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ALESSIA TASSO VUOLE GIOCARE D’ANTICIPO
IL VICESINDACO SI PREPARA A UFFICIALIZZARE LA PROPRIA CANDIDATURA A SINDACO SUBITO
DOPO I CERI. I LED DELLO ZIO STRATEGA CLAUDIO
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HANNO PRONTO IL PIANO PER TENERSI PALAZZO PRETORIO E MANDARE STIRATI IN REGIONE.
VITTORIO FIORUCCI IN CAMPO CON IL CENTRODESTRA E UNA PARTE DEI POTERI ECONOMICI E INDUSTRIALI, MA È PERPLESSO SULLE LISTE di MASSIMO BOCCUCCI
Le ambizioni di Alessia Tasso sono dichiarate, tanto che vuole giocare giocare d’anticipo galvanizzata dal sondaggio di VivoGubbio e al contempo intimorita dalle tante manovre anche interne alla maggioranza di cui fa parte. Il vicesindaco pensa di ufficializzare la propria candidatura a sindaco subito dopo i Ceri, dunque entro metà giugno, e sarà interessante vedere se rivelerà anche le liste che la sosterranno. Il movimento civico Liberi e Democratici (LeD) sarà il maggiore azionista come lo è stato di Filippo Mario Stirati nel 2014, con la regia organizzativa di Claudio Tasso, lo stratega zio di Alessia, e l’obiettivo di fare il ticket con l’attuale sindaco per mantenere il potere a palazzo Pretorio e mandare Stirati in Consiglio Regionale. Alessia Tasso spera di avere al fianco il Psi, anche se l’assessore Gabriele Damiani ha deciso di uscire di scena e non ricandidarsi aprendo sicuramente un problema di peso specifico del consenso nel partito, mentre è un rebus Scelgo Gubbio viste le fuoriuscite eccellenti durante il mandato (come dimenticare il rumore per le dimissioni da assessore di Giordano Mancini nel dicembre 2020) e altri pronti a fare nuove esperienze delusi dal percorso con Stirati: Mattia Martinelli è corteggiato dal centrodestra; Giorgia Gaggiotti viene data verso il Pd (farebbe parte del gruppo che con Leonardo Nafissi, Ubaldo Casoli e Gabriele Tognoloni starebbe lavorando a un secondo circolo locale piddino per poi candidare a sindaco Nafissi); Francesco Sebastiani non avrebbe intenzione di ricandidarsi.
GIALLO FIORUCCI. C’è chi racconta delle perplessità di Vittorio Fiorucci a guidare la coalizione di centrodestra con il sostegno di una parte dei poteri economici e industriali, nel timore che i problemi ad allestire le liste (al netto dei parenti inseriti per fare numero e riempire) possano rivelarsi fatali nella corsa alla successione di Stirati. Per questo Fiorucci prende tempo e partirebbe comunque da una sua lista civica di stampo trasversale che sarebbe poi appoggiata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. La sezione eugubina di Fratelli d’Italia vorrebbe capitalizzare l’exploit elettorale alle politiche del settembre 2022, ma non è semplice trasformare il voto d’opinione nel consenso sulla dirigenza e le candidature locali: questo è il problema già evidenziato nel 2019 per esempio con la netta differenza tra i voti ottenuti per il Comune (2,89 per cento) e quelli per la Regione (8,42 per cento).
BATTITORI LIBERI. Ci sono poi i battitori liberi che ambiscono puntando in alto (l’assessore Giovanna Uccellani) oppure a essere comunque della partita (l’assessore Simona Minelli), fino a capire che fine faranno quelli che hanno cambiato partito durante il quinquennio, come Marzio Presciutti Cinti passato da candidato a sindaco del centrodestra ad Azione di centrosinistra con Calenda e Renzi ora al divorzio. Qualcuno sussurra che Presciutti Cinti andrà con Orfeo Goracci: sarà vero? Molte idee tra i due collimano in aula consiliare e c’è chi si lascia andare a commenti ironici e sarcastici su queste convergenze. Angelo Baldinelli dopo aver girato nel centrodestra dapprima con Forza Italia e poi con la Lega, ha fatto il gruppo Misto e ha sposato Gianluigi Paragone con Italexit flop clamoroso alle politiche 2022: chissà se farà la versione eugubina di Italexit per le comunali 2024.