Le capitali dell'europa meridionale

Page 1

1


“Le Capitali dell’Europa Meridionale” Scuola media “Materdona-Moro”, plesso “G.F. Maya Materdona”, MESAGNE (BR). In particolare si ringraziano gli alunni della 2^C: Calabrese Vittorio

……………………………………

Ankara – Nicosia - Introduzione

Carriero Marica e Pellegrino Marta ………………

Tirana - Skopje - Sofia

Cavallo Federica Carmen ………………………………

Roma

De Milito Daniela ………………………………………….

Madrid – Gibilterra – Sofia – Direzione del lavoro – Revisione – Grafica - Copertina

Leo Valentina ………………………………………………

Atene

Milizia Stefano ……………………………………………..

Sarajevo - Belgrado - La Valletta - Direzione del lavoro – Revisione – Grafica - Copertina

Monaco Francesco ……………………………………….

Lisbona

Nacci Erica ……………………………………………………

Zagabria - Podgorica

Scalera Simone …………………………………………….

Andorra la Vella

2


INDICE Ringraziamenti

2

Introduzione

4

MADRID

8

ROMA

24

LISBONA

38

ATENE

46

ANKARA

52

NICOSIA

60

TIRANA

66

SKOPJE

70

SOFIA

76

SARAJEVO

82

BELGRADO

88

ZAGABRIA

94

PODGORICA

100

GIBILTERRA

104

LA VALLETTA

110

ANDORRA LA VELLA

116

3


4


GLI STATI

L’Europa Meridionale è suddivisa per ragioni storiche in due regioni: l’Europa Sud-Occidentale e l’Europa Sud-Orientale. L’Europa Sud-Occidentale è formata da:   

Penisola iberica (Portogallo, con capitale Lisbona, Spagna, con capitale Madrid, Andorra, con capitale Andorra La Vella, e Gibilterra, una dipendenza inglese) Penisola italiana (Italia, con capitale Roma, Città del Vaticano e la Serenissima Repubblica di San Marino) Numerose isole e arcipelaghi, tutti dipendenti dagli stati circostanti, tranne Malta, con capitale La Valletta.

L’Europa Sud-Orientale è formata da:  Penisola Balcanica, formata da Grecia (capitale Atene), Bulgaria (capitale Sofia), Albania (capitale Tirana) e dagli stati della Ex-Jugoslavia, cioè la Croazia (capitale Zagabria), la Serbia (capitale Belgrado), la Bosnia-Erzegovina (capitale Sarajevo), Montenegro (capitale Podgorica), Macedonia (capitale Skopje)  Turchia (capitale Ankara)  Numerose isole e arcipelaghi, tutti dipendenti dagli stati circostanti, tranne Cipro, con capitale Nicosia.

5


GLI ASPETTI FISICI

Europa Sud-Occidentale Il territorio è per lo più montuoso: ci sono molte catene montuose, come i Pirenei e la Meseta nella Penisola iberica e le Alpi e gli Appennini nella Penisola Italiana. Visto che i monti si trovano in prossimità delle coste, esse sono soprattutto alte e rocciose. I fiumi scendono dalle alte montagne e nel tempo hanno scavato strette valli. Un tempo erano presenti molte paludi, che però sono state bonificate dall’uomo. L’unica grande pianura alluvionale è la Pianura Padana, nella Penisola Italiana. Nella penisola iberica c’è un clima atlantico, senza grandi sbalzi di temperatura, nella parte settentrionale, mentre nelle zone centrali si trova un clima continentale, con estati molto calde ed inverni freddissimi. Il clima mediterraneo caratterizza le regioni che si affacciano sul Mediterraneo: le estati sono caldissime e gli inverni sono mitigati dal mare. È caratteristica di queste zone la macchia mediterranea. Nelle zone montane, con inverni rigidi ed estati fresche, il clima è freddo. Europa Sud-Orientale Il territorio è caratterizzato da molte catene montuose, disposte in prossimità delle coste, che sono soprattutto alte e rocciose. I fiumi balcanici hanno portate irregolari, determinate dalle piogge stagionali, il loro corso perciò è breve e rapido. I fiumi orientali, invece, sono affluenti del Danubio e si gettano nel Mar Nero, con una portata sempre regolare. Il clima è continentale nelle valli, montano sui rilievi è mediterraneo lungo le coste.

6


L’ECONOMIA

Tasso di occupazione < 55 %

55 – 60 % 60 – 65 % 65 – 70 % >70 Dati non disponibili

L’economia dell’Europa sud-occidentale

Gli stati dell’Europa sud-occidentale non sono pienamente sviluppati, infatti si alternano tra Stati evoluti e Stati arretrati. Fino al 1950 l’organizzazione agraria è stata predominante nelle terre meridionali, destinate alla coltivazioni di diversi cereali. Per quanto riguarda l’emigrazione massiccia dall’Europa meridionale, essa è durata fino agli anni Settanta. Nell’Europa sudoccidentale si ebbe un notevole miglioramento a partire dalla seconda metà del Novecento. L’agricoltura ha beneficiato di tecniche e attrezzature più evolute. L’industria ha raggiunto una buona qualità per quanto concerne la produzione di beni di consumo.

L’economia dell’Europa sud-orientale La penisola balcanica funge da ponte fra l’Occidente e l’Oriente, infatti, già in passato, si erano stabilite diverse popolazioni come greci, albanesi, armeni e slavi che hanno tutt’ora caratterizzato questa penisola con le diverse varietà di etnie. Negli ultimi 15 anni, con contrasti a volte violenti, gli Stati balcanici hanno dato vita a governi democratici anche avendo come obiettivo finale la possibilità di far parte dell’Unione Europea.

7


Madrid

Madrid (da Magerit, che deriva dal nome di una fortezza costruita nel IX secolo sul fiume Manzanarre, che attraversa la capitale spagnola) è la capitale e la città più grande della Spagna. La popolazione della città è di circa 3,3 milioni di abitanti ma la popolazione dell'area metropolitana (agglomerato urbano e suburbano metropolitano) è calcolata in quasi 7,3 milioni. Si tratta del terzo comune più popoloso nell'Unione Europea, dopo Londra e Berlino. Il clima di Madrid è di tipo continentale. Gli inverni sono piuttosto freschi, con temperature minime spesso sotto lo 0°, gelate frequenti e nevicate occasionali. Le estati sono molto calde con temperature medie attorno ai 25° a luglio ed agosto, con punte massime che spesso superano, anche abbondantemente, i 35° ma vi è il pregio di una bassa o scarsa umidità, talvolta a stampo simili-desertico, che generalmente rende il clima tollerabilissimo. Il sito nel quale sorge la moderna Madrid è abitato fin dalla preistoria, in epoca romana il territorio apparteneva alla diocesi di Complutum (l'attuale Alcalá de Henares). Si sono riscontrati anche resti archeologici riconducibili a un piccolo insediamento in epoca visigota. Le origini della città moderna risalgono al IX secolo, quando Muhammad I ordinò la costruzione di un piccola residenza reale nel medesimo luogo in cui oggi sorge il Palazzo Reale. Intorno a questo palazzo fu costruita una piccola cittadella, la al-Mudaina. La cittadella venne conquistata nel 1085 dal re Alfonso VI di León e Castiglia che, nella sua avanzata verso Toledo, fece riconsacrare la moschea della città nella chiesa della Vergine di Almudena. Parte degli ebrei sefarditi e dei Mori continueranno a vivere in città, finché non verranno definitivamente espulsi alla fine del XV secolo. Dopo lo scoppio di un grande incendio, Enrico III di Castiglia (1379-1406), che fece ricostruire la città, decise di stabilirsi al di fuori delle mura fortificate a El Pardo. L'ingresso trionfale di Ferdinando II di Aragona e Isabella I di Castiglia a Madrid annunciò la fine del conflitto tra Castiglia e Aragona e l'inizio dell'influenza del Rinascimento in Spagna

8


MADRID, IN GIRO INSIEME AI GATTI I madrileni sono chiamati Gatos, “Gatti”. Molti pensano che il soprannome sia dovuto al fatto che amino tirare tardi, ma in realtà deriva da lontano. Durante l’assalto finale alla città, infatti, un giovane soldato cristiano, nel tentativo di dare ai cristiani la città (fondata dagli arabi), si arrampicò a mani nude sulle alte mura con la stessa abilità di un gatto, sostituendo la bandiera Moresca con quella cristiana. Da allora, questo ragazzo e tutta la sua famiglia furono chiamati Gatos, soprannome che si è esteso a tutti i madrileni STEMMA L'orso rappresentato nello stemma è conseguenza della presenza di questi animali nella zona in tempi passati. Il corbezzolo con il prato sottostante ricordano una contesa tra la cittadinanza ed il Consiglio Comunale, la proprietà degli alberi fu assegnata alla prima mentre il possesso dei terreni erbosi al secondo. Anche se difficilmente riconoscibili, le stelle nella cornice rappresentano l'Orsa Maggiore. Il simbolo insito nella bandiera è riprodotto nella Statua dell'Orso e del Corbezzolo, situata alla Puerta del Sol a Madrid.

 Julio Iglesias (cantante) nasce il 23 settembre del 1943 a Madrid. E' il primo figlio del medico Julio Iglesias Puga e di Maria del Rosario de la Cueva y Perignat. Sin da piccolo mostra una certa predisposizione per il calcio e inizia la carriera di professionista giocando nel ruolo di portiere nella sezione giovanile del Real Madrid.  José Maria Aznar (politico) nasce a Madrid il giorno 25 febbraio 1953. Laureato in giurisprudenza a Madrid, è sposato con Ana Botella, dirigente dell'amministrazione civile dello Stato; i due sono genitori di tre figli.  Rafael Benítez Maudes - anche chiamato più semplicemente Rafa Benitez - nasce a Madrid il giorno 16 aprile 1960. Come calciatore inizia a fare sul serio quando entra nella rosa giovanile del Real Madrid, tuttavia non arriverà mai a giocare in prima squadra.

9


CHIESE

 La Catedral de Nuestra Señora de la Almudena si trova adiacente al lato sud al Palazzo Reale, proprio davanti all'ingresso dei visitatori. Sorge sul luogo esatto dove un tempo si trovava l'antica moschea madrilena, costruita dai mori durante la loro occupazione. Fu progettata alla fine del XIX secolo, ma non venne consacrata prima del 1993, quando Papa Giovanni II gli conferì a tutti gli effetti il grado di Cattedrale di Madrid. Proprio in occasione della sua consacrazione all'interno della chiesa venne spostata la statua della Madonna dell'Almudena, la protettrice di Madrid, fino a quel momento conservata nella vecchia Cattedrale di San Isidro.

Fu Enrico IV di Castiglia a far costruire la prima Chiesa di San Jeronimo El Real, con annesso convento, verso la fine del XV secolo. Il sovrano decise di collocare l'edificio in una zona periferica della città, sulle rive del Manzanarre, per utilizzarlo principalmente come luogo di raccoglimento e riposo.

 Per moltissimi anni la Chiesa di San Isidro è stata la principale chiesa di Madrid, poi la consacrazione nel 1993 della moderna Cattedrale de Almudena gli ha tolto questo grado. Eretta in onore di Sant'Isidro, patrono della città, i suoi lavori non terminarono prima del 1664. A commssionare la realizzazione della chiesa, situata lungo la centralissima Calle de Toledo e molto vicino a Plaza Mayor, fu il Collegio Imperiale della Com Da Vedere nella compagnia di Gesù

10


Il Monasterio De Las Descalzas Reales, fondato nel 1559 da Giovanna d'Austria, figlia di Carlo V, infanta di Spagna e arciduchessa d'Austria, sorella di Filippo II di Spagna e madre del futuro re di Portogallo, Sebastiano I, è ubicato nell'omonima piazza di Madrid, a poca distanza dalla centralissima Puerta del Sol. La Porta di Toledo si chiama così perchè la sua facciata è rivolta in direzione della città di Toledo. Conclusa nel 1813, si tratta dell'ultima porta eretta, in ordine di tempo, sulla cinta muraria della città.

 Puerta de Toledo Realizzata su progetto dell'architetto spagnolo Antonio Lopez Aguado, è un chiaro esempio di arco di trionfo in stile neoclassico, composto da blocchi di marmo e granito con pilastri e capitelli di ordine ionico.

Statua dell'Orso e del Corbezzolo 

E' il simbolo della città di Madrid, uno dei monumenti più fotografati in assoluto, è la Statua dell'Orso e del Corbezzolo. Situata all'inizio di Calle del Carmen, adiacente alla centralissima Puerta del Sol, si tratta di una statua in bronzo alta 4 metri, realizzata dallo scultore Antonio Navarro Santafé ed inaugurata nel 1967.

La storia di questo singolare simbolo cittadino è quanto mai antica. L'orso ad esempio entrò a far parte dello stemma della capitale spagnola sin dal XII sec, e più precisamente dall'attacco sferrato dalle truppe di Alfonso VII alle milizie del Regno di Murcia. Il motivo di questa introduzione sarebbe da ricollegare alla folta comunità di orsi, oggi estinta.

11


 Il Parco del Retiro, che si estende per 118 ettari nel centro di Madrid, è il principale luogo di incontro della capitale spagnola. I giardini, come il Palazzo Reale del Buon Retiro, furono realizzati tra il 1630 e il 1640, quando il Conte di Olivares concesse al re Filippo IV le sue terre, situate presso il Monastero de los Jerónimos appena fuori dal centro urbano, a patto che fossero destinate agli ozi della nobiltà.

La Plaza de Toros (La Plaza

de Toros de Las Ventas) si trova nella parte orientale della città, nel quaritere di Salamanca, facilissima da raggiungere grazie alla sottostante fermata della metro di Ventas. Si i tratta della più grande arena di tutta la Spagna,

 Estatua del Angel Caído l 'unica statua dedicata al diavolo esistente al mondo, che raffigura Lucifero, rappresentato con un serpente attorno al collo, mentre viene espulso dal paradiso e condannato all'inferno.

12




Nel Royal Palace of Madrid (Palacio Real) un tempo vivevano stabilmente i reali spagnoli: oggi è usato prevalentemente per gli incontri con i capi di stato esteri mentre la famiglia Borbone usa d’abitudine come abitazione il Palazzo della Zarzuela.

El Prado - Palazzo Reale - Reina SofiaLe stanze del palazzo reale sono belle e suggestive da visitare. Alcune stanze sono piene di colori e si scoprono arazzi variopinti veramente belli. Per chi ama la storia da visitare anche il museo delle armi. El Prado è un museo pieno di opere d'arte di ogni tempo, la visita per vederle tutte richiede una giornata intera e occorre un po' di pazienza anche per entrare, le file da fare sono lunghe, ma ne vale la pena.

Templo de Debod a Madrid Fino a pochi decenni fa il Tempio di Debod (costruito nel IV secolo a.C.) era situato nella parte meridionale dell'Egitto, ma nel 1968 il governo locale decise di donare il tempio alla Spagna, in segno di riconoscenza per aver contribuito al salvataggio dei templi della valle di Nubia dall'allagamento della diga di Assuan.

13


MUSEI

 Museo del Prado è situato in una splendida zona del centro di Madrid, lungo il viale del Paseo del Prado (la Passeggiata del Prato). La sua fondazione risale al 1821 ad opera dei Reali di Spagna, i quali vollero allestire uno spazio espositivo per le numerose opere di artisti spagnoli in loro possesso.

Il Museo nazionaleCentro di Arte ReginaSofia aprì le sue sale al pubblico fu nel 1990, ma va detto che soltanto il 10 settembre del 1992 i sovrani di Spagna, Juan Carlos e la Regina Sofia, lo inaugurarono ufficialmente come museo riconoscendogli un proprio patrimonio artistico. l Museo oggi custodisce opere di arte contemporanea appartenute alle maggiori correnti artistiche del Novecento.

 Il Museo Thyssen-Bornemisza si trova all'interno del Palacio di Villahermosa, nella parte iniziale del Paseo del Prado. A pochi passi tanto dal Museo del Prado che dal Reina Sofia, compone insieme a quest'ultimi il cosiddetto Paseo del'Arte. Il Thyssen raccoglie al suo interno la più importante collezione privata di arte del mondo, quella appartenuta al barone Thyssen-Bornemisza ed oggi in parte acquistata dal Governo Spagnolo ed in parte donata alla città di Madrid dagli stessi eredi del barone.

14


Dal 1901 il Museo Nazionale di Scienze

Naturali di Madrid si trova all'interno del Palazzo di Esposizioni delle Arti e dell’Industria. Facilmente raggiungibile scendendo alla fermata della metro di Gregorio Maranon. Il Museo ha una storia antichissima che risale addirittura al 1771, quando l'allora sovrano, Re Carlo III, istituÏ il Gabinetto Reale di Storia Naturale.

L’ Incredibile palazzo di cristallo all'interno del Parque del Retiro, costruito nel 1887 con una struttura di metallo completamente ricoperta da lastre di cristallo. Viene utilizzato per l'allestimento di esposizioni anche per la bellezza del laghetto artificiale e degli ippocastani che lo circondano.

GalerĂ­a de Arte Ignacio Redondo a Madrid Specializzata nella pittura spagnola, la galleria dispone di collezioni ricercate dei migliori artisti nazionali. Pezzi unici che rivestono grande importanza per l'arte contemporanea. Oltre alla mostra permanente, vengono organizzate esposizioni internazionali di grande rilievo.

15


CINEMA

Ugc Cine Cite Getafe

Rinnovato recentemente, dispone di un design moderno e di comodità di ultima generazione. Molte le sale disponibili che ospitano ampie poltrone per gustare al meglio le pellicole. I prezzi sono abbastanza alti ma sono previsti sconti a seconda delle giornate.

Cine Pequeño Cine Estudio Nato come un piccolo studio cinematografico, si propone di mettere in scena pellicole originali di grandi artisti. Oggi dispone delle più moderne tecnologie e accoglie un gran numero di spettatori, appassionati dei film cult di ogni genere.

Cinama Imax Madrid questo cinema è famoso per la grandezza dei suoi schermi e per gli effetti 3D che rendono davvero uniche le serate al cinema. Gli schermi sono più grandi di quelli normali e raggiungono i 600 e i 900 metri quadrati.

16


TEATRI

Il teatro Rael è Considerato monumento storico nazionale, il Teatro Real della capitale spagnola fu costruito a partire dal 1818 nella vecchia sede del Teatro Caos di Peral. Inaugurato nel 1850, il Real è dotato di 1750 posti, che lo rendono uno dei maggiori teatri d’Europa.

Il Teatro Figaro è uno dei più prestigiosi delle città. Merito soprattutto dell'ampio e variegato programma e dell'elevato numero di spettacoli che vanno in scena, sempre differenti e di vario genere.

Il Teatro Bellas Artes è uno dei teatri più frequentati da parte degli abitanti della città, grazie al suo ricco programma di eventi artistici. In una settimana è possibile che ci siano più spettacoli di generi diversi; i costi sono contenuti.

17


FESTIVAL Ogni stagione vede un festival delle arti, un festival di musica, una festa o di una stagione cinematografica a tema a Madrid. Qui c'è qualcosa per tutti i gusti.

San Isidro Questo è il momento di vedere i madrileni fare quello che sanno fare meglio: scendere in piazza e avere un rollicking buone ginocchia-up. Il feste celebrano San Isidro, patrono di Madrid, un operaio umile del 12 ° secolo e ben scavatrice a cui ogni sorta di miracoli sono attribuiti e la cui moglie, María de la Cabeza, fu anche canonizzato, che li rende l'unica coppia santo nella storia. Nelle e feste sono ufficialmente dichiarati aperti e concerti serali si svolgono (con la strana prestazione classica gettato in) alla Plaza Mayor.

Maggiore Madrid Festival Nochevieja, 31 dicembre la palla di Madrid scende dalla torre dell'orologio a Puerta del Sol , dove migliaia si riuniscono ogni anno e gli spagnoli altrove guardare il rauco in TV. Invece di contare alla rovescia da 10, l'orologio carillon 12 per

rappresentare buona fortuna per i prossimi 12 mesi l'anno. La tradizione impone di mangiare un chicco d'uva ad ogni casello - più di una sfida di quanto si possa immaginare - e stappare il tuo champagne a mezzanotte. Dopo di che, è impossibile prevedere dove la notte ti porterà!

San Cayetano e San Lorenzo Sono le feste più tipiche di Madrid e c’è grande partecipazione sia dei cittadini che dei turisti.Si svolgono nei giorni dal 7 al 10 e 15 di agosto, si festeggiano San Cayetano, San Lorrenzo e La Paloma rispettivamente nei quartieri di Embajadores, Lavapies e La Latina.

18


FESTIVAL

La Paloma Si festeggia il 15 agosto la Virgen de la Paloma (= Madonna della Colomba), patrona popolare di Madrid. Ogni anno è compito dei pompieri raggiungere la locazione in cui è posto il quadretto raffigurante la Madonna in una colombaia e consegnarlo alla processione.

La “festa dell'orgoglio gay” ha solitamente inizio il 28 di Giugno e prosegue fino al 6 Luglio. Le strade del centralissimo quartiere Chueca (conosciuto per l’ambiente gay, aperto e tollerante) si riempiono di bar all’aperto, musica dal vivo, gente di ogni tipo che ha voglia di divertirsi, attività culturali, e molto altro ancora. Il momento culminante di questa festa è il sabato, quando si svolge la sfilata dell’orgoglio gay, che attraversa una delle strade più emblematiche della capitale, la Gran Vía, a ritmo di musica e danze.

19


DIVERTIMENTO

ZOO AQUARIUM Lo zoo-acquario presenta 4 settori distinti a tema: il Parque zoologico, area assegnata agli animali di terra; l'Acquario, che mostra habitat marini e tropicali ed include 35 grandi vasche; il Delfìnario, dove potrete ammirare i delfini assistendo ai vari show presentati quotidianamente ed infine la zona dell'Aviario, che custodisce una varietà di volatili provenienti da tutte le parti del

mondo. è una delle poche al mondo nel suo genere

Parque de Attraciones

Parque de attraciones è stato costruito dentro una ampia area verde, è molto più che un Luna Park, è un vero e proprio parco, molto simpatico e gradevole, munito di due roller coaster nonché decine di attrazioni tra le più amate dai grandi e dai piccoli. Il parco si raggiunge facilmente prendendo la linea 10 della metropolitana e scendendo alla stazione Batan, dal centro di Madrid dista qualche minuto.

20


BENESSERE RELAX Hammam Banos ArabeS

Dopo una lunga giornata di visita della bella Madrid, niente sarà più rilassante di un bel bagno caldo e un massaggio nel suggestivo Hammam

CASINO’

Casinò de Juego Gran Madrid A solo 20 minuti da Madrid troverete uno dei più importanti casinò della Spagna. All'interno, per tutti gli amanti della buona cucina, troverete El Ristorante dove poter gustare della cucina Vasco-Spagnola, El Bufè che offre più di quaranta tipi di piatti, Diva's Bar dove potrete fare una cena

informale, mentre per chi cerca una serata "Speciale" non potrà non scegliere il Mandalay dove oltre a cenare godrete di una splendida orchestra. Il costo per accedere alle sale da Gioco è di 6 € e all'interno troverete Poker, Texas Hold'em Roulette Black Jack e molti altri giochi.

21


VITA NOTTURNA Madrid gode di una vivace vita notturna, in particolare durante il fine settimana. Discoteche, bar, caffetterie, sale e locali alla moda, distribuiti in diverse zone di svago e nei vari quartieri madrileni, consentono di vivere l’atmosfera notturna più gradevole. E quando arrivano i primi caldi, niente di meglio che sperimentare l’animazione e le chiacchierate fino a tarda notte in uno dei numerosissimi locali all’aperto estivi che popolano le strade e i viali della città.

la discoteca Joy Eslava si trova nel centro di Madrid, facilmente raggiungbile con metro e taxi.Ingresso senza problemi, non si attende molto e non si trova nessun tipo di selezione.All’interno, la discoteca è molto particolare, ricavata da un vecchio teatro, molto suggestiva . La particolarità è la possibilità di salire al primo piano degli spalti.La gente è di tutte le età, i drink di qualità molto alta, mentre musica e coreografie sono molto belle..

22


PIATTI TIPICI

A Madrid, come un pò in tutte le capitali, si possono degustare tutte le specialità della cucina nazionale. Su tutte spiccano sicuramente le Tapas, la Paella, che anche se è una specialità valenciana può essere assaggiata con gusto anche a Madrid, il Cocido e molti dolci, come le Torrijas. Ottimi i prosciutti spagnoli, che si possono mangiare in caratteristici locali del centro, i Museo del Jamon (perfetti all’ora di pranzo), ma buona tutta la carne in generale, accompagnata da un rosso spagnolo, magari del Rioja, oppure dalla Cervesa (birra), che scorre a fiumi nelle notti madrilene.

23


Roma

Roma (dalla figura mitologica di Roma, figlia di Italo e Leucaria), è la capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo della provincia di Roma e della regione Lazio; in virtù del suo status di capitale, amministrativamente è un comune speciale. Per antonomasia, è definita l'Urbe e Città eterna. Con 2 641 930 abitanti è il comune più popoloso d'Italia, mentre con 1.285 km² è il comune più esteso d'Italia e tra le maggiori capitali europee per ampiezza del territorio. Le stagioni più piovose sono la primavera e l'autunno, prevalentemente nei mesi di novembre e aprile. L'estate è calda, umida e tendenzialmente siccitosa, mentre l'inverno è generalmente mite e piovoso, ma con notevoli e improvvisi picchi di freddo, e rari fenomeni nevosi di una certa consistenza. In generale, il clima è spesso ventilato, con una prevalenza di venti settentrionali, come la tramontana e il grecale, e occidentali, come il maestrale, il libeccio e il ponentino, così chiamato perché proveniente dalla zona a ponente della città. Fondata secondo la tradizione il 21 aprile 753 a.C., nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima grande metropoli dell'umanità, cuore di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'Impero romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi, e del Regno d'Italia (dal 1871). Nel mondo artistico occidentale vanta una situazione di eminenza che si sviluppa quasi ininterrottamente dal 200 a.C. al 1700 avanzato. Il suo centro storico delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la basilica di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Roma, cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo a ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati.

24


ROMA CITTÀ ETERNA Roma viene definita città eterna perché è stata una delle città più importanti della storia antica, i romani hanno portato la loro civiltà a livelli davvero elevati: il colosseo sta ancora in piedi dopo quasi 2000 anni! Lo stemma della Città di Roma è costituito da uno scudo gotico di color porpora su cui è presente in alto a sinistra una croce greca seguita dal motto S.P.Q.R. posto in diagonale a scalare, entrambi gli elementi sono di color oro, lo scudo è timbrato da una corona di otto fioroni d'oro, cinque dei quali visibili. 

Raoul Bova (attore) nasce a Roma il 14 agosto 1971. Ottiene un diploma all'istituto magistrale, poi studia all'ISEF. Abbandona gli studi prima della fine dei corsi ma intanto continua a praticare il nuoto a livello agonistico (a 16 anni aveva vinto il campionato italiano giovanile di nuoto nei 100 metri.  Alessandro Britti (cantautore e musicista), per tutti noto come Alex, nasce il 23 agosto del 1968 a Roma. Fonda il suo primo gruppo all'età di diciassette anni, quando comincia a esibirsi in alcuni locali romani dove si fa notare per il suo straordinario talento alla chitarra.  Anna Maria Cancellieri (prefetto) nata a Roma il giorno 22 ottobre 1943, dopo aver conseguito la laurea in Scienze politiche, Anna Maria Cancellieri inizia nel 1972 la carriera direttiva al ministero dell'Interno partendo da Milano. Ottiene la nomina di prefetto nel 1993 ed esercita tale ruolo in diverse aree dell'Italia.

25


Da vedere  Il Colosseo (è questo il nome con cui viene chiamato l'Anfiteatro Flavio) rappresenta da sempre nell'immaginario collettivo il simbolo della grandezza di Roma e dei gloriosi fasti dei suoi tempi antichi. Affiancato dal celebre Arco di Costantino e affollato continuamente da turisti e da Centurioni (naturalmente in maschera), sempre pronti a farsi fotografare per qualche Euro, il Colosseo rappresenta una meta impedibile per chi si reca nella Capitale, anche grazie alla bellezza dello scenario creato dalla Via dei Fori Imperiali che conduce a Piazza Venezia 

La Basilica di San Pietro in Vaticano, simbolo del cattolicesimo, è la più grande chiesa del mondo: la navata centrale è lunga 187 m e la cupola raggiunge i 136 m di altezza. Il primo edificio fu voluto nel IV sec. dall’ imperatore Costantino sul luogo dove era stato sepolto San Pietro, martirizzato all’epoca di Nerone. La costruzione dell’attuale basilica iniziò nel 1506 sotto papa Giulio II. Alla direzione dei lavori si alternarono i maggiori artisti del Rinascimento, tra cui Bramante, Raffaello e Michelangelo, che disegnò anche la cupola.  I Fori Imperiali, situati sull'omonima via in una suggestiva posizione tra l'Anfiteatro Flavio (meglio conosciuto come il Colosseo) e Piazza Venezia, rappresentano uno dei luoghi turistici più importanti della capitale e del mondo intero. Essi rappresentavano, nell'Antica Roma Imperiale, il luogo principale della vita pubblica e privata e grazie alla loro visita è possibile tornare indietro all'epoca più gloriosa della Caput Mundi.

La settecentesca Fontana di Trevi sorge appoggiata ad un lato di Palazzo Poli, in Piazza di Trevi, ed è considerata da molti una delle più belle fontane del mondo. Progettata da Niccolò Salvi, la fontana rappresenta un simbolo della Roma papale ed un felice connubio tra classicismo e barocco.Molte sono le leggende ad essa legate tra cui quella del famoso lancio di spalle di una moneta.  Il Pantheon a Roma è un edificio di grande impatto scenico, situato tra le stradine del centro storico della città eterna. La costruzione risale al periodo imperiale romano: fu fatto realizzare dall'Imperatore Adriano nel II secolo d.C., tra il 118 e il 128. Successivamente, nel VII secolo, il Pantheon è stato convertito in Chiesa Cristiana, con il nome di Santa Maria ad Martyres.  Al di sopra dell’imponente scalinata bianca del Vittoriano – il complesso che si erge solenne su Piazza Venezia in tutta la sua maestosa presenza – l’Altare della Patria ammalia da ben cento anni romani e turisti che affollano ogni giorno le vie della capitale alla ricerca di un po’ di storia ma soprattutto incuriositi dal picchetto d’onore militare che veglia costantemente la tomba del Milite Ignoto, nel complesso dal 1921.

26


Castel Sant’Angelo fu edificato nel 123 d.C. come tomba per l’imperatore Adriano e la sua famiglia. Il castello sorge nel rione di Borgo, nei pressi di ponte Sant’Angelo, a poca distanza dal Vaticano. La struttura ed il suo uso si sono radicalmente modificati nel corso dei secoli, passando da monumento funerario ad avamposto fortificato, da carcere a dimora rinascimentale fino al 1925, quando fu istituito il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, ricco di armi, ceramiche, quadri e sculture

 Il Foro di Cesare fu il primo dei Fori Imperiali ad essere costruito, a partire dal 54 a.C, come ampliamento e ammodernamento dell'antico Foro Romano, non più in grado di svolgere le funzioni di centro amministrativo. Il Foro di Cesare venne completato da Ottaviano dopo la morte del conquistatore della Gallia. I resti del Foro di cesare furono scoperti, casualmente, durante i lavori per la cosatruzione della Via dell'Impero, tra il 1930 e 1932. La parte che oggi è possibile ammirare costituice poco più di un terzo dell'originaria superficie. 

La Basilica di San Paolo Fuori le Mura sorge sulla via Ostiense, ad un paio di chilometri dalle mura aureliane. Secondo la tradizione la chiesa sorge sul luogo della sepoltura di San Paolo, la cui tomba è situata esattamente sotto l’altare maggiore. La basilica, meta annuale di pellegrinaggi, è per dimensioni la seconda di Roma e comprende anche il chiostro e l’omonimo monastero.  La costruzione della Chiesa di Trinità dei Monti iniziò nel 1502 per volere del re di Francia Luigi XII. I lavori durarono più di 60 anni e l’edificio fu consacrato solo nel 1585 da papa Sisto V.La chiesa fu costruita in stile gotico ed ospita al suo interno alcune opere d’arte di Daniele da Volterra. Nel XVIII secolo la chiesa fu collegata a Piazza di Spagna dall’ormai celebre scalinata marmorea.  La Basilica parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo si trova nel quartiere EUR di Roma ed è gestita dai Frati Minori Conventuali di Roma.E' stata eretta sul luogo dell'Arciconfraternita dei Pellegrini luogo consacrato ai Santi Pietro e Paolo e venne consacrata nel 1966.La Basilica ha pianta a croce greca con corpo centrale a forma di cubo e terminazione a cupola.

 Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano, madre e capo di tutte le chiese della Città e del mondo – questo è il nome completo della ben più nota Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma..La basilica consta di cinque navate di cui quella centrale a cassettoni e di un monumentale altare papale, sormontato da uno spettacolare baldacchino in stile gotico.

27


 La Domus Aurea venne fatta costruire da Nerone come residenza personale in seguito al terribile incendio di Roma del 64 d.C. Il nome di questa magnifica dimora deriva proprio dai preziosi materiali con cui venne progettata dagli architetti Severo e Celere e dalle pregiate decorazioni a opera del pittore Fabullo.I rivestimenti e le volte erano difatti ricoperte d’oro e di pietre preziose, ma l’eccentricità del progetto non riguardò solamente i suoi fasti bensì anche l’estensione della villa di Nerone.  Nel centro di piazzale Ugo la Malfa sorge il monumento ad uno dei più illustri personaggi del Risorgimento, Giuseppe Mazzini. Scolpito da Ettore Ferrari, il monumento fu inagurato in occasione del centenario della Repubblica Romana (18481948).La statua del pensatore ottocentesco venne proposta dal Ferrari in posizione seduta e in atto meditativo. Al di sopra della statua, un tempietto dorico ospita le più alte idee mazziniane. Il progetto iníziale venne però ridimensionato, nel 1911, dallo stesso Ferrari che eliminò il tempietto.  La Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali che sorgono in città, assieme a quelle di San Pietro, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le mura. Sorge sul colle Esquilino, non lontano dalla stazione di Termini.All'interno di Santa Maria Maggiore è possibile inoltre ammirare opere dei più grandi artisti italiani del Rinascimento; su tutti, Michelangelo, al quale si deve il disegno della Cappella Sforza. La facciata come si presenta oggi, invece, risale invece al XVIII secolo. 

La Bocca della Verità a Roma è uno di quei monumenti famosi più per l'alone leggendario che li circonda che per il loro effettivo valore storico: la sua costruzione è databile intorno al I secolo e la scultura fa parte dal 1635 del pronao, dell'ingresso, della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin per volere di Papa Urbano VIII Barberini.  Situati ad est del Foro di Traiano, i Mercati Traianei furono costruiti nel punto in cui fu realizzato il taglio del colle del Quirinale. Ricerche archeologiche effettuate sulle bolle dei mattoni utilizzati per la costruzione del complesso lo fanno risalire al primo decennio del II secolo.

Il Palatino è uno dei sette colli di Roma e si configura come una delle zone più antiche della città. Il colle è alto circa 80 metri e si affaccia da una parte sul Circo Massimo e dall'altra sul Foro Romano.Sorge sul luogo delle ricche dimore dei nobili della città, i grandi imperatori Augusto, Domiziano e Tiberio costruirono i loro palazzi sul Palatino, ancora oggi in parte visibili.Oggi il Palatino è un suggestivo e grande museo all'aperto al quale si accede dall'ingresso vicino all'Arco di Tito.  L’Arco di Costantino è un arco trionfale situato al lato del Colosseo, lungo l’antica via dei trionfi. Fu dedicato nel 315 d.C. dal senato all’imperatore Costantino, per onorare la sua vittoria contro il rivale Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio. I rilievi che lo decorano rappresentano scene di sacrificio e di guerra. A questo monumento si ispira l’arco di trionfo napoleonico di Parigi.

28


La Basilica di San Clemente in Roma è la chiesa intitolata a Papa Clemente I. La Basilica, risalente al XII secolo, è ancora oggi custodita dai frati Domenicani. L’edificio custodisce meravigliosi affreschi di grande valore storico e artistico raffiguranti alcuni miracoli del Santo  Il Palazzo del Quirinale, che sorge nel centro di Roma sull'omonimo colle, è la sede della Presidenza della Repubblica Italiana.Costruito a partire dalla fine del '500, il Quirinale ha sempre rivestito molta importanza nella vita politica della città: nato come residenza estiva del Pontefice, divenne il Palazzo Reale dei Savoia dopo l'Unità d'Italia. Dal 1946, in seguito al referendum che proclamò la nascita della Repubblica Italiana, è diventato la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica. La Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola sorge adiacente al Collegio Romano, di cui era un tempo cappella universitaria.L’edificio, in stile barocco, è stato realizzato a partire dal 1626 e dedicato ad Ignazio di Loyola, fondatore dell’ordine dei gesuiti, canonizzato nel 1622.La pianta della chiesa è a croce latina, con sei cappelle laterali e numerosi affreschi ad abbellirne le volte. L’esterno presenta invece una bellissima facciata strutturata su due ordini, con una grande finestra che illumina la navata centrale.  La Chiesa di Sant'Andrea delle Fratte è situata nei pressi di Piazza di Spagna, e deve il suo nome all'insieme di alberi e cespugli che si trovavano un tempo in quel luogo, vera e propria periferia della città di Roma quando venne eretta la chiesa.Costruita a partire dal XVI secolo, venne completata nel 1826 con la realizzazione della facciata esterna. Chiaro esempio di edificio religioso del periodo barocco, architettonicamente presenta una pianta a croce latina ed una cupola realizzata, così come lo splendido campanile, dal famoso architetto Francesco Borromini.  Oggi chiamiamo acquedotti di Roma, i resti dei ponti che portavano l’acqua dalle montagne fino alla città. Roma ha sempre avuto bisogno di acqua per le sue numerose fontane, terme, etc. Gli acquedotti rappresentano l’espressione massima della geniale architettura romana.  Ad angolo tra piazza Fiammetta e via degli Acquasparta si trova una graziosa casa quattrocentesca. Edificata su due piani, con altana e porticato colonnato, la casa è tradizionalemente attribuita alla famosa cortigiana fiorentina Fiammetta Michaelis, che svolse la sua professione nella Roma del XV secolo. Tra le sue braccia, sembra assaporassero i piaceri dell'amore, personaggi noti e importanti tra cui Cesare Borgia.

Il Ponte, dedicato alla Prima regina d'Italia, Margherita di Savoia, fu inaugurato nel 1891. La divisione idraulica dell'Ufficio Tecnico Municipale, sotto l'attenta direzione dell'architetto Vescovali, ebbe la responsabilità di redigere il progetto per la costruzione del ponte.. Il ponte costituito da tre arcate e realizzato interamente in muratura con rivestimenti in marmo di travertino, misura 103 metridi lunghezza e 21 di largehezza.

29


 La Singagoga di Roma è visitabile soltanto attraverso una visita guidata, che comprenda l'ingresso al Museo Ebraico. Il Sabato il tempio è dedicato esclusivamente al culto ma può essere visitato durante gli altri giorni della settimana.  La Basilica di Massenzio, che testimonia tutta la monumentalità della Roma imperiale, rappresenta la più grande basilica civile nonché l’ultima nel suo genere del Foro Romano. L’edificazione di questo importantissimo monumento dell’età tardo-antica venne avviata da Massenzio agli inizi del IV secolo, nella zona in cui sorgeva l’Horrea Piperitaria, ossia i magazzini delle spezie, sull’antico colle della Velia, tra Palatino ed Esquilino. Fu poi ultimata e modificata per volere di Costantino.  La Chiesa di S. Agnese in Agone di Roma si affaccia sulla bellissima Piazza Navona. Secondo la tradizione, la chiesa venne edificata in onore di una ragazza di nome Agnese, divenuta poi santa, morta nello stadio di Domiziano, che prima occupava l’intera piazza..Papa Innocenzo X Pamphili affidò la progettazione della chiesa a Girolamo Rainaldi nel 1652; quando i lavori furono affidati a Borromini l’anno dopo, egli apportò delle sostanziali modifiche. 

Realizzata tra il 1634 ed il 1644 dall'architetto Francesco Borromini, anche se l'ultimo accorgimento architettonico, il campanile, venne realizzato soltanto nel 1670, la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane si trova nel rione Monti, proprio nel cuore del centro di Roma.  Realizzata nel XVI secolo, la Chiesa di San Luigi dei Francesi è, dall'anno della sua consacrazione, il 1589, la chiesa nazionale dei francesi a Roma.Situata nell'antico rione di Sant'Eustachio, la chiesa è dedicata al re francese Luigi IX. Sulla facciata esterna si trovano splendide statue raffiguranti lo stesso Luigi IX, santa Clotilde, santa Giovanna di Valois ed anche l'imperatore Carlo Magno.  La Chiesa di San Marcello al Corso si trova lungo Via del Corso, in pieno centro di Roma. Costruita nel IV secolo per volere di papa Marcello, la chiesa venne ristrutturata in seguito ad un gravoso incendio che la colpì nel XVI secolo. La sua facciata è in tipico stile barocco, mentre al suo interno sono distinguibili, tra gli altri, busti scolpiti da Alessandro Algardi e affreschi di Francesco Salviati.  La Chiesa di Santa Maria in Cosmedin si trova in Piazza della Bocca della Verità, ed è famosa innanzitutto per custodire all'interno del suo pronao d'ingresso proprio la famosa ed omonima scultura. Realizzata nel VII secolo sull'antica Ara Maxima Erculi, un tempio dedicato ad Ercole che rappresentava il principale mercato alimentare della città e del quale sono ancora oggi visibili delle colonne inserite nella struttura della chiesa stessa.

30


La Chiesa di Santa Susanna si trova in Via Venti Settembre, in pieno centro di Roma. E' una delle chiese più antiche della città e la sua facciata, realizzata nel 1603 da Carlo Maderno, viene considerata il primo esempio di architettura barocca di Roma. Il progetto per la costruzione della chiesa fu avviato nell'800 per volontà di Papa Leone III, ma l'attuale struttura venne ultimata solo nel XV secolo da Papa Sisto IV.  La Chiesa di Sant'Andrea della Valle è uno dei più significativi esempi di arte barocca di tutta Roma. Costruita a partire dal 1590, i suoi lavori non terminarono prima del 1650, anche se la facciata esterna fu aggiunta in seguito, tra il 1655 ed il 1663.La chiesa presenta una pianta a forma di croce latina, con un'ampia navata ed una volta a botte splendidamente decorata da affreschi che consegnano ancora più luminosità a degli interni gia di per se particolarmente fastosi.

La Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza è stata realizzata tra il 1642 ed il 1660 ed anch'essa, così come gran parte delle chiese romane di quel periodo, è opera dell'architetto italosvizzero Francesco Borromini.Tra tutte le opere realizzate dal Borromini, la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza viene considerata forse la più sensazionale, oltre che una delle massime espressioni del barocco romano.

MUSEI  I Musei Vaticani si trovano nella Città del Vaticano, e rappresentano una delle ricchezze artistiche più importanti al mondo, sia per la bellezza del contesto e degli edifici in cui si trovano, sia per la ricchezza delle collezioni che ospitano. All'interno dei Musei Vaticani si trovano la Pinacoteca Vaticana, che conserva importanti opere di grandi artisti italiani come Tiziano, Raffaello, Bernini e Leonardo. Poco distante inizia il tour che inizia dal Museo Gregoriano Egizio, e prosegue con il Museo Gregoriano Etrusco, il Museo PioClementino, che contiene importantissime opere di scultura e di pittura come il celebre Laocoonte, e il vicino Cortile della Pigna, su cui si trova anche il Museo Chiaramonti.

31


Musei Capitolini si trovano sulla Piazza del Campidoglio, sede del Municipio della città di Roma, che ospita una copia fedele della Statua Equestre di Marco Aurelio, e rappresentano uno dei complessi più importanti della capitale sia per la loro storia, lunga oltre 500 anni, sia per la qualità delle opere esposte.  Un patrimonio artistico d'inestimabile valore popola le sale della seicentesca Villa Borghese Pinciana a Roma.Dipinti, sculture, mosaici e bassorilievi dal XV al XIX secolo fanno parte della collezione di capolavori esposti nei due piani dell'edificio: al pianterreno sono collocate le sculture, mentre al primo piano trova sede la pinacoteca.Uno dei simboli della Galleria è sicuramente l'incantevole “Venere Vincitrice” di Antonio Canova, che sembra aver modellato con il burro Paolina Borghese ritratta sul triclinio con il in mano. Altre sculture celebri sono Il “Davide”, “Il pomo ratto di Proserpina” e “Apollo e Dafne” di Gian Lorenzo Bernini.

Mostre, workshop, laboratori, spettacoli, progetti formativi, sono queste alcune delle attività del MAXXI, prima istituzione nazionale ideata e realizzata come un campus per la cultura e dedicata alla creatività contemporanea. Il MAXXI, non vuole perciò essere solo un luogo dove esporre opere ma soprattutto un laboratorio dove sperimentare l’innovazione dove studiare, ricercare e produrre.Il MAXXI, gestito da una Fondazione costituita nel luglio 2009 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ospita due musei: il MAXXI Arte e il MAXXI Architettura.  Palazzo Massimo, edificato in stile neo rinascimentale fu acquistato dal Ministero dei Beni Culturali in seguito al ritrovamento nella sua proprietà dei resti di un'antica via romana e degli importanti reperti annessi. Oggi ospita uno dei Musei Nazionali di Roma, forse uno dei più meritevoli, a due passi dalla Stazione Termini. Al suo interno troverete esposta "Niobe", la scultura di donna che cade all'indietro mostrando volto e seno mentre cerca di liberarsi delle frecce scagliatele da Artemide e Apollo. Ci sono "l'ermafrodita addormentato", la "Fanciulla di Anzio", il "Discobolo Lacellotti", solo per citare alcune delle mirabili opere classiche conservate al suo interno.

Il Cimitero Monumentale dei Padri Cappuccini è una tappa obbligata tra le bellezze fuori dal comune del turismo religioso della capitale.La particolarità di queste cripte, ritratte anche sulla copertina di un bootleg dei Cure, è quella di contenere i resti di circa 4000 frati, morti tra il 1525 e il 1870 a Roma: teschi intatti, ossa, femori, vertebre e rotule costituiscono l’elemento decorativo delle ghirlande e dei lampadari che "abbelliscono" le pareti e le cappelle, nelle quali è possibile scorgere anche i sai originali del periodo nel quale i frati vissero e furono uccisi.

32


 La Galleria Spada di Roma si trova nel Palazzo Spada, in piazza Capo di Ferro. La galleria venne inaugurata nel 1927; dopo essere rimasta chiusa per alcuni anni, venne poi riaperta dopo la seconda guerra mondiale.La Galleria Spada ospita dipinti del XVI e del XVII secolo di Guercino, Tiziano, Guido Reni, Orazi Getileschi e Baciccia, oltre a mobili d’epoca e a sculture, esposti in quattro sale e appartenuti per la maggior parte a Bernardino Spada e al cardinale Fabrizio Spada. 

A Roma certo l’arte non manca, ma per chi volesse una pausa dalla storia per tuffarsi nel moderno, ha un’alternativa: GNAM. La Galleria Nazionale d'Arte Moderna che custodisce le opere di tanti sconosciuti, come Klimt, Cezanne, Rodin, Canova, Monet, Van Gogh, Degas.  Il Museo dell'Ara Pacis, è il museo del centro di Roma, a due passi da via del Corso che ospita l'altare augusteo dell'Ara Pacis. I primi ristrovamenti dell'opera situata nel Campo Marzio settentrionale, iniziarono quattro secoli fa ma si conclusero solo nel 1938, quando il governo fascista inaugurò l'apertura al pubblico delle visite all'importante reperto.

Museo Nazionale di Palazzo Venezia è ospitato all’interno dell’omonimo edificio nel centro di Roma. Il museo fu istituito nel 1921, circa cinque anni dopo il passaggio di Palazzo Venezia allo Stato Italiano. Vi sono conservati numerose tele dei secoli XV – XVIII, sculture lignee e marmoree nonché tessuti, ceramiche e manufatti d'oreficeria.

TEATRI

 Il Teatro Traiano di Civitavecchia (RM) si trova in Corso Centocelle ed è il principale teatro della città, costruito nella prima metà del XIX secolo, e inaugurato il 4 maggio 1844. È situato tra ‘’Corso Centocelle ‘’ a sud e ‘’Via Traiana’’ a nord, davanti al settecentesco ‘’Palazzo della Finanza’’; fu chiamato Traiano in onore dell’imperatore fondatore della città tirrenica. Civitavecchia ebbe la prima costruzione teatrale permanente nel 1786, l'edificio in questione, che venne realizzato nella parte centrale e storica della città, venne chiamato Minnozzi, dal nome del suo progettista e costruttore. Pur essendo un luogo molto frequentato, il teatro risultava scomodo e poco pratico si decise di realizzare un edificio più sicuro e definitivo, costruito dall'architetto Antonio De Rossi con finanziamenti comunali e con i guadagni ricavati dalla vendita dei palchi ai cittadini; ad esso fu dato il nome di Teatro Traiano in onore dell'imperatore romano che fondò la città.

33


Il Teatro Adriano, conosciuto anche Politeama Adriano, era un teatro di Roma risalente al 1898 oggi trasformato in multisala cinematografica. Edificato una prima volta in legno, sull'area in cui oggi sorge la Chiesa Valdese, per volontà di Ludovico Serafini Vigneri e Pio Gallas, ospitò, tra le altre rappresentazioni, il Ballo Excelsior ma, dopo sette mesi dalla sua prima costruzione, fu distrutto da un incendio nel maggio del 1895. Venne poi ricostruito sempre da Pio Gallas con Romeo Bisini in piazza Cavour su progetto di Luigi Rolland ed inaugurato il 1° giugno 1898 con La Gioconda di Ponchielli diretta dal Maestro Edoardo Mascheroni, il 7 giugno andò in scena La Bohème di Puccini.  " Discorsi alla Nazione" a Roma «Lasciate che vi chiami cittadini, anche se tutti sappiamo che siete sudditi, ma io vi chiamerò cittadini per risparmiarvi un’inutile umiliazione». Il tiranno è chiuso nel palazzo. Non ha nessun bisogno di parlare alla massa. I suoi affari sono lontani dai sudditi, la sua vita è un’altra e non ha quasi nulla in comune con il popolo che si accontenta di vedere la sua faccia stampata sulle monete. Eppure il tiranno si deve mostrare ogni tanto. Deve farsi acclamare soprattutto nei momenti di crisi quando rischia di essere spodestato. Così si affaccia, si sporge dal balcone del palazzo e rischia di diventare un bersaglio. Ho immaginato alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo per strappargli il consenso e la legittimazione. Appaiono al balcone e parlano senza nascondere nulla. Parlano come parlerebbero i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico.

Concorso letterario a Roma.Questo concorso letterario ha una sua peculiarità: il momento decisamente vitale, emozionante e innovativo della pubblicazione in rete dei racconti, fase altamente significativa sotto il profilo della comunicazione, dello scambio e del confronto culturale. Consigliamo quindi a chiunque voglia partecipare, di inserire i propri racconti e soggetti in tempo utile per poter essere letti e commentati dalle centinaia di utenti che frequentano il sito.In una sorta di agorà virtuale, sul sito www.raccontinellarete.it tutti trovano lo spazio privilegiato per dar voce alle proprie fantasie, memorie o sogni, per saggiare il valore e la qualità del proprio lavoro, per incontrare talenti sconosciuti o confrontarsi con diversi stili narrativi, generi e contenuti. In questi ultimi anni il premio letterario Racconti nella Rete è decisamente cresciuto nella popolarità e nella qualità degli elaborati, tanto da poter a ragione essere definito un vero e proprio fenomeno mediatico. La notte dei musei. Roma ritorna Capitale della cultura e del divertimento. Una serata in cui tutti, sia romani sia turisti, richiamati da questa straordinaria iniziativa, vengono coinvolti in un ricco programma di eventi. Un itinerario che si articola tra musei, accademie, biblioteche, istituti di cultura stranieri, palazzi storici ma anche luoghi inconsueti, che ospitano un ampio ventaglio di iniziative culturali. Dalle 20 alle 2 di notte, il pubblico potrà visitare gratuitamente siti quali i Musei Capitolini, il Macro, la Centrale Montemartini, i Mercati di Traiano, la Casa del Cinema, tra gli altri, trasformati eccezionalmente per una sera in palcoscenico per gli artisti.

34


 Dire Straits Legend.Annoverati tra i capisaldi del rock britannico, i Dire Straits hanno inciso, escludendo le antologie, nove album – di cui tre dal vivo – che nel complesso contano oltre 120 milioni di copie vendute. Il sodalizio si sciolse di fatto agli inizi degli anni novanta, allorché Mark Knopfler – che insieme a John Illsley era rimasto l'unico componente del quartetto originario – preferì concentrarsi a tempo pieno sulla propria carriera solista e su alcuni progetti alternativi, allontanandosi ulteriormente dal mondo del music business e dalle sue dinamiche. Giueppe Verdi e Richard Wagner.Il PIMS non poteva non festeggiare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner. E così, nel prossimo appuntamento del 6 maggio alle 19, per I lunedì musicali al Pontificio, nella Sala Accademica dell’Istituto (Piazza Sant’Agostino 20/a) i due più grandi operisti dell’Ottocento saranno ricordati, ma in modo del tutto particolare. L’organista Giancarlo Parodi proporrà un recital basato su trascrizioni ed elaborazioni per organo di celebri pagine dei due autori, realizzate da grandi compositori e organisti affascinati dalla sfida di rivisitarne la musica.

Quel Figaro di Elio: Il Barbiere alla IUC.L'inarrestabile Elio propone una rivisitazione de "Il Barbiere di Siviglia" rossiniano. Inguaribile eclettico e sperimentalista, abbraccia l'Opera assieme a tre affermati musicisti: Roberto Fabbriciani al flauto (arrangiatore della versione proposta), Massimiliano Damerini al pianoforte e Fabio Battistelli al clarinetto.Sdoppiandosi fra il canto e la voce narrante, colora di nuova comicità una delle più famose composizioni del repertorio operistico italiano. Guerriero della musica, lancia al pubblico l'ennesima sfida, condendo un "classico" con nuovi accattivanti sapori, capaci di interloquire sia con le nuove generazioni che con gli appassionati del genere

Curiosità

Forse non tutti sanno che c’è un’invenzione tutta romana per alleviare il caldo delle giornate estive: la grattachecca. Nata all’inizio del secolo scorso, la grattachecca deve il suo nome all’azione di “grattare la checca”, tipica lastra di ghiaccio che all’epoca veniva usata nella conservazione degli alimenti. Da allora i chioschi che la preparano sono diventati oasi di refrigerio e punti di incontro serale per romani e turisti.Ai gusti classici di menta, orzata, limone, arancia e latte di mandorla si aggiungono quelli di pezzi di frutta tropicale come cocco e cedro o quelli della tradizione romana come tamarindo, amarena e pezzetti di limone.Ce n’è per tutti i gusti, dunque, basta cercare gli storici chioschi sparsi per la città, primo fra tutti quello di Trastevere, proprio davanti all’Isola Tiberina.

35


Una curiosa leggenda è legata alla magnifica Basilica di Santa Maria Maggiore. Nel 358 d.C. la Madonna apparve in sogno a Papa Liberio chiedendogli di costruire una chiesa a lei dedicata. La mattina stessa una nevicata imbiancò proprio il luogo dove ora sorge la Basilica: era il5 agosto.Oggi, il miracolo della Madonna della Neve a Roma è conosciuto in tutto il mondo ed èconsiderato, dai romani, uno degli eventi più rappresentativi delle nostre tradizioni.Per rievocare il miracolo della neve viene solitamente organizzato uno spettacolo di suoni e luci nella Piazza antistante la Basilica, dove una “nevicata” artificiale, di sicuro effetto scenico, cade straordinariamente dal caldo cielo stellato dell’estate romana. A Roma, sulla sommità dell’elegante colle Aventino, vi aspetta una piacevole sorpresa da tenere come asso nella manica per meravigliare i vostri compagni di viaggio. Appena dopo il Giardino degli Aranci, il buco della serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta offre la più famosa e suggestiva vista di San Pietro. Guardando infatti attraverso questa rinomata fessura si può godere di un fantastico panorama sulla Cupola di San Pietro incorniciata dalle siepi dei giardini del Priorato. In passato una delle feste religiose e profane più sentite a Roma era quella di San Giovanni, patrono della città, festeggiato il 24 giugno. La festa cominciava la notte della vigilia, la cosiddetta “notte delle streghe”, durante la quale la tradizione voleva che le streghe andassero in giro a catturare le anime. La gente partiva allora da tutti i rioni di Roma, al lume di torce e lanterne, e si concentrava a San Giovanni in Laterano per pregare il santo e per mangiare le lumache nelle osterie e nelle baracche. Mangiare le lumache, le cui corna rappresentavano discordie e preoccupazioni, significava distruggere le avversità. Oggi, purtroppo, la tradizionale festa di San Giovanni ha perso quasi del tutto la sua antica importanza, ma rivive da alcuni anni a questa parte in alcune manifestazioni organizzate per l’occasione Il Cannone del Gianicolo.Se siete affacciate dal Belvedere del Gianicolo ad ammirare lo splendido panorama e sentite un forte sparo di cannone, non allarmatevi e riposizionate l’orologio: è mezzogiorno!Dal 1847, infatti, per volere del papa Pio IX, un cannone spara a salve a mezzogiorno in punto. Il papa voleva imporre uno standard alle campane della Chiesa di Roma affinché suonassero tutte all’unisono. Dal 24 gennaio 1904 il cannone è posto in cima al colle Gianicolo proprio sotto la statua di Garibaldi e il suo sparo, nelle giornate più silenziose, è udibile fino al l’Esquilino.

36


Piatti Tipici  Pajata (in romanesco) o pagliata (in italiano) è il termine con il quale si identifica l'intestino tenue del vitellino da latte o del bue, che viene tipicamente utilizzato per un piatto di pasta, tipicamente i rigatoni. Questa è una ricetta tipica della cucina romana. In questa ricetta, l'intestino viene lavato, ma non privato del chimo, in modo tale che, una volta cucinato, possa dar forma ad una salsa di sapore acre e forte, normalmente ottenuta utilizzando anche pomodoro.  La pasta alla carbonara è un piatto caratteristico del Lazio e più in particolare di Roma preparato con ingredienti popolari e dal gusto intenso. Il tipo di pasta tradizionalmente più usato sono gli spaghetti, anche se si prestano bene altri tipi di pasta lunga o alcuni tipi di pasta corta.  L'amatriciana o matriciana (in romanesco) è un condimento per la pasta che ha preso il nome da Amatrice, cittadina in provincia di Rieti. Gli ingredienti principali sono guanciale, formaggio pecorino e pomodoro. È inserita nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali laziali.

Coratella è il termine con il quale si indicano parti delle interiora degli animali di piccola taglia come agnello, coniglio o pollame. È il diminutivo di corata, che ha il medesimo significato per le interiora degli animali di grossa taglia e, a volte, anche degli esseri umani. Anticamente, corata e coratella definivano il solo complesso di cuore, fegato e polmoni. Attualmente, oltre a queste parti, si intendono solitamente anche reni, milza e animelle. Tali tagli vengono utilizzati in tutte le cucine regionali italiane per confezionare vari piatti tradizionali, come il fritto di coratella, la coratella in umido, la coratella con i carciofi della tradizione culinaria romana.  La trippa è una frattaglia, più precisamente è costituita dalle diverse parti dello stomaco del bovino (e non, come molti credono, dall'intestino)

La coda alla vaccinara è un piatto tipico della cucina romana, costituito dalla coda del bovino (di solito bue) stufata, condita con verdure varie.  I Saltimbocca sono uno dei piatti più tipici della cucina italiana e romana. La loro origine è appunto nella città di Roma, ma fin dal tardo ottocento si sono diffusi anche in altre aree dell'Italia, fino a diventare uno dei piatti tipici più noti di tutta la cucina italiana. La preparazione richiede fettine di carne di vitello, prosciutto, salvia, burro, farina e vino bianco.  La pizza è un prodotto gastronomico che ha per base un impasto di acqua, farina, sale e lievito, che dopo una lievitazione di almeno ventiquattr'ore viene lavorato fino a ottenere una forma piatta, cotto al forno e variamente condito. E' anche un prodotto tipicamente italiano.

37


Lisbona

Lisbona (dall'espressione fenicia "Allis Ubbo", Porto sicuro") è la capitale del Portogallo, con 547.631 abitanti (lisboneti). Il clima di Lisbona è fortemente influenzato dall'Oceano Atlantico. Infatti Lisbona si trova a cavallo tra la zona climatica atlantica e quella mediterranea, pertanto gode di un clima piacevolmente e temperato durante tutto l'anno che modera il caldo asfissiante dell'estate e riscalda le giornate invernali. Il clima portoghese è mite, con estati lunghe. Lisbona ha origini antichissime, tanto che la leggenda lega la sua fondazione ad Ulisse. Il suo nome deriva da Olissipo, che a sua volta affonda le radici nelle parole fenicie Allis Ubbo, ovvero "porto incantevole". Lisbona ha un carattere e una personalità fuori dal comune perché condensa in sé ben 800 anni di influenze culturali che ben si sposano con le più moderne tendenze e stili di vita, creando dei contrasti e delle contraddizioni veramente particolari. Vi invitiamo a scoprire i quartieri della città, : solo in queste zone potrete scoprire la vera identità culturale di Lisbona, vedere la gente del posto che compie azioni squisitamente quotidiane come fare la spesa o portare a spasso i cani e sentire il caratteristico e malinconico fado suonato in qualche localino tipico cose più importanti della città che non dovete assolutamente perdere per comprendere pienamente il fascino unico di Lisbona.

38


Lisbona ha un carattere e una personalità fuori dal comune perché condensa in sé ben 800 anni di influenze culturali che ben si sposano con le più moderne tendenze e stili di vita, creando dei contrasti e delle contraddizioni veramente particolari. Vi invitiamo a scoprire i quartieri della città: solo in queste zone potrete scoprire la vera identità culturale di Lisbona, vedere la gente del posto che compie azioni squisitamente quotidiane come fare la spesa o portare a spasso i cani e sentire il caratteristico e malinconico fado suonato in qualche localino tipico cose più importanti della città che non dovete assolutamente perdere per comprendere pienamente il fascino unico di Lisbona. Lo stemma della città consiste in uno scudo d'oro su cui è presente un esteso vascello nero e argenteo su un mare di sette onde alternativamente verdi e argento. Ad entrambe le estremità della nave si trovano due corvi rivolti verso il centro del campo.

Nati a Lisbona…  Amalia Rodrigues è ricordata come la maggior esponente del genere musicale "fado": a livello internazionale è riconosciuta come la più nota cantante portoghese di sempre. Nasce nella regione delle Beira Baixa (Portogallo) il 23 luglio del 1920.  Fernando António Nogueira Pessoa (poeta), nasce a Lisbona il giorno 13 giugno 1888 da Madalena Pinheiro Nogueira e Joaquim de Seabra Pessoa, critico musicale d'un quotidiano cittadino. Il padre muore nel 1893. La madre si unisce in seconde nozze nel 1895 con il comandante Joào Miguel Rosa, console portoghese a Durban: Fernando trascorre così la giovinezza in Sudafrica.

39


Da Vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI  Il Castello di San Giorgio domina Lisbona dall’alto della sua verde collina, nel cuore del quartiere dell’Alfama. Un primo baluardo fu qui edificato nel V secolo dai Visigoti ma furono i Mori che successivamente vi eressero una vera e propria fortezza. Riconquistato dai cristiani nel 1147, fu fino al 1515 la residenza dei re del Portogallo. Dal Castello di San Giorgio è possibile oggi ammirare uno splendido panorama della città di Lisbona 

La Torre di Bèlem sorge nel cuore dell’omonimo quartiere di Lisbona, sulla riva destra del Tago. Fu fatta costruire da re Manuele I per celebrare la rotta per le Indie aperta daVasco da Gama e per difendere il vicino porto di Restelo. Con i suoi tre piani ornati da torrette in stile orientale e decorazioni rinascimentali, la torre rappresenta un mirabile esempio di architettura manuelina.  Belém è la zona occidentale della capitale. Quartiere ampio e luminoso che riunisce in se vari monumenti e centri culturali d’interesse presenta al visitatore numerosi spunti per una bella passeggiata.

L'Alfama è il quartiere più antico di Lisbona e tra i più caratteristici, si estende sulla collina dell'Alfama, tra il Castelo São Jorge e il fiume Tago

40


Monastero di San Geronimo è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. È veramente un monastero bellissimo e imponente. È stato voluto dal Re Manuel I nel secolo XVI, nei tempi più importanti...

 Sintra è uno dei posti più belli del Portogallo anzi uno tra i più belli del Mondo ed è stato dichiarato dall’ Unesco patrimonio Umano. Ad una ventina di chilometri da Lisbona c’è questo gioiello medievale che vi consigliamo di visitare assolutamente per i suoi splendidi colori e il verde che lo circonda…

Il Parque das Naçoes è il parco più bello e ampio di Lisbona. Realizzato nel Parque das Nações in occasione dell'Expò del 1998, l'Oceanário di Lisbona è un grande acquario dedicato agli oceani. Il Parque das Nações, situato nella parte nord orientale di Lisbona, nelle vicinanze della sponda del fiume Tago, fu sede dell'Expò del '98 .

41


MUSEI  Il Museo Gulbenkian è considerato da molti il più bel museo del Portogallo ed uno dei più belli d’Europa, nonstante sia poco conosciuto. E’ stato inaugurato nel 1969 per esporre le opere del portoghese di origine armena Calouste Gulbenkian. Questo collezionista era un magnate dell’industria petrolifera che nel tempo ha acquisito opere d’arte, donate poi allo stato portoghese in modo che fosse creata una fondazione senza scopi di lucro una volta morto.

CHIESE La chiesa convento Do Carmo che si trova in una posizione eccezionale all’ interno della città , è una meta irrinunciabile per chi visita Lisbona

La Chiesa di Sao Roque (Igreja de Sao Roque) si trova sul confine tra i quartieri Bairro Alto e Chiado ed è una chiesa molto bella e ricca di particolari …  La Cattedrale di Lisbona si trova nel quartiere Alfama ed è conosciuta sia come Sé che come Chiesa di Santa Maria Maggiore. Si tratta della chiesa più antica di tutto il Portogallo. Il nome di Sé deriva dall’antico nome del quartiere, cioè Sedes Episcopales.

42


 La Chiesa Di Sant’ Antonio è stata costruita sul modello della casa natale del Patrono di Lisbona: Sant’ Antonio da Padova. È una delle chiese più belle del portogallo molto sontuosa e ricca di particolari.

FESTIVAL

FESTIVAL  Dal 30 luglio al 13 agosto Lisbona ospita il Festival degli Oceani “Festival dos Oceanos”, alla sua ottava edizione.Tanti eventi gratuiti come concerti, spettacoli di strada, esposizioni e musei aperti anche la notte, performance in strada e tanto altro rallegreranno il lungofiume di Belèmdella capitale portogallo e non molto lontano da Lisbona.

PIATTI TIPICI L'aglio è ampiamente usato, così come le erbe come il coriandolo ed il prezzemolo. A Lisbona, di per sé, è possibile provare tutte le specialità della cucina portoghese, dai piatti tipici come sardine alla griglia, vongole in stile “à Bulhão Pato”, zuppa di pesce stile “à fragateira” e piatti vari e gustosi cucinati con baccalà. Tutti piatti da gustare prima di arrivare ai dolci tipici, come il più conosciuto, il Pastéis de Belém. Il Portogallo in effetti ha il mare nel cuore e questo si riflette nella quantità di pesce consumato dai portoghesi. Primo fra tutti è il bacalhau (baccalà), il piatto nazionale e del quale si dice che ci siano più di 365 ricette, una per ogni giorno dell'anno. Tra gli altri piatti popolari troviamo quindi le sarde, soprattutto alla griglia (come sopra accennato), chiamate assadas sardinhas, così come il polpo, il nasello, la lampreda. La zona intorno a Lisbona è un paradiso del pesce e dei molluschi freschi: sono famose per esempio le cozze da Ericeira e Cabo do Roca, i muggini rossi, le vongole e le ostriche da Setúbal, il pesce spada da Sesimbra e i crostacei di Cascais

43


La sera a Lisbona Non è un segreto che Lisbona è una città con una delle vite notturne più animate d’Europa. Per chi viene da fuori può essere addirittura difficile decidere dove andare con un’offerta così ampia. Si presenta quasi come una sfida la decisione in che locale della vivace Avenida (quartiere) de Julio entrare o scegliere il bar migliore nel quartiere di Bairro Alto. alcuni consigli che ti aiuteranno a scegliere e scoprire il meglio dell´offerta notturna di questa città Il modo migliore per trovare i locali ed i quartieri più alla moda, è conoscere una persona del luogo che ti può indicare dove andare. Se vai in cerca di locali da solo ci sono alcune cose da tenere in conto. Prima di tutto ricordati che la notte di Lisbona inzia tardi. Dimenticateglii orari nordici: qui i ristoranti iniziano a servire al partire dalle 21:00, se volete evitare “l’orario dei turisti” non cenate prima della 19:00. Gli abitanti di Lisbona invadono i bar solo a partire dalle 23. Per le discoteche il momento giusto è tra le 2 e le 3 del mattino. Lisbona è una delle capitali europee che vanno visitate di giorno, ma conserva anche un po’ d’energia per passare una notte divertente ed indimenticabile.

44


Dove dormire a Lisbona A Lisbona vi sono molti hotel e bed and breakfast magnifici: Gli alberghi sono concentrati lungo la Avenida de Libertade, l'arteria principale della città , che non è molto grande. Per cui da li puoi muoverti bene anche a piedi per visitare le principali attrazioni. La movida notturna è sopratutto giù al mare lungo la 25 julio, ma anche nel Barrio Alto.

45


Atene

Atene (dalla dea Atena) è un comune greco di 655.780 abitanti, capoluogo dell'unità periferica di Atene Centrale, della periferia dell'Attica e capitale della Repubblica Ellenica. Fu la prima città del mondo ad adottare una forma di governo democratico storicamente accertata. Atene presenta un clima arido, con estati calde, secche e soleggiate, inverni miti e scarse precipitazioni. È una delle città d'Europa con il maggior numero di giorni di sole all'anno, visto che si possono contare in media 179 giorni durante i quali il sole non è coperto da nuvole nemmeno in un istante, e altri 157 durante i quali il sole è coperto da nuvole solo per mezz'ora La città di Atene è stata abitata continuamente per più di 3000 anni. Popolazioni vi si erano insediate già dal Neolitico intorno al 3500 a.C., ma fu in età micenea che la città iniziò a fiorire. In età classica, nel quinto secolo a.C., Atene diventò la città più importante del mondo greco, raggiungendo importanti traguardi in ambito culturale, tanto da porre le basi della civiltà occidentale. Negli anni della tarda antichità la città visse un declino, seguito da un recupero in età bizantina (IX-X secolo), ed è stata relativamente prosperosa durante le Crociate, anche grazie al commercio delle Repubbliche marinare italiane. La storia degli Ateniesi comincia con un mito. Gli abitanti di Atene, come la maggioranza delle persone di tutto il mondo e di tutti i tempi, affidano le proprie origini storiche a situazioni molto simili alle favole; ma non si trattava del tutto di storie inventate: erano verità deformate e remote, di fatto irrecuperabili, trasmesse di generazione in generazione per mezzo di canti e balli.

46


Lo stemma di Atene rappresenta una faccia di profilo di un guerriero in una serie di cerchi concentrici. Nel primo,bianco, è rappresentato un ramo di ulivo dorato, che si ripete anche all’esterno. Nel secondo cerchio è rappresentata invece una croce dorata in uno sfondo blu. 

Ria Antoniou (Atene, 14 luglio 1988) è una modella, showgirl e conduttrice televisiva greca.Ria Antoniou ha partecipato a vari concorsi di bellezza e nel corso della sua carriera ha conquistato le più famose copertine dei settimanali di moda del mondo[1]: il suo primo importante traguardo fu la vittoria del titolo di Miss Peloponneso nel 2007 e sempre in tale anno è giunta seconda al concorso di bellezza di Miss Grecia. Ria ha rappresentato la Grecia al concorso internazionale Top Model.  Cratino (Atene, dopo il 520 a.C. – dopo il 423 a.C.) è stato un drammaturgo greco antico, uno dei principali esponenti della commedia antica (l' Archaia) insieme a Eupoli ed Aristofane.Le date della nascita e della morte sono congetturali e si basano sulla notizia che non sopravvisse a lungo alla sua ultima vittoria con la commedia Pytine, del 423, e che alla sua morte aveva 97 anni. Gli sono attribuite trentun commedie, di cui nove ottennero vittorie nei concorsi drammatici. Dimitrios Ioannides (Atene, 23 marzo 1923 – Atene, 16 agosto 2010) è stato un militare greco, membro della giunta che governò la Grecia dal 1967 al 1974. Cambatté nella guerra civile greca lavorando nel campo di concentramento di Makronisos. Nel 1963 fu a Cipro. Ioannides partecipò al golpe del 21 aprile 1967 ma durante i sei anni del regime di Georgios Papadopoulos rimase nell'ombra. Nel 1970 venne nominato colonnello e nel 1973 generale.

47


COSA VEDERE

Il Partenone è il tempio maggiore dell’Acropoli di Atene. Costruito in stile dorico con elementi ionici, era dedicato alla dea Atena Parthénos. La costruzione del Partenone fu voluta da Pericle come simbolo della gloria di Atene e della sua cultura intellettuale.

 Il Tempio di Zeus Olimpo è stato per tutto il periodo ellenistico e romano l’edificio sacro più grande dell’Antica Grecia..La sua costruzione fu portata a termine tra il 129 e il 131 d.C. dall'imperatore Adriano.  “Agorà” in greco significa piazza e la piazza nel mondo ellenico era il cuore della città dove si votavano le leggi, si eleggevano i magistrati pubblici, si effettuavano le transazioni economiche. Atene era una delle città-stato più importanti della Grecia classica e la sua agorà è perciò ancora oggi uno dei luoghi più suggestivi del mondo antico.  L’Hephaisteion, chiamato più semplicemente Tempio di Efesto, è uno dei templi dorici meglio conservati della classicità greca. È conosciuto dal pubblico anche come Theseion, in quanto dai bizantini fu scambiato per il luogo in cui riposavano le spoglie dell’eroe Teseo. L’edificio, con tredici colonne sui lati lunghi e sei sulla fronte, sorge sulla cima dell’altura che delimita il lato occidentale dell’agorà greca, all’interno dell’area archeologica centrale di Atene, a due passi dalla fermata della metropolitana di Monastiraki. Nella cella erano in origine ospitati due capolavori in oro e avorio di Alcamene: le statue di Atena e Efesto, realizzate tra il 421 e il 415 a.C. ll tempio ionico dell’Eretteo si trova nell’Acropoli della città di Atene e risale al V secolo a.C.ll tempio fu costruito in seguito alla distruzione persiana dell’Acropoli e rappresenta da sempre un grande esempio dello stile ionico di età classica. .Famoso in tutto il mondo per la sua Loggia delle Cariatidi, ebbe in epoca moderna una grande influenza sullo sviluppo dello stile neoclassico.

48


Il Museo Archeologico Nazionale oltre ad essere il più grande museo greco è anche, giustamente, considerato tra i più importanti musei al mondo. Le sue collezioni di statue e reperti archeologici includono oltre 20.000 pezzi, e sono conservate all'interno di uno splendido edificio neoclassico.

Museo dell'Acropoli a Atene Aperto dopo 7 anni di lavoro nel giugno del 2009, nella città bassa ai piedi dell’Acropoli, il Museo dell'Acropoli conserva i frammenti classici rinvenuti sulla collina simbolo di Atene. Al suo interno raccoglie, in uno spazio ricostruito in base alle dimensioni e all’orientamento del Partenone, i sublimi fregi dell’antico tempio ed altri importanti resti appartenuti al periodo arcaico e a quello classico. Il suo edificio è un magnifico esempio di architettura moderna a più livelli, con pavimenti di vetro da cui è possibile scorgere, durante la visita del museo, le sottostanti strade del centro di Atene.

Il Palazzo del Parlamento è uno degli edifici più importanti in assoluto di tutta la Grecia. Si trova nella centralissima Piazza Syntagma di Atene, centro politico, sociale e culturale di tutto il paese.L'edificio nasce come antico palazzo reale, costruito per volere di Ottone I di Baviera, e la sua struttura è praticamente adiacente allo splendido National Garden. Ai piedi della scalinata che porta al colonnato d'ingresso si trova il monumento al Milite Ignoto, dove è possibile assistere alla tradizionale cerimonia del cambio della guardia.  Museo Bizantino Costruito tra il 1840 ed il 1848, il Museo Bizantino di Atene è ospitato all'interno di una splendida villa di stile architettonico italiano realizzata dall'architetto greco Kleanthis. Al suo interno il museo ospita una grande raccolta di arte bizantina, tra cui mosaici, pregevoli affreschi, sculture e preziosissime icone risalenti al periodo che va dal IX al XV secolo. Sono esposte anche edizioni antiche della Bibbia appartenenti a vari periodi storici.

49


Zappeion: Edificio neoclassico situato all'interno del National Garden di Atene e progettato dall'architetto danese Theophil Hansen. Pianta semicircolare ed una facciata larghissima caratterizzata da due avancorpi laterali ed un pronao nel blocco centrale. Ideato inizialmente per ospitare manifestazioni sportive, e più precisamente sport di combattimento, negli anni lo Zappeion divenne assunse sempre più il grado di edificio di rappresentanza, tanto che nel 1981 il trattato chev sancì l'ingresso della Grecia nella Comunità europea fu firmato proprio allo Zappeion.  La Prigione di Socrate si trova ad Atene in Grecia e fa parte delle tante bellezze che possono essere ammirate sull’Acropoli di Atene. Si tratta di due grotte scavate nella roccia che rievocano il processo per empietà nel quale il filosofo tentò dapprima l’autodifesa con il celebre discorso e successivamente si diede la morte utilizzando la cicuta per rimanere fedele al principio di “far parlare la verità”.

Biblioteca di Adriano a Atene Edificata dall'imperatore romano Adriano nel 132 D.C., si trova ai piedi del lato nord dell'Acropoli. La forma della struttura riprendeva quella del tipico Foro Romano, con un propileo all'ingresso in stile corinzio ed un cortile interno delimitato da colonne. Gravemente danneggiata durante l'invasione degli Eruli nel 267 D.C. In epoca bizantina, in quello stesso sito erano state costruite tre chiese i cui resti sono tutt'ora visibili.

50


EVENTI  Le principali manifestazioni greche, sono di tipo religioso, infatti oltre le comuni feste religiose si hanno: il giorno del venerdì santo vi è la processione dell’Epitafios; la messa di mezzanotte all’aperto e festa dell’agnello pasquale, durante la domenica di Pasqua; nel periodo che va da maggio a settembre, nel teatro Dora Stratou, vi sono le danze folcloristiche; nel periodo che va da maggio a giugno, e agli inizi di ottobre, vi è il Festival di Atene dove numerosi artisti si cimentano in balli, canti, saggi teatrale e musicali; nel giorno del 19 Luglio, vi è il pellegrinaggio sulle cime dedicate a Sant’Elia.  Fiera di Atene Dal 2003 l’Expo Athens è il più grande centro espositivo di Atene.Progettato modernamente ed intelligentemente, la sua architettura offre tutto ciò che occorre ad un grande centro fieristico. PIATTI TIPICI La passione per la buona cucina è diffusa in tutto il mondo, ma quella dei Greci ad Atene è unica nel suo genere. A differenza dei piatti tradizionali di altre nazioni, nessuno dei piatti tipici di Atene è così piccante da non poter essere mangiato. Che ci crediate o no, gran parte dei condimenti utilizzati nelle specialità greche non è diversa dalle spezie della vostra dispensa. Un altro punto a favore della cucina greca è l’impiego dell’olio d’oliva, che da un sapore deciso e contribuisce alla preparazione di piatti sani e gustosi. Keftedes – sono polpettine fritte preparate in innumerevoli varietà a seconda delle diverse aree della città o del paese. Le Psarokeftedes ad esempio sono polpette di pesce, le Santorini sono a base di pomodori, le Sifnos sono fatte con i ceci e le Tirokeftedes sono ripiene al formaggio. Melitzana Salata – si tratta di un’insalata di melanzane, che assomiglia al Babaganoush, l’insalata preparata nei paesi del Medio Oriente, accompagnata solitamente da pane. Mousaka – è una sorta di parmigiana di melanzane, cucinata al forno ma con poca salsa di pomodoro. Gli ingredienti includono cannella, melanzane, carne macinata, cipolle, patate, burro e farina, il tutto ricoperto da uno strato di panna leggera. Pastitsio – è una vera e propria lasagna composta da diversi strati di pasta, con carne macinata, sugo e formaggio.

51


Ankara

Ankara (dall'antico nome della città Anchira, cioè l'àncora), anticamente in italiano anche Angora, è la capitale della Turchia e, con una popolazione di oltre 4.400.000 abitanti, è la seconda città turca dopo Istanbul. La città si estende sull'altopiano anatolico a 938 metri sul livello del mare. È sede del parlamento turco, del governo così come delle rappresentanze diplomatiche straniere. Ankara è caratterizzata da un clima continentale: l'inverno è freddo con un sacco di neve, l'estate è calda e secca, con poche precipitazioni totali, ma molte precipitazioni in primavera. Mese Temperatura media minime (°C) Temperatura media massime (°C) Precipitazioni (mm) Giorni di neve

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

Annuale

-6,6

-5,0

-1,6

3,3

6,6

9,4

12,7

12,7

8,3

3,8

-1,1

-3,3

3,3

4,4

10,0

15,5

20,0

24,4

27,7

28,3

24,4

18,3

10,5

4,4

16,1

40

31

36

51

52

39

17

15

18

32

36

48

417

13

10

6

1

0

0

0

0

0

0

3

9

42

1,6

La fondazione della città risale all'età del Bronzo con l'emergere della civiltà ittita. Sotto il loro dominio la città prese il nome di Ankuwash. La città, che era molto piccola, ha registrato un incremento demografico significativo intorno al 1000 a.C., a causa di un'emigrazione di massa da Gordio colpita da un terremoto che aveva gravemente danneggiato la capitale Frigia. Forse è per questo che il suo fondatore è considerato il leggendario re Mida di Frigia. Dopo il 395, la città faceva parte dell'Impero Romano d'Oriente, e divenne un'importante insediamento bizantino. Nel 620 fu conquistata dai Persiani. Nel 1071 iniziò un lungo periodo di dominazione degli Ottomani che durerà fino agli inizi del XX secolo. Dopo la sconfitta ottomana nella guerra nel novembre 1918 e il Congresso Nazionale di Sivas del giugno 1919, Ankara divenne la capitale del governo rivoluzionario (ottobre 1919). La Grande Assemblea Nazionale ha dichiarato Ankara capitale dello stato il 23 ottobre 1923.

52


IL FUTURO IN MEZZO ALL’ANTICO SPLENDORE OTTOMANO La capitale della Turchia è una città moderna, pulita e tranquilla con oltre 3 milioni di abitanti è una città tipicamente europea. Se Istanbul vive ancora nel ricordo degli splendori dell'Impero Ottomano, Ankara, la moderna capitale dai viali spaziosi e dall'aspetto austero, è una città proiettata verso il futuro. E’ da qui che negli anni Venti è partita la riscossa dei turchi contro i sultani, e il presidente Ataturk, "il padre della Patria", ha lanciato il suo programma di modernizzazione. E pensare che solo un secolo fa Ankara non era che un borgo sperduto nella steppa, protetto dalla poderosa fortezza bizantina innalzata saccheggiando le rovine dell'antica città romana.

Nati ad Ankara…  Türkan Şoray (attrice e produttrice cinematografica) è nata il 25 giugno 1945. Non è solo laureata in medicina, ma anche esperta in ben sette arti marziali. Avendo partecipato ad oltre 240 tra film e serie televisive, è comunemente considerata come una delle più importanti attrici turche di tutti i tempi.  Bedri Baykam (pittore e scrittore) è nato nel 1957. Bedri Baykam è un pittore di fama internazionale, ha tenuto la sua prima esposizione all'età di sei anni e successivamente in varie parti del mondo. È anche uno scrittore: ha al suo attivo 19 libri tra saggi e narrativa.  Can Atilla (musicista e compositore) è nato nel 1969. Ha composto nel 2009 "Diriliş" ("resurrezione", in lingua turca), la musica ufficiale per il novantesimo anniversario del parlamento turco.

53


Da Vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI  Il Mausoleo di Ataturk (Anitkabir) è un imponente monumento che si eleva sul sommo di una collina. Questo monumento fu costruito nel 1953, in cui si conciliano abilmente concezione moderna e ricordo del passato, è certamente il capolavoro dell'architettura moderna turca. A fianco del Mausoleo, un museo espone gli oggetti personali di Ataturk e documenti della guerra d'indipendenza. (Anitkabir e il museo sono aperti tutti i giorni escluso il lunedì, l'ingresso gratis). Durante le estate, potrete assistere ad uno spettacolo di suoni e luci di notte.

La moschea Aslanhane, edificata nel XIII secolo in stile selgiuchide, viene considerata una delle più grandi moschee di Ankara; all’interno della moschea sono conservate preziose ceramiche e superbe colonne in legno.

 La Moschea Kocatepe E' situata nel quartiere di Kocatepe. Costruita tra il 1967 ed il 1987, è di stile ottomano e consta di quattro minareti. E' la più grande moschea della città.

Il Tempio di Augusto fu costruito su ordine del re galato Pylamenes nell'anno 10 d.C. come tributo ad Augusto, e successivamente ricostruito dai Romani nell'antica acropoli della città; nel II secolo d.C. fu nuovamente ricostruito. Nel V secolo venne trasformato in chiesa dai Bizantini. I muri del Tempio di Augusto riportano scolpita un'iscrizione che rappresenta l'unico "testamento politico di Augusto" che sia sopravvissuto e che elenca le conquiste di questo imperatore. In quell'epoca, infatti, ogni tempio dedicato all'Imperatore Augusto nell'ambito dell'impero romano.

54


 La cittadella venne costruita dai Galati e portata a termine dai Romani. I Bizantini ed i Selgiuchidi la restaurarono. Nel centro antico sono state ristrutturate molte case tradizionali turche che attirano l'attenzione per l'interessante architettura. Alcune di esse sono state trasformate in ristoranti, dove mangiare i piatti tipici della cucina turca e degustare i vini locali; non si può infatti dimenticare che la città di Ankara è nota come la culla dei vigneti e del "vino", termine con il quale già gli Ittiti denominavano la bevanda nel 2000 a.C.

La Moschea Haci Bayram fu fatta costruire in onore di Haci Bayram Veli (poeta turco) ed è situata presso il tempio di Augusto nel quartiere di Ulus. Di stile selgiuchide, venne edificata nel XV secolo e restaurata più tardi da Sinan (XVI sec.). Nel XVIII secolo l'interno della moschea fu decorato con ceramiche di Kutahya. MUSEI  Il Museo delle Belle Arti, situato nei pressi del Museo Etnografico, è suddiviso in gallerie all’interno delle quali sono esposte opere di artisti contemporanei, pregiatissime statue e dipinti di artisti stranieri. (Aperto tutti i giorni ad eccezione del lunedì)

Il Museo della Repubblica, edificato durante il secondo parlamento, ospita all’interno una preziosissima documentazione relativa gli eventi storici che hanno caratterizzato i “Primi giorni della Repubblica”; intorno al museo si trova un bellissimo parco dove è possibile ristorarsi e rilassarsi. (Aperto tutti i giorni ad eccezione del lunedì).

55


 Il Museo delle Civiltà Anatoliche (o Museo degli Ittiti), situato presso la porta della cittadella, accoglie inestimabili collezioni di opere paleolitiche, neolitiche, hatti, ittite, frigie, urarte e romane. Il museo ha ricevuto il premio quale Museo Archeologico tra i primi d'Europa. (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì. Durante l'estate, il museo è aperto tutti i giorni).

I PARCHI Ankara è stata arricchita di numerosi spazi verdi sin dai primi anni della Repubblica, in accordo col pensiero di Ataturk, il quale credeva nell'importanza del verde nella città. I più importanti tra essi sono Genclik Parki (possiede un Luna Park), il Giardino Botanico, i parchi di Segmenler, Anayasa, Kugulu, Guven, Abdi Ipekci, Kurtulus (dove è possibile praticare pattinaggio su ghiaccio), Demetevler, Cemre, Kale, Altin (anche centro fieristico e di esposizioni) e

Anit. Nell'azienda agricola del bosco di Ataturk (Ataturk Orman Ciftligi) vedrete una ricostruzione al naturale della casa in cui Ataturk. Durante la vostra passeggiata, avrete l'occasione di visitare lo zoo, o di degustare i genuini prodotti dell'azienda, quali lo yogurt, il latte ed il gelato al fior di latte preparato all'antica maniera. Oppure potrete ristorarvi presso il buoni ristoranti o i caffè lungo la strada.

56


ARTE CULTURA E DIVERTIMENTI Ankara e uno dei più importanti centri d'arte del Paese. E' sotto la volta dell'opera che sarete conquistati dalla bellezza del suo balletto e cullati da splendide melodie con l'Orchestra Sinfonica Presidenziale. Ankara dispone di numerosi teatri con buone rappresentazioni, così come di cinema che propongono il meglio del panorama cinematografico turco ed internazionale. Il calendario delle manifestazioni è ricco: ogni anno in Marzo ha luogo il Festival del Cinema, in Aprile il Festival internazionale del Film d'animazione, nei mesi di aprile e maggio il Festival Internazionale dell'Arte e della Musica Sevdat Cenap, mentre in maggio e giugno viene organizzata la Biennale d'Arte di Asia e Europa. Non mancano infatti gallerie d'arte, che ogni anno accolgono esposizioni di pittura e scultura, tra le quali va ricordato il Centro Culturale Ataturk, mentre il Parco Altin apre regolarmente le sue porte a fiere ed esposizioni. Il 23 aprile di ogni anno Ankara si prepara ad accogliere, nel quadro del Festival dell'lnfanzia, gruppi di ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, ed inoltre non mancate di visitare il Bilkent Centre.

SHOPPING II turista che visita la città è generalmente attirato dai vecchi negozi situati a Cikrikcilar Yokusu ad Ulus. Una delle strade più popolari ed interessanti è Bakircilar Carsisi (Mercato dei venditori di rame), dove vedrete oggetti in rame vecchi e nuovi. A parte il marmo, troverete gioielli in argento, venditori di tappeti, abiti folk e ricami su tessuto. Risalendo verso la cittadella venditori di spezie e di frutta secca ostenteranno la ricchezza delle loro botteguccie. I centri commerciali più moderni sono situati a Kizilay ed in viale Tunali Hilmi. A Gaziosmanpasa nelle gallerie del centro commerciale di Karum, nelle galerie della torre Atakule a Cankaya, dall'alto della sui torre (125 m.) potrete ammirare il più bel panaroma di Ankara, e potrete ristorarvi nello splendido ristorante girevole ivi allestito. Infine, di recente apertura, il centro commerciale Galeria, situato verso la periferia ovest della città, lungo la via Cayyolu (Umitkoy).

57


FESTE TRADIZIONALI Festivita e Manifestazioni Come in tutti i Paesi del mondo le più importanti festività nazionali sono di carattere religioso o civile. Essendo la Turchia un Paese di fede musulmana, il giorno di festa settimanale dovrebbe essere il venerdì, ma per adeguarsi ai ritmi di vita europei è la domenica il giorno di riposo di uffici e altre strutture pubbliche. I negozi, soprattutto nelle più movimentate città o località di grande afflusso turistico, non effettuano chiusure domenicali per facilitare le possibilità commerciali. Feste religiose Le festività religiose cadono in modo differente di anno in anno e vengono fissate secondo il calendario islamico che si basa sulle fasi della luna. Gli scarti non sono però mai molto significativi e le giornata di festa religiosa si possono articolare più o meno come segue: Ci sono due principali feste religiose; Ramazan (oppure Şeker) Bayramı e Kurban Bayramı.  Ramazan (Ramadan negli altri paesi islamici), il periodo di digiuno diurno (inizia prima dell'alba) che i musulmani sono tenuti a osservare per la durata di un mese. Oltre al digiuno sono bandite anche le relazioni sessuali, bere e fumare. Dopo il tramonto ci si può rifare ampiamente, anche con gli interessi, delle astinenze praticate durante le ore di luce. Gli stranieri che si trovano in Turchia non si preoccupino, troveranno per loro ristoranti e bar disponibili a servire cibi e bevande.  La fine del Ramazan è festeggiata con ŞEKER BAYRAMI (4 giorni), o festa della caramella, perché si risolve in un tripudio di dolci. Per quattro giorni banche, uffici e alcuni negozi restano chiusi, solo i pasticceri fanno tripli turni di lavoro. Esse seguono il calendario lunare islamico il che significa che cadono ogni anno in momenti diversi. Le date delle feste religiose vengono più presto ogni anno 10 giorni a causa della differenza fra l'anno lunare (354 giorni) e l'anno solare (365 giorni).  Il KURBAN BAYRAMI viene festeggiato 70 giorni dopo Seker Bayrami. Ricorda il sacrificio di Abramo che stava per offrire la vita del figlio Isacco a Dio quando questi lo fermò mettendo alla prova la sua fede. La sua importanza nel mondo turco, e in tutto quello musulmano, è assimilabile a quella Natale. Negozi e uffici sono chiusi, i giorni di vacanza sono quattro e ogni nucleo familiare sacrifica un agnello o una capra oppure un vitello o una vacca con i amici e parenti. Anche se non tutta la gente in Turchia è praticante, queste festività religiose sono molto tradizionali e sono diventate essenziali . La gente fa i lotti delle preparazioni nella celebrazione di queste festività come le case di pulizia, shopping, regali di festività di acquisto, nuovi vestiti, trasmettenti le cartoline d'auguri e così via. La maggior parte della popolazione maschile va alle moschee per la preghiera mattutina che è estremamente importante

58


PIATTI TIPICI La Colazione Come prima colazione alla mattina quasi tutti gli alberghi presentano ormai un self-service con ciò che è d'uso mangiare in Turchia prima d'iniziare la giornata:  pomodori (domates) freschi tagliati in  il miele (bal), spicchi,  burro (tereyagi),  cetrioli (salatalik),  uova (yumurta),  pane (ekmek) freschissimo bianco,  olive (zeytin) verdi e nere,  focaccette salate e dolci,  frutta,  yogurt,  fette d'anguria,  fette di formaggio (penir) magro di un  tè (çay) e caffè (kahve), paio di tipi, spesso ottenuto da latte di  latte (sut), capra,  salsiccia (sucuk),  la marmellata (recel),  salame piccante (pastirma). La colazione tradizionale in campagna è una ciotola di mercimek çorbasi (zuppa di lenticchia) o ezogelin çorbasi (zuppa di rizo con le spezie) servito con limone e polvere di chilli. Molti avviano la mattina con un börek o una poça, che le pasticcerie riempono con formaggio, patate o carne che sono vendute anche in un piccolobüfe (bar, café ecc.) o a carrelli per strada. Altri fanno colazione con un semplice simit; sono ottime ciambelline con il buco tempestate di semi di sesamo che si vendono ad ogni angolo di strada. Nei banchetti ambulanti si possono assaggiare il pide, barchette di pastafrolla farcite di uova, formaggio, verdura cotta.

Il Pranzo e La Cena  Lahmacun, le piccole "pizze" con base di carne macinata e salsa di pomodoro  nelle città litoranee, midye tava (le cozze fritte con rizo e pinoli).  Un'altra scelta è il pide, (pizza turca) piatto col vari ingridienti servito ad un pideci o pide salonu (pizzeria turca).  Un'altra specialità di spu ntino èmanti, ravioli ripieni di carne servito con yoghurt, aglio e menta. Un ristorante (lokanta) serve piatti caldi e più sostanziosi, mentre un kebapci è specializzato in carni arrostite. Il meyhane (la taverna), dove servono meze (antipasti feddi e caldi) sorseggiando raki. Tra i Meze (antipasti) più comuni c'è dolma (di solito peperoni ripieni di riso), patlican salata (insalata di melanzana), così come insalate di frutti di mare e pesce sottaceto. I piatti principali serviti nei lokanta includono un numero di piatti vegetali come fagioli verdi o fagioli cotti al forno in salsa di pomodoro, preparati solitamente con carne d'agnello ma si possono trovare anche manzo e pollo.

59


Nicosia

Nicosia (dal greco Leukosia (Λευκωσία), "bianca": la leggenda vuole che Leukosia sia una delle tre sirene che Ulisse incontrò nel suo viaggio, nell'Odissea omerica) è la capitale e la sede del governo della Repubblica di Cipro. Nicosia è la città più popolosa di Cipro ed il centro dell'economia Cipriota. È inoltre l'unica capitale divisa al mondo, con la parte sud greco-cipriota e la parte nord turcocipriota divise dalla Green Line. Nicosia ha un clima caldo subtropicale semi-arido, con estati lunghe, calde e secche. La maggior parte delle precipitazioni si verifica in inverno. Nicosia è stata fondata dai Greci provenienti dalla regione della penisola del Peloponneso. Conosciuta come Ledra o Ledrae nei tempi antichi, la città fu sede dei re de Lusignano dal 1192. Entra a far parte della Repubblica di Venezia nel 1489 e va in mano ai Turchi nel 1571. Nicosia ha subìto un periodo di estrema violenza prima dell'indipendenza e, dopo l'invasione turca del 1974, la parte settentrionale della città è divisa tra Repubblica di Cipro e Repubblica Turca di Cipro del Nord da un confine chiamato “Linea verde” o "linea di Attila".

60


Nicosia oggi è un moderno centro commerciale ed economico. Il centro della città è rappresentato dalla sua zona vecchia, circondata da un muro di cinta veneziano d'arenaria, con un fossato e dei bastioni a forma di cuore. La città mostra ai turisti il suo volto più caratteristico proprio all'interno delle mura, dove si trova ad esempio il quartiere di Laiki Geitonia con le sue case restaurate che ospitano taverne e negozi di artigianato, ristoranti e gallerie. Fate una passeggiata tra gli stretti vicoli del centro storico con i loro balconi sporgenti o sulla bella isola pedonale, con le sue botteghe d'artigianato, i suoi cafè e le sue taverne. Lo stemma di Nicosia, giallo e blu, rappresenta una margherita stilizzata con al centro una colomba. Le frecce sui petali della margherita risalgono alla rappresentazione di Nicosia in una mappa dal veneziano Giacomo (Jacomo) Franco Anche nello stemma di Nicosia Nord (parte turca) sono rappresentate le stesse frecce, ma al centro è rappresentata una fortificazione con la data della fondazione della Repubblica Turca di Cipro del Nord.

Nati a Nicosia…  Christopher Antoniou Pissarides (Nicosia, 20 febbraio 1948) è un economista britannicocipriota, vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 2010. Si è laureato in Economia nel 1971 all'università dell'Essex. Si è successivamente iscritto alla London School of Economics. È titolare della cattedra Norman Sosnow in Economia e direttore del Programma di ricerca sulla macroeconomia al Centro per le Performance Economiche, entrambi posizioni ricoperte presso la London School of Economics.  Christos Mylordos ( cantante ) è nato a Nicosia il 30 aprile 1991. Il 10 settembre 2010, Mylordos ha vinto il concorso di canto del talent show performance e, di conseguenza, ha rappresentato Cipro alla Eurovision Song Contest 2011 in Germania.  Constantinos Charalambidis (Nicosia, 25 luglio 1981) è un calciatore cipriota, centrocampista del Nicosia e della Nazionale di calcio di Cipro. Formatosi nelle giovanili del Nicosia, nel 1997 viene convocato in prima squadra. Con la squadra cipriota in otto anni colleziona 101 presenze e 25 reti, vincendo 2 campionati, 1 Coppa di Cipro e 2 Supercoppe. Charalambidis ha esordito in Nazionale nel 2003.

61


Da vedere 

La piazza Ataturk, situata nella parte nord-occidentale della città, rappresenta il centro vitale della città. Dalla piazza si può percorrere la via principale dove si trova un monastero del XVI secolo perfettamente conservato e che contiene il Museo Turco dove si può ammirare una collezione di cimeli. La parte vecchia della città è molto rinomata dalla presenza della Moschea Semilive, in perfetto stile gotico, costruita sotto il periodo dei Lusingano. Famoso è il Buyuk Hammam, ossia il bagno turco, situato al sud della città.

 La Chiesa di Tripiotis è un ritratto interessante dello stile franco-bizantino. Venne costruita nel 1695 da Archishop Germanos. Da non dimenticare il villaggio diPhikardou, definito un museo all’aperto in quanto conserva intatta le architetture e le lavorazioni in legno del XIX secolo. Il villaggio è raggiungibile percorrendo la strada Makhairas-Ncosia. 

La statua di Makarios III, padre dell'Indipendenza di Cipro nel 1959, si trova davanti all'arcivescovato di Nicosia.  Il palazzo presidenziale, nel sud di Nicosia, è la sede del potere cipriota. Si tratta di un grande e bellissimo palazzo giallo e bianco.

 Il monumento alla libertà di Nicosia è stato eretto nel 1970 per commemorare la lotta e l'indipendenza di Cipro (1955-1959).

62


Ledra Street è al centro della città murata. La

strada è stata storicamente la principale via dello shopping della capitale e le strade adiacenti collegano la parte più vivace della città vecchia con strade strette, boutique, bar e arte-caffetterie. La strada oggi è un monumento storico da solo. Si tratta di circa 1 km di lunghezza e collega la parte sud e nord della città vecchia. Durante la lotta EOKA che va dal 1955-1959, la via ha acquisito il soprannome informale The Murder Mile in riferimento alla violenza che la stessa strada vide durante l’assedio turco. Nel 1963, durante l'epidemia di ostilità tra le comunità greco-cipriota e turca, dopo l'annuncio di modifiche alla Costituzione cipriota, turcociprioti si ritirarono verso la parte settentrionale di Nicosia, che divenne una delle tante enclave dei turco-ciprioti che esistevano in tutta l'isola. Diverse strade che correvano tra la parte settentrionale e meridionale della città, tra cui Ledra Street, sono state bloccate. Durante l'invasione dell'esercito turco di Cipro nel 1974, le truppe turche occuparono Nicosia Nord (così come la parte settentrionale di Cipro). Dopo molti tentativi falliti di accordo di ampia portata tra le due comunità, Ledra Street è stata riaperta il 3 aprile 2008. Ad est di Ledra Street, Faneromeni piazza era il centro di Nicosia prima del 1974. Ospita una serie di edifici storici e monumenti tra cui Chiesa, Scuola e il mausoleo di marmo. Faneromeni church è una chiesa costruita nel 1872 in luogo di un'altra chiesa situata nello stesso sito, costruito con i resti del castello di La Cava e un convento. Ci riposa l'arcivescovo e gli altri vescovi che sono stati giustiziati dagli Ottomani in Piazza Saray durante la rivolta del 1821.   

Le pareti della città vecchia hanno tre porte: la Porta di Kyrenia, per il trasporto verso il nord, la Porta di Famagosta , per il trasporto da Famagosta , Larnaca e Limassol e Karpasia , la Porta di Paphos per il trasporto a ovest e soprattutto verso Paphos . Tutte e tre le porte sono ben conservate.  Le Moschee e le palme conferiscono alla città vecchia un'atmosfera orientaleggiante. Fate una visita alla cattedrale di "Agios loannis" (S. Giovanni), con i suoi affreschi, ed al meraviglioso museo di icone bizantine. Di sera potrete assistere ad un concerto nei pressi del fossato o vedere una mostra nella zona di Porta Famagosta, uno dei tre ingressi originari della città vecchia, che oggi, dopo essere stato restaurato, viene utilizzato come centro culturale.

63


MUSEI

 Il Museo archeologico di Cipro è il principale museo dell’isola e si trova nel centro storico di Nicosia. Sicuramente è una delle prime tappe in città, proprio per capire le radici di questa isola, la sua cultura e la sua civiltà. L’archeologia di Cipro rappresenta una importante testimonianza del passato, il cui valore è riconosciuto da tutto il mondo. I primi allestimenti del Museo archeologico di Cipro risalgono alla fine dell’Ottocento; intorno al 1924, quando si intensificarono i lavori di scavo nell’isola, i manufatti ritrovati, che vanno dalla preistoria al paleocristiano, vennero sistemati nel Museo archeologico a Nicosia. L’allestimento delle collezioni segue un ordine cronologico: dal Neolitico della prima sala si passa all’Età del Bronzo, al periodo Ellenico e Miceneo, Greco-Romano fino al primo periodo Bizantino. Tra i reperti più suggestivi vi sono le bellissime statue votive che risalgono al 600-500 a.C., provenienti dalla costa occidentale di Cipro, la statuetta dell’Afrodite di Soloi e quella di Zeus Keraunios e infine i resti delle tombe dei Re di Salamis. Il Museo Bizantino presenta una ricca galleria di icone della vecchia Cipro. Numerose pitture ad olio, mappe e litiografie.  Il Museo Municipale “Leventis” ripercorre la storia e lo sviluppo sociale di Lefkosia (Nicosia) dal Periodo Calcolitico fino a giorni nostri. Fondato nel 1984, il museo, gestito dal Comune di Lefkosia, prende il nome dal suo donatore, la “Fondazione Anastasios G. Leventis”, che acquistò e restaurò l’immobile. La vasta collezione del museo comprende reperti archeologici, costumi, fotografie, ceramiche d’epoca medievale, carte geografiche, stampe, gioielli e mobili

EVENTI E FESTE In febbraio in tutto il paese si festeggia il Carnevale. Sempre in tutta l’isola di Cipro si celebra la Pasqua greco-ortodossa, la festa più solenne dell’anno, con suggestive processioni a lume di candela, fuochi d’artificio e preparazione di piatti tipici. A Limassol, in agosto, va in scena il Festival del vino, con degustazioni e gastronomia. Il 1° ottobre si festeggia l’Indipendenza di Cipro.

64


PIATTI TIPICI Tra i piatti base della cucina nicoisiana troviamo il montone, l'agnello e il pesce. Tra le specialità di carne troviamo il tavas (stufato di agnello o manzo con pomodori, cipolle e cannella) e lo stifado, uno stufato di agnello o coniglio cucinato con cipolle, vino e aceto. Altri piatti tipici della cucina cipriota sono la spanakopita, lekouperia (foglie di vite ripiene di riso o di carne), le yemista (verdure ripiene cotte al forno), le midye tavasi (cozze pastellate e fritte in olio), i dolmades (foglie di vite ripiene), il pourgouri (grano tritato, cotto a vapore con cipolle fritte), la moussaka e l’hummus. I dolci ricordano la pasticceria turca, tipici dell'isola sono la Kadeifi (torta di miele), l'Halvas (a base di miele). Famosi sono i vini di Cipro tra cui il vino dolce Commandaria, e tra i liquori l'ouzo o raki a base di anice. Trai i prodotti tipici dell'isola ci sono i Fiocchi Sale Marino di Cipro che si presentano in cristalli di un colore bianco luminoso naturale, di forma piramidale, assolutamente privi di qualsiasi additivo artificiale. La sua particolare consistenza gli permette di sciogliersi immediatamente a contatto con il cibo (è molto apprezzato su carne, pesce, verdure e insalate), e la sua intensa sapidità ne consente un uso contenuto.  Sostanziosi e prelibati, i Jau gok sono deliziosi ravioli che tradizionalmente vengono consumati durante i festeggiamenti del Capodanno cinese e fanno principalmente parte della tradizione gastronomica cantonese. Sono preparati e consumati appunto durante questo periodo come auspicio di buona fortuna per l'anno a venire. I Jau gok sono noti anche con altri nomi non ufficiali quali ravioli all'olio, ravioli fritti all'olio, triangoli croccanti, ravioli di Capodanno, ravioli del Capodanno cinese e corni all'olio. La pasta dei ravioli è generalmente costituita di riso glutinoso ammassato, il quale successivamente viene fritto profondamente in un wok, una padella tipicamente cinese di forma semisferica fonda. L’Ayran è una squisita bevanda a base di yogurt, acqua e sale. Un'altra ricetta popolare in alcune regioni comprende foglie di menta finemente tritate e mescolate nell'ayran. L'ayran può essere anche venduto come accompagnamento per kebab, gözleme, banitsa e altre prelibatezze. Negli antipasti Mezè di solito troverete olive gustose, differenti salse come lo tzatziki e l’humus, un cestino di pane fresco, verdure grigliate o marinate; e poi la carne come il souvlaki e il kleftiko, frutta, dessert, caffè e la lista continua. Si può anche prendere un meze a base di pesce, fra cui polipi e calamari. Il meze viene generalmente servito nelle taverne tradizionali Greche, dove si suona musica dal vivo. Un bel modo per provare i sapori veri dell’isola.

65


Tirana

Tirana , è un distretto speciale albanese di 421 286 abitanti, è la capitale della Repubblica di Albania nonché la più grande città dell'Albania. È la città più popolosa e estesa d'Albania. Situata a 41.33°N, 19.82°E, nel distretto e nella prefettura omonima, la sua popolazione è stimata ufficialmente a 421 286 abitanti nel 2011, anche se altre stime con la provincia nel 2008 portano la cifra oltre 1.000.000.. Fondata nel 1614, divenne capitale dell'Albania nel 1920. La città è sede di numerose università ed è il centro della vita politica, economica e culturale del paese Il clima di Tirana è di tipo mediterraneo, con due mesi circa di siccità estiva A Tirana si possono vedere alcuni resti archeologici in diversi siti, tra cui il castello del Palazzo dei Pionieri "Pallati i pioniereve" (oggi residenza della famiglia Zog, regnante sull'Albania dal 1924 al 1939). L'origine del nome è discussa. In molti ritengono che Tiraneum fosse il vecchio nome della città e di conseguenza che il nome odierno derivi da esso. La città venne scelta come capitale temporanea dell'Albania (una scelta di compromesso tra il nord e il sud del paese), dal governo albanese provvisorio stabilito nel Congresso di Lushnjë del gennaio 1920. Nel novembre 1944 vi si insediò il governo comunista di Enver Hoxha.

66


Lo stemma di Tirana si divide in due parti una rossa e una blu .. Nella prima è raffigurata una torre mentre la seconda rappresenta un leone che mantiene una croce .. lo stemma è coronato da una città con tre torri NATI A TIRANA  Olta Boka (Tirana, 4 novembre 1991) è una cantante albanese, che si dedica alla musica pop e folk.Ha vinto il concorso canoro nazionale, chiamato Festivali I Këngës Në RTSH, e ha rappresentato il proprio paese all'Eurofestival del 2008 con la canzone Zemrën E Lamë Peng. E', fino ad ora, la più giovane cantate ad esservi ammessa, insieme ad Lisa Andreas che vi partecipò nel 2004 e Gigliola Cinquetti, che vinse nel 1964. È arrivata in finale al 17º posto.

Fatos Thanas Nano (nato il 16 settembre 1952 a Tirana, Albania) è un politico albanese. E stato primo ministro dell’Albania più volte. Fatos Nano ha riformato l’ideologia anti-revisionista marxistaleninista del Partito del Lavoro d’Albania nel Partito Socialista d’Albania, del quale è stato quindi il fondatore.  Eneida Topi (Tirana, 1973) è una poetessa, scrittrice, giornalista e pittrice italiana di origine albanese.Si è laureata in Filosofia all'Università di Roma "La Sapienza" con una ricerca sul mito originario, l'incesto e l'equivoco freudiano del mito di Edipo. Esperta di letteratura per ragazzi, lavora nel campo della ricerca sull'arte, la filosofia e la psicologia. Scrive narrativa e saggistica. Dal 1997 vive e lavora a Roma.

67


Cosa Vedere 

La Moschea Et'hem Bey, situata proprio nel centro di Tirana è un posto incantevole, soprattutto per chi ama quel tipo di architettura araba. Conquesta chiunque, tanto che ogni anno è meta di un numero crescente di turisti, che scelgono una località insolita come la capitale albanese per i loro viaggi.

 Piazza Skanderbeg è uno dei punti centrali di Tirana. Grandissima e viva, è anche il posto in cui si trovano i migliori hotel della città e i palazzi storici. Una visita alla piazza è piacevole sia durante il giorno sia nelle ore serali, visto che la piazza funge da punto di incontro e di svago di molti giovani universitari che la rendono molto animata.

Lungo Bulevardi Deshmoret e Kombit si possono fare piacevolissime passeggiate pomeridiane in uno degli spazi verdi più belli di tutta l'Albania. Da questo viale si può vedere facilmente tutto il bello di Tirana: palazzi moderni ma anche luoghi storici che rendono questa città romantica e moderna allo stesso tempo. Una cattedrale è la chiesa cristiana più importante di una diocesi, di cui costituisce il centro liturgico e spirituale, e che contiene la cattedra del vescovo diocesano.

68


PIATTI TIPICI Gli antipasti in Albania si chiamano "mzese", il piatto nazionale sono la carne arrosto, il riso pilaf e il tasqebap, un piatto a base di bocconcini di vitello. Normalmente, nella cucina casalinga, i primi e i secondi piatti sono sostituiti da un piatto unico. Si usa molto la carne, in particolare quella di agnello, vitello e maiale A pranzo e a cena verdure varie accompagnate dalla carne, si beve il raki. Nella parte centrale i piatti tradizionali sono Tave Dheu a base di carne e il tave kosi a base di yogurt. Ottimo è il cosiddetto byrek, cucinato in diversi modi, il ripieno può essere a base di verdure, carne o formaggio. Il byrek si può trovare facilmente in vendita nelle bancarelle lungo le strade delle città albanesi. Nelle parte meridionale un piatto tradizionale, usato principalmente per colazione, è il Trahana, a base di yogurt.

Dal latte di capra si ottiene il Kos e vari formaggi. Arance, limoni e fichi sono i frutti più comuni, alcuni tipi di uva e bacche vengono trasformate in bevande fermentate. Le verdure di stagione più comuni sono: cetrioli, cipolle, peperoni, melanzane, zucchine, okra, patate e pomodori. Le carni favorite sono l'agnello, il montone ed il pollo. Il fegato è considerato un cibo prelibato. Le carni sono solitamente cucinate in stufato, con il riso o arrostite. Ci sono poi parecchi tipi di frutta secca quali: noci, mandorle, pinoli, e nocciole. I vari tipi di noci vengono usati come salse o schiacciati con l'aglio. Il pane principale del paese è un pane fatto con mais, piatto e tagliato a pezzi viene mangiato con il formaggio o con il Kos. L'olio di oliva è l'olio maggiormente usato, sia come condimento che per cucinare. I dessert albanesi sono molto ricchi e dolci, fatti con sciroppi e noci. Alcuni dei più comuni dolci tradizionali sono la baklava, il kadaif, l'hallva e il ballokume. Il pasto principale è il pranzo che viene accompagnato da insalate e verdura fresca. Alcune specialità Albanesi includono: Fërgesë di Tirana, un piatto con vitello, formaggio Feta, cipolle e spezie Qofte Te Ferguara, polpette d'agnello, manzo o pollo fritto Tave Kosi, agnello al forno con salsa allo yoghurt Kadaif Gjelle Me Arra, vitello o pollo con noci.

69


Skopje

Skopje (dal greco torre d’osservazione) è la capitale e la città più popolosa della Repubblica di Macedonia, con 668.518 abitanti. Con più di un quarto della popolazione del paese, è il centro politico, culturale, economico ed accademico della nazione. La città vive un clima subtropicale umido. Le precipitazioni sono relativamente poche. Le estati sono lunghe, calde e umide, mentre gli inverni sono brevi, relativamente freddi e umidi. Le nevicate sono comuni nel periodo invernale, ma l'accumulo di neve pesante è raro e il manto nevoso dura solo per pochi giorni. In estate, le temperature sono generalmente al di sopra 31 ° C (88 ° F) e talvolta sopra 40 ° C (104 ° F) . In primavera e in autunno, la gamma di temperature di 15-24 ° C (59-75 ° F) Skopje ebbe origine da un insediamento, Scupi, conquistato dai Romani e centro importante prima della Dardania e poi della Mesia. Per la sua posizione strategica sotto Augusto fu sede di una fortezza legionaria. Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Skopje cadde sotto il dominio bizantino e a Tauresio, a 20 chilometri dalla città, nacque Giustiniano, uno degli imperatori che resero grande Costantinopoli. Proprio sotto il suo dominio Scupi venne devastata da un terremoto, nel 518. L'imperatore, allora, ordinò la ricostruzione della città che venne ribattezzata Justiniana. Con l'arrivo dei Bulgari nell'area balcanica, iniziò una lotta secolare tra i bizantini e i nuovi venuti. Nel 972 cadde in mano bulgara e sotto il regno di Samuele divenne capitale del breve Primo Impero bulgaro, ma già nel 1018 tornò sotto il governo di Costantinopoli. Nel 1282 Stefano Uroš II Milutin entrò a Skopje e nel 1346 Stefano Dusan, che aveva fatto la città capitale del suo regno vi si proclamò zar. Nel 1392 i Turchi Ottomani conquistarono la città, che ribattezzarono Üskub: iniziò una dominazione lunga 520 anni, che lasciò un'impronta indelebile. Furono costruite importanti infrastrutture, tra cui il ponte sul Vardar, si aprirono alberghi, si innalzarono moschee e minareti. Skopje divenne una città cosmopolita, e proprio per questo motivo molti ebrei in fuga dalla Spagna si trasferirono qui; la popolazione raddoppiò e nonostante nel 1555 un terremoto l'avesse colpita, la città risorse rapidamente.

70


Skopje è nota a livello internazionale per essere il luogo di nascita di madre Teresa, e costei sarebbe orgogliosa dell’atteggiamento ospitale e accogliente che gli abitanti della città dimostrano ai visitatori. Malgrado i recenti problemi dei Balcani, Skopje si è rivelata una città eccitante e stimolante da esplorare, e si sta caratterizzando come una destinazione turistica interessante. Lo stemma di Skopje fu adottato negli anni ’50 e ufficializzato nel 1997. Esso rappresenta i simboli della città: il fiume Vardar, la fortezza, il ponte di pietra e la montagna Šar . Nati a Skopje… 

Vlatko Ilievski (cantante) è nato il 2 Luglio 1985. All'età di 12 anni ha incominciato a suonare la chitarra ed a suonare in qualche gruppo periferico di Skopje. Nel 2000, è entrato a far parte del gruppo Морал con cui ha inciso un album nel 2003. Nel 2007 ha iniziato la sua carriera da solista. Milčo Mančevski (regista) è nato il 18 ottobre 1959. Il suo film più famoso, Prima della pioggia, vinse il Leone d'oro nel 1994 ad ex aequo con il film taiwanese Vive L'Amour.

 Blagoj Nacoski (tenore), nato il 18 maggio 1979, è un tenore macedone. È il cantante lirico più affermato a livello internazionale, e probabilmente il migliore tenore macedone di tutti i tempi. 

Asmir Kolašinac (atleta) è nato il 15 ottobre 1984 ed è specializzato nel getto del peso del quale è campione europeo indoor in carica.

71


UNA MATITA NELLE MANI DI DIO Gonxha (Agnese) Bojaxhiu, la futura Madre Teresa, è nata il 26 agosto 1910 a Skopje. Fin da piccola riceve un'educazione fortemente cattolica dato che la sua famiglia era profondamente legata alla religione cristiana. Già verso il 1928, Gonxha sente di essere attratta verso la vita religiosa. Presa dunque l’inevitabile decisione, è accolta a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto, la cui Regola si ispira al tipo di spiritualità indicato negli "Esercizi spirituali" di Sant'Ignazio di Loyola. Ed è proprio grazie alle meditazioni sviluppate sulle pagine del santo spagnolo che Madre Teresa matura il sentimento di voler «aiutare tutti gli uomini». Gonxha è attirata irresistibilmente dalle missioni. La Superiora la manda quindi in India, dove ha inizio il suo noviziato. Il 25 maggio 1931 pronuncia i voti religiosi e assume da quel momento il nome di Suor Teresa, in onore di Santa Teresa di Lisieux. Per terminare gli studi, viene mandata, nel 1935, presso l'Istituto di Calcutta, capitale sovrappopolata ed insalubre del Bengala. Lì, si ritrova a dover confrontarsi di colpo con la realtà della miseria più nera, ad un livello tale che la lascia sconvolta. Di fatto tutta una popolazione nasce, vive e muore sui marciapiedi; il loro tetto, se va bene, è costituito dal sedile di una panchina, dall'angolo di un portone, da un carretto abbandonato. Altri invece hanno solo alcuni giornali o cartoni. La metà dei bambini muore appena nata, i loro cadaveri gettati in una pattumiera o in un canale di scolo. A partire dal 1949, sempre più numerose sono le giovani che vanno a condividere la vita di Madre Teresa. Quest'ultima, però, le mette a lungo alla prova, prima di riceverle. Nell'autunno del 1950, Papa Pio XII autorizza ufficialmente la nuova istituzione, denominata "Congregazione delle Missionarie della Carità". Nel 1954 Madre Teresa crea il "Centro di speranza e di vita" per accogliere i bambini abbandonati. In realtà, quelli che vengono portati lì, avvolti in stracci o addirittura in pezzi di carta, non hanno che poca speranza di vivere. Ricevono allora semplicemente il battesimo per poter essere accolti, secondo la dottrina cattolica, fra le anime del Paradiso. Molti di quelli che riescono a riaversi, saranno adottati da famiglie di tutti i paesi. Nel marzo del 1968, Paolo VI chiede a Madre Teresa di aprire una casa a Roma. Dopo aver visitato i sobborghi della città ed aver constatato che la miseria materiale e morale esiste anche nei paesi "sviluppati", essa accetta.

Nel 1979 le viene assegnato il riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Pace. Madre Teresa chiede che i 6.000 dollari del premio vengano destinati ai bisognosi di Calcutta, che con tale somma possono ottenere aiuti per un anno intero.

72


Da vedere… MONUMENTI ED EDIFICI STORICI  La Fortezza Kale si trova nella zona antica di Skopje, nella parte più alta della città, affacciata sul fiume Vardar. La prima costruzione del forte risale al VI secolo ad opera dei Bizantini, con blocchi di pietra e marmo che secondo gli archeologi provengono dalla decaduta città di Skupi che sorgeva nei pressi. A causa della sua posizione strategica, il castello fu costruito, distrutto e ricostruito più volte da diversi conquistatori. Oggi Kale è uno dei luoghi turistici più belli di Skopje e offre una fantastica vista della città e delle vicinanze; in estate ospita anche spettacoli teatrali all’aperto. 

L’Antico Bazar ottomano, Stara Čaršija è il cuore più antico di Skopje, l’antico mercato ottomano che conserva perfettamente un esempio di architettura urbana turco-ottomana nei Balcani. È diventato uno dei luoghi più trendy della capitale macedone grazie ai caffè dall’atmosfera unica, ma anche per le botteghe artigiane di tessuti, oggetti in legno, oro e vario artigianato locale.

 La Moschea Mustafa Pasha, costruita nel 1492 dal visir del sultano Selim I, Mustafa Pasha appunto, ha un interno molto decorato e una bella torre del minareto.  Il Ponte di pietra sul fiume Vardar, costruito nel XV secolo durante il regno di Mehemet II il Conquistatore, contribuì al passaggio delle carovane di viaggiatori ed è uno dei luoghi più emblematici di Skopje.  La Croce del Millennio, in prossimità della città sul monte Vodno, è stata costruita nel 2002 per commemorare i due millenni di cristianesimo e con i suoi 77 metri di altezza è considerata la più grande croce del mondo.

73


La piazza Macedonia è molto pulita, fiancheggiata da caffè, ristoranti, bar, negozi e posti a sedere. In questo periodo essa è stata ristrutturata ed è stata anche agggiunta una colossale statua di Alessandro Magno.

MUSEI  La vasta collezione del Museo di Arte Contemporanea si divide in due sezioni: Internazionale e Nazionale. Quella Internazionale riguarda l'arte moderna nei vari angoli del mondo. La collezione Nazionale vi permetterà invece di capire lo sviluppo dell'Arte Moderna e Contempranea in Macedonia e le sue caratteristiche specifiche.

Il Museo Macedone di Storia Naturale fondato nell'ottobre 1926, continua l'iniziativa di un biologo, il Dott. Stanko Karaman. Il museo raccoglie, studia e mette in mostra il tesoro naturale della Macedonia.

74


 ll Museo archeologico comprende preziose opere dell'antichità romana, ellenica e dell'epoca bizantina, scoperte durante gli scavi di Stobi e di Heraclea Lyncestis.

EVENTI E FESTE  Tra le feste più importanti ricordiamo: il 2 agosto si festeggia a Skopje la Festa Nazionale “Ilinden” o Giorno della Ribellione del 1903.  In tutta la Macedonia il 7 gennaio si celebra il Natale ortodosso; il 'Vecchio Nuovo Anno' si festeggia la notte del 13 gennaio; l'8 settembre il Giorno della Repubblica; e l'11 ottobre, il Giorno dei Partigiani.  Il Festival di Cinedays europeo si tiene ogni anno a Skopje di solito circa nella metà di novembre. È una festa che celebra la diversità del cinema europeo. L'attenzione dei centri programma del Festival per la promozione e la proiezione della cinematografia europea, così come la scoperta di autori europei giovani e di talento. È ormai tradizione del festival di aprire e chiudere con i migliori film del Festival di Cannes e il Festival di Berlino.

PIATTI TIPICI Se avete intenzione di cominciare la vostra giornata con buon gusto, il bougatsa è proprio quello che fa per voi: tipico dolce della tradizione culinaria greca e turca, il bougatsa è l'ideale per una colazione golosa e prelibata: composta da un ripieno di crema pasticcera, o alternativamente in versione salata da formaggio o carne macinata tra due strati di pasta fillo è in grado di deliziare i palati più esigenti.

75


Sofia

Sofia( dal sostantivo sophìa, che significa "sapienza") è la capitale e la maggiore città della Bulgaria, fondata da Filippo Buono nel 1314 D. C.. È il principale centro amministrativo, industriale, culturale (è sede universitaria) e dei trasporti di tutto il paese. Con una popolazione di quasi 1.300.000 abitanti, a cui se ne aggiungono altrettanti considerando l'area metropolitana,è anche la città più estesa e densamente popolata della repubblica di Bulgaria. Sofia ha un clima continentale moderato con notevoli escursioni termiche. Il mese più caldo è agosto, mentre il più freddo è gennaio. Al 1936 la temperatura media era di +10.0 °C e da allora si è alzata di +0.5 °C.[3] La città riceve circa 650 mm di precipitazioni con un massimo d'estate ed un minimo d'inverno. Ci sono molti giorni piovosi in primavera ed in estate. Fondata nel VII secolo a.C., Sofia è la terza capitale più antica d'Europa (dopo Atene e Roma). Ha avuto molti nomi nel corso della sua storia e i resti della città antica sono visibili ancor oggi. Sofia fu in origine un insediamento dei Traci chiamato Serdica o Sardica. Venne conquistata da Roma nel 29 a.C. e divenne la capitale della provincia romana della Dacia Mediterranea. Venne distrutta dagli Unni nel 447. La città fu ricostruita dall'imperatore bizantino Giustiniano I e ribattezzata Triadiza. Nota come Sredec (СРѢДЄЦЪ) sotto i Bulgari, venne rinominata Sofia (che significa "saggezza" in greco) nel 1376. Sofia venne conquistata dall'Impero Ottomano nel 1382 e divenne la capitale della provincia turca di Rumelia. Nuovamente conquistata dai Russi nel 1878, divenne la capitale della Bulgaria indipendente nel 1879. Durante la seconda guerra mondiale i Russi occuparono Sofia e la Bulgaria, deponendo il governo filo-tedesco.

76


Nello stemma, in alto a sinistra è raffigurato un volto di donna con una corona turrita, che sta a rappresentare in sembianze umane la città romana di Serdica. L'immagine è tratta da un'antica moneta romana.in alto a destra è raffigurata la chiesa di Santa Sofia, da cui la città prende il nome da non confondere con la S.Sofia martire romana (vedi anche approfondimento sull'origine del nome della città di Sofia) in basso a sinistra i monti Vitosha, alle cui pendici la città sorge in basso a destra una statua di Apollo, dio greco delle arti e della medicina, a rappresentare (con estrema fantasia) le sorgenti curative della zona e la lunga tradizione medica della città NATI A SOFIA 

Teodora Rumenova Andreeva la sua carriera musicale iniziò con il supporto del suo produttore Lyusi Ilarionov. La sua prima canzone fu “Kato nepoznat”, realizzata nel giugno 2006, e un mese più tardi arrvò il suo primo video musicale.  Aleksand'r Petkov Delčev , nato a Sofia il 15 luglio 1971, è uno scacchista bulgaro, Grande Maestro.Vinse il campionato bulgaro nel 1994, 1996 e 2001.Ha partecipato con la Bulgaria a sei olimpiadi degli scacchi, col risultato complessivo di +27 =26 –9 (64,5%).Vinse la medaglia d'argento individuale alle olimpiadi di Dresda 2008.  Albena Denkova, nata a Sofia il 3 dicembre 1974, è una danzatrice su ghiaccio bulgara, detentrice di due (nel 2006 e 2007) Campionati del Mondo di danza su ghiaccio, in coppia con Maxim Stavis

77


Cosa Vedere La Cattedrale ortodossa di Aleksandar Nevski, edificata in stile neo-bizantino a partire dal 1882, rappresenta una delle principali attrazioni della capitale bulgara Sofia. Contando anche il campanile, che accoglie ben dodici campane, l’edificio religioso è alto più di 50 metri. L’interno, che può accogliere 5 mila persone, presenta notevoli decorazioni architettoniche e scultoree in alabastro e ospita un’interessante raccolta di icone.

La Chiesa di Boyana a Sofia è una chiesa davvero molto interessante per gli splendidi affreschi che contiene e per la sua splendida architettura. Inoltre è immersa nel verde in un bellissimo piccolo parco. Merita di essere Patrimonio dell'Umano

I Bagni minerali di Sofia sono dei bagni pubblici di antichissima tradizione (si dice che la prima costruzione risalga al Cinquecento): oggi sono una delle attrazioni più celebri della città, frequentate da bulgari e da turisti stranieri (soprattutto austriaci e tedeschi).

78


La chiesa di San Giorgio è una chiesa a pianta circolare di epoca paleocristiana. Costruita in laterizio rosso, è considerata il più antico edificio della capitale bulgara. Fu costruita nel IV secolo e venne decorata con affreschi nel X secolo e poi ancora nel XII secolo. Durante il periodo ottomano fu convertita in moschea. Oggi è un museo, e si trova circondata dai resti dell'antica Serdica e da un albergo. Degli affreschi di 22 profeti, risalenti al XII-XIV secolo, ricoprono la cupola.

Risalite dunque: sarete di fronte ai magazzini Zum, un centro commerciale molto alla moda (che ricorda, per qualità dei negozi, la Rinascente di Milano) e quindi anche parecchio costoso; da lì, pochi passi e giungerete all’ottomana moschea di Banya Bashi,

La Galleria d'Arte Nazionale di Sofia, ex residenza del re Boris III, ospita importanti mostre e pezzi d'arte realizzati dal medioevo ad oggi. Ospita anche il museo Etnografico.

79


MUSEI Il Museo dell'Uomo e della Terra a Sofia Fondato nel 1986 il museo presenta gli oggetti suddivisi in sei sezioni tra le quali cristalli giganti, minerali della Terra, minerali industriali e gemme.

Il Museo Etnografico espone costumi popolari, stoffe, gioielli, sculture di legno e lavori in ferro battuto

Il Museo Nazionale di Storia racconta la storia della Bulgaria dall’antichità a oggi. Tra i tesori del museo ci sono ori, argenti e ceramiche medievali, opere religiose e reperti archeologici.

80


PIATTI TIPICI Tra i piatti tipici si trovano i fagioli bianchi, il cavolo, le zuppe, i piatti di carne di maiale o agnello ed il famoso yogurt.Tra i primi piatti troviamo il Tarator è una zuppa fredda di yogurt battuto con acqua, cetrioli, prezzemolo o finocchio, noci macinate, sciupo ed olio; un'altra delle zuppe più popolari è la Shkembe Chorba, a base di budella di agnello o di maiale, condita con aceto ed aglio; la Musaka tipicamente bulgara con patate e carne macinata Come contorni è famosa la Shopska Salata preparata con pomodoro, cetriolo, peperone arrosto e formaggio bianco grattato, in alternativa abbiamo la Kiopolu, di origine vegetariana di melanzane, peperoni e pomodori. Tra i secondi, abbiamo la Kebapcheta, polpette di di carne di vacca e maiale molto condite e fatte alla griglia; Shishcheta fatta con carne di vacca o maiale e con molta cipolla. Tra i formaggi, esistono due classi: il bersaglio e il kashkaval. Per quanto riguarda i dolci, essi hanno sapore e aspetto orientale, preparati in sciroppo e molto dolci, come il Baklava, il Kadaif, il Banitza (torta di pasta sfoglia con ripieno di formaggio) Tra gli aperitivi più popolari abbiamo lo Slivova (acquavite di prugna), Grozdova (acquavite di uva), Kaisieva (di albicocca) ed il Mastika (anice).

81


Sarajevo

Sarajevo (dal turco antico saraj, “posto, tappa, palazzo è la capitale e la più grande città della Bosnia ed Erzegovina. È situata qualche chilometro ad est della sorgente del fiume Bosna ed è divisa in due parti dal piccolo fiume Miljacka. Sarajevo è posta tra due fasce climatiche: quella dell'europa centrale a nord e quella mediterranea a sud. La temperatura media è di 9,5 °C, con gennaio come mese più freddo (- 1,3 °C) e luglio come quello più caldo (19,1 °C). La città è spesso leggermente coperta da nubi, con una media del 59% di cielo coperto. Il mese più nuvoloso è dicembre, mentre quello più chiaro è agosto. Sarajevo è stata continuamente abitata dall'Età della pietra. Una città romana ("Aquae Sulphurae" ) sorgeva nell'antichità al posto dell’attuale città. Durante i primi anni del Medioevo Sarajevo non era altro che un insieme di villaggi raggruppati attorno ad uno spazio per il mercato e ad una fortezza chiamata Vrhbosna. Nel 1461 il primo governatore Ottomano in Bosnia, Isa-beg Ishakovic, trasformò il raggruppamento di villaggi in una città e in una capitale, costruendo degli edifici. Tradizionalmente è questa la data di fondazione della città. La città è oggi tristemente conosciuta principalmente come scenario dell'attentato all'arciduca austriaco Francesco Ferdinando e per la guerra di Bosnia.

82


LA GERUSALEMME DEI BALCANI Sarajevo è un’affascinante città dove l’oriente e l’occidente si incontrano. Sarajevo è famosa per essere la città delle quattro religioni, il suo soprannome “la Gerusalemme dei Balcani” e i suoi monumenti ne sono la testimonianza. A Sarajevo convivono una accanto all’altra le chiese cristiane e le sinagoghe, le moschee e le chiese ortodosse. Sarajevo è famosa anche per i suoi storici ponti sul fiume Miljacka e per i suoi importanti festival, frequentatissimi e di ogni genere, dalla musica al teatro e al cinema. Sullo stemma, i due triangoli verdi richiamano le montagne che circondano Sarajevo; tra di essi la stella rossa del socialismo. La struttura centrale rossa rappresenta un tratto delle fortificazioni della città. Il ponte raffigurato in bianco su verde in punta allo scudo è lo storico Ponte Latino (Latinska ćuprija) sulla Milgiacca, il più antico della città, costruito nel secolo XVI, che fu teatro dell'attentato all'arciduca Francesco Ferdinando (1914). Sono visibili i tre archi principali (in tutto sono quattro) con i caratteristici "occhi" praticati nel paramento.

Nati a Sarajevo… 

Goran Bregovic (compositore) nasce a Sarajevo il 22 marzo 1950 da madre serba e padre croato, membro appartenente all'esercito popolare jugoslavo. I genitori divorziano e va vivere assieme alla madre nella zona della sua città di predominanza musulmana, entrando così in contatto con le tre culture e nazionalità.

83


Da visitare MONUMENTI ED EDIFICI STORICI Sarajevo è una città reattiva e creativa, infatti nonostante il lungo assedio e gli anni di distruzione, finita la morsa militare ha iniziato la ricostruzione. Tantissimi sono i luoghi di interesse storico che si possono visitare a Sarajevo.  La Fontana Sebilj è il simbolo di Sarajevo. Situata al centro di Baščaršija, il brulicante quartiere turco, questa fontana di acqua potabile è stata progettata nel 1891, sotto il protettorato austro-ungarico, ha una forma vagamente orientale e ricorda una sorta di gazebo. L'attuale struttura porta la firma dell'architetto ceco Alexander Wittek che ha voluto realizzare per questa piazza una moderna interpretazione delle fontane ottomane. Durante il periodo di ristrutturazione della città, prima delle Olimpiadi del 1984, fu riposizionata un po' più a nord e sistemata su qualche gradino, per rialzarla rispetto alla piazza. 

La Moschea dell’Imperatore-Careva Dzamija, conosciuta semplicemente come Moschea dell'Imperatore, è la moschea più grande e antica di Sarajevo e costituisce uno dei monumenti dedicati all’Islam e testimonianza del periodo ottomano nei Balcani. Il minareto a pianta ottagonale è considerato uno dei più belli della BosniaErzegovina. Il bagno turco originale venne distrutto alla fine dell’Ottocento, l'architetto Vancaš si occupò della riprogettazione dei nuovi bagni, che sono sopravvissuti alla guerra del 1992-95. Nel sepolcreto pare sia conservata la tomba di Isa Beg. I porticati sono costituiti da archi sormontati da piccole cupole.

 L’antica Sinagoga Sefardita di Sarajevo si eleva su tre, differenti livelli, alla base dei quali si trova il pulpito da dove il rabbino capo guida le funzioni. Nonostante, nel 2004, il tempio si stato riaperto al culto, l’edificio è utilizzato soprattutto durante le celebrazioni del capodanno ebraico. Normalmente, infatti, i locali della Sinagoga ospitano quelli del Museo Ebraico.

84


Casa Svrzo è una vecchia casa che è stata costruita quando l’Impero Ottomano governava la zona. Si tratta di un ramo del Museo di Sarajevo. E la tipica abitazione per gli uomini, le donne, e i servi. La casa è in condizioni estremamente buone, è costruita interamente in legno, un metodo di costruzione non comunemente usato nella regione in tempi moderni. E 'aperto al pubblico per l'auto-visite guidate e dispone di opuscoli e informazioni in più lingue.

 Bijela Tabija (La Fortezza Bianca) è una vecchia fortezza che domina il centro storico di Sarajevo. Bijela Tabija è una parte sporgente del muro di quello che era storicamente conosciuta come la Città Vecchia, e domina la orientale, l'ingresso naturale a Sarajevo. E 'costruito in pietra ed è destinata ad ospitare una pistola-equipaggio e un deposito di munizioni. Le sue pareti spesse hanno aperture per i cannoni.

La torre dell’orologio fu costruita diverse volte nel corso dei secoli e l'ultimo intervento risale al periodo austriaco, mentre il meccanismo dell'orologio è di fattura inglese. La funzione della torre è quella di ricordare agli indaffarati mercanti e cittadini le cinque ore quotidiane di preghiera. Secondo la tradizione del calendario islamico, il nuovo giorno comincia nel momento del tramonto. Ogni giorno, quindi, è necessario apportare qualche modifica all'ora, a causa dell'allungarsi delle giornate e delle ore di luce fino al tramonto. Per questo motivo, accanto alla torre, c'è anche uno strumento di misurazione del tempo  Il Ponte Latino è uno storico ponte ottomano che attraversa il fiume Miljacka. La parte settentrionale del ponte fu scena dell'attentato di Sarajevo del 1914 in cui venne ucciso assieme alla moglie dal giovane studente Gavrilo Princip l'erede al trono di Austria e Ungheria l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este. L'episodio costituì il pretesto della prima guerra mondiale.

85


MUSEI 

La Galleria Paleta offre esibizioni di artisti classici e contemporanei e una mostra permanente dei classici bosniaci. Numerosi eventi culturali organizzati durante l'arco dell'anno.

 Il Museo Nazionale è stato fondato il 1888 ed è il più vecchio tra le istituzioni scientifiche d'Occidente. Il museo presenta una vasta gamma di sezioni culturali compresa l'archeologia, la storia di arte, l'etnologia, la geografia, la storia e la storia naturale.

FESTIVAL TEATRALI 

Il TEATARFEST è un punto d'incontro internazionale dei gruppi teatrali che esprimono la forma del loro teatro. Permette agli artisti di scambiare le loro esperienze teatrali che, per molti versi, possono arricchire le creazioni artistiche degli altri. L'obiettivo di TEATARFEST è quello di incoraggiare progetti creativi e alternativi, ricercando la regia, l'esecuzione, la parola, i movimenti, i costumi, la musica e altri elementi importanti di espressioni teatrali.  Il Festival Internazionale del Teatro MESS ospita spettacoli di teatri e gruppi di danza moderna provenienti da tutta l’Europa. LIVE MUSIC  Il Festival Internazionale Zetra ospita ogni anno i più bravi e famosi artisti di musica classica.  Il Festival Internazionale Jazz-Fest di Sarajevo sta avendo sempre più successo di pubblico grazie alla partecipazione di grandi artisti di livello mondiale.

86


DANZA Il Festival Internazionale di Danze Popolari riunisce a Sarajevo i gruppi folcloristici provenienti da tutto il mondo. CINEMA 

Il Sarajevo Film Festival è il più importante festival cinematografico dell’area balcanica e non solo, ogni anno numerosi attori e vip vi partecipano.

PIATTI TIPICI La cucina che si può gustare a Sarajevo è una cucina che presenta delle enormi affinità con quella orientale e turca. La presenza ottomana ha lasciato un’eredità molto marcata nelle ricette, infatti in qualsiasi dei molti locali che dalla fine della guerra civile hanno ricominciato a lavorare, si possono trovare carni grigliate da mangiare seduti o dentro il pane arabo accompagnate da insalata o patate. I piatti principali sono: 

Il Ćevápčići è un salsicciotto di carne bovina e ovina tritata a cui vengono aggiunte particolari spezie che gli conferiscono un sapore unico al mondo. La ricetta del Ćevápčići è segreta. Viene realizzato da pochissime macellerie specializzate di Sarajevo che poi lo vendono alle Ćevabdžínica dove avviene la cottura e la preparazione del piatto.  La Pljeskávica (pronuncia: pliescáviza) assomiglia ad un grande hamburger e viene servita sempre dentro al sámun. Le parole Mala e Vèlika indicano le dimensioni della Pljeskávica, rispettivamente piccola o grande.  Il Súdžukice (pronuncia: súggiuchize) invece è una salsiccia, arrostita sempre su pietra, e servita in Mala Pórcija, porzione piccola (3 salsicce) o Vèlika Pórcija, porzione grande (5 salsicce). Il contorno di insalata o jogurt è a scelta. la Pita, una sottilissima pasta arrotolata ripiena di carne o verdure. Viene preparata dentro a dei grandi tegami, solitamente rotondi, che vengono chiusi con un apposito coperchio e ricoperti da una montagnetta di brace ardente. E' servita caldissima con jogurt o Kíselo Mlijèko uno jogurt casalingo, spalmato sullo stesso piatto.

 Il Sámun (Chiamato anche Sómun) rotondo e sottile, è il pane che viene usato nei giorni del Ramadan. Assomiglia vagamente al cosiddetto "pane arabo" anche se la preparazione è diversa

87


Belgrado

Belgrado, da Beograd (in cirillico Бeoгpaд, letteralmente “città bianca”) è la capitale della Repubblica di Serbia. Si trova nella provincia della Serbia centrale, nel punto di confluenza tra i fiumi Sava e Danubio, dove il territorio della Penisola Balcanica incontra la Pannonia. Belgrado gode di un moderato tiepido clima continentale. La temperatura media annua è di 11,7 °C: la più calda è quella di luglio (22,1 °C). Annualmente, le precipitazioni ammontano a 700 mm di pioggia. I mesi con più ore di luce sono luglio e agosto, con circa 10 ore di sole, mentre i mesi con meno ore di sole sono dicembre e gennaio, che ne hanno solo 2 al giorno. Belgrado fu fondata nel IV secolo a.C. da popolazioni celtiche (i Singa) lungo la confluenza del fiume Sava col Danubio, e prosperò immediatamente come centro commerciale tra i traffici fra Oriente ed Occidente. I romani fecero di questo insediamento (che chiamarono Singidum) a partire dal I secolo d.C. un importante bastione difensivo nella catena di fortificazioni lungo il Danubio. Con l’arrivo delle popolazioni barbare Belgrado conobbe una lunga serie di dominazioni differenti: Ostrogoti, Gepidi, Avari e infine Slavi, che le diedero l’attuale nome di “Beograd” (città bianca) nell’XI secolo. Fu conquistata dagli Ottomani nel 1521, dai quali ottenne l’indipendenza soltanto nel 1830. Nel 1918 divenne capitale del Regno di Jugoslavia e nel 1944 capitale della Repubblica di Jugoslavia. Attualmente Belgrado è soltanto la capitale della Repubblica di Serbia, in seguito agli sconvolgimenti politici che hanno dissolto la vecchia Federazione Jugoslava.

88


LA CITTÀ BIANCA Belgrado. La “Città Bianca”, questo significa il suo nome. Non è più questa però l’impressione che si ha camminando tra i suoi palazzi, osservando il panorama dall’alto della Fortezza cittadina o facendo jogging lungo il Danubio. Dopo la fine delle guerre Jugoslave e i numerosi bombardamenti che hanno portato al parziale danneggiamento della città, un nuovo scontro sembra aver preso vita nel territorio. E’ quello che contrappone la ricostruzione sregolata delle case e degli edifici al mantenimento delle magnifiche zone verdi della capitale serba. Lo stemma attuale di Belgrado fu disegnato nel 1931 dal pittore Đorđe Andrejević - Kun. Rappresenta una fortificazione con mura bianche a simboleggiare la città, con le porte delle mura aperte ad indicarne la vocazione commerciale, e le torri che ne rappresentano la sovranità. Al di sotto della fortificazione, due linee bianche ondulate rappresentano i due fiumi (la Sava e il Danubio) lungo le cui sponde Belgrado sorge. Una gialla trireme romana rappresenta l'antichità di Belgrado. I colori dello stemma, oltre al bianco, sono il rosso che simbolegga le sofferenze alle quali la città è stata sottoposta durante tutta la sua storia e il blu, simbolo di fiducia e speranza per il futuro. Bianco, blu e rosso sono i colori tipici della Serbia.

Nati a Belgrado… 

Novak Djokovic (tennista) nasce il 22 maggio del 1987. Tennista di grande talento, già apprezzato e atteso sin dagli esordi della sua carriera, il 4 luglio del 2011 è diventato il numero uno al mondo nella classifica mondiale ATP, succedendo allo spagnolo Rafael Nadal. Vojislav Kostunica (politico), nato il 24 marzo 1944, è il leader dei serbi moderati, colui che ha promesso una unione più stretta fra Serbia e Montenegro e il ritorno del Kosovo sotto la sovranità della Federazione Jugoslava dopo le scorribande politiche del macellaio Slobodan Milosevic. Ha trascorso un'infanzia difficile e disagiata, a causa soprattutto dell'impegno politico del padre, il quale dopo la seconda guerra mondiale entrò in conflitto con il regime comunista venendo conseguentemente estromesso dalle sue funzioni professionali.

89


Da Visitare Belgrado è una città moderna, centro della vita politica e culturale del Paese, ricca di teatri, gallerie d’arte, musei, con belle spiagge sulle rive dei Fiumi Sava e Danubio e grandi Parchi immersi nella natura.

MONUMENTI ED EDIFICI STORICI  Il Palazzo Reale di Belgrado venne costruito tra il 1924 e il 1929 come residenza del Re Alessandro I di Juogoslavia Karagiorgevic e attualmente è ancora la dimora del principe ereditario Alessandro II e della sua famiglia. Ha l’aspetto di una raffinata dimora, l’edificio venne progettato in stile storicista serbo-bizantino dall’architetto Živojin Nikolic e con la collaborazione dei russi Nikolai Krasnov e Viktor Lukomsky. Intorno alla villa terrazze, giardini e padiglioni completano la poeticità di questo luogo che è aperto al pubblico per visite.

 Il palazzo del parlamento è situato nel centro di Belgrado, nella piazza intitolata a Nikola Pašić, di fronte al Parco dei Pionieri. La sua struttura è riprodotta anche nella banconota da 500 dinari serbi. L'inizio dei lavori per la sua costruzione risalgono al 1907, su disegno originale di Konstantin Jovanović del 1891, a cui vennero apportate delle modifiche da Jovan Ilkić.. Gli eventi della prima guerra mondiale ne ritardarono il completamento, mentre i piani originali andarono perduti: questi vennero in parte recuperati e adattati dal figlio di Ilkić, Pavle. Gli interni furono disegnati da Nikolaj Krasnov. Una scultura di Toma Rosandić, Igrali se konji vrani (Cavalcando il cavallo nero), venne posta di fronte al palazzo nel 1939. La Chiesa di San Marco è una chiesa ortodossa costruita nel 1940 sul luogo ove sorgeva un’altra chiesa fatta di legno. L'esterno della chiesa si integra perfettamente col parco Tašmajdan, all'interno del quale si trova. L'interno è a croce greca con tre navate suddivise da due monumentali colonne per lato. All'intersezione dei bracci, si eleva la cupola a pianta circolare ancora priva degli affreschi. Gli altari laterali sono dedicati alla Natività di Gesù (altare di sinistra) e alla Trasfigurazione (altare di destra). Nella chiesa vi sono due illustri sepolcri: quello dell'imperatore serbo Stefano Uroš IV Dušan, realizzato nel 1927 da Dragomir Tadić e situato lungo la parete sud, e quello del patriarca Herman lungo la parete nord.

90


Il Tempio di San Sava è la più grande chiesa ortodossa al mondo ed uno dei più imponenti edifici di Belgrado. Costruito nella municipalità di Vračar alla sommità dell'altopiano omonimo, con la sua mole domina la città. È l'ultimo di una serie di edifici maestosi costruiti lungo lo stesso asse che parte dalla fortezza del Kalemegdan e continua col palazzo Albanija e segue con il grattacielo Beograđanka.

 Il Mausoleo di Tito, il cui nome è Kuca Cveca è il monumento funebre del famoso leader della Repubblica Jugoslava Josip Broz, conosciuto appunto come Tito, che morì il 4 maggio del 1980. L’intero complesso del Kuca Cveca si trova sulla collina di Dedinje e comprende la tomba del maresciallo e il museo memoriale, che custodisce una collezione di oggetti ricevuti in dono da Tito durante il suo governo. Il nome Kuca Cveca, il cui significato è "Casa dei Fiori", venne scelto per via dei numerosi fiori che circondano la tomba. MUSEI 

Il Museo nazionale di Serbia è situato a Belgrado, in Serbia. Fondato nel 1844 in Piazza della Repubblica, contiene più di 400.000 oggetti, tra cui anche molti capolavori provenienti dall'estero. Il 1º giugno 2003 è stato chiuso per poter effettuare opere di ammodernamento della struttura. La collezione di disegni e stampe di artisti internazionali comprende 2.446 oggetti, mentre quella dell'arte jugoslava e serba ne ha più di 6.000, di cui 1.700 sono dipinti di autori serbi dal XVIII al XIX secolo e 3.000 sono dipinti del XX secolo. Quest'ultima collezione non include quella dell'arte serba medievale.  Il Nikola Tesla Museum sorge nel centro storico di Belgrado in una palazzina progettata nel 1929 dall'architetto Dragiša Brašovan. Il museo fu aperto al pubblico nel 1955 ospitando tutto il materiale lasciato dal grande inventore e fisico serbo Nikola Tesla negli Stati Uniti dove aveva vissuto fino al 1943, data della sua morte. Il Museo di Nikola Tesla espone una mostra permanente di documenti originali dell'inventore, libri, giornali, disegni e progetti. Contiene poi una varietà di fotografie del grande fisico, l'urna contenente le sue ceneri, strumenti e articoli tecnici di grande interesse.

91


TEATRI 

Il Teatro Nazionale di Serbia è stato fondato nella seconda metà del XIX secolo. Esso è localizzato, nella città, in Piazza della Repubblica.

PARCHI E GIARDINI  Il Kalemegdan, situato nella centrale municipalità di Stari Grad, è il più grande parco pubblico della capitale serba. Dalla cima di una collina alta oltre 120 m, l’area verde scende fino a lambire il Danubio, all’altezza della sua confluenza con il fiume Sava nei pressi della cosiddetta Isola della Guerra.

 Košutnjak è un quartiere parcobosco urbano di Belgrado. Uno dei luoghi più frequentati da diporto a Belgrado. Il parco dispone anche di un auto-campo, gli insediamenti moderni di Filmski Grad e Pionirski Grad, studi big della televisione nazionale Radio emittente televisiva Serbia, molti ristoranti popolari e percorsi organizzati che attraversano la foresta. Se siete a Belgrado e non visitate questo parco, vi perdereste un grande divertimento ed esperienza. FIERE ED EVENTI  La Fiera del Libro è un evento internazionale dedicato principalmente ad editori e librai ma anche agli appassionati di lettura. Ha luogo ogni anno l’ultima settimana di ottobre presso lo Spazio Fiera di Belgrado ed è rivolta sia alle letteratura nazionale che straniera.  La Fiera Internazionale dell’avventura teatrale, o più semplicemente il TIBA è una manifestazione internazionale di circa 10 giorni che si tiene nei più importanti teatri della capitale serba. Comprende una competizione per stabilire i migliori pezzi teatrali rivolti ad un pubblico adolescente.  Il Festival internazionale del Teatro è una competizione internazionale volta a render noti e premiare le nuove tendenze in ambito teatrale sia della scena serba che di quella internazionale. Il BITEF si svolge tradizionalmente a settembre, contemporaneamente in diversi teatri di Belgrado. La sua durata è di 15 giorni.  La Notte dei Musei è una sera speciale, ogni anno a maggio, non solo a Belgrado ma in tutte le principali città della Serbia, in cui musei, gallerie d'arte e altri spazi espositivi sono aperti al pubblico e completamente gratuiti per tutta la notte. In occasione di questo evento culturale vengono organizzati anche numerose manifestazioni come concerti, sfilate ed esposizioni tematiche. Una notte unica da non perdere.  Il Beer Festival di Belgrado è senza dubbio un evento da non perdere se visitate la città d’estate (metà agosto). Una festa senza pausa con oltre 20 marche di birre ai prezzi davvero competitivi e con ingresso completamente gratuito. Una folla di personaggi di tutte le età e con i più svariati background popola i tavoli della festa ininterrottamente per 5 giorni.

92


LIVE MUSIC  Il Jazz Festival di Belgrado si tiene ogni anno l’ultima settimana di Ottobre, al Centro Culturale Giovanile e in altri locali del centro città. L’evento dura 5 giorni in cui si susseguono concerti di artisti nazionali ed internazionali, con performance sia durante il giorno che la notte, jam sessions, mostre fotografiche e workshop. CINEMA

 Il Festival internazionale del cinema di Belgrado si tiene ogni anno dall’ultimo venerdì di febbraio alla fine della prima settimana di marzo. Il FEST ospita centinaia di diverse proiezioni, volte a presentare ad appassionati e critici le novità del settore cinematografico. Il Festival del documentario e del cortometraggio di Belgrado è un concorso che si tiene ogni anno durante l’ultima settimana di marzo. I film in gara vengono suddivisi per generi (ad esempio: documentari, film d’animazione, film sperimentali, …). Oltre alla competizione il Festival ospita anche delle interessanti retrospettive sui festival del cinema stranieri.

PIATTI TIPICI La cucina serba, spesse non considerata come merita, si presenta alquanto eterogenea poiché ha subito, nel corso dei secolo, influenze mediterranee, turche e austro-ungariche. Il pasto si apre tradizionalmente con una čorba (minestra, spesso di carne, ma anche vegetariana) o una pasulj, (densa minestra di fagioli bianchi con spezie e pezzetti di carne di maiale)

Oltre a brodi e zuppe si possono trovare, come primi piatti, anche la srpska gibanica, una sfoglia riempita con formaggio fresco, o il burek preparato con una sottile pasta sfoglia farcita spesso con formaggio e spezie.

Ma il “piatto forte” della cucina serba (e più in generale balcana), è spesso a base di carne (meso), cotta spesso sulla griglia (sa roštilja). Da provare i ražnjići, spiedini di carne, la pljeskavica una sorta di hamburger di carne macinata e speziata e la tenera Vešalica o Bela Vešalica (lonza di suino) nella variante dimljena (affumicata) o punjena (ripiena). Agnelli e maialini da latte vengono spessissimo cotti allo spiedo. Tra gli altri piatti tipici si ricorda la karađorđeva, una bistecca di vitello o di maiale ripiena di formaggio. Come contorno immancabile è la cipolla bianca cruda. Tra i dolci, i più famosi sono la Baklava (strati di pasta sfoglia, uniti da burro fuso e da un ripieno di pistacchi e noci macinate) e le golosissime palacinke (crepes dolci).

93


Zagabria

Zagabria (dal croato izgrebati, “graffio”) è la capitale della Croazia. Zagabria è sede degli organi centrali dello stato e praticamente di tutti i ministeri. È anche sede universitaria e arcivescovile. La sua posizione favorevole, nella parte sud-occidentale della pianura della Pannonia, che si estende fino alle Alpi, ai Monti Dinarici, al Mare Adriatico e alle altre regioni della Pannonia, la rendono un punto importante di scambio per il traffico tra l'Europa centrale e l'Adriatico. Zagabria è la città più popolata della Croazia e la sua area metropolitana è l'unica, nel paese, a superare il milione di abitanti. Nel 2001, anno dell'ultimo censimento ufficiale, la popolazione era pari a 691.724 abitanti, la popolazione stimata è di circa 705.000 abitanti La città di Zagabria è collocata nella fascia del clima oceanico vicino al confine del clima continentale umido. Zagabria è caratterizzata da estati molto calde e afose e inverni freddi. L'area di Zagabria è stata abitata sin dal Neolitico. Durante il XIX secolo Zagabria assume ancora più importanza, nel 1862 venne aperto il primo tratto ferroviario che la collegava con Zidani Most (Slovenia) e Sisak, mentre l'anno dopo venne costruito un impianto per la lavorazione del gas. Nel 1878 venne aperto l'acquedotto e nel 1891 girano i primi tram. Zagabria rimase all'interno della Jugoslavia fino al 1991 quando Franjo Tuđman dichiarò l'indipendenza della Croazia. La guerra che seguì tra le truppe indipendentiste e la JNA non portò gravi danni alla città anche se nel 1995 alcuni colpi di artiglieria sparati dalle truppe serbe uccisero sette civili. Nel 1995 gli accordi di pace portarono all'indipendenza della Croazia e Zagabria divenne la sua capitale.

94


Zagabria è una città bella e divertente, le persone sono gentili e cordiali. È una gran bella città dal punto di vista architettonico, culturale e del verde. Lo stemma di Zagabria è costituito da una città a tre torri con le porte d’oro, con una stella a sei punte e una luminosa mezzaluna d’argento. Lo stemma risale almeno al 18 ° secolo.

Nati a Zagabria... Nina Moric (showgirl, modella e conduttrice televisiva) nasce a Zagabria il 22 luglio 1976. Esordisce come seconda classificata nel "Look of the year" il famoso concorso di bellezza creato dalla agenzia Elite del vulcanico John Casablancas. Miljenko Prohaska è nato a Zagabria il 17 Settembre del 1925. Lui è un compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra croato. Nina Badrić, (Zagabria, 4 luglio 1972), è una cantante croata. Dopo aver esordito all'inizio degli anni 1990 nella sua terra natale con canzoni in lingua croata, tra il 1997 ed il 1998 iniziò a comporre brani in lingua inglese, tra cui il remix dance I'm so excited delle Pointer Sisters, che le valse la top 10 italiana e la fece conoscere a livello internazionale. Nina ha rappresentato la Croazia all'Eurovision Song Contest 2012.

95


Da vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI 

La Cattedrale di Zagabria è un edificio in stile negotico è considerato uno dei simboli della città di Zagabria, con i suoi 105 metri d'altezza è l'edificio più alto della capitale croata e di tutta la Croazia. I lavori di costruzione della cattedrale iniziarono nel 1093, i tatari la distrussero nel 1942 Alla fine del XV secolo i turchi ottomani invasero la Bosnia e la Croazia e costruirono delle fortificazioni intorno alla cattedrale alcune delle quali rimangono tuttora. Nel 1880 un terremoto provocò seri danni all'edificio, il restauro venne guidato dall'architetto

Hermann Bollé che le diede la forma che anche adesso presenta. La Cattedrale di Zagabria è l'edificio più alto in città e le sue guglie sono le più alte della Croazia. La costruzione della cattedrale è iniziata nel corso dell'XI secolo (1093), anche se l'edificio è stato raso al suolo dai Tartari nel 1242. Nel 1880, la cattedrale fu gravemente danneggiata da un terremoto. La navata principale e la torre crollarono e la cattedrale fu danneggiata in maniera irreparabile. Il restauro della cattedrale in stile neogotico è stato fatto da Hermann Bollé, portando la cattedrale alla sua forma attuale. Come parte di questo restauro, due torri di 108 metri di altezza sono state sollevate sul lato occidentale. 

La costruzione della Chiesa di San Marco iniziò nel XIII secolo, ma nel XIV secolo l'edificio subì un radicale cambiamento che le diede l'aspetto attuale. Il tetto è inconfondibile perché tramite le tegole vi sono stati disegnati gli stemmi del Regno Asburgico di Croazia e della città di Zagabria.

96


 

Il Cimitero Mirogoj di Zagabria è considerato uno dei più bei cimiteri monumentali d’Europa e merita un’occhiata. L’architetto francese Herman Bollé progettò il cimitero in uno stile neo-rinascimentale, il portico che cinge e custodisce l’interno del luogo sacro ne costituisce l’esempio più spettacolare con i suoi 500 metri di arcate che sorreggono 20 cupole. Mirogoj viene ritenuto un’opera artistica per la sua armonia di forme, la simmetria e la divisione degli spazi anche dal punto di vista paesaggistico; l’equilibrio rispetta anche ogni fede, dando la stessa importanza ai culti cattolici, ortodossi ed ebraici.  La Cattedrale Ortodossa di Zagabria, o Cattedrale delle Trasfigurazione del Signore (Katedrala Preobraženja Gospodnjeg) è situata nel cuore cittadino, nel lato nord di piazza Petar Preradovic. Costruita nel 1866, secondo il progetto dell’architetto croato Franjo Klein, la Cattedrale Ortodossa è anche la sede del metropolita di Zagabria, Lubiana e di tutta l’Italia, rappresentando un importante centro per i serbi-ortodossi di questi paesi. Il restauro della cattedrale fu seguito dall’architetto austriaco Hermann Bollé e risale al 18831884, a cui seguirono ulteriori rifacimenti nel 1899 e nei primi anni del Novecento. La Cattedrale Ortodossa di Zagabria si trova nel luogo dove sorgeva la chiesa romana cattolica di Santa Margherita risalente al Trecento, la quale apparteneva alla diocesi di Zagabria. Intorno alla cattedrale nella splendida piccola piazza Petar Preradovic ci sono diversi caffè dove poter trascorrere qualche minuto di relax.  La Porta di Pietra una volta era la porta di accesso alla città di Gradec, oggi invece è un Santuario; qui è situato un dipinto della Madonna col Bambino, si narra, che rimase superstite a un incendio che distrusse l’interna porta eccetto il dipinto; cosicché gli si attribuirono dei poteri, e così divenne simbolo di preghiera. Il monumento equestre di Jelačić è probabilmente il monumento più conosciuto di Zagabria, se non altro perché dà il nome e si trova sulla piazza centrale della città, che segna un po' il confine tra città antica e ottocentesca. Il monumento equestre è opera dello scultore austriaco Anton Fernkorn e fu posizionato nella piazza nel 1866. Originariamente era rivolto verso nord, in modo che la spada sguainata fosse indirizzata verso l'Ungheria. Poi però, visto che addirittura lo stesso Marx aveva definito Jelacic un reazionario al servizio degli Asburgo, il governo di Tito nel 1947 decise di rimuovere la statua. Nel 1990, infine, in seguito al nuovo clima politico, una petizione di cittadini convinse a rimettere la statua al suo posto. A quel punto, però, la spada sguainata fu rivolta verso sud, che alcuni lessero come un messaggio rivolto alle repubbliche del sud, in primis alla Serbia.

97


MUSEI 

II Museo Archeologico di Zagabria ospita oggetti antichi e di valore esposti in diverse gallerie: Preistoria, Periodo Classico, Medioevo, Collezione Egizia, Numismatica (quest'ultima è una tra le più grandi d'Europa).  Il Museo delle Arti e Mestieri è stata fondato nel 1880 con l'intento di preservare le opere d'arte e artigianato contro il predominio di nuovi prodotti industriali. Con i suoi 160.000 oggetti in esposizione, il Museo delle Arti e Mestieri è un museo di importanza nazionale per la produzione artistica e la storia della cultura materiale in Crazia. Lo stile barocco policromo e le sculture dorate, i dipinti e le collezioni di miniature sono tra le più complete del paese. La raccolta dei vetri comprende un numero molto elevato di oggetti antichi, dal rinascimento all'arte contemporanea, rappresentando così lo stile e lo sviluppo tecnologico della produzione sia europea che locale. Collezione di fotografie lo arricchiscono, parte delle quali risalgono al periodo precedente la prima guerra mondiale. Il Museo ha recentemente organizzato le collezioni che comprendono le seguenti: elementi architettonici, orologi, grafica e progettazione del prodotto. L'espansione è dovuta a donazioni importanti. 

Il Teatro Nazionale Croato, aperto per la prima volta nel 1840, assume la forma attuale nel 1895 quando l'imperatore Francesco Giuseppe diede a Ferdinand Fellner ed Hermann Helmer il compito di rinnovarlo. I più importanti artisti croati hanno lavorato nel teatro, come il direttore Ivan Zajc o la ballerina Mia Čorak Slavenska. Il teatro ha ospitato anche artisti internazionali come Laurence Olivier, José Carreras, Mario Del EVENTI E FESTIVAL 

Lo Zagreb Film Festival è un festival cinematografico annuale istituito nel 2003 e ha tenuto a Zagabria, Croazia. Il festival propone tre programmi distinti concorsi internazionali (lungometraggio, cortometraggio, documentario), e un programma di concorso per cortometraggi realizzati da autori croati. Oltre a questi, il festival di solito organizza ulteriori programmi non competitivi, come il programma di film per bambini o una selezione di opere prime realizzate da registi famosi. Il festival è stato istituito con la società di produzione cinematografica Propeler con sede a Zagabria, ma per l'edizione 2008 il festival sarà organizzato dalla propria società Zagreb Film Festival appena registrato. Premio principale del festival è conosciuto come Zlatna kolica (Golden Pram).

98


Curiosità  

 

L’invenzione della “penna a sfera” Dobbiamo ringraziare il cielo ed un certo Sig. “Slavoljub Penkala”, che visse gran parte della sua vita e morì nella capitale croata. Ha inventato molti utilissimi oggetti domestici, come la borsa dell’acqua calda ed un detergente blu, ma anche freni per treni, una batteria elettrica e, probabilmente la sua creazione più famosa, la penna a sfera. La prima penna contenente l’inchiostro. “La cravatta” Un’altra invenzione rivoluzionaria proveniente dalla Croazia è la cravatta, o meglio il suo antenato, il fazzoletto da collo. I soldati che combattevano per il re Luigi XIII portavano stoffe di seta attorno al collo all’inizio del XVII secolo, durante la Guerra dei Trent’anni. Il re era un’importante icona di moda a quel tempo e cominciò ad indossare questi “accessori colorati”, chiamandoli “Cravat”, che viene dalla parola “Croato”.

PIATTI TIPICI 

Bevande: I vini croati piu' apprezzati sono quelli prodotti lungo la costa adriatica e sulle isole, tra i quali i vini rossi quali il teran, il merlot, il kabernet, l' opolo, il plavac, il dingac e il postup, mentre tra i vini bianchi- la malvasia, il posip, il pinot, la kujundjusa, la zlahtina, il moscato ecc... Nella parte continentale non possiamo dimenticare il rizling, la grasevina, il burgundac, il traminac ecc.. Tra i superalcolici sono note le grappe - la sljivovica, la travarica, la lozovaca, e tra le bevande da dessert ricorderemo il prosecco e il maraschino.  

La Bistecca alla zagabrina è una scaloppina impanata riempita di formaggio e di prosciutto.  Il tacchino con mlinci e' un piatto che unisce in perfetta maniera lo spirito selvaggio del Nuovo mondo da dove infatti proviene quest'uccello e la mansuetudine della vecchia Europa dove le foccaccie senza sale si fanno sin dai tempi antichi.  Un'autentica specialita' Croata che proviene da Zagabria è il Kotlovina: salsicce con condimenti vari.  I strukli sono senza dubbio il piatto Croato piu' conosciuto. I strukli vengono riempiti da zucca, papaveri o mele... ma i piu' amati sono quelli al formaggio fresco.  Paprenjak e' un dolce che viene menzionato e descritto dal famoso scrittore Croato August Šenoa che era figlio di un famoso pasticcere di Zagabria. Ora questo piccolo dolcetto e' giunto ad essere uno dei souveniers più amati di Zagabria. Il Licitar si fa a forma di cuore ed è molto buono specie se si mangia con un bicchiere di grappa medica (di miele) o gvirc che e' un altro liquore fatto a base di miele. Altri souveniers di Zagabria sono il bermet di Samobor, muštarda e la torta di Zagabria. Variazioni sul tema di dolci sono sempre gustose: per esempio, pasta frolla ripiena di noci, di formaggio oppure della marmellata.

99


Podgorica la città della luce e del cielo blu. Si trova a 44 metri sul livello del mare. Il territorio di Podgorica è attraversato da diversi fiumi: Podgorica si affaccia sulle rive di sei fiumi. Podgorica ha un clima mediterraneo modificato con estati calde e secche e inverni freddi. Anche se la città è a soli 50 km dal mare Adriatico, un braccio del Mediterraneo, la vicinanza delle Alpi Dinariche, a nord altera il clima. Nel 1878 il Congresso di Berlino riconobbe l'indipendenza del Montenegro e la città vi venne integrata conoscendo un notevole sviluppo commerciale pur non essendo la capitale del paese. Scoppiata la prima guerra mondiale tra il 1916 e il 1918 venne occupata dall'Austria-Ungheria come il resto del Montenegro. Terminato il conflitto entrò a far parte del nuovo regno dei Serbi, Croati e Sloveni, poi detto di Jugoslavia. Tra le due guerre la popolazione cittadina si aggirava sulle 13.000 unità. Durante la seconda guerra mondiale la città venne bombardata per 70 volte, venendo poi liberata il 19 dicembre 1944. A partire dal 13 luglio 1946 divenne la capitale della Repubblica Socialista del Montenegro, federata alla Jugoslavia, con il nome di Titograd, in onore del maresciallo Josip Broz Tito.

100


Lo stemma rappresenta una bandiera celeste e blu sostenuta da due leoni imponenti e coronato da una torre di castello e al di sotto vi sono delle decorazione in oro… NATI A PODGORICA  Andrea Radonjić (Podgorica, 1994) è una modella montenegrina, incoronata Miss Montenegro Universo 2011 il 25 agosto 2011 presso l'Hotel Mediterranean di Becici, dove ha avuto la meglio fra le quindici delegate regionali del concorsi In qualità di rappresentante ufficiale del Montenegro, la Lonçar parteciperà all'edizione del 2012 del concorso di bellezza internazionale Miss Universo.Al momento dell'incoronazione, Andrea Radonjić era una studentessa di giurisprudenza ed una ballerina.  Dejan Savićević (Podgorica, 15 settembre 1966) è un allenatore di calcio, ex calciatore e dirigente sportivo montenegrino e precedentemente jugoslavo, fino alla definitiva conclusione dell'esperienza federativa della Jugoslavia avvenuta nel 2003, nonché serbo-montenegrino, fino alla scissione della Serbia e Montenegro in due stati indipendenti occorsa nel 2006. Attualmente ricopre il ruolo di presidente della federazione calcistica del Montenegro.  Niša Saveljić è un ex calciatore montenegrino e precedentemente jugoslavo, fino alla definitiva conclusione dell'esperienza federativa della Jugoslavia avvenuta nel 2003, nonché serbo-montenegrino, fino alla scissione della Serbia e Montenegro in due stati indipendenti occorsa nel 2006.

101


Da Vedere

 Museo Marko Miljanov La casa natale di Marco Miljanov, costruita tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, è dal 1971 un museo che racconta la vita del conte, poeta ed eroe, che è una delle figure storiche più importanti del Montenegro. L'abitazione si trova nel villaggio di Medun, distante 12 chilometri a nord-est di Podgorica. Nel museo si trovano tre collezioni una etnografica, una storica e una letteraria, poi vari oggetti che illustrano la vita e il lavoro di Marco Miljanov, i suoi lavori letterari ad anche gli oggetti caratteristici della vita popolare dei Kuči, la tribù a cui appartenev La torre dell’orologio è stata costruita in stile barocco mentre le due facciate settentrionali ed orientali in stile gotico. Il turista nel suo viaggio in queste terre così pittoresche rimane affascinato dal suono del gusle, uno strumento musicale tipicamente montenegrino che consiste in una specie di violino a una corda, utilizzato per ritmare i canti tradizionali.  La Cattedrale della Resurrezione di Cristo Cattedrale della Risurrezione di Cristo è il principale edificio religioso della città, costruita nel 1993.

FESTIVAL ED EVENTI Vrela zima u brdima – Inverno

caldo in collina. Manifestazione turistica molto ricca con un sacco di eventi culturali-artistici e divertente.Inverno caldo tra le colline e numerosi spettacoli, che sono una parte di esso si svolgono nelle città se il nord del Montenegro, così come sulle piste da sci e sentieri di Durmitor, Bjelasicam Sinjajevina ... Numerose apparizioni di star della musica, feste nei caffè, sport eventi, programmi vari, sia per i viaggi e in mezzo al verde, sono solo una parte della ricca offerta di questa manifestazione.

102


Dan Svetog Tripuna Si tratta di una tradizione che ha origine a partire dal secolo IX. I festeggiamenti nella gloria del protettore della città, Sveti Tripun, iniziare alla fine di gennaio, e si concluderà il primi giorni di febbraio. Sulla posizione di fronte alla cattedrale di Sveti Kotor vecchio Tripun, Boka Marina esegue prima un cerchio di danza, poi segue la massa, e poi passa una processione attraverso la città. La festa è accompagnata dalla introspezione di cori di chiesa, dalla musica della città, e danze di associazioni folcloristici Mimosas Festival La manifestazione che si protrae per più di tre decenni e che si protrae per diverse settimane oggi è la parte principale dell'offerta turistica di Herceg Novi. Numerose feste, grande per bambini e il carnevale per adulti, majorettes, così come la carovana itinerante di mimose sono solo alcuni dei segmenti di questo, per Herceg Novi, evento squisita.

PIATTI TIPICI La cucina di Podgorica è un insieme di cucine di diversi popoli; nei ristoranti tipici si mangia molto carne d’agnello che è considerata la carne più apprezzata del paese; piatto tipico è il pivski kajmak, che si tratta di panna di latte del Piva; buona è anche la tipica carpa fritta e la zuppe di pesce molto mangiata da queste parti. Altro prodotto tipico è il prosciutto affumicato, e il formaggio di capra. Anche i dolci meritano attenzione, che sono soprattutto a base di formaggio.

103


Gibilterra

Il nome di Gibilterra (da Jabal-ı Tariq , che significa "montagna di Tariq) è una dipendenza d'oltremare del Regno Unito. Precedentemente conosciuta come Calpe, una delle Colonne d'Ercole, oggi ci si riferisce colloquialmente a Gibilterra come Gib o la Rocca. Gibilterra ha un clima mediterraneo subtropicale ha inverni miti ed estati calde. Pioggia si verifica principalmente in inverno, con l'estate essendo generalmente asciutto. La sua temperatura media annuale è di circa 21 ° C durante il giorno e 15 ° C (59 ° F) durante la notte. Nel mese più freddo, gennaio, la temperatura varia 11-18 ° C durante il giorno e 9-14 ° C durante la notte, la temperatura media del mare è 15-16 ° C. Nel mese più caldo, agosto, gli intervalli di temperatura tipici 25-31 ° C durante il giorno, oltre i 20 ° C (68 ° F) di notte, la temperatura media del mare è di 22 ° C. La posizione strategica di Gibilterra ha sempre attratto l’attenzione dei popoli del mediterraneo. Conosciuta nell’antichità sin dai Fenici, la Rocca fu conquistata nel 711 da Tariq ibn Ziyad, il governatore islamico di Tangeri, che la utilizzò come base per la futura invasione iberica. Al governatore si deve anche l’attuale nome derivante da Jebel Tariq, la montagna di Tariq. Nel 1462 la Castiglia riconquistò la Rocca, ma nel 1713 la Spagna, in seguito alla guerra di successione e al Trattato di Utrecht, fu costretta a cederla alla Gran Bretagna. In diverse occasioni, come durante la Rivoluzione Americana, la Spagna assediò Gibilterra dal 1779 al 1783, ma non riuscì mai a riconqustarla. Nel referendum del 1967 gli abitanti di Gibilterra votarono a favore della sovranità britannica e oggi Gibilterra è una colonia autogovernata. La sovranità di Gibilterra è ancora un punto delicato nei rapporti tra Spagna, Regno Unito e Governo di Gibilterra, ma in questi ultimi anni si sono ottenuti degli accordi riguardo alcuni altri temi, come le telecomunicazioni e l’aeroporto

104


Lo stemma rappresenta un castello rosso a tre torri, a cui è appesa una chiave.

nati a Gibilterra…

 Jessica Louise Baldachino (Gibilterra, 10 agosto 1987) insegnante e modella britannica, eletta Miss Gibilterra nel 2012. (nata nel 1987) è una insegnante di Gibilterra e modello che rappresenterà Gibilterra come Miss Gibilterra in Miss Mondo 2012 a Ordos, Mongolia interna, la Cina il 18 agosto 2012. Baldachino, 24 anni, parla inglese, spagnolo e francese fluentemente. Lei ama leggere (romanzi francesi e attualità) e ha una passione per la cucina e la sperimentazione di diverse cucine.  Cecil John Charles Street, noto anche come CJC Street e John Street (Gibilterra, 1884 – gennaio 1965), è stato un militare e scrittore britannico di romanzi gialli. Iniziò la sua carriera militare come ufficiale d'artiglieria nell'esercito britannico. Durante la prima guerra mondiale divenne un propagandista dell'MI7 raggiungendo il grado di maggiore. In seguito divenne un prolifico scrittore di romanzi gialli. Frederick Stanley Maude (Gibilterra, 24 giugno 1864 – 18 novembre 1917) è stato un militare britannico, comandante dell’esercito britannico durante la campagna di Mesopotamia della Prima Guerra Mondiale e autore della presa di Baghdad del 1917.Nato a Gibilterra da una famiglia di militari (suo padre aveva combattuto nella guerra di Crimea) studiò al college di Eton e poi alla Royal Military Academy Sandhurst. Nel febbraio 1884 Maude entra nelle Coldstream Guards.

105


COSA VEDERE 

Il Castello Moresco di Gibilterra è residuo dell'occupazione moresca di Gibilterra, che è durata 710 anni. Venne costruito nel 711 quando il condottiero di origine berbera Tariq ibn Ziyad conquistò la Rocca che prese il suo nome. Il castello rimase nelle mani degli Arabi per 711 anni. Nel 1462, venne occupato dal duca di Medina-Sidonia, come vassallo della Corona di Castiglia.  La chiesa di Sant'Andrea (in inglese church of Saint Andrew) è un edificio di culto protestante e fa parte della Chiesa di Scozia. Si trova in 29 Scud Hill.La costruzione incominciò nel 1853 e venne aperta per la prima messa nel maggio 1854. Venne costruita per i soldati scozzesi di stanza a Gibilterra ed oggi accoglie tutti i fedeli presbiteriani di Gibilterra.Dal 2003 il reverendo scozzese Stewart Lamont è a capo della chiesa di Sant'Andrea.  Trafalgar cemetery Fa sempre effetto entrare in questi tunnel nella roccia, sapere che lì vi si nascondeva ai tempi della guerra per combattere il nemico..bella la riproduzione di ogni momento della "vita" da trincea.. il magazino, l' appostamento, i cannoni, la galera, il freddo..tutto ben illustrato e commentato in tutte le lingue, interessante per i ragazzi in età scolare.

La Rocca di Gibilterra è un promontorio di origine calcarea e risale al periodo Giurassico a circa 200 milioni di anni fa, quando la Placca africana si scontrò con la Placca euroasiatica. Il Mediterraneo divenne un mare chiuso, che si prosciugò durante la Crisi di salinità del Messiniano. Si aprì poi lo Stretto di Gibilterra e quindi il Mediterraneo assunse la sua attuale conformazione. La Rocca fa parte della Cordigliera Betica, una catena montuosa nella parte meridionale della Penisola Iberica.

106


The Convent è l'antico convento dei Francescani costruito dagli spagnoli nel 1531 a Gibilterra, dal 1728 è sede del governatore britannico di Gibilterra. Durante la dominazione spagnola era conosciuto con il nome di El convento de los frailes Franciscanas. Si trova sulla Main Street a Gibilterra.I frati francescani arrivarono a Gibilterra durante il regno di Carlo I di Spagna. Ai francescani fu concesso di costruire una chiesa nella zona di La Turba e la chiesa viene ultimata nel 1531. Dopo la conquista inglese del 1704 e la fuga della popolazione spagnola, i francescani non lasciarono la colonia britannica. Nel 1728 l'antico convento passò al governatore britannico e divenne residenza ufficiale. Il palazzo si presenta oggi in stile georgiano e in stile vittoriano in seguito ai forti rimaneggiamenti del XVIII e del XIX secolo.  La Alameda Giardini furono fondati nel 1816 su iniziativa del governatore, il generale George Don, al fine di fornire uno spazio per la ricreazione a Gibilterra. Per molti anni hanno servito questo scopo, ma nel 1970 sono caduto in uno stato di abbandono. Il Gibraltar Botanic Gardens progetto ha avuto inizio nel giugno 1991, quando il governo di Gibilterra contratto una società di manager ambientali, Wildlife (Gibilterra), per ripristinare i giardini e li converte in un giardino botanico. I Giardini mirano pertanto a:

Ripristinare la bellezza estetica e l'interesse del Alameda a beneficio dei visitatori del parco stabilire un rappresentante collezione vivente di Gibilterra e del suo entroterra.

   

Visualizzare una collezione di piante provenienti da zone climatiche del Mediterraneo in tutto il mondo. Contribuire alla conservazione della flora di Gibilterra e del suo entroterra. Stabilire una collezione di piante grasse provenienti da tutto il mondo. Contribuire alla diffusione di informazioni sulle piante, il loro valore economico e la loro conservazione per mezzo di un programma educativo attivo.

Le Grandi Gallerie del Grande Assedio del territorio britannico d'oltremare di Gibilterra, noto anche come le gallerie superiori , sono una serie di gallerie all'interno del nord della Rocca di Gibilterra . Furono scavate dal pieno calcare dagli inglesi durante il Grande Assedio di Gibilterra, alla fine del 18 ° secolo. Il Grande Assedio è stato un tentativo da parte di Francia e Spagna per catturare Gibilterra Gran Bretagna durante la guerra d'indipendenza americana . E 'stato il quattordicesimo e ultimo assedio di Gibilterra , che durò dal luglio 1779 al febbraio 1783. Durante l'assedio, le forze britanniche e spagnole di fronte all'altro attraverso un chilometro circa 1 (0.62 mi) ampio tratto del paludoso terreno aperto che forma l'istmo contestata immediatamente a nord della Rocca di Gibilterra.

107


I MACACHI IN LIBERTA’ E SERENITA’

Dopo decenni di ipotesi, finalmente l'origine dei celebri macachi Barbary di Gibilterra è stata determinata. I circa 200 esemplari che vivono a Gibilterra, le uniche scimmie semi-selvatiche in tutta Europa, si aggirano sulle colline del territorio britannico per il divertimento di milioni di turisti e il dispiacere degli ufficiali responsabili della loro gestione. Non sempre, però, ce ne sono stati così tanti. Nel 1942, quando la popolazione era diminuita fino a sparire quasi del tutto, il primo ministro britannico Winston Churchill aveva ordinato di accrescerne il numero perché tradizionalmente si credeva che la Gran Bretagna avrebbe perso Gibilterra se i macachi del luogo fossero scomparsi. Da allora, gli scienziati si chiedono da dove siano arrivate le prime scimmie

108


PIATTI TIPICI Anche nella cucina, un altro caso delle profonde contaminazioni culturali di Gibilterra. Chi è passato per questo stato si può dire abbia lasciato il meglio della propria cucina, così possiamo gustare delle ottime pietanze di matrice islamica, come il couscous. Dalla vicina penisola iberica arriva la paella di pesce e verdure insieme a moltissime specialità di pesce. Dall’Inghilterra le famose torte di carne e il Fish & Chips. Dall’italia invece arriva la pasta in molte varianti, tra cui una famosa, chiamata Fideos al horno, che appunto come dice il nome è cucinata al forno.

Citiamo la Calentita, un tipico piatto simile alla farinata italiana, fatto con farina di ceci acqua, olio d'oliva, sale e pepe, è considerato il piatto nazionale a Gibilterra.

109


La Valletta

La Valletta (da Jean Parisot de la Valette, l'allora Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di Malta) è la capitale di Malta. La città è situata sulla costa settentrionale su di una penisola rocciosa che sorge tra due ampie insenature in cui sono situati i porti della città: Porto Grande (ribattezzato dagli inglesi Grand Harbour) e Porto Marsamuschetto (Marsamxett Harbour). Il clima è di tipo mediterraneo, con poche precipitazioni durante l’anno e fresche brezze estive. La temperatura minima non scende mai sotto i 10° centigradi. Visto il clima, La Valletta si può visitare durante tutto l’anno, ma il periodo più favorevole è tra febbraio e giugno, in quanto è un periodo di bassa stagione. Un altro periodo indicato sono i mesi di settembre e ottobre. La moneta locale è la Lira Maltese suddivisa in 100 centesimi. Il territorio sul quale sorse La Valletta era prima deserto. Parte di esso portava il nome di Xagh-ret Meuuia, che in maltese significa terreno incolto di Meuuia, forse dal nome di qualche antico proprietario di quei luoghi. Il nome originale di questa zona era Gebel ir-ras, cioè monte dell'estremità. La Valletta fu fondata nel 1566 dall’ordine militare e religioso dei Cavalieri Ospitalieri che scelsero questo luogo per creare un villaggio da affidare agli ordini del Gran Maestro Jean de la Vallette. L'architetto che ideò la città fu il cortonese Francesco Laparelli, inviato da Papa Pio V. La città prese il nome di La Valletta in onore del Gran Maestro: “Humilissima Civitas Vallettae” (“L’Umilissima citta della Valletta”).

110


La Valletta è una città bellissima e divertente. Bellissimi sono i caratteristici balconi coperti tutti colorati, bellissima è la cattedrale. Accanto alla cattedrale c'è una cabina telefonica rossa tipicamente inglese: è una città dai mille volti dove, a ogni via, ogni casa o palazzo, si viene trasportati indietro nel tempo all'antico fascino dei Cavalieri dell'ordine di Malta. Da non perdere il centro storico: ogni pietra trasmette calore e luce. Da sempre centro della cultura e polo multietnico in cui diverse culture convivono armoniosamente. Lo stemma di La Valletta rappresenta un leone dorato su uno sfondo rosso. Lo stemma è coronato da un castello con quattro torri visibili.

Nati a La Valletta…  Manwell Dimech (scrittore, giornalista e politico maltese) nacque in una famiglia povera. Aveva nove fratelli e suo padre morì quando egli era ancora un ragazzo. Nel 1873, a soli tredici anni, venne arrestato per furto e condannato a due giorni di carcere. Nel 1898 iniziò a pubblicare il suo primo giornale, Il-Bandiera tal-Maltin, che sosteneva l'indipendenza dal regime coloniale britannico. Successivamente Dimech pubblicò altri giornali e opuscoli  San Giorgio (Ġorġ) Preca, nato a La Valletta il 12 febbraio 1880 e morto il 26 luglio 1962, fu un sacerdote maltese, fondatore della Società della Dottrina Cristiana; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, primo santo maltese nella storia del cattolicesimo. Divenuto sacerdote, si dedicò sin dall'inizio alla formazione religiosa dei giovani laici, fondando la Società della Dottrina Cristiana, detta anche MUSEUM, acronimo di Magister Utinam Sequatur Evangelium Universus mundus, diffusa oggi, oltre che in Europa, in Africa ed Australia. Nel 1918 divenne terziario carmelitano e nel 1952 Cameriere Segreto di Sua Santità. Beatificato il 9 maggio 2001 da papa Giovanni Paolo II assieme a Ignazio Falzon e a suor Maria Adeodata Pisani, fu canonizzato da papa Benedetto XVI il 3 giugno 2007.

Fabrizio Faniello (cantante), nato a La Valletta il 27 aprile 1981, ha rappresentato Malta all'Eurovision Song Contest nel 2001 a Copenaghen e nel 2006 ad Atene. Anche sua sorella Claudia è una cantante. Si avvicina alla musica fin da piccolo, grazie all'interessamento di un insegnante. Tuttavia la sua prima passione è il calcio. Tornato a Malta, sceglie la strada della musica. Nel 2001 pubblica il suo primo album, While I'm Dreaming, che raggiunge il numero uno nelle classifiche maltesi. L'exploit europeo è raggiunto dal terzo album, Believe e dai singoli tratti da questo, in particolare Bye Baby Bye Bye. Parla correntemente italiano, maltese e inglese.

111


Da Visitare MONUMENTI ED EDIFICI STORICI

La Cattedrale di San Giovanni di La Valletta, in assoluto tra i primi esempi di barocco, fu realizzata dal maltese Gerolamo Cassar nel 1573-1577 su richiesta dell'ordine dei Cavalieri di San Giovanni. L’opera d'arte più importante conservata nella chiesa è “La decollazione di San Giovanni Battista”, dipinta dal Caravaggio, esule a Malta, nel 1608. Quest'olio su tela è per dimensioni la sua più grande opera.  Il Palazzo del Grande Maestro si trova nel centro della Valletta, la capitale dell'isola di Malta. Girare tra le sale di questo palazzo è come essere trasporti nel passato... tra arte e cultura. Sono visitabili anche le sale del parlamento, dove il presidente riceve i capi di stato. Tra le sale di maggiore impatto spicca quella degli Arazzi, decorata con dieci arazzi raffiguranti il nuovo mondo, realizzati da Globelin de la Blondel.  Il Forte di Sant’Elmo è il simbolo storico della città e della nazione intera. Fu da qui che iniziò gran parte della storia di Malta, da una ex torre di guardia situata in cima ad un promontorio delle due baie naturali della città (Marsamxett e Grand Harbour). Proprio da questo forte, nel 1565, centinaia di militari (incluse 400 truppe italiane) e migliaia di abitanti al commando dei Cavalieri di Malta, sconfissero i turchi Ottomani nel famoso Grande Assedio di Malta, liberando l'Europa intera dalla minaccia ottomana. A seguito dei gravi danni subiti nei bombardamenti, il forte venne ricostruito e inglobato nei bastioni della cinta muraria di La Valletta. Più volte durante l'anno, nel complesso si tiene la Parata della Guardia, una rievocazione storica di circa 90 ufficiali dell’arma in costumi d'epoca.  La Valletta ospita diversi giardini, che valgono in assoluto almeno una visita. I Barrakka Gardens, si suddividono in Lower and Upper Gardens e offrono entrambi una eccellente vista panoramica. In particolare gli Upper Gardens venivano definiti come il più bel parco della città già 1775. Sono situati sul bastione di San Pietro e Paolo, il punto più alto e più imponente delle mura della città, e offrono una splendida vista sul Grand Harbour, la città vecchia di Senglea e Vittoriosa. I Lower Barrakka Gardens offrono anch'essi una vista mozzafiato sul resto della città e sono particolarmente apprezzati per lo stile neoclassico della loro architettura. Si consiglia anche la visita agli Hastings Gardens e alla Sa Maison Gardens.

112


MUSEI

 Il Museo Nazionale di Archeologia di Malta (National Museum of Archeology Malta), è ospitato in un palazzo barocco del centro, che originariamente fu costruito per i Cavalieri provenzali. Il grande salone del piano superiore è ricco di dipinti e presenta un bellissimo soffitto in legno. Questa stanza era usata dai cavalieri come refettorio e per i banchetti. Il piano terra del museo ospita manufatti del periodo neolitico, numerose ceramiche, manufatti fatti di pietra e di osso e oggetti decorativi. Si ammirano in particolare le grandi collezioni di vasi, statuette, sculture e pietre dell’epoca megalitica. Il museo delle Belle Arti di Malta è situato in un antico palazzo del XVIII secolo e offre una vasta gamma di collezioni artistiche, tra dipinti, sculture e pezzi d'arte appartenenti alla Malta dei Cavalieri di San Giovanni. Le collezioni si raccolgono in un periodo che copre i secoli del Rinascimento e arrivano fino alla modernità. Importante la collezione dei lavori di artisti quali Mattia Preti, Guido Reni, caravaggisti come Le Valentin, Melchiorre Cafà, Antonio Sciortino, M.W. Turner, Antoine Favray, Jusepe de Ribera e numerosi altri. Gran parte della collezione originariamente apparteneva all'Ordine dei cavalieri, un'altra parte apparteneva alla chiesa.  Il Museo Nazionale della Guerra è una delle maggiori attrazioni turistiche di Malta ed è situato nel cuore del Forte di San Elmo, nei locali conosciuti con il nome di 'old Drill Hall of Lower St Elmo'. Al suo interno è ospitata una notevole collezione bellica, oggetti e documenti relativi al ruolo svolto da Malta durante le due Guerre mondiali. Nella Seconda guerra mondiale Malta divenne un'importante chiave logistica degli alleati contro la Germania nazista e l'Italia fascista. Nel museo è anche ospitata l'originale 'George Cross', la più alta onorificenza civile britannica insignita alla nazione da parte del re Giorgio VI nel 1942.  Casa Rocca Piccola è una casa-museo aperta al pubblico, capace di fornire importanti testimonianze storiche su usi e costumi della nobiltà maltese nel corso degli ultimi quattro secoli. Si tratta di un palazzo del XVI secolo appartenente originariamente a Don Pietro La Rocca, un ammiraglio e cavaliere di Malta. Le stanze sono stupende con mobili, pitture, argenteria e centinaia di pezzi di altissima qualità in mostra. Interessanti la cappella di famiglia, la sala da pranzo invernale e la sala da pranzo estiva. È possibile visitare anche il rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale scavato nelle fondamenta del palazzo. All'interno della casa troverete anche un ristorante con scelta di cibo italiano dove pranzare o ristorarsi. Presente anche un negozio dove è possibile fare shopping e acquistare artigianato locale, gioielleria, manufatti in maiolica, libri, stampe, oggetti in argento e oggetti d'arte in genere.

113


TEATRI

 Manoel Theatre è un gioiello culturale, storico ed architettonico. Indicato come uno dei teatri più antichi d'Europa, venne costruito nel 1731, al tempo del Gran Maestro Manoel de Vilhena, di cui porta il nome. Il Teatro di Manoel venne da lui inteso come un'istituzione in grado di fornire “una decente attività di svago per i Cavalieri”. Preoccupato del benessere morale dell'Ordine, donò ingenti somme di denaro per la costruzione dell'opera. Inizialmente, l'edificio venne denominato Teatro del Popolo, quindi Teatro Regio ed, infine, nel 1866, in omaggio al suo fondatore, Manoel Theatre. Oggi, trovano ospitalità durante tutto l'arco dell'anno importanti rappresentazioni di musica classica, opera, danza, teatro e pantomime. Presso il cortile interno del Palazzo di Bonici è situata una caffetteria, circondata dalla bella architettura di questo antico palazzo del Settecento, all'angolo della Old Bakery Street. Un piccolo museo all'interno informa il visitatore della storia del teatro. EVENTI La Valletta, si trasforma in una città pazza nei giorni di carnevale. Parate, danze, maschere grottesche, riempiono le strade, le piazze e le case di nuovi colori e attività: la parata di Freedom Square, con spettacoli teatrali, danze e tanta musica; la grande Parata, un'antica danza di spade in commemorazione del Grande Assedio di Malta del 1565 contro i turchi; il gioco della Kukkanja, che fu introdotto nel 1721. Preparatevi ad assaporare i dolci tipici del carnevale maltese, la Prinjolata e gli ottimi Perlini, a base di mandorle.  Il Festival dei Fuochi d’Artificio, con spettacolari fuochi artificiali, musica tipica, danze e spettacoli nell'atmosfera tipica del Porto Grande, riempie La Valletta di colori.

Il Festival Internazionale del Jazz è un famoso evento annuale di musica jazz con i migliori artisti internazionali e maltesi e presenta un mix eclettico di suoni e atmosfere.  Nella terza settimana di Settembre c’è il Malta International Air Show: un popolare e spettacolare show acrobatico dell'aeronautica.

Ogni domenica c’è In Guardia, una rievocazione storica a carattere militare sui Cavalieri di San Giovanni a Forte Sant'Elmo a la Valletta. Per gli i Cavalieri di Malta e gli antichi Templari.

114


PIATTI TIPICI La gastronomia maltese è ricca di influenze antiche, europee e orientali, influenzata nel corso dei secoli dalle culture che si sono succedute nell'isola. Sono particolarmente forti le tradizioni siciliane, che si riscoprono nei dolci e nei piatti tipici, assaporando per esempio la pasta al sugo di pomodoro e vino, le ricette a base di coniglio o quelle di pesce. A Malta le stagioni dell’anno sono prerogativa di differenziazione e freschezza dei prodotti della terra e del mare.

 Tra i piatti tipici di Malta rientrano le verdure di stagione e le minestre, insieme alle zuppe. La famosa Zuppa della Vedova (Soppa tal-Armla) ne è un esempio; preparata con il Gbejnet (formaggino di pecora o capra), nella tradizione veniva servita alle vedove dal vicinato in segno di supporto e condivisione.  Molto popolari sono anche i piatti a base di fagioli, utilizzati per esempio per preparare la Bigilla, un tipico antipasto, con fagioli schiacciati e “conditi” con aglio, o ancora la Kapunata, un misto di verdure. Tra i prodotti del mare ricordiamo la Aljotta (zuppa di pesce) condita con aglio, peperoncino, pomodori, riso e spezie. Si notino i nomi di questi piatti, il cui suono non è molto lontano dalla lingua italiana e dal dialetto siciliano.  Gli snack e gli antipasti, sono molto in uso, sia a pranzo che a cena, ma vengono serviti anche durante la giornata per un breve intermezzo saporito. Si consigliamo per esempio gli “Hobz biz-Zejt”, che sono alla base di alcune delle pietanze tipiche locali e ricordano le nostre bruschette: una grossa fetta di pane condita con olio d’oliva e insaporita da pomodori, tonno, cipolle, aglio e capperi. Tra gli snack consigliamo anche il “Pastizzi” (pasta sfoglia ripiena di ricotta o piselli). Buoni anche gli Żebbuġ Mimli (olive ripiene), i Fażola Bajda bit-tewm u it-tursin (fagioli conditi con aglio, prezzemolo e olio), le Fritturi Tal-Qaqoċċ (carciofi fritti), e gli Angels on Horseback (dalla cucina inglese, ostriche o capesante, avvolte nella pancetta e cucinate alla griglia), o la variante (Devils on Horseback) con le prugne avvolte nella pancetta e grigliate. Il pane maltese costituisce elemento essenziale per un pasto tipico a Malta, dove i profumati panifici con forno a legna abbondano. Il pane Ftira è un pane a forma di ciambella, cotto nel forno molto caldo. É un tipico pane maltese, composto da pasta acida, ed è croccante fuori e morbido dentro. In giro per i panifici si trovano molte variazioni di Ftira, per esempio a base di pomodoro e olio d'oliva, o quelli alle sardine o alle acciughe.  Tra i formaggi di Malta si apprezzano in particolare i formaggi dell'Isola di Gozo (il Ġbejn, per esempio, fatto con latte di capra o di pecora, sale e caglio). In entrambe le isole di Malta e di Gozo, praticamente tutto il latte di pecora e latte di capra viene utilizzato per la produzione di questo tipico formaggio, lavorato per lo più da piccole aziende familiari.  Tra i dolci tipici maltesi ritroviamo la pura tradizione dolciaria siciliano-maltese nei “Kannoli” (pasta croccante ripiena di ricotta dolce, canditi o pezzi di cioccolato) oppure nei semifreddi, nel gelato, nella frutta candita e in tutti i dolci con ricotta e mandorle. La tradizione dolciaria moresco-maltese si esprime al meglio in un tipico dolce, “helwa tat Tork”, fatto di mandorle tritate e mandorle intere.

115


Andorra La Vella

Andorra La Vella (da “andosin”, le tribù che dominavano il luogo in età pre-cristiana) è la capitale del Principato di Andorra con 20.526 abitanti. Si trova alla confluenza tra la Gran Valira, la Valira del Oriente e la Valira del Norte. Collocata a 1023 metri d'altitudine, è la capitale più alta d'Europa. Andorra la Vella ha un clima continentale umido, con estati fresche e inverni freddi e nevosi. Le precipitazioni medie annuali sono di 1.329 millimetri. Il terreno dove sorge Andorra la Vella è stato insediato prima dell'era cristiana, principalmente dalla tribù Andosin, una tribù del neolitico. Carlo Magno, nell'VIII secolo, trasformò il piccolo territorio in una Marca di Spagna, la frontiera sud-occidentale anti-araba del suo impero. Ha ospitato la principale città fin dal 1278 quando i due co-principi (francese ed episcopale) concordarono per la sovranità congiunta. Molti edifici nel centro storico cittadino sono di questo periodo. Durante il XVI secolo, il Principato di Andorra era uno Stato indipendente isolato e feudale, e se non fu conquistato dalle potenze vicine (Regno di Francia e Regno di Spagna) fu grazie al principio di co-sovranità. Fino al XX secolo, il Principato di Andorra rimase dimenticato, tanto che lo Stato non prese parte al Trattato di Versailles, semplicemente perché non era stato notato. Dopo i disordini politici del 1930 e dopo un tentato colpo di stato da parte di Boris Skossyreff, una democrazia informale si sviluppò nel Principato. Nel 1978 venne fondata la nuova parrocchia di Escaldes-Engordany da una parte del territorio di Andorra la Vella. Nel 1993, la prima costituzione dello Stato stabilì una democrazia parlamentare, e Andorra la Vella ospita le sedi dei tre poteri: legislativo, esecutivo e giuridico. Dal 1993 in poi, Andorra è diventata un paradiso fiscale, con la conseguente costruzione di uffici bancari moderni ad Andorra La Vella.

116


Circondata da montagne, Andorra la Vella, capitale del principato, è rinomata per il commercio duty-free di prodotti di elettronica e beni di lusso. Lo stemma rappresenta una sfera a bande verticale blu e verdi. La sfera è sormontata da una corona.

Nati ad Andorra la Vella…  Juli Minoves Triquell (Andorra la Vella, 1969) è un politico e diplomatico andorrano. Ha studiato prima a l'Università di Friburgo - Svizzera (Economia) e dopo a l'Università Yale degli Stati Uniti (Scienza Politica). Nel 1993 è diventato il primo diplomatico del Principato di Andorra. Ambasciatore presso le Nazioni Unite, gli Stati Uniti e il Canada, nel 1998 diventa Ambasciatore a Madrid, non residente per l'Inghilterra, la Finlandia, la Svizzera e l'OMC. A New York, ha lavorato insieme al suo collega l'ambasciatore italiano Paolo Fulci.  Sophie Dusautoir Bertrand (Andorra la Vella, 5 giugno 1972) è una scialpinista andorrana. Ha cominciato la carriera con nel 2002 e con la Cronoescalada Pas de la Casa nel 2005 ha cominciato la carriera da professionista. Nel 2009 ha vinto la medaglia di bronzo a squadre agli Europei di Alpago 2009 insieme ad Ariadna Tudel Cuberes.  Jordi Escura Aixas (nato il 19 aprile 1980) è un calciatore. Attualmente gioca per FC Balaguer in Catalogna e per la squadra nazionale di Andorra. Ha totalizzato 50 presenze in nazionale.

117


Da Vedere MONUMENTI ED EDIFICI STORICI 

Casa de la Vall (Parlamento e Palazzo di Giustizia) era stata costruita come casa familiare nel 1580, poi venne comprata dal Concilio Generale nel 1702 ed ora è sede del Parlamento. Si trova nel cuore della città e la sua architettura contiene elementi sia militari che civili. All'interno si trova un interessante armedietto con sette serrature che ha conservato i più importanti documenti nazionali. L'armadio può essere aperto solo dalla presenza simultanea delle sette chiavi tenute dai consiglieri (uno per ogni parrocchia in cui è diviso il principato); l'edificio ospita dal 1930 alcuni fondi della Biblioteca Nazionale d'Andorra. C'è anche un dormitorio e una cucina risalenti al XVI secolo. La chiesa di Santa Coloma è una delle più antiche di Andorra. Originariamente fu costruita in stile pre-romanico, ma poi ha subito diversi rifacimenti tra cui il campanile del XII secolo e il portico del XVIII secolo. La chiesa conserva importanti documenti artistici tra cui un'icona lignea del XII secolo rappresentante la Madonna della Misericordia. Sfortunatamente gli splendidi affreschi romanici attualmente si trovano al Museo Culturale Prussiano di Berlino.

 La Caldea è una delle più ampie strutture termali europee, con un'architettura futuristica nel cuore dei Pirenei. Ci sono 6000 m2 di saune, piscine, e vasche sia interne che esterne.  La Chiesa di Sant’Esteve è una chiesa romanica del XII secolo, uno dei pochi simboli di La Vella, situata a pochi passi dal municipio e alla casa de la Vall. Ponte della Margineda

118


EVENTI A parte le festività religiose che seguono il normale calendario cattolico, gli eventi e le festività pubbliche variano in base alla “parrocchia” di riferimento. In generale, le feste folcloristiche si svolgono tra luglio e settembre e tra le principali si ricordano: la Mare de Deu de Meritxell, festa nazionale dedicata alla Vergine Maria (8 settembre), con un pellegrinaggio a Meritxell e il Dia de la Constituciò (14 marzo).

PIATTI TIPICI Andorra La Vella è dotata di ottime strutture ricettive che sono in grado di offrire i migliori servizi legati al turismo invernale. Molti i locali i ristoranti e le caffetterie dove si può gustare il meglio della cucina locale ed internazionale, si segnalano i formaggi, il foie gras ed il prosciutto crudo. Fedele alla sua tradizione di paese di mezzo, tra la Spagna e la Francia, Andorra La Vella propone una vasta scelta di vini iberici e francesi. La cucina di Andorra è una tradizione culinaria di montagna, che si avvicina molto a quella catalana, con influenze francesi. Tra le specialità ci sono i salumi e in particolare le salsicce, ma numerosi sono anche i formaggi (come il tupì) e i piatti di carne fredda (el abat, el mondongo, llonganiza)

119


“Le capitali dell’Europa Meridionale� Finito di il 16/05/2013 Prima stampa 17/05/2013 Si ringrazia anche la gentile professoressa di lettere Sabina Missere. Autori principali: Stefano Milizia e Daniela De Milito

120


Creato dalla seconda C durante l’anno scolastico 2012-2013 Disponibile online al seguente indirizzo: http://terzacmaterdona.weebly.com/lavori-2012-2013#capitali-eurosud



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.