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Karate Club Gubbio sul podio al Trofeo Bushido
Il Karate Club Gubbio ha conquistato ottimi risultati al Trofeo Bushido che si è svolto a Bagno a Ripoli in provincia di Firenze. Alla dodicesima edizione della manifestazione agonistica di karate aperta a tutte le federazioni e per tutte le fasce d’età, la palestra eugubina ha partecipato iscrivendo sette allievi.
I risultati hanno lasciato grande soddisfazione nel gruppo agonistico: Mattia Comaniciu, 9 anni, cintura bianca, è risultato primo classificato kata; Denise Fiorucci, 12 anni, cintura arancione, è stata prima classificata kata; Ginevra Mariani, 14 anni, cintura blu, seconda classificata kata; Niccolò Di Matteo, 11 anni, cintura marrone, terzo classificato kata; Giacomo Muzzini, 13 anni, cintura marrone, quarto classificato kata; Sofia Ambrogi, 16 anni, cintura marrone, quarta classificata kata; Maria Nives Dello Iacono, 15 anni, cintura arancione, quarto posto kata.
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La scuola di karate stile Shotokan è attiva sul territorio eugubino dal 1983 ed è diretta dal maestro Gaetano Pierotti, cintura nera settimo Dan, coadiuvato dall’istruttore Maurizio Mattiacci cintura nera quarto Dan.
Associazione Semonte, Barbi nuovo presidente
L’Associazione Semonte ha un nuovo presidente:
Vincenzo Barbi è stato eletto nell’assemblea che ha portato al rinnovo delle cariche del consiglio, del quale continuerà a far parte il presidente uscente Marco Ceccarini, che ha concluso i suoi due mandati alla guida del sodalizio. “Cercheremo di proseguire il lavoro svolto in questi ultimi anni, resi peraltro ancora più complicati dalla pandemia”, ha spiegato Barbi, consapevole della portata dell’impegno. “Viviamo un momento particolare, dove da un lato la voglia di riappropriarsi di spazi e iniziative è forte, ma comporta anche responsabilità e oneri non di poco conto. L’impegno sarà condiviso con tutti, perché ci sarà bisogno del contributo di ogni singolo associato per riuscire a far funzionare al meglio la macchina”. Anche da parte del presidente uscente Ceccarini è arrivato un invito forte alla piena collaborazione. Questa la composizione del nuovo consiglio: Presidente: Vincenzo Barbi. Consiglieri: Giancarlo Baldacci, Cecilia Barbi, Katia Bianconi, Marco Ceccarini, Roberto Cernicchi, Simonetta Fiorucci, Samuele Guasticchi, don Armando Minelli, Emilio Morelli, Carla Picchi, Patrizia Ramacci, Renzo Rogari, Lorenzo Tognoloni, Franco Tomassini.
La Dottrina Nella Storia
Cosa insegna l’autentica dottrina cattolica sul tema delle presunte apparizioni, solitamente mariane? Sarà bene porsi questa domanda, vista la confusione dilagante su questo delicato fenomeno. Per prima cosa bisogna interrogarsi sulla loro possibilità. Basta sfogliare la Bibbia per verificare che, in linea di principio, le apparizioni soprannaturali sono possibili e sono permesse e volute da Dio: a parte quelle fondamentali di Gesù risorto, nella Sacra Scrittura sono riportate anche apparizioni di angeli e di defunti. Appurata, dal punto di vista della fede, la possibilità delle apparizioni, ci si può interrogare sulla realtà dei presunti fenomeni soprannaturali. Posto cioè che le apparizioni possono esserci, quali sono i criteri per stabilire se davvero si sono verificate? Le cose si complicano se pensiamo che i fenomeni soprannaturali possono avere una duplice origine: divina o satanica. Anche Satana cioè può operare prodigi e, come per esempio sperimentò padre Pio da Pietrelcina, apparire assumendo le sembianze della Vergine Maria o di Gesù. Un veggente quindi può essere autentico, vedere cioè qualcosa di soprannaturale, ma ingannarsi sull’oggetto della visione. Ha una visione, per esempio, di una figura che si presenta come la Madonna, e quindi l’apparizione è vera e non frutto di invenzione, ma in realtà è vittima di un inganno satanico. È per questo che il giudizio su questi fenomeni spetta alla Chiesa che segue criteri rigidissimi. Primo fra tutti la fedeltà alla dottrina cattolica dei presunti messaggi. Essendo Gesù e la Madonna cattolici, non possono dire nulla che vada contro la dottrina cattolica. Ecco perché i presunti messaggi vanno vagliati con attenzione quasi maniacale. Ma non finisce qui, come vedremo…
Le presunte apparizioni sono spesso accompagnate da una vera e propria esplosione del soprannaturale: miracoli nel cielo, lacrimazione di statue, guarigioni improvvise etc.. Come discernere un autentico fenomeno divino da sempre possibili inganni, truffe o, peggio, manifestazioni di origine diabolica? Un primo criterio lo ha fornito Gesù stesso quando nel Vangelo ha detto: “non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni” (Lc 6, 43s). Se i frutti di un fenomeno sono una vera, autentica e duratura conversione alla religione cattolica, allora si può escludere l’origine satanica. Il diavolo cioè non lavora contro se stesso e per condurre anime a Dio. Per quanto concerne invece i miracoli di guarigione o di altro tipo, la Chiesa è molto severa. Prima di riconoscerli attende che siano esaminati con i più sofisticati e moderni mezzi che la scienza offre. Da questo punto di vista i credenti, al contrario degli atei, sono davvero liberi di esaminare i fatti. In effetti, per il credente l’unico miracolo su cui tutto si fonda è la reale e storica risurrezione dai morti di Gesù. Tutti gli altri possono al limite confermare o aiutare la fede, ma non sono decisivi. Facciamo un esempio: se la scienza dimostrasse che le stigmate di san Francesco sono false, nulla cambierebbe per il credente (la cui fede non è fondata sui miracoli di Assisi). Ancora, se si dimostrasse che Lourdes è un inganno, nulla cambierebbe per i fondamenti della fede cattolica. Al contrario, se l’ateo dovesse arrendersi al riconoscimento di un miracolo, tutta la sua fede nella non esistenza di Dio andrebbe a farsi friggere. Per cui, il vero libero pensatore, colui che può guardare la realtà senza pregiudizi ideologici, colui che può restare fedele alla ragione e alla scienza è come sempre il credente e non certo l’ateo.
Pillole Letterarie e Dintorni... a cura di ANNALISA BOCCUCCI