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STIRATI E LA STRANA DIFESA DELL’ASSESSORE MINELLI
di MASSIMO BOCCUCCI
Qualche gola profonda, che nella maggioranza mal la sopporta, scommette che Simona Minelli ha ambizioni da sindaco e che comunque farà di tutto pur di conservare dopo 2024 il posto di assessore perché non saprebbe cos’altro fare di preciso. Per ora lei potrebbe essere consapevole di essere la protetta del sindaco Filippo Mario Stirati, soprattutto perché - come rivelano dall’interno della coalizione - a proteggerla è il potentato economico-tecnico-professionale che con i LeD (Liberi e Democratici) ha condotto l’operazione per indurre il professore a metterla lì. Il pasticcio del mancato accorpamento dei due circoli didattici “Matteotti” e “Aldo Moro”, bocciato dall’Ufficio scolastico regionale prima che dalla Giunta Regionale, al di là delle scorribande politiche tra la maggioranza e l’asse Goracci-centrodestra, ha spinto Stirati a prenderne le difese, cercando di mettere in discussione le ricostruzioni precise e puntuali di VivoGubbio, rese anche attraverso testimonianze venute dalla stessa coalizione.
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QUALE DIFESA. Il professore ha accusato VivoGubbio addirittura di stalkeraggio nei confronti dell’assessore (declinato correttamente al maschile perché riferito al ruolo e non al nome, anche se le femministe dei tempi moderni come la Minelli non gradiranno), accusando che la si metta in discussione in quanto donna e che non verrebbe fatto se fosse un uomo. La tesi del sindaco è davvero singolare, soprattutto perché la difesa non appare tanto sull’operato da assessore quanto della donna, come se oltretutto parte della maggioranza (anche esponenti che sono usciti) e della stampa ne facessero una questione personale quando le analisi e i rilievi sono palesemente ed esclusivamente rispetto all’operatività e al ruolo politico della Minelli. Una donna potreb -
Società Balestrieri, Cerbella e Radicchi confermati nei ruoli
I balestrieri hanno rinnovato il consiglio direttivo della società, eleggendo i nove consiglieri che guideranno il sodalizio per il prossimo triennio 2023-2026. Il neoeletto consiglio ha confermato all’unanimità Marcello Cerbella e per acclamazione Rodolfo Radicchi come maestro d’armi, e ha quindi ripartito gli incarichi per la gestione sociale con Alessandro Fiorucci vicepresidente, Carlo Venanzi vice maestro d’armi, Gaetano Menichetti segretario e bilancio, Andrea Rueca alla stampa e regia Palio, Alessandro Mancini al sito web, Cristiano Orlandi alle questioni legali, Daniele Cerbella e Francesco Morelli per il balipedio. Con le elezioni è stato eletto anche l’organo di controllo della società composto da Nicolò Minelli, Stefano Bicchielli e Matteo Sampaolesi C. BOC.
IL PASTICCIO DEL MANCATO ACCORPAMENTO DEI DUE CIRCOLI DIDATTICI RIAPRE IL CASO DELLE SCELTE IN GIUNTA. IL SINDACO VA AVANTI NONOSTANTE LE CRITICHE CHE VENGONO DALLA STESSA MAGGIORANZA E PENSA CHE CI SIA UNO STALKERAGGIO AL FEMMINILE. C’È CHI PENSA CHE IL PROFESSORE LA DIFENDA SOLO PER CALCOLI ELETTORALI TRA I LED E IL POTENTATO ECONOMICO, TECNICO E PROFESSIONALE CHE LA ESPRIME be offendersi se la difesa avvenisse non sul piano politico-amministrativo ma facendone una questione di genere.
LA STRATEGIA. Le critiche verso la Minelli vengono da settori della stessa coalizione di Stirati e nessuno può negare che i due rimpasti di Giunta siano stati accompagnati dalle polemiche proprio nei confronti della Minelli, della quale è stata chiesta invano la revoca. Stirati per salvare la Minelli ha lasciato andare via lo stimato assessore al Bilancio Giordano Mancini di Scelgo Gubbio e ha sacrificato l’assessore al Turismo Oderisi Nello Fiorucci Nella maggioranza c’è la convinzione che la Minelli venga difesa soprattutto perché esponente dell’ala sinistra dei LeD e al contempo espressione di un realtà economico-tecnico-professionale considerata molto potente fin dai tempi del vecchio Pci, con legami profondi anche nel determinare scelte e operazioni. Stirati potrebbe aver bisogno dei LeD, della Minelli e di chi la esprime per farsi candidare e sostenere (eventualmente anche economicamente per la campagna elettorale) alle prossime elezioni regionali del 2024. Il riferimento, poi, alla Minelli intesa come donna avviene peraltro in un contesto politico-amministrativo locale come palazzo Pretorio, dove la storia ha consegnato pessime pagine di “commistione pericolosa”, per così dire, proprio tra la politica e le donne, senza che da esponenti politici e istituzionali fossero arrivate accuse come ha invece ritenuto di fare maldestramente il professor Stirati in questo caso.
Sbandieratori, Matteo Menichetti
Il Nuovo Presidente
Il giovane Matteo Menichetti è il nuovo presidente del gruppo Sbandieratori. Lo storico gruppo ha rinnovato il proprio consiglio direttivo per il prossimo biennio aprendo una fase di rinnovamento nel solco della migliore tradizione. Alla prima seduta, sotto la guida del presidente uscente Francesco Bianchi, il consiglio ha eletto Matteo Menichetti. Il vice presidente è Fabrizio Gambini. Gli altri nove consiglieri componenti il direttivo vedono nomi nuovi accanto ai decani. Sono stati eletti Francesco Bianchi, Gianluca Gambini, Daniele Gnagni e Michele Rossi, sono risultati eletti Giovanni Rogo, Piero Luigi Menichetti, Pietro Sannipoli, Andrea Lupatelli e Stefano Baffoni. Gli Sbandieratori rappresentano un veicolo promozionale d’immagine straordinario per la città da quando nel 1969 hanno aperto un ciclo che continua sotto l’impulso dell’anima e fondatore Giuseppe “Fefè” Sebastiani MA.GI.