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DAVID BARILARI RIESCE A VENDERE FINO A HELSINKI di EMANUELE GIACOMETTI

La tecnologia, i social e il web, hanno portato l’economia e la vita in generale a compiere notevoli passi in avanti, anche se le opinioni e le idee tra le gente restano differenti. David Barilari, commerciante eugubino e titolare della storica merceria Parlanti in via Vantaggi a San Martino, nella tecnologia ci ha investito perchè ha avuto l’intuito dell’imprenditore aprendo sul web un e-commerce. David la sua scommessa l’ha vinta e adesso si gode il traguardo raggiunto.

L’ E-COMMERCE PRENDE SEMPRE PIÙ PIEDE. LA MERCERIA PARLANTI A SAN MARTINO HA VARCATO ORMAI I CONFINI ARRIVANDO FINO IN FINLANDIA COME CAMBIA IL COMMERCIO ANCHE IN UNA REALTÀ PICCOLA COME GUBBIO

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Com’è nata l’idea?

“L’ho presa da Angelo Esposito, mio grande amico. Forse lui è stato il primo a iniziare a muoversi con l’e-commerce a Gubbio. Ho cominciato anche io e inizialmente vendevo soltanto una linea di prodotti. La svolta c’è stata nel periodo del Covid: non potendo andare a negozio, caricavo i prodotti on line. L’accelerata è arrivata proprio qui”.

Come sono nati i contatti con i clienti?

“Mi sono appoggiato al negozio digitale di Amazon e sicuramente ha influito anche il passaparola con dei clienti che ho fuori regione. All’inizio vendevo solo una linea di prodotti, poi specie nel periodo della pandemia le richieste sono aumentate e così ho deciso di allargarmi. Le prime vendite hanno riguardato l’Italia, quindi sono arrivato a spedire anche in Europa tra Svizzera, Spagna, Germania, Lituania e Inghilterra. Qualche giorno fa ho ricevuto un ordine dalla Finlandia, da Helsinki, con una signora che ha comprato un paio di pantaloni. A Helsinki credo che di pantaloni ne potesse trovare a volontà, ma la differenza viene dalla qualità e dalla conoscenza del prodotto. E in più che senso avrebbe avuto comprare in Italia con dei costi di spedizione alti? Il segreto credo che sia quello di essere presenti e posizionarsi su quel mercato di nicchia. Tutto questo mi fa molto piacere”.

Le difficoltà di avere un negozio online?

“Sto avendo belle soddisfazioni con l’e-commerce, perché avere clienti fidelizzati e vendere in tante parti d’Europa non può che farmi felice. Va pure sottolineato quanto sia impegnativo, dato che oltre al negozio devi farti trovare pronto anche con quello on line con tutta la merce a magazzino disponibile”.

Il futuro sarà solo online?

“Credo che nelle grandi città, nel giro di 10-15 anni ci sarà questo cambiamento. Funzioneranno solamente le grandi linee di distribuzione. Piccole realtà come la nostra invece potranno resistere e andare avanti visto che ci sono ancora clienti che si affidano al piccolo negozio”.

Fabio Vagnarelli spopola sul web con la parodia di Due Vite di Marco Mengoni

Che abbia vinto con pieno merito a Sanremo è innegabile, perché un talento come Marco Mengoni è qualcosa di sempre più raro nel variegato (e a tratti oggettivamente discutibile) panorama musicale nazionale. Ma che il successo della sua Due Vite potesse tramutarsi in un vero e proprio tormentone social non era affatto così scontato. E un po’ del merito è da attribuire a un artista eugubino che ha pensato bene di riscrivere il testo del brano che ha vinto la 73esima edizione del Festival della Canzone Italiana, reinterpretandolo in una veste che ha letteralmente colto nel segno. Un’idea che ha reso Fabio Vagnarelli ancor più popolare di quanto già non lo fosse da tempo, tenuto conto che con gli Oblivion da anni s’è fatto apprezzare in giro per tanti teatri nazionali e in alcuni programmi televisivi. Ma stavolta Fabio è andato oltre: la parodia di Due Vite, per l’occasione ribattezzata “Mengoni all’Ikea: Una Vite”, ha ricevuto un pieno di consensi nella rete, con centinaia di migliaia di visualizzazioni sulle varie piattaforme (Facebook, Tik Tok, Instagram e altre ancora) e una vetrina persino nel programma “Viva Rai 2” condotto da Fiorello. A conquistare il pubblico è stato soprattutto l’acco- stamento tra le due viti (intese come esistenze) di cui parla Mengoni nella propria canzone con le viti presenti all’interno di una qualunque confezione di un mobile (in questo caso il letto matrimoniale) acquistato all’Ikea. La parodia degli Oblivion ironizza sul fatto che alla fine rimane sempre una vite, segno evidente che in fase di montaggio qualche errore è stato fatto, per la disperazione della coppia intenta a comporre il mobile acquistato.

VENT’ANNI DI CARRIERA. Un’ironia non becera, ma piuttosto tesa ad esaltare le qualità canore del quintetto di artisti che si è formato nel 2003 a Bologna (i componenti dgeli Oblivion si sono conosciuti frequentando l’accademia musical della città felsinea), e che ha contribuito a rendere decisamente più leggera e divertente la settimana sanremese anche attraverso le immancabili interazioni social. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli sono impegnati in questo periodo in un tour dal titolo Oblivion Rhapsody nei teatri del Nord Italia, che si concluderà il 15 e 16 aprile con due date al Teatro Duse di Bologna.

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