Regione Puglia
Comune di
Ortelle
Comune di
Diso
Comune di
Spongano
Comune di
Andrano
Città Fertile
REPORT IL LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA
per ORTELLE, DISO, SPONGANO ed ANDRANO SETTEMBRE 2012 - AGOSTO 2013
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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• i paesi della vita ciclica
IL LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA ODSA.EU
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“ Per capire la realtà umana non ci vuole una descrizione minuta, ma penetrazione intima dettata non da sentimentalismo, ma da senso profondo di responsabilità sociale” R. Musatti, F.G. Friedmann, G. Isnardi
• i paesi della vita ciclica
INDICE INTRODUZIONE
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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Il contesto di riferimento
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ODSA - I paesi della vita Ciclica
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- Le fasi della Rigenerazione Territoriale
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- Gli strumenti operativi della Rigenerazione Territoriale
13
- La strategia e l’idea forza del DPRT
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ODSA.eu | Le azioni del laboratorio di connessione strategica
17
AZIONE 0 Le forme della partecipazione il percorso strutturato
19 21
AZIONE 1 La ricerca sociale come approccio conoscitivo e relazionale
29 30
AZIONE 2 Il Geoblog Mappaperta come terreno virtuale di connessione e agenda immediata
47 49
IL LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA ODSA.EU
AZIONE 3
5
Il Laboratorio audio-video
55
Il racconto visivo e lo sguardo locale
57
Archivio video
61
AZIONE 4 Il Concorso di progettazione Laboratorio Partecipato “La Costa Che Vogliamo”
63 64
Il Concorso Di Idee ”Rigenerazione & Ciclicità” - La tensione progettuale e lo sguardo
73
- Il quadro delle soluzioni progettuali
77
- La lettura critica
79
I RISULTATI Idee che si concretizzano e nuovi spunti di sviluppo
85
CREDITI
89
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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• i paesi della vita ciclica
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
INTRODUZIONE Il contesto di riferimento
7
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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• i paesi della vita ciclica
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
INTRODUZIONE Il contesto di riferimento brano tratto dal Documento Programmatico di Rigenerazione Territoriale “ODSA - i paesi della vita ciclica”
Il territorio ODSA si estende per una superficie complessiva di 49,11 Kmq e comprende 4 comuni: Andrano, Diso, Ortelle, Spongano. L’intero territorio si affaccia per 4,3 kilometri lungo il mare Adriatico, leggermente a meridione rispetto a Punta Palascìa, longitudine più a est d’Italia. Costituisce, dunque, parte del Canale d’Otranto lasciandosi a meno di 100 kml le coste dirimpettaie dell’Albania e della Grecia. I quattro comuni sono tra loro limitrofi e compongono un assetto territoriale fortemente riconoscibile, per caratteri geografici, paesaggistici e insediativi. Dal punto di vista geomorfologico il territorio è sostanzialmente pianeggiante, raggiungendo una altitudine massima di 135 metri sul livello del
mare. La grande pianura salentina dirada verso il mare attraverso un sistema di scoscese ripide tanto che la costa rocciosa del territorio ODSA prende, infatti, spesso la forma di alte falesie a picco. Il territorio è posizionato nella parte sud orientale della provincia di Lecce. Dista dal capoluogo di provincia dai 40 km ai 48. Si accede percorrendo la statale 16 sino a Maglie e poi la statale 275 o la Provinciale 81. Le ferrovie del Sud Est attraversano la parte interna del territorio ODSA con la tratta Lecce-Zollinio-Gagliano del capo, grazie alle stazioni di Spongano e Castiglione d’Otranto. Le forme insediative tipiche sono caratterizzate dalla sostanziale diffusione storica dei centri abitati entro una piana complessivamente ancora rurale. I quattro comuni sono costituiti infatti da ben sette
paesi, 4 capoluoghi e 3 frazioni, e da due località marine. Il Comune di Ortelle si estende per 9,95 Kmq ed è quello posizionato più a nord. Il Comune è composto da due distinti paesi, Ortelle e la frazione Vignacastrisi. Il Comune di Diso si estende per 11,56 Kmq e risulta centale all’interno del territorio ODSA. E’ composto da due centri abitati, Diso e la frazione Marittima, oltre che da una località marina denominata Marina di Marittima. Questo comune ha, infatti, circa 2,5 km di costa. Il Comune di Spongano occupa 12,13 Kmq ed è il Comune più a Ovest del territorio ed è costituito dal solo centro abitato di Spongano. Il Comune di Andrano si estende per 15,47 kmq, e rappresenta la
parte più a sud del nostro territorio. E’ costituito anch’esso da due centri abitati, Andrano e Castiglione d’Otranto e da una marina, denominata appunto Marina di Andrano. Anche questo Comune si estende per 3 Kilometri sul mar adriatico. I comuni che compongono il territorio ODSA sono tutti piccoli e non dotati di infrastrutturazioni e servizi di secondo grado nei settori scolastici, sanitari e commerciali. Per tali funzioni sono in un legame di dipendenza da altri centri urbani della Provincia di Lecce. Tra tutti, Maglie a nord, che dista meno di 10 kilometri, e Tricase a sud. Anche le stesse interpretazioni e statistiche ISTAT denotano il territorio come un territorio appartenente a due sistemi locali del lavoro: Otranto-Maglie e Tricase, e ne descrivono un pendolarismo quotidiano.
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LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
10 • i paesi della vita ciclica
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
ODSA - I paesi della vita Ciclica Le fasi della Rigenerazione Territoriale
Il percorso di rigenerazione ur-
traddistinte non solo da carenze
vo modo di intendere e attuare le
bana dei Comuni di Ortelle, Diso,
infrastrutturali e dal degrado fisico
politiche pubbliche urbanistiche.
Spongano e Andrano attuato nel
dei luoghi, ma anche da problema-
triennio 2010-2013 ci ha offerto
tiche socio-economiche.
l’opportunità di sperimentare nuovi approcci alle “questioni urbane”, facendo ricorso ad un immaginario e un patrimonio conoscitivo ben più ampio di quello solitamente catalogabile come “tecnico urbanistico”. Il quadro tecnico e normativo in materia di rigenerazione urbana definiva con accuratezza i signi-
Il modello proposto dalla
I programmi di rigenerazione
stagione di innovazione delle po-
territoriale devono saper affrontare
litiche pubbliche in campo urba-
e risolvere in maniera sinergica la
nistico e territoriale della Regione
complessità delle criticità urbane,
Puglia.
ra. Un programma di rigenerazione è un sistema di azioni e interventi integrati.
ficati e gli obiettivi. La “ rigenera-
Il quadro entro cui ci siamo mossi è dunque quello della programma-
L.R.21/2008 è il frutto di una lunga
legate oggi a fattori di diversa natu-
territoriali.
Non si può non fare esplicito riferimento alle esperienze nazionali e regionali di programmazione complessa. Dagli anni ’90 la programmazione
zione urbana”, cosi come narrata
L’integrazione delle azioni, assie-
complessa fornisce soluzioni inno-
dall’asse VII e come recepita e
me alla sostenibilità ambientale,
vative ai limiti mostrati dai processi
immaginata dalla legge pugliese
sociale ed economica collegate
e dagli strumenti di pianificazione
in materia, nasce dall’obiettivo di
alla partecipazione civica degli
tradizionali e funge da propulso-
riqualificare parti di territorio con-
abitanti, è uno dei pilastri del nuo-
re delle trasformazioni urbane e
zione integrata di azioni di rigenerazione territoriale.
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LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
12 • i paesi della vita ciclica
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
ODSA - I paesi della vita Ciclica Gli strumenti operativi della Rigenerazione Territoriale
13 Gli strumenti operativi che negli
progettazione partecipata finalizza-
dal quadro logico e dal quadro
mento riflessivo per il montaggio di
anni hanno accompagnato la rige-
ti alla redazione del DPRT;
di coerenza che accompagnava-
un futuro Programma Integrato di
no e sostenevano da una parte
Rigenerazione Territoriale.
nerazione territoriale ODSA possono essere cronologicamente così sintetizzati:
C) Maggio-giugno 2011
sette interventi materiali puntali di trasformazione degli spazi pubblici
F) Oggi
Redazione del Documento Pro-
del territorio ODSA, e dall’altra da
grammatico di Rigenerazione Ur-
un macro intervento immateriale
Ci troviamo oggi alla vigilia di una
bana: “DPRT – ODSA i paesi della
di azioni e relazioni, rappresentato
nuova stagione di pianificazione
Organizzazione e gestione di
vita ciclica” per i Comuni di Ortelle,
appunto dal laboratorio di connes-
territoriale, in quanto la stessa
“CuntameMò - anteprima 01”,
Diso, Spongano e Andrano.
sione strategica ODSA.EU.
aggregazione dei Comuni ha
A) Febbraio 2011
primo laboratorio partecipato sul territorio ODSA di rigenerazione urbana per Piazza Umberto I a Vignacastrisi, frazione di Ortelle. B) Aprile - maggio 2011 Organizzazione e gestione dei percorsi di animazione terriotriale e
manifestato la propria volontà a redigere un primo PROGRAMMA
D) Luglio 2011
E) Settembre 2012
Montaggio e redazione della
Attuazione del laboratorio di con-
DEL TERRITORIO, dando una
proposta di progetto in risposta al
nessione startegica, immaginato
prima attuazione al Documento
bando regionale per la rigenera-
sia come forma di sostegno e
Programmatico e concretizzando
zione territoriale (propedeutica a
attenzione per nuove opportunità
spunti e analisi del laboratorio di
un eventuale PIST) rappresentata
socio-economiche, sia come mo-
connessione strategica.
INTEGRATO DI RIGENERAZIONE
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
14 • i paesi della vita ciclica
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
ODSA - I paesi della vita Ciclica La strategia e l’idea forza del DPRT. brano pazialmente tratto dal Documento Programmatico di Rigenerazione Territoriale “ODSA - i paesi della vita ciclica”
“L’idea-guida per le politiche e per le azioni di rigenerazione territoriale di “ODSA - I Paesi della vita ciclica” è quella di valorizzare il territorio perchè sia in grado di essere coerente (efficiente e funzionale) per la popolazione “stabile” e attrattivo e accogliente per la popolazione “ciclica”. Un tessuto ambientale e insediativo che si connoti per le diverse e integrate risposte infrastrutturali, funzionali e gestionali da dare ai diversi cicli delle annualità, mettendo a valore il patrimonio materiale e immateriale già fortemente conscio della doppia identità che sa offrire. Il meccanismo di snodo concettuale dell’approccio rigenerativo che proponiamo è quello di tradurre un punto di debolezza in un punto di forza, imparando da una dinamica già in corso. La grande energia dura dell’emigrazione del-
la fascia più giovane e forte della popolazione, la grande fuga (dei cervelli), è di per se nota negativa, ma ormai strutturale del territorio. L’occasione di intravederne il volto rovesciato positivo sta nel fatto che questa forza centrifuga non è più quella degli scorsi decenni, fuga netta e irreversibile. Si incontrano sempre più casi di cittadini “fuggiti” che riallacciano in maniera essenziale e significativa i contatti con il territorio, incidendo su dinamiche strutturali di carattere culturale ed economico. E’ possibile guardare in maniera disincantata a questa dinamica e capitalizzare le esperienze di questa seconda popolazione. Saper tradurre questa presenza amica in modalità e in attrattive a fini turistico culturali, sperimentare modelli di sviluppo concilianti, farne il vettore principale di un legame diretto ad altri contesti
territoriali italiani ed europei. Saper costruire le strutture materiali e immateriali in grado ospitare questo doppio popolo integrato. Investire sul sistema ricettivo di un turismo dolce, amico e consapevole, che tragga senso e valore proprio dallo scambio. (...) Il senso strategico di questa operazione è nel proporre la popolazione ciclica come vettore turistico in grado di stabilire rapporti duraturi benchè ciclici con il territorio d’origine, dunque in grado di dare corpo a forme più amicali di turismo, di conciliare i meccanismi irrinunciabili di sviluppo economico-occupazionale del settore con le dovute accortezze alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. (...) La rigenerazione urbana è un insieme di azioni e progetti volti al recupero e alla riqualificazione di
brani di città o territorio particolarmente degradati o sotto infrastrutturati o bisognosi di azioni per il contrasto all’esclusione sociale, tenuti insieme da una visione di sviluppo condivisa e contestualizzata.” La rigenerazione del Territorio ODSA si è articolata in azioni materiali di recupero di parti degradate di città suddivise in tre macroambiti di intervento: A.i nuceli storici come luoghi della vita ciclica; B. i luoghi delle centralità moderne come incontri autentici; C. le connessioni dolci e sostenibili come rete e tratto distinguente; e azioni immateriali di intervento costituite appunto dal Laboratorio di connessione strategica ODSA.EU.
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• i paesi della vita ciclica
OTTOBRE 2012/MAGGIO 2013
AZIONE 0
La partecipazione
• Presentazioni pubbliche del DPRT “ODSA – i paesi della vita ciclica” e del laboratorio di connessione strategica ODSA.EU; • Incontri partecipati con gli stakeholders locali ODSA (popolazione ciclica, associazioni, operatori settore turistico ed agroalimentare). • Sportello di supporto e dialogo.
OTTOBRE 2012/MAGGIO 2013
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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• Studio sulla popolazione ciclica: Rilievo e analisi della struttura e della composizione della popolazione, mappatura dei luoghi di emigrazione, costruzione del calendario della vita ciclica.
AZIONE 1
• Analisi dei dati emersi. • Mappatura degli eventi. OTTOBRE 2012/GIUGNO 2013
AZIONE 2
• Piattaforma webgis Mappaperta. • Narrazioni dei paesi/stanza. • Concorso fotografico ODSA TAG MAP.
GENNAIO/GIUGNO 2013
• Laboratorio audio-video di costruzione, ripresa e ricognizione del video-documentario, sceneggiatura e montaggio.
AZIONE 3
• Realizzazione di due video-racconti del territorio ODSA VISIONI CICLICHE.
MARZO/GIUGNO 2013
AZIONE 4
Il concorso di progettazione
• Laboratorio partecipato “La Costa che Vogliamo”. • Concorso di progettazione “Rigenerazione & ciclicità”. • Mostra delle proposte progettuali. • Evento pubblico di presentazione delle idee progettuali. • Premiazione delle tre proposte vincitrici.
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
ODSA.EU Le azioni del laboratorio di connessione strategica
Il Laboratorio di connessione strategica ODSA.EU rappresenta il complesso delle azioni immateriali messe in atto per la Rigenerazone territoriale dei Comuni di Ortelle, Diso, Spongano ed Andrano. L’obiettivo generale di ODSA.EU è il raggiungimento di benefici integrati sociali, ambientali, economici e culturali fondati sul consolidamento delle connessioni lunghe esistenti tra il territorio ODSA remoto e i centri dell’innovazione italiani ed europei. Gli obiettivi specifici del laboratorio sono così sintetizzabili: 1. Creazione di un sistema di confronto e relazioni stabili tra cittadini, tecnici, e Amministratori locali. 2. Costruzione identitaria della popolazione ciclica. Mappatura dei luoghi di emigrazione e degli eventi.
3. Attivazione delle relazioni tra la popolazione stabile e la popolazione ciclica tramite la rete web. 4. Produzione di narrazioni di senso collettive, dense di significato, utili per le trasformazioni territoriali in atto e future. 5. Miglioramento dell’accettazione sociale delle trasformazioni urbane e la prevenzione di conflitti o insuccessi tramite la sperimentazione di modelli-pilota di partecipazione. Per il raggiungimento degli obiettivi sono state messe in atto differenti strategie di intervento che su diversi fronti e parallelamente hanno contribuito all’approfondimento della visione integrata di analisi. Sono nate così quattro differenti azioni di intervento, precedute ed integrate da un AZIONE ZERO trasversale di animazione e proget-
tazione partecipata con i cittadini. Quest’ultima ha rivestito particolare importanza all’interno dell’intero laboratorio in quanto è riuscita a potenziare relazioni di fiducia reciproca tra i diversi attori sociali coinvolti attraverso la creazione di un sistema di relazioni e scambio tra il gruppo di coordinamento di ODSA.EU e la comunità locale. Di seguito l’elenco delle azioni, nella pagina precedente il quadro di sintesi delle stesse: AZIONE 1: Ricerca sociale; AZIONE 2: Il Geoblog Mappaperta; AZIONE 3: Il Laboratorio audiovideo; AZIONE 4: Il concorso di progettazione. La suddivisione delle stesse è meramente esplicativa dei diversi interventi sul territorio; ognuna
di esse, infatti, si è relazionata e arricchita dal confronto con le altre azioni per un proficuo raggiungimento degli obiettivi di progetto. La ricerca sociale, ad esempio, ha usufruito delle relazioni instaurate durante la fase di dialogo con la cittadinanza rappresentata dall’azione 0 ed ha effettuato interviste durante le lezioni di ripresa del laboratorio audio-video. Il concorso di progettazione ha rappresentato invece il momento di sintesi in cui tutti i materiali prodotti dalle azioni zero, uno, due e tre e negli anni precedenti sul territorio ODSA hanno assunto il ruolo di base conoscitiva per il bando del concorso di idee “Rigenerazione & Ciclicità”.
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LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
18 • i paesi della vita ciclica
LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
AZIONE 0 Le Forme della partecipazione
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2012
Proloco, Marittima di Diso
Parco San Vito, Ortelle ottobre
Sala Affreschi Palazzo municipale, Diso 28 novembre
Sala Consiliare Palazzo municipale, Spongano 29 novembre
2013
Fiera di San Vito
con gli stakeholders locali ODSA
28 dicembre
Incontri partecipati
Presentazione pubblica
del DPRT “ODSA – i paesi della vita ciclica” e del laboratorio ODSA.EU
• i paesi della vita ciclica
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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Popolazione ciclica
Associazioni culturali Municipio sala consiliare, Spongano 16 gennaio
Settore turistico Castello Spinola Caracciolo, Andrano 22 gennaio
Settore agro-alimentare Biblioteca M. Paiano, Vignacastrisi
Castello Spinola Caracciolo
29 gennaio
Andrano 3 dicembre
Sportello di supporto e dialogo Biblioteca M. Paiano, Vignacastrisi 13 - 14 febbraio
LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
il percorso strutturato
Il percorso di inclusione sociale all’interno del laboratorio di connessione strategica si è articolato in diversi gradi di partecipazione attiva dei cittadini, degli Amministratori e dei tecnici nel territorio ODSA. Sono stati organizzati degli incontri pubblici che, con il pretesto di presentare il laboratorio ODSA. EU, hanno raccontato ai cittadini le fasi di evoluzione e i contenuti del documento programmatico di rigenerazione territoriale “ODSA - i paesi della vita ciclica”. Nella fase preliminare del progetto questi momenti di informazione sono risultati molto utili, da una parte per rendere partecipi i cittadini delle dinamiche di trasformazione in atto sui territori, dall’altra per riprendere e/o instaurare un rapporto e un confronto che si sono protratti nel corso dell’intera
durata del laboratorio. Per ognuno dei Comuni ODSA è stato organizzato un evento di presentazione; la volontà è stata quella di partire da una visione comunale per giungere ad una visione territoriale di sviluppo, esortando i partecipanti ad abituarsi a pensare ai quattro comuni come ad un sistema integrato. Successivamente è stata realizzata una stakeholders analysis e sono state identificate quattro principali categorie di portatori di interesse con le quali sono stati organizzati incontri ad hoc per approfondire le specifiche tematiche di rigenerazione territoriale nelle quali ognuna di esse risultava esperta. Sono così nati gli incontri partecipati con: la “popolazione ciclica”,
le associazioni culturali, gli operatori economici del settore turistico ed agro-alimentare. Ognuno degli incontri partecipati è stato gestito utilizzando la metodologia del Metaplan, riflettendo collettivamente sui punti di forza e punti di debolezza del territorio ODSA, con particolare attenzione alla categoria di appartenenza di ogni singolo gruppo di partecipanti. Ad ogni incontro sono state inoltre presentate proposte per la rigenerazione materiale ed immateriale ODSA. Contemporaneamente allo svolgimento delle due fasi di metaplan i partecipanti hanno localizzato sulla mappa territoriale i luoghi di svolgimento degli eventi estivi e invernali, gli spazi da riqualificare, i punti di forza, i punti di debolezza e le proposte, per arricchire la cartografia di senso collettivo e
idee di sviluppo territoriale. Il primo incontro si è svolto nel periodo delle vacanze natalizie, è stata volontà condivisa dal gruppo di lavoro la scelta di un momento di “ritorno” ricorrente in cui è stato più immediato intercettare la “popolazione ciclica”, costituita per la maggior parte da giovani studenti o lavoratori fuori sede che hanno partecipato attivamente alla discussione, proponendo idee per la connessione strategica del territorio ODSA di origine con i loro luoghi di trasferimento. Il secondo incontro ha visto un’ampia partecipazione, è stato un importante momento di racconto e confronto tra le associazioni impegnate nel settore sociale e culturale del territorio ODSA. Le realtà che nel territorio si impegnano attivamente per l’anima-
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• i paesi della vita ciclica
Incontri di presentazione del DPRT “ODSA - i paesi della vita ciclica” e del Laboratorio di connessione strategica ODSA.EU
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
il percorso strutturato
zione, la formazione, la diffusione, la conoscenza, il volontariato e l’organizzazione di eventi culturali e sportivi durante l’intero arco dell’anno si è raccontata attraverso le attività che organizza nel territorio ODSA e gli spazi che utilizza per la loro realizzazione, individuando le potenzialità e le esigenze di ognuno dei luoghi pubblici di cui usufruisce. Il terzo incontro ha visto la presenza di molti degli operatori turistici del territorio, ognuno di essi si è presentato al gruppo ed ha illustrato le caratteristiche della propria struttura, le relazioni che ha instaurato nell’area di riferimento, le azioni che compie e gli eventi che organizza per una maggior diffusione delle peculiarità del territorio e per la promozione della propria attività commerciale. Ci si è soffermati sui punti di forza
che spingono a concentrare le energie degli operatori nello sviluppo del settore turistico, e i punti di debolezza che dovrebbero essere contrastati per trasformare il turismo in settore economico prevalente per il territorio durante l’intero arco dell’anno. Tra i diversi operatori si è instaurato un proficuo confronto sulla tematica e un rapporto di fiducia e apprezzamento che speriamo possa portare ad una futura collaborazione per la realizzazione di una rete turistica integata nel territorio ODSA. Il quarto ed ultimo incontro ha visto la presenza di una rappresentanza degli operatori del settore agroalimentare (agricoltori, apicoltori allevatori ovini, suini e bovini, produttori di latticini, associazioni di operatori di settore). Ognuno di essi si è presentato al
gruppo ed ha illustrato le caratteristiche della propria azienda, le tipologie di prodotti alimentari, le relazioni che ha stabilito con gli altri operatori del settore, l’area di vendita e le strategie di promozione dell’attività a livello locale. Il gruppo si è concentrato sui punti di debolezza che dovrebbero essere contrastati per creare una rete collaborativa tra gli operatori del settore, valorizzare il prodotto locale, agevolare l’economia del settore agroalimentare e collaborare allo sviluppo del settore turistico del territorio. Dopo i numerosi e partecipati incontri, a metà febbraio è stato attivato lo sportello di consultazione alle associazioni culturali e ai piccoli imprenditori turistici. Durante gli orari di apertura dello sportello gli esperti del gruppo di
coordinamento erano a disposizione per fornire un supporto alla compilazione del questionario della ricerca sociale e per accedere ed implementare la piattaforma geo-blog Mappaperta. Lo sportello è stata l’occasione per approfondire con i singoli partecipanti l’apporto che ognuno di essi fornirebbe per la rigenerazione immateriale del territorio ODSA. L’insieme delle conoscenze acquisite all’interno della fase di partecipazione e animazione territoriale confluiranno nella redazione del futuro Piano Integrato di Rigenerazione Territoriale, per rendere ODSA fruibile e vicina sia alla popolazione ciclica sia, soprattutto, alle comunità di riferimento.
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LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO • i paesi della vita ciclica
Incontro con i cittadini Ciclichi | 28 dicembre 2012 - Proloco Marittima di Diso
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Incontro con le Associazioni ODSA| 16 gennaio 2013 - Sala Consiliare, Municipio di Spongano
LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
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• i paesi della vita ciclica
Incontro con gli operatori economici del settore turistico | 22 gennaio 2013 - Castello Spinola Caraccciolo di Andrano
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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Incontro con gli operatori economici del settore agroalimentare| 13 febbraio 2013 - Biblioteca “M. Paiano” di Vignacastrisi
LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
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LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
28 • i paesi della vita ciclica
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
AZIONE 1
La ricerca sociale
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• i paesi della vita ciclica
LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo e relazionale Grazia Basile, dottoressa in sociologia | coordinamento azione 1 ODSA.eu
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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“La ricerca socio-territoriale ODSA - I paesi della vita ciclica” ha previsto uno studio analitico di tipo interattivo, con il coinvolgimento costante della popolazione stabile e di quella ciclica. Obiettivo dell’indagine è stato quello di analizzare la struttura e la composizione della popolazione ciclica, i motivi del loro trasferimento oltre i confini della provincia di Lecce, la ricostruzione dei tempi di vita in relazione al territorio di origine. Ipotesi di partenza è stata che il territorio ODSA è un territorio che vive due momenti distinti, caratterizzati dalla presenza di due popolazioni differenti: un momento in cui vi è una presenza minore di persone che albergano questi luoghi, definita come Popolazione Stabile e che si verifica in linea generale in inverno; e un momen-
to in cui vi è una presenza maggiore di persone che stanziano sul territorio, solitamente nel periodo estivo, definita come Popolazione Ciclica. L’indagine si è concentrata sulla comprensione delle caratteristiche che definiscono la popolazione ciclica servendosi in buona parte di quella stabile. Nello specifico la popolazione ciclica è stata suddivisa in due categorie per meglio chiarire e comprendere le differenze e i fenomeni: emigranti e turisti. Ad ogni categoria corrispondono due ulteriori sottocategorie: emigranti temporanei, lavoratori stagionali e/o studenti che conservano la residenza nel comune di origine e che ciclicamente ritornano; emigranti definitivi, tutti i lavoratori e non, che hanno scelto di trasferirsi altrove definitivamente ma che continuano a conservare un particolare legame con il territorio di
appartenenza. Alla categoria dei turisti, invece, corrispondono le due sottocategorie: turisti affezionati, ovvero una serie di soggetti che ritornano ciclicamente per trascorrere le vacanze, molti dei quali hanno acquistato abitazioni nel territorio ODSA; turisti standard, tutti coloro che albergano le diverse strutture ricettive presenti nel territorio, visitano e partecipano alle fiere, agli eventi culturali che caratterizzano questo luogo in particolari momenti dell’anno. Lo studio e la comprensione delle due categorie e del fenomeno ciclico a esse correlato è stato condotto attraverso l’utilizzo di alcune tecniche di indagine tipiche della ricerca sociale in senso stretto. In particolare le fonti ufficiali, l’osservazione delle strade e il questionario sono stati adottati per conoscere e comprendere la categoria degli emigranti; invece,
per la comprensione del fenomeno turistico sono state effettuate l’analisi delle concessioni edilizie, la mappatura delle strutture ricettive, degli eventi culturali, fieristici e religiosi.
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
Di seguito si riportano nel dettaglio le
• Mappatura e analisi delle strutture
tecniche e il senso del loro utilizzo:
ricettive per comprendere i flussi turi-
• Fonti Ufficiali: i dati anagrafici relativi alla popolazione residente, agli emigrati, immigrati, iscritti AIRE in un periodo di tempo compreso tra il 1991 e 2011; • Osservazione delle strade: per il rilievo puntuale della popolazione ufficiosamente presente fuori la provincia
stici, la distribuzione delle presenze sul territorio ODSA e più in generale i livelli di competitività turistica; • Mappatura degli eventi culturali, fieristici e religiosi per conoscere le principali manifestazione di attrazione che questo territorio offre.
di Lecce ma ancora residente nei co-
• Analisi delle concessioni edilizie
muni dell’indagine e per la successiva
per il restauro e/o ristrutturazione di
somministrazione del questionario;
immobili acquistati da soggetti residen-
• Questionario per individuare le città di trasferimento, i motivi della scelta, i momenti privilegiati di ritorno, le relazioni tra il paese di origine e la città di trasferimento e le idee in merito alla trasformazione territoriale;
ti fuori la provincia di Lecce dal 1991 al 2011 per lo studio dei turisti affezionati;
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LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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1,0%
0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3%
• i paesi della vita ciclica
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
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A sinistra. Infografica 2. Confronto tra la popolazione residente ed emigrata nel territorio ODSA dal 1991 al 2011. In alto. Infografica 3. Confronto tra la popolazione residente e cittadini AIRE nel territorio ODSA dal 1991 al 2011. Secondo i dati ufficiali, gli anni caratterizzati da un maggiore esodo verso territori fuori la provincia di Lecce sono stati gli anni 2000 che tutto sommato hanno registrato valori esigui rispetto al numero totale della popolazione, infatti il valore percentuale del fenomeno emigratorio si aggira intorno all’1%
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
34 • i paesi della vita ciclica
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
A sinistra. Inforgrafica 4. Confronto tra la popolazione residente ed immigrata nel territorio ODSA dal 1991 al 2011. Per una completezza di studio è stato interessante indagare anche il fenomeno inverso a quello emigratorio, pertanto si sono prese in esame le tavole relative alla popolazione immigrata nel territorio ODSA le quali hanno messo in risalto nel 2011 un valore pari allo 0,74% di immigrati. I dati analizzati hanno evidenziato, inoltre, valori relativi ai ritorni nei comuni di origine che ci sono stati nel ventennio in questione.
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A destra. Inforgrafica 5. Regioni/Stati di accoglienza della popolazione emigrata del territorio ODSA dal 1991 al 2011. Le regioni di accoglienza della popolazione ciclica prescelte sono l’Emilia Romagna (21,33%), la Lombardia (21,28%), il Lazio (9,36%), la Puglia (8,10%) e il Piemonte (6,16%).
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Infografica 6. Stati di accoglienza dei cittadini AIRE del territorio ODSA dal 1991 al 2011. Secondo l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) tra i paesi di trasferimento favoriti compare la Svizzera, la Germania, la Francia e il Regno Unito.
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
A sinistra. Inforgrafica 7. Titolo di studio e condizione lavorativa degli intervistati Fra gli intervistati il titolo di studio più frequente è il diploma (97 intervistati), seguito dalla laurea magistrale conseguita da 35 di essi, ed è interessante notare la relazione che intercorre tra il titolo di studio e la condizione lavorativa. Gli intervistati con un’occupazione con contratto a tempo indeterminato sono 82, di cui 44 sono in possesso del diploma di scuola media superiore, 18 della laurea magistrale, 10 hanno conseguito la laurea triennale e 6 la licenza di scuola media inferiore. Altra categoria di notevole consistenza è quella relativa alla popolazione studentesca che è pari a 43 soggetti intervistati. Analizzando i 116 occupati, i più numerosi sono gli impiegati (36 intervistati), seguito da 23 militari di carriera (di cui solo due donne), 17sono operai, 12 insegnanti e 10 liberi professionisti.
A destra. Inforgrafica 8. Città di trasferimento degli intervistati (tav. 2.5 p. 12) Dall’indagine risulta che il tipo di migrazione di questi paesi è prevalentemente verso le regioni settentrionali della penisola. Infatti, tra le città di trasferimento indicate dagli intervistati, troviamo Milano seguita da Bologna: le due città sono espressione, la prima di Capitale del lavoro italiano, la seconda Capitale studentesca. A seguire tra le città prescelte vi è Roma, mentre Firenze, Bari, Torino, Modena e Parma hanno presenze residuali; nella categoria “altro” rientrano tutte le città con valori assoluti compresi tra il 5 e 1. Il trasferimento verso città estere è veramente esiguo, a conferma del fatto che il tipo di migrazione che ha interessato questo territorio è mutato rispetto agli anni ’60 quando tra le mete d’emigrazione si preferivano la Svizzera,
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la Francia e la Germania.
studio lavoro famiglia altro
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Infografica 10 Infografica 9.
Quante volte ritornano gli intervistati nel paese di origine, in relazione a quanto tempo si trattengono.
Tempo di trasferimento degli intervistati in relazione ai motivi del trasferimento.
Tutti gli intervistati ritornano nel paese di origine, con l’eccezione di un solo. Mediamente il ritorno avviene tre volte l’anno, seguito da 4 volte l’anno e più di 5 volte l’anno. La maggior parte si trattiene di solito tra una e due settimane e preferisce ritornare nel periodo estivo Non ci sono sostanziali differenze nei diversi comuni nella frequenza dei flussi.
I motivi che hanno spinto gli intervistati ad emigrare sono per studio e lavoro. Coloro che si sono trasferiti l’hanno fatto in un periodo di tempo compreso tra uno e 5 anni e/o oltre 10 anni
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
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A sinistra. Infografica 11 .Con chi tornano in paese gli intervistati. Gli intervistati hanno una scarsa propensione a tornare con amici e/o colleghi: infatti 69,7% degli intervistati tornano soli, il 31,9% con la famiglia, il 32,4% con gli amici e solo il 7,6% con i colleghi (il totale è superiore al numero degli intervistati (185) poichÊ alcuni tornano sia con familiari sia con amici e colleghi, di conseguenza ance i valori percentuali superano 100,0.
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Infografica 13. Modalità di promozione del proprio paese nella città di trasferimento. La diffusione del proprio territorio di origine avviene per la maggior parte per trasmissione orale, parlando e descrivendo il territorio da un punto di vista paesaggistico, ambientale, architettonico, con spiccati accenti sulle qualità della costa jonica e adriatica. Un’altra modalità è quella relativa alla visione di foto, filmati, sia di propria produzione che presenti sul web. Non mancano le cene conviviali, momenti di scambio culturale tra le diverse realtà locali, poiché una delle modalità preferite tra gli intervistati per promuovere il proprio territorio è la degustazione di prodotti tipici, punto forte della tradizione pugliese. Un’altra modalità prescelta è la tradizione popolare in senso stretto, in particolare la musica e la danza popolare, meglio conosciuta come pizzica salentina.
Infografica 14. Intervistati che ritornerebbero a vivere in paese. La maggioranza degli gli intervistati vorrebbe ritornare nella terra natia, senza differenze di età, sesso e ambiti comunali. 118 intervistati su 185 ritornerebbero nel paese di origine a condizione che ci sia un lavoro stabile, duraturo ed economicamente vantaggioso. Residuali sono le condizioni di ritorno che attengono alla qualità dei servizi, ai ricongiungimenti familiari e in seguito ad un accumulo di denaro nell’attuale città di trasferimento.
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
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Infografica 15. Quali luoghi si ritiene vadano rigenerati nel comune di origine. 139 intervistati dichiarano la necessità di rigenerare alcuni luoghi nei rispettivi comuni di appartenenza Per quanto concerne le modalità di rigenerazione sono rivolte essenzialmente ad azioni che possano incrementare e migliorare l’assetto turistico, dall’offerta di servizi in senso stretto alla riqualificazione di spazi come fruizione turistica. Le modalità della rigenerazione coinvolgono anche l’aspetto più quotidiano e sociale, attraverso la possibilità di mettere a disposizioni luoghi per la socialità, l’aggregazione giovanile e infantile, l’organizzazione di eventi e spazi a carattere culturale. Inoltre è indicata la necessita di aprire locali per lo svago e il divertimento, come bar e locali notturni, le attività commerciali sono anche delle prerogative indicate dagli intervistati. Le modalità di rigenerazione indicate si concludono con esigenze di riqualificazione volte al miglioramento della viabilità, dalla manutenzione delle strade alla creazione di collegamenti tra le marine e i centri interni.
fabbricati acquistati
nel territorio ODSA da residenti fuori la provincia di Lecce dal 1991 al 2011
affezionati
%
I turisti affezionati sono tutte quelle persone che ciclicamente ritornano nel territorio ODSA in particolari momenti dell’anno ma originarie di altri luoghi, tra questi compaiono persone appartenenti al mondo dello spettacolo e della cultura in generale. Negli ultimi anni diversi individui hanno acquistato abitazioni nel territorio ODSA par trascorrere le vacanze. Per conoscere le caratteristiche e i luoghi di provenienza di questa popolazione si sono analizzate le concessioni edilizie per restauro e ristrutturazione di fabbricati acquistati da soggetti residenti fuori la provincia di Lecce dal 1991 al 2011 rilasciate dai comuni del territorio ODSA.
I turisti standard 1,1%
Francia 0,5%
Svizzera 3,2% Trentino 11,3%
19,4%
11,8%
Veneto
Lombardia
7% 5% 2% 1%
sono tutti coloro che albergano le strutture ricettive del territorio ODSA, le fiere, le sagre e i grandi eventi. Lo studio di questa categoria è avvenuto attraverso la mappatura e l’analisi delle strutture ricettive in termini di presenze e arrivi, la durata del soggiorno.
A sinistra. Infografica 16.
4,3%
Inghilterra
1,1%
Germania
10%
la ricerca su “I Paesi della Vita Ciclica” ha analizzato le sotto categorie dei turisti affezionati e dei turisti standard, rientranti nella più ampia categoria della popolazione ciclica.
Fonti Ufficiali
20%
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turisti
0,5% Friuli
Piemonte
0,5% Liguria
15,1%
Emilia Romagna 0,5% Toscana 1,1% Marche 19,4%
Lazio
1,1%
Campania
7%
Puglia
1,1%
Usa
0,5%
Argentina 0,5% Sicilia
La Ricerca Sociale
i paesi della vita ciclica
fabbricati acquistati nel territorio ODSA da residenti fuori la provincia di Lecce dal 1991 al 2011 per comune
Ortelle Diso Spongano Andrano
Fabbricati acquistati nel territorio ODSA da residenti fuori la provincia di Lecce dal 1991 al 2011. La provenienza dei turisti affezionati è in egual misura dalla Lombardia e dal Lazio per il 19,35%, dall’Emilia Romagna per il 15%, mentre dal Piemonte e dal Veneto i valori si aggirano intorno all’11% e il 12%. Come si può notare ci sono presenze che riguardano soggetti provenienti dalla stessa Puglia, in particolare dalla provincia di Bari. Per quanto concerne gli stati esteri i valori rilevati sono veramente esigui, in ogni caso si annoverano stati appartenenti all’Europa come il Regno Unito, la Germania, la Francia e stati non europei come la Svizzera, gli Stati Uniti e l’Argentina. Ad acquistare immobili nel territorio ODSA sono più che altro gli uomini che le donne, ma le differenze in termini numerici non sono poi così tanto consistenti: su un totale di 186 fabbricati acquistati dal 1991 al 2011, i maschi che hanno acquistato un fabbricato sono 101, mentre le donne sono 85. Dell’intero territorio ODSA i comuni con maggiori acquisti sono Ortelle e Spongano, seguiti rispettivamente da Andrano e Diso. Bisogna sottolineare che il fenomeno degli acquisti si è acuito subito dopo gli anni 2000, precisamente dal 2004, con rilevanti picchi negli anni compresi tra il 2006 e il 2009.
AZIONE 1 - LA RICERCA SOCIO TERRITORIALE come approccio conoscitivo
Infografica 17.
500 400 300 200 100 0
Nel territorio ODSA dal 2006 al 2011 si è registrato un aumento costante delle strutture ricettive: si è passati gradualmente da 21 strutture a 38, con un conseguente progressivo aumento dei posti letto: da 189 posti letto nel 2006 si sono raggiunti i 440 posti nel 2011. Tra le tipologie ricettive gli imprenditori locali prediligono esercizi extra alberghieri, come agriturismi, bed & breakfast, affittacamere, case e appartamenti vacanza.
Infografica 18. Presenze: ciascuna notte trascorsa dal turista in una data destinazione. 15000 12000 9000 6000 3000 0
Arrivi: numero dei visitatori che raggiungono una data destinazione indipendentemente dal tempo che vi rimarranno.
Infografica 19. Il Tasso di Ricettività indica il numero dei posti letto ogni 100.000 abitanti, ed è dato dal rapporto tra il numero della popolazione residente e il numero dei posti letto. Come mostra la tavola successiva, dal 2006 al 2011 vi è una riduzione del tasso di ricettività nonostante vi sia un aumento costante del numero dei posti letto, fenomeno provocato da una diminuzione della popolazione residente nel periodo di tempo preso in esame.
80 70 60 50 40 30
Infografica 20. La Densità di Ricettività rappresenta il numero dei posti letto per Kmq. Considerato che la superficie territoriale di ODSA è pari a 49,11 Kmq, nel periodo che va dal 2006 al 2011, il numero dei posti letto per Kmq è aumentato, così come è aumentato il loro numero complessivo sull’intero territorio
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Infografica 21.
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3,5
2,5 2,0 1,5 1,0
Il Tasso di Turisticità indica il livello di affollamento in un dato periodo indicando il numero dei turisti presenti ogni 100.000 abitanti. Quindi è dato dal rapporto tra la popolazione residente e il numero delle presenze in un dato periodo. Come nel caso del tasso di ricettività si è registrata una diminuzione anche in questo, il tasso di turisticità registra una riduzione che va da 3,22 nel 2006 a 1,05 nel 2011, a causa sempre di una diminuzione della popolazione residente.
Infografica 22.
300 250 200 150 100 50
La Densità Turistica è il rapporto tra il numero delle presenze e la superficie del territorio la quale da il numero dei turisti per Kmq. La tavola mette in risalto un aumento in positivo della densità turistica perché vi è un aumento costante del numero di presenze dal 2006 al 2011.
Infografica 23. La Permanenza Media delle Notti trascorse dai turisti dal 2006 al 2011 è data dal rapporto tra il numero delle presenze e il numero degli arrivi, anche in questo caso assistiamo ad un aumento costante della permanenza, fatta eccezione per l’anno 2010 in cui si registra un lieve calo. In linea generale i turisti nel territorio ODSA hanno pernottato mediamente dalle 4 alle 5 nottI.
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AZIONE 2 - IL GEOBLOG MAPPAPERTA | come terreno virtuale di connessione e agenda immediata
AZIONE 2
Il geoblog
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• i paesi della vita ciclica
Alcune immagini delle diverse configurazioni assunte dal Geoblog che ha permesso sia di approfondire la conoscenza sul territorio, in particolar modo sugli ambiti di Rigenerazione Territoriale si di accogliere l’inserimento delle osservazioni e delle immagini della comunità ODSA.
Piattaforma Geoblog Mappaperta
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AZIONE 2 - IL GEOBLOG MAPPAPERTA | come terreno virtuale di connessione e agenda immediata
IL GEOBLOG MAPPAPERTA
come terreno virtuale di connessione e agenda immediata Cirino Carluccio, pianificatore territoriale | coordinamento azione 2 ODSA.eu Il geoblog narrativo Mappaperta è stato in primo luogo il vettore attraverso cui si è sperimentato un nuovo linguaggio per le forme e le tecniche dell’urbanistica e in particolare della rigenerazione territoriale. Il primo obiettivo è stato quello di porsi come strumento semplice e immediato di racconto del territorio dei quattro comuni e delle esperienze di rigenerazione territoriale, in particolare del documento programmatico di rigenerazione territoriale (DPRT). Ciò in piena coerenza e sintonia con l’approccio progettuale dell’allora recente esperienza di montaggio e redazione delle azioni rigenerative: un approccio incentrato sull’ascolto attivo delle istanze comunitarie locali e connotato da una trasparenza delle scelte progettuali. Tale approccio viene fatto proprio dall’intero laboratorio di connessione strategica che ha
come mission il tentativo di lavorare sui flussi informativi in uscita e in entrata tra i centri decisionali e le comunità locali. Il geoblog compie lo sforzo di sintetizzare e tradurre in linguaggio cartografico-testuale friendly uno strumento propriamente tecnico quale il DPRT. Questo per operare un essenziale e preliminare anello di congiunzione tra le regie tecnico-politiche di gestione delle esperienze di rigenerazione e le comunità locali che vivono, e nonostante le buone intenzioni a volte comunque subiscono, le trasformazioni dei loro territori: costruire un chiaro e sintetico flusso di informazioni in uscita, raccontare VISIONE STRATEGICA, AMBITI DI AZIONE, E PREVISIONI FUTURE. Parte consistente del web-gis è
data dalle informazioni cartografiche “statiche”, ancora non interagibili, che hanno il compito di narrare il territorio e il documento di rigenerazione: 1) la base narrativa del territorio è tecnicamente detta “base layer” ed è costruita attorno a una doppia alternativa (come molti siti professionali); un ortofoto didascalizzata, e una mappa di base che partendo dalle forme di una cartografia aerofotogrammetica riproduce fedelmente il territorio in maniera meno rigida e più confortevole. 2) Gli strati narrativi dello strumento DPRT detti “overlayer” consistono in layer specifici che sintetizzano la vison del territorio, i tre diversi macro-ambiti di azione con la mappa di tutte le iniziative di rigenerazione previste nei prossimi anni. Completano gli stati
informativi una serie di foto degli ambiti e el schede tecniche di ogni ambito consultabili con link esterni. Spostandoci sul versante dei flussi di informazione in entrata dalla comunità locale verso le regie del territorio, il geoblog ha avuto come obiettivo quello di compiere una prima esplorazione delle possibili connessioni strategiche tra la popolazione locale e la popolazione ciclica. Per sua costruzione la piattaforma è stato il luogo virtuale dell’incontro possibile, condensato attorno a un nucleo essenziale di informazioni guida di tipo geografico. Questa è la parte del geoblog impostata come un social network geografico in cui, dopo aver preso visione delle informazioni relative il territorio e le sue possibili trasformazioni, si può interloquire con le
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regie del progetto: P.A. e tecnici e interloquire con gli altri cittadini attivi. Attraverso un sistema di registrazione e accesso guidato ogni cittadino ha potuto costruire il proprio account, e interagire sulle mappe narranti tramite dei layer specifici. Questo insieme di layer scritti a più mani dai cittadini prendono il nome di blog layer. Di seguito riportiamo l’elenco dei blog layer e le possibilità che essi davano all’utente di interazione:
che ritieni poco valorizzati.
EVENTI: i luoghi che ospitano gli eventi più importanti per la comunità locale.
E’ emerso un atlante di informazioni puntuali, utili alla conoscenza approfondita del territorio e direttamente connesse alle proposte di rigenerazione. E’ emersa anche una serie di informazioni specifiche di approfondimento sull’idea guida del percorso. Sono state costruite delle reti tra i diversi cittadini che hanno partecipato.
AFFETTI: i luoghi pubblici cui sei più affezionato. CENTRI ESTIVI: i luoghi che più frequenti d’estate. CENTRI INVERNALI: i luoghi che più frequenti d’inverno. LUOGHI DA VALORIZZARE: i luoghi
PUNTI DI FORZA: quelli che credi essere i punti di forza di questo territorio. PUNTI DI DEBOLEZZA: quelli che credi essere i punti di debolezza di questo territorio. PROPOSTE: Idee o azioni concrete che fai o faresti per questo territorio.
Geoblog Mappaperta per ODSA
AZIONE 2 - IL GEOBLOG MAPPAPERTA | come terreno virtuale di connessione e agenda immediata
TAG map
concorso fotografico
Il Geoblog Mappaperta è stato il luogo immateriale di svolgimento del concorso fotografico TAG map, ovvero un contest indetto con l’obiettivo di premiare le migliori foto pubblicate sulla piattaforma che, avendo come soggetto uno spazio pubblico, restituissero al meglio l’atmosfera di un legame affettivo con il territorio.
città, piazze, strade, mercati, luoghi sportivi o di lavoro, la campagna, la costa e il sentimento che lega gli autori agli stessi.
Il soggetto dello scatto infatti doveva trovarsi all’interno dei confini comunali dei Comuni ODSA (Ortelle, Vignacastrisi, Diso, Marittima, Marina di Marittima, Spongano, Andrano, Castiglione, Marina di Andrano).
Presidente (docente del laboratorio audio-video)
È stata premiata la capacità degli autori di interpretare il tema, sintetizzando un luogo, una situazione, una storia, il lavoro, le persone e l’affetto che lega a quei luoghi.
Francesca COFANO
Tutti gli scatti rappresentano spazi della vita pubblica e collettiva:
La giuria risultava così composta: Francesco BACCARO
Alessio CHIGA (Ass. culturale Mappaperta)
(Coordinamento Odsa)
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• i paesi della vita ciclica
Primo premio del concorso ODSA TAG MAP: MERLETTI D’OMBRA di Manuela Tommasi L’autrice è stata capace di colorare e rendere vivo l’asettico sistema di una mappa WEB che è stato riscaldato dal calore delle parole che l’immagine ha già in sè, riuscendo ad utiliz-
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vole.
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zare gli strumenti di Mappaperta in modo attento e consape-
Ogni elemento all’interno della composizione fotografica trasmette usi e tradizioni che si susseguono nello spazio pubblico dei paesi ODSA. Ricca di sensibilità e poetica per aver colto attraverso un gioco di luci e ombre un rito fortemente diffuso che stimola la socialità nello spazio pubblico. Per la scelta del punto di vista, non banale e attento al bilanciamento degli elementi e della luce nello spazio dell’immagine, abbinato alla capacità di cogliere il ruolo e il senso della fotografia nel contesto di riferimento, restituendo sensazioni fortemente connesse e saldate al ruolo dello spazio pubblico nella vita quotidiana di ogni comunità.
Francesco BACCARO, docente del laboratorio audio-video Odsa presidente della Giuria di concorso “ODSA Tag map”
5° Classificato: “Danze in piazza” di Filippo Marangi
4° Classificato: “Fiori di luce” di Gioia Volpe
2° Classificato: “Ringraziamenti” di Leo Panico
AZIONE 2 - IL GEOBLOG MAPPAPERTA | come terreno virtuale di connessione e agenda immediata
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3° Classificato: “Abito da sera” di Lucio Toma
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AZIONE 3 - IL LABORATORIO AUDIO-VIDEO | il racconto visivo e lo sguardo locale
AZIONE 3
Il laboratorio audio-video
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AZIONE 3 - IL LABORATORIO AUDIO-VIDEO | il racconto visivo e lo sguardo locale
IL LABORATORIO AUDIO-VIDEO il racconto visivo e lo sguardo locale Francesco Baccaro, videomaker | docente del laboratorio audio-video Il laboratorio audio-video è stato un interessante esperimento di osservazione del territorio, delle sue dinamiche e dei “cicli” vitali che attraversano il tempo, quello vero, reale, che scandisce le stagioni, i giorni, le azioni e i comportamenti, regalando ogni ora un senso diverso, un’idea diversa dei luoghi e dei territori che viviamo. Interessante per diversi motivi: prima di tutto per il tipo di “osservatori”, adolescenti e giovani tra i 14 e i 23 anni, che sono stati la vera linfa creativa del laboratorio. Ragazzi che vivono il territorio ODSA, ne percorrono le strade, e in quelle strade coltivano le proprie amicizie e conoscenze, custodiscono i ricordi e forse cullano i propri desideri. Sono stati loro a indicare la rotta, mentre noi coordinatori, Francesco Baccaro e Giuseppe Donadei, abbiamo fornito gli strumenti di buona navigazione, che ad ogni incontro il viaggio si faceva più interessante e
avvincente. Dopo un primo momento di lieve imbarazzo e spaesamento, fisiologico quando un giorno si incontrano dieci sconosciuti e accettano di avviare un percorso insieme, abbiamo cercato di definire il nostro obiettivo: cercare una chiave di lettura per raccontare, attraverso le immagini e i suoni, il territorio ODSA. Abbiamo iniziato la nostra ricerca, che si è sviluppata seguendo due direzioni distinte e complementari: da un lato una serie di visioni personali, di immagini evocative che potessero restituire il territorio, con le sue bellezze e contraddizioni. Per fare questo ci siamo diretti verso le zone meno battute: le campagne, le periferie, il mare d’inverno. Dall’altro lato racconti, narrazioni, idee, opinioni di chi vive in questa terra e che ha il diritto e il dovere di conservarne la memoria e di farne proprie le sorti, intervenendo nei processi di cambiamento. Per fare questo ci siamo
diretti nei centri storici, nelle piazze e nei bar, nei vicoli stretti a incontrare le persone, a fare domande, a farci rendere partecipi di aneddoti e vecchie storie di paese. Quest’ultimo rappresenta il secondo motivo che rende interessante questa esperienza, cioè averla pensata e poi messa in pratica all’interno di un territorio come quello ODSA, fatto da piccoli centri con forte attrazione turistica durante i mesi estivi ma con una vita abbastanza monotona e tranquilla per tutto il resto dell’anno. Non potevamo sapere come avrebbero reagito le persone del luogo, soprattutto in termini di collaborazione, di predisposizione a rendersi protagonisti di un’intervista davanti a una videocamera. Inutile negare che diverse persone hanno rifiutato la nostra proposta di un’intervista o di una semplice fotografia, ma altrettante hanno accettato con piacere, ci hanno fatto entrare in casa, offren-
doci dei doni che custodiremo per sempre. Persone che al territorio ci tengono sul serio e vorrebbero vederlo sempre migliorare, anche con progetti di rigenerazione territoriale che possano innalzare il livello qualitativo della vita in questa terra. E qui arriviamo al terzo motivo che ha reso interessante il laboratorio, e cioè il fatto di averlo previsto all’interno di un progetto più ampio di “Rigenerazione strategica di un territorio”, e di averlo affiancato ad altri strumenti d’indagine: una piattaforma geoblog; una ricerca sociale; un concorso di progettazione; un contest fotografico. Tutte misure e azioni di alto valore, ma che messe insieme restituiscono un valore molto più alto della loro semplice sommatoria. Un valore che, a ben vedere, si manifesta e si sedimenta, come il tempo e suoi ATTRAVERSAMENTI.
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AZIONE 3 - IL LABORATORIO AUDIO-VIDEO | il racconto visivo e lo sguardo locale
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Incontro con gli operatori economici del settore turistico | 22 gennaio 2013 - Castello Spinola Caraccciolo di Andrano
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ARCHIVIO VIDEO
AZIONE 3 - IL LABORATORIO AUDIO-VIDEO | il racconto visivo e lo sguardo locale
I VIDEO di ODSA - il laboratorio di connessione strategica 61
Documentari di viaggio VISIONI CICLICHE - TERRA Documentari di viaggio VISIONI CICLICHE - MARE ODSA - Laboratorio di connessione strategica ODSA - Vision DPRT
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AZIONE 4 - IL CONCORSO DI IDEE “Rigenerazione & Ciclicità” | la tensione progettuale e lo sguardo
AZIONE 4
Il concorso di progettazione
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Laboratorio Partecipato “LA COSTA CHE VOGLIAMO”
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LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
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Laboratorio Partecipato “LA COSTA CHE VOGLIAMO”
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LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
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PUNTI DI FORZA del paesaggio costiero ODSA
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LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
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PROPOSTE per il paesaggio costiero ODSA
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LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
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Proposte per la RIGENERAZIONE del terriotrio costiero
Gabriele Bray, Anna Grazia De Pascalis e Chiara De Pascalis
Premio giuria popolare: “InFraSquare”
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AZIONE 4 - IL CONCORSO DI IDEE “Rigenerazione & Ciclicità” | la tensione progettuale e lo sguardo
IL CONCORSO DI IDEE ”RIGENERAZIONE & CICLICITÀ” la tensione progettuale e lo sguardo Livianna Curri, architetto | coordinamento azione 4 ODSA.eu Il concorso “Rigenerazione & Ciclicità” ha rappresentato il momento conclusivo del Laboratorio di connessione strategica ODSA. EU: in esso le linee guida del DPRT, le idee, le voci dei cittadini hanno acquistato la forma finita, ma non chiusa, delle proposte progettuali presentate dai sei raggruppamenti di professionisti candidati alla partecipazione. Nel concorso è confluito il patrimonio di conoscenze acquisite all’interno della ricerca socio-territoriale, del documento programmatico di rigenerazione “ODSA – i paesi della vita ciclica”, del geoblog interattivo “Mappaperta”, dei percorsi di partecipazione attiva della cittadinanza nel territorio di riferimento ed in particolar modo il progetto “Cuntame-mò 01” dedicato alla riprogettazione partecipata e condivisa di piazza Umberto I a Vignacastrisi, frazione
del comune di Ortelle. “Rigenerazione & ciclicità” è stato un concorso di idee non convenzionale; seppur ad una lettura superficiale apparisse riferito alla riqualificazione tradizionale di luoghi urbani isolati tra di loro, la volontà nella redazione del bando ambiva a obiettivi più alti di interazione territoriale tra gli spazi fisici isolati e la rete di relazioni tra i centri, la costa, il paesaggio agricolo e naturale; un tentativo di connettere tra di loro gli interventi materiali con il patrimonio immateriale di tradizioni, storia, rapporti umani e differenti gradi di fruizione pubblica dettati dalla duplice presenza della popolazione ciclica e stabile all’interno del territorio ODSA. I luoghi fisici hanno così rappresentato il pretesto di riflessione sulla ciclicità della fruizione del
territorio ODSA, con attenzione particolare alla flessibilità e adattabilità degli interventi alle esigenze della doppia popolazione che li vive, attraverso tre differenti declinazioni del concetto di rigenerazione: A. Rigenerazione del centro storico e recupero ex-sansificio a Vignacastrisi, Comune di Ortelle; B. Rigenerazione della periferia: area mercatale in zona PEEP a Spongano; C. Rigenerazione del paesaggio costiero finalizzato allo sviluppo turistico (Marina di Andrano e Marina di Marittima); L’intento è stato colto e ampiamente condiviso dalle proposte progettuali che, partendo dal luogo urbano scelto, hanno generato una rete di relazioni territoriali che
uniscono sia materialmente che immaterialmente e rendono facilmente identificabile ODSA all’interno della penisola pugliese. Ciò che positivamente stupisce delle proposte progettuali presentate è la ricchezza di visione strategica di sviluppo territoriale. I progetti, seppur nella loro originalità, hanno guardato alla rigenerazione attraverso una serie di soluzioni progettuali coerenti tra di loro che individuano la direzione che il territorio ODSA dovrà seguire per lo sviluppo futuro.
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Gabriele Bray, Anna Grazia De Pascalis e Chiara De Pascalis
Premio giuria popolare: “InFraSquare”
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AZIONE 4 - IL CONCORSO DI IDEE “Rigenerazione & Ciclicità” | la tensione progettuale e lo sguardo
Nell’ambito del concorso di idee sono pervenute sei proposte progettuali:
1 “RE-LINK | REgeneration and LINK” Progettisti: Emanuella Lionetti e Angelo Lamacchia
5 “Passeggiata sotto la pergola”
1° PREMIO :
2° PREMIO :
progettisti: Antonio Chirivì, Pasquale Vaglio, Ilario Verri
PROGETTO n°6
PROGETTO n°2
“Imparare è rivitalizzare,
“Osserva Dimora Scopri Ancora”
6 “Imparare è rivitalizzare, rivitalizzare è incontrarsi” Progettisti: Adriana Butera, Chiara Celant, Francesca De Sanctis e Manuela Priori
2 “Osserva Dimora Scopri Ancora” Progettisti: Daniele Fiore, Tiziano De Venuto, Daniele Garofalo
3 “InFraSquare” Progettisti: Gabriele Bray, Anna Grazia De Pascalis, Chiara De Pascalis
4 “Area attrezzata per la sosta breve dei camper” Progettisti: Pietro Arseni e Giulia Castorina
PREMIO della giuria popolare con 78 voti su 142 PROGETTO n°3 “InFraSquare”
rivitalizzare è incontrarsi” “La proposta ha una visione strategica e strutturale di lungo periodo e affronta il tema della qualità della vita della popolazione stabile oltre che dell’attrattiva per la popolazione ciclica. Affronta e dettaglia il tema della sostenibilità ambientale, in chiave bioclimatica e di confort, e risolve il tema dello spazio pubblico con una soluzione efficace, che risponde alla richiesta di una piazza, cioè di un “vuoto e non di un pieno”. Mette in relazione il tema della rigenerazione alla qualità sociale ed all’attenzione per le generazioni future.”
“La proposta ha una visione territoriale e di integrazione dei temi posti dal concorso. Affronta la rigenerazione della costa con consapevolezza del contesto, sia in termini paesaggistici che storico/architettonici. Elemento di qualità della proposta è inoltre la capacità di tenere insieme diverse scale di progettazione. Buona qualità formale ed espositiva.”
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Daniele Fiore, Tiziano De Venuto e Daniele Garofalo
Secondo premio giuria tecnica: “Osserva Dimora Scopri Ancora”
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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AZIONE 4 - IL CONCORSO DI IDEE “Rigenerazione & Ciclicità” | la tensione progettuale e lo sguardo
IL CONCORSO DI IDEE il quadro delle soluzioni progettuali
VISIONE TERRITORIALE INTEGRATA
PIAZZA UMBERTO I
CICLICITA’ SUL TERRITORIO
VIGNACASTRISI (ORTELLE)
• Scuola di educazione ambientale 6
• Demolizione totale dell’edificio dell’ex-scuola 4 5 6
• Caffetteria e/o punto ristoro 1 2 4
• Reti di mobilità sostenibili 2
• Demolizione parziale dell’edificio dell’ex-scuola 2
• Acqua e verde per la mitigazione del clima 1 4 6
• Creazione di una zona a traffico limitato lungo Via del mare temporanea o permanente 2 5 6
• Valorizzazione delle torri costiere attraverso il riuso degli edifici esistenti e la progettazione di nuove torri con materiali e tecnologie moderne
• Pavimentazioni drenanti 1
• Studio vegetazionale
• Laboratori artigianali 1
• Realizzazione di punti panoramici
• Studio vegetazionale 6
• Orti urbani 1
• Portici/spazio aperto coperto 2 4 5
• Alloggi temporanei mobili in paglia e terra
5
• 1.Navetta 2.Ciclovie connesse a sistemi di bikesharing 3.Ferrovia sud-est • Valorizzazione territoriale dei prodotti locali 2 6 • Creazione di un sistema di turismo sostenibile e slow 2
TERRITORIO COSTIERO ODSA 2
6
• Sistema di ombreggiamento di via del mare abbinato al sistema di illuminazione 4 5 6 • Inserimento di spazi per parcheggi pubblici 2 5 • Creazione di un sistema di mobilità parallelo a via del mare, sul retro dell’ex-sansificio 1 4 • Servizio bike-sharing 1
4
• Parcheggi interrati lungo la costa con giardini terrazzati nella parte superiore • Percorso pedonale, ciclabile e carrabile sicuro lungo la litoranea • Strutture mobili a servizio della balneazione • Servizi e strutture di valorizzazione dei prodotti locali
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Daniele Fiore, Tiziano De Venuto e Daniele Garofalo
Secondo premio giuria tecnica: “Osserva Dimora Scopri Ancora”
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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IL CONCORSO DI IDEE La lettura critica Massimiliano Amati - architetto | membro della giuria del concorso Sono stato invitato a rappresentare una parte della giuria tecnica del concorso di progettazione “Rigenerazione & Ciclicità” in qualità di architetto, ma soprattutto per aver affrontato di recente un dottorato di ricerca che indaga il rapporto tra tempo e spazio attraverso le teorie della narratività. Il saggio prodotto, intitolato “Tempo e Racconto nell’opera di architettura”, deve gran parte della sua struttura teorica ai contributi dei filosofi Paul .Ricoeur e Luigi Pareyson. Essi indagano il significato del tempo nei processi creativi. Cercherò in questa sede di introdurre alcuni concetti cardine del saggio per poi legarli all’aspetto specifico del tempo ciclico e ai risultati vincitori del concorso. Tempo e racconto. Attraverso le teorie del racconto si può analizzare il processo
ideativo dello spazio come ricerca vitale della forma, o meglio come estensione del movimento della vita attraverso il fattore tempo. Il che vuol dire considerare lo spazio e le architetture come elementi necessari per promuovere nuove relazioni tra le cose, le persone e gli ecosistemi, non solo come risultati formali di linguaggi e stili formulati a priori. Secondo queste teorie ogni nuovo intervento dovrebbe essere guidato dalla lettura delle caratteristiche latenti insite in ogni contesto specifico. Progetti e previsioni sono processi che formalizzano scenari in attesa di esprimersi. Per le teorie del racconto, quindi per immaginare una nuova storia, è importante che l’autore di un testo, così come il regista di un film o perchè no l’architetto o il pianificatore, producano qualcosa di tangibile: un libro, una ripresa o un disegno.
Rimanendo nei confini del romanzo, sappiamo però che è altrettanto importante che la storia “si lasci seguire” dal lettore. I legami immateriali che si intrecciano tra testo e soggetto rendono la lettura un esperienza progressiva, intensa e piacevole. Lo scrittore disvela un immaginario già mediato simbolicamente, anticipando figure che codificano l’eredità culturale, simbolica e culturale di chi legge. Questa strategia favorisce il senso di progressione verso la fine della storia perchè il soggetto vi si immedesima. L’autore del testo fa interagire i suoi personaggi attraverso azioni specifiche anche discordanti tra loro, ma sempre all’interno di un disegno complessivo che giunge alla meta. La storia tuttavia non finisce con l’ultima pagina del libro. Essa continua aprendo nuovi orizzonti di mondo in chi la legge. Si stratifica nel vis-
suto interiore del lettore e quindi, in un certo senso, continua attraverso nuove forme. Nel nostro caso diremmo che il territorio è un testo da leggere e interpretare, fatto di contesti anche apparentemente discordanti, da relazionare in previsione di un orizzonte finale di trasformazione. Il progetto e le previsioni guidano alla lettura e alla scoperta delle sue risorse stratificandosi sulle qualità morfologiche, simboliche e sociali che mobilitano il passato delle popolazioni nel futuro, offrendo ai luoghi possibili interpretazioni ed utilizzi dello spazio e del tempo. Tempo ciclico. Nel mio saggio ho parlato dell’agricoltura come arcaico modello di modificazione spaziale che riflette il tempo ciclico. Essa contempla il “ritorno” delle stagioni per orientare i suoi ritmi e costruire
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• i paesi della vita ciclica
Adriana Butera, Arch. Chiara Celant, Francesca De Sanctis e Manuela Priori
Primo premio giuria tecnica: “Imparare è rivitalizzare, rivitalizzare è incontrarsi”
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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AZIONE 4 - IL CONCORSO DI IDEE “Rigenerazione & Ciclicità” | la tensione progettuale e lo sguardo
Massimiliano Amati - architetto | giuria tecnica del concorso “Rigenerazione & Ciclicità” i suoi paesaggi. Le architetture di pietra a secco, come i trulli, ne riflettono le qualità architettoniche. I singoli coni sono autonomi come cellule, ma si aggregano costruendo, per usare le parole di B.Zevi, dei cicli architettonici che crescono o si decostruiscono nel tempo. Cosa vuol dire immaginare dei cicli spaziali nel contesto di ODSA? cercherò di interpretare la domanda attraverso le teorie della narratività. Se il racconto può fornire le categorie teoriche per interpretare lo spazio attraverso la durata della ciclicità è perchè si immagina l’edificio, la città e i territori come una storia da raccontarsi con ritmi annuali e quotidiani, stabilendo i poli di tensione tra questi due diversi orizzonti temporali. Quindi tra popolazione stabile che vive il quotidiano, e popolazione mobile che vive parzialmente il territorio. Il tempo è in effetti la caratteristica
dominante di questo concorso, ma anche degli studi che sottendono le visioni del programma di rigenerazione territoriale e delle indagini progettuali del parco progetti di ODSA. Un tempo inteso come costruzione graduale di un processo corale di relazioni che renda il territorio unitario e al contempo capace di far sopravvivere e convivere le sue specificità all’interno di orizzonti temporali vicini e lontani. Un tempo ciclico che anticipa il ritorno di fenomeni come il turismo al fine di mitigarne l’impatto, nella prospettiva di una identità economica e culturale rigenerata e duratura. Costruire scenari ciclici, provvisori nella durata breve ma costanti in intervalli più lunghi, significa dunque chiarire il margine e le sfumature tra queste diverse scale spazio-temporali mirando a definire uno stato di benessere costante e quindi più
stabile. Questo può avvenire attraverso il progetto e la previsione, utilizzando un atteggiamento ed una metodologia interscalari, indispensabili per definire sia le forme che i rapporti tra le cose. E può avvenire sopratutto valutando i legami materiali e immateriali che costruiscono i ponti tra memoria e nuovi orizzonti narrativi. Il Tempo ciclico nei progetti di concorso I progetti per ODSA sono stati valutati considerando il movimento come una rappresentazione del tempo ciclico. Il movimento non è riferibile solamente alla capacità di un oggetto o di un essere vivente di spostarsi da un punto ad un’altro, descrivibile per lo più dalla definizione di moto. Il movimento è sopratutto una rappresentazione qualitativa del tempo, legata al ritmo delle emozioni, dei ricordi
e dell’immaginazione degli abitanti sia stabili che in movimento. L’intensità di un’esperienza, come una passeggiata nel paesaggio della città o della campagna o la possibilità di stabilire dei contatti generazionali dinamici possono raffigurare praticamente questo concetto in ritmi temporali ciclici. Il movimento è anche strategia progettuale o di previsione quando diventa passaggio dinamico tra scale del progetto anche discordanti, ma all’interno di conseguenze terminali temporalizzate, mirate a definire una visione identitaria del territorio. I concorrenti sono stati infatti invitati a leggere e interpretare i risultati dei processi di partecipazione attiva con le cittadinanze. Queste informazioni rappresentano già un apparato, o meglio un ponte spazio-temporale tra la memoria, l’eredità culturale del presente e le pre-visioni future.
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• i paesi della vita ciclica
Adriana Butera, Arch. Chiara Celant, Francesca De Sanctis e Manuela Priori
Primo premio giuria tecnica: “Imparare è rivitalizzare, rivitalizzare è incontrarsi”
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AZIONE 4 - IL CONCORSO DI IDEE “Rigenerazione & Ciclicità” | la tensione progettuale e lo sguardo
Massimiliano Amati - architetto | giuria tecnica del concorso “Rigenerazione & Ciclicità” Sono utili per decifrare le necessità pratiche ma anche i desideri e le esigenze simboliche degli abitanti stabili. Premesso ciò, i progettisti hanno interpretato le informazioni e le cartografie secondo il loro punto di vista soggettivo. Si è stabilito così un primo legame tra ciò che è latente e ciò che è in attesa di esprimersi. I due premi vincitori riflettono, ognuno a suo modo, queste condizioni. Il progetto “Imparare è rivitalizzare, rivitalizzare è incontrarsi” di Adriana Butera, Chiara Celant, Francesca De Sanctis e Manuela Priori riguarda la riqualificazione del sansificio di Vignacastrisi e della sua ex-scuola. Il legame immateriale, ma di grande spessore culturale, che si instaura tra memoria e i nuovi orizzonti narrativi è declinato secondo la formula temporale della trasmissione dei valori, quindi dell’insegnamento. Lo scambio
generazionale in questo caso si invera nel progetto di laboratori, localizzati nel sansificio, in cui il corpo docenti sia composto solo da anziani. Questo garantisce uno scambio ciclico di cultura, utile tanto alle popolazioni stabili quanto ai turisti e che garantisce, nei tempi quotidiani quanto in quelli lunghi, una duratura identità locale ed un’apertura verso interessi collettivi . La ex scuola è stata abbattuta per dar posto ad un vuoto, una piazza moderna che stabilisce il legame con le esigenze e i desideri della popolazione stabile. Se si analizza il progetto “Osserva dimora scopri ancora” di Daniele Fiore,Tiziano De Venuto e Daniele Garofalo, si nota come l’atteggiamento interscalare dei progettisti sia alla base delle visioni future della costa. Nei loro disegni è coinvolta una buona parte del territorio, ma la grande scala è
bilanciata da visioni anche di dettaglio che indagano il patrimonio architettonico e le morfologie del paesaggio culturale. Questo dinamismo si traduce in scenari spaziali del futuro di interesse collettivo. Le relazioni tra entroterra e costa rivelano ed enfatizzano le potenzialità latenti tanto della campagna quanto del mare . In questo modo sia la scala del quotidiano, nelle sue esigenze pratiche, che la scala a lungo termine delle relazioni territoriali, sono tenute insieme dal medesimo movimento creativo.
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SINTESI DEL PROGETTO INTEGRATO DI PAESAGGIO Raggruppamento ODSA
SISTEMA ECOLOGICO
LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA per i comuni di ORTELLE, DISO, SPONGANO e ANDRANO
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Corridoi paesaggistici di connessione del Parco Regionale Naturale Santa Maria di Leuca e Boschetto di Tricase con il Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli ad est e con il Parco Archeologico dei Guerrieri a nord.
SISTEMA DELLA MOBILITA’ Rete ciclabile esistente o prevista Rete ciclabile richiesta a finanziamento
SISTEMA PAESAGGISTICO-PERCETTIVO Eliminazione detrattori paesaggistici
SISTEMA DEI LUOGHI DELLA BALNEAZIONE Rinaturalizzazione Strutture mobili al servizio della balneazione
I RISULTATI | Idee che si concretizzano e nuovi spunti di sviluppo
I RISULTATI Idee che si concretizzano e nuovi spunti di sviluppo
In seguito alla realizzazione del laboratorio di connessione strategica ODSA.EU i Comuni di riferimento hanno acquisito un patrimonio vastissimo che ha permesso di approfondire la conoscenza del territorio, delle esigenze della popolazione stabile e ciclica, di comprendere qual’è la visione che dall’esterno si ha di ODSA, nonchè di acquisire spunti progettuali provenienti da aree geografiche lontane attraverso il concorso di progettazione. A maggio 2013 la Regione Puglia con l’ “Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse per la realizzazione dei progetti integrati di paesaggio nell’ambito del piano paesaggistico tematico della Regione Puglia (PPTR), azioni di tutela della biodiversità nel sistema
della conservazione della natura.” ha offerto al raggruppamento ODSA l’opportunità di presentare una proposta per l’intervento sul paesaggio costiero che tenesse in gran considerazione le relazioni che lo stesso ha con l’entroterra sia dal punto di vista strutturale che per pratiche sociali che al loro interno si svolgono. La proposta è riuscita a configurarsi come idea di intervento matura e ragionata grazie alle riflessioni sul territorio costiero realizzate sia all’interno del Laboratorio partecipato “La costa che vogliamo” sia nelle proposte candidate al concorso di progettazione “Rigenerazione & Ciclicità”. “Il paesaggio costiero del territorio ODSA risulta dal PPTR una sezione della figura territoriale “de finibus terrae”: una falesia continua alta e rocciosa, che è un ripido precipizio
della campagna salentina verso il mare, valorizzata dalla presenza di un Parco Naturale Regionale. Si tratta di un lungo cordone di terrazze olivetate come da lettura del Piano del parco. L’intero territorio ODSA è da interpretare come un territorio costiero. Il PPTR inserisce i centri abitati più prossimi alla costa (Andrano, Marittima, Vignacastrisi) all’interno della figura territoriale. Tuttavia tutto il tessuto dell’entroterra (Spongano, Diso, Castiglione, Ortelle) ha connotazioni strutturali simili, ha pratiche di produzione del paesaggio comuni e miste, e si pone come serbatoio di naturalità. L’idea guida della proposta si rifà alla vision del DPRT “i paesi della vita ciclica”, e punta su una microinfrastrutturazione turistica del territorio “ciclico”, cioè connotato da una doppia intensità di vita tra
estate e inverno. L’obiettivo è di rendere il territorio funzionale per la popolazione locale e attrattivo per quella”ciclica” valorizzando il patrimonio identitario e paesaggistico e innestando connessioni lunghe con territori “lontani”. Nella fattispecie di un progetto sperimentale di paesaggio tale idea guida si conforma nella individuazione di una strategia complessiva di micro-interventi diffusi di valorizzazione estetica e funzionale degli spazi e delle reti materiali e immateriali, secondo un approccio progettuale accorto alla ciclicità del territorio, declinabile in quattro linee strategiche progettuali: 1) Creare forte continuità ecologica tra costa e immediato entroterra, arginando conurbazioni tra i centri; 2 )Ridurre pressione antropica stagionale legata all’accesso carrabile e individuale alla costa;
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I RISULTATI | Idee che si concretizzano e nuovi spunti di sviluppo 3) Ridurre detrattori dovuti a forte antropizzazione diffusa e salvaguardare aspetto percettivo; 4) Restituire ecologicità, gradevolezza e qualità percettiva agli spazi pubblici costieri”. La proposta presentata si è articolata in quattro macroambiti tematici di intervento: 1. SISTEMA ECOLOGICO Odsa è una campagna olivetata, densa di insediamenti storici in fase di conurbazione. Le presenze ecologiche più rilevanti sono il parco Costa Otranto-Leuca (interno), il parco agricolo dei Paduli (limitrofo a ovest, progetto pilota PPTR) e il parco archeologico dei Guerrieri (Nord). L’obiettivo è quello di arginare il fenomeno della conurbazione tra i centri attraverso assi verdi trasversali che siano anche corridoi ecologici polifunzionali (CEP) di congiunzione delle tre emergenze. I corridoi ripercorrono principalmente tracciati stradali minori, spesso tracciati paralleli tra loro vicini e presentano la reintroduzione lungo i margini di flora autoctona. Agiscono principalmente su suolo
pubblico e parte su suolo privato lungo i confini esterni, specie se caratterizzati da muretti a secco. Creano nodi ecologici vicino le arterie stradali maggiori arginando le conurbazioni. Diventano delle greenway e ospitano ciclovie. Gli interventi previsti riguardano la creazione di una rete ecologica costituita dai seguenti corridoi: • CEP “SUD” e“NORD” di connessione tra Parco Otranto-Leuca e Parco agricolo dei “Paduli • CEP Parco Otranto-Leuca e Parco archeologico dei Guerrieri. 2. SISTEMA DELLA MOBILITÀ ODSA è raggiungibile e attraversabile quasi esclusivamente con mezzi privati. Le uniche presenze collettive sono: FSE (ferrovie autolinee) e STP per collegamenti esterni, e servizi navette locali stagionali per la mobilità interna. Poche sono le ciclostrade in sicurezza. Lo scenario futuro del piano del Parco prevede la litoranea come zona 30. Tramite il potenziamento della mobilità collettiva locale di tipo stagionale e la mobilità dolce ciclabile si punta ad arginare la pressione
antropica sulla costa. Si è prevista la realizzazione di ciclovie, privilegiando tracciati minori, integrandole in corridoi ecologici. E un sistema integrato di bike-sharing. 3. SISTEMA PAESAGGISTICOPERCETTIVO
4. SISTEMA DEI LUOGHI DELLA BALNEAZIONE
La conformazione geomorfologica Il pregio naturale e paesaggistico e urbanistica della costa ha negli del territorio ODSA è dato anche anni strutturato un insieme limitato dalla diffusa presenza di elemendi accessi al mare, privilegiando tre ti identitari di architettura rurale, luoghi della balneazione: località oltre che da “emergenze paesagAcquaviva, località Botte e Fiume. gistiche”: Torre Lupo e Attarico. Questi luoghi sono caratterizzati da L’aspetto percettivo panoramico una prossimità alla litoranea e da trova elevata compiutezza lungo un accesso immediato attraverso diversi assi di attraversamento, sia un’ area parcheggio prospiciente nell’entroterra agricolo (SP 84, SP i luoghi stessi. Gli spazi pubblici 165) sia lungo il costone roccioso prospicienti le tre aree di maggior (litoranea e tre per il mare). Tale pa- affluenza alla balneazione, ad uso esaggio è tuttavia molto antropizpubblico, sono di fatto 3 grandi zato e quindi denso di detrattori. Si parcheggi. Si prevede la riconverè prevista la “cura paesaggistica” sione fisica e funzionale di questi con interventi per la salvaguardia tre luoghi attraverso un’ opera delle visuali panoramiche sul di rinaturalizzazione del suolo mare, la mitigazione di impatti conservando in parte delle aree per visivi, la piantumazione di albera- la sosta, ospitando delle fermate ture, siepi, l’eliminazione di reti e per i bus-navetta locali, i nodi tralicci, lo spostamento dei punti bike sharing e attrezzandole con luce dal lato mare. strutture mobili e ecocompatibili di servizio alla balneazione.
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I CREDITI DEL LABORATORIO DI CONNESSIONE STRATEGICA ODSA.EU
CREDITI
Coordinamento del laboratorio ODSA.eu Graziana Basile, Dottoressa in Sociologia Cirino Carluccio, Pianificatore Territoriale Francesca Cofano, Architetto
www.odsa.eu
Livianna Curri, Architetto
Coordinamento percorsi partecipati Associazione culturale Città Fertile
Collaboratori
Consulenze scientifiche
Giuria concorso
Federica Apa, ricercatore sociale
Luisella Guerrieri, Ingegnere
“Rigenerazione &Ciclicità”
Francesco Baccaro, video maker
Luigi Za, Sociologo
Arch. Massimiliano Amati
Vito Barbieri, ricercatore sociale
Arch. Alessandro Arseni
M. Donata Bologna, graphic designer
Dott. Graziana Basile
M. Maddalena Bitonti, ufficio stampa
Piattaforma Geoblog
Ing. Marco Carbonara
Luca Carrozzo, web designer
Associazione culturale Mappaperta
Ing. Luisella Guerrieri
Giuseppe Donadei, video maker
Geom. Antonio Andrea Urso
Arcangelo Perrone, ricercatore sociale Caterina Scarciglia, ricercatore sociale
Si ringraziano le Amministrazioni comunali di Ortelle, Diso, Spongano ed Andrano, l’associazione culturale Ullisside, la Proloco di Marittima di Diso e tutte le associazioni, i tecnici, gli operatori economici e culturali e i cittadini che hanno reso il laboratorio di connessione strategica possibile.
Redazione report e progetto grafico: Livianna Curri Maria Donata Bologna (grafica generale di progetto)
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COORDINAMENTO, GESTIONE PERCORSI PARTECIPATI E REPORT A CURA DI ASSOCIAZIONE CULTURALE “CITTA’ FERTILE - gruppo tecnico orizzontale per le strategie urbane partecipate” www.cittafertile.it - info@cittafertile.it | via Montegrappa n.1 Lecce (Le)
Il Laboratorio di Connessione Strategica ODSA.eu è un progetto finanziato dalla Regione Puglia, P.O. FESR Puglia 2007/2013 – ASSE VII – Azione 7.2.1 - D.G.R. N. 743 DEL 19/04/2011 – B.U.R.P. N.61 DEL 22/04/2011