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CONTESSA , IL COMUNE DOVEVA SISTEMARE LE STRADE ALTERNATIVE
UN DISASTRO LE CONSEGUENZE PER LA TEMUTA CHIUSURA DELLA STATALE. AUTOTRENI INTRAPPOLATI, LUNGHE CODE TRA SANTA LUCIA E LA FLAMINIA VERSO PONTERICCIOLI. STUDENTI PENALIZZATI DAI NUOVI ORARI DEI TRASPORTI SCOLASTICI.
SOTTO ACCUSA LA GIUNTA STIRATI OLTRE AD ANAS E REGIONE. DISAGI E GROSSI DANNI ECONOMICI
Nella bufera c’è l’Amministrazione Comunale per le conseguenze dopo la chiusura della strada della Contessa. Manca un piano efficace e lo scenario si è rivelato allucinante fin da quando è stato chiuso il tratto per il rifacimento del viadotto e i lavori interni alla galleria. È in crisi la viabilità su tutto il territorio, con un incremento di traffico pesante sulla variante della Pian d’Assino tra est e ovest, fino alle ripercussioni sulla Flaminia in direzione Scheggia e scendendo verso Pontericcioli e Cantiano attraverso il ponte a botte. Creano disagi e problemi giganteschi gli autotreni che nell’affrontare le curve strette invadono la corsia opposta. I camionisti sono disorientati e spesso si formano lunghe code, con gli automobilisti eugubini che lanciano anatemi minacciando esposti e denunce nel temere incidenti. Desolazione fa rima con devastazione, guardando alle ripercussioni quotidiane: dai primi ingorghi si sta passando a un deserto. Sulla Flaminia progressivamente rinunciano a transitare larga parte dei mezzi, contribuendo ad aggravare l’isolamento di Gubbio, oltre che dei territori marchigiani.
LE ALTERNATIVE. Sotto accusa il Comune di Gubbio, con Anas e Regione, per non aver messo a punto un piano di viabilità alternativa efficace che portasse a sfruttare al meglio le due strade secondarie, ovvero la vecchia Contessa a valle e la bretella verso Lanciacornacchie e la Madonna della Cima che poteva essere sistemata rimuovendo anche una frana. La Giunta Stirati viene accusata di non aver stanziato soldi per favorire la viabilità alternativa, limitandosi ad accollare ad Anas l’asfaltatura della vecchia Contessa a valle senza neanche prevedere piazzole e ampliamenti possibili. Ci sono anche le conseguenze negative dal traffico lungo la Gola del Bottaccione e nel borgo di Santa Lucia dove domina la problematica dei bus scolastici che transitano faticosamente nella via regolata a senso unico alternato regolato da semaforo e con tanto di auto parcheggiate. Le proteste per i disagi e i danni economici non si placano.
GLI STUDENTI. Grossi disagi anche per gli studenti, visto che sono cambiati gli orari dei bus per i giovani che ogni giorno raggiungono gli istituti scolastici eugubini per poi fare rientro a casa dalle zone che sono collegate attraverso la Contessa. Ripercussioni pesanti per gli studenti che sono costretti ad alzarsi prima al mattino e rientrare a casa più tardi. I giovani devono sopportare sacrifici maggiori rispetto al passato a causa dell’allungamento del percorso che deve dirottare sulla Flaminia e la Gola del Bottaccione. Le corse extraurbane di Bus Italia della linea Pietralunga-San Bartolomeo di Burano-Gubbio e della Chiaserna-Gubbio sono anticipate rispettivamente alle ore 6.30, con arrivo posticipato di 20 minuti e la contestuale soppressione della tratta San Bartolomeo-Bivio Contessa, e alle 7.05 con arrivo posticipato di circa 15 minuti e la soppressione della tratta Pontericcioli-Bivio Contessa. La partenza della corsa Gubbio-Cantiano Chiaserna delle 6.25 risulta anticipata di 15 minuti. Adriabus ha invece adottato variazioni sul fronte marchigiano, a cominciare dell’anticipo della partenza alle 6.05 da Pergola per coincidenza alle 6.55 da Cagli per proseguire verso Gubbio. Anticipata di 20 minuti la partenza da Fabriano e alle 6.05 da Serravalle.
LA POLITICA. Si è fatto sentire il consigliere comunale Orfeo Goracci che ha sollecitato la Giunta Stirati a trovare soluzioni per ridurre le criticità, pur se da settori della maggioranza c’è chi ricorda di aver ignorato da sindaco nel 2005 il progetto di ammodernamento della Contessa donato gratuitamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. A. PET.
Residenti e commercianti preoccupati: chiedono certezze su tempistiche e ristori
Una raccolta firme contro la chiusura della Contessa, promossa dagli operatori economici della zona per tramite dell’avvocato Luigi Santioni, è una delle tante iniziative che hanno visto coinvolti in prima linea residente e soprattutto iperazioni commerciali della zona che da Gubbio arriva sino all’ingresso nelle Marche. Perché le preoccupazioni si espandono ben oltre i confini regionali: a Cantiano e Cagli, ma anche oltre (fino alla riviera adriatica), molte attività temono che la chiusura prolungata della Contessa possa arrecare danni economici enormi, da calcolare non soltanto nel periodo del cantiere, ma anche successivamente (se molti automobilisti cominceranno ad abituarsi a utilizzare la Perugia-Ancona per arrivare lungo l’Adriatica, poi potrebbero continuare a utilizzrala anche in futuro). La petizione rivendica certezze sui tempi, sulla viabilità alternativa e soprattutto sui ristori economici per i danni che la chiusura della Contessa, dopo 13 mesi di senso unico alternato regolato da impianto semaforico, porterà al territorio con Anas, Regione e Comune sotto accusa per le scelte e la gestione della situazione. Intanto la comunità locale ha dovuto piangere la prima vittima della “nuova” strada che passa a valle: Germano Mosca, 84 anni, è deceduto una settimana dopo aver riportato seri traumi in un incidente avvenuto nel lunedì di Pasquetta, quando ancora la via era a doppio senso di marcia.