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Alberto Capponi racconta i Ceri tra realismo e suggestioni
L’ARTISTA CANTIANESE È INNAMORATO DI GUBBIO. AMORE A PRIMA VISTA CON LA FESTA DEL 15 MAGGIO E TANTE OCCASIONI PER ESPRIMERSI CON LA PITTURA SU LEGNO E LA TECNICA DELL’ACRILICO
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Esprimere le proprie emozioni attraverso l’arte. In tanti lo fanno, in pochi riescono a lasciare un’impronta davvero speciale. Emozioni, colori, luci, stati d’animo. Tutto questo c’è in Alberto Capponi, artista cantianese.
Amante del realismo, ripropone la sua pittura sul legno. Ha esposto le sue opere in diverse mostre tra Cantiano, Gubbio, il polo museale di Gualdo Tadino e a Roma. Nelle sue tante opere c’è anche l’amore per la città di Gubbio e per la Festa dei Ceri. Un legame molto forte nato grazie agli studi all’Istituto d’Arte, sezione restauro, nel periodo della scuola superiore. “Il mio forte legame con Gubbio nasce proprio negli anni delle superiori e successivamente anche del lavoro nell’ambito del restauro. Amo Gubbio e ricordo l’emozione nel vedere la prima volta la Festa dei Ceri. Era il 1986, stavo con amici eugubini e rimasi subito colpito e coinvolto da lla tanta gente e dai colori in un entusiasmo incredibile che trasporta. Per me l’arte è esprimere tutto ciò che mi provoca emozione e il 15 maggio di quell’anno, sebbene molto giovane, pensai subito che avrei dovuto riproporre questa meravigliosa festa nei miei lavori. Da quel momento oltre a viverla, ho iniziato anche a disegnarla”.
FONTE ISPIRATRICE. Capponi ha iniziato con la tempera su cartoncino, ma la tecnica che usa maggiormente è l’acrilico su legno. “Ho fatto l’istituto d’arte ma sono un autodidatta. Non amo le tele. Dipingo su tavole in legno da me levigate usando la tecnica dell’acrilico perchè il colore rimane più vivo e si asciuga prima”. Gubbio fonte di forte ispirazione: “Lo è sempre stata. Amo il realismo, quindi raffigurare momenti e circostanze che trasmettono emozioni. Voglio vedere gente che davanti a un’opera si sofferma, rimane colpita. Mi capita di vedere mostre di arte contemporanea e notare che le persone dopo pochi secondi se ne vanno”.
LE OPERE. La scelta di campo è precisa: “Ho dipinto molti scorci della città, via Piccardi con lo sfondo del palazzo dei Consoli, la zona del ponte di San Martino, oppure corso Garibaldi con gli stendardi della festa sempre con il palazzo dei Consoli a fare capolino. Ho rappresentato i momenti più significativi e belli dei Ceri: l’Alzata e la Calata dei Neri che è stata esposta grazie a Maria Carmela Colaiacovo per quattro anni al park hotel ai Cappuccini. Adesso tra i miei progetti ho quello di dipingere l’arrivo in basilica. Negli anni ho ricevuto attestati di stima anche dal compianto Oscar Piattella: mi disse che ero un maestro del dettaglio e della luce. Fu un bel complimento”.
Vandali senza scrupoli danneggiano le auto: mancano le telecamere
Balordi in azione. Indisturbati e pure tollerati, visto che non c’è uno straccio di telecamere che possa fare da deterrente e frenare lo scempio. Gomme squarciate e fiancate rigate con chiavi o punteruoli senza alcun ritegno, tanto nel centro storico quanto in periferia. Clamoroso il caso delle svariate auto danneggiate dai vandali che hanno preso di mira gli pneumatici in piazzale Frondizi, nel parcheggio a pagamento del centro servizi Santo Spirito.
Una vera strage di gomme messe fuori uso, con tutti i disagi del caso per chi, tornando tranquillamente a riprendere la propria auto, ha trovato la sgradita sorpresa imprecando nei confronti dei responsabili e anche verso chi dovrebbe tutelare l’ordine pubblico, la sicurezza e la convivenza civile. Quella zona, come tante altre, è facile preda dei balordi che sono agevolati dall’assenza di telecamere in grado tenere sotto controllo un’area, che peraltro porta soldi al Comune dalle famigerate strisce blu. Il male di vivere ha preso il sopravvento, per gli insani gesti di soggetti cresciuti senza educazione né valori, tra le scorribande nel centro cittadino e le peggiori pratiche senza deterrenti oppure senza la possibilità di risalire ai responsabili. La videosorveglianza è stata ripetutamente promessa e anticipata dalla Giunta Stirati, ma all’atto pratico tutto è fermo agli annunci della solita politica con il diffuso timore che il problema è sempre di natura economica perché le casse comunali sono assorbite dalle operazioni fallimentari del passato e del presente. Il fenomeno delle auto danneggiate è crescente e si aggiunge ai continui furti nelle case che con il passare del tempo in molti evitano perfino di denunciare per non aggiungere ai danni anche le procedure burocratiche rituali. In molti si sono attrezzati provvedendo alla sorveglianza in proprio, sebbene vi siano regole e norme che a causa della burocrazia complicano la gestione dell’autocontrollo nel momento in cui si possa risalire al singolo responsabile o a più balordi che agiscono indisturbati e pure tollerati. Il malumore si fonde alle proteste che sono continue anche sui social, diventato il contesto preferito per lanciare l’allarme rispetto alle peggiori condotte delinquenziali.