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SMACCHI: COMUNE E REGIONE SUBISCONO TROPPO ANAS

Andrea Smacchi, cosa ricorda del gennaio 2019 quando Anas la informò che il viadotto della Contessa non aveva problemi?

“Nel gennaio 2019 molti cittadini mi segnalarono, anche con documentazione fotografica, le pessime condizioni e lo stato di logoramento in cui versava in alcuni punti il viadotto della Contessa. Scrissi immediatamente al capo dipartimento Anas Umbria-Marche-Toscana, Raffaele Celia, affinché venissero effettuate con urgenza dai tecnici le approfondite verifiche sulla staticità e la perfetta tenuta del viadotto. Anas, a seguito di sopralluoghi e di una verifica approfondita sul viadotto, escluse qualsiasi pericolo rispetto alla staticità e alla perfetta tenuta della struttura, rilevando che l’opera fosse interessata da un fisiologico degrado superficiale del calcestruzzo, causato da fenomeni atmosferici”.

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E cosa può essere successo visto che ora si parla di rifacimento totale del viadotto con la prospettiva di una lunga chiusura della strada?

“Credo niente di particolare, Anas sta solo proseguendo il programma di riqualificazione della strada avviato proprio nel 2019, in seguito alla presa in gestione dell’infrastruttura ex regionale. Dopo la realizzazione dei lavori di risanamento totale della pavimentazione, rifacimento della segnaletica orizzontale e risanamento delle piazzole di sosta, ultimati nel 2020, Anas ha avviato gli interventi di ripristino strutturale e idraulico della galleria e programmato i lavori di ripristino strutturale del viadotto adiacente. A causa anche dell’età delle due opere, penso che si tratta di lavori non procrastinabili e necessari a garantire la sicurezza della circolazione per i prossimi decenni”.

Gubbio rischia un ferale isolamento con disagi, danni economici e timori per il crollo dei flussi turistici: in questa storia ci sono responsabilità precise?

“Quello della Contessa, fondamentale asse di collegamento tra l’Umbria e le Marche, è un problema che si trascina da tempo complici una carreggiata e un’impostazione complessiva ormai

L’EX CONSIGLIERE REGIONALE EUGUBINO DEL PD RICORDA QUANDO IL VIADOTTO A GENNAIO 2019 VENNE DICHIARATO SICURO . IL RIMPIANTO DEL PROGETTO DONATO DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PERUGIA LASCIATO IN UN CASSETTO inadeguate rispetto al volume di traffico. Merita di essere ricordato che da anni la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha messo a disposizione degli enti competenti, con apprezzamenti generali, un progetto per un nuovo tracciato. Gli elaborati, già nel lontano 2005, furono consegnati ai Comuni di Gubbio e Fano, alle Regioni Umbria e Marche, alle Province di Perugia e Pesaro Urbino, ma in tutti questi anni sono finiti in qualche archivio senza essere presi in considerazione, magari per cominciare a ragionare sui possibili finanziamenti”.

Stirati come sta gestendo la vicenda?

“Ho visto che a gennaio la Contessa è stato uno degli argomenti sui quali il sindaco ha richiamato l’attenzione dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, nel loro recente incontro. Troppo poco, l’impressione è che Comune e Regione subiscano passivamente le scelte fatte da Anas, che invece andrebbero programmate, pianificate e partecipate nell’interesse e a tutela dei nostri territori e dei cittadini”.

Ha qualche idea su come fronteggiare la situazione?

“Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione di tutta la viabilità tra Umbria e Marche che andrebbe affrontata con l’elaborazione di un progetto condiviso capace di tenere insieme il miglioramento e la messa in sicurezza delle infrastrutture, con la tenuta del tessuto economico e la tutela del settore turistico. Su questo progetto di sopravvivenza e di futuro di intere comunità, le Istituzioni devono essere capaci di portare avanti un confronto serrato e continuo con Confindustria e le associazioni di categoria. Tutti si devono sentire coinvolti in questa sfida, solo così potremo farcela e uscirne più forti”. M. BOC.

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