Mensile orticolturascientificotecnicodifloricolturaevivaismo Anno SettembreXLVII2022 9 Cinformalamer Dümmen Orangepresenta la nuovaDalia Revelation
pubblicità Clamer informa Mensile orticolturascientificotecnicodifloricolturaevivaismo Anno SettembreXLVII2022 9 Cinforma lamer presentaDümmenOrangelanuovaDaliaRevelation Settembre 2022 Stai graziequestogratuitamenteleggendonumeroa:
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Cinforma lamer
2022Settembre
Mensile orticolturascientificotecnicodifloricolturaevivaismo
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Clamer informa
Mensile tecnico scientifico di floricoltura orticoltura e vivaismo
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Anno SettembreXLVII2022 9
Cinforma
scientifico di floricoltura orticoltura e vivaismo Anno AgostoXLVII2022 8
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lamer Dümmen Orange presenta IntrinsaTM a Cultivate’22 Ci
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14 6 Dümmen Orange ha presentato due nuovi prodotti durante l’edizione di Plantarium 11 Biologico: prodotti
di consumi
FederBio: il biologico come strumento di crescita alimentari più consapevoli, attenti agli sprechi e alla stagionalità notes orticoli più tracciati,
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C lamernforma Block
grazie ad INNOVABIO 16 Flormart, la fiera internazionale del florovivai smo, apre a Padova il 21 settembre 20 Il MIPAF approva lo SQNBA (il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Ani male)22 Fisco e opportunità per imprese e cittadini 26 i
77 Mensile orticolturascientificotecnicodifloricolturaevivaismo Anno SettembreXLVII2022 9 Cinforma lamer presentaDümmenOrangelanuovaDaliaRevelation Settembre2022 presenta Cinformalamer Dümmen Orange: la nuova serie di Dalie Revelation MiPAAF: trasmesso per intesa in CSR intervento da 25mln di euro per florovivaismo 28
Cinformalamer Mensile orticolturascientificotecnicodifloricolturaevivaismo Anno GiugnoXLVII2022 6 Cinforma lamer lanciaModiform“onlinepackaging” Giugno Mensile orticolturascientificotecnicodifloricolturaevivaismo Anno LuglioXLVII2022 7 Cinforma lamer OnlineModiformilcatalogo2022-2023 Luglio Mensile orticolturascientificotecnicodifloricolturaevivaismo Anno AgostoXLVII2022 8 Cinforma lamer presentaDümmenOrangeIntrinsaTMaCultivate’22 Agosto
30 9 Indice 2/2 Settembre 2022 ArticoliArticoli 36 76 66 50
Dümmen Orange ha presentato due nuovi prodotti durante l’edizione di Plantarium di quest’anno, che ha avuto luogo il 24 e 25 agosto a Hazerswoude/Boskoop, nei Paesi Bassi. Oltre alla nuova lavanda LaDiva Big Night, si è trovata al centro della scena anche la gaillardia SpinTop Mango
11 Block notesBlock notes Settembre 2022 Clamer informa Dümmen Orange ha presentato due nuovi prodotti durante l’edizione di Plantarium Lavandula stoechas LaDiva Big Night Con le sue eccellenti caratteristiche di produzione e la sua superba versatilità, la nuova varietà di lavanda LaDiva Big Night vanta un’ottima resa Lavanda LaDiva Big Night e Gaillardia Spin Top Mango
in giardino, dimostrata sia in giardini privati - su un balco ne o un patio, oppure in aiuo la - sia nell’ambito di progetti professionali di giardinaggio e Ilpaesaggistica.meraviglioso
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Lavanda LaDiva Big Night
Gaillardia Spin Top Mango
contrasto cromatico ottenuto dalle abbondanti infiorescenze scure che spiccano sul fogliame dalle sfumature grigie, rende questa nuova varietà davvero ac cattivante. Le piante sono ca
ratterizzate da un portamento denso e compatto e sono ideali per la coltivazione in contenitori da 2 litri. LaDiva Big Night fiorisce già nel primo anno e vanta una lunga finestra di fioritura. Inoltre, è estrema mente resistente al calore e amica degli insetti. Gaillardia aristata SpinTop Mango La nuova gaillardia SpinTop Mango è uno dei pezzi for-
ti dello stand. È l’ultima aggiunta alla serie SpinTop, caratterizzata da un’imponente portamento eretto e robusto. Come tutte le varietà di gaillardia SpinTop, Mango è compatta e ben ramificata ed è caratte rizzata da una fioritura precoce e una chio ma L’intensauniforme.lumi nosità dei suoi fiori gialli non può es sere ignorata, renden
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dola un vero e proprio richiamo visivo nel punto vendita e in giardino.
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Daichedelespansionefuori(+53%)unademico,dopotiSANA,dell’Osservatorisonodiminui-dell’0,8%mentre,ilperiodopan-siregistradecisacrescitadeiconsumicasa.Ingrandel’exportbiologicoitaliano,volaal+16%.datipresentatia
L’Italia si conferma leader del biologico in Ue. I numeri presentati a Rivoluzione Bio Osservatorio SANA, durante la 34esima edizione di SANA, evidenziano che le superfici coltivate a biologico hanno raggiunto quasi 2,2 milioni di ettari, crescendo del 4,4%, con un’incidenza sulla SAU nazionale del 17,4%, la più alta in Ue. Il nostro Paese mantiene anche il primato del numero di operatori 86.144, in aumento del 5,4% rispetto al Punto2021.critico, la battuta d’ar-
resto dei consumi domestici che, secondo i dati
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FederBio: il biologico come strumento di crescita di consumi alimentari più consapevoli, attenti agli sprechi e alla stagionalità
Rivoluzione Bio, FederBio sostiene l’urgenza di tornare a far crescere i consumi domestici uti-
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lizzando al meglio gli investimenti stanziati per il biologico. Occorre, inoltre, un cambio di paradigma che spinga verso un modo di consumare cibo più consapevole e sostenibile, con meno sprechi, basato sulla stagionalità e sul giusto prezzo per agricoltori e consu matori.
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re e climatica. L’equilibrio tra produzione e consumi è fondamentale per bilanciare domanda e offerta e per centra re l’obiettivo del 25% di SAU coltivata a biologico entro il Produzione2030.
“C’è uno stretto legame tra il cambiamento di modello agricolo e il consumo alimentare: la svolta della transizione ecologica non riguarda solo la produzione, ma anche il consumo e il mercato. Il biologico rappresenta lo strumento per modificare le abitudini alimentari. Occorre fare mag giore attenzione agli sprechi, ancora troppo elevati, e alla stagionalità degli alimenti, in particolare in questa fase di difficoltà delle famiglie legata alle energetica,emergenzealimenta-
e mercato sono legati, se non valorizziamo la produzione biologica nazionale rischiamo di favorire l’importazione. Abbiamo diversi strumenti, inseriti nella legge sul bio, per tutelare il buon cibo biologico italiano. Tra questi la diffusione dei distretti biologici che favorisco no la filiera corta e i rapporti tra cittadini, agricoltori e isti tuzioni locali. Inoltre, la valo-
Settembre 2022 Clamer informa
Al SANA i risultati del progetto coordinato dal CREA
Biologico: prodotti orticoli più tracciati, grazie ad INNOVABIO
Sviluppare un sistema di ana lisi integrato in grado di distinguere e di tracciare oggettivamente, a partire da dati e parametri chimici, i prodotti convenzionali, ottenuti cioè con fertilizzanti di sintesi, e quelli biologici, realizzati cioè con l’utilizzo di concimi organici ammessi e con l’applicazione di tecniche per la gestione della fertilità del suolo (rotazioni, introduzione di colture leguminose). Questo è l’obiettivo del progetto INNOVABIO, coordinato dal CREA, che ha pre
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rizzazione del marchio Made in Italy bio è fondamentale per la tutela dell’identità e del legame con il territorio delle produzioni biologiche italiane. Occorre, infine, avviare un’efficace attività di promozione, comunicazione ed educazione
alimentare sui valori del bio per invertire il dato dei consumi domestici e proseguire nel percorso che vede il nostro Paese leader in Europa nel settore”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presiden te FederBio.
cioè su dati scientificamente raccolti. A questo, si aggiunge la crescente attenzione dei consumatori verso il bio non solo certificato, ma tracciato in modo affidabile. Il progetto. I ricercatori del CREA hanno messo a punto un sistema di analisi integra to, basato sull’individuazione di nuovi marker per distingue re se le produzioni biologiche certificate siano state ottenute con l’impiego di concimi organici azotati, ammessi dal metodo biologico, oppure con l’impiego di concimi azotati di sintesi. Le colture studiate sono rappresentative dell’or-
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sentato al SANA i suoi risul tati in occasione del convegno “Applicazione di metodi innovativi per la rintracciabilità dei prodotti dell’agricoltura biologica: il progetto INNOVABIO”. Il contesto. L’autenticità e la tracciabilità dei prodotti biologici, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e con il Green Deal europeo di aumentare al 25% la percentuale di azien de agricole biologiche entro il 2030, rappresenta una questione centrale, soprattutto perché nei regolamenti europei manca un riferimento alla tracciabilità oggettiva, basata
pratiche di fertilizzazione tra il metodo biologico e quello convenzionale influenzano la composizione chimica di alcuni elementi presenti nei frutti e nei vegetali. In particolare l’azoto ha una differente distribuzione degli isotopi (atomi che possiedono nel loro nucleo lo stesso numero di
ticoltura italiana: pomodoro datterino in serra, finocchio e cavolfiore in pieno campo. La sperimentazione - effettuata per due anni nei dispositivi sperimentali di lungo termine - appositamente realizzati presso la Sede CREA di Monsampolo per la prova del cavolfiore e presso la sede CREA di Metaponto per la prova del finocchio e in un’azienda commerciale siciliana, la Coo perativa agricola Piano Stella, che ha ospitato la prova rela tiva al pomodoro datterinoha dimostrato che le differenti
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«I risultati del progetto IN NOVABIO – commenta la ri cercatrice del CREA Simo na Fabroni, responsabile del progetto INNOVABIO - hanno permesso di dimostrare che un modello integrato di analisi multivariata, che includa il rapporto isotopico dell’azoto con altri parametri di qualità (fisico-chimici, nutrizionali, nutraceutici), può contribuire ad una distinzione affidabile tra prodotti organici e conven zionali».
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nei prodotti raccolti, rappresentando, pertanto, un marker per discriminare il metodo di coltivazione. Al tempo stesso, però, esso può essere influenzato anche da alcune pratiche colturali impiegate nei metodi di coltivazione biologico e convenzio nale (uso del sovescio, appli cazione di fertilizzanti organici nella pratica convenzionale o viceversa), per cui la determinazione di tale parametro, da sola, può non essere sufficiente per un’affidabile discriminazione tra produzioni biologiche e non. Il Progetto, della durata di quattro anni e mezzo, è stato coordinato dal CREA - Olivicoltura Frutticol tura e Agrumicoltura (sede di
protoni, ma un diverso numero di neutroni) nei ritrovanali,convenziobiologicitilizzantiferochesianche
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Acireale) e vede la partecipazione del CREA - Orticoltura e Florovivaismo (sede di Monsampolo del Tronto), del CREA - Agricoltura e Ambiente (sedi di Roma e Bari), Fondazione Edmund Mach e FederBio.
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promozione internazio nale. Il florovivaismo made in Italy rappresenta un’eccellenza italiana, apprezzata in tutto il mondo: l’export di piante, fiori e fronde vale 1 miliardo di euro, indirizzato in Paesi come Olanda, Germania e Francia, ma anche nei Paesi d’oltremare.
Il florovivaismo italiano espri me il 6% della intera produzione agricola nazionale, per un valore di 2,5 miliardi di
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Le strategie del settore tra crescita dell’export e crisi idrica ed energetica – La 71° edizione organizzata per la prima volta da Fiere di Parma – Il programma dei convegni Flormart, fiera internaziona le del florovivaismo, si terrà a Padova, da mercoledì 21 a venerdì 23 settembre 2022. La storica fiera, punto di riferimento del settore, è giunta alla sua 71° edizione, con la prima edizione datata nel 1974. Sono attesi circa 300 espositori e migliaia di operatori, tra cui 200 buyer esteri. Questa edizione è organizzata, per la prima volta, da Fie re di Parma che mette a di sposizione la sua expertise nel mondo fieristico e nella
Flormart, la fiera internazionale del florovivaismo, apre a Padova il 21 settembre
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Anche il florovivaismo è stato investito dalla tempesta perfetta della siccità e dell’aumento dei co sti energetici. I vivaisti italiani negli ultimi mesi hanno dato fondo a tutte le riserve idriche, ricorrendo il più possibile a sistemi di microirrigazione, o realizzando piccoli invasi. Il caro energia ha colpito la coltivazione di piante e fiori con 1 azienda florovivaistica su 3 che è costretta a ridurre la produzione. Gli aumenti riguardano i costi di riscaldamento delle serre (altamente energivore), ma anche dei fertilizzanti, dei carburanti e via dicendo.
Su queste tematiche si soffermerà il dibattito strategico della filiera del florovivaismo a Flormart, già nel convegno di apertura del 21 settembre. Altri temi dei convegni saran no: l’innovazione tecnologica e varietale; la produzione di piante ornamentali e le nuove frontiere fitosanitarie; verde e paesaggio urbano per riqualificare le destinazioni turistiche; il verde per la qualità della vita nelle città: attuazione e prospettive del PNRR.
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euro, e vi operano 21.500 imprese: 14 mila producono fiori e piante in vaso e 7.500 piante per il vivaismo. La produzione italiana costituisce il 15% della intera produzione dell’Europa comunitaria.
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Accolte le modifiche che valorizzano le professioni agro-zootecniche, nel rispetto delle competenze veterinarie. “Siamo soddisfatti -ha dichiarato il Presidente Orlandi-; è stato raggiunto un buon punto di equilibrio fra le competenze dei diversi albi professionali.” di qualità Nazionale Benessere Animale, è un sistema volontario di certificazione ed etichettatura che attesta uno standard di produzione di livello superio re ai limiti di legge, a maggior garanzia del consumatore, che mi gliora le condizioni di benessere animale. Si tratta peraltro di una prassi che dovrebbe anticipare la sua
Il MIPAF approva lo SQNBA (il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale)
Previsto dalla legge 17 luglio 2020, n.77, art. 224-bis allo scopo di assicurare un crescente livello di qualità alimentare e di sostenibilità del processo produttivo nel settore zootecnico, lo SQNBA - Sistema
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adozione in tutto il territorio dell’Unione Europea.
Con il DM n. 341750 del 2 agosto scorso il MIPAF ha approvato il testo definitivo dello SQNBA, adottato dopo un’ampia consultazione con gli stakehoders, ed in particolare con gli Ordini professionali del settore agrario e veterinario, i quali presentavano posizioni anche molto distanti.
La prima bozza del DM infatti valorizzava i Veterinari, com primendo forse eccessivamente le competenze dei laureati in Scienze agro-zootecniche (ed in particolare dei laureati di primo livello nella classe L-38 e dei laureati magistrali nella classe LM-86). Gli Albi degli Agronomi (appoggiati da associazioni di settore) e dei Periti Agrari rivendicavano “l’equiparazione di fatto” ai Veterinari per ciò che riguarda la valutazione, anche sanitaria, del bestiame e degli allevamenti; una prete sa all’evidenza assurda (ed in particolare per i Periti Agrari, un Albo composto quasi total mente da diplomati), perchè non supportata dall’esistenza di specifici studi svolti da queste due categorie o perlomeno da larga parte dei loro iscritti. Del tutto diversa la posizione dell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati che,
3. Laureati in Medicina veterinaria (LM-42); in Scienze agro-zootecniche (L-25, L-26, L-38, LM-69, LM-70) o biologiche (L-13, LM6); laureati profes-
2. Laureati in Scienze agrozootecniche (L-25, L-26, L-38, LM-69, LM-70) ed iscrizione nel relativo Albo professionale, con competenza non esclusiva per quanto riguarda le emissioni dello stabilimento.
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• la sanità animale;
1. Laureati in Medicina vete rinaria (LM-42) ed iscrizione nel relativo Albo professionale, con competenza esclusiva per:
• il farmaco veterinario ed il benessere animale.
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partendo dal riconoscimento esclusivo ai Veterinari della valutazione sanitaria degli animali e degli allevamenti, chiedeva comunque di valorizzare maggiormente il ruolo dei laureati agro-zootecnici nonchè dei di plomati in agraria (per i settori di loro pertinenza). Queste richieste sono state quasi tutte accolte ed il Decreto profondamente modificato, con una importante apertura nei confronti dei laureati in Scienze agro-zootecniche; in sintesi, le figure dei “Valutatori” (su cui lo SQNBA si basa) sono le seguenti:
• la biosicurezza;
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Non vi è stata -come richiedevano Agronomi e Periti Agra ri- alcuna “equiparazione” di queste due figure professio nali ai “Valutatori” veterinari. “Siamo soddisfatti, anche se non pienamente -afferma il Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, Roberto Orlandi-; mancano infatti dall’elenco dei Valutatori alcune Classi di laurea che certamente meritano di essere incluse. Chiederemo pertanto al Governo di integrarlo. Per il resto il DM rispetta le diverse competenze profes sionali e risulta equilibrato; in alcuni punti va anche oltre le nostre richieste, ad esempio dove prevede l’obbligatoria iscrizione nell’Albo professionale che noi, operando in senso pro-concorrenziale, non avevamo preteso.” Benchè formalmente adottato, il DM n.341750/2022 non è ancora operativo, essendo sottoposto alla “Procedura di notifica” alla Commissione Eu ropea (ai sensi della Direttiva UE 2015/1535) i cui termini scadranno il 22 settembre 2022.
sionali (Classe L-P02); diplomati in agraria (agrotecnico o perito agrario ovvero i corrispondenti diplomi del nuovo ordinamento), con competenza non esclusiva per la valutazione del la filiera. Per questa ter za categoria di valutatori non è richiesta l’iscrizione nell’Albo Sonoprofessionale.inoltre stati puntualmente definiti i requisiti di “Esperienza lavorativa” e di “Formazioni teorica” richiesti a ciascuna categoria di Valutatori.
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Fisco e opportunità per imprese e cittadini
partecipare all’asse gnazione degli incentivi e la data di apertura del portale per il caricamento delle domande di accesso fissata per il prossimo 27 settembre.
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Contributi agrisolare, fissata al 27 settembre la data per il caricamento delle domande per accedervi
Il 23 agosto scorso il Mipaaf ha pubblicato il Bando per accedere agli incentivi della misura Pnrr “Parco Agrisolare”.
Maltempo, la Regione Emilia Romagna ha attivato la piattaforma per la segnalazione danni agricoli per le zone colpite È stata attivata una piattafor-
Il Bando conferma gran parte delle condizioni e dei requisiti già presenti nel Decreto del 25 marzo 2022, tuttavia intro duce significativi elementi di novità e soprattutto individua le procedure da seguire per
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ma attraverso la quale le imprese agricole possono segnalare i danni; sono segnalazioni importanti perché fornisco no alla Regione dati certi per quantificarli, coordinare una ricognizione precisa sul territorio, chiedere indennizzi al Ministero delle Politiche agricole e alimentari.
• BCAA 8 “Percentuale minima della superficie agricola destinata a superfici o elementi non produttivi” esclusivamente per quanto concerne i terreni a riposo, che consiste nell’obbligo di destinare almeno il 4% dei seminativi a superfici od elementi non proInduttivi.pratica, fermo restando il rispetto delle norme, il decre to consente per la sola cam pagna 2023, per la BCAA7 di non sottoporre a rotazione i seminativi soggetti a tale obbligo; per la BCAA8 di utilizzare ai fini produttivi per l’alimentazione umana i terreni lasciati a riposo.
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Buone pratiche agronomiche, il Mipaaf concede deroghe per il 2023 Però nella deroga BCAA8, le superfici non potranno essere coltivate a mais, soia o bosco ceduo a rotazione rapida
Applicazione delle norme relative alle buone condizioni agronomiche ed ambientali: con decreto del Ministro delle politiche agricole (n° 362512 del 22 agosto 2022), è stata recepita la possibilità di deroga prevista dal Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1317 della Commissione del 27 lu glio 2022). Riassumiamo le disposizioni:
• BCAA 7 “Rotazione delle colture sui seminativi, ad eccezione delle colture sommerse”, che consiste nell’obbligo di rotazione annuale sulla medesima particella, con la necessità di alternare le coltivazioni anno per anno senza che venga consentita la monosuccessione;
Settembre 2022 Clamer informa
re la rotazione dei seminativi, e come già avvenuto per la scorsa campagna di utilizzare superfici lasciate a riposo per la coltivazione di produzioni atte all’alimentazione umana, ad esclusione del mais soia o bosco ceduo a rotazione rapida.
Settembre 2022 Clamer informa
MiPAAF: trasmesso per intesa in CSR intervento da
Va evidenziato inoltre che nel la deroga della BCAA8, le superfici agricole produttive “derogate” non potranno essere coltivate a granoturco (mais), semi di soia (soia) o bosco ceduo a rotazione rapida. L’applicazione della deroga consente quindi, ai produttori che la vogliono applicare, di evita-
25mln di euro per florovivaismo
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nomica generata dal quadro di instabili tà internazionale dovuto alla guerra tra Ucraina e Russia. È stato trasmesso agli Uffici del
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25 milioni di euro a favore delle aziende del settore flo rovivaistico per contrastare gli effetti del rincaro dei prezzi energetici negli ultimi mesi, derivanti dall’attuale crisi eco-
elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azien da. Obiettivo dell’intervento è quello di salvaguardare la competitività del settore ed evitare chiusure o arresto della produzione per assenza di liquidità, con sensibili impatti Insull’occupazione.baseallestime
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Settembre 2022 Clamer informa
Istat il provvedimento dovrebbe coinvol gere oltre 8mila imprese flo rovivaistiche, per un totale di circa 8814 ettari di superfici a serre o con strutture protette, che necessitano a seconda delle esigenze, sia di raffrescamento che di riscaldamento.
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Ministero degli Affari Regionali per l’acquisizione dell’intesa da parte della Conferenza Stato-Regioni, lo schema di decreto, a firma del Ministro del le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, sull’Intervento a sostegno della riduzione dei maggiori costi energetici sostenuti dalle imprese florovivaistiche, a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltuIlra”.contributo, pari a 25 milio ni di euro, è concesso, a sov venzione diretta, alle imprese florovivaistiche che abbiano sostenuto nel periodo marzoagosto 2022 costi superiori di almeno il 30% rispetto a quelli sostenuti nello stesso periodo dello scorso anno, per la gestione delle attività produttive, svolte essenzialmente in serra, per l’acquisto di energia
AZiende/novita’ 30 Dümmen Orange: la nuova serie di Dalie Revelation Settembre 2022 Clamer informa La nuova serie di dalie Revelation, rispettosa degli insetti e con colori freschi ed estivi fino all’autunno, conquista i clienti di tutte le categorie La gamma esistente di queste magnifiche piante dalla lunga fioritura, rinomate per la loro capacità di trasformare qualsiasi giardino o paesaggio in un’oasi fio
rita, è stata rivitalizzata con l’aggiunta di una nuova serie. Dahlia Revelation di Dümmen Orange delizia i consumatori con i suoi fiori semidoppi in cinque freschi colori estivi. Leggere e giocose, le cinque varietà aggiungono accenti di colore allegro e rappresentano una ricca fonte di nutrimento per gli insetti con il loro nettare. Una vera manna per coltivatori, rivenditori, paesaggisti e consumatori!
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Un’intramontabile esplosione di colori Revelation: Svelato ciò che prima era segreto o sconosciuto. Il segreto rivelato dalle varietà Revelation è la loro pura magia irradiante. Combinano l’incredibile e duratura esplosione di colori associata alle dalie con la sensazione leggera e naturale dell’estate, fino al periodo autunnale. Cinque freschi colori estivi Grandi fiori semi-doppi si ada giano su un fogliame compatto verde scuro, che crea un
meraviglioso con trasto e costituisce un perfetto sfondo floreale. Ciò mette ulteriormente in risalto i cinque diversi colori dei fiori: il giallo brillante di Dahlia Revelation Yellow, ge,Revelationvibrantel’arancionediDahliaOran-ilrosabrillante di Dahlia Revelation Pink e il rosso sor prendente di Dahlia Revelation Red. La Dahlia Revelation Salmon Bicolor, bicolore, ha un centro giallo brillante di infiorescenze disposte a disco, valorizzato dal color salmone intenso dei petali circostanti, che sfumano schiarendosi verso i bordi esterni.
Cibo per insetti La nuova serie è una vera festa per gli occhi e una delizia per gli insetti. Anche se semidoppi, i fiori forniscono una grande quantità di nutrimento! La lunga stagione di fio-
Uniforme e ben ramificata
ritura della serie, da giugno circa fino alle prime gelate, assicura agli insetti una fon te vitale di nutrimento durante l’autunno.
Per i coltivatori, Dahlia Revelation offre anche altri vantaggi. Questa serie uni forme è ben ramificata e richiede meno PGR durante la coltivazione rispetto alle normali varietà di dalia. Le piante hanno un portamen to medio-vigoroso e possono essere coltivate sia in serra che all’aperto. Sono ideali per la produzione in contenitori da 17-19 cm. Ampia varietà di impieghi Le varietà a crescita eretta sono medio-precoci e ideali per fioriere (miste), aiuole e bordure. Le attraenti varietà della serie Dahlia Revela tion catturano l’attenzione e sono un vero spettacolo sia come piante solitarie sia in combinazione con altre piante da aiuola e da balcone o con piante perenni.
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Questa nuova serie ha anche un ottimo potenziale nell’ambito di progetti di giardinaggio e paesaggistica. Oltre a essere adatte al giardino, al balcone o al patio, le varietà di Dahlia Revelation, molto
uniformi, sono ideali per si stemazioni paesaggistiche e si dimostrano affidabili varietà rifiorenti, prolungando la stagione in queste ambientazioni.
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perenni da fiore reciso Asteraceae Perenne da fiore reciso Helianthus Cinforma Tratto dalla monografia di Clamer Informa Perenni da fiore reciso Acquista online laCliccamonografiacompletaqui
Helianthus
SPECIE e VARIETA’
Il genere comprende oltre 150 specie annuali o perenni; solo quelle originarie del Nord America hanno valore ornamentale. Helianthus atrorubens, alto 100-150 cm; foglie opposte lanceolate od ovate con piccoli piccioli alati, pagina inferiore grigia; steli ramificati; capolini di 5 cm di diametro, gialli col disco rosso scuro; fioritura in tarda estate: stolonifera; sono coltivate le cvs: ‘Gullik’s Variety’ , 180 cm, molto fiorifera, giallo scuro: ‘Monarch’, 200 cm, capolini grandi con disco nerastro e li gule giallo brillante, ondulate, in doppio giro.
‘Gullik’
‘Monarch’
37 Clamer informa - perenni da fiore reciso
Helianthus atrorubens atrorubens
Helianthus atrorubens
La specie migliore per il fiore reciso è Helianthus decapeta lus, 150 cm; foglie ovato-lan ceolate, con un lungo picciolo, glabre sulla pagina superiore. ruvide su quella inferiore; con rizomi molto robusti ma non stolonanti; capolini singoli, con un diametro di 8 cm, giallo chiaro e 12-14 ligule piatte;
38 Clamer informa - perenni da fiore reciso fioritura in tarda estate ed au‘Capenochtunno; Star’, 120 cm, gial lo limone, a fiore di anemone, molto fiorifero; ‘Meteor’, 150 cm, con più giri di ligule piatte e larghe; ‘Soleil d’Or’, 120 cm, fiori pieHelianthus Helianthus‘CapenochdecapetalusStar’decapetalus‘Meteor’ ni giallo oro; ‘Multiflorus maximus’, ibrido con Helianthus annuus; 150200 cm; foglie lunghe 25 cm e larghe 15, tomentose e ruHelianthus Helianthus‘Soleildecapetalusd’Or’decapetalus‘FlorePlena’
39 Clamer informa - perenni da fiore reciso vide; capolini di 12-15 cm di diametro; singoli o doppi; fioritura molto abbondante e ‘Coronaprolungata;Dorica’, 150 cm; capolini di 15 cm, doppi, gialli; foglie cuoriformi; ‘Flore Plena’, 150 cm; capolini completamente doppi, giallo ‘Loddonchiaro; Gold’, 150-180 cm; fiori grandi, giallo brillante; ‘Morning Sun’, 150 cm, fiori singoli con grande disco bru nastro. Helianthus x laetiflorus (Helianthus rigidus x Helianthus tuberosus), 200 cm; rizomaHelianthus‘LoddondecapetalusGold’ Helianthus‘MorningdecapetalusSun’ Helianthus x laetiflorus (foto Jelitto)
fiore
toso; steli tomentosi e rigidi; foglie ovali, dentate, verde intenso; capolini di 10-12 cm, in mazzi giallo chiaro; preferisce posizioni secche o siccitose; fioritura in tarda estate; ‘Semiplenus’, giallo arancio, semidoppio.
Helianthus augustifolius, 150 cm; foglie intere; strette, lisce; capolini di 5-7 cm, con 10-18 ligule strette giallo brillante e disco bruno; fioritura autunnale.
Helianthus rigidus, 180 cm; foglie opposte, lanceolate, serrate, scabre; infiorescenza ramificata; capolini di 10 cm con ligule giallo brillan te e disco giallo o bruno o rossastro; fioritura in tarda estate ed autunno; molto invasiva a causa dei lunghi stoloni e dei forti rizomi; sono coltivate: ‘Praecox’, fioritura in giugno-luglio;
Helianthus rigidus
Helianthus x laetiflorus Helianthus‘Semiplenus’augustifolius
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Clamer informa - da reciso
perenni
41 Clamer informa - perenni da fiore reciso Helianthus Helianthus‘Praecox’rigidusrigidus‘MissMellish’ ‘Miss Mellish’, 150 cm, capolini grandi con doppio giro di ligule giallo scuro e disco bruno, fioritura in agosto, molto ‘Oktoberstern’,vigorosa; ligule giallo brillante, larghe e disco bruno scuro, fioritura in autunno. Helianthus salicifolius, 250 cm, steli lisci; foglie lunghe 20 cm, lineari, pendenti, alternate e fitte, infiorescenze a racemo con molti capolini di 5 cm con ligule gialle e disco giallo o bruno; fioritura autunnale; gradisce posizioni umide; adatto alla formazione di aiuole e alla rinaturalizza zione più che al fiore reciso. Helianthus salicifolius
La riproduzione avviene generalmente per divisione dei ceppi levati dal terreno in ot tobre-novembre; le parti ven gono poi rinvasate, svernate sotto protezione e piantate in campo, in primavera. Per ottenere, in breve tempo, una forte quantità di giovani piante si può ricorrere alla propagazione mediante talee di germogli per le cv di Helianthus decapetalus e alla radicazione
COLTIVAZIONE
Tipologie di terreno L’impianto é possibile in tutti i tipi di terreno ma i risultati migliori si ottengono in suoli di medio impasto, profondi, ricchi di sostanza organica, fertili, con pH 6, 5-7, 2. Periodo d’impianto L’impianto viene effettuato in primavera: in marzo-aprile, per le divisioni di ceppo o di
Gullicks Variety (foto web)
di talee di stolone per H: atrorubens ‘Gullicks Variety’.
42 Clamer informa - perenni da fiore reciso
Clamer informa - perenni da fiore reciso stolone e, in aprile-maggio, per le talee radicate.
La piantagione viene rinno vata annualmente o ogni due anni, al terzo anno la raccolta si riduce notevolmente. Sesto d’impianto
Concimazione
Impiego di sostegni e tutori Helianthus atrorubens e alcu ne cv di Helianthus decapeta lus e di Helianthus salicifolius
Il fabbisogno di sostanze nu tritive, molto elevato, viene soddisfatto mediante una le tamazione invernale e la distribuzione in primavera e in maggio-giugno di 70-100 gr/ mq di un concime complesso granulare a prevalenza potassica; non eccedere negli apporti di azoto per non provocare l’allettamento degli steli.
Durata dell’impianto
portano steli di circa 2 m per cui é necessario sostenerli con due piani di filo di ferro collocati a 140 e 170 cm dal suolo per evitare l’allettamento e la rottura soprattutto nel caso di colture in terreni umidi e in zone ventose.
I rizomi vanno piantati superficialmente ad una distanza di 100 x 80-60 cm e di 100 x 150 cm per Helianthus salicifolius.
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Fabbisogno idrico A causa dello sviluppo vege tativo il fabbisogno di acqua é elevato soprattutto durante la stagione estiva; scegliere ter-
A causa del forte fabbisogno di luce scegliere posizioni molto soleggiate.
LUCE
RACCOLTA e IMPIEGO
In occasione della lavorazione pre-impianto distruggere le erbe infestanti perenni mediante distribuzioni di Roundup, in seguito lo sviluppo vegetativo delle colture riesce a soffocare le malerbe; in caso di forti infestazioni distribuire, dopo l’impianto, prima della germogliazione e su ter reno pulito: simazina, Gallery, Ronstar 2G.
I fiori sono pronti alla raccolta solo quando sono in piena fioritura e vanno collocati imme-
per pianta é di 20 steli, nel se condo di 40, in seguito la rac colta diminuisce per quantità e aumenta l’incidenza di steli deformi.
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TEMPERATURA
Clamer informa - perenni da fiore reciso
reni profondi e predisporre un impianto di irrigazione a ma nichetta.
Helianthus atrorubens e le varietà di Helianthus decapetalus sono scarsamente resistenti al gelo per cui i ceppi, durante l’inverno, vanno protetti con uno strato di pacciamatura o svernati in cassoni chiusi; mentre Helian thus salicifolius sverna senza problemi.
Resa dell’impianto Nel primo anno la produzione
Lotta alle infestanti
Fruttificazione di peronospora (foto Rampinini)
NB. In Rosso sono segnalati i prodotti REVOCATI mentre in Verde quelli AUTORIZZATI, in ARANCIONE i prodotti in scadenza o alcuni formati autorizzati.
Clamer
diatamente in acqua a causa del rapido appassimento; anche durante il trasporto al luogo di vendita i fiori vanno mantenuti in acqua. La durata come reciso é di 6-8 gg anche con l’impiego di Chrysal AVB, Florissant 100, col taglio quo tidiano della parte basale dello stelo. I fiori recisi avvizziti durante la raccolta si riprendono più rapidamente se im mersi in acqua a 30-35°C. La raccolta si estende da luglio ad ottobre.
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Peronospora - Plasmopara Sintomi:helianthisulle foglie si notano delle macchie clorotiche, limitate dalle nervature, tendenzialmente concentrate lungo la nervatura centrale; in corrispondenza, sulla pagina inferiore, si sviluppa una efflo rescenza di muffa biancastra. Difesa: nelle zone infette e nei periodi di elevata umidità
EMALATTIEPARASSITI
informa - perenni da fiore reciso
Difesa: trattare regolarmen te nei periodi di clima umido con Rovral, Sumisclex, Daco nil, Euparen; dirigere il trat tamento anche verso gli steli.
Puccinia helianthi
relativa irrorare Previ cur, Fongarid, Daconil, sali di rame, Ziram.
Ruggine
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Mal bianco - Erysiphe ciSintomi:choriacearumsulle foglie compaiono delle macchie bian che, polverulente che posso no estendersi all’intero lembo causandone il disseccamento; la crescita viene ostacolata.
Difesa: irrorare in prevenzio ne Saprol e, all’inizio dell’at tacco, Bayfidan e/o altri pro dotti specifici.
Sintomi: alla base dello stelo compaiono delle aree di mar ciume color bruno verdastro, in parte ricoperto da un mi celio bianco; in seguito nel
Clamer informa - perenni da fiore reciso
Difesa: dai primi sintomi irrorare Saprol, Nimrod, Baycor, zolfo bagnabile, Karathane e altri antioidici.
Muffa grigia
Sintomi di peronospora (foto Rampinini)
Sintomi: sulle foglie e sugli steli si notano delle pustole rugginose, polverulente e poi nere; le foglie, in seguito, seccano.
Botrytis cinerea
Sintomi: sulle foglie, steli e fiori si notano delle macchie di marciume scuro e molle; gli steli si allettano; le parti marcescenti si ricoprono di un feltro miceliare grigio.
Marciume dello steloSclerotinia sclerotiorum
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Danni da afidi (foto Rampinini)
-
Clamer informa perenni da fiore reciso la parte marcescente e nella zona midollare si formano degli sclerozi neri. Difesa: scegliere terreni esenti e ruotare le superfici; irrorare la base delle piante con Rovral, dicloran, Rizolex, TMTD. Afidi
Difesa: dalla comparsa dei primi parassiti irrorare Confidor, Hostaquick, piretroidi.
Minatori - Phytomyza spp., Sintomi:Liriomyza il parenchima fogliare é percorso da sottili mine a percorso rettilineo o a piazzola talora adiacenti alle nervature principali, scavate da larve lunghe circa 3 mm, di colore bianco giallastro o giallo arancio; le foglie ingialliscono e si disseccano; sulle foglie giovani si notano delle decolorazioni puntiformi.
Difesa: alla comparsa dei primi sintomi, irrorare Vertimec,
Sintomi: le foglie sono arricciate e presentano decolorazioni a causa dell’attività alimentare di insetti col corpo piriforme, verdi o brunastri.
Sclerotinia (foto Rampinini)
Lumache e Limacce Sintomi: su foglie, fusti e boccioli si notano delle estese erosioni o perforazioni cosparse di strisce di muco ar genteo. Difesa: ai primi sintomi spar gere esche avvelenate a base di metaldeide oppure Mesurol N Esca.
Danni fogliari da tripide (foto Rampinini)
Anche le cavallette possono cau sare danni (foto Rampinini)
Tripidi - generi vari Sintomi: le foglie sono deformi, presentano cicatrici rilevate o decolorazioni argentate; le ligule mostrano sottili necrosi e rotture di colore. Difesa: dai primi sintomi irrorare Vertimec, piretroidi, Mesurol.
Cimici - Lygus spp., Nezara Sintomi:spp. gli apici vegetativi ed i boccioli risultano deformati, atrofizzati; le foglie sono
Trigard; contro gli adulti irro rare piretroidi.
arricciate a causa dell’attività alimentare e di ovodeposizio ne di insetti ovali, lunghi 6-7 mm, di colore rossiccio, oppure lunghi 14-16 mm e di colore verde erba. Difesa: alla comparsa dei primi parassiti irrorare piretroidi, Hostaquick.
Clamer informa - perenni da fiore reciso
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La decisione di un loro eventuale impiego spetta unicamente al coltivatore che deve essere consapevole delle conseguenze legali che ne potrebbero derivare.
dei prodotti commerciali indicati non sono registrati in Italia, potrebbero non essere più registrati al momento della pubblicazione, non essere registrati sulle colture ornamentali o per le coltivazioni sotto protezione o per quella partico lare applicazione.
evidenza ai prodotti commerciali indicati, ne per quelli non riportati deve intendersi alcuna esclusione pregiudiziale; semplice mente per ragioni di spazio, è stato indicato un solo formulato per ciascun principio Alcuniattivo.
I metodi di difesa indicati sono frutto dell’esperienza dell’autore, delle informazioni raccolte presso gli ope ratori del settore e dei riscontri bibliografici, tuttavia le condizioni di applicazione, la condotta delle colture, lo stato delle piante, la sensibilità varietale ed il clima condizionano pesantemente i risultati, per cui i trat tamenti riportati (prodotto commerciale, concentrazione, modalità di applicazione) devono essere intesi dal lettore come una indicazio ne di larga massima, per la quale non è possibile accettare alcuna responsabilità. Sarà cura del lettore effettuare delle prove di valida zione nelle proprie condizioni per accertare eventuali Nellacontroindicazioni.formulazione degli interventi di difesa, non si inteso dare alcuna particolare
49 Clamer informa - perenni da fiore reciso
AVVERTENZE
La loro menzione in questo volume, dovuta all’efficacia dimostrata, serve a completare l’informazione fornita.
Concludiamo la sezione de gli approfondimenti dedicata ai tripidi tratti da ‘Insect and Mite Pests of Floriculture Crops: identification Guide’, l’iBook gratuito scari cabile sul sito e-Gro Electronic Grower Resources Online, qui, tradotto per voi dal Dott. Giorgio Rampinini. Tutte le immagini sono incluse nell’iBook
Tripidi - Seconda parte
Approfondimenti, descrizioni e controllo
originale e sono proprietà de gli autori stessi. Come nel precedente articolo introdurremo diversi tipi di tripidi, aggiungendo all’articolo alcuni collegamenti con im magini e video esplicativi indirizzati letturacidell’argomento,all’approfondimentoquindinonrestacheaugurarvibuonaebuonainformazione!
*Tratto da ‘Insect and Mite Pests of Floriculture Crops: identification Guide’ pubblicato su e-Gro Electronic Grower Resources Online Tradotto e riadattato da Giorgio Rampinini
Patologia 50 Settembre 2022 Clamer informa
Pianta ospite – Il tripide dei fiori è stato rilevato sul ol tre un centinaio di specie di piante, includendo vari tipi di piccoli frutti, crisantemi, margherite, Hemerocallis, peonie e erbe infestanti. Le piante ospiti favorite sono le rose e i citrus, ma possono essere infestate anche molte piante appartenenti alle rosacee. I fiori con una struttura aperta, dove gli stami e i pistilli sono facilmente accessibili, e i fiori con stami raccolti attorno ai pistilli sono i fiori favoriti.
Tripide orientale dei fiori
Uovo – Le uova sono cilindriche, leggermente reniformi e con un colore pallido lucido o giallo.
AdultoDescrizionetritici)(Frankliniella
DistribuzioneBiologia
Larva – I tripidi immaturi sono gialli, assomigliano agli adulti eccetto che sono senza ali.
– I tripidi orientali dei fiori sono lunghi 1,0 a 1,25 mm e gialli, con macchie brune attorno alla metà del torace e dell’addome. I maschi sono più piccoli e più chiari delle femmine.
Danni - I tripidi dei fiori si cibano sulle parti tenere delle
– I tripidi dei fiori sono distribuiti in tutti gli Stati Uniti. Evidentemente a causa della loro piccola taglia, i tripidi dei fiori sono trasportati dal vento su vaste aree, il massimo delle migrazioni avviene all’inizio di giugno. Il tripide dei fiori è stato rinvenuto anche nell’ovest degli Stati Uniti.
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Ciclo – durante i periodi caldi, sciami di tripidi dei fiori volano nel pomeriggio. I tri pidi dei fiori possono pungere le persone, causando una notevole irritazione; si trovano normalmente alla base dei petali; si riproducono durante l’anno nella zone calde del
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piante, come boccioli, fiori o foglie. Gli effetti delle loro punture superficiali è di dare ai tessuti danneggiati un aspetto di appassimen to. I tripidi si cibano sui petali dei fiori, pistilli e stami, in seguito le parti colpite virano al bruno o anneriscono, appassis cono e cadono prematuramente. I boccioli infestati di rose virano al bruno e si aprono solo parzialmente. Si cibano anche sull’ovario o sui giovani frutti di alcune specie di piante.
Sud Est e producono da 12 a 15 generazioni all’anno. Le nuove femmine appena nate possono deporre uova entro 1 – 4 giorni. Le uova sono inserite nei fiori o nei tessuti delle foglie, mentre gli stadi di prepupa e pupa si svolgono nel terreno. Lo stadio di adulto è raggiunto in poco più di 11 giorni a seconda della temperatura. In estate, i tri pidi dei fiori possono vivere 26 giorni.
Per il controllo dei tripidi la maggior parte dei coltivatori usano normalmente pro dotti chimici. Per indicazioni specifiche sulla difesa consultare le pubblicazioni sugli insetti dannosi per le piante ornamentali.
– I tripidi del glaldiolo si trovano attualmente ovunque si coltivano i gladioli. Comunque, non pos sono svernare all’esterno in Nord Europa e Nord America. Pianta Ospite – Il tripide dei
Pupa e prepupa - La prepupa ha corti abbozzi alari e le antenne proiettate in avanti. Nel secondo stadio (pupa) ha lunghi abbozzi alari e le antenne sono piegate indietro sul capo. In tutti e due gli stadi sono arancione con occhi rossi e lunghe circa 1,2 mm.
Uovo – Le uova sono opache, bianche, reniformi, lunghe circa 0,34 mm e del diametro di 0,2 mm. Larva – Le larve del tripide del gladiolo sono giallo pallido con occhi rossi e lunghe oltre 1,0 mm.
DistribuzioneBiologia
– Il tripide del gladi olo nasce bianco, ma vira subito al bruno scuro, ad eccezione della porzione apicale delle zampe che sono più chiare. Le ali sono bruno e gri gio. Il tripide adulto è lungo circa 1,5 a 1,7 mm. I maschi sono leggermente più piccoli e di colore più chiari delle femmine.
Controllo
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Tripide dei gladioli (Thrips AdultoDescrizionesimplex)
dei gladioli siano stati importati dall’Africa, dove i gladioli sono spontanei. Sono stati introdotti nelle serre con i cormi infestati e possono svernare su quelli immagazzinati o sulle piante che crescono in serIra.tripidi del gladiolo si accoppiamentoriprodurrepossonodopo
gladioli causa i danni maggiori sui gladioli, ma può danneggiare altre specie come iris, garofani, lilium, narcisi, fresie, Amaryllis, pomodoro, begonia, primule, bocche di leone, crisantemi e gerani.
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Danni – Le piante fortemente infestate dal trip ide dei gladioli hanno un aspetto maculato e sbiancato. Le foglie e i petali danneggiati appaiono biancastri. I boccioli danneggiati dei fiori non si aprono. L’intera pianta può essere nanizzata. Ciclo – si crede che i tripidi
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– I tripidi del melone sono lunghi da 0,8 a 1,0 mm e giallo pallido con molti peli. Le antenne sono di colore varia
o per partenogenesi e depongono da 100 a 200 uova. In condizioni di temperature calde il ciclo dei tripidi dei gladioli dall’uovo all’adulto dura circa due settimane. Le uova sono depositate nelle foglie del gladiolo o nei bulbi immagazzinati. Le larve e le pupe si possono trovare nelle gemme o nelle guaine delle foglie, sebbene le larve si lascino spesso cadere al suolo per impuparsi. I tripidi adulti vivono da 35 a 40 giorni.
Tripide del melone (Thrips
AdultoDescrizionepalmi)
Larva – I due stadi larvali sono gialli e assomigliano a quelle delle altre specie di triPupapidi. e prepupa – Assomigliano agli adulti e alle larve. DistribuzioneBiologia – Il tripide del
bile. Il pronoto ha due paia di setole maggiori e angoli posteriori e i segmenti antennali tre e quattro ognuno con un cono sensoriale biforcato. Uovo – Depositato sulle foglie.
Controllo Controllare i nuovi bulbi prima di piantarli. Per indicazioni specifiche sulla difesa consultare le pubblicazioni sugli insetti dannosi per le piante ornamentali.
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un aspetto argentato o bron zato e possono uccidere le piante.
Ciclo – Il tripide del melone depone le uova separatamente all’interno dei tessuti della pianta. Le larve hanno due stadi che si alimentano sui tessuti della pianta. Il secondo stadio della larva, quando matura, cade sul terreno, deve muta in prepupa e pupa. Dopo la nascita, gli adulti si spostano sulle parti della pianta in crescita come
melone si è dapprima stabilito negli Stati Uniti esattamente nelle Hawaii attorno al 1982. Una popolazione stabile in pieno campo è stata scoperta sul continente e nel 1991 in Florida. E’ distribuito nel Sud e Sud Ovest dell’Asia, isole del Pacifico e isole caraibiche. Pianta ospite – Il tripide del melone ha una grandissima gamma di piante ospite, compresi quasi tutti i tipi di verdure, molti alberi da frutta, erbe infestanti e molte piante da fiore come crisantemi e garofani. Realizzano in breve tempo grandi infestazioni causando gravi danni. Danni – I tripidi immaturi e gli adulti si cibano sulle foglie, (all’inizio lungo la nervatura centrale e quelle laterali), steli (vicino all’apice), fiori (in tutte le parti),e frutta (sulla superficie). Danni gravissimi sono causati dalla suzione della linfa delle piante, lasciando cicatrici argentee dovute alle cellule vuote. I risul tati di grosse alimentazioni è
Molti predatori attaccano il tripide del melone, inclusi gli acari predatori dei generi Am blyseius e Phytoseius , insidiosi miridi dei fiori, molte specie di tripidi predatori, formiche e Perstafilinidi.indicazioni specifiche sulla difesa consultare le pubblicazioni sugli insetti dannosi per le piante ornamentali.
Tripide della cipolla (Thrips AdultoDescrizionetabaci)
Controllo
le giovani foglie, fiori, o giovani frutti, dove si cibano e depongono le uova. Gli adulti normalmente si trovano sulle foglie giovani, mentre le larve si trovano nelle foglie vecchie e in basso. Pochi tripidi si trovano sui fiori o frutti. Con alte temperature i cicli sono più corti. I tempi di sviluppo sono di circa: 80,2 giorni a 15°C, 40,7 giorni a 20 °C, 24,8 giorni a 25 °C, e 20,5 giorni a 30 °C. La percentuale massima di riproduzione si ha a 25°C. Gli adulti si riproducono con l’accoppiamento o per partenogenesi.
– La femmina adulta del tripide della cipolla è lungo da 1,0 a 1,2 mm, gialla con macchie scure sul torace e addome. Le antenne sono grigie con il primo segmento più chiaro degli altri. I maschi
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Pianta Ospite – il tripide della cipolla è estremamente polifago. Frequenta foglie, germogli e fiori di molte pi ante. Preferisce cibarsi sulle cipolle, ma si ciba su molte piante di campo, verdure, fiori vari e piante annuali. Danni – Normalmente la pre sa di alimento del tripide del-
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sono rari.
Uovo – Le uova sono lung he circa 0,2 mm, simili a reni e bianche. Sono deposte nei tessuti della pianta.
DistribuzioneBiologia – Il tripide della cipolla è stato trovato in molti Paesi attraverso il mon do.
la cipolla causa ingiallimento o caduta di foglie, boccioli o fiori. Le infestazioni molto
Larva – Il primo stadio della larva è bianco e di 0,35 a 0,38 mm di unghezza, il secondo stadio larvale è giallo e lungo da 0,7 a 0,9 mm. Pupa e prepupa – La pupa e la prepupa sono simili in colore e forma al secondo stadio larvale, ad eccezione di avere piccoli abbozzi alari.
59 forti danno come risultato il blocco della crescita, pustole brune, macchie bianche, aree argentate o cicatrici. Le giovani foglie terminali mostrano frequentemente malformazioni quando subiscono pesanti attacchi, con superfici arric
ciate, aree sottili depresse o sporgenti, margini incurvati e una sfumatura giallo con una colorazione grigia lungo le venature maggiori. Il tripide delle cipolle si ciba sui nuovi boccioli e nei fiori. Ciclo – Il tripide della cipolla compie da sei a dieci generazioni a seconda della temperatura. Gli adulti e le larve svernano nel terreno o nei residui delle piante sul suolo. Le pupe e prepupe svernano nel terreno. Il loro sviluppo dura
Controllo
gazioni al terreno. Una com binazione di insetticidi chimici selettivi e acari predatori del genere Amblyseius ha dato buoni risultati nel controllo di questo tripide. Per indicazioni specifiche sulla difesa consul-
circa: da 6 a 8 giorni per le uova, da 10 a 14 giorni per la larva, da 5 a 9 giorni per la prepupa e pupa, quin di circa 20 giorni per una generazione. Gli adulti si riproducono per partenogenesi e durante la stagione così la maggior parte degli adulti sono femmine. La vita dell’adulto dura circa 32 giorni; i periodi di pre-ovopo sizione, ovoposizione e post-ovoposizione sono rispettivamente di 6.1, 22.5 e 3.9 giorni. Le femmine depongono più di 200 uova.
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L’applicazione di insetticidi chimici è la normale misura di controllo. Il problema del tripide della cipolla può essere risolto in un programma di gestione integrata, usando insetticidi selettivi o usando trattamenti selettivi con irri-
tare le pubblicazioni sugli in setti dannosi per le piante ornamentali.
– Questo tripide è stato trovato in tutti gli USA , nel Canada a est delle Montagne Rocciose.
nello stadio di prepupa e sono tenute sopra il capo e torace nello stadio di pupa. DistribuzioneBiologia
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Uovo – Le uova bianche non sono normalmente visibi li perché inserite nei tessuti della pianta.
– La femmina del tripide del tabacco è bruno scuro o nero, slanciata e lunga circa 1 mm. Ogni antena formata da otto articoli ha parecchi antennomeri segmenti mediani giallastri gli altri sono molto più scuri. I maschi sono normalmente gialli.
Larva – I due stadi della larva del tripide del tabacco sono giallo chiaro. Pupa e prepupa – dopo lo stadio larvale, il tripide del tabacco si sviluppa in pupa e prepupa. Questi stadi sono trascorsi riparati nel terreno. Le antenne sono dirette verso la parte anteriore dell’insetto
Tripide del AdultoDescrizione(Frankliniellatabaccofusca)
Pianta ospite – Molte sono le piante attaccate dal tripide del tabacco, in modo particolare gladioli, molte piante ornamentali, cotone e arachidi. Danni – le piante attaccate dal tripide del tabacco hanno delle linee argentate attorno alle venature e se il danno è
Come è comune in molti tripi di, il tripide del tabacco si può riprodurre per partenogenesi, ma i maschi sono normalmente presenti. Le uova sono inserite nelle foglie. In 6 gior ni le uova si schiudono originando giovani larve attive. Due stadi larvali, una come pre-pupa e uno come pupa, richiedono due settimane. Un ciclo vitale completo si compie in circa 18 giorni. Il tripide
grave, le foglie diventano gialle. Questi tripidi lasciano piccole deposizioni nere sulla pagina fogliare inferiore. Ciclo – sui fiori coltivati sotto serra in pien’aria, si trova, più spesso, il tripide del tabacco in autunno. Questo insetto è spesso erroneamente identificato come il tripide del gladiolo, che è più dannoso; comunque il tripide del tabacco adulto è più grande e le antenne hanno un colore più chiaro di quello del tripide del gladiolo.
adulto vive da 3 a 5 settimane e ogni femmina depone 50 uova. Gli adulti possono avere sia ali lunghe sia corte. La forma con le ali lunghe normal mente appare alla fine della primavera all’esterno e migra verso una nuova pianta ospite. All’esterno, il tripide del tabacco sverna come adulto ad ali corte in zone riparate. Controllo Per indicazioni specifiche sulla difesa consultare le pubblica zioni sugli insetti dannosi per
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– il tripide occidentale dei fiori è diventata la specie dominante che attacca fiori e ortaggi da serra negli USA, nel Canada e in molti paesi europei ed asiatici.
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Il maschio è sempre giallo pallido e ha un addome più stretto.
le piante ornamentali. Tripide occidentale dei fiori (Frankliniella occi-
– il tripide occidentale dei fiori è lungo circa 1 mm. La femmina varia dal giallo al bruno scuro e ha un addome più arrotondato.
Pianta ospite - Questi tripidi si cibano per la maggior parte di ogni pianta fiorita. Garofani, crisantemi, Gerbera, gerani, Tagetes, viole del pensiero e rose sono le
AdultoDescrizionedentalis)
Uovo – Le uova giallastre non si possono vedere perché sono deposte all’interno dei tessuti della pianta Larva – Le larve sono gialle e si sviluppano in due stadi. Nel secondo stadio diventano più chiare prima di fare la muta. Pupa e prepupa – Ambe due prepupa e pupa sono giallastre, immobili e in uno stadio in cui non mangiano. Le antenne e gli abbozzi alari sono quelli tipici della mag gior parte dei tripidi. DistribuzioneBiologia
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più importanti piante ospiti. Danni -questi tripidi si cibano su fiori e foglie inserendo nei tessuti la mandibola modificata e succhiando i fluidi dalle cellule. Quando questo trip ide si ciba su tessuti in sviluppo le cellule colpite sono nell’impossibilità di espandersi, le foglie e i fiori maturano distorti. Quando i tripidi si cibano sui tessuti espansi, le cellule affette si riempiono di aria, che è la causa dell’aspetto argenteo. Questo tripide è un importante vettore del virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro e della necrosi maculata dell’Impatiens. Ciclo – Le femmine depongono le uova sui tessuti teneri della pianta. Le uova si schiudono in 2 – 14 giorni, a seconda della temperatura. La larva di primo stadio inizia immediata mente a cibarsi; anche quella di secondo stadio si ciba sui tessuti della pianta, normal mente sui fiori. Nel secondo stadio avanzato le larve cess ano di alimentarsi e scendono dalla pianta per impuparsi. Il tripide si sviluppa attraverso due stadi pupali quiescenti, nel terreno, nei residui vege-
Monitorate la Frankliniella con le trappole adesive gialle. Poichè hanno una vasta gamma di piante ospiti, possono alimentarsi e riprodursi sulle erbe infestanti e sui residui di piante dentro e attorno alla serra. Possono inoltre pupare nello sporco e scarti di piante, perciò è importante la pulizia. Ispezionate le piante nuove e le talee. Sono disponibili molti agenti biologici per controllare questo tripide come acari predatori, Orius e nematodi entomopatogeni. Inoltre possono essere difficili da combattere con gli insetticidi, per-
Controllo
Per indicazioni specifiche sulla difesa consultare le pubblicazioni sugli insetti dannosi per
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ché si cibano in profondità nei fiori e nei boccioli dove sono protetti dai prodotti chimici. L’applicazioni di reti antinsetto sulle aperture delle serre può escludere questo parassita.
tali o in un’area protetta della pianta. Gli adulti appaiono e si alimentano su fiori, boccioli e foglie giovani. L’intero ciclo dall’ovoposizione alla schiusa dell’adulto può impiegare da 12 giorni nel periodo caldo a 44 giorni nel periodo freddo.
Eric Darley
Settembre 2022 Clamer informa
66 TECNICA
Coltivazione del porro
sono anche essere cucinati da soli o mangiati crudi in insalata. Anche se il loro odo re è piuttosto pungente hanno un sapore delicato. I porri sono principalmente coltivati in piccole aziende extraurbane che riforniscono i mercati, ma stanno diventando popo-
Introduzione
I porri (Allium porrum) fanno parte della famiglia delle ci polle, Amaryllidaceae. Sono coltivati per i loro «steli» spessi e bianchi, che sono proprio le basi allungate delle foglie. Deliziosi nelle minestre, stu fati e usati in altri piatti, pos-
Il Clima Mentre le varietà di cipolle sono abbastanza esigenti in fatto di temperatura e di lunghezza del giorno, le varietà di porri lo sono meno. La ragione principale di questa maggiore adattabilità è che, a differenza delle cipol le, i porri non formano bulbi, né hanno periodi di riposo. Quindi possono essere raccolti per un lungo periodo. I porri sono anche più tolleranti al freddo ma, come le cipolle, vengono indotti a seme dalle basse temperature invernali. L’escursione migliore delle temperature per la crescita e la resa è compresa tra 13 e 24°C.
67 lari anche negli orti domestici. Sono un buon sostituto delle cipolle, sono molto adattabili e posso no essere coltivati in molte condizioni differenti.
Il terreno I porri preferiscono un terreno profondo, fertile e friabile con molta materia organica. Un terreno ben drenato e leggero
zione dovrebbe essere profonda, con successive coltivazioni volte a produrre un ambiente umido e friabile. Se il terre no non è molto fertile, applicare un concime complesso o stallatico animale ben maturo subito dopo la coltura precedente. Non applicare prodotti animali biologici, come fertilizzanti, sangue e ossa, immediatamente prima della piantagione perché attirano la mosca dei semi di mais le cui larve attaccano i semi in germinazione.
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consente di piantare e racco gliere facilmente e contribuire alla produzione di prodotti puliti e presentabili. I porri non amano i terreni acidi ma preferiscono terreni basici con pH uguale o superiore a 6. Se il terreno è troppo acido, applicare uno o due mesi prima della calce agricola o dolomite per alzare il pH del terreno. Una preparazione completa del terreno è importante per eliminare le erbacce e pro durre un ambiente idoneo per l’impianto. La prima lavora-
Per determinare il fabbisogno di fosfati e potassio è consigliabile effettuare un’analisi del L’azototerreno.viene
Concimazione
fertilizzanti complessi con rapporti di circa 1: 1: 1 sono soddisfacenti, ma vanno usati in quantità maggiori a causa dei loro titoli più bassi. Mescolare il fertilizzante al terreno sotto la fila delle piante in coltivazione, prima o dopo la piantagione. Ammendare con azoto se la
in genere applicato in più riprese durante la stagione di crescita; alcuni coltivatori utilizzano anche un concime starter per le se menti contenente azoto ammoniacale, fosforo idrosolubile (P2O5), zolfo e ormoni della crescita (citochinine) per stimolare lo sviluppo delle radici e l’assorbimento dei nutrienti.
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I porri sono relativamente esigenti in termini di concimazione e necessitano di terreni fertili con buon contenuto di fosforo (P) e potassio (K).
Le colture ricevono in genere 250300 kg di N/ha in tre applicazioni a distanza di circa due-tre settimane dalla comparsa della coltura.
Per la coltura svernante, somministrare 50-100 kg/ha (2040 kg/acro) di azoto all’inizio della primavera per favorire il L’irrigazionerinverdimento.viene applicata quando è necessario, e il pe riodo principale va da luglio a Anchesettembre.altri
70 coltura langue e le piante non sono verde brillante.
Pertaro.la produzione di piantine, seminare i semi a 1 cm di profondità in righe distanti tra loro 10-15 cm. Quando le piante sono piuttosto spesse e alte circa 20 cm si infilano in buchi profondi circa 23 cm con una spaziatura di circa 60 cm tra una fila e l’altra. Spaziare le piantine a 15-18 cm di distanza lungo la fila e poi annaffiare.
Controllo delle infestanti È essenziale controllare le erbacce. Quando le piante sono in un solco, riempire gradualmente il solco di terra, può essere sufficiente per soppri-
Piantagione I porri possono essere seminati direttamente, e trapiantati in seguito. I periodi di piantagione sono da febbraio a maggio, e da settembre a dicembre. Ci sono due sistemi di produzione la perforazione del suolo diretta. Uno è quello di avere aiole con cinque o sei righe distanti tra loro 30 cm. L’interramento non è possibile con questo metodo e quindi gli ‘steli’ sono più corti. Con l’altro sistema le righe sono a 45-50 cm in modo che gli ‘steli’ possano essere sbiancati ricoprendoli con terra. Le piante devono essere almeno a 10 cm di distanza per sviluppare un ‘gambo’ di dimen sioni ragionevoli. Servono da 1,5 a 3 kg di sementi per et-
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I porri non sono competitivi contro le infestanti, quindi il controllo dovrebbe essere basato su una robusta preemergenza, seguita da irrorazioni post-emergenza poche e frequenti per garantire che le colture siano mante nute pulite. Ciò è reso sempre più difficile dalla mentocomemealtretrovarecuiautorizzati,prodottiriduzionecontinuadeichimiciperpotrebberospazionuovefor-dicontrolloiltratta-localiz-
mere le erbacce. Con la semi na diretta è necessario usare un Proteggereerbicida.
i porri durante la lunga stagione di crescita è una grande sfida, resa più dif ficile dalla perdita di prodotti chimici disponibili. Non abbiamo più la possibilità di utilizzare gli erbicidi post-emergenza Totril (ioxinil) e Aramo (tepraloxydim), ad esempio. Lo ioxinil era la colonna portante del controllo post-emer genza delle infestanti a foglia larga. Prodotti come Aramo erano particolarmente efficaci sulla gramigna annuale e non esiste attualmente un’alter nativa, quindi il controllo futuro delle infestanti potrebbe essere un problema. La zappatura meccanica o la rincalzatura offrono alternative non chimiche, tuttavia queste pratiche sono costose e possono ridurre l’efficacia delle irrorazioni residue se ef fettuate troppo presto.
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Patologie
Il momento chiave per il con trollo delle patologie ha inizio non appena la chioma si infittisce, che solitamente avviene a settembre o ottobre, per poi proseguire per tutto l’inverno.
bianco (Sclerotium cepivorum) è una malattia del terreno, quindi può rappresentare un problema maggiore nel caso in cui i porri siano coltivati a distan za ravvicinata nella rotazione con altre colture. È disponibile una gamma ragionevole di fungicidi (per lo più approvati off-label), quindi il controllo delle malattie non rappresenta un problema particolarmente grave. Tuttavia, le future restrizioni
I tripidi sono il problema più grave, soprattutto a causa dei danni visivi causati agli steli. I tripidi colpiscono le colture
I porri devono affrontare diverse malattie principali, tra cui la fusariosi, la phytophthora, la ruggine e il marciume bianco (Sclerotium cepi vorum). La pressione delle malattie varia a seconda del clima e i porri prediligono inverni freddi ma asciutti per un controllo naturale delle Ilmalattie.marciume
dell’UE sui pesticidi potrebbero aumentare i problemi di resistenza a quelli rimasti.
Parassiti
zato o altre pratiche innovative.
73 non appena le con dizioni sono sufficientemente calde, di solito da maggio a Laottobre.resistenza ai pire troidi sta rendendo molto più difficile il controllo, soprattutto perché le opzioni di controllo chimico sono così limitate, anche se sono allo studio nuovi principi attivi pro mettenti, ma non ancora Altriapprovati.potenziali parassiti sono la falena del porro (Acrolepiopsis assectella), o minatore delle foglie di cipolla platura).moscagymnostoma),(Phytomyzaeladeisemi(DeliaQuest’ultima può essere solitamente controllata at traverso il trattamento delle sementi.
In generale, irrigare abbastanza spesso per mantene re il terreno umido e quindi evitare qualsiasi arresto della crescita. Raccolto
Irrigazione
I porri vengono raccolti quando sono abbastanza grandi, e questo richiede almeno 5-6 mesi di coltivazione, dopo la piantagione. Sono più diffici li da raccogliere delle cipolle perché le piante sono ancorate più profondamente nel terre-
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al momento del raccolto. Un metodo di raccolta è quello di abbattere le piante con un coltello trai nato da un trattore, togliere le piante dal terreno, lavare le radici e gli steli, tagliare le fo glie e le radici e prepararle a mazzi di tre a sei piante. Anche se i porri devono essere mangiati il più presto possibile dopo la raccolta, si conservano abbastanza bene per un massimo di tre mesi ad una temperatura di 0 ° C e umidità relativa del 90-95%.
no e le radi ci, più maturanoattive,proprio
Essendo una pianta monocotiledone, i porri condividono alcune caratteristiche con le piante erbacee. Hanno un sistema radicale fibroso e queste radici si sviluppano dalla base dell’impianto. La bagnatura periodica della base è necessaria per incoraggiare la formazione di molte radici. Quando le piante sono di quattro mesi le radici saranno penetrate fino a una profondi tà di 45-60 cm.
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TECNICA 76 Settembre 2022 Clamer informa
Le pratiche di concimazione e i livelli di pH del substrato devono essere adattati in maniera specifica per la coltivazione di ortensie da fiore di colore blu o rosa. Le ortensie richiedono generalmente
Hydrangea macrophylla
bassi livelli di concimazione, e crescono in maniera ottimale con un apporto di 100-150 ppm di azoto (N). Per quanto riguarda le ortensie blu, è necessario mantenere valori di pH del substrato compresi
77 tra 5,2 e 5,5. Per ac centuare la colorazione blu dei sepali, è necessario mantenere il pH del substrato al di sotto di 5,5 e seguire tecniche di concimazione particolari. Inoltre, le ortensie sono suscettibili ai disturbi da pH elevato e svi luppano una carenza di ferro (Fe) se il pH del substrato assume valori superiori a 6,5. Parametri nutrizionali di riferimento Categoria pH I: • Da 5,2 a 5,5 Esigenze di concimazione: • Basse - da 100 a 150 ppm azoto (N) EC Categoria A: • Sospensione acquosa 1:2: da 0,4 a 0,6 mS/cm • SME (estratto saturo): da 0,9 a 1,3 mS/cm • PourThru: da 1,3 a 2,0 mS/cm Controllo nutrizionale nella coltivazione di piante di Hydrangea di colore blu Le piante di Hydrangea richiedono poca concimazione. Si consiglia di mantenere un tasso di concimazione compreso tra 100 e 150 ppm di azoto (N). Un livello di sali solubili troppo basso [indicato dal valore della conducibi
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lità elettrica (EC)] può infatti causare clorosi (ingiallimento; Fig. 1) o arrossamenti (Fig. 2) nella pagina in feriore del fogliaUname. leclorositovataelettricaconducibilità(EC)eledelsubstra-puòcausaremargina-oimbrunimento (necrosi) delle foglie inferiori (Fig. 3).
Se la conducibilità elettrica (EC) aumenta oltre al livello ottimale, effettuare alcune irrigazioni con acqua pura per Seabbassarla.laconducibilità elettrica (EC) è eccessivamente alta, applicare due irrigazioni di acqua pura per lisciviare i sali in eccesso (questa procedura drastica si traduce in uno spreco
Elemento
Fosforo (%) 0.25- 0.70 <0.20
Ferro (ppm) 50- 300 <60
Calcio (%) 0.60 - 2.00 <0.60
Magnesio (%) 0.22 - 0.61 <0.08
Livello degli elementi nutritivi alla comparsa dei primi sintomi di carenza
Intervallo di sufficienza
Azoto (%) 2.24 - 5.60 <1.50
Il livello del pH del substrato va mantenuto nel range di valori compresi tra 5,2 e 5,5. Valori inferiori o superiori a
1 FonteBryson et al. (2014).Nota: Nei dati non è stata specificata alcuna tipologia di colore
Zinco (ppm) 20- 200 <20
Intervallo di valori raccomandati derivante dall’analisi dei tessuti fogliari di Hydrangea
Potassio (%) 2.20 - 7.80 <1.00
Rame (ppm) 1- 25 <4
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Boro (ppm) 20- 50 2<5
Manganese (ppm) 38- 300 <8
Zolfo (%) 0.20- 0.70
Molibdeno (ppm) 0.09 - 0.22 ≤1
2 Fonte: Bailey (1989), in base alla cultivar`Rose Supreme’ 3 ---= non segnalat-o dell’investimento effettuato per l’acquisto del fertilizzan te già distribuito e può essere evitato monitorando attentamente la conducibilità elettri ca (EC) e intervenendo prima che il livello diventi eccessivo).
elevato inibisce l’assorbi mento del ferro (Fe), causando clorosi internervale delle foglie superiori (Fig. 4). La carenza di ferro si può correg gere trattando la coltura con una soluzione a base di chelato di Unferro.pHtroppo basso causa l’assorbimento eccessivo di ferro (Fe) e manganese (Mn), causando fitotossicità ed i sintomi
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questi valori limite possono causare disturbi nutrizionali indotti da un pH troppo basso o troppo alto (Landis e Whipker, Un2017).pH
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Il mantenimento di un ridotto tasso di concimazione, compreso tra 100 e 150 ppm di azoto (N), e di un pH compreso tra 5,2 e 5,5 dovrebbe permettere la produzione di ortensie blu sane (Fig. 5), prevenendo al contempo la comparsa di disturbi nutrizionali.
Bibliografia
Landis, H. and B.E. Whipker. 2017. Nutrient management strategies for ensuring blue coloration of greenhouse hydrangeas. e-GRO Alert 6-04, p. 6.
Bailey, D.A. 1989. Hydrangea production. Timber Press Growers Handbook series 3. Portland, OR. Bryson, G.M., H.A. Mills, D.N. Sasseville, J.B. Jones, Jr., and A.V. Bar ker. 2014. Plant analysis handbook III. Micro-Macro Publishing, Inc., Athens, GA.
ad essa associati. La tossicità di ferro e Mn può essere risolta con un’applicazione di calce idrata per correggere (alzare) il pH.
Riassumendo