I' Grillo Fiorentino n04

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periodico gratuito di SPORT ARTE CULTURA Eventi distribuito a firenze, scandicci, sesto f.no, campi b.zio, calenzano


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Introduzione I’Grillo Fiorentino è arrivato al suo quarto numero, il primo del 2016. Indi per cui è d’obbligo, seppur con un pizzico di ritardo, rivolgere un sincero augurio di buon anno a tutti i nostri lettori. Il nostro intento, per questo 2016, è quello di confezionare un giornale che, col passare del tempo, possa essere sempre più completo e ricco di notizie e curiosità di ogni genere. E che possa andare incontro alle esigenze di ognuno di voi. Dall’arte alla tradizione, dalla cultura ai modi di dire, dallo sport alla cucina, dai libri alla musica, dagli spettacoli agli eventi: cercheremo di essere sempre più precisi e dettagliati. E sempre costantemente aggiornati su quelle che sono le iniziative presenti in città e nei comuni limitrofi. Novità di questo primo numero del 2016, la collaborazione con gli amici di Castellochannel.it e Tuttosesto.net, che ringraziamo per la fiducia accordataci. Da ora in poi, infatti, oltre a trovare il PDF del giornale da poter leggere in anteprima sulla pagina facebook ufficiale del Grillo (www.facebook.com/igrillofiorentino), potrete sfogliare il nostro periodico anche navigando sui siti ufficiali dei nostri nuovi amici. Nella speranza che anche questo numero ‘carnevalesco’ possa essere di vostro gradimento, vi auguro una buona lettura. Il Direttore Michela Lanza

CALENZANO CARTOLERIA ANNA di Fissi via Roma 51 edicola Fabio Giuliani via A. Cioni - Settimello esso mobile via Petrarca 134 FOTO CINE GORI Via Roma 45

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Dove trovare I’Grillo

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I’GRILLO FIORENTINO anno 2 n. 4 24 gennaio 2016 periodico a distribuzione gratuita registrazione al tribunale di Prato n. 6 del 23/09/2015 DIRETTORE RESPONSABILE Michela Lanza EDITORE e PUBBLICITà Chimeralab di Chiara Reggiani Via dell’Agio 14 59100 Prato sede operativa via Giusti 20 50041 Calenzano info@chimeralab.eu STAMPA Baroni e Gori Prato FOTOGRAFIE Giacomo Gori www.fotocinegori.it Fotolia, archivio CHIUSO IN REDAZIONE lunedi 18 gennaio ore 18,00

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI

La mostra Body Worlds è approdata a Firenze ed è pronta a svelare il corpo umano

a cura di Andrea Giannattasio

L’

esposizione di corpi umani più famosa al mondo è arrivata a Firenze. Niente di macabro, ovviamente, ma solo e soltanto arte. Quella che “Body Worlds”, la mostra che mette a nudo l’essere umano nel vero senso della parola, sta portando avanti in tutto il pianeta ormai da anni e che ha sin qui coinvolto, nelle 100 città in cui si è fermata, oltre 40 milioni di visitatori. Un successo straordinario che con la tappa fiorentina spera di essere ulteriormente implementato. Il complesso monumentale di Santo Stefano a Ponte, a due passi da Ponte Vecchio, per la prima volta nella sua storia non sarà preso d’assalto da quadri o manufatti d’epoca, ma stavolta

Quando le vene fanno concorrenza

a Botticelli

a farla da padrona saranno una moltitudine infinita di muscoli e vasi sanguigni reali, tutte interiora appartenute a persone che hanno scelto, al momento della morte, di donare interamente il loro corpo alla scienza e alla ricerca. Perché fondamentalmente è proprio questo l’intento di “Body Worlds”. Quello, cioè, di coinvolgere sempre più persone (specie i giovani) perché vedano con gli occhi e tocchino con mano cosa avviene sotto la loro pelle: dai semplici movimenti

muscolari, passando per le malattie, le infiammazioni e le abitudini sbagliate o poco salutari fino a quelli che possono essere i polmoni di un fumatore o di un fegato ingrossato dall’eccessivo consumo di alcol per non parlare della milza di un malato di leucemia o del cuore gonfiato di uno sportivo. Perché quando vene, arterie e polmoni ci si impegnano, riescono a fare concorrenza persino a Giotto, Leonardo e Botticelli, dato che quando si parla di corpo umano le sorprese

sono sempre dietro l’angolo e non si finisce davvero mai di imparare. La grande mostra di organi e tessuti - che si sono conservati intatti grazie ad una tecnica particolare di conservazione che si chiama plastinazione e che consente di sostituire i liquidi corporei con del silicone - sarà visibile a Firenze fino al 20 marzo prossimo, dal lunedì al giovedì dalle ore 10 alle 20, mentre negli altri giorni (venerdì, sabato e domenica) l’esposizione resterà aperta fino alle 23.

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI

curiosità a cura di Michela Lanza

iù di 40 milioni di persone hanno già visitato la mostra “Body Worlds” (presentata in America, Asia, Europa e Africa), il cui obiettivo è far conoscere al pubblico il funzionamento del corpo umano, sensibilizzando sui problemi che derivano da uno stile di vita sbagliato. Chi visita la mostra è motivato ad approfondire progressivamente le proprie conoscenze sull’anatomia e sulla fisiologia umane. Chiunque sia interessato ad imparare quali peculiarità ci rendono esseri umani dovrebbe visitare la mostra. Adulti di tutte le età e ragazzi troveranno l’esposizione affascinante. Data la natura della mostra, sta a genitori o insegnanti valutare se sia appropriata per i bambini di cui hanno tutela. I curatori della mostra sostengono che quanto più le persone conoscono il funzionamento del proprio corpo, tanto più probabilmente sceglieranno in modo consapevole uno stile di vita sano. Le principali nozioni relative all’anatomia dovrebbero essere disponibili e comprensibili per tutti. Infine una domanda che si porranno in molti: cos’è la plastinazione? Si tratta di un procedimento inventato da Gunther von Hagens nel 1977, con l’obiettivo di conservare campioni anatomici per lo studio della medicina. Durante le fasi della plastinazione, infatti, tutti i fluidi corporei e i grassi solubili sono estratti dai preparati anatomici, per impedirne la decomposizione. Successivamente queste sostanze sono sostituite da resine ed elastometri utilizzati per la reazione come il caucciù siliconico e l’eposside mediante l’impregnazione forzata sotto vuoto, per poi polimerizzarli grazie all’azione del gas, della luce o del calore. È quest’ultima fase a conferire ai preparati solidità e lunga durata. Le plastinazioni mostrano cosa succede al nostro corpo mentre è impegnato in movimenti quotidiani o attività sportive. Informazioni più dettagliate sul procedimento sono presenti sul sito www.bodyworlds.com.

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI

Carnevale Medievale

a Calenzano a cura di Francesca Cantagalli

domenica 7 febbraio il tradizionale Carnevale Medievale di Calenzano organizzato dall’Associazione Turistica

I

festeggiamenti inizieranno nel pomeriggio, con il ritrovo dei figuranti e la partenza del corteggio storico da piazza del Ghirlandaio. Il corteo sfilerà per le strade del centro cittadino e poi salirà al Castello Medievale, dove sono previsti giochi e intrattenimenti da parte di cavalieri e giocolieri per tutti i partecipanti. Dopo le 16 è previsto lo spettacolo con le bandiere a cura del gruppo calenzanese degli “Alfieri e Musici della Valmarina”. Una parte del pomeriggio sarà interessata dalle sfide tra i vari borghi di Calenzano a cui seguirà la proclamazione del vincitore che otterrà il “Torrino d’Oro”. Alle 17 la fine dei festeggiamenti sarà sancita dal tradizionale rogo del fantoccio di “Re Carnevale”. Per tutto il giorno saranno allestiti banchi di prodotti artigianali e del territorio.Vicino all’Altana sarà allestita la Taverna Medievale dove sarà possibile degustare piatti del periodo carnevalesco. Sarà possibile inoltre, previa prenotazione presso il Museo del Figurino Storico, fissare visite guidate al Museo stesso e alla torre del Castello. L’entrata alla manifestazione sarà di un euro a persona e darà diritto inoltre al biglietto per l’estrazione di premi sottoforma di prodotti della filiera corta.

Carnevale 2016 Già dalla prima domenica, quella del 16 gennaio, si trovano carnevali e festeggiamenti e qualcosa è iniziato addirittura il 10 gennaio (il Carnevale di Vitolini). Quelle che vi segnaliamo qui di seguito sono le feste di Carnevale nei dintorni di Firenze, spesso a misura di famiglia e in borghi di dimensioni contenute (fa eccezione il Carnevale di Viareggio, ovviamente) dove ci si può divertire senza il patema d’animo di perdere i bambini fra la folla o vedere i passeggini a rischio schiacciamento. Carnevale Mugellano dei Ragazzi, dal 17 gennaio a Borgo San Lorenzo. Questo Carnevale a ingresso gratuito ha come punto di riferimento piazza Dante a Borgo San Lorenzo, è caratterizzato dalla classica sfilata di carri, maschere e coriandoli. Il “Carnevale Mugellano dei Ragazzi” è organizzato dall’Associazione promozione Carnevale mugellano ed inizia domenica 17 gennaio, per poi ripetersi il 24 e 31 dello stesso mese, e il 7 e 9 di febbraio. L’orario delle sfilate del Carnevale va dalle 14.30 alle 17.30, ma la novità del 2016 è che ci saranno eventi ed animazioni in piazza Dante fin dalle

ore del mattino e questa fascia oraria potrebbe essere molto comoda per chi ha i bambini piccoli e non vuole trovarsi trascinato via dalla ressa. Ecco il programma degli eventi. I carri che sfileranno in questa edizione (Far west, Indiani, Topolino e Paperino, Disco “Teen Club”, trenini, barchette e il Galeone animato dallo staff del Carnevale) già presenti in piazza durante la tarda mattinata, inizieranno a sfilare alle 14.30. Un mix di spettacoli live, animazione, baby dance, artisti di strada, spazio trucca bimbi e ovviamente tanta musica. Il Carnevale di San Mauro a Signa compie mezzo secolo. Entrata ad offerta libera. Il 24 gennaio alle 14.30, c’è la prima delle tre uscite del Carnevale di San Mauro a Signa, un Carnevale di Paese davvero bene organizzato che vanta una lunghissima tradizione che nel 2016 compie addirittura 50 anni. Saranno di sicuro tantissime le novità e molti i festeggiamenti. Ed è forse per questo che sono un po’ in ritardo nella stesura del programma. Sappiamo per certo, però, che ci sarà la sfilata dei carri allegorici e saranno presenti

Per info contattare l’Atc allo 055 0502161

stenterello curiosità

T

erminate le canoniche festività natalizie, adesso si sta pian piano avvicinando l’immancabile appuntamento con il Carnevale ed anche Firenze cercherà come ogni anno di essere protagonista di una festa unica nel suo genere in tutto il mondo che, per quello che riguarda la Commedia dell’Arte e le sue imperdibili maschere, ha saputo regalare uno dei suoi più grandi protagonisti. Se infatti Arlecchino appartiene da sempre a Bergamo, Pantalone e Colombina hanno esportato il nome di Venezia in tutta Italia e Pulcinella è divenuto col tempo un’icona di Napoli, anche il capoluogo toscano può vantare una secolare maschera che racchiude in sé tutte le peculiarità tipiche dei Fiorentini. Stiamo parlando di Stenterello, il volto teatrale della Firenze in maschera nel mondo, nato dal genio dell’attore Luigi Del Bono alla fine del ‘700. Un personaggio colorito, mai banale sia nel parlare che nel vestire, riconoscibile tra tutti per le sue caratteristiche fisiche: il gran naso prominente (quello dantesco, vero must dei fiorentini), occhi incavati ed un aspetto sparuto e magro (da cui infatti proviene il suo stesso nome). Nonostante nel corso dell’800 la figura di Stenterello non abbia mai ricoperto ruoli da vero protagonista all’interno delle commedie dell’arte, la maschera fiorentina è in ogni caso universalmente riconosciuta come il perno comico fondante attorno al quale ruotavano le tante pieces teatrali del XVIII-XIX secolo, un personaggio per certi aspetti irrinunciabile che ha fatto la fortuna di grandi commediografi passati. E che anche oggi, dopo tanti anni dalla sua creazione, continua ad appassionare grandi e piccini nel corso del Carnevale fiorentino. a cura di Andrea Giannattasio

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La domenica di settuagesima (si chiama così perché si festeggia circa 70 giorni prima di Pasqua) nel 2016 cade domenica 24 gennaio, quindi è questa la data ufficiale di inizio del festeggiamenti i trenini per i bambini e gli stand gastronomici. L’entrata è a offerta libera: serve a finanziare le edizioni future. www.carnevaledisanmauro.it Il Carnevale di Vitolini a Vinci. Questo Carnevale è organizzato dalla Compagnia degli Ortacci, ed è iniziato il 10 gennaio per continuare ogni domenica, fino al 31 del mese. Si svolge a Vitolini con sfilate in partenza il pomeriggio alle ore 14.30 da piazza del Popolo. La manifestazione è ad ingresso gratuito e in piazza è organizzata una mega pentolaccia per i bambini. Il Carnevale di Foiano della Chiana inizia il 31 gennaio ed è a misura di bambini. Un po’ più tardi degli altri, inizia questo Carnevale allegro, colorato e ricco di spettacoli che non si fermano con le sfilate dei carri, ma includono tanta musica, giochi, veglioncini e pentolacce per bambini. Quello di Foiano della Chiana è un Carnevale particolarmente adatto ai bambini e lo si vede bene dal programma, laddove vengono specificati, per ogni domenica, quali sono le attività dedicate al divertimento dei piccini. Nel 2016 c’è anche una bella novità che porta un pizzico di contemporaneo in questo evento: il Carnevale Cosplay. Tariffa ordinaria € 8,00 Bambini sotto 12 anni: GRATIS; SCONTO FAMIGLIE: 2 adulti + un bambino/i = € 13,00 www.carnevaledifoiano.it A Sesto Fiorentino il Carnevale si comincia a festeggiare il 30 gennaio. Si comincia il 30 e 31 gennaio e si prosegue il 6, 7 e 9 febbraio con la sfilata dei carri e il corso mascherato. Il Carnevale di Sesto Fiorentino è legato al tema di PINOCCHIO, su cui da anni prosegue un progetto inter-comunale di valorizzazioni dei legami tra questo territorio e la famosa fiaba di Carlo Lorenzini. Ricerche storiche, pubblicazioni di vari esperti identificano il territorio tra Castello, Sesto, Firenze come luoghi da cui l’autore ha tratto ispirazione e in cui ha contestualizzato il famoso romanzo. www. prolocosestofiorentino.it Il Carnevale dei bambini di Orentano (vicino a Pisa) inizia il 24 gennaio. Orentano è una piccola frazione di Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa a soli 50 km da Firenze, quindi perfetto per una gita domenicale. Qui ben dal 1956 è tenuta viva la tradizione del Carnevale. Il nome della manifestazione è proprio il Carnevale dei Bambini, il che significa che c’è la volontà di mettere l’accento su una festa che tiene conto delle esigenze dei piccoli. Le date di festa sono: domenica 24 e domenica 31 gennaio, con inizio delle sfilate alle ore 15.00; e ancora le

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domeniche di febbraio (il 7, il 9, il 14 e il 21) sempre con inizio alle ore 15.00. I carri sono molto belli e i bambini potranno salirci sopra. Importante sottolineare che ad Orentano, in occasione delle domeniche di Carnevale, potrete visitare il museo archeologico che troverete aperto. Il Museo archeologico si trova nei locali dell’ex Teatro. Il percorso museale ripropone la storia del territorio compreso tra i boschi delle Cerbaie, in cui è immersa Orentano, e l’antico alveo del Lago di Bientina, a partire dal Paleolitico. Ne vale la pena. www.orentanocarnevale.it Carnevale di Spicchio e Sovigliana con inizio il 31 gennaio 2016. Poi c’è Sovigliana, un piccolo paese del comune di Vinci (Firenze), che offre da molti anni una sfilata di carri mascherati molto ben fatta. Il Comitato Carnevale Sulle Due Rive si occupa da sempre dell’organizzazione e i carri sono costruiti con la partecipazione attiva di falegnami, elettricisti e tanti artigiani della zona che mettono a disposizione il loro tempo libero e si impegnano nella realizzazione del Carnevale. I carri sono davvero di dimensioni notevoli, tanto che è possibile salirci sopra. I corsi mascherati del Carnevale di Spicchio e Sovigliana si snodano sul Viale Togliatti e il Martedì Grasso la sfilata di svolge in notturna, per poi finire sulle rive dell’Arno per il falò del Re Carnevale con spettacolo pirotecnico. Insieme al Carnevale c’è un mercato di prodotti tipici agroalimentari. Le date per il 2016 sono le seguenti: Domenica 31 gennaio, 7 e 14 Febbraio, ore 14.00 - Viale Togliatti, Sovigliana Vinci (Fi).

Carnevale Dicomanese Piazza della Repubblica Dicomano dom 24 gennaio - mar 9 febbraio 2016 per info: 055.8385407 - 335.7246266 www.carnevaledicomano.it 52esima edizione: previste quattro sfilate con uscita dei carri, accompagnati da bande musicali, gruppi folkloristici mascherine. Carnevale di Viareggio Domenica 7 febbraio, ore 15.00, 1° CORSO MASCHERATO; Domenica 14 febbraio, ore 15.00 2° CORSO MASCHERATO, Domenica 21 febbraio, ore 15.003° CORSO MASCHERATO Domenica 28 febbraio, ore 15.00, 4° CORSO MASCHERATO; Sabato 5 marzo, ore 18,30, 5° CORSO MASCHERATO NOTTURNO Al termine proclamazione dei vincitori Grande Spettacolo Pirotecnico di Chiusura. Gli adulti pagano 15,00 Euro, gratuito per i bambini alti fino ad 1 metro e 20 centimetri, e per gli altri 13,00 Euro, ci sono riduzioni per comitive e altre tipologie.

A giro per la Toscana Carnevale di Certaldo (FI), 9 febbraio Carnevale con il Ca’Stellare Castelfiorentino (FI), 7 e 14 febbraio Carnevale dei Ragazzi Montevarchi (AR), 7, 14 e 16 febbraio Carnevale dei ragazzi – piazza Cavalca (Pisa) Dal 17 gen 2016 al 9 feb 2016 Figli di Bocco - Castiglion Fibocchi (Arezzo) Dal 24 gen 2016 al 31 gen 2016 Carnevaletto da tre soldi Orbetello (Grosseto) Dal 24 gen 2016 al 9 feb 2016 Carnevale dei ragazzi – Veneri (Pistoia) Dal 24 gen 2016 al 7 feb 2016 Carnevale vaianese – Vaiano (Prato) Dal 24 gen 2016 al 7 feb 2016 Festa di carnevale piazza Vittorio Veneto (Firenze) Dal 30 gen 2016 al 31 gen 2016 Carnevale e cosplay di Stia (Arezzo) Dal 30 gen 2016 al 7 feb 2016 Carnevale di Bagnolo (Prato) Dal 31 gen 2016 al 31 gen 2016 Carnevale di Foiano della Chiana (Arezzo) Dal 31 gen 2016 al 28 feb 2016 Paese dei balocchi – Pescia (Pistoia) Dal 31 gen 2016 al 14 feb 2016 Carnevale montemurlo (prato) Dal 31 gen 2016 al 14 feb 2016

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI

a Firenze e dintorni


ARTE CULTURA e TRADIZIONI

per le antiche strade

Prende il via da questo numero una nuova rubrica dedicata alle storie o alle storielle che son rimaste impigliate nelle nostre antiche strade. Ma anche ai fiorentini che in queste vie hanno camminato in tanti secoli. Cose belle, cose brutte, vicende e avventure di cui valga la pena il rammentarsi. Magari a districare qualche mistero o curiosità, o a riportare in vita personaggi dimenticati. Si parte dai mercanti, che han fatto la fortuna di Firenze. Andiamo a cercarli là dove hanno avuto le loro botteghe e le loro tane: in via Calimala.

Via Calimala

o dei Mercatanti

a cura di Pao lo Pianigiani

S

iamo nel cuore pulsante di Firenze, città di Guelfi e Ghibellini ma soprattutto città di quattrini. Non a caso la sua moneta, prima d’essere la lira e l’euro, si chiamava fiorino. Fra le sette arti o corporazioni maggiori, le più influenti nei luoghi di potere dove si governava la città, quella dei Mercanti nacque appunto fra le botteghe di questa antica strada, che faceva parte dell’antico insediamento romano. Sull’origine di questo nome si sono già accapigliati storici e letterati d’ogni specie. Per non saper che pesci nuovi prendere, vi riporto l’elenco imparziale della cerca fin qui maturata. Magari in fondo vi dico quella che mi convince di più. La prima parte dalla notazione che “Calle” (Ora sen va per un secreto calle..., dice Dante), sta per via e “mala” sta per luogo malfamato. Quindi strada di bordelli e donnine allegre. Che più tardi si sposteranno tutte insieme in via delle Belle Donne. Indiche-

Spazio libri

rebbe una non documentata attività di case di piacere, evidentemente ubicate proprio in questa strada. Altri fan risalire questo odònimo dal greco; seguendo l’etimologia καλὸς μαλλός, cioè a dire: bella lana. E in effetti sull’arme della corporazione figura un’aquila che tiene ben chiuso fra gli artigli un “torsello”, che era appunto un bel rotolo di panni di lana. E mettendo insieme latino e greco altri dicono che invece Calimala vuol dire “bello” e “cattivo”, indicando il vero mestiere dei commercianti: vendere un prodotto bello a caro prezzo, dopo averne manipolato un altro, grezzo, a prezzo d’acquisto molto più basso. Ma chiunque abbia ragione, e io propendo per l’ultima spiegazione, accenna al primo mobile di tutta questa operazione: il fiorino sonante, il vil denaro, bello ma dannato, la crusca del diavolo, per accumulare il quale si passa davanti a tutto. Ma che sicuramente non ci porteremo dietro, per l’ultimo viaggio che faremo.

Lo stemma dell’Arte di Calimala sovrasta la Chiesa di San Miniato a Monte, che era di loro patronato. L’aquila che artiglia un “torsello” sembra che domini dall’alto tutta Firenze.

Arrivati ormai nel 2016, I’Grillo Fiorentino, da amante della lettura, si è fatto una domanda: quali sono stati i libri più letti del 2015? Tale domanda è stata rivolta ai nostri amici del ‘Centrolibro’ che, prontamente, ci hanno risposto. E allora… Il libro più venduto dalle nostre parti nel 2015 è un volume di storia locale, “Scandicci fotostoria del 900” di Gilberto Bacci ed edito da Edimedia; al secondo posto si colloca “Wonder” di Palacio ed. Giunti, un libro per ragazzi che piace (fortunatamente) anche agli adulti. Le sorprese non finiscono qui e al terzo posto si colloca “Alfabeto degli animali” dello scandiccese Stefano Falai e pubblicato proprio dal Centrolibro. Di seguito la classifica completa dei libri più letti nell’anno che ormai ci siamo messi alle spalle. 1. Scandicci fotostoria del ‘900 di Gilberto Bacci, ed. Edimedia 2. Wonder di Palacio, ed. Giunti 3. Alfabeto degli animali di Stefano Falai, ed. Centrolibro 4. After di Anna Todd, ed. Sperling 5. Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, ed. Adelphi 6. Amica geniale di Elena Ferrante, ed E/O 7. E tutta vita di Fabio Volo, ed. Mondadori 8. “Ragazza del treno” di Paula Hawkins, ed. Piemme

9. Ritorno del colonnello Bruno Arcieri di Leonardo Gori, ed. Tea 10. Pensieri lenti e veloci di Kahneman D., ed. Mondadori 11. Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella, ed. Feltrinelli 12. After vol. 3 Come mondi lontani di Anna Todd, ed. Sperling 13. Selva oscura. Quattro storie nere fiorentine (Vichi, Gori, Chiodi, Gucci), ed. Tea 14. After vol. 2 “Cuore in mille pezzi” di Anna Todd, ed. Sperling

(Si ringrazia per la collaborazione la libreria Centrolibro di Scandicci, Piazza della Resistenza) 8 | I’grillofiorentino

15. After vol. 4 Anime perdute di Anna Todd, ed. Sperling 16. Alfabeto degli animali + scatola gioco di Stefano Falai, ed.Centrolibro 17. Diario di una schiappa. Portatemi a casa di Jeff Kinney, ed. Il Castoro 18. Girotondo dell’acqua + libro gioco di Stefano Falai, ed. Centrolibro 19. Anna di Niccolò Ammaniti, ed. Einaudi 20. Nature morte a Firenze di Simone Togneri, ed. Fratelli Frilli di Genova


La città ha pianto la scomparsa di Marasco, la voce della fiorentinità a cura di Andrea Giannattasio

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irenze, dal 2016 in poi, sarà un po’ più povera rispetto al solito. Perché quando ad andarsene è una delle voci che più di tutte ha custodito nel corso dell’ultimo mezzo secolo la storia e le tradizioni del capoluogo toscano, raccoglierne l’eredità è forse un’impresa quasi impossibile. Riccardo Marasco se n’è andato nel silenzio, senza nessun tipo di clamore. Lo ha fatto all’età di 77 anni tra gli affetti della famiglia e di tutti quei fiorentini che, pur non conoscendolo di persona, gli hanno sempre tributato un affetto smisurato dopo un’esistenza vissuta come cantastorie, musicista, cabarettista ed attore. Firenze, però, resterà sempre più che mai viva nelle canzoni e nei tanti stornelli che Marasco nel corso di una vita ha dedicato alla sua città natale, poesie in musica nelle quali il cantautore toscano ha raccontato tutto il suo amore per la terra che lo ha consacrato come il

menestrello della capitale del Rinascimento. Tra le canzoni più belle, i suoi concittadini e non solo ricorderanno certamente con affetto “La lallera”, dove Marasco descrive in toni pittoreschi ed ironici gli usi ed i costumi delle fiorentine in cerca di marito, così come “L’alluvione”, forse il brano che meglio di tutti descrive - anche qui con un’immancabile aria leggera e di spensieratezza - il dramma dell’esondazione dell’Arno del 1966, fino ad arrivare alla celeberrima “Teresina”, che anche i più piccoli a Firenze e dintorni hanno imparato a conoscere. In mezzo, tante altre composizioni in vernacolo ed in tono sempre ironico, come “La Wanda”, “Sui’ filobus di Fiesole” o la più seria ed impegnata “Firenze bottegaia”, un vero urlo strozzato in gola che descrive con grande acume e lungimiranza una Firenze sempre più distante dalle sue antiche tradizioni ed ormai abbandonata alla sterile cultura di massa. La canzone, quest’ultima, che forse meglio delle altre descrive in poco più di 240” tutta la personalità e l’estro di una gemma fiorentina che Firenze ha perso troppo presto. L’eredità che Marasco ha lasciato alla città che non ha mai tradito resta però immensa: un patrimonio musicale destinato a non morire mai, ma che piuttosto dovrà per sempre essere l’orgoglio di una città troppo spesso ignara del tesoro che si trova davanti. Quella stessa ricchezza che, come cantava Riccardo, lo ha sempre reso fiero di esser fiorentino.

a cura di Andrea Giannattasio

I “bucaioli”

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entirsi chiamare oggi “bucaiolo”, per chi vive Firenze da sempre o ne conosce gli usi e costumi, non è esattamente un bel complimento. Tutt’altro. Perché questa espressione piuttosto volgare e becera (diffusa tra grandi e piccini) nel corso dei decenni ha subito una vera e propria rivoluzione da un punto di vista del suo significato, passando dall’identificare un’antica e nobile attività lavorativa ad una vera e propria offesa che tira in ballo le apparenti inclinazioni omosessuali del malcapitato che si ‘becca’ tale appellativo. Una metamorfosi singolare, alla quale riusciamo con difficoltà a trovare una spiegazione plausibile. In origine infatti, con il termine “bucaiolo”, i fiorentini solevano soprannominare in modo scherzoso i celeberrimi renaioli, coloro che a Firenze e dintorni tra la fine dell’800 ed i primi anni del ’900 raccoglievano sabbia e ghiaia sul fondo dell’Arno, attuando una serie di operazioni di dragaggio rudimentali. Attraverso, infatti, alcune imbarcazioni che venivano ancorate sul fondale del fiume, i renaioli raschiavano con dei pali il letto dell’Arno, immagazzinando la rena e creando nel contempo una serie di buchi nella parte del fondale dove era avvenuta la raccolta: da qui, dunque, nasce il termine “bucaioli”, una parola come detto profondamente mutata nel suo significato da ormai svariati decenni ma che ha tuttavia contribuito a conservare nel vernacolo fiorentino alcune espressioni tanto colorite quanto comuni. Chi infatti non ha mai sentito gridare, anche in questo caso in tono scherzoso, la frase “Bucaioli, c’è le paste”? Probabilmente nessuno. Così come quasi nessuno, però, è al corrente di quale sia la vera genesi di questa esclamazione, connessa anche in questo caso col mondo dei renaioli della Firenze della tarda “belle époque”: spesso infatti, durante il duro lavoro dei mariti lungo le rive dell’Arno, le mogli dei renaioli si alternavano nel preparare lauti pasti comuni per tutti i lavoratori che verso l’ora di pranzo venivano richiamati sulla terra ferma proprio con questo breve ma significativo grido: un vero e proprio inno alla sospirata pausa pranzo.

© immagine dalla Collezione di cartoline “Firenze era così”

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI

Addio al menestrello di Firenze

ma lo sapevi che...


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Pizzeria Santarpia

ARTE CULTURA e TRADIZIONI

L’angolo del gusto

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ella terra della bistecca si insedia il re della pizza napoletana. Anche questo può succedere a Firenze, dove gli amici del Grillo Fiorentino potranno andare ad assaggiare la ‘Regina Margherita’ più gustosa che esista in Toscana. La pizzeria si chiama semplicemente ‘Santarpia’ e là, dinanzi al piccolo ma profondo forno che emette calore ed emana buon odore, lavora, impasta, condisce e sorride lui, Giovanni: napoletano doc, toscano di adozione e pizzaiolo di professione. Lui, dopo una vita passata in collina a San Donato (le sue pizze sono diventate famose a Palazzo Pretorio), ha deciso di scendere a valle ed aprire un locale nel centro di Firenze, insieme al noto giornalista Giuseppe Calabrese. E oggi, a circa un mese dall’inaugurazione della pizzeria, il bilancio non può che essere positivo. Non appena si entra nel locale non si può fare a meno di notare Giovanni: con la bandana in testa e con la battuta sempre pronta, fa muovere le mani con un’agilità fuori dal comune creando pizze che non si dimenticano facilmente. Con una pasta lievitata 48 ore e soffice al punto di aver la capacità di fare impazzire il palato più fine, e con quei condimenti dosati e mirati a far perdere la testa anche alla clientela più esigente, Giovanni corteggia il suo pubblico con la consapevolezza che chi va da lui una volta, non può fare a meno di tornarci una seconda. Perché chi assaggia la pizza del Santarpia, non ha più niente da chiedere: margherita, marinara, salsicce e friarielli, pizza con pomodori gialli e ricotta, pizza con tartufo e burrata, Regina del Vesuvio con pomodorini Piennolo, pizza con zucca e pancetta e chi più ne ha più ne metta. Non c’è un gusto che possa deludere qualcuno. Ogni morso richiede il bis. E per chi non ci crede, basta che si rechi in Largo Pietro Annigoni, dove in un ambiente semplice, essenziale, ma allo stesso tempo moderno ed elegante, potrà passare un’ora serena e gustosa. Oltre alle pizze, sono assolutamente da assaggiare le specialità fritte: dal calzone al panuozzo, dalle crocchette alla pizza fritta classica o con il lampredotto, fiore all’occhiello del locale. Una vera e propria novità che delizierà e soddisferà ogni tipo di consumatore. Non resta che andare a provare la pizza di Giovanni Santarpia, che poi dal locale nessuno vorrà più andare via...

Pizzeria Santarpia Largo Pietro Annigoni, 9/C Firenze www.santarpia.biz

foto di Giusi Sproviero CGE FOTOGIORNALISMO

a cura diMichela Lanza

Da Pitti:

ecco le nuove tendenze a cura di Carla Cavicchini

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uando l’eleganza presenta il disincanto, ecco apparire quel genere sapientemente mescolato ove il trendy si sposa magnificamente col borsalino e la raffinatezza si scrolla dell’impomatato, seguendo linee giovanili molto sciolte e casual. Persino lo stampato dei motivi floreali, in questo ottantanovesimo anno pittiano, andava decisamente a nozze, alla ricerca tuttavia d’alta classe con dosi massicce di buon gusto. Bello il pantalone non troppo lungo che scopre la scarpa coi ‘peneri’, disinvolta la pashima annodata al collo, eclettica la cravatta quale buon biglietto da visita. Gli stilisti quest’anno hanno volto lo sguardo verso le varie icone che hanno segnato i nostri tempi come quel Mick Jagger sempre irriverente ed intramontabile, seguito dal quel magnifico personaggio che risponde al nome di Oscar Wilde. Persino i pigiami volevano un occhio di riguardo per la loro morbidezza unica ed avvolgente, in un clima dove il sottile gioco dei tessuti degli abiti portati ‘sopra’ alternava basico e dandy, casual e chich, con giacche ben strutturate, in cui la ‘toppa’ della tasca era piacevole da osservare. Di gran auge sarà il cappotto del prossimo inverno - anche se ben rivisitato tipo modello “tre quarti” e non certamente lungo sino ai piè! Il freddo? Anche se le temperature sono cambiate in quanto si vivono meno ‘gelate’, l’innovazione dei tessuti hi-tech, morbidoni, calduccini e soffici come piume, saranno alla ribalta, anche per il solo gusto del ‘tocco’ così soft e confortevole. Sembra poi - udite udite - che i papà ruberanno i capi agli amati figli. Beh... la tendenza è questa in quanto oggigiorno il look degli over è sempre curatissimo, la palestra aiuta e quindi, giovani e meno giovani porteranno con gran disinvoltura l’intramontabile jeans, qualcosa di usato quale appunto il vintage, con grande attenzione verso il verde militare che intriga sempre e non poco. Quest’anno sulle passerelle sono saliti anche i caldi colori africani grazie alla inventiva dei creatori di tal continente, capaci di far fare da modelli a tre migranti scappati sui barconi con successiva richiesta d’asilo. Un modo squisitamente fiorentino per farli integrare, contribuendo in tal modo anche all’economia delle loro zone. Alla Fortezza, girando in lungo e largo, trovavi pure Proraso con la sua collezione fashion – bella, buona e colorata - ispirata agli anni ‘50 in quanto la cura della persona è e rimane basilare assieme a quello smoking non più imbalsamato e rigido come un salamino, bensì ultra leggero, di peso impalpabile. E mentre i visitatori arrivavano a vere e proprie punte di record, anche i buyer calcavano la linea ascendente per questa edizione di Pitti Uomo decisamente positiva, che ben si accompagna alle eccellenze del nostro stupendo artigianato artistico. Toscano. C’era bisogno di dirlo?

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SPORT - Fiorentina

La Fiorentina e il suo girone d’andata: Un viaggio entusiasmante che ha restituito alla città e ai tifosi viola euforia e sogni di Gloria

Un girone intero

per continuare

a cura di Michela Lanza

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aulo Sousa, dopo essere arrivato a Firenze in sordina, tra i mugugni di chi non credeva nelle sue capacità, ha dimostrato di saperci proprio fare e, con le ‘uova messe a disposizione’ dalla società, è riuscito a ‘cucinare’ un’ottima omelette. Anche se alla fine la Fiorentina, dopo essere stata per cinque giornate in testa alla classifica di serie A, per sette settimane seconda e per tre giornate terza, ha girato al quarto posto, in virtù della sconfitta casalinga contro la Lazio e delle vittorie di Napoli e Juventus rispettivamente contro Frosinone e Sampdoria. Forse oltre alle uova servivano altri ingredienti per dar seguito al menù. Nel frattempo il girone di ritorno è iniziato con un’altra sconfitta da parte dei gigliati, che complica ulteriormente le ambizioni Champions della formazione viola. Ma sognare ancora si può (e si deve). Del resto, ci sono ancora diciotto partite da giocare e tutto può succedere: di risvegliarsi bruscamente, capire che il sogno è stato breve ma intenso e dover ammettere che la dimensione della Fiorentina oscilla tra il 4° e il 6° posto; oppure di ravvivarsi accorgendosi che quel sogno è ancora realizzabile e che viverlo sarebbe ancora più bello che desiderarlo. Adesso la palla passa ancora una volta alla squadra e al suo tecnico Paulo Sousa. E ancora di più agli uomini mercato viola che dovranno cercare di accontentare il tecnico portoghese portando innesti di qualità per migliorare la rosa e alimentare così i sogni di gloria.

Foto di Luca Fanfani ©

I numeri della Fiorentina al giro di boa: 19 partite in campionato (10 in casa, 9 fuori) 12 vittorie (7 in casa, 5 fuori) 2 pareggi (1 in casa, 1 fuori) 5 sconfitte (2 in casa, 3 fuori)

37 gol fatti (21 in casa, 16 fuori) 19 gol subiti (8 in casa, 11 fuori) 38 punti (22 in casa, 16 fuori)

Tino Costa in entrata, in attesa di altri colpi a cura di Andrea Giannattasio

Il primo colpo della Fiorentina nella finestra del mercato di gennaio parla spagnolo. E precisamente arriva dall’Argentina, via Genova sponda rossoblù. Tino Costa è infatti un nuovo giocatore viola, un affare su cui la dirigenza ha lavorato a lungo nel corso del mese di dicembre, fortemente voluto da Paulo Sousa e che ha avuto una decisiva accelerata dopo il brutto infortunio di Badelj che terrà fuori il mediano croato fino a metà marzo. Tino Costa arriva a Firenze in prestito per sei mesi con la possibilità da parte dei viola di poterlo riscattare dallo Spartak Mosca (club che detiene il suo cartellino) al termine della stagione per una cifra attorno ai 3 milioni di euro. Una soluzione “tampone”, dunque, ma non solo. Perché Costa, se sta bene, sa anche fare la differenza. Il palmares del “cañon zurdo” (“il cannone mancino”, come lo chiamano in patria) è stato implementato in questi ultimi due anni più da lunghi infortuni muscolari che da successi conseguiti in carriera, ma a Firenze Tino è pronto a ritrovare una seconda giovinezza, provando a ripetere quella che tra il 2010 ed il 2013 (non certo un’era fa) è stata la sua esplosione con la maglia del Valencia, dove seppe dare in modo determinante il suo contributo nella cavalcata in campionato ed in Champions degli spagnoli. Proprio lo stesso obiettivo che adesso a pochi anni di distanza Costa proverà a regalare alla Fiorentina, che vuole confermarsi dopo un girone d’andata da sogno. Sousa, sotto questo aspetto, non può che essere contento. Adesso occhio alle piste per gli esterni: la Fiorentina, infatti, è allo sprint finale per arrivare a Cristian Tello del Porto - ma di scuola Barça - che ha ormai rotto con il club lusitano ed è pronto ad iniziare la sua nuova avventura fiorentina. In uscita, invece, si registrano gli arrivederci di Ricardo Bagadur, difensore croato che si è accasato alla Salernitana in prestito, di Ante Rebic, passato al Verona a titolo temporaneo, e di Marko Bakic al Belensens.

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MERCATO


a sognare

focus Punteggi gironi, stagione per stagione 2005-06: 40 punti (andata) 34 punti (ritorno) Totale: 74 punti

2009-10: 30 punti (andata) 17 punti (ritorno) Totale: 47 punti

2006-07: 34 punti (andata) 39 punti (ritorno) Totale: 73 punti

2012-13: 35 punti (andata) 35 punti (ritorno) Totale: 70 punti

2007-08: 34 punti (andata) 32 punti (ritorno) Totale: 66 punti

2013-14: 37 punti (andata) 28 punti (ritorno) Totale: 65 punti

2008-09: 32 punti (andata) 36 punti (ritorno) Totale: 68 punti

2014-15: 30 punti (andata) 34 punti (ritorno) Totale: 64 punti

CURIOSITà Tra le Fiorentine più belle dell’era Della Valle (il quinquennio di Prandelli, il triennio di Montella e quella di Sousa), quali sono i record? SQUADRA CON MIGLIOR GIRONE D’ANDATA: stagione 2005-06 (Prandelli), 40 punti QUADRA CON PEGGIOR GIRONE D’ANDATA: stagioni 2009-10 (ultima di Prandelli a Firenze) e 2014-15 (ultima di Montella a Firenze), 30 punti MIGLIOR PIAZZAMENTO AL GIRO DI BOA: stagione 2005-06 (Prandelli), 3° posto PEGGIOR PIAZZAMENTO AL GIRO DI BOA: stagioni 2008-09 (Prandelli), 2009-2010 (Prandelli) e 2014-15 (Montella), 6° posto SQUADRA CON PIÙ PUNTI FATTI IN UN CAMPIONATO: stagione 2005-06 (Prandelli), 74 punti SQUADRA CON MENO PUNTI FATTI IN UN CAMPIONATO: stagione 2009-10 (Prandelli), 47 punti MIGLIOR PIAZZAMENTO STAGIONALE: stagione 2006-07 (Prandelli), 3° posto sul campo; stagioni 2005-06 (Prandelli), 2007-08 (Prandelli), 2008-09 (Prandelli), 2012-13 (Montella), 2013-14 (Montella), 2014-15 (Montella), 4° posto PEGGIOR PIAZZAMENTO STAGIONALE: stagione 2009-10 (Prandelli), 11° posto

dettagli viola Nell’era Della Valle, solo la Fiorentina di Prandelli 2005-06 ha chiuso il girone d’andata con un punteggio superiore rispetto a quello della squadra di Paulo Sousa. E il difficile, si sa, è sempre ripetersi. Infatti poche volte nel girone di ritorno sono stati fatti più punti rispetto alla prima parte del campionato. Lo dimostrano i numeri (prendiamo come esempio la squadra del ciclo Prandelli, quella del ciclo Montella e quella di Sousa): FIORENTINA 2005-06 Allenatore: Cesare Prandelli Al giro di boa: 40 punti Posizione in classifica al giro di boa: 3ª a pari merito col Milan, dietro a Juventus (52) e Inter (42) Punti fatti nel girone di ritorno: 34 Totale punti alla fine della stagione: 74 punti Posizione in classifica alla fine della stagione: 4ª in classifica dietro a Juventus (91), Milan (88) e Inter (76) FIORENTINA 2006-07 Allenatore: Cesare Prandelli (Juventus in serie B e Fiorentina, Milan e Lazio penalizzate di 15, 8 e 3 punti) Al giro di boa: 34 punti sul campo (19 al netto della penalizzazione) Posizione in classifica al giro di boa: 4ª dietro a Inter (51) e Roma (42) e Palermo (3) sul campo (ma 14ª al netto della penalizzazione) Punti fatti nel girone di ritorno: 39 Totale punti alla fine della stagione: 73 punti sul campo (ma 58 al netto della penalizzazione) Posizione in classifica alla fine della stagione: 3ª in classifica dietro a Inter (97) e Roma (75) sul campo (ma 5ª dietro a Inter (97), Roma (75), Lazio (62) e Milan (61) al netto della penalizzazione) FIORENTINA 2007-08 Allenatore: Cesare Prandelli Al giro di boa: 34 punti Posizione in classifica al giro di boa: 4ª dietro a Inter (49), Roma (42) e Juventus (37) Punti fatti nel girone di ritorno: 32 Totale punti alla fine della stagione: 66 punti Posizione in classifica alla fine della stagione: 4ª in classifica dietro a Inter (85), Roma (82) e Juventus (72) FIORENTINA 2008-09 Allenatore: Cesare Prandelli Al giro di boa: 32 punti Posizione in classifica al giro di boa: 6ª dietro a Inter (43), Juventus (40) Milan (37), Genoa (35) e Napoli (33) Punti fatti nel girone di ritorno: 36 Totale punti alla fine della stagione: 68 punti Posizione in classifica alla fine della stagione: 4ª in classifica dietro a Inter (84), Milan (74) e Juventus (74)

FIORENTINA 2009-10 Allenatore: Cesare Prandelli Al giro di boa: 30 punti Posizione in classifica al giro di boa: 6ª dietro a Inter (45), Milan (40), Juventus (33), Napoli (33) e Roma (32) Punti fatti nel girone di ritorno: 17 Totale punti alla fine della stagione: 47 punti Posizione in classifica alla fine della stagione: 11ª in classifica dietro a Inter (82), Roma (80), Milan (70), Sampdoria (67), Palermo (65), Napoli (59), Juventus (55), Parma (52), Genoa (51) e Bari (50) FIORENTINA 2012-13 Allenatore: Vincenzo Montella Al giro di boa: 35 punti Posizione in classifica al giro di boa: 4ª dietro a Juventus (44), Lazio (39) e Napoli (39) Punti fatti nel girone di ritorno: 35 Totale punti alla fine della stagione: 70 punti Posizione in classifica alla fine della stagione: 4ª in classifica dietro a Juventus (87), Napoli (78) e Milan (72) FIORENTINA 2013-14 Allenatore: Vincenzo Montella Al giro di boa: 37 punti Posizione in classifica al giro di boa: 4ª dietro a Juventus (52), Roma (44) e Napoli (42) Punti fatti nel girone di ritorno: 28 Totale punti alla fine della stagione: 65 punti Posizione in classifica alla fine della stagione: 4ª in classifica dietro a Juventus (102), Roma (85) e Napoli (78) FIORENTINA 2014-15 Allenatore: Vincenzo Montella Al giro di boa: 30 punti Posizione in classifica al giro di boa: 6ª dietro a Juventus (46), Roma (41), Sampdoria (33), Napoli (33) e Lazio (31) Punti fatti nel girone di ritorno: 34 Totale punti alla fine della stagione: 64 punti Posizione in classifica alla fine della stagione: 4ª in classifica dietro a Juventus (87), Roma (70) e Lazio (69) FIORENTINA 2015-16 Allenatore: Paulo Sousa Al giro di boa: 38 punti Posizione in classifica al giro di boa: 4ª in classifica dietro a Napoli (41), Inter e Juventus (39)

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SPORT - Fiorentina

(e il mercato)


SPORT - Fiorentina

Dai pionieri viola

HALL OF FAME

alle lacrime di Toldo

a cura di Andrea Giannattasio

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alla Fiorentina delle origini, quella immortale del 1926, passando per i fasti del secondo scudetto fino ad arrivare alla Viola degli anni ’90, quella che è riuscita a mettere fino ad oggi in bacheca gli ultimi trofei di una lunga e palpitante storia che, di campioni, ne ha ancora da consacrare tanti. Si è svolta sotto gli occhi dell’immancabile grande cornice di pubblico la quarta edizione della Hall of Fame della Fiorentina, la speciale “galleria degli onori” riservata a chi (in campo, in panchina, come tifoso, come dirigente o anche come semplice cronista) ha portato lustro nel corso della storia gigliata alla causa della società di viale Fanti, che proprio il prossimo anno compirà i suoi primi 90 anni di vita. Dopo la visita di Gabriel Omar Batistuta, entrato di diritto nella Hall of Fame viola l’anno scorso, stavolta l’immancabile guest star della serata organizzata presso l’Auditorium della Cassa di Risparmio è stato il portierone Francesco Toldo, uno tra i maggiori protagonisti delle tante e belle Fiorentine vittoriose in Italia ed in Europa (e pilastro azzurro con la maglia della Nazionale) nel corso degli anni ’90, celebrato dal pubblico presente con una lunga standing ovation che ha suscitato in lui una sincera commozione, quelle stesse lacrime con cui anche Bati appena dodici mesi fa aveva ringraziato Firenze. Tra i più importanti personaggi premiati nel corso della serata, c’era anche Luciano Chirurgi, vincitore in maglia viola del secondo Scudetto nella stagione 1968-1969 ed allenatore delle giovanili della Fiorentina per quasi un decennio tra il ’93 ed il 2002. Ad entrare nella Hall of Fame quest’anno sono stati per la prima volta anche due membri della stampa col cuore viola, ovvero lo storico volto Rai di “90° Minuto” Paolo Valenti e la firma de La Nazione Carlino Mantovani. Assieme a loro, sono stati ufficialmente incisi nella storia gigliata anche i nomi di Sergio Cervato, vincitore del primo tricolore viola nel ’55-’56, lo storico presidente viola Ugolino Ugolini (sotto la cui gestione, la Fiorentina sollevò al cielo la Coppa Italia del 1975 e la Coppa di Lega italo-inglese l’anno dopo) e due veri e propri “pionieri” della primissima Viola nel 1926 come Károl Csapkay e Rodolfo Volk, rispettivamente primo allenatore e bomber di una Fiorentina di fatto ai vagiti nel calcio professionistico. Ad assistere alla bella serata nella sala “Ridolfi”, anche alcuni rappresentanti della Fiorentina attuale, da Vecino e Pasqual per la prima squadra fino ai ragazzi della Primavera viola, passando per le donne della Fiorentina Women’s. E se, come dicevano con arguzia i latini, “la storia è maestra di vita”, è bene che anche le generazioni viola attuali possano impararla in fretta, con la speranza di regalare a Firenze e ai fiorentini nuovi successi. E tanti altri nomi da incidere nella storia.

(per le foto concesse si ringraziano il Museo Fiorentina e Maurizio Rufino)

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Amavo Batistuta

I’grillo

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SPORT - Fiorentina Women’s

Alia Guagni: Esclusiva e mi rivedevo in Maicon Il terzino della Fiorentina Women’s si racconta, sottolineando il suo amore nei confronti della maglia viola a cura di Chiara Baglioni

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apelli lunghi e determinazione da vendere, Alia Guagni terzina della Fiorentina Women’s è cresciuta calcisticamente nelle giovanili del Firenze e da qui, tranne una breve parentesi a Seattle, non se n’è mai andata. Una fiorentina doc insomma, di nascita e di formazione calcistica, ma anche una solida bandiera della Nazionale femminile di calcio che oramai la convoca da quasi 10 anni. Proprio in questi giorni

infatti si sta svolgendo il ritiro con la Nazionale (sono state convocate anche le viola Patrizia Caccamo e Gaelle Thalmann) in vista degli Europei femminili del 2017. Alia ha un carattere tosto, è un terzino con la spinta facile dato il suo passato da attaccante, e ce lo spiega anche a parole. Alia questa stagione è particolarmente difficile per mirare ad obiet-

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tivi importanti. Questo gruppo si sta conoscendo o c’è bisogno di lavorare ancora tra di voi? «All’inizio della stagione dovevamo conoscerci e capire dei meccanismi. Ancora stiamo lavorando e adesso andiamo molto meglio. Il campionato ha una classifica molto corta e quindi si fa presto a recuperare. Certo che i tre punti persi col Tavagnacco ci bruciano ancora. Adesso il Verona primo in classifica deve giocare contro le altre squadre di vertice e una gara l’ha già persa, quindi potremo riuscire a guadagnare altre posizioni». Oltre a essere una titolare inamovibile della Fiorentina è anche una bandiera della Nazionale. Cosa significa indossare la maglia azzurra? «Sicuramente tutte le bambine che iniziano a giocare a calcio hanno l’obiettivo di vestire la maglia della Nazionale e io ci sono riuscita, la indosso da molto tempo. Sono arrivata in Nazionale maggiore nel 2006, poi alcuni problemi fisici mi hanno tenuta fuori per tre anni. Adesso c’è un gruppo completamente nuovo, con molte ragazze giovani che non conosco, ma con grandi prospettive». Da quando la Fiorentina maschile vi ha acquistate pensa siano migliorate le cose nel calcio femminile o nota ancora disparità di trattamento? «Con il cambio di gestione è stato fatto un passo in avanti incredibile, speriamo che questo sia soltanto l’inizio e che altre squadre ci possano prendere ad esempio. Nel calcio femminile, non essendoci fondi, è stato importantissimo l’acquisto da parte di una società sana. Questo input è stato fondamentale. Anche da parte dei tifosi c’è un interesse diverso, il pubblico viene il sabato. Sicuramente la Fiorentina ha dato il via ad un giro di tifo che prima non c’era». Alla presentazione della squadra eravate lei, Panico ed Orlandi: cosa si prova a giocare con un mostro sacro come Patrizia? «Con lei ci avevo giocato in Nazionale, anche lì era una delle veterane, ma una persona completamente diversa da ora. Arrivata

qua è stata una sorpresa perché è molto alla mano, sempre la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via dagli allenamenti. Nonostante sia Panico, ovvero una calciatrice che potrebbe permettersi anche di imporsi verso di noi, è la prima a fare gli esercizi e ad apprendere. E non si lamenta mai. Mi aspettavo infatti che fosse un po’ più altezzosa, invece si sta comportando da esempio per tutte le altre ragazze». Parlando di lei, fiorentina doc, vive da sola a Firenze? Lavora oltre a giocare? «Ho comprato casa quattro anni fa a Troghi, sopra San Donato. Lavoro di mattina in una scuola elementare, dove insegno attività motoria ai bambini. Avendo l’impegno degli allenamenti tutti i giorni, un lavoro vero e proprio è difficile trovarlo. E per me avere avere un impegno è una cosa importante, perché quando appenderò gli scarpini al chiodo dovrò pur trovare qualcosa da fare». Da piccola ha provato altri sport prima del calcio o si è subito buttata nella mischia? «Ho provato a giocare a pallavolo e a fare karate, ma mai niente di serio. Per uno sport come la pallavolo, per esempio, ero troppo bassa e non giocavo mai. La passione per il calcio me l’ha trasmessa mio cugino. Volevo provare in tutti i modi a fare qualche allenamento con i maschi ed è stata dura convincere mia mamma. Ho fatto un anno con i maschi al Galluzzo e poi son venuta qua a San Marcellino con le femmine ed ho fatto tutte le giovanili qua. A 14 anni son salita in prima squadra, dove ho ottenuto due promozioni in A1 e una retrocessione in B… Insomma in viola ho fatto tutta la trafila dai 10 anni in poi. Sono fedele a Firenze». I suoi idoli calcistici? «Quando ero piccola e andavo allo stadio col mio babbo, c’era Batistuta e lui era un mito, come fai a non amarlo. Quando ho iniziato a giocare a pallone ho un po’ smesso di guardare il calcio maschile perché preferisco giocarlo in prima persona. Adesso vedo le partite in modo diverso, preferisco apprendere ed imparare la tattica. Non sono una tifosa sfegatata della Fiorentina e penso di più al

SESTO FIORENTINO Via A.Gramsci, 177 - Tel. 055 0516232 a 20 mt dalla farmacia “Nova”

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SPORT - Fiorentina Women’s

campionato femminile che al maschile». Il suo ruolo di terzino di spinta la contraddistingue molto in questa squadra. In quale giocatore della serie A si rivede? «Ai tempi dell’Inter mi rivedevo molto in Maicon, ma adesso direi anche Lichtsteiner della Juve perché i bianconeri giocano come noi, a cinque, e un po’ mi assomiglia. Sono soltanto tre anni che gioco terzino, ho sempre fatto l’attaccante quindi ho questa propensione alla spinta ed ho bisogno di correre». Ha degli hobby quando esce dal campo di gioco? «Mi piace tantissimo il cinema, sono appassionata di tutti i film: amore, avventura, horror. Mi piace cucinare, anche perché vivendo da sola mi son dovuta arrangiare. La Fiorentina ci ha imposto un nutrizionista che ci ha dato delle linee guida per l’alimentazione, ma spesso vario i piatti. Amo tantissimo leggere, sono una divoratrice di libri, soprattutto fantasy, quindi tutto ciò che riguarda vampiri, draghi e creature strane. Odio molto i romanzi storici e tutto quello che ricorda il passato. Quando leggo voglio uscire dalla routine quotidiana». Concerto o discoteca? «Concerto tutta la vita, l’ultima volta son stata a vedere Tiziano Ferro al Mandela Forum, però non ho un genere preferito, basti pensare che prima di lui ero stata a vedere Lady Gaga. Mi piace anche andare a ballare, ma non sono una ballerina e non fa per me. Un bel concerto dove puoi urlare dall’inizio alla fine è la miglior cosa».


Mlakar sogna di seguire le orme di Ilicic, con i gol come biglietto da visita a cura di Andrea Giannattasio

F

irenze ha perso la testa per Kalinic e non potrebbe essere altrimenti. Senso del gol, della posizione ed un’innata propensione a lottare su ogni singolo pallone che capita là davanti. Dopo il fenomeno Higuain, il croato è il calciatore che ha segnato più di tutti in Serie A (11 gol come Eder e Dybala) e da qualche mese è già entrato prepotentemente nelle mire dei più importanti club d’Europa. In casa Fiorentina, però, c’è anche un altro centravanti che sta facendo sempre più parlare di sé ed anche in questo caso il numero 9 arriva dalla penisola balcanica. Ci spostiamo di qualche chilometro (quasi 400 per la precisione), ovvero dalla Croazia alla Slovenia, da Salona a Lubiana, città che il 23 gennaio 1998 ha dato i natali a

Jan Mlakar, attaccante della Primavera viola sin qui autore di una prima parte di stagione da incorniciare: 11 gol ed un assist in 11 presenze in campionato dicono tutto. Una media pazzesca. E dire che, pur di averlo a disposizione, la Fiorentina ha dovuto battagliare e non poco per questo scoppiettante centravanti, considerato in patria un vero e proprio astro nascente per la sua giovane età ed il suo senso del gol che tanti tifosi viola, specie chi frequenta ogni sabato il “Buozzi”, hanno imparato ad apprezzare: nel gennaio 2015 infatti, la Fiorentina si è assicurata Mlakar (appena sedicenne) per circa un milione di euro, una cifra elevatissima per un giovane della sua età che rende però bene l’idea di che importanza abbia avuto questo investimento da parte della società viola. Con buona pace

di Inter e Manchester City, che già da qualche anno erano sulle tracce del baby sloveno dopo il suo provino non andato a buon fine con la Roma nel 2012. A Mlakar inoltre è legata una piccola curiosità relativa al suo approdo alla Fiorentina: sarebbe stato infatti grazie alla presenza di Josip Ilicic a Firenze che Jan avrebbe optato poi per la maglia viola, dato che l’ex Palermo è comunemente considerato tra i suoi connazionali il giocatore sloveno più importante. Ma torniamo a Mlakar: i suoi numeri esaltanti in questa stagione non sono una casualità, visto che il gol è sempre stato nel DNA del giovane attaccante: nella stagione 2012/13, nelle giovanili del Domzale, il numero 9 viola è stato vicecapocannoniere del campionato Under-15 con 32 reti mentre l’annata successiva, trascorsa in

Under-17, ha toccato quota 16 gol in 18 presenze. È stato inoltre grande protagonista nella fase regionale della Nike Premier Cup 2013, torneo in cui è andato a segno sei volte, di cui tre nel derby sloveno con il Maribor, e pochi mesi fa - quando già vestiva la maglia viola - nel campionato europeo Under-17 con la Slovenia, con la quale ha segnato 8 gol in sei partite portando la propria Nazionale alla fase finale su un tappeto di velluto rosso. Adesso la sua nuova sfida si chiama Fiorentina, la società che ha creduto fortemente in lui dodici mesi fa e che potrebbe rappresentare un enorme trampolino di lancio per approdare nel calcio che conta: il biglietto da visita a suon di gol, del resto, è già pronto. E Sousa si è già da tempo appuntato il suo nome sul taccuino (e in testa)… foto dal profilo ufficiale Instagram di Mlakar

SPORT - Fiorentina Primavera

Dalla Slovenia per stupire

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“Questo ruolo mi appassiona. E poi quel giglio sul petto…”

a cura di Michela Lanza

Q

uando si dice la gavetta... C’è chi non sa cosa sia, c’è chi ne fa molta. Imparando del mestiere tutto quello che c’è da imparare. Ivan Affibiato, nel calcio, ha fatto un po’ di tutto. Ha iniziato da bambino a giocare a pallone nel Firenze Ovest, poi con il numero 7 sulla schiena ha calcato i campi di calcio fino in Eccellenza con la maglia del Legnaia prima e della Castelnuovese poi: «Ero un attaccante – rivela – ma non avevo il fisico da 9. Dunque giocavo come esterno alto. Ricordo con piacere che nella Castelnuovese ho giocato con Franco Baldini. Lui era un numero 10 coi fiocchi in un’epoca in cui il 10 faceva davvero il 10, per intendersi. E lui (che di lì a pochi anni sarebbe diventato il direttore sportivo della Roma del terzo scudetto) era al termine della sua carriera. In pratica, il suo ultimo anno da giocatore lo ha fatto con me nel 1993». Dal calcio a 11 a quello a 5: «Ho giocato nel Coverciano e poi, una volta diventato allenatore, ho guidato la Futsal Fiorentina fino alla serie B nazionale». Quando ha smesso con il calcio giocato, si è seduto dietro ad una scrivania. Chi ama la Fiorentina lo conosce come Dipendente Responsabile della Biglietteria della società viola, ma la sua passione lo ha portato ad accettare anche un incarico diverso, che considera un bellissimo hobby: quello di direttore sportivo del Firenze Calcio a 5. Ecco quali sono i suoi obiettivi e i suoi progetti futuri. Ivan come si sta trovando nel nuovo ruolo di ds? «Benissimo, mi appassiona molto. Dopo aver provato tutto in carriera (ho fatto il giocatore prima di calcio a 11 e poi di calcio a 5, poi l’allenatore nel calcio a 5), questa soluzione dietro la scrivania è una bella sfida».

Cos’è che l’ha spinta ad accettare questo nuovo incarico e quanto tempo gli dedica? «Dopo una vita nello spogliatoio, mi ha spinto la voglia di far nascere un progetto serio ed appassionante per il calcio a 5 a Firenze. A causa dei miei impegni ho dovuto smettere di allenare e questo incarico mi stimola molto. Certo, avendo un lavoro a cui dedico moltissimo del mio tempo e delle mie energie durante il giorno, alla mia nuova passione impiego molte delle mie ore serali. Quindi è di sera che posso dedicarmi alla professione di direttore sportivo e non nascondo che mi piace davvero tanto vedere i ragazzi divertirsi». Cosa le sta dando questa avventura? «Buone soddisfazioni, anche se conto in futuro di averne altre ancora maggiori. E non mi riferisco al solo risultato sportivo, ma al semplice fatto che i nostri ragazzi tesserati stanno aumentando e che il Firenze Calcio a 5 sta crescendo da ogni punto di vista. Basta dare un occhio al sito della società per giudicare e toccare con mano ciò che dico (www.firenzec5.it)». Quali sono state le sue prime mosse da direttore sportivo? «Non è facile rilanciare una società storica che il prossimo anno andrà a compiere 30 anni di attività. La proprietà aveva le sue impostazioni ed io ho provveduto a ravvivare l’ambiente portando un progetto semplice ma efficace: quello di investire nei giovani. Oltre a consolidare il gruppo storico della prima squadra maschile (serie C regionale), mi sono preoccupato di inserire acquisti di prima scelta. Senza considerare che siamo riusciti ad allestire altre tre squadre a livello federale (Juniores maschile, Allievi maschile e serie C Femminile), oltre ad una squadra amatoriale femminile. Non male direi, ma possiamo fare molto di più». Quali sono gli obiettivi del Firenze C5 in questa stagione? «Crescere, tornare ad essere un’ottima opportunità per Firenze riportando i campionati nazionali nella città più bella del mondo. Poi

DA GIOCATORE DELLA CASTELNUOVESE AL FIANCO DI FRANCO BALDINI A DS DEL FIRENZE CALCIO A 5: UNA CARRIERA, MOLTEPLICI RUOLI

Ivan Affibiato con il ct della nazionale di Calcio a 5 Roberto Menichelli e il mister degli Juniores Sauro Claudi

Ivan Affibiato con i presidenti del Firenze Calcio a 5 Emiliana Rosso e Luca Mondì essere un centro di aggregazione per i giovani, dare la possibilità a tanti ragazzi di divertirsi e, per finire, far nascere una scuola di calcio a 5. Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi, penso che sia fondamentale far crescere i nostri ragazzi sia come uomini che come giocatori, insegnando loro i fondamentali ed i valori veri di questo sport». Cos’ha in più e cos’ha in meno il calcio a 5 rispetto al calcio a 11? «Al calcio a 5 mancano risorse e visibilità rispetto al calcio a 11. È uno degli sport più praticati in Italia, ma viene visto come uno

sport amatoriale (calcetto). In altri Paesi come il Sud America o la Spagna, invece, viene utilizzato maggiormente per l’avviamento al gioco del calcio, andando a lavorare sui fondamentali come la tecnica individuale. Qui in Italia qualcosa si è mosso, ma finché verrà visto come un’alternativa al calcio, avremo sempre difficoltà a svilupparlo. Sia chiaro: il calcio a 11 è il più bello sport che esista, ma vi assicuro che vedere una partita di calcio a 5 ad alti livelli emoziona lo stesso se non di più. Meglio ancora se gioca una squadra con il giglio sul petto».

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SPORT - calcio A5 maschile

Ivan Affibiato:

a Es clus iv I’grillo


CALCIO MASCHILE

ARTE CUTURA e TRADIZIONI • a cura di Andrea Giannattasio

APPUNTAMENTI del mese con la VIOLA Domenica 24 gennaio ore 12,30 • Fiorentina - Torino campionato

1 2 0 5 1 2 1 1 1 2

1a giornata (23/08/15 17/01/16) 1 Hellas Verona Roma 1 Lazio Bologna 2 1 Udinese 4 1 Juventus Carpi 2 Sampdoria 1 Chievo 3 Empoli 1 0 Fiorentina Milan 0 Torino 2 Frosinone 2 Inter Atalanta 1 0 Genoa 0 Palermo 0 Napoli 1 1 Sassuolo

0 1 0 2 1 1 2 0 2 2

0 0 1 0 0 1 0 1 1 3

5a giornata (23/09/15 7/02/16) Carpi Napoli Chievo Torino Empoli Atalanta Fiorentina Bologna Inter Verona Juventus Frosinone Lazio Genoa Palermo Sassuolo Sampdoria Roma Udinese Milan

2 1 0 2 0 0 1 1 1 0

9a giornata (25/10/15 6/03/16) Carpi Bologna Chievo Napoli Empoli Genoa Fiorentina Roma Juventus Atalanta Lazio Torino Milan Sassuolo Palermo Inter Sampdoria Verona Udinese Frosinone

1 2 2 2 1 2 0 0 1 0

13a giornata (22/11/15 10/04/16 ) Atalanta Torino Bologna Roma Carpi Chievo Fiorentina Empoli Genoa Sassuolo Verona Napoli Inter Frosinone Juventus Milan Lazio Palermo Udinese Sampdoria

3 3 3 0 4 1 2 0 0 1

17a giornata (20/12/15 1/05/16) Atalanta Napoli Bologna Empoli Carpi Juventus Fiorentina Chievo Frosinone Milan Verona Sassuolo Inter Lazio Roma Genoa Sampdoria Palermo Torino Udinese

1 0 2 1 2 3 2 1 4 1

0 2 1 2 2 0 4 1 1 1

1 2 2 2 2 1 1 2 2 0

1 2 0 2 1 2 4 1 4 3

Domenica 31 gennaio ore 15,00 • Genoa - Fiorentina campionato mercoledì 3 febbraio ore 20,45 • Fiorentina - Carpi campionato sabato 6 febbraio ore 18,00 • Bologna - Fiorentina campionato

0 2 2 2 1 4 2 2 3 0

2a giornata (30/08/15 24/01/16) 1 Bologna Sassuolo Milan Empoli 1 Roma Juventus 1 0 Atalanta Frosinone Carpi Inter 2 Lazio 0 Chievo Verona 0 Genoa 2 Napoli Sampdoria 1 Torino Fiorentina Palermo 1 Udinese

2 1 2 1 1 1 2 5 1 2

1 2 0 0 2 4 1 1 1 1

6a giornata (27/09/15 14/02/16) Atalanta Sampdoria Bologna Udinese Frosinone Empoli Genoa Milan Verona Lazio Fiorentina Inter Napoli Juventus Roma Carpi Sassuolo Chievo Torino Palermo

1 1 1 2 0 0 1 1 0 3

10a giornata (28/10/15 13/03/16) Atalanta Lazio Bologna Inter Frosinone Carpi Verona Fiorentina Milan Chievo Napoli Palermo Roma Udinese Sampdoria Empoli Sassuolo Juventus Torino Genoa

3 0 2 2 1 1 3 2 1 0

14a giornata (29/11/15 17/04/16) Chievo Udinese Empoli Lazio Frosinone Verona Genoa Carpi Milan Sampdoria Napoli Inter Palermo Juventus Roma Atalanta Sassuolo Fiorentina Torino Bologna

3 1 3 0 0 1 1 3 2 1

18a giornata (6/01/16 8/05/16) Chievo Roma Empoli Inter Genoa Sampdoria Juventus Verona Lazio Carpi Milan Bologna Napoli Torino Palermo Fiorentina Sassuolo Frosinone Udinese Atalanta

2 0 2 0 1 2 3 1 1 3

2 1 3 1 4 2 0 0 1 2

3 0 2 3 0 0 2 1 2 2

STAGIONE SPORTIVA 2 Domenica 14 febbraio ore 20,45 • Fiorentina - Inter - campionato Giovedi 18 febbraio ore 19,00 • Fiorentina - Tottenham (Europa League)

2 1 0 2 1 1 2 2 2 2

3a giornata (13/09/15 31/01/16) Napoli 2 Empoli 0 Fiorentina Genoa Roma 2 Frosinone Torino 2 Verona Inter Milan 0 Chievo 1 Juventus Lazio Udinese 0 Carpi 2 Palermo 0 Sampdoria Bologna Atalanta 2 Sassuolo

2 1 1 3 3 2 0 2 1 1

1 1 0 0 1 0 4 4 1 1

7a giornata (4/10/15 21/02/16) Carpi Torino Chievo Verona Empoli Sassuolo Fiorentina Atalanta Juventus Bologna Lazio Frosinone Milan Napoli Palermo Roma Sampdoria Inter Udinese Genoa

0 0 1 1 0 0 1 3 1 0

11a giornata (1/11/15 20/03/16) Bologna Atalanta Carpi Verona Chievo Samp Fiorentina Frosinone Genoa Napoli Inter Roma Juventus Torino Lazio Milan Palermo Empoli Udinese Sassuolo

0 2 0 0 2 1 0 2 3 1

15a giornata (6/12/15 20/04/16) Atalanta Palermo Bologna Napoli Carpi Milan Fiorentina Udinese Frosinone Chievo Verona Empoli Inter Genoa Lazio Juventus Sampdoria Sassuolo Torino Roma

2 1 1 3 5 1 1 1 2 1

19a giornata (10/01/15 15/05/16) Atalanta Genoa Bologna Chievo Carpi Udinese Fiorentina Lazio Frosinone Napoli Verona Palermo Inter Sassuolo Roma Milan Sampdoria Juventus Torino Empoli

3 0 1 4 0 1 2 1 0 0

3 3 0 3 0 0 1 0 1 1

0 0 2 1 1 0 0 1 1 0

4a giornata (20/09/15 3/02/16) Atalanta Verona Bologna Frosinone Carpi Fiorentina Chievo Inter Genoa Juventus Milan Palermo Napoli Lazio Roma Sassuolo Torino Sampdoria Udinese Empoli

1 1 0 0 0 3 5 2 2 1

1 0 1 1 2 2 0 2 0 2

3 0 2 3 1 0 2 3 2 1

8a giornata (18/10/15 28/02/16) Carpi 0 Atalanta 1 Bologna Palermo 0 Frosinone Sampdoria Chievo 2 Genoa Udinese 1 Verona Inter Juventus 0 1 Napoli Fiorentina Roma Empoli 1 Lazio 1 Sassuolo Milan 1 Torino

1 2 0 0 1 1 2 0 1 0

3 2 2 0 0 0 0 2 0 1

12a giornata (8/11/15 3 /04/16) Empoli Juventus Frosinone Genoa Verona Bologna Milan Atalanta Napoli Udinese Palermo Chievo Roma Lazio Sampdoria Fiorentina Sassuolo Carpi Torino Inter

1 3 0 3 1 1 0 4 0 0

16a giornata (13/12/15 24/04/16) Atalanta 0 Chievo Carpi 0 Empoli Bologna 1 Genoa 1 Juventus Fiorentina Lazio Sampdoria 1 Milan Verona 1 Roma 0 Napoli 1 Palermo Frosinone Torino 0 Sassuolo Inter 4 Udinese

Turni infrasettimanali mercoledì 28 ottobre mercoledì 6 gennaio mercoledì 3 febbraio mercoledì 20 aprile Soste domenica 15 novembre (nazionale) domenica 27 dicembre (natalizia) domenica 3 gennaio (natalizia) domenica 27 marzo (nazionale)


2015-2016 SERIE A CALCIO FEMMINILE a cura di Andrea Giannattasio • ARTE CUTURA e TRADIZIONI

foto Violachannel.tv

GIRONE ANDATA

CALCIO

1ª giornata 17.10.15 Riviera di Romagna-Fiorentina Women’s 0 - 4 2ª giornata 31.10.15 Fiorentina Women’s-Tavagnacco 0 - 3 3ª giornata 07.11.15 Brescia Femminile-Fiorentina Women’s 3 - 3 4ª giornata 21.11.15 Fiorentina Women’s - Pink Sport Time 3 - 0 5ª giornata 28.11.15 Mozzanica-Fiorentina Women’s 2 - 2

6ª giornata 12.12.15 Fiorentina Women’s-Permac Vittorio Veneto 11 - 0 7ª giornata 19.12.15 Fiorentina Women’s-S. Zaccaria 3 - 1 8ª giornata 09.01.16 S. Bernardo Luserna-Fiorentina Women’s 0 - 1 9ª giornata 16.01.16 Fiorentina Women’s -Sudtirol Damen Bolzano 3 - 0 10ªgiornata 23.01.16 Res Roma A.R.L.-Fiorentina Women’s 11ª giornata 30.01.16 Fiorentina Women’s-AGSM Verona CF

Scandicci Calcio – Serie D Le partite precedenti 06.12.2015 Colligiana-Scandicci 7-2 13.12.2015 Scandicci-Gavorrano 0-3 20.12.2015 Ponsacco-Scandicci 1-0 06.01.2016 Pianese-Scandicci 0-1 10.01.2016 Scandicci-Valdinievole Montecatini 3-1 17.01.2016 Vivi Altotevere Sansepolcro-Scandicci 0-1 I prossimi incontri 24.01.2016 Scandicci-Gualdo Casacastalda 31.01.2016 Voluntas Calcio Spoleto-Scandicci 07.02.2016 Scandicci-Massese 14.02.2016 Scandicci-Poggibonsi Per saperne di più www.scandiccicalcio.it o la pagina Facebook ufficiale della società

Rondinella Marzocco - 2A Categoria

PALLANUOTO

Le ultime partite 06.12.2015 Tro.Ce.Do-Rondinella Marzocco 2-1 13.12.2015 F. C. Cubino-Rondinella Marzocco 0-3 20.12.2015 Rondinella Marzocco-Olimpia Firenze 0-0 03.01.2016 Vaglia 1970-Rondinella Marzocco 0-2 10.01.2016 Alleanza Giovanile-Rondinella Marzocco 1-0 17.01.2016 Rondinella Marzocco-Sales 1-2 I prossimi incontri 24.01.2016 Firenzuola-Rondinella Marzocco 31.01.2016 Rondinella Marzocco-Scarperia 1920 A.S.D. 07.02.2016 Molinense A.S.D.-Rondinella Marzocco 14.02.2016 Rondinella Marzocco-Ponte a Greve Per sapere di più www.vgrondinellamarzocco.it o la pagina Facebook ufficiale della società

PALLANUOTO MASCHILE Rari Nantes Florentia – Serie A1 Gli ultimi incontri 21.11.2015 Rari Nantes Florentia-Rari Nantes Sori 6-7 28.11.2015 S.S. Lazio Nuoto-Rari Nantes Florentia 12-12 05.12.2015 Rari Nantes Florentia-Bogliasco Bene 10-11 12.12.2015 Robertozeno Posillipo-Rari Nantes Florentia 10-9 Poi il campionato riprenderà il 30 gennaio 2016 I prossimi incontri 30.01.2016 Rari Nantes Florentia-BPM PN Sport Management 06.02.2016 Rari Nantes Florentia-C.C. Napoli 13.02.2016 C.C. Ortigia-Rari Nantes Florentia Per saperne di più www.rarinantesflorentia.it o la pagina Facebook ufficiale della società

PALLANUOTO FEMMINILE Rari Nantes Florentia – Serie A2 Il campionato inizierà domenica 24 gennaio 2016 24.01.2016 Rari Nantes Florentia-Promogest 31.01.2016 Vela Nuoto Ancona-Rari Nantes Florentia 07.02.2016 Como Nuoto-Rari Nantes Florentia 14.02.2016 Rari Nantes Florentia-Varese Olona Nuoto Per saperne di più www.rarinantesflorentia.it o la pagina Facebook ufficiale della società

GIRONE RITORNO 12ª giornata 06.02.16 Fiorentina Women’s-Riviera di Romagna 13ª giornata 13.02.16 Tavagnacco-Fiorentina Women’s 14ª giornata 20.02.16 Fiorentina Women’s-Brescia Femminile 15ª giornata 12.03.16 Pink Sport Time-Fiorentina Women’s 16ª giornata 19.03.16 Fiorentina Women’s-Mozzanica

PALLAVOLO Il Bisonte – Azzurra Volley San Casciano – Serie A1 Gli ultimi match 02.12.2015 Riposa 06.12.2015 Club Italia-Il Bisonte 3-0 13.12.2015 Il Bisonte-Metalleghe Sanitars Montichiari 0-3 19.12.2015 Pomì Casalmaggiore-Il Bisonte 3-2 22.12.2015 Imoco Volley Conegliano-Il Bisonte 3-0 17.01.2016 Il Bisonte-Liu Jo Modena 1-3 I prossimi incontri 24.01.2016 Nordmeccanica Piacenza-Il Bisonte 31.01.2016 Il Bisonte-Sudtirol Bolzano 03.02.2016 Igor Gorgonzola Novara-Il Bisonte 07.02.2016 Il Bisonte-Foppapedretti Bergamo 14.02.2016 Obiettivo Risarcimento Vicenza-Il Bisonte Per saperne di più www.azzurravolleysancasciano.it o la pagina Facebook ufficiale della società

Savino Del Bene Scandicci – Serie A1 Gli ultimi match 02.12.2015 Savino Del Bene-Igor Gorgonzola Novara 2-3 06.12.2015 Savino Del Bene-Pomì Casalmaggiore 3-2 13.12.2015 Imoco Conegliano-Savino Del Bene 3-0 19.12.2015 Savino Del Bene-Obiettivo Risarcimento Vicenza 3-1 22.12.2015 Liu Jo Modena-Savino Del Bene 3-1 17.01.2016 Unendo Yamamay Busto Arsizio-Savino Del Bene 1-3 I prossimi incontri 24.01.2016 riposa 31.01.2016 Foppapedretti Bergamo-Savino Del Bene 03.02.2016 Savino Del Bene-Nordmeccanica Piacenza 07.02.2016 Sudtirol Bolzano-Savino Del Bene 14.02.2016 Savino Del Bene-Club Italia Per saperne di più www.savinodelbenevolley.it o la pagina Facebook ufficiale della società

BASKET Fiorentina Basket Scandicci – Serie B Gli ultimi incontri 06.12.2015 LTC Sangiorgese Basket-Fiorentina Basket 63-68 12.12.2015 Fiorentina Basket-Expo Inox Mortara 72-64 20.12.2015 Erogasmet Crema-Fiorentina Basket 60-83 26.12.2015 Fiorentina Basket-Banca popolare di Vicenza 61-84 02.01.2016 Coelsanus Robur et Fides VareseFiorentina Basket 82-63 06.01.2016 Broetto Costruzioni Virtus PadovaFiorentina Basket 78-54 16.01.2016 Fiorentina Basket-Vivigas Costa Volpino 86-77 I prossimi incontri 24.01.2016 Gimar Basket Lecco-Fiorentina Basket 31.01.2016 Fiorentina Basket-Urania Porta Vittoria Milano 07.02.2016 APU GSA Udine-Fiorentina Basket 13.02.2016 Fiorentina Basket-Gagà Milano Orzibasket Per saperne di più www.fiorentinabasket.it o la pagina Facebook ufficiale della società

17ª giornata 16.04.16 Permac Vittorio Veneto-Fiorentina Women’s 18ª giornata 23.04.16 S. Zaccaria-Fiorentina Women’s 19ª giornata 30.04.16 Fiorentina Women’s-S. Bernardo Luserna 20ª giornata 07.05.16 Sudtirol Damen Bolzano AD -Fiorentina Women’s 21ª giornata 14.05.16 Fiorentina Women’s-Res Roma A.R.L. 22ª giornata 21.05.16 AGSM Verona-Fiorentina Women’s

I CALE N DELLO DARI SPORT FIOREN TINO CALCIO A5 CALCIO A 5 FEMMINILE Isolotto Firenze Calcio A 5 Serie A Elite Gli incontri giocati 04.10.2015 Inebrya Lupe-Isolotto Firenze 6-0 11.10.2015 Isolotto Firenze-Città di Falconara 7-2 18.10.2015 Ichnusa Sinnai-Isolotto Firenze 0-8 25.10.2015 Futsal Breganze-Isolotto Firenze 3-9 01.11.2015 Isolotto Firenze-Futsal Portos Colonnella 3-5 08.11.2015 Ternana IBL Banca-Isolotto Firenze 2-1 15.11.2015 Isolotto Firenze-Kick Off 3-3 06.12.2015 Isolotto Firenze-Inebrya Lupe 8-2 13.12.2015 Città di Falconara-Isolotto Firenze 2-4 20.12.2015 Isolotto Firenze-Ichnusa Sinnai 3-3 10.01.2016 Isolotto Firenze-Futsal Breganze 0-2 17.01.2016 Futsal Porto Colonnella-Isolotto Firenze 1-4 I prossimi incontri 24.01.2016 Isolotto Firenze-Ternana IBL Banca 31.01.2016 Kick Off-Isolotto Firenze Per saperne di più consulta la pagina Facebook ufficiale della squadra: Isolotto calcio a 5

CALCIO A 5 MASCHILE Af Firenze Calcio A 5 – Serie C1 Gli ultimi incontri 04.12.2015 Futsal Pontedera-AF Firenze 2-6 11.12.2015 AF Firenze-Real Calcetto Rapolano 6-2 08.01.2016 AF Firenze-Unione Livorno 1-2 15.01.2016 Agla Prato San Giusto-AF Firenze 2-0 I prossimi incontri 22.01.2016 AF Firenze-Futsal EuroFlorence 29.01.2016 Mens Sana Siena Calcio-AF Firenze 05.02.2016 Cascina Montecavoli-AF Firenze 12.02.2016 AF Firenze-Futsal Torrita Per saperne di più consulta il sito www.firenzec5.it

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Gli amici de I’ Grillo - castellochannel.it

Via Sestese Un chilometro, mille insidie a cura di Matteo Dovellini, foto esclusive di Massimo Lombardi

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on è il titolo di un film, purtroppo. E neanche l’annuncio di un nuovo sport estremo. è la storia di via Sestese, snodo cruciale che collega Firenze con Sesto Fiorentino. Mille metri precisi, se calcolati dalla rotonda dove si trova il Caffè Neri, appunto al confine tra i due comuni, e l’allacciamento con il viale Undici Agosto. Un tracciato dritto, con una sola curva all’altezza del parcheggio scambiatore che in realtà è uno spiazzo interminabile dove ha trovato alloggio un lampredottaio rinomato e sempre affollato. Fin qui tutto regolare, se non fosse che su quella strada gli incidenti sono all’ordine del giorno. O quasi. Perché? Il traffico è intenso, a ogni ora della settimana, e se non fosse per qualche semaforo che di colpo si fa rosso, le velocità sarebbero sempre elevate. Negli anni il Comune di Firenze ha provato a rallentare la corsa degli automobilisti ma gli sforzi sono stati finora inutili. Autovelox non funzionan-

ti, corsie preferenziali che confondono tutti, delimitatori di traffico ingombranti e d’ostacolo specie per chi si muove su due ruote. E che si interrompono spesso. Troppe incongruenze che hanno fatto sbottare la popolazione il 19 dicembre scorso. Quando alle 5.30 della mattina l’auto con il ragazzo 27enne Lorenzo Donati alla guida, si è schiantata in un frontale con chi proveniva da Sesto. Il giovane di Calenzano non ce l’ha fatta, deceduto sul colpo. Da quel giorno il nostro sito ha lanciato una petizione online (che trovate su castellochannel.it) per chiedere maggiore sicurezza in via Sestese. E in pochi giorni i firmatari sono stati quasi mille. Come i metri di quella corsia preferenziale scellerata, appunto. Una raccolta che ha trovato sostenitori un po’ ovunque: Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio. E anche da altre parti d’Italia. Perché su quell’asfalto sono davvero migliaia le auto che passano senza sosta, giorno e notte. A fine dicembre l’assessore alla viabilità Stefano Giorgetti, insieme a due consiglieri comunali, ha fatto un sopralluogo lungo tutto il tratto per poi riferire agli uffici tecnici la situazione. Delicata ma riparabile. Occorre intervenire in maniera tempestiva, per trovare una soluzione che metta tutti d’accordo con l’obiettivo di garantire sicurezza ai migliaia di automobilisti

che vi passano ogni giorno. Via i paletti e spazio alle telecamere: questa potrebbe essere la soluzione più plausibile per la corsia preferenziale. E autovelox funzionanti, soprattutto. Quelli attuali sono soltanto scheletri di ferro e vetro imbrattati dalle bombolette spray e abbandonati a loro stessi. Ecco perché questa strada non è più gestita e gestibile. Occorre intervenire. Subito. E rendere sicura via Sestese, una volta per tutte.

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“Noi come l’Athletic Bilbao” a cura di Stefano Niccoli e abiti a Sesto Fiorentino e pensi al calcio locale, è inevitabile non fare riferimento al Rinascita Doccia, al Sesto Calcio 2010 e, soprattutto, alla Sestese. In città, però, c’è un’altra squadra che, a suon di vittorie da cinque anni, sta salendo agli onori della cronaca: stiamo parlando del Querceto. La formazione guidata dal carismatico presidente Luciano Bartolini gioca negli amatori, categoria che, purtroppo, non riscuote grande successo a livello mediatico. Di soldi ne circolano pochi, ma non mancano certo passione e partecipazione da parte di calciatori e tifosi. Già, i tifosi. Sono tanti quelli che seguono la compagine allenata da Cristian Rosi. Tanti e passionali. C’erano anche giovedì 10 dicembre, quando il Querceto, battendo 3-2 il San Frediano al Bartolozzi di Scandicci al termine di una gara al cardiopalma, si è aggiudicato la finale regionale Aics, conquistando così la qualificazione alle finali nazionali in programma a primavera. Il Querceto è come una grande famiglia e la mamma non può che essere la Casa del Popolo di via Napoli, 7. Qui calciatori e tifosi si ritrovano, si divertono e, a volte, fanno anche servizio in pizzeria o partecipano ad altre attività sociali. Un modo importante per rafforzare il senso di appartenenza al gruppo. Tuttosesto.net ha intervistato in esclusiva una delle colonne del Querceto: il difensore Lorenzo Bencini.

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Sei uno dei giocatori più rappresentativi del Querceto. Ci vuoi raccontare come ci sei arrivato e da quanto tempo ci giochi? “Sono arrivato nella stagione 1998-1999, avevo 22 anni. Mi ricordo i più ‘vecchi’ che dicevano: ‘Il Bencio è bravo ma tanto dura poco, è uno scapestrato’. Nei primi quattro anni non saltai un allenamento. Sono diciassette anni che vesto la casacca quercetena”. Ha un significato particolare per te giocare proprio nel Querceto? “Querceto per me è tutto. Non rinnegherei nessuna partita giocata con questa maglia, nemmeno quelle degli inizi, in campi in terra mediocri”. Qual è lo spirito che tiene unita la squadra dentro e fuori dal campo? “Aggregazione, amicizia, appartenenza, umiltà, attaccamento alla maglia a prescindere dai risultati. Questi devono essere i veri valori di un quercetano. Perché le vittorie potranno anche non arrivare più, ma se ci sono questi valori la storia quercetana non finirà mai”. Siete molto attenti alla storia del Querceto. So che avete creato una specie di ‘Hall of fame’. Ce ne vuoi spiegare i motivi? “Qui bisognerebbe chiedere al grande Alessandro Innocenti, l’idea è sua. A prescindere dal valore tecnico, la ‘Hall of fame’, grazie ad una targa memorativa, vuole ricordare le presenze e l’attaccamento alla maglia di tutti gli ex giocatori quercetani. Chi ha messo passione per questa maglia verrà sempre ricordato indipendentemente dal livello tecnico”. Quanto è importante la Casa del Popolo? “è alla base di tutto perché è da qui che nasco-

no le amicizie, le iniziative, ma soprattutto perché la stessa struttura ci supporta in qualsiasi iniziativa della squadra”. In passato il Querceto non aveva mai vinto nulla, ma negli ultimi cinque anni la squadra si sta togliendo molte soddisfazioni. Ti faccio una domanda provocatoria, visto che frequenti la Curva Fiesole: siete la Juventus degli amatori? “Negli ultimi cinque anni abbiamo ottenuto grandi risultati amatoriali. Abbiamo vinto tre campionati provinciali consecutivi. Su quattro partecipazioni ai regionali, abbiamo vinto tre finali ed abbiamo disputato tre volte i nazionali, tra cui una finale persa contro Brescia. Poi siamo stati vice campioni d’Italia e nella scorsa primavera abbiamo vinto la Coppa Italia. In questa stagione ci ripresenteremo ai nazionali per la quarta volta consecutiva in virtù della vittoria contro il San Frediano alla finale regionale giocata poco tempo fa. Si è trattato del terzo titolo regionale vinto. Nonostante tutti questi successi, il paragone con la Juve non ci sta proprio. Preferisco associare il Querceto all’Atletico Bilbao: la nostra è un squadra ‘basca’, tutti i giocatori frequentano assiduamente la struttura della Casa del Popolo e non ho ricordanza, in diaciassette anni, che ci sia stato un elemento del Querceto che abbia militato precedentemente in un’altra squadra del nostro campionato. La nostra forza sta proprio in quest’aspetto”. I tuoi compagni di squadra Marco Collini e Maurizio Di Carlo hanno detto che il giocatore più carismatico del Querceto sei tu. Ti senti di dover dir loro qualcosa?

“Hanno un po’ la mente annebbiata perché negli ultimi anni sono un po’ invecchiato e addolcito (ride, ndr). Diciamo che sono stato sempre presente nelle sconfitte e nelle vittorie. Li ringrazio”. La vostra squadra è composta da giovani e giocatori più esperti. Tra i secondi, impossibile non ricordare Sandro Nocchi. Due parole su di lui? “Un esempio per tutti, non ci sono parole. Più di 50 anni e si allena ancora. Mai una parola fuori le righe, talvolta viene anche in panchina. Highlander”. Capitolo tifosi: vi seguono in tantissimi in casa e in trasferta. Facciamo loro un ringraziamento? “Grandi U.Q. (il nome dei tifosi del Querceto, ndr). Il merito dei successi degli ultimi anni va soprattutto a loro. Se tutti i giocatori sono orgogliosi di vestire la nostra maglia è perché sulle tribune abbiamo un seguito che tutti ci invidiano. Questa sinergia tra squadra e pubblico è qualcosa di unico”. Sei stato per molto tempo capitano. Poi hai deciso di lasciare la fascia. Perché? “Ricordo ancora il giorno, un sabato pomeriggio di circa 15 anni fa contro il Novoli in trasferta: mancava Sandro Nocchi, così Luciano Bartolini, ora presidente e prima allenatore, si avvicinò al Giglione (Francesco Gigli, ex giocatore e preparatore atletico del Querceto, ndr) e, dopo un consulto, mi diede la fascia. In quel momento ero un giovane sempre più presente nella struttura e ricordo che, nel secondo tempo di quel match, mi lussai una spalla. Fu un dolore atroce, ma non abbandonai il campo perchè l’orgoglio di essere il capitano più giovane della storia del Querceto era superiore ad ogni cosa. Sono stato capitano per tredici anni fino a tre anni fa quando, insieme al vice Alessandro Innocenti, decidemmo di responsabilizzare i più giovani”. Come descriveresti il presidente Luciano Bartolini? “Lui è il Querceto. Luciano è il babbo di tutti, sempre sereno, sempre pronto ad ascoltarti e ad aiutarti. La sua grande passione è un esempio per tutti. Senza di lui il Querceto non esisterebbe”.

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Gli amici de I’ Grillo - Tuttosesto.net

Bencini (Querceto Calcio):


EVENTI

Fiorentini

Gianfranco Monti:

Sarò in diretta su Radio2 per questo mio 11° Festival

LO SHOWMAN FIORENTINO ANCORA A SANREMO CON CARLO CONTI SVELA LE NOVITÀ: DA RAMAZZOTTI ALLA PAUSINI, clus iva s E DAI POOH A PIERACCIONI ’grillo

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a cura di Chiara Baglioni

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ilioni di italiani aspettano con trepidazione ogni anno l’appuntamento con il Festival di Sanremo che quest’anno andrà in onda su Rai Uno da martedì 9 a sabato 13 febbraio, come sempre in diretta dal Teatro Ariston.

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Uno dei protagonisti di questa maratona musicale è ormai da molti anni il fiorentino Gianfranco Monti, impegnato nel retropalco per la diretta radio del Festival: «Questa è la mia undicesima presenza al Festival di Sanremo. Gli ultimi due anni inviato per Radio2 e anche quest’anno sarò in diretta per trasmettere il Festival: Carlo Conti in tv, io alla radio. Dal 16 gennaio tutti i week end dalle 19 alle 19:30 daremo spazio in studio alle giovani proposte analizzandole una per volta, per farle conoscere meglio al pubblico. Ogni giovane che si presenta al Festival ha la sua storia alle spalle, il nostro intento è svelarla agli ascoltatori». Quest’anno quale è il suo programma e il suo lavoro al Festival? «Farò la diretta dello show su Radio2. Dalle 20:40 fino a mezzanotte saremo in collegamento dietro il palco di Sanremo. In questa edizione ci sarà anche la parte comica perché insieme a me ci sarà PIF». Ci può svelare qualche novità di questo Festival? «Le novità saranno molte, Carlo ha voluto come ospiti i grandi interpreti della canzone italiana come Eros Ramazzotti, Laura Pausini, i Pooh con Riccardo Fogli. Questi personaggi era da tantissimo tempo che non calcavano il palco di Sanremo. La novità più importante è che Carlo ha voluto evitare gli ospiti da intervistare per 40 minuti, ma dare spazio agli italiani. Credo che per una serata dovrebbe esserci anche Leonardo Pieraccioni». Da esperto di musica quale è, secondo lei i talent musicali di oggi funzionano per portare alla ribalta i giovani cantanti o sono solo uno specchio televisivo? «La qualità della musica italiana sta tornando in questi ultimi anni soprattutto grazie ai talent show. Oltre a Sanremo sono una delle poche espressioni musicali che ci sono. Quindi ben vengano i talent per farci scoprire molti giovani interes-

santi, sennò non ne saremo a conoscenza. Da X-Factor, per esempio, abbiamo conosciuto un grande musicista che è Lorenzo Fragola e che presenterà una canzone bellissima sul palco dell’Ariston grazie a Sanremo giovani». Cosa ha di speciale il palco di Sanremo? «Ho avuto l’onore di calcare quel palco qualche pomeriggio fa, durante le prove. L’emozione che ti trasmette è indescrivibile, ha un carisma e una potenza unica. Ogni teatro ha la sua storia, e l’emozione ti viene anche solo guardando le poltrone rosse di un qualsiasi teatro, ma questo, che è uno dei più importanti a livello europeo, ti trasmette un qualcosa in più. Ecco perché presentarlo deve essere veramente tosto. Carlo Conti, così come Fabio Fazio e Pippo Baudo, hanno dalla loro parte il fatto di rimanere comunque calmi. Carlo è talmente tranquillo fuori dal palco e sul palco che trasmette tranquillità e serenità a tutti noi che ci lavoriamo. E così deve essere perché altrimenti quel teatro ti mangia».


All’Ariston

con Firenze nel cuore

Sarà ancora il conduttore fiorentino Carlo Conti il mattatore del Festival di Sanremo

a cura di Chiara Baglioni, Michela Lanza

C

he vi piaccia o no lo spettacolo musicale italiano più seguito dell’anno è il Festival di Sanremo. La kermesse canora che tanti criticano, è arrivata alla sua 66ª edizione e per il secondo anno consecutivo sarà ancora il fiorentinissimo Carlo Conti il direttore artistico nonché il conduttore televisivo. Al termine del suo primo Festival, non erano pochi i dubbi relativi ad un ipotetico bis. Ma alla fine il presentatore più famoso d’Italia (che molti considerano l’erede di Pippo Baudo per la sua bravura e la sua professionalità) ha accettato e rilanciato. Così, ci siamo. Siamo alle porte del suo secondo Festival, per il quale c’è molta attesa da parte della gente e della critica: «È il mio secondo anno dei tre previsti a Sanremo (ho firmato un contratto di tre anni come direttore artistico, poi come conduttore si vedrà) – ha detto lo stesso Conti durante la conferenza stampa di presentazione del Festival – quindi ringrazio i direttori di rete presenti e passati che mi hanno dato questa fiducia». Tra le novità assolute di quest’anno ce n’è

una in particolare: accanto al conduttore toscano più amato dal pubblico italiano, ci sarà un ‘valletto’, ovvero il bellissimo Gabriel Garko. Oltre all’attore, ci saranno le due consuete presenze femminili, che quest’anno sono la comica e imitatrice Virginia Raffaele e la show girl e attrice Madalina Ghenea. In sintesi, saranno praticamente quattro i co-conduttori che faranno da cornice allo spettacolo di Sanremo 2016. E che cornice: «Gli artisti che si esibiranno sul palco SONO il Festival di Sanremo, fanno parte del mosaico – ha sottolineato il conduttore fiorentino – poi però, come in ogni quadro e in ogni mosaico, c’è una cornice. E la cornice siamo noi, io e gli altri co-conduttori che divideranno il palco con me, oltre agli ospiti. Ecco, nella scelta dei co-conduttori ho cercato di stupire». Non si può dire che non ci sia riuscito. Del resto, stupire (in positivo) con idee sempre fresche e innovative è il suo mestiere. Poi, da profondo conoscitore della musica, ha stupito un altro particolare di quello che sarà il 66° Festival di Sanremo, ovvero che sul palco del Teatro Ariston verrà data la precedenza alla semplicità e all’italianità più totale. Infatti, tra i ‘superospiti’ confermati, ci sono i nostrani Laura Pausini, Eros Ramazzotti, I Pooh con Riccardo Fogli e Renato Zero. Un Festival dunque anche all’insegna del risparmio, senza nomi altisonanti, come ammesso anche dallo stesso Conti, attraverso un simpatico paragone culinario: «Se pesco un dentice, cucino un dentice. Se pesco un sarago, cucino un sarago. L’importante è che sia pesce fresco, bello, buono e che sia cucinato bene. Ho fatto un bel piatto – ha detto – cucinando ciò che son riuscito a trovare, e mi sembra tutto di altissima qualità. Non ho fatto bizze per arrivare ospitoni clamorosi perché non ne ho sentito la necessità». Quanti e chi saranno gli artisti che si esibiranno da martedì 9 a sabato 13 febbraio del 2016 sul palco dell’Artiston? Ci saranno 20 cantanti in gara per la categoria ‘big’ (Deborah Iurato e Giovanni Caccamo, Noemi, Alessio Bernabei, Enrico Ruggeri, Arisa, Rocco Hunt, Dear Jack, Stadio, Lorenzo

Fragola, Annalisa, Irene Fornaciari, Neffa, Zero Assoluto, Dolcenera, Clementino, Patty Pravo, Valerio Scanu, Morgan e Bluvertigo, Francesca Michielin, Elio e le storie tese) e 8 nuove proposte, giovani per lo più sconosciuti ma che, come già successo in passato, avranno la fantastica e unica opportunità di farsi conoscere al grande pubblico cantando dal vivo. I venti ‘campioni’ dovranno proporre una nuova canzone a testa e alla serata finale accederanno solo in sedici. Con queste premesse, il mattatore assoluto del Festival nonché direttore artistico Carlo Conti avrà una grossa responsabilità, visto che la kermesse, a fronte di milioni di spettatori, attira sempre una grande quantità di critiche indipendentemente da chi la conduce. Per la prima volta il conduttore fiorentino si è trovato a dover confezionare uno show a sua misura, di suo gusto, quindi a dover scegliere personalmente i cantanti in gara e gli ospiti. E siccome ripetersi o migliorarsi è sempre difficile, da questo Sanremo tutti si aspettano che Carlo tiri fuori gli artigli, che presenti in modo spiritoso e frizzante la kermesse (come del resto ha fatto un anno fa, registrando ascolti da record con un picco di share pari al 54,21%), dimenticando per qualche sera la conduzione istituzionale alla quale ci ha abituati negli ultimi programmi televisivi. Lui ha già dato l’input: «La parola d’ordine è divertirsi», aggiungendo: «Sarà un Festival all’insegna dell’allegria e della musica, ma anche della sicurezza con i biglietti nominali e una forte collaborazione tra Rai e forze dell’ordine». Firenze, che lo ha visto nascere professionalmente, fa già il tifo per lui. Perché vederlo lì, sul palco dell’Ariston, è come vedere un po’ tutti noi. Ironici e sempre pronti alla battuta. Goliardici e orgogliosi. E molto tifosi (della città e della Fiorentina). Beh, chi si ricorda di quando, solo un anno fa, il ‘nostro’ Carlo nazionale ha fatto dire ‘Forza viola’ al ct azzurro, nonché ex juventino Antonio Conte? Perché dal conduttore fiorentino c’è da aspettarsi di tutto. Per questo ci piace così com’è. Fiorentino, appunto.

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EVENTI

a Sanremo


SPETTACOLI

Nicola Pecci,

a Es clus iv I’grillo

un pò Nuti e un pò ‘Eddy’ L’artista toscano si racconta al Grillo: “Sono puro come Edward, amo la poetica comica di Nuti e la musica di Endrigo e Tenco” a cura di Michela Lanza

N

ato nel 1972 a Prato, Nicola Pecci prima prende parte dal ’91 al ’94 alla Bottega Teatrale di Firenze (una scuola di recitazione fiorentina fondata da Vittorio Gassman nel 1979), poi scopre l’amore per la musica, campo nel quale fa molteplici esperienze (tra cui una collaborazione con l’autore Francesco Sighieri). Un po’ attore con una bella voce, un po’ cantante con una certa predisposizione per la recitazione: è così che si potrebbe definire quel ragazzo dal volto timido ma espressivo, reso ultimamente noto da interpretazioni che lo hanno portato ad essere apprezzato dal pubblico toscano come ‘Francesco Nuti - Andata, caduta e ritorno’ e ‘Eddy il musical’. I’Grillo Fiorentino non ha perso tempo ed è balzato dal Pecci, per intervistarlo in esclusiva. Lui che prima di diventare un artista, ha anche giocato a calcio: «Nella stagione 1988-89 ho giocato negli Allievi della Fiorentina – racconta – e ricordo che ho fatto il torello con un giovanissimo Baggio che, per me, rimane un giocatore inimitabile. Anche se il calciatore che in assoluto rappresenta la storia viola non può che essere Giancarlo Antognoni». E invece tra i gigliati di oggi: «Sono un grande fan di Bernardeschi: è giovane, ha gran classe ed è il giocatore che si

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avvicina di più alla mia idea di calcio moderno». Inutile aggiungere che l’attore pratese tifa viola fin da bambino, ma da grande ha scelto di fare altro, cioè di esprimere il suo talento sul palcoscenico. Riuscendoci. Nicola, inizio col chiederle del musical nel quale ha interpretato Edward mani di forbice nello spettacolo ‘Eddy’, ispirato al film di Tim Burton. Ci racconta le diversità tra il film e il musical? «Inizio col dire che nel 2015 ricorreva il 25° anniversario dell’uscita del film che è stato ed è tutt’ora un cult. Il musical su ‘Edward mani di forbice’ non esisteva e non c’erano canzoni. Diciamo che l’esperimento che ha messo in pratica il regista Andrea Bruno Savelli è stato quello di inventarsi completamente tutta la parte musicale e di portare in scena un nuovo Edward. La storia è liberamente tratta dal film (per capirsi, Eddy è lui, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti) ma è meno collocata nel tempo. Nel film è ambientata nel periodo intorno agli anni Cinquanta, nel musical invece non c’è né una collocazione temporale, né geografica, anche se le canzoni nuove create per lo spettacolo sono ispirate volutamente al periodo anni Ottanta e Novanta, e sono influenzate da vene dark (erano gli anni dei Depeche Mode, dei Duran Duran, dei Pink Floyd). Tornando al

personaggio, il regista, per modernizzarlo, se l’è immaginato come un emarginato, per assurdo addirittura come un emigrato, e quindi inizialmente accolto con molta diffidenza ma anche con una sorta di eccitazione da parte di tutte le amiche della madre». Cosa le ha dato questo personaggio e cosa ha dato lei a ‘Eddy’? «Darmi la possibilità di interpretare ‘Eddy’ è stato un bel regalo che Andrea Bruno Savelli mi ha fatto, perché mi sento affine a questo personaggio. Mi riconosco nella dolcezza e nella purezza con le quali ha conquistato tutti. Cosa ho dato io a ‘Eddy’? Ho cercato di farmi penetrare più possibile da questo personaggio. Me lo sono sempre immaginato come un Gesù Cristo moderno, privo di malizie, un uomo veramente limpido. Ho cercato di dargli, nonostante la mia età non più fanciullesca, quel tocco in più di purezza e dolcezza che credo come attore mi appartenga. Che poi sono le stesse doti che riconosco in Edward». Quanto è stato difficile (o facile) interpretarlo? «Dalla prima lettura, ho sentito subito una sorta di affinità con il personaggio che andavo ad interpretare. Me l’ha fatto notare anche il regista, che fin dal primo momento ho trovato il registro della sua voce e anche i movimenti, cosa per me nuova. Essendo un attore classico, e venendo da una scuola dove si lavorava più sulla parola e meno sul corpo, di solito ho più problemi a trovare la fisicità. Invece con ‘Eddy’ è stato molto semplice e mi è venuto naturale essere lui». Lo spettacolo è andato in scena il 31 dicembre scorso al Teatro Dante ‘Carlo Monni’ di Campi e in replica il 1° di gennaio . Ci saranno altre date? «Il 31 dicembre scorso abbiamo staccato intorno ai 300 biglietti. Il 1° di gennaio oltre 200. Segno evidente che c’è molta curiosità e interesse per la versione teatrale di un vero e proprio cult, che si è confermato amatissimo dal pubblico. E quindi, anche per questo, il Teatro Carlo Monni che ha prodotto lo spettacolo è intenzionato a portarlo a giro. Con ogni probabilità entrerà in calendario la prossima stagione». Da Francesco Nuti (nello spettacolo ‘Francesco Nuti - Andata, caduta e ritorno’ di Valerio Groppa) a Edward mani di forbice (nello spettacolo ‘Eddy il musical’, regia di Andrea Bruno Savelli), a tanti altri: qual è il personaggio che le ha dato maggior soddisfazione?


mettere in gioco tantissimo. Questo per dire che nessun ruolo è facile, anche se ci sono poche battute da interpretare. Nessun personaggio è semplice da portare in scena: devi abbattere molti muri, quello della vergogna, quello del timore. Io poi sono un diesel, ci metto un po’ a entrare nella parte, a parte con ‘Eddy’ col quale mi sono sentito subito a mio agio...». Quale quello che ancora non ha interpretato e che vorrebbe interpretare? «Domanda molto difficile, alla quale non so dare una risposta precisa. Diciamo che mi piace lavorare sui personaggi che sono umani, che vivono con i piedi per terra ma con lo sguardo verso l’alto. Uomini fuori dal mondo reale, che vivono la realtà senza essere in grado di viverla. Personaggi un po’ surreali, a tratti irreali. Ecco, vorrei interpretare un personaggio così, ma non so associare un nome a questo profilo. Forse ‘Eddy’ riassume tante di queste cose». Quali sono i suoi progetti futuri? «Per il prossimo futuro, vorrei riuscire a portare in giro il più possibile lo spettacolo ‘Francesco Nuti - Andata, caduta e ritorno’. Nell’immediato, invece, sto lavorando ad una cosa molto stimolante e divertente con i ragazzi. In sintesi sono impegnato con le scuole e al Teatro di Rifredi con le ‘Operette morali’ di Leopardi e con Pirandello». Attore e cantante. Ma qual è il suo sogno nel cassetto? «Partendo dal presupposto che amo cantare e che non c’è stato uno spettacolo dove non me l’hanno fatto fare, devo dire che il mio sogno nel cassetto è quello di portare alla ribalta il teatro canzone, che è la cosa che più mi ap-

partiene, con il pensiero rivolto a Gaber. Insomma: la prosa unita alle canzoni. Ci sono numerosissimi attori, tantissimi cantanti, la concorrenza è agguerrita e forse con il teatro canzone qualcuno riesco anche a lasciarmelo dietro. È lì che credo di poter dare il meglio di me». Sbaglio o lei è musicalmente e artisticamente innamorato di Sergio Endrigo? «Sì. È così. Amo le canzoni di Sergio Endrigo (così come quelle di Luigi Tenco). E una delle cose più belle che mi sono capitate, è stata quella di aver musicato e pubblicato un suo testo inedito, che in realtà è una poesia che mi diede in dono sua figlia Claudia, dal titolo ‘1982’. Un regalo splendido. Così come quello di averci dato il permesso di portare in scena lo spettacolo tratto dal romanzo su Endrigo dal titolo ‘Quanto mi dai se mi sparo’. Per uno che ama la musica Endrigo come la amo io, cosa ci può essere di più bello?» Qual è la sua canzone del cuore? «‘Vedrai vedrai’ di Tenco, altro artista che musicalmente amo tantissimo. In quel brano c’è racchiuso tutto. Il rapporto con i genitori, con la madre che ha speranze nei confronto del figlio. E lui che torna a casa e le canta ‘vedrai, vedrai che cambierà’, sapendo benissimo che, al contrario, niente cambierà. Che tutto resterà uguale. È un po’ la mia storia, non che io sia un eterno secondo, ma quello delle grandi possibilità che alla fine non si sono realizzate sì. Però devo dire che tutto questo mi ha fatto vivere sereno la mia professione. E poi ‘Vedrai vedrai’ mi rilassa tantissimo e riassume il mio stato d’animo dopo i trentacinque anni».

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SPETTACOLI

«Francesco Nuti. Per me interpretarlo è stata una cosa molto grande. C’era timore iniziale nel confrontarsi con quello che per me è un mito della commedia italiana. Io sono un fan da sempre, conosco tutti i suoi film, che ho visto al cinema da adolescente e, ripeto, inizialmente avevo un po’ di timore, ma la voglia di provare a portarlo in scena era troppo grande per rinunciare. Mi sono detto e promesso di evitare i tentativi (per me sempre sbagliati) di imitazione. Ho portato il ‘mio’ Francesco Nuti. Essendo pratese ero facilitato dal dialetto e sono riuscito a farlo con le sporcature e le cadenze che lo stesso Francesco ha. Sono stato me stesso, ma ripensando a tutti i lati di Nuti. Di cosa avevo paura? Del suo lato comico. La sua poetica comica è unica, ma credo di aver fatto un buon lavoro: il pubblico ha riso, si è divertito e ha apprezzato che sia il regista romano Valerio Groppa che io abbiamo cercato di rispettare Nuti, dicendo assolutamente la verità. Che alla fine era quello che voleva Francesco. Sì, sia con la sua biografia (scritta via mail con il fratello Giovanni, in un periodo in cui si stavano vedendo meno), sia con lo spettacolo, desiderava che si dicesse la verità sulla sua storia. Per esempio è fondamentale il passaggio dello spettacolo in cui sottolinea il momento in cui lui stava male, quando gli davano e si dava dello ‘stronzo’ perché non riconosceva la malattia. Adesso speriamo di portarlo a Roma. Dovremo riuscirci in primavera». Quale quello più facile da interpretare? «Nasco come attore, poi avevo deciso di fare il cantante, abbandonando per un periodo il mio primo mestiere di interprete, per il quale ti devi


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eventi e spettacoli in biblioteca Sabato 23 gennaio * Ore 18,30 - Sala polivalente Andiamo a Teatro Incontro con Giuseppe Manfridi, Silvia Budri, Giovanni Speditati sullo spettacolo “La Ribelle” in scena al Teatro Manzoni Martedì 26 gennaio* ore 17 - Sala polivalente E’ da maschio?... E’ da femmina?... Letture per bambine e bambini da 7-10 anni a cura di Irene Biemmi, Pedagogista e Scrittrice Mercoledì 27 gennaio* ore 17 – Sala Bambini Favole e Merenda Narrazione di favole a cura di Silvia Frasson con gli allievi della Calenzano TeatroFormazione ore 18 - Sala Polivalente* “Etty Hillesum. Ritratto di una donna imperdonabile” lettura a cura di Elena Arvigo per il Giorno della Memoria 2016

Giovedì 11 febbraio* ore 21 - Sala polivalente Civichiamo Innocentemente il piacere di leggere e di ascoltare a cura di Marco Vichi e Lorenzo Degl’Innocenti. Ingresso € 4,00 Si consiglia la prenotazione. Ogni sera tè e pasticcini offerti dalla Pasticceria Neri. Gli spettatori dovranno portare una tazza!

Giovedì 4 febbraio * ore 21 - Biblioteca Giallo in Biblioteca Metti alla prova le tue doti investigative, e ricostruisci la scena del crimine insieme ai detective più brillanti del mondo!

Giovedì 28 gennaio * ore 17 - Sala Polivalente Fare gli Illustratori Laboratorio di illustrazione per tutti a cura di Giovanni Gheri

Venerdì 5 febbraio Ore 21,15 - Sala polivalente Proiezione del film “Walter Mitty” Cinema in Biblioteca -

Ore 21 – Sala Polivalente Cinema e Fotografia: un rapporto controverso Conversazione con David Bruni, docente di Storia del Cinema e di Teoria e storia della fotografia presso l’Università di Cagliari

Martedì 9 febbraio * ore 17 - Sala Polivalente Cosa vuoi fare da grande? Letture per bambine e bambini da 7-10 anni a cura di Irene Biemmi, Pedagogista e Scrittrice. * max 15 partecipanti*

Martedì 2 febbraio * ore 17 - Sala Polivalente Non solo principi azzurri e belle addormentate Letture per bambine e bambini da 7-10 anni a cura di Irene Biemmi, Pedagogista e Scrittrice.

Mercoledì 10 febbraio ore 21 – Caffè Letterario Giallo in cucina In compagnia di Nero Wolfe e della chef Caterina Sabrina Rossello

Venerdì 12 febbraio Ore 21,15 - Sala polivalente Cinema in Biblioteca Proiezione del film “Le relazioni pericolose” Sabato 13 febbraio* Ore 18,30 - Sala polivalente Andiamo a Teatro Incontro con Laura Sicignano autrice dello spettacolo “Le relazioni pericolose” in scena al Teatro Manzoni

Mercoledì 3 febbraio* ore 17 – Sala Bambini Favole e Merenda Narrazione di favole a cura di Silvia Frassoncon gli allievi della Calenzano Teatro Formazione

Via della Conoscenza 11 - Calenzano tel. 055 8833421 - biblioteca@comune.calenzano.fi.it Orario: lunedì dalle 15 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 13 http://web.comune.calenzano.fi.it/

teatro delle donne

RELAZIONI PERICOLOSE

sabato 13 febbraio ore 21.15 PRIMA REGIONALE TEATRO CARGO liberamente ispirato al romanzo di CHODERLOS DE LACLOS drammaturgia e regia di LAURA SICIGNANO con ELENA DRAGONETTI e ALDO OTTOBRINO L’amore si può fingere. Basta avere la fantasia di uno scrittore e l’abilità di un commediante. Lo scrive la Marchesa de Merteuil in una lettera, dove descrive l’educazione sentimentale a cui lei stessa si è sottoposta, con caparbia determinazione, per costruire il suo perfetto personaggio di Eva diabolica. Madame preferisce il sapere al piacere. È una mina vagante in una società dove le donne sono condannate a tacere ed obbedire. Ma la sua segreta e privatissima ribellione sarà anche il suo destino di autodistruzione. È più libera lei o la sua antagonista, la pia Madame de Tourvel che decide di abdicare ai suoi principi di devozione coniugale per consacrarsi definitivamente al suo amore? La Marchesa è regista di uno spettacolo crudele che vede protagonista Valmont, il libertino per eccellenza, che la società ritiene libero di agire secondo i propri capricci, fuori da ogni regola morale, anzi lo approva implicitamente, in quanto uomo. E in quanto uomo libero, la Marchesa lo sceglie per vendicare il suo sesso. Una guerra dove non ci sono vincitori. Una recita senza verità. 28 | I’grillofiorentino

info e prenotazioni: www.teatrodelledonne.com


A SCANDICCI

CONVERSAZIONI MUSICALI 2016 Incontri di approfondimento delle opere del Maggio Musicale in cartellone al Nuovo Teatro del Maggio di Firenze a cura degli Amici del Teatro del Maggio 17 febbraio 2016 ore 17.00 LES PECHEURS DE PERLES (I pescatori di perle) di Georges Bizet 9 marzo 2016 ore 17.00 L’ITALIANA IN ALGERI di Gioacchino Rossini prima 15 marzo 2016 Ingresso libero - info 055 7591860 25 gennaio, ore 21.30 LA FEBBRE DEL LUNEDÌ SERA: IL SEGRETO DEL SUO VOLTO Presso Cabiria Di Gianfranco Nenciolini E C, Piazza Piave, 30 gennaio, ore 21.00 AURORA DI SERA: GOSPODIN Presso Teatro Aurora, via San Bartolo in Tuto 1 con Claudio Santamaria, Federica Santoro e Marcello Prayer. 31 gennaio, ore 11.00 IL LIBRO DELLA VITA 2 Presso Nuovo Auditorium, piazzale della Resistenza MASSIMO LIVI BACCI parla di NOSTROMO, di Joseph Conrad. Ingresso gratuito

1 febbraio, ore 21.30 LA FEBBRE DEL LUNEDÌ SERA: CLASS ENEMY Presso Cabiria Di Gianfranco Nenciolini E C Snc, Piazza Piave, 2 La visione è riservata ai soci 8 febbraio, ore 21.30 LA FEBBRE DEL LUNEDÌ SERA: LA TRATTATIVA Presso Cabiria Di Gianfranco Nenciolini E C Snc, Piazza Piave, 2 - La visione è riservata ai soci 13 febbraio, ore 15.45 UN LIBRO UN FILM – REVOLUTIONARY ROAD Presso Biblioteca Di Scandicci, Via Roma, 38/a UN LIBRO UN FILM 2015/16 L’orgoglio e il pregiudizio. INGRESSO RISERVATO per i possessori di I-card e Educard fino a esaurimento posti 14 febbraio, ore 11.00 IL LIBRO DELLA VITA 2 Presso Nuovo Auditorium, piazzale della Resistenza SERRA YILMAZ parla di LA BASTARDA DI ISTANBUL, di Elif Şafak a partire dal suo omonimo spettacolo teatrale. Ingresso gratuito.

Scandicci e le sue radici 2

solidarietà

Venerdì 22 gennaio alle 21 l’appuntamento con la solidarietà è al Teatro Aurora di Scandicci Lo spettacolo “Scandicci e le sue radici” seconda parte, promosso dall’Associazione San Zanobi a favore di Voa Voa Onlus, cui sarà devoluto il ricavato dell’evento benefico. A presentare la serata, Alessandro Masti di Radio Toscana, mentre il Jazz Club Corazon Latino animerà lo spettacolo con un gruppo di ballerini che si esibiranno in coreografie tipiche degli anni tra il 1945 e i Settanta. Periodo storico abbracciato dalla proiezione di immagini selezionate grazie all’archivio di Foto Ottica Pulman e alla ricerca storica di Giuseppe Garbarino. Durante lo spettacolo Andrea Chiarugi canterà delle canzoni dal suo repertorio, inoltre la compagnia teatrale Guelfi e Ghibellini si esibirà in sketch umoristici. Dopo il successo della scorsa edizione, l’evento patrocinato dal Comune di Scandicci e sponsorizzato da UnipolSai e Cariparma, nasce dalla volontà dell’associazione San Zanobi - che da anni organizza eventi e manifestazioni legate ai festeggiamenti per il Santo Patrono della comunità di Scandicci - di confrontarsi con realtà dell’associazionismo assistenziale. Sempre a favore di Voa Voa Onlus, l’associazione si è distinta anche per l’iniziativa editoriale “Salire in Alto”, un libro di itinerari sulle colline di Scandicci, libro scritto da Giuseppe Garbarino e che sarà possibile acquistare anche la sera dello spettacolo. Posto unico, biglietto a invito. Info: Massimo 3336136338; Giuseppe 3298032085 Info: www.voavoa.org; www.credereamareresistere.com; #rarinoninvisibili; @voavoaonlus www.voavoa.org

teatro dellA limonaia 14 febbraio 2016 ore 21

MATERNITÀ N.ONE OVVERO IL BIG BANG

di e con Annamaria Guerrini regia Antonio Branchi produzione ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE Teatro della Limonaia - Sesto Fiorentino Lo spettacolo racconta la storia di una donna che scopre di aspettare un bambino, del suo cammino verso la maternità. Del suo “big bang”. Della nascita e ri-nascita. Scoperte, sorprese, stupore sono il fil rouge della storia: quando si rende conto che quello che prova non è quello che credeva, quello che tutti raccontano, entra in conflitto con se stessa ma soprattutto con “quel nuovo mondo”, il mondo appunto della maternità. Un mondo fatto anche di ipocrisia, luoghi comuni e convenzionalità. In questo stato di “ambivalenza emotiva” chiede aiuto e conforto alla ricerca disperata di empatia con ostetriche, mamme del corso pre-parto,dottori, amici, suocera e sconosciuti. “Questa non è solo la mia storia, ma è la storia di tutte quelle donne e uomini con i quali mi sono felicemente, accanitamente e disperatamente confrontata, in questi ultimi anni.” info e prenotazioni www.teatrodellalimonaia.it

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APPUNTAMENTI CULTURALI


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musica

E Zubin Metha

dirige Bollani ed Elio… Un inizio di 2016 effervescente per il calendario musicale fiorentino a cura di Chiara Baglioni l panorama musicale fiorentino è iniziato alla grande nel 2016 con Jovanotti e il suo ‘Lorenzo nei palasport’. Lorenzo Cherubini, al Mandela Forum il 18 e il 19 gennaio scorsi, ha continuato il tour nei palazzetti italiani dopo il grande successo estivo di ‘Lorenzo negli stadi’. è stata una vera festa con un ritmo musicale contemporaneo in cui Lorenzo ha gestito dalla scaletta dei pezzi alla scenografia, ai costumi e agli arrangiamenti. Dal passato al futuro: all’Obihall il 27 gennaio saranno in Tour Teatrale I Nomadi, il gruppo più longevo della musica italiana. Nati 52 anni fa, I Nomadi hanno concluso il 4 ottobre il loro tour estivo che ha riempito le piazze e i campi sportivi da Palermo a Como. A partire da novembre, il gruppo emiliano ha ripreso il tour invernale toccando numerose città d’I-

I

TEATRO E MUSICA Domenica 24 gennaio, ore 15.30

Giovedì 28 gennaio, ore 20.00 Venerdì 5 febbraio, ore 20.00 Opera LA VOIX HUMAINE / SUOR ANGELICA Francis Poulenc / Giacomo Puccini Opera di Firenze Sabato 23 gennaio, ore 20.00 Martedì 26 gennaio, ore 20.00 Martedì 2 febbraio, ore 20.00 Domenica 7 febbraio, ore 15.30 Balletto Opera EL AMOR BRUJO / GOYESCAS Manuel de Falla / Enric Granados Opera di Firenze Domenica 24 gennaio, ore 21.00 Bananas presenta Nuzzo e Di Biase Gli impiegati dell’amore di David Foenkinos traduzione e adattamento di Michele De Virgilio regia Marie Pascale Osterrieth Teatro Puccini Martedì 26 gennaio, ore 21.00 Cervelli in Tempesta BENT dal testo di Martin Sherman regia Lorenzo Tarocchi Teatro di Rifredi

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talia e d’Europa. Dopo 51 dischi incisi e 15 milioni di copie vendute, I Nomadi si confermano uno dei gruppi più apprezzati dal pubblico italiano. Una assoluta novità rappresenta il concerto del 29 gennaio al Mandela Forum con il direttore d’orchestra Zubin Mehta che dirigerà il pianista Stefano Bollani in ‘Rhapsody in blue’ di George Gershwin. Un esperimento di musica moderna che alterna pezzi di Stra-

vinsky alla festosa Overture dal Candide di Bernstein. Il giorno dopo, sempre al Mandela, Mehta dirigerà Elio de Le Storie Tese in una inconsueta versione di ‘Pierino e il lupo, fiaba musicale’. Il concerto sarà suonato dal Maggio Musicale Fiorentino, con un narratore di fiaba eccezionale come Elio. Il 30 gennaio il Teatro Verdi vede in scena Carmen Consoli che torna nella dimensione unica ed elegante dei teatri a quasi un anno dall’uscita del suo ultimo disco ‘L’abitudine di tornare’. La Cantantessa, reduce da cinque appuntamenti nelle capitali europee, riparte da gennaio 2016 con il suo nuovo tour teatrale che attraverserà tutta l’Italia nei prossimi mesi. Un appuntamento di assoluto interesse è quello che vede protagonisti i Subsonica, il 18 febbraio al Viper Theatre, con il racconto della loro storia musicale dalla metà degli anni ’90 ad oggi, attraverso tre brani di ognuno dei sette album editi. Il club tour arriva dopo lo straordinario successo estivo con oltre 100.000 spettatori complessivi. ‘Una foresta nel club’ partirà da Livorno e si concluderà a Milano il 24 febbraio.

Da martedì 26 gennaio a sabato 30 gennaio, ore 20.45; domenica 31 gennaio, ore 15.45 ORESTEA - AGAMENNONE di Eschilo regia Luca De Fusco Teatro della Pergola

Venerdì 29 gennaio, ore 21.00 PAREDES - RUIZ DIETRICH PAREDES direttore EDICSON RUIZ contrabbasso musiche di BUSONI, ROTA, BEETHOVEN Teatro Verdi

Mercoledì 27 gennaio, ore 20.00 Mercoledì 3 febbraio, ore 20.00 Opera L’IMPERATORE DI ATLANTIDE di Viktor Ullmann Teatro Goldoni

Venerdì 29 gennaio, ore 20.00 Concerto ZUBIN MEHTA/ STEFANO BOLLANI Nelson Mandela Forum

Dal 27 al 30 gennaio, ore 21.00 Orto degli Ananassi LA PARTE MIGLIORE DI ME di Francesca Detti e Andrea Gambuzza con il contributo di Fondazione Sipario Toscana Onlus e Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro di Rifredi Dal 28 gennaio al 07 febbraio PUPI E FRESEDDE TEATRO DI RIFREDI LUCIA POLI in L’INTRUSA preceduto da È UNA BELLA GIORNATA DI PIOGGIA Di Eric-Emmanuel Schmitt Sala della Musica – Relais Santa Croce

Venerdì 29 e sabato 30 gennaio, ore 21.00 Arca Azzurra Teatro presenta Alessandro Benvenuti Chi è di scena testo e regia di Alessandro Benvenuti Teatro Puccini Sabato 30 gennaio, ore 20.00 Concerto ZUBIN MEHTA/ ELIO, PIERINO E IL LUPO Diretto da Zubin Mehta Nelson Mandela Forum Sabato 30 gennaio, ore 20.45 CARMEN CONSOLI Tour Teatri 2016 Teatro Verdi Domenica 31 gennaio Il Paracadute di Icaro LA CAVALLINA FATATA Teatro di Rifredi Dal 2 al 7 febbraio: giorni feriali ore 21.00, domenica ore 16.30 La Compagnia degli Onesti

LA FORTUNA SI DIVERTE di Athos Setti Teatro di Rifredi Da martedì 2 febbraio a 6 febbraio sabato, ore 20.45; domenica7 febbraio, ore 15.45 ORESTEA – COEFORE/EUMENIDI di Eschilo Teatro della Pergola Giovedì 4 febbraio, ore 20.00 Concerti Sinfonie di Beethoven GUILLERMO GARCÌA CALVO Opera di Firenze Giovedì 4 e venerdì 5 febbraio, ore 21.00 Michela Signori – Jolefilm presenta Marco Paolini Ballata di uomini e cani dedicata a Jack London Teatro Puccini Dal 4 al 7 febbraio: da giovedì a sabato ore 20.45, domenica ore 16.45 LORELLA CUCCARINI in RAPUNZEL il musical regia MAURIZIO COLOMBI Teatro Verdi Lunedì 8 febbraio, ore 21.00 Sosia & Pistoia presenta Beppe Severgnini La vita è un viaggio di Beppe Severgnini Teatro Puccini


Martedì 9 febbraio, ore 20.00 Mercoledì 10 febbraio, ore 20.00 Opera FRA DIAVOLO Al Teatro dell’Opera di festeggia la conclusione del Carnevale 2016 con le avventure in musica del brigante gentiluomo Michele Pezza, detto Fra Diavolo, in uno spettacolo in forma semiscenica realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Cherubini”. Il 9 sera, Martedì Grasso, pubblico in maschera! www.operadifirenze.it Mercoledì 10 febbraio, ore 21.00 CONCERTO DI CARNEVALE TIMOTHY BROCK direttore in collaborazione con il Conservatorio ‘Cherubini’ di Firenze musiche di GERSHWIN, ANDERSON, ROTA, MUSORGSKIJ Teatro Verdi Mercoledì 10 febbraio, ore 21.00 THE ARISTOCRATS in concerto Teatro Puccini Giovedì 11 febbraio, ore 21.00 Terry Chegia presenta FlamenQueVive FlamencaSon Teatro Puccini

dal martedì al sabato ore 20.45; domenica ore 15.45. Giorno di riposo: 15 febbraio I DUELLANTI Alessio Boni, Marcello Prayer di Joseph Conrad Teatro della Pergola Venerdì 12 febbraio, ore 20.45 OTELLO BALLETTO DI ROMA presenta JOSÈ PEREZ OTELLO Teatro Verdi Venerdì 12 e sabato 13 febbraio, ore 21.00 ITC 2000 presenta Ale & Franz Tanti lati-Latitanti Teatro Puccini Venerdì 12 febbraio, ore 20.00 Sabato 13 febbraio, ore 20.00 Concerti JOHN AXELROD Opera di Firenze Dal 12 al 14 febbraio: venerdì e sabato ore 20.45, domenica ore 16.45 Saverio Marconi In VARIAZIONI ENIGMATICHE di Éric-Emmanuel Schmitt Regia di Gabriela Eleonori Sala della Musica – Relais Santa Croce Domenica 14 febbraio, ore 16.45 Compagnia Italiana Di Operette presenta CIN CI LA’ musica CARLO LOMBARDO Teatro Verdi

Giovedì 11 febbraio, ore 17.00 I giovedì di casa Martelli FANTASIE ESOTICHE Georges Bizet ed Emilio Salgari Museo Casa Martelli Dall’11 al 21 febbraio:

Le Gallerie degli Uffizi, il nuovo complesso museale nato a seguito della recente riforma Franceschini dall’unione della Galleria degli Uffizi, dei musei di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli, diretto da Eike Schmidt, annunciano il programma espositivo per il 2016, che comprenderà 9 eventi: “Fece di scoltura di legname e colorì”. La scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze a cura di Alfredo Bellandi Uffizi, 21 marzo – 28 agosto 2016 Ospiti a Palazzo Pitti: il Polittico della Santa Croce di Adam Elsheimer a cura di Matteo Ceriana e Anna Bisceglia Palazzo Pitti, Galleria Palatina, aprile – luglio 2016 Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici a cura di Anna Bisceglia, Matteo Ceriana e Simona Mammana Palazzo Pitti, Galleria Palatina, 9 maggio – 4 settembre 2016

FIERE E EVENTI Sagra delle frittelle Via Roma, 30 Bagno a Ripoli Circolo SMS di San Donato in Collina sab 9 gen - dom 20 mar 2016 E-Textile Carnival: tessi il tuo Carnevale con la luce! Via Romana, 17 Firenze Museo di Storia Naturale domenica 7 febbraio 16 http://il-laboratorio.academy prenotazioni@terzacultura.it. Laboratorio per adulti e bambini dagli 8 ai 99 anni presso Il_Laboratorio all’interno del Museo di Storia Naturale La Specola. Via Fratelli Rosselli,2 Firenze Magico Teatro Il trucco c’è ma non mi dona Via dell’Ulivo, 6 Firenze Spazio Alfieri mar 26 gennaio 16 Lupis, il campione italiano di Magia 2014 in uno spettacolo divertente e misterioso. www.spazioalfieri.it Morte a Venezia MMXVI Via Federigo Stibbert 26 Firenze Sabato 13 febbraio è ancora carnevale con La Nuit de Sade e “Morte a Venezia MMXVI“, evento speciale nella Limonaia dello Stibbert, edificio neoclassico progettato dall’architetto Giuseppe Poggi nel favoloso complesso museale fiorentino. Ingresso: 15€ con consumazione. Infoline: 3385975926 info@lanuitdesade.it

Vintage Selection N. 27 Viale Fratelli Rosselli, 5 Firenze Stazione Leopolda 27 gennaio - 31 gennaio 16 Mostra-mercato di abbigliamento, accessori e oggetti design vintage. Ingresso 5€. www.vintageselection.it

Fiera del cioccolato artigianale Piazza di Santa Maria Novella 12 febbraio - 21 febbraio 2016 Tanti nuovi eventi, incontri con esperti del settore, percorsi culinari studiati ad hoc seguendo le tendenze e i gusti del momento, permetteranno a tutti i partecipanti di scoprire il mondo del cioccolato in tutte le sue diverse forme, con creatività e divertimento. Non mancheranno ovviamente giochi e workshop per divertire anche i più piccoli. Dieci golosissimi giorni in cui artigiani cioccolatieri saranno lieti di presentare le loro prelibatezze, frutto dell’antica tradizione, per offrire a grandi e piccini la più grande varietà di prodotti artigianali e far conoscere le numerose lavorazioni di un prodotto unico e amato da sempre come il cioccolato. www.fieradelcioccolato.it

Le mostre del 2016 nei musei delle Gallerie degli Uffizi

Sguardi sul Novecento. Disegni di artisti italiani tra le due guerre a cura di Marzia Faietti e Giorgio Marini Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe, 17 maggio – 4 settembre 2016 Splendida Minima Piccole sculture preziose nelle collezioni medicee: dalla Tribuna di Francesco I de’ Medici al tesoro granducale a cura di Valentina Conticelli, Riccardo Gennaioli e Fabrizio Paolucci Palazzo Pitti, Museo degli Argenti, 21 giugno – 2 novembre 2016 Scoperte e Massacri. Ardengo Soffici e l’Impressionismo a Firenze a cura di Vincenzo Farinella e Nadia Marchioni Uffizi, 26 settembre 2016 - 8 gennaio 2017

La rivincita del colore sulla linea. Disegni veneti dall’Ashmolean Museum e dagli Uffizi a cura di Marzia Faietti, Giorgio Marini e Catherine Whistler Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe, 18 ottobre 2016 – 8 gennaio 2017 Tempo reale e tempo della realtà. Gli orologi di Palazzo Pitti dal XVIII al XX secolo a cura di Simonella Condemi e Enrico Colle Palazzo Pitti, Galleria d’arte moderna, 13 settembre 2016 – 8 gennaio 2017 I Quattro Continenti. Arazzi fiorentini su cartone di Giovanni Camillo Sagrestani a cura di Caterina Chiarelli e Daniele Rapino Palazzo Pitti, Galleria Palatina, 27 settembre 2016 – 8 gennaio 2017

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9 e 10 febbraio, ore 21.00 Carrozzeria Orfeo THANKS FOR VASELINA dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari drammaturgia Gabriele Di Luca regia Gabriele Di Luca Teatro di Rifredi


Vuoi risparmiare sulla tua polizza RCA? Passa a trovarci Agenzia Generale Firenze Europa 300 di Giovanni Simonetti Piazza Bernardino Pio, 47 - 50126 FIRENZE (zona Viale Europa) Sede Secondaria Via Cairoli, 15r - 50131 Firenze (zona Stadio) tel. 055 6810904 - Fax 055 6801645 email: giovannisimonetti@agentivittoria.it

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Sponsor: LA SOCIETĂ€ Presidente Federico Bagattini Direttore generale Alessandro Bassi Direttore sportivo Cesare Calamai Team Manager Graziano Chiari Contabile Gianni Tamborrino Accompagnatore Prima Squadra Pietro Lista Segretario Gianni Bagatti Accompagnatore consigliere Luigi Benvenuti

STAFF TECNICO E MEDICO Allenatore Giovanni Simonetti Allenatore in seconda e della Juniores Ilio Giovannetti Collaboratore tecnico Stefano Pallini Preparatore atletico Marco Falasca Allenatore dei portieri Caioli Daniele Responsabile sanitario Alberto Moccia Fisioterapista Alessandro Sirigu


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