Animazione e colore / caratterizzazione, mood, storytelling

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ANIMAZIONE e COLORE caratterizzazione mood storytelling


Claudia Quagliarini 869788 A.A. 2018/2019 Tesina di linguaggi audiovisivi Animazione e colore: caratterizzazione, mood, storytelling Corso di Storia contemporanea e linguaggi della comunicazione visiva Docenti: P. Castelli, S. Giusti Corso di Laurea in Design della Comunicazione Politecnico di Milano


ANIMAZIONE E COLORE: caratterizzazione, mood, storytelling



INDICE Colour in Storytelling

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Video-essay

ROYGBIV

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Pixar supercut

Persona 5

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Title design

Sitografia

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Colour in Storytelling Scritto, montato e recitato da: Lewis Bond https://www.youtube.com/watch?v=aXgFcNUWqX0

FILMOGRAFIA 2001: A Space Odissey; A Separation; About Schmidt; Ali Baba and the Forty Thieves; Amelie; Apocalypse Now; Birdman; Blue Is The Warmest Colour; Breaking Bad; Bronson; The Cabinet of Dr. Calgary; City of God; Crounching

the hidden Dragon; The Departure of Harlequin & Pierrette; Drive; The Easter Eggs; Enter The Void; Eyes Wide Shut; Fight Club; Gone With The Wind; Greed; Haxan; Her; Hero; Howl’s Moving Castle; I Am Love;

In The Mood For Love; Inglorious Basterds; Irreversible; Kill Bill, Les Kiriki; The Life & Passion of Jesus Christ; Life of Pi; Malcolm X; Miniature Theatre; Moonrise Kingdom; O Brother Where Art Thou; Only God Forgives, Pan’s Labyrinth; Pierrot Le Fou;

Prolific Magic Egg; Ran; Reservoir Dogs; Schindler’s List; Serpentine Dance, Spring Breakers; Star Wars, The Band Wagon, The Cook, The Thief, His Wife & Her Lover; The Dreamers; The Godfather; The Holy Mountain; The Last Emperor; The Matrix, The Royal;

Teenenbaums; The Sixth Sense; The Wizard of Oz; Three Colours Blue; Three Colours Red; Three Colours White; Tokyo Drifter; Traffic Unbreakable; Up; Vertigo; Volver; Voyage To The Moon We Need To Talk About Kevin


What is colour? If someone asks you that question, what do you say? How do you explain what magenta looks like?

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Dal punto di vista puramente fisico, il colore è una reazione psicologica umana alle diverse lunghezze d’onda che costituiscono la luce, ci permette di percepire il mondo intorno a noi. Ma in che modo l’utilizzo del colore può influenzare la narrazione, il visual storytelling all’interno dei film? Con lo sviluppo del cinema a colori, essi sono diventati un mezzo per comunicare allo spettatore delle informazioni in modi diversi rispetto alla semplice narrazione: ne sono un esempio i lavori di DW Griffith, Benjamin Christiansen ed Erich van Stroheim. Si inizia quindi a indagare l’aspetto non solo puramente visivo, ma anche le implicazioni psicologiche che i vari colori hanno sugli spettatori.

(in alto) Frames di Intolerance (D.W. Grittith, 1926) (a sinistra) Frames di Haxan (Benjamin Christiansen , 1922) 8


L’avvento del Technicolor diede accesso agli artisti ad una vasta libertà di utilizzo del colore. Si iniziò a capire l’importanza della costruzione di un’estetica e dell’utilizzo del simbolismo all’interno delle opere di cinema. Questo perché gli esseri umani tendono ad avere delle reazioni naturali e istintive di fronte all’impiego di un colore piuttosto che di un altro: questo ha portato alla creazione di codici per caratterizzare le scene o le storie a seconda che esse abbiano un’atmosfera cupa, passionale, di pericolo o di scoperta.

Frame di The Wizard of Oz (Victor Fleming, 1926)

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Irreversible (Gaspar Noé, 2002) Il rosso è utilizzato per comunicare la violenza.

In the mood for Love (Wong Kar-wai, 2000) Il rosso è utilizzato per comunicare la passione.

Life of Pi (Ang Lee, 2012) Il verde caratterizza la natura e richiama un senso di libertà

The Matrix (The Wachowskis, 1999) Il verde caratterizza l’intero film e richiama un senso di oppressione e disagio

Questo tuttavia non significa che ogni colore abbia un utilizzo univoco o ristretto: per esempio, risulta che il rosso sia il colore a cui noi umani reagiamo in maniera più forte, e come può essere impiegato per dipingere la violenza e il sangue, allo stesso modo può simboleggiare l’amore e il calore. Se da un lato quindi sono state studiate le nostre risposte emotive a determinati colori, è anche vero che un aspetto determinante nel comunicare un mood, un messaggio, una caratteristica, è l’impiego che un artista fa del colore all’interno della storia.


TEORIA DEL COLORE Modello HSV:

HUE

SATURATION

VALUE

Hue: tinta. È il colore nella sua forma pura. Saturation: saturazione. È la quantità di colore presente nella tinta: più è alta, più il colore è intenso, meno è alta, più il colore è vicino al grigio. Value: valore. Più il valore è alto, più il colore è luminoso, più è basso, più sarà scuro.

Moonrise Kingdom (Wes Anderson, 2012) Viene utiizzato uno schema di colori monocromatico, basato sul giallo

Oggigiorno, è usanza avvalersi di determinati schemi e criteri per accostare i colori fra loro, in seguito a decenni di sperimentazioni. Gli obbiettivi che gli schemi di colori perseguono, sono di solito i seguenti: da un lato l’equilibrio, dall’altro la dissonanza. Questi espedienti servono per comunicare allo spettatore delle informazioni in maniera non verbale. BALANCE (equilibrio) Le armonie vengono create solitamente attraverso: colori monocromatici, analoghi, complementari o triadici.

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Amélie ( Jean-Pierre Jeunet, 2001) Viene utiizzato uno schema di colori complementari, basati sul rosso e sul verde

Pierrot le Fou ( Jean-Luc Godard, 1965) Viene utiizzato uno schema di colori triadici, ovvero equidistanti l’uno dall’altro sulla ruota dei colori: rosso, giallo e blu

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DISCORDANCE (dissonanza) È l’effetto che si ottiene inserendo nella scena un elemento che rompe le armonie create dagli schemi di colori, catturando l’attenzione dello spettatore. Si tratta di risposte psicologiche che non possiamo controllare, e che all’interno di un film o di una scena riescono a veicolarci determinati messaggi in maniera chiara e immediata: ad esempio, in Star Wars sappiamo chi sono i buoni e chi i cattivi, semplicemente guardando il colore delle spade laser. 2001: A Space Odyssey (Stanley Kubrik, 1968)

Star Wars: Episode V - The Empire Strike Back ( Irvin Kershner, 1980)

Amélie ( Jean-Pierre Jeunet, 2001) 13


Una volta compresa l’importanza di un utilizzo ragionato del colore all’interno di un’opera audiovisiva, è necessario capire come poterlo integrare alla narrazione della storia. Questo avviene attraverso due tecniche nello specifico.

ASSOCIATIVE (associazione) Può essere la tinta primaria di uno schema di colori, oppure la ripetizione di uno o più colori per tutto il corso del film. Ciò porta lo spettatore ad associare un determinato colore ad un personaggio, una situazione o un’idea, e questo può avvenire anche a prescindere dall’uso tradizionale che si fa di quel colore: ad esempio ne Il Padrino, è l’arancione ad essere associato alla morte, piuttosto che il rosso o il nero.

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(in fondo alla pagina) The Godfather (Francis Ford Coppola, 1972) (sotto) Unbreakable (M. Night Shyamalan, 2000) Il personaggio di Elijah Price (Samuel L. Jackson) è associato al colore viola


TRANSITIONAL (transizione) È l’espediente con cui un cambio all’interno della palette ricorrente di un film, simboleggia un cambiamento dell’ambiente o di uno o più personaggi. Questo può essere legato ad elementi più visibili, come i luoghi, così come ad altre cose più complesse, come lo sviluppo psicologico e i pensieri di un personaggio.

Malcolm X (Spike Lee, 1992) Lo stile di vestiario acceso e stravagante del protagonista all’inizio del film muta completamente e diviene più sobrio e serio con l’avanzare della storia e la conversione all’Islam.

Blue is the warmest color (Abdellatif Kechiche, 2013) Il blu è il colore associato all’amore e alla passione di Adele per Emma, e cambia di tonalità e intensità nel corso del film, seguendo la storia della protagonista. 15


ROYGBIV: A Pixar Supercut Montaggio di: Rishi Kaneria (@rishikaneria) Musica di: Moderat https://vimeo.com/105089367

FILMOGRAFIA Toy Story A Bug’s Life Toy Story 2 Monsters, Inc. Finding Nemo The Incredibles Cars Ratatouille WALL-E Up Toy Story 3 Cars 2 Brave Monsters University


I film di animazione presentano una serie di sfide tecniche molto diverse rispetto ai live action: quando i limiti del mondo reale non esistono più, gli artisti si trovano a creare l’intero contesto narrativo da zero. Nonostante le intenzioni possano essere quelle di ricreare uno spazio iperrealistico, la possibilità offerta è quella di abbandonare i principi del realismo a favore di una diversa prospettiva della realtà.

Del resto, solamente l’animazione è in grado di dare vita ad oggetti inanimati, sfidare ogni legge della fisica e creare riprese ed effetti speciali al di là di ciò che è possibile fare con i film in live action. Per tale motivo, l’utilizzo del colore è sempre stata non solo una sfida tecnica per gli animatori, ma anche un campo vastissimo da esplorare sempre più a fondo, intrecciando conoscenze di ambito scientifico, artistico e psicologico. 17


RED Il rosso è il colore degli estremi. Rappresenta l’amore e la passione, la seduzione, il calore, il lusso; ma anche la violenza, il pericolo, il sangue o il fuoco. Sin dall’antichità, il rosso è sinonimo di energia e di forza vitale, e molto del suo simbolismo è un retaggio di questo passato. Nella civiltà greca ad esempio era associato anche alle qualità eroiche. All’interno del cristianesimo invece, il rosso diviene simbolo della crocifissione e del sangue di Cristo. Per tali motivi e per la sua lunghissima tradizione, il rosso è il colore che più di tutti scatena delle reazioni inconsce psicologiche e fisiche all’interno dell’uomo.

(da sinistra a destra) Wall-E (Andrew Stanton, 2008) Brave (Mark Andrews Brenda Chapman, 2014) Finding Nemo (Andrew Stanton, 2003) Ratatuille (Brad Bird, 2007) 18


ORANGE L’arancione è il solo colore all’interno dello spettro dell’arcobaleno il cui nome sia stato preso da un oggetto: esso infatti deriva dall’arancia. È un colore molto legato alla natura, in quanto presente all’interno degli scenari dell’alba e del tramonto, nel fuoco, nei frutti e nelle verdure, nei fiori e in moltissimi agrumi. Per tale motivo, l’arancione è sinonimo di energia, vitalità, eccitazione e avventura; allo stesso tempo è spesso considerato un colore quasi “esotico” e può essere molto irritante da guardare, di poco gusto, pacchiano, poco serio.

(da sinistra a destra) Monsters, Inc. (Pete Docter, 2001) Up! (Pete Docter, 2009) The Incredibles (Brad Bird, 2004) Toy Story 3 (Lee Unkrich, 2010) 19


Toy Story 2 (John Lasseter, 1999)

YELLOW Il giallo è il colore più luminoso dello spettro, ed è fra quelli che catturano più facilmente la nostra attenzione. Per via della sua vitalità, è il colore che rappresenta l’innocenza dell’infanzia, la spensieratezza, la felicità, l’ottimismo, il divertimento, la creatività, la luce del sole. Tuttavia, esso possiede anche dei significati tutt’altro che positivi: può simboleggiare infatti anche la codardia, il tradimento, l’egoismo o la follia. Esso è usato, all’interno 20

della segnaletica, per segnalare il pericolo: invita al prestare attenzione e all’essere cauti in una determinata circostanza, sia essa legata alla guida, alla manutenzione, all’utilizzo di determinate sostanze o all’assunzione di un farmaco. Del resto, nell’antichità i pigmenti gialli erano spesso ottenuti da materiali tossici, come il cadmio, il piombo o il cromo, e per tale motivo questo colore può simboleggiare anche la malattia.

Up! (Pete Docter, 2009) Monsters, Inc. (Pete Docter, 2001)


GREEN Da sempre, il verde è stato un colore profondamente legato alla natura. Per questo motivo è stato associato alla crescita, alla rinascita e alla fertilità, e in molte culture (come quelle musulmane) è un colore sacro. Più in generale, ancora oggi il verde è il colore legato al mondo naturale, e quindi alla libertà, alla speranza e alla positività; per le stesse ragioni, è anche globalmente divenuto il simbolo dell’ecologismo. Allo stesso tempo però il verde è il colore associato all’invidia, al disgusto, alla corruzione e ai cattivi presagi.

Toy Story (John Lasseter, 1995)

Toy Story 3 (Lee Unkrich, 2010)

Wall-E (Andrew Stanton, 2008)

(in alto) Cars (John Lasseter Joe Ranft (co-director), 2006) 21


BLUE Il blu è il colore dello spettro con il più complesso e contraddittorio sistema di significati e associazioni, che spesso si diversificano anche in base alla sfumatura adottata. I toni più scuri e profondi vengono usati per comunicare solidità, fiducia, autorità, mentre quelli più accesi – associati all’oceano – portano chiarezza, forza e affidabilità. Le tonalità più chiare invece – associate al cielo – significano pace,intangibilità, spiritualità e infinitez22

za. Nel complesso quindi, il blu è il colore della lealtà, dell’ingegno e della professionalità, e per questo motivo è il più utilizzato all’interno del corporate design, specie in realtà collegate alla tecnologia. Allo stesso tempo però, il blu è un colore molto malinconico, ed è collegato all’isolamento e alla solitudine, alla tristezza, al freddo, alla depressione: in generale a tutto ciò che è separazione dagli altri e assenza di vitalità.


INDIGO L’indaco, come colore di transizione fra il blu e il viola, possiede un po’ le connotazioni di entrambi. Da un lato la sincerità e l’integrità, la responsabilità, l’idealismo e il potere dell’intuizione, dall’altro l’intensità, la creatività, la ricercatezza. È un colore che viene spesso associato alla saggezza e all’esperienza, ma al contempo, in quanto più profondo e intenso del blu, può anche significare paura, inquietudine, e richiamare le atmosfere dell’incubo.

A Bug’s Life (John Lasseter, 1998) The Incredibles (Brad Bird, 2004) Finding Nemo (Andrew Stanton, 2003) Monsters, Inc. (Pete Docter, 2001)

Cars (John Lasseter Joe Ranft (co-director), 2006) 23


VIOLET Il viola è probabilmente uno dei colori più rari da trovare in natura, e per questo motivo è sempre stato una delle tinte più difficili e costose da produrre. Dal momento che le tinture viola erano impiegate solamente per individui potenti, spesso regnanti o di sangue reale (e, con l’avvento del cristianesimo, sacerdoti), il colore viola è stato associato al potere, al lusso, alla ricercatezza e al privilegio. Allo stesso modo, è divenuto simbolo di magia, mistero, spiritualità, ma anche creatività e fantasia. D’altro canto, la sua associazione con il potere lo ha portato a divenire icona del lusso eccessivo, della pomposità e quindi di arroganza, e della decadenza. In natura, inoltre, i colori particolarmente accesi servono spesso come avvertimento della pericolosità dell’animale o pianta che li indossa: il viola è quindi anche simbolo del veleno, di qualcosa di logorante, pesante, che corrode e agisce lentamente.

Finding Nemo (Andrew Stanton, 2003) Monsters, Inc. (Pete Docter, 2001) 24



Persona 5 Opening Sequence https://www.artofthetitle.com/title/persona-5/

Game Director Katsura Hashino Game Art Director Masayoshi Suto Data di uscita (Giappone) 4 aprile 2017 Studio Atlus

Opening Storyboards and Animation Director Sayo Yamamoto Animation Supervisor Kōichi Arai Color Coordinator Izumi Hirose Key Animators Kōichi Arai, Tetsuya Nishio, Satoru Utsunomiya

CGI sublimation CGI Animator Hiroki Tanji Editor Junichi Uematsu Animation Production Production I.G Canzone “Wake Up, Get Up, Get Out There”, Lyn Inaizumi Compositore Shōji Meguro


Persona 5 è un videogioco di ruolo giapponese con elementi di simulatore di vita, uscito per PlayStation 3 e PlayStation 4. È il sesto titolo della serie videoludica di Persona. La storia è ambientata nell’anno 20xx, nella città di Tokyo. I protagonisti sono dei liceali in grado di entrare in una dimensione parallela cognitiva, denominata Metaverse: lì operano come Phantom Thieves of Hearts, e attraversano dei Palace (luoghi creati dalla cognizione delle persone) per poter rubare i desideri distorti di adulti corrotti, in modo da causare un profondo cambiamento nel loro animo e riformare la società. 27


La sequenza di apertura è ambientata per la maggior parte nei pressi della stazione di Shibuya, snodo cruciale del traffico ferroviario di Tokyo nonché luogo ricorrente e di importanza centrale all’interno del gioco. Se ne riconosce in particolar modo l’iconico attraversamento pedonale, ripreso dall’alto e sopra il quale compare e si staglia Arsene, la Persona del protagonista (ultima immagine in basso a destra).

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L’animazione del titolo richiama per stile e composizione una Calling card, lo strumento che i protagonisti usano per dare un ultimatum alle persone che hanno preso di mira

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L’ambiente urbano possiede uno spazio notevole all’interno dell’animazione, svolgento una funzione di scenografia. Non si tratta tanto di uno spazio attivo e vivo, quanto più di uno sfondo, un contesto con i cui protagonisti interagiscono e in cui si stagliano. 30

Le architetture e gli sfondi infatti, seppur discretamente dettagliati, sono caratterizzate da colori neutri, appartenenti alla palette del grigio e del nero: l’attenzione viene concentrata sui personaggi e le loro movenze, lo scorrere dei treni, la pioggia che cade.


Nella maggior parte delle sequenze localizzate in un ambiente esterno, infatti, piove: questo può essere considerato un richiamo ad uno dei momenti finali del gioco, in cui l’intera città di Tokyo si fonde con il Metaverse, e viene inondata da una fitta pioggia rossa. I Mementos, una sorta di inconscio collettivo e obbiettivo finale dei protagonisti, assumono le sembianze della rete metropolitana della città. Essa possiede quindi un’importanza primaria, fisica e metaforica, all’interno del gioco

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I personaggi protagonisti del gioco ci vengono introdotti attraverso delle azioni caratteristiche che anticipano elementi chiave del loro sviluppo all’interno della storia: Ryuji (1) corre all’impazzata, Yusuke (2) dipinge con foga, Futaba (3) scrive codice al pc, Makoto (4) studia.

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Alcuni di loro inoltre vengono a più riprese mostrati nell’atto di eseguire coreografie del pattinaggio di figura su ghiaccio: si tratta di un tocco personale della regista e storyboarder Sayo Yamamoto, grande appassionata di pattinaggio su ghiaccio (si veda l’anime Yuri on Ice!!, interamente basato su questo tema, di cui si è occupata della regia).


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Questo espediente serve non solo a comunicare il contrasto fra dei personaggi che eseguono un “libero” di pattinaggio sul cemento delle strade cittadine, ma in più occasioni è utilizzato come elemento di transizione fra le scene della sequenza, ed è coordinato con la musica. In generale si nota uno studio molto accurato dei punti di passaggio fra le scene dell’opening. La stessa cura è impiegata per la navigazione all’interno dei menù del gioco e le schermate di caricamento, più simili a veri e propri spezzoni animati che a momenti di transizione. L’intento è comunicare al giocatore la sensazione di un unico flusso di eventi, che rimane ininterrotto ed è godibile senza dover assistere a stacchi forzati da cause esterne.

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La palette di questa sequenza di apertura è coordinata con il resto dell’immagine visiva del gioco: bianco, nero e rosso, quest’ultimo a simboleggiare la ribellione del gruppo dei protagonisti nei confronti delle ingiustizie e delle aspettative della rigida società giapponese. Questi tre colori costruiscono in maniera efficace quello che sarà il mood e l’estetica del gioco: esso infatti, pur non essendo ovviamente tricromatico, conserva questa triade come leitmotiv per tutto il corso della partita. A partire dalla divisa scolastica del protagonista sino alla caratterizzazione dei Mementos, uno dei luoghi chiave della storia.

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Ăˆ importante notare come, all’interno dei titoli di testa, le uniche eccezioni a risaltare sullo sfondo del rosso/bianco/nero siano impiegate nella maggior parte dei casi per caratterizzare fisicamente i personaggi e identificarli.

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SITOGRAFIA L. Baker, “Manipulating the Audience’s Emotions With Color”, The Beat, 2 agosto 2016, https://www.premiumbeat.com/blog/manipulate-emotions-with-color-in-film/ N.d, “What is Color Science – Let Pixar Teach You! ”, Indie Film Hustle, 27 aprile 2018, https://indiefilmhustle.com/color-science-let-pixar-teach/ M. Risk, “How to use color in film - 50+ examples of movie color palette ”, StudioBinder, https://www.studiobinder.com/blog/how-to-use-color-in-film-50-examples-of-movie-color-palettes/ http://www.digital-intermediate.co.uk/examples/3strip/technicolor.htm https://www.colorpsychology.org https://blog.sakugabooru.com/2017/05/08/the-animation-of-persona-5/ https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/people.php?id=22577

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