Mondo Cifa - Adozione Insieme (Dicembre 2009)

Page 1

ANNO VIII - N° 3 - Dicembre 2009 - Sped. in abb. post. Legge 662/96, art. 2, Comma 20/c D.C./D.D./Asti - Copia Omaggio

Mondo Mond o

Adozione Insieme

9 8 5 48

Etiopia: insieme contro l’Aids

emanda cembark Loeung! i D 3 l a re i Ne ovemEbper i bambini d rete fissa Telecom Italia. l 23 N

da uro da AL SOLID odafone, 3, Wind o 2 E 1 SMS V re TIM, 1 Euro da

cellula

a pagina 9

Due bambini di nome Serghej... a pagina 27

Infanzia in Brasile: luci e ombre a pagina 15

20 anni di Convenzione sui Diritti dell’Infanzia a pagina 5

1

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

EDITORIALE: Ricorrenze e aspettative PRIMO PIANO: 20 Anni di Convenzione sui Diritti dell’Infanzia COOPERAZIONE: Progetti in Etiopia, Bahay Tuluyan, Condizione dell’infanzia in Brasile ADOZIONE: Adottare in Russia: prospettive e consuntivo, Ciao: mi chiamo Serghej! RUBRICHE: Rischio sanitario: la consapevolezza dell’impotenza, Letture


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

SOMMARIO

Anno VIII - N° 3 Dicembre 2009 Direttore Editoriale Gianfranco Arnoletti

EDITORIALE Ricorrenze e aspettative .....................................pag. 3

Direttore Responsabile Elena Volponi

PRIMO PIANO 20 anni di Convenzione ......................................pag. 5 Cittadini di oggi ..................................................pag. 7

Redattori e Collaboratori Gianfranco Arnoletti, Bahay Tuluyan, Luigi Bisceglia, Daniele De Florio, Lucia Massimiliano e Jacopo Serghej Della Mora, Ambra Enrico, Manuel Finelli, Beatrice Gemma, Paola Gramegna, Marco Pastori, Cinzia Riassetto, Marco Scarpati, Franca Zavanella.

COOPERAZIONE Etiopia: insieme contro l’AIDS ..........................pag. 9 Diario: fiore nel cemento ..................................pag. 12 Focus Brasile ......................................................pag. 15 Partner locale: Bahay Tuluyan ............................pag. 18 Tutti i progetti in corso .....................................pag. 24

Fotografie Bahay Tuluyan, fam. Della Mora, fam. Iacheri, le Iene, Khorn Kanha, Roberto Mellano, fam. Mezzani, Maria Paradies, Marco Pastori, Taipei Overseas Peace Services, Luciano Usai.

ADOZIONE Ciao a tutti... Mi chiamo Serghej! ....................pag. 27 Adozione in Russia: quali prospettive? .........pag. 32 Attività di Cifa in Russia: consuntivo ............pag. 33 Prima... Durante... Dopo Serghej ....................pag. 34

Progetto Grafico Daniele De Florio Stampa Berrino Printer - Torino

RUBRICHE

Editore CIFA Onlus - Organizzazione Non Governativa Via Luigi Colli, 4 - 10128 Torino Tel. 011.433.80.59 - 011.430.88.53 Fax 011.433.80.29 E-mail: press@cifaong.it Sito web: www.cifaong.it

L’angolo della psicologa ..................................pag. 37 Letture ................................................................pag. 39

CONTATTACI

Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3633 del 25/02/1986. Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa richiesta in data 27/04/1998. Spedizione in abbonamento postale Legge 662/96, articolo 2, comma 20/c - C.R.P. Asti C.P.O. È vietata la riproduzione anche parziale di testi e illustrazioni. Tutto il materiale ricevuto (testi e fotografie) anche se non pubblicato non verrà restituito. Ai sensi della Legge 675/96 sulla

TORINO Via Luigi Colli, 4 - 10128 Torino Tel. 011.433.80.59 - 011.430.88.53 Fax 011.433.80.29 E-mail: cifa.torino@cifaong.it

tutela dei dati personali, i dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti verranno trattati in forma cartacea ed automatizzata e saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del giornale oggetto di abbonamento o di altre nostre testate come copie saggio e non verranno comunicati a soggetti terzi. Il conferimento dei dati è facoltativo ed è possibile esercitare i diritti di cui all’art. 13 facendone richiesta al responsabile trattamento dati: CIFA ONG.

VENEZIA Via Bastia Fuori 4 int. 9 - 30035 Mirano (VE) Tel. 041.570.27.79 Fax 041.572.74.69 E-mail: cifa.venezia@cifaong.it ANCONA Via Galileo Galilei, 4 - Falconara (AN) Tel. 071.590.30.00 Fax 071.916.63.99 E-mail: cifa.ancona@cifaong.it

La foto di copertina è di Marco Pastori.

ROMA Via Machiavelli, 60 - 00185 Roma Tel. 06.444.09.91 Fax 06.49.38.27.99 E-mail: cifa.roma@cifaong.it

2


RICORRENZE E ASPETTATIVE

“Diritto ad essere figlio” non ha dato il giusto risalto al diritto di ogni bambino a crescere all’interno di una famiglia. Ci è quindi sembrato opportuno offrire un’occasione di riflessione, aperta al pubblico, organizzando la tavola rotonda “Diritti dei bambini - Vent’anni di successi?” che si è tenuta a Torino lo scorso 16 Novembre. È stato questo il primo degli eventi legati al nostro trentennale, che ci terrà impegnati con una serie di manifestazioni e convegni che si concluderanno nel 2010.

In questo anno abbiamo il dovere ed il piacere di ricordare due fatti che a loro modo cambiarono la vita e le aspettative di molti bambini.

Il primo è il ventennale della Convenzione dell’ ONU sui Diritti dell’Infanzia. Il secondo, perdonatemi la “modestia”, è il trentennale del CIFA. Il primo, e certamente più importante evento, la Con questo trentennale si apre anche una nuova promulgazione della Convenzione, ha generato sede per il Cifa: dal 1° Gennaio andremo tutti in aspettative che solo in parte si sono tradotte in effetuna palazzina nel centro di Torino. Certo, qualche tivi diritti. Ha comunque nostalgia per i 40 metri quadrati di Corso Francia tracciato un percorso, 105, così vuoti di spazio fatto di principi e prema pieni di desideri... scrizioni per i vari Stati “La promulgazione della Confirmatari, che restano venzione sui Diritti dell’Infanzia Un’altra cosa che ci aiutefondamentali per la tuterà a festeggiare bene, anzi la dei bambini. Sottolineo ha tracciato un percorso fatto di benissimo il trentennale che il non aver inserito principi che restano fondamensarà l’adozione di Sernella Convenzione un ghej. Molti conoscono la articolo che prevedesse il tali per la tutela dei bambini.”

3

48589

EDITORIALE E EDITOR DITOR PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

Editoriale

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

sua storia e speriamo che già nel 2010 possa avere enfatizzare lo scorrere degli anni - pensate che in una vera famiglia ed essere curato a dovere. Dicembre “subisco” il mio compleanno - e dunque Ringrazio qui per brevità tutti coloro che ci hanno comprenderete... fatto pervenire aiuti di ogni tipo che serviranno a sostenere la famiglia nel suo arduo cammino. Per Questo Natale però si porta dietro una profonda esigenza di tutela della privacy e per un po’ di sana crisi economica e le famiglie cercano di far quadrare scaramanzia non andrò oltre, spero solo di potervi i conti tagliando alcune spese. Sento il dovere morelazionare presto. rale di rivolgervi un appello affinché non rinunciate Nel corso degli ultimi ai sostegni a distanza che mesi c’è stato un imporavete in corso. Naturaltante incontro con le aumente non vi sto chie“Per un bambino è difficile comtorità della Cambogia per dendo di fare sacrifici suprendere che, quest’anno, potrebbe verificare lo stato delle periori alle vostre forze, procedure pendenti e per ma ricordate che per un smettere di andare a scuola perchè concordare l’avvio di un bambino, quello che oggi la crisi ha cancellato il suo SAD.” progetto di cooperazione sostenete, è difficile comfinanziato dalla Commisprendere che quest’anno sione adozioni e di cui dovrà smettere di andare Cifa è uno dei due capoa scuola perché la crisi ha fila. Relazioniamo regolarmente su questi processi cancellato il suo SAD. che hanno creato e creano ansia per l’incertezza delCome potrete vedere abbiamo ottenuto dal 23 Nolo sviluppo dei rapporti adottivi con questo Paese. vembre al 3 Dicembre l’sms solidale, strumento di raccolta fondi molto utile e soprattutto semplice da Riteniamo, alla luce dei fatti, che la Cambogia si utilizzare. Già in questo momento, con il vostro teavvii ad applicare integralmente la Convenzione lefonino potete inviare un messaggio. A voi costa 1 dell’Aja e quindi espletare le procedure adottive Euro, per questi bambini è il futuro. con tali regole. Entro l’anno sarà approvata la nuova legge e seguirà l’accredito degli Enti che appare Un abbraccio ed un augurio di cuore a voi tutti riservato a soli due Enti per Paese di accoglienza. Gianfranco Arnoletti Si sta avvicinando il Natale. Quando posso evito di

4


20 ANNI DI CONVENZIONE

grazie ad una bozza di Convenzione presentata durante i lavori della XXXIV sessione della Commissione per i diritti Umani dal rappresentante del governo polacco, il 7 febbraio 1978. Il primo progetto di Convenzione era formato da 18 articoli e prevedeva, assai formalmente, una minima e non Il 20 Novembre si celebrano i 20 anni della Convensostanziale revisione della Dichiarazione dei Diritti zione ONU sui Diritti dell’Infanzia, a cui dedichiadel Fanciullo del 1959. Se analizzata correttamente, mo il primo piano di Mondo Cifa. infatti, questa prima bozza presentata era ancora saldamente basata sui principi della vecchia diDAI PRIMI DIBATTITI ALLA RATIFICA chiarazione ed anzi ne rappresentava, più che altro, una moderata rielaborazione, una leggera attualizAlla fine degli anni Settanta la discussione interzazione, oltre alla sua trasformazione in una vera nazionale era giunta ad un buon livello di maturae propria convenzione, cioè in uno strumento più zione per poter cominciare ad elaborare una vera e obbligatorio per gli Stati membri. propria carta dei diritti di un nuovo soggetto della È bene tenere presente che la presentazione della tutela internazionale dei diritti dell’uomo, il bambozza avviene in anni in cui la discussione internabino, un soggetto che fino ad allora era mancato zionale in merito ai bamall’appello, a cui occorrebini cominciava a farsi va riconoscere, finalmensempre più pressante. Un te, una piena soggettività “Un’assoluta novità fu l’ascolpaio di anni prima, e pregiuridica e dei diritti che to dell’opinione dei soggetti pricisamente il 21 dicembre ne facessero appieno una 1976, l’Assemblea Genepersona. mi interessati, ovvero i bambini, rale delle Nazioni Unite riuniti in apposite assemblee.” aveva proclamato il 1979 La discussione cominciò

5

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE EDITOR

Primo piano

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

quale anno internazionale del fanciullo, onde celebrare degnamente il XX anniversario della Dichiarazione del 1959. La speranza della Polonia e delle nazioni che appoggiarono il progetto presentato era quella di poter giungere, nel breve giro di un anno, al varo della nuova Convenzione, celebrando così ancor più degnamente l’anno del fanciullo.

primi interessati, ovvero i bambini, che vennero riuniti in apposite assemblee (locali e nazionali) per spiegare loro con termini adeguati la natura del testo che si stava predisponendo a New York e per garantire la loro effettiva partecipazione al processo di elaborazione della Convenzione. Un passaggio, quest’ultimo, non solo formale, ma importante e necessario, giacché quello che stava Ovviamente tale agenda, che non teneva conto dei prendendo forma, attraverso la Convenzione, era normali tempi di adozione di trattati da parte delproprio un nuovo soggetto del Diritto e occorrela comunità internazionale, rimase solo una buona va quindi fin da subito modificare l’atteggiamenintenzione: la proposta polacca fu subito discussa to, fino ad allora tenuto, di predisporre soluzioni animatamente e rivelò tutta la sua inadeguatezza, sull’infanzia senza neppure sondare l’opinione dei tant’è che fortunatamente le proposte di emendadiretti interessati menti presentate furono diverse. Così nel giro di Il Gruppo di lavoro operò per consensus, cioè nella pochi mesi la Commissione per i diritti Umani destesura del testo della Convenzione veniva cercacise di costituire un gruppo di lavoro ad hoc per la to il consenso di tutti i partecipanti ai lavori, e non stesura di un testo definitivo di Convenzione da venne mai fatto ricorso a voti di maggioranza. Ciò proporre, per l’adozione, all’Assemblea Generale. allungò decisamente i tempi di lavoro, ma a conIl presidente del gruppo di lavoro, il polacco Adam tempo permise di chiarire bene le differenti opzioni Lopatka, fu incaricato di rivedere il testo iniziale. La rappresentate e di giungere ad un testo che avesnuova bozza di Convenzione, assai diversa da quelse l’accordo di tutti coloro che ai lavori avevano la precedentemente presentata, era composto da 28 partecipato. Complessivamente il gruppo di lavoarticoli oltre ad un preambolo. Quando i lavori si ro si riunì per undici sessioni annuali, e completò conclusero la Convenzione aveva ben 54 articoli, olil primo lavoro di stesura solo nel marzo del 1988. tre ad un sostanzioso preambolo. Al Segretariato Generale delle Nazioni Unite fu afIl lavoro di preparazione della Convenzione non fu fidato il lavoro di revisione della bozza, al termine per nulla breve o agevodel quale la ritrasmise al le: per dieci anni un alto Gruppo di Lavoro per la numero di esperti, alcuni revisione finale, che fu “Il lavoro di preparazioindipendenti e altri nosvolta nel dicembre 1988. minati dai governi, si inIl Gruppo inviò il nuovo ne della Convenzione non contrarono in un gruppo testo, nella sua versione fu per nulla breve o agevodi lavoro speciale istituito definitiva, alla Commispresso la Commissione sione per i diritti Umani le, e durò per circa dieci anni.” per i diritti Umani delle il 23 febbraio 1989. Nazioni Unite. Il governo italiano, immotivaIl 20 novembre del 1989, tamente, non partecipò per lungo tempo ai lavori lo stesso giorno che trenta anni prima aveva visto del gruppo, nominando un proprio rappresentante la nascita della passata Dichiarazione sui Diritti ufficiale solo un paio di anni prima della firma deldel Fanciullo, a New York, con un voto unanime la Convenzione, quando ormai buona parte della dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (la Ricompilazione era stata completata. soluzione 44/25), il bambino nasceva come soggetto autonomo del diritto. In diversi paesi del mondo (e fu così anche in Italia) a fronte di una scarsa attenzione da parte di alcuni La Convenzione entrò in vigore in breve tempo: già dei rappresentanti ufficiali dei governi, si costituiai primi di agosto del 1990 aveva raggiunto i venti rono organismi tecnici indipendenti, stimolati dalla strumenti di ratifica depositati presso il Segretario società civile, che studiarono le bozze e gli emendaGenerale delle Nazioni Unite ed entrò in vigore il menti che via via si predisponevano, proponendo a successivo 2 settembre 1990. L’Italia ratificò la Conloro volta emendamenti e aumentando il confronto venzione con la legge 27 maggio 1991, n. 176, e sepfra esperti e studiosi. Fu così anche in Italia dove il pure non giungendo fra le prime nazioni a deposicomitato nazionale per l’UNICEF, allora presieduto tare lo strumento di ratifica, deve sottolinearsi che dall’instancabile Arnaldo Farina, riunì spesso, per i tempi furono eccezionalmente brevi per il nostro sentire il loro parere, magistrati minorili, docenti paese, che per tale adempimento, di norma, ha biuniversitari, politici ed avvocati esperti in diritto di sogno di almeno un lustro. famiglia. A tutt’oggi quella sull’infanzia è la Convenzione Una delle novità che vide l’UNICEF e alcune delle delle Nazioni Unite con il più alto numero di ratiONG internazionali al centro delle iniziative in tutfiche (193). to il mondo, fu l’ascolto dell’opinione dei soggetti Marco Scarpati

6


Mondo Cifa apre le sue pagine al contributo di autorevoli personaggi esterni alla nostra onlus: esperti di diritti dei bambini, nomi noti della cooperazione e dell’adozione internazionale, docenti universitari e non solo. Per questo numero del giornale abbiamo chiesto a Manuel Finelli, Responsabile di Programma per l’Africa Occidentale di Save the Children Finlandia, di scrivere un contributo sul ventesimo compleanno della Convenzione per i Diritti dell’Infanzia. Pubblichiamo per intero il suo esauriente ed interessante intervento. CITTADINI DI OGGI di Manuel Finelli L’essenza stessa della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia [in questo articolo la Convenzione] è il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini attraverso la promozione dei loro diritti. A vent’anni dalla sua promulgazione, la Convenzione è stata ratificata in tanti paesi attraverso le rispettive legislazioni nazionali, ma ancora molto resta da fare prima che i suoi principi vengano concretizzati. In troppi stati poco o nulla è cambiato a causa di egoismi locali, individualismi collettivi, conflitti su varia scala e la perpetuazione dello sfruttamento economico dei paesi più deboli da parte di quelli più forti.

do ricevuto meno attenzione di altre e/o essendo state poco comprese. È relativamente facile capire che non si può negare al bambino la salute o l’educazione, ma è più complesso far passare il concetto che lo stesso bambino ha anche il diritto di essere educato senza subire percosse o di poter dire la sua in tutti gli ambiti che lo riguardano.

In alcuni contesti sono stati compiuti apprezzabili passi in avanti; ma in generale molto di più e molto di meglio poteva essere fatto da parte dei singoli governi, della comunità internazionale e degli stessi individui.

Con una semplificazione grossolana, possiamo considerare la Convenzione come una casa del diritto del bambino organizzata in tanti vani attorno a quattro settori principali: le cosiddette aree tematiche di Salute, Educazione, Protezione e Partecipazione.

Purtroppo nel campo della cooperazione internaSoprattutto nei settori della Salute e dell’Educaziozionale per l’infanzia si ne, investimenti – relaticontinua a navigare a vivamente – massicci hanno sta, sospinti da finanziapermesso la realizzazione “Lo sviluppo dei diritti per menti episodici o da fondi interventi strutturali in di che vengono erogati a grado di fornire risultati l’infanzia si dimostra difforsinghiozzo, un anno per anche tangibili; più conme, perché alcune aree della l’altro (quando va bene) traddittorio è invece lo impedendo in tal modo stato d’avanzamento delConvenzione hanno ricevudi raggiungere le radici le azioni della “Protezioto meno attenzione di altre.” dei problemi mediante ne”, che includono temaazioni di largo respiro e tiche molto diverse: dagli sul lungo periodo. abusi sessuali alle violenze di genere, dalla tratta di donne e bambini allo Lo sviluppo dei diritti per l’infanzia si dimostra sfruttamento del lavoro minorile, e troppi altri anquindi difforme, anche perché alcune aree della cora. Tanti problemi, molto intrecciati tra di loro ma Convenzione sono rimaste molto più arretrate, avenspesso contestuali, determinati anche da complesse

7

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

IL MONDO DEI BAMBINI

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

implicazioni socio-culturali che suscitano differenti livelli di interesse, generando difformi investimenti di risorse e quindi producendo interventi non bilanciati e troppo settoriali.

È evidente che si tratta di sfidare valori profondi, radicati, complessi da capire, ostici da affrontare. Chi lavora nella cooperazione internazionale per l’infanzia conosce bene queste difficoltà perché la sfida inizia proprio all’interno delle organizzazioni stesse, le quali, invece di offrire il buon esempio anche in questa direzione, sembrano spesso non preoccuparsi degli ancora deboli risultati raggiunti verso questo obiettivo.

Innegabilmente, delle quattro aree tematiche menzionate, quella che più ha frustrato le aspettative dell’infanzia è quella relativa al diritto dei bambini di prendere parte alla vita sociale e al buon governo delle loro comunità, anche nazionali.

La cessione del potere prima accennata coinvolge Oltre a questo articolo*, nella Convenzione esistono infatti tutti gli ambiti della vita sociale, anche quelmolti altri richiami, perli operativi: il medico del ché la partecipazione dei progetto sanitario, il rebambini nelle cose che li sponsabile del program“La Convenzione afferma che riguardano È UN DIRITma educativo, il consuTO con lo stesso valore e lente tecnico dei servizi i bambini non sono esseri umala medesima importanza sociali, i funzionari amni inferiori, meri “cittadini del degli altri. ministrativi e i direttori Inaccettabile che, nella di programma. domani”, ma sono soggetti di pratica e nella vita quodiritto con grandi potenzialità tidiana, esso continui ad Tutte queste figure non essere violato in modo sisolo hanno la possibilità di analisi e cambiamento sociastematico. di coinvolgere i bambini le: sono cittadini di oggi, e come in qualche aspetto signifiLe difficoltà a cui si deve cativo del loro lavoro, ma tali devono essere considerati.” far fronte per modificare anche il DOVERE etico la situazione, migliorandi farlo per il rispetto di do le percezioni, le attituun diritto troppo spesso dini e i comportamenti che ne stanno alla base, sono trascurato o – in mala fede – banalizzato. Cosicché, simili a quelle incontrate da chi promuove altri dinegli organismi internazionali, governativi e non, i ritti civili; riconoscere la partecipazione dei bambini bambini, che dovevano essere chiamati a discutere alla vita sociale comporta che chi detiene il potere la definizione dei progetti che li riguardano, sono sia disposto a cedere un po’ della sua autorità. Tutti rimasti spesso meri beneficiari degli interventi. i membri di una comunità, da un sindaco a un padre di famiglia, da un leader religioso a un datore di Non si può negare che importanti sforzi siano stalavoro, devono assumere un approccio più demoti compiuti, ma le esperienze di partecipazione che cratico alla vita e porsi verso le donne e i bambini in questi hanno permesso di realizzare, hanno preso modo paritario. la forma di concessioni che organizzazioni migliori di altre hanno deciso di elargire, magari grazie a qualche piega di bilancio non prevista o una rimanenza *L’articolo specifico della Convenzione a cui si di fondi da utilizzare in fretta prima della scadenza fa riferimento è l’articolo 12: del finanziamento… “1. Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.

Di rado si è trattato di atti dovuti, compiuti nel rispetto di un diritto consacrato dalla stessa Convenzione: non un pezzo di carta qualunque, ma il trattato più ratificato della storia, che tutti i paesi al mondo, tutti tranne gli Stati Uniti, si sono impegnati formalmente a far proprio. La Convenzione afferma che i bambini non sono esseri umani inferiori, meri “cittadini del domani”, ma sono soggetti di diritto in grado di offrire grandi potenzialità di analisi e cambiamento sociale: soprattutto perché i bambini, cittadini lo sono già oggi, e come tali devono essere considerati.

2. A tal fine, si darà in particolare al fanciullo la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa che lo concerne, sia direttamente, sia tramite un rappresentante o un organo appropriato, in maniera compatibile con le regole di procedura della legislazione nazionale.”

Manuel Finelli manuelfinelli@hotmail.com

8


ETIOPIA: INSIEME CONTRO L’AIDS!

pe ha lanciato la “Millennium AIDS Campaign” che richiede uno sforzo non solo a livello nazionale ma anche da parte dei donatori internazionali. La situazione generale del Paese è meno drammatica rispetto agli anni ottanta ed ai primi anni novanta Etiopia e Aids. Un Paese ed un flagello dei nostri dello scorso secolo; nonostante ciò, dopo il drastico tempi. Secondo gli ultimi dati disponibili, circa calo registrato nel quinquennio 1996-2001, il nume1.000.000 etiopi sono sieropositivi. Di questi, oltre ro di nuovi casi si è assestato in circa 125.000 all’an90.000 sono bambini sotto i 14 anni, mentre circa no, mentre i morti si aggirano intorno ai 72.000. 900.000 si stimano essere i bambini orfani a causa La prevalenza del contagio è tra le donne di età della malattia. compresa tra i 15 ed i 49 anni. La prevalenza di genere L’impegno preso dalla Reè facilmente spiegabipubblica Federale Demole con la condizione di “In Etiopia si contano circa cratica d’Etiopia di fronte particolare vulnerabilità all’Assemblea generale che si trovano a vivere 125.000 nuovi casi di contagi le bambine e le giovani delle Nazioni Unite nel giuda virus HIV all’anno. La predonne in particolare. Il gno del 2006 continua ad solo dato riferito all’età essere particolarmente amvalenza del contagio è tra donbizioso: l’obiettivo è quello del primo rapporto sesne di età compresa tra i 15 e i suale dà un’idea chiara di garantire un accesso unidi come le bambine siaversale alla prevenzione, 49 anni, a causa della condino vittime di un sistema trattamento, cura e sostezione di particolare vulnerabiculturale maschilista: gno all’HIV entro il 2010. solo l’1,7% dei bambiPer questo il governo etiolità in cui si trovano a vivere.”

9

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE EDITOR

Cooperazione

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

ni ha il primo rapporto prima del compimento del 15esimo anno di età, mentre questo dato sale al 15,8 % quando parliamo di bambine. Recenti studi hanno evidenziato come le donne etiopi abbiano relazioni sessuali con partner che mediamente hanno oltre 10 anni di più. Le adolescenti, in particolare, si trovano in una condizione di estrema vulnerabilità poiché da un lato non hanno alcuna conoscenza della sessualità e dall’altro hanno a che fare con uomini che per età, condizioni economiche, forza fisica ed altre dinamiche le mettono in una condizione di estrema debolezza.

I PRINCIPI GENERALI DELLA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA Nei prossimi numeri di Mondo Cifa passeremo in rassegna e approfondiremo tutti gli articoli contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia; ora, invece, ci soffermeremo sui quattro principi generali, enunciati negli articoli 2, 3, 6, 12 della Convenzione, in cui sono raggruppati tutti Diritti di ogni bambino. Non discriminazione (art. 2): tutti i diritti sanciti dalla Convenzione si applicano a tutti i bambini senza alcuna distinzione.

Le ragazze etiopi si trovano dunque ad essere molto più a rischio di contrarre il virus dell’AIDS, rispetto ai loro coetanei maschi, per ragioni prevalentemente culturali: età del primo rapporto sessuale, matrimoni precoci, abusi e violenze quali stupri e rapimenti.

Superiore interesse del bambino (art. 3): in tutte le decisioni relative a bambini e adolescenti il superiore interesse del bambino deve avere una considerazione preminente.

Esiste poi il fenomeno della prostituzione. L’ultimo rapporto biennale presentato dal Governo etiope alla comunità internazionale fa riferimento ad una statistica del 1990 dalla quale risultava che nella sola Addis Abeba il 7,1% della popolazione femminile sessualmente attiva (pari a 35.000 donne) fosse coinvolta nel mercato del sesso. Gli scarsi dati attualmente disponibili denotano un generale abbassamento dell’età delle donne coinvolte. A partire dal 1989 vi è stato una progressiva riduzione dell’età media: nel 2005 si è stimato che circa un terzo delle prostitute avesse un’età compresa tra 15 e 22 anni. Ciò induce a ritenere che esista un enorme potenziale di diffusione del virus dell’AIDS tra i giovani.

Il diritto alla sopravvivenza e allo sviluppo (art. 6): il termine sviluppo va qui inteso non in modo limitativo come mera salute fisica, ma come sviluppo umano (mentale, cognitivo, emozionale, civile, economico, sociale e culturale). Partecipazione e considerazione dell’opinione del bambino e dell’adolescente (art. 12): in ogni decisione che li riguarda, il bambino e l’adolescente hanno diritto di essere ascoltati e che la loro opinione sia tenuta in adeguata considerazione. Tutte le disposizioni della Convenzione vanno lette alla luce dei 4 principi generali. In questa prospettiva la Convenzione potrebbe essere raffigurata con il seguente schema:

Tornando agli obiettivi ambiziosi cui punta il Governo etiope entro la fine del prossimo 2010, i dati diffusi da UNAIDS non sono così rassicuranti anche se tutti gli indicatori sono in crescita: solo il 37,7% delle persone che vivono con l’HIV e che hanno bisogno di una terapia stanno ricevendo gli antiretrovirali e solo il 7% delle donne sieropositive ricevono la terapia così da ridurre il rischio di trasmissione madre-bambino. Molti dei programmi governativi stanno andando a rilento.

art. 3

art. 6 art. 2

In questo scenario si cala il nuovo intervento progettuale del Cifa. Il lavoro portato avanti in questi anni dalla nostra organizzazione in Etiopia ci ha fatalmente messo di fronte a questo enorme problema. Già con il sostegno a distanza e con il progetto delle foster homes e del counseling center per bambini e bambine abusati (che ormai da tre anni cofinanziamo insime all’ONG Il Sole) avevamo toccato con mano il problema.

art. 12

Il triangolo raffigura il principio generale del diritto alla sopravvivenza e allo sviluppo umano e racchiude tutti i diritti riconosciuti specificamente articolo per articolo, mentre i vertici del triangolo rappresentano gli altri tre principi fondamentali raffigurandone l’interdipendenza e l’indivisibilità.

Inserito nell’ambito delle politiche attivate dalla ex Region 14, ora Addis Ababa City Administration, il progetto che sarà avviato entro la fine dell’anno

10


avrà come beneficiari 100 bambini sieropositivi o ammalati di AIDS che vivono in condizioni di estrema povertà ad Addis Abeba. Bambini per i quali al dramma della miseria si è unito quello dell’AIDS.

Cifa ha accettato una nuova grande sfida.

Il progetto, ad oggi co-finanziato dall’Agenzia ReCome sempre avviene nei nostri progetti di coopegionale per le Adozioni Internazionali, ha però razione, l’obiettivo principale sarà quello di garantibisogno di risorse. Abbiamo perciò pensato di rire ai bambini ed alle bambine beneficiarie l’accesso petere l’esperimento che tanto successo ha avuto a all’istruzione. Favorire una regolare frequenza scoNeak Loeung in Cambogia e che ormai è diventato lastica o una formazione parte di una più ampia professionale sono uno strategia di azione che degli obiettivi fondamenvede sempre più il soste“Saranno sviluppati programmi tali del progetto. Certo è gno a distanza quale parche per ottenere tale risulte integrante di interventi per sensibilizzare la comunità tato, la particolare tipolodi medio/lungo termine di riferimento su come si posgia di beneficiari necessiche vogliono garantire ta una serie di interventi risultati concreti a tutti i sa convivere insieme agli affetti sanitari, nutrizionali e di bambini beneficiari. dal virus HIV, senza quei timoreinserimento sociale. Ed allora anche a questo progetto è stato abbinato ri derivanti dal non conoscere la Ai 100 bambini sarà quinun programma di sostemalattia e come si trasmette.” di garantito l’accesso gno a distanza che garanregolare alla terapia e i tirà le risorse necessarie controlli sanitari necesalla sua piena realizzasari per la somministrazione dei farmaci. Sarà svizione e creerà per chi vorrà accompagnare il Cifa e luppato un programma di sostegno alimentare per questi 100 straordinari bambini in questo percorso, garantire un’adeguata alimentazione, necessaria a quel legame indissolubile tra sostenitore e bambino ridurre gli effetti collaterali causati dagli antiretroche solo il SAD sa regalare. virali. Gli stessi genitori adottivi hanno perfettamente Sarà contemporaneamente sviluppato un programchiaro quanto importante sia il problema dell’AIDS ma di sensibilizzazione sulle condizioni in cui si in Etiopia. Perché i loro bambini sono orfani trova a vivere chi ha contratto il virus in modo da dell’AIDS, perché fratelli e sorelle dei loro bambini far conoscere alle comunità di riferimento (scuola, sono sieropositivi. famiglia, quartiere) l’assoluta possibilità di convivenza riducendo quei timori derivanti dalla discoA questi in particolare e a tutti voi che leggete, l’innoscenza del fenomeno. Il pieno coinvolgimento vito ad aiutarci ad aiutarli. della comunità locale è ancora una volta ritenuto Marco Pastori fondamentale per la riuscita del progetto. Le diffi-

11

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

coltà culturali, le reticenze, le paure, la stigmatizzazione nei confronti di chi ha contratto il virus sono ostacoli da affrontare per favorire il pieno reinserimento dei bambini a livello sociale. Il coinvolgimento della comunità consentirà di svolgere un’efficace azione di sensibilizzazione per evitare il diffondersi del contagio. I bambini con particolari problemi psicologici potranno contare sugli psicologici del counseling center così da creare quelle sinergie tra progetti, in grado di garantire anche una buona efficienza dell’azione progettuale.

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

DIARIO

immaginare i risultati, ha preso la forma di una circonvallazione moderna, a tratti forse di una tangenziale, finanche di un’autostrada che squarcia in due interi quartieri, senza tenere conto di nulla. Altro che “Not in my back yard”, formula inglese con cui si catalogano tutti i tentativi di comitati di cittadini organizzati che provano ad opporsi ad opere di vario genere (dall’alta velocità, agli inceneritori, ai termovalorizzatori – per restare a recenti esempi italiani) e che significa “non nel mio giardino”. Giardino. Fiore nuovo. Cemento.

Addis Ababa, Etiopia FIORE NEL CEMENTO Nel 2004 s’intitolava così la canzone scritta dagli STATUTO, storica band Mod torinese che si era data il nome dell’omonima piazza della città che il movimento Mod aveva scelto come luogo di incontro. Mod, modernismo. Addis Ababa, nuovo fiore.

Ad Addis le cose funzionano più o meno così. Si stabilisce che una strada deve essere fatta. Si fanno i rilievi per capire dove sia meglio farla passare; si prende la decisione; si cerca di capire a quante persone sia necessario fornire un indennizzo (e stiamo ovviamente parlando dei ricchi); poi si arriva con i bulldozer; si comunica alle persone che hanno 5 minuti di tempo per raccogliere le loro cose e abbandonare le proprie case. Si inizia a spianare.

Torno ad Addis dopo poco più di sei mesi ed il Nuovo Fiore è sempre più intrappolato in un orribile serpentone di asfalto e cemento che lo lacera prendendo i toni del rosso di questa terra, che nella stagione delle piogge scorre ovunque. Il rosso delle ferite che la modernità sta infliggendo a questa città che ha avuto la pretesa di essere un fiore e che di questo passo, al più, sarà un fiore nel cemento.

Nel giro di qualche mese le imprese e gli operai cinesi – che ormai detengono una percentuale impressionante di realizzazione delle opere infrastrut-

Ragioni del progresso quelle che stanno stravolgendo l’assetto urbanistico, geologico, ma soprattutto sociale di un’Africa che emula un mondo altro, fatto di grattacieli, di vie di comunicazione, di palazzacci, di infrastrutture che hanno la pretesa di spianare la strada alla modernità, al benessere economico, al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Però io proprio non mi do pace. Ma possibile che esista un unico, uniformante modello per arrivare al benessere? Possibile che esista solo il nostro e che comunque non sia possibile almeno adattarlo a forme di vita sociale, a tradizioni altre? Addis Ababa. La attraverso a bordo del taxi del solito, mitico, Abraham, punto di riferimento ormai irrinunciabile per i miei spostamenti in città. Sono esterrefatto. Quella che durante i giorni della mia prima venuta qui (quasi quattro anni fa) nella capitale dell’Africa – come la definiscono gli Etiopi – era un cantiere di cui non si potevano ancora

12


13

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

turali di tutta l’Africa – concludono i lavori ed uno quella che vieta anche la solidarietà: perché davvesciocco cooperante che passa di lì circa 3 volte l’anro non c’è più niente da condividere. no resta si stucco vedendo che interi “villaggi urbaAd Addis non c’è neanche più la luce. Durante i ni” sono stati divisi da lingue di asfalto a 3 corsie giorni trascorsi in Etiopia la luce veniva erogata a per senso di marcia, senza alcun collegamento tra zone alterne della città, prevalentemente di notte; una parte e l’altra, con il risultato che si può assistesono stati più i giorni di cui non se ne poteva dire alle scene più improbasporre che quelli in cui bili. Scene che, se non fosc’era. A meno che non si sero causa di un numero disponga di un genera“Ad Addis si stabilisce che una spropositato di incidenti tore, l’elettricità è divenstradali e quindi di morti, tata energia rara. Manca strada deve essere fatta. Si fanno provocherebbero reazioperché manca l’acqua; i rilievi per vedere dove sia meglio ni sospese tra tenerezza e i bacini artificiali sulle ilarità. dighe del Nilo azzurro farla passare. Si cerca di capire a sono a secco. Non piove. quanti ricchi sia necessario forSi vedono così bambini e Per un Paese la cui proragazzi che attraversano duzione elettrica è prevanire un indennizzo. Poi si arriva l’autostrada sprezzanlentemente idroelettrica con i bulldozer, si comunica alla ti di ogni pericolo per la scarsità di piogge ha raggiungere la scuola significati funesti. Evoca gente che ha 5 minuti di tempo o i compagni di gioco drammatiche carestie. per raccogliere le proprie cose e (che fino a qualche mese fa erano vicini di casa); Eppure la risposta che il andarsene. Si inizia a spianare.” donne e bambine, con le Governo etiope si è imloro taniche di plastica, pegnato a dare al Paese attraversare la strada per è, oltre all’ammodernaandare ad approvvigionarsi di acqua; pastori attramento della linea di distribuzione lungo la quale la versare insieme alle loro greggi o al loro ciucchino dispersione è importante, la costruzione di quattro che proprio non riesce a darsi pace di dover scavalnuove dighe tutte sul Nilo azzurro. Continuo a non care uno spartitraffico di cemento alto quanto le sue darmi pace. A non capire. zampe e che a tutti i costi vuole tornare indietro, atterrito dal rumore dei camion che gli sfrecciano E così aumentano le strade, aumenta il numero di a pochi centimetri, che gli suonano il clacson e sotmezzi e di merci che vi circolano ed aumenta la veto i quali rischia di finire schiacciato insieme a quei locità con cui tali merci vengono trasportate. bambini, a quei ragazzi, a quelle donne con le loro Ma quel bambino che di quella strada non ha fatto figlie e al suo stesso padrone. altro che il luogo in cui giocare, costretto a rimpiazzare un prato con una lingua di asfalto, il luogo ove Rosso, colore del sangue, quello di cui la terra tinge far correre con il suo bastoncino di legno la vecchia questo serpente di cemento ed asfalto, colore delruota arrugginita di una bicicletta, non capisce prole ferite impresse a chi, per lasciar spazio a quella prio dove vadano queste merci, così tante e così strada, ha perso la casa, ha visto allontanarsi i proveloci e perché alla sera, quando arriva a casa, nespri amici, il pozzo, il prato su cui brucare. Ha visto suno si sia fermato per dare alla sua mamma quel soprattutto spezzarsi quella rete di solidarietà che è tanto di che riempirgli il piatto. propria delle economie di sussistenza e che sempre più sta diventando economia della disperazione, Marco Pastori

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

TESSERA “ Amico Chi trova un

di Cifa ” 2010

Amico...

Da oggi esiste un altro modo con cui puoi aiutare in prima persona tutti i bambini che con la nostra azione sosteniamo nel mondo: diventare Amico di Cifa! Attivare la Tessera Amico di Cifa è molto facile e dà diritto a numerosi vantaggi. È sufficiente effettuare un versamento di 25 Euro a Cifa Onlus, secondo le modalità indicate nella scheda reperibile sul nostro sito per ricevere la Tessera direttamente a casa tua. La Tessera ha durata annuale. Tutti gli Amici di Cifa: • Sono in prima linea per sostenere i nostri progetti e offrire un grande aiuto ai bambini del mondo! • Ricevono in abbonamento il giornalino trimestrale Mondo Cifa - Adozione Insieme, dalla veste grafica completamente rinnovata, sul quale possono leggere i nostri articoli di approfondimento sull’adozione internazionale, sulla cooperazione allo sviluppo e sui diritti dell’infanzia. • Ricevono periodicamente la nostra newsletter via e-mail, con aggiornamenti in tempo reale sulla nostra attività, sugli eventi che organizziamo e sulle novità nel mondo dei diritti dei bambini. • Hanno diritto a sconti e agevolazioni presso una serie di attività commerciali e catene convenzionate il cui elenco, costantemente aggiornato, è disponibile sul nostro sito www.cifaong.it e comparirà sui prossimi numeri di Mondo Cifa. Basta poco per essere Amico di Cifa e diventare amico di tanti bambini! Contatti: Tel. 011 50 63 048 E-mail: eventi@cifaong.it

...Trova un Tesoro! 14


ragazzi che per le ragazze. L’accesso all’acqua potabile è oggi garantito al 90% della popolazione, arrestandosi tuttavia solo al 57% nelle aree rurali, grazie ad un enorme sforzo del governo.

LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA: LUCI E OMBRE DI UN GRANDE PAESE

Quando si pensa alla condizione dei bambini in un Un punto su cui si devono compiere ulteriori sforpaese generalmente bisogna distinguere, indivizi rimane l’accesso a servizi igienici adeguati, che duando differenze a seconda delle aree considerasono garantiti solo al 75% della popolazione, con un te. Si pensi quindi a quanto queste differenziazioni picco negativo del 37% nelle aree rurali, con tutte le si facciano sentire quando conseguenze sulla diffusi prende in consideraziosione della dissenteria e ne un paese così grande e di altre patologie che ab“Ogni anno, in Brasile, muovariegato come il Brasile, biamo precedentemente un’area di 8.547.404 kmq citato. iono 3 milioni di bambini a abitata da 191.908.600 Ma ci sono dati che sfugcausa della diarrea dovuta a abitanti. gono a queste macrocategorie che abbiamo appeinquinamento dell’acqua. EpEcco perché i dati contena disegnato. pure, ad un livello generale, nuti nel rapporto UNIDati che non si ricavano CEF “La Condizione facilmente proprio per ben il 90% della popolazione dell’infanzia nel mondo l’immensità del territorio ha accesso all’acqua potabile...” 2008” devono essere ben e perché dobbiamo consiinterpretati e soprattutto derare un livello di dettacontestualizzati tenendo glio diverso. conto delle enormi differenze tra le 6 regioni in cui è divisa la Repubblica Prendiamo ad esempio lo Stato di Minas Gerais, Federale Brasiliana. nella zona Sud-est del paese. Un territorio con più di 19 milioni di abitanti, e un’estensione pari all’inSecondo l’UNICEF ogni anno, in Brasile, 3 milioni tero territorio francese. Qui CIFA ha iniziato a colladi bambini muoiono a causa della diarrea, provocaborare alcuni anni fa con un partner pubblico locale ta dall’inquinamento dell’acqua. nella valle di Jequitinhonha, e in particolare nel MuMoltissime donne hanno interruzioni di gravidannicipio di Capelinha. za causate da anemia ed altre malattie. Tra i bambini che sopravvivono alla nascita, molti restano seLa posizione geografica e l’economia basata sulla gnati dalle conseguenze delle condizioni di estrema monocoltura del caffè del Municipio di Capelinha povertà in cui nascono e crescono. fa si che il lavoro sia stagionale, riducendosi a soli due mesi l’anno, e costringe la popolazione locale a Sempre secondo UNICEF, vi sono 200 mila bambini con meno di 10 anni di età che vivono nelle strade delle grandi città, e oltre 500 mila sono obbligati a prostituirsi per sopravvivere. Le cifre del Rapporto forniscono alcuni segnali positivi: la mortalità infantile entro il primo anno di vita è andata fortemente diminuendo attestandosi a 19 decessi ogni mille nascite. Le politiche governative per la registrazione alla nascita hanno dato dei buoni risultati arrivando, su base nazionale, a coprire l’89% del totale. Un altro settore in cui sono stati compiuti dei progressi significativi è stato quello della scolarizzazione. Partendo da alcuni dati scoraggianti quali il livello di scolarizzazione nel 1994, con appena il 39% di bambini che aveva completato il 4° anno di scuola elementare, si è arrivati ad un tasso netto di scolarizzazione primaria pari al 95%. Anche sulla fascia dei più grandicelli si sono compiuti dei progressi, con un tasso di alfabetizzazione nei giovani tra il 15 ed i 24 anni, che è arrivato al 98% sia per i

15

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

FOCUS BRASILE

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

dover affrontare una profonda crisi economica, che negli ultimi anni ha fatto acuire le disuguaglianze e le problematiche sociali. Il 74% della popolazione vive, infatti, al di sotto della soglia di povertà (il reddito pro-capite del 55% della popolazione è inferiore ad un quarto del salario minimo nazionale e il 20% della popolazione sopravvive con reddito pari a 0). La diffusione della disoccupazione va ad incidere su un contesto familiare fortemente disgregato, dove la presenza dei padri in famiglia non supera in genere il 20-30% dei casi, e dove spesso i padri naturali non coincidono con la persona che svolge il ruolo di capo famiglia.

da anni per la protezione dell’infanzia, sono stati ritenuti essenziali anche dal Governo federale per creare un sistema di protezione e di lotta alla violenza sessuale, in quanto istituzioni vicine ai giovani, che conoscono la situazione dei bambini e degli adolescenti, e che fungono da punto di collegamento con le pure molteplici iniziative che il governo di Lula ha preso e sta prendendo per la protezione dell’infanzia. La risposta è stata affidata alle piccole autorità territoriali e agli enti locali come i Consigli Tutelari che, in collaborazione con altri enti, con piccole organizzazioni brasiliane e non, con le università, stanno cercando nuove vie per dare delle risposte concrete a queste generazioni prive di prospettive.

Inoltre, per sopperire alla mancanza di occupazione, le madri affrontano frequentemente condizioni lavorative estremamente difficili, sobbarcandosi il carico del mantenimento della famiglia, spesso solo Ancora una volta il Brasile, questo paese meravicon impieghi di basso livello professionale e salaglioso, proverà a meravigliarci con la creatività di riale. Questa situazione, assieme alle svantaggiate un paese giovane, che sente di dover costruire il suo condizioni culturali e all’incapacità a strutturare futuro partendo proprio dai bambini. La strada da tempi per il lavoro e per cui sono partiti con l’apla famiglia, non consenprovazione dello Statuto tono loro di seguire adedel Bambino e dell’Ado“I bambini di Capelinha sono guatamente i figli e di sallescente (Estatuto da obbligati a crescere in una sivaguardarne l’integrità. Criança e do Adolescente - ECA), avvenuta nel tuazione sociale aggravata dagli La disoccupazione dei 1990, è stata segnata da alti indici di natalità e dalle digenitori ha delle ripercusluci ed ombre. Tra queste sioni dirette anche sugli abbiamo citato la situasuguaglianze sociali, facendoadolescenti che, privi di zione di alcune sacche, ne le spese in quanto segmento modelli positivi, vedono quali quella di Capelinha, diminuire il loro livello che permangono critiche. vulnerabile della popolazione.” di autostima e il loro stato di salute psicofisico; tutto A livello generale rimane questo si traduce in una anche la sfida degli Abrimancanza di alternative per il loro futuro. gos, il nome che dopo il 1990 hanno preso gli orfaI bambini e gli adolescenti del Municipio di Capenotrofi. Questi istituti, nati per ospitare solo provlinha sono quindi obbligati a crescere in una situavisoriamente i bambini in stato di necessità e nel zione sociale caratterizzata da grandi disuguagliancontempo provvedere al loro reinserimento nella ze sociali e aggravata dall’alto numero di figli per famiglia naturale o in famiglie adottive, in pratica famiglia, facendone le spese in quanto segmento si sono spesso rivelati centri di accoglienza permadella popolazione più vulnerabile. nente. Come se non bastasse i bambini sono spesso vittime di abusi, maltrattamenti e sfruttamento proprio all’interno della loro famiglia. Dati recentissimi del 2009 prodotti dall’Università Federale di Minas Gerais, in collaborazione con la Segreteria speciale dei diritti umani della Presidenza della Repubblica Brasiliana, testimoniano ciò che avviene nella Valle di Jequitinhonha, in cui si trova Capelinha. I casi di abusi che sono stati denunciati sono stati esclusivamente di natura sessuale, e questo a conferma del clima di violenze e forte promiscuità in cui i bambini si trovano a crescere e alla diffusione di sostanze stupefacenti ed alcool.

Nella pratica, i bambini accolti hanno continuato a vivere in queste strutture. E la cosa più preoccupante è che si tratta di “orfani di genitori vivi”, ovvero abbandonati da famiglie spesso mono genitoriali, a causa delle condizioni di indigenza. Capelinha è un esempio concreto di questa situazione: ecco perché il CIFA ha deciso di lavorare con questo tipo di strutture. Sono queste alcune luci ed ombre della condizione dell’infanzia in Brasile. Ho pensato di condividerle con voi, ben sapendo che la materia è complessa. Ma solo essendo ben consapevoli delle contraddizioni di questo Paese se ne può capire la bellezza.

Proprio per dare delle risposte concrete i Consigli tutelari, autorità locali con cui CIFA sta lavorando

Beatrice Gemma

16


RINGRAZIAMENTI per i partecipanti alla TAVOLA ROTONDA del 16 NOVEMBRE

Anche quest’anno Cifa propone il suo tradizionale appuntamento con le Feste di Natale organizzate dalle varie sedi. Per maggiori informazioni, vai al sito www.cifaong.it

Ringraziamo tutti coloro che hanno offerto il proprio contributo e la propria disponibilità per la realizzazione della tavola rotonda sui 20 anni della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, che ha avuto luogo a Torino lo scorso 16 Novembre.

• FESTA SEDE di TORINO Domenica 13 Dicembre, dalle 14:30 presso Centro Sportivo Ruffini, via San Paolo 169, 10141Torino

Un particolare ringraziamento va a Chiara Genesio, Roberto Maurizio, Angela Migliasso, John Baptist Onama e Maria Burani Procaccini.

• FESTA SEDE di ANCONA Domenica 13 Dicembre, dalle 15:30 alle 19:45 presso Scimpa Village - My Nonna, via Mazzangrugno 11, 60035 Jesi (AN) • FESTA SEDE di VENEZIA Giovedì 8 Dicembre, dalle 15 alle 19 presso Sala polivalente, Chiesa di S. Leopoldo via Wolf Ferrari, 30035 Mirano (VE) • FESTA SEDE di ROMA Sabato 12 Dicembre, dalle 15:30 alle 19 presso luogo da destinarsi

17

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

FESTE DI NATALE CIFA


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

PARTNER LOCALE: BAHAY TULUYAN I partner locali sono un perno importante intorno a cui ruota il nostro lavoro. Queste organizzazioni non governative, infatti, interamente costituite da personale del luogo, ci aiutano a realizzare i nostri progetti di cooperazione e ci forniscono una visione chiara e consapevole della realtà in cui stiamo operando. In questo numero di Mondo Cifa, lo staff del nostro partner filippino Bahay Tuluyan descrive la propria organizzazione e le azioni che quest’ultima realizza da più di vent’anni per proteggere e tutelare i bambini di strada di Manila e di altre città. Bahay Tuluyan, che in tagalog (la lingua ufficiale delle Filippine) significa “La casa dell’accoglienza”, ci sta offrendo un prezioso appoggio per la realizzazione del progetto “Ogni bambino ha diritto a una famiglia!”

vita di un bambino si creano le potenzialità perché molte altre siano migliorate, seguendo un processo a catena. Il successo di questo approccio è evidente: molti bambini che prima venivano picchiati e sfruttati, parlano ora in confidenza con i loro pari di questioni importanti come l’abuso e il traffico di minori.

BAHAY TULUYAN E CIFA Bahay Tuluyan è una ONG filippina, fondata nel 1987 a Manila, che lavora con i bambini di strada. Usando semplicemente il seminterrato di un palazzo e alcuni strumenti musicali, Bahay Tuluyan iniziò ad aiutare i bambini che vivevano o lavoravano sulle strade nell’area a luci rosse di Malate, a Manila.

A Dicembre del 2007 Bahay Tuluyan iniziò una collaborazione con Cifa per implementare un progetto dal titolo “Ogni bambino ha diritto a una famiglia!”. L’obiettivo di questo progetto era di rispettare, proteggere e realizzare i diritti dei bambini bisognosi A 22 anni di distanza, Bahay Tuluyan è cresciuta di protezione speciale fornendo loro un ambiente fino a diventare un’organizzazione che lavora in familiare alternativo e l’opportunità di sviluppatre province, fornendo re pienamente le proprie una grande varietà di potenzialità. Più specifiprogrammi e servizi a camente, il progetto ha “Migliorando la vita di un bambambini bisognosi di promirato a fornire cibo, casa, bino si creano le potenzialità pertezione speciale tra cui educazione, cure medibambini abbandonati, riche, tutela legale e un amchè molte altre siano migliorate, fiutati, sfruttati, abusati biente familiare alternatiseguendo un processo a catena. e vittime di traffico. Una vo ad almeno 115 bambini parte fondamentale del che sono stati sottoposti Il successo di questo approccio è lavoro di Bahay Tuluyan ad abuso, abbandono e/o evidente: molti bambini che priconsiste nel “dare potere” sfruttamento. agli stessi bambini, coltima venivano picchiati e sfruttati, vando l’indipendenza delUn numero significatiparlano ora in confidenza con i loro le loro scelte. vo di bambini coinvolti nel progetto ha mostrato pari di questioni importanti come Con un approccio bamchiari ed immediati benel’abuso e il traffico di minori.” bino-bambino, si cerca fici: provvedere ai bisogni di coltivare quelle abilità basilari dei bambini e alla dei piccoli beneficiari e loro educazione è stato di trasmetter loro quelle di importanza critica per informazioni sui diritti umani che i bambini stessi il loro sviluppo e per la presa di coscienza delle diffonderanno, a loro volta e in prima persona, tra loro capacità. Grazie al progetto, inoltre, i bambii propri coetanei. In questo modo, migliorando la ni e i ragazzi hanno potuto partecipare a specifici

18


Natale si avvicina e quest’anno sarà davvero speciale: festeggiamo i 30 anni di Cifa, 30 anni trascorsi insieme a te... dalla parte dei bambini! Anche questo Natale scegli di aiutare con noi i bambini del mondo... Basta solo un piccolo gesto per ridare il sorriso e la speranza a un bambino!

Festeggiare in famiglia, ricevere dei regali, giocare ed essere felici. E’ quello che i bambini fanno a Natale. Sono piccole, grandi cose a cui tutti i bambini del mondo avrebbero diritto, ma che alcuni non hanno neppure la possibilità di sognare. Noi del Cifa vogliamo che il Natale sia un’occasione in più per aiutare i bambini del mondo. Quest’anno, vogliamo che tutti i bambini che sosteniamo nei paesi in cui siamo presenti possano trovare un regalo prezioso sotto l’albero. Essere nutriti regolarmente, avere la possibilità di andare a scuola, essere accolti in una vera famiglia: sono questi i regali che con Cifa puoi offrire a tanti bambini!


Anche quest’anno CIFA ha lanciato la sua CAMPAGNA NATALIZIA. Potrai scegliere tra due serie differenti di biglietti di auguri, un calendario da tavolo e uno da parete. I biglietti di auguri ritraggono gli SGUARDI dei bambini che sosteniamo nel mondo ed i loro DISEGNI. Le foto selezionate per il calendario da tavolo sono state scattate a BAMBINI IN BRACCIO, mentre quelle per il calendario da parete a GRUPPI DI BAMBINI.

Calendario da Tavolo 21 x 15 cm

“Sguardi” Confezione 10 biglietti, 10 x 21 cm

“Fantasie” Confezione 10 biglietti, 10 x 21 cm

Calendario da Parete 30 x 27 cm


MODULO PRENOTAZIONE Da inviare compilato e firmato, unitamente a copia dell’avvenuto versamento, a CIFA ONLUS a mezzo: Posta Via Luigi Colli 4, 10128 Torino Fax 011.433.80.29 E-mail eventi@cifaong.it

Cognome ................................................................................. Nome....................................................................................................... Ragione sociale ........................................................................................................................................................................................... Indirizzo ...................................................................................................................................................................................................... CAP ................................................... Città............................................................................................................. Prov ....................... Tel. ............................................................................................ Cell. ........................................................................................................ Fax ............................................................................................ E-mail ..................................................................................................... C.f. ............................................................................................ o P.I. ........................................................................................................ Indirizzo consegna .................................................................................................................................................................................... Desidero ricevere a fronte di una donazione:

BIGLIETTI NATALE 2009 Serie “Sguardi” Serie “Fantasie”

n° ......................conf. da 10 biglietti 10 x 21 n° ......................conf. da 10 biglietti 10 x 21

€ 10,00 cad. € 10,00 cad.

€ .............................. € ..............................

n° .......................di dimensioni 21 x 15 n° .......................di dimensioni 30 x 27

€ 5,00 cad. € 10,00 cad.

€............................... €...............................

CALENDARI 2010 Calendario da TAVOLO Calendario da PARETE

Per grandi quantitativi sono previsti sconti da concordare in fase di ordine Costi di personalizzazione esclusi e da concordare Per le personalizzazioni la scadenza della prenotazione è entro il 15 / 10 / 2009 (Info - Tel. 011.5063048 - Cell. 335.589.19.09 - E-mail: eventi@cifaong.it )

SPEDIZIONI: Spedizione corriere DHL Importo fisso valido fino ad un peso max di 2 Kg

€ 8,00

CIFA Onlus ringrazia DHL Express per le tariffe agevolate concesse

Ritiro presso la vostra sede di Torino Ancona Venezia Eventuale ulteriore donazione Eventuale costo di personalizzazione come da preventivo Eventuale sconto quantità come da preventivo

€.............................. €.............................. €...............................

TOTALE GENERALE

€..............................

Modalità versamenti: Bonifico C/C Banco Posta intestato Cifa Onlus IBAN IT 19 Q 07601 10300 000038588711 Versamento su C/C Postale n° 38588711 I versamenti sono da intestare a CIFA ONLUS indicando come causale “Campagna Natale 2009” Data.................................................................

Firma.......................................................................................................

Ai sensi della Legge 675/96 e del D.Lgs. 196/2003, autorizzo CIFA Onlus ad utilizzare i miei dati personali per l’invio di corrispondenza relativa a Progetti e Sostegni a Distanza, materiale informativo o promozionale d’iniziative dell’associazione; potrò consultare o far modificare i miei dati o oppormi al loro utilizzo per tali finalità scrivendo a CIFA Onlus, Via Luigi Colli 4, 10128 Torino.


Quest’anno CIFA destinerà i proventi della campagna natalizia a 3 progetti CAMBOGIA “Via del Campo”

FILIPPINE Ogni bambino ha diritto a una famiglia

PERU’ Scuola, lavoro, diritti

Il progetto garantisce un sistema di protezione per 50 bambini che abitano nel villaggio di Poum Thmey, un’area poverissima della città portuale e turistica di Sihanoukville interessata da una crescita esponenziale del fenomeno della prostituzione (è un quartiere a luci rosse frequentato da cambogiani).

Il progetto garantisce a 115 bambini di strada una possibilità di crescita e di reintegrazione nella società che sia alternativa alla permanenza presso istituti di accoglienza. Poiché la presenza di un nucleo familiare è un elemento fondamentale per lo sviluppo del bambino, l’impegno di Cifa è volto al loro reinserimento presso le famiglie di origine, se possibile, oppure presso famiglie affidatarie.

Il progetto offre un percorso educativo, informale e di qualità, a bambini che non hanno mai frequentato la scuola pubblica o che sono stati costretti ad abbandonarla.

Grazie all’apertura di un centro di accoglienza, ai bambini saranno assicurati sostegno sanitario, educazione primaria ed attività artistiche, prevenendo varie forme di sfruttamento (tra cui quello sessuale). Il progetto non prevede solamente la presa in carico dei 50 bambini, ma anche un programma di sostegno all’intera comunità comprensivo del rafforzamento della scuola primaria del villaggio (350 bambini) e di un supporto alle attività generatrici di reddito.

Ai bambini beneficiari è garantito un sostegno di base comprensivo di cibo, vestiti e cure adeguate. I bambini sono temporaneamente ospitati presso una casa-famiglia, dove vengono preparati alla futura reintegrazione nella propria famiglia di origine o in un ambiente familiare alternativo e protetto.

I bambini beneficiano anzitutto di un pieno sostegno alimentare e sanitario, per garantire quel livello di salute e nutrizione necessario per poter frequentare la scuola in maniera continuativa. E’ inoltre garantita la possibilità di raggiungere fisicamente le scuole, con autobus o mezzi convenzionati, data la grande distanza che le separa dalle loro abitazioni. Il progetto comprende un’offerta educativa ricca e differenziata, corsi di sensibilizzazione sul tema dei diritti dei minori nonché un supporto concreto alla formazione professionale e all’avvio di piccole attività commerciali.

BENEFICI FISCALI Le persone fisiche possono detrarre dall’imposta lorda il 19% dell’importo donato a favore delle ONLUS, fino a un massimo di 2065,83 Euro (art. 13 bis, comma 1 lettera i-bis del D.p.r. 917/86) o dedurre dal reddito dichiarato un importo non superiore al 10% del reddito complessivo e comunque nella misura massima di 70.000 Euro annui (art. 14 comma 1 del Decreto Legge 35/05). Le persone giuridiche possono dedurre dal reddito d’impresa dichiarato un importo non superiore al 10% del reddito d’impresa complessivo e comunque nella misura massima di 70.000 Euro annui (art. 14 comma 1 del Decreto Legge 35/05). Ai fini fiscali la ricevuta del versamento deve essere conservata dal donatore insieme alla dichiarazione dei redditi. Per maggiori informazioni in merito telefonare allo 011.43.44.133.


Quest’estate Luigi Pelazza, autore di numerose inchieste per il noto programma televisivo di Italia 1, si è recato in Cambogia accompagnato da Marco Scarpati, direttore dell’ufficio cooperazione di Cifa, per conoscere i nostri progetti e testimoniare sul campo il grave problema dello sfruttamento sessuale dei minori. I filmati girati durante il soggiorno sono andati in onda martedì 22 Settembre nel corso della puntata de Le Iene, e sono tuttora visibili su internet sul sito del programma www.iene.mediaset.it In compagnia di Marco e di Pierre Legros, uno dei massimi esperti di traffico dei minori e consulente di Cifa, Pelazza e le sue Iene hanno visitato il centro di accoglienza di Neak Loeung, dove hanno potuto vedere come Cifa protegge i bambini e il modo in cui provvediamo alla loro istruzione, tenendoli lontano dalla strada. Oltre a Neak Loeung, la spedizione ha toccato la capitale Pnom Penh e la città di Sihanoukville, dove il Cifa sta aprendo un nuovo centro di accoglienza nel sobborgo “a luci rosse” di Poum Thmey. Nella periferia di Sihanoukville la vita dei bambini vale poco, e il loro sesso è in vendita per pochi spiccioli. Marco Scarpati ha portato le Iene sul lungofiume di Sihanoukville dove gli “orchi” adescano i bambini del posto, e le scene cui hanno assistito sono state desolanti: non sono poche, purtroppo, le persone che chiedono ed ottengono prestazioni sessuali dai bambini. In un simile contesto, tuttavia, abbiamo avuto la conferma che la nostra attività in Cambogia e quella di molte altre ONG riesce effettivamente a proteggere l’infanzia da queste forme di sfruttamento. Un pedofilo europeo, fermato e intervistato con l’inganno dalle Iene, ha affermato di non temere molto la polizia locale quanto piuttosto le ONG, “perché loro si oppongono a questo genere di cose”. Significa che siamo sulla strada giusta per tutelare i bambini e rendere la vita sempre più difficile a questi mostri, grazie a tutti coloro che sostengono i nostri progetti. Grazie a te!

Bahay Tuluyan, e l’intera organizzazione le attribuisce un grande valore.

programmi formativi per sviluppare pienamente il loro potenziale e diventare piccoli leader attivi nelle proprie comunità. Unitamente a questo approccio nei confronti dei bambini, Bahay Tuluyan ha strutturato una serie di altre attività che le hanno permesso di relazionarsi in maniera più ampia con la comunità di riferimento, e di lavorare per garantire quei cambiamenti che miglioreranno la vita di tutti i bambini. La partnership con Cifa è di importanza critica per

Attraverso collaborazioni aperte e costruttive come questa, la vision di Bahay Tuluyan di un mondo dove i diritti di ogni bambino siano rispettati, protetti e realizzati viene lentamente ma inesorabilmente realizzata! Lo Staff di Bahay Tuluyan

23

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

ABBIAMO PORTATO “LE IENE” IN CAMBOGIA!

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

TUTTI I PROGETTI IN CORSO

FILIPPINE Ogni bambino ha diritto a una famiglia! La presenza di un nucleo familiare è essenziale per la crescita e lo sviluppo di un bambino. Per questo motivo il progetto di Cifa si impegna a trovare genitori affidatari per 115 bambini di strada, oppure a riallacciare i contatti con le loro famiglie d’origine.

Cifa si è impegnato in 13 Paesi del mondo nella realizzazione di progetti di emergenza, progetti di cooperazione di medio-lungo termine e programmi di sostegno a distanza.

INDONESIA Scuole contro la marea La popolazione indonesiana non si è ancora ripresa completamente dal violento tsunami del 2004. Centinaia di scuole sono andate distrutte, e il Cifa si è impegnato a ricostruirne due nella provincia di Nias. In aggiunta, organizza corsi di aggiornamento per gli insegnanti e attività per i bambini.

Oggi abbiamo progetti e sostegni a distanza in corso in 10 paesi dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa, oltre a due progetti in fase di apertura in Cambogia e in Etiopia, qui riportati. BRASILE La Casa dei Bambini Dopo aver formato il personale e ristrutturato la “Casa Lar Dos Meninos”, centro di accoglienza per bambini disagiati della città di Capelinha, sono state organizzate una serie di attività rivolte a questi ultimi tra cui corsi socio-educativi, corsi di formazione professionale e attività ricreative.

PERÙ Scuola, lavoro, diritti Il progetto offre un percorso educativo informale e di qualità a bambini che non hanno mai frequentato la scuola o che l’hanno abbandonata. Ai bambini è inoltre offerto pieno sostegno alimentare e sanitario. Il Cifa si relaziona con i NATs, vere e proprie organizzazioni di bambini e adolescenti peruviani che si tutelano e sostengono vicendevolmente.

CAMBOGIA Anch’io so leggere e scrivere! Il progetto assicura l’istruzione primaria a 85 bambini di strada o ad alto rischio di emarginazione sociale. Ai piccoli beneficiari vengono assicurate cure mediche e alimentazione adeguata. Adottando forme di educazione informale, si previene l’abbandono scolastico e si facilita il reinserimento nelle scuole.

THAILANDIA Emergenza Birmania In Thailandia ci sono enormi campi profughi di persone scappate dalla Birmania, che vivono tra mille difficoltà. Il nostro progetto fornisce assistenza alimentare e una prima formazione scolastica a 2000 dei bambini che vivono in tre di questi campi.

CAMBOGIA - Nuovo progetto Via del Campo Il progetto vuole migliorare la condizione dell’infanzia a Poum Thmey, quartiere a luci rosse alla periferia di Sihanoukville. Ai bambini beneficiari verrà garantita protezione, assistenza medica e programmi di educazione alternativa, proteggendoli dal rischio di un ingresso nel mercato della prostituzione minorile.

VIETNAM Aiuto e protezione - Igiene e salute Con l’istituzione di progetti paralleli, il Cifa intende migliorare la condizione di vita di molti bambini che abitano nelle aree rurali del Vietnam, e che risultano esposti al rischio di violenze e abbandono, ma anche di gravi malattie.

ETIOPIA - Nuovo Progetto Insieme contro l’AIDS Il progetto intende migliorare le condizioni di vita di bambini e ragazzi affetti da virus HIV appartenenti a famiglie povere, le quali non possono sostenere le spese per le cure dei figli né tantomeno per la loro istruzione scolastica. ETIOPIA Sostegno alle ragazze madri Il progetto, realizzato nell’area urbana della capitale Addis Abeba, è finalizzato alla cura e alla tutela di giovani ragazze madri i cui bambini sono frutto di violenze. L’obiettivo è quello di reinserire le ragazze nella società, infondendo la consapevolezza di essere genitori.

24


SOSTIENI UN BAMBINO CON NOI Cognome ............................................................ Nome..................................................................... Denominazione (se azienda, classe, ente o gruppo)............................................................................. Codice Fiscale o Partita IVA............................................................................................................... Data di nascita ................................................... Nazionalità........................................................... Indirizzo ............................................................................................................................................... CAP ............................... Città........................................................................... Prov ....................... Tel. ....................................................................... Cell......................................................................... E-mail .................................................................................................................................................... Professione: Lavoratore autonomo Dipendente Pensionato Libero professionista Lingue straniere conosciute: Inglese

Francese

Studente Casalinga Altra attività .......................................

Spagnolo

INTENDO ATTIVARE N° ......... SOSTEGNO/I A DISTANZA NEL SEGUENTE PAESE: CAMBOGIA ETIOPIA FILIPPINE Quota:

ANNUALE (Euro 310,00)

SEMESTRALE (Euro 155,00)

PROVVEDO AD EFFETTUARE IL VERSAMENTO DELL’IMPORTO SOPRA INDICATO A MEZZO:

Versamento su C/C POSTALE N° 50829423 BONIFICO su BANCO POSTA IBAN IT 84 U 07601 10300 000050829423 Importante: leggi le note relative alla causale di pagamento sul retro di questa scheda

DATA .........................

FIRMA................................................................


SOSTIENI UN BAMBINO CON NOI Attenzione: tutti i versamenti sono da intestare a CIFA Onlus Inserire nella causale: “SAD in ..............................” (inserire il nome del paese) La presente scheda, compilata in ogni parte e firmata, con allegata copia della ricevuta del versamento o del bonifico, deve essere INVIATA VIA FAX al numero 011.4338029 o via e-mail all’indirizzo sad@cifaong.it o a mezzo posta al seguente indirizzo: CIFA Onlus - Programma SAD Via Luigi Colli, 4 10128 Torino DEDUCIBILITA’ Le tue donazioni a CIFA Onlus sono deducibili dalle tasse Persone fisiche Art. 14, Legge 80/05: le donazioni alle ONLUS sono deducibili dalle tasse nel limite del dieci per cento del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui. Art. 15, comma 1, lettera i-bis D.P.R. 917/86: dall’imposta lorda si può detrarre un importo pari al 19 per cento delle erogazioni liberali in denaro, per importo non superiore a 2.065,83 EUR (4 milioni di lire), a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus). Imprese Art. 14, decreto legge n. 35/2005: le liberalità in denaro o in natura erogate dalle persone fisiche e da enti soggetti all’imposta sulle società in favore delle O.n.l.u.s. sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo e comunque non oltre 70.000 EUR/anno. Art. 100, comma 2, lettera a) d.P.R. 917/86: sono deducibili le erogazioni liberali a favore di organizzazioni non governative, per un ammontare complessivamente non superiore al 2% del reddito d’impresa dichiarato. Art. 100, comma 2, lettera h) d.P.R. 917/86: sono deducibili le erogazioni liberali in denaro, per un importo non superiore a 2.065,83 EUR o al 2% del reddito d’impresa dichiarato, a favore delle O.n.l.u.s. Art. 27, legge 133/99 e d.p.c.m. 20/06/2000: sono deducibili le erogazioni liberali in denaro (o in natura) in favore delle popolazioni colpite da eventi di calamità pubblica o da altri eventi straordinari anche se avvenuti in altri Stati, per il tramite (anche) delle organizzazioni non governative (non vi sono limiti massimi di deducibilità).

Informativa ai sensi dell’ art. 13, d.lgs. 196/2003 I dati saranno trattati da CIFA Onlus, titolare del trattamento, Via Luigi Colli,4 10128 Torino, per le operazioni connesse alla donazione, per informare su iniziative e progetti realizzati anche grazie al contributo erogato e per inviare il giornalino ed il materiale informativo riservati ai sostenitori e per campagne di raccolta fondi. Previo consenso, le informazioni potranno essere inviate anche via e-mail. I dati saranno trattati esclusivamente dalla nostra associazione e dai responsabili preposti a servizi connessi a quanto sopra; non saranno comunicati né diffusi né trasferiti all’estero e saranno sottoposti a idonee procedure di sicurezza. Gli incaricati del trattamento per i predetti fini sono gli addetti a gestire i rapporti con i sostenitori ed i sistemi informativi, all’organizzazione campagne di raccolta fondi, a preparazione e invio materiale informativo. Ai sensi dell’art. 7, d.lgs. 196/2003, si possono esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale informativo rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo, presso cui è disponibile, a richiesta, elenco dei responsabili del trattamento.

Letta l’informativa acconsento a ricevere comunicazioni di CIFA Onlus anche via e-mail: si no

FIRMA ..................................................................................................................................................


CIAO A TUTTI... MI CHIAMO SERGHEJ!

sede lunedì pomeriggio, per telefono Cristiana non aggiunge altro, solo di stare tranquilli. Lunedì?! Ma sono più di 50 ore... cosa ci inventiamo per far passare il tempo? Col cuore in gola telefoniamo ai nostri genitori, ancora non ci crediamo. Sarà un maschio o femmina? O saranno due? Ci faranno vedere una foto? Quanti È l’11 gennaio 2008, è da poco passata l’una di un anni avrà? Tante domande, una gioia incontenibile, venerdì come tutti gli altri... che a breve non lo sache non si può spiegare a parole, e piano piano la rebbe più stato! consapevolezza che comunque, ormai, qualcun alAbbiamo appena finito di pranzare, un menù insitro fa parte della nostra vita, della nostra famiglia. gnificante... che sarebbe però diventato indimentiQualcuno che ora ha un volto, un nome, una storia. cabile! Ovviamente il tempo sembra proprio non voler Squilla il telefono e sembra un suono diverso... perpassare... quel pomeriggio ho fatto di tutto... ma chè sono subito scattata esclamando “Questo è il erano sempre le 17,30! Cifa!” Il lunedì finalmente Mio marito si alza, risponarriva, emozionati, ande, gli occhi si spalancano, “Non potremmo amarlo più di cora increduli, curiosi sorride, quasi grida: “È così, se non fosse stato cercaarriviamo a Falconara. arrivato il nostro abbinaCi sediamo, aspettiamo mento?!” to, voluto, desiderato, aspettaancora un po’, ci fanno La nostra vita è appena to e accolto, con il suo carico di accomodare, qualche cambiata, per sempre. parola per “rompere il Non capiamo più niente... esperienze e di vita, con la sua ghiaccio” e poi : “È un Si può scoppiare di felistoria, con il suo sguardo...” cità?! Siamo convocati in maschietto, si chiama

27

48589

EDITORIALE E DITOR PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

Adozione

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

Serghej, è nato a luglio 2006…” Non capiamo più niente. Ci sembra un sogno. La partenza è vicina, ci danno informazioni sul viaggio, su cosa portare. Usciamo, mandiamo a tutti lo stesso messaggio: “CIAO A TUTTI, MI CHIAMO SERGHEJ, PER ORA, SONO NATO NEL LUGLIO 2006 E SONO BIONDO CON GLI OCCHI CHIARI. MAMMA E BABBO NON MI HANNO ANCORA VISTO, MA GIÀ SONO PAZZI DI ME! A PRESTO... LU MAX E FINALMENTE... JACOPO SERGHEJ” Iniziano le telefonate, i messaggi... A casa, appeso alla porta, troviamo finalmente un meraviglioso fiocco azzurro!

“responsabilità” così grande. Lei ci risponde che considerano la scheda del bambino, quella dei futuri genitori... ma alla fine è la mano di Dio che guida. Siamo commossi. Eravamo convinti che ci fosse un bimbo che qualcuno aveva pensato per noi, ma sentirselo dire anche da lei, che immaginavamo così distante, ci ha meravigliato e fatto tanto piacere.

“Si apre la porta. Lui è lì, in piedi, ci guarda incuriosito, me lo mettono in braccio. Sono già innamorata perdutamente di lui! Ci lasciano un po’ da soli, iniziamo a giocare. All’inizio Jacopo Serghej è un po’ timido, poi pian piano si scioglie, inizia a sorridere, poi a ridere di gusto.”

Arriviamo all’istituto, l’immaginavamo più grande, e “triste”, invece sembra un piccolo condominio in mezzo alle altre case, davanti c’è un giardino con qualche gioco, entriamo, è accogliente, molto pulito; alle pareti ci sono foto di bimbi che giocano, siamo agitati ed emozionati. Mentre saliamo le scale dell’istituto ancora stentiamo a credere a quello che ci sta accadendo. Conosciamo la direttrice, l’impressione che ne abbiamo è di una persona esigente, molto preparata nel suo lavoro, ascoltiamo le notizie sulla vita del piccolo. Ci alziamo, ci spostiamo in un’altra stanza, si apre la porta.

La partenza è fissata per il 26 gennaio, non abbiamo mai volato, un po’ di paura ed agitazione ci accompagnano all’inizio di questo viaggio. La Russia, un Paese così grande, dalla storia gloriosa e complicata, una popolazione fredda, chissà cosa ci aspetterà? Come ci troveremo? Le nostre “idee” verranno puntualmente smentite.

Lui è lì, in piedi, ci guarda incuriosito, me lo mettono in braccio. Sono già innamorata di lui perdutamente! Ci lasciano per un po’ da soli, siamo in una grande stanza luminosa e calda, a terra c’è un grande tappeto e iniziamo a giocare. Prendiamo alcuni dei nostri giochi, ci sediamo sul divano, facciamo le bolle di sapone. All’inizio Jacopo Serghej è un po’ timido, non spaventato, ma sta sulle sue, sembra studiarci un po’, anche se è molto piccolo. Noi siamo

Cheljabinsk è immersa nel ghiaccio, il freddo ti arriva ai polmoni, anche l’aria brilla per il gelo. Sono le tre di notte quando atterriamo, stanchi, confusi e ovviamente infreddoliti! Ad accoglierci, nonostante l’ora, troviamo Valentina, la nostra referente e l’interprete Ania. Ci accompagnano in albergo, tra l’altro bellissimo e confortevole, e ci spiegano le prime cose da fare. Poi ci consegnano la foto del nostro bambino! Ci sentiamo a casa, ci sentiamo già una famiglia! Ci danno appuntamento per il pomeriggio seguente, quando andremo al Ministero per ufficializzare l’abbinamento. Poi via verso Magnitogorsk, il nostro cucciolo è a più di quattro ore di macchina; durante il viaggio chiediamo a Valentina come fanno a fare gli abbinamenti, ci sembra una

28


FEDERAZIONE RUSSA: FOCUS SANITARIO a cura di Paola Gramegna La Federazione Russa è uno stato che si estende tra l’Europa e l’Asia con una superficie che si avvicina ai 20.000 km2. È l’entità statale più vasta del mondo e anche una tra le più eterogenee. Negli ultimi anni la Federazione Russa ha registrato una costante crescita economica, ma per la maggior parte della popolazione la liberalizzazione selvaggia si è tradotta in un peggioramento delle condizioni di vita e in un ridotto accesso ai servizi sociali di base. Il livello delle strutture sanitarie ed ospedaliere è ancora al di sotto di quello occidentale, non tanto per la carenza di professionalità del personale medico, quanto ad attrezzature e medicinali non sempre disponibili e/o di nuova generazione.

Andiamo via dal primo incontro stravolti di felicità, tutte le paure e i dubbi sono svaniti in un attimo, sappiamo che quello è il nostro bambino, ne siamo sicuri, lo sentiamo nel profondo del cuore. E ci accorgiamo che in fondo questo paese e queste persone non sono poi così distanti da noi! Il secondo incontro è ancora più bello perchè siamo un po’ più sciolti, giochiamo, mangiamo qualche biscotto insieme.

In aggiunta alle condizioni del bambino (dovute alla sua storia, all’abbandono e all’istituzionalizzazione), si possono presentare molte altre problematiche sanitarie quali la malnutrizione e l’anemia, che sono in crescita, e il rischio di malattie dovute a carenza di iodio che portano effetti dannosi allo sviluppo dell’individuo.

Ripartiamo lasciando là un pezzo di cuore...il tempo che ci separa dal secondo viaggio non è lunghissimo, ma dopo aver conosciuto il nostro cucciolo sembra un’eternità! I giorni sembrano incollati...finalmente dopo tre mesi la fatidica telefonata: l’udienza è fissata, si parte il giorno della festa della mamma! Il secondo viaggio è un continuo di emozioni: ritroviamo Valentina ed Ania ed è un po’ come tornare a casa! Adesso ci sentiamo un po’ meno ospiti, più “padroni” di quello che ci sta accadendo. Loro due sono proprio eccezionali, a livello lavorativo ma soprattutto umano! Il giorno dopo il nostro arrivo andiamo a Magnitogorsk, la strada sembra ancora più lunga, mentre osserviamo il paesaggio di laghi e foreste cerchiamo di immaginare il nostro incontro...”Si ricorderà di noi? Ma no, è troppo piccolo”... “Sarà cresciuto?” Ma soprattutto...”Starà bene?” All’arrivo ritroviamo la direttrice, qualche saluto, poi ci fanno accomodare nella stanza dell’altra volta, questa volta saremo noi ad aspettare lui! Entra tenendo per mano la tata, ci vede... scoppia a piangere! Cerchiamo di parlargli, gli sorridiamo, lo fa anche la tata, prima di uscire e piano piano lui si calma. Torniamo a giocare ripetendo anche qualche gioco dell’altra volta, per favorire i ricordi... È cresciuto, sta bene, vuole sempre stare in braccio!

In Russia l’HIV/AIDS è ritenuta un’emergenza nazionale e si sta verificando una crescita rapidissima dell’epidemia, tra le più alte in Europa. Altre malattie che stanno aumentando in modo preoccupante sono la difterite e la tubercolosi causate, probabilmente, da una insufficiente copertura vaccinale. L’epatite B è ad endemicità intermedia (2-5% di portatori del virus HBV), seguono epatiti A e C. Ci sono le malattie trasmesse da artropodi, esistono piccoli focolai di leishmaniosi cutanea e viscerale nel sud del paese; il tifo da zecche si trova nell’est e nel centro della Siberia. Nelle regioni più orientali esiste il rischio di meningite da zecche, che si manifesta clinicamente con forme di epilessia parziale ed altre sequele. In certe zone della Russia particolarmente povere ci possono essere casi di colera ed elmintiasi (parassiti del tratto gastrointestinale).

Valentina e Ania ci preparano per l’udienza, noi “studiamo” tanto, soprattutto Massimiliano, che proprio non riesce a ricordarsi il nome di quelle strane malattie! Arriva finalmente il giorno dell’udienza, anch’essa bella e molto emozionante. Il Giudice ci fa parecchie domande, ma noi rispondiamo sicuri

continua alla pagina seguente

29

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

forse più impacciati di lui, le assistenti e la direttrice rientrano, ovviamente ci guardano, parlano, Valentina ci rassicura, ci fa qualche domanda, parla con il bambino, noi ci sentiamo un po’ osservati, più che altro non ci lasciamo andare del tutto perchè temiamo di esagerare, magari con i giochi, in fondo “le loro abitudini sono così diverse dalle nostre”, non vorremmo “fare una brutta impressione!” Poi piano piano Jacopo si “scioglie”, inizia a sorridere, poi a ridere di gusto. Vuole stare in braccio, lo faccio girare, gli faccio solletico sulla pancia, lui ride e ogni volta ci scalda il cuore. Curiosa nella mia borsa, tira fuori i fazzoletti, gioca con le mie cose. È un bambino bellissimo, sereno, coccolone... non ci sembra vero!!!

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung!


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

continua Vale la pena fare un discorso a parte sull’assunzione dell’alcol e sugli effetti che questo ha sul feto. L’assunzione di alcool, in Russia, è una delle più alte al mondo. Le autorità stanno cercando nuove soluzioni per fronteggiare il fenomeno dell’alcolismo, molto frequente già a partire dall’adolescenza. Tra i bambini presenti negli istituti, la percentuale esatta di quanti mostrano i segni di FASD (fetal alcohol spectrum disorder, ovvero disordini che possono essere inclusi nei danni causati dall’alcol) non è completamente nota e questo crea difficoltà oggettive nella definizione del problema. Quello che è certo, però, è che molti bimbi presenti negli istituti sono figli di madre alcolista. Le caratteristiche più tipiche di questi bambini sono la nascita prematura, il ritardo nella crescita o nello sviluppo, microcefalia, problemi cognitivi o comportamentali. Nei casi gravi (i cosiddetti bimbi FAS, ovvero sindrome feto-alcolica) ci sono segni visibili sul corpo e sul viso, come difetti nel setto cardiaco, anomalie dello scheletro, epatiche, oculo-retiniche, uditive, delle vie urinarie e dimorfismi facciali tipici.

a tutto, esce, rientra subito dopo per la sentenza che fa di Jacopo il nostro bambino e dispone la modifica dell’atto di nascita, il nome, il cognome... noi come genitori... arrivano le lacrime! Ripartiamo con la consapevolezza che ormai è solo questione di pochissimo tempo... poi lo porteremo a casa con noi... A casa! Bisogna sbrigarsi, adesso si può finalmente preparare tutto. Ripartiamo dopo due settimane. Di nuovo il lungo viaggio in macchina, questa volta osservo attentamente ogni cosa del paesaggio, quasi a volerne portare un pezzo con me... quella è la Terra di mio figlio! Mi rendo conto di quanto sia cambiato il mio modo di vederla... mi rendo conto che ne avrò nostalgia! Appena scesi dalla macchina mio marito prende il vasetto di vetro che abbiamo portato da casa e dal giardino dell’istituto prende un po’ di terra, che custodiremo gelosamente nella cameretta di Jacopo.

La gravità dei segni clinici dipende da quando, cioè in quale momento della gravidanza, la madre abbia assunto l’alcol e se l’assunzione sia stata saltuaria o costante. Gli effetti sul feto vanno da circa un 10% di bambini con problemi, se figli di donne che consumano saltuariamente l’alcol, fino al 40%, se ci si riferisce a figli di bevitrici croniche. La valutazione della presenza o meno di questo grave problema non può essere fatta dal singolo genitore, a meno che non sia medico, dato che molte delle caratteristiche segnalate possono avere origini ben diverse, a cominciare dall’etnia del bimbo che può facilmente trarre in inganno specie se si guarda solo la forma del viso.

Questa volta ci fanno accomodare in un’altra stanza, più piccola, ma sempre accogliente e con qualche giocattolo. Ma non ci servirà, perchè la permanenza è davvero breve, giusto il tempo di cambiarlo ed è già ora di ripartire. La tata si offre di aiutarci a vestirlo, glielo lasciamo fare, bacia Jacopo, lo accarezza, ci sorride, ci saluta per sempre; alla fine piange più di noi! Salutiamo la direttrice e saliamo in macchina... Jacopo è l’unico che non piange! Si addormenta subito in braccio a me, a noi non sembra ancora vero... ma ormai siamo insieme per sempre! I primi giorni sono bellissimi, anche se un po’ fati-

L’aiuto del Referente locale è necessario per interpretare le informazioni sanitarie e per vivere serenamente questo meraviglioso, ma complesso, momento che è l’incontro con il proprio figlio.

30


di trasmettergli l’amore e il rispetto per tutto quello che abbiamo trovato là... perchè piano piano, quella Russia “così fredda e distante”, ci ha conquistato e ci è entrata nel cuore! Chissà che non ci torneremo prima o poi... Ormai da un anno siamo potuti diventare mamma e babbo, grazie ad un cammino spesso lungo, a volte un po’ tortuoso, ma sicuramente splendido; un cammino, quello adot“Ripenso a quei paesaggi, all’aria tivo, che ti apre il cuore e la mente, che ti porta a che brilla per il ghiaccio, a quelle nuovi e straordinari inpersone, alla loro semplicità e dicontri, che ripaga 100 volte, con un sorriso e la sua gnità, alla signora del mercato che prima volta che ti chiama ci ha cercato le mele, alle signore “mamma”, il non averlo portato in grembo. del ristorante che chiedevano a Ja-

Sotto casa troviamo le nostre famiglie, gli amici che con noi hanno condiviso l’attesa, ci fanno una grande festa, non riusciamo a trattenere le lacrime... mia mamma mi abbraccia, mi chiede “Quanto sei felice?” “Tanto!” le rispondo copo il suo nome e cercavano il cibo piangendo... ma che baNon potremmo amare Janalità: non si può dire copo Serghej più di così, più adatto a lui...È tutto stampaquanto sono felice! Jacose non fosse stato cercato nel mio cuore e nella mente.” po inizia a giocare con to, voluto, desiderato, la cuginetta, è contento, aspettato e accolto, con il ride, saluta, passa un Ape suo carico di esperienze e si volta stupito e incuriosito, io lo guardo, mi seme di vita, con la sua storia, con il suo sguardo che bra che sia qui da sempre! sembra portare con sé l’orgoglio e la gloria del suo Adesso inizia la nostra vita insieme, nella quotiPaese straordinario, lontano eppure vicino, distante dianità... e noi siamo ancora increduli, sicuramente eppure diventato “casa”. grati, e immensamente felici! Sicuramente non potremo mai ringraziare abbastanza il Cifa e la Russia per lo splendido regalo che Da un anno siamo a casa insieme. Ripenso con noci hanno fatto... stalgia alle varie fasi, ai viaggi, al nostro primo inCon la Russia ci abbiamo provato, “SPASIBO” è contro, all’arrivo a casa; ma soprattutto a Valentina scritto sulla nostra pelle, “CIFA” nel nostro cuore. ed Ania, che là ci hanno accolti come una famiglia, come se ci conoscessimo da sempre, che con affetto Lucia Massimiliano e Jacopo Serghej Della Mora hanno salutato noi e soprattutto Jacopo, che erano veramente felici per noi... Ripenso a quei paesaggi, all’aria che brilla per il ghiaccio, a quelle persone, alla loro semplicità e dignità, alla signora del mercato che ci ha cercato le mele italiane, alle signore del ristorante che chiedevano a Jacopo il suo nome e cercavano per lui il cibo più adatto, al sorriso della cameriera quando le abbiamo regalato la cioccolata... È tutto stampato nel mio cuore e nella mia mente, ho cercato di fissare più dettagli possibili, perchè un giorno ne parlerò a Jacopo Serghej, cercando

31

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

cosi, ma la permanenza è breve, finalmente lo portiamo a casa, il nostro cucciolo! Salutiamo Valentina ed Ania, probabilmente non ci rivedremo più, e ci sembra di lasciare là un pezzettino di noi stessi... Lasciamo Cheljabinsk in lacrime... Quei luoghi, quelle persone, ci hanno visto diventare una famiglia! E ci hanno fatto il dono più bello che potessimo desiderare...

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung!


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

doveri reciproci, la CAI ha organizzato un seminario italo-russo, svoltosi dal 15 al 17 aprile scorso a Roma. Oltre al Presidente della CAI, il Sottosegretario Giovanardi, alla vicepresidente, Dottoressa Daniela Bacchetta, alla Dottoressa Maria Teresa Vinci ed altri membri della Commissione, sono stati invitati ad intervenire anche i Presidenti degli enti autorizzati, accompagnati dall’operatore che segue le adozioni in Russia di ciascun ente e dal Capo delle loro Rappresentanze nella Federazione Russa.

ADOZIONE IN RUSSIA: QUALI PROSPETTIVE? Il 2009 è stato un anno importante per le adozioni italiane nella Federazione Russa, grazie all’accordo bilaterale in materia di adozione, firmato a Mosca il 6 novembre 2008, ratificato dall’Italia il 18 febbraio 2009 e in attesa di ratifica da parte della Russia.

Dalla Russia è arrivata una delegazione impoL’accordo di fatto non innente, guidata dal Setroduce nessuna novità gretario di Stato – Vice nella procedura in essere “Se verrà ratificato anche daMinistro dell’Istruzione e e non la semplifica affatgli amici russi, il nuovo acdella Scienza della Fedeto, ma, se verrà ratificato razione Russa, Sentyurin anche dagli amici russi, cordo renderà più stabile il Ju.P., composta dal Direnderà più stabile e durapporto tra i nostri due parettore del Dipartimento raturo il rapporto tra i delle politiche statali per due Paesi in materia di esi in materia di adozione.” l’educazione, l’istruzione adozione, consentendo integrativa e la tutela soalle Autorità Centrali, ciale dei Minori del Minicioè alla Commissione stero dell’Istruzione e della Scienza della Federazioper le Adozioni Internazionali (CAI) per l’Italia e ne Russa, (organo di controllo degli enti stranieri e al Ministero dell’Istruzione e della Scienza della Fedel loro accreditamento), Levitskaja A.A., e da altri derazione Russa, uno scambio continuo di informaesponenti della Duma, del Governo e di molte rezioni e richieste di intervento. gioni della Russia. Per discutere le modalità applicative di ogni singoLa parte russa ha espresso la sua particolare esigenlo articolo dell’accordo e chiarire alle parti diritti e za di tutelare i minori, prevedendo percorsi psicologici sempre più dettagliati per le coppie adottive e maggiore attenzione per il post-adozione. La parte italiana ha rilevato alcune delle difficoltà dell’adottare in Russia, chiedendo abbinamenti con maggiori informazioni per consentire una migliore preparazione della coppia all’incontro col minore, maggiori tutele dal pesante rischio giuridico e qualche intervento per unificare le procedure dei tribunali russi e i passaggi per ottenere la documentazione successiva alla sentenza di adozione, in particolare per la velocizzazione del rilascio del passaporto dei bambini adottati, che in alcune regioni richiede fino a tre settimane. I lavori si sono conclusi senza risposte, ma con una bellissima festa a Villa Doria Pamphili, alla quale hanno partecipato più di 300 coppie adottive con i loro bambini russi, di tutte le età. I russi hanno fissato il prossimo seminario a Mosca dal 27 al 31 ottobre 2009, durante il quale speriamo che gli enti e le loro richieste possano ottenere maggior spazio di quello, molto risicato, ottenuto a Roma e che possano tornare a casa con qualche risultato concreto. Franca Zavanella

32


Il 2009 si chiuderà con risultati davvero insperati per la nostra associazione: l’apertura di nuove regioni, l’ampliamento dell’organico Cifa in Russia, l’aumento del numero delle adozioni e, naturalmente, grandi speranze per il futuro di molti bambini con esigenze speciali, come il “nostro” Serghej e molti altri. Tirando un bilancio dell’attività dobbiamo confermare una tendenza delle autorità di questo Paese a proporre in adozione sempre più bambini in età scolare o gruppi di tre e quattro fratelli, privilegiando nell’adozione e/o tutela dei più piccoli le famiglie russe e proponendo in adozione internazionale solo i piccoli da esse più volte rifiutati. Avendo lavorato molto nei nostri corsi e nei successivi incontri con le coppie per prepararle meglio all’accoglienza, sviluppando in esse disponibilità insospettabili all’inizio del percorso adottivo, abbiamo potuto coronare il sogno di una famiglia per più di 100 coppie e rendere felici circa 120 bambini in un solo anno. Ma il lavoro fatto è stato durissimo, perché il numero dei bambini proposti in adozione internazionale è drasticamente diminuito.

È un percorso ad ostacoli, qualche volta ricco di soddisfazioni, altre volte più laborioso e fonte di sofferenza, che non si potrebbe affrontare senza la forza e la determinazione delle nostre coppie, che ci seguono in questo nostro costante impegno, superando ogni ostacolo per raggiungere il magnifico obiettivo di diventare genitori di questi fantastici bambini.

Molte regioni russe, nelle quali lavorano decine di enti stranieri, sono ormai sature e, per poter aiutare le nostre coppie ad adottare, abbiamo dovuto investire molte energie per trovare nuove regioni in cui avere più possibilità “Dopo aver lavorato molto di ricevere proposte di abbinamento in tempi con le coppie nei nostri corsi ragionevoli, e di poter e nei successivi incontri, svisoddisfare il desiderio di tante coppie giovani di luppando in esse disponibiliadottare bambini in età tà insospettabili all’inizio del prescolare.

Certo, in questo percorso a ostacoli, ci aiuterebbe molto la discrezione delle coppie, che invece amano divulgare sui forum ogni tipo di informazione.

Agli amanti dei forum va quindi la nostra preghiera di rispettare il lavoro dell’ente, di rivolgersi ai referenti del Cifa per condividere con tutti noi i dubbi, le domande, le incertezze di cui è lastricata la lunga strada verso l’adozione, di affidare a noi i loro pensieri, che sono preziosi e ci possono aiutare a capirli meglio e ad offrire a ciascuno il supporto di cui necessita, circondando la propria pratica di maggiore discrezione.

percorso adottivo, abbiamo potuto dare una nuova famiglia a 120 bambini in un solo anno.”

Il privilegio di essere, in alcune regioni, l’unico ente italiano operativo ci rende però piuttosto ostico il compito di abituare pian piano le autorità locali alla procedura italiana, alle nostre leggi, alle particolarità dei nostri documenti, e ci impone molta più pazienza nell’affrontare le cause in Tribunale, dovendo ancora imparare quali siano i tempi e le richieste di ciascun giudice.

33

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

ATTIVITÀ DI CIFA IN RUSSIA: CONSUNTIVO

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

C’è ancora un’ultima informazione, che ci preme rendere nota a chi è interessato ad adottare in Russia. Negli ultimi mesi c’è stato un costante peggioramento del comportamento dei tribunali russi nei confronti delle coppie straniere, non solo a causa di continue richieste di documenti aggiuntivi di nessuna utilità giuridica, ma soprattutto perché sempre più spesso queste richieste vengono fatte il giorno stesso dell’udienza, provocando a volte rinvii anche di parecchi giorni.

PRIMA... DURANTE... DOPO SERGHEJ In questo articolo parliamo della storia di un’altro bambino di nome Serghej, che il Cifa e tutti i suoi sostenitori ormai conoscono bene. Su di lui abbiamo raccontato tante storie, alcune delle quali davvero tristi. Ma questa volta, la storia che vi lasciamo raccontare da una famiglia adottiva è a lieto fine. Anche il “nostro” Serghej ha finalmente trovato una famiglia!

Abbiamo rilevato inoltre un inasprimento generale delle condizioni in cui i nostri referenti in loco devono lavorare, con regolamenti che rendono sempre più lunghe le procedure conclusive e costringono talvolta a lunghe permanenze anche all’ultimo viaggio.

Oggi è il 2 settembre, giorno del mio 48° compleanno e, come da ormai molti anni, lo festeggio in Sardegna. Questa lettera la scrivo oggi perché dopo il primo settembre non riuscirò più ad essere obbiettiva nel raccontare tutti gli avvenimenti degli ultimi quattro mesi.

Se una volta la Russia era scelta da molti perché consentiva la possibilità di “spezzare” la procedura in tre viaggi di pochi giorni ciascuno, oggi non è più così, è impossibile garantire tempi precisi e le permanenze possono subire grosse oscillazioni.

PRIMA Da circa due anni nella nostra famiglia si parla di Serghej. Sin dalle prime notizie divulgate dal Cifa io, Roberto e la mia famiglia avevamo dato la nostra disponibilità per accoglierlo per un periodo di cure, ma l’ente ci aveva fermato perchè nostro figlio Sasha, che ora ha otto anni e mezzo, in quel periodo era nel pieno del percorso dell’elaborazione del suo abbandono.

È una procedura ostica e obiettivamente tutta in salita, quella a cui ci costringono le Autorità di questo Paese, per cui l’adozione internazionale è vissuta ogni volta come una sconfitta, ma è anche un Paese che funziona, che ha tempi di attesa molto ragionevoli e una lunga tradizione nel nostro ente. Tuttavia, chi ha accettato la Russia come proposta Paese dell’ente e chi la accetterà deve essere consapevole fino in fondo di tutte le sue asperità e sforzarsi di amare lo stesso questa terra, di accettarla così com’è, come primo passo verso l’accoglienza di un bambino russo.

Sapevamo poi che si erano fatte avanti altre famiglie interessate: non avevano figli così piccoli, forse erano anche un po’ più giovani di noi, con una futura mamma casalinga che potesse dedicargli più tempo, insomma ci si aspettava una famiglia perfetta e noi abbiamo fatto il tifo per loro.

Franca Zavanella

Poi, come tutte le cose troppo perfette, tutto é crollato e di Serghej per un periodo non se n’è sentito più parlare. Ma il nostro pensiero correva spesso a lui. LISTE SPECIALI PER LA CINA

Poi all’improvviso sul giornalino di primavera eccolo di nuovo.

A pochi mesi dall’inizio dell’attività nella Repubblica Popolare Cinese, pur consapevoli dei tempi di attesa che sono di circa due anni, 7 famiglie si sono rese disponibili all’adozione di altrettanti bambini inseriti nelle liste speciali. Delle liste speciali, lo ricordiamo, fanno parte quei bambini di cui siano state segnalate problematiche sanitarie e la cui età sia al di sopra dei 7 anni. In questo caso i bambini hanno un’età superiore agli 8/9 anni.

La decisione mia e di mio marito era già presa, i nonni hanno detto “non si può più fare finta di nulla e se fosse stato un bambino sano avremmo detto di no”, ma a Serghej bisognava finalmente dare una famiglia. Ci sono stati incontri con le insegnanti di Sasha e con la psicologa dell’ente per capire se fosse pronto ad accogliere un fratello, c’è stato un responso favorevole, e nel giro di una settimana era già tutto innescato. Questo percorso adottivo, paragonato all’altro, va veloce come una Ferrari. A giugno arriva una telefonata dell’ente che mi manda completamente in panico: le autorità russe han-

34


Molti amici intorno a noi ci hanno dato la disponibilità anche solo della loro presenza, altri hanno fatto pervenire la cartella clinica di Serghej all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove staff medici l’hanno valutata ed ora aspettano il bambino per

35

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

no deciso che questa volta non sarà la famiglia ad incominciare a migliorare la sua salute. andare a conoscere il bambino in istituto, dove poInsomma grande solidarietà, ed ora se siamo qui è trebbe ricevere delle impressioni sbagliate, ma sarà anche grazie a loro, e nonostante le prime due setSerghej che verrà in famiglia per un mese. Per vatimane di rodaggio tutto è più tranquillo, e quasi canza, accompagnato da un tutore. In questo modo rilassato. il bambino verrà conosciuto a fondo, nel bene e Serghej ci è stato descritto nel male. Il bambino così come un bambino molto “Serghej ci è stato descritto non si illuderà di vedere arrabbiato con il mondo, un’ennesima coppia arsoprattutto con gli adulti come un bambino molto arrabrivare e non tornare più. (e dategli torto), che spesbiato con il mondo, soprattutse volte picchiava e morPanico totale! Le nostre deva. to con gli adulti. Ci siamo troferie erano già prenoCi siamo trovati un ragazvati un ragazzino con la faccia tate da tempo. Come zino con la faccia sveglia avremmo potuto trovare ed intelligente, fermo e sveglia ed intelligente, fermo e un’interprete in così bretranquillo davanti alle tranquillo davanti alle difficolve tempo per il tutore, a difficoltà o alla diversità casa nel nostro comune di linguistica. tà o alla diversità linguistica.” residenza e in Sardegna? Chi era questa persona e Ascolta interessato gli come si sarebbe posta nei adulti ed è propositivo su nostri confronti, come avrebbe reagito l’intera famitutte le novità che possono migliorare la sua igieglia a questa enorme novità e a tutte queste persone ne personale. Solo qualche pianto o capriccio ma che per un mese sarebbero ruotate intorno a noi? mai isterico, insomma un altro bambino. In alcuni momenti dimostra i suoi 11 anni, in altri momenDURANTE ti dimostra 8 anni, in altri 4 anni, come quando ha messo per la prima volta i piedi nel mare, o quanSiamo riusciti ad organizzare il tutto grazie alla do cercava di andare sott’acqua con il salvagente, i grande solidarietà delle molte persone che si sono braccioli, la maschera e voleva le pinne come Sasha, rese disponibili ad aiutarci. L’interprete è un’amica o quando giocando nei cavalloni che lo facevano rodi lunga data di mio marito che per la prima settitolare sul bagnasciuga rideva come gli facessimo il mana è stata con noi, poi i contatti sono stati telesolletico. fonici. Il tanto temuto tutore, la signora Ludmina, si è rivelata una persona molto importante che con Un bambino che, nonostante abbia incontrato adulti le sue colleghe ha fatto un grande lavoro di recunel suo recente passato che l’hanno profondamenpero con Serghej. Una persona che ha subito capito te deluso, ti guarda diritto negli occhi e si fida di la nostra famiglia e ci è stata di grande aiuto con te. Ricorderò per sempre la faccia stupita e di gioia l’inserimento del bambino nella nostra famiglia, quando per la prima volta cambiandogli il sacchetto una donna che rispetta molto Serghej pur stando delle urine mi sono messa a fargli le pernacchie sul sempre nel suo ruolo di istitutrice. Una donna che, pancino, o l’espressione che aveva quando Roberto quando parla di lui, parla di un bambino con granlo prendeva per le spalle e gli faceva fare l’aereo. di potenzialità, che deve sentirsi amato e rispettato. L’ultima sera insieme, con l’aiuto dell’interprete, ci Non si è mai intromessa nel nostro modo di gestire ha detto che non capiva cosa noi volevamo fare, ma il bambino e nei conflitti tra i due bambini. Grazie ad un urologo della mia A.S.L. ci siamo messi in contatto con ditte che producono e forniscono sacchetti per le stomie (raccolta feci e urine). Queste ditte ci hanno mandato dei campioni in prova e così Serghej non ha più dovuto mettere quegli odiosi pannoloni da adulto e di notte poteva dormire tranquillamente al fresco, nonostante il caldo della Sardegna, con un pigiamino attaccato alla sua sacca e senza pannoloni.

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

Come noterete, dei problemi fisici e di salute di Serghej non ho volutamente parlato, perchè la nostra scelta non è stata quella di salvare il corpo, il “contenitore Serghej”, ma quella di salvare il bambino da questa non vita a cui era condannato da adulti incompetenti ed insensibili. La sua salute è impegnativa ma non è a rischio e qui in Italia potrà vivere dignitosamente, potrà sfruttare la sua intelligenza e le sue potenzialità. Sarà la Sanità italiana a fare il resto. che gli piaceva tanto. Dopo 10 giorni siamo riusciti Un giorno un’operatrice del Cifa parlando al telead avere i primi timidi baci ed ora siamo ai baci con fono mi ha chiesto: “Cosa ne pensi della sua olilo schiocco, dati senza richiesta con slancio e felicità. gofrenia?” Ho risposto che effettivamente Serghej Sarei una grande bugiarda se omettessi che ci sono aveva conosciuto l’oligofrenia, ma non era la sua. state anche difficoltà e capricci, sempre legati alle Era quella delle persone che sono passate vicino a incomprensioni della lingua per rimproveri, per la lui per i suoi primi 9 anni di vita. troppa esuberanza, o per momenti di tensione tra Un grande grazie va alle i due bambini o per la mie sei donne del Cifa, “Dopo dieci giorni siamo riugelosia di Sasha; questi che mi sono state vicino momenti sono stati gestiti con parole e abbracci, sciti ad avere i primi baci, ed come Ludmina ci aveva con le loro tre storie di ora siamo ai baci dati senza riconsigliato di fare: stanadozione. In questi anni do fermi ad spettare che siamo cresciute insieme, chiesta, con slancio e felicità.” la sua rabbia passasse e e con la loro professionasi avvicinasse a noi. Solo lità mi hanno aiutato ed una volta è stato un po’ ancora ci aiuteranno nel aggressivo, ma di solito in venti minuti tutto tornadare una grande famiglia a questo bambino… Non va normale. scrivo i loro nomi, loro si riconosceranno benissimo. Da gestire c’è stata anche la sana gelosia di Sasha che pian piano con l’andare dei giorni è aumentata. Anche questa gestibile con “bastone e carota”: tante parole, qualche punizione e cercando di dedicare più tempo solo a lui. È stato importante l’aiuto della psicologa del Cifa, dei nostri amici qui in Sardegna che capiscono la nostra situazione, insomma abbiamo chiesto aiuto a molti senza pudore e l’abbiamo ottenuto e tutto ciò ha fatto sì che questo mese stia passando senza grandi problemi.

Grazie al Cifa e in particolare a Franca e Cinzia, grazie a tutte quelle persone che hanno contribuito economicamente alle spese di Serghej, se lui ora verrà in Italia sarà grazie al loro contributo. Tutte le sere, quando dò il bacio della buona notte a Sasha, ringrazio la sua mamma di pancia che ha scelto di regalarcelo. Tra qualche mese avrò un’altra mamma di pancia da ringraziare e tutte le famiglie italiane che per paura hanno rinunciato a lui. E tutte quelle che invece aiutandoci ci hanno fatto il regalo Serghej.

DOPO... Sarà terribile aspettare la data dell’udienza, ma cercheremo di sfruttare questi mesi per lavorare su Sasha e gestire la sua gelosia, saranno importanti per riprendere un po’ di forze per poi contenere tutta quella felicità e ansia che ci saranno con il suo arrivo… sarà un 2010 impegnativo.

Dopo questi doverosi ringraziamenti, sulla storia di Serghej scenderà un doveroso silenzio per il rispetto di nostro figlio, perchè di lui si è già scritto e detto troppo. Ora lasciamo posto all’amore e al rispetto. La famiglia di Serghej

36


L’ANGOLO DELLA PSICOLOGA

realmente si possono adottare. È vero che il nostro ideale è spesso distante, per qualche motivo, dalla realtà. Anche quando si partorisce un figlio, benché tanto desiderato, benché tanto amato, avrà sempre qualcosa che non corrisponde perfettamente con l’ideale. Per fortuna!

RISCHIO SANITARIO: LA CONSAPEVOLEZZA DELL’IMPOTENZA

L’ideale è ciò che porta le nostre coppie a superare tutte le fatiche di un percorso difficile come quello dell’adozione. L’ideale rinforza la motivazione, spinge al superamento degli ostacoli. Ma quando lo scenario diventa reale, bisogna riuscire a malleare quell’immagine “perfetta” per far posto a una persona in carne e ossa con le sue caratteristiche, i suoi pregi, le sue fragilità.

La riflessione va incentrata sul concetto della disponibilità all’adozione che le coppie, a partire dal principio giuridico, si apprestano a dare nel momento della domanda.

Anche la legge ha modificato i termini e il cambiamento non è solo formale. L’ideale è anche pensare di diventare genitori di Nel corso degli ultimi anni, infatti, si è passati dal un bambino che sta bene, concetto di “presentazioche sia in salute. È un ne della domanda di adopensiero talmente banale, zione” a quello di “dispo“La formazione di una nuova talmente comprensibile, nibilità all’adozione”. quanto vero. Vero quanto È in questa disponibilifamiglia prevede l’assunzione quello dell’impossibilità a tà che l’ente autorizzato di rischio e accettazione che encontrollarlo. deve presentare quelli che sono i bambini che Vero quanto il concetto trambe le parti sostengono.”

37

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE EDITOR

Rubriche

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

CENTRO DI ASCOLTO PER FAMIGLIE SEDE DI TORINO Tel. 011.43.08.867 Lunedì ore 10-13 rivolgendosi alla Dott.ssa Cinzia Riassetto Giovedì ore 10-13 rivolgendosi alla Dott.ssa Barbara Di Cursi oppure scrivendo a psicologa.torino@cifaong.it SEDE DI ANCONA Tel. 071.59.03.000 Mercoledì ore 10-13 rivolgendosi alla Dott.ssa Valentina Morelli oppure scrivendo a psicologa.ancona@cifaong.it SEDE DI VENEZIA Tel. 041.57.02.779 Giovedì ore 10:30-12:30 rivolgendosi alla Dott.ssa Paola De Piccoli oppure scrivendo a psicologa.venezia@cifaong.it

che i bambini che arrivano all’adozione internazionale sono quelli più a rischio sul fronte sanitario: meno controllati loro, meno controllate le gravidanze da cui sono generati. Bambini vittime di condotte devianti di madri che hanno trasmesso loro l’esito di certi comportamenti. Bambini vittime di evoluzioni incerte per la mancanza di informazioni. In questo campo si possono individuare due forme di impotenza: - l’impotenza di chi si appresta a divenire genitore adottivo di bambini con elevati rischi evolutivi, sanitari, comportamentali, affettivi; - l’impotenza di minori coinvolti in percorsi di vita, sfortunati fin dal loro inizio, e che non si sa bene che strada prenderanno.

ci, ma l’assunzione di tale responsabilità non può essere, ahimé, proiettata su terzi o assunta con garanzie di tendenza positiva, sperando che per forza le cose cambieranno in meglio.

Certo, le situazioni sono diverse e non si può generalizzare, ma la totale disponibilità che si chiede in partenza alle coppie, nonostante la paura con cui spesso li percepiamo “L’ideale è ciò che porta le copal momento dell’ abbinapie a superare tutte le fatiche di mento, è sì, nei confronti dei bambini, ma è anun percorso difficile come quelche per se stessi, perché lo dell’adozione. L’ideale spinl’estraneità di informazioni ricevute su un doge al superamento degli ostacumento, hanno quella coli. Ma quando lo scenario distanza emotiva che solo una conoscenza diretta diventa reale, bisogna far posto potrebbe eliminare.

a una persona in carne e ossa.”

La formazione di una nuova famiglia prevede l’assunzione di rischio e accettazione che entrambe le parti sostengono: anche per un bambino, infatti, vi è il rischio di accettare senza condizioni una famiglia che un domani potrebbe o non rivelarsi adatta alle proprie esigenze, o addirittura modificarsi, a causa di una separazione, o sparire, a causa di una morte improvvisa e precoce.

L’impotenza è tale nei piccoli e negli adulti, non ci sono paragoni da fare, mentre la consapevolezza di che cosa si va a rischiare per la propria vita è solo degli adulti. La motivazione a proseguire, ad arrivare alla fine di questo percorso non può prescindere, anzi contiene in sé proprio quella consapevolezza, che è personale, della coppia. Il concetto di tale responsabilità può essere confrontata con operatori, parenti, ami-

Cinzia Riassetto

38


IL PAESE DEI BAMBINI CHE SORRIDONO di Pam Cope (titolo originale: Jantsen’s Gift) Una bella storia di vita che parte da un fatto luttuoso: la perdita di un figlio. Pam Cope, l’autrice, perde un figlio di 15 anni, un ragazzo sportivo giocatore di baseball e il cui cuore si ferma un giorno, all’improvviso, a causa di una malformazione congenita che fino a quel momento nessuno poteva prevedere.

È la storia della sua tenacia, della sua fede religiosa. È la storia del suo immenso amore per Jantsen, un amore che alla fine ha fatto il miracolo dando nuova vita all’albero incenerito. Il libro è stato voluto e scritto per far conoscere Touch a Life e naturalmente per raccogliere denaro per “i bambini che sorridono”, ma può essere un esempio per altri che si sono trovati a vivere le stesso dramma e non hanno trovato, come lei, nessuno stimolo per reagire. Questo libro potrà aiutare anche coloro che stanno intraprendendo un percorso di adozione, perché qui si parla anche di adozioni, anche se queste sono adozioni particolari e quindi se ne parla in un modo molto delicato. È una storia di vita, una vita che per alcuni è buona e per altri meno. Per altri è ancora una vita terribile. Ma dalle ceneri si può rinascere positivi, dunque questa è una storia di speranza. La speranza che il mondo intero possa essere “il paese dei bambini che sorridono”!

Nessun genitore è preparato a perdere il proprio figlio, è un fatto contro natura. La vita ci prepara a perdere nonni, zii, genitori, mogli, mariti, ma mai un figlio. Un figlio è simbolo della continuità, si desidera un figlio come completamento dell’amore che ci lega al nostro compagno o compagna di vita, un figlio come colui che ci sopravvivrà e che porterà avanti il nostro nome, un pezzo della nostra vita. La morte di un figlio è quindi un fatto “assurdo” e in quanto tale inimmaginabile. Pam Cope è stata colpita da un fulmine impazzito, e in un attimo è passata attraverso le fiamme ritrovandosi incenerita, senza vita, secca, con le braccia al cielo in cerca di una risposta. Suo figlio Jantsen è morto; Crista, la secondogenita, è figlia adottiva. Pam la ama come un automa e continua ad occuparsi di lei e del marito Randy ma, proprio come un albero incenerito da un fulmine, attende che i suoi rami, senza radici, cadano in pezzi.

Ambra Enrico

LEGGI ANCHE... APPUNTI DI VIAGGIO di Paola Strocchio

Questo libro è quindi la storia di Pam Cope e della sua associazione “Touch a life – Tocca una vita”, è la storia di un grande dolore trasformato in grande gioia. Perché da quel momento tutto ciò che accade è fatto in nome e in memoria di Jantsen, suo figlio morto ma vivo in tutte le sue attività.

“Diventare mamma di Niccolò, un bambino nato a Phnom Penh, è stata l’esperienza più intensa di tutta la mia vita. Ho provato a raccontare in una sorta di diario quelli che sono stati gli appunti di un viaggio speciale che ci ha portato in Cambogia, da nostro figlio. Paure, ansie, indagini psicosociali, udienze in tribunale, la scelta di un ente autorizzato. E poi passione per un Paese che ancora adesso fatica a ritrovarsi, dopo il genocidio di Pol Pot. L’adozione di mio figlio è tutto questo. Ma è soprattutto il diritto di ogni bambino di avere una mamma e un papà che possano occuparsi di lui, per sempre.”

Dov’è “Il paese dei bambini che sorridono”? In un posto particolare? No. Pam Cope ci spiega come questo paese sia in ogni luogo in cui un bambino possa essere un bambino e possa correre, giocare, imparare a sorridere alla vita. Il libro parla di Vietnam, Cambogia e Ghana, paesi estremamente poveri dove troppo spesso i bambini sono tali solo perché piccoli, ma in realtà la loro vita è duro lavoro e sacrificio già a 5, 6 anni.

Puoi ordinare il libro di Paola Strocchio sul nostro sito www.cifaong.it , nella sezione “libri”. Puoi scriverci a eventi@cifaong.it per ulteriori informazioni.

L’organizzazione Touch a Life cerca di dare loro una casa, un tetto sotto cui ripararsi e sentirsi protetti e un’istruzione, passaporto indispensabile per un futuro migliore.

39

48589

EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

È la storia delle delusioni iniziali di fronte all’indifferenza della gente. Il Vietnam è lontano, magari anche fonte di brutti ricordi per gli americani, mentre la parrocchia e le attività parrocchiali sono il presente, quello che si conosce e si può vedere e controllare, quindi è molto più semplice e sicuro raccogliere i soldi per la parrocchia.

LETTURE

dal 23 Novembre al 3 Dicembre manda 1 SMS SOLIDALE per i bambini di Neak Loeung! 1 Euro da cellulare TIM, Vodafone, 3, Wind o 2 Euro da rete fissa Telecom Italia.


EDITORIALE PRIMOPIANO COOPERAZIONE ADOZIONE RUBRICHE

40


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.