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SFIDE CULTURALI E IMMAGINE

INTERVISTA ESCLUSIVA CON L’ASSESSORE A COMMERCIO, CULTURA E DIGITALE . “STIAMO LAVORANDO ALLA

BIENNALE 2023 . DOPO LA PANDEMIA INIZIATIVE

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E DIALOGO APERTO CON TUTTI GLI OPERATORI.

SCELGO GUBBIO È UNA VERA LISTA CIVICA. IL FUTURO?

NON MI PRECLUDO NESSUNA POSSIBILITÀ”

di MASSIMO BOCCUCCI

Assessore Giovanna Uccellani, quali sono gli aspetti che maggiormente caratterizzano il suo impegno in Giunta?

“Le mie deleghe sono strettamente connesse e trasversali a quelle degli altri assessori. Ciò comporta un costante lavoro con i miei colleghi con cui ho un ottimo e produttivo rapporto. Valuto progetti che abbiano ricadute positive sul nostro territorio e li condivido al fine di ottenere il miglior risultato”.

Gli obiettivi che si è data per il 2023 e nel percorso conclusivo di questo mandato?

“Stiamo lavorando alla Biennale 2023. Un anno dedicato all’arte contemporanea dopo un lungo percorso di grandi mostre partito da Gubbio al tempo di Giotto continuato con Ottaviano Nelli e culminato con Federico da Montefeltro. Il Centenario Federiciano è stato rifinanziato,quindi manterremo vive le celebrazioni che ci hanno legato ai territori del Duca. Rafforzeremo la presenza del Festival del Medioevo a Gubbio. Proseguiremo il percorso intrapreso con la Città della Ceramica e con la Strada della Ceramica Umbra a sostegno delle nostre eccellenze. Lavoreremo affinché le Stagioni a Teatro mantengano l’ottimo riscontro di pubblico registrato negli scorsi anni. Proseguiremo il sostegno alla scuola di liuteria. Implementeremo lo sportello Digipass rivelatosi prezioso. Proseguiremo il progetto Tau che ci ha permesso di sostenere 37 aziende agricole. Ad aprile accoglieremo le città gemelle e celebreremo gli anniversari dei gemellaggi con le Città Inglesi e con Thann.Con gli oltre 700mila euro delle misure rivolte al digitale dal Pnrr, proseguiremo la trasformazione in termini tecnologici dell’ente”.

Quanto è stato ed è complicato il rilancio dopo l’emergenza covid nei settori commercio e cultura di cui si occupa?

“Molto. A Natale abbiamo lanciato una piccola campagna a difesa degli acquisti nei negozi sotto casa e lavorato per dare spazi esterni d’estate. Al comparto culturale abbiamo aperto il Teatro Romano come location d’eccezione per ripartire. Abbiamo un dialogo aperto con gli operatori di tutti i settori, con le associazioni di categoria e la volontà di lavorare per ascoltare e sostenere tutti”.

Come valuta l’impronta che sta lasciando la Giunta Stirati in questo secondo mandato?

“In questi anni abbiamo lavorato sempre per portare a casa gli obiettivi del nostro programma politico nonostante siano stati percorsi rallentati da un pandemia mondiale. Alla fine del secondo mandato Stirati, avremo una città più efficiente, una città più connessa, una città con un turismo in crescita, una capitale della cultura con tanti progetti finanziati che forse non potremo inaugurare ma dei quali sicuramente potremo godere insieme ai cittadini”.

La vostra è una Giunta molto al femminile, con quattro assessori su sette: pensa che abbia un significato particolare?

“Dovrebbe essere un dato poco significativo, tuttavia dimostra un atteggiamento scevro da pregiudizi, non facile da trovare, che accolgo certamente in modo positivo”.

Per il 2024 che scenario politico prevede?

“È ancora presto per dirlo. Le elezioni politiche sono ancora troppo vicine per capire come evolverà il rapporto tra questa destra e la gente. Come sappiamo una cosa sono le infatuazioni, un’altra la fiducia capace di consolidare un rapporto. Staremo a vedere”.

Il movimento civico Scelgo Gubbio è destinato a proseguire o teme defezioni?

“Scelgo Gubbio è una vera lista civica. Si è affermata per due mandati con grande concretezza, avendo in seno persone diverse tra loro, competenti, senza sovrastrutture partitiche alle spalle. E’ presente in giunta con due assessori e ha tre consiglieri. Non temo il futuro sul quale abbiamo appena iniziato a confrontarci con la massima serenità, di certo non subiamo la pressione dell’imminenza del 2024”.

A livello personale ha deciso quale sarà il suo futuro politico?

“Non mi precludo nessuna possibilità, credo che in politica usare la parola ‘mai’ sia sbagliato e spesso controproducente. Per ora il mio è un servizio alla città che amo e non, come alcuni dicono, un lavoro stipendiato. Sono abituata a vivere nel presente e a impegnarmi per valutare e risolvere le problematiche cogenti. Ho chiari gli obiettivi futuri che desidero raggiungere per e con la città. Siamo ancora all’inizio del 2023 e mi sembra prematuro parlarne. Quindi proseguo il lavoro mettendo ancora i buoi davanti al carro”.

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