C MAG n.10/2015

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di Desiré Sara Serventi

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al palazzo imperiale arriva un nuovo decreto per i poveri sudditi, stavolta i riflettori sono tutti rivolti verso la Sanità: tagliare gli sprechi e 208 esami inutili; questo è ciò che viene ordinato, e che nessun medico decida di fare il furbetto, perché le sanzioni a loro carico non tarderebbero certamente ad arrivare! A farsi fautrice di questo inappropriato decreto niente meno che il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. A quanto pare la Lorenzin è convinta, dall’alto del suo stipendio, che i tagli sono inevitabili, perché solo così si eliminano inutili sprechi. Certo, perché fare i tagli sui loro ricchi portafogli o sulle loro agevolazioni sarebbe troppo democratico. Non è il mondo della politica che deve definire quali siano i criteri dell’appropriatezza clinica. La figura del medico inizia a vacillare e con essa l’autonomia con cui dovrebbe occuparsi dei pazienti. Vergogna! Voi che dite di rappresentare il popolo così facendo attuate una selezione naturale in cui chi come voi, che ha la possibilità di pagare gli esami, gli farà, mentre gli altri si possono rassegnare. A questo punto ci si chiede, ma voi che puntate il dito sugli esami inutili, pagate le visite mediche? Pagate le visite specialistiche? Sapete cosa significa lista d’attesa? Sapete cosa vuol dire aprire il portafoglio per pagare tutto questo? Ecco il problema è proprio questo, voi non lo sapete, perché voi parlamentari avete la Sanità gratuita, come i vostri familiari e i vostri conviventi, e come tali non potete nemmeno permettervi di mettere le vostre mani nella Sanità. In compenso però potrete tagliare le vostre paghe, rinunciare a tutte le vostre agevolazioni, e a tutto ciò che vi viene concesso gratuitamente, mentre ai comuni cittadini no. I sacrifici si fanno insieme al popolo, solo così potrete riacquistare quel briciolo di credibilità, dignità e orgoglio che probabilmente avete perduto, o che forse non avete mai avuto.

In copertina: Alice Sabatini, nuova Miss Italia 2015. Photo: Daniele La Malfa

L’editoriale

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Sommario

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N.10 – Ottobre 2015 SPECIALE DI OTTOBRE

arte e fotografia 52 56

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CHIACCHIERANDO CON Alice Sabatini LA NEO ELETTA MISS ITALIA. Ha mosso i primi passi nel

mondo della moda da piccolissima...

un’impresa 16

18

Regista, attrice, doppiatrice, direttrice di doppiaggio, sceneggiatrice

Una fotografa per il mondo Un successo firmato Made in Italy

scienze e benessere 60

Le vitamine per una pelle sana e luminosa

56

Amare se stessi e l’altro

cultura e curiosità

122 Intervista a Salvatore Mincione Guarino

tv e spettacolo 124 La differenza tra webradio e radio fm 130 La conduttrice poliedrica Maura

Professionalità e eleganza nel D’Avino Spose

72

132 Intervista alla conduttrice

ultimissime news

Intervista all’avvocato Roberto Pasquali

76

Emarginata dal lavoro per la sua transessualità

Impegnata con due programmi per la televisione su Rai Gulp

A parlare è il Consigliere Comunale del M5S di Roma Capitale Daniele Frongia

Castelli e dintorni 22 24

La partita del cuore per Leo

30

Evento Animal Aid

Gente libera: al servizio dei cittadini in completa libertà

moda e TENDENZE 42

108 Insieme con rossella izzo.

I must per non sbagliare

uomo e natura 86 88

Intervista a Nicola Timpone I Gatti di Su Pallosu

musica 92

Valerio Forconi. Vi presento “Domino”

Carotti

Carolina Rey.

134 Parlando con Andrea Agresti

L’inviato delle Iene quando non si occupa di inchieste gira per l’Italia con la sua band musicale

cucina e ricette

cinema e teatro

144 La cucina creativa di Ester & Leide

98 OSCAR DEL MUSICAL ITALIANO 102 A parlare è Niccolò Petitto.

sport e discipline

106 Intervista all’attore Giampiero

148 LAZIALITà COMPIE TRENT’ANNI 150 Karate: sport e stile di vita 152 Il giocatore professionista di

Intraprendente produttore ed organizzatore del panorama teatrale italiano

Ingrassia

basket Michael Efevberha


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ACCADDE OGGI Ottobre

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Almanacco di Ottobre

ACCADDE OGGI

Notizie dalla storia 1869 – Invenzione della cartolina: Fu un professore di economia austriaco, al secolo Hermann Emmanuel, dell’Accademia militare di Wienere Stad, a proporre l’utilizzo della cartolina postalecome forma di corrispondenza veloce e stringata per le comunicazioni istituzionali.

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1925 – Primo uomo in TV: Il fattorino William Taynton fu il primo uomo della storia a comparire in televisione. Fu lui a proporsi all’ingegnere scozzese John Logie Baird come soggetto per esperimenti sulla trasmissione delle immagini.

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1990 – Le due Germanie si riuniscono: A circa un anno dalla caduta del Muro di Berlino, le due Germanie tornano ad essere una sola nazione. In questa data i cinque “lander” della Repubblica Democratica Tedesca (nota come Germania dell’Est) firmano il Trattato di unificazione, aderendo alla Repubblica Federale di Germania (l’ovest).

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1957 – Primo satellite nello spazio: Alle 19:28 (22:28 ora di Mosca) del 4 ottobre 1957, dal cosmodromo di Baikonur, nell’odierno Kazakistan, fu lanciato lo Sputnik 1, il primo satellite della storia. L’evento decretò l’inatteso sorpasso dell’Unione Sovietica sugli Stati Uniti nella convulsa corsa allo spazio, che vedrà contrapposte le due superpotenze fino alla fine degli anni Sessanta.

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1975 – Primo episodio di Goldrake: Il principe Duke Fleed fugge dal suo pianeta Natale finito nelle mire del feroce re Vega. Raggiunta la Terra qui, sotto le mentite spoglie di Actarus, viene accolto all’istituto di ricerche spaziali diretto dal Dr Procton, che proteggerà con il suo robot dagli attacchi alieni.

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1889 – Inaugurato il Moulin Rouge: È una delle maggiori attrazioni turistiche di Parigi, simbolo della cosiddetta “Belle Époque” che ebbe il suo cuore pulsante proprio nella capitale francese.

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1952 – Brevetto del codice a barre: Furono due ingegneri e inventori statunitensi, al secolo Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, a brevettare il codice a barre, l’insieme di simboli grafici che codifica una serie di informazioni leggibili solo da specifici lettori laser.

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1958 – Impiantato il primo pacemaker: Arne Larsson, colpito da arresto cardiaco a 43 anni, fu il primo uomo a vedersi impiantato un pacemaker, dispositivo elettrico in grado di regolare il battito del cuore. Lo stesso paziente ne ricevette altri 26 prima di morire a 86 anni.

Ottobre

Almanacco di Ottobre

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Notizie dalla storia

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1960 – Primo romanzo di Sciascia (Il Giorno della Civetta): «Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà».

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1906 – Primo Nobel a un italiano: «Non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica». Con questa motivazione, nel 1906, l’Accademia svedese assegnò il “Premio Nobel per la Letteratura” a Giosuè Carducci.

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1971 – Lennon pubblica Imagine: Guerra in Vietnam, il mondo è diviso in due dalla logica della “guerra fredda”. La gente manifesta in mille modi il desiderio di pace. Il brano dell’ex leader dei Beatles risponde a questa richiesta, invitando a guardare a un futuro possibile, pur se da una condizione di “sognatore”. Ciò ne farà un inno universale di pace per le giovani generazioni.

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1492 – Colombo scopre l’America: Una data che cambiò la storia. Dopo aver navigato per circa 33 giorni il navigatore genovese, partito da Palos il 3 agosto del 1492 con tre caravelle (Nina, Pinta e Santa Maria), non toccò precisamente la parte continentale ma un’isola dell’attuale America Centrale, che lui stesso battezzò San Salvador.

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1884 – Istituito il meridiano di Greenwich: Il borgo sito nella parte ovest di Londra era noto per il prezioso Osservatorio astronomico, fondato alla fine del XVII secolo per misurare la longitudine del mare. Questo aspetto, unito al fatto che le mappe geografiche utilizzate nelle principali rotte commerciali indicavano Greenwich come meridiano fondamentale, determinò la scelta finale.

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1926 – Esordio di Winnie the Pooh: Romanzo per ragazzi di Alan Alezander Milne. Fonte d’ispirazione per lo scrittore britannico, e per il disegnatore Ernest Howard Shepard, sono i pupazzi del figlio Cristopher, in particolare un orsacchiotto di pezza che aveva chiamato Edward, poi cambiato in “Winnie”, nome ispirato a un cucciolo di orso ospitato allo zoo di Londra.

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1940 – Esce al cinema “Il Grande Dittatore” di Chaplin: «Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.»

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1978 – Wojtyla è eletto Papa: Fin dal saluto, solitamente in silenzio, Giovanni Paolo II rompe con la tradizione salutando i fedeli con un breve discorso e inaugurando quel filone comunicativo che caratterizzerà il suo pontificato. Il 25 gennaio dell’anno dopo inizierà il primo di una lunga serie di viaggi apostolici che lo porteranno a dialogare con le diplomazie e le culture di tutto il mondo.


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ACCADDE OGGI Ottobre

Almanacco di Ottobre

ACCADDE OGGI

Notizie dalla storia

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1931 – Al Capone condannato per evasione fiscale: Ad una squadra di agenti federali del Dipartimento del Tesoro, coordinati da Elit Ness – noti come gli “Intoccabili” – fu affidato il compito di studiare Capone. Fu un piccolo foglietto recante il suo nome a incastrare il gangster, su cui fu costruito il piano accusatorio per incriminarlo di evasione fiscale, commessa tra il 1925 e il 1929.

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1886 – Pubblicato il libro Cuore: Pubblicato a Torino il romanzo Cuore di Edmondo De Amicis. Strutturato in forma di diario, protagonista è l’alunno Enrico Bottini che annota i fatti salienti di ogni giorno, descrivendo quello che accade ai suoi compagni, i racconti mensili del maestro e gli insegnamenti morali dei genitori.

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1973 – Riconosciuto l’inventore del computer: nel processo che vide contrapposte le due società produttrici di computer: la Honeywell e la Sperry Rand; la Honeywell riuscì a dimostrare la nullità del brevetto della Sperry Rand, riportando alla luce il progetto di uno sconosciuto professore dello Iowa State College: John Vincent Atanasoff che fu da quel momento considerato il “padre del computer”.

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1973 – Inaugurata la Sydney Opera House: La Regina d’Inghilterra, Elisabetta II, taglia il nastro della Sydney Opera House, il nuovo teatro dell’opera della metropoli australiana, destinato a diventare, insieme con la baia e l’imponente Harbour Bridge, il simbolo non solo di una città ma di un’intera nazione.

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1879 – Edison testa la lampadina ad alta resistenza: A un anno dall’invenzione del chimico inglese Joseph Wilson Swan, il primo a brevettare la lampada a incandescenza, Thomas Alva Edisonriuscì a testare positivamente una lampadina a filamento sottile di carbonio, ad alta resistenza e di maggiore durata rispetto a quella di Swan.

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1938 – Chester Carlson inventa la fotocopiatrice: il 22 ottobre 1938 fu prodotta la prima fotocopia chiamata allora “elettrofotografia”. Una matrice caricata elettrostaticamente che, al posto del normale inchiostro, utilizza una polvere nera per imprimere su un foglio di carta i caratteri neri di un documento originale, precedentemente impressi su di essa.

Ottobre

Almanacco di Ottobre

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Notizie dalla storia

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1955 – Primo microonde: Nacque come strumento di alta tecnologia, in Inghilterra, dove nel corso della Seconda guerra mondiale venne messo a punto il Magnetron, un sistema a microonde che applicato ai radar permetteva di intercettare gli aerei nemici. Percy LeBaron Spencer si accorse che, lavorandoci a contatto, una tavoletta di cioccolato che conservava in tasca si era sciolta.

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1944 – Nasce la RAI: Caduto il regime fascista, il governo provvisorio degli alleati decise, in diversi settori, di cancellare nomi e simboli che rimandassero al “Ventennio”. Così si arrivò al decreto legislativo n.457/1944, con il quale la vecchia denominazione dell’EIAR (Ente italiano audizioni radiofoniche) venne mutata in Radio Audizioni Italiane.

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1962 – Caso Mattei: In una notte burrascosa, l’aereo partito da Catania e diretto a Linate su cui si era imbarcato il presidente dell’Eni,Enrico Mattei, precipitò nelle campagne pavesi di Bascapè, piccolo comune di 1.800 abitanti circa. Trascorreranno quarant’anni prima che sia fatta definitivamente luce su quel misterioso “incidente”, che tale non fu.

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1886 – Inaugurata la Statua della Libertà: Qualcosa di più di una scultura imponente: simbolo di una città e della storia di un’intera nazione; faro di libertà per tutti i popoli; messaggio di speranza da oltre un secolo per chiunque fugga dalla disperazione e dalla miseria; immagine di benvenuto per quanti inseguono il sogno americano.

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1787 – Il Don Giovanni debutta a Praga: La grande prima di uno dei maggiori capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart ebbe luogo al Teatro degli Stati di Praga. Strutturato come un dramma giocoso diviso in due atti, il Don Giovanni è la seconda delle tre opere italiane che il celebre compositore austriaco compose in collaborazione con il librettista trevigiano Lorenzo da Ponte.

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1963 – Nasce il mito Lamborghini: Dopo aver raccolto successi e miliardi fabbricando trattori, l’industriale Ferruccio Lamborghini decise di puntare al settore delle auto sportive, lanciando la sfida al “cavallino rampante”. La molla era scattata dopo una discussione con Enzo Ferrari, al quale aveva suggerito come migliorare alcuni difetti palesati dalle “rosse”,.

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2001 – Apple lancia l’iPod: Con il motto «Più di 1000 canzoni nella tua tasca» Steve Jobs, in jeans e felpa nera, presenta al mondo l’iPod, il nuovo riproduttore musicale digitale della Apple.

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1892 – Doyle pubblica Le avventure di Sherlock Holmes: Fu l’inizio della scalata al successo del personaggio che impose Doyle sulla scena letteraria, riscattandolo dalle delusioni per la mancata carriera di medico. Da quest’ultima esperienza professionale, in particolare dagli insegnamenti universitari trasse ispirazione per la creazione dell’astuto detective londinese.

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1917 – Disfatta di Caporetto: Dopo undici scontri nella valle dell’Isonzo, alle due di notte del 24 ottobre 1917 gli Austro-ungarici tentarono l’assalto al bunker di Caporetto. Distraendo gli avversari con l’artiglieria pesante, sfondarono a nord e a sud della linea difensiva italiana, piombando su Caporetto alle 3 del pomeriggio di quello stesso giorno.

Anticipazioni di Novembre

Il delitto di Pier Paolo Pasolini: Nelle prime ore della notte di domenica 2 novembre, una pattuglia dei carabinieri in servizio sul lungomare di Ostia, fermò un’auto che procedeva contromano, alla cui guida c’era Pino Pelosi. All’alba, nei pressi dell’idroscalo ostiense, fu ritrovato da alcuni residenti il corpo senza vita di Pasolini, martoriato e quasi irriconoscibile per i colpi subiti.


Speciale di Ottobre

premiazione

Cmag > Ottobre 2015 > Speciale di Ottobre n.10 - 10/ 2015

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

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può apparire. La Miss Italia infatti, ha subito un attacco mediatico sicuramente eccessivo nei suoi confronti. Quando ti sei affacciata nel mondo della moda? Ho iniziato da piccola, a Firenze a sfilare per marchi di stilisti famosi. Poi sono cresciuta, e non mi andava più di andare a Firenze. Perché? Perché ero troppo grande per la moda dei bambini, ma ero troppo piccola per sfilare per la moda dei grandi. Quindi? Ho studiato e ho iniziato a giocare a basket per divertirmi, ma poi si sono fatte avanti due squadre con una proposta e io, ho accettato la proposta della Santa Marinella.

CHIACCHIERANDO CON

Alice Sabatini

LA NEO ELETTA MISS ITALIA

Ha mosso i primi passi nel mondo della moda da piccolissima sfilando per diversi marchi di stilisti famosi Ha mosso i primi passi nel mondo della moda da piccolissima Alice Sabatini, sfilando per marchi di stilisti famosi. Ha deciso poi di dedicarsi allo studio e al basket, ottenendo in entrambi ottimi risultati.

Tante le fasce da lei vinte a Jesolo, tra cui La fascia di Miss Italia, Miss Cinema, Miss Web, Miss Diva e Donna e Miss Compagna della Bellezza. Vorrebbe che le persone imparassero a conoscerla per quello che è, e non per quello che

Sei cresciuta quindi nella Santa Marinella? Sì inizialmente abbiamo giocato in serie B, poi siamo passati in A3 ed infine abbiamo giocato in A2. Continui a giocare? Dopo aver vinto il titolo di Miss Italia no, sono sempre in girio per l’Italia per lavoro. Ma appena rallentano gli impegni torno sul campo. La differenza più evidente tra il mondo del basket e quello della moda? Il basket è un gioco di squadra, nel mondo della moda sei sola. Cosa ha significato per te partecipare a Prima Miss dell’anno? Aver partecipato al concorso di Prima Miss dell’anno ed essere arrivata seconda, per me ha significato saltare le provinciali, e arrivare

direttamente alle finali nazionali. Poi ho vinto la fascia di Miss Lazio e sono partita per Jesolo. Vuoi descrivere l’esperienza a Miss Italia? Stressante e divertente. Vuoi essere più chiara? Stressante per i ritmi faticosi, e divertente perché facevamo i servizi fotografici che a me piacevano tanto, con i fotografi ho instaurato un bel rapporto.


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Cmag > Ottobre 2015 > Speciale di Ottobre

Quante fasce hai vinto al concorso? La fascia di Miss Italia, Miss Cinema, Miss Web, Miss Diva e Donna e Miss Compagna della Bellezza. Macchina fotografica o telecamera? Davanti alla macchina fotografica si possono fare più pose, più foto per cercare quella più adatta, davanti alla telecamera no. Ci sono i video come quelli che hanno fatto a me in cui è buona la prima, e se hai detto delle cavolate quelle sono, non si cambia. Vuoi definirti in una parola? Semplice. Un tuo pregio? Umile.

Progetti? Realizzarmi sia nel campo della moda che in quello del cinema a livello internazionale.

Un difetto? Impulsiva.

Durante l’intervista ha dimostrato di essere una persona simpatica, gentile e soprattutto colta e per niente ignorante, così come forse la si vuole far passare.

Per cosa ti è stata utile questa esperienza? Mi ha fatto maturare tanto.

Photo: Daniele La Malfa – Valerio Cosmi – Rocco Almagno


Quando vivere diventa

un’impresa

Cmag > Ottobre 2015 > Un’impresa n.10 - 10/ 2015

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

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per fare da cornice alla cerimonia dove il fulcro di tutto sono gli sposi. Che caratteristiche aveva il vostro abito di punta? In realtà non abbiamo un solo abito di punta ma bensì tre, quelli che abbiamo presentato a Roma Spose, che perfettamente interpretano gli stili del momento: il colorato, il romantico, ed infine l’abito sexy.

Professionalità e eleganza nel

D’Avino Spose

All’evento Roma Spose hanno partecipato i migliori atelier Se si parla di spose gli occhi sono rivolti all’atelier D’Avino Spose, dove le titolari Nunzia e Maria D’Avino si occupano di tutto ciò che riguarda la moda degli sposi. Incarichi diversi per le due esperte nel settore, dove a Maria spetta occuparsi delle spose, delle piccole damigelle e dei paggetti, mentre Nunzia si occupa sia degli sposi, che degli invitati. L’atelier D’Avino Spose, ha partecipato all’evento Roma Spose, proponendo degli abiti eleganti, e ricercati.

Dove si trova il vostro atelier? Il D’Avino Spose è situato a Ciampino, alle porte di Roma. Il D’Avino Spose, ha partecipato all’evento Roma Spose? Roma Spose è un evento che permette ai futuri sposi e familiari di avere una panoramica completa su ciò che può occorrere per l’organizzazione del matrimonio: location, abiti, viaggi di nozze, auto, bomboniere e tanto altro.

Per tutti voi rappresenta una prestigiosa vetrina? Sicuramente, perché permette di presentarci a coloro che ancora non ci conoscono e di invitare gli sposi e i loro familiari nel nostro atelier dove le nostre collaboratrici, con esperienza e sguardo attento, potranno accompagnarli nella ricerca dell’abito perfetto selezionato tra la vasta scelta dei modelli disponibili. Quali sono le novità e i trend per la sposa 2016? La sposa 2016 è raffinata, femminile, attenta ai particolari ed ai materiali utilizzati. La sua ricerca si focalizza in particolare sui pizzi che accompagnano le scollature, regalando un sensuale effetto nude. Immancabili i dettagli e le pennellate di colore che si abbinano alla perfezione al classico bianco. Abiti, tutti, che soddisfano ogni tipo di donna, dalla più classica alla più moderna. Quali sono le novità nel settore wedding? Sinceramente c’è un’attenzione in più alla personalizzazione ed all’unicità, all’originalità focalizzata sull’identità di ogni sposa, dalla più tradizionalista alla più innovativa. Il leitmotiv è l’eleganza: particolari attentamente studiati

Per l’uomo quali sono le novità, riguardo il loro abito? Negli ultimi anni c’è stato un radicale cambiamento nel sentirsi sposo: non più un ruolo di coreografia ma da protagonista insieme alla sposa. Da qui,un uomo più esigente nel gusto e nella scelta dei dettagli, che spazia dal sobrio, elegante, con un taglio di abito che mira a valorizzare il corpo maschile, al principe che sceglie un abito importante che lo faccia spiccare come sposo tra tutti gli invitati, a quello estremamente trendy che si identifica nel colore scegliendo tra i nuovi toni del blu, del bordeaux e del grigio. Sfarzo e lusso durante l’evento, ma gli occhi sono puntati al risparmio? Gli sposi di oggi sono molto attenti al rapporto qualità prezzo: sono disposti a spendere se il prodotto è di qualità e non in funzione del marchio. Tanti gli abiti da sposa, ma qual è il più ricercato? È impossibile identificare un solo abito come il più ricercato, perché la scelta rispecchia le varie personalità di ogni donna. Competenza e professionalità al D’Avino Spose. Puoi guardale l’intera collezione su: www.davinospose.it D’Avino Spose - Pagina Ufficiale/Fan Page


Ultimissime News

roma

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

A parlare è

il Consigliere Comunale del M5S di Roma Capitale

Daniele Frongia La città di Roma esulta per le dimissione del sindaco Ignazio Marino

Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è dimesso, dopo lo scandalo che lo ha coinvolto direttamente. Esultano i cittadini per la sua decisione, considerando che la capitale stava attraversando un periodo di degrado con la sua amministrazione. A parlare del mandato del sindaco dimissionario, il consigliere comunale del M5S di Roma Capitale, Daniele Frongia che attualmente riveste il ruolo di capogruppo e che insieme a Marcello De Vito, Virginia Raggi ed Enrico Stefàno, hanno avuto un ruolo decisivo per le sue dimissioni. Marino si è dimesso, scelta voluta o subita? Di certo ha subito un forte pressing, ma ciò che contano sono i suoi errori: sulle dichiarazioni sulle spese, ma soprattutto su quanto non ha fatto per Roma in questi due anni. Dopo le dimissioni si è presentato qualcuno in Campidoglio?

Il sindaco Ignazio Marino

Non si è presentato nessuno, né il Sindaco né la maggioranza. Tutto rimandato alla prossima settimana. Siamo ancora in attesa del deposito formale delle sue dimissioni. Il sindaco durante il suo mandato, ha messo al primo posto i suoi interessi o quelli della città? La maggioranza Pd che ha candidato e sostenuto Marino, non ha pensato al bene della città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Roma è nel baratro, di chi è la responsabilità? Decenni di pessima amministrazione sia di destra che di sinistra, politici non all’altezza, assenza di una pianificazione dello sviluppo di una città, scarso interesse verso il benessere dei cittadini. Cosa ha fatto Marino durante il suo mandato? Interventi superficiali a nostro avviso non sufficienti. Ha fintamente pedonalizzato via dei Fori Imperiali, forse questo il risultato più tangibile.

Cosa non ha fatto per la città? Tutto il resto: ad esempio, migliorare i trasporti e la raccolta dei rifiuti.

Il sindaco può decidere di ritirare le sue dimissioni? Non credo, impossibile ipotizzare questo scenario per la città, poveri noi.

Qual è stato l’atteggiamento del Pd nei confronti di Marino? Marino è una scelta del Pd. In Campidoglio le varie correnti del Pd si sono spesso scontrate in merito alle decisioni del sindaco. Comportamenti che hanno ulteriormente danneggiato la città.

Nel frattempo chi governerà la città? Il Sindaco per i prossimi venti giorni e poi subentrerà un commissario fino alle elezioni di primavera.

Voi del M5S avete avuto un ruolo decisivo sulle sue dimissioni? Noi vale a dire Marcello De Vito, Virginia Raggi ed Enrico Stefàno con i Carabinieri, siamo riusciti ad ottenere la lista dettagliata delle spese e delle sue dichiarazioni poi smentite da tutti, dunque sì, siamo stati noi. Ciò non toglie l’impegno di tutta la squadra, ventotto consiglieri municipali, i regionali, i parlamentari e gli europarlamentari di questi due anni, contro questo sistema di governo della città.

Roma ha mai conosciuto un simile degrado? Seguo con passione la politica romana dai tempi del sindaco Carraro e posso dire, di non aver mai visto la città così allo sbando. Un’amministrazione senza precedenti che ha portato la capitale al degrado sotto tutti gli aspetti. Se non fosse stato per l’onestà del M5S che ha denunciato i fatti, probabilmente la situazione sarebbe rimasta invariata, fino alla fine del suo mandato. Puoi contattare Daniele Frongia su Facebook: Daniele Frongia portavoce M5S consigliere Roma Capitale


Castelli e dintorni

CIAMPINO

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Comunicato Ufficio Stampa

Proloco di Ciampino

quattro GIORNI ALL’EXPO

Il più grande evento mai realizzato. Dal 27 al 30 Ottobre (4 giorni e 3 notti) EXPO – il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è infatti il tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno dello Sito Espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame, dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo. Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse. La riflessione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Giorno 1 – 27 Ottobre: Appuntamento con i partecipanti in luogo ed ora da convenire e partenza in autopullman G.T. – Sosta lungo la percorrenza autostradale per il pranzo

libero in autogrill – Nel pomeriggio arrivo a Milano e sistemazione in Hotel. Pomeriggio a disposizione per una visita della città facoltativa, che tanto offre. Cena in locale. Rientro in hotel pernottamento. Giorni 2 e 3 – 28-29 Ottobre: Prima colazione in hotel –Intera giornata per la visita dell’Expo. In serata rientro in hotel, pernottamento. La sera del 8e 9rimaniamo in expo per godere l’illuminazione notturna e lo spettacolo dell’albero della vita. Giorno 4 – 30 Ottobre: Prima colazione in hotel – In mattinata partenza in autopullman GT, sosta a ModenaVisita del centro storico. Pranzo – L’arrivo a Roma è previsto in serata.

• Pranzo del 4° giorno. • 2 INGRESSI “EXPO” intera giornata del 8 e 9settembre • Nostra Accompagnatrice per tutta la durata del viaggio

Quota (min.30 partecipanti): €299 a persona

N.B. Problemi alimentari quali intolleranze o allergie a cibi vanno segnalati all’atto della prenotazione e riconfermati all’accompagnatore alla partenza. Sarà nostra cura, fare tutto il possibile per ottenere la disponibilità degli hotel e dei ristoratori.

La quota comprende: • Autopullman G/T da Roma per tutta la durata del viaggio • “Servizio Cortesia” a bordo • Sistemazione in Hotel 4 Stelle camere riservate con servizi privati • Trattamento bb in hotel • Cena del 1° giorno

La quota non comprende: • Polizza ANNULLAMENTO VIAGGIO (facoltativa di Euro 20,00 per persona) • Visita guidata a Milano facoltativa 5 € da richiedere in prenotazione • Extra personali etutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende” Prenotazione: 50 € a persona

Per info e prenotazioni: 067915275 ciampinoproloco@gmail.com


Castelli e dintorni

CIAMPINO

Cmag > Ottobre 2015 > Castelli e dintorni n.10 - 10/ 2015

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Adele Loris

adeleloris@gmail.com

La partita del cuore per Leo Grande partecipazione per la partita di beneficenza a favore del piccolo Leo, un ragazzo speciale che lotta con una grave malattia. Ad organizzare la partita del cuore Marcello Cuic-

chi, Luca Vincenzi e Franco Lembo. Nel campo superga Ciampino un tripudio di persone hanno assistito ad una partita ricca di emozioni, a sfidarsi tra squadre assocentauri della polizia

capitanata da Luca Vincenzi ed una mista di artisti, cabarettisti, ed ex calciatori capitanata da Marcello Cuicchi. E sono stati proprio tanti gli artisti intervenuti, fra questi, in bordo campo le attrici Adriana Russo, Vania De Moraes e Federica Sbrenna da Un posto al Sole, la giornalista Monica Cattaneo, ma non sono mancati gli ex calciatori come il grande Vincent Candela Cesar e Roberto Muzzi. Gli attori Niccolo Senni, Edoardo Purgatori, Marco Vivio, Nicola Ravaglioli, Giorgio Caputo, Marco Aceti, Alex Pascoli, i cabarettisti Alessandro Serra e Gabriele Marconi, il cantante Giuseppe Salsetta, ex gieffini e tronisti come Ferdinando Giordano e Samuele Micucci. Grande partecipazione anche dall’ex dottore as Roma Ernesto Alicico. A sostenere gli organizzatori sempre presente l’ideatore di eventi Roma Fabrizio Pacifici. Emozionante il momento del video messaggio del piccolo Leo. Evento magistralmente presentato da Anthony Peth e Alessio de Silvestro in compagnia della bella Antonella Salvucci.

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Castelli e dintorni

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Redazione

GENTE LIBERA: AL SERVIZIO DEI CITTADINI IN COMPLETA LIBERTà Grande successo e grande entusiasmo per l’inaugurazione della Sede di Gente Libera che si è svolta il 25 settembre scorso nei locali di Via Verdi, a Ciampino. Straordinaria l’affluenza e l’interesse dimostrato dai Ciampinesi e non solo, giunti in gran numero per le molteplici attività svolte dall’Associazione. Nel corso dell’evento è stata infatti illustrata ai presenti la nuova Carta Servizi 2016 alla quale, più di 2000 persone, hanno già aderito nell’anno 2015. La Carta Servizi Gente Libera, come lo scorso anno, include servizi e prestazioni di consulen-

za ad ampio raggio a cui chiunque può aderire semplicemente collegandosi al sito web del movimento www.gentelibera.org, cliccando sul l’apposita voce “aderisci” o contattando direttamente Gente Libera all’indirizzo e-mail: info@gentelibera.org. La grande curiosità che ha suscitato Gente Libera sta nel fatto che essa propone soluzioni concrete e realistiche per tutto ciò che non funziona con la creazione di un progetto innovativo, rivoluzionario e soprattutto libero, efficace sul piano professionale (avvocati, commercia-

listi, medici, artigiani, commercianti, tecnici ed altre figure a disposizione degli iscritti. a costi ridotti) sociale (aiuti per le fasce più deboli) e politico (all’insegna della trasparenza, della tutela della legalità, del rispetto delle regole, svincolata dai partiti tradizionali). Il perfetto lavoro di squadra che ha contraddistinto l’Associazione già nel corso del 2015 ha dato ottimi risultati; e la sensazione è quella di ulteriore e continua crescita visto il gran numero di adesioni e visto l’enorme entusiasmo che suscita l’attività dell’Associazione. Gente Libera è un Movimento fatto di persone che hanno deciso di mettersi in gioco liberamente, aderendo ad un Progetto di cambiamento, teso anche al riavvicinamento dei cittadini alla Bella Politica, attingendo dalle tradizioni e guardando avanti, al futuro. L’inaugurazione della Sede ciampinese ha aperto ufficialmente l’anno, e darà il via ad una serie di eventi che nei prossimi mesi vedranno il Movimento al centro di opere benefiche, culturali, formative e politiche. Cosa dire allora…in bocca al lupo e ad maiora, Gente Libera!

Da sinistra: Paola e Soraya

Stefano Bonazzi (Coordinatore Gente Libera a Ciampino)

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Castelli e dintorni

ciampino

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Redazione

FINALMENTE A CIAMPINO

HELEN DORON ENGLISH Un centro di lingua inglese all’avanguardia

Trent’anni fa Helen Doron, linguista ed educatrice britannica, rivoluzionò l’insegnamento della lingua inglese, sviluppando un metodo simile a quello con cui i bambini imparano la loro lingua madre. Oggi esiste una rete di sedi che s’ispirano a questo insegnamento linguisti-

co in più di 30 paesi. Quasi due milioni di bambini parlano inglese grazie a Helen Doron. Il metodo Helen Doron utilizza 3 diversi approcci: uditivo, cinetico, visivo, coinvolgendo tutte le aree del cervello per un migliore apprendimento.

Reception

Helen Doron e i suoi collaboratori sono i pionieri dell’insegnamento con tecniche di apprendimento della lingua inglese basate sulla crescita emotiva, fisica, creativa e intellettuale degli studenti. Abbiamo incontrato la simpatica e preparata Karen Michelle Gibbons responsabile della nuova sede Helen Doron sita in viale Roma n 27 nella città di Ciampino che ci ha spiegato che i corsi sono tenuti in piccoli gruppi di 4, 8 studenti per bilanciare l’interazione del gruppo e l’attenzione individuale. L’ambiente di apprendimento è accogliente, dinamico e stimolante. I bambini apprendono nello stesso modo con cui acquisiscono il loro linguaggio nativo, in un rapporto positivo con insegnanti qualificati Helen Doron. Karen Michelle coglie l’occasione per invitare genitori e bambini a farle visita e a partecipare a una delle lezioni dimostrative gratuite. Per informazioni: 067915000 karen.michelle.gibbons@gmail.com

Lavori nei locali, prima dell’inaugurazione

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Castelli e dintorni

evento

Evento

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Animalisti italiani

Comunicato stampa

Animal Aid

Mascotte dell’evento il cane della Forestale Tippete e i cavalli Walter e Libero, primi animali nella storia ad uscire vivi dal mattatoio: chi salva una vita, salva il mondo intero Franca Valeri, Fiordaliso, Ivana Spagna, Massimo di Cataldo, Pier Cortese, Roberta Orrù, Daniela Poggi, Sofia Righetti, Valeria Rossi, Massimo Wertmuller, Loredana Cannata, i KuTso, Carolina Rey, Marco Di Buono i Raggi Fotonici e tanti altri…insieme per sostenere i diritti di tutti gli animali. Sul palco anche le Associazioni Sea Shepard e dalla Francia la Fuda e il Crac, il Corpo Forestale, i Volontari del canile di Roma, le Guardie Zoofile, Andrea Cisternino giunto dall’Ucraina, al quale hanno ucciso 76 cani bruciando il canile e Marco Biondi, che vive alle porte di Roma con 120 animali salvati. Straordinario successo per il Concerto in occasione della Prima Giornata Internazionale per i diritti di tutti gli animali, Sabato 19 Settembre a Piazza del Popolo a Roma, organizzato da Animalisti Italiani Onlus www.animalisti.it, Legend Studio e Labux. Nella infaticabile maratona canora si sono avvicendati sul palco artisti, personaggi noti dal calibro di Franca Valeri e, alla stregua di una vera star, il cucciolo salvato

Ivana Spagna

dal Corpo Forestale di Napoli. Si chiama Tippete, è stato salvato dalla discarica di Caivano, in Terra dei Fuochi, e ha subito l’amputazione della zampa anteriore destra a seguito delle ferite che si è procurato nella discarica. Un agente speciale con tanto di cappottino decorato delle effigi del Corpo Forestale che può considerarsi, insieme ai cavalli Walter e Libero primi animali nella storia ad uscire vivi da un mattatoio grazie all’intervento di Animalisti Italiani la mascotte di questo primo Animal Aid Live, il grande concerto nella più ampia cornice dell’Animal Day 2015. Il commento a caldo del Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale: “Credo ci siano degli Eventi che segnano uno spartiacque tra il prima e il dopo: il primo concerto per

i diritti degli animali a Roma, di Sabato 19 settembre 2015, è uno di quelli. Vogliamo che l’Animal Aid Live diventi il 1° Maggio degli Animali. Dopo lo Sport, adesso anche la Musica, che grazie al suo linguaggio diretto fatto di parole e note entra dritto nel cuore di chi ascolta e si inserisce a pieno titolo come strumento portatore di messaggi capaci di rivoluzionare l’opinione pubblica. Il merito è di noi tutte e tutti: senza eccezioni. I nostri 121 volontari, senza il cui prezioso impegno non avremmo potuto portare avanti un evento per noi così grande, gli artisti che hanno sposato la causa mettendoci la faccia e tutti i cittadini scesi in piazza per sostenere un idem sentire: gli animali sono esseri senzienti esattamente come noi umani, e per questo meritano dignità e rispetto”. Un’iniziativa nata quasi per scommessa e che si prepara a diventare un evento fisso e irrinunciabile: “Ho colto subito al volo intuendone la portata, spiega il Presidente di Animalisti Italiani Walter Caporale l’idea geniale del mio amico e ideatore Pierpaolo Cirillo, Vicepresi-

Franca Valeri

dente di Animalisti Italiani, il quale mi ha dimostrato che la Terza Via all’animalismo che abbiamo così intrapreso è vincente. Le nostre gocce fanno la differenza perché Chi salva una vita, salva il mondo intero”. www.animalistiitaliani.it Photo di Flavio Di Properzio


Castelli e dintorni

eventi

orion live Nuove serate e tanto divertimento

Dal 24 Ottobre tornano le serate vintage piÚ belle dei Castelli romani. L’Orion Live Club ha il piacere di presentare la nuova serie di serate a temi diversi che si terranno nel locale a Ciampino in viale J.F. Kennedy 52. Un programma ricco di spettacoli, cabaret, musica dal vivo, dance revival e tanto altro. Guarda il calendario completo degli eventi sul sito ufficiale www.orionliveclub.com per non perderne nessuno! Per informazioni chiama il 3387016101 oppure 3202685035. Segui gli eventi su YouTube e su: www.webtvstudios.it

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Redazione


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La prima serata all’Orion Live Club organizzata dallo staff presenterà il repertorio della band vintage EasyPop. EasyPop – La Storia del Jukebox É un gruppo musicale composto da sei amici che con originalità hanno creato uno spettacolo musicale innovativo, basandosi sul sistema dei jukebox. La band ha riprodotto un jukebox modello Wurlitzer, dove con una tastiera il pubblico sceglie il brano che dovranno suonare. I brani che propongono sono gli stessi del periodo in cui il jukebox era di moda. Questo gioco del jukebox da la possibilità al pubblico di divertirsi ascoltando la musica. La band è composta da Luka, Patrizio, Viola, Errico, Eric, Ermanno. Visita il sito della band per conoscere altri dettagli: www.easypopjukebox.com Per info prevendite e prenotazione tavoli, contantattare Gianfry al 3202685035 oppure 3387016101 La serata è stata sponsorizzata: La Fabbrica dell’Ottica (Sponsor Ufficiale), Studio Fraioli Projects e Consulting, Shop Hair – Forniture Parrucchieri ed Estetisti, Mancini Pianoforti, Sempre Belli Hair Style Parrucchieri, Il Mondo di Sunrise Travel, La Fonte del Gelato, Webtvstudios, Enter House Immobiliare, New Ballet. E ancora da: Expo Luce, A.S.D. Muzzi Accademy e Lina & Teresa Coiffeur. Rose Bar, Seta 90, Bar dei Laghi, Il Marchese del Grill, New Style, Bar Nimbus, Foto Elite , Tecnocarsystem, Gelateria Mon Amour, Undercolors of Benetton, Quantum Bar e Ristorante, Car Ciampino, 16 Games Neverland, Moca Caffè.


Castelli e dintorni

cucina

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Naturalmente Crudo

www.facebook.com/naturalmentecrudo

LABORATORIO DI CUCINA

VEGANA CRUDISTA A Roma zona Monte Mario sabato 24 ottobre, con pochi alimenti, frutta e verdura crude, noci, semi, frutta secca, tuberi e pochi attrezzi, frullatore, robot, pelapatate, coltelli, mandoline, s cucineremo con voi ricette colorate, etiche, divertenti, ottime, sane. Conosceremo assieme i latti vegetali, i succhi green, le zuppe crudiste e poi maionese di lupini, bruschette fino ad arrivare ai dolci! Crudismo vuol dire aumentare tanta frutta e verdura nella nostra alimenta-

zione, cibo vivo, crudo, vibrante, cibo che prende il calore e il magnetismo del sole, cibo ricco di enzimi, che quasi si autodigerisce da solo e, infatti, il primo beneficio è una energia a palla e poi benessere psicofisico, chiarezza mentale, una gioia nuova! Il crudismo va sperimentato. Naturalmente Crudo


Castelli e dintorni

made in italy

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Fabrizio Rinaldi

rinaldi_fabrizio@hotmail.com

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mente amaro e intenso della Robusta e i toni dolci e lievemente aromatici dell’Arabica. Questo solo per dare un’idea, perché ovviamente i sentori e le percezioni tattili che un buon caffè può infondere nel nostro palato sono centinaia. La miscela che attualmente utilizzo nel mio bar è composta da una gamma di caffè dalle caratteristiche ben definite e al tempo stesso diverse tra loro, che nell’insieme producono in tazza quello che definivo prima un gusto equilibrato. Ma entriamo nei dettagli. Uso due tipi di Robusta: Kappy Royal, un parchment indiano, dal sapore forte e intenso, ideale per un caffè di prima mattina.

Dentro i segreti di una miscela Come nel medioevo gli alchimisti hanno voluto sfidare la natura nella ricerca di una sostanza magica che tramutasse il metallo in oro, negli ultimi anni, ho intrapreso un percorso simile, arduo e inverosimile, per scoprire la mia pietra filosofale, ovvero una miscela di caffè che conquistasse chiunque la beva. Come quei folli scienziati, purtroppo, non credo di essere ancora riuscito nell’impresa, tuttavia sto dedicando un grande impegno nella mia torrefazione, per realizzare un ottimo espresso e gli sforzi compiuti hanno già portato ad un risultato soddisfacente. Ma partiamo dall’inizio, ovvero dalla mitica fornace, luogo in cui il caffè verde si tramuta in “ oro nero “.

Ho una pratica tostacaffè, moderna, che tosta un chilo alla volta e questo mi permette di sperimentare facilmente nuove miscele e di analizzare diversi monorigini, senza accumulare quintali di caffè. Al momento lavoro su una miscela dal gusto equilibrato che soddisfa gran parte della mia clientela. Ma che si intende per gusto equilibrato? Ognuno ha la sua teoria, io cerco di dare una risposta valida e che le comprenda tutte. Per me è una giusta mescolanza tra Coffea Robusta e Coffea Arabica, dove prevalgono le note positive di entrambe, il sapore piacevol-

Screen 19, un naturale africano, proveniente dal Congo, molto corposo e piacevolmente amaro. Le due varietà, combinate tra loro, producono un gusto molto marcato, senza tuttavia cedere troppo all’amaro, grazie alla maggiore delicatezza dell’indiano. E quattro tipi di Arabica: Ethiopia Limu, proveniente dalla regione di Kaffa, ritenuto il luogo d’origine della pianta di caffè, dai toni dolci e aromatici. Colombia Supremo, la cui caratteristica sono i chicchi molto omogenei tra loro, che lascia in bocca un sapore intenso e poco corposo. Santos Serrado Santa Clara, dal Brasile, principale esportatore al mondo di caffè, un’ottima

base per qualunque miscela, che lascia vaghi ricordi di cioccolata e liquirizia. Guatema Antigua 5 Estrela, un centr’america naturale, spicca per la sua acidità, senza tuttavia alterare la dolcezza. Questa è la varietà di caffè crudo che definisce la mia miscela, ovviamente le percentuali che uso di ognuna restano segrete, come un bravo alchimista che crede in quella che fa, si impegna, fatica e mostra solo il risultato, celando la componente magica che ha reso tutto questo possibile. Tuttavia presto la mia modesta esperienza a chiunque voglia condividere la sua passione per il caffè, o chiedere un semplice consiglio, o una proposta di collaborazione. A chiunque, insomma, voglia viaggiare dentro i segreti di una miscela.


Castelli e dintorni

imprese

Consulenza a 360°

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Chiara Priorini

chpr0610@gmail.com

per le imprese

Lo Studio Priorini&Mangia è composto da un team di professionisti con competenze multidisciplinari in grado di fornire alle aziende supporto a 360° su tutte le complesse e numerose attività fiscali, tributarie e del lavoro. Presente a Roma dal 1973, lo studio mette a disposizione delle imprese le conoscenze e l’esperienza acquisita negli anni così da orientarle verso una riduzione dei costi generali e di conseguenza maggiori profitti. In particolar modo oggi, che le normative relative alle aziende diventano sempre più complesse e delicate, le imprese necessitano di professionisti in grado di rendere le stesse di più facile comprensione, professionisti capaci di guidare i clienti dalla costituzione della loro azienda, con consigli puntuali e mirati, al suo naturale sviluppo, ascoltando le diverse problematiche fiscali, in modo da fornire in tempo debito suggerimenti e proposte che permettano realmente di impostare una gestione fiscale snella ed attenta pianificandola durante tutto il corso dell’anno e non cercando ipotetiche soluzioni solo a ridosso delle varie scadenze.

Lo Studio Priorini&Mangia ha sede: Comune di Roma, Via Tunisi 4 Tel: 0639738076 Comune di Fiumicino, Via Torre di Pagliaccetto 34 Tel: 0661699194 Ed è in questa sede che potrete anche pianificare l’aspetto social web della vostra azienda.


Moda e Tendenze

stylist

I must

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Marco Scorza

info@fashionadvices.com

per non sbagliare Cari amici se nella scorsa rubrica vi ho suggerito e specie alle donne come essere trandy, in questo inverno non posso trascurare voi maschietti che avete lo stesso diritto di essere alla moda. Si sa la moda maschile è meno chiacchierata, ha meno spazio rispetto a quella femminile, ma siamo sempre tanti e continuano ad aumentare i maschietti che vogliono essere belli e alla moda e forse, in fatto di vanità stanno superando anche la donna. Ed ecco che questa stagione l’uomo se vorrà, potrà non soffrire il freddo perché uno dei must è la pelliccia, ebbene si anche per l’uomo. Un indumento nella visione collettiva prettamente femminile ma che se saputo portare, ci renderà il più trendy di tutti. Non vi allarmate, anche per voi ci sono le pellicce “finte” cosi gli animalisti possono essere trendy come gli altri e vi do un suggerimento, se siete degli uomini coraggiosi cercatene una sulle tonalità del rosso, qualunque essa sia perché il rosso sarà un colore abbastanza predominante, fosse anche per un piccolissimo accessorio. La pelle ha spopolato in tutte le passerelle, specie i pantaloni di pelle. Sembrerebbe che il pantalone inizia a tornare morbido in tutte le sue sfumature dai modelli ai tessuti.

Il cappotto di cammello sembra essere un vero e proprio must, insieme a coppottoni che arrivano alle caviglie e alle sciarpe di tutti i tessuti e dimensioni. Non dimentichiamo il borsalino in feltro, altro grande must della stagione per non prendere colpi di freddo.

E anche i maglioni tornano ad essere over, proprio come quelli della donna. Ma sarà l’ uomo che copia la donna o gli stilisti che iniziano ad essere più pigri? Forse nessuna delle due direi, in quanto i tantissimi look visti sulle passerelle, gli stilisti hanno osato e esagerato. Ma si sa che quello che si vede in passerella il più delle volte

è scenico e al finale poco vendibile, solo i più coraggiosi osano e quasi sempre poi vengono premiati. Quindi cari amici maschietti la parola d’ordine è osare, osare è sfidarsi, mettersi in gioco e in discussione per ottenere dei feed back positivi. Marco Scorza


Moda e Tendenze

tattoo

Il tatuaggio maori I tatuaggi Maori devono il loro nome ad una popolazione dalle radici polinesiane, che ha fondato la propria stirpe nel lontano 900 d.C nei territori a nord della Nuova Zelanda. Questo abile popolo di navigatori aveva dato molta importanza al tatuaggio, che fungeva da sim-

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Noir Studio Tattoo

bolo comunicativo al resto della tribù ed alla restante parte della società. In particolare, visto il complicato sistema in cui la stirpe era ramificata, i tatuaggi maori avevano il preciso compito di rivelare immediatamente la casta e le origine dei genitori, la professione ed altre informazioni utili come i gradi raggiunti dopo la nascita. I tatuaggi Maori erano, dunque, una sorta di biglietto da visita o carta di identità, che veniva inciso sulla propria pelle, in modo che fosse visibile alla società per tutta la vita. Inoltre, non mancavano persone che si concedevano anche tatuaggi che ricordassero le proprie vittorie o eroiche azioni nei combattimenti.

I guerrieri usavano tatuarsi con orgoglio, per raccontare le loro gesta e la loro storia. Inoltre con il tatuaggio evidenziavano la muscolatura per apparire più forti di fronte al nemico, aveva anche una funzione estetica, serviva cioè come forma di abbellimento della persona infatti una donna senza i tatuaggi distintivi intorno alle labbra venina considerata poco attraente. Il tatuaggio più rappresentativo di questa cultura era il “moko”, che veniva usato come segno di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Nel moko il viso era coperto di complessi motivi dalla radice dei capelli al mento e da un orecchio all’altro mentre nel tatuaggio chiamato “rape” venivano tatuati anche l’addome e le gambe dalle cosce fino alle ginocchia. Il “kirituhi”, invece è la rappresentazione più decorativa anche se intrisa di significati legati alla felce “koru” come simbolo di rinascita spirituale.

Il tatuaggio veniva eseguito solo da persone ufficialmente riconosciuti come “Tohunga ta Moko”, cioè tatuatore. Essi studiavano la struttura facciale del futuro tatuato, ed individuavano un disegno. Spettava poi agli anziani del clan decidere se il simbolo proposto rispetta la personalità dell’individuo. Le due principali tecniche utilizzate per i tatuaggi erano il “puhoro” e il “moko whakairo”. Il primo consisteva nel pungere la pelle con uno strumento acuminato e nell’inserire nelle punture un pigmento che lasciava la traccia del disegno sotto pelle. Il “moko whakairo”, invece, veniva fatto con scalpelli ed altri strumenti taglienti che “scolpivano” la pelle: le ferite venivano successivamente riempite di colore e il disegno, una volta guarita la pelle, era reso ancora più evidente da rilievo delle cicatrici. NOIR studio tattoo


Moda e Tendenze

stile

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Giovanni Bilello

gb.giovannibilello@gmail.com

Pochi lustrini e molto lustro

Sono Giovanni Bilello e non creo solo moda ma inseguo un obbiettivo: lo stile! Ho conosciuto e apprezzato consigli di mostri sacri della moda da Valentino a Sarli il quale mi diede un consiglio che mi portò a comprare la mia prima macchina da cucire e a fare non solo moda ma arte, in quanto le mie creazioni sono uniche e racchiudono un pensiero di ricerca: forme semplici, pochissime cuciture esaltazione della forma e sopratutto non dimentico mai che la donna va esaltata, mai derisa da abiti che non le rendono il giusto lustro.

Moda o stile? La moda che storicamente veniva chiamata costume, è un termine universale che indica uno o più comportamenti della collettività; questo termine usato in tantissime situazioni lo identifichiamo sopratutto nell’abbigliamento. La moda nasce dalla necessità di abbigliarsi usando tessuti, pelli e tutti i materiali che possono essere usati a tale scopo. Oggi cosa si intende per moda? Cosa intendiamo per stile? Da dove nascono le tendenze? Per moda intendiamo tutto quello che gli stilisti di fama mondiale

ci offrono nelle loro passerelle, ma tutto questo è frutto di un lungo lavoro di ricerca delle nuove tendenze che preferiscono ad esempio una minigonna alla gonna lunga, preferiscono i fiori al tema maculato. Le riviste di settore ci propinano ad ogni cambio di stagione nuove tendenze e nuove mode che rispecchiano più o meno quello che siamo. Ma chi non può essere alla moda, cioè chi non può permettersi di fare questo tipo di acquisti, sceglie il ripiego più semplice: comprare la copia. Comprare la copia ci fa essere alla moda o ci porta verso un discorso meno evolutivo? Che gusto c’è nell’indossare una copia di un capo sapendo di non indossare l’originale? A questo punto entra in scena lo stile che essendo individuale ha bisogno di carattere e personalità. Chi non è vittima della moda ha una grande possibilità di giocare e accrescere la propria immagine, non diventando uno dei tanti che indossa la stessa cosa con risultati più o meno opinabili. Icone di stile lo sono state Jacqueline Kennedy semplice e sobria in ogni occasione, altra icona fu Audrey Hepburn che consacrò il tubino nero come un capo che ogni donna deve avere nel proprio armadio. Per essere alla moda abbiamo bisogno di continui cambi d’abito che serviranno solo per una stagione e non serviranno più nella stagione successiva, non perché sia inverno o estate ma semplicemente perché la moda cambierà. Chi ha uno stile ha meno problemi e creerà con poco, quello che sarà sempre la sua personale forma nel vivere nella società. Lo stile individuale porta ad evolversi, a ricercare quello che la moda non propone più vintage. Lo stile personale e la moda a mio avviso, ha una ristrettezza che è il nostro corpo. Quante volte abbiamo pensato che un abito sta meglio ad una piuttosto che ad un altra? Perché? Perché la fisicità non possiamo cambiarla, le forme

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del nostro corpo sono quelle, dobbiamo saper scegliere quello che ci sta bene e ci rispecchia al meglio. Anche il carattere è parte fondamentale di scelte e tendenze, una persona timida non andrà mai vestita con colori appariscenti ma tenderà ad avere un stile sobrio e mai eccessivo, al contrario un carattere forte e dinamico, opterà per qualcosa che metta in luce il suo modo di essere. Chi ha un carisma forte invece sarà sempre al posto giusto, con qualsiasi cosa indossi perché sarà il suo modo di fare ad attrarre a se attenzioni e a manifestare il suo stile individuale. Concludendo sono convinto che la moda sia una fonte inesauribile di idee e di personalità. A noi la scelta se essere stilosi o modaioli! Qualsiasi sia la scelta, importante è che sia fatta con buon gusto!



Arte e Fotografia

pittura

Fiori di Carne Flowers of Meat

A Dream Named Desire, Un Sogno chiamato Desiderio. Vi è sempre una somma sconsiderata di insaziabile Bellezza nell’intimità di una Donna.

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Dora Wolf

wolf.24@alice.it

Un Fiore, una Donna. Fiori che si uniscono in una sola, unica e simbiotica femminilità di carne odorosa. Un sodalizio nell’Amore, nella Vita: un insieme di percettibili sensazioni a livello visivo ed olfattivo come la Natura insegna. È un legame inscindibile. Dora Wolf / Dora Wolf Art

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Arte e Fotografia

fotografia

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Eleonora Chessa

www.eleonorachessa.com

Una fotografa per il mondo Sono sempre stata attratta da tutto ciò che è arte, sin da bambina mi dilettavo a disegnare manga giapponesi e cartoni animati, come Georgie, Creamy, Magica Emy e quando con i miei genitori si andava in gita ero sempre io a prendere in mano la macchinetta digitale e scattare le foto per documentare tutto quello che vedevo, la meravigliosa natura della Sardegna. Purtroppo i miei genitori non erano d’accordo

sulla mia decisione di voler diventare un’artista perché in Sardegna non c’era sbocco professionale, cosi mi sono iscritta e ho frequentato lo scientifico bilingue, ma dopo un anno mi sono decisa ad abbandonare quella strada per iscrivermi all’istituto d’arte di grafica pubblicitaria e fotografia Francesco Costantino di Alghero. Adoravo le ore spese nei laboratori professionali di ripresa fotografica e sviluppo e stampa

inoltre avevamo laboratori di stampa serigrafica e linografia. Non avevamo purtroppo fondi per poter avere una stanza informatica quindi tutti i lavori venivano sviluppati a mano con rapidografo e vari macchinari, che ritengo mi abbiano formata per capire i meccanismi del settore. Le classi di disegno dal vero sono state determinanti per capire la funzione della luce sui soggetti, in quanto non sarebbe mai esistita la fotografia se non fosse stato scoperto il foro stenopeico che veniva utilizzato per la riproduzione del vero in pittura. Ogni anno durante la settimana santa viene svolto un concorso per la realizzazione e progettazione del manifesto che rappresenta le funzioni religiose durante il gemellaggio tra la città di Barcellona e Alghero. Quindi gli alunni dell’Istituto d’arte sono impegnati nel progettare questo manifesto a premi. Arrivai seconda e vinsi la mia prima macchina fotografica semi professionale, una Minolta che tengo ancora conservata. Durante gli studi quasi ogni anno cambiavamo professori e alcuni di loro a distanza di anni sono cari amici mentre di altri, riconosco che fossero dei totali nullafacenti. Nel frattempo lavoravo come cameriera. Dopo aver terminato l’istituto d’arte, mi sono decisa a frequentare l’Accademia di Belle arti di Sassari e fu così che nel 1999 ero ufficialmente indipendente e continuavo a lavorare come cameriera e barista e studiare. Dopo tre anni di Accademia di Belle arti nella sezione di pittura, insoddisfatta decisi di trasferirmi a Milano la cosiddetta terra promessa, casa della Moda e delle opportunità qui in Italia. Cosi nel 2001 con tre valigie, senza nessun alloggio mi sono trasferita a Milano, dove per tre anni ho lavorato in un negozio di abbigliamento per bimbi, ma il mio obbiettivo era sempre quello di voler fare la fotografa. Nel 2005 finalmente la svolta. La vita non sempre è sem-

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Eleonora Chessa

plice specialmente per chi non è figlio d’arte, per chi non ha una famiglia ricca, ma è proprio per questo che bisogna tenere duro. La mia storia è come quella di tanti altri ragazzi che per paura di non farcela lasciano perdere, io non ho mai mollato e fu così che nel 2005 iniziai a lavorare come fotografa professionista. Eleonora Chessa Photographer


Arte e Fotografia

creazioni

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

gliori! Prendersi cura di se stessi regalandosi un gioiello non passerà mai di moda!

tica semplicemente quello che la fantasia mi suggeriva, stanca di seguire la moda ho iniziato a crearla!

Uno stile originale nelle creazioni di

Alessandra Mogetti

Non volendo seguire la moda ha iniziato a crearla con originalità Un lavoro ricco di traguardi e soddisfazioni quello di Alessandra Mogetti, che con il suo stile creativo e originale è riuscita a far apprezzare i suoi gioielli. I suoi lavori vengono esibiti sia sul web che nei diversi punti vendita, dove i

materiali che vengono utilizzati risultano essere di qualità. Dove hai appreso l’arte nel creare i gioielli? Ho imparato a creare gioielli mettendo in pra-

Che materiali utilizzi? Utilizzo solo materiali antiallergici nichel free, rifinisco tutto con pietre dure o swarovski. Personalizzi i tuoi bijoux? Le mie creazioni seguono uno stile unico e personale. Ciò che caratterizza il mio lavoro è l’unicità di ogni singolo prodotto. Quali sono i lavori più richiesti? Non ci sono richieste specifiche, si parte dall’anello e si arriva alla parure. In questo periodo di crisi nelle vendite ci sono state delle variazioni? È nel periodo di crisi che nascono le idee mi-

Dove si trovano i tuoi gioielli? Come il marketing ha quasi imposto, sul web ed inoltre è sempre più frequente la richiesta dei miei prodotti nei punti vendita. Che cosa contraddistingue il tuo stile? Il mio stile riscuote sempre un gran successo per la particolarità di ogni mia creazione. Attualmente in cosa sei impegnata? Mi sto occupando della nuova collezione, studiando nei minimi particolari le mie creazioni. Progetti? Affermarmi nel mondo della moda. Uno stile creativo, originale e unico quello presente nei suoi gioielli. Puoi contattare Alessandra Mogetti su: sandracreazioni@gmail.com Sandra Creazioni www.sandracreazioni.it


Arte e Fotografia

l’occhio di lisa

Cmag > Ottobre 2015 > Arte e Fotografia n.10 - 10/ 2015

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Lisa Bernardini

info@lisabernardini.com www.lisabernardini.it

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Da sinistra: Lisa Bernardini, Mara Parmegiani, Roberta Cafa, Anita Madaluni, Abiti Da Sposa Donati e Anthony Peth

Da sinistra: Gerardo Di Lella, Lino Patruno, Giovanni Brusatori e Lando Buzzanca

Da sinistra: Anthony Peth, Lisa Bernardini e Michele Conidi

Un successo firmato

Made in Italy style

Grande successo al teatro all’aperto di Villa Adele di Anzio per la V Edizione del “Photofestival Attraverso le pieghe del tempo”, la kermesse nazionale creata dall’Associazione Occhio dell’Arte tra Arte, Cultura, Spettacolo e Solidarietà, che quest’anno ha premiato, sul filone del Made in italy style, importanti personaggi che grazie alle loro carriere hanno portato in alto il vessillo dell’Italia nel mondo. Parliamo di nomi come la giornalista, scrittrice e storica della Moda Mara Parmegiani, del paparazzo della Dolce Vita Rino Barillari, del

Fotografo delle Dive Bruno Oliviero; ancora: di Lino Patruno e Gerardo Di Lella, autentici pilastri nel campo della Musica, di Giovanni Brusatori nel doppiaggio, di Lando Buzzanca nel Cinema. Tre serate intense, dal 28 agosto al 30 agosto, che hanno permesso di premiare non solo autorità’ indiscusse nel loro campo, ma soprattutto di rievocare, grazie ad interviste, filmati e ricordi fotografici trasmessi e proiettati sul palco, pezzi della nostra storia e del patrimonio culturale visivo e cinematografico, insieme

a momenti di Musica e Tv che fanno parte della storia del nostro Paese. A Mara Parmegiani, che nella serata di Anzio ha regalato in beneficienza ben due preziosi abiti da sposa appartenenti alla sua collezione privata , sono andati due riconoscimenti: il Premio “Leonessa” e “Giornalismo come Impegno Civile” a Barillari il “Fotogiornalismo d’Autore” 2015; a Bruno Oliviero, Lino Patruno, Giovanni Brusatori e Lando Buzzanca sono state assegnate Sculture-Premio pezzi unici firmati dal Maestro Valerio Capoccia per omaggiare vite professionali non ripetibili; al maestro Gerardo Di Lella, infine, un riconoscimento speciale del Photofestival nella categoria Musica, che ha celebrato sul palco anziate l’annuncio di un

autentico scoop giornalistico: il Memorial Concert per Frank Sinatra da lui diretto il prossimo 8 Novembre al Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, con special guest il cantante degli Spandau Ballet Tony Hadley. Il pubblico si è molto divertito per qualità di scalette, bravura degli ospiti e spigliatezza professionale di conduzione di Anthony Peth, Ambasciatore del Made in Italy nel mondo, che con la sottoscritta ha guidato le serate. Regia di Michele Conidi. I media partners di questa edizione di Festival, oltre al presente C Mag: “Il Granchio” settimanale locale, Il Giornale del Lazio – “Il quotidiano italiano” sezione di Roma – Image In Progress – Image Mag – Prima Pagina News Agenzia Quotidiana di Stampa Nazionale – Agenza Italia Informa – Cultural Tg – Bumbi Media Press – Network Allinfo – World of Stars – Chapeau – i podcast di Discorsi Fotografici. www.attraversolepieghedeltempo.it www.occhiodellarte.org info@occhiodellarte.org Photo di Maria Teresa Barone e Giancarlo Fiori.


Scienze e Benessere

bellezza

EPILAZIONE LASER

n.10 - 10/ 2015

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Salone di Bellezza e Benessere Belli Come il Sole

Il laser a diodo Il laser a diodo ci permette di andare ad agire su quelle zone particolarmente ricche di peli con una azione sicura che garantisce risultati impareggiabili. Vi permetterà di liberarvi dei peli superflui, affidandovi nelle mani di un esperto che utilizzerà una tecnica certificata scientificamente. Il laser a diodo può agire in tutte le zone ricoperte da peli. È efficace sia per chi si trovi ad affrontare un’alta concentrazione di bulbi piliferi in una zona, sia per chi vorrebbe invece rimuovere quei pochi peli che rendono una zona brutta da vedersi e da accarezzare. È possibile offrire sedute personalizzate per tipologia di cute e di pelo. La luce pulsata ha come obiettivo la melanina che è presente anche sulla cute. Il tempo di ricrescita varia dai 21 ai 30 giorni. Il laser a diodo, non essendo aggressivo sulla melanina, permette di trattare con successo anche fototipi più scuri senza rischi. Il tempo di ricrescita varia dai 45 ai 60 giorni. Sono tecniche testate, che se vengono messe in opera da personale specializzato non ci sono danni sulla cute. Il trattamento non è doloroso e non crea in genere problemi di alcun tipo. L’unica sensazione che avvertirete è quella di un leggero riscal-

damento della vostra cute che molti trovano piacevole. Una seduta dura pochi minuti. Tra una seduta e l’altra possono passare 60-90 giorni, a seconda della zona. In genere difficilmente si hanno meno di cinque sedute. Gli specialisti in Italia che si affidano a questa tecnologia sono tanti e non per cavalcare una moda. Gli studi scientifici parlano di una rimozione dell’80% nell’area trattata per i primi 6 mesi, che arriva a picchi del 90% per il primo anno, per poi tornare a quota 80 – 85% per il secondo anno. Belli Come Il Sole


Scienze e Benessere

salute

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Annalisa Battista

info@anaisbenessere.com

Le vitamine per una pelle sana e luminosa

Si sa la nostra pelle per essere splendente e senza tempo ha bisogno di una sana alimentazione e di uno skincare accurato. Questo mix di vitamine e cosmetici è in grado di ringiovanire il nostro volto di 10 anni, evitando cosi di ricorrere a metodi più invasivi e sicuramente più dolorosi. Per rimandare la comparsa delle rughe è necessario scegliere il trattamento dermacosmetologico più appropriato, anche se in realtà una

pelle levigata è il risultato, non di una, ma di una sinergia di funzionalità che potremmo riassumere in questo modo: -- applicazione topica di vitamine e antiossidanti -- uso costante di filtri solari che schermano dai raggi UVA UVB -- utilizzo di molecole leviganti, esfolianti, schiarenti, depigmentanti come gli alfa idrossiacidi -- utilizzo di agenti soft focus

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Vitamina C – È indicata come antirughe non solo per l’effetto antiossidante ma soprattutto perché è indispensabile per la formazione del collagene nel derma. La sua applicazione costante si traduce in aumento di consistenza della pelle. Il suo principio attivo si degrada velocemente a contatto con luce ed aria. Per questo motivo l’acido ascorbico nei cosmetici viene sostituito con derivati più stabili.

LE VITAMINE Vitamina A – È riconosciuta come uno degli attivi migliori per combattere i segni del tempo e soprattutto quelli causati dal photoaging. Infatti neutralizza la molecola che dà origine alla formazione dei radicali liberi, aumenta la produzione di collagene, migliora la cicatrizzazione della pelle, favorisce il turn over cellulare e riduce le macchie scure. Il Retinolo è una forma diversa di vitamina A, è un ingrediente molto più attivo che può provocare lieve arrossamenti, anche se le percentuali contenute nei cosmetici di nuova generazione sono ben tollerate anche dalle pelli sensibili. Vitamina E – È un antiossidante e rappresenta un importante fattore protettivo nei confronti dei fenomeni ossidativi. Esplica un’azione antirughe aiutando a prevenire la comparsa dei segni relativi all’invecchiamento precoce. É inoltre fortemente idratante, infatti la sua applicazione crea una barriera protettiva che limita la perdita di acqua; infine promuove i processi rigenerativi dei tessuti danneggiati. Per questi motivi viene utilizzata, non solo nei cosmetici antiage, ma anche in quelli doposole e per la pelle delicata dei bambini.

Vitamina B5 – É idratante, lenitiva e rigenerante. É capace di trattenere la pelle idratata, morbida ed elastica, ha un effetto calmo lenitivo e favorisce la rigenerazione dei tessuti. Ottima se usata in sinergia con la vitamina E. Spesso viene impiegata nei cosmetici doposole, nei dopobarba, nelle creme per le mani. Vitamina F – É la vitamina della pelle, favorisce l’integrità della pelle e dei capelli. Una sua carenza può causare acne, dermatosi, screpolature etc. Gli alfaidrossiacidi Anche detti acidi della frutta svolgono un’esfoliazione chimica, favorendo l’esfoliazione cutanea anche negli strati più profondi dell’epidermide. A livello del derma stimolano i fibroblasti nella produzione di elastina e di collagene. Soft focus Sono sostanze in grado di addolcire le rughe grazie ad un effetto ottico. Le particelle hanno la capacità di riflettere la luce all’interno del solco della ruga che viene percepita, da chi osserva, in modo più uniforme al resto della cute. Approfitta dell’inverno per usare principi attivi altamente efficaci contro rughe, macchie scure e segni del tempo. Non tutte le creme possono essere usate tutto l’anno!


Scienze e Benessere

terapie

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Marco Visconti

marcovisconti2002@gmail.com

FALSI FISIOTERAPISTI E ABUSO DELLA PROFESSIONE. è ALLARME essere dimenticato, infatti, che il fisioterapista letteralmente “mette le mani addosso” ai propri pazienti e una manipolazione malfatta o completamente sbagliata può essere pericolosissima, può causare danni a volte irreversibili, ledere per sempre strutture motorie e, a volte, nervose. Per questo è fondamentale, nel momento in cui si entra in contatto con questa figura sanitaria, avere chiari quali sono gli indizi da cercare per assicurarsi che chi si ha di fronte sia un professionista serio e abilitato. Di seguito alcuni suggerimenti: Marco Visconti

Negli articoli precedenti ho cercato di trasmettere ai miei lettori l’amore che provo per la mia professione e la passione che metto nella ricerca di tecniche innovative e, a mio parere, efficaci. L’argomento che intendo trattare questo mese è, meno gratificante sia per me che per i tanti validi colleghi che con dedizione e onestà intellettuale praticano la fisioterapia, cioè la grande quantità di abusivismo in questa professione tanto difficile e delicata. L’Associazione Italiana Fisioterapisti ha recentemente stimato l’impressionante cifra di 100 mila abusivi contro 50 mila abilitati, numeri scioccanti soprattutto se si tiene conto delle drammatiche conseguenze che l’uso scriteriato della fisioterapia può generare. Non deve

1. Verificare il titolo di studio. Il fisioterapista deve necessariamente essere in possesso di un diploma di laurea in fisioterapia rilasciato da una università italiana. Nel caso in cui il titolo fosse estero, lo stesso deve aver ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute. 2. Anamnesi. Un professionista serio, prima di procedere con qualsiasi tipo di manipolazione, ha l’obbligo di chiedere al paziente una documentazione clinica, sia verbale che scritta, al fine di avere un quadro chiaro e svelare l’esistenza di eventuali impedimenti a un certo tipo di intervento. 3. Rispetto del dolore. Seppure l’idea dello “scrocchia ossa” sia spesso positivamente associata alla figura del fisioterapista, è necessario

avere chiaro il concetto che nella fase acuta di dolore è fortemente sconsigliato agire sulla zona da trattare. Bisogna, dunque, assolutamente diffidare di chi tende a manipolare parti del corpo che vengono indicate dal paziente come molto dolorose senza, peraltro, essersi prima accertato che vi sia stata una terapia farmacologica a monte. 4. Ambiti di intervento. La professione del fisioterapista non si limita solo al trattamento di traumi, di infortuni o alla attività riabilitativa, ma il suo ventaglio di possibilità si espande fino al trattamento di disturbi del movimento in seguito a lesioni di matrice nervosa, respiratoria e cardiovascolare. È bene, dunque, durante il primo incontro, informarsi sulle competenze del professionista a cui ci si rivolge, senza avere paura di chiedere o fare domande. È un

diritto inalienabile del paziente avere la possibilità di reperire tutte le informazioni possibili sul professionista a cui si sta rivolgendo. 5. Niente Iva. La ricevuta fiscale rilasciata da un fisioterapista non deve riportare l’Iva. Vorrei, inoltre, aggiungere che il fisioterapista e il paziente formano un sistema teso alla salute e al raggiungimento di importanti obiettivi di miglioramento della qualità della vita, per cui, come professionista, credo fortemente che principi fondanti di ogni relazione terapeutica debbano essere il rispetto delle risorse, delle possibilità e dei limiti di ognuno, la fiducia reciproca e l’impagabile sensazione del paziente di essere in buone mani. Marco Visconti


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psicologia

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Felice Stati

f.stati@tiscali.it

Amare se stessi e l’altro Noi possiamo donarci solo per quello che siamo. L’amore per l’altro ed il rispetto per l’altro nasce dall’amore e il rispetto che abbiamo per noi stessi. Molti credono che l’amore sia solo un sentimento. In realtà amare noi stessi e quindi l’altro è una scelta da compiere. Per far ciò non è sufficiente realizzarlo una volta e basta ma è una scelta, quella di amarsi, che compiamo ogni giorno, ogni momento, ogni attimo della nostra vita.

Spesso nella coppia noi tendiamo ad elevarle le nostre aspettative. Esse arrivano a sovrastarci se non le conteniamo. Pertanto onde evitare la crisi di coppia dobbiamo contattare le nostre aspettative e dobbiamo imparare a gestirle. Quando nella coppia si vivono situazioni di grande frustrazione e di dolore si stanno ripetendo vissuti di dolore e di abbandono già

subite in passato. Spesso crediamo che la crisi di coppia che viviamo sia alimentata da fatti legati al presente. Ma in realtà non è così. Ciò che ci fa star male è solo un vecchio “copione” che rimettiamo in scena nella coppia. La crisi viene alimentata, nostro malgrado, quando rifiutiamo l’altro. Non accorgendoci che stiamo, inconsciamente, allontanando l’altro perché a nostra volta siamo stati allontanati o ci siamo sentiti abbandonati nella nostra vita passata. Al contrario ascoltare il partner significa donarsi al partner. Significa stimarlo, rispettarlo e quindi stimarci e rispettarci. La base di ogni superamento delle crisi di coppia è l’ascolto inteso come spazio emotivo che i partner si concedono per raggiungere l’amore per loro stessi attraverso l’altro. Fare questo significa rinnovare la scelta di amarsi con l’altro sempre in modo continuativo.

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Scienze e Benessere

biologia

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Tiziana Vespertilli

3477208617 studiosigen@virgilio.it

MALATTIE INFETTIVE IN AUMENTO: IL NOSTRO FUTURO è IN PERICOLO! Il futuro dell’uomo è a rischio poiché il numero delle nuove malattie infettive è in aumento ciò non è frutto della suggestione né tanto meno dell’attenzione fornita dai media. L’Hiv, il West Nile virus, la SARS, Ebola contro le quali stiamo combattendo non sono le prime e tanto meno le ultime malattie virali che dovremo affrontare, lo stabilisce uno studio condotto da un gruppo internazionale di scienziati. Le zoonosi rappresentano oggi il più grande fattore di rischio per l’emergere di nuove patologie. La maggior parte di queste ha origine nell’ambiente naturale selvatico, come è avvenuto appunto per la SARS e per Ebola. Altra è l’emergenza di microrganismi farmacoresistenti, come quelli che hanno dato origine alle forme di tubercolosi multi

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resistenti che stanno evidenziandosi in varie parti del mondo. Nel caso dei virus influenzali, ad esempio, ceppi letali simili a quello che provocò la famosa “spagnola” possono comparire alcune volte ogni secolo. Questi ceppi si producono per mutazione del genoma virale a RNA determinando la comparsa di nuove varianti. Molti parassiti finora confinati in specifiche regioni della terra stanno estendendo i loro areali di diffusione, passando a nuove specie con una facilità inaspettata, con un progressivo aumento del rischio che nella popolazione umana si manifestino focolai ed epidemie a cui non siamo adeguatamente preparati. Questo rapido processo di diffusione è stato a lungo sottovalutato poiché si riteneva che nel corso del tempo, gli animali

e gli agenti patogeni di una certa regione diventassero sempre più adattati l’uno all’altro e quindi ciò rendesse difficile l’emergere delle malattie in altre specie, dato che i patogeni devono aspettare che si verifichi una mutazione casuale per saltare su un nuovo ospite. In realtà questa idea si è rivelata falsa! Negli ultimi decenni questi salti di specie si sono verificati più rapidamente del previsto. Molti parassiti che oggi sono confinati a poche specie, in passato hanno infettato per milioni di anni molte più specie, presumibilmente la loro capacità di tornare a infettarle non è andata persa nel tempo. L’incremento delle malattie pare sia proporzionale anche alla diminuzione della biodiversità; si è osservato che quando in un territorio diminuisce la grande fauna selvatica, il numero di roditori, soprattutto topi e ratti, può raddoppiare, ma le popolazioni di pulci che ospitano aumentano ancora di più, quadruplicandosi. Tutto questo rende molto più facile la trasmissione all’uomo dei numerosi parassiti che possono infestare quegli insetti. Nel caso della malattia di Lyme, trasmessa da zecche infettate dal batterio Borrelia burgdorferi, la zecca riceve il batterio solitamente succhiando il sangue di piccoli animali, soprattutto dal peromisco dai piedi bianchi, un piccolo roditore. La pre-

senza di una vasta gamma di mammiferi differenti rendeva la malattia rara visto che la zecca si alimentava di specie diverse. Con la riduzione delle foreste e dei boschi il drastico declino del numero di mammiferi e il prosperare del peromisco, la probabilità che la zecca sia infetta e di esserne morsi è enormemente aumentata! Alcuni ricercatori hanno stimato che sarebbero circa 320.000 i virus in grado di colpire i mammiferi. Per identificarli tutti, capire che cosa controlla la loro diversità e lo loro patogenicità servirebbe un investimento di alcuni miliardi di dollari; spesa altamente conveniente considerati i costi sanitari e sociali delle pandemie, non solo, si potrebbe effettuare uno studio sistematico e non affidare al caso come finora avvenuto la scoperta di nuovi virus! Una mappa delle zone più a rischio di diffusione delle malattie, inoltre, consentirebbe di creare una forma di sorveglianza nei punti più sensibili, la maggior parte dei quali si trova nei paesi in via di sviluppo e ciò rappresenterebbe un enorme passo verso la prevenzione. Continuare ad ignorare queste importanti misure preventive renderà l’umanità sempre più a rischio di pandemie. Tiziana Vespertilli


Scienze e Benessere

prevenzione

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Claudia Conti

claudiaconti@virgilio.it

LA PREVENZIONE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA

Ritengo che sia utile fare chiarezza su alcuni punti che noi professionisti diamo per scontati ma che i nostri pazienti spesso conoscono meno di quello che pensiamo, sia perché nessuno insegna la pulizia dei denti ai bambini, sia perché c’è un atteggiamento diffuso di istintiva antipatia nei confronti del dentista che si estende, purtroppo per i pazienti che si fanno autogol, anche al concetto di “prevenzione dentale”. Che invece in campo odontostomatologico è estremamente efficace, sia per i tessuti duri che per i tessuti molli della cavità orale: sarebbe un errore trovare scusanti “genetiche” a causa delle quali saremmo ineluttabilmente destinati a stare sempre bene o, a seconda del caso, a perdere tutti i denti a trent’anni, come quel lontano parente, dopo qualche anno di professione se ne sono sentite di tutti i colori! Lo stato di salute della nostra bocca, tranne pochi e rari casi, lo decidiamo noi in base a come la trattiamo. I concetti da tenere presenti sono pochi. Tutto comincia con l’adozione delle corrette manovre per l’igiene orale quotidiana già da piccoli: 1) i movimenti giusti, lo spazzolino adatto a setole medie o morbide e testina medio piccola a seconda della grandezza della bocca, con manico ad impugnatura ergonomica per rendere più facile il movimento, l’uso del filo presidio asso-

lutamente necessario a tutti, sostituibile solo e soltanto dallo scovolino; colgo l’occasione per dichiarare forte e chiaro che non esistono spazi troppo stretti per pulire tra un dente e l’altro, non esistono gengive ipersensibili o denti che vengono via se li puliamo troppo: il filo “s’ha da passare” e i capricci vanno superati! 2) il tempo da dedicare alle manovre di spazzolamento minimo due minuti, meglio tre. Trucco: pulite ogni zona tre volte, il tempo passerà molto più in fretta. Altro trucco: per garantirvi un alito a prova di bacio spazzolate anche la lingua, specialmente la zona posteriore, che è letteralmente ricoperta di batteri. 3) il divieto di svicolare la seduta di pulizia serale, che non deve essere mai saltata o eseguita con approssimazione.

4) la possibilità, quando ci si trova fuori casa, di masticare gomme senza zucchero che contengano xilitolo per rimuovere parte dei residui alimentari e della placca. Si intende che le gomme vanno masticate per una ventina di minuti. 5) L’opportunità di evitare il consumo di certi cibi e bevande contenenti sostanze zuccherate o molto acide, non solo per preservare lo smalto dei denti, ma per vivere una vita più sana e per mantenere la forma fisica. Dopodiché, passata la fanciullezza e l’adolescenza senza carie, verso i vent’anni età assolutamente orientativa ci si sottopone ad una prima seduta di igiene professionale, ossia di “detartrasi”. Infatti succede che la placca residua, che è ciò che dobbiamo rimuovere dalle superfici dentali quanto più possibile ma che in minima parte riesce sempre a nascondersi dallo spazzolino, cristallizzi e si trasformi in tartaro, un materiale duro che è impossibile da togliere se non con strumenti professionali. Chi può sottoporci ad una seduta di detartrasi? Le uniche figure professionali che possono farlo sono gli odontoiatri e gli igienisti dentali. Gli igienisti dentali, che non tutti conoscono, sono i veri specialisti del campo; seguono infatti un percorso di studi universitari incentrato sulla materia “igiene dentale” e sulla diagnosi e trattamento non chirurgico delle patologie che insorgono in seguito alla scorretta o insufficiente igiene dentale. Dalla prima seduta di detartrasi l’intervallo che si stabilisce con quella successiva può essere annuale o semestrale a seconda del paziente; in alcuni casi può non essere necessario ripetere la seduta anche per più anni. L’importante è essere a conoscenza che prima o poi avremo tutti bisogno di un paio di sedute all’anno per prevenire la comparsa di gengiviti, sanguinamento gengivale e alitosi. Claudia Conti

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Spazzolare avanti e indietro la parte masticatoria dei denti

Fare un movimento a rullo partendo dalla gengive verso il dente

Per le zone interne posizionare lo spazzolino in verticale, e spazzolare sempre dalla gengiva verso il dente

Ricordarsi di spazzolare la lingua almeno una volta al giorno



Cultura e Curiosità

intervista

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

Palazzo di Giustizia

Intervista all’avvocato

Roberto Pasquali

Litigi e contenziosi tra gli ex coniugi quando si parla di spese per i figli Dita puntate sulle ripartizioni delle spese per i figli di coniugi separati. Sempre più spesso l’aspetto economico è la causa principale di litigi e contenziosi, così come viene spiegato durante l’intervista dall’avvocato Roberto Pasquali.

Che cosa rappresentano questi protocolli? Tali protocolli, anche se non vincolanti, rappresentano delle ottime linee guida su cui orientarsi nella ripartizione delle spese “ordinarie” e “straordinarie”.

Quando si parla di imputare gli esborsi per i figli, scatta il disaccordo? Spesso dopo la separazione dei coniugi, c’è disaccordo sul genitore a cui imputare tali esborsi, e da qui i contrasti che spesso noi avvocati siamo chiamati a dirimere.

Che cosa si intende per spese ordinarie? Sono spese “ordinarie”, come tali rientranti nell’assegno di mantenimento, e dunque a carico del coniuge beneficiario, il vitto, l’abbigliamento, le spese per tasse scolastiche non quelle universitarie, il materiale scolastico di cancelleria, i medicinali da banco, le tessere per il trasporto urbano, le ricariche telefoniche, le uscite didattiche in orario giornaliero, le spese per parrucchiere, estetista e così via.

Avete dei protocolli d’intesa per stabilire chi deve sostenere le spese? Ultimamente proprio in considerazione delle liti continue tra i coniugi e dell’incertezza giurisprudenziale sul tema, alcuni Tribunali tra cui quello di Roma hanno provveduto a redigere dei protocolli d’intesa con i Consigli dell’Ordine degli Avvocati.

Quali le spese straordinarie? Sono considerate spese “straordinarie”, subordinate al consenso di entrambi e non comprese in

modo forfettario all’interno della somma da corrispondersi con l’assegno periodico, le rette per scuole private e di università, viaggi di istruzione organizzati dalla scuola, l’acquisto di mezzi di trasporto, le spese per attività sportive compresa l’attrezzatura. Nel caso di un imprevisto urgente che non consenta di informare l’altro coniuge? Per tali spese naturalmente non è previsto alcun obbligo di concertazione essendo appunto urgenti ed indifferibili. Sta dicendo che il problema principale deriva dall’esborso di spese straordinarie? In effetti è proprio così. La parità genitoriale costituisce il fondamento dell’affido condiviso, nell’ambito del quale i genitori hanno stesso potere decisionale e stesse responsabilità. Se una decisione è stata presa da un solo coniuge? Se una decisione importante per il futuro del minore è stata assunta unilateralmente, le spese conseguenti dovranno essere affrontate soltanto da quel genitore che non abbia coinvolto l’altro nel processo decisionale. Questa è la regola.

La Cassazione cosa stabilisce per le spese straordinarie? La Cassazione ha stabilito che non è configurabile a carico del coniuge collocatario un obbligo di informazione e di concertazione preventiva con l’altro, per le spese straordinarie, se queste sono compatibili con i mezzi economici di cui i genitori dispongono. Quindi? Sussiste in questo caso, a carico del coniuge non affidatario, un obbligo di rimborso qualora non abbia tempestivamente addotto validi motivi di dissenso. Insomma l’argomento è tutt’altro che semplice. E proprio per questo dovrebbe prevalere sempre il buon senso nell’interesse dei figli ma non sempre è così. Per gli interessi dei figli i disaccordi tra gli ex coniugi andrebbero messi da parte, questo almeno è quello che fanno le persone intelligenti in queste situazioni. Puoi contattare l’avvocato Roberto Pasquali su Facebook: Roberto Pasquali


Cultura e Curiosità

intervista

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

Università della terza età A parlarne il professor Ruben Fais libero ricercatore e autore di numerose pubblicazioni sull’Oriente

A parlare dell’Università della Terza Età è il professor Ruben Fais, storico dell’arte e orientalista, curatore emerito del Museo d’Arte Orientale di Cagliari, esperto di didattica museale e mediazione culturale. Che cosa è l’università della terza età? L’Università della Terza Età è una associazione no profit, apolitica e laica. Quali materie vengono insegnate? Lingue straniere, letteratura, archeologia, psicologia, filosofia, storia e religioni. Esistono

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corsi di informatica, pittura e scultura, ma anche il ricamo e il telaio. Non mancano le attività motorie e i corsi di ballo, scacchi, e naturalmente le escursioni e i viaggi. Tu nello specifico cosa insegni? Storia dell’arte e Archeologia orientale, materia quest’ultima alla quale dedico la mia ricerca scientifica, mettendo in luce i rapporti millenari tra oriente e occidente. Quali sono le scelte metodologiche? Poiché i corsi non conferiscono alcun titolo le-

Professor Ruben Fais

gale, le metodologie didattiche puntano a fornire informazioni generali ritagliando un percorso studiato dalla pedagogia sperimentale, che permetta di facilitare l’apprendimento. Come vengono scelti gli argomenti? Si privilegiano i maestri più grandi e le correnti artistiche più significative. Tuttavia semplificare non vuol dire banalizzare. Come ti relazioni con gli studenti? Con fermezza e con garbo, anche quando chiacchierano tra di loro durante la lezione o fanno domande poco pertinenti o squilla un cellulare. Spesso noi insegnanti siamo più giovani dei nostri allievi, e la nostra autorevolezza scaturisce dai contenuti delle lezioni che devono essere rigorosamente preparati. È uno dialogo con un pubblico adulto, spesso colto, e con il quale non si può improvvisare. Quali sono i vantaggi per uno studente over? Passare del tempo libero di qualità e migliorare se stessi. Tenere allenata la mente è fonda-

mentale per un’alta qualità di vita, tanto quanto la dieta o il movimento fisico. Quali requisiti bisogna avere per iscriversi? Solo il desiderio di progredire come esseri umani e di condividere emozioni autentiche circondati da valori culturali reali. L’Università della Terza Età sta riscuotendo sempre più consensi tra le persone, poiché coloro che partecipano alle lezioni hanno la possibilità di apprendere nozioni e informazioni di loro interesse in maniera semplice e precisa. Per informazioni puoi scrivere a: rubenfais@alice.it


Cultura e Curiosità

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intervista Emarginata dal lavoro

Questo è il motivo per cui non trovi lavoro? L’unico motivo per cui non trovo lavoro e perché la gente ha troppa paura di accettare la diversità.

Per l’anagrafe è Michel, ma di fatto lei è sempre stata Michelle

Poi? Le cose cambiano quando mostro i miei documenti e c’è scritto maschio.

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

Cosa succede quando porti i curriculum? Tutti sono disponibili, generosi, mi trovano femminile e raffinata.

per la sua transessualità Per l’anagrafe è Michel, ma di fatto lei è sempre stata Michelle, una ragazza con un’identità diversa da quella che tutti si aspettavano da lei. Umiliata, derisa, giudicata ed emarginata per la sua transessualità, appoggiata dalla famiglia e additata dalle persone per la sua diversità. Per lei trovare un lavoro sta diventando un’impresa titanica, ecco perché scende in piazza a chiedere che le sia data l’opportunità di lavorare, come viene data a tutti gli altri.

Sei mai stata vittima di aggressioni? Sono stata vittima di un’aggressione alle spalle, picchiata selvaggiamente a calci e pugni da un aggressore anonimo che mi ha colpita alle spalle, facendomi cadere bruscamente con il viso sull’asfalto, ricordo che gridava trans di merda.

Il fatto di non riconoscerti nel sesso maschile, ti ha portato delle difficoltà? Sì sono sempre stata giudicata, alle medie per i miei compagni ero il frocio, per via dei miei atteggiamenti poco maschili. Hai iniziato a prendere gli ormoni da giovanissima, gli effetti sono stati evidenti? I cambiamenti si iniziavano a vedere e a scuola venivo discriminata, per questo ho lasciato gli studi. Ti sei mai sentita un ragazzo? Non mi sono mai sentito un bambino, ragazzo, adolescente, ma mi sono sempre sentita una bambina una ragazza una adolescente diversa. La tua famiglia ha accettato questa transizione? Alla mia famiglia ho imposto di accettare que-

Michelle Delmiglio

sta mia transazione, sono nata e cresciuta secondo figlio maschio di una famiglia tradizionale, sia mia madre, mio padre, che mia sorella hanno sempre fatto tutto per me, mio fratello è stato l’unico a non aver accettato da subito questo mio percorso, ora le cose sono cambiate.

A tuo parere di transessualità se ne parla correttamente? A parer mio in Italia e non solo, di transessualità se ne parla ancora troppo male, troppo spesso in programmi televisivi, talk radiofonici, si parla di noi associate alla droga, alla prostituzione e questo non lo trovo corretto, perché il termine transessuale a parer mio è un periodo di transizione da un sesso all’altro, durante il quale una persona cerca di far uscire esternamente ciò che si sente dentro, non tutte noi abbiamo il coraggio di completare questo nostro percorso e la forza di sottoporci all’intervento di vaginoplastica. La transessualità ti ha portato a delle discriminazioni lavorative? Sì io chiedo un lavoro normale, dignitoso e l’opportunità di imparare, tutti hanno avuto qualcuno che le ha insegnato qualcosa sul lavoro, a me sembra non sia concesso.

Le frasi peggiori che ti sono state rivolte? Non posso dimenticarmi il termine frocio che utilizzavano i miei compagni a scuola, oppure la commessa al supermercato che mi guarda facendomi sentire in difetto. Credi ti sarà data l’opportunità di avere un lavoro? Vorrei normalità, chiedo di imparare a guadagnarmi uno stipendio, voglio essere trattata per quello che sono, una persona come un’altra, che può provare a mantenersi senza per forza vendere se stessa. Io capisco la gente che vede in me qualcosa di irregolare, ma il prezzo che ne pago è troppo, capire si capisce ma pagare è dura. Quello che chiede è un trattamento di uguaglianza con le altre persone. Puoi contattare Michelle su Facebook: Michelle Delmiglio (I love Jesus)


Cultura e Curiosità

Storia

Cmag > Ottobre 2015 > Cultura e Curiosità n.10 - 10/ 2015

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Carlo Eugenio Morganti Storico e Medico

LA CITTà GIARDINO DI CIAMPINO è MARINESE Il distinto signore che incontrai e che si dichiarò essere uno dei fondatori della Città Giardino di Ciampino continuò il suo racconto. “Ai primi del Novecento noi fondammo la Città di Ciampino nel territorio che all’epoca apparteneva al Comune di Marino. Acquistammo decine di ettari di terreno che erano state di proprietà della famiglia principesca dei Colonna, antica feudataria di Marino, che diede grandi condottieri, eminentissimi cardinali e persino pontefici. L’Amministrazione comunale marinese guidata dal podestà Ugo Gatti molto bene ci coadiuvò

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nell’epica impresa. Senza dubbio, geograficamente e storicamente la nostra Città Giardino di Ciampino è e rimane marinese. La nascita del Comune autonomo di Ciampino nel 1974 ha di fatto lacerato il legame storico tra Marino e Ciampino con conseguenze devastanti a livello culturale ed antropologico. Oggi i due Comuni sono di fatto separati da un profondo solco, difficilmente colmabile. Come sembrano distanti e lontani nonostante i pochi chilometri che li separano. A chi ha giovato tutto ciò? Non certo alle popolazioni di Marino e di Ciampino, alle

Chiesa del Sacro Cuore di Ciampino

loro relazioni sociali, ai loro commerci, ai loro diritti, poiché è l’unione che fa la forza. Non ha giovato alla Cultura. Quanti tesori artistici di Marino, colpevoli solo di sorgere nel distaccato territorio del Comune di Ciampino, sono stati deliberatamente lasciati deperire da quasi tutti i nuovi amministratori ciampinesi, interessati solo ed esclusivamente alle speculazioni edilizie. Penso al meraviglioso Portale barocco del Rainaldi, ai maestosi palazzi colonnesi con la poetica Chiesa di Santa Maria alle Mura dei Francesi, e ancora all’Enopolio ed alla Distilleria di Mussolini. Triste destino il loro: strappati dalla terra madre marinese, decontestualizzati, incompresi, ignorati, ed infine rigettati come rifiuti. Allora, ripeto ancora una volta, a chi ha giovato la nascita del Comune di Ciampino? La scelta di creare il Comune autonomo di Ciampino fu una scelta politica che non affermò una nuo-

va, splendida identità comunale in continuità con la migliore tradizione storico culturale, ma favorì la carriera politica di nuovi capibastone di partito che non sarebbero potuti emergere in una realtà come quella del Comune di Marino. Nuovo Comune nuove poltrone, amico mio, con buona pace di grandi utopisti come Giorgio Viola che realmente credevano che il Comune di Ciampino potesse rappresentare una realtà civica migliore, meritocratica, trasparente e virtuosa. Se Viola vedesse gli amministratori comunali di Ciampino attuali… Visto il vero fine della sua nascita bisognerebbe indire un Referendum popolare sulla necessità o meno dell’esistenza del Comune di Ciampino. Nella attuale crisi, per il risparmio sulla spesa pubblica, il taglio delle inutili e costose poltrone politiche ciampinesi sarebbe innegabilmente una bella operazione economica!”.


Cultura e Curiosità

poesia CANZONI VISSUTE

n.10 - 10/ 2015

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Nara Fend

narafend@alice.it

Il poema realizzato con i titoli di alcune delle nostre canzoni italiane La nostra relazione: splendida follia. Sotto un cielo di stelle...insieme! Splendida e nuda, la tua bellezza, dentro ai tuoi occhi, l’immensità. Profumo incancellabile, voglio solo te! Quella carezza della sera…un senso, la cura: adesso tu! Balliamo sul mondo, danza per me amore mio, sotto le lenzuola. Noi due nel mondo e nell’anima, una storia importante, unica realtà, un dolce incantesimo...senza parole, ogni volta: grande grande grande. Voglio vivere così, volami nel cuore, nel sole nel vento nel sorriso e nel pianto, nel giardino dell’amore, come un girasole: respiro! Vita mia..amarti è l’immenso per me. Con te partirò, sopra il mondo… salirò, e tu...lascia stare...i dubbi dell’amore, caro amore mio...ascolta il tuo cuore. Non è tempo per noi: nessun rimpianto! Voglio stare con te, solo tu nell’universo, tu che sei parte di me, dalla pelle al cuore. Una ragione di più, non buttare l’amore, non andare via da me, Giulia: ho bisogno di te! Ho bisogno d’amore...ancora ancora ancora, se mi lasci non vale...solo tu...sempre, ancora tu...anima mia: il mio canto libero. Cara...cercami...regalami un sorriso: ti amo! Perdere l’amore, maledetta primavera...noi due la mia storia fra le dita, ora..il tempo di impazzire. Solitudine. Se tu non torni: io mi fermo qui! Dammi solo un minuto...il tempo di morire.

Nara Fend



Cultura e Curiosità

Scrittura

n.10 - 10/ 2015

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Redazione

Un viaggio tra

Bellezza e Cultura

Con “Soffi Vitali” e Claudia Conte Un romanzo, quello della giovane ma già affermata artista Claudia Conte, che esplora con determinazione l’amore descrivendo due anime alla ricerca della felicità. Una felicità rincorsa, come spesso accade, scambiando vortici di tenerezze lungo le rive romanticissime di un lago e sulla scia di fughe irreali dalle proprie vite in camere d’albergo quanto mai accoglienti e complici. Un uomo ed una donna che, intercettando altrimenti impercettibili soffi vitali, rispondono, per tentativi ed errori, alle semplici ma imperative ragioni del cuore. Dei cui battiti, a volte, non ci si cura più, se non quando, all’improvviso, ricominciano a richiedere attenzione, dando nuovamente corpo alla magia dei sentimenti. Una donna che, grazie ad uno snodo letterario efficace nella sua imprevedibilità, scopriamo capace di immaginare e redigere con puntiglio un catalogo di necessità (le proprie) a formare una classificazione qualitativa e scaltra dove trovano posto la bellezza, l’umorismo, la cultura, la sensualità ed il romanticismo. Afferma Gianni Milano, divulgatore scientifico, autore e

conduttore Rai: “È una vera promessa letteraria questa ragazza prodigio che in poco più di centocinquanta pagine è riuscita a sintetizzare non solo la storia di Marco e della sua amata Valentina, ma anche un utile vademecum che consentirà ai lettori di comprendere come, attraverso un’apparente comune storia d’amore, si possa imparare a fuggire dalle patologie che affliggono la riuscita di questa strepitosa forma di energia che noi comuni mortali chiamiamo amore.” Puoi contattare Claudia Conte su: Claudia Conte Fanclub www.claudiaconte.com


Uomo e Natura

Intervista

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

Intervista a Nicola Timpone È con il film Basilicata Coast to Coast che l’immagine della Basilicata è cambiata a livello nazionale e internazionale

Quando si parla del cinema in Basilicata, gli occhi sono puntati su Nicola Timpone, un lucano doc che da anni si occupa di promuovere le meraviglie paesaggistiche e culturali della regione, sia come responsabile dell’animazione del Gal dell’Area sud occidentale della Basilicata, la Cittadella del Sapere, sia come referente per i Rapporti Istituzionali

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della Lucana film Commission della Regione Basilicata. Lei è il referente per i rapporti istituzionali della Lucana film Commission della Regione Basilicata, di cosa si occupa? Mi occupo delle pubbliche relazioni a supporto della direzione.

Cast di Basilicata coast to coast (di Rocco Papaleo, 2010)

Col film Basilicata coast to coast l’immagine della Basilicata è cambiata a livello nazionale e internazionale? Il film di Rocco Papaleo, è stata una delle più importanti opere di cineturismo mai realizzata in Italia. È stata una iniziativa molto importante, potremmo dire la prima che ha veramente rilanciato l’immagine della Basilicata a livello nazionale ed internazionale, facendone conoscere la bellezza e la ricchezza di paesaggi. Siamo orgogliosi di aver contribuito, insieme ad altri quattro gruppi di azione locale della regione, al cofinanziamento del film e alla sua promozione. La Lucana Film Commission fa delle azioni a sostegno del cinema? La nostra regione da sempre ha mostrato una vocazione cinematografica, basti pensare a Pasolini e a Gibson che l’hanno scelta come set per i loro film. Col successo del film di Papaleo siamo nati e stiamo crescendo: abbiamo già emanato dei bandi di finanziamento con fondi

europei e regionali a favore di operatori italiani e regionali, come risposta e sfida al contempo ai talenti che intendono affacciarsi in questo mondo molto affascinante, che è il cinema. Intendete promuovere l’accesso a tale strumento ai giovani per una crescita occupazionale? È un’occasione di sviluppo, crescita e occupazione in un settore che si sta rivelando sempre più strategico per la nostra regione. Attualmente in cosa è impegnato? Sono appena rientrato dal Festival Internazionale del Cinema di Venezia dove abbiamo fatto degli incontri molto interessanti e preso contatti che intendiamo portare avanti in alcuni progetti cinematografici in Basilicata, di cui ora non parlo in quanto troppo prematuro. L’Italia è un Paese ricco di storia e di tradizioni, dove si potrebbero intraprendere nuove iniziative utili per incentivare il turismo e apportare dei vantaggi economici ai cittadini.


Uomo e Natura

animali

Cmag > Ottobre 2015 > Uomo e Natura n.10 - 10/ 2015

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Nicoletta Cutillo

nicolettaciampino@tiscali.it

I GATTI DI SU PALLOSU

Sulla costa occidentale della Sardegna, a 26 km da Oristano, sorge il più piccolo borgo marino d’Italia, Su Pallosu, di appena 40 case di cui solo 4 sono abitate per tutto l’anno. A Su Pallosu esiste un’oasi felina formata da 60 gatti stanziali, tutti di proprietà dell’Associazione Amici di Su Pallosu, 39 dei quali in libertà assoluta e 21 con restrizioni parziali o totali di libertà essenzialmente per motivi di salute. A tutti i gatti è stato inserito il microchip. A memoria d’uomo i gatti son sempre stati presenti a Su Pallosu. Gli anziani pescatori ricor-

dano ancora oggi i gatti presenti a Su Pallosu almeno sin da subito dopo la seconda guerra mondiale. Si presume siano stati portati dai pescatori della Tonnara durante il ventennio fascista per controllare la popolazione dei topi e da qui son arrivati ai giorni nostri. Per tutto il secolo scorso i villeggianti e i pescatori di Su Pallosu hanno sempre conosciuto e vissuto insieme ai gatti. Ciò nonostante, come spesso accade nel nostro Bel Paese, le istituzioni locali si sono dimostrate insensibili al mantenimento di un pezzo di

storia, seppure “con i baffi”. Tanto è vero che il Consiglio Comunale di S.Vero Milis il 21 marzo 2013 ha respinto a maggioranza il riconoscimento della colonia felina che era stata richiesta dall’Associazione Amici di Su Pallosu che in definitiva si sarebbe tradotto in un sostegno per l’alimentazione dei gatti, il controllo sanitario e la sterilizzazione. Ma, si sa, in Italia non si possono certo sprecare “quattro soldi” per qualche croccantino per gatti. Ma gli Amici di Su Pallosu non si sono di certo fermati e, dopo essersi rivolti al Consiglio di Stato ed al Ministro della salute, sono arrivati fino all’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale, con decreto del 10 dicembre 2014, ha bocciato la suddetta delibera. Nonostante questo l’amministrazione comunale ha continuato a perseverare nella sua indifferenza. Infatti le cure veterinarie giornaliere e le operazioni chirurgiche sono garantite dai veterinari di una Clinica di Oristano, mentre per l’alimentazione provvedono i volontari dell’Associazione i quali, tra l’altro, sorvegliano costantemente l’area con ronde anti abbandono.

Tanto rumore per nulla, si potrebbe pensare, eppure i gatti di Su Pallosu hanno creato, nel loro piccolo, un indotto certo non paragonabile alle grandi località turistiche dell’isola ma comunque non indifferente. Infatti molti operatori turistici locali come hotel, agriturismo, B&B, ristoranti, bar e negozi lavorano in collaborazione con l’Oasi di Su Pallosu ottenendo ottimi risultati: si chiude con un record di visitatori il mese di Agosto 2015 che in quest’unico mese sono stati ben 1.300. Ma un pò tutta la stagione 2015 ha fatto registrare numeri rilevanti e con un incremento dei già enormi dati del 2014 che aveva fatto registrare complessivamente 3.000 viaggiatori giunti appositamente all’Oasi dei mici marini sardi. Su Pallosu si sta facendo conoscere nel mondo con una web cam in diretta e sul posto è possibile apprezzare la storia e la bellezza del paesaggio nuragico grazie a percorsi ideati dai volontari dell’Associazione che, peraltro non mancano di simpatiche iniziative come il concorso fotografico “selfie cat”. Lodevole iniziativa di pochi, amanti della propria terra e degli animali che ci vivono e che non si sono scoraggiati davanti alla cecità di certe istituzioni.


Uomo e Natura

animali

come soccorrere

un animale ferito

Cari lettori in questo numero vi vorrei parlare dell’importanza di soccorrere un animale ferito o che si trova in difficoltà sulla strada. Un nostro

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Ilaria Nazaret

3315482558 ilarianazaret@tiscali.it

piccolo intervento può essere molto importante per salvare la vita ad un animale in pericolo. Innanzitutto bisogna osservare bene le condizioni dell’animale, se si può muovere, se riporta ferite gravi, se vedete che l’animale è in pericolo cercate di farlo avvicinare a voi a distanza, chiamandolo inchinandovi senza spaventarlo. Se avete in macchina qualcosa da mangiare potete utilizzarlo per attirarlo verso di voi. Prima di fare tutto questo, telefonate subito alle Autorità competenti che possono intervenire e metterlo al sicuro. Tornando all’intervento se l’animale si avvicina a voi cercate di trattenerlo senza spaventarlo, magari se riuscite a metterlo

al sicuro nell’auto utilizzando un guinzaglio nel caso di un cane o scatole di cartone, nel caso di altri animali anche selvatici se in condizioni non gravi di salute. Se invece l’animale è gravemente ferito non lo muovete, stategli vicino fino all’arrivo del soccorso che avete prontamente avvisato, e se ci sono altri veicoli che possono mettere ulteriormente a rischio la vita dell’animale, cercate di mettere a distanza il segnale di pericolo e mettervi il giacchettino di sicurezza in modo tale da agire nella completa sicurezza, ricordatevi che il vostro intervento è fondamentale. A me succede spesso di soccorrere animali in pericolo e il consiglio che vi posso dare è di mantenere la calma e di intervenire subito il vostro aiuto è fondamentale. Fateci sapere se vi è capitato di fare un intervento simile inviateci le vostre segnalazioni a: ilarianazaret@tiscali.it se volete fare donazioni o inviarci cibo, coperte, medicine contattateci al numero: 3315482558 ne abbiamo veramente bisogno grazie di cuore per quello che farete.

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Musica

intervista

Cmag > Ottobre 2015 > Musica n.10 - 10/ 2015

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Paolo Orangis

paolinochiamalinus@deliradio.it

VALERIO FORCONI VI PRESENTO “DOMINO”

Giovane e talentuoso cantautore romano, Valerio Forconi ha da poco pubblicato l’Ep Gilbert su etichetta RBL Music Italia, che è stato anticipato dal singolo Domino. La storia musicale di Valerio inizia nel 2011 quando, a 19 anni, trova il coraggio di salire sul palco di un concorso nazionale con una cover di “Grace Kelly” del suo idolo assoluto, Mika. Una band Folk-Rock, nell’estate 2014 il suo primo singolo professionale “Sorriderai”, che ha ottenuto 2500 visualizzazioni su YouTube ed è stato primo nella classifica i Tunes di genere world music per due giorni. In meno di un anno ha cantato in più di 40 serate, aprendo anche alcuni concerti di Marco Ligabue. È stato chiamato a Londra per suonare al leggendario Troubadour dove si sono esibite leggende del calibro di Bob Dylan, i Rolling Stones, Jimmy Page, Jimi Hendrix, e ha fatto il suo primo tour

italiano aprendo i concerti del cantautore londinese Robbie Boyd, con il quale ha inciso una versione acustica in inglese di “Sorriderai”. Chi ben comincia è a metà dell’opera, e la tua è una escalation di piccoli grandi soddisfazioni che ti stai guadagnando con la giusta dose di amore per la musica. Se dovessi descrivere Valerio Forconi artista, come lo descriveresti? Valerio Forconi è un ragazzo di 24 anni che scrive canzoni e che vorrebbe fare da grande il cantautore. Ora se mi dovessi rappresentare metterei il cartello stradale “ work in progress”: sto cercando me stesso, a livello musicale e personale. Cosa vuol dire per te questo primo disco? Il Gilbert EP è un check point, nemmeno una sosta. Una fotografia del mio primo anno di at-

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tività solista. Un punto di partenza da cui continuare a lavorare e scrivere e migliorare. Come singolo d’esordio, biglietto da visita del disco, hai scelto “Domino”: come mai? Lo abbiamo scelto con la mia etichetta. Era il più “radio friendly” ed è un pezzo a cui sono molto affezionato. Curiosa la metafora del rapporto tra esseri umani con il gioco del domino... Sì, curiosa! Ho provato a chiedermi se esiste la possibilità di trovare una persona compatibile con noi stessi al 100%. Una compatibilità “scientifica” quasi. Ma il mio è un quesito! La risposta è di chi ascolta il pezzo. Ci sono cantanti dai quali pensi, magari involontariamente, di essere musicalmente influenzato? Tantissimi. Dalla, DeGregori, Baglioni, Mika, Elton John, i Queen, il rap USA, gli articolo 31, Noah and The Whale, Jason Mraz, i Mumford and Sons...e chi ne ha più ne metta! Mika, che hai appena citato, è tra i tuoi artisti preferiti e hai avuto l’onore di fargli addirittura da corista ad un suo concerto alla Roundhouse di Londra con il tutto esaurito. Come ci sei arrivato e com’è andata? Feci per gioco un concorso indetto sulla sua pagina Facebook. Bisognava mandare un video di una sua cover...e andò bene! Fantastico! Trovarsi col proprio idolo massimo a cantare i suoi pezzi davanti a 7000 persone! Indescrivibile davvero! Mika ora è giudice di Xfactor, cosa ne pensi dei talentshow? Non mi sento attratto, per ora, da quel mondo. La musica dovrebbe essere scevra da concorsi

e competitività così accentuata. Ma mai dire mai. Vedremo! Quali sono i tuoi progetti futuri? Indubbiamente l’album! Penso all’album ogni secondo del giorno! Sarà pazzesco! Pezzi nuovi, diversi, movimentati, lenti! Non vedo l’ora di andare in studio e lavorare ore ed ore per trovare il sound che cerco da mesi! A breve sarai in concerto anche a Roma per presentare l’album, dove venirti a sentire nella Capitale? Il 23 ottobre sarò a “Le Mura” Via di Porta Labicana, 24! Scaletta nuova, nuovi pezzi, nuove vibrazioni! Si riparte da lì, vi aspetto! Puoi contattare Valerio Forconi su Facebook; Valerio Forconi Music


Musica

emergenti

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

Il cantautore

Savi Galdi

Ha studiato canto danza e recitazione all’accademia di Maurizio Costanzo Ha iniziato con il canto Gospel in giro per gli States e il Canada il cantautore Savi Galdi. Iscritto all’accademia di Maurizio Costanzo, ha studiato il canto pop, soul, jazz e lo studio della danza e della recitazione. Tu sei un cantautore? Ho iniziato da qualche anno a scrivere, ma ho intrapreso questo mestiere da interprete. Ora scrivendo e cantando le mie cose è tutt’altra musica. Qual è il messaggio che vuoi portare con i tuoi testi? Nei miei testi c’è la verità di quello che vedo e avverto. Ci sono situazioni che con la musica riesco a raccontare meglio. Come sentirsi liberi senza catene. Puoi vantare delle partecipazioni in televisione? Ho lavorato per due anni come vocalist al festival di Napoli su rete 4. Mentre dal 2006 al 2009 ho lavorato come ballerino nelle prove musical del serale di Amici di Maria de Filippi. Hai lavorato in teatro? In teatro ho lavorato per vari spettacoli. Ho debuttato al teatro Olimpico di Roma nel 2005 con

un grande Musical Il Mago di Oz. Quest’anno ho finito un altro lavoro con un Musical dal titolo “Il Giovane Padre Pio” scritto da Claudio Insegno dove mi sono trovato nel ruolo di protagonista. Teatro, musica o televisione? Sono fattori che si possono sposare bene tra di loro. Io dico sempre, accetto ciò che mi viene proposto l’importante che la mia musica, la mia arte possa prendere la forma che più assomiglia a me. Attualmente in cosa sei impegnato? In questo periodo dopo aver lanciato sul web tra youtube e i tunes due miei inediti, una dal titolo “Come Neve” e l’altro “Arresa” sono ritornato a completare dei brani e iniziato dei nuovi. La musica per lui, rappresenta un’arte per raccontare ciò che vede. Puoi contattare Savi Galdi su: Savi Galdi Official


Musica

produzione

n.10 - 10/ 2015

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

A parlare il versatile

Deadstar

Impegnato nella preparazione di due video musicali inediti Si può definire versatile Deadstar nel suo ruolo di produttore discografico, cantautore e cantante. Nella sua carriera ha avuto modo di collaborare con importanti personaggi della musica italiana e straniera. Attualmente impegnato nella preparazione di due video inediti. Vuoi parlare del tuo esordio nella musica? Ho cominciato a suonare da piccolissimo, anche se ero terrorizzato dall’idea di andare a lezione di piano! Le prime canzoni le ho scritte in maniera autodidatta. Poi ho incontrato un produttore discografico, Damiano Capria: il nostro contratto fu un vero disastro, ma Damiano mi aprì un mondo di suggerimenti utilissimi sulla composizione musicale. Ti definisci più un cantante, un autore o un produttore? Sono un cantante, scrivo canzoni e produco musica mia e di altri. Ma sono piani diversi: cantando mi esprimo, scrivendo mi libero, producendo disegno progetti. Vuoi parlare dei tuoi video inediti? Ci sono due video in preparazione: uno che accompagna una canzone The lady che è la sigla di una web serie Tv che andrà in onda a ottobre,

l’altro fa parte di un nuovo progetto The Naked Band feat. È un progetto acustico audace di una band che sto producendo e in cui canto. The Lady avrà anche vari remix: da Ilze Kalve a Luca Bracalenti, con la chitarra di Raoul Farias e le batterie di Guido Cascone. Si tratta di progetti acustici? Entrambi sono progetti acustici: dopo un cd con 18 tracce inedite, uno nuovo acustico che si chiama 80’s cover degli anni 80 in versione acustica e due inediti The lady e Get back. Qual è stato il tuo ruolo? Sono versatile, sono tutti i ruoli. Un’artista che riesce a spaziare in ruoli diversi. Puoi contattare Deadstar su: enricopetrelli@gmail.com


Cinema e Teatro

premiazioni

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Eleonora Tomassi

OSCAR DEL MUSICAL ITALIANO Lunedì 23 settembre al teatro Brancaccio è stata ufficialmente consacrata la stagione Musical italiana teatrale 2014-2015, con una bellissima, travolgente ed emozionante serata, che ha avuto l’obiettivo di riconoscere anche in Italia un premio di eccellenzaal teatro musical come per i “Tony Awards” americani. È stato un evento straordinario ricco di musica, divertimento, danza e tanta “magia artistica”, con una platea piena di stelle del teatro e del

cinema, due grandi conduttori, quali Gianpiero Ingrassia e Serena Rossi e Presidente della giuria il mitico Christian De Sica. Abbiamo visto salire sul palco artisti, coreografi, registi e autori di grande spessore a ritirare i loro premi, ad eleggere i vincitori e, tra un’elezione e l’altra, esibirsi fantastici interpreti con numeri di teatro, danza e comicità. Inoltre sono stati consegnati due premi alla carriera a Loretta Goggi e Carlo Reali!

È stato regalato al pubblico un emozionante passaggio della nostra storia del teatro con un montaggio video fotografico di tutti i più grandi artisti di sempre. Ben 15 Oscar sono stati assegnati e con gran successo ritirati, ecco i risultati: 1. Oscar come migliori Luci: Musical “Frankestein Junior” 2. Oscar come miglior Scenografia: Alessandro Chiti per “Rapunzel” 3. Oscar come migliori Costumi: Frederick Oliver per “Romeo e Giulietta”

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Cmag > Ottobre 2015 > Cinema e Teatro

4. Oscar come migliori Testi e Libretti: Massimo Romeo Piparo per “Billy Elliot” 5. Oscar come migliori Musiche: Marco Spatuzzi per “Processo a Pinocchio” 6. Oscar miglior Coreografie: Veronica Peparini per “Romeo e Giulietta” 7. Oscar miglior Attrice non protagonista: Valentina Gullace per “Frankestein Junior” 8. Oscar miglior Attore non protagonista: Feysal Bonciani per “Jesus Christ Superstar” 9. Oscar come miglior Regia: Saverio Marconi per “Frankesteni Junior” 10. Oscar miglior Attrice protagonista: Lorella Cuccarini per “Rapunzel” 11.Oscar miglior Attore protagonista: Giulio Corso per “Rapunzel” 12. Oscar miglior Spettacolo per il web: Operamusical “Romeo e Giulietta” 13. Oscar miglior Spettacolo Off: Musical “Ti amo sei perfetto, ma cambia”

cora una volta sorprendere con un medley di alcuni tra i più famosi musical stranieri.

14. Oscar miglior Spettacolo Revival: Musical “Jesus Christ Superstar”

Insomma, è stato davvero tutto impeccabile e grande plauso sicuramente va riconosciuto a chi ha voluto fortemente e ben realizzato questo evento: Niccolò Petitto.

15. Oscar miglior Spettacolo Big: Operamusical “Romeo e Giulietta” Insomma un red carpet luminoso da notte degli Oscar! Finite le premiazioni, in conclusione della meravigliosa serata gli autori ci hanno voluto an-

La magia dei Musical sta finalmente travolgendo l’Italia che risponde con passione artistica e grande professionalità dimostrando di poter realizzare grandi performance con grandi performer italiani!


Cinema e Teatro

intervista

Cmag > Ottobre 2015 > Cinema e Teatro n.10 - 10/ 2015

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

A parlare è Niccolò Petitto Intraprendente produttore ed organizzatore del panorama teatrale italiano

É reduce di un grandissimo successo al Teatro Brancaccio di Roma Niccolò Petitto, intraprendente produttore e organizzatore del panorama teatrale italiano. Il Music All Party è un evento dove sono stati consegnati gli Oscar Italiani del Musical. Tanti gli artisti in scena e gli ospiti, che hanno fatto capire quanto sia importante puntare gli occhi su questo settore. Cosa vuol dire lavorare dietro le quinte? Il dietro le quinte di uno spettacolo credo che sia la parte più bella di tutto. Si incomincia con

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un’idea che pian piano vedi realizzarsi, con tutte le difficoltà possibili. Non ci si conosce quasi con nessuno, e nel giro di pochissimi giorni ti senti parte di una famiglia. Da chi era composta la giuria che ha selezionato i migliori musical? Christian De Sica presidente! Gino Landi, Rossana Casale, Riccardo Biseo, Gianmaria Cervo, Paolo Vitale, ed io. Le persone che ti affiancano in questo lavoro che caratteristiche devono avere?

Purtroppo devono sopportarmi, innanzitutto! E poi devono avere la stessa passione che ho io, perché il teatro non ha orari, non ha luoghi, e se non hai la passione non si può fare questo mestiere. Mi piace confrontarmi con tutti, fantasticare su cose che magari poi non metteremo mai in scena, ma dalle quali magari nascono comunque altre idee. La mia fortuna è che queste persone le ho trovate!

Cosa vuol dire per un giovane produttore, ideare e realizzare la prima edizione degli Oscar Italiani del Musical? Per me è una grande soddisfazione perché vedo l’entusiasmo degli artisti che vogliono vincere il premio, degli artisti che vi lavorano, e dei miei collaboratori che capiscono con me d’aver lasciato qualcosa di bello nel nostro “piccolo mondo” del teatro musicale.

Sei reduce di un grandissimo successo al Teatro Brancaccio di Roma, vuoi parlarne? Il Music All Party è una vera e propria festa del musical italiano, ed in occasione di questo evento abbiamo consegnato i nuovi “Oscar Italiani del Musical”. È l’unico premio in Italia che dia valore e visibilità alle produzioni e agli artisti italiani. Credo che siano molto belli, e piacciano molto ad un pubblico anche esterno agli addetti ai lavori perché anche se si tratta di premiazioni, gli spettatori assistono ad un vero e proprio spettacolo! Grandi artisti in scena, orchestra dal vivo, corpo di ballo, coro e poi la suspense delle premiazioni!

Come conduttore è stato scelto Giampiero Ingrassia, cosa ti ha spinto a tale scelta? Lui ha la stima di tantissimi artisti e colleghi, è un signore sul palco e fuori dal palco, è un performer, e conosce bene i miei collaboratori. La scelta è stata veramente spontanea, e la rifarei. La novità è stata Serena Rossi? É stata una novità stupenda e una rivelazione per tanti. Non tutti infatti hanno avuto modo di vedere Rugantino, dove lei interpretava Rosetta, o magari l’hanno conosciuta di più come personaggio televisivo. Tutto lo staff tecnico ed artisti-


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Cmag > Ottobre 2015 > Cinema e Teatro

co è rimasto impressionato dalla sua bravura e professionalità. Una grande artista, una bellissima persona e spero un’importante amica! Chi sono stati gli ospiti d’eccezione? Tanti, tantissimi! Da De Sica, ad Allevi, da Ghini a Max Tortora, da Mario Lavezzi a Jaja Fiastri, da Tito Schipa Jr a Loretta Goggi, da Valeria Marini a Sergio Assisi, e la loro partecipazione non è stata decisa da accordi economici, ma si sono tutti appassionati al progetto, ed hanno voluto portare la loro testimonianza di quanto questo settore debba avere un supporto maggiore da parte di tutti. Chi ha collaborato al tuo progetto? Si sono aggiunte persone fino all’ultimo giorno, ed ogni persona che si è avvicinata al progetto anche solo per qualche ora è stata utilissima! Ma da mesi lavora a questo lavoro Marco Simeoli, regista della serata, Dino Scuderi, Stefano Bontempi, Marco Rea, Maria Rosa De Sica, e poi i miei due fidatissimi collaboratori, Viviana Tupputi e Michele Marra. A tuo parere il musical italiano, è in una fase di svolta?

Secondo me è una grande ripresa bisogna spingere adesso! Definisci l’Enpi Entertainment? La Enpi Entertainment è la mia società di produzione, che spero diventerà punto di riferimento per tutti gli artisti italiani, e garanzia per il pubblico che va a vedere il teatro musicale italiano! Ti vuoi definire con una parola? Concreto. Un tuo pregio? La semplicità. Un tuo difetto? Sono ansioso, molto! Progetti? L’Oscar 2016! Sperando di aggiungere a breve importanti obiettivi, sopratutto sul piano privato. La sua intraprendenza come produttore e organizzatore teatrale associata alla sua cordialità, fanno di lui un professionista con cui è piacevole confrontarsi.


Cinema e Teatro

intervista

Cmag > Ottobre 2015 > Cinema e Teatro n.10 - 10/ 2015

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

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Cosa può dire riguardo la serata? È stata una bellissima festa carica di emozione e di energia, tantissimi giovani performers e colleghi che hanno partecipato con gioia. Vuol dire qualcosa riguardo al produttore e organizzatore della serata Niccolò Petitto? Siamo amici e abbiamo condiviso questo progetto unico in Italia, che Niccolò ha creato. Secondo lei il musical italiano si trova in un periodo di svolta? Non so se di svolta, ma sicuramente di grande fermento. Lei attualmente è impegnato in teatro, vuol parlare dello spettacolo? Inizio il tour del musical Cabaret della Compagnia della Rancia proprio al Brancaccio il 7 ottobre e proseguirò in tutta Italia, nelle principali città.

Intervista all’attore

Occhi puntati sul cabaret? Quindi sì occhi puntati su questo splendido musical.

Giampiero Ingrassia

Si vuole definire con una parola? Artista. Un suo pregio? La generosità.

Conduttore e attore di successo impegnato in teatro col Muiscal Cabaret della Compagnia della Rancia É stata una serata all’insegna del successo, del talento, della professionalità e del divertimento, quella al Teatro Brancaccio di Roma, dove a condurre l’evento dell’Oscar del Musical, è stato l’attore Giampiero Ingrassia affiancato da Serena Rossi. Attualmente impegnato con il tour del Musical Cabaret della Compagnia della Rancia, lo spettacolo inizierà al Brancaccio per proseguire poi, nelle principali città italiane.

Un difetto? La generosità.

Cosa ha significato essere scelto come conduttore della serata? Una conferma di un appuntamento importante per il musical italiano. Era affiancato dall’attrice Serena Rossi, come è stato confrontarsi con lei? È stato molto piacevole, lei è solare e spiritosa oltre che brava.

Progetti? Teatro, teatro e teatro.

Photo: Iwan Palombi

Un’artista che porta in scena competenza e professionalità sia nella recitazione, che nella conduzione di uno spettacolo importante, quale l’Oscar del Musical.


Cinema e Teatro

momenti con vale

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Valentina Patruno

patrunovale@gmail.com

Rossella Izzo

cosa posso dire che non è cambiata: l’essere artista, l’artista “vero” rimane sempre lo stesso!

Insieme con rossella izzo Regista, attrice, doppiatrice, direttrice di doppiaggio, sceneggiatrice

È stato per me il primo incontro con lei, e mi son permessa, con il suo gentile consenso, di seguire alcuni turni di doppiaggio da lei diretti; ho notato una donna di grande grinta e temperamento, precisa e particolarmente meticolosa nel suo lavoro. Mi ha concesso questi momenti insieme a Valentina… per C magazine

Rossella Izzo, ha esordito la sua carriera da bimba, a soli 7 anni, sul set del film “Il Giudizio Universale” di Vittorio De Sica. Il mondo dello spettacolo è molto cambiato da allora? Assolutamente sì, completamente! È cambiato il mezzo, attraverso il digitale, è cambiato il prodotto ed il pubblico; i dati auditel hanno influenzato il mercato e l’offerta ma solo una

Nel suo percorso di apprendimento ha nel cuore uno o più maestri? Il mio più grande maestro è stato mio padre, Renato Izzo: la mia vera accademia di recitazione e di Vita; mio papà ha insegnato a me e alle mie sorelle questo mestiere, sin da giovanissime, con un forte impegno quotidiano, con tanta pazienza ed inventiva. È stato lui il maestro che mi ha avvicinato alla vera recitazione, quella americana, a cui lui teneva molto e proprio ispirandosi alla verità del modello americano, mio padre ha contribuito a cambiare radicalmente il doppiaggio italiano facendolo divenire uno dei più professionali e validi in Europa. Lei è una miriade di sfaccettature artistiche tutte insieme: spazia dalla regia al doppiag-

gio, dalla scrittura alla composizione... A quale di questi mezzi espressivi si sente più legata e in quale ne ottiene maggiore soddisfazione? Tutti questi mezzi hanno formato ed affinato la mia personalità, anche umanamente, e hanno messo le basi a ció che è stato il mio cammino professionale. Ma devo dire che per me la più grande gioia è stare su un set, dirigere un film, ancor meglio se scritto da me, così che io possa esprimere me stessa attraverso le mie emozioni, sensazioni, sentimenti ed idee. Quale è la prima caratteristica che un attore deve avere? E come la riconosce? Talento e intelligenza sono per me le prime caratteristiche di un bravo attore. Continuare a coltivare la propria passione, per essere sempre più colti e preparati, mantenendo sempre vivo il desiderio di apprendere, studiare e perfezionarsi. Non bisogna mai essere


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stanchi ma pronti a rinnovarsi, ed approfondire nuovi percorsi sempre in vista di una crescita. Questo mestiere si fa studiando, non si deve pensare che fare l’attore non sia sacrificio! Un vero attore dedica sempre uno studio quotidiano, attinge da testi letterari e teatrali importanti, si informa sul passato dei grandi maestri, sulle nozioni e sugli insegnamenti. Conoscere le esperienze, i racconti e i metodi dei personaggi del mondo dello spettacolo apre sempre nuove strade, vie che possono approdare a validi lavori. Questo è quello che voglio per i miei giovani allievi di Actor’s Planet Luiss e di 4Cinema, che sono le accademie che gestisco come direttrice artistica, ed è proprio qui che i futuri attori che possono accedere tramite il superamento del provinopossono iniziare un percorso formativo seguendo me ed altri registi e maestri dell’arte cinematografica. Può essere più avvantaggiato un attore con una forte presenza scenica o un attore con una grande capacità artistica?

Un attore deve avere il talento, cinematograficamente parlando, benché la presenza fotografica sia molto importante, il talento è alla base di tutto ed è imprescindibile! Questo non toglie che, molto spesso a teatro anche un carattere può avere molto successo, grazie non solo alla capacità artistica quanto alla presenza scenica. Rossella Izzo cosa può donare ai giovani attori che vogliono affrontare con lei un percorso formativo? La mia esperienza ed il mio sapere in campo artistico. La mia conoscenza del mondo Cinematografico. I miei giovani attori possono apprendere le prime basi per la recitazione, e nozioni di acting for the camera ossia come stare davanti la macchina da presa ed imparare a muovere il corpo e il viso e tutta la mimica facciale. Lo schermo racconta tutto, il nostro essere amplificato e per tale ragione si deve lavorare anche attraverso esercizi di improvvisazione ed immedesimazione, crescendo di giorno in giorno.


Cinema e Teatro

nuovi volti

Valentina Patruno è un’attrice, nata a Monza ed originaria del Sud. Dopo un anno tra Spagna e Londra, le viene la brillante idea di tornare in Italia per studiare recitazione a Milano con Raul Manso, a Terni

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Redazione

con Gastone Moschin e Marzia Ubaldi, in Accademia d’arte Drammatica Nico Pepe a Udine e in Accademia Eutheca a Cinecittà, conseguendo diploma e laurea in acting del Galles. La sua passione nasce a scuola, con Eduardo De Filippo, interpretando il ruolo meno ambito: la vecchietta. Con l’attrice Marzia Manoni, si appassiona al napoletano di Enzo Moscato, spettacoli popolari e di Basile, cercando una sua collocazione geografica. Riprende lo studio delle lingue e partecipa ad uno spettacolo sulla dittatura Argentina. Autoironica, simpatica, tragicamente comica e caratteristica, con un volto eclettico, appare in uno spot da adolescente a madre di una 18enne. È contraria a chi fa di questa professione un’attività non retribuita. Il prossimo step è lavorare nel cinema, anche all’estero, per interpretare ruoli in costume, vivere altre epoche e come in Sliding doors, chissà se salirà o meno sulla metro di Roma.


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la storia

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Giorgio Alaia

giorgioalaia@gmail.com

Lucciche ar sole Emblema di romanità nel cinema italiano

Molti di noi associano ad Aldo Fabrizi solo l’identità di attore cinematografico e televisivo, ricordandolo nei suoi ruoli comici assieme ad altri mostri sacri del cinema italiano, come Totò, Peppino De Filippo e Luigi Pavese, oppure nei varietà in TV degli anni settanta. Eppure Fabrizi fu molto altro. Fu regista, sceneggiatore, produttore e addirittura poeta. Lucciche ar sole è infatti la sua prima pubblicazione, forse edita a proprie spese, che raccoglieva poesie romanesche scritte nell’adolescenza. Ciò che ha caratterizzato sempre l’esistenza di Fabrizi è stata la ricerca del modo di esprimere la propria vocazione artistica. Ricerca che ebbe

inizio sin dalla sua giovinezza, nonostante le meste condizioni della famiglia. Le difficoltà economiche lo portarono – dopo la scomparsa del padre per una polmonite fulminante – prima a lasciare i suoi studi e poi a dedicarsi al sostentamento della famiglia, madre e cinque sorelle (tra cui l’indimenticabile Sora Lella, all’anagrafe Elena Fabrizi). Sorvolando gli esordi sul palcoscenico degli anni trenta e la formazione di una propria compagnia teatrale, vogliamo fare focus su un film di grande spessore sociale storico e artistico qual è Roma Città Aperta.

Fabrizi era già stato sul grande schermo in pochi film prima di essere diretto da Roberto Rossellini ed aveva interpretato ruoli a lui più vicini, soprattutto da un punto di vista biografico. In Avanti c’è posto (1942, Mario Bonnard) – il suo primo film – così come in Campo de’ Fiori (1943, Mario Bonnard) e in L’ultima carrozzella (1943, Mario Mattoli) si limitò a riproporre quelle macchiette teatrali che aveva rielaborato dalla sua esperienza personale. Pare, infatti, che avesse lavorato sul serio come vetturino a Roma intorno al 1925. Il ruolo del prete in Roma Città Aperta (1945, Roberto Rossellini) è tutt’altra questione. Fabrizi restituì un’interpre-

tazione magistrale, in un film altrettanto straordinario che ha ufficialmente dato i natali alla corrente neorealista, di cui altri grandi come Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Pietro Germi, Renato Castellani, Luigi Zampa e lo sceneggiatore Cesare Zavattini ne furono ineguagliabili sostenitori. Roma Città Aperta nasceva come docu-film sulla storia di Don Giuseppe Morosini, sacerdote realmente vissuto a Roma e ucciso dai nazisti nel 1944. Ma, con l’ampliarsi del numero degli autori, la sceneggiatura si arricchì di episodi e personaggi che diedero al film un fiero tono da lungometraggio. Il film è una rappresentazione


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nitida dello scenario romano negli ultimi anni della seconda guerra mondiale. Vicende e personaggi molto bene curati, lasciano percepire anche a noi, lontani da quell’epoca, il terribile dolore delle perdite umane, la tenacia di chi in quegli anni ha sostenuto la resistenza alla dittatura fascio-nazista e la tenerezza dei legami che sopravvivono nonostante tutto. Roma Città Aperta ha dato una grandissima notorietà anche ad Anna Magnani. Chi ha visto il film non può non ricordare la famosa corsa del

suo personaggio, Pina, nel mancato tentativo di rincorrere le truppe naziste dopo l’arresto di Francesco. Dopo questa pellicola, la carriera di Aldo Fabrizi divenne assai intensa. Oltre al cinema e al teatro, si diede sporadicamente anche al doppiaggio. È sua la voce del bidello della scuola femminile di Maddalena… zero in condotta (1940, Vittorio De Sica) e del netturbino che si impegna ad aiutare il protagonista di Ladri di Biciclette (1948, Vittorio De Sica) alla ricerca della stessa a Porta Portese. Inoltre ha firmato tantissime sceneggiature dei film che ha interpretato ed è stato regista di notevole successo, proponendo commedie ben apprezzate dal pubblico. Un caso per tutti è La famiglia Passaguai (1951). Questo film riscosse così tanto successo che alla prima del sequel – La famiglia Passaguai fa fortuna, del 1952 – era ancora in proiezione nei cinema italiani. Gli incassi furono così copiosi che Fabrizi ne girò addirittura un terzo e grazie ad una ottima distribuzione che li diffuse fino al Sud America, si poté considerare un vero trionfo di incassi.

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Ma come si può non ricordare Fabrizi soprattutto nei panni di co-protagonista di Totò nei tanti film girati insieme. I due erano molto legati ed avevano instaurato, nel corso della collaborazione, una profonda amicizia. Fu proprio lui a dichiaralo con queste parole: “Lavorare con Totò era un piacere, una gioia, un godimento perché oltre ad essere quell’attore che tutti riconosciamo era anche un compagno corretto, un amico fedele e un’anima veramente nobile... Arrivati davanti alla macchina da presa, cominciavamo l’allegro gioco della recitazione prevalentemente estemporanea che per noi era una cosa veramente dilettevole. C’era solamente un inconveniente, che diventando spettatori di noi stessi ci capitava frequentemente di non poter più andare avanti per il troppo ridere.”


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in uscita

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Redazione

Enzo Salvi

Io che amo solo te

Il mitico Enzo Salvi di nuovo al cinema insieme ad un cast d’eccezione Trama – Ninella ha cinquant’anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato, sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell’uomo che ha sempre amato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Data uscita: 22 ottobre 2015 Genere: Commedia Anno: 2015 Regia: Marco Ponti Sceneggiatura: Marco Ponti, Lucia Moisio Cast: Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido, Enzo Salvi, Luciana Littizzetto, Maria Pia Calzone, Eva Riccobono, Eugenio Franceschini, Dario Bandiera, Alessandra Amoroso, Dino Abbrescia, Antonio Gerardi Distribuzione: 01 Distribution Paese: Italia

Con Riccardo Scamarcio

Con Laura Chiatti

Con Michele Placido


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in teatro

cabaret

Giampiero Ingrassia e la Compagnia della Rancia al Teatro Brancaccio. Sagione 2015/16 La stagione 2015/2016 vedrà la Compagnia della Rancia impegnata con un nuovo allestimento di CABARET, spettacolo molto caro a Marconi e atteso, che mancava dalla circuitazione nei teatri da oltre vent’anni (l’edizione 2006/2007 aveva toccato infatti solo Milano e Roma). Il titolo è famosissimo, grazie all’omonimo film del 1972 che consacrò Liza Minnelli come un’autentica star e icona del film musicale e numerose sono state le edizioni del musical in tutto il mondo, tra cui, negli ultimi anni, è memorabile la versione di Sam Mendes, incredibile successo alle Folies Bergère di Parigi e allo Studio 54 di New York. Nella Berlino dei primi anni Trenta, prima dell’ascesa del III Reich, il giovane romanziere ameri-

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Silvia Signorelli

Ufficio stampa del Teatro Brancaccio

cano Cliff (Mauro Simone) è a Berlino in cerca di ispirazione e, nel trasgressivo Kit KatKlub, incontra Sally Bowles (Giulia Ottonello) e tra i due inizia una relazione tempestosa; sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano le storie di altri personaggi (Altea Russo/Fräulein Schneider, Michele Renzullo/HerrSchultz, Valentina Gullace/ Fräulein Kost). Neanche l’ambiguo e stravagante Maestro di Cerimonie del Kit KatKlub – nel ruolo troveremo Giampiero Ingrassia, un graditissimo ritorno dopo il grandissimo successo di Frankenstein Junior – riuscirà a far dimenticare al pubblico che sulla Germania, e sulle loro vite, sta per abbattersi la furia hitleriana. Il testo di JoeMasteroff, basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, con le musiche di John Kander e le liriche Fred Ebb, è un classico del teatro musicale e vanta una colonna sonora straordinaria, a diritto entrata nel patrimonio dei musical grazie a brani intramontabili come MeinHerr, Money Money, MaybeThis Time (Questa volta) e Life is a cabaret (La vita è un cabaret), interpretati in questa nuova edizione dalla strepitosa voce di Giulia Ottonello.


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intervista

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

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Qual è la peculiarità della vostra compagnia? Crediamo nel valore del gruppo poiché riteniamo che partendo da questo si possano realizzare spettacoli di qualità. Di che genere sono gli spettacoli che mettete in scena? Sono da distinguere i lavori che facciamo all’interno della Scuola di teatro, da quelli che mettiamo in scena all’interno della rassegna, la cui peculiarità va dal brillante al comico. Mario Scarpetta. Tuttavia sento di avere un debito particolare nei confronti di Mario Scarpetta, punto di riferimento costante nei lavori che attualmente realizzo all’interno della compagnia. Infatti la Rassegna teatrale che si tiene nello Spazio Libero “Il Proscenio” di Isernia, è dedicata proprio a questo grande maestro.

Da sinistra: Salvatore Mincione Guarino e Giovanni Gazzanni

Intervista a

Salvatore Mincione guarino Ideatore e responsabile del Centro Artistico di Sperimentazione Teatrale

É l’ideatore e il responsabile del Centro Artistico di Sperimentazione Teatrale l’attore Salvatore Mincione Guarino, che ha frequentato sia l’Accademia di teatro con Guglielmo Guidi e Carlo Buccirosso, che lo stage sul mimo Decroux con Michele Monetta. Tanti gli spettacoli che ha messo in scena, vestendo il ruolo sia di attore che di regista.

Lei ha un curriculum d’eccezione, chi è stato il suo insegnante? Lavorando con vari artisti è difficile dire quale possa essere stato il riferimento principale nella mia formazione artistica. Ho lavorato con artisti quali, Massimo Wertmuller, Walter Chiari, Carlo Buccirosso, Tato Russo, Leopoldo Mastelloni, Carlo Croccolo, Ernesto Majeux e

Ha fondato la Compagnia Teatrale Cast, vuole parlarne? All’interno della compagnia si svolgono attività propedeutiche al teatro oltre che spettacoli di vario genere: comico, classico, drammatico, brillante e contemporaneo. Le persone che fanno parte della compagnia sono attori formatisi all’interno della scuola di teatro promossa dal C.A.S.T. di cui siamo soci io e Giovanni Gazzanni. Che ruolo ha nel Centro Artistico Giovanni Gazzanni? É un amico prima di essere un compagno di lavoro. Si è formato all’interno della nostra Scuola di teatro rivelando doti di attore versatile e intraprendente. Oltre che ricoprire il ruolo di attore, Giovanni si occupa della parte organizzativa e amministrativa della compagnia. Con lui nel corso degli anni si è creata una bella sintonia sul palcoscenico.

Lei spazia tra la recitazione e la regia? Sono al contempo attore e regista. Spesso scrivo i testi che mettiamo in scena per cui già nel momento della stesura immagino le sequenze sceniche da realizzare. Privilegio gli spettacoli in cui vesto il ruolo di solo regista potendomi in questo caso concentrare maggiormente sugli attori e sul messaggio artistico da trasmettere. Attualmente in cosa è impegnato? Attualmente sono impegnato in numerose attività sia all’interno che all’esterno della compagnia. Oltre alla rassegna teatrale che prenderà avvio a ottobre. Progetti? I nostri progetti sono legati al nostro piccolo teatro che vogliamo mantenere attivo, nonostante la mancanza di finanziamenti da parte delle istituzioni. Puntare sul valore del gruppo, per realizzare spettacoli di qualità è una peculiarità della compagnia teatrale Cast. Puoi seguire la Compagnia CAST e gli eventi de Il Proscenio su Facebook: Compagnia Cast Sala Proscenio


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social media

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Marco Scorza

info@fashionadvices.com

Alessia Pellegrino è Aranciatina, una giovane avvocatessa di Roma che ama, con tutta sé stessa, la radio. Ciò che accomuna Radio Godot a me è il senso di condivisione e di appartenenza che le aleggia intorno. Il tuo programma di cosa parla? Il mio programma si chiama IO SPAZIO e lo conduco in diretta ogni sabato pomeriggio dalle 15 alle 17 su Radio Godot insieme a Giacomo Capellini. È un programma di intrattenimento che ha come unico scopo quello di regalare istanti di spensieratezza e di leggerezza. IO SPAZIO: notizie curiose, musica, giochi, interviste a personaggi famosi, interazione con gli ascoltatori e risate, c’è anche l’app gratuita di Radio Godot!

La differenza tra

webradio e radio fm

La radio è sempre radio, indipendentemente dal supporto tecnologico con cui vengono trasmesse o ascoltate le emozioni. Di certo il web, è sinonimo di sperimentazione; ed è forse questa la caratteristica che un po’ manca alle FM. Nelle FM ci sono logiche commerciali più stringenti, è difficile imbattersi in qualcosa di rivoluzionario; il concetto di libertà e creatività deve cedere spesso il passo a quello di garanzia. Garanzia di ascolti, di successo, di riuscita. Essere speaker cosa significa? Significa donarsi agli ascoltatori, nel bene e nel male. Significa informare, intrattenere, coinvolgere, ed anche ascoltare. Le persone

hanno bisogno di essere ascoltate, di sentirsi in compagnia. Lo speaker è la voce che ciascuno di noi sceglie come sottofondo delle proprie giornate. Il futuro sarà web o fm? C’è da dire, che la webradio si sta diffondendo molto. All’estero per esempio ci sono Stati in cui la webradio raccoglie più consensi delle FM. Nonostante una prima diffidenza tutta Italiana, però, anche qua in Italia le webradio stanno prendendo sempre più piede. Chi è Alessia Pellegrino e la sua radio? E la sua webradio la rispecchia?

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Chi é Massimiliano Augieri? Un comunicatore che ama trasmettere qualcosa e che ama l’emozioni che la musica trasmette, condividendo con lei quelle che sono le gioie e i malumori della quotidianità. Amo raccontare con la penna, giornalista dal 2006, con la musica e con la voce. Da quattro anni con il mio collega, Antonio Carnevale, siamo la sveglia del weekend di Radio Centro Suono 101.3 FM. Dalle 8 alle 12 cerchiamo di portare buon umore positività a chi lavora e a chi sta a casa. Un caffè “a lunga conversazione”, mi piace definirlo, con i protagonisti del mondo dello spettacolo, della cultura e della moda italiana, che di volta in volta, si raccontano. E la sua radio la rispecchia? Abbastanza. É una radio storica romana, trasmette da più di trent’anni, ma é sempre diversa, “curiosa” aperta alle novità e vivace proprio come me. Mi piace il suo non seguire le mode, ma crearle.

Alessia Pellegrino e Massimiliano Augieri

Il futuro sarà fm o web? Un po’ come ieri che la tv avrebbe dovuto uccidere la radio, in realtà la radio con i suoi oltre novant’anni é ancora viva e capace di rinnovarsi. Per questo penso che le radio web non uccideranno le FM, a patto di offrire contenuti diversi! Essere speaker significa? Non mi sento tanto uno speaker, in quanto ho una formazione giornalistica. Non ho i tempi serrati dei veri speaker, mi piace chiacchierare, raccontare , intervistare, ma non mi piacciono le chiacchiere senza senso! Mi piace definirmi più un conduttore intrattenitore Differenza tra la radio web e la fm? Il web dovrebbe permettere di sperimentare e di essere più liberi offrendo dei contenuti diversi da quelli proposti in FM. Così avrà la possibilità di crearsi un proprio pubblico e gli ascoltatori avranno una scelta più ampia in base ai propri interessi.


TV e Spettacolo

intervista

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

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Per te nessuna scuola di musica, ma solo talento? Sì non ho mai studiato ne musica ne canto. Quando ti sei accorto che il timbro della tua voce, era simile a quella di Franco Califano? Una mattina ho iniziato a cantare Bimba mia una delle sue canzoni, quindi sono andato in un pub dove facevano karaoke e ho chiesto se potevo cantarla. E poi? Ho cantato e ho visto che piacevo alle persone, e che tutti mi dicevano che ero uguale al maestro. Quindi? Ho deciso di formare una band per esibirmi in pubblico.

è Un talento il cantante

Sandro Presta

Il suo timbro di voce sul palco lascia perplessi tutti quelli che lo ascoltano É un talento il cantante Sandro Presta, che con la sua voce somigliante a quella del maestro Franco Califano, riesce a catturare l’attenzione del pubblico, lasciando tutti perplessi quando sale sul palco. Diverse le partecipazioni con

personaggi dello spettacolo, come Enzo Salvi, Nadia Rinaldi e Tom Sinatra. Non ha mai studiato ne musica, ne canto, ma si avvale di una band composta da dei grandi musicisti sia a livello nazionale che internazionale.

La tua band è composta da dei grandi nomi, sia della musica nazionale che internazionale? É composta da musicisti che hanno girato il mondo, il sassofonista Eric Daniel, Valter Detond che ha suonato per Joe Cocker, Barry White, Amii Stewart e tanti altri compreso per il maestro. Non hai studiato musica o canto, come fai a seguirli? Nemmeno io lo so, io so quando devo entrare e quando devo uscire. Hai conosciuto il tuo mito? Sì ma all’epoca non cantavo e lui non sapeva del mio talento. Come era? Era generoso e forse si è dato troppo al popolo, e questo è stato un errore perché si è parlato sempre del personaggio e non dell’artista.

Attualmente in cosa sei impegnato? In concerti, e poi vengo invitato come ospite d’onore in spettacoli ed eventi. Il suo talento nel canto, lo ha reso un artista a tutti gli effetti. Puoi contattare Sandro Presta su: sandroprestacanta@virgilio.it


TV e Spettacolo

Intervista

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

Recitazione e spot pubblicitari per

Stefania Marchionna Ha studiato recitazione con dei grandi del cinema italiano

Ha studiato recitazione Stefania Marchionna con dei grandi del cinema italiano, come Giancarlo Giannini, Laura Morante, e Michele Placido. Per il film su Franco Califano, ha avuto il ruolo di coprotagonista. Diverse le partecipazioni in video clip musicali, web serie e spot pubblicitari, tra cui quello che andrà in onda su Canale 5 per l’azienda Acqua e Sapone. Teatro, cinema o televisione? Sicuramente cinema. Cosa ti piace del cinema? La telecamera. Cioè? Ho fatto più esperienza con la telecamera, quindi ho più dimestichezza. La prima cosa che ti hanno detto in accademia? A non pensare al giudizio degli altri.

Da chi ti è stato detto? Da Giancarlo Giannini. In accademia reputi ci sia competizione tra voi ragazzi? Con gli uomini no, con le donne l’ambiente è competitivo. Attualmente in cosa sei impegnata? Nello spot per Acqua e Sapone e poi, devo fare un provino su un musical al teatro Sistina di Roma con Enrico Montesano. Progetti? Spero di laurearmi, non è semplice emergere in questo lavoro. Un’attrice che ha appreso l’arte della recitazione da dei grandi del cinema italiano. Puoi contattare Stefania Marchionna su: stefaniamarchionna@gmail.com


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Intervista La conduttrice poliedrica

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

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All’inizio credevo che posare nuda fosse declassante, vista la mia professione, poi ho capito che il punto è come posi e per chi posi. Ho avuto la fortuna di posare per progetti interessanti e con grandi professionisti del settore. Ho imparato molte cose, ed ho scelto con chi posare, ho scelto di sposare progetti fotografici di un livello, ho cercato di non inflazionarmi.

Maura Carotti Tanta esperienza e gavetta nel campo della conduzione

Di quali collaborazioni ti avvali? Con me collaborano due grandi professionisti: Giovanni Bilello, look maker e mio stylist, e il mio addetto stampa Laura Gorini.

Si può definire una conduttrice poliedrica Maura Carotti. Nasce come cantante, per poi passare nel mondo della conduzione, alla moda.

Ti sei cimentata nel ruolo di regista? Sì per me enorme e straordinaria soddisfazione, coniugare conduzione e regia insieme!

Nasci come cantante, come mai questo passaggio nella conduzione? Nasco come cantante, che poi io abbia preferito specializzarmi nella conduzione è stata una mia scelta. Sono una conduttrice con anni di esperienza e gavetta, e ciò mi consente di fare il mio lavoro con grande soddisfazione e passione.

Vuoi parlare del tuo progetto fotografico? Sulla storia del mio nuovo progetto fotografico se ne sono dette molte, il mio fotografo Francesco Accardo è un grande professionista del settore, è innovativo e irriverente. La sua tecnica e le sue idee sono state per me indice fondamentale perché lo scegliessi.

Hai sviluppato la passione per la fotografia? Per gioco ho cominciato a fare la modella, mi diverte molto e non sapevo avessi la stoffa per farlo! A tuo parere che differenza c’è tra le trasmissioni in rete e quelle televisive? Nella rete secondo me c’è più innovazione, ma solo perché chi entra in quel mondo si sente più libero di essere se stesso. Nella televisione canonica per capirci, ci sono ancora troppi cliché e troppo spazzatura.

Maura Carotti

É più semplice emergere nel web o in Tv? Il web ti da la possibilità di mettere in atto con pochi mezzi ciò che veramente si vuole realizzare. E poi c’è da dire che molti che hanno cominciato come youtubers poi sono finiti in Tv. Nel tuo lavoro vige la meritocrazia? L’Italia non è un paese meritocratico e soprattutto siamo diventati qualunquisti e improvvisatori. Io combatto fortemente per fare in modo di ripristinare i ruoli. È un lavoro il nostro, dove si studia e ci si perfeziona ogni giorno. Poi c’è la fascia di quelle persone che vogliono fare un po’ di tutto senza avere nessun tipo di preparazione.

Vuoi parlare della tua esperienza nel campo della moda? Nella moda ci sono entrata dalla porta più “scomoda”. Vuoi essere più chiara? Ho cominciato con un calendario senza veli, ma ho scoperto che mostrarmi nuda al pubblico non mi spaventa, la nudità non è una vergogna basta saperla “indossare”. Posare nuda, può essere declassante per la carriera?

Progetti? Mi piacerebbe cimentarmi ancora nel ruolo di regista, e condurre un format d’intrattenimento allegro, un po’ alla “vecchia maniera”. Miei idoli sono la Carrà, Fiorello e Bonolis, personaggi con i quali ho avuto il piacere di lavorare e da cui ho imparato moltissimo. Una conduttrice che ha sperimentato tanti lavori, con grinta e determinazione. Puoi contattare Maura Carotti su Facebook: www.mauracarotti.it


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Intervista Intervista alla conduttrice

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Desirè Sara Serventi

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Carolina Rey

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Sei la conduttrice di due programmi in onda su Rai Gulp? Si tratta di Ricette a Colori, realizzato da Rai gulp in collaborazione con Rai Expo, Rai Fiction e Rainbow in cui conduco insieme a Chef Circiello, e Versus il programma dedicato agli sport olimpici. Hai lavorato per il Tg3, cosa ti ha dato professionalmente? Mi ha dato modo di misurarmi con una diretta quotidiana a contatto con i giornalisti del Tg3, sotto la direzione di Bianca Berlinguer, e con ospiti del mondo della musica, del giornalismo e dello spettacolo in generale.

Impegnata con due programmi per la televisione su Rai Gulp

É professionalmente preparata e determinata la conduttrice televisiva Carolina Rey. Ha studiato canto e ha preso il diploma di recitazione presso l’Accademia Corrado Pani, ma per lei il lavoro più importante è quello della conduzione. Tante le trasmissioni che ha condotto con successo, dove ha avuto modo di confrontarsi con persone qualificate, come nel caso della sua partecipazione al Tg3. Attualmente impegnata con due programmi per la televisione, Ricette a Colori e Versus.

trovato persone con cui ho costruito un rapporto umano, alla faccia di chi dice che in televisione è tutto finto!

Il tuo percorso artistico con chi è iniziato? Con il Direttore Massimo Liofredi che mi ha scelta attraverso un provino. Ho iniziato dall’oggi al domani, mi sono trovata in un ambiente del tutto nuovo ma in cui mi sono sentita subito a mio agio, ho trovato una famiglia, ho

Quali programmi per la televisione hai condotto? Ho iniziato con il Tg dei ragazzi Tiggì Gulp, ho condotto un Talk chiamato Tv Ribelle, poi un magazine per il web, una sorta di Verissimo in versione kids.

Attrice, cantante o conduttrice? Conduttrice! Ho sempre avuto l’amore per il canto e per la recitazione, per la quale ho preso il diploma presso l’Accademia Corrado Pani, ma dal primo istante in cui mi sono trovata difronte alla telecamera per condurre il Tiggì Gulp, ho capito che quella sarebbe stata la mia vita.

Hai condotto un evento a Loreto, di cosa trattava? L’Unitalsi mi ha coinvolto per condurre una serata di spettacolo organizzata per le famiglie con figli malati in pellegrinaggio. È stata un’esperienza ricca di emozione, in cui ho visto l’amore che i volontari di questa associazione danno ai bambini mettendo il loro lavoro a servizio della serenità di queste famiglie. Un momento da raccontare e condividere a gran voce! Ti vuoi definire con una parola? Eclettica! Lavorativamente parlando, attualmente in cosa sei impegnata? Ho condotto in coppia con Marco Di Buono la Prima Giornata internazionale per i Diritti degli Animali, una maratona musicale a Piazza del Popolo. Sono poi impegnata nella seconda stagione di Versus con la regia di Marco Maiello e ho girato il video di promozione del film italiano di Barbie in uscita al cinema ad Ottobre.

Carolina Rey

Progetti? Sto scrivendo un Musical con una autrice e due musicisti, ho scritto un Format Radiofonico che spero di poter realizzare presto, ma soprattutto spero di continuare a condurre i miei programmi e di continuare a crescere con loro. La sua conduzione è all’insegna della simpatia e della professionalità.


TV e Spettacolo

intervista

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it

Andrea Agresti

alle spalle arrivi qualcuno che ti prende a calci come succede alle Iene.

Parlando con Andrea Agresti L’inviato delle Iene quando non si occupa di inchieste gira per l’Italia con la sua band musicale

É un attore, cabarettista e cantautore l’inviato speciale delle Iene Andrea Agresti. Ha iniziato la sua carriera nel mondo della musica scrivendo ed esibendosi con la sua band in varie piazze. La sua carriera artistica si è spaziata sia nella recitazione, che nella partecipazione in diverse trasmissioni tra cui, Striscia la notizia e Ufficio Reclami, dove nella veste di conduttore ha iniziato a fare ciò che gli riesce molto bene, le inchieste.

Iena, cabarettista, cantautore o scrittore? Mi piace fare tutte le cose, faccio le Iene con piacere da dodici stagioni, vado a suonare con la mia band in giro per tutta l’Italia per fare concerti, e faccio spettacoli di cabaret. Non sarebbe male recitare un testo che non devo scrivere io, ma che qualcun altro ha scritto per me, essere ripreso da un regista e soprattutto registrare una scena, senza avere paura che

L’aggressione è sempre dietro l’angolo? Può capitare, è una cosa che mettiamo in preventivo sia io che i miei colleghi, e gli autori che stanno dietro la camera, è successo tante volte, e succederà ancora. Qual è il tuo ruolo nelle Iene? Io come Iena ho una doppia veste, faccio sia servizi di intrattenimento come il Super Menestrello o il sergente Hartman e inchieste più serie. La situazione più bizzarra? Quando sono stato in macchina dalle sette del mattino alle dieci di sera per una settimana davanti ad un portone ad aspettare una persona da intervistare, che aveva truffato persone per 980 mila euro. Ogni volta che fai un apposta-

mento non sai mai quanto tempo durerà, potrebbe materializzarsi “il cattivo” dopo cinque minuti oppure aspettare per giorni e giorni. Voi denunciate i fatti? Noi scoviamo e dimostriamo la truffa, spetta a chi di dovere fare il resto. Hai iniziato la tua carriera con degli spettacoli di cabaret? Ho iniziato con gli spettacoli di cabaret che mi hanno portato a lavorare nelle emittenti toscane. Poi ho fatto una trasmissione tutta mia che si chiamava, Per la strada Vincenzo su rtv 38, dopo inventai un programma di inchieste “Ufficio reclami”. Hai lavorato per Striscia la notizia? Fui chiamato a lavorare a Striscia la notizia, e poi sono passato alla Rai.


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Cmag > Ottobre 2015 > TV e Spettacolo

Poi è arrivata la chiamata per le Iene? Mi ha chiamato Davide Parenti chiedendomi se volevo fare l’inviato, e li ho trovato il mio habitat naturale. Hai scritto diverse canzoni? Ho scritto colonne sonore per spettacoli teatrali. Hai inciso dei dischi? Agresti domiciliari, Iena ridens ed Enzimi digestivi. Vuoi parlare della tua band, la Db Day’s Band? Con la band siamo in tournée e giriamo l’Italia in giro per piazze con due spettacoli paralleli, uno di musica anni ‘70, ‘80 e ‘90 ed uno di sigle di cartoni animati anni ‘80, io sono il cantante solista. Hai scritto un libro? Sì Operacoli di saggezza o quanto meno presunta tale!

Di cosa tratta? Una raccolta di aforismi originali, un’opera di saggistica che ha lo scopo o comunque tenta, di portare il lettore a ragionare sulle tematiche proposte nel libro. Stai scrivendo un altro libro? Ci sto lavorando. Vuoi definirti in una parola? Sono l’Agresti. Progetti? Continuare a lavorare per le iene, e proseguire la tournée con la band in tutta Italia. Durante l’intervista è emerso in lui, simpatia, cordialità, determinazione e tanta professionalità e competenza per quanto riguarda il suo lavoro. Visita il sito ufficiale di Andrea Agresti: www.andreaagresti.it


TV e Spettacolo

televisione

n.10 - 10/ 2015

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Laura Gorini

lauragorini82@gmail.com

Serena Saitta

L’attrice palermitana Serena Saitta, diventata famosa presso il grande pubblico anche grazie alla sua partecipazione al salotto di Maria De Filippi, ha da poco iniziato le riprese del film “Habemus” un progetto di Alessio Ortica e Roberto Goracci, definiti dalla stessa “due persone straordinarie con la grande passione per il cinema”. Serena Saitta vestirà i panni di una ragazza che ha una vita sentimentale un po’ movimentata. Ma vediamo ora di conoscerla meglio... Serena Saitta nasce a Palermo il 9 Dicembre 1982. Da piccola si trasferisce con la famiglia prima a Pavia poi a Perugia dove inizia la sua carriera lavorativa a diciassette anni, vendendo serate ai vip nei locali umbri. Consegue il diploma presso un liceo Giordano Bruno di Perugia, come stilista; in seguito inizia a studiare recitazione e arte drammatica della Capitale. Da sempre sogna di lavorare nel mondo dello spettacolo e diventare un’attrice affermata. Viene notata per la sua assomiglianza con l’attrice Stefania Sandrelli sul set di “Carabinieri 6” dal Regista Sergio Martino,che le da una piccola parte,cosi inizia il suo percorso nel mondo del cinema tra provini e piccoli ruoli e partecipazioni a programmi televisivi,fino ad arrivare a quattro anni fa dove viene chiamata dalla redazione di Maria De Filippi che la vuole tra le protagoniste femminili del nuovo trono “Ragazzi e Ragazze” .

Ma la vera popolarità arriva dal gossip dove viene spesso affiancata a giocatori e attori famosi. Attualmente ha ripreso a recitare e fare teatro a Perugia,e testimonial contro la violenza sulle donne e organizza eventi. Modesta di animo Serena, non sembra essere la classica arrampicatrice sociale, piuttosto la classica ragazza dalla porta accanto. Non si vede bella e non si atteggia,ma soprattutto non crede che basti essere bella per fare cinema,vive tutto questo come una grande passione da portare avanti finchè non troverà l’uomo giusto con il quale crearsi una bella famiglia. Puoi contattare Serena Saitta su Facebook: Serena Saitta PaginaUfficiale


TV e Spettacolo

evento

Pizza Fest

n.10 - 10/ 2015

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Rosy Abruzzo

Vip impazziti per la buona pizza a ritmo di musica e concerti live

Sold out per tutti gli spettacoli di questa edizione del Pizza Fest che dimostra come la manifestazione sia ormai affermata nel panorama degli eventi di promozione gastronomica e come l’evento prolunghi di fatto, nella borgata, la stagione balneare e di vacanza non soltanto dei riberesi ma anche di campeggiatori, vacanzieri e appassionati provenienti un po’ da tutta la Sicilia e non solo, che per quattro giorni hanno gremito viale Gagarin e partecipato a tutte le iniziative programmate. Il sindaco Carmelo Pace e l’assessore Ina Picarella hanno pensato bene di concludere l’estate riberese con can-

tanti e personaggi del mondo dello spettacolo, protagonista come sempre la pizza riberese, la musica, il folklore, l’intrattenimento e lo sport che hanno accompagnato le esibizioni di Riccardo Fogli, Fausto Leali, Amedeo Minghi e i comici Toti e Totino. Di sostegno alla divulgazione delle risorse gastronomiche del territorio la presenza di Anthony Peth, ambasciatore del made in Italy nel mondo che ha affiancato Rosy Abruzzo. Direttrice artistica del festival, sul palcoscenico nel corso delle serate.



Cucina e Ricette

ricette La cucina creativa di Ester & Leide n.10 - 10/ 2015

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Redazione

Elevazione di melanzane Ricetta facile e veloce

Ingredienti per quattro persone • Due melanzane viola • Dodici filetti di alici marinate • Otto fette di provolone Auricchio • Due o tre pomodori • Una manciata di capperi • Olive nere denocciolate • Prezzemolo • Origano • Aglio • Sale • Olio extravergine d’oliva • Aceto balsamico Procedimento Tagliate le melanzane in dodici fette e fatele sbollentare in acqua salata per due minuti.

Scolatele, asciugatele e conditele con olio, aglio e prezzemolo. Nel frattempo affettate il provolone e i pomodori, dividete le alici in due parti e tagliate le olive a rondelle. Alternate su un piatto da portata una fetta di melanzana con due filetti di alici, una fetta di Auricchio, una di pomodoro, tre capperi, tre rondelle di olive, un filo di olio e di aceto e una spolverata di origano. Ripetete l’operazione fino alla terza fetta di melanzana. Guarnite il piatto a piacere.


Cucina e Ricette

ricette La cucina creativa di Ester & Leide n.10 - 10/ 2015

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Redazione

CIAMBELLINE Ingredienti • 1 kg di farina

Farcitura • Mamellata

• 6 uova

• Nutella

• 2 albumi

• Limoncello

• 400 gr di zucchero

• Zucchero a velo

• 300 gr di burro a pezzi • Cacao in povere • 2 limoni

• Cocco

• 2 vanillina

• 100 gr di cioccolato fondente

• 1 di Paneangeli • Un pizzico di sale • Nutella Procedimento

Su una terrina versare la farina setacciata a fontanella e mettere al centro tutti gli ingredienti, il lievito per ultimo, e impastare tutto il composto. Dividere l’impasto in tre parti e avvolgerne due con la carta oleata, e lasciarle riposare per una mezz’ora, mentre con l’altra aggiungere un cucchiaio di nutella e amalgamarla bene e delicatamente all’impasto, avvolgerla e lasciarla riposare. Su una spianatoia infarinata, tirare col mattarello una delle tre parti e con

le formine, formare le ciambelle e adagiarle sulla carta oleata nella teglia. Ripetere la stessa operazione con l’impasto alla nutella. Con l’altro terzo, stendere e formare le ciambelline, spennellando solo la parte superiore del biscotto col limoncello, bagnarla poi nello zucchero, e posarle nella teglia, sulla carta oleta. Infornarle a 180 gradi per circa sei minuti. Fare raffreddare e farcire le ciambelle bianche con la marmellata, e quelle al cacao con la nutella. Spolverare con lo zucchero a velo quelle con la marmellata, mentre quelle alla nutella, metà spolverarle col cacao e le altre immergerle nella cioccolata fusa e bagnatela sul cocco.


Sport e Discipline

calcio

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Stefano Morelli

redazione@lazialita.it

LAZIALITà COMPIE TRENT’ANNI

La più antica rivista dedicata ai colori biancocelesti nacque il 27 settembre 1985 e venne distribuita gratuitamente allo stadio per la prima volta in occasione di Lazio-Arezzo (2-0) del 29 settembre. Un manipolo di ragazzi, capitanati da Guido De Angelis e animati da una sconfinata passione, decise di rischiare nonostante fossero già in commercio ben tre magazine e la Lazio si barcamenasse nei meandri della Serie B.

Dopo le prime otto uscite come rivista, Lazialità si converte in tabloid quindicinale la stagione successiva e, grazie al contributo di una redazione giovane, brillante e determinata, iniziò a crescere fino a diventare un punto di riferimento costante per il suo modo di raccontare la Lazio attraverso la pubblicazione di inchieste, interviste, approfondimenti e sondaggi tra i tifosi.

Nella stagione 1991/92 il formato torna da tabloid a rivista quindicinale. Da lì un periodo finestra di circa due anni porta Lazialità a compiere il grande passo: lo sbarco in edicola. La copertina raffigurante Thomas Doll del febbraio 1993, infatti, segna l’inizio di una nuova epoca per la testata ormai divenuta mensile. Nel giro di un anno l’originalità e l’impegno dimostrato dal direttore Guido De Angelis e dai suoi collaboratori vengono ripagati dall’allora presidente Dino Zoff, che assegnò a Lazialità il titolo di “rivista ufficiale” del club. Per oltre dieci stagioni il mensile di riferimento di tutta la tifoseria biancoceleste pubblica edizioni speciali rimaste nella storia, di pari passo con i grandi trionfi. Nel 2014, alla vigilia del suo trentesimo anno di nascita, l’ultimo radicale cambiamento: la trasformazione a bimestrale di informazione storico/culturale sulla Lazio porteranno alla distribuzione in edicola di sei volumi ogni anno, ciascuno di 164 pagine. L’opera iniziata negli anni Ottanta, quando tutte le condizioni lasciavano presagire un cammino breve e ricco di ostacoli, continua orgogliosamente oggi malgrado la dilagante crisi del mondo editoriale legato alla carta stampata.

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1. La copertina Mai più Bruxelles è la prima storica pubblicazione (27 settembre 1985) 2. La copertina con Thomas Doll protagonista (1993) simboleggia il passaggio in edicola (prima veniva distribuita solo allo stadio in occasione delle partite) 3. La copertina 383 simboleggia il passaggio da rivista mensile a bimestrale


Sport e Discipline

KARATE

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Luca Palma

lupa968@yahoo.it

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te vero. La pratica include anche ginnastica e cultura fisica. L’allenamento tende a sviluppare una mente sana, un corpo sano, ed uno spirito gentile che allo stesso tempo conosca l’arte della difesa personale. Il karate come sport e stile di vita Per l’importanza come allenamento fisico Il Karate, nella classificazione biomeccanica delle attività sportive, si colloca tra gli sport misti ad impegno alterno sia dal punto di vista cardiorespiratorio che dal punto di vista muscolare. Il karate implica in maniera sistematica il movimento di tutto il corpo a destra e a sinistra, in alto e in basso, possiamo dire che si rivela particolarmente efficace per lo sviluppo muscolare.

KARATE: SPORT E STILE DI VITA

Il karate è conosciuto in tutto il Mondo, ma solamente una minoranza di persone è al corrente dei valori che esso racchiude.

IL Karate e i suoi benefici L’allenamento del karate si compone di una cultura fisica completa e particolarmente esatta; il corpo si sviluppa acquistando forza, scioltezza e salute. Uno dei suoi primi benefici è lo sviluppo armonico, perché la natura del karate richiede che il corpo si muova in tutte le direzioni evitando cosi sviluppi unilaterali di parti del corpo. Inoltre attraverso un allenamento serio e regolare, stimola le facoltà intellettuali.

IL Karate come difesa personale Per proteggere se stessi, si deve trovare un sistema tale da assicurare al più debole la possibilità di difendersi contro avversari più forti. Le combinazioni di parata ed attacco sono eseguite simultaneamente, e anche i più deboli, possono controllare, mediante le tecniche, degli opponenti più forti. IL Karate e le donne Il karate può dare l’impressione di durezza e mascolinità e sfortunatamente questo tende a creare nel pubblico il malinteso che praticare karate tolga grazia. Ciò non è assolutamen-

Per l’importanza nella difesa personale Esiste forse un’arte marziale più elaborata e raffinata del karate che permetta di difendersi servendosi soltanto delle mani nude? Non vi è pratica più accessibile, efficace e adatta alla situazione di oggi. L’allenamento individuale acquista particolare importanza nello studio dell’auto controllo, fornendo la preparazione necessaria a contrastare l’aggressore. Per l’importanza a coltivare il carattere La pratica può essere portata avanti per molti anni, essa si sviluppa con l’affinamento dei gusti e delle idee, permettendo di evitare le insidie delle cattive abitudini. Il karate contribuisce sostanzialmente ad affinare il carattere.

Luca Palma

Luca Palma Pratico karate stile Wado Ryu da 37 anni sono Allenatore di karate cintura nera 4° Dan. Per circa 15 anni ho fatto agonismo raggiungendo ottimi risultati in campo sia nazionale che internazionale ho vestito la tuta della Nazionale Italiana per circa 6 anni ed ho fatto parte del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Da circa 17 anni ho intrapreso l’insegnamento che attualmente svolgo presso la “a.s.d. Muzzi Academy”.


Sport e Discipline

basket

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Desirè Sara Serventi

desiresaraserventi@hotmail.it Michael Efevberha

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Cioè? Ci sono differenze sui regolamenti di difesa. Inoltre sia in Italia che in Europa lo stile di gioco è come il gioco degli scacchi, il gioco è molto più tattico e strategico. In USA ci sono situazioni più isolate e più talentuosi e offensivi giocatori. Hai ricevuto proposte da squadre italiane? Sì da diverse squadre italiane sia in serie A come il Varese, che in serie B. La tua migliore performance? In Cina la scorsa stagione con la mia prima tripla doppia, 47 punti 15 rebound 10 assist. Come sei come giocatore? Sono molto professionale come persona e prendo il mio lavoro seriamente, mi alleno per avere la miglior performance quando gioco.

Il giocatore professionista di basket

Michael Efevberha

La sua carriera da professionista è iniziata nella lega NBA Developmental in America

É soprannominato Money Mike il giocatore di basket Michael Efevberha. Ha iniziato la sua carriera da professionista nel 2009 nella lega NBA Developmental in America, per poi passare nelle squadra della Nuova Zelanda, Nazionale nigeriana, Francia, Svizzera, Russia, Repubblica Domenicana, Repubblica Ceca e Cina. Attualmente il campione non ha una squadra e sta valutando delle offerte. Qual è la tua posizione? La mia posizione è quella di guardia tiratrice. Vuoi essere più chiaro? Sono il responsabile sia nel segnare i punti che nel difendere. Inoltre aiuto i compagni di squadra passando la palla e dando loro l’opportunità a loro volta di segnare.

Tua moglie è italiana? Mia moglie è sarda. Sei stato in Sardegna? Sì e mi piace molto, dalle persone alle usanze, e poi la cucina. La pizza sarda è la migliore al mondo. Quali caratteristiche deve avere un buon giocatore? Sicuramente l’altezza, per avere una buona visione del campo di basket. E poi? Certamente la tenacia. Quali differenze ci sono tra il basket Italiano e quello USA? Come prima cosa le regole.

Quindi a casa tua, cucina italiana? Mia moglie prepara per me tante buone pietanze che sono molto sane e prelibate. Tenacia, determinazione e professionalità sono elementi visibili nel giocatore. Puoi seguire e contattare il giocatore Michael Efevberha sul suo sito ufficiale: www.justmoneymike.com Photo di Eleonora Chessa


Sport e Discipline

ciampino città di ciampino

n.10 - 10/ 2015

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Polisportiva Città Di Ciampino

www.polisportivacittadiciampino.it

Carnevali: «Ad Artena un punto frutto della grande forza di gruppo» Il Città di Ciampino è granitico. La squadra dei presidenti Cececotto e Fortuna impone il pareggio sul campo della Vis Artena (1-1), riuscendo a rimontare nonostante l’inferiorità numerica grazie ad un rigore del solito Tornatore in avvio di ripresa. «Abbiamo sofferto nella prima mezzora – commenta capitan Tiziano Carnevali – perché la Vis Artena, che è allenata da un bravissimo tecnico e una squisita persona come Mirko Granieri, ha iniziato con lo spirito giusto e noi abbiamo avuto delle difficoltà. Poi siamo anche rimasti in dieci per l’espulsione di Martinelli che ha pagato un mio errore precedente e Peri ha evitato il raddoppio con una grandissima parata sulla punizione seguente. Nella ripresa siamo rientrati senza pressioni, pensando che anche un k.o. avrebbe cambiato poco visto che siamo alla quinta giornata. La Vis Artena, che comunque lotterà fino alla fine per la vittoria del campionato, si è abbassata un po’ ed è arrivato il pari su rigore di Diego (Tornatore, ndr). Un pareggio che vale una vittoria per come è arrivato ed è frutto della grandissima forza di gruppo del Città di Ciampino, dello splendido lavoro del “prof” Giuseppe Porcella che ci consente di correre per tutti i novanta minuti, escluso il sottoscritto – sorride Carnevali – e anche di quello dei nostri giovani che si stanno allenando con grande impegno e costanza e dimostrano di essere validissimi calciatori per questa categoria». Il pari di Artena non cambia, al momento, i programmi del Città di Ciampino. «La società ci ha chiesto la

salvezza e quello è il nostro traguardo. È chiaro che, se saremo nelle zone alte della classifica ad un certo punto del campionato, proveremo a sognare qualcosa di diverso». Non c’è tempo per godersi il primato solitario (confermato) nel girone B di Eccellenza. «Mercoledì ospiteremo il Pomezia per i sedicesimi d’andata di Coppa Italia – ricorda Carnevali – Di fronte avremo una buona squadra allenata da un ottimo tecnico anche se non so con quale spirito si presenteranno al Superga visto l’inizio di campionato non semplice. Noi abbiamo già dimostrato nel turno preliminare con La Sabina di tenerci a questa competizione. Solo da giovedì penseremo al nuovo match di campionato con l’Anzio». Mercoledì 7 Ottobre - Coppa Italia Sedicesimi andata Ciampino Pomezia 4-0. 24’, 74’ Tornatore, 44’ Turmalaj, 80’ Macciocca. Domenica 11 Ottobre - VI gioranta di Campionato Eccellenza Girone B Ciampino Anzio 1-0. 34’ Pedrocchi


Florina Andreica

Vito Romagno

Laura Gambardella

Emanuele Carioti

Antonella Bellizzi e Roberto Pasquali

Valeria Astuto

Gruppo Room 26

Federica Ferri

Eleonora Tomassi


Antonello Costa

Annalisa Costa

Stefano Jacurti

Stefania Pellegrino

Simona Mancini

Antonio Covatta

Marica Galli, Alessia Di Maio, Fabiana Moscarella, Carmen di Mauro

Davide Silvestri

Barba Bianca

Mariodonato Lombardini


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oroscopo

A cura di Guillermo Allen-Schultz

Ottobre

Ariete

Ad Ottobre risoluti, veloci e anche sereni, perché si è costruito qualcosa di buono grazie alla collaborazione di chi detiene il potere: guadagni facilitati.

Toro

La fiducia nel futuro è la vostra arma migliore, qualche risparmio in più, molta sobrietà. Chi non è serio verrà allontanato e tenterà il recupero.

Gemelli

Grande spazio ai progetti e la lotta alla polemica a costo di rimanere soli: sapete di essere i più forti e i più preparati ed emergerete presto.

Cancro

Concretezza negli accordi e tanta praticità, ciò che non conviene viene tralasciato. Finalmente sgombrate il campo dalle illusioni perché siete sostenuti dagli amici.

Leone

Vedrete lontano e vi organizzerete in anticipo. Il partner ammutolisce: non vi considerava così determinati, perché voi moltiplicherete le risorse, anche quelle future.

Vergine

La passione vi infonde fiducia e speranza, ma non volete ricevere dei no. Studierete i piani dell’avversario facendo però proposte concrete che rivelano il vostro interesse.

Bilancia

Decisioni difficili ma produttive di effetti future. Liberatevi dai fardelli economici: qualcun altro pagherà, non sempre voi. Inoltre sogni d’amore da vivere con fedeltà.

Scorpione

Ormai tutti vi considerano un’istituzione e si rivolgono a voi che non farete beneficenza ma potrete dare buoni consigli, e chi li seguirà vi ringrazierà.

Sagittario

Mettersi d’accordo è la chiave per essere fortunati e proiettarsi al futuro. Buona volontà ed energia positiva, e il lavoro frutta molto di più!

Capricorno

Difenderete la privacy, esprimerete sentimenti, intuizioni, ma non parlerete dei vostri progetti. Dovete creare la base per il futuro: possedete una potenza straordinaria.

Acquario

Incontri ravvicinati, colloqui e accordi. Potete gestire tutto con tranquillità dando tempo al tempo e concedendo spazi di manovra anche a chi vi ama.

Pesci

L’ottimismo non giova se alimenta le illusioni. Puntate alla realizzazione economica senza farvi distrarre dai consigli di chi vi ama ma non ha capito.


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ritira c mag

La tua copia gratis

La Rivista C MAG è distribuita su tutto il territorio di Roma e Castelli romani. Se perdi una copia, richiedila presso i seguenti punti vendita e negozi. Qui troverai sempre copie disponibili!

Smile Design Center – Dentista (Via Francesco Baracca 5/A – Ciampino)

Redazione C MAGAZINE e Calcio a 5 Live (Via Trento, 44/A – Ciampino)

L’Espresso in cialde (Via Col di Lana, 75 – Ciampino)

Caffè Rinaldi – Pasticceria (Viale Kennedy, 27 – Ciampino) Polisportiva Città di Ciampino (Via Superga snc – Ciampino)

D’Avino Moda & Casa (Via Francesco Baracca, 33 – Ciampino)

Findomestic – Agenzia FinServizi 2008 (Via di Morena, 72 – Ciampino)

D’Avino Spose (Via Mura dei Francesi, 138 – Ciampino)

Il Molisano – Ristorante (Via Col di Lana, 144 – Ciampino)

Fonte Acqua Capannelle (Via Appia Nuova, km 12.500)

Noir Studio Tattoo (Via Giuseppe Verdi – Ciampino)

Tecnovideo (Via di Morena, 58 – Ciampino)

AlterEgo – Parrucchieri (Via Mura dei Francesi, 149/151 – Ciampino)

Euro Surgelati Italia (Via Mura dei Francesi, 164F – Ciampino) Quantum – Ristorante (Via Lucrezia Romana, 20 – Ciampino) La Dogana Food (Via del Porto Fluviale 67 B – Roma) PiroParty (Via Atene 83/85 – Ciampino) Rose Bar (Via Principessa Pignatelli, 65/67 – Ciampino) Palestra Evolution – Muscle & Fitness (Via Mura dei Francesi, 164/L – Ciampino) Mancini Pianoforti (Via di Morena, 109 – Ciampino)

Denti Felici – Studio Odontoiatrico (Via Francesco d’Assisi, 34 – Ciampino) Belli come il Sole – Centro benessere (Viale di Marino 28/30 – Ciampino) Fisiosana – Studio fisioterapico (Via San Francesco d’Assisi, 129 – Ciampino) Anais – Clinica di bellezza (Viale J.F. Kennedy 105/A – Ciampino) Lo Scarabocchio (Via Mura dei Francesi, 162D – Ciampino) Bar dei Laghi (Via dei Laghi 57/59 – Ciampino)

Tagliati per il successo (Largo Enrico Fermi 6/7 – Ciampino) Vini Sfusi – Enoteca (Via Palmiro Togliatti 14 – Ciampino) Dem – Supermercati ((Via Cesare Pascarella, 20, Roma) Dog’s – La Toeletta di Nicoletta (Via Carlo Pirzio Biroli 51 – Ciampino) L’Arca di Lulù (Via San Francesco d’Assisi 80 – Ciampino) Ziliani Auto ((Via Laurentina 31/b – Roma) Agricola Trinca (Via Appia Nuova 34 – Ciampino) Bar L’Incontro (Via Appia Nuova, km 19.700 – Marino) Il Mondo di Sunrise Travel – Agenzia di viaggi (Viale di Marino 3/5 – Ciampino) Quantum Bar (Via San Francesco d’Assisi 46 – Ciampino) Re Artù – Ristorante (Via San Francesco d’Assisi 28/30 – Ciampino) Pompi – Il Regno del Tiramisù (Via Albalonga 7B/9/11 – Roma) A.S.D. Muzzi Academy Crossfit (Via Palermo 2 – Ciampino) Lavanderia Angela (Via Carlo Pirzio Biroli 200 – Ciampino) Bar dei Glicini (Via Roma 17/18 – Frascati)



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