4children DALLA PARTE DEI BAMBINI
“VI RACCONTAMO L’INCONTRO CON NOSTRO FIGLIO”
4children - Anno XIII - N°3 DPR 353 / 2003 ( conv. il L. 27/02/04 Art 1 comma E3 ) 04/2015 - 4children è una pubblicazione periodica di Cifa, organizzazione non governativa che tutela i diritti dei bambini. www.cifaong.it
QUANDO UN SAD PUò CAMBIARE LA VITA
LA MUSICA DEGLI INTI-ILLIMANI per l’etiopia
Anno XIII - N° 3 - Ottobre - Dicembre 2015 Direttore Responsabile: Gianfranco Arnoletti Progetto grafico e impaginazione: Davide Andrini Revisione testi a cura di: Paola Strocchio Editore: CIFA Onlus, Via Ugo Foscolo 3, 10126 Torino Tel. 011 4338059 (segreteria adozioni), 0115063048 (ufficio comunicazione), 011 4344133 (direzione cooperazione internazionale), fax 011 4338029, e-mail info@cifaong.it www.cifaong.it Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3633 del 25/02/1986. Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa richiesta in data 27/04/1998. Spedizione in abbonamento postale Legge 662/96, articolo 2, comma 20/c - C.R.P. Asti C.P.O. È vietata la riproduzione anche parziale di testi e illustrazioni. Ai sensi della Legge 675/96 sulla tutela dei dati personali, i dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti verranno trattati in forma cartacea ed automatizzata e saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del giornale oggetto di abbonamento o di altre nostre testate come copie saggio e non verranno comunicati a soggetti terzi. Il conferimento dei dati è facoltativo ed è possibile esercitare i diritti di cui all’art. 13 facendone richiesta al responsabile trattamento dati: CIFA Onlus.
Scrivi a Cifa ufficiostampa@ cifaong.it
L
a rivista che hai tra le mani è in formato elettronico leggibile e scaricabile. Se non intendi conservare questo numero di 4children, quando avrai terminato di leggerlo scegli di inviarlo a un amico. 2
Aspettiamo le tue testimonianze, le tue foto, i tuoi ricordi e naturalmente le tue domande
SOMMARIO ottobre - dicembre 2015
l’eDITORIALE
Interviste
6
28
DIVENTARE MAMMA E PAPà
eco wed Una cerimonia solidale ed elegante al tempo stesso
L’incontro con il proprio figlio in un Paese lontano
29
7
AGEVOLAZIONI
Mostra cinema Venezia
Un servizio dedicato alle famiglie
Un premio dedicato al “Sorriso diveso”
8
32
POST adozione
cifa services
Modalità di invio delle relazioni in Cambogia
Dalla parte delle famiglie. Sempre
11
fondazione zanetti
Un sostegno prezioso per lo zoo bambini in Togo
12
sostegno a distanza
Un aiuto concreto per il giovane YITAGESSU, in Etiopia
14
etiopia
Buona festa del Meskel a tutti!
15
cooperazione Diario di viaggio in Cambogia
19
DOnoday 2015 Anche la nostra ONG risponde all’appello dell’Istituto Italiano della Doanazione
20
MUSICA Gli Inti-illimani sul palco a Santena per i “nostri” bambini
21
25
Al via la nostra campagna solidale
Quando una tazzina di caffè fa bene anche ai bambini
aspettando il natale
22
5x1000 Una firma per il futuro dei bambini di tutto il mondo
caffè del cuore
27
pane e bontà Continua la collaborazione con i panifici Delper
3
ADOZIONI IN CRISI: “RIPARTIAMO DA ZERO”
Sgravi fiscali irrisori, poca attenzione e futuro incerto. E i bambini pagano il prezzo più salato
Gianfranco Arnoletti presidente Cifa Onlus Avrete sicuramente sentito e letto del crollo generale delle adozioni internazionali. Una crisi nell’aria da anni, figlia di numerose criticità e contingenze che si sono verificate negli ultimi tempi.
adozioni alla quantità delle stesse adozioni, mi fa molto male. E soprattutto vale un pugno nello stomaco per tutti i bambini che negli ultimi anni sono diventati figli grazie all’adozione internazionale.
La crisi è sicuramente la motivazione che va per la maggiore. Indubbiamente le difficoltà economiche hanno un peso importante, perché influenzano la quotidianità di ciascuno di noi. Ma andrei oltre. Anche le incertezze legate al futuro, in particolare a quello professionale, hanno un peso specifico rilevante per quanto riguarda le adozioni. Va da sé che la mancanza – per lo meno in alcuni casi – di sicurezza lavorativa rende impegnativo il semplice pensiero di mettere su famiglia. In un recente convegno dedicato alle adozioni internazionali che si è svolto a Gabicce, si è ipotizzato anche che la diminuzione delle adozioni sia possibile conseguenza di un crollo anagrafico importante della fascia di età compresa tra i 30 e i 40 anni.
Ancora, pensiamo agli sgravi fiscali di cui possono beneficiare le famiglie adottive. “Ristrutturare Cifre irrisorie, quasi irriverenti. Ancora di casa prevede più se paragonate detrazione del a quanto è invece 65%...Adottare, possibile detrarre se si soltalto il 19%” sceglie di ristrutturare il bagno di casa; ben il 65% della spesa , contro il 19% della spesa sostenuta con un’adozione. Evidentemente è più meritorio un rifacimento di un immobile rispetto a trovare una famiglia a un bambino. Sono molto disorientato.
Personalmente però credo ci sia di più.
Credo fermamente che l’unica soluzione passi per una rifondazione del sistema. Ripartire da zero, facendo rete. Con un unico obiettivo: permettere a tutti i bambini del mondo di diventare figli •
Da qualche tempo avverto sempre meno attenzione rivolta alle adozioni internazionali. E non parlo soltanto di attenzione mediatica. Anche dal punto di vista istituzionale i riflettori mi paiono spenti. E sentire sedicenti giustificazioni, secondo cui si è scelto di preferire la qualità delle 4
A questo punto, cosa fare?
Il Presidente Gianfranco Arnoletti
ADOZIONE
5
“il buongiorno si vede dal mattino” L’esperienza del “primo incontro” raccontata da una mamma e da un papà”
A
ncora un volta abbiamo scelto di lasciare la parola direttamente a voi genitori, che avete vissuto l’adozione in prima persona. Buona lettura!
“
Stamattina, appena svegli, ci siamo guardati: entrambi non abbiamo dormito granché, ma sono evidenti nei nostri occhi l’emozione e un po’ di ansia. Sì, perché oggi è “quel” giorno, così tanto aspettato, sognato, per cui ci siamo preparati con così tanta pazienza e determinazione: il giorno dell’incontro con nostro figlio. Non ci rendiamo ancora veramente conto di essere arrivati a questo momento tanto atteso, ma il lettino nella nostra stanza ci fa capire che non stiamo sognando a occhi aperti. Ieri sera abbiamo festeggiato insieme con le altre coppie (ben sei!), nostre compagne di viaggio in quest’avventura. Abbiamo riso, scherzato, ci siamo raccontati le nostre storie, molti aneddoti. Abbiamo fatto gruppo, ci siamo fatti forza a vicenda in attesa del giorno seguente, un po’ preoccupati, ma tutti felici e pieni di gioia e speranza. Essere qui oggi è davvero un’avventura: dopo aver lottato contro psicologi, assistenti di ogni genere, dottori, burocrati statali, carte-timbri-bolli e persino tempeste atmosferiche (come quella che ci ha costretto al dietro-front durante il volo Pechino-Hohhot e a rimanere seduti in pista per quasi un’ora prima di poter ripartire), ora stiamo finalmente per coronare il nostro sogno. Doccia, colazione, poi di nuovo in stanza per gli ultimi preparativi. Ci siamo abbracciati per l’ultima volta come marito e moglie prima di scendere; fra pochi minuti saremo genitori e i nostri abbracci avranno tutt’altra valenza, tutt’altro altro 6
gusto: il gusto dell’amore che genera donandosi all’altro. Aspettiamo nervosi in una sala dell’hotel insieme con i nostri compagni d’avventura, pieni di emozione, di speranza, di nuovi sogni. Finalmente, alle 10.10 sentiamo piangere con voce squillante: ci voltiamo e vediamo entrare un bimbo urlante a squarciagola e con grossi lacrimoni che scendono dagli occhioni spaventati: è nostro figlio! Che ha continuato a piangere per un’ora e mezza in braccio al papà cui si era aggrappato come un koala, disperato, dimostrando però a tutti i presenti di avere un futuro assicurato quanto meno come corista alla Scala di Milano (o più modestamente in qualche mercato di quartiere). La mamma nel frattempo faceva di tutto per distrarlo un po’ e per staccarlo dal papà “albero”. Alla fine, dopo un’ora e mezza, molta pazienza e tante bolle di sapone, ha fatto i primi sorrisetti e ci ha guardato con i suoi grandi occhioni sgranati. “Ma chi sono questi due?”, si sarà chiesto. Dopo il disbrigo delle pratiche di affido temporaneo, alle 13 siamo risaliti in stanza, dove senza troppi problemi ha accettato subito di farsi cambiare il pannolino (ne aveva fatta tanta, era spaventato!). Poi, appena visto il biberon, ci si è attaccato subito e non smetteva più di ciucciare. Dopo la pappa si è addormentato come un sasso, lasciando i suoi due neo genitori, visibilmente provati, a guardarsi interdetti negli occhi. Beh, almeno si è fatto capire bene (eliminando in un sol colpo una delle nostre più grandi paure: come capiremo un bimbo piccolo che comprende solo una lingua così diversa e che ha vissuto esperienze a noi sconosciute?), ci diciamo, e a prima vista ci sembra molto curioso. Dopo il riposino si è svegliato e si è guardato un po’ in giro disorientato, perché non riconosceva l’ambiente.
Dopo aver mangiato una bella banana e aver giocato un po’ siamo usciti alla scoperta del mondo. Ha zampettato per il corridoio avanti e indietro, poi siamo scesi nell’immensa hall e lì si è perso a guardare le meraviglie dell’albergo. Siamo andati in strada e per la prima volta ha visto la città. Abbiamo preso un passeggino e si è trovato subito a proprio agio (e per fortuna, perché nel pomeriggio ha rifatto il koala con mamma e gli ha quasi distrutto il braccio!), quindi siamo tornati in albergo e siamo andati a cenare. Si è mangiato un’intera scodella di noodles e parecchi ravioli a vapore. Che fame! Tornati in stanza, una nuova tragedia ci colpisce come un fulmine: il bagnetto! Persino nella hall hanno sentito gli urli che ha cacciato. In compenso, però, ha decisamente apprezzato le coccole con gli asciugamani, dopo. L’abbiamo cullato a lungo in braccio e poi messo nel lettino, ma era talmente agitato che anche nel sonno continuava a muoversi. Alla fine, dopo aver eseguito acrobazie che nemmeno Yuri Chechi nella sua intera carriera agonistica ha mai compiuto, si è finalmente addormentato. Non male come primo giorno! Se il buon giorno si vede dal mattino, abbiamo iniziato una grande avventura!”• Claudio e Cristina Sudati
7
a proposito di post-adozione Precisazione della nostra ONG in merito all’invio delle relazioni in Cambogia
I
n riferimento a quanto circolato negli ultimi giorni su alcuni social network, relativamente alle adozioni in Cambogia, riteniamo necessario e utile fornire alcune precisazioni sulla fase del post-adozione. Le relazioni post-adozione vengono depositate tradotte presso l’Autorità Cambogiana e inviate in copia, attraverso il portale informatico della Commissione Adozioni Internazionali al quale solo gli Enti Autorizzati hanno accesso, alla stessa Autorità di Vigilanza Italiana C.A.I.. Il sistema informatico della Presidenza del Consiglio dei Ministri prevede che venga aggiornato ogni singolo invio, in modo da evidenziare le relazioni mancanti o non spedite nei termini. In presenza di queste mancanze l’Ente Autorizzato è tenuto a segnalare la Famiglia inadempiente e l’Autorità Italiana C.A.I. si riserva di prendere provvedimenti e contattare direttamente la Famiglia stessa. Questa procedura è espressamente prevista dalla parte V delle Linee Guida emesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - C.A.I. (Delibera CAI n. 3/2005/SG in G.U. n.74 del 31-3-2005 - Supp. Ord. n. 55), i cui principi sono motivati e declinati
8
metodologicamente nella monografia “Il post-adozione fra progettazione e azione” della collana editoriale promossa dalla Commissione per le Adozioni Internazionali con la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti di Firenze. Permane quindi la funzione pubblica, a garanzia della tutela dei bambini, che consiste nel sostenere e “vigilare” la costruzione del delicato processo di trasformazione interno ed esterno alla famiglia, conseguente all’inserimento del bambino nel nuovo contesto familiare. Non sussiste alcuna autonomia o discrezionalità nella procedura della fase del post-adozione, essendo tutti gli Operatori (Enti Autorizzati e Famiglie adottive) tenuti al rispetto della normativa di riferimento. A ciò si aggiunga che una comunicazione non accuratamente vigilata - quale pare quella dell’invio di informazioni in modo autonomo o diretto agli Istituti o per il tramite di intermediari cambogiani - può portare a rapporti con la famiglia d’origine, anche quando non richiesti. •
S
Prestito Personale BNL Adottami
9
COOPERAZIONE
10
fondazione zanetti: GRazie! L’organizzazione sostiene con la nostra ONG 200 bambini in Togo
I
l lavoro della nostra Ong, in particolare per quanto riguarda la cooperazione internazionale, è figlio dell’aiuto di tante realtà italiane che credono in noi e nel nostro impegno quotidiano a favore dei diritti dei bambini di tutto il mondo. Tra queste realtà c’è anche la Fondazione Zanetti, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale nata nel 2007 per volontà del dottor Massimo Zanetti e dei suoi figli Laura e Matteo. Si tratta di un’organizzazione indipendente, laica, apolitica, che non discrimina sulla base dell’etnia, credo religioso, genere, ceto od orientamento politico. Una vision che si combina perfettamente con quella di Cifa, insomma. La missione della Fondazione è aiutare l’infanzia in difficoltà sostenendo e promuovendo progetti nazionali e internazionali che favoriscono l’istruzione scolastica, l’assistenza alimentare e sanitaria, l’accoglienza e il sostegno psicologico. L’attenzione è rivolta preminentemente a favore dei bambini che vivono nei Paesi più poveri del mondo, dove malnutrizione, malattie e situazioni sociali difficili uccidono o invalidano milioni di bambini ogni anno. La Fondazione Zanetti sostiene Cifa e il suo progetto in Togo “Un tesoro di bambini”, aiutando attraverso il Sostegno a Distanza nello specifico 200 bambini a Loumè e Avoutopka, nelle campagne.
IL PROGETTO – UN TESORO DI BAMBINI Chi aiutiamo. I beneficiari del progetto sono 400 bambini di età compresa tra 3 e 6 anni e le loro madri, donne portefaix che lavorano a Lomé o donne che lavorano nei campi presso Avoutokpa. I benefici del progetto si estendono a una comunità complessiva di 2500 persone. Come agiamo. Interveniamo per tutelare i bambini ospitandoli durante il giorno in due centri per l’infanzia, situati nelle città di Lomé e Avoutokpa. In questo modo, oltre a garantire loro pasti caldi, assistenza sanitaria e protezione, le madri vengono sollevate dalla responsabilità di doverli portare con sé nei campi o sulla strada. I centri sono strutturati per impartire una formazione pre-scolare ai bambini (con attività ludiche e didattiche), preparandoli per un successivo inserimento nella scuola primaria. Parallelamente, rendiamo disponibili servizi di assistenza per le donne coinvolte, sostenendole nel loro ruolo di madri; attivando programmi di microcredito, inoltre, si fornisce loro uno strumento per avviare piccole attività artigianali o commerciali•
GRAZIE di cuore!
11
Yitagessu sogna un futuro di speranza Il giovane etiope ha un sogno: il SAD può aiutarlo a realizzarlo
I
nsieme con il vostro aiuto e grazie al Sostegno a Distanza possiamo e dobbiamo aiutare Yitagessu, splendido ragazzo di quattordici anni che vive in Etiopia. Il futuro di Yitagessu però è più che mai incerto. I suoi genitori sono entrambi morti a causa dell’Aids, e il giovane ora vive assieme a uno zio e alla sorella, che di anni ne ha appena 16. Purtroppo gli è stata riscontrata una sieropositività all’HIV, tegola che però Yitagessu ha accettato con grande dignità, nonostante una costante immunodepressione, e soprattutto con la grinta giusta. Non ha abbandonato quello che continua a essere il suo sogno più grande, quello di diventare un medico e di occuparsi della salute dei suoi pazienti. Perché il suo sogno possa però diventare realtà, è necessario il vostro aiuto. Un SaD, un Sostegno a Distanza, può cambiare per sempre la sua vita. Per avere maggiori informazioni è possibile contattare l’indirizzo di posta elettronica sad@cifaong.it oppure visitare il sito Internet www.cifaong.it, o ancora chiamare lo 011.5630441. Progetto HIV Il contesto. L’Etiopia è uno dei paesi con la più alta percentuale di persone sieropositive o malate di AIDS. Si calcola che, sul numero complessivo di infettati dal virus HIV nel mondo, circa 1 su 10 viva in Etiopia, dove ogni giorno si contano 750 nuovi casi. La situazione è ancora più critica nella capitale Addis Abeba, una città da 4 milioni di abitanti, in cui il problema della malattia si combina con quello della povertà. Per molti bambini sieropositivi i genitori, se presenti, non hanno risorse economiche per le cure necessarie, né tantomeno per poterli mandare a scuola e consentirgli di condurre una vita normale. Chi aiutiamo. I beneficiari del progetto sono 100 bambini sieropositivi o malati di AIDS che vivono in contesti di povertà nelle aree di Gulele e Yeka, nonché le loro famiglie (cui vengono indirizzati corsi di sensibilizzazione sull’HIV). 12
Come agiamo. Assicuriamo ai 100 bambini affetti da HIV una costante assistenza psicologica, alimentare e sanitaria, che si accompagna ai farmaci antiretrovirali (forniti gratuitamente dal governo) per alleviare gli effetti collaterali della malattia e consentire ai bambini di andare a scuola e vivere una vita dignitosa. Come parte del progetto vengono organizzati laboratori ludici e didattici a favore dei bambini, e corsi di avviamento professionale per fornire ai ragazzi più grandi una possibilità di reintegro nella società. La nostra Ong, inoltre, promuove la nascita di attività generatrici di reddito a favore delle famiglie dei bambini, e organizza corsi per l’intera comunità locale sui metodi di prevenzione dal virus dell’HIV. Durata. Il progetto è attivo dal mese di novembre 2009. Partner. Il progetto viene realizzato insieme con Il Sole Onlus, con la collaborazione del partner locale IFSO (Integrated Family Service Organization). Il progetto è co-finanziato dall’ARAI (Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali)•
Yitagessu, 16 anni
Sì, anch’io voglio tutelare i diritti dell’infanzia insieme a Cifa! Cognome .................................................................. Nome ........................................................................ Denominazione (se azienda, classe, ente o gruppo ) ............................................................................................ Indirizzo ........................................................................................................................................................... CAP ........................ Città ............................................................................................. Provincia .................. Telefono ................................................................... Fax ............................................................................ E-mail (importante ) .......................................................................................................................................... Professione:
Lavoratore autonomo
Dipendente
Studente
Casalinga
Pensionato
Libero professionista
Altro
Voglio sostenere un bambino a distanza, aiutandolo a scrivere
il suo futuro. Intendo sostenere un bambino (o bambina) che vive in: Cambogia Etiopia Togo Dove c’è più bisogno (sarà scelto un paese in cui vi è maggiore necessità di sostenere singoli bambini )
Mi impegno a sostenere il bambino per un anno e ad effettuare la donazione di 310 Euro in: Rata singola (310 Euro) Rate semestrali (155 Euro ciascuna) Effettuo il versamento dell’importo di Euro .................................................................................................. a mezzo: Versamento su C/C Postale n. 50829423 Bonifico: IBAN IT 84 U 07601 10300 000050829423
Voglio sostenere un progetto di cooperazione allo sviluppo,
aiutando i bambini e la loro comunità. Scelgo il progetto:
Cambogia: Anch’io so leggere e scrivere! Cambogia: Via del Campo Etiopia: Tutte a scuola! Etiopia: Insieme contro l’AIDS Togo: Un tesoro di bambini Dove c’è più bisogno (equivalente a una donazione liberale, che Cifa destinerà al progetto in maggiore necessità di fondi ) Effettuo il versamento dell’importo di Euro .................................................................................................. a mezzo: Versamento su C/C Postale n. 50829423 Bonifico: IBAN IT 34 Q 02008 01005 000102087969
Dopo aver compilato e ritagliato questa scheda, puoi inviarla via fax al numero 011 4338029, via mail all’indirizzo sad@cifaong.it oppure a mezzo posta a CIFA Onlus - Ufficio cooperazione, Via Ugo Foscolo 3, 10126 Torino. Ricordati di allegare copia della ricevuta del versamento o bonifico. Ricordati che puoi anche attivare un SAD o sostenere un progetto con carta di credito online, sul nostro sito www.cifaong.it Benefici Fiscali. Le persone fisiche possono detrarre dall’imposta lorda il 24% dell’importo donato a favore delle ONLUS, fino a un massimo di 2065,83 Euro (art. 13 bis, comma 1 lettera i-bis del D.p.r. 917/86) o dedurre dal reddito dichiarato un importo non superiore al 10% del reddito complessivo e comunque nella misura massima di 70.000 Euro annui (art. 14 comma 1 del Decreto Legge 35/05). Le persone giuridiche possono dedurre dal reddito d’impresa dichiarato un importo non superiore al 10% del reddito d’impresa complessivo e comunque nella misura massima di 70.000 Euro annui (art. 14 comma 1 del Decreto Legge 35/05). Ai fini fiscali la ricevuta del versamento deve essere conservata dal donatore insieme alla dichiarazione dei redditi. Informativa ai sensi dell’ art. 13, d.lgs. 196/2003. I dati saranno trattati da CIFA Onlus, titolare del trattamento, Via Ugo Foscolo, 3 10126 Torino, per le operazioni connesse alla donazione, per informare su iniziative e progetti realizzati anche grazie al contributo erogato e per inviare il giornalino ed il materiale informativo riservati ai sostenitori e per campagne di raccolta fondi. Previo consenso, le informazioni potranno essere inviate anche via e-mail. I dati saranno trattati esclusivamente dalla nostra associazione e dai responsabili preposti a servizi connessi a quanto sopra; non saranno comunicati né diffusi né trasferiti all’estero e saranno sottoposti a idonee procedure di sicurezza. Gli incaricati del trattamento per i predetti fini sono gli addetti a gestire i rapporti con i sostenitori ed i sistemi informativi, all’organizzazione campagne di raccolta fondi, a preparazione e invio materiale informativo. Ai sensi dell’art. 7, d.lgs. 196/2003, si possono esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale informativo rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo, presso cui è disponibile, a richiesta, elenco dei responsabili del trattamento.
Letta l’informativa sulla privacy, acconsento a ricevere comunicazioni da Cifa anche via e-mail
Data .............................. stampa, ritaglia e invia...
sì
no
Firma ..................................................................................... 13
buon “Meskel” a tutti! Assieme a voi, vogliamo che sia festa per tutti i bambini
I
l “Meskel” è la festa della Croce, ed è una delle più importanti e suggestive festività celebrate dalle popolazioni cristiane dell’Etiopia. Questa festa, che ricorre annualmente il 17 “Meskerrem” (27 settembre), trae origine da un’antichissima tradizione che è stata tramandata di generazione in generazione e vuole ricordare il ritrovamento della Croce di Gesù. Alla vigilia della festa, tutti i giovani e gli adulti del paese accendono il scig o hoiè hoiè, un fascio di ramoscelli secchi legati insieme. In fila si gira il paese o la città cantando inni. Infine si fa per tre volte il giro della chiesa, e subito dopo ognuno torna a casa sua. L’indomani si assiste all’accensione del Damerà, un insieme di scig o hoiè hoiè, legati assieme a forma di tucul. In questa occasione i preti nei loro sgargianti abiti sacri, arricchiti da ombrelli altrettanto colorati, compiono tre giri rituali attorno al Damerà.
Vista l’importanza di questa ricorrenza, la nostra Ong ha deciso anche quest’anno di realizzare un lungo ponte di solidarietà che dall’Italia porta dritto in Etiopia, per permettere anche alle persone meno abbienti di festeggiare il Meskel in serenità e con un pizzico di allegria. Un kit scolastico piuttosto che uno zaino, qualche chilo di farina piuttosto che un trattamento sanitario completo potranno regalare il sorriso anche ai piccoli che vivono loro malgrado situazioni di grande difficoltà, in particolare ai bambini seguiti dai progetti di scolarizzazione (“Tutte a scuola”) e di assistenza psicologica, alimentare e sanitaria (“Insieme contro l’HIV”) portati avanti da Cifa. Per avere maggiori informazioni è possibile visitare il sito Internet www.cifaong.it, scrivere all’indirizzo di posta elettronica sad@cifaong.it oppure contattare lo 011.5630441•
A proposito dell’interpretazione ci sono diverse correnti, ma si ritiene abitualmente che se il Damerà cade verso oriente è segno di buon auspicio, mentre se cade verso ovest è un brutto segno. Se invece il Damerà si affloscia al centro è segno che non ci saranno grandi mutamenti. Dopo la caduta del Damerà ognuno si avvicina alle ceneri e si segna la fronte in segno di devozione, ringraziamento e accettazione della volontà di Dio.
14
ADOZIONE
Dopo i tre giri, che vengono compiuti pregando e cantando inni sacri, il Vescovo o il Sindaco o ancora la più alta autorità del paese dà fuoco al Damerà; i canti proseguono fino a quando le fiamme divorano i scig o hoié hoié e il Damerà cade. La caduta o la direzione della caduta del Damerà preannuncia quelli che sono gli auspici per l’anno che arriva.
Vi racconto la “mia” CAmbogia Eccovi il resoconto della missione in Asia della nostra operatrice
L
uglio 2015, seconda missione in Cambogia.
Lavoro a Phnom Penh con i colleghi cambogiani, in sessioni di lavoro con il nostro partner locale ma anche con altre Ong cambogiane che lavorano nel Paese da anni. Continuano il loro lavoro nonostante la riduzione di fondi, cercando di trovare soluzioni per cambiare in meglio la società. C’è molta apprensione, è stata approvata una legge lo scorso 14 luglio, la LANGOs (Law on Associations and NGOs), che potrebbe limitare e compromettere il lavoro di molte ONG. Ci sono tante manifestazioni e tante ONG si stanno mobilitando.
Credits: Pasquale Pellegrino Questa mobilitazione si aggiunge al fermento abituale di Phnom Penh. E’ tutto un continuo cantiere, nuovi complessi di appartamenti in costruzione nei quartieri centrali, bar, caffè, librerie, ristoranti vegani e negozi trendy. Potresti pensare di essere a Londra e non notare la differenza, se non fosse per il caldo umido che c’è. Investimenti stranieri per la costruzione di appartamenti, locali e bar che sono diretti ai cambogiani ricchi e ai tanti stranieri che vivono e lavorano nella capitale cambogiana. Il settore dell’edilizia, infatti, conta una crescita annua pari al 10%.
Source: The Phnom Penh Post Accanto però ai grandi palazzi in costruzione, ai tanti ristoranti e caffè in stile occidentale per turisti e stranieri, accanto alle macchine di lusso, tanti bambini ai margini delle strade vendono acqua, bibite, braccialetti, libri, chiedono l’elemosina. E subito ti fai delle domande. E’ questo lo sviluppo che vogliamo? E’ questa la crescita per cui lavoriamo? I locali trendy e i negozi luccicanti dei marchi del lusso d’occidente non riescono a farmi dimenticare l’ampiezza della diseguaglianza economica che affligge il Paese. Se infatti l’economia cambogiana negli ultimi dieci anni è cresciuta in modo impressionante (al ritmo di oltre il 7%), il 20% della popolazione vive ancora al di sotto della soglia di povertà e molte di più sono le famiglie che si situano subito sopra tale soglia. A Sihanoukville, la seconda città turistica e il porto commerciale più importante della Cambogia, arrivo dopo 10 giorni in capitale. Il centro di accoglienza diurno che Cifa sostiene è qui. Al centro i bambini possono studiare, giocare, mangiare, ricevere controlli medici, riscoprire la loro storia attraverso la danza e, soprattutto, trovare un ambiente protetto in cui crescere e imparare a esprimere se stessi.
15
Credits: Pasquale Pellegrino - Cinzia Massaro Il centro si trova nella periferia di Sihanoukville, nel quartiere di Phoum Thmey, dove accoglie 85 bambini provenienti dalle famiglie più povere che vivono ai bordi dei binari ferroviari. Quella importante rete ferroviaria attraverso cui si trasportano i prodotti dalle industrie tessili in Sihanoukville fino a Phnom Penh. Negli anni passati, girava voce che la zona sarebbe potuta essere oggetto di sfollamenti forzati perché il governo voleva ampliare la rete la ferroviaria per poter trasportare carichi maggiori di merci tra Sihanoukville e la capitale. Non sono rari, purtroppo, in un paese che non vanta primati in termini di rispetto dei diritti umani, sfollamenti forzati della popolazione dovuti all’esproprio delle terre.
Credits: Cinzia Massaro Adesso le persone che ci abitano mi dicono che non hanno sentito più nulla, e si augurano che le cose restino così. Vogliono restare qui. Molti posseggono la terra e ci hanno costruito su la propria casa. Ognuno come ha potuto. Ognuno come può. Parlo con Sraype, che ha 36 anni e vive a Phoum Thmey da 20 anni. é originaria di Kampot (una regione a nord di Sihanoukville). Dopo il matrimonio si è trasferita a Sihanoukville con suo marito, hanno raggiunto la famiglia di lui che era già qui, 24 anni fa. Suo marito è morto in un incidente in moto 3 anni fa. Mentre 16
lo racconta, non riesce a trattenere le lacrime. Ha 3 figli di cui adesso deve occuparsi da sola. È felice che uno dei suoi bambini possa partecipare alle attività del centro, spera che i suoi figli possano avere un futuro migliore. E’ Saveth. Ha 11 anni e viene al centro, vorrebbe tanto imparare l’inglese, e per dimostrarmi che è già bravo comincia a dirmi qualche frase in inglese. Sraype pensa che lo sviluppo di Sihanoukville e la continua presenza di turisti siano positivi perché creano opportunità di lavoro. Lei lavora come sarta, ha un piccolo banchetto davanti casa sua, fa piccole riparazioni e cuce vestiti per i vicini. Ha seguito una formazione quando era molto giovane a Kampot (provincia meridionale della Cambogia, quella famosa per il pepe); la formazione era organizzata da un’altra ONG internazionale. Le chiedo il nome, non lo ricorda. Però mi dice che le piacerebbe ricevere un’altra formazione per migliorarsi e imparare meglio il suo lavoro di sarta. Poi c’è Sreyneng, che è in quarta elementare anche se ha 12 anni. Quando era in terza elementare ha dovuto abbandonare la scuola per aiutare sua madre e occuparsi dei suoi due fratelli. Al centro studia, aiuta i bambini più piccoli, aiuta a sistemare la cucina dopo i pasti. Vorrebbe continuare gli studi, ma ha paura che non le sarà possibile; è la più grande e sua madre vuole che trovi presto un impiego, magari in una delle tante industrie tessili che ci sono. Le piacerebbe diventare un’insegnante di danza, ma sa che difficilmente realizzerà il suo sogno. Sua madre non smette di ringraziarci. Alcuni anni fa grazie ai controlli medici e ai check up sanitari periodici che Cifa realizza grazie all’impiego di un medico, un dentista e un’infermiera si è scoperto che la bambina aveva una malformazione cardiaca. Subito, grazie al sistema di rete che Cifa e il centro hannno creato con le altre ONG che lavorano a Sihanoukville, una ong sanitaria è stata immediatamente coinvolta e Sreyneng ha potuto essere operata e ricevere tutte le cure mediche necessarie, che purtroppo la sua famiglia non avrebbe mai potuto sostenere. E poi c’è Tet Oun, che viene da Srey Veng (provincia cambogiana al confine con il Vietnam), ha 56 anni ed è qui da più di 20 anni. E’ arrivata a Sihanoukville con suo padre che era un militare. E’ una bella donna, porta i suoi lunghi capelli neri sciolti, ha uno sguardo profondo, una strana camicia a fiori. Non ha un lavoro regolare, durante la stagione delle piogge
vende acqua e bibite in spiaggia; durante la stagione secca raccoglie l’immondizia e rivende la plastica. Ha 5 figli, ma si prende cura anche di un altro bambino, Sokphay. Non è figlio suo, ma se ne occupa da quando era molto piccolo. Sua madre faceva la prostituta e di suo padre si sa solo che era un cliente straniero. Una storia difficile, ma anche una bella testimonianza di solidarietà comunitaria, penso. Sokphay viene al centro, partecipa a tutte le attività e lei è contenta per lui. Quando le chiedo di Sihanoukville, dei ristoranti, degli hotel, mi guarda perplessa. “Sì, forse questo sviluppo può essere positivo”, mi dice, ma poi aggiunge che conosce poco la Sihanoukville turistica, resta sempre nel suo quartiere, di solito esce la sera per raccogliere l’immondizia. “I turisti non li vedo, non me ne interesso”, fa una pausa che mi sembra lunghissima e poi continua dicendo “Io non ho mai avuto vestiti nuovi, belli, ma solo cose che ho preso dalla spazzatura e che ho lavato, la mia vita è stata molto difficile, ma spero possa andare meglio per i miei figli”.
Credits: Cinzia Massaro Missione Luglio 2015, Cambogia• 17
ADOZIONE
E con le storia di Tet Oun, di Sreyneng, di Sraype, di Saveth, di Sokphay eccoci i due volti di Sihanoukville. Da un lato la giostra in continuo movimento dei turisti, della spiaggia e dei locali notturni e dall’altro il volto di chi si inventa giorno per giorno senza perdere la speranza.
EVENTI
18
#donoday 2015
O
rmai lo dice anche la legge. Il 4 ottobre di ogni anno verrà festeggiato il Giorno del Dono. Lo scorso luglio si è infatti concluso con l’approvazione da parte del Senato l’iter legislativo che ha portato all’istituzione della Giornata del Dono, fortemente voluta dal Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, primo firmatario del disegno di legge. Si tratta di un’occasione preziosa non solo per dar voce e concretezza al lavoro di quei sei milioni di volontari che donano il proprio impegno e il proprio tempo in attività di alto valore sociale e che rappresentano la vera forza motrice del Terzo Settore, ma anche per diffondere, soprattutto nei giovani, la cultura del dono quale momento di crescita personale. Il Giorno del Dono avrà lo scopo di offrire ai cittadini l’opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le stesse attività di dono possono portare alla crescita della società, grazie a una forma di impegno e di partecipazione in cui i valori di libertà e solidarietà trovino un’espressione degna di essere riconosciuta e promossa. Naturalmente anche Cifa ha risposto all’appello, come membro orgoglioso dell’Istituto Italiano della Donazione, che da sempre segue e monitora le attività delle Ong, verificandone la correttezza dell’operato e la trasparenza, e il prossimo 4 ottobre presenterà un originalissimo video realizzato proprio dal nostro ente per ringraziare i nostri sostenitori, che ci permettono di lavorare quotidianamente per la tutela dell’infanzia in tutto il mondo. L’appuntamento è a Cascina Triulza, nella cornice di Expo Milano 2015. Per vedere in anteprima il video che presenteremo in occasione del Dono Day, è possibile cliccare qui.
19
I bambini nascono per essere felici é il titolo del concerto degli Inti-Illimani che sostengono la nostra Ong
L
a musica, l’arte e i diritti dei bambini. Sono questi gli ingredienti – di successo sicuro – che animeranno la serata del prossimo 20 settembre, quando a Santena, in provincia di Torino, tornerà in scena una fetta di storia della musica mondiale, gli originali Inti-Illimani Historico. Una delle più interessanti realtà musicali che ha regalato l’America Latina, con quasi 50 anni di vita, la band ha vissuto un percorso musicale che li ha resi un riferimento di prima importanza in tutto il mondo. Anche in Italia, naturalmente, dove ad accoglierli saranno sicuramente in tanti. Tanto più che il 20 settembre il gruppo salirà sul palco dello stadio di Santena con un obiettivo speciale: aiutare i bambini che loro malgrado si ritrovano a vivere situazioni di disagio e di difficoltà. Perché, come recita lo stesso titolo del tour, “Los ninos nacen para ser felices”. E se davvero i bambini nascono per essere felici, ecco spiegato perché gli Inti-Illimani Historico hanno scelto di donare il ricavato della prevendita dei biglietti per il concerto a favore della nostra Ong. Ma la grande solidarietà non si ferma qui: durante l’attesissimo concerto sul palcoscenico verrà realizzata un’opera murale su pannelli dal grandissimo artista Eduardo Carrasco. Il capolavoro sarà donato ancora a Cifa e poi messo all’asta per raccogliere fondi per sostenere in particolare il nostro progetto di cooperazione internazionale in Etiopia “Tutte a scuola!”. Il costo dei biglietti è di 15 euro (più 2 della prevendita) e i tagliandi sono disponibili presso la nostra sede di Torino, in via Ugo Foscolo 3. Per avere maggiori informazioni è possibile contattare lo 011.6502215, scrivere a info@cifaong.it o ancora visitare il sito Internet www.cifaong.it•
20
21
5x1000, una firma che vale il loro futuro Inserite il codice fiscale di Cifa: 97501240010. Sosterrete i nostri progetti a favore dell’infanzia
P
er voi, un gesto semplice: scrivere il nostro codice fiscale nella vostra dichiarazione dei redditi, nell’apposita casella dedicata al cinque per mille. Per noi, ma soprattutto per tutti i bambini che sosteniamo con i nostri progetti di cooperazione internazionale e in Italia, è invece un gesto prezioso. Tutti i giovani beneficiari del nostro impegno quotidiano potranno così ricevere un’alimentazione adeguata e assistenza sanitaria, e soprattutto vedere tutelati i propri diritti fondamentali. Basta firmare il riquadro dedicato al sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e scrivere il numero di Codice Fiscale 97501240010, che corrisponde naturalmente alla nostra Ong. Grazie alla vostra firma e al vostro sostegno sempre prezioso, continueremo a lavorare con l’impegno che ci ha contraddistinto in questi ultimi trentacinque anni di lavoro quotidiano, a favore di tutti i bambini del mondo •
22
Per vedere il video del 5x1000 di cifa clicca qui
23
24
offriteci un “caffè del cuore!” Parte del ricavato di ogni ordine sarà devoluto ai nostri progetti di cooperazione
O
ffriteci un “Caffè del Cuore”! È una delle tante iniziative che portiamo avanti per sostenere i nostri progetti di cooperazione internazionale e in Italia. Si tratta di un accordo che permette di raccogliere fondi semplicemente bevendo un buon caffè. Nei dettagli, il 30 per cento del ricavato di ogni ordine del “Caffè del Cuore” sarà devoluto alla nostra Ong. L’iniziativa nasce dal desiderio dell’imprenditore Domenico Deleo, produttore delle migliori miscele grazie a una lunga esperienza e a una ricerca continua degli aromi più raffinati, di coniugare il piacere di un ottimo caffè con un impegno di solidarietà nei nostri confronti, permettendo di trasformare così un semplice momento di pausa in un gesto concreto a sostegno di chi vive in situazioni di difficoltà o disagio, proprio come i bambini che sosteniamo con i nostri progetti. Per avere maggiori informazioni e per effettuare ordini è possibile visitare il sito Internet www.caffedelcuore.it •
25
eco wed
info@ecowed.it 26
per trasformare il matrimonio in un momento “solidale” Vi presentiamo le nostre esclusive proposte legate all’ecowed
A
ncora una volta vogliamo dirvi grazie. Grazie per la fiducia che ci avete regalato, scegliendo di affidarvi a noi per organizzare il vostro matrimonio. In pochi mesi abbiamo infatti arricchito di solidarietà ben 6 matrimoni. Sei splendide famiglie che hanno deciso di festeggiare il loro sì in nome del rispetto, aiutando chi vive situazioni di grande disagio. Del resto i momenti felici, quelli che vorremmo immortalare e incorniciare nel nostro cuore, sono tanti: l’arrivo di un figlio da un paese lontano, per esempio, o il battesimo, piuttosto che la comunione o la cresima di vostro figlio, il matrimonio, l’unione di una coppia, le promesse d’amore, un compleanno speciale o una laurea. Insomma, con la nostra Ong festeggiare e incorniciare i momenti più importanti, quelli che porterete sempre nei vostri ricordi, è davvero un’opportunità preziosa per voi e soprattutto per tutti i bambini e le famiglie che potremo aiutare grazie alla vostra generosità. Vi offriamo infatti la possibilità di trasformare il giorno più bello in un momento indimenticabile non soltanto per voi. Nel contesto che più vi piace, potrete arricchire il vostro matrimonio con due ingredienti preziosi per la nostra Ong: SOLIDARIETA’ e RISPETTO. Parte dei proventi raccolti verrà, infatti, destinata ai numerosi progetti di cooperazione che CIFA porta avanti in tanti angoli del mondo nel rispetto dell’ambiente, e della collettività. Per esempio tra le nostre proposte per le bomboniere solidali troverai solo ed esclusivamente oggetti realizzati con materiali riciclati ed ecologici, che consentono quindi di ridurre al minimo l’inquinamento e l’impatto ambientale. Impatto ridotto al minimo anche per quanto riguarda i menù proposti, che hanno come punto di forza e di vanto proprio la scelta di prodotti deliziosi ma rigorosamente a chilometro zero. Potrete iniziare contattando la wedding planner, anche solo per fare una chiacchierata e capire quale tipo di evento volete organizzare. Oppure parlare direttamente con il fiorista o con chi si occupa del catering e insieme con loro valutare tutte le opzioni e scegliere quella più vicina ai tuoi desideri. Basterà scrivere una mail a info@ecowed.it e sarete contattati prestissimo.
info@ecowed.it
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
27
L’istruzione per un pezzo di pane Continua la collaborazione con i panifici Delper a favore delle giovani donne etiopi
V
i ricordiamo con grande piacere – e anche con un pizzico di orgoglio – la nostra nuova campagna “L’istruzione per un pezzo di pane”, ideata e realizzata da Cifa insieme con i panifici Delper. Per ogni chilogrammo di pane “Sole della Vita”, pensato e prodotto appositamente per noi, un euro verrà devoluto alla nostra Ong, per sostenere in modo particolare il progetto di cooperazione internazionale “Tutte a Scuola!”, con il quale intendiamo garantire assistenza e istruzione alle bambine e alle ragazze etiopi. L’istruzione è infatti l’unico modo per assicurare un futuro adeguato alle giovani donne dell’Etiopia! Oltre a ringraziare il panificio Delper per la disponibilità e per la generosità, vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno permesso la riuscita della campagna, in modo particolare Mauro Berruto, ex allenatore della Nazionale Italiana di Volley maschile, che ancora una volta ha sostenuto Cifa in qualità di prezioso testimonial. Sul sito Internet www.delper.it potete trovare l’elenco completo dei punti vendita dove è possibile acquistare il pane “Sole della Vita”. Buon appetito a tutti! •
Mauro Berruto e i signori Perino
28
Un premio per “un sorriso diverso” Anche alla Mostra del Cinema di Venezia la nostra Ong ha elogiato l’unicità della “diversità”
“
La giovane Blanka vive di piccoli furti ed espedienti per le strade di Manila. Il suo sogno è di risparmiare una somma di denaro sufficiente per “comprarsi” una mamma. I suoi piani prendono una piega inaspettata il giorno in cui incontra Peter, un talentuoso musicista girovago e non vedente. Insieme decidono di unire le forze per affrontare la vita in strada. Grazie a Peter, Blanka scopre di avere talento per la musica e soprattutto che l’affetto di una persona non può essere acquistato con il denaro”. Questa è la sinossi del film Blanka, di Kohki Hasei, che venerdì 11 settembre ha ricevuto il “Premio Sorriso Diverso Venezia 2015: miglior film straniero” con la seguente motivazione: “Per l’incommensurabile merito di aver messo in luce un fenomeno tanto grave, quanto ignorato, come quello dei cosiddetti “bambini di strada”. Storia straziante con momenti di tenerezza, di commozione ma anche di comicità. Il film esalta i valori dell’inclusione sociale, dell’amicizia tra esclusi e del contributo che persone di terza età e diversamente abili possono portare alla società”. Un premio meritato, cui la nostra Ong plaude con grande soddisfazione, e non soltanto perché Cifa è partner culturale del Festival dei Tulipani di Seta Nera, anche alla Mostra del Cinema di Venezia, ma perché la tematica trattata dall’autore è una questione che ci è molto cara: la tutela dell’infanzia, in un Paese che amiamo molto, le Filippine.
i vincitori del Premio Sorriso Diverso
29
la vicepresidente Maria Paola Maurino con Anna Falchi
un momento della premiazione alla Mostra del Cinema di Venezia
30
CIFA SERVICES
31
CIFA services, dalla parte delle famiglie Continua il nostro impegno nei confronti di tutte le realtà famigliari, non solo adottive CIFA Services nasce con l’obiettivo di offrire alle famiglie, ai bambini e a ogni singolo individuo, servizi di welfare e interventi mirati allo scopo di rispondere a una serie di esigenze concrete nell’interesse dell’intera comunità. Lo scopo principale delle nostre proposte è quello di supportare i nuclei familiari offrendo strumenti, servizi, consulenze, corsi, progetti di cura del benessere di adulti, bambini e della famiglia allargata, senza trascurare l’ampio lavoro possibile con scuole, enti e istituzioni. In questo momento di forte crisi economica e sociale, le famiglie vivono in un contesto di grande difficoltà, spesso gravate dal peso di funzione di protezione sociale e di cura dei propri componenti. A tal proposito, il nostro lavoro rientra nell’ambito del progetto Welfare di CIFA Onlus. La nostra Ong, nei suoi 35 anni di attività, ha maturato la ferma convinzione di non voler agire unicamente nell’interesse delle migliaia dei suoi iscritti, ma anche in quello della comunità locale all’interno della quale opera. Gli interventi mirati che proponiamo intendono fornire strumenti adeguati e immediati: dal supporto psicologico individualizzato fino all’assistenza per lo studio dei figli, passando per varie proposte per il tempo libero. CIFA Services è un aiuto concreto che i nostri professionisti dedicano da anni a tutti i cittadini. CIFA Services: il welfare su misura per te e i tuoi cari! Alcuni esempi: • • • • • • •
interventi di sostegno psico-socio per la coppia interventi di sostegno psico-socio educativo per genitori supporto psicologico individuale supporto psicologico familiare affrontare insieme le conflittualità in famiglia affrontare la separazione gestire i figli da genitori separati e altro ancora....
Per qualsiasi informazione potete scrivere a info@cifaservices.it o telefonare allo 011-6502215. Visitate la nostra pagina Facebook Cifa Services•
Volete regalare a vostro figlio una festa di compleanno indimenticabile? CIFA Services la organizza per voi, pensando a ogni minimo dettaglio che possa fare la differenza. Vi offriamo l’opportunità di poter scegliere tra diverse opzioni: dall’affitto di una sala idonea e sicura alla prenotazione di un buffet o di uno staff di animazione. Le idee che vi proponiamo sono studiate per ogni età scolare: tanta fantasia, tantissimi giochi divertenti, una torta squisita e il vostro party sarà perfetto! In questo momento di crisi, che purtroppo grava pesantemente sul bilancio familiare, vi proponiamo soluzioni alla portata di tutti ma di assoluta qualità, garantita dalla professionalità del nostro staff, dalla nostra serietà e dalla nostra pluriennale esperienza. Per qualsiasi informazione potete scrivere a info@cifaservices.it o telefonare allo 011-6502215. Visitate la nostra pagina Facebook Cifa Services.
32
CIFA Onlus - Centro Internazionale per l’Infanzia e la Famiglia Via Ugo Foscolo 3 - 10126 Torino - C.F. 97501240010
www.cifaong.it
34