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Mordi e fuggi, l’Associazione Host preoccupata per il trend turistico

Lascia poco il mordi e fuggi. Non ha dubbi l’Associazione Host, che raggruppa albergatori e ristoratori, e sul turismo apertamente che vengano adottate altre strategie dopo l’andamento in chiaroscuro del ponte pasquale. I segni positivi sono venuti dai 2.100 visitatori a palazzo dei Consoli tra marzo e i primi di aprile e 1.200 al San Benedetto per l’esposizione sui dinosauri, mentre le ombre si sono riversate nell’analisi critica che Host, presieduta da Gloria Pierini, ha evidenziato per le presenze al di sotto della media anche rispetto al passato, ma soprattutto su una permanenza minima limitata a qualche ora pomeridiana con la mancanza dei pernottamenti. Host ha denunciato il mancato aggancio dell’offerta turistica ai grandi eventi.

COSA NON VA. “L’associazione a più riprese e per anni ha chiesto, o meglio implorato, una promozione più attenta e mirata alla creazione di eventi e iniziative per il periodo pasquale, e non solo. Purtroppo nel 2023 non bastano le magnificenze architettoniche come veicolo di attrazione per un turista che ha scelte enormi e soprattutto cerca l’unicità delle esperienze”. Host sottolinea che non resta l’impronta economica nelle toccate e fuga, fino a criticare il nuovo sistema di parcheggi: non piace quello adottato in piazza Quaranta Martiri che obbliga a pagare con le monete non accettando banconote o carte di credito, così come fa discutere la modulistica per il soggiorno che nelle strutture ricettive viene richiesto di compilare. Host infine non è convinta sull’aumento del numero di posti letto: servono quando c’è un evento mirato e organizzato, per tutto il resto dell’anno la necessità non sussiste se il trend rimane questo.

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LA DIFESA. L’Amministrazione Comunale si è difesa rimarcando la positività di certi numeri e l’impegno a far funzionare il comparto, mostrando disponibilità a raccogliere proposte e collaborazioni con spirito sinergico.

Guarda quanti turisti in fila per pagare il parcheggio. A prima vista, una scena che promette bene: il segnale che a Gubbio arrivano tanti visitatori, e come tali non vedono l’ora di godersi le bellezze della città di pietra. Poi però, passato lo stupore iniziale, ecco ne arriva un altro, e che di buono ha ben poco: quei turisti sono in fila alla cassa perchè il parchimetro installato da SIS Service Parking System srl non prevede il pagamento con la moneta elettronica, ma soltanto con banconote o monete (i cari vecchi “spiccioli”, dirà qualcuno): E allora è inevitabile vedere lunghe code nelle ore di punta: non tutti hanno a disposizione i contanti, così più d’uno è costretto a recarsi al bancomat per prelevare contante. Tanto che qualcuno ha pure ironizzato: “Gubbio., città medievale con metodi di pagamento medievali”, suggerendo di rispolverare i “fiorini” per ovviare al problema (come su “Non ci resta che piangere”). La “torretta” incriminata è quella accanto all’edicola di piazza Quaranta Martiri: i turisti non possono sapere che le altre prevedono il pagamento elettronico, e nel frattempo si mettono in fila. E chissà cosa penseranno di Gubbio... R. BAR.

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