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“Le Capitali dell’Europa Centrale” Scuola media “Materdona-Moro”, plesso “G.F. Maya Materdona”, MESAGNE (BR). In particolare si ringraziano gli alunni della 2^C: Borgio Andrea
Lubiana
Danisi Gianmauro
Parigi
Demitri Mattia
Berlino – Revisione - Grafica
Grassi Francesco
Amsterdam
Greco Giuseppe
Bruxelles - Lussemburgo
Merico Elisea
Varsavia
Milizia Stefano
Minsk – Chișinău – Revisione - Grafica
Neagu Florina
Bucarest
Norberti Francesca
Mosca
Pagliara Alessio
Berna - Vaduz
Passaro Valeria
Bratislava - Budapest – Kiev – Revisione Grafica
Punzi Aurora
Praga
Rini Edoardo
Direzione – Revisione – Copertina – Introduzione - Grafica
Santacesaria Stefano
Vienna
Spagnolo Gabriele
Monaco
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INDICE Ringraziamenti
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Introduzione
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PARIGI
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MOSCA
16
VIENNA
24
PRAGA
30
BERLINO
36
BRUXELLES
44
BERNA
50
LUSSEMBURGO
56
VADUZ
60
AMSTERDAM
66
VARSAVIA
74
BUDAPEST
84
BUCAREST
90
BRATISLAVA
98
LUBIANA
104
MONACO
110
KIEV
118
CHIȘINĂU
124
MINSK
130
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GLI STATI
L’ Europa centro – occidentale comprende:
La Francia (Parigi) Il Belgio (Bruxelles) I Paesi Bassi (Amsterdam) Il Lussemburgo (Lussemburgo) Il Principato di Monaco (Monaco) La Svizzera (Berna) Il Liechtestenstein (Vaduz) La Germania (Berlino) L’ Austria (Vienna) La Slovenia (Lubiana)
L’ Europa centro – orientale comprende:
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La Polonia (Varsavia) La Repubblica Ceca (Praga) La Slovacchia (Bratislava) L’ Ungheria (Budapest) La Romania (Bucarest) La Bielorussia (Minsk) L’ Ucraina (Kiev) La Moldova (Chișinău) La Federazione Russa (Mosca)
GLI ASPETTI FISICI
Il rilievo dell’Europa centro – occidentale è in gran parte di recente formazione. Le pianure comprese tra la Vandea e la Pomerania dominano invece la fascia settentrionale. L’ Europa centro – orientale è costituita da tre catene montuose importanti: Urali Carpazi Caucaso. Le pianure sono fertili e intensamente coltivabili. La più importante è il Bassopiano Sarmatico. Nell’ Europa centro – occidentale si possono distinguere tre tipi di clima: Il clima umido caratterizza i territori della fascia più occidentale. Il clima continentale che comprende la fascia orientale e interna della Francia e buon parte della Germania. Il clima tipico dei territori montani che comprende una parte della Francia la Svizzera l’Austria e la Slovacchia occidentale. Nell’ Europa centro – orientale invece si possono distinguere tre tipi di clima: Il clima freddo subpolare che comprende i territori della Russia posti a nord Il clima temperato continentale caratterizza le zone a ovest interne al continente. Il clima temperato arido che comprende la zona più meridionale.
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Parigi
Parigi (dagli antichi abitanti, i Parisi) è la capitale e la città più popolosa della Francia, capoluogo della regione dell'Isola di Francia e l'unico comune ad essere nello stesso tempo dipartimento. È inoltre dopo Londra, Berlino, Madrid e Roma il quinto comune più popoloso dell'Unione europea. Il clima di Parigi è alquanto particolare, a metà strada tra il clima oceanico e il clima continentale. Generalmente si può dire che il clima di Parigi è quello tipico dell'Europa occidentale, caratterizzato dalla corrente del golfo, quindi un clima oceanico. L'inverno è caratterizzato da un'alternanza di periodi miti e piovosi (quando soffiano i venti umidi e tiepidi dall'Oceano Atlantico) e periodi invece più rigidi e nevosi (con minime anche di -10º) quando soffiano i venti dal Polo Nord o dall'Est. In inverno i giorni sono freddi, ma le temperature sono spesso sopra lo zero. Le gelate notturne sono frequenti, ma le temperature sotto i -5 °C si verificano di norma per qualche giorno all'anno. La neve è rara, ma la città vede a volte leggere nevicate o spruzzate leggere senza accumulo. Parigi fu fondata alla fine del III secolo a.C. da una tribù di galli (una popolazione di origine celtica). Nel 52 a.C. Giulio Cesare porta il territorio in mani Romane, ponendo fine a secoli di conflitti tra galli e romani. La dominazione romana finì nel V secolo con la conquista dei franchi e nel 508, il re franco Clodoveo I stabilì a Parigi la capitale del regno. Nel IX secolo i vichinghi invasero la costa occidentale della Francia, e dopo tre secoli di guerra penetrarono a Parigi iniziando così la guerra dei Cent'Anni tra l'Inghilterra normanna e la dinastia capetingia di Parigi. Il conflitto si concluse con la sconfitta dei francesi nel 1415 ad Agincourt e il dominio inglese su Parigi nel 1420. Ma nel 1429 una ragazzina passata alla storia come Giovanna d'Arco, riunì le truppe francesi e sconfisse gli inglesi a Orléans. Luigi XIV, il Re Sole, arriva al trono nel 1643 e rimane al potere fino al 1715. Il sovrano, a causa di ribellioni interne e notevole sperpero di denaro per la costruzione di grandiosi edifici, portò la città alla bancarotta. I suoi successori Luigi XV e Luigi XVI non migliorarono le cose e gli eccessi del secondo portarono, il 14 luglio 1789, alla rivolta dei parigini e alla famosa "presa della Bastiglia", evento che diede origine alla rivoluzione francese. Lo stato dopo la rivoluzione fu preso in mano da Napoleone Bonaparte che portò il regno di Francia alla conquista di buona parte dell'Europa. Ma questa sete di conquista lo portò alla sconfitta, prima in Russia nel 1812 e poi a Waterloo, in Belgio, nel 1815. Dopo la Prima guerra mondiale, tra gli anni '20 e gli anni '30, Parigi divenne un centro mondiale dell'arte. Nel 1940 i francesi subirono il duro colpo dell'invasione da parte dei nazisti che occuparono Parigi fino al 25 agosto 1944. Alla fine della guerra, Parigi riconquistò il suo ruolo di promotrice dell'innovazione che continua ancora oggi.
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Il suo soprannome di "Città della Luce” è dovuto al fatto che Parigi fu la prima città a illuminare le sue strade ed edifici importanti con la luce elettrica, ciò suscitò ammirazione in tutto il mondo, benché questo nome di potrebbe perfettamente adattare al fatto che Parigi precorre da sempre il suo tempo e lo dimostra il fatto che qui si forgiarono i diritti dell'uomo, ed i principi di libertà, uguaglianza e fraternità. STEMMA: « Di rosso alla nave equipaggiata e armata d'argento, fluttuante sopra delle onde del medesimo moventi dalla punta, al capo d'azzurro seminato di gigli d'oro ». La nave, chiamata Scilicet, era l'emblema della potente corporazione dei Nautes o Marchands de l'eau (mercanti dell'acqua), che gestì la municipalità durante il medioevo. Il motto della città, « Fluctuat nec mergitur » (« battuta dai flutti senza venir sommersa » è sempre un riferimento a questo battello.
Nati a Parigi Caroline Attia. Sciatrice che in attività si è dedicata unicamente alle discesa libera, esordisce in Coppa del Mondo il 9 dicembre 1978 sulle nevi italiane di Piancavallo, giungendo nona. Désirée Artôt (Parigi, 21 luglio 1835 – Berlino, 3 aprile 1907) è stata un mezzosoprano belga, figlia del compositore Jean-Désiré Montagney, detto Artôt. Max Aub (Parigi, 2 giugno 1903 – Città del Messico, 23 luglio 1972) è stato uno scrittore spagnolo. Nacque da padre tedesco e madre francese, cosa molto particolare dato che a quei tempi Francia e Germania erano coinvolte da una profonda rivalità politico-militare. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, nel 1914, si stabilì con la famiglia in Spagna, per l'esattezza a Valencia, decidendo in seguito di acquisire la cittadinanza iberica.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI
La Tour Eiffel. E' forse il monumento francese più famoso al mondo, simbolo indiscusso di Parigi e dell’ingegno umano: la Tour Eiffel. La Tour Eiffel, che si trova nel Champ de Mars, lungo la riva della Senna, prende il nome dal suo ideatore, Gustave Eiffel, che realizzò la struttura in ferro nel 1889, in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi dello stesso anno. Questa famosa "dame de fer" (la signora di ferro) come viene spesso chiamata affettuosamente dai Francesi, misura 324 metri di altezza, grazie anche alle sue antenne ed è stato a lungo la struttura più alta del mondo prima di essere sorpassata dal Chrysler Building di New York nel 1930. Tuttavia la torre Eiffel non è sempre stata venerata e un gran numero di artisti influenti dell'epoca hanno criticato rigorosamente la sua costruzione, invece il successo pubblico è stato immediato durante l'esposizione universale. Appena finito l'evento, però, la curiosità si abbassa, tanto che la torre Eiffel ha rischiato di essere distrutta al termine della sua concessione nel 1909. La Cattedrale Di Notre-Dame. Questa straordinaria e spettacolare costruzione gotica è sicuramente molto celebre e certamente, uno dei monumenti più visitati di Parigi. Se si entra in Cattedrale prima di una funzione religiosa si potrà partecipare ad un momento di raccoglimento e di preghiera, ed assistere all'accensione delle luci. Nella piazza antistante la Cattedrale è situato il chilometro zero punto di partenza per misurare le distanze delle strade di Parigi, tradizione vuole che chi lo calpesti torni un giorno nella capitale. Un giro all'esterno della Cattedrale farà apprezzare gli splendidi archi rampanti e una delle migliori vedute è proprio quella che si gode dal lungofiume ad est, soprattutto di sera quando il monumento è illuminato ad arte. Sul portale esterno sono scolpite illustrazioni dalla Bibbia, per renderla nota anche ai credenti analfabeti. Molto particolare L’Arc de Triomphe è uno dei monumenti simbolo di Parigi. La sua costruzione fu iniziata nel 1806 per volere di Napoleone Bonaparte in seguito alla vittoria della battaglia di Austerlitz, e venne ultimato nel 1936, durante il regno di Luigi Filippo.
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La Tomba Di Napoleone. La Tomba di Napoleone è situata sotto la cupola del Dome des Invalides a Parigi. Il corpo di Napoleone fu portato in questa chiesa nel 1840 in cui venne celebrata una solenne cerimonia, ed è chiuso in sei bare, una in lamiera, una in mogano, due in piombo, una in legno d'ebano e l'ultima in quercia. Esse sono state infine inserite in un grande sarcofago in marmo di porfido posto nella cripta proprio sotto la cupola della chiesa. Costruita dopo la guerra contro i prussiani del 1870, la Basilique du Sacré-Coeur di Parigi domina Montmartre. Progettata dall’architetto Paul Abdie, i lavori vennero iniziati nel 1875, venne ultimata intorno al 1920 e da subito fu deputata come luogo di pellegrinaggio dedicato a Gesù. Con una pianta a croce greca, la basilica si presenta come una costruzione imponente soprattutto per il suo color bianco abbagliante del marmo. La cupola centrale con un’altezza di 80 metri regala una splendida vista di tutta Parigi. Il mosaico raffigurante il Sacro cuore di Gesù dell’abside è tra più grandi del mondo, coprendo una superficie di 475 m². Il Centro Pompidou è nato dalla mente del Presidente Pompidou che volle creare un'originale istituzione culturale nel cuore di Parigi, focalizzato sull'arte moderna e contemporanea. Situato nel centro di Parigi, l'edificio disegnato da Renzo Piano e Richard Rogers, venne aperto al pubblico per la prima volta nel 1977 e ben rappresenta lo spirito dell'architettura del ventesimo secolo. Saint Eustache è una delle chiese più importanti di Parigi, costruita tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento in stile tipicamente gotico (il progetto è dell’architetto italiano Domenico da Cortona). La Grande Arche è il simbolo della Défense, il quartiere degli affari di Parigi caratterizzato da imponenti grattacieli. Questo edificio è opera dell’architetto danese Otto Von Spreckelsen. Materiali pregiati come il marmo di Carrara o pannelli vetrati senza deformazione ottica sono stati utilizzati per la sua costruzione. Alta 110 metri, lo scopo dell’Arche è quello di essere una finestra sul mondo, con uno sguardo rivolto al futuro. Purtroppo l’architetto, deceduto nel 1987, non ha potuto vedere l’Arche compiuto, la cui inaugurazione avvenne nel 1989 con il presidente François Mitterand.
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Dal XIV secolo le istituzioni municipali di Parigi si trovano nell’Hotel de Ville. Incendiato e poi ricostruito alla fine del XIX secolo, l’edificio attuale è una riproduzione di quello designato durante il Rinascimento dall’architetto italiano Boccador. Le 136 statue della facciata rappresentano personaggi celebri della storia della Francia. Inoltre i saloni sono stati decorati da artisti del XIX secolo. Ma l’hotel de ville non è solo amministrativo, spesso vengono organizzate ottime mostre gratuite.
Il Pantheon è un imponente monumento di stile neoclassico situato a Place du Panthéon nel cuore del quartiere latino. Soufflot è l’autore di questo monumento di 110 metri di lunghezza e 83 metri di altezza, dallo stile architettonico greco-romano. La facciata principale dell’edificio è decorata da un portico dalle colonne corinzie, sormontato da un frontone triangolare. Iniziata nel 1758, la costruzione fu portata a termine nel 1789. Il progetto iniziale fu quello di costruire una chiesa ma il monumento fu velocemente destinato alla commemorazione di eventi che hanno segnato la storia della Francia. Così ospita le spoglie di grandi uomini che contribuirono alla libertà o alla grandezza della cultura francese, possiamo citare ad esempio Mirabeau, Voltaire, Rousseau, Pierre e Marie Curie. Sul frontone, è incisa la celebre frase “Aux Grands Hommes la patrie reconnaissante” ovvero ai Grandi Uomini la Patria riconoscente. La chiesa della Madeleine, situata sulla Place de la Madeleine nell’ottavo arrondissement di Parigi costituisce la classica rappresentazione dello stile neoclassico con il suo portico octastilo. La sua struttura imponente con 30 metri di altezza, il basamento e le numerose colonne corinzie non lasciano indifferenti.
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Ottantacinque anni sono stati necessari per costruire la Madeleine a causa della situazione politica molto instabile in Francia tra la fine del XVII all’inizio secolo del XIX secolo. Inizialmente l’edificio fu concepito da Napoleone I come un tempio alla gloria del suo esercito nel 1806, ma diversi progetti furono poi studiati, tra i quali l’idea di trasformare il monumento in una stazione ferroviaria! E’ solo nel 1845 che il monumento fu completato e consacrato come una chiesa.
Fondato dal Cardinale Mazarin, l’Istituto di Francia raggruppa sotto la sua celebre cupola cinque accademie di Francia : l’Accademia francese, l’ “Académie des Inscriptions et Belles-Lettres”, l’Accademia francese delle scienze, l’accademia delle Belle Arti, l’Accademia delle Scienze morali e politiche. Il suo motto è “Protettore delle Arti, delle lettere e delle scienze”. Oltre al mecenatismo e alla filantropia l’Institut de France è incaricato di mettere in valore prestigiose fondazioni tra cui il castello de Chantilly e il castello de Langeais. Degne di nota la biblioteca riservata ai ricercatori e agli accademici e la biblioteca Mazarine, la più vecchia biblioteca pubblica di Francia. La costruzione dell’elegante edificio fu realizzata tra il 1662 e il 1688 e dal 1862 fa parte dei “monument historique” di Francia. Il pont des Arts di Parigi ha avuto decisamente una vita tormentata. La passerella iniziale risale al 1804 e fu il primo ponte di ferro della capitale. Nel corso degli anni l’opera fu parecchie volte restaurata, soprattutto dopo le due guerre mondiali. Il pont des Arts ha poi conosciuto un importante crollo nel 1979 che costrinse le autorità a costruire un nuovo ponte, simile al precedente, con l’obiettivo di diminuire il numero di sostegni nel fiume e di allargare i passaggi, allineandoli a quelli del Pont Neuf. Il nuovo ponte viene inaugurato da Jacques Chirac, allora sindaco di Parigi, nel 1984. Oggi rifugio di pittori e di coppie perché privo di circolazione automobilistica, il pont des Arts è indubbiamente uno dei simboli della Parigi romantica. La tradizione vuole che gli innamorati attacchino lucchetti al ponte menzionando i loro nomi o parole dolci: sono i cosiddetti lucchetti d’amore (in francese: “Cadenas d’amour”). Quella di Saint Sulpice è una delle chiese più imponenti della capitale francese. Una cappella della navata è stata affrescata da Delacroix. Da quando è stato pubblicato "Il Codice Da Vinci", ambientato in parte proprio a Saint Sulpice, la chiesa ha subito un'impennata nel numero di visitatori!
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La Galleria Nazionale Grand Palais di Parigi è uno tra i musei più importanti della città. Fu costruito tra il 1897 e il 1900 come monumento simbolo della grandiosa cultura per l’arte francese. Dal 1964 l’edificio venne trasformato in una delle più grandi gallerie d’arte di tutta la Francia. Le Galeries Nationales Grand Palais è una costruzione in ferro, vetro e pietra che oggi ospita mostre d’arte di rilevanza nazionale. Tutte le opere dei più grandi artisti francesi hanno trovato spazio al suo interno. Periodicamente ospita mostre tematiche di portata internazionale con opere provenienti da collezioni pubbliche e private. Tra i suoi corridoi potete perdervi tra quadri di autori del calibro di Renoir, Picasso e Degas. Il Cimitero di Montparnasse è tra i luoghi che rimandano maggiormente all’atmosfera bohémiennoir parigina. Sorto sulle ceneri di un’antica necropoli, nel XVII secolo divenne cimitero municipale solo nel 1824. Più sinistro di Pére-Lachaise, con i suoi viali a inferiate, Montparnasse ospita i resti di numerosi personaggi famosi e dell’élite di Parigi. Vi riposano tra gli altri Charles Baudelaire, Jean-Paul Sartre, Serge Gainsbourg e Simone de Beauvoir.
TEATRI Il Théâtre de Chaillot è uno dei quattro teatri nazionali di Francia di Parigi, situato nel Palais de Chaillot, al n. 1 Place du Trocadéro nel XVI arrondissement. Esso è costituito da due sale, la sala Jean-Vilar capace di 1.250 spettatori e la sala Gémier che può ospitare 420 persone, oltre ad uno studio da 80 posti dedicato agli spettacoli sperimentali.
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Il Théâtre de la Ville è un teatro parigino sito al 2, place du Châtelet nel IV arrondissement. Il Théâtre de la Ville è divenuto, dagli anni ottanta, uno dei luoghi di maggior importanza per la danza contemporanea e i suoi giovani artisti. Dal 1996 possiede una seconda sala, nel nord di Parigi, il Théâtre des Abbesses.
MUSEI
La storia del Museo del Louvre risale a quando Filippo Augusto nel 1190 fece costruire la fortezza per proteggere Parigi. Carlo V verso il 1365 e poi Francesco I a partire dal 1527 cominciarono ad utilizzarla come casa per vacanze che secoli dopo i loro successori ingrandirono. Una volta trasferita a Versailles la corte di Luigi XIV, il palazzo fu affidato agli artisti prima di essere ristrutturato come museo dalla Repubblica e dall’Empiro. Grandi architetti famosi vi hanno lavorato. Oggi tutto l’edificio è dedicato al museo. Nel 1981 fu presa la decisione di ingrandire e di modernizzare il museo, una piramide trasparente fu così eretta. Quest’ultima permette ai visitatori di vedere i palazzi storici attorno a loro. L’importanza delle collezioni del Louvre impone al visitatore di fissarsi alcune priorità prima di iniziare la visita dato che le collezioni sono presentate sezione dopo sezione secondo una tematica. La sezione delle pitture europee (1400-1848) è più completa di quella della scultura. Le antichità orientali, egiziane, greche, etrusche e romane costituiscono un insieme senza pari. La sezione degli oggetti d’arte presenta anche un vasto assortimento di pezzi rari e preziosi. Tuttavia la fama universale del Louvre è senza dubbio dovuta ai capolavori assoluti che ospita quali la Gioconda e la Venere di Milo. Per scoprire il museo intero, è necessario tornarvi diverse volte dato che non è possibile esplorare il suo immenso patrimonio in una sola giornata. Una delle mete imperdibili per il visitatore amante dell'arte è, dopo il Louvre, senza dubbio il museo d'Orsay. Al suo interno sono custodite le opere prodotte tra il 1848 e il 1914, appartenenti a diverse correnti artistiche, tra cui l'impressionismo i cui capolavori hanno fatto la fama del museo. Al quinto piano, infatti, potrete ammirare le opere di grandi pittori come Monet, Cezanne, Renoir o Degas.
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Una delle mete imperdibili per il visitatore amante dell'arte è, dopo il Louvre, senza dubbio il museo d'Orsay. Al suo interno sono custodite le opere prodotte tra il 1848 e il 1914, appartenenti a diverse correnti artistiche, tra cui l'impressionismo i cui capolavori hanno fatto la fama del museo. Al quinto piano, infatti, potrete ammirare le opere di grandi pittori come Monet, Cezanne, Renoir o Degas.
Il Quai Branly è l’ultimo grande museo realizzato a Parigi e, in pochi anni, è diventato una delle mete imperdibili per i cultori delle arti non occidentali e per i visitatori più attenti della capitale francese. Il museo fu inaugurato il 23 Giugno del 2006 dall’allora presidente Jacques Chirac, che ne era stato il committente durante il primo mandato presidenziale. Una delle polemiche maggiori legate alla realizzazione di un museo che riunisse le più importanti collezioni relative ad arti e civiltà di tipo non “europeo” fu la scelta del nome da adottare: inizialmente, furono proposti nomi come il museo delle “Arti Prime” o delle “Arti Primitive”, che però provocarono la disapprovazione di coloro che ritenevano tali definizioni riduttive. Pertanto, si preferì evitare ogni fraintendimento dando al museo un nome che non si riferisse al suo contenuto bensì alla sua localizzazione: quai Branly, infatti, è la strada che costeggia la Senna nel punto in cui si trova il museo.
EVENTI
La notte dei musei è un evento unico che si svolge quest’anno per la nona volta e che dà la possibilità durante la notte di scoprire o riscoprire il magnifico patrimonio museale di Parigi. I visitatori potranno godere gratuitamente di una programmazione ricca ed eclettica in una moltitudine di luoghi della capitale. Tutte le arti, dalla musica al teatro, dalla gastronomia al cinema. Giovani e meno giovani potranno partecipare a visite guidate, concerti o caccie al tesoro. La maggior parte dei musei saranno aperti fino a mezzanotte. Un punto informazioni sarà aperto tutta la settimana prima della notte presso il Ministero della Cultura e della Comunicazione.
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Piatti tipici Gli antipasti più popolari sono composti quasi sempre di verdure cotte e accompagnate da salse di ogni tipo. Antipasti più elaborati sono i patè e le terrine, a base di carne, selvaggina o pesce servite in crosta di pane o in terrine da forno. Antipasti meno popolari e molto più costosi sono le lumache (escargots), le ostriche (huitres) i molluschi (moules) e l'astice. Dopo l'antipasto, seguono le zuppe; non solo quella famosa fatta con le cipolle ma anche con crostacei, legumi e patate. I piatti di carne più famosi sono l'entrecote, il bue marinato nel vino (boeuf alla bourguignonne) e il simbolo della cucina nazionale: il coq au vin (il galletto al vino). Inutile aggiungere che non c'è pasto francese che non sia accompagnato da un grande vino. Per finire i dolci: creme bruleè, millefeuille, un clafoutis alla frutta o un savarin, ed anche profiterolles al cioccolato, o la variante del crochembouche, bignè assemblati in una autentica montagna, legati con una cascata di caramello e imbottiti con panna, crema pasticciera o chantilly. Il nome deriva dal fatto che il primo approccio con l'esterno è croccante, ma l'interno si scioglie in bocca. Questo è un classico dolce da occasioni particolari, probabilmente lo vedrete nei vostri menù natalizi o per il cenone di capo danno.
Curiosità I parigini salutano molto. Un problema è tuttavia rappresentato dal classico “bonjour”: a scuola ci insegnano che si utilizza per augurare il buongiorno e quindi fino ad una certa ora della giornata; dopo questa certa ora si usa il “bonsoir”. I francesi, invece, utilizzano “bonjour” anche nel senso di “salve”.
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Mosca
Mosca è la capitale nonché il principale centro economico e finanziario della Federazione Russa. Sorge sulle sponde del fiume Moscova e occupa une superficie di 1.081 chilometri quadrati. Con quasi 12 milioni di abitanti è la prima città d’Europa per popolazione e terza per estensione superficiale.
La città di Mosca ha un clima continentale freddo. Lontana da mari o laghi di grande dimensione che possano mitigare il clima, Mosca ha un clima caratterizzato da inverni molto rigidi e lunghi ed estati brevi anche se talvolta molto calde. Le precipitazioni sono abbondanti durante tutto l'anno ma raggiungono i picchi durante la primavera e l'autunno. Durante l'inverno le precipitazioni nevose sono piuttosto abbondanti e la temperatura è attorno a −5/−10 °C sotto lo zero, ma può discendere anche a −30/−35 °C.
Il primo riferimento storico a Mosca è datato 1147, quando era un’oscura città di una piccola provincia. Nel 1156, il principe Jurij Dolgorukij fortificò la città, cingendola di mura. Dopo il saccheggio del 1237-1238, quando i Mongoli la rasero al suolo uccidendone tutti gli abitanti, Mosca fu ricostruita e divenne la capitale di un principato indipendente. La sua posizione favorevole sulle rive del fiume Moscova contribuì a una rapida espansione. Mosca fu anche stabile e prospera per diversi anni successivi attraendo di conseguenza un gran numero d’immigrati dall’intera Russia. Nel 1480 Ivan III sottrasse definitivamente i Russi al controllo Tartaro e Mosca divenne la capitale di un impero destinato a racchiudere, oltre all’intera Russia e alla Siberia, molte altre terre. Ivan III sposò poi Sophia Paleologa, nipote dell’ultimo imperatore di Costantinopoli, andando così a rafforzare l’importanza della città. Il cuore della Chiesa ortodossa si spostò a questo punto dall’antica Bisanzio a Mosca che divenne così la terza Roma. La tirannia dei successivi zar, come Ivan IV detto il Terribile, portò alla decadenza dello stato che venne così occupato dalle truppe del Regno polacco-lituano del sovrano Sigismondo III.
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Terza Roma o Nuova Roma L'idea di Mosca come Terza Roma ebbe fortuna sin dall'antica Russia zarista. Dopo pochi anni dalla conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II (sovrano dell'Impero Ottomano) il 29 maggio 1453, alcuni nominarono Mosca Terza Roma o Nuova Roma.
Lo stemma della città raffigura un cavaliere con una lancia in mano mentre uccide un basilisco ed è identificato con San Giorgio e il drago. L'emblema araldico di Mosca è stato parte integrante dello stemma della Russia sin dal XVI secolo. I suoi tre colori: blu, rosso e bianco, si crede abbiano ispirato i colori della bandiera della Russia.
Nati a Mosca… Dmitrij Viktorovič Charin è un ex calciatore sovietico, dal 1992 russo. Ha fatto parte della Nazionale sovietica fino al 1991 e, successivamente, ha giocato con la Nazionale della CSI (1992) e la Nazionale russa (1993-1998), collezionando complessivamente 38 presenze (6 con l'URSS, 11 con la CSI e 23 con la Russia). Vladislav Felicianovič Chodasevič (Mosca, 16 maggio 1886 – Parigi, 14 giugno 1939) è stato un poeta e critico letterario russo. Chodasevič nacque a Mosca in una famiglia composta dal padre polacco e dalla madre nobile di origine ebraica. Lucy D'Albert pseudonimo di Elena Lucy Johnson (Mosca, 30 settembre 1914 – Roma, 6 maggio 1984) è stata un'attrice teatrale e attrice cinematografica russa.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Il Cremlino è situato in un’affascinante posizione, sulla collina Borovitskiy che ha ai piedi la Moscova, si trova il complesso del Cremlino, dapprima simbolo del potere zarista, poi di quello sovietico e, oggi, di quello russo, perché è la residenza del Presidente della Federazione Russa. Formatosi lungo molti secoli, questo edificio dalle caratteristiche cupole è uno dei monumenti più visitati e importanti di tutta la Russia, al punto di essere stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
La Cattedrale di San Basilio meglio nota come chiesa dell’Intercessione o ancora cattedrale Pokrovsky è una delle più belle chiese del mondo. Situata nel cuore di Mosca, si affaccia proprio sulla famosa Piazza Rossa, ed è caratterizzata dalle tante coloratissime cupole a forma di cipolla. La chiesa fu voluta da Ivan il Terribile per celebrare la conquista del Regno del Chan di Kazan e la sua costruzione iniziò nel 1555 e terminò nel 1561. La cattedrale prende il suo nome dalla cappella dedicata a San Basilio che si trova all’interno della chiesa e che sorge sul luogo del sepolcro del santo.
Il convento di Novodevichy è uno dei più importanti della città di Mosca, anche perché rappresenta anche un esempio di fortificazione dell'epoca. Viene costruito nel 1524 ad opera di Basilio III in una posizione strategica, su una riva della Moscova. Viene anche chiamato Monastero delle Vergini, poiché in esso venivano costrette nel '600 a prendere i voti le sorelle degli zar o le mogli degli stessi. La Cattedrale più importante delle quattro presenti è quella dedicata a Nostra Signora di Smolensk.
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MUSEI La Galleria Nazionale Tret'jakov rappresenta uno dei musei più conosciuti al mondo e si trova non lontano dal Cremlino. La collezione della galleria è fatta interamente di arte e artisti russi che hanno dato un importante contributo alla storia della Russia o che in qualche modo sono strettamente collegati con essa. Capolavori di arte russa che vanno dall'XI all'inizio del XX secolo sono esposti nell'edificio storico che ospita la galleria.
Nel cuore di Mosca, il Cremlino custodisce un tesoro tutto da scoprire. Oltre alle magnifiche chiese dalle cupole dorate, l'Armeria del Cremlino è una tappa da non perdere per conoscere la storia e i costumi dei regnanti della Russia. Si tratta di un vero e proprio museo con pezzi d’inestimabile valore: abiti originali di zar e zarine, diamanti e innumerevoli pietre preziose e persino una ricca collezione delle famose Uova di Fabergè, pezzi unici di gioielleria ideati presso la stessa corte dello zar Alessandro III. Grazie alla varietà e ricchezza delle raccolte, l'Armeria del Cremlino è considerata uno dei più grandi musei di tesori reali al mondo, oltre che testimonianza del discutibile stile di vita degli zar.
Il Museo delle Arti Figurative (Pushkin Museum), inaugurato nel 1912, fu concepito come un luogo di educazione artistica. In esso si trova una delle più rappresentative collezioni in tutta la Russia riguardante opere d'arte dai tempi antichi fino ai giorni nostri. Ci sono poi calchi di antichi personaggi famosi, sculture medievali e rinascimentali, e una collezione di opere originali di artisti famosi, scultori e grafici.
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TEATRI Il Teatro accademico statale Evgenij Vachtangov è un teatro dell'arte di Mosca, creato nel 1921. Il teatro si trova al numero 26 di via Arbat. Il 13 novembre 1921 gli spettatori, recatisi in una palazzina storica dell'Arbat per vedere lo spettacolo di Maurice Maeterlinck Le miracle de saint Antoine [Il miracolo di sant'Antonio], nell'allestimento di Vahtangov, furono testimoni della nascita del nuovo teatro, la Terza scuola dell’arte di Mosca (MHAT), che, in seguito, nel 1926, fu rinominato in onore del suo fondatore e direttore Evgenij Vachtangov.
Il Teatro d'Arte di Mosca è un teatro fondato a Mosca nel 1898 da Konstantin Stanislavskij e Vladimir Nemirovič-Dančenko. Creato per contrastare l'enfasi e l'ostentata finzione del teatro russo dell'epoca, il teatro alla base del pensiero di Stanislavskij e Dančenko era di tipo "naturalistico", un teatro alla ricerca della "verità" nel gesto come nella parola. Il Teatro d'Arte aprì i battenti il 14 ottobre 1898, quando la compagnia omonimo mise in scena Lo zar Fëdor Ioannovič, di Aleksej Konstantinovič Tolstoj.
Il Teatro Drammatico “Maria Ermolova” di Mosca è uno dei più imponenti teatri della capitale russa. Fu fondato nel 1925 da attori della bottega teatrale del Teatro Malyj sotto la direzione di E.K. Leškovskij. Successivamente la nuova compagnia decide di legare la sua arte al nome di Maria Nikolaevna Ermolova, una celebre attrice russa dell’inizio del Novecento, alla quale Stanislavskij aveva attribuito “un’ infinita forza interiore”. La scelta ricevette il consenso e la benedizione della stessa Ermolova. La Compagnia Drammatica del teatro vi rappresentava opere destinate alla valorizzazione del patrimonio artistico teatrale russo. Il teatro occupa il più grande palazzo della via Tverskaja. L’attuale direttore artistico è O. E. Menšikov.
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EVENTI Il 9 Maggio ha via sulla Piazza Rossa l'annuale parata militare per la “Festa della Vittoria”, una tradizione sovietica riportata in auge da Vladimir Putin per ricordare la sconfitta della Germania di Hitler e la presa di Berlino da parte dell'Armata Rossa nella seconda guerra mondiale. Sulla piazza sfilano oltre 11mila soldati e 101 tra armi e attrezzature militari per un evento molto sentito dai russi: le vittime di guerra nell'Urss furono 27 milioni tra soldati e civili.
Il Moscow International Film Festival è uno degli eventi più significativi che ha luogo a Mosca e costituisce il secondo festival cinematografico più antico del mondo, dopo la mostra del cinema di Venezia. La prima edizione risale, infatti, al lontano 1935. La festività iniziò come evento biennale, trasformandosi in appuntamento annuale dal 1995.
Il Giorno dell’Indipendenza, più comunemente conosciuto come Giornata della Russia, è una festa di recente istituzione. Nasce nel 1992 a seguito dell’approvazione da parte del primo Congresso dei Deputati del popolo della Repubblica Federativa Socialista Sovietica della dichiarazione d’indipendenza. Viene celebrato in tutta la Russia con spettacoli e manifestazioni all’aperto. Il 12 giugno 2001 il Presidente russo Vladimir Putin, parlando al Cremlino durante un ricevimento in occasione dell’adozione della Dichiarazione sulla Sovranità dello Stato russo, ha detto che “con questo documento si segna l’inizio della nostra storia moderna; storia di uno Stato democratico basato sulle libertà civili e dello Stato di Diritto – il suo principale obiettivo è la prosperità e il benessere dei cittadini”.
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Piatti tipici Il teschi, la zuppa di cavoli, è il piatto più popolare e diffuso in Russia. Visto che prevede l’uso di carne già bollita, è un modo eccellente per utilizzare gli avanzi di lesso.
Il prianik è un dolce al profumo di zenzero che viene spesso servito insieme al tè. Nelle versioni più rudimentali ha l’aspetto di un biscotto ricoperto di glassa bianca, mentre in quelle più ricercate si presenta come una sorta di pane dalla superficie decorata elaboratamente tramite uno stampo di legno. In passato il prianik (che da un secolo a questa parte è stato relegato al ruolo di “dolce da tè”) era considerato un elemento irrinunciabile di ogni grande occasione, tale da non mancare mai ai festeggiamenti in onore di nascite, feste e matrimoni. La tradizione imponeva a ogni giovane coppia di sposi di fare dono di un prianik ai genitori della sposa, a pochi giorni dalle nozze.
L'okroshka è una zuppa, piatto tipico della città e di tutta la nazione. Viene servita fredda, anche aggiungendo del ghiaccio nelle scodelle, è quindi una ricetta tipicamente estiva. Gli ingredienti sono: carne (lessata), cetrioli, cipolline, uova, panna acida. La zuppa viene allungata con "kvas", una bevanda rinfrescante che si trova anche nei supermercati.
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La kvas è una bevanda nazionale posta dopo la vodka, ed è ottenuta dalla segale. Esistono comunque varianti regionali in cui si usano frutta, bacche, linfa di betulla o altre materie prime. D'estate ovviamente il kvas è immancabile sulle tavole delle case e dei ristoranti di Mosca. Si usa molto spesso anche per cucinare.
I bliny sono delle focaccine a base di farina e lievito, di forma circolare e del diametro di 1015 centimetri. Sono tipiche della cucina russa e simili alle crêpes, ma con la differenza che rispetto a quest'ultime, necessitano di lievitazione. Si servono tradizionalmente con panna acida per accompagnare il caviale o il salmone affumicato o le uova di salmone. Sul bliny caldo si puo' mettere una cucchiaiata di smetana, poi il salmone o il caviale, infine si arrotola. Possono essere mangiati anche con il jam o con la ricotta. Esiste anche la versione salata, preferibilmente accompagnata da caviale o aringhe con panna. I kotleti sono polpette o spezzatino di carne di vitello o maiale. Cotolette russi sono molto facili da fare e sono assolutamente delizioso! Si può fare come molti come ti piace e basta tenere il resto in frigo per domani. Gli avanzi sono buonissimi come quelli freschi. Cotolette russi o kotleti potrebbero ricordare tortini hamburger o polpette di carne, che sono, dopo tutto, sono fatti di carne macinata. Tuttavia, la loro forma è diversa da polpette di carne o polpette, e perché russi amano il sapore ricco di loro cibo, kotleti potrebbe contenere più quindi solo carne macinata e spezie.
Un zakuski è un termine russo per caldo e freddo antipasti, stuzzichini, antipasti, serviti prima di pasti. Di solito presentata a buffet stile, è spesso composto di prosciutto carni e pesci, varie verdure sott'olio, come le barbabietole, cetrioli, e aglio, miste insalate, duri formaggi, caviale , e di pane.
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VIENNA
Vienna è sede di importanti organizzazioni internazionali tra le quali: OPEC, AIEA e ONU. Il centro storico della città è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. È nota anche come la città dei musicisti per avere ospitato molti tra i maggiori compositori del XVIII e del XIX secolo. Vienna ha un clima continentale mediamente mite. L'inverno è comunque lungo e rigido con frequenti nevicate. L'estate è mite, a volte calda con frequenti precipitazioni. Tuttavia vi sono differenze climatiche all'interno della stessa zona urbana. I distretti occidentali, per esempio, risentono dell'influsso oceanico: qui arrivano le piogge causate dagli umidi venti marittimi, che per quasi metà dell'anno provengono da ovest. A sud e ad est, invece, il clima è continentale e si hanno temperature più estreme (molto elevate d'estate e rigide d'inverno). I primi insediamenti umani risalgono all’era paleolitica. Nell’800 a.C. qui si stabilirono i Celti ed in seguito divenne sede di una legione romana dell’imperatore Augusto che qui eresse un quadrilatero fortificato da mura che prese il nome di Vindobona che nel 300 d.C. contava già 20.000 abitanti. Successivamente fu distrutta dagli Unni e nell’VIII secolo fu inclusa nella marca orientale per volere di Carlo Magno. Dal 1278 la città di Vienna legò il suo destino alla Casa imperiale asburgica con la reggenza di Rodolfo I. Sotto gli Asburgo ebbe grande incremento culturale e economico e nel 1365 fu fondata l’Università. Si sviluppò come capitale imperiale e, dopo essersi liberata dall’assedio dei turchi nel 1683 grazie alla vittoria del principe Eugenio di Savoia, conobbe sotto l’impero di Maria Teresa (1740-1780) grande prestigio e sviluppo raggiungendo, con il censimento del 1754, i 175.000 abitanti, saliti a 250.000 all’inizio dell’Ottocento.
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“Città dei musicisti” Lo stemma di Vienna, capitale federale dell'Austria, "mostra una croce bianca su scudo rosso”. Inizialmente l'attuale stemma era il vessillo con l'aquila a due teste del periodo imperiale. Ogni distretto di Vienna ha il suo stemma, che può essere impiegato per la rappresentazione del distretto stesso.
Vienna è nota anche come la città dei musicisti per avere ospitato molti tra i maggiori compositori del XVIII e del XIX secolo: Antonio Vivaldi, Christoph Willibald Gluck, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Joseph Haydn, Antonio Salieri, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, gli Strauss, Johannes Brahms, Franz Liszt, Gustav Mahler, Arnold Schönberg e altri ancora.
Nati a Vienna…
Ivan Illich (scrittore, storico, pedagogista e filosofo) nasce il 4 settembre del 1926 a Vienna, figlio di madre ebrea sefardita e di padre croato. Rivelatosi particolarmente intelligente sin da bambino, impara la lingua tedesca, quella francese e quella italiana, e già da ragazzo è in grado di padroneggiarle come se fossero sue lingue madri: la sua predisposizione a imparare gli idiomi stranieri si confermerà in seguito, quando apprenderà il greco antico, il croato, l'hindi, il portoghese e lo spagnolo. A soli undici anni, nel 1937, viene ammesso dai padri scolopi al Piaristengymnasium di Vienna, dove intraprende gli studi medi; sei anni più tardi, nel 1943, entra a far parte del liceo di Firenze intitolato a Leonardo da Vinci, che gli assicura una preparazione scientifica di primo livello, confermata da voti eccellenti.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI
Il Castello di Schönbrunn fu costruito nel XVI sec., inizialmente come riserva di caccia dell’Imperatore, e successivamente adibito a residenza per la volontà dell’Imperatrice Maria Teresa, che volle così realizzare a pochi chilometri dal centro della città un luogo incantevole in cui soggiornare. Circondato da uno dei parchi più belli d’Europa, esso ha numerosi luoghi d’interesse e rappresenta una visita irrinunciabile per tutti coloro che si recano nella capitale austriaca . Circondato da uno dei parchi più belli d’Europa, esso ha numerosi luoghi d’interesse e rappresenta una visita irrinunciabile per tutti coloro che si recano nella capitale austriaca. Palazzo Imperiale di Hofburg Questo fastoso palazzo fu la sede dell’Impero Asburgico per oltre sette secoli, qui vissero i componenti della famiglia Hofburg fino al 1918. Il palazzo venne ampliato nel corso degli anni ma sono visibili ancora oggi le tracce dell’originario castello medievale. Bellissima è la cappella gotica del palazzo dove tutte le domeniche è possibile ascoltare la dolce musica dei piccoli Cantori viennesi.
La Cattedrale di Santo Stefano è una maestosa costruzione in stile gotico e romanico. L'interno è maestoso con le tre navate e le vetrate gotiche. Nei suoi sotterranei si nascondono le catacombe che conservano le viscere di sovrani e un ossario con i resti della popolazione decimata da una grave pestilenza. Il pezzo forte della Cattedrale è il tetto spiovente magnificamente ricoperto di tegole in maioliche tutte autografate con lo stemma reale. Accanto svettano le romaniche Torri dei Pagani e la gotica Südturm, la torre meridionale. Il Parlamento di Vienna, sulla Ring Strasse è ospitato all’interno di uno straordinario ed imponente edificio costruito tra il 1874 e il 1883. In stile neoclassico e con una facciata lunga ben 145 metri, il Parlamento viennese ha le sembianze di un tempio greco, proprio in onore dell’Antica Grecia, simbolo di democrazia. L’edificio è preceduto da un colonnato corinzio e di fronte ad esso si erge la statua della dea Atena. Il Palazzo ha ospitato fino al 1918 le rappresentanze imperiali e nazionali e dopo la caduta dell’impero è diventato sede delle due camere del Parlamento.
La Chiesa di San Michele fu costruita in stile tardormanico nel XIII secolo e rimaneggiata tra il XIV e il XV secolo in stile gotico. L’interno è a tre navate, come caratteristico di tutte le chiese gotiche, ed è ornato da affreschi risalenti al XIII secolo. La Chiesa di San Michele è famosa per le sue catacombe e per il suo legame con Mozart: qui fu infatti suonata per la prima volta l’ultima sua opera, il Requiem.
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La Pestsäule, o Colonna della Peste, fu fatta costruire da Leopoldo I come segno di ringraziamento per la fine della grave ondata di peste che aveva colpito la città e che aveva causato 75.000 vittime. Matthias Rauchmiller fu incaricato di realizzare l’opera in marmo, ma l’artista non riuscì a completare l’opera secondo il progetto iniziale, così intervennero nella realizzazione diversi altri artisti fino a che l’opera non fu finalmente completata ed inaugurata nel 1693. La colonna, che nonostante tutto si presenta piuttosto omogenea, raffigura la Santa Trinità insieme a degli angeli e si trova in Graben Street.
MUSEI
Il Belvedere Palace (Schloss Belvedere) è uno dei palazzi storici più famosi di Vienna. Il complesso non apparteneva direttamente alla famiglia regnante (gli Asburgo) ma costituiva la residenza nella capitale del generale Eugenio di Savoia che per tutta la vita svolse il ruolo di capo supremo delle milizie austriache, alla maniera dei “capi mercenari” che spesso nel Seicento militavano nei vari eserciti europei. Il Belvedere è oggi anche un importante museo che contiene opere di maestri viennesi come Klimt e Rainer. Casa della musica, organizzata su sei piani, comprende ambienti reali e virtuali e propone momenti interattivi in cui potrete improvvisarvi direttori d’orchestra e comporre melodie con il gioco dei dadi, sperimentare strumenti musicali sovradimensionati nella sezione “sonosphere” e apprendere le novità sul futuro della musica nell’area “futuresphere”. Il cortile interno del museo, sovrastato da un’ampia vetrata, ospita diversi negozi tutti incentrati ovviamente sul tema della musica; ci sono poi una seziona dedicata ai Filarmonici e una sala in cui ascoltare una versione ridotta del famoso Concerto di Capodanno. Al livello storico “History” vengono rappresentati tutti i famosi interpreti della tradizione musicale viennese attraverso documenti, modelli, costumi, spartiti originali e anche oggetti personali.
Il Museo Leopold ospita una delle collezioni più importanti e belle dell'arte austriaca moderna e raccoglie oltre 5000 oggetti una volta appartenenti alla collezione privata di Rudolf e Elisabeth Leopold. Il museo ospita la maggiore Collezione di Egon Schiele al mondo ed offre quindi una panoramica unica sull'opera del grande pittore e dei più significativi disegnatori dell'espressionismo austriaco. Con Gustav Klimt, l’eccezionale personalità artistica della Secessione, è rappresentato un ulteriore precursore della pittura moderna in Austria. Inoltre al Leopold Museum si possono vedere quadri, opere grafiche ed oggetti del XIX e XX secolo, tra cui prezioso artigianato artistico e mobili originali Jugendstil e della Wiener Werkstätte.
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EVENTI Trascorrere le vacanze di Natale a Vienna è senz’altro un modo per visitare questa splendida capitale quando indossa il suo abito migliore. La città è già molto ricca di fascino, ma durante le festività natalizie si trasforma in una vera bomboniera. Imperdibili sono i famosi mercatini di Natale, i "Christkindlmärkte", che invadono diverse zone della città, in un gioco di luci e colori spettacolare. Sono perlopiù piccole strutture in legno, molto caratteristiche, che offrono non solo souvenir, ma anche le primizie culinarie austriache ed il meglio dell’artigianato viennese. Li troverete nelle due regge imperiali di Schonbrunn e Belvedere, e ancora a Rahausplatz e a Maria-Theresien Platz, nel parco tra il museo delle Belle Arti ed il museo di Storia Naturale. Addobbato a festa anche il vivacissimo Museum Quartier, luogo di ritrovo dei giovani viennesi ed anche di tantissimi turisti. Qui potrete cimentarvi in una partita di curling sulla pista ghiacciata o riscaldarvi sorseggiando un buon punch o vin brulè, il tutto mentre la vostra attenzione verrà catturata dai giochi di luce che si riflettono sui palazzi e dalla musica che accompagna la vostra permanenza.
Vienna è una città ricca di manifestazioni che ogni giorno si svolgono nella città; è impensabile poterle riunire tutte in un elenco; anche se, vi sono due magazine, Wien-Programm e Wiener, Falter, che informano su tutte le manifestazioni, sagre e festival presenti nella città. Ma è di rigore dover almeno menzionare queste manifestazioni: Neujahrskonzert è il Concerto annuale di Capodanno, che viene trasmesso in mondovisione dalla Grossen Saal del Musikverein; questo è l’evento più importante della città; Wiener Festwochen: è il festival della musica che si svolge dal mese di maggio fino al mese di giugno, mentre il festival di musica moderna e contemporanea è il Wien Modern; Wiener Faschino: è il famoso carnevale viennese, caratterizzato da balli e danze; il Viennale: è il famosissimo festival del cinema.
Il Jazz Fest Wien, il festival jazz di Vienna, coinvolge ogni anno più di 300 musicisti in un'agenda ricca di eventi che solitamente si susseguono da fine maggio a luglio. Il jazz, declinato nelle sue varie forme, è il protagonista assoluto della manifestazione, insieme alla città e alle sue suggestive location. I luoghi più belli di Vienna, tra cui l'Opera di Stato e la Piazza del Municipio ospitano i numerosi eventi e gli appassionati di Jazz, insieme a Jazzclub e spazi all'aperto. Durante gli utlimi quattro giorni del festival si tengono concerti gratuiti in Piazza del MUnicipio, permettendo a tutti di accostarsi al jazz ed apprezzarlo.
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PIATTI TIPICI
Antipasti e primi piatti Visto il clima, gli austriaci hanno soprattutto antipasti caldi. C'è una grande varietà di suppen (zuppe): la Frittatensuppe è una zuppa con strisce di frittata mentre la Griessnockerlsuppe è una zuppa con gnocchetti di semolino. Insieme a queste, sono molto amate la Kurbissuppe (crema di zucca), la Nudelsuppe-Rindsuppe (pasta in brodo), la Tomatensuppe (crema di pomodori) e la Zwiebelsuppe (zuppa di cipolle) La carne e il pesce: fleisch e Fisch Il piatto che tutti hanno sentito, almeno una volta, è il Gulasch, uno spezzatino di manzo o vitello, leggermente piccante e di solito servito con i peperoni. Il Rostbraten (costate di manzo arrostite) ha un sapore, particolare e di solito si accompagna alle cipolle. Il Tafelspitz è un bollito di carne di manzo servito con rafano, mele o erba cipolllina. Molti di voi mangiano spesso la Wiener Schnitzel, anche se non lo sanno. E' la cotoletta alla milanese, arrivata in Austria quando l'impero dominava sulle province lombarde. Per i vegetariani, la scelta non è ampia: ci sono le trote (Forelle) o il luccio (Zander). Questi piatti si accompagnano con la gemischter Salat (insalata mista) o le classiche patatine fritte, le Pommes Frites. I dolci austriaci: la Sacher Torte I dolci austriaci meritano un trattamento particolare. Le torte farcite sono una vera delizia, tra cui emerge, senza rivali, la Sacher torte. La storia di questa torta è singolare. Il potente cancelliere Metternich era goloso di dolci, ma si stancava presto dei soliti sapori; siamo intorno al 1830 e il suo cuoco, Sacher, è impegnato ogni giorno ad inventarsi qualcosa di nuovo per assecondare i capricci culinari del Principe-Cancelliere, che amava molto la cioccolata. Dopo aver provato con le mandorle, le castagne, il rum, Sacher usò la marmellata di albicocche. Dopo pochi mesi la Sacher era una torta ambita in tutto l'Impero e ricevere un invito a Casa Metternich era un privilegio; non perchè era il cancelliere austriaco, ma perchè si poteva mangiare la Sacher. Anche il cuoco divenne famoso, aprendo un negozio e poi un hotel, ancora oggi uno dei più famosi e dove si può gustare la Sacher fatta secondo la ricetta originale, rimasta segreta. Un'altra torta dedicata ad un grande austriaco è la Torta Mozart, specialità del caffè Landtmann, a base di crema di pistacchio, albicocche e mousse al cioccolato. Non originali di Vienna, ma conosciutissimi in tutto il mondo sono gli Apfelstrudel, una pasta sfoglia ripiena di mele, uva passa e cannella. Birre, liquori e caffè Le birre austriache sono buone, sia nella variante chiara (helbier) sia quelle scure (dunkelbier). Come a Praga, anche a Vienna il liquore preferito è lo slivovice, fatto con prugne che si contende le preferenze con il barack, fatta con albicocche. Un discorso a parte merita il caffè austriaco. I viennesi vanno a prenderlo nelle Kaffeehauser, dove si serve in decine di modi diversi. I più amati sono il melange (caffè con latte caldo), il kapuziner (poco caffè, molta panna), Eiskafee (caffè freddo con gelato alla vaniglia).
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Praga
Praga è la capitale (dal 1993) e la più grande città della Repubblica Ceca. Centro politico e culturale della Boemia e dello Stato ceco per oltre 1100 anni, tra il XIV e il XV secolo fu anche capitale del Sacro Romano Impero. Tra i suoi soprannomi vanno ricordati "La madre delle città", ossia "metropoli”. Praga è un centro culturale e turistico di fama mondiale. Il suo centro storico, visitato ogni anno da più di 6 milioni di viaggiatori, è stato incluso nel 1992 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Non aspettatevi estati lunghe ed inverni miti. Ad esempio, i praghesi dicono che è arrivata la primavera quando le temperature non sono più sotto lo zero! Le giornate sono comunque incerte e possono passare rapidamente dai 14 C allo 0. Il tempo diventa più stabile dalla fine di aprile a maggio, quando le giornate diventano luminose e le temperature si muovono tra 14 e 25 gradi. A giugno, luglio, agosto e settembre le temperature sono miti; non fa particolarmente caldo e difficilmente si superano i 27 gradi; le piogge improvvise sono frequenti, soprattutto a luglio ed agosto, quindi l'ombrello è d'obbligo. Ottobre, novembre e dicembre sono i mesi in cui Praga rivela il suo grande fascino; gli alberi cambiano colore e i cieli si fanno di un blu più intenso; purtroppo l'aria si fa fresca 10-14 gradi ad ottobre e a metà novembre arrivano i primi fiocchi di neve. In inverno pieno, gennaio e febbraio, ci vuole molto coraggio per affrontare l'inverno praghese (-5 10).
L'area su cui fu fondata Praga è stata sito di stanziamenti in tempi antichi fin dal Paleolitico. Intorno al 200 a.C. i Celti si erano stanziati a meridione della futura città, in uno stanziamento oggi chiamato Závist, ma in seguito vi si sovrapposero alcune tribù germaniche. Gli slavi conquistarono la zona nel IV secolo, anche se per un breve periodo la zona venne assoggettata dagli Avari. Secondo una leggenda Praga venne fondata dalla principessa Libuše e da suo marito Přemysl, il fondatore della dinastia con il medesimo nome. Anche se la leggenda viene considerata un semplice racconto, il primo nucleo di Praga venne fondato nel'ultima parte del IX secolo come un castello su una collina che controllava la riva destra della Moldava, questo castello viene conosciuto oggi come Vyšehrad ("castello alto") per differenziarlo dall'altro castello che venne eretto sulla riva opposta, il futuro Castello di Praga (Pražský Hrad). In seguito la città divenne la sede del Re di Boemia. Fu un importante centro per i mercanti che venivano da tutta Europa, inclusi molti ebrei, come tramanda il mercante ebreo Ibrahim ibn Ya'qub. La città divenne un vescovato nel 973.
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La città delle cento torri Praga è un meraviglioso itinerario turistico, opera, ristoranti e vita notturna contribuiscono a fare di Praga la “città delle fiabe”. Visitate Praga e scoprirete la bellezza di questa affascinante città. Chiamata “la città delle cento torri”, Praga è famosa per la sua gamma di architettura sospesa tra gotico, barocco, romanico e moderno Bell - epoque, Art Nouveau e cubismo. La città è ricca di palazzi, castelli e chiese, un esempio storico è il Ponte Carlo, che attraversa il fiume Moldava, sempre affollato di pedoni, artisti, musicisti e burattinai. Al centro dello stemma, vi è uno scudo rosso nella cui metà inferiore si trova una fortificazione d’oro con un cancello aperto e la grata alzata. Dal cancello, compare un braccio con l’armatura mentre impugna una spada d’argento ottenuta dalla Città Vecchia dopo aver difeso con successo il Ponte Carlo dalle truppe svedesi durante la guerra dei Trent’anni. Nella parte superiore dello scudo ci sono tre torri d’oro, con finestre, che terminano con la merlatura e i tetti con le cupolette. Questo scudo viene utilizzato anche in modo indipendente come piccolo stemma di Praga.
Nati a Praga Ivo M. Babuška (Praga, 22 marzo 1926) è un matematico ceco naturalizzato statunitense, conosciuto per i suoi studi sul metodo degli elementi finiti e per la dimostrazione del teorema di Babuška-Lax-Milgram sulle equazioni differenziali alle derivate parziali, una generalizzazione del teorema di Lax-Milgram. Ha ricevuto il Premio Steele nel 2012 e il Premio Birkhoff nel 1994.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Il Castello di Praga domina la città e ne rappresenta, senza ombra di dubbio, uno dei luoghi a maggiore vocazione turistica, in quanto è da sempre la sede politica e religiosa del paese. La sua costruzione è avvenuta durante oltre un millennio, e ha modificato totalmente la struttura originaria (IX sec.), soprattutto grazie all’opera di Pacassi (che già aveva contribuito alla realizzazione della residenza imperiale di Schonbrunn a Vienna) e di Plecnik.
La Chiesa di Santa Maria di Tyn a Praga domina con la sua facciata imponente la Piazza della Città Vecchia, la stessa dove è possibile ammirare il famoso Orologio Astronomico, altro simbolo della capitale ceca. La costruzione della Chiesa, il secondo santuario di Praga dopo la Cattedrale di San Vito, risale alla fine del Trecento anche se l'edificio fu completato solo nel 1511. Lo stile della chiesa è fortemente gotico; l'interno è stato recentemente restaurato per dare luce a un ambiente estremamente scuro e tetro. Molto particolare l'effetto creato dalle abitazioni e dagli edifici costruiti sulla piazza proprio a ridosso della Chiesa di Santa Maria di Tyn: ne limitano la visuale ma allo stesso tempo le conferiscono imponenza. L’Orologio Astronomico, conosciuto come “Staromestsky Orloj”, che letteralmente significa “orologio della città vecchia” è uno dei simboli di Praga, nonché uno dei primi progettati nel XV secolo. Si trova nella Piazza della Città Vecchia al lato del municipio ed è composto da tre parti: il più antico è il quadrante astronomico, che segna le posizioni del Cielo e della Luna, il cui meccanismo venne sapientemente costruito da Mikulas di Kadan e da Jan Sindel nel 1410. Il quadrante con i mesi dell’anno e le sculture in stile gotico sono successive, così come le 12 figure in legno del Corteo degli Apostoli, che allo scoccare di ogni ora si mettono in movimento, vennero aggiunte nella metà dell’Ottocento durante delle riparazioni.
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MUSEI Il Museo Nazionale di Praga, è ospitato all'interno di un imponente edificio in stile neorinascimentale costruito tra il 1885 e il 1891. Il Museo Nazionale offre al visitatore una vasta collezione di antichità, cimeli storici e apparecchi scientifici, antichi e moderni. Le collezioni permanenti esposte al suo interni riguardano: la Preistoria della Boemia, Moravia e Slovacchia; Mineralogia e Pietrologia, Paleontologia; Zoologia, Antropologia – Le Ossa Umane parlano, Collezione Osteologica (Scheletri di mammiferi).
Il Museo del Bambin Gesù è accessibile direttamente dalla Chiesa di Maria Vergine della Vittoria. In esso è stata allestita un’esposizione permanente di oggetti sacri dell’Ordine Cramelitano di Praga, e in particolare si possono ammirare gli indumenti della famosa statua del Bambin Gesu, donata dalla principessa Lobkiwitz nel 1628. I vestitini, sapientemente illuminati, sono retti da una scenografica struttura in metallo che li fa apparire come sopsesi nel vuoto. Ad aprire la collezione troviamo il particolare abito regalato e secondo la tradizione addirittura realizzato persononalmente dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, nel 1735, seguito da tutti gli altri ugualmente preziosi indumenti. Inoltre è possibile osservare il pezzo forse più prestigioso dell’intero museo: la corona originale della statua, preziosissima in quanto realizzata in oro e pietre. TEATRI Il Teatro degli Stati di Praga è uno storico teatro d'Opera boemo in stile rococò, tra i più antichi e famosi di tutta l'Europa. Il nome richiama gli "Stati" che costituivano la Corona di Boemia. Venne inaugurato nel 1783 con la rappresentazione del dramma Emilia Galotti di Lessing e in esso si tennero le prime di due celeberrime opere di Mozart: il Don Giovanni il 29 ottobre 1787 e la clemenza di Tito il 6 settembre 1791.
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Il Teatro Nazionale di Praga, Národní Divadlo, è il più famoso teatro d'Opera boemo ed è considerato monumento nazionale della Repubblica Ceca. Ivi - nella parte annessa del più antico Teatro degli Stati - furono messe in scena per la prima volta nel 1787 il Don Giovanni e nel 1791 La clemenza di Tito, capolavori operistici di Mozart.
Lo Stato dell’Opera, Státní Opera, è un teatro d'opera a Praga, Repubblica ceca. Fa parte del Teatro Nazionale della Repubblica Ceca, fondata dal Ministero della Cultura della Repubblica Ceca nel 1992. Il teatro stesso originariamente aperto nel 1888 come il nuovo teatro tedesco e 1949-1989 è stato conosciuto come il Teatro Smetana. Più di recente è stato conosciuto come il Teatro dell'Opera di Praga.
EVENTI 30 aprile, rogo della strega, si bruciano le scope per allontanare gli spiriti maligni.
Zombie day, parata degli zombie, ogni maggio a Praga.
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Piatti tipici La portata principale consiste solitamente di un piatto di carne con contorno. I tipi di carne più comuni sono quelle di pollo e di maiale seguite dal manzo, solitamente servite con una specie di salsa.
Guláš – il gulasch ceco non è così piccante come quello ungherese ed è sostanzialmente uno stufato di manzo servito con un mix di verdure, il tutto accompagnato da un piatto di canederli. Anche se di solito è preparato con carne di manzo, ci sono varietà a base di pollo o carne di cervo e anche per vegetariani.
Svíčková na smetaně – ovvero lombo di manzo arrosto con salsa agrodolce alla panna, solitamente ricoperto di mirtilli.
Utopence – si tratta del piatto più gettonato per il pranzo o per uno spuntino in tardo pomeriggio, a base di salsicce sott’aceto, accompagnate da cipolle sempre sott’aceto, e da un boccale di birra della casa.
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Berlino
Berlino è la maggiore città e nel contempo un Land della Germania, quindi una città-stato. Capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d'Europa e, dopo Londra, il secondo comune più popoloso dell'Unione europea. La zona di Berlino ha un clima temperato mesotermale e molto asciutto rispetto alla media europea. Le temperature massime giornaliere in alcuni giorni estivi – generalmente a luglio – arrivano vicino ai 40 °C. Berlino nacque probabilmente come borgo commerciale di origine slava nel XII secolo, in corrispondenza di un'isola della Sprea. Originariamente vi erano due città distinte: Berlino, ad est del fiume, e Cölln, sull'isola, che vennero riunite nel 1307. Non molto resta di quelle antiche comunità, a causa dei ripetuti rivolgimenti successivi. Nei secoli successivi, Berlino acquistò sempre più importanza sulle altre città del Brandeburgo: nel 1451 divenne residenza dei margravi di Brandeburgo, dal 1701 capitale del regno di Prussia, dal 1871 capitale dell'Impero tedesco. Nel 1920 vennero inglobati molti comuni e città circostanti, creando la "Grande Berlino", terza città al mondo per numero di abitanti. Carri armati sovietici e statunitensi si fronteggiano al Checkpoint Charlie, 1961Capitale della Germania anche durante l'epoca nazionalsocialista, fu uno degli obiettivi principali dei bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, terminata in Europa proprio con la resa incondizionata della Germania l'8 maggio del 1945.
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Città Dei Cento Villaggi Il soprannome di Berlino, cioè Città Dei Cento Villaggi, gli viene dato dalle tante località vicine. La maggior parte degli studiosi concorda nel rifiutare il vecchio e popolare teorema secondo il quale il nome Berlin risalirebbe all'orso, in tedesco Bär, animale presente nella zona all'epoca della fondazione di Berlino e stemma della città fin dal 1280. Deriva invece, con molta probabilità, dalla radice slava berl, ovvero palude, isola di fiume.
Nati a Berlino Kevin-Prince Boateng (Berlino Ovest, 6 marzo 1987), calciatore tedesco, centrocampista del Milan. Thomas Häßler (Berlino Ovest, 30 maggio 1966), allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco, di ruolo centrocampista. Campione del Mondo nel 1990 e campione europeo nel 1996 con la Nazionale tedesca.
Carsten Peter Thiede (Berlino Ovest, 8 agosto 1952 – Paderborn, 14 dicembre 2004), fu uno storico tedesco, nonché papirologo e studioso di letteratura di fama internazionale.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI
La Porta di Brandeburgo è il simbolo della città di Berlino, era situata subito dopo la linea di confine nel settore sovietico della città nel periodo della divisione. Prima della Seconda Guerra Mondiale questo era uno dei luoghi più vivi di Berlino dal punto di vista culturale, ma dopo il 1961 iniziò anche qui lo sbarramento totale del confine. Check Point Charlie era l'unico punto di passaggio tra il settore americano e quello orientale di Berlino, in funzione dal 1945 al 1990. Collegava il quartiere sovietico del Mitte a quello americano di Kreuzberg sulla Friedrichstraße, all'altezza dell'incrocio con Zimmerstraße. Al Check Point era ammesso solo il passaggio di militari delle forze alleate, di diplomatici e cittadini stranieri. Subito dopo la riunificazione il Check Point fu abbattuto e la baracca originale fu trasferita nell'Alliertenmuseum. Una ricostruzione fedele fu costruita là dove sorgeva quella originaria, luogo emblematico della memoria testimone di tragici tentativi di fuga da Berlino est a ovest. Il Palazzo dei Reichstag fu costruito nel 1894 per ospitare il Parlamento tedesco e, dopo l’incendio del 1933, è tornato ad esserne la sede effettiva nel 1999. La ricostruzione è stata affidata all’architetto Sir Norman Forster, che ha voluto creare uno spazio adeguato a ricevere sia i parlamentari tedeschi sia i turisti in visita. Simbolo della rinascita di Berlino, il Reichstag è sormontato dalla famosa cupola di vetro dalla quale si gode di un’impareggiabile vista della città.
Il Berliner Dom (Duomo di Berlino) è una cattedrale protestante costruita nel 1700 in stile barocco e più volte restaurata. Dopo essere stata demolita e ricostruita per ordine dell'imperatore Guglielmo II, la cattedrale rappresenta oggi uno dei più importanti monumenti dell'età guglielmina.
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Poco distante dal Duomo di Berlino (chiesa protestante) si erge un altro duomo, il “Duomo francese” (cattolico), che merita una visita non tanto per la sua bellezza quanto per la particolarità. È una struttura a forma di coppa rovesciata, non troppo affascinante in realtà, eppure a vederlo ti stimola, ti impressiona provocandoti curiosità, tanto da spingerti a entrare. I bombardamenti non lo hanno risparmiato: all'interno elementi classici si accompagnano a strutture moderne, che pur non facendogli perdere niente in curiosità, lo rendono in effetti un po’ troppo particolare. Ma di sicuro una tappa per vedere un interno diverso dai soliti è da mettere nel conto.
Situata nel quartiere Mitte e costruita tra il 1859 e il 1866, la sinagoga fu inaugurata alla presenza del cancelliere Bismark. Al tempo la comunità ebraica di Berlino era tra le più grandi di tutto il paese. Essa fu colpita durante la tristemente famosa “Notte dei Cristalli” del 1938 quando i nazisti mandarono i frantumi tutte le vetrine degli edifici che sorgevano nei quartieri ebraici, ma fortunatamente non riportò gravi danni. Tuttavia fu durante la Seconda Guerra Mondiale che rimase quasi completamente distrutta a causa dei bombardamenti, tantoché nel 1958 si decise di demolirla. Nel 1988 iniziò la costruzione della Nuova Sinagoga, che venne completata nel 1995. Oggi la chiesa, che si presenta con una facciata che è restata fedele al progetto originario, in stile moresco e con due torri che culminano con una cupola d’oro e d’argento, è facilmente riconoscibile nello skyline di Berlino. Al suo interno ospita una mostra permanente sulla vita degli ebrei
Nikolai Kirke fa effetto per le due guglie appuntite e altissime, che tuttavia da sole non bastano a slanciarne la figura, piuttosto bassa e di mattoni rossi, con elementi gotici ma molto sobri, e scarse decorazioni che danno l’idea di un edificio molto pesante. La Marienkirke è interessante per i numerosi stili presenti: il corpo principale è simile alla Nikolai Kirke, forse un po’ più leggero, ma il campanile è una struttura che parte dalla base con lo stesso stile del resto, mentre poi ne esce con una muratura color panna che la rende più luminosa e serena, per terminare infine con una guglia appuntita, color verde acqua: nel complesso un buon effetto visivo.
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Il Muro di Berlino ha rappresentato per decenni l'emblema della divisione politica e ideologica tra est ed ovest della Germania e del mondo intero. La sua costruzione risale al 1961 quando le autorità dell'allora DDR (l'ex Germania Est), su pressione sovietica, per arginare il sempre più crescente fenomeno di fuga di persone che cercavano nella Germania Ovest, più ricca e progredita, un futuro migliore, fecero costruire questo maestoso muro che per trenta anni ha diviso la città di Berlino , la Germania e il mondo in due. Tutto mutò improvvisamente verso la fine del 1989, quando sotto la spinta del Wind of Change , il vento di cambiamento, il Muro crollò e finalmente la Germania tornò unita, e l'evento fu celebrato dallo storico concerto di Roger Waters , leader storico dei Pink Floyd , gruppo leader panorama rock degli anni '70 e '80, che proprio dal muro, visto come simbolo di divisione, presero spunto per il loro disco più celebre. Lo Schloss, letteralmente castello di Brandeburgo, è un edificio storico in stile Barocco italiano. Voluto dalla moglie di Federico III di Brandeburgo, Sophie Charlotte. Il palazzo è un capolavoro dell’architettura e fu progettato da Eosander Von Göthe. Veniva usato come residenza estiva dove la moglie di Federico III era solita circondarsi di artisti e letterati dell’epoca. Oggi è meta turistica obbligatoria per la bellezza dei suoi interni, per il giardi no e per le rassegne artistiche che periodicamente ospita. Si trova nel quartiere di Charlottenburg ed è raggiungibile con la metro linea U-Bahn U2 fermata Sophie-Charlotte-Platz.
La Kaiser Wilhelm Gedächtnis Kirche è il centro simbolico di Berlino ovest ed è dedicata al Kaiser Guglielmo I. Fu edificata alla fine del XIX secolo e durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale una parte di essa riuscì a rimanere intatta, per questo motivo la rovina è stat a conservata diventando un importante monumento. La chiesa simboleggia la pace e la riconciliazione dopo la guerra e al suo interno si trova una sorta di monumento-memoriale che presenta foto e testimonianza relative alla chiesa stessa e al territorio circostante, oltre ad alcuni altri oggetti religiosi di origine antica. Alla metà degli anni ’50 del ‘900, si decise di costruire a fianco alla vecchia struttura, una nuova chiesa. Questa, moderna, a pianta ottogonale e dotata di una torre campanarie di forma esagonale, ha la particolarità di essere costituita da pareti sulle quali spiccano oltre 20.000 in vetro colorato.
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MUSEI Aperto nel 2001, il Museo Ebraico di Berlino ripercorre duemila anni di storia del popolo di Mosè in Germania. Oltre 3.000 metri quadri di spazio dove scoprire la ricchezza e i drammi della cultura ebraico-tedesca attraverso fotografie, oggetti, lettere e venti efficaci postazioni didattiche multimediali ed interattive, grazie alle quali conoscere la storia degli Ebrei in Germania. Accanto al nucleo permanente della mostra, vengono organizzati durante tutto l’anno numerosi eventi, concerti, proiezioni cinematografiche e convegni. La struttura architettonica ha la firma importante di Daniel Libeskind, che ha plasmato l’edificio seguendo il concetto del tortuoso e difficile cammino della storia ebraica in Germania. Il progetto è stato definito dall’architetto "between the lines“ per via delle due linee di zinco: l’una diritta e scomposta in diversi segmenti e l’altra spigolosa, emblema di un rapporto che invita ad interrogarsi e a riflettere. Il museo ospita un grande parco dove in estate si tengono eventi, una fornita biblioteca e un ristorante aperto a tutte le ore.
Museumsinsel è situato proprio nel cuore di Berlino, luogo dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. L'isola a cui ci si riferisce è quella che sta al centro del corso del fiume Sprea che bagna la capitale: vi sorgono i più importanti musei cittadini di Berlino. Già all'inizio dell'Ottocento iniziarono i lavori di costruzione per rendere quella che prima era una zona malsana della città un nuovo centro culturale: il primo importante museo a vede re la luce fu l'Altes Museum, esso raduna l'enorme collezione archeologica del Kaiser Federico Guglielmo III. Il museo è circondato dal Lustgarten, il grande giardino pubblico, un tempo parco del castello (oggi non più presente) dell'imperatore. Il Neues Museum è stato purtroppo gravemente danneggiato dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale: dal 2006 è partita una grande opera di restauro che prevede di riaprirlo entro il 2010 con il nuovo, atteso Museo Egizio. Dedicato prevalentemente ad opere del periodo romantico è la Alte Nationalgalerie dove si trovano importanti dipinti di Friedrich e Begas. Il più famoso tra i musei è il Pergamon Museum il cui nome stesso ricorda la città da cui arrivano i maggiori reperti come la celeberrima porta di Pergamo; notevole anche la porta di Mileto e la collezione greco-romana (stupenda la statua di Apollo).
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TEATRI Filarmonica. Berliner Philharmonisches Orchester cioè l’Orchestra Filarmonica di Berlino, è una delle orchestre più prestigiose e note del mondo. La sua fondazione è derivata dallo scioglimento di due orchestre berlinesi nel 1822 e venne diretta da Franz Wüllne. L’orchestra è stata diretta dopo la morte di Herbert von Karajan per circa dodici anni da Claudio Abbado.
Wintergarten Varieté. Quando si varca la soglia del Wintergarten Varieté si torna indietro nel tempo. Ci si ferma ai Ruggenti Anni Venti, quelli del varietà, della rivista e del teatro Vaudeville. Un periodo che rivive ogni sera a Berlino, con un programma ricco di appuntamenti.
EVENTI
Love Parade. Evento annuale di maggior importanza dedicato alla musica techno, di cui la città di Berlino è stata eletta capitale indiscussa. Si svolge verso la metà di luglio e consiste in una sfilata variopinta che coinvolge enormi tir su cui sono montati imponenti impianti di diffusione acustica, il tutto animato da quantomeno insoliti personaggi...a tema. Ovviamente la sfilata attira una folla di festanti appassionati, il cui numero sfiora e supera spesso il milione di partecipanti. Il clima di festa continua ben oltre le ore della sfilata ufficiale.
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Piatti tipici Schneeballen, croccanti dolcetti a base di chiare d’uovo che ricordano le meringhe. Questo dolce è un piatto tipico della tradizione culinaria berlinese. Krapfen, dolci ideali per chi al primo morso vuole rimanere estasiato dall’esplosione di crema che solleticherà le vostre papille gustative.
Leberkaese, un secondo piatto a base di carne che i tedeschi amano utilizzare per farcire i panini o da accompagnare con le patate cotte al forno.
Stinco di maiale alla birra, uno dei secondi piatti più saporiti che vi capiterà di assaggiare a Berlino.
Curiosità
BADESCHIFF.
All’interno di un deposito di autobus dismesso vi sembrerà di essere in Sardegna, corpi distesi ad abbronzarsi sulla sabbia, persone al chisoco della spiaggia e belle ragazze che fanno il bagno in acque azzurre. Ma non è il mediterraneo, è una chiatta fluviale trasformata in piscina ed ancorata alle sponde del fiume Sprea. Dopo il tramonto il Badeschiff si trasforma in un night club all’aperto. D’inverno si aggiungono delle saune ed un’avveniristica membrana di copertura.
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Bruxelles
Bruxelles è la capitale del Belgio, ai sensi dell'articolo 194 della Costituzione belga. Amministrativamente costituisce uno dei 19 comuni della regione di Bruxelles. La città ha il suo centro nel cosiddetto Pentagone ed è sede di importanti istituzioni dell'Unione europea.
Bruxelles ha un clima marittimo relativamente mite con una grande incidenza di clima umido e grigio. Luglio e Agosto sono i mesi più caldi dell’anno con temperature che si aggirano sui 22°C, le temperature invernali sono più scoraggianti con le ‘massime’ che vanno dai 4 ai 7°C. Il periodo migliore per visitare Bruxelles va da Maggio a Settembre quando il tempo è piacevolmente temperato, la controindicazione è che durante l’alta stagione la città è affollata di turisti e le sistemazioni scarseggiano e hanno prezzi elevati. Fra Novembre e Marzo il clima è generalmente freddo, con pioggia, nevischio e cielo grigio. I mesi freddi hanno il vantaggio di avere meno turisti, e dato che la maggioranza delle attrazioni sono al coperto non è necessario passare molto tempo all’aperto.
I primi documenti risalgono al secolo X, e fanno riferimento a chiese sorte sul Caudenberg, un'altura alle spalle della città. Divenne successivamente residenza dei duchi di Brabante, acquisendo così sempre maggiore importanza, tanto da essere cinta con una cerchia di bastioni lunga quattro chilometri, nel 1144. Nel corso del secolo XII passò dalla corona di Brabante a quella dei duchi di Lorena. Successivamente la sua storia risultò indissolubilmente legata alle sorti della regione delle Fiandre, passando attraverso le lotte per il predominio tra l'Austria, la Spagna e la Francia. Nel 1477, quando divenne capitale dei Paesi Bassi austriaci, era ritenuta una delle città più attraenti e ricche d'Europa, grazie soprattutto alle sue attività commerciali, concentrate sul traffico di tessuti. Nel 1567, per soffocare i moti autonomisti, lo spagnolo Duca d'Alba adottò metodi fortemente repressivi, arrivando a far decapitare qualcosa come 1.800 persone. Il governo spagnolo, che si protrasse ancora per tutto il XVII secolo, risultò inetto e disastroso, e provocò un rapido declino economico, il quale portò a sua volta gli artigiani e i mercanti alla sollevazione.
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Sullo stemma vi è raffigurato l'arcangelo Michele (patrono di Bruxelles) che colpisce un diavolo nero trafiggendolo con una lancia a forma di croce. Inoltre sullo stemma, al lato dello scudo con S. Michele, vi sono due leoni e due bandiere.
Nati a Bruxelles…
Isabella d'Asburgo (Bruxelles, 18 luglio 1501 – Gand, 19 gennaio 1526) nota anche come Isabella, o Elisabetta, d'Austria, di Castiglia, infanta di Spagna, figlia di Filippo il Bello e di Giovanna di Castiglia divenne regina consorte di Danimarca e dell'Unione di Kalmar dopo il suo matrimonio con Cristiano II.
Amalia Luisa di Arenberg (Bruxelles, 10 aprile 1789 – Bamberga, 4 aprile 1823) fu un membro del Casato di Arenberg per nascita e, grazie al suo matrimonio con il duca Pio Augusto in Baviera, un membro della linea del PalatinatoBirkenfeld-Gelnhausen della Casa di Wittelsbach. Amalia Luisa era nonna dell'imperatrice Elisabetta d'Austria attraverso il figlio Massimiliano Giuseppe.
Didier François (Bruxelles, 2 aprile 1969) è un musicista, compositore e scultore belga.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Il Manneken-Pis è un bambinetto dall’aria birichina che innaffia dignitosamente la fontana di Julianekensborre. La statua-fontana, che gli abitanti di Bruxelles si divertono a travestire in parecchie occasioni, ha una storia risalente al XIV secolo. All’epoca serviva a distribuire l’acqua potabile alla città di Bruxelles.
Il Parlamento Europeo di Bruxelles è una delle sedi (insieme a Strasburgo e Lussemburgo) nelle quali i deputati eletti nelle singole nazioni facenti parte dell'Unione Europea emanano le leggi e i regolamenti che poi avranno valore di indirizzo per le nazioni membro. A Bruxelles si riuniscono le varie commissioni parlamentari che si occupano del lavoro preliminare di discussione delle bozze legislative.
Il Palazzo Municipale di Bruxelles, il Town Hall, è uno stupendo e maestoso palazzo in stile gotico la cui parte più antica risale al 1402. Per tutto il XVI secolo altre parti furono aggiunte all’edificio compresa la torre centrale alta 96 metri. Una volta completato, il Palazzo subì importanti restauri tra cui quello del 1712 che ne diede l’aspetto definitivo. Durante la Rivoluzione Belga fu sede del Parlamento provvisorio.
Il Palais Royal, residenza e simbolo della monarchia belga, è il più grande ed importante edificio del Quartier Royal e dell'intera Bruxelles. Il Palazzo Reale fu edificato a partire dagli anni venti del XIX secolo, là dove un tempo si trovava l'antico Palazzo Coudenberg. Una serie di importanti migliorie del sontuoso edificio furono apportate nel corso del XX secolo. Visitando gli interni del Palais Royale è imperdibile la visita alla Stanza del Trono e alla Piccola Stanza Bianca con i mobili in stile rococò e la Sala degli Specchi regno d’intriganti effetti illusori.
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MUSEI Il recente museo Magritte – aperto da giugno 2009- è situato in pieno centro di Bruxelles, in Piazza Royal. E’ senza dubbio una tappa essenziale per gli amanti del famoso pittore perché raggruppa la collezione più ricca del mondo: 200 opere artistiche, film e foto. Il museo è suddiviso in tre piani e le opere presenti sono raggruppate in tre periodi: 18981929, 1930-1950 e 1951-1967. Si tratta della collezione più eterogenea riguardante la vita artistica di Magritte. E’ in questo museo che potrete ritrovare le opere più famose di Magritte, famoso artista belga.
Il Centro Belga del Fumetto rende onore alla ricca tradizione del Belgio nella fumettistica. E' qui che sono nati i mitici Tintin, Spirou, i Puffi e altri celeberrimi personaggi. Il "Centre Belge de la Bande Dessinée" ha trovato la sua sede all'interno dei vecchi grandi magazzini Waucquez, realizzati dal grande architetto belga Victor Horta. Negli ampi spazi saturi di luce propri dello stile Art Nouveau, gli appassionati visiteranno interessanti mostre temporanee e la più grande "fumettoteca" del mondo, con una collezione di più di 25.000 fumetti, dalle origini alle creazioni contemporanee. Un giubilo per gli appassionati del fumetto e una piacevole e stimolante novità per bambini e ragazzi. TEATRI Nascosto tra i vicoli Schuddeveld e Saint-Pétronillesi trova uno dei luoghi più amati dai bussellesi: la Maison de Toone. Si tratta di un tipico estaminet, un bistrot con muri di mattoni rosa spagnoli, travi annerite e suolo lastricato, ma è anche un teatro delle marionette con banchi di legno, cuscini a festoni multicolori inchiodati nelle panche di legno grezzo. È inoltre un laboratorio di marionette, una biblioteca, una videoteca e un museo di marionette dove pendono dal soffitto i burattini "pensionati" del teatro, eroi del passato di Toone e personaggi feticci di confraternite delle marionette del mondo intero.
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EVENTI
Sin dalla prima edizione del 1983, l'obiettivo della Biennale dell'incisione è quello di offrire un panorama tanto complesso quanto vario dell'arte della stampa come veniva praticata in tutto il mondo. In occasione dell'ultima edizione, la nuova denominazione 'incisione contemporanea' rifletteva la volontà di allontanarsi dai cliché della stampa classica in bianco e nero, per aprirsi a nuove tecniche e nuove sperimentazioni.
Fiera agricola. Esibizione di animali di concorso (Blanc Bleu Belge), presenza di pecore, capre, struzzi, conigli e pollame nel chiostro della collegiata, cavalli di razza nel Parco della Dodaine. Esposizione di macchine agricole e vendita di prodotti regionali.
La Bruxelles Jazz Marathon è l'evento musicale più atteso della primavera dove i grandi nomi del jazz affiancano le giovani promesse, in tre giorni. E così come i fan del cioccolato prediligono il bianco, oppure il fondente, o quello al latte... così anche i fan della musica potranno accontentare i propri gusti fra jazz, latino, funk, rock e blues.
Nel 1998, Jazztronaut ha creato un evento, grazie all'aiuto di un nuovo sponsor: le VW Spring Sessions. Più che di un festival, si tratta di un cocktail tra grandi artisti più conosciuti.
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Le gaufre, grandi e rettangolari, sono spesso servite con panna montata o zucchero a velo.
Uno dei più celebri secondi belgi è il waterzooi, tipico di Gand ma diffuso in tutto il paese: si tratta di pesce o pollo con panna, verdure e ortaggi (patate, rape, sedano, porri e
carote). Le mille-feuille (“mille foglie"), fetta di vaniglia, crema fetta, noto anche come il Napoleone, è un dolce di origini francesi. Tradizionalmente, una millefoglie è composto da tre strati di pasta sfoglia ( pâte feuilletée ), alternati a due strati di crema pasticcera ( crema pasticcera ), ma a volte la panna montata , o marmellata vengono sostituiti. Lo strato di pasta superiore è spolverato con zucchero a velo , e talvolta di cacao, o semi polverizzati (ad esempio tostate le mandorle ). In alternativa, la parte superiore è vetrata con glassa o fondente in alternanza bianca (formazione di ghiaccio) e marrone (cioccolato) strisce, e pettinati.
CURIOSITÀ Ebbene sì... per tutta la notte se ne sta rinchiusa in un loculo, dietro le sbarre dalle quali filtra solo un po’ d'aria fresca. Povera Jaenneke Pis! Forse se fosse popolare come il fratellino avrebbe un diverso trattamento, chissà! La piccola scultura di bronzo forgiata nel 1985 da Denis Adrien Debouvrie e dal 1987 esposta al pubblico è di gran lunga meno famosa del Manneken Pis, il bambino che fa la pipì, simbolo di Bruxelles.
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Berna
Berna (dalla parola tedesca "Baeren", "orsi", animali che dominavano la zona) è la capitale della Svizzera. Lo è solo de facto: la Costituzione non contiene infatti riferimenti alla capitale federale, solo l'articolo 58 della legge sull'organizzazione del governo e dell'amministrazione stabilisce che Berna è la sede amministrativa del Consiglio federale, dei Dipartimenti e Cancelleria dello Stato. Il clima è influenzato dall'Atlantico. Le correnti d'aria provenienti da occidente portano sui cieli svizzeri aria umida e mite, in modo da raffreddare il clima in estate e di mantenerlo temperato in inverno. Le precipitazioni sono abbondanti durante tutti i mesi dell'anno. Berna è una città molto antica. Le prime tracce di un insediamento nel territorio risalgono all’epoca celtica (I – II secolo a.C.) che fu fortificato dai romani nel 58 a.C. La città vera e propria nacque però in epoca medievale, sotto la spinta del duca Berthold V von Zahringen. Nel 1191 infatti il duca autorizzò l’insediamento urbano lungo uno sperone di roccia sopra l’ansa del fiume Aare. Nei secoli successivi Berna conobbe un periodo di grande espansione, soprattutto durante il XVI e XVII secolo, quando il proprio territorio arrivò a comprendere quasi tutta la Svizzera francese e buona parte della regione della Savoia. Divenne capitale della Confederazione Elvetica nel 1848. Oggi Berna è una città moderna e funzionale, con una pacata tranquillità che deriva dal fatto di essere solo in parte investita dal turismo di massa.
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Racchiusa tra le rive del fiume Aar, affluente del Reno, Berna ha il fascino di una cittadina medievale, tanto da non sembrare la capitale della Svizzera. Le sue numerose fontane, le facciate in mattoni, lo stile Barocco Bernese, i vicoli e le torri storiche le donano un respiro d'altri tempi. È molto interessante soffermarsi ai piedi della Torre dell'orologio, quattro minuti prima di ogni ora. Uno spettacolo meccanico rappresentato da statuine mobili, annunciano minuto dopo minuto lo scoccare dell'ora. Lo stemma è composto da tre fasce oblique: due rosse e una gialla. In quella gialla, centrale, vi è un orso, simbolo della città, da cui la stessa prende anche il nome. Nati a Berna… Ferdinand Hodler (pittore) è stato un pittore. Nacque a Berna il 14 marzo 1853. Nel 1871 si trasferì a Ginevra, dove fino al 1876 fu allievo del pittore Bathélemy Menn. Nel 1878 e nel 1879 viaggiò per la Spagna, dove poté ammirare da vicino le opere di Diego Velázquez. Negli anni successivi cominciò a tenere mostre personali in alcuni importanti circoli culturali svizzeri. I soggetti preferiti delle sue opere sono i paesaggi ed i ritratti, trattati con realismo vigoroso, accentuato dal colore puro e luminoso. Col passare degli anni il suo stile si evolve per creare grandi composizioni storiche e decorative, dal tratto forte ed espressivo con colori sempre più ricchi Fabian Kauter (Berna, 23 settembre 1985) è uno schermidore svizzero. Ha conquistato medaglie nei campionati europei di scherma: oro a Copenaghen nel 2004 nella gara di spada a squadre, bronzo a Gand nel 2007 nella gara di spada individuale e argento a Plovdiv nel 2009 nella gara di spada a squadre. Emil Theodor Kocher (Berna, 25 agosto 1841 – Berna, 27 luglio 1917) è stato un medico svizzero, vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 1909. Docente presso l'Università di Berna, fu il primo a studiare la fisiologia della ghiandola tiroidea, dimostrando l'importanza dello iodio nella funzionalità della stessa. Per queste ricerche venne insignito del Nobel. Fu inventore delle pinze chirurgiche emostatiche, dette pinze di Kocher.
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Da Vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI La città di Berna possiede una bella Cattedrale Gotica (Berner Münster), dedicata a San Vincenzo, che è l'esempio più interessante di architettura tardo gotica della città ed è anche la più grande chiesa della Svizzera. La chiesa fu costruita tra il 1421 e il 155 ma venne terminata solo alla fine dell'Ottocento con l'innalzamento della guglia. Presenta due importanti cicli di arte gotica: le sculture del portale maggiore e il complesso delle vetrate del coro. Il campanile della chiesa è visitabile e dalla sua cima è possibile ammirare un magnifico panorama sulla città, il Bernese Mittelland e le montagne innevate del Bernese Oberland. La cattedrale di Berna (in tedesco Berner Münster), già dedicata a san Vincenzo di Saragozza, è il più importante edificio di culto evangelico riformato della città di Berna, in Svizzera. La costruzione fu progettata da Matthäus Ensinger e iniziata nel 1421. Sostituiva la costruzione precedente medievale (Leutkirche) e veniva dedicata al santo Vincenzo di Saragozza, ma seguendo gli sviluppi storici del cantone di Berna, la chiesa fu più tardi convertita al protestantesimo. Nella prima metà del Cinquecento, come spesso accadeva alle cattedrali gotiche in quel periodo, la costruzione dell'edificio venne sospesa, sicché la torre vistosamente incompleta del Münster avrebbe caratterizzato il centro della città per secoli. Ai tempi dell'architettura neogotica, nella seconda metà dell'Ottocento, fu rilanciato un piano di compimento che terminò con la conclusione dei lavori per la torre campanaria (1893).
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Il Kirchenfeldbrucke, risalente al XIX secolo, è il monumentale ponte che valica il fiume Aare a Berna. Si tratta di un ponte in ferro di notevole salto, che collega il quartiere vecchio alla Hevetiaplatz, centro culturale della città. Il ponte fu inaugurato il 24 settembre 1883 ed è lungo 229 metri: sono due le campate ad arco in acciaio; l'altezza sul fiume è di 37 metri.
Eretta nel 1220 come ingresso principale nelle vecchie mura, la medievale torre dell'orologio, o Zeitglocknturn, era la porta occidentale della prima cerchia muraria della città, costruita a cavallo tra il XII e il XIII secolo. Il suo calendario astronomico fu realizzato invece nel 1530. La seconda porta occidentale della città era il Käfigturm (Torre della Prigione), costruita tra il 1256 e il 1344, che fu utilizzata come prigione a partire dal XVII secolo.
Il Bundeshaus è il luogo in cui si tengono le sedute dell'Assemblea federale e del Consiglio federale svizzeri. L'edificio fu disegnato dall'architetto Hans Wilhelm Auer e venne inaugurato il 1. aprile 1902. Il costo totale fu di 7.198.000 franchi di allora. Le due stanze in cui si riuniscono rispettivamente il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati sono separate dalla Sala della cupola. La cupola ha un'altezza esterna di 64 m e interna di 33. Il mosaico al centro rappresenta lo stemma federale con il motto in latino Unus pro omnibus, omnes pro uno ("Uno per tutti, tutti per uno"), circondato dagli stemmi dei 22 cantoni che esistevano nel 1902. Lo stemma del Canton Giura, fondato nel 1979, fu messo al di fuori del mosaico.
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MUSEI L’Einstein Museum ha provvisoriamente sede all’interno del Museo di Storia di Berna, e rappresenta un viaggio affascinante per chi volesse approfondire la vita, sia professionale che privata di Albert Einstein, la personalità più di spicco della città, descrivendo anche i cambiamenti che avvenivano nel mondo mentre lui lavorava alle sue teorie. Il museo raccoglie oggetti, memorabilia e ha numerosi supporti video. Le audio guide sono disponibili in 9 lingue. Il Museo della comunicazione offre ai visitatori un programma espositivo ricco e variato. La mostra permanente «così vicino, così lontano: l’uomo e i suoi media» traccia una panoramica della comunicazione e della sua evoluzione, dal linguaggio del corpo allo scambio di informazioni con i mezzi di comunicazione nelle diverse epoche. La mostra permanente «As Time Goes Byte: computer e cultura digitale» si concentra sui nuovi media e illustra l’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e dell’informatica dalla metà degli anni 1950 a oggi. La terza mostra «Immagini impresse: il mondo dei francobolli» esplora le storie avvincenti che hanno per protagonista il francobollo. Più che un oggetto d’uso quotidiano, il francobollo è lo specchio del mondo. Il Centro Paul Klee, progettato da Renzo Piano e inaugurato il 20 giugno 2005, è dedicato alla diffusione e alla valorizzazione dell'opera dell'artista tedesco Paul Klee (1879-1940). Oltre ai capolavori di Klee, sono esposti anche oggetti privati appartenuti al genio, tra cui le marionette che egli stesso costruì per il figlio Felix e diversi manoscritti fondamentali per capire gli aspetti più controversi della sua biografia.
Nel Museo delle Arti di Berna si conservano molte opere di Picasso, Klee ed Oldler, tanto che ne hanno fatto uno dei musei più importanti e ricchi del pianeta. Il più antico Museo delle Belle Arti della Svizzera, comprende complessivamente oltre 3.000 opere tra dipinti e sculture, nonché circa 48.000 disegni, multipli, fotografie, video e filmati; fanno parte della collezione il Trecento italiano, l'arte svizzera a partire dal XV secolo, la pittura internazionale del XIX secolo e primi del XX secolo e le correnti artistiche nazionali; particolarmente notevoli le raccolte di opere di Paul Klee e dello svizzero Ferdinand Hodler.
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PARCHI E GIARDINI Il Rosengarten dà il suo meglio durante la bella stagione, quando si può godere del profumo e della bellezza delle 220 varietà di rose, che fanno compagnia alle 200 specie di giaggioli e 28 di rododendri. Questa sinfonia di colori purtroppo non si può ammirare d'inverno, ma il Giardino delle Rose resta comunque un'ottima meta per chi è appena arrivato a Berna. La posizione elevata infatti regala meravigliose cartoline sul centro storico, facendone un luogo ideale per le foto, specialmente al tramonto. Nelle giornate più tiepide, può anche essere una location tranquilla e romantica per un pic nic o per un veloce pranzo al sacco. Non c’è niente di meglio che concedersi una giornata al Tierpark Dählhölzli, il giardino zoologico di Berna. Il parco degli animali copre circa 300 ettari lungo il corso del fiume Aare ed è un grande contributo alla biodiversità. Ci sono aree differenti: una zona è dedicata allo zoo per i bambini, dove i più piccoli possono divertirsi tra gli animali domestici e della fattoria e accarezzare capre, pony, pecore; una zona esterna dedicata principalmente a specie europee, tra cui lontre, lupi, bisonti, alci, renne, orsi bruni; infine il vivarium che custodisce rettili, pesci, coccodrilli, rane, insetti esotici, farfalle e uccelli.
PIATTI TIPICI Il piatto tipico del Cantone di Berna è il Bernerplatte, composto da una costoletta di maiale, salsiccia, pancetta e prosciutto adagiato su una sfoglia di crauti e fagioli. Per gli amanti dei dolci, nella vicina città di Meiringen un cuoco italiano ha dato i natali alle famosissime meringhe.
La cucina tipica di Berna propone le pietanze tipiche della gastronomia nazionale che altro non è che un gustoso mix derivato dalla fusione delle diverse tradizioni tedesche, francesi ed italiane. Prodotti tipici, famosi in tutto il mondo, sono i formaggi ed il cioccolato e, soprattutto, i piatti a base di formaggio, tra cui i più popolari sono la Fonduta, formaggio fuso con vino bianco da intingere con pezzi di pane, e la Raclette, fette di formaggio fuso accompagnate da patate e sottaceti. Tra i piatti a base di carne invece, i più caratteristici sono il Kalbfilet, filetto di vitello, il Rindfilet, filetto di manzo, lo Schweinschnitzel, cotoletta di maiale ed il Lederpiessli, fegato alla griglia.
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Lussemburgo
Il Lussemburgo è la capitale del Granducato di Lussemburgo, piccolo stato compreso fra l'Europa occidentale e l'Europa centrale. È situata su uno sperone roccioso alla confluenza della Pétrusse con l'Alzette, conta 127.404 abitanti al 2009. Su tre lati lo sperone è a strapiombo su dei canali naturali, per cui sin dal Medioevo venne considerata una fortezza. Il clima in Lussemburgo è continentale temperato. Le piogge cadono durante tutto l'arco dell'anno, ma con maggiore intensità in inverno. L'estate è soleggiata, ma le notti rimangono fresche. L'autunno è spesso piovoso. Gli inverni sono rigidi, con nevicate frequenti e primavere asciutte e fresche. Durante la dominazione romana, presso l'incrocio di due strade, si ergeva un torrione. Nel 963 Sigfrido di Lussemburgo scambiò alcuni territori con l'abbazia di San Massimino di Treviri. Tra questi territori vi era anche un'area chiamata Bock Fiels, campi di roccia, ovvero uno sperone roccioso dove Sigfrido costruì il suo castello, da lui chiamato e così costruita la nuova cinta muraria e la chiesa di San Nicola, ora Cattedrale. Nel 1340, sotto il regno di Giovanni di Lussemburgo venne realizzata l'ultima cerchia di mura, cerchia che venne demolita nel 1867. Nel 1447 Lussemburgo fu conquistata dai borgognoni di Filippo III, più tardi entrò a far parte prima dell'Impero spagnolo, poi di quello austriaco. Sotto la dominazione asburgica le sue fortificazioni vennero ulteriormente rafforzate, facendo così di Lussemburgo una delle più solide roccaforti d'Europa. Furono inoltre costruite casematte ed una ventina di chilometri di gallerie sotterranee. Nei primi anni del XIV secolo il conte Enrico di Lussemburgo divenne l'imperatore Enrico VII e per quasi 150 anni l'impero rimase nelle mani della casata di Lussemburgo. Durante le guerre rivoluzionarie francesi Lussemburgo fu presa due volte dai francesi, la seconda volta dopo sette mesi d'assedio. La durata dell'assedio fece molto scalpore in Francia e l'ingegnere Lazare Carnot definì Lussemburgo la più imprendibile delle roccaforti del mondo dopo Gibilterra. Con la resa della guarnigione austriaca, Lussemburgo venne annessa alla Francia, all'interno del dipartimento delle Forets. Dopo il 1815 la città ospitò una guarnigione prussiana, sostituita da una olandese una volta ratificato l'ingresso del Lussemburgo nel Regno Unito dei Paesi Bassi. Dopo la crisi lussemburghese, venne stabilita dal trattato di Londra del 1867 la demolizione delle possenti mura cittadine (24 km), demolizione che durò sedici anni e costò un milione e mezzo di franchi d'oro.
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Lo stemma ha origine nel medioevo e deriva dallo scudo dell'antico Ducato del Limburgo, oggi diviso fra Belgio e Paesi Bassi. Lo scudo è composto da un campo d'azzurro fasciato d'argento di otto pezzi, caricato di un leone rampante di rosso con la coda forcata, coronato, rostrato e linguato d'oro. I tenenti sono costituiti da due leoni, lo stemma è avvolto nel manto di ermellino ed è sormontato dalla corona principesca lussemburghese.
Nati a Lussemburgo… Jean-Baptiste Nicolas Robert Schuman (Clausen, 29 giugno 1886 – Scy-Chazelles, 4 settembre 1963) è stato un politico francese, ritenuto uno dei padri fondatori dell'Unione Europea.
Kim Kirchen (Lussemburgo, 3 luglio 1978) è un ex ciclista su strada lussemburghese. Ha vinto la ParigiBruxelles 2003, il Tour de Pologne 2005 e la Freccia Vallone 2008.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI
Il Palazzo Granducale (in lingua lussemburghese Groussherzogleche Palais, in lingua francese Palais grand-ducal, in lingua tedesca Großherzogliches Palais) è un palazzo situato all'interno della città di Lussemburgo, nel sud del Lussemburgo. È la residenza ufficiale dei Granduchi del Lussemburgo, ed è il luogo dove vengono svolti i compiti di capo dello stato del granducato.
La Chiesa di Nostra Signora Consolatrice degli Afflitti, situata nella capitale, è un simbolo nazionale del Lussemburgo. Il nucleo originario, ispirato al Rinascimento italiano, fu completato nel 1621. Dal XVII sec. ogni anno, dalla terza alla quinta domenica dopo Pasqua, partono processioni da tutte le parrocchie del Granducato per la capitale. Per l’occasione la statua della Madonna, in legno di tiglio policromo, è esposta su un altare votivo in ferro battuto, realizzato dal lussemburghese Pierre Petit nel 1976.
MUSEI
Il Museo nazionale di arte e storia è la più grande collezione di arte e archeologia del Lussemburgo.
Grazie al Museo di Storia Naturale possiamo scoprire la flora e la fauna lussemburghese.
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EVENTI Gli eventi il Che SI festeggiano in Lussemburgo Sono davvero numerosi, da marzo a maggio SI Tiene La Primavera Musicale, Un Festival di musica classica e del jazz a Lussemburgo Città. Il 23 giugno E invece la Festa Nazionale, un Luglio SI respira Aria di Festa con Il Carnevale delle Culture di Lussemburgo Città. Sempre in estate, una meta agosto, c'e lo Street Art Animation, ONU festa di strada tuffò ammirare mimi trampolieri, Musicisti ambulanti. Con L'arrivo dell'autunno, TRA ottobre e novembre, c'e il Live at Vauban, ONU Festival di musica (rock, pop, jazz, blues); TRA Novembre posta gennaio invece SI TIENE IL Luxembourg City Lights invernali.
Piatti tipici Il bouneschlupp (che letteralmente significa minestra di fagioli) è un piatto tipico della cucina lussemburghese non a caso diffusa anche nel Saarland in Germania, nel Gaume (la Lorena belga), ad Arelerland nel Belgio e nella Lorena in Francia. Molto gustoso e saporito, il piatto è una zuppa verde di fagioli realizzata con patate, pancetta e cipolle, ingredienti che contribuiscono a donare al piatto un sapore davvero unico e davvero irresistibile. Un piatto ideale per chi ama i sapori intensi e prelibati.
I gromper keeschelche sono crêpes con pomodori grattugiati, cipolle e prezzemolo, cotte in olio caldo.
Kèiskuch (Cheese Cake) è una ricetta tradizionale Lussemburghese per un cheesecake classico di formaggio fresco, uova tuorli , la panna e limone addolcito con lo zucchero e cotto su una pasticceria di base lievitata con il lievito.
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Vaduz
Vaduz (dal romanico valdutsch, che a sua volta deriva dal latino Vallis, “valle”) è la capitale del Principato del Liechtenstein e la residenza del principe del Liechtenstein. Vaduz (5203 abitanti) non è la più popolosa città del Liechtenstein: la città di Schaan ha più abitanti (5806). Il clima è continentale ma mite. Probabilmente fu abitata in epoca preistorica, viste le numerose vestigia ritrovate recentemente. In epoca romana era il crocevia delle vie di comunicazione verso le regioni germaniche. È stata fondata probabilmente nel XIII secolo dai conti di Werdenberg che costruirono un castello a difesa della regione, rimase un presidio militare per circa un secolo e successivamente attorno al castello comparve un borgo, l'odierna Vaduz.
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Dando questo titolo alla splendida capitale del Liechtenstein ci accorgiamo di quanto possa essere contraddittorio: Städtle è il nome con cui gli abitanti la chiamano e significa cittadina. In effetti, Vaduz è la residenza di poco più di 5.000 abitanti, ma comunque questo non preclude il fatto che il comune sia un magnifico insieme di monumenti e luoghi di altissimo interesse. Per non parlare dell’accoglienza degli abitanti… Nel 1932 Vaduz è diventato il primo comune del Liechtenstein principi a cui è stato assegnato uno stemma, che è stato sostituito nel 1978 da quello attuale. Lo stemma è diviso in quattro parti: due rosse, diagonalmente opposte, su cui è raffigurato il gonfalone dello stemma dei Conti di Montfort in argento (con tre braccia e tre anelli), due argento, con una corona stilizzata.
Egon Rheinberger (pittore, scultore, architetto), è nato 14 gennaio 1870 a Vaduz ed è morto il 25 luglio 1936 nella stessa città. Dopo aver frequentato il liceo a Feldkirch ha iniziato a studiare arte a Monaco di Baviera. Trovò supporto qui con lo zio Josef Gabriel Rheinberger e sua moglie Francesca Hoffnaaß. Ha lavorato per un breve periodo come scultore. Ha iniziato nel 1899 presso il principe Johann II del Liechtenstein e il conte di Wilczek l’attività di pittore, scultore e architetto. Joseph Gabriel Rheinberger (compositore e organista), nato il 17 marzo 1839 a Vaduz e morto a Monaco di Baviera il 25 novembre 1901, già a sette anni, era organista della chiesa parrocchiale di Vaduz e la sua prima composizione fu eseguita l'anno successivo. Nel 1851 entrò al Conservatorio di Monaco di Baviera, dove più tardi divenne professore di pianoforte e successivamente professore di composizione. Rheinberger fu un compositore prolifico. Le sue opere religiose comprendono dodici Messe, un requiem, e uno Stabat Mater. Le altre opere annoverano parecchie opere, sinfonie, musica da camera e musica corale. Oggi è ricordato quasi esclusivamente per le sue composizioni per organo, elaborate e impegnative. Rheinberger fu nominato professore di organo e di composizione, una posizione che ricoprì fino alla morte. Gli fu anche attribuito il titolo di "Regio Professore".
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Da Vedere
MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Il Castello di Gutenberg, magico, misterioso e senza appoggi su tutti i lati, torreggia oltre il villaggio e la comunità di Balzers su un alto sperone di roccia di circa 70 metri. Il Castello fu costruito nel 13° secolo. Gutenberg ha svolto un ruolo centrale nella storia culturale locale. Dopo essere stato proprietà privata per molti anni, il governo del Liechtenstein ha acquistato il castello nel 1979. Una serie di eventi culturali si svolgono nel cortile interno ogni estate. Il Castello di Vaduz, visibile da ogni parte eppure così vicino da potersi quasi toccare, è l'emblema di Vaduz. Si trova su una terrazza di roccia che si può raggiungere lungo un sentiero romantico. Il castello è stato costruito circa 700 anni fa. Dal 1712 è entrato in possesso del Principe del Liechtenstein. Inoltre, dal 1938 è la residenza del principe e della sua famiglia e non è aperto al pubblico. Le parti del 12° secolo e le strutture sul lato est sono le parti più antiche del castello. Ai vini delle Hofkellerei (Cantine) del Principe del Liechtenstein sono stati assegnati numerosi premi. In un luogo dove l'ospitalità e un ambiente accogliente fanno da padroni, farete delle belle passeggiate lungo il sentiero del vino, dove ci sono molte indicazioni che descrivono la campagna circostante con parole ed illustrazioni, spiegando il percorso produttivo che parte dalla vite al vino. Qui potrete trovare anche un regalo “principesco” per i vostri cari! La Casa Rossa di Vaduz è costituita da una struttura tardo-medievale. La sua torre può essere vista da lontano. Nel Medioevo l'edificio fu di proprietà dai Vaistlis, che sono stati governatori della zona. Nel 1525 la casa fu acquistata da un erede della Vaistlis dal Monastero di St. Johann nella valle Thurtal. Il punto di accesso al "Wingert" (vigneto), conserva ancora il suo antico nome di "Abtswingert". Dal 1807 la Casa Rossa è di proprietà della famiglia Rheinberger. La pesante torre è stata aggiunta nel 1904 ed è coronata da una struttura a scale.
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Il Palazzo del Governo, completato nel 1905, è la sede del governo del Principato del Liechtenstein. Si trova all'inizio della zona pedonale. Insieme alla chiesa parrocchiale di San Florin (1873) e il nuovo edificio del Parlamento (Landtag) domina il quartiere governativo di Vaduz. Il governo e la costruzione della Casa dell’Amministratore (Verweserhaus) é una chiara testimonianza del fatto che Vaduz è stata sede di attività finanziarie e dal 1342, con diverse interruzioni, sede della residenza dei Landesherren, che hanno governato la vecchia contea di Vaduz.
MUSEI
Il Kunstmuseum Liechtenstein (Museo delle Belle Arti) si trova nel centro di Vaduz e spicca come un distintivo cubo nero. All'interno, 1750 metri quadrati dedicati all'arte vi aspettano. La collezione dello Stato si concentra sulla mostra internazionale d'arte moderna e contemporanea. Potete ammirate le opere d'arte della collezione del museo e mostre che si ripetono periodicamente, che si concentrano principalmente sull’arte dal 1900. Di particolare interesse sono le Collezioni del Principe del Liechtenstein, anche queste oggetto di mostre tematiche periodiche.
Il Liechtenstein Center offre la possibilità unica e gratuita di ottenere un quadro completo della diversità di questo piccolo stato utilizzando la tecnologia multimediale e un affascinante video tematico. È anche il Centro turistico ufficiale di Vaduz, dove è possibile acquistare i francobolli del Liechtenstein e offre anche souvenir unici ed esclusivi sul Liechtenstein nel negozio annesso. Il centro geografico del Liechtenstein si trova proprio accanto al Liechtenstein Center. Una pietra segna il punto da cui tutte le distanze di questo stato sono state misurate per la prima volta nel 1864.
Nelle 42 sale espositive del Museo Nazionale vi è spazio per l'esplorazione dettagliata della storia culturale, nazionale e naturale del Principato. La mostra permanente è strutturata in sei aree tematiche, che si concentrano sull’archeologia, Medio Evo, età moderna, studi etnici, creazioni e invenzioni dal 19° al 21° secolo, Storia Naturale. Mostre speciali su una vasta gamma di argomenti completano il programma.
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Il Postage Stamp Museum racconta la storia del servizio postale del Liechtenstein nel corso degli anni e mostra un gran numero di francobolli passati e presenti. Il Postage Stamp Museum è stato fondato nel 1930 e inaugurato nel 1936. E 'situato nel centro di Vaduz e fa parte del Museo Nazionale del Liechtenstein. Obiettivo principale del museo è far conoscere i francobolli emessi dal Principato del Liechtenstein dal 1912, tra cui disegni, stampe di prova e placche ago. I visitatori possono anche conoscere la storia del servizio postale del paese e ammirare macchine utilizzate dai lavoratori postali in tempi passati.
ATTIVITÀ Il percorso "Visiting Vaduz con Goethe" è un appassionante viaggio alla scoperta dell’arte, architettura, cultura, storia, gastronomia, e del vino. Sulla via del ritorno dal suo famoso "Viaggio italiano", il genio universale Johann Wolfgang von Goethe trascorse la notte del 1 e del 2 giugno 1788 a Vaduz, la capitale del Liechtenstein. La visita del principe dei poeti ha dato l'impulso per la creazione del percorso "Visiting Vaduz con Goethe". Che cosa accadrebbe se Goethe visitasse il Liechtenstein di oggi ancora una volta? Scoprire la risposta si rivelerà un’esperienza piacevole e interessante. Accompagnerete “Goethe” in diciassette punti d’interesse di Vaduz, e conoscerete il Liechtenstein e la sua storia, i suoi monumenti, e la sua unicità in un modo divertente e umoristico. Il Mondo Avventura Neuguthof. 20.000 metri quadri di spazio disponibile, zoo, giochi e zone barbecue: questo parco avventura è veramente perfetto per tutta la famiglia. Ci sono 2.500 percorsi, facili e meno facili e con tortuose strade che sono perfette per un torneo di caccia al tesoro! E’ veramente meraviglioso. C’è poi una sezione in cui è stato ricostruito il selvaggio West. Vi sono carri originali e riproduzioni a grandezza naturale che evocano l'atmosfera unica della prateria, il tutto con un sottofondo di musica country.
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EVENTI Il 15 agosto, festa nazionale del Liechtenstein, non perdetevi le processioni e i fuochi d'artificio mentre nel mese di febbraio, molto carino e colorato il Carnevale con una bellissima animazione con sfilate e concerti. CURIOSITÀ La squadra di calcio locale (FC Vaduz) è particolarmente forte infatti partecipa al campionato di calcio svizzero e milita in Challenge League, la seconda divisione. È anche la principale squadra professionistica di calcio del paese; le sue partite casalinghe si svolgono nel locale Rheinpark Stadion (7.800 posti a sedere) che è lo stadio nazionale del Liechtenstein.
IL PRINCIPE DEL LIECHTENSTEIN Il Principato del Liechtenstein è stato governato dal 1608 ad oggi da 16 principi. Hans-Adam II (Giovanni Adamo II) è l'attuale e quindicesimo. È figlio del principe Francesco Giuseppe II (1906-1989) e della contessa Giorgina di Wilczek (19211989). Il principe può contare su un patrimonio personale di più di 3 miliardi di euro. Possiede anche una grande collezione d'arte, parzialmente esposta in alcuni musei di Vaduz e Vienna. Come sovrano del Liechtenstein dispone di ampi poteri, ulteriormente estesi con l'approvazione di un referendum costituzionale del 2003. Il 15 agosto 2004, Giovanni Adamo II ha ceduto il potere di assumere le decisioni ordinarie di governo al figlio Alois, pur rimanendo formalmente in possesso del titolo di capo di stato. Alois Philipp (Luigi Filippo) è quindi il reggente attuale del Liechtenstein e futuro sedicesimo principe. Dopo aver compiuto gli studi primari a Vaduz, egli frequentò la Royal Military Academy Sandhurst e fu per sei mesi un ufficiale dell'esercito britannico. Successivamente, riprese nuovamente gli studi all'Università di Salisburgo dove conseguì la laurea magistrale in giurisprudenza nel 1993. Lavorò per alcuni anni in una società di auditing londinese prima di fare ritorno in patria per dedicarsi all'amministrazione delle finanze paterne.
LA CUCINA Alcune pietanze tipiche del Paese, tuttora presenti nel menu di molti ristoranti, si rifanno ad antiche tradizioni e ricette; i classici piatti poveri quali l’hafalaab, molto simile alla polenta, e il kasknopfle, purea di patate con formaggio, ne costituiscono un tipico esempio. Tra le altre ricette tipiche ricordiamo il kratzete mit apfelmus, omelette con passato di mele, il geschnetzelte schweinsleber mit rosti, trinciata di fegato di maiale, l’aplerrosti, carni affumicate, il bura-topf, piatto unico molto sostanzioso, e la grudbirasoppa, zuppa di patate. Tra le bevande, molto apprezzato è il vino locale.
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Amsterdam
La città di Amsterdam, nei suoi 800 anni d'età, ha vissuto una storia intensa. Il centro urbano fu fondato nel XIII secolo, quando alcuni pescatori lungo le rive del fiume Amstel costruirono un ponte che attraversava il corso d'acqua nei pressi dell'IJ, poi una grossa insenatura di acqua salata. Delle porte in legno sul ponte servirono come diga che proteggeva la città dalle violente e disastrose inondazioni dell'IJ. La foce del fiume Amstel, dove è situato oggigiorno il Damrak, fu utilizzata come un porto naturale, che divenne importante per il commercio . Le giornate di sole sono davvero piacevoli ad Amsterdam, ma la pioggia può arrivare in qualunque periodo dell’anno e vi sono spesso giornate interminabili senza un alito di vento, durante le quali la città è sovrastata da un opprimente cielo grigiolino. Durante il giorno, le temperature estive raramente superano i 22 o i 23ºC e possono scendere tra i 10 e i 15 gradiºC. Le nevicate sono un fenomeno molto comune in inverno (da dicembre inoltra , vto in poi) anche se non durano più di qualche giorno. I canali, ogni due tre anni, gelano abbastanza da deliziare gli amanti dello skate, anche se le temperature notturne possono scendere sotto lo zero da metà dicembre fino a marzo e qualche volta anche le temperature diurne stentano a ritornare sopra lo zero.
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Lo stemma di Amsterdam è il simbolo ufficiale della città di Amsterdam. Esso si presenta come uno scudo rosso diviso da un palo nero con all'interno tre croci di Sant'Andrea argentee, la Corona imperiale d'Austria e due leoni d'oro e il motto. Le tre croci e la corona sono un motivo frequente negli stemmi di altre città dei Paesi Bassi. Bertus Aafjes, nome completo Lambertus Jacobus Johannes Aafjes, è stato un poeta e scrittore olandese. Dopo aver trascorso la giovinezza in un convento, il suo temperamento irrequieto lo porta a viaggiare a lungo per l'Europa e l'Egitto (dove visse dal 1948 al 1950), ricavandone materia per i suoi versi delicati di gusto neoromantico. Da allora si dedica completamente alla letteratura e al giornalismo, compiendo numerosi viaggi. Pieter Aertsen è stato un pittore fiammingo. In giovane età si distinse per la raffigurazione di oggetti domestici, riprodusse con dovizia di particolari parti di arredi, utensili di cucina e altri oggetti di uso quotidiano; in seguito riprodusse scene di eventi storici
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Da vedere
MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Oggi il palazzo reale di Amsterdam, Koninklijk Paleis in olandese, pur essendo ancora utilizzato dalla famiglia reale, non rappresenta la residenza ufficiale della Regina. Al suo interno vengono spesso accolti ospiti di rilievo. Le sculture della facciata sono opera dell'artista fiammingo Artur Quellijn, mentre alle decorazioni dei soffitti all'interno hanno contribuito artisti come Ferdinand Bol, Jan Lievens, Jacob Jordaens e Govert Flinck. Nomi importanti per quello che è stato il più grande edificio amministrativo d'Olanda, almeno fino al 1808, quando Napoleone lo trasformò in una reggia.
La Oude Kerk è la chiesa più antica della città fondata all'inizio del XIII secolo e si trova adesso a fianco del quartiere a luci rosse in netto contrasto con l'ambiente circostante, che comunque di giorno ha l'aspetto di un qualsiasi altro rione del centro città. A lato dell'ingresso principale, oltre all'installazione bronzea a bassorilievo di una mano che sporge dal terreno, opera di un artista sconosciuto, è posta anche la statua bronzea dedicata alle signore che esercitano la professione nelle vetrine del centro intitolata "Belle". Questo raggio di religione è dedicato a San Nicola, patrono dei naviganti e custodisce al suo interno tombe di ammiragli e di alcuni illustri personaggi della città, il pavimento è infatti interamente ricoperto da pietre tombali, quì è sepolta Saskia, la moglie di Rembrandt. L'ingresso è a pagamento, ma gratuito con la Amsterdam Card ed è singolarmente chiusa al pubblico di domenica mattina. L'opera che cattura di più l'attenzione è sicuramente il grande organo del 1724, si dice che abbia un suono stupendo, purtroppo durante la visita da me effettuata non ho avuto la fortuna di ascoltarne la musica. Amsterdam Centraal è uno dei principali snodi ferroviari dei Paesi Bassi utilizzato da più di 250.000 passeggeri al giorno è anche il punto di partenza di Amsterdam Metro linee 51, 53, e 54. Inaugurato nel 1889, dispone di tetto ad arco di circa 40 metri fabbricati in ghisa Zuiderkerk, letteralmente "Chiesa Meridionale", è la prima chiesa di culto protestante di Amsterdam. Si trova nella zona di Nieuwmarkt ed è in stile rinascimentale. Come tutte le attrazioni di Amsterdam, non delude e lascia addosso una sensazione che vi mancherà una volta tornati a casa.
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Risalente circa al 1490, Nieuwe Kerk è l’imponente chiesa di piazza Dam dove convolano a nozze e vengono incoronati i sovrani dei Paesi Bassi. L’ultima fortunata, nel 1980, fu la regina Beatrice. L’edificio religioso accoglie la tomba di De Ruyter, un celebre ammiraglio olandese morto nel 1676, e di altri cittadini che diedero lustro a Amsterdam. La Westerkerk è il campanile più alto della città, 85 metri ed offre una vista magnifica sul quartiere Jordaan. Citata anche nel libro di Anna Frank, le teneva compagnia con il suono delle campane ogni quarto d'ora, melodie sempre diverse e conosciute. Ingresso a pagamento. Fu costruita tra il 1620 e il 1638 ad opera di Hendrick de Keiser, scultore di Utrect (1565-1621). Quasi sempre chiusa la si può ammirare quando ci sono i concerti d'organo: la chiesa ne contiene due di epoca barocca. E' situata sul lato opposto alla strada che costeggia il canale a pochi passi dalla casa museo di Anna Frank, infatti a sud della chiesa è stata posta la statua della bambina opera di Marie Andriessen. Sulla sommità del campanile la corona dorata del sacro Romano Imperatore Massimiliano I. L’avveniristica Balena, anche chiamata The Sphinx, è un’opera dell’architetto Frits van Dongen terminata nel 2000. Situata sulla penisola di Sporenburg e ben visibile dal porto, si tratta di un complesso residenziale costituito da 226 appartamenti distribuiti su 12 piani. Le superfici esterne sono interamente ricoperte di zinco, mentre ogni dettaglio, dall’inclinazione dei muri alle finestre, è stato studiato per ottimizzare la luminosità degli interni. Nel pieno centro di Amsterdam, sul seicentesco canale di Keizersgracht, sorge un grazioso edificio risalente agli inizi del XVII secolo. Si chiama De Rode Hoed, ovvero il cappello rosso, e trae il suo curioso nome dalla presenza di un cappellaio che vi abitava in passato. Oggi l’edificio ospita diverse iniziative culturali ed eventi. The Portuguese Synagogue è la più antica sinagoga della capitale olandese e l’unica ancora utilizzata per celebrare funzioni religiose, ospita una mostra permanente sulla storia della comunità ebraica di Amsterdam dal XVII secolo all’occupazione tedesca.
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MUSEI L’Anne Frank Huis ("Casa di Anna Frank") è una casa-museo di Amsterdam, allestito a partire dal 1960 ai nr. 263 – 265 di Prinsengracht, ovvero in quella che fu in parte l'abitazione dov'era nascosta per due anni dal 1942 al 1944 la giovane ebrea tedesca Anna Frank e la sua famiglia assieme ai Van Daan, durante l'occupazione nazista nei Paesi Bassi. Davanti alla casa c’è la statua di Anna Frank
Il Rijksmuseum Amsterdam (museo statale di Amsterdam), spesso chiamato semplicemente Rijksmuseum, è un museo che si trova in Stadhouderskade, 42 ad Amsterdam nei Paesi Bassi. Il museo possiede la più grande collezione di opere d'arte del periodo d'oro dell'arte fiamminga (1584-1702) e una considerevole collezione di arte asiatica Il Van Gogh Museum è un museo statale (Rijksmuseum) situato ad Amsterdam nei Paesi Bassi, in Paulus Potterstraat, 7. Possiede la più grande collezione di opere del pittore olandese Vincent van Gogh.
Il Rembrandthuis è una casa situata nel Jodenbreestraat ad Amsterdam in cui Rembrandt van Rijn visse e dipinse per molti anni. Qualche anno fa, la casa è stata completamente ristrutturata al suo interno per mostrare il reale ambiente in cui viveva l'artista. Alla casa è connesso un edificio moderno in cui sono esposte le opere di Rembrandt e una sua collezione di oggetti provenienti da tutto il mondo. Rembrandt acquistò la casa nel 1639, dove visse finché non andò in bancarotta nel 1656 e fu costretto a mettere all'asta tutti i suoi averi.
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Lo Joods Historisch Museum ("Museo Storico Ebraico") è un museo di Amsterdam dedicato alla storia, alla cultura e alla religione del popolo ebraico. È l'unico museo sull'Ebraismo in tutti i Paesi Bassi e il più importante museo del genere al di fuori diIsraele. Il museo è ospitato dal 1987 in quattro sinagoghe costruite dagli Ebrei.
TEATRI ReIl Koninklijk Theater Carré o semplicemente Theater Carré è un celebre teatro di Amsterdam, costruito nel 1887 su progetto degli architetti J.P.F. Rossem e W.J. Vuyk, inizialmente come "tendone" per il circo permanente di Oscar Carré (1846-1911). Oggi nell'edificio, classificato come rijksmonument, vanno in scena prevalentemente musical e concerti, anche di star internazionali.
Il Muziektheater (teatro dell’opera) è lo splendido teatro lirico di Amsterdam. È la sede della compagnia del Balletto Nazionale Olandese e della compagnia dell’Opera Olandese. Il programma culturale include concerti di artisti internazionali e compagnie di tutto il mondo.
FESTIVAL E MERCATINI
Waterlooplein: mercatino e piazza Sicuramente è il più conosciuto mercatino delle pulci di Amsterdam a rendere famosa questa piazza. Aperto dal lunedì al sabato, attrae migliaia di turisti che qui possono acquistare un po’ di tutto: dai souvenir più strampalati all’antiquariato e abbigliamento trendy o vintage. Ma Waterlooplein si trova in una zona di Amsterdam ricca di attrattive: dai suoi café (dalle terrazze all’aperto estive) alla chiusa sul fiume Amstel, dal museo di Rembrandt alla moderna Stopera. Festival di Aalsmeer (Settembre). Si tratta di uno dei festival di fiori maggiori di tutta l’Olanda, caratterizzato da una bellissima sfilata di fiori. Si tiene nel mese di settembre nel quartiere di Aalsmeer Festival di Jordaan (Settembre). Una serie di eventi negli angoli più trendy della città. Tanta musica, piccole sagre locali, attività di gruppolungo le strade e i cafeè del quartiere di Joordaan. Amsterdam Pride (Agosto). Il Gay Pride è sicuramente uno dei maggiori al mondo per colori e imponenza. Non poteva non essere così nella città più liberale del mondo.
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Amsterdam Roots Festival (Giugno). Interessante festival di world music e performance non occidentali. Il festival ha assunto negli ultimi anni recensioni sempre più interessanti. Ha una durata di 7 giorni e si svolge in genere in 4 aree principali della città: Oosterpark, Paradiso, De Balie e Stadsschouwburg.
Festival Grachten (Agosto). Semplicemente sublime! Per 5 giorni ogni più piccolo angolo della città di Amsterdam si riempie di una dolce melodia classica, ogni anno un tema differente. Il momento migliore si ha quando sui canali della città si tiene il concerto Prinsengracht, qui l’orchestra pare suonare sull’acqua. L’atmosfera è unica, assolutamente da non perdere.
Holland Festival (Giugno). Si tratta di uno dei maggiori festival d’arte olandesi, noto anche a livelo internazionale. Comprende teatro, musica, opera e danza. Nel 2008 il festival avrà luogo tra il 30 maggio e il 22 giugno.
Sinterklaas (Dicembre). Sinterklaas è San Nicola, il Babbo Natale olandese. Celebrazioni in tutta Amsterdam per il suo arrivo che avviene lungo i canali sino alla piazza Dam per la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco. Gli assistenti di San Nicola, i noti Zwarte Piet, elargiscono dolci e caramelle a tutti i bombi e passanti.
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Piatti tipici La cucina olandese non è in genere molto elaborata ed è ricca di molti piatti tipici: La colazione è tipica del nord Europa e comprende pane fresco con burro e marmellata, prosciutto e formaggio, ma anche dolci tipici Uno di questi è una zuppa chiamata "erwtensoep", fatta con piselli schiacciati, accompagnata a volte con dei salsicciotti affumicati, gli "rookworst"; questo è un piatto unico, perchè oltre ai piselli contiene anche patate tagliate a cubetti, piedini di maiale, lardo, porri, sedano, piccole salsicce di suino molto spezziate, santoreggia ed è servito con fette di pane bianco o integrale. La erwtensoep, zuppa di piselli e pancetta. Lo stampot, un purè di patate e radici, insaporito con la salsiccia.
I proprietari della case pagavano un balzello in proporzione alla larghezza della facciata. Ma, fatta la legge, trovato l’inganno, le case cominciarono ad essere costruite il più strette possibili in modo da ridurre i costi fiscali. Tuttavia, case troppo strette avevano anche scale ripide e tortuose che impedivano i traslochi. Allora si cominciò a costruire dei montacarichi sulle facciate in modo da trasportare il mobilio per mezzo di una carrucola. Per evitare che i mobili caricati sbattessero sulle facciate, queste cominciarono ad essere costruite inclinate in avanti. Una soluzione pratica che ha dato origine ad una vera e propria architettura.
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Varsavia
Varsavia (del nome del pescatore Wars e di Sawa, sirena della Vistola,) è la capitale della Polonia, e la più grande città del paese, situata nella parte centro-orientale della Polonia nella regione di Masovia, sul fiume Vistola. Varsavia è il principale centro scientifico, culturale, politico ed economico della Polonia. Ospita le sedi del parlamento, del presidente della Repubblica, del Consiglio dei Ministri e dei principali uffici dello stato. Il clima di Varsavia è di tipo continentale. Le caratteristiche del clima di Varsavia sono abbastanza uniformi, le precipitazioni in media sono di circa 518,9 mm all'anno con un massimo in luglio (73,2 mm) e di minimo in febbraio (22 mm). La media annuale della temperatura è di 8,3 °C con un massimo in luglio (23,4 °C) e minimo in gennaio (-4,8 °C), quindi in inverno la temperatura può scendere fino a -20° e in estate può superare i 30°. Varsavia è spesso sotto l'influenza di masse d'aria polari provenienti dal mar Baltico (circa il 60% dei giorni all'anno), e quelle polari continentali (circa il 30% dei giorni all'anno). La città di Varsavia si sviluppò nel XVI secolo quando divenne la residenza ufficiale dei Re di Polonia. Passata alla Prussia nel XVIII secolo venne quindi assegnata all’Impero russo nel 1814. Dopo la prima guerra mondiale divenne la capitale della Repubblica di Polonia. Occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, si rese protagonista di una storica insurrezione avvenuta il 1 Agosto del 1944 e resistette fino al 2 Ottobre successivo quando venne quasi completamente distrutta per rappresaglia. Liberata dalle truppe sovietiche rimase fino agli anni ottanta nell’alveo della potenza comunista quando, tutta la Polonia, grazie al movimento di “Solidarnosh”, iniziò un lento processo di emancipazione e liberazione. Oggi Varsavia è ritornata ad essere il centro politico e culturale del Paese e si è estesa con la costruzione di nuovi quartieri residenziali e la ristrutturazione di vecchie aree fatiscenti.
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LA PARIGI DEL NORD Nel XVIII e XIX secolo Varsavia era conosciuta con il nome di "Parigi del nord", per i suoi ampi viali alberati e la struttura architettonica classicheggiante e di ampio respiro. Durante la seconda guerra mondiale la città venne quasi completamente distrutta e la successiva ricostruzione ne cambiò sensibilmente il carattere e l'assetto urbanistico, anche se si tentò di ricostruire fedelmente il centro storico. Lo stemma raffigura, su uno sfondo rosso, Sawa, la sirena della Vistola, simbolo della città, sormontata da una corona. Nati a Varsavia… Piotr Aleksander Adamczyk, (Varsavia, 21 marzo 1972) è un attore, attore teatrale e sceneggiatore polacco. Piotr Adamczyk oltre ad essere un ottimo attore lo si ricorda anche per la partecipazione alla pellicola televisiva Karol - Un uomo diventato papa nel 2005, per realizzare questo film visitò in Vaticano Papa Giovanni Paolo II e il Pontefice appresa la notizia, rispose "Siete pazzi per fare un film su me." Dopo la morte di Giovanni Paolo II viene richiamato per ricoprire di nuovo il ruolo di Wojtyła nella pellicola Karol - Un papa rimasto uomo. Jerzy Andrzejewski (Varsavia, 19 agosto 1909 – Varsavia, 19 aprile 1983) è stato uno scrittore polacco. È considerato uno dei più importanti rappresentanti della letteratura polacca moderna. Il suo esordio risale al 1936 con Le vie inevitabili, una raccolta di racconti, a cui è seguito il romanzo intitolato Disordine del cuore. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, la sua esperienza di testimone dell'occupazione nazista, viene trasposta nelle sue opere, a cominciare da La notte (1946), e proseguendo con Cenere e diamante, che ha fortuna all'estero e viene tradotto anche in italiano. Zbigniew Bartman (Varsavia, 4 maggio 1987) è un pallavolista polacco. Gioca indifferentemente nei ruoli di schiacciatore ed opposto nell'Akademicki Klub Sportowy Rzeszów. Bartman è classificato come uno dei 10 opposti più forti al mondo. Bartman è stato anche giocatore di beach volley vincendo, in coppia con Michał Kubiak, i Campionati Europei Under-18 nel 2004 a Mysłowice, conquistando anche l'argento mondiale un mese dopo a Termoli.
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Da Vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Edificato in tempi rapidissimi tra il 1952 e il 1955, in pieno periodo di guerra fredda, il Palazzo della Cultura e della Scienza era il simbolo della cultura socialista, fortemente voluto da Stalin per abbellire questa capitale. Impossibile non restare sorpresi dalla sua imponenza: raggiunge un'altezza di 242 metri e con le sue proporzioni è tra i più alti grattacieli del globo. Al suo interno due teatri, un cinema e una sala congressi, ma anche una piscina ed alcuni musei. Le sue 3000 stanze sono una sproporzione se si pensa che durante la sua costruzione la città di Varsavia recava evidenti segni di distruzione legati alla recente guerra e il bisogno di case era elevatissimo. L'edificio offre inoltre una bellissima terrazza panoramica raggiungibile con un ascensore turistico. Attorno all'edificio una serie di sculture dedicate agli eroi del comunismo: raffigurati il soldato, il minatore, la donna lavoratrice, l'operaio... Il Monumento agli eroi del ghetto si trova in via Zamenhofa ed è dedicato agli eroi morti durante l’insurrezione del ghetto del 1943. Quest’area di per sé è ornata da alberi e soprattutto d’estate molto frequentata da gente che passeggia e che si rilassa ed è quindi strano pensare che lì si sia consumata una delle più feroci battaglie della storia umana. La parte occidentale del monumento è chiamata “the fight”, il combattimento, e raffigura uomini, donne, bambini con in mano granate e bottiglie di petrolio. L’altro lato dello stesso monumento, chiamato “March to destruction”mostra la sofferenza e il martirio di donne e bambini innocenti. Nel monumento figura poi un’altra iscrizione che rappresenta la dedica: “The Jewish People in honour of its fighters and martyrs”(il popolo ebrei in onore dei suoi combattenti e dei suoi martiri). Il Cimitero Powazki rappresenta il cimitero più famoso di Varsavia e contiene innumerevoli opere scultoree e piccole architetture. È il luogo dove riposano moltissimi polacchi illustri. Alla fine del XVIII secolo i vecchi cimiteri, posti all’interno delle mura della città erano diventati troppo piccoli per la grande espansione demografica che stava interessando la capitale polacca, così si decise di costruire questo nuovo cimitero al di fuori delle mura. Fu progettato da Dominik Merlini, architetto del re Stanislaw August Poniatowski. Molti membri della famiglia e della corte di quest’ultimo hanno avuto sapoltura nelle catacombe di questo cimitero. Rappresenta un simbolo importante per la storia della città ed è considerato un monumento nazionale. A livello artistico, all’interno dei suoi 44 ettari di superficie, contiene tantissime opere del periodo neoclassico, del periodo della Secessione e anche opere moderne.
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Il Castello Reale, la sede ufficiale dei monarchi polacchi, si trova in piazza del Castello presso l'ingresso della Città Vecchia. Attorno all’edificio, costruito dai duchi di Masovia nel XIV secolo, si sviluppò il nucleo storico della città. Fu il re Sigismondo III Wasa, nel 1596, a sceglierlo come residenza quando Varsavia divenne la capitale del regno. Durante la rivolta del ghetto nel 1944, davanti al castello si accumularono tonnellate di detriti che vennero rimossi soltanto nel 1971. Il Barbacane è una struttura difensiva semicircolare che proteggeva l'accesso alla Città Vecchia, circondata dalle mura, dal lato della Città Nuova. Fu innalzato nel 1548 dall’architetto italiano Giovanni Battista il Veneziano. Era in origine un bastione largo 14 m e alto 15 e affiancato da quattro torri semicircolari dotate di feritoie. Il Barbacane, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruito tra il 1952 e il 1954 sulla base di disegni del XVII secolo.
Il Cimitero Ebraico è uno dei più grandi cimiteri ebraici in Europa e uno dei pochi rimasti aperti e attivi in Polonia. Fu costruito nel 1806 e durante la Seconda Guerra Mondiale era compreso nell’area del ghetto. Al suo interno si trovano oltre 200.000 lapidi, alcune delle quali di grande interesse storico artistico. Tra queste ricordiamo il Mausolei dei tre scrittori (Icchok Lejb Perec, Szymon Anski and Jakub Dinezon) e la tomba della grande attrice del Teatro Ebraico di Varsavia Ester Rachel Kaminska. Tra gli personaggi di spicco che hanno trovato sepoltura in questo cimitero possiamo citare: Ludwik Zamenho, fondatore delle’Esperanto e Janusz Korczak, autore di libri per bambini e pedagogista, morto durante l’olocausto. Nei pressi della sua lapide sta un monumento che lo ritrae simbolicamente mentre si dirige verso un campo di concentramento Nazista assieme a dei bambini. Una parte del cimitero ancora oggi è usata dalla popolazione ebrea di Varsavia. Il Palazzo di Wilanów è situato nell’omonimo quartiere di Varsavia e, con il parco e gli altri edifici che lo circondano, è considerato dai polacchi uno dei simboli indiscussi del Paese. Con la sua tipica struttura barocca incentrata su una grande corte con giardino, il palazzo fu fatto costruire dal re Jan III Sobieski alla fine del XVII secolo. Al suo interno si svolgono interessanti manifestazioni culturali, tra cui si segnalano i Concerti Reali Estivi nel Giardino delle Rose.
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La sinagoga Nozik, eretta tra il 1899 e il 1902, era destinata ad una particolare categoria di persone, la classe media di proprietari di immobili, negozi e piccoli laboratori mentre i più poveri potevano solo partecipare a un ristretto numero di funzioni. Dopo la morte della moglie di Nozik nel 1914, la sinagoga andò in eredità alla comunità ebraica di Varsavia. Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale fu utilizzata dai Nazisti come magazzino e, sebbene danneggiata, rimase comunque intatta e dopo la fine del conflitto fu in breve tempo riportata al suo antico splendore.
Chiesa della Santa Croce Chopin desiderava che, dopo la morte, il suo cuore riposasse in Polonia. Tittavia poiché la sepoltura nella terra natia non fu possibile,la sua amata sorella Ludwica si mobilitò affinchè il cuore di suo fratello fosse riportato a Varsavia. Oggi proprio la Chiesa della Santa Croce contiene l’urna con il cuore del grande compositore. Essa è conservata in un pilastro all’estremo lato sinistro della navata e con essa si trova un’iscrizione dedicata a Chopin che recita: “ Where your treasure is found, there is also your heart” (Dove il tuo tesoro fu trovato, c’è anche il tuo cuore). La piccola chiesa di per sé rappresenta uno dei più importanti edifici di Varsavia. Risalente al XVII secolo e in stile barocco, essa fu progettata dall’architetto di corte Józef Bellotti mentre la facciata e le torri sono opera di Jakub Fontana. Oltre al cuore di Chopin nella chiesa è conservato anche quello di un altro grande personaggio, il premio Nobel per la scrittura Wladyslaw Reymont. La Cattedrale di San Giovanni, nel cuore della città vecchia, è uno dei simboli di Varsavia. Risalente al XIV secolo, è una delle chiese più antiche di tutta la Polonia. Nata come chiesa paritaria, ottenne man mano sempre maggiore importanza e già alla fine del XVI secolo rappresentava la Chiesa più importante di Polonia. Come la maggior parte degli edifici della capitale fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere ricostruita secondo il modello architettonico originario. È stata sede di importanti eventi storici tra cui l’incoronazione dell’ultimo re polacco e per il giuramento del Sejm (Parlamento polacco) dopo la Costituzione del 1791. Ospita bellissime tombe di marmo rosso; inoltre nella sua cripta sono sepolte numerose personalità di spicco.
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La Chiesa di Sant'Anna fu eretta durante il XVIII secolo. Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale fu saccheggiata e parzialmente distrutta e durante il periodo dell’insurrezione polacca venne trasformata dai tedeschi in un luogo di internato. I lavori di ristrutturazione iniziarono solo intono agli anni ’80. All’interno della chiesa si possono osservare un antico sarcofago, epitaffi ai proprietari di Wilanov, le cui tombe sono conservate nella cripta della cappella. Nella nuova Torre del III Millennio, costruita più di recente ci sono due campane, una del 1723 e l’altra del 1777, che sopravvissero alla distruzione della seconda guerra mondiale poiché furono nascoste dalle genti di Wilanov nella cupola della chiesa. La Statua della Sirenetta si trova proprio al centro della piazza della Città Vecchia ed è circondata da una fontana. A causa dei ripetuti atti di vandalismo, la statua originale è stata spostata nel Museo Storico di Varsavia e quella che vediamo nella piazza è quindi una copia. Non è l’unica sirenetta di Varsavia, infatti un’altra si trova vicino alla sponda della Vistola nei pressi del ponte Swietokrzyski e una terza in Karowa Street. Secondo la leggenda una sirenetta proveniente dal mare si trovò a nuotare nella Vistola e decise di fermarsi a riposare proprio nei pressi della città vecchia di Varsavia. Trovò quel posto talmente bello che decise di restravi e dopo mille vicissitudini che ne misero in pericolo la vita, la Sirena, armata di spada e scudo, fu salva divenendo da allora la protettrice della città e dei suoi abitanti. Pawiac Prison era una parte del campo di concentramento di Varsavia dove i Nazisti imprigionarono ebrei e polacchi. Si trova nel cuore della città e deve il suo nome a Pawia, la via dove si trovava il cancello principale del campo. La struttura era stata costruita tra il 1830 e il 1836, quando era usata come carcere politico. Un secolo più tardi, durante l’occupazione tedesca essa iniziò ad essere controllata dalla Gestapo e divenne la più grande prigione politica di tutta la Polonia occupata. Si calcola che in questo campo furono rinchiuse oltre 100.000 persone tra il 1939 e il 1944; di queste oltre 37.000 rimasero uccise. Oggi questa prigione ospita il Museo Storico dell’Indipendenza Polacca e del Movimento Sociale fondato nel 1990.
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Alcuni resti del muro del ghetto ebraico si trovano nel cortile di un’abitazione al numero 55 di Sienna Street. Le mura furono erette nel 1940 e avevano lo scopo di circondare i 307 ettari dove furono imprigionati circa 500.000 ebrei di Varsavia e dei territori circostanti. In altri punti di quest’area non rimangono altri resti del muro; tuttavia affinchè non venga dimenticata questa orribile tragedia, sono state poste delle placche nei punti che delimitavano i confini del ghetto.
MUSEI
Il Copernicus Science Centre è un modernissimo centro dedicato a Niccolò Copernico è stato aperto recentemente, nel novembre 2010. È situato nel centro della capitale e ospita delle mostre interattive, un planetario e un centro conferenze. L’obiettivo è quello di stimolare la curiosità e il dialogo intorno ai temi scientifici. Qui grazie a degli esperimenti, alcuni complessi fenomeni diventano di facile comprensione. Il museo, rivolto a target di qualsiasi tipo (adulti, adolescenti, bambini) organizza esibizioni, work-shop, dibattiti scientifici e rappresenta uno dei più moderni centri di questo tipo in tutta Europa. Il Frederick Chopin Museum, inaugurato nel 1930, ripercorre la storia e le opere del famoso pianista polacco presentando manoscritti e documenti originali, lettere scritte dal compositore stesso, sculture e fotografie. Dopo una breve chiusura il museo riapre ai visitatori completamente rinnovato e servendosi di innovativi schermi interattivi che presenteranno la vita dell’artista. Il Museo della Tecnologia si trova all’interno del Palazzo della Scienza e della Cultura e ospita collezioni di vecchi motocicli, macchine e biciclette, esibizioni dedicate ai computer, radioline, utensili per la casa. La mostra di astronautica presenta esemplari di missili, e comprende un planetario nella cui cupola interna, grazie a moderne tecnologie, è possibile osservare l’immagine del cielo così come è visibile dall’emisfero nord della terra a qualsiasi ora del giorno e dell’anno. Altre grandi attrazioni sono rappresentate dall’Enigma, un macchinario capace di decifrare codici risalente alla Seconda Guerra Mondiale, e dal Fotoplastikon, uno stereoscopio di immagini in 3D che mostra attraverso delle slides le tappe più importanti degli sviluppi della tecnologia. Il Museo si compone di altre due sezioni interessanti: il Museo della Motorizzazione e un Museo Storico della Siderurgia.
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L’Istituto di Storia Ebrea è dedicato a Emanuel Ringelblum, il leader di un movimento clandestino che raccolse materiale documentario sulla vita degli Ebrei nel ghetto di Varsavia durante l’occupazione Nazista. Al suo interno sono esposte due mostre permanenti: la prima relativa è alla storia del ghetto e accompagnata da un filmato esplicativo; la seconda contiene opere d’arte ebrea e include oggetti, sculture, quadri e altri elementi risalenti agli inizi del XIX secolo ritrovati in una sinagoga. Il Museo Nazionale, poco distante dalla Vistola offre una panoramica di opere d'arte molto varia. Molto spazio è ovviamente riservato agli artisti nazionali. Una delle sale più belle è riservata alle opere sacre. Nella sala della pittura religiosa, si trova una collezione di Trittici provenienti da tutta la Polonia, rigorosamente rappresentati su pannelli di legno e ricchi di dettagli. Un piano è dedicato alle opere paesaggistiche e uno spazio ospita artisti della scuola italiana, tedesca, francese e olandese. Interessante è inoltre la parte riservata ai manifesti. I locali del Museo dell’Esercito dividono lo stesso edificio del Museo Nazionale, proponendo un'esposizione cronologica di tutte le armi utilizzate in Polonia nel cammino del tempo. Trovano spazi le armature, armi da sparo, uniformi e sciabole da alta uniforme intarsiate di gioielli. Armi e mezzi pesanti (carri, macchine blindate e aerei) trovano spazio all'esterno del museo. Il Gestapo Headquarters Museum si pone al visitatore come un invito a ricordare gli orrori dell’occupazione nazista durante la guerra. L'edificio, infatti, era utilizzato come sede del comando della Gestapo ed era il luogo in cui si svolgevano gli interrogatori e le torture delle persone sospettate di complotto contro il regime nazista. Al piano sotterraneo del museo è ancora possibile vedere le celle e le stanze degli interrogatori. Con il supporto di moderni schermi multimediali il museo dipinge un vivido quadro della crudeltà e degli orrori commessi dai nazisti in questo luogo. Il Warsaw Uprising Museum (Museo della Rivolta di Varsavia) fu inaugurato nel 2004 in occasione del 60^ anniversario della rivolta degli abitanti di Varsavia contro il regime nazista. Il museo, infatti, è dedicato al sacrificio e al coraggio di questi uomini che hanno cercato di difendere la loro amata città dall’occupazione straniera. Il museo dispone di tecnologie multimediali per accompagnare la documentazione cartacea dei drammatici eventi del passato.
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TEATRI
Il Grand Theatre è uno dei teatri più moderni in Europa e vanta un palco tra i più grandi al Mondo. L’edificio originari venne costruito dall’architetto italiano Antonio Corazzi tra il 1825 e il 1833 all’interno di un complesso chiamato “Marywill”. L’apertura del teatro fu inaugurata dall’opera “Il barbiere di Siviglia” di Rossini nel febbrauùio del 1833. Il teatro fu quasi completamente distrutto durante l’assedio di Varsavia del 1939 e l’unica cosa che restò intatta fu la facciata classica. Durante il periodo della ricostruzione, tra il 1945 e il 1965, l’edificio fu allargato considerevolmente e arricchito con eleganti sale e la nuova inaugurazione ebbe luogo nel novembre del 1965. All’interno del teatro si trovano opere d’arte e documenti interessanti sulla storia del teatro polacco, dell’opera, dell’arte drammatica e del balletto a partire dal XVIII secolo. Le ali laterali dell’edificio oggi sono occupate dal Museo Nazionale. La Sala dell’Orchestra Filarmonica di Varsavia fu fondata nel 1901 da un gruppo di aristocratici patrioti e in breve tempo divenne uno dei luoghi legati alla musica più importanti in tutta Europa. È un luogo che da sempre ospita numerosi importanti eventi tra cui la “Fryderyk Chopin International Piano Competition”, una tra le più importanti e più antiche competizioni di pianoforte al mondo. Ebbe inizio nel 1927 e da sempre ha luogo ogni 5 anni. L’edificio presentava all’origine uno stile tipico del periodo della secessione viennese, ma dopo la seconda guerra mondiale fu ricostruito in uno stile diverso tornando ben presto ad avere l’importanza artistica di un tempo. Oggi qui si esibiscono alcune tra le più importanti orchestre del mondo.
PARCHI E GIARDINI
Lazienki Królewskie è un complesso costituito da sontuosi palazzi e un magnifico giardino; rappresenta una delle più belle areee pianificate non solo di Varsavia, ma di tutta Europa ed è sorprendente sia in termini naturalistici che architettonici. Il parco, che si estende per 76 ettari, fu creato utilizzando la foresta che proprio in quel luogo si stava espandendo in modo naturale. Questo complesso svolge una miriade di funzioni: è un museo, un luogo culturale, un luogo che ospita eventi scientifici e di intrattenimento, nonché il posto ideale dove fare rilassanti passeggiate. Il parco contiene il famoso monumento eretto in onore a Fryderyk Chopin, ai piedi del quale, per molto tempo, nei sabati e nelle domeniche estive si sono tenuti concerti gratuiti di piano, che attiravano folle di turisti e amanti della musica in genere. Il palazzo che si trova sull’isola all’interno del parco è una delle punte di diamante dell’architettura polacca e uno dei simboli della città di Varsavia. Il palazzo, che fu gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e riaperto al pubblico solo nel 1960, fu voluto dal re polacco Stanislaw August Poniatowski, che lo utilizzò come residenza personale. Il sovrano fece estendere un padiglione già esistente dal 17° secolo chiamato ''lazienki'' (baths), da cui appunto deriva il nome dell’intero complesso. Tra gli altri edifici voluti dal re e contenuti nel complesso Lazienki, ricordiamo poi il Myslewicki Palace, la White House, la Old Orangery, autentico esempio di teatro di corte, la Podchorazówka, ossia il Collegio Militare, e l’anfiteatro.
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Il Tetto Giardino della Biblioteca dell’Università di Varsavia è situato in cima alla biblioteca dell’Università di Varsavia e offre una splendida vista sulla Vistola e su tutta la città vecchia. Fu progettato dall’architetto Irena Bajerska e aperto nel 2002. È un luogo inusuale, segreto ed anche un po’ romantico ed è frequentato non solo dagli studenti dell’Università, ma anche dai varsaviani e dai turisti. Il giardino si compone di due parti: una parte superiore e un giardino inferiore collegati da un sistema di ruscelli e cascate. I visitatori potranno ammirare moltissime specie di piante diverse, nonché delle belle sculture di granito. Presenti anche un laghetto e una fontana.
PIATTI TIPICI La cucina polacca è molto varia. La cucina attuale è frutto dei cambiamenti storici, e delle numerose invasioni, che hanno profondamente influenzato la moda culinaria L'ingrediente principale è la patata, ma sono molto celebri le carni di maiale affumicate e le zuppe. Il pranzo è il pasto principale della giornata, ed è consumato nelle prime ore del pomeriggio. Le portate sono una zuppa, seguita da un piatto generico e verdura ed infine il dolce accompagnato da tè, o succo di prugne o rabarbaro. Il più celebre e tradizionale piatto polacco è il bigos, uno stufato di carne, cavoli e crauti, con aggiunta di prugne secche ed altre spezie. Tra i piatti celebri i pierogi, ravioli ripieni, a scelta, di formaggio, funghi, frutta, cavoli o carne, i Gołąbki, involtini di cavolo ripieni di carne e di riso, i pyzy, gnocchi di patate con o senza ripieno di carne, e la karp, carpa in gelatina o fritta.
Tra i dolci tipici si possono annoverare: makowiec, il cui ingrediente principale sono i semi di papavero, sernik a base di formaggio fresco e piernik a base di miele e spezie
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Budapest
Budapest è la capitale dell'Ungheria e provincia autonoma. È la maggiore città ungherese per numero di abitanti, circa 1.700.000, con un agglomerato urbano di 2.551.247 e un'area metropolitana di 3.284.110 abitanti, nonché centro primario del paese per la vita politica, economica, industriale e culturale. La sua massima espansione si è avuta nel 1989 quando ha toccato quota 2.113.645 abitanti. La città ha un clima temperato continentale con inverni rigidi e temperature spesso sottozero, ed estati calde con le temperature massime di luglio e agosto. Le precipitazioni, raramente intense, sono ben distribuite tutto. La neve è un fenomeno frequente in inverno, mentre l'autunno è nebbioso. Il primo insediamento sul territorio di Budapest fu a opera dei Celti intorno al I secolo a.C.. In seguito venne occupata dai Romani. L'insediamento romano, Aquincum - prima il celtico Akink -, divenne la principale città della Bassa Pannonia. I Romani hanno costruito strade, anfiteatri, terme e un campo militare fortificato.Già luogo di una certa importanza, Pest venne ricostruita velocemente dopo la distruzione a opera degli invasori Mongoli nel 1241, ma fu Buda, sede del Palazzo Reale sin dal 1247, a diventare la capitale dell'Ungheria. La conquista da parte dei Turchi di gran parte dell'Ungheria nel XVI secolo interruppe la crescita della città: Pest cadde in mano agli invasori nel 1526 e Buda la seguì 15 anni più tardi. Mentre Buda rimase la sede del governo Turco, Pest finì in rovina prima della riconquista nel 1686 da parte delle truppe asburgiche.
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LA PARIGI DELL’EST Gli ampi viali, i parchi verdi e l'armonica commistione di stili architettonici hanno fatto guadagnare il soprannome di 'Parigi dell’est. Budapest ha anche una spiccata atmosfera fin-de-siècle, dato che fu in quel periodo - durante il boom industriale e la sua massima fioritura che la maggior parte della città è stata edificata. Budapest ha un piano urbano ordinato e razionale che la rende ideale per passeggiare.
Nati a Budapest…
Albert von Szent-Gyorgyi de Nagyrápolt nasce il 16 settembre 1893 a Budapest. Fisiologo ungherese, è stato vincitore del Premio Nobel per la Fisiologia e Medicina nel 1937, grazie alla scoperta della vitamina C e delle relative reazioni del ciclo dell'acido citrico. Fuori dal campo medicoscientifico è stato persona attiva nella Resistenza ungherese durante la Seconda guerra mondiale, dedicandosi inoltre alla politica dopo la fine del conflitto. Rozsa Tassi (conosciuta anche come Rosa Caracciolo o Rossa) è nata a Budapest, il 29 giugno 1972.Dopo aver vinto il concorso di bellezza più importante del suo paese ed essere diventata Miss Ungheria, inizia la carriera di attrice nel mondo dell'hard. Gira diversi film dal 1993 al 1997. Ehrich Weisz questo è il primo nome di Harry Houdini, uno dei più grandi illusionisti di sempre;nasce il 24 marzo 1874 a Budapest. Tra i molti prestigiatori che si sarebbero interessati allo spiritismo e avrebbero contribuito a svelarne i trucchi, il più famoso è senza dubbio lui, Houdini, il cui nome è sinonimo di magia.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Il Ponte delle catene (in lingua originale si chiama Szabadság híd) collega la città di Buda con Pest e attraversa l´importantissimo fiume Danubio. È uno dei ponti più transitati del paese e nei due estremi si trovano Gellért tér e Fővám tér, vicino all´Università di Scienze Economiche di Budapest. Il ponte venne costruito tra il 1894 e il 1896 e venne progettato da János Feketeházy e, anche se il ponte è stato costruito con una struttura molto diversa, essa imita in linea generale i ponti a catena che esistevano nel passato.Venne inaugurato con la presenza dell´Imperatore Franz Joseph. Se vuoi passarci sopra non devi far altro che affittare uno degli appartamenti di Budapest only apartments durante le tue vacanze in città. È lungo 333,6 metri e largo 30,1 e nella parte superiore i quattro alberi sono decorati a forma di Turul, un uccello simile al falco parte della mitologia ungherese.
Monumento alla Memoria è composto da sessanta paia di scarpe ed è stato creato da Gyula Pauer e Can Togay sulle sponde del Danubio. L´opera è stata composta in memoria degli ebrei fucilati in riva al fiume per mano del Partito delle Croci Ferrate durante la Seconda Guerra Mondiale. Alle persone rastrellate venne ordinato di togliersi le scarpe e vennero fucilate sulle sponde del Danubio perché i loro corpi cadessero nel fiume. Le scarpe rimasero per lungo tempo in quel luogo e per questo motivo si decise di realizzare questo monumento. Il Monumento alla Memoria si trova alla fine di via Zoltan, sul Danubio, e occupa uno spazio di circa 300 metri. Quando parliamo di una persona che ha salvato la vita a migliaia di ebrei pensiamo subito a Oskar Schindler. Ma Schindler non fu l’unico che s’impegnò a salvare le vite degli ebrei durante la guerra, anche in Ungheria uno svedese salvò dozzine di migliaia di ebrei ungheresi dalle mani dei nazisti. Quest’uomo si chiamava Raoul Wallenberg, architetto, uomo d’affari e diplomatico che venne inviato a Budapest dal Ministero degli Esteri di Svezia proprio per salvare gli ebrei dai nazisti e dai fascisti ungheresi. Wallenberg fece passaporti svedesi a dozzine di migliaia di ebrei, forse arrivando a 100 mila. Con questi passaporti, chiamati popolarmente “passaporti Wallenberg”, molti ebrei riuscirono a rifugiarsi in edifici protetti dagli svedesi. Quando finì la guerra ed i sovietici presero Budapest Wallenberg venne arrestato dall’esercito rosso con l’accusa di. Budapest ha reso omaggio a Wallenberg con un monumento nel Szent István Park che raffigura un uomo che uccide un serpente, opera dell’architetto ungherese Pál Patzáy.
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MUSEI
Museo dell’Olocausto è stato aperto per rendere omaggio ai circa sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento ideati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Grazie alla sua splendida architettura il museo è considerato uno dei musei per la memoria più belli al mondo anche per un´attenta conservazione degli oggetti e degli archivi che testimoniano uno dei periodi più tragici della storia dell´umanità. La storia viene raccontata attraverso schermi e pannelli informativi: comincia tutto nel 1938, quando lo Stato tedesco priva gli ebrei dei diritti fondamentali per poi ideare e mettere in atto la "soluzione finale", cioè lo sterminio degli ebrei e delle persone socialmente diverse nei campi di concentramento. Il museo etnografico di Budapest (in ungherese Néprajzi Múzeum) è situato in un edificio progettato da Alajos Hauszmann e realizzato tra il 1893 e il 1896, che fu usato inizialmente come palazzo di Giustizia e poi, sino al 1945, come Corte Suprema. Lo stile del palazzo fonde insieme elementi rinascimentali, barocchi e classici. La collezione del museo fu allestita in origine nel 1872 nella sezione etnografica del Museo Nazionale Ungherese. Oggi conta più di 170.000 pezzi, la maggior parte dei quali di solito non sono esposti. La collezione include oggetti della cultura contadina ungherese dalla preistoria al XX secolo. Una carta del 1909 mostra gl'insediamenti delle diverse comunità ungheresi. Il museo ospita testimonianze di tali comunità insieme a quelle di comunità primitive delle Americhe, dell'Africa, dell'Asia e dell'Australia. Tra le esposizioni permanenti, vi sono quella della cultura tradizionale ungherese e quella che va dalle comunità primitive alla civilizzazione.
TEATRI
L’Opera Haus è il tempio della lirica e della musica classica della capitale ungherese. La sua edificazione è iniziata alla fine dell’Ottocento per volere dell’imperatore asburgico Francesco Giuseppe; possiede ricchi interni decorati in oro e un bel profilo esterno neoclassico. L'Accademia Musicale Ferenc Liszt è stata fondata dallo stesso Liszt nel novembre del 1875, ed è la sede oltre che dell'omonima sala concerti anche dell'Accademia musicale di Budapest. L'edificio dall'esterno si presenta come uno splendido esempio di stile liberty che lo rende unico nel suo genere, con al centro della facciata una statua in bronzo di Liszt scolpita dallo scultore Alajos Stróbl. All'interno invece si possono ammirare affreschi decorativi e preziose ceramiche in tipica porcellana ungherese Zsolnay, oltre a molte statue di rilevanza artistica.Da vedere assolutamente anche le splendide decorazioni che caratterizzano il foyer, lo spazio adiacente alla sala concerti, dove gli spettatori sostano prima e dopo lo spettacolo oltre che durante l'intervallo.
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EVENTI
Il Gruppo Folcloristico dello Stato Ungherese, il Gruppo Artistico Danubio ed il Complesso Musicale Rajkó, rappresentanti eccellenti della vita musicale ungherese danno regolatamente spettacoli ad alto livello a Duna Palota e a Budai Vigadó. Tutti e tre complessi sono rappresentanti importanti del folclore ungherese a partire dagli anni 1951, 1957 e 1952. I complessi si presentano spesso in Ungheria e all’estero. Ognuno è composto da 30 artisti professionisti. Le coreografie di loro repertorio sono basate su danze autentiche e alcune di esse racchiudono i tesori custoditi dei piccoli paesi isolati dell’Ungheria con elementi di ballo risalenti a secoli fa.
Sziget Festival Ogni anno dal 9 al 16 agosto la suggestiva isola di Obuda accoglie il più grande festival europeo dedicato a musica, teatro e danza, il Sziget Festival. Più di 1000 eventi e 60 stage compongono l’agenda della manifestazione, che in virtù di tale abbondanza e dello spirito di aggregazione pacifica che l'accompagna è soprannominata la Woodstock del Danubio. Grandi artisti di fama mondiale, Dj Set e musica di ogni genere si susseguono nei 7 giorni non stop del Sziget Festival. Alla musica Pop, Reggae, Blues, Folk, elettronica e Jazz, per citare solo alcuni generi presenti al Festival, si aggiungono istallazioni, rassegne cinematografiche, sport estremi, cucina internazionale e tanto altro.
Festival internazionale del Circo. Il festival è stato organizzato per la prima volta nel 1996 e da allora ogni due anni si tiene questa manifestazione internazionale del circo. Il Festival internazionale del Circo di Budapest ha ottenuto prestigio, è diventato conosciuto ed apprezzato non solo in Europa, ma nel mondo. Carnevale in Ungheria: sfilate in maschera. In Ungheria il carnevale inizia il giorno dell’Epifania e le feste in maschera, le sfilate di carri allegorici e le danze di congedo dall’inverno si prolungano fino a marzo. In alcune città i festeggiamenti del Carnevale sono così originali da richiamare turisti e visitatori da ogni parte del Paese e da altre nazioni.
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Piatti tipici Gli ungheresi sono molto golosi. Dal menu di un pranzo o cena non può mancare il piatto di dolce. Nella domenica quando si raduna la famiglia è un programma di pomeriggio per uscire di casa, fare una passeggiata alla pasticcieria più vicina o più famosa e mangiare una bella fetta di torta come merendina. Zuppa di fagioli alla Jókai. La zuppa porta il nome di un grande scrittore ungherese del 19. secolo ( Jókai Mór ) e possiamo considerare questo primo piatto, come una variante della zuppa di gulyás. La differenza fondamentale è che viene cucinata con la carne affumicata e coi fagioli e alla fine viene servita sul tavolo con un cucchiaio di panna acida. È una zuppa molto saporita e densa.
Zuppa di Palóc. La zuppa di palóc assomiglia un po' alla zuppa di gulyás, potrebbe essere considerata una sua variante. È un piatto creato da János Gundel - padre di Carlo - in onore del famoso scrittore Kálmán Mikszáth (1847-1910), il "grande palóc". I palóc sono un gruppo etnico ungherese che vive nel nord dell'Ungheria. Il piatto viene cucinato - secondo la ricetta originale - dalla carne di montone, dai fagiolini freschi e patate, poi viene aggiunta ancora la cipolla, paprica, sale, aglio, comino, lauro, aneto e panna acida. Zuppa di Palóc Zuppa di pollo alla Újházy. Il brodo ha preso il nome dall'attore Ede Újházy (1844-1915), uno dei pionieri dell'arte drammatica realista ungherese. La zuppa è cucinata da una gallina o tacchino, aggiungendo carote, radici di prezzemolo, sedano, cavolo-rapa, cipolle, funghi, pisellini, punte di asparagi, sale, pepe, zenzero. Túrógombóc. La ricotta di mucca è mescolata con semolino e uovo e alla fine è messa in acqua bollente per 10 minuti. Il dolce viene servito con pangrattato, panna acida ungherese - tejföl - e con lo zucchero a velo. Si può mettere dentro nei gnocchi frutte fresche o passite: fragola, albicocca, e sopra un cucchiaio di marmellata, così diventa più saporito questo dolce di ricotta. Somlói Galuska. Questo tipo di dolce porta il nome di una collina vulcanica Somló che si trova vicino al Lago Balaton e dove si trova anche un ottima zona vinicola. Il dolce preparano sia nei ristoranti che nelle pasticcerie ed é una vera bomba calorica.è fatta di pandispagna, con crema di vaniglia, con salsa al cioccolato e servita con la panna montata. Rétes. Lo strudel oppure in ungherese il rétes é un dolce molto conosciuto e cucinato in tutta Ungheria. Per prepararlo si usa la pasta sfoglia e vari ripieni che possono essere di mele, di prugne, di ricotta di mucca con uva passita, di amarene, di zucca e semi di papavero, di cavoli ecc. Mákosguba. Il più semplice dolce della cucina ungherese ma per la sua gustosità è forse il piú amato tra i tutti. I suoi ingredienti sono: panino a forma di mezza luna, latte, zucchero, vaniglia, semi di papavero. Dopo la cottura al forno c'è chi mangia con la salsa di vaniglia o con il miele di acacia.
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Bucarest
Bucarest, capitale della Romania, si trova tra le rive del Danubio e la parte sud dei monti Carpazi, e anche centro culturale ed economico del paese così come la sua città più popolosa. Nel diciottesimo secolo sul trono della Valacchia si avvicendarono nobili ottomani di cultura greca detti Fanarioti Il clima di Bucarest è continentale, trovandosi in pianura e lontana dal mare, spesso d'estate il caldo è opprimente. D'inverno, la pianura della capitale si raffredda sensibilmente Nel 1821 la rivolta contadina capeggiata da Tudor Vladimirescu pose fine al governo dei Fanarioti. Nel gennaio del 1859, su suggerimento di Napoleone III, viene eletto sovrano di Valacchia Alexandru Ioan Cuza ed inizia cosi l'unificazione del nuovo stato, la Romania, con capitale Bucarest Gli anni '30 videro un'importante crescita della città sia in campo economico che culturale tanto da meritarsi l'appellativo di "Piccola Parigi". Successivamente alla Seconda Guerra Mondiale, Bucarest è cresciuta molto dal punto di vista architettonico: un vasto progetto diede alla città una uniformità architettonica tutt'oggi distinguibile. La nuova Bucarest e caratterizzata da numerose piazze dalle quali si irradiano strade e boulevards. Le due principali strade, che corrono parallele al centro della città, sono Bulevardul Balcescu e Bulevardul Unirii e sono state ampiamente allargate negli anni '80 sotto il dittatore Nicolae Ceausescu. Una delle più belle piazze di Bucarest è la piazza della Repubblica. La città è abbellita da numerose chiese, insolitamente piccole e in stile bizantino. Notevoli sono le chiese: Curtea Veche, monastero Antim (1715), Stavropoleos (1724) e Spiridon (1747).
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Lo stemma rappresenta un falco che mantiene con le zampe le due spade, con il becco una croce e in testa una corona celeste con uno sfondo azzurro. E al centro uno scudo raffigurante un cavaliere con una spada e una croce. Infine sopra allo stemma c’è una croce argentata.
Nati a Bucarest… Attrice dotata di grandissimo talento e di una fantastica versatilità, Nadia Gray aveva una personalità vivace ed esuberante ed inoltre possedeva una straordinaria bellezza, solare ed elegante. Dopo aver recitato nel teatro di prosa, in patria, nel dopoguerra l'attrice si trasferisce in Francia e poi in Gran Bretagna. Il nostro cinema le spalanca le porte. Adolf Albin è stato uno scacchista rumeno. Nacque da una ricca famiglia di Bucarest.Iniziò ad interessarsi di scacchi verso i vent'anni, ma partecipò a tornei importanti quando era già quarantenne.partecipò a molti incontri ma solo nel 1893 si classificò 2º dietro a Emanuel Lasker. Morì in un sanatorio di Vienna nel 1920 all'età di 72 anni.
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Da vedere Bucarest è una città piena di storia, città della musica, del teatro, dell’arte e della religione! Ben 37 sono i musei che è possibile visitare per conoscere nel migliore dei modi la storia di Bucarest e della Romania. Ma non sono certo da trascurare i 22 teatri e le 18 gallerie d’arte e biblioteche, così come gli altri monumenti storici e culturali. MONUMENTI
Si trova nella parte nord di Bucarest, ed è stato costruito in legno e stucco nel 1922. L’Arco di Trionfo commemora la partecipazione vittoriosa della Romania alla Prima Guerra Mondiale. Negli anni 1935 – 1936, l’Arco è stato ristrutturato e rivestito di pietra. Ha la forma di un parallelepipedo. I pilastri hanno delle scale interne che portano ad un terrazzo che offre una meravigliosa panoramica. Le facciate sono decorate con delle sculture in pietra, rilievi, medaglioni, corone regali ed i volti della Regina Maria e del Re Ferdinand.
Le chiese di Bucarest sono numerose e di notevole bellezza. Suggestiva quella situata su una collina: la Chiesa Patriarcale, realizzata nel 1665. Di notevole bellezza sono le chiese Curtea Veche, il monastero Antim (1715), Stavropoleos (1724) e Spiridon (1747), Kretulescu del 1722 è una delle più belle chiese di Bucarest. La Chiesa Coltea danneggiata dai proiettili e simbolo della rivolta del 1989 e la Chiesa Italiana Cattolica.
Il cuore di Bucarest è rappresentato dalla gigantesca Casa del Popolo, un edificio di 12 piani voluto dal dittatore Ceausescu, che voleva fosse il più grande edificio del mondo dopo il Pentagono.
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Da non dimenticare nella Città Vecchia di Bucarest, la Chiesa della Corte Antica (XVI secolo), dove all’interno è possibile ammirare alcuni affreschi perfettamente conservati.
Nella parte occidentale di Bucarest si trova il Cimitero civile di Ghencea, ultimo luogo di riposo per Ceausescu. La sua tomba è ornata e decorata di fiori e candele.
La Città Nuova è caratterizzata da numerose piazze, le quali sono punto di partenza di strade e grandi viali. Le due principali strade, sono Bulevardul Balcescu e Bulevardul Unirii, le quali hanno subito delle trasformazioni durante gli anni '80 sotto il dittatore Nicolae Ceausescu. Una delle più belle piazze di Bucarest è la piazza della Repubblica, dove si erge la chiesa Cretulescu, risalente al 1722.
MUSEI
Il Museo Nazionale d'Arte, sito nell’ala destra del Palazzo della Repubblica è uno dei più ricchi d’Europa con oltre 70.000 pezzi, nelle sue collezioni i capolavori di alcuni artisti stranieri, Veneziano, Rembrandt, El Greco, Rubens, Renoir e Cezanne e altri pittori romeni.
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Il Museo di Storia della Romania sorge in un edificio neoclassico dove sono esposti più di 150.000 oggetti organizzati con criteri scientifici, che mostrano la storia di Bucarest dai vecchi tempi fino ai giorni nostri.
Il Museo Nazionale Cotroceni aperto in una parte del Palazzo Cotroceni, residenza del presidente della repubblica, è stato costruito dal Re Ferdinand nel 1896, su progetto dell’architetto francese Paul Gottereau
Il Museo Satului, Il museo del villaggio è uno dei più grandi e famosi musei Etnografici all'aperto d'Europa: ben 17 ettari bagnati dal lago Herastrau. Vengono rappresentati costumi, villaggi e tradizioni dell'intera Romania. Qui possono essere ammirate case rustiche di tutte le regioni della Romania, mobili completi, utensili casalinghi, installazioni popolari e tanto altro. Nel 1996 il museo ha ricevuto il trofeo “migliore museo Europeo”
IL Museo della Musica, George Enescu (1855-1955) sede centrale dell'Associazione dei Musicisti della Romania, o Palazzo di Cantacuzino fu la prima residenza di Grigore Cantacuzino che, all'inizio dei 1900, fu considerato l'uomo più ricco di Romania vi visse per un periodo George Enescu con la moglie Maria Cantacuzino. All’interno vengono conservati splendidi dipinti.
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L’Opera Romena si trova in via Kogalniceanu. Inaugurata nel 1954, ha una capienza di 1200 posti. Davanti alla costruzione c’è una statua del grande compositore romeno George Enescu.
TEATRI
Il Teatro Nazionale è stato distrutto durante il bombardamento tedesco su Bucarest nel 1944, ma successivamente ricostruito fra il 1967-1970.
Il Museo del Contadino rumeno in Piazza Victoriei è stato fondato il 5 febbraio 1990. Rappresenta l'espressione di vecchie tradizioni con oltre 10mila oggetti in esposizione.
L’Ateneo Romeno fu terminato nel 1888 con una raccolta pubblica di denaro nominata “date 1 Leu per l'Ateneu”. E’ diventato il simbolo di Bucarest come la torre Eiffel per Parigi. Dal 5 marzo 1889 l'Orchestra Filarmonica "George Enescu" principale istituzione musicale della Romania, svolge qui i suoi concerti.
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Piatti tipici Nella capitale della Romania si può mangiare molto bene; ci sono dei ristoranti con cucina ed ambienti eccellenti: La cucina tradizionale romena è a base di carne, formaggio, verdure, pesce e polenta. In Romania troviamo molti piatti tipici, tra i piatti più diffusi ricordiamo:
La Ciorba (chiamato anche borş) - è una minestra acida a base di crusca fermentata a cui si aggiungono varie verdure, carne di gallina, vitello oppure la trippa
Polpette di carne suina, ovina e bovina fatte alla griglia
Tochitura cu mamaliguta - polenta con spezzatino
Sarmale, involtini di carne e riso preparati con verza o foglie di vite,
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Mititei, delle piccole polpette di carne suina, ovina e bovina condite con aglio e peperoncino
Plăcinte – ripieni di formaggio dolce con la pasta fatta
in casa.
Tutti i romeni amano i fiori ed è un gesto piacevole e molto gradito, dovendo far visita a qualcuno, portare un mazzo di fiori , una torta o del caffè.
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Bratislava
Bratislava sorge lungo il corso del Danubio, a pochi km. dal confine con Austria (Vienna è a meno di un’ora di tragitto), Ungheria e Repubblica Ceca. Le origini di Bratislava sono molto antiche e le prime attestazioni della presenza dell’uomo in queste zone risalgono al periodo della dominazione romana. Divenuta nel VI secolo d.C. dominio degli Slavi, Bratislava passò presto sotto le dipendenze della Grande Moravia prima, e dell’Ungheria poi.
Il clima slovacco sorge tra le zone temperate e continentali, con estati relativamente tiepide e inverni freddi, nuvolosi e umidi. L'area della Slovacchia può essere suddivisa in due regioni a seconda del tipo di clima (il clima delle pianure e quello delle montagne). La temperatura media è di circa 20 °C .
La Slovacchia o Repubblica Slovacca è uno Stato membro dell'Unione europea, costituito come repubblica, situato nell'Europa centro-orientale, la cui capitale è Bratislava. Confina con la Repubblica Ceca a nord-ovest, con la Polonia a nord, con l'Ucraina a est, con l'Ungheria a sud e con l'Austria a sud-ovest; è uno stato senza sbocco al mare. La Repubblica Slovacca e la Repubblica Ceca sono nate il 1º gennaio 1993 dalla divisione, sancita dal parlamento, della Cecoslovacchia, che già dal 1990 aveva assunto il nome di Repubblica Federale Ceca e Slovacca. Dal 1º gennaio 2009 ha adottato l'euro. Dopo la prima guerra mondiale la Slovacchia subì un periodo di influenza comunista, che portò alla fondazione - sul modello dell'esperienza di Bela Kun - della Repubblica sovietica slovacca, che durò solo pochi giorni: già dal luglio 1918 infatti, una volta crollato il regime sovietico, il Paese si unì a Boemia e a Moravia, costituendo la Cecoslovacchia, insieme ai Cechi, a cui gli Slovacchi però non si sentivano poi così affini, e con forte connotazione anti ungherese (elemento ancora oggi persistente nell'identità slovacca) per via del comportamento arrogante e umiliante subito dagli slovacchi durante il lungo dominio di Budapest.
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LA PICCOLA PRAGA Il soprannome di Bratislava è già un indicatore della bellezza della città slovacca che offre ai turisti splendidi edifici pubblici e religiosi ed incantevoli castelli. A Bratislava una giornata deve essere dedicata alla visita del centro storico: tra le sue stradine acciottolate e le piazzette su cui si affacciano bar e ristorantini, spiccano alcune meravigliose chiese tra cui la Cattedrale di San Martino e la Chiesa di Sant’Elisabetta, meglio conosciuta come Chiesa Blu per il colore della sua facciata. Il fascino di Bratislava sta anche nella sua vivace vita notturna.
Nati a Bratislava… Jaromil Jireš (Bratislava, 10 dicembre 1935 – Praga, 26 ottobre 2001) è stato un regista e sceneggiatore ceco, tra i maggiori esponenti della Nová vlna, la nouvelle Vague cecoslovacca degli anni sessanta. Ha esordito nel lungometraggio nel 1963 con Il grido (Krik), presentato in concorso al Festival di Cannes 1964. Tra i suoi film più noti, Lo scherzo (Žert) (1968), tratto dall'omonimo romanzo di Milan Kundera. Štefan Čambal (Bratislava, 17 dicembre 1908 – 18 luglio 1990) è stato un allenatore di calcio e calciatore cecoslovacco, di ruolo centrocampista.
Ctirad Benáček (Bratislava, 8 settembre 1924 – Auckland, dicembre 1999) è stato un cestista, allenatore di pallavolo e dirigente sportivo cecoslovacco, dal 1993 ceco. Con la Cecoslovacchia ha disputato le Olimpiadi 1948, classificandosi all'8º posto finale. Per sfuggire al regime comunista, decise di spostarsi in Italia, ma dopo un solo anno di permanenza si trasferì in Nuova Zelanda. Ben presto decise di abbandonare la pallacanestro, dedicandosi alla pallavolo: venne soprannominato "Mr. Volleyball", perché fu colui che importò questo sport in Nuova Zelanda nei primi anni cinquanta. Fu allenatore dello "Sparta Volleyball Club" di Auckland, squadra che fondò nel 1954.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Castello di Bratislava. Simbolo della città di Bratislava il castello domina la città dall'alto, in posizione strategica sulle rive del Danubio. Fu abitato prima dai Celti, dai Romani e poi dagli Slavi. Nei primi anni dell'800 un terribile incendio lo devastò e per 150 anni furono le sue rovine a dominare dall'alto Bratislava. Una onerosa ricostruzione gli restituì la bellezza originaria e dal 1968 è nuovamente aperto ai visitatori. Il castello ospita oggi in alcune delle sue sale parte della collezione del Museo Nazionale Slovacco. Castello di Devin. A Bratislava, nel quartiere di Devin, sorge un castello arroccato nel punto di confine tra Austria e Slovacchia. Il castello di Devin è parte di un importante sito archeologico slovacco e ospita un interessante museo sulla storia del paese. La posizione strategica in cui si trova il castello racconta molto della storia del castello stesso la cui principale funzione fu quella di fungere da baluardo difensivo della regione della Grande Moravia. Duomo di San Martino è una delle più grandi e antiche chiese di Bratislava, è situata al di sotto del Castello. In stile gotico, era usata in precedenza come la Chiesa delle incoronazioni di svariati Re ungheresi. Fu costruita a partire dal 1204, riconsacrata nel 1445, e ristrutturata nel 186180. Sulla torre troneggia una copia della corona del re ungherese S. Stefano. La corona pesa 300 Kg e ricorda le 19 incoronazioni celebrate nel Duomo tra il 1563 e il 1830. Nel 1835 Ludwig van Beethoven diresse la prima della Missa Soleminis op. 123. Slavin è un monumento commemorativo ed un sacrario per i soldati dell'Armata Rossa che caddero nell'aprile del 1945, durante la Seconda guerra mondiale, per liberare la città di Bratislava dalle truppe tedesche. È situato su una collina vicino al centro di Bratislava, e offre una visuale unica dell'intera città. L'obelisco troneggia alto 39,5 m sormontato dalla statua di un soldato sovietico. Fu costruito tra il 1957 e il 1960 nel luogo in cui era presente un cimitero da campo, e fu aperto il 3 aprile 1960, in occasione del 15º anniversario della liberazione della città. St. Elizabeth Church è conosciuta come chiesa blu, per via degli splendidi stucchi blu che ne decorano gli esterni. La chiesa blu rappresenta un raro esempio di Art Nouveau nell'architettura sacra. Il mosaico centrale rappresenta il miracola di Santa Elisabetta mentre le sue reliquie e quelle di altri santi sono contenuti all'interno della chiesa dietro l'altare principale. Esternamente è presente un campanile cilindrico alto circa 36 metri, sormontato da una cupola. Si trovano anche diversi richiami al romanico e all'arte bizantina, nei portali e nei mosaici che ornano l'esterno.
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MUSEI
Il Museo Nazionale Slovacco è la maggiore istituzione museale culturale del paese, dove sono raccolti e conservati i più importanti oggetti legati alla storia ed alla cultura della nazione. Galleria Pálffy Palace. In un palazzo del XIX secolo, appartenuto al conte Jan Pálffy, si ospitano mostre permanenti di pittura e scultura gotica slovacca ed europea. Il museo ospita anche interessanti mostre temporanee. Museo della Cultura Ebraica. Bratislava vanta ancora oggi, nonostante la pesante persecuzione durante la Seconda Guerra Mondiale, una numerosa comunità ebraica e la sua memoria è custodita nel Museo della Cultura Ebraica. Il museo si trova in via Zidovska e vanta numerosi oggetti preziosi, come recipienti di ceramica, e documenti sulle persecuzioni. Gerulata è un museo all’aperto dove scoprire le antiche rovine romani che appartenevano allo storico Limes Romanus: il foro, edifici e pietre tombal, un pozzo, oggetti in oro, bronzo e argilla. Danubiana Meulensteen Art Museum che deve il suo nome al collezionista d’arte olandese Gerard H. Meulensteen, si trova a circa 30 minuti da Bratislava e ospita le opere dei principali artisti internazionali e una galleria d’arte contemporanea. Nel parco sono ospitate numerose statue. Galleria ÚLUV. La Galleria ÚLUV si trova nel centro di Bratislava e custodisce le tradizioni delle arti popolari e dei mestieri della città e della Slovacchia. Inoltre nel museo si organizzano corsi d’insegnamento e vi si trova una ricca biblioteca. TEATRI Il Teatro dell’Opera conosciuto come il Teatro nazionale slovacco (Slovenské narodné divadlo) aprì i suoi battenti nel 1886. È situato in piazza Hviezdoslav, nel centro cittadino. L’edificio in stile neo-rinascimentale venne progettato dagli architetti viennesi F. Fellner e H. Helmer. Sulla facciata, dove inizia il tetto, il gruppo scultoreo di T. Friedl raffigura Talia, la Musa della commedia. La fontana che si trova davanti all’entrata del teatro è di V. Tilgner ed è una delle più antiche di Bratislava; in cima a essa la figura mitologica di Ganimede è seduta sull’aquila che ha le ali aperte pronta a spiccare il volo per portare il bellissimo giovane sull’Olimpo da Zeus, il quale, secondo la leggenda, gli concederà la giovinezza eterna in cambio del suo amore. Il nuovo edificio del Teatro nazionale slovacco, inaugurato nell’aprile del 2007, è opera degli architetti M. Kusý, P. Panák e P. Bauer; si snoda su sette piani e vi sono presenti un ristorante, un caffè e diversi spazi espositivi. Il Teatro nazionale slovacco offre una programmazione lirica, di prosa e di balletto molto ampia
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EVENTI
Il festival annuale di vini slovacchi. Il meglio dei produttori di vino slovacco, oltre 200 campioni vengono esposti al pubblico presso l'Hotel Crowne Plaza. Lo scopo principale degli organizzatori è quello di mostrare ciò che più di 25 produttori di vino riescono a fare di uve che crescono da Bratislava alla regione orientale del vino Tokaj. Quest'anno il festival include anche raffinati cioccolatini belgi e francesi insieme a molti formaggi esteri. La Slovak Food Festival è la più importante manifestazione all’aperto del settore gastronomico in Slovacchia. L’idea da cui è scaturito il progetto vuole la creazione di uno spazio dedicato a tutti gli amanti delle specialità culinarie che consenta la degustazione, in un unico luogo, di tutte le migliori pietanze offerte dai ristoranti più noti di tutta la Slovacchia. A completare l’esperienza, anche i cosiddetti artisti della tavola che dimostreranno dal vivo la loro maestria tra i fornelli, con cooking show, ai quali seguiranno anche barman show, seminari e presentazioni di prodotti, processi e nuovi trend di utilizzo. Bratislava Jazz Days (BJD) è un festival di jazz moderno, che si svolge a Bratislava (Slovacchia), di solito a Park Kultury un oddychu (Sala del Parco della Cultura e del tempo libero). Il festival è stato fondato nel 1975 da appassionati di jazz amatoriali, in particolare Peter Lipa, e successivamente sviluppato in una festa cui hanno partecipato musicisti di classe mondiale del jazz. Durante i primi anni di esistenza, solo le bande provenienti dalla Cecoslovacchia hanno partecipato al festival. Era l'anno 1977, la 3 ° edizione di BJD, quando il festival ha visto la partecipazione di musicisti provenienti dall'Europa occidentale banda Retuperä dalla Finlandia e trio Weiden dalla Germania Ovest. Nel 1979, Bratislava Jazz Days ha accolto il suo primo musicista americano - il trombettista Lee Harper. Viva Musica Festival è senza dubbio un punto culminante dell’estate Bratislava. La sua linea di concerti interessanti ancora accessibili in luoghi in tutto il centro di Bratislava promette star della musica lirica e classica di fama mondiale. E l'ingresso è gratuito!Viva Musica rappresenta una rottura con la tradizione di chiusura e di esclusività nelle presentazioni di musica classica, offrendo il lato giovanile di questo genere. Offrendo una vasta selezione di film, il Festival Internazionale del Cinema di Bratislava ha qualcosa per tutti. A parte le proiezioni principali, la IFFB offre anche film slovacchi, cortometraggi video e una sezione “Fuori dalla Proiezione Principale”. Ekotopfilm (Festival Internazionale del Film di sviluppo sostenibile) è uno dei festival più affermati e più antichi per lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo.. A partire dal 1974 ha iniziato sotto l'egida dell'Accademia socialista. Molti dei film ricevettero critiche dall'Unione Sovietica e dal campo socialista che quasi segnò la fine di Ekotopfilm al suo concepimento. Gli organizzatori si sono sforzati di mantenere in vita il festival che ha promosso la libertà di pensiero. Da allora il festival si è tenuto in numerose città in Slovacchia, ma ha trovato la sua casa a Bratislava.
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Early Melons è un festival che mostra cortometraggi prodotti dagli studenti
sia in Slovacchia che all'estero e cerca di colmare i divari culturali tra i vari paesi e le varie scuole di cinematografia. Ogni biglietto acquistato per € 2 permette di vedere un blocco da 6 a 8 film di varia lunghezza. Un blocco di film porta ad una gran mole di emozioni e la varietà di stili in ogni blocco è ben rappresentata.
Piatti tipici La cucina tipica di Bratislava risente degli influssi di quella ceca e di quella ungherese. Tra le maggiori specialità della cultura culinaria di Bratislava ricordiamo le zuppe di verdure e i piatti a base di carne. Tra i contorni più utilizzati citiamo le patate arrosto oppure i crauti. Numerosi anche i piatti a base di selvaggina, sempre di ottima qualità. Tra le bevande trova naturalmente larga diffusione la birra, sia chiara che scura, che può essere sia nazionale che d’importazione. Per quanto riguada i vini, si fa largo uso del Tokaj. Tra i liquori vi è una buona produzione di acquavite. Halušky bryndzové sono una specie di gnocchetti di patate lavorati con farina, uova e sale. Di solito vengono serviti con la pancetta cotta, presentata al centro del piatto. Ogni anno tra l’altro a Turecká si svolge una sagra halušky bryndzové, dove è possibile fare abbuffate di questo magnifico piatto slovacco.
Il "bryndzové haluškyè è una delle minestre tipiche slovacche, come per esempio: la minestra di aglio, cipolla, di patate, crauti, fagioli, lenticchie, funghi, etc. Le minestre sono di solito dense e sostanziose e molto spesso, nel passato, sostituivano il secondo piatto. I bryndzové halušky sono il piatto nazionale slovacco. Si preparano con patate, farina, sale, bryndza e pancetta. A volte si accompagna ai bryndzové halušky un bicchiere di latte acido o di žinčica, una bevanda molto simile. Strapačky è un piatto slovacco, simile a bryndzové halušky in cui il composto base del piatto è halušky (gnocchi), ma invece sono bryndza, crauti in umido.
Lo Zázrivský korbáčik è un formaggio cotto al vapore, affumicato o non affumicato. La principale particolarità del prodotto è sua forma atipica: è composta da strisce - chiamate tradizionalmente vojky, dello spessore tra 2 e 10 mm - intrecciate (korbáčik in slovacco) a forma di frustino di 10-50 cm di lunghezza. Il suo colore varia dal bianco al giallognolo o giallo dorato nel caso del formaggio affumicato mentre il suo sapore è di latte, piacevolmente caseoso, saporito e nel caso del formaggio affumicato, dal caratteristico odore di fumo.
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LUBIANA
Gli storici non hanno ancora raggiunto un accordo riguardo l'origine del nome della città. Alcuni ritengono che il nome derivi da un antico nome slavo Laburus. Altri ritengono che la parola derivi dal termine latino Aluviana seguente ad un'inondazione della città. La derivazione potrebbe ugualmente essere Laubach, nome che significa "palude". Infine, alcuni ritengono che il nome derivi dalla parola slava Luba che significa "amore".
Il clima è continentale con un Luglio molto caldo e gennaio e febbraio molto freddi,la temperatura più bassa mai registrata è -28° mentre quella più alta e 39°. I mesi più piovosi vanno da agosto a novembre.
Nel 2000 A.C. Lubiana era una città circondata da paludi dove le popolazioni vivevano su palafitte, essi vivevano di caccia, pesca e agricoltura. Fu colonizzata prima dai Veneti, successivamente nel primo secolo A.C. fu occupata dai romani, nel secondo secolo A.C. si insediò un popolo di sloveni ma furono subito cacciati dai Franchi. Nel 1815 la città divenne Austriaca ma subì un grande terremoto che la distrusse quasi completamente ma venne poi ricostruita in stile ART NOUVEAU. Durante la seconda guerra mondiale divenne provincia Italiana ma alla fine della guerra divenne capitale della Jugoslavia fino all’ indipendenza del 25/06/1991.
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Secondo il famoso mito greco, l'eroe Giasone e i suoi Argonauti, che avevano trovarono il famoso Vello d'oro nella Colchide, si sarebbero poi diretti a nord lungo il fiume Danubio, piuttosto che verso il Mar Egeo. Dal Danubio si sarebbero diretti verso il suo affluente Sava, fino poi alla sorgente del fiume Ljubljanica. Essi demolirono la loro barca per poterla trasportare fino al mar Adriatico, che si trova più a ovest, al fine di ritornare a casa.Entro i comuni dell'attuale Vrhnika e Lubiana, gli Argonauti trovarono un grande lago circondato da una palude. Qui Giasone trovò un mostro. Questo mostro è il drago di Lubiana, che è ora presente sullo stemma e sulla bandiera della città. Nati a Lubiana…
Marko Jerman è un pilota motociclistico sloveno. esordisce a livello internazionale nel 2003, correndo il campionato Europeo della Supersport con una Kawasaki, terminandolo al 13º posto. L'anno successivo sempre con la stessa moto, migliora i riscontri, arrivando sesto nell'Europeo. Nella stagione 2005 passa alla Superstock 1000 FIM Cup su una Suzuki GSX-R 1000, con la quale ottiene il ventisettesimo posto ed il diciassettesimo l'anno successivo, mentre nel 2007, con una Yamaha YZF-R1 del team DBR Racing, si classifica sedicesimo. Nel 2008 invece, in sella ad una Honda CBR1000RR del MD Team Jerman (squadra di proprietà della sua famiglia), non riesce mai ad andare a punti. Andraž Kirm è un calciatore sloveno che gioca nel Groningen come centrocampista. Dopo aver iniziato sin dal 1991 la sua carriera in un piccolo club di Lubiana, l'NK Šmartno, nel 2002 Kirm si è trasferito allo Slovan. Nel 2004 venne acquistato dallo Svoboda Lubiana, dove si è affermato come giocatore titolare. Il suo talento non è passato inosservato ed è successivamente passato in prima divisione al Domžale nell'estate del 2005. Dalla seconda parte della stagione 2005-2006, è stato sempre schierato titolare dalla formazione slovena. Con il Domžale nel 2007 e nel 2008 ha vinto due campionati sloveni oltre ad una supercoppa nazionale nel 2007.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI La Cattedrale di San Nicola era una Chiesa romanica che nel 1361 fu distrutta da un incendio e ricostruita in stile Gotico. Però sfortunatamente nel 1479 fu devastata da un altro incendio e quindi ricostruita in stile Barocco. Castello Ljubljanski grad è il luogo
senza dubbio più conosciuto della capitale, posizionato in un punto rialzato rispetto al centro della città, ovvero su un'altura di 376 metri, la collina chiamata Grajska Planota. Da qui è possibile avere una visuale panoramica di tutta la città. Zmajski Most (il ponte dei draghi) è identificato come il simbolo di Lubiana: si tratta di uno splendido ponte di art nouveau che mostra forti influenze di arte austriaca, dovuta alla vicinanza con Graz e Salisburgo. E' conosciuto con il nome di ponte dei draghi perché il ponte è circondato da quattro sculture di draghi alati, che secondo la tradizione richiamano alla mente la leggenda di Giasone: si narra che dopo aver trovato il Vello d'oro nella Colchide Giasone e gli argonauti si sarebbero diretti verso uno degli affluenti del fiume fino a raggiungere una sorgente chiamata Ljubljanica dove avrebbero trovato un terrificante drago. Da allora il drago è un elemento ricorrente nell'arte e nella letteratura di questa città, tant'è che addirittura viene ritratto sulla bandiera nazionale. La costruzione di questo ponte risale al primo Novecento ed è stato realizzato per volere di Francesco Giuseppe I, imperatore degli Asburgo.
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Piazza Preernov trg è la piazza più significativa da un punto di vista architettonico anche se non vanta viste panoramiche come si possono ammirare da Mestni trg e Stari trg. Tuttavia è l'area di maggiore concentrazione di luoghi di interesse storico e artistico, si trova infatti la barocca chiesa francescana dell'Annunciazione, il triplice ponte Tromostovje, il palazzo Dravna Lekarna (un tempo sede della farmacia centrale di Lubiana) e la statua del poeta nazionale sloveno France Preernov, situata proprio al centro della piazza. Completano il quadro i palazzi in stile liberty che circondano la piazza.
Orto botanico è un altro dei punti più interessanti della capitale, uno dei polmoni verdi di questa bella città immersa nella natura: l'orto contiene almeno 4500 specie vegetali distinte.
Il parco sportivo Kodeljevo sorge in un ambiente verde ai piedi del Golovec, nel parco del castello di Kodeljevo. Oltre al più grande complesso di piscine natatorie di Lubiana, con varie piscine scoperte e una piscina coperta, il parco comprende lo stadio di atletica, lo stadio di calcio, il palazzo dello sport, vari campi da tennis, pallamano e calcetto nonché una sala da tennis da tavolo. Nel parco opera anche la Facoltà di sport.
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MUSEI La Galleria Nazionale della Slovenia è il principale museo di arte grazie alla più grande raccolta di arte visiva.
Il Museo di Arte Moderna è un magnifico spazio espositivo interamente dedicato all'arte moderna. Spazi di discussione e riflessione, il museo ospita retrospettive di artisti nazionali e stranieri sui temi dell'arte visiva.
EVENTI
Il Festival Estivo Internazionale si svolge nella città, nei mesi di luglio e agosto ed è caratterizzato da spettacoli musicali teatrali e di danza. Inoltre ogni anno si tengono importanti fiere specializzate nei settori dell’edilizia, l’artigianato, autovetture, informatica, arredamento.
Il gruppo di cinquanta danzatori, cantanti e strumentisti Cosacchi russi si dedica alla tradizione cosacca ed è attivo con una grande risonanza.
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Manifestazioni di svago durante il giorno e alta cultura la sera, gratuitamente, nel cuore cittadino. Gli eventi di giugno a Lubiana saranno arricchiti da manifestazioni gratuite che si susseguiranno nella piazza Kongresni trg. Gli eventi che avranno luogo la mattina saranno destinati soprattutto ai bambini, nel pomeriggio seguiranno esibizioni di danza e musicali più leggere, mentre le serate saranno sotto l’insegna di creazioni di danza, teatrali e musicali di spicco.
PIATTI TIPICI Caratteristica della cucina slovena è la semplicità solo apparente, influenzata com’è dal la cucina dei Paesi confinanti. I piatti diffusi a livello nazionale non sono molti: gli likrofi, ravioli con ripieno di patate lesse e pancetta, da condire con il sugo dell’arrosto, il brodet, una sorta di zuppa di pesce, l’olio di semi di zucca chiamato bučno olje, e dolci come la potica, con ricotta e noci, e la prekmurska gibanica, dolce ricchissimo di calorie, fatto con miele, noci, frutta secca e semi di papavero. Per provare le varianti locali della cucina slovena, è consigliabile approfittare dell’offerta delle trattori locali, le gostilne. Sono tantissime, di solito a gestione familiare, e vi accompagneranno in un viaggio tra piatti genuini dai sapori robusti. Una cena tipica potrebbe prevedere come aperitivo un bicchierino di ganje, una grappa a base di prugne, ciliegie o ginepro, per poi seguire con gli antipasti: consigliati il prut, il famoso prosciutto del Carso al profumo di ginepro, o il divjačinska salama, insaccato di selvaggina. Poi, via alle influenze regionali: si può cominciare con una zuppa come la jota, fatta con fagioli e crauti, della zona del Carso, o la ricetta all’orzo, di origine austriaca.
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Monaco
Monaco è la capitale e unica città del Principato di Monaco.
Il clima di Monaco è tipicamente mediterraneo, con inverni non troppo freddi, ed estati secche che possono diventare caldissime.
L'inizio della storia congiunta di Monaco e della famiglia Grimaldi cominciò l'8 gennaio del 1297 Francesco Grimaldi s'impadronì della fortezza costruita dai Genovesi nel 1215 travestito da monaco. Diventò proprietà definitiva dei guelfi Grimaldi nel 1314. Nel 1317 e nel 1331 essi persero il controllo della signoria ma riuscirono ambedue le volte a riconquistarla. Dopo un periodo passato sotto il protettorato spagnolo, Monaco si mise sotto la protezione della Francia con il Trattato di Peronne del 1643. Dopo la guerra di successione spagnola, con il Trattato di Utrecht del 11 aprile 1713 tra il Re di Francia, Luigi XVI, e il Duca di Savoia, Vittoria Amedeo II, i Savoia rivendicarono la sovranità sulle città di Roccabruna e Mentone. Il trattato (art. IX) stabilì che un arbitrato sottoposto al Re di Francia e al Re d'Inghilterra avrebbe dissolto le pretese dei due contendenti. L'arbitrato confermò la sovranità dei Grimaldi sulle due città.
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Lo stemma del Principato di Monaco, utilizzato come emblema ufficiale di Stato, è lo stemma di Casa Grimaldi. Lo scudo, sostenuto da due monaci al naturale armati, è losangato appuntato d'argento e di rosso. Inizialmente il religioso armato era solo uno, appoggiato alla parte destra dello scudo; successivamente i religiosi divennero due. Le due figure potrebbero alludere alla conquista di Monaco del 1297, quando Francesco Grimaldi ed i suoi soldati riuscirono ad entrare nella città travestiti da frati, con le spade nascoste sotto le vesti; un'altra spiegazione è che nel secolo XV i regnanti attribuissero un'origine cristiana al nome del principato a cui i due monaci alluderebbero.
Nati a Monaco… Alberto II, nome completo Albert Alexandre Louis Pierre Grimaldi (Monaco, 14 marzo 1958), è, dal 6 aprile 2005, il principe di Monaco. Prima di allora il suo titolo era quello di S.A.S. il Principe ereditario del Principato di Monaco e Marchese di Baux; è stato reggente per un brevissimo periodo prima della morte del padre, dal 21 marzo al 6 aprile 2005. Secondogenito ed unico figlio maschio di Ranieri III di Monaco e di Grace Kelly, è fratello di Carolina di Monaco e Stefania di Monaco.
Ercole di Monaco fu Signore di Monaco dal 17 maggio 1589 alla propria morte.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI La cattedrale di Monaco costruito in pietre bianche di La Turbie, nel 1875, questo edificio di stile romanico-bizantino custodisce le sepolture dei Principi defunti. Nell'arredo interno si può ammirare in particolare un retablo del pittore nizzardo Luigi Brea risalente all'anno 1500, l'altare maggiore e il trono episcopale in marmo bianco di Carrara. Le funzioni solenni vi si svolgono in occasione delle grandi feste liturgiche sotto gli accordi di un grande organo a quattro tastiere, inaugurato nel 1976, la cui magnificenza permette la realizzazione di concerti spirituali di grande interesse. Da settembre a giugno, tutte le domeniche alle 10.00, messa cantata da "Les Petits Chanteurs de Monaco" e dalla "Maîtrise de la Cathédrale".
La chiesa di santa devota dell'XI secolo è dedicata alla Santa Patrona del Principato e della famiglia del Principe. È stata costruita nel "Vallon des Gaumates" all'ingresso del quale, nel IV secolo, venne a naufragare il fragile battellino dove giaceva Santa Devota. Ogni anno, il 26 gennaio, al calar della notte, una barca viene bruciata durante le cerimonie di un culto tradizionale tutt'ora fervente.
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La chiesa di Saint-Charles ha stile rinascimentale, questo edificio il cui campanile si erge a 30 metri di altezza, fu inaugurato nel 1883. Diciannove vetrate rischiarano la sua navata i cui lustri dorati provengono dall'antica sala d'armi del Palazzo del Principe.
Il palazzo della giustizia fu edificato agli inizi del 1924 su iniziativa personale di S.A.S. il Principe Luigi II e inaugurato il 1° maggio 1930.
La cappella della misericordia è situata nella città vecchia, questa cappella, la cui prima piet ra fu benedetta nel 1639 sotto il regno del Principe Honoré II, Priore della Confraternita dei Penitenti Neri, è formata da un'unica navata.
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MUSEI Il Museo di antropologia preistorica è Ricco di un'inestimabile serie di sepolture provenienti dalle zone limitrofe del Principato, questo museo ripercorre le tappe più significative della storia dell'umanità.
Il Museo oceanografico costruito a fianco della mitica. Rocca di Monaco, il Museo oceanografico veglia sugli oceani da più di un secolo. Creato dal Principe Alberto I, trisavolo di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, fu ideato fin dalle origini come un Palazzo interamente dedicato all’Arte e alla Scienza. Dagli acquari alle collezioni di Storia Naturale, passando dalla Laguna degli squali all’Isola delle tartarughe sulla terrazza panoramica, il Museo offre ai visitatori la possibilità unica di imparare a conoscere, amare e proteggere gli oceani. Fedele alla volontà del suo Fondatore di “riunire nello stesso luogo le due forze principali della civiltà: l’Arte e la Scienza”, apre le porte anche all’arte contemporanea accogliendo mostre importanti, come quelle realizzate da artisti del calibro di Damien Hirst, Huang Yong Ping, Mark Dion e Marc Quinn.
Il Museo dei francobolli e delle monete Di concezione moderna, questo museo custodisce alcuni pezzi filatelici rari appartenenti alla storia postale del Principato, oltre a tutti gli elementi utilizzati per stampare i francobolli a partire dal primo Charles III" nel 1885 fino ai giorni nostri.
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Il Museo della Cappella della Visitazione Collezione Barbara Piasecka Johnson Inserito in una cornice barocca del XVII secolo, questo museo custodisce alcuni capolavori dell'arte sacra firmati da Rubens, Zurbaran, Ribera e dai maestri del barocco italiano.
Esposizione della Collezione di automobili d'epoca di S.A.S. il Principe di Monaco Situata sulle Terrazze di Fontvieille, questa notevole esposizione raggruppa un centinaio di vetture di ogni epoca, prodotte dalle più grandi case automobilistiche d'Europa e d'America, oltre a sei carrozze, appartenenti a S.A.S. il Principe Ranieri III di Monaco
CASINÓ Casinò della Rascasse Situata sul Quai Antoine 1er, la Rascasse dispone oggi di uno spazio giochi, che occupa il primo piano. Una parte delle slot machine si trova in terrazza, dove potrete giocare in un ambiente conviviale, all'aria aperta, di fronte al mare.
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Casino Café de Paris
Il pianeta del gioco Forse la più bella sala di slot-machine al mondo, un invito a esplorare la galassia del gioco! Il suo arredo futurista è all’altezza del suo parco giochi, continuamente rinnovato e arricchito con le ultime esclusive europee, e con i sistemi di gioco dalle migliori prestazioni. Ogni dieci minuti viene vinto un jackpot di oltre 800 euro, mentre i premi distribuiti annualmente ammontano a milioni di euro. Per non parlare poi della straordinaria offerta di giochi da tavolo americani...
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PIATTI TIPICI Lo Stocafi è un piatto tipico del Principato di Monaco preparato con stoccafisso bagnato, salsa di pomodoro aromatizzata conaglio ed erbe, ed olive nere
La Fougasse o Fougassa è un pasticcino dall’aroma d’arancia con nocciole, mandorle e semi d’anice.
Curiosità
Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 si corre sul circuito cittadino di Montecarlo nel Principato di Monaco. La prima edizione si disputò il 14 aprile 1929 sotto l'impulso di Antony Noghes fondatore dello Automobile Club de Monaco (ACM), mentre la prima edizione valida per il Campionato Mondiale è datata 21 maggio del 1950.
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Kiev
Kiev (o Kyiv), dal nome di uno dei fondatori Kii, è la capitale e la maggiore città dell'Ucraina. Conta 2,8 milioni di abitanti, anche se il grande numero di immigrati interni non registrati può probabilmente portare la cifra a circa 4 milioni. Kiev ha un clima continentale, molto freddo in inverno e caldo in estate. La temperatura media di gennaio è di -6 °C, quella di luglio si attesta sui 20 °C. Kiev fu fondata molto prima del V secolo, e funzionò come snodo commerciale tra Costantinopoli e il nord-est europeo. Lo storico Giordane registrò l'esistenza della città con il nome di Danaprstadr. Quando la regione finì sotto l'influenza slavo-variaga, la città divenne nota come Kyiv e fu eletta a Madre delle Città Russe da Oleg di Novgorod. Dall'882 al 1169 Kiev fu la capitale del principale stato Variago/Slavo orientale, noto come Rus' di Kiev. Devastata dall'invasione dei Mongoli nel 1240, passò successivamente sotto il governo dello stato di Galic' di Volinia (prima del 1264) e quindi a Lituania (1362), Polonia (1569), uno stato cosacco ucraino di breve durata (1648), e alla Russia (1654-1667). Durante la seconda guerra mondiale la Germania occupò Kiev, distruggendo una grossa divisione dell'Armata Rossa che controllava la zona e prendendo più di 650.000 prigionieri. La città rimase in mano tedesca fino a quando venne ripresa dall'Armata Rossa sovietica il 6 novembre 1943. Per il suo eroismo durante la guerra, la città venne in seguito premiata con il titolo di Città eroina. Dopo 57 anni passati come capitale della RSS Ucraina dell'Unione Sovietica, Kiev nel 1991 divenne la capitale dell'Ucraina indipendente.
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LA ROMA DEL NORD È così che è stata soprannominata Kiev perché è una bellissima città, ricca di chiese e monumenti storici, con parchi e strade pulite, facile da girare con metropolitana e tram. Inoltre, ci sono molti locali e centri commerciali dove fare shopping e mangiare. È una città abbastanza tranquilla e sicura e la vita non è economicamente costosa. Sullo stemma l’Arcangelo Gabriele, vestito di bianco e di rosso, impugna una spada e uno scudo. Lo sfondo è blu con una cornice dorata.
Nati a Kiev… Vladimir Horowitz (pianista) nasce in Ucraina il giorno 1 ottobre 1903. All'età di cinque anni prende le sue prime lezioni di pianoforte dalla madre Sophie. Sembra mostrare interesse per la composizione a partire dai dodici anni. Nel 1912 inizia a studiare al Conservatorio di Kiev con Sergei Tarnovsky e Felix Blumenfeld. Nel 1914 conosce e suona per Alexander Skjabin; nel 1919 lascia il conservatorio, suonando il Concerto N.3 di Rachmaninov.
Igor Sikorsky (Pioniere dell'aviazione) nasce a Kiev il 25 maggio del 1889. Entrambi i genitori sono medici, ma l'influenza più importante per sua la carriera futura è quella della madre, Mariya, la quale non esercita professionalmente, ed ha il tempo per trasmettergli la sua passione per Leonardo Da Vinci. Ella stimola il figlio a fare i primi esperimenti con i modellini di macchine volanti, e Igor, ad appena dodici anni, costruisce un modellino di elicottero capace di librarsi in volo.
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Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI
La monumentale statua della "Madre Patria" si trova nel Museo della Grande Guerra. Costruita da Yevgeny Vuchetich ha un'altezza di 62 metri e comprendendo anche la struttura su cui poggia arriva a misurare 102 metri ed a pesare ben 530 tonnellate. La spada nella mano destra della statua è di 16 m di lunghezza 9 tonnellate di peso. Nella mano sinistra troviamo uno scudo con lo stemma dell'Unione Sovietica di 13 m per 8 m.
La Cattedrale di Santa Sofia a Kiev è uno dei più noti monumenti architettonici della città ed il primo ad essere iscritto nell'elenco dei beni considerati patrimonio dell'umanità. Il complesso del Duomo è il componente principale del Santuario Nazionale "Sophia di Kiev". Dopo la fine dell'era sovietica il potere politico ha promesso alla Chiesa ortodossa il ritorno nella meravigliosa sede ma a causa di vari scismi e fazioni all'interno della Chiesa stessa, nonostante tutte le chiese ortodosse siano state autorizzate a svolgere funzioni in date diverse, molte volte è stato negato loro l'accesso. del museo e un sanguinoso scontro ha avuto luogo. La Cattedrale di Santa Sofia è stata nominata una delle Sette Meraviglie dell'Ucraina.
Pechersk Lavra è uno dei più grandi musei a Kiev. L'attuale esposizione ospita più di 100 testimonianze architettoniche del passato. La raccolta all'interno delle chiese e delle grotte comprende oggetti in metalli preziosi, stampe e rari ritratti della gerarchia ecclesiastica. L'esposizione principale è rappresentata da oggettistica risalente al sedicesimo secolo fino agli inizi del ventesimo e comprende calici, crocifissi, e tessili ricamati dai maestri ucraini. Il resto della collezione si compone di rari pezzi iconografici. Il museo prevede anche visite alle catacombe, che contengono resti mummificati di santi ortodossi o loro reliquie.
Il Monastero delle Grotte si trova su una collina del fiume Dnipro ed è una delle attrazioni turistiche di Kiev più famose. Il monastero si divide in due zone. La Lavra Superiore, dove si trovano chiese e musei e il Grande Campanile dal quale ammirare un panorama unico su tutta la città, e la Lavra Inferiore, dove si possono visitare le grotte dei monaci.
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MUSEI Il Museo della Grande Guerra Patriottica, uno dei più grandi dell’Ucraina, si trova all’interno della base del Monumento della Patria ed è dedicato ai militari ucraini della Seconda Guerra Mondiale. La sala del museo dedicata al memoriale espone targhe di marmo con scolpiti i nomi di più di 11.600 soldati e più di 200 lavoratori a cui è stata attribuita l'onorificenza di "Eroe dell'Unione Sovietica" ed "Eroe del Lavoro Socialista". Sulla collina sotto il museo, la tradizionale mostra di fiori.
Il Museo di Chernobyl è la testimonianza del più grave incidente nucleare del mondo, avvenuto nel 1986. Le esposizioni fotografiche illustrano la centrale nucleare, le città evacuate, le deformazioni genetiche di animali e uomini. Il Museo della Discesa Andrea è uno dei più particolari del mondo poiché esso racconta esclusivamente la storia della strada più importante e famosa di Kiev, indirizzo per indirizzo. Il Museo di architettura popolare si trova a circa 12 chilometri a sud di Kiev ed è uno museo openair dove sono ricreati sette villaggi, ognuno rappresentante una regione diversa dell’Ucraina. Mulini a vento, case, chiese e fienili di contadini dove gli artigiani mostrano le loro creazioni. Vi si possono acquistare ceramiche e sculture di notevole fattura e nei ristoranti si possono gustare i piatti migliori della tradizione locale, come il shashlyk.
TEATRI
II Teatro dell'Opera è stato eretto in stile Rinascimentale francese nel 1901 secondo il progetto dell'architetto V. Schreter dopo che il vecchio stabile era andato distrutto da un incendio nel 1896. Il suo palcoscenico conserva nel ricordo di noti cantanti lirici in tutto il mondo. Nel 1930 in epoca Sovietica si pensò di dare una rappresentazione più "proletaria" del Teatro, ma per fortuna questo progetto non divenne realtà. Dopo l'acquisizione dell'indipendenza dell'Ucraina, il teatro è divenuto teatro Nazionale ed è noto per un'ottima compagnia di ballo e il coro che si esibiscono in tutto il mondo. Dal 1983 al 1988 sono stati effettuati importanti lavori di ristrutturazione, mantenendo l'antica atmosfera e ampliando il foyer ed abbellendolo con specchi in stile veneziano.
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EVENTI
Il festival Docudays sui diritti umani include documentari e lungometraggi, la maggior parte dei quali sono anteprime ucraine. Fin dall'inizio, gli organizzatori erano sicuri che i film non solo sarebbero stati proiettati nella capitale, ma anche nelle altre regioni dell'Ucraina. Docudays ha l'obiettivo di creare interesse del pubblico e la sensibilità ai temi controversi che riguardano i diritti umani, i problemi morali, e la dignità umana. I film sono proiettati in diversi luoghi in giro per Kiev, la sede principale è la Kiev Cinema House. L’ingresso è libero.
Il Jazz in Kiev festival si svolge durante i tre giorni nel mese di ottobre. Tradizionalmente, la sede che lo ospita è il Centro Internazionale per la Cultura e le Arti, che è stato chiamato prima di ottobre Palazzo Dichiarazione di Indipendenza dell'Ucraina nel 1991.
Nel Victory Day, Kiev celebra e onora i veterani superstiti della seconda guerra mondiale con la musica e altri intrattenimenti. Il Victory Day segna la resa della Germania nazista all'Unione Sovietica e quindi la fine della seconda guerra mondiale o la Grande Guerra Patriottica in Unione Sovietica e la maggior parte Stati post-sovietici. È ancora una data molto importante per la maggior parte ucraini in quanto non vi sono praticamente le famiglie che non hanno subito la perdita di persone care attraverso i tedeschi.
Il Kiev Day, la celebrazione della fondazione della città, nel caso di Kiev risale al 5 ° secolo e di solito avviene durante l'ultimo fine settimana di maggio. Parate colorate, spettacoli contemporanei e storici, cori tradizionali, moderni e rock, pop, elettronica e concerti portano al clou della manifestazione - i magnifici fuochi d'artificio la sera di entrambi i giorni.
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PIATTI TIPICI La cucina ucraina è ricca di carboidrati, un po’ ipercalorica e gustosissima. I piatti sono saporiti e molto colorati, e si fa abbondante uso di grassi animali e vegetali. Tutto questo deriva da una tradizione vecchia di centinaia di anni dove tutto era prezioso per la sopravvivenza e per mantenersi vigorosi per il lavoro e la dura vita quotidiana. Nel corso del tempo le ricette si sono affinate di mille piccolezze che rendono questo cibo, malgrado molto povero, gustoso e appetitoso. I piatti principali sono:
Bortsh : zuppa di barbabietole spesso accompagnata con la carne. ha origini ucraine, ma ha influenze polacche e bielorusse ed è una ricetta della cucina contadina, con gli ortaggi e la carne, in netto contrasto con la cucina raffinata di corte di influenza francese.
Vinigret: zuppa di barbabietole con fagioli, piselli e cipolle. E’ un'antico piatto russo, elaborato già prima che i cuochi francesi approdassero e lavorassero presso la corte e le famiglie aristocratiche.
Paska: pane di Pasqua. Paska è un pane pasquale consumato nei paesi dell'Europa orientale come Romania, Polonia, Ucraina, Slovacchia, e parti della Bulgaria. E 'anche mangiato in altri paesi con popolazioni immigrate dell'Europa dell'Est, tra cui Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Paska è fatto con latte, burro, uova, farina e zucchero a livello locale (Romania) con un interno a base di ingredienti diversi (più comunemente ricotta e / o panna, uova, zucchero, uvetta, rum). Un composto di uova e acqua è usata come uno smalto.
Korovai: pane intrecciato utilizzato durante le celebrazione è un tradizionale pane ucraino, russo e polacco , il più usato in occasione di matrimoni, dove ha un grande significato simbolico, ed è rimasta parte della tradizione in Ucraina, Russia, Bielorussia e dalla diaspora ucraina. Il suo uso in Russia, Bielorussia e Ucraina risale ai costumi ospitali e festivi nell'antica Rus.
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Chișinău
Chișinău (dall'antico moldavo chișla nouă, "sorgente nuova”), è posta lungo il fiume Bîc, affluente del Nistru (in moldavo Nistru in russo Dniestr), ed è divisa in cinque distretti amministrativi. Chișinău ha una superficie di 120 km² e il suo intero distretto municipale è vasto 635 km². Si trova a 113 m.s.l.m. La città di Chisinau, come il resto della Moldavia, gode di un clima temperato. Gli inverni sono molto brevi e miti (durano circa 70 giorni) e le estati molto lunghe. Chișinău sorse nel 1436 come villaggio di un monastero del principato di Moldavia che, dall'inizio del XVI secolo cadde sotto l'influenza dell'Impero ottomano. Nel 1812 fu ceduta dai turchi all'Impero russo che la rese il centro del Governatorato della Bessarabia. Nel 1871 Chișinău venne unita con una ferrovia alla città di Tiraspol. Quattro anni dopo venne aperta, in preparazione alla guerra russo-turca, la ferrovia per la città rumena di Iasi. Nel tardo XIX secolo, specialmente a causa del crescente sentimento antisemitico in Russia e Polonia, molti Ebrei scelsero di stabilirsi a Kisinev, fino a divenire nell'anno 1900 il 43% della sua popolazione. Dopo la prima guerra mondiale la città passò sotto il controllo del Regno di Romania. Nel 1940 fu occupata dall'armata rossa a seguito del Patto Molotov-Ribbentrop e riannessa all'URSS, divenendo la capitale della Repubblica Socialista Sovietica Moldava, una delle sue quindici repubbliche costitutive. Durante la seconda guerra mondiale la città rimase completamente rasa al suolo, ma fu poi ricostruita. Nel 1991 Chișinău è capitale della Repubblica Moldava indipendente dall'URSS.
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CHIȘINĂU… CUORE MOLDAVO Capitale della Moldavia, Chișinău è una della città più verdi dell’Europa e anche una delle più popolose. Sorge sul fiume Byk, affluente del Nistro, ed è il centro primario dell’industria dell’intero paese. Lo stemma, introdotto in forma moderna il 28 settembre 1991, richiama direttamente quello di Bessarabia del 1878 ed è molto simile allo stemma nazionale moldavo. La corona murale con sette torri visibili, secondo la normativa rumena, è riservata alle municipalità principali. *La Bessarabia è il toponimo di una regione storica compresa tra i fiumi Prut (affluente di sinistra del Danubio nel suo corso inferiore) e il Dnestr; essa attualmente è suddivisa tra la Moldavia (parte settentrionale) e l'Ucraina (parte meridionale o "Bessarabia storica").
Nati a Chișinău …
Dan Bălan (cantante, compositore, produttore), conosciuto anche come Crazy Loop, nasce a Chişinău 6 Febbraio 1979. Suo padre è diplomatico e sua madre annunciatrice per la televisione moldava TVM. All'età di sette anni Dan comincia a scrivere poesie. Come regalo per il decimo compleanno riceve dal padre una fisarmonica con la quale inizia a comporre le sue prime canzoni. Qualche anno in seguito si dedica allo studio di chitarra e percussioni e frequenta una scuola di musica. Cătălin Josan (cantautore) nasce a Chişinău il 4 Marzo 1987. A dodici anni entra nel liceo musicale Ciprian Porumbescu a Chisinau, per ottenere una laurea specialistica in pianoforte. Ha imparato a suonare la chitarra da solo. Dal 2007 ha studiato presso l'Accademia di Musica, Teatro e Belle Arti "Gavriil Musicescu" a Chisinau, ed è stato allievo del musicista rumeno Valeriu Vdovicenco. Dumitru Braghiş (politico) nasce a Chișinău il 28 dicembre 1957. in una famiglia di contadini. Nel 1975 termina la scuola superiore; nel 1980 si laurea all'Università Tecnica, specializzandosi in ingegneria energetica e nello stesso anno inizia a lavorare come ingegnere costruttore alla fabbrica di trattori. Fa parte del Partito Comunista Moldavo.
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Da Vedere Considerata una delle città più verdi d’Europa, Chisinau offre bellezze architettoniche e monumenti di raro pregio artistico eretti principalmente durante l’epoca zarista con il contributo di virtuosi maestri italiani ed in seguito anche nel periodo sovietico. MONUMENTI ED EDIFICI STORICI La maestosa statua di Stefan cel Mare è situata all’ingresso dell’omonimo parco. Questo luogo rappresenta il cuore del centro cittadino nonchè il principale punto di incontro abituale per gli abitanti di Chisinau. Fino al 1991 la statua di Lenin occupava il basamento sul quale oggi poggia la statua del Principe e Santo Stefan cel Mare noto anche come l’eroe della lotta di liberazione dall’invasore ottomano. L’omonimo parco che si estende alle spalle del monumento è senz’altro il più bello e meglio conservato della città. Al suo interno si trova una bellissima fontana (chiusa durante l’inverno) e diverse statue di scrittori e poeti rumeni e russi. L’antistante piazzale è stato da poco ricostruito e dotato di due fontane danzanti illuminate che durante la sera offrono un’immagine molto suggestiva. Da questo luogo possiamo ammirare l’imponente Palazzo Presidenziale conosciuto anche come “palazzo di vetro” dagli abitanti della capitale. La Piazza delle Grandi Adunate Nazionali (Piata Marii Adunari Nationale) è il luogo in cui fino all’inizio degli anni ‘90 si tenevano le parate militari ed i discorsi dei leaders comunisti dell’U.R.S.S. Su questa enorme piazza sorge il gigantesco Palazzo del Governo Moldavo (già sede del partito comunista della R.S.S. di Moldova) e dalla parte opposta l’Arco di Trionfo costruito nel 1840 dall’architetto I. Zauschevici in commemorazione della vittoria delle truppe zariste contro l’invasore turco. Alle spalle dell’Arco si erge la struttura in stile classico russo della Cattedrale ortodossa della Nascita di Nostro Signore, composta da un corpo centrale e da una torre con il campanile separato; opera, in origine, dell’architetto Abraam Melnicov che la disegnò e la terminò nell’anno 1836. L’intera opera fu più volte distrutta in diversi conflitti armati, pertanto la struttura attualmente esistente è il risultato della ricostruzione terminata il 25 agosto 1996 per volontà dell’ex presidente moldavo Mircea Snegur. La cattedrale è circondata da un altro parco fiorito dove, nei weekends e durante le principali ricorrenze di stato e religiose, viene allestito un variopinto mercatino dell’artigianato locale.
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Il Palazzo del Municipio (Primaria Chisinaului) è stato costruito nell’anno 1902 dagli architetti M. Elladi e A. Bernardazzi. L’edificio è stato realizzato in stile gotico veneziano ed evidenzia nella cuspide una torre con l’orologio.
Il Monumento ai Lottatori e Liberatori è situato giusto all’intersezione tra i Bulevard Stefan cel Mare e C. Negruzzi sulla Piazza dell’Indipendenza (già Piazza della Libertà). Questo monumento fu innalzato nel anno 1969 quale tributo all’Armata Rossa che nell’anno 1944 liberò la Moldova dall’occupazione nazi-fascista. Il Monumento equestre è stato eretto in memoria di Grigore Kotovski; leader militare sovietico ed attivista comunista moldavo si ribellò due volte al dominio zarista.
MUSEI Museo Nazionale di Etnografia e Storia Naturale: espone opere di zoologia, botanica, geologia e al suo interno contiene la ricostruzione di un mammut moldavo ritrovato nel 1966. L’edificio museale è aperto con orario 10-17 dal martedì alla domenica. Il Museo Nazionale di Storia Moldava è un museo che è visitato molto dai turisti moldavi e stranieri. La cosa che ci colpisce di più e che lì c'è una Diorama ricostruita di una battaglia della Seconda Guerra Mondiale, la battaglia fra Iasi e Chisinau.
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TEATRI Il teatro nazionale dell’opera di Chisinau è un monumento di pregio artistico, costruito durante gli anni dell’Unione Sovietica. Il teatro ha assunto nel tempo valenza straordinaria, quasi da diventare uno dei principali teatri europei che ospitano l’opera e il balletto. Sopravvissuto al collasso dell’URSS, il teatro dell’opera di Chisinau fu uno dei pochi a mantenere il suo balletto, l’opera e l’orchestra. Il primo balletto si insediò nel 1957, costituito da un gruppo di danzatori moldavi, provenienti da Leningrado. In breve tempo la compagnia attirò numerosi esponenti della danza e della musica classica, arricchendo così il suo repertorio, oggi considerato tra i più completi d’Europa. Nel 1998 il coreografo Yuri Grigorovich proveniente dal teatro Bolshoi si è unito alla compagnia, dando vita ad una serie di tournèe, largamente apprezzate in tutto il mondo.
EVENTI
Ethno Jazz Festival: In 16 anni la componente del gruppo è cambiata. Ma una cosa è rimasta invariata - l'ideologia del gruppo, che è sostanzialmente molto semplice - l'amore per il proprio paese, a prescindere i concetti ideologici dei partiti di governo. Il gruppo mette la storia del suo paese nella sua musica e quindi il dolore, l'umorismo e l'amore profondo per questa terra a far parte del patrimonio del jazz mondiale.
Festival del vino: Ogni anno, durante il secondo weekend d'ottobre, si svolge il Festival del Vino di Chisinau organizzato sotto il patrocinio della presidenza della repubblica. Tutti i produttori vinicoli moldavi vi partecipano con stands di libera degustazione che vengono allestiti nel pieno centro cittadino che viene, per l'occasione, completamente chiuso al traffico delle auto. Questo è sicuramente il principale evento dell'anno a cui il visitatore straniero non può mancare!
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PIATTI TIPICI La cucina moldava non è certo tra le più sofisticate del mondo, ma è pur sempre gustosa e nutriente. La dominazione della Turchia per più di 300 anni ha ovviamente influenzato le abitudini culinarie del paese. E' molto popolare:
1.La carne d'agnello (l'agnello arrosto) e piatti a base di agnello (GIVECH),
2.MOUSSAKA, parente stretto delle melanzane alla parmigiana italiane,
3.CHORBA minestra a base di carne, verdura e fagioli o riso.
4.KVASHENYE OVOSHI, verdure in salamoia. Bisognerebbe notare che la salamoia alla moldava non impiega l’uso degli aceti, ma sostituisce gli aceti con la marinata a base di acqua salata e miscela di erbe aromatiche e spezie (alloro, rosmarino, garofano, aneto, aglio, peperoncino e dei fogli di cilegia selvatica e ribes nero). Sono molto diffuse ed apprezzate le zucchine e melanzane piccanti in salamoia.
5.SCROB S BRYNZOI: la frittata con patate novelle,zucchini e formaggio, servita calda cosparsa con aneto (da non confondere con il finocchio se lvatico)
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Minsk
Minsk, più correttamente Mensk (la leggenda vuole che un gigante di nome Menesk o Mincz avesse un mulino sulle rive del fiume vicino alla città) è la capitale e città principale della Bielorussia e sede della Comunità degli Stati Indipendenti. È anche il capoluogo della voblasc' omonima (Regione di Minsk) dalla quale è extraterritoriale, costituendosi come una città-stato. Minsk presenta un clima continentale, con temperature invernali fin sotto i -20 °C, ed estati abbastanza calde: luglio ha una media di 17 °C. Iniziata a comparire nelle cronache medievali già dall’XI secolo. La città ha da subito ricoperto un ruolo importante e strategico nella politica e nell’economia della regione. Entrata a far parte dell’ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche nel 1922, da 1991 è divenuta capitale della Bielorussia. La strenua resistenza che durante la Seconda Guerra Mondiale che ha praticato contro l’esercito tedesco è costata la distruzione quasi totale della città, ricostruita durante la guerra fredda secondo i dettami ed i criteri della moderna architettura sovietica.
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Anche se ancora non rientra nei desideri dei viaggiatori, e anche se a molti è tuttora sconosciuta, la capitale della Bielorussia è una delle città più affascinanti di tutta l’Europa dell’est. Minsk è famosa non solo per il passato, ma anche per l’imponente architettura in stile sovietico, i grandi parchi verdi e le bellezze locali. La città è stata ricostruita diverse volte, l'ultima dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando i nazisti la rasero al suolo. Il simbolo della città di Minsk (1591) è l’assunzione di Maria Vergine con angeli e cherubini. Secondo la devozione, una icona con tale immagine sarebbe stata miracolosamente trasportata a Minsk da Kiev, che intanto fu distrutta dai Tartari. Boris Abramovič Gelfand (scacchista), nato a Minsk il 24 giugno 1968 è un israeliano di origine bielorussa, Grande Maestro. Campione europeo giovanile nel 1989, partecipò con la squadra sovietica nel 1990 alle Olimpiadi di Novi Sad come seconda scacchiera, vincendo l'oro a squadre. Ha partecipato a diversi campionati del mondo, arrivando alle semifinali nel 1996; classificatosi per il campionato del mondo a otto giocatori di Città del Messico del 2007, è arrivato terzo dietro a Viswanathan Anand e Vladimir Kramnik. Moisei Yakovlevich Ginzburg (architetto costruttivista), nato il 4 giugno 1892 a Minsk e morto il 7 Gennaio 1946 a Mosca, è nato in una famiglia ebraica di sviluppo immobiliare. Si è laureato nell’Accademia di Milano (1914) e all’Istituto Politecnico di Riga (1917). Durante la guerra civile russa ha vissuto in Crimea(penisola ucraina), prima di trasferirsi a Mosca nel 1921. Viktoryja Azaranka (tennista) nacque il 31 luglio 1989 a Minsk e crebbe nella stessa città, dove sua madre lavorava in un impianto sportivo per il tennis e prese la racchetta in mano all'età di 7 anni. Per seguire la sua passione sportiva all'età di 15 anni si trasferì in Spagna, a 16 anni in Arizona (USA) ed infine nel 2012 a Montecarlo. Yulia Raskina (ginnasta artistica), nata il 9 Aprile 1982 a Minsk, è ebrea. E 'nata in una famiglia di sportivi. Sua madre era il maestro di sport della classe internazionale dell'Urss in ginnastica artistica. Suo padre era anche un maestro di sport, un allenatore in pista e campo di atletica. Raskina è stata un campione nazionale tre volte e ha ottenuto diverse medaglie a livello internazionale, anche un argento a Sidney 2000.
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MONUMENTI ED EDIFICI STORICI La Cattedrale di S. Spirito, in stile barocco, è la prima cosa che si nota a Minsk e si trova su di una piccola collina. Si tratta di una Cattedrale ortodossa a due torri che, in passato, fu usata come convento per le suore bernardine polacche. Sebbene Minsk sia stata quasi interamente distrutta nella seconda guerra mondiale e ricostruita in stile sovietico magniloquente, questa zona della città può suggerire come era una volta la città prima della guerra. Nelle vicinanze, si trova un monastero che oggi è stato trasformato in un’Accademia Musicale.
La Chiesa Dei Santi Simeone ed Elena, conosciuta come la Chiesa Rossa, fu costruita nel 1910 da un nobile polacco, in occasione per la commemorazione della morte dei suoi due bambini. Le tre campane che si trovano nella torre hanno il suo nome e quello dei bambini morti. L’Arcicattedrale cattolica della Beata Vergine Maria, completata nel 1710 in forme barocche, era la chiesa dei Gesuiti che la tennero fino al 1773, anno in cui l'ordine fu bandito dalle autorità russe che avevano strappato la Bielorussia alla Polonia. Fu restaurata agli inizi del XIX secolo in seguito a un incendio che l'aveva gravemente danneggiata. Nel 1934 fu chiusa al culto per riaprire di nuovo nell'intervallo bellico dell'occupazione tedesca. Nel 1950 l'esercito sovietico distrusse intenzionalmente le due torri campanarie. Dopo la proclamazione d'indipendenza le autorità ne permisero la riapertura e nel 1993 la assegnarono alla chiesa cattolica. Fu completamente restaurata nel 1997.
Lungo le banchine del fiume, si trova Ostrov Slyoz, meglio conosciuta come l'isola delle lacrime. L’isola è dedicata ai bielorussi che morirono in battaglia, ma in particolare ricorda coloro che morirono nel conflitto dell’Unione Sovietica in Afghanistan durante gli anni ’80.
Gorky Park è il parco più vecchio della città ed è molto frequentato soprattutto in estate. Molto frequentato anche dagli abitanti, che passeggiano lungo i viali curati, Gorky Park è il posto ideale per i bambini che affollano la gigantesca Ferris Wheel, da cui è possibile assistere a viste mozzafiato della città. Piazza Vittoria ricorda la vittoria contro i nazisti. Bassorilievi e un grosso obelisco sovietico contornato dalle città eroine dell'Unione sovietica completano la piazza, molto ben illuminata nelle ore notturne e comodamente raggiungibile a piedi oppure in metropolitana. Ai piedi del monumento brucia una fiamma eterna, accesa sin dal 1954. Si può accedere al monumento da un passaggio sotterraneo.
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MUSEI
Il Museo della grande guerra patriottica si trova accanto al Palazzo Repubblicano della cultura. Il museo illustra la storia della Bielorussia durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre alla storia della popolazione ebrea di Minsk a seguito dell’invasione dei nazisti nell’Unione Sovietica nel 1941. Esattamente dietro l'edificio che ospita il museo, si trova un parco dove sono disseminati carri armati e aerei della guerra. Sul lato opposto si trova un bel parco verde che si chiama Tsentralny Park, dove oltre ad ammirare una piazza del XIX Secolo, è possibile incontrare musicisti di strada.
Molto interessante, soprattutto per il nome che rappresenta, il Museo del KGB (SERVIZI SEGRETI SOVIETICI) è situato in un palazzo neoclassico giallo su Viale dell’Indipendenza, con un grande portale a forma di tempio corinzio. Di fronte c'è la statua del fondatore, il Cheka, Felix Dzerzhinsky.
BIBLIOTECHE
La Biblioteca Nazionale di Bielorussia, fondata il 15 settembre 1922, appartiene alla repubblica Bielorussa. Ospita la più grande raccolta di pubblicazioni bielorusse e la terza più grande raccolta di libri in lingua russa. La biblioteca si trova in un nuovo edificio inaugurato il 16 gennaio 2006. L'edificio è alto 72 metri, è composto di 22 piani e può ospitare circa 2000 lettori più altri 500 nella sala conferenze. La Biblioteca Nazionale di Bielorussia è il principale polo culturale e d'informazione dell'intero paese e include oltre 8 milioni di titoli riguardanti i più vari argomenti. A partire dal 1993 ha preso il via il processo di informatizzazione della biblioteca, con oltre 2 milioni di voci indicizzate. La domanda di libri alla biblioteca è in grande aumento. Più di novantamila cittadini bielorussi frequentano le biblioteche, e richiedono circa 3 milioni e mezzo di documenti all'anno. Ogni giorno la biblioteca è visitata da più di 2200 persone e acquisisce circa 12000 documenti.
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TEATRI L'Accademia Nazionale del teatro e del balletto di Minsk è stata fondata nel 1933 basandosi sulle scuole di lirica e di balletto. La Carmen di Bizet è stata la prima opera, seguita da una serie successiva di brillanti rappresentazioni. Durante gli anni, la troupe è cresciuta nel numero dei professionisti e solisti. Il teatro non ha interrotto gli spettacoli neanche durante la guerra. Quando la compagnia teatrale va in tour è accolta con molto favore in tutto il mondo. In Spagna, Russia, Germania, Polonia, Svizzera, Israele, Portogallo, Cina, il pubblico è lieto di conoscere il repertorio del Teatro Bielorusso. EVENTI La Bielorussia è una nazione ricca di cultura, formatasi storicamente grazie all'unione di altrettante culture diverse, che hanno popolato i suoi territori nei secoli e nei millenni. Il panorama culturale della Bielorussia si riflette nelle manifestazioni e nei festival in programma ogni anno nella nazione. La capitale Minsk, in particolare, è un concentrato di manifestazioni ed eventi. La città di Minsk propone diverse manifestazioni durante tutto l'arco dell'anno. Tra le principali: Il Festival Internazionale del cinema Listapad (MIFF) è un grande appuntamento cinematografico che riunisce registi famosi, attori, appassionati di cinema. La competizione principale è la competizione tra i giovani registi di lungometraggi e documentari di storia. Il programma del MIFF è sempre molto movimentato: fuori concorso e retrospettive di film, incontri creativi, presentazioni e mostre
Il Festival internazionale di Navinki International Performance Art Festival si svolge ogni anno dal settembre 1999. È diventato un evento artistico, portando artisti internazionali insieme ogni autunno a Minsk. Molti artisti amano andare a Navinki festival. Nella performance art un'artista incontra faccia a faccia il pubblico e la sincerità e l'interesse per l'altro è la chiave del successo. "Navinki" in bielorusso significa "cose nuove", "nuovi eventi". A Capodanno Minsk si colora di luci e colori per festeggiare il nuovo anno, come in tutte le piazze del mondo, con concerti e fuochi pirotecnici. A Minsk lo spettacolo si apprezza in particolare nella piazza della Biblioteca Nazionale di Minsk e in Piazza della Vittoria. A seguire il Natale Ortodosso di Minsk, che per tradizione viene celebrato il 7 gennaio. A dicembre con l'inizio del Natale le strade della città iniziano ad affollarsi di personaggi del folklore locale, con sfilate molto pittoresche e tante bancarelle (da non perdere quelle lungo il viale Pobeditelei), che iniziano dalla fine del Natale cattolico e fino a circa il 5 gennaio.
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La cucina bielorussa è fondata su tradizioni nazionali antiche che hanno subito una lunga evoluzione storica. I metodi principali della cucina tradizionale bielorussa sono gelosamente conservati dalla popolazione. Nei piatti bielorussi di solito si usano le verdure e i cereali locali, in particolare sono le patate, le barbabietole, i funghi, i frutti di bosco e l’orzo. Comunemente nella cucina bielorussa spesso i piatti di patate vengono chiamate popolarmente "il sostituto del pane". Le patate sono particolarmente utilizzate e la maggior parte dei piatti nazionali sono basati su questo prodotto. Nei menù bielorussi sono ampiamente presenti prodotti di carne di maiale, salsiccia di maiale, lardo di maiale, manzo, pollame, pesce d'acqua dolce (trota, pesce persico, carpa), latte e latticini come formaggi, "smetana" (panna acida), ricotta. In Bielorussia sono molto popolari i piatti a base di verdure, cucinate in vari modi, tra cui insalate di cavolo (freschi e crauti), le barbabietole bollite, pomodori, cetrioli, ravanelli. Sono molto usate cipolle, aglio ed erbe aromatiche (aneto, prezzemolo, coriandolo, basilico). Come primo piatto le zuppe hanno un’importanza non indifferente: "Borsch" è una zuppa di barbabietole, "Shci" è una zuppa di cavolo, "Kholodnik" è una zuppa fredda di barbabietole I piatti tradizionali bielorussi di patate sono "klezki" (gnocchi di patate), "draniki" (frittelle di patate), "babka" (le patate grattugiate con la crosta croccante). I piatti a base di patate sono spesso serviti con le verdure, i funghi e la carne. Sono molto popolari: le salse, "machanka" (carne di maiale), ripieni di pollo, "zrazy" (polpettine di carne tritata ripiene), "pelmeni"(ravioli), pasticci di carne e di cavolo.
La maggior parte dei dolci sono le bacche e i latticini. I dolci più popolari sono gelato, panna, frutta e frutti di bosco (fragole, mirtilli, mirtilli rossi). La Vodka in bielorusso si dice "garelka" ed è il liquore più forte in Bielorussia. Di solito la vodka si beve in occasioni speciali o festività. La "Kvas" è una bibita tradizionale bielorussa, prodotta dalla fermentazione di pane o di cereali (orzo, segale). La "Kompot" è una bevanda popolare fatta in casa. Di solito a base di bacche locali o di frutta, viene cucinata in una quantità abbastanza grande di acqua con lo zucchero.
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“Le capitali dell’Europa Centrale� Finito il 19/05/2013 Prima stampa 20/05/2013 Si ringrazia anche la gentile professoressa di lettere Sabina Missere. Autori principali: Edoardo Rini, Mattia Demitri, Valeria Passaro e Stefano Milizia
Creato dalla seconda C durante l’anno scolastico 2012-2013 Disponibile online al seguente indirizzo: http://terzacmaterdona.weebly.com/lavori-2012-2013#capitali-eurocentro