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LE PROSPETTIVE FERROVIARIE PREOCCUPANO CON IL PROGETTO MEDIOETRURIA

IL MAGISTRATO SERGIO MATTEINI CHIARI INTERVIENE CON UNA NOTA SULL’IPOTESI DI PORTARE

IL TRACCIATO DELLA NUOVA LINEA FERROVIARIA, CHE ANDREBBE TUTTO A VANTAGGIO DELLA TOSCANA

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Le strade sono un disastro, la ferrovia neanche c’è. I collegamenti sul territorio eugubino restano un dramma, tra le scelte strategiche sbagliate (vedi la nuova Pian d’Assino a due sole corsie) e l’incapacità da parte dei politici locali di portare avanti nel tempo le cause giuste nell’interesse della collettività per preoccuparsi soltanto di mantenere ai livelli sovracomunali i costosi strapuntini personali e per gli amici. L’unico riferimento rimane la vecchia decrepita stazione di Fossato di Vico, sempre più declassata e marginale nello scacchiere delle Ferrovie dello Stato. La ferrovia è uno straordinario mezzo di mobilità alternativa e ideale per il trasporto delle merci, ma la politica italiana ha preferito ingrassare i veri padroni delle strade con i bestioni a quattro e più ruote.

L’INTERVENTO. Eppure ci sono progettualità che potrebbero tenere conto di nuovi scenari. Il dottor Sergio Matteini Chiari, già magistrato di lungo corso e attento osservatore delle dinamiche territoriali, ha preso posizione: “Non è in alcun modo giustificabile la previsione di collocare la stazione Medioetruria in uno dei luoghi attualmente candidati. Questa ubicazione non risponderebbe alle esigenze degli umbri. La stazione verrebbe ubicata in territorio toscano c con nessun campanilismo, beninteso, a distanza non insignificante dai confini dell’Umbria e a distanza assai rilevante da pressoché tutti i centri umbri, specie quelli maggiori. I tempi occorrenti per raggiungere questa stazione sarebbero quasi biblici, sia con mezzi propri che con mezzi pubblici, di cui tra l’altro finora neppure si è parlato. Ciò vale se dall’Umbria si voglia partire e se in Umbria si volesse venire, né possono essere dimenticati i costi occorrenti per la trasferta e né i molteplici disagi di altra natura come la circolazione stradale e le condizioni meteo). Va rammentato che la ferrovia è un servizio e come tutti i servizi deve rendere agevole l’accesso agli utenti. D’altronde, sussistono alternative sia per ciò che attiene il tracciato della ferrovia sia per ciò che riguarda l’ubicazione della stazione. Una ferrovia a servizio degli umbri potrebbe avere un solo tracciato, cioè attraversare longitudinalmente l’Umbria, ponendosi sulla linea tradizionale Orte-Terni-Spoleto-Foligno e da qui proseguire su Perugia sino a congiungersi con la direttissima. Non si tratta di ipotesi peregrina. Nel Pnrr è previsto il potenziamento della linea Orte-Falconara. In ordine a tale potenziamento si confrontano due tesi: c’è chi vorrebbe mantenere la linea tradizionale, raggiungere Fossato di Vico attraverso i territori di Valtopina, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, e chi invece vorrebbe che la linea sia variata, con prosecuzione da Foligno verso Assisi, Bastia Umbra e Perugia, aeroporto San Francesco, e da qui da una parte proseguendo in linea retta sino a congiungersi con la direttissima Roma-Firenze e dall’altra parte deviando a destra per raggiungere Fossato di Vico su un tracciato parallelo e prossimo alla linea tradizionale. La variante, pur comportando una crescita dei tempi per raggiungere Ancona da Roma di “ben” 10 minuti porterebbe un rilevantissimo ampliamento del bacino di utenza, un servizio adeguato per Perugia, il potenziamento ulteriore dell’aeroporto che diverrebbe il terzo aeroporto di Roma essendo raggiungibile dalla capitale in circa un’ora pur mantenendosi umbro, un significativo risparmio di tempi per raggiungere Firenze con eliminazione della gran parte dei disagi.

Gli umbri dei territori attraversati dalla linea tradizionale non verrebbero dimenticati, al loro servizio potrebbe essere posto un tram-treno. Sarebbero davvero ottenuti tutti quei risultati di cui si va dicendo realizzabili con il collocamento della Medioetruria fuori terra umbra. Meraviglia che i sindaci dei territori più interessati siano rimasti fin qui silenti, meraviglia che gli umbri di alcuni territori abbiano espresso opzione per la vecchia linea, meraviglia che in sede regionale non si sia tenuto conto di tutte le qualità della variante. Tra l’altro, se venisse la stazione Medioetruria in Toscana verrebbe meno l’attuale Frecciarossa che parte da Perugia e, soprattutto, l’Umbria resterebbe definitivamente emarginata”.

Cimitero di Mocaiana lasciato nel degrado

A. PET.

Il Comune potrebbe coinvolgere la Pro Loco

Prende il sopravvento il degrado al cimitero di Mocaiana. Ci sono segnalazioni, con tanto di materiale fotografico, che testimoniano lo stato di abbandono e incuria che interessa un luogo di riferimento per la memoria di tanti abitanti della frazione. Il Comune è stato messo al corrente della situazione ma per il momento non ci sono risposte concrete lasciando quella zona in una pessima condizione tra le la- mentele e la scarsa considerazione che certi luoghi, come un cimitero, rappresentano. Prevedere una sistemazione è un dovere civico: l’Amministrazione Comunale potrebbe rapportarsi con la Pro loco per valutare qualche possibile forma di collaborazione. Sicuramente lo scenario è deplorevole e non fa onore al concetto di memoria di cui troppo spesso i politici si appropriano per farne soltanto bandiere di parte.

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