UN GUSTO PIENO DI UMANITÀ Il gelato equo e solidale di Salvatore Campisi Voglio mettere la modestia da parte e comunicare subito che questo è un articolo speciale. E il merito non è da attribuire ad una mia bravura nell’arte di mettere in riga soggetto, predicato verbale e complemento oggetto, ma risiede nella ricchezza dei contenuti che ho registrato nell’intervistare Salvatore Campisi. Il gelatiere e pasticciere è di San Cataldo, grosso comune siciliano a due passi dalla mia Caltanissetta. Ha compiuto 50 anni lo scorso febbraio, è figlio d’arte, fuoriclasse in laboratorio e campione di vita. Ma a cosa alludo con tale affermazione? “Fuoriclasse in laboratorio” vuol dire che ha saputo valorizzare esperienze e conoscenze acquisite fin dall’infanzia con il suo talento naturale. Il titolo di “campione di vita,” invece, lo ha conquistato in ospedale 7 anni fa quando, dopo un disperato intervento chirurgico e un mese e mezzo di ricovero in rianimazione, si è svegliato paralizzato a causa di una tetraparesi. Egli muoveva solo gli occhi e… il cuore! Sì, il prezioso muscolo striato nel torace di Salvatore pulsava non più in maniera involontaria, ma ubbidiva ad un’immensa forza di volontà. Una forza alimentata dall’amore per la famiglia, i suoi cari e il lavoro. E poi, grazie ad un lungo e travagliato anno vissuto in ospedale a fare riabilitazione
– con l’aiuto del girello prima e delle stampelle poi –, è riuscito a conquistare la vittoria della quasi totale autonomia fisica. Un medico di Palermo che lo aveva seguito fin dall’inizio della sua tragica disavventura gli disse: “Campisi sei un miracolo vivente! Sul tuo recupero non ci avrei scommesso neanche un euro”. Ma lasciamo a lui la parola. Salvatore, spieghiamo cosa ci fa un sancataldese doc come te a Caltanissetta, città storicamente rivale. La risposta si chiama Etnos. Si tratta di un’importante cooperativa sociale che promuove e realizza pratiche di economia solidale finalizzate allo sviluppo sensibile, mediante l’applicazione del principio equo e solidale. Etnos gestisce numerosi servizi a sostegno di disabili, anziani affetti da Alzheimer, donne e minori vittime di violenza e minori stranieri non accompagnati. Non è un caso che il nome della gelateria dove ci troviamo sia Equo Cream (in via Michele Amari 3) e che a dirigerla abbiano incaricato me. Aiutami a ricostruire la tua storia professionale. Sono nato nel 1971, lo stesso anno in cui è stata fondata la pasticceria di famiglia. Dopo avere lavorato 3