendo 27 milioni di tonnellate. La pressione esercitata dalla crescita della domanda cinese, oltre a determinare tensioni sul mercato del mais, potrebbe aver avuto ripercussioni anche su mercati di orzo e frumento, considerabili in parte sostituti dello stesso mais nell’alimentazione animale. È importante sottolineare che il confronto dei prezzi sul mercato nazionale dei principali cereali, alla fine del 2021, avevano già fatto registrare incrementi dell’ordine del 50-60%, più che raddop-
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panificazione Effetto della pasta madre fermentata da batteri lattici Nello studio cinese apparso su Food Science, China, sono esplorate le variazioni della conta vitale dei batteri lattici e del contenuto dei principali acidi organici nella pasta madre, durante fermentazioni spontanee e ottenute per inoculazione con le tipiche colture starter di pasta madre Lactobacillus plantarum (Lp), Lactobacillus paralimentarius (Lpa) e Lactobacillus fermentum (Lf) separatamente e in combinazione: Lpa + Lp (1:1), Lp + Lf (1:1) e Lpa + Lf (1:1), ed è valutato l’effetto della co-fermentazione con lievito sulla qualità del pane. I risultati dimostrano che Lf è cresciuto più velocemente nel lievito naturale tra le singole colture, mentre il maggior numero di colonie batteriche di 9,20 (lg[CFU/g]) è stato osservato in lievito naturale fermentato con Lpa + Lp + Lf per 10 ore. Da 16 ore in poi, il numero di colonie batteriche è rimasto stabile. Inoltre, la velocità di fermentazione per inoculazione (sia in mono che in coltura mista) è stata sempre più veloce di quella della fermentazione naturale e le paste acide fermentate con Lf e Lpa + Lp + Lf hanno raggiunto il pH 4,0 dopo 16 ore. Inoltre, si sono ottenuti i contenuti massimi di acido lattico e acido acetico nella pasta madre (rispettivamente 9,05 e 2,31 mg/g). Rispetto al normale pane fermentato con lievito secco (OFB), il volume specifico di quello a lievitazione naturale Lpa + Lp + Lf è aumentato del 19,43%, la durezza è diminuita del 38,21% e la resilienza è aumentata del 29,17%. Nel caso della qualità del sapore, il pane a lievitazione naturale Lpa + Lp + Lf conteneva il maggior numero (49)
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Acqua ad alta temperatura e proprietà del pane con farina di riso Un numero crescente di persone consuma prodotti senza glutine per vari motivi. Tuttavia, sono costosi e/o la loro preparazione prevede l’utilizzo di macchinari speciali o additivi alimentari. Nello studio giapponese uscito su Journal of Food Science, i ricercatori si sono concentrati sull’effetto addensante della gelatinizzazione dell’amido, tentando di sviluppare un nuovo metodo per la produzione di pane di farina di riso privo di glutine, senza l’uso di additivi. È stato determinato l’effetto dell’aggiunta di acqua ad alta temperatura alla farina di riso senza glutine sulle proprietà dell’impasto, principalmente la gelatinizzazione. L’acqua è stata testata tra 50° e 80°C, con incrementi di 2°C. A confronto, il pane di controllo con farina di riso senza glutine è stato preparato con acqua fredda (5°C). L’aggiunta di acqua tra i 66° e i 70°C ha migliorato il volume specifico e la compattezza del pane (p<0,05, test di Dunnett; rispetto al controllo). Inoltre, il mantenimento della temperatura di gelatinizzazione dell’impasto del pane per circa 1-10 s e il suo grado di gelatinizzazione, di circa il 5-10%, sono stati fondamentali per un pane di buona qualità. Inoltre, l’inserimento di acqua oltre i 78°C ha influito negativamente sulle proprietà di panificazione. Questo metodo rende i prodotti a base di pane senza glutine più accettabili dai consumatori. Attualmente, la produzione di tale pane comporta l’uso di additivi alimentari o farina di riso speciale: in questo studio, invece, viene presentato un metodo semplice, agendo sulla temperatura dell’acqua aggiunta durante la preparazione dell’impasto di farina di riso. È stato ottimizzato il metodo analizzando le proprietà di gelatinizzazione dell’impasto e determinato la temperatura ottimale dell’acqua adatta alla panificazione.
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pasta
Indice glicemico di campioni di pasta commerciale e sperimentale In Sicilia la produzione del grano duro e la sua trasformazione in semola, pane e pasta rappresenta un settore economico ben sviluppato. Per la pasta c’è un’ampia offerta di marchi commerciali, siano essi provenienti da lavorazioni industriali convenzionali o da produzioni artigianali medio piccole e locali. Per la pasta sono utilizzati sia il grano duro convenzionale che le varietà autoctone di grano duro locale, come Timilia e Russello. Il mercato della pasta di grano duro autoctono è cresciuto negli ultimi decenni, spinto dall’alto valore nutritivo e salutare percepito di questi prodotti. In particolare, un’idea popolare e scientificamente non provata suggerisce che queste varietà di pasta potrebbero indurre una risposta glicemica ridotta. Pertanto, per verificare questa ipotesi, l’obiettivo dello studio svolto dal Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore di Assoro, En, pubblicato su Foods, era valutare l’indice glicemico (IG) di quattro campioni di pasta artigianale Timilia e Russello, e due campioni di pasta di grano duro convenzionale. Lo studio ha arruolato 14 volontari maschi e femmine normo peso, tra i 18 e i 46 anni; sono state eseguite 8 sessioni di test due volte a settimana, ognuna testando un campione di pasta (sei) o la soluzione di glucosio scelta come alimento di riferimento (due). La metodologia standard per la misurazione dell’IG è stata seguita durante ogni fase
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pasta
dello studio. I sei campioni di pasta testati sono stati caratterizzati per quanto riguarda la composizione (contenuto di proteine, fibre e amido) e l’intero processo produttivo (metodo di macinazione e diagramma di macinazione della farina o della semola, temperatura di essiccazione e diagramma del formato della pasta). I sei campioni di pasta hanno mostrato valori IG compresi tra basso (34,1) e intermedio (63,1). I due campioni di grani convenzionali hanno mostrato valori di IG inferiori (34,1 e 37,8). I risultati non supportano l’idea popolare di una ridotta risposta glicemica indotta dalla pasta autoctona; i campioni testati hanno mostrato valori IG compresi tra 56,2 e 63,1. Tuttavia, dovrebbero essere presi in considerazione fattori diversi dalle varietà di frumento e relativi ai processi di produzione che potrebbero aver influito sugli IG finali delle paste. Anche se lo studio non è volto a discriminare tra fattori legati alle varietà di frumento o ai processi utilizzati per produrre diverse paste, si tratta di un passaggio preliminare nella caratterizzazione del potenziale salutare delle varietà autoctone di frumento locale, chiamate “grani antichi”. Una futura implementazione della filiera locale delle varietà autoctone dovrebbe prestare attenzione a tutti i fattori di cui sopra, da una migliore certificazione dell’identità del seme al processo di produzione, al fine di migliorare il valore salutare di questi alimenti base della dieta mediterranea.
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Ruolo degli idrocolloidi Il lavoro spagnolo uscito su Foods interessa il processo di lavorazione delle tagliatelle all’uovo fresche, a base di farina di noci e semola di grano. Un tentativo di migliorare le caratteristiche qualitative e le proprietà di cottura del prodotto ottenuto è stato effettuato mediante agenti strutturanti. È stata infatti testata una combinazione di tre idrocolloidi (carbossimetilcellulosa, CMC; gomma di xantano, XG; e farina di semi di carrube, LBG) grazie ad uno schema Box-Behnken con
metodologia della superficie di risposta randomizzata, si è determinata una combinazione adeguata di queste gomme per ottenere minori perdite di cottura, un maggiore guadagno d’acqua e valori di indice di rigonfiamento e migliori caratteristiche di consistenza prima e dopo la cottura. Si sono osservati effetti positivi sulle caratteristiche strutturali durante l’incorporazione di XG nella formulazione della pasta. Anche la cottura e la perdita di fibre sono diminuite con la combinazione XG-CMC oltre lo 0,8%. Nessun effetto è stato riscontrato per gli altri parametri valutati. Un’interazione sinergica tra LBG e XG era significativa solo per l’indice di assorbimento d’acqua. La pasta cotta era considerata in tutti i casi una fonte di fibre.
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mangimi A rischio la sicurezza alimentare La conversione in legge del Decreto del Governo contenente le misure per affrontare la crisi energetica rischia di avere conseguenze devastanti per il settore dell’alimentazione animale e della zootecnia, e mette a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari. Il provvedimento prevede infatti la possibilità di dirottare i sottoprodotti alimentari, impiegati per la produzione di alimenti per animali, per la produzione di biogas. Assalzoo – Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici è contraria a questa norma che sottrae risorse preziose per la produzione alimentare e rischia di colpire il settore agro-zootecnico-alimentare italiano. Il DDL di conversione del Decreto Legge n.17 del 2022, già approvato dalla Camera dei Deputati ricorrendo alla fiducia e prossimo alla votazione in Senato, dispone l’impiego di sottoprodotti provenienti dall’industria agro-alimentare nei biodigestori per la produzione di biometano. Tra questi figurano i prodotti derivanti dalla lavorazione dei cereali, come crusca, dello zucchero, come melasso e polpe di barbabietole, tutti i sottoprodotti dell’industria della panificazione, dei prodotti da forno e della pasta, fino alle farine di semi oleosi, che l’Italia è costretta a importare da Paesi terzi a caro prezzo. Sono circa 9 milioni di tonnellate all’anno di materie prime secondarie provenienti da questi e da altri circuiti alimentari, valorizzate dalla mangimistica italiana per la produzione di alimenti destinati al bestiame allevato
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mangimi
Glicinato di zinco per i suini Uno studio svolto dall’Università di Catania e apparso su Meat Science ha studiato l’effetto di due livelli di integrazione di glicinato di zinco (ZnGly) su prestazioni, caratteristiche della carcassa e qualità della carne dei suini in accrescimento-finitura. Trenta suini (peso corporeo 61±4,0 kg) sono stati assegnati a tre trattamenti e alimentati ad libitum per 56 giorni con una dieta integrata con 0 (controllo), 45 (Zn45) o 100 mg/kg (Zn100) di ZnGly. La più alta integrazione di ZnGly ha abbassato l’incremento medio giornaliero (P=0,031), mentre il peso della carcassa a freddo non differiva tra i trattamenti. Entrambi i livelli di ZnGly hanno ridotto la perdita di peso della carcassa dovuta al raffreddamento (P<0,001). Il contenuto di microminerali, la stabilità del colore e il profilo degli acidi grassi della carne non sono stati alterati da ZnGly. L’attività della superossido dismutasi è stata ridotta da Zn45 rispetto al controllo (P=0,007), mentre quella della catalasi è stata potenziata da Zn100 (P=0,003). Sebbene l’integrazione con ZnGly non abbia influenzato l’ossidazione dei lipidi nella carne cruda e negli omogenati di carne incubati con catalizzatori pro-ossidanti, Zn45 ha limitato l’ossidazione dei lipidi nella carne cotta (P=0,037). I risultati hanno dimostrato che l’integrazione con 45 mg/kg di ZnGly nella dieta dei suini potrebbe migliorare la stabilità ossidativa dell’animale sottoposto a condizioni pro-ossidanti.
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macchine Adeguamento e miglioramento sismico degli stabilimenti
Rinforzo delle strutture (Italsave).
In Italia spesso le strutture sono state costruite con un modesto grado di resistenza al sisma. La resistenza è un fattore da non sottovalutare, in quanto, in caso di evento sismico, impianti datati e costruiti secondo le normative dell’epoca, pur non riportando danni significativi alle strutture, potrebbero essere dichiarati inagibili, con conseguente blocco della produzione. Le attuali normative invitano ad eseguire corretti interventi di adeguamento o miglioramento sismico, per garantire la sicurezza e non rischiare l’inagibilità dell’edificio. Le linee guida delle normative consentono di stabilire il corretto progetto, in base a: tipo di terreno e zona; calcolo del periodo prevedibile di ritorno del sisma; tipologia di edificio, se nuovo o datato; vita utile della struttura. Adeguamento o miglioramento sismico? Gli interventi di adeguamento sismico sono obbligatori per i contesti datati e quando, per esigenze di produzione, sono previste modifiche “pesanti”, come sopraelevazione della costruzione; ampliamento dei reparti con modifiche strutturali; incrementi di carichi sulle strutture; trasformazione della costruzione, per ottenere un edificio diverso da quello esistente. Vi sono poi interventi di rinforzo a partire dalle fonda-
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Valvole a diaframma per applicazioni igieniche
Valvola Mucon a diaframma serie K (Matling).
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Le valvole Mucon a diaframma della serie K distribuite in Italia da Matling sono appositamente progettate per applicazioni che richiedono il massimo livello di igiene, come nell’industria alimentare e farmaceutica, grazie allo smontaggio rapido e alla pulizia senza utensili. Tutti i componenti del corpo sono realizzati di serie in acciaio inossidabile 316, come pure gli elementi di fissaggio e gli attacchi. Le valvole a diaframma sono dotate di grilletto, maniglia e anelli di bloccaggio in resina acetalica bianca, dove quelle da 150 mm e da 200 mm hanno grilletto e anello di controllo in questo materiale per ridurre l’usura, mentre i diaframmi sagomati bianchi sono realizzati in gomma naturale, EPDM e silicone approvati dalla FDA. Le valvole Mucon, ideali nelle applicazioni che richiedono un elevato livello di pulizia e conseguenti operazioni di smontaggio frequenti, grazie al morbido diaframma e alla delicata azione della valvola, non danneggiano il prodotto garantendo una notevole riduzione degli scarti di prodotto. Quelle a comando manuale della serie K, certificate secondo ATEX Zona 21D categoria 3, possono essere utilizzate ad esempio sulle pareti delle camere bianche per l’applicazione di premistoppa attorno a cavi, tubi o allacciamenti. Le valvole della serie K motorizzate sono invece certificate ATEX categorie 1D/2D. Altre particolarità di queste valvole sono l’impossibilità di inceppamento, il contatto del prodotto con il solo diaframma, il facile controllo del flusso di polvere e compresse, la possibilità di gestire materiali con densità fino a 1.600 kg/m³, il diaframma sagomato a coprire l’intero spazio tra l’ingresso e l’uscita
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leggi
Revisione della legislazione sulle indicazioni geografiche Lo scorso marzo, la Commissione Europea ha pubblicato una proposta legislativa di revisione della normativa sulle indicazioni geografiche (IG) per vino, bevande spiritose e prodotti agricoli. Le nuove misure mirano ad aumentare l’adozione delle IG, raggiungere un livello più elevato di protezione, soprattutto online, e aumentare la sostenibilità del sistema alimentare dell’UE integrando criteri di sostenibilità specifici. Il commissario Ue per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale Janusz Wojciechowski ha dichiarato: “Le indicazioni geografiche rappresentano la ricchezza e la diversità del nostro patrimonio culinario europeo. Proponendo oggi un rafforzamento e un’ulteriore armonizzazione del nostro quadro giuridico, vogliamo dare impulso alla produzione di prodotti tradizionali di qualità. Ciò andrà a vantaggio delle economie rurali in tutta l’Unione e contribuirà a preservare le tradizioni locali e le risorse naturali. Proteggerà ulteriormente la reputazione globale dei prodotti agroalimentari dell’UE”. La proposta è una revisione dell’attuale quadro e non modifica la protezione di base concessa ai prodotti IG. La Commissione propone modifiche volte a rafforzare e migliorare il sistema esistente di IG con una proce-
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notizie
Il futuro della produzione alimentare Il Senior trends consultant di Mintel, Richard Cope traccia un quadro del futuro della produzione alimentare, sottolineando come il conflitto in Ucraina ci imponga il confronto con realtà politiche e ambientali e con la necessità di svincolarla dall’eccessiva dipendenza da combustibili fossili e importazioni. Il Programma alimentare mondiale riferisce che Russia e Ucraina insieme coprono poco meno del 30% delle esportazioni globali di grano e l’Osservatorio sulla complessità economica afferma che, in tempo di pace, l’Ucraina da sola produceva il 13% del mais mondiale e copriva il 45% delle esportazioni complessive di olio di semi di girasole grezzo. Il 9 marzo, il governo ucraino ha annunciato che avrebbe vietato le esportazioni di segale, orzo, grano saraceno e miglio fino alla fine dell’anno, dal momento che gli agricoltori “combattevano piuttosto che seminare”, inducendo il Programma alimentare mondiale a lanciare l’allarme su una nuova “pandemia della fame”. Tale conflitto ha introdotto una dimensione politica e umanitaria alle pressio-
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ni preesistenti sul sistema alimentare determinate dall’aumento della popolazione e dalla disponibilità di terra coltivabile. Che cosa ci aspetta Secondo una ricerca del Mintel Sustainability Barometer del 2021, solo il 28% dei consumatori intervistati in 16 nazioni ha citato la “carenza di cibo dovuta alla siccità o a cattivi raccolti” fra le prime cinque preoccupazioni ambientali, contro il 52% che ha optato per l’inquinamento da plastica. Sebbene l’attuale interruzione della produzione alimentare in Ucraina sia il risultato di un intervento militare piuttosto che di fattori ambientali, la cosa spinge a fare previsioni su quali potrebbero essere le pressioni più frequenti sul sistema climatico in futuro ed è probabile che i raccolti in tempo di pace siano sempre più colpiti dalla siccità. Il Woodwell Climate Research Centre ritiene che, entro il 2030, i raccolti scarsi saranno di 4,5 volte superiori a quelli attuali e il mondo dovrà affrontare dra-
Tecnica Molitoria - vol. LXXIII
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stiche riduzioni di quelli di riso o grano ogni 2 anni, mentre quelli di soia e mais saranno ancora più vulnerabili. Il grano è particolarmente dipendente dall’acqua e, in India, ad esempio, il 97% dei raccolti è già localizzato in aree ad alto stress idrico. Tra coloro che impongono severe sanzioni contro la Russia, molti stanno continuando a comprare petrolio russo, evidenziando la dipendenza dai combustibili fossili importati e questo vale anche per l’agricoltura. La Russia è il più grande esportatore mondiale di fertilizzanti sintetici e, visto l’incremento dei prezzi in una sola settimana da 650 a 1.000 sterline/tonnellata, gli agricoltori potrebbero essere costretti a utilizzare soluzioni organiche provenienti dagli allevamenti locali o digestori anaerobici, in una visione di “libertà energetica”, basata sulla speranza che il conflitto – almeno a medio termine – ci orienti verso un approvvigionamento energetico locale pulito.
abbiano un impatto positivo da alto a moderato sull’ambiente, ma, più in generale, la mancanza di fiducia nella scienza è un grosso ostacolo. Solo il 45% dei consumatori nel mondo concorda sul fatto che “la scienza possa fornire soluzioni alla crisi climatica”, mentre appena il 48% ritiene che “il cibo coltivato in laboratorio (ad esempio, la carne) possa avere un impatto positivo sull’ambiente da alto a moderato”. Tutto ciò riflette una persistente fiducia dei consumatori nel “naturale”, anche quando esso è limitato, minacciato e in-
Soluzioni scientifiche, principi naturali Il conflitto ucraino spinge verso una maggiore richiesta di alimenti più affidabili e durevoli, rappresentati, per esempio, dal riso salino e resistente agli alcali, coltivato con acqua di mare, sviluppato a Jinghai, in Cina, da scienziati che devono affrontare l’innalzamento del livello del mare, con l’obiettivo di sfamare 80 milioni di persone in più. È incoraggiante che la ricerca del Mintel Sustainability Barometer 2021 mostri che il 64% delle persone a livello globale ritenga che le “colture alimentari geneticamente modificate per resistere ai parassiti e/o ai cambiamenti climatici”
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sostenibile. In realtà, le soluzioni future dipenderanno probabilmente dall’applicazione dell’innovazione scientifica agli infallibili principi di progettazione della natura. All’interno di una comunità sostenibile, questa si riduce a tre concetti. In primo luogo, i rifiuti sono comparabili al cibo, poiché in natura i rifiuti di un organismo (compresa la sua morte) sono la fonte di energia per un altro, creando un sistema “dalla culla alla culla”, che ricicla i rifiuti trasformandoli in qualco-
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anche altre industrie a raggiungere la neutralità del carbonio. Una delle più grandi sfide delle politiche che ruotano intorno al Green Deal europeo riguarda la necessità di lavorare nel modo giusto per evitare di esportare inquinamento e importare disoccupazione. È quindi necessario investire pesantemente nella bioeconomia e fissare obiettivi ambiziosi per i miglioramenti futuri, a sostegno del Green Deal. Sacchi di carta, imballaggio sostenibile Concentrandosi sugli attributi chiave del packaging sostenibile affrontati dalla legislazione – bio-based e rinnovabile, a basso contenuto di carbonio, riciclabile – Michael Sturges, Research Consultant dell’istituto di ricerca svedese RISE, ha presentato fatti e cifre sulle caratteristiche di sostenibilità dei sacchi di carta, fabbricati prevalentemente con fibre vergini provenienti da foreste europee gestite in modo sostenibile. Il sacco di carta medio europeo contiene più del 90% di materiale bio-based, ma molte soluzioni sono al 100% bio-based. Inoltre, la produzione di carta kraft da sacco è estremamente autosufficiente dal punto di vista energetico: il 77% di tutto il fabbisogno energetico viene generato in loco, mentre l’89% dei combustibili utilizzati è rinnovabile. L’industria ha infatti costantemente ridotto l’impronta di carbonio fossile di un sacco di carta medio europeo, scesa del 28% dal 2007 al 2018. Se si includono le rimozioni e le emissioni biogeniche di CO2, l’impronta di carbonio totale sarebbe addirittura negativa. Questo significa avere un impatto positivo
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sul clima e dimostra che i sacchi di carta hanno un ruolo reale da giocare nell’economia a bassa emissione di carbonio. Inoltre, in termini di riciclabilità, le fibre di carta kraft lunghe e vergini possono essere una fonte preziosa nell’industria del riciclo. Un esempio di best practice è il sistema tedesco di raccolta e riciclo Repasack. Perfetta protezione con i sacchi di carta Poiché il passaggio a una soluzione di imballaggio più sostenibile è solo una parte della storia, il secondo webinar si è incentrato sulle prestazioni dei sacchi di carta in termini di protezione del prodotto, funzionalità ed efficienza dei costi. Catherine Plitzko-Kerninon, De-
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