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STIRATI FRENA I LeD PD, LA GRANA PRIMARIE
Hanno fatto la prima mossa i LeD (Liberi e Democratici), mandando un segnale sul piano politico per il 2024: conservare il potere in città e dunque la guida del Comune, e far eleggere in Consiglio Regionale l’attuale sindaco Filippo Mario Stirati, non ricandidabile per palazzo Pretorio dopo due mandati. In un intervento dal titolo “È tempo di costruire il futuro”, ha lanciato un sasso nello stagno il movimento civico che nel 2014 ha costituito e guidato la coalizione attorno a Stirati per poi perdere pezzi tra scissioni in Consiglio Comunale e all’interno. I LeD parlano di buoni propositi e di trattative da aprire con gli attuali alleati (ma la lista civica Scelgo Gubbio è già sostanzialmente in liquidazione tra uscite di scena e le fughe che si prospettano) e altre forze di sinistra. Stirati per ora ha indicato - secondo quanto riferiscono fonti interneche le trattative possano essere aperte soltanto con quei partiti che non presentino candidati eugubini alle elezioni regionali del 2024, dunque sono esclusi dai giochi per il momento il Pd e il Movimento 5 Stelle che l’anno prossimo dovrebbero schierare le proprie candidature.
LE STRATEGIE. Al momento l’interlocutore unico di Stirati e dei LeD è il Psi. I socialisti sono pronti a restare nella coalizione e ad appoggiare il sindaco alle elezioni regionali, anche se tradizionalmente il Psi risponde sempre a logiche e candidature verticistiche perugine per cui il controllo delle preferenze si riduce drasticamente rispetto al potenziale delle elezioni comunali. Per la successione a palazzo Pretorio invece resta tutto in alto mare: ambiscono nel movimento civico l’attuale vicesindaco Alessia Tasso che ha avuto un crescendo nei consensi da un’elezione all’altra, e l’assessore Simona Minelli, che rappresenta l’ala sinistra e alle spalle ha un potentato economico-professionale pronto a sostenerla.
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IL SINDACO SPINGE A TRATTARE PER LA PROSSIMA COALIZIONE SOLTANTO CON CHI NON PRESENTERÀ CANDIDATI EUGUBINI ALLE ELEZIONI REGIONALI: IL PSI ACCONSENTE, MENTRE SCELGO GUBBIO PERDE PEZZI. IN PIAZZA ODERISI I PIANI SONO COMPLICATI DALLA VITTORIA DI BONACCINI IN CONTROTENDENZA RISPETTO AI RISULTATI NAZIONALI E UMBRI
PD PREOCCUPATO. C’è preoccupazione e anche agitazione nel Pd dopo il flop alle primarie tra i 472 che hanno votato nei quattro seggi corrispondenti alle zone comunali e il risultato in controtendenza rispetto al quadro nazionale e regionale. Non è un bel segnale verso le comunali. Se le primarie nazionali e in Umbria sono state vinte da Elly Schlein che ha ribaltato il risultato dei circoli con gli iscritti superando Stefano Bonaccini, a Gubbio come al solito il quadro politico si conferma andare per i fatti propri. A Gubbio ha vinto infatti Bonaccini con 252 voti, davanti a Schlein con 213. Ci sono state anche 6 schede nulle e un scheda bianca (curioso che chi ha pagato 2 euro per votare poi non si sia espresso). Decisivi i seggi della periferia: Centro 168 votanti con 107 voti per Schlein e 56 per Bonaccini; Est (Torre Calzolari) 132 votanti con 98 voti per Bonaccini e 33 per Schlein; Ovest (Mocaiana) 90 votanti con 57 per Bonaccini e 33 per Schlein; Sud (Colonnata) 82 votanti con 41 voti per Bonaccini e 40 per Schlein.
CENTRODESTRA. Il centrodestra si organizza e la Lega va confidando di aver tre nomi spendibili per la corsa alla successione di Stirati. Il primo nome è quello del dirigente di banca Vittorio Fiorucci, già candidato nelle liste della Tesei alle elezioni regionali del 2019, il quale vorrebbe però un progetto civico trasversale e strizza l’occhio pure al Pd. L’alternativa è Mattia Martinelli uomo di punta della lista civica Scelgo Gubbio, anima costruttiva e al contempo critica che sta esaurendo il percorso nella coalizione di Stirati. Voci di corridoio danno per certa l’uscita di scena di Ubaldo Gini, che non avrebbe ricevuto proposte ufficiali dai partiti del centrodestra. M. BOC.
Alla scuola calcio Fontanelle il fotovoltaico ha azzerato le bollette
È entrata nel cinquantesimo anno di attività l’associazione sportiva Fontanelle che si conferma come uno straordinario punto di riferimento per tanti giovani, coinvolgendo oltre 300 giovani nella scuola calcio, oltre alla prima squadra che milita in Seconda Categoria. La società presieduta da Giorgio Saldi sta fronteggiando la crisi energetica, con l’aumento generalizzato delle bollette, mettendo a frutto l’investimento fatto sette anni fa con la posa di circa 500 metri di copertura di fotovoltaico posizionato sul tetto degli spogliatoi.
BOLLETTA ZERO. Questa operazione ha prodotto di fatto la bolletta a costo zero, visto che l’accumulo di energia elettrica d’estate torna utilissimo nei mesi in cui serve per gestire l’impianto sportivo “Marco Minelli” di notte con l’illuminazione e i servizi negli spogliatoi. Prima dell’entrata in funzione del fotovoltaico, a Fontanelle si facevano carico di 6.000 euro l’anno della bolletta energetica che è stata azzerata quando in condizioni come nel passato avrebbe addirittura raddoppiato. Le scelte lungimiranti della dirigenza hanno portato questo importante risultato che permette alla società di gestire le attività in condizioni meno pesanti. I SUCCESSI. Riesce a dare sempre il meglio di sé anche a livello organizzativo come testimoniato dal successo del Torneo sotto l’Albero, con 650 giovani dalla classe 2009 al 2016 in arrivo da Umbria e Marche. Il presidente Saldi, il vicepresidente Giuseppe Ruspi, il responsabile dell’attività agonistica Giorgio Bellucci, il responsabile dell’attività di base Adalberto Angeletti e il segretario Andrea Saldi hanno determinato le migliori condizioni per una giornata di sport con la collaborazione di uno staff impegnato nell’accoglienza, la parte tecnica e dell’accoglienza. Impressionante la presenza di almeno un migliaio di persone e a seguire le partite anche tecnici e responsabili di settori giovanili, come Roberto Balducci responsabile tecnico del vivaio del Gubbio. M. BOC.