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Stirati e Goracci uniti sui soldi ai politici

Il sindaco Filippo Mario Stirati annuncia che VivoGubbio è in campagna elettorale. Lui lo dice senza aggiungere per chi e cosa faremmo questa campagna elettorale visto che fin qui ci sono soltanto voci e indiscrezioni. Noi non lo sapevamo e subito lo rassicuriamo: non ci passa per la testa. Un buon giornalismo rilancia notizie che contestualizza con il tessuto sociale, economico e produttivo. Così ha sempre fatto chi risponde alla logica della professione e non della politica, che poi è il vero potere forte (oppressivo quando non soprattutto dannoso e costoso). Stirati si è scandalizzato per le rivelazioni oggettive sugli aumenti dei compensi di sindaci e assessori decisi dal governo Draghi per tutti i Comuni e dunque anche per Gubbio, come precisamente riportato nel numero precedente.

LA LEGGE DEI NUMERI. Stirati nell’ultima seduta del Consiglio Comunale ha parlato di resoconto “fuorviante e mistificatorio” quando sa perfettamente che le leggi e le cifre lorde (evidenziate correttamente trattandosi di importi pubblici) riportate nell’articolo sono riprese da atti ufficiali. Ha pure sottolineato che la politica non la possono fare solo i ricchi, ma guardando ai costi della politica sono proprio i politici a essere tanto ricchi e guarda caso si aumentano i compensi mentre tutti i contratti di lavoro sono fermi e l’inflazione galoppa in una crisi economica spaventosa. Stirati ha confermato che nel 2024 gli aumenti saliranno ancora, come VivoGubbio ha riportato, anche se lui e la sua Giunta ne beneficeranno solo per i mesi fino alle elezioni: attualmente sono al 68% e arriveranno al 100% dal prossimo gennaio. Apprendiamo con sorpresa, dalle parole del sindaco, che nei costi della politica gli assessori “sono stati trattati come pezzenti” e che l’adeguamento regalato dal governo Draghi è “abbastanza ridicolo”. Strano: c’è chi nella sua Giunta l’assessore lo fa per lavoro invece di cercarsene uno. Il sindaco ha parlato di anti-politica contro la politica (gli sfugge il progressivo calo dei votanti: i cittadini sono stufi di questo sistema, altro che anti-politica) dice, inoltre, di trovare “profondamente ingiusto che si facciano campagne diffamatorie, di discredito sulle istituzioni strumentalizzando certi sentimenti popolari in una situazione anche di crisi economica che naturalmente non ci sfugge e che sentiamo”. Nessuna diffamazione, anche perché i numeri sono quelli, mentre sulla crisi può andare a spiegare le sue convinzioni a chi invoca un lavoro e un aumento di stipendio senza trovare né l’uno né l’altro, a differenza appunto della classe politica.

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DA CHE PULPITO. Sono state sorprendenti le reazioni di Angelo Baldinelli e Orfeo Goracci che dai banchi delle minoranze si sono pure legittimati a vicenda. Si sa che in politica i soldi fanno miracoli, unendo da destra a sinistra. Ha cominciato Baldinelli, che ha cambiato più partiti di indumenti, facendo il difensore d’ufficio e dando lezioni di giornalismo nell’argomentare sulle titolazioni dei giornali senza la benché competenza in materia, fino a rilanciare che i sindaci guadagnano troppo poco e devono avere in aggiunta anche dei premi in base a quello che fanno. Ha dato infine degli “ignoranti” ai cittadini perché “non sanno quanto guadagnano parlamentari, consiglieri regionali e sindaci”. Forse i cittadini non lo sanno oppure preferiscono digerirla questa cosa, sennò si sarebbero ribellati da un pezzo. Goracci ha rispolverato il solito vittimismo e impartito lezioncine da maestro che prenderà la pensione anche per gli anni in cui non ha esercitato quando guadagnava con la politica, aspettando i vitalizi che si sommano a lavoro e pensione. Goracci ha ricordato di aver speso 108mila euro per l’assistenza legale nell’inchiesta Trust, ma non ha ritenuto di dover dire in aula quanto ha percepito tutti questi anni dalla politica, quanto incassa e incasserà dai vitalizi e quanto negli anni ha versato o meno a Rifondazione Comunista che lo ha candidato. Ha però pensato di evocare altri Stati, non s’è capito bene se alludendo a incarichi professionali che sono regolati da norme rigorose. In conclusione, lasciamo che i lettori riflettano sul tempo perso continuamente in Consiglio Comunale per dibattere e pontificare su temi che non riguardano le problematiche della città, e sul fatto che la solidarietà in politica quando ci sono di mezzo i soldi è trasversale perché come si dice, metaforicamente, il suino non si ammazza mai da solo. M. BOC.

Una serata all’insegna dei ricordi, sull’onda di un’emozione che a distanza di 25 anni continua a far battere i cuori a tanti appassionati eugubini. Perché la promozione in Serie C2 della stagione 1997-98 rimane una pietra miliare nella storia calcistica della città: dopo aver conosciuto l’inferno dell’Eccellenza appena due stagioni prima, il Gubbio trovò la forza per rialzarsi e riprendersi il palcoscenico professionistico vincendo due campionati di fila, ma soprattutto offrendo un calcio moderno in grado di sbaragliare la concorrenza della Narnese, grande favorita per la vittoria finale. Il 22 marzo 1998, con 5 giornate d’anticipo, il Gubbio allenato da Leo Acori festeggiò la promozione, prima squadra italiana in quella stagione a tagliare il traguardo, consegnandosi all’abbraccio di una città euforica ed estasiata per gli straordinari risultati raggiunti. Quella società, che faceva capo a Guerriero Tasso e che seppe mettere per la prima volta assieme i due gruppi cementieri locali Barbetti e Colacem, riconsegnò

Gubbio a una dimensione più consona della sua storia. E porprio Tasso, a distanza di 25 anni, ha voluto radunare tutti i protagonisti di quella cavalcata per una serata celebrativa, auspicando nella presenza anche dei giocatori che vivono più lontano. Sarà l’occasione per rivedere tutti assieme i vari Vecchini, Tempesta, Mattioli, Giacometti, Caracciolo, Bignone, Proietti, Martinetti, Cau, Parisi, Lorenzo, Maurizi, Galassi, Franceschini, Pierini, Peronelli, Finauro, Genghini, Bartoccioni più alcuni giovani dell’epoca (Passeri, Lisarelli, Casagrande e Finetti) che collezionarono minuti in quella meravigliosa annata. L’appuntamento è per le ore 21 di mercoledì 22 marzo al Centro Servizi “Santo Spirito” (ingresso libero), dove sul palco saliranno ex giocatori, allenatori e dirigenti e dove verranno proiettate alcune tra le immagini più belle di quella stagione. Per i tanti tifosi eugubini di ieri e di oggi, un’occasione unica per celebrare una della pagine più belle della storia calcistica rossoblù.

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