S
di Desiré Sara Serventi
empre più spesso si sente parlare di donne maltrattate fisicamente dai loro compagni, dai loro fidanzati e dai loro mariti, con una violenza unica nel suo genere. Donne incapaci di riconoscere che, quel che sta loro accadendo, non è una cosa normale, o non una cosa che capita a tutte le donne, ma solo a quelle che hanno avuto la sfortuna di incrociare dei mostri. É sufficiente che la vittima dica o faccia qualcosa che loro non gradiscano per far avvenire una vera catastrofe. Picchiate in case, e davanti a parenti e amici umiliate, sono incapaci di agire contro la violenza fisica e psicologica che subiscono, mentre i loro compagni rimangono nella convinzione che le loro azioni resteranno impunite. L’orco di turno è poco interessato alle conseguenze delle sue azioni, il suo intento è solo quello di arrecare danno alla persona che hanno affianco. Ciò che spesso non si riesce a capire è il motivo per cui le donne che subiscono violenze da parte dell’uomo che hanno affianco non siano capaci di ribellarsi. Il problema si basa sul fatto che loro accettano di essere umiliate, ma ciò che ancora di più non è chiaro, è il motivo per cui mettono a repentaglio la loro esistenza per degli esseri così spregevoli. Il motivo nella sua drammaticità è semplice: credono alle parole dell’orco che hanno di fronte, che dopo ogni percossa garantisce loro che non accadrà più poiché asseriscono di amare la povera vittima. Ma questo non è assolutamente vero. Le donne non possono e non devono credere a queste parole. Usano infatti una violenza mentale nei loro confronti, e tendono anche a colpevolizzarle per qualcosa che non hanno fatto. Le donne vittime di violenze devono capire che l’unico loro errore è quello di credere nelle giustificazioni che questi esseri danno. L’unica azione utile per salvaguardarsi è quella di denunciare questi atti senza timore delle conseguenze, perché stare a fianco a questi uomini provocherà delle conseguenze drammatiche. Se però da una parte si invitano le donne a denunciare questi atti, dall’altra si invita la giustizia a provvedere alla loro sicurezza. La giustizia deve garantire un aiuto, perché in questo modo altre donne avranno il coraggio di denunciare gli uomini che hanno loro affianco. Per non diventare complici di questi uomini, non si deve tacere, ma bisogna intervenire in favore di queste povere donne che da sole non ce la fanno.
In copertina: Andy Luotto, cuoco nel ristorante Là... vicino al pane nel complesso enogastronomico Eataly Roma nel cuore della capitale. (Foto: per gentile concessione dalla sig.ra Antonella D’Angeli Luotto)
L’editoriale
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Sommario
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N.11 – Novembre 2015 SPECIALE DI Novembre
scienze e benessere 72 76
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IL CUOCO PIù SIMPATICO D’ITALIA. Andy Luotto si racconta, facendo un excursus sulla sua vita...
ultimissime news 18
Il canone RAI nella bolletta elettrica
Castelli e dintorni 20 24
Al via il nuovo progetto
40
Storie di donne
56
Continuano gli eventi benefici organizzati da Gente Libera
Ciò che mangiamo e beviamo può influenzare l’attività di un farmaco
cultura e curiosità 80
Il processo civile è rigorosamente telematico
84 92
Il primato del Lupo Alpha Le Baio(c)2ate
uomo e natura 96
PRODUTTORE E ATTORE MIRKO ALIVERNINI. Impegnato come autore, produttore e attore nella realizzazione della Serie TV Il Potere di Roma
134 La conduttrice poliedrica
Margherita Basso. Inviata e autrice per la trasmissione Uno Mattina e conduttrice del programma Generazione di fenomeni su Gold Tv
136 Il concorso dallo stornello
al rep è ideato da Elena bonelli. Un progetto per fare scoprire la canzone popolare romana ai giovani
musica 102 Talento e un’evidente
preparazione tecnica per Sara Galimberti
La modella e stilista Senait Mario
cinema e teatro
Il mio rapporto con Fabrizio Corona
124 CHIACCHIERANDO CON IL
Momely: il punto di partenza per la creazione della memoria storica
moda e TENDENZE
arte e fotografia 62
Dolore spalla destra
tv e spettacolo
106 Intervista a Rossella Brescia.
Impegnata sia in teatro che nella conduzione radiofonica per Rds
112 LO STORICO DEL DOPPIAGGIO
GERARDO DI COLA. Autore del libro Le Voci del tempo perduto in cui tratta il tema del doppiaggio
cucina e ricette 142 Le specialità di Eugenio sport e discipline 144 La capolista dilaga. Sette gol al Lariano
148 Fabio Barone un’impresa 152 La EDS Eventi di Erno Rossi
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ACCADDE OGGI Novembre
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Almanacco di Novembre
ACCADDE OGGI
Notizie dalla storia 1993 - Nasce l’Unione Europea: Con l’entrata in vigore del Trattato di Maastricht inizia un percorso politico cruciale per il Vecchio Continente, che ha come obiettivo il raggiungimento, avvenuto nel 1999, dell’unificazione economica-monetaria.
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1975 - Delitto Pasolini: Nelle prime ore della notte, una pattuglia dei carabinieri fermò un’auto che procedeva contromano, alla guida c’era Pino Pelosi. All’alba, nei pressi dell’idroscalo ostiense, fu ritrovato il corpo senza vita di Pasolini, martoriato e quasi irriconoscibile per i colpi subiti.
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1914 - Brevettato il reggiseno: Limitare i disagi delle donne senza rinunciare alla bellezza femminile. Partendo da questa sfida la ricca ereditiera newyorchese Mary Phelps Jacobs, diciannovenne attivista per la pace, arrivò a brevettare il BacklessBrassiere, primo modello di reggiseno della storia.
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1879 - Brevettato il primo registratore di cassa: Nell’America appena uscita dalla guerra civile, i gestori di esercizi commerciali si trovavano a gestire i pagamenti dei clienti, ancora con forme rudimentali che non consentivano di avere un quadro reale delle entrate.
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1935 - Arriva il Monopoli: Fare affari acquistando e vendendo proprietà, sperando in una fortunata pesca tra Probabilità e Imprevisti e soprattutto di non andare in prigione. Realizzare a tutti gli effetti un monopolio finanziario è lo scopo del Monopoly, gioco da tavola tra i più popolari di sempre.
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2010 - Crolla la palestra dei gladiatori a Pompei: Alle prime ore dell’alba viene giù la scholaarmaturaum degli scavi di Pompei. L’acqua, raccoltasi in un terrapieno alle spalle dell’armeria di via dell’Abbondanza, avrebbe fatto pressione fino al definitivo collasso della struttura.
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1988 - Inizia “Striscia la Notizia”: Dagli studi di Antennatre di Legnano va in onda su Italia 1 la prima puntata di Striscia la notizia - Giornale Radio, primo telegiornale satirico della storia della televisione italiana, ideato da Antonio Ricci.
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1934 - Pirandello riceve il Nobel: Si coronò così una vita di filosofo, scrittore e drammaturgo spesa a scandagliare l’io più profondo e la vita in tutte le sue molteplici forme. Una riflessione che partì dalla sua Girgenti (nome dialettale di Agrigento) teatro privilegiato dei tanti personaggi nelle sue Novelle.
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Notizie dalla storia 1989 - Cade il Muro di Berlino: La notizia rimbalza nei telegiornali di tutto il mondo, nei quali scorrono le prime immagini di festa che concludono una rivoluzione silenziosa iniziata mesi prima e che aveva portato alla caduta del leader comunista Erich Honecker, fedelissimo di Mosca.
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1902 - Inaugurata l’Università Bocconi: Avvicinare l’istruzione universitaria alla vita reale e fare di cultura e scienza un binomio imprescindibile nella crescita di un ceto imprenditoriale capace di guardare all’Europa e oltre.
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1918 - Termina la Prima guerra mondiale: Fine delle ostilità entro sei ore; ritiro dai territori occupati entro due settimane; cessione di tutte le navi da guerra e di gran parte dell’armamentario; consegna di 5.000 locomotive e 150.000 vagoni ferroviari, a titolo di risarcimento per i danni prodotti.
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2003 - Strage di Nassiriya: Alle 10,40 (8,40 ora italiana) un camion sfonda la recinzione della base italiana dei Carabinieri a Nassiriya, capoluogo della regione irachena di DhiQar, aprendo la strada a un’autobomba caricata con 300kg di esplosivo.
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1940 - Esce al cinema “Fantasia”: La fervida immaginazione del cartone animato unita alla grande musica di tutti i tempi. Un progetto che Walt Disney concretizzò con il lungometraggio Fantasia, che fu presentato in grande stile e accompagnato da pubblicazioni speciali curate dallo stesso Disney.
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1922 - La BBC avvia le trasmissioni: Dalla stazione L2O della Marconi House di Londra iniziarono le prime trasmissioni radiofoniche regolari della British Broadcasting Company, meglio nota con l’acronimo BBC, fondata ad ottobre dello stesso anno per iniziativa di alcune compagnie di telecomunicazioni.
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2001 - Microsoft lancia Xbox: Con l’uscita nei negozi di Xbox, Microsoft si lancia nell’agone delle console per videogiochi, sfidando i colossi nipponici che in questa fase vedono la Sony PlayStation 2 fare la parte del leone, a discapito del Sega Dreamcast e del Nintendo GameCube.
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1945 - Viene istituito l’UNESCO: Favorire la collaborazione tra le nazioni in nome della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo e sostenere la crescita educativa e culturale dei paesi devastati dalla guerra.
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Almanacco di Novembre
ACCADDE OGGI
Notizie dalla storia 1970 - Engelbart brevetta il mouse: Animato dalla volontà di migliorare il modo di lavorare delle persone, Engelbart mise a punto un rudimentale dispositivo di puntamento, costituito da un involucro di legno che racchiudeva un meccanismo di dischi metallici.
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1626 - Consacrata San Pietro: Dopo 120 anni di lavori, cui presero parte i più grandi geni della storia dell’architettura, il più importante tempio della cristianità venne inaugurato ufficialmente: il 18 novembre 1626 papa Urbano VIII consacrò la Basilica di San Pietro.
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1901 - Brevettata la macchina per il caffè espresso: “Tipo gigante con doppio rubinetto”. Così Luigi Bezzera ribattezzò la sua macchina per il caffè espresso che andava a perfezionare in maniera determinante l’invenzione di Angelo Moriondo (1884).
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1985 - Microsoft lancia Windows: Menu a discesa, barre di scorrimento e finestre di dialogo che attraverso l’impiego di un mouse accelerano e semplificano l’utilizzo dei programmi. Si presentava così Windows 1.0.
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1975 - Esce “A Night at the Opera”: Il disco era stato inizialmente concepito come parte di un doppio, che avrebbe dovuto contenere anche “A Dayat the Races”; entrambi i titoli richiamano due omonimi film dei fratelli Marx, a cui i Queen volevano rendere omaggio.
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1963 - John Kennedy assassinato a Dallas: «C’è un rapporto speciale da Dallas, Texas. Tre colpi d’arma da fuoco hanno colpito il corteo del Presidente Kennedy oggi in centro a Dallas, Texas. Questa è la ABC Radio».
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1980 - L’Irpinia sconvolta dal sisma: Alle 19:30 una scossa di magnitudo 6.9 sconvolge l’area dell’Appennino Meridionale tra la Campania e la Basilicata, portando morte e distruzione per un’area di 17mila chilometri quadrati, compresa tra le province di Avellino, Potenza e Salerno.
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1859 - Pubblicata l’Origine della specie: «Preferisco discendere da una scimmia che da un uomo di cultura che ha prostituito il sapere e l’eloquenza al servizio del pregiudizio e della falsità». È il convinto sostegno che Thomas Henry Huxley offrì al collega Charles Darwin.
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Notizie dalla storia 1916 - Brevettato il trapano elettrico moderno: Fare lavori di falegnameria ed edilizia era un bel problema. Le cose cambiarono con il brevetto rilasciato a Duncan Black e Alonzo Decker, due inventori americani, che misero a punto il trapano elettrico moderno.
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1942 - Esce nelle sale “Casablanca”: Poche frasi nella storia del cinema hanno la forza evocativa di «Suonala, Sam. Suona “Mentre il tempo passa”», entrata nel linguaggio comune di artisti, scrittori e persone comuni.
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1895 - Istituito il Premio Nobel: «…il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità».
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1999 - Riapre la Basilica di Assisi: A due anni dal terribile sisma che aveva colpito l’Umbria e le Marche, riapre ai fedeli la splendida Basilica di San Francesco in Assisi, il cui restauro è stato completato a tempo di record e in tempo per il successivo Giubileo Universale del 2000.
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1947 - L’Onu dà vita allo stato di Israele: Con ancora negli occhi gli orrori del Secondo conflitto mondiale, le istituzioni internazionali si trovarono impegnate in una complessa fase di ridefinizione della geografia di alcuni territori.
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1979 - I Pink Floyd pubblicano “The Wall”: Una copertina sagomata con mattoni bianchi, contornati di nero, con su scritti in stampatello nome della band e titolo dell’album. Si presenta così undicesima fatica “in studio” del gruppo rock Pink Floyd.
Anticipazioni di Dicembre
I Led Zeppelin si sciolgono: «Desideriamo rendere noto che la perdita del nostro caro amico ed il profondo senso di rispetto che nutriamo verso la sua famiglia ci hanno portato a decidere – in piena armonia tra noi ed il nostro manager – che non possiamo più continuare come eravamo». Avatar e la nuova frontiera del 3D: A dodici anni dallo strepitoso successo di Titanic, James Cameron porta nelle sale cinematografiche un altro kolossal destinato a fare scuola: Avatar. Frank Sinatra incide My Way: «Ho amato, ho riso e pianto; ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte. E allora, mentre le lacrime si fermano, trovo tutto molto divertente. A pensare che ho fatto tutto questo; e se posso dirlo, non sotto tono. “No, oh non io, l’ho fatto alla mia maniera”».
Speciale di Novembre
andy luotto
Cmag > Novembre 2015 > Speciale di Novembre n.11- 11/ 2015
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Giorgio Alaia
giorgioalaia@gmail.com
IL CUOCO PIÙ SIMPATICO D’ITALIA Andy Luotto si racconta, facendo un excursus sulla sua vita, tra la passione per la cucina e i rapporti con i tanti attori e registi cinematografici
Entrando da Eataly Roma, il complesso enogastronomico dei prodotti italiani d’eccellenza, andiamo alla ricerca dello spazio ristorante di Andy Luotto. Seguiamo le indicazioni per “Là… vicino al pane!” e tra i tavoli, ancora vuoti per l’ora, intravediamo il nostro cuoco speciale e ci sembra quasi di essere sul set della Serie TV Nero Wolfe. Con la sua grande affabilità e con un’umiltà che ci mette subito a nostro agio, diamo inizio a questa simpaticissima intervista, già divertirti dalla sua comicità irresistibile.
Andy Luotto. Conduttore televisivo, attore e cuoco. In ragione di queste tre vocazioni abbiamo suddiviso questa intervista. Iniziamo con la TV. Ci racconta come è nata la collaborazione con Renzo Arbore? Stai parlando di quarant’anni fa, in pratica. Quasi a mia insaputa girarono un breve filmato televisivo per le TV private, nel quale interpretavo un ambulante. Vendevo oggetti di plastica e soprattutto buste per l’immondizia. E siccome non c’era tanto materiale, questo filmato
andava in onda anche sei volte al giorno per quattro mesi. Arbore vide questo filmato e mi rintracciò. Mi chiese: “Che fai il comico?” ed io risposi: “No, faccio sul serio!”. Mi disse che si era molto divertito e che aveva intenzione di collaborare. Poi per un anno non mi ha più chiamato. Successivamente mi ricontattò e partì la nostra prima collaborazione per il programma televisivo L’Altra domenica, dove c’erano personaggi importanti come Roberto Benigni, Isabella Rossellini, Silvia Annichiarico, Mario Marenco, Milly Carlucci e altri. Si vocifera che il suo personaggio Harmand della trasmissione Quelli della notte le abbia creato qualche problema. È vero? Ci racconta cosa è successo? Mi avevano minacciato di morte. Dovetti lasciare la trasmissione. Per gli arabi tutto quello che facevo in TV era blasfemo. Personalmente non gradisco la satira ed infatti non facevo quella. Io ero buffo e facevo cose buffe, da clown. Ma loro l’avevano presa molto male. Ma nel tempo mi hanno perdonato. Sono stato nei paesi arabi e anche con dei capi di stato. Anche se per un bel po’ di tempo in quegli anni sono stato sotto la protezione della DIGOS. Passando al cinema, ci dice come è stato lavorare con Renzo Arbore e con Luciano De Crescenzo? La collaborazione con Renzo nacque con una chiamata. “Ci fanno fare un film. Vediamoci tutti a casa di Luciano De Crescenzo.” Era Il Pap’occhio (1980). Allora non pensavo di fare questo mestiere per sempre. Ogni cosa era un regalo. Girammo un film strano, che ancora oggi non saprei definire, ma ci divertimmo tanto. Nessuno pensava – o almeno io – né ai soldi, né a diventare famosi. E lo stesso è stato per il se-
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Cast di L’Altra Domenica
Harmand in FFSS Federico Fellini Sud Story
Frank Amodio in Il Mistero di Bellavista
condo, FFSS – Federico Fellini Sud Story - Cioè: “...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” (1983). Luciano De Crescenzo, invece, aveva probabilmente intuito che c’era qualcosa nei miei
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Cmag > Novembre 2015 > Speciale di Novembre
Cmag > Novembre 2015 > Speciale di Novembre
modi di fare che poteva andar bene per i suoi film. Mi diede la sceneggiatura (Il Mistero di Bellavista, 1985), mi fece capire il personaggio che aveva in mente per me e poi mi disse: “Scriviti il ruolo!” ed insieme a mio padre scrivemmo quella parte. Riuscimmo a creare un personaggio che fu molto apprezzato, soprattutto a Napoli. Eppure mi trovavo stranamente in soggezione. Il cast era formato da grandi artisti, al quale non sentivo di appartenere. Ma loro mi accettarono volentieri e mi considerarono Da sinistra: Andy Luotto, Pietro uno di loro. Ancora oggi, quanSermonti e Francesco Pannofino do ci incontriamo, mi salutano come se fossi un parente. Devo confessare che, nonostante il sangue E la collaborazione con Francesco Pannofino? piemontese, quando vado a Napoli mi sento a Pannofino è una persona veramente straordicasa mia. Ed è una cosa bellissima. Mi fa pen- naria! Con lui era tutto facile e divertente. In sare di aver toccato, con la recitazione di quei più riusciva a dedicarsi ad una quantità di laruoli, i cuori nei napoletani. voro impressionante. Mai vista una cosa così! Quando recitavamo insieme, quando lo punCon la Serie televisiva Nero Wolfe (2012), rie- zecchiavo con le battutine, avevamo un buon sce ad interpretare proprio il ruolo del cuoco… risultato e la gente si divertiva. È stata una belQuella è stata una bella esperienza. All’inizio lissima collaborazione e colgo l’occasione di il regista Riccardo Donna non era entusiasta quest’intervista per salutarlo pubblicamente e di aggiungermi al cast. Ma Luca Barbareschi, il dirgli che gli voglio un gran bene. produttore, che già mi conosceva e desiderava darmi la parte, riuscì a farmi fare un provino. Passiamo alla passione per la cucina. Donna mi fece il provino mal volentieri. Io cuci- Il mio lavoro da ragazzo era in cucina. Tutto il nai per lui una millefoglie di agnello con patate resto mi è successo per sbaglio, anche se riuche mangiò con piacere. Dopo quell’incontro scito benissimo perché ho avuto contatti con mi diede il ruolo. Poi siamo diventati grandi registi importantissimi. amici e sempre con lui ho interpretato il ruolo Quando avevo sedici anni, facevo già le stagioni di Frate Lorenzo in Romeo e Giulietta, forse tra sulle navi e a quei tempi i cuochi non diventai ruoli shakespeariani più belli e complessi. vano famosi. Quando ho scoperto che compa-
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rivano in televisione e facevano le serate, io ho sempre preferito quello alle serate di cabaret. Le sue pubblicazioni editoriali le hanno dato soddisfazioni? Moltissimo! Il primo libro – Faccia da chef (Anteprima, 2011) – l’ho dedicato alla donna che mi ha insegnato a fare la scarpetta, la governante di casa Luotto. Il secondo – Padella story. Ricette e storie di un cuoco sotto le righe (Reverdito Edizioni, 2013) – è una raccolta di venti storie di vita. Ho vinto anche dei premi con questo. Ora lavoro al terzo e quarto simultaneamente. Uno di questi è interamente dedicato ai vegani. È un lavoro che non ti consente di campare – almeno che non vendi centinaia di migliaia di copie – ma che mi piace tanto e dà molto prestigio. Ci racconta in conclusione questa nuova esperienza a Eataly? Il ristorante a Eataly va bene, anzì più che bene. Si chiama “Là… vicino al pane!” Perché? Entrando a Eataly, se qualcuno mi chiede dov’è il ristorante di Luotto, rispondo “Là” e se chiedono “Là, dove?” io rispondo “Vicino al pane” che è il reparto che gli sta vicino. Così è facile! Spesso ci sono proprio io all’ingresso a fare la pasta per i coperti del ristorante. L’intento del ristorante è quello di accorciare le distanze sia fisiche che quelle ideologiche tra le cucine di tutta Italia. Studiando all’alberghiero ho potuto capire che dal Trentino fino giù in Sicilia col pane si creano dei piatti fantastici. In tutte le ricette è contemplato il pane, che insieme al latte, è alimento primario. In più c’è un mio personale attaccamento al prodotto, perché ricordo che Maria – la governate a cui ho dedicato
il primo libro – quando sparecchiava la prestigiosa tavola di casa di papà, prendeva il pane avanzato, lo baciava e lo portava a casa sua. Anni più tardi ho scoperto che con quel pane ci creava ricette meravigliose. Faccio una cucina tendenzialmente terroneggiante. Al sud ci sono molte cose che al nord non hanno e qualsiasi straniero, come me che ho origini newyorkesi, che arriva in Italia viene attratto dalle bellezze del meridione. Un’ultima curiosità: i tatuaggi. Ma quanti ne ha? Sto circa a trentuno tatuaggi e mi tatuo solo cose da mangiare. Olive, basilico, alici, un polipo e negli interni coscia due caciocavalli. Quando faccio la doccia sono felice! Tutto colorato. Ma non sono dello stesso parere tutti: mia moglie dice che sembro un carrello della spesa!
Ultimissime News
ITALIA
Cmag > Novembre 2015 > Ultimissime News n.11- 11/ 2015
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Il canone Rai
nella bolletta elettrica Non vi è libertà di scelta per gli italiani quando si parla di canone Rai
Non vi è libertà di scelta per gli italiani quando si parla di canone Rai. Il governo Renzi, senza tener conto del potere decisionale del popolo riguardo la sua capacità di decidere o no se usufruire del servizio televisivo pubblico,
è riuscito a inserirlo nella legge di stabilità. Il canone per il 2016 sarà di cento euro e si pagherà insieme alla bolletta elettrica a cadenza bimestrale. Per evitare confusioni, la tassa avrà una sua voce distinta per differenziarla
da quella della fornitura elettrica. Evitare l’evasione: questa sarebbe la motivazione principale della manovra. Dovranno pagarla tutti i proprietari di una prima casa, e sarà destinata anche ai residenti e si estenderà quindi agli affittuari. Attenzione però a tutti coloro che decidono di non pagare, sembrerebbe infatti che chi non paga la tassa andrà incontro a una sanzione amministrativa pari a cinque volte l’importo del canone. A pagare non saranno solo quelli che hanno un televisore, ma tutti coloro che hanno nelle loro case un tablet, uno smartphone o un pc, con cui di fatto possono guardare questi canali. Ma se da una parte si vuole combattere l’evasione, dall’altra si vuole limitare, per non dire impedire, al popolo italiano la libertà di decidere se puntare gli occhi su spese prioritarie o invece pagare per usufruire della Tv di Stato. Ciò che disturba maggiormente gli italiani è il fatto che, trattandosi di una Tv pubblica che usufruisce quindi di una tassa, dovrebbero esserci dei limiti riguardo la pubblicità. Nessun controllo invece sulla pubblicità sfrenata che viene fatta sia durante i programmi televisivi che durante i film. Considerando la situazione finanziaria del Paese, dove tantissime persone a stento riescono a fronteggiare le spese mensili, ci si chiede se è proprio necessario obbligare le famiglie a doversi vedere addebitare nella bolletta una tassa di cui, per svariati motivi, magari si vorrebbe decidere di non pagare perché i soldi non bastano, ed optando quindi per una rinuncia al servizio. Ovviamente certe difficoltà non sono facilmente comprensibili ai parlamentari italiani che non sanno cosa vuol dire avere uno stipendio o una pensione da miseria e dover con questo fronteggiare alle spese mensili, sarebbe per questo giusto far decidere al popolo se voler usufruire della televisione pubblica oppure no. Con que-
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sta manovra il governo Renzi sta dimostrando quanto poco sia interessato alle esigenze e ai bisogni degli anelli deboli della società. Provate voi parlamentari a fronteggiare tutte le spese con un piccolo stipendio, e poi vediamo se riuscirete ancora a essere felici per queste scelte poco democratiche. Il premier Renzi dovrebbe tutelare il popolo e capire che l’Italia non sta affrontando un bel periodo storico, e questo è facilmente dimostrabile puntando le luci dei riflettori verso le associazioni umanitarie che aiutano le famiglie bisognose. Se si recasse in questi enti insieme agli altri onorevoli, forse capirebbe una cosa che gli italiani hanno capito ormai da tempo: in Italia si tirano gli interessi di chi sta al potere, e non quelli del popolo.
Castelli e dintorni
CIAMPINO
Cmag > Novembre 2015 > Castelli e dintorni n.11- 11/ 2015
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Roberta Sconci
robertasconci@gmail.com
Giovanni Terzulli, Sindaco di Ciampino
Finalmente l’8 ottobre u.s. il comitato ha avuto il primo incontro, prettamente preliminare, con il Sindaco Giovanni Terzulli e il Capo della Polizia Municipale Roberto Antonelli. Il colloquio è stato foriero del successo e della totale e indiscutibile disponibilità del nostro primo cittadino alla totale e assoluta collaborazione.
Al via il nuovo progetto
“Spesso è la tenacia, non il talento, che governa il mondo” il Comitato dei Cittadini per la Sicurezza Urbana non ambisce a governare il mondo ma la tenacia, dimostrata finora, è il suo punto di forza. Dopo un lungo lavoro di squadra è riuscita ad ottenere l’istituzione di un tavolo di lavoro e concertazione con l’Amministrazione Comunale Ciampinese. L’entità di cui stiamo parlando è l’unica riconosciuta sul territorio e costituisce e rappresenta un precedente non di poco conto.
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Si sono gettate le basi organizzative del progetto stesso che vedono il comitato unico interlocutore con le istituzioni locali e tramite tra la realtà amministrativa e i comitati di quartiere presenti sul territorio.
La sicurezza è un argomento che si presenta sotto molteplici sfaccettature, non esiste quella di serie A o B, la sua trattazione si prefigge, come obiettivo primario, quello di salvaguardare la qualità della vita dei suoi cittadini e si diversifica a seconda dell’età anagrafica e del contesto sociale di ogni singolo cittadino.
Sono state affrontate, durante l’incontro, diverse problematiche dal Campo Rom La Barbuta, presidiato giorno e notte secondo un preciso accordo preso con il Prefetto di Roma Gabrielli, alla questione rifugiati che, ultimamente ha destato non poche polemiche, i quali verranno adibiti a lavori socialmente utili.
Proprio per questo la sinergia tra cittadini e amministrazione è fondamentale per assicurare al territorio, quale esso sia, la totale e assoluta qualità della vita.
Anche sulla viabilità, della quale ha argomentato il Capo della Polizia Locale, si sta intervenendo con l’istituzione del sistema targa sistem e delle telecamere in alcune zone del territo-
rio, il tutto correlato da una fitta rete di posti di blocco che consentono maggiore controllo da parte delle autorità. Il secondo incontro, quello del 22 ottobre u.s., è stato prettamente introduttivo e di presentazione del progetto e delle finalità ed è avvenuto alla presenza di alcuni rappresentanti dei Comitati di Quartiere che, avendo come unico riferimento il Comitato Sicurezza, quest’ultimo, entro i primi di dicembre, dovranno far pervenire, ognuno per la propria area di competenza, l’elenco delle criticità che verranno poi raccolte in un unico documento e sottoposto all’attenzione del Sindaco il quale, in termini prioritari ed economici, organizzerà sistematicamente gli interventi. “Le migliori vittorie, le più grandi soddisfazioni, i momenti di vera gioia sono quelli per i quali si sono impegnati più tempo, energia e forza, in cui ci si è spesi completamente” vi assicuriamo che i cittadini che fanno parte di questo comitato hanno creduto e tutt’ora credono fortemente in questo progetto e il suo inizio rappresenta una vera e propria vittoria ottenuta con il loro totale impegno e dedizione!
Castelli e dintorni
CIAMPINO
n.11- 11/ 2015
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Redazione
STESSI DIRITTI E STESSE POSSIBILITà
PER TUTTI I BAMBINI NEI PARCHI PUBBLICI Grande successo dell’evento organizzato il 24 ottobre scorso dall’Associazione “Gente Libera” presso il Parco Aldo Moro di Ciampino. Un evento a cui hanno partecipato con entusiasmo circa 1.000 persone, tra grandi e piccoli, finalizzato alla raccolta di fondi per l’acquisto di una altalena inclusiva da collocare in un Parco pubblico. L’altalena inclusiva è un’altalena per mezzo della quale tutti i bambini possono giocare insieme, accessibile e fruibile da parte di tutti, anche da coloro che usano la carrozzina, da bambini ipovedenti, da bambini con disabilità motoria lieve e così via. Insomma, Gente Libera ha voluto affermare con tutta forza la propria avversione alle barriere architettoniche nei parchi pubblici!
Questa altalena, per Gente Libera, deve diventare il primo passo per la creazione di parchi davvero inclusivi e al tempo stesso deve essere un “segnale” forte che dimostri che la città è sensibile ai bisogni dei bambini e dei ragazzi con disabilità. Nel corso dell’evento un percorso per bambini con i volontari della Protezione Civile con consegna di attestati ai più piccoli, corsi di Primo Soccorso e disostruzione, una conferenza qualificata, incontri piacevoli con gli Scout, e tanto divertimento; il tutto sotto la solenne benedizione in latino impartita da Don Aldo di prima mattina. Il desiderio dell’associazione: far giocare e sorridere tutti i bambini allo stesso modo. Un desiderio nobile che tutti noi auspichiamo diventi al più presto realtà!
Castelli e dintorni
CIAMPINO CONTINUANO GLI EVENTI BENEFICI n.11- 11/ 2015
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Redazione
ORGANIZZATI DA GENTE LIBERA Continua l’impegno sociale dell’associazione Gente Libera. Questa associazione di cittadini apartitica, come già spiegato nella rivista di ottobre scorso, propone soluzioni concrete e realistiche sul territorio, con la creazione di un progetto innovativo, rivoluzionario e soprattutto libero. Chiunque può aderire semplicemente collegandosi al sito web del movimento www.gentelibera.org, cliccando sul l’apposita voce “aderisci” oppure contattando direttamente Gente Libera all’indirizzo e-mail info@gentelibera.org. “Non Solo Selfie”, è l’evento organizzato per il mese di novembre 2015 da Gente Libera, che segue l’altro del 24 ottobre scorso che ha riguardato una raccolta fondi per l’acquisto di un’altalena per tutti i bambini, con tavola rotonda sul tema “Prevenzione e sicurezza: i parchi inclusivi” e percorso formativo/interattivo con i volontari della Protezione Civile; evento questo che ha riscosso grande entusiasmo, tra grandi e piccoli, e che ha visto la partecipazione di circa 1.000 persone! “Non Solo Selfie”, in programma per il 7 novembre 2015, è una mostra fotografica, come compimento naturale di un corso base di fotografia digitale promosso da Gente Libera, che si svolgerà nell’auditorium della Chiesa Beata Maria Vergine del Rosario in Ciampino dalle
ore 17.00, con benedizione della Mostra da parte di Don Rosario e chiusura alle ore 20.30. L’ingresso è libero, e alle ore 19.30 ci sarà l’estrazione delle matrici vincenti, tra tutti coloro che parteciperanno alla raccolta benefica attraverso l’acquisto di un biglietto. I proventi della raccolta benefica saranno destinati al rifacimento della rete del campetto dell’oratorio della Chiesa stessa. Gente Libera, senza dubbio un fenomeno in crescita continua, volto al cambiamento e alla solidarietà.
Castelli e dintorni
albano laziale
arriva Natale Sereno
L’Associazione “San Francesco Insieme per la Pace” e l’Assessorato ai Servizi Sociali della Città di Albano Laziale promuovono l’iniziativa “Natale Sereno”. Ogni mercoledì, fino al 16 dicembre, sarà istituito un punto di raccolta, in via Castro Partico 4 (Albano), di generi alimentari non deperibili e indumenti al fine di sostenere le famiglie in difficoltà socio – economica. La Presidentessa dell’Associazione “San Francesco Insieme per la Pace”, Maura Iacobelli, ha commentato: “Questo progetto, che ci ha visti vincitori di un bando di concorso, si aggiunge alle nostre numerose iniziative attraverso le quali seguiamo oltre cinquanta famiglie, per un totale di circa centocinquanta persone in condizioni disagiate”. Maura Iacobelli ha infine concluso: “Siamo molto motivati e determinati nel proseguire nella nostra attività a servizio della comunità e
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Ufficio Stampa Comune Albano Laziale ufficiostampalbano@gmail.com
ci auguriamo che i cittadini di Albano colgano lo spirito di questa iniziativa.” Per informazioni: 366.285.54.51
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ariccia
IL NUOVO
PARCHEGGIO DI VIA DEGLI OLMI
n.11- 11/ 2015
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Daniele Ricca
dricca@comunediariccia.it
Parcheggio di Via degli Olmi
È stato inaugurato alla presenza dell’Assessore regionale alla Mobilità Michele Civita e del Consigliere regionale Eugenio Patanè il parcheggio di via degli Olmi che arricchirà l’offerta di parcheggi di Ariccia di ulteriori 75 stalli, per un ammontare complessivo dell’intervento di 1,1 milioni di € su finanziamento dalla Regione Lazio. “Altra importantissima opera pubblica realizzata da questa Amministrazione – afferma soddisfatto il Sindaco Emilio Cianfanelli – a servizio della comunità di Ariccia e dei tanti turisti che vengono nella città castellana per gustare la porchetta e visitare le meraviglie chigiane. E’ un intervento importante con il quale andiamo a bonificare e recuperare un’area pubblica in stato di abbandono e la mettiamo a servizio della comunità, garantendo così un’ulteriore parcheggio per residenti e turisti. Presentiamo alla Regione Lazio la richiesta di un ulteriore finanziamento per collegare il parcheggio anche con via dell’Uccelliera e poter dare così una ulteriore risposta in termini di viabilità, aprendo un’altra arteria stradale che costituisca un percorso viario alternativo in grado di alleggerire il carico di traffico che
grava nella zona, anche in vista dei lavori della Anas sul Ponte Monumentale”. L’opera prevede anche un’accurata compatibilità ambientale con pavimentazione autobloccante dove crescerà del prato e che garantisce il drenaggio delle acque meteoriche e l’inserimento di essenze arboree autoctone che permettono un migliore inserimento ambientale del parcheggio e della strada di collegamento.
Castelli e dintorni
Rocca di papa
n.11- 11/ 2015
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Michela Emili
m_emili@comune.roccadipapa.rm.it
In corso i lavori di riqualificazione di
viale Enrico Ferri
Sono in corso i lavori per la realizzazione del marciapiede lungo viale Enrico Ferri, arteria fondamentale della città in uscita dalla centralissima piazza della Repubblica. L’intervento, eseguito dall’Astral per conto della Regione Lazio, su richiesta del Comune di Rocca di Papa, prevede il completamento del marciapiedi nel primo tratto fino all’incrocio con via Madonna del Tufo, oltre al rifacimento dell’asfalto. “Dopo la fase sperimentale avviata in precedenza con l’apposizione dei cordoli in gomma – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Fei –, realizziamo ora un intervento definitivo, che ha l’obiettivo di mettere in sicurezza i pedoni e favorire le passeggiate”. Con la realizzazione del marciapiede si compie un ulteriore passo avanti verso il circuito pedo-
nale che dalla piazza prosegue lungo viale Enrico Ferri per poi svoltare su via Roma, godendo di un’invidiabile veduta panoramica. “Stiamo lavorando poi – sottolinea Fei – per completare il collegamento pedonale che va dal Santuario della Madonna del Tufo fino allo svincolo con via Roma, certi che offrire la possibilità di camminare in sicurezza contribuisca a creare le condizioni per vivere e apprezzare maggiormente la nostra città”. I lavori dovrebbero concludersi entro due mesi, arco temporale che vedrà anche l’entrata in funzione del parcheggio multipiano di piazza Valeriano Gatta, che sarà una valvola di sfogo per quanti abitano al centro storico ed hanno necessità di parcheggi, sopperendo anche agli stalli che saranno eliminati lungo viale Ferri per fare posto al marciapiede.
Castelli e dintorni
Monte Compatri
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Camillo Carlini
3498459486 carlini@academyfc.it
Academy Football Club Calcio giovanile nel cuore dei Castelli romani
Un polo del calcio giovanile nel cuore dei Castelli romani. Un’ambizione, quella dell’Academy Football Club di Monte Compatri, che nasce dalla volontà di sviluppare un settore giovanile all’avanguardia in un territorio dove spesso tutte le risorse economiche vengono incentrate sulla costruzione di prime squadre. La società che nonostante la giovane età anagrafica, vanta già collaborazioni importanti con club professionisti quali Crystal Palace, partizan Belgrado e Frosinone, è stata presentata sabato 10 Ottobre nella sala Tinello Borghese del Comune monticiano. Una collaborazione, quella tra la Afc e l’amministrazione targata De Carolis che nasce con il projectfinancing che ha portatao alla realizzazione dello Sporting Center, dove la scorsa estate si sono sfidati team del calibro di Real Madrid, Juve e PartizanBelgrado.“Un centro sportivo - ricorda il sindaco Marco De Carolis – nato non senza difficoltà. Ma con un’idea: quello di coinvolgere nella costruzione della struttura anche il gestore. Che ha dimostrato, a quattro mesi dall’inaugurazione con il memorial Augello, di essere in grado di animare quegli spazi con l’entusiasmo dei bambini. Iniziando così un percorso di crescita del territorio compatrese”. Sulla formazione puntano anche il direttore tecnico e quello
generale. Al primo, Raffaele Graziano, il compito di spiegare la mission dell’Academy: “Il nostro primo obiettivo è quello di prenderci cura dei ragazzi. Dando un’offerta formativa completa, ma studiata sul singolo: sulla sua età e sulle specifiche potenzialità”. Mentre il dg Mimmo Rao crede fermamente nel confronto: “Un mezzo per i più piccoli per migliorarsi: la nostra non è solo un’accademia di calcio, ma una scuola di vita. Anche grazie al torneo internazionale che ha portato i nostri campioncini a guardare le metodologie di società come il Real”. Il motto, infatti, è “Cresciamo insieme per diventare grandi”. Come accaduto al Frosinone, che da quest’anno rappresenta la favola della Serie A. Lo spiega Ernesto Salvini, dg del team ciociaro. “Senza il nostro settore giovanile saremmo ancora in Lega Pro. Bisogna creare sinergie tra i diversi livelli. Con questo imprinting abbiamo creato 7 poli nel Lazio. E vorremmo che Monte Compatri diventasse l’ottavo: non per fare
business, ma perché in provincia scopriamo più talenti che a Roma”. I gialloblu quest’anno per la prima volta saranno tra le squadre partecipanti del terzo Memorial Augello, torneo internazionale dedicato a mister Giuseppe. “Una persona che – come racconta il figlio Andrea, vicepresidente dell’Academy – credeva in questo sport come sistema di valori. Il torneo è il nostro biglietto da visita. Un appuntamento che ha creato i presupposti per tante collaborazione con realtà del livello di Madrid, Crystal Palace e Torino”.Alla terza edizione sta lavorando Camillo Carlini, presidente dell’Afc, che punta tutto “su una scuola che sia basata sul rispetto e sul fair play prima che sui risultati e sulle vittorie. Vogliamo europeizzare l’Academy – conclude – per far diventare questa città il polo centrale del calcio giovanile dei Castelli Romani”. Academy F.C. Via Fontana delle Cannettacce s.n.c. 00077 Monte Compatri www.academyfc.it
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Castelli e dintorni
Rocca Priora
n.11- 11/ 2015
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Ufficio Stampa Rocca Priora
ufficiostamparoccapriora@yahoo.it
ROCCA PRIORA:
SPORT GRATUITO PER FAMIGLIE IN DIFFICOLTà GRAZIE AL PROGETTO
“CONI RAGAZZI” L’Amministrazione comunale di Rocca Priora ha aderito al progetto “CONI Ragazzi”, organizzato dal Coni in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Salute e la Regione Lazio e riservata ai bambini e ai ragazzi tra i 5 e i 13 anni. Il progetto prevede un aiuto economico per far svolgere attività sportiva pomeridiana a bambini e ragazzi che non possono permetterselo oltre a delle iniziative per sensibilizzare la cittadinanza riguardo l’importanza dell’attività sportiva. Il contributo può essere richiesto per i nati dal 2002 al 2010, direttamente sul sito area.coniragazzi.it, o presso le società sportive dove sono stati iscritti i ragazzi, allegando l’ISEE familiare in base al quale saranno assegnati dei punteggi
a cui si aggiungerà quello assegnato dall’Ufficio Socio Culturale del comune. “E’ un’iniziativa importantissima - ha detto il consigliere Giampiero Pezzetta, che detiene la delega alle Politiche Sportive - che si rivolge a tutti i bambini e ai ragazzi che vivono in una condizione di disagio economico e sociale. Lo sport infatti, significa benessere fisico ma anche integrazione e socializzazione.” “Lo sport è un diritto di tutti - ha aggiunto il sindaco, Damiano Pucci - per questo ringraziamo il CONI per questa bella iniziativa che è un altro tassello importante nell’offerta dei servizi riservati alle fasce più deboli della comunità.” Le domande devono essere presentate entro e non oltre il 9 novembre 2015. Per tutte le informazioni si può consultare il sito www.coniragazzi.it
Castelli e dintorni
Velletri
UNA LUNGA STRADA APPENA INIZIATA
Due giovani promesse dell’arte contemporanea ex allievi del Liceo Artistico “Juana Romani” soci del Circolo Artistico “La Pallade Veliterna” espongono in Sicilia grazie alla collaborazione con l’organizzazione artistica Friarte di Roma. Per il Circolo Artistico “ La Pallade Veliterna” è una grande soddisfazione, quella di aver “regalato” a due giovani appena diplomati al Liceo Artistico “ Juana Romani” l’emozione della prima mostra importante. Infatti dopo aver vinto il Premio Benedetto Di Vito per la scultura e la targa “Città di Velletri” per la grafica le loro opere sono state affidate alle mani esperte di Ermenegildo Frioni e dell’ Organizzazione Artistica Friarte e sono partite per una importante rassegna ad Agrigento e a Palermo che darà a questi ragazzi il giusto rilievo e il premio per la passione con cui svolgono il loro lavoro.Una scoperta, tra i polverosi laboratori del Liceo
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Alessandro Filippi
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Presidente del Circolo Artistico “La Pallade Veliterna”
Artistico “ Juana Romani” è stato Alessio De Paolis, un ragazzo che vive per l’arte e nel mondo dell’arte. Allievo del maestro Stefano Piali, ha dimostrato fin dall’inizio della sua carriera scolastica una straordinaria propensione per la nobile arte della scultura. Fa rimanere stupiti il suo mondo di modellare,usa la stecca come un chirurgo usa il bisturi. Le sue prime opere, alcune per forza di chiara impostazione scolastica, fanno presagire un lungo cammino e una carriera promettente. Conosciuto appunto tra gli ambienti della gloriosa sede di Via Luigi Novelli, dove oggi si trova il polo espositivo Juana Romani, mi ha fatto subito capire che aveva le idee chiare quelle di percorrere la strada dell’arte. In collaborazione con l’amico Damiano Calcari ha realizzato un bellissimo busto di Ottaviano Augusto ispirandosi al celebre Augusto di Prima Porta che fa restare stupiti per la sua particolarità, quella dello straordinario
Alessio De Paolis Premio Benedetto Di Vito per la scultura
modellato. Questo ragazzo ha in se la capacità di modellare degna della bella scultura del novecento. Merita ogni soddisfazione. Vincitore del Premio Benedetto Di Vito per al scultura a Velletri. Guardare i lavori,di Damiano Calcari mi riporta alle belle grafiche dell’amico scomparso Aldo Cupellaro, Damiano anche lui conosciuto tra i laboratori del Liceo Artistico “Juana Romani” presenta una straordinaria capacità nell’uso della matita. Oserei dire fotografa con la matita. Ha realizzato delle grafiche di una straordinaria perfezione, che hanno destato ammirazione per la loro composizione e per la tecnica. Vincitore della targa “Città di Velletri”
Damiano Calcari Targa Città di Velletri per la grafica
per la grafica, ha dimostrato di sapersela meritare tutta. Anche lui come l’amico Alessio De Paolis vive d’arte e nel mondo dell’arte. Da restare stupiti a vedere come abbia appreso dal suo maestro Stefano Piali la capacità di portare la plasticità della scultura nella pittura quasi a creare un connubio tra queste. Anche lui appassionato della scultura ha realizzato delle opere dove dimostra appunto il suo saper modellare strumento che gli ha permesso di fondere la passione per la pittura con la scultura e portare queste ad una forma di espressione che nonostante la sua giovane età fa presagire un lungo cammino.
Castelli e dintorni
roma
storie di donne
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Lisa Bernardini
occhiodellarte@gmail.com
Prima edizione di un evento di arte, cultura e spettacolo Nel cuore del quartiere finanziario e moderno della capitale, l’Hotel Villa Eur Parco dei Pini e’ una imponente struttura incastonata in un parco di circa 3 ettari; un luogo tranquillo, molto riservato e capace di assicurare relax e confortevolezza agli ospiti. Ambiente curato, ampi spazi comuni e congressuali: ideale per soggiorni sia lavorativi che di vacanza. A pochi passi dalle principali aziende dell’Eur, dal Palalottomatica e dalla Fiera di Roma nonché dalle attrattive religiose e storiche della capitale d’Italia e del mondo, incontriamo il Dr. Andrea Starace, Direttore della struttura, per farci dire qualcosa in più su questa location, che dal 25 novembre fino all’8 dicembre accoglierà una importante kermesse italiana alla sua prima edizione: “Storie di Donne”. Così esordisce il Dr. Starace: “Villa Eur nasce come “Palazzo dell’Agricoltura e della foresteria” negli anni ’30 e fu costruito, come tutti i principali edifici del quartiere dell’Eur, in previsione dell’Esposizione Universale del 1942. A ideare questa struttura fu l’architetto Brasini, e lo fece come un progetto di grandi dimensioni (55.000mq) in pianta quadrata che
ricorda il “Palazzo delle Esposizioni”. Si narra, inoltre, che dovesse diventare il mausoleo per la venerazione del fratello di Mussolini”. Alla nostra domanda su cosa sia accaduto alla struttura negli anni, il Direttore risponde: “Rimase abbandonata per diverso tempo e nel 1958 fu acquistata per edificare la nuova Casa Generalizia dei Fratelli Maristi, una congregazione fondata nel 1817 dal Santo Marcellino Champagnat con lo scopo di educare la gioventù cristiana”. L’albergo ha una contrapposizione di geometrie, volumi e forme tra riservatezza, spiritua-
lità ed accoglienza, che rendono la struttura particolarmente suggestiva, e vi invitiamo a conoscerla. Amministrata per circa un decennio dai Padri Maristi, adesso Villa Eur consta di ben 91 camere nel centro dell’EUR ed è gestita da professionisti del settore. Appuntamento per tutti al 25 novembre, pertanto, quando a Villa Eur si taglierà il nastro di una kermesse tutta al femminile, il cui filo conduttore sarà rappresentato da una splendida mostra d’arte, tra Fotografia e Pittura, che sarà presentata dall’ Associazione Culturale Occhio Dell’Arte di Anzio, in collaborazione con Hotel Villa Eur Parco dei Pini, all’interno di una cornice culturale no profit che avrà come finalità un omaggio spontaneo al Mondo Femminile nelle sue variegate e molteplici sfaccettature; un inno visivo che sarà semplice narrazione di esistenza quotidiana oppure sottolineatura di profondità introspettive oppure sdegno contro chi le Donne vuole volontariamente deturparle, offenderle o ferirle mortalmente. “Storie di Donne” intende infatti essere una rappresentazione di arti varie che, raccogliendo la validità artistica di più voci possibili e celebranti il tema obbligato, possa inaugurare con vitalità e gioia la giornata internazionale contro la Violenza Femminile, il 25 Novembre appunto, e proseguire a parlare del mondo femminile fino al giorno 8 Dicembre, celebrazione solenne dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nonché questo anno anche giorno di inizio del Giubileo straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco. Attraverso una tematica attuale che si apre a numerose interpretazioni anche sociali, con “Storie di Donne” a Villa Eur si metterà l’accento sull’importanza delle possibilità espressive, estetiche, comunicative e costruttive dei
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Andrea Starace Direttore Hotel Villa EUR
vari elaborati artistici - dalla Fotografia,alla Pittura, alla Grafica digitale… nel parlare di Contemporaneità. Saranno presenti all’evento ospiti di caratura nazionale per quanto riguarda Arte, Spettacolo e Cultura. Per informazioni: Kermesse Culturale “Storie di Donne” Prima Edizione Roma, Hotel Villa Eur Parco dei Pini Piazzale Marcellino Champagnat, 2 www.villaeur.it
Castelli e dintorni
imprese
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Ufficio Stampa DiNot! info@beglive.it
Photo: Alfredo Falcone
Dinot!
Chi è Roberto Galliani? E’ Robertone! Professionalmente mi definisco un effervescente pignolo Talent Scout. Ho iniziato giovanissimo organizzando le semplici feste in casa anni ‘70, quelle da mangiadischi, aranciata, scopa e gioco della bottiglia; da li la scelta ad entrare nel mondo dello spettacolo live è stata breve: P.R., organizzatore di eventi, direttore artistico. Negli anni
‘90 ho iniziato ad interessarmi al Teatro Comico e alla scoperta di nuovi talenti ed ho avuto la fortuna di collaborare con tutti i grandi della Comicità Romana da Maurizio Battista a Lillo&Greg, da Alessandro Di Carlo ad Antonio Giuliani. In TV ho collaborato per anni con il Gruppo Ballandi ed ho ideato, con Laura Barbini, alcuni format comici tra cui “AREA51 Comici in caduta libera!” (Romauno TV) e il più recente “SCQR Sono Comici Questi Romani”, le cui repliche vanno ancora in onda su SKY Comedy Central. Sempre con Laura, mediante la B&G Live, curiamo il Management di Massimo Bagnato,
Gennaro Calabrese, Marco Capretti, Gianluca Giugliarelli, Paciullo. Che cosa è DiNot!? E’ una Società di promozione pubblicitaria, siamo tre Professionisti, con varie esperienze ventennali nel campo della comunicazione: Matteo Sica si occupa dell’area pubblicitaria e commerciale, Marco Facchini dell’area web, Io mi occupo dell’area eventi. Ci poniamo come dei creativi della comunicazione, crediamo fermamente nell’efficacia di un buon piano pubblicitario che, con le appropriate strategie di marketing, rappresenta la chiave di ogni successo imprenditoriale. ...e “Pillole DiNot!?” E’ l’ultima creazione di www.dinot. it. E’ un video clip di 3 min, scritto e diretto da Roberto Galliani e Matteo Sica, condotto da Paciullo, che promuove sul WEB le migliori Location e Teatrali del panorama romano; una striscia video-mensile che a breve diventerà settimanale. L’idea innovativa di questo video-progetto è il percorso della serata, un consiglio di come passare una serata completa dall’aperitivo, al teatro, al dopoteatro. DiNot! è già a lavoro per la prima puntata di “DiNot! Shopping”. la versione giornaliera che ha come scopo valorizzare le attività commerciali rionali. E’ suddivisa per tipologie merceologie, immaginiamo un video con un trittico di attività per uomo del quartiere Marconi: accessori, abbigliamento, scarpe o un trittico per la casa di Ciampino: mobili, tessuti, casalinghi.
Per informazioni: NOT Matteo Sica Roberto Galliani Marco Facchini Laura Barbini www.dinot.it
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Castelli e dintorni
Evento
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Flavio Di Properzio
flaviodiproperzio@gmail.com
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rà agli animali di entrare e uscire liberamente dai loro spazi. La nuova oasi felina del Parco di Villa De Santis nasce grazie alle sinergie tra il Centro Comunicazione e Sviluppo di Enpa e il Comitato di Quartiere di Tor Pignattara, che provvederà alla gestione dell’area. Grande assente è il Comune di Roma che, a parte la recinzione realizzata dal Servizio Giardini, non ha dato alcun contributo economico alla riqualificazione dello spazio. Insomma, ancora una volta, associazioni e cittadini hanno dovuto esercitare un’azione vicaria nei confronti dell’amministrazione capitolina, la cui politica in materia di protezione e tutela degli animali continua ad essere del tutto insufficiente rispetto alle esigenze di una realtà complessa e sfaccettata quale quella romana.
ENPA: inaugurata la nuova
oasi felina a Villa De Sanctis è stata finalmente consegnata alla Capitale la nuova oasi felina del Parco di Villa De Santis, nel quartiere di Tor Pignattara. Si tratta di un’area recintata dotata di casette di legno, ciascuna di tre metri per due, in perfetta armonia con l’architettura naturale del parco. Dei due prefabbricati, uno sarà adibito a magazzino,
mentre l’altro sarà invece destinato ad accogliere i mici del quartiere, una trentina circa, che all’interno della loro casa potranno trovare un ambiente a misura di gatto: scivoli, cucce, coperte e ogni altro possibile comfort adatto ad un felino. Naturalmente la casetta dei mici è dotata della classica gattaiola che permette-
All’inaugurazione della nuova Oasi felina sono intervenuti, oltre ai rappresentanti del Comitato di Quartiere di Tor Pignattara, la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, il commissario straordinario della Sezione Enpa di Roma, Michele Gualano ed il capogruppo Fdi e consigliere del V Municipio Daniele Rinaldi in quanto attivo Difensore dei Diritti degli Animali che ha dichiarato “Dopo aver contribuito alla raccolta cibo per il gattile, ho partecipato a questa inaugurazione per rendere merito a questa iniziativa lodevole dei volontari , sostenuti dal Enpa. Per questo proporrò al presidente del Municipio di farsi promotore di altre iniziative per sostenere l’attività dei volontari delle colonie feline , magari mettendo a disposizione uno spazio dove i cittadini possono portare il cibo al Municipio” Photo: Flavio Di Properzio
Castelli e dintorni
imprese
n.11- 11/ 2015
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Tagliatixilsuccesso
mariapaoletti@libero.it
restyling
Il salone di Tagliati X Il Successo si rinnova. Oggi incontriamo Maria Paoletti, hairstyling di successo che, da giovanissima, ha iniziato il suo percorso, tuttora in divenire e proiettato al continuo aggiornamento e rinnovamento. Trent’anni fa era una ragazza talentuosa, oggi una professionista d’eccezione. Dal giorno di apertura del suo primo salone, era il 1986, all’ingresso nella straordinaria famiglia di Tagliati X Il Successo, un itinerario costellato da mille straordinari traguardi e altrettante ripartenze. Quando le chiediamo perché ha scelto questo marchio, senza esitazione risponde che è una realtà capace di trasmettere innovazione continua, in cui ci si sente pienamente seguiti e attraverso i corsi, si riceve una formazione piena, globale, che va dal gestionale alla creatività, dalla tecnica alla cura della cliente. Oggetto di un recente importane restyling il “nuovo salone”, completamente rinnovato, ora è più grande ed elegante, capace di offrire alla
propria clientela comfort e un’atmosfera di “isola felice,” dove dedicarsi del tempo e farsi coccolare dalle mani esperte dei suoi collaboratori. A tale proposito Maria Paoletti vuole ringraziare il suo gruppo di lavoro e tutta la sua clientela per l’affetto e il sostegno che ha ricevuto in tutti questi anni di professione.
Moda e Tendenze
stylist
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Marco Scorza
info@fashionadvices.com
sori gioiello pechtwork di pellami, linee squadrate che prendono forme differenti magari più stondate. Ovviamente ce ne saranno di tutti i tipi, dalle tracolle a sotto il braccio tipo foglio A3, a mano quelle più di tendenza saranno moderne, etniche, vintage, da lavoro, insomma, ci si potrà sbizzarrire il più possibile portando con se tutto quello di cui avrete bisogno dal portafoglio alle chiavi, dalla pochette del trucco alle ballerine o scarpe senza tacco…la vostra salvezza!
La borsa un simbolo tutto femminile…
Ma che fu prima dell’uomo
Questo mese voglio parlarvi di borse un must da sempre per la donna, accessorio indispensabile dove la donna fa entrare un universo. Vi ricordate la borsa di Mary Poppins? Ecco
state tranquille perché questo inverno le borse sono: grandi, anzi grandissime! Un inverno 2015/2016 di borse rigorosamente a mano, con inserti di pelliccia e texture, borse con acces-
L’uomo ormai non ha più “vergogna” di portare la borsa! Dovete sapere che la borsa fu proprio l‘uomo ad inventarla per se. Certo nacque per necessità, ovvero per poter trasportare materiali vari e all’epoca erano le pelli degli animali accartocciate per poi nel medio evo dare vita alle forme delle borse che conosciamo tutt’oggi! Nel rinascimento le borse iniziarono ad essere considerate oggetti di moda infatti vennero sempre più impreziosite fino a che tra l’ottocento e il novecento proprio quando la donna inizia ad essere sempre più indipendente, la borsa divenne un forte simbolo femminile. Quindi uomini vediamo un po’ le borse che ci sono in serbo per voi! Tanti i modelli per voi maschietti, tutti molto essenziali, in modo che possiate essere tranquilli di non sbagliare anche se non siete dei fashion victim. Dalla tracolla allo zaino passando per quella a mano fino ad arrivare al borsone. Ma tutto rigorosamente in pelle. Quindi chiudete il giornale e correte a comprarvi con le idee chiare la vostra borsa dell’inverno 2015 /2016. Marco Scorza
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Moda e Tendenze
tattoo
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Valentina Tempobuono
valentina.tempobuono@gmail.com
Molto riccorrente sono le maschere tetrali, una che ride e l’altra che piange accompagnata da scritte in calligrafia elegante o caratteri gotici. gli stati uniti, una subcultura formata tra due culture diverse, la cultura messicana e quella americana.
IL TATUAGGIO CHICANO Il tatuaggio Chicano nasce nei quartieri latini per poi svilupparsi in seguito nelle gangs hispaniche e nelle carceri americane. La cultura Chicana é la cultura dei messicani cresciuti ne-
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Attraverso la simbologia questi tatuaggi raccontano le esperienze, i valori, la vita di chi li indossa, ogni elemento appunto ha un significato ben preciso, nulla è lasciato al caso. E’ uno stile che nasce nei barrios e nelle prigioni, le simbologie usate quindi sono molto forti e crude e rappresentano la filosofia di vita del Gangster ovvero lo spirito di sopravivenza e di adattamento a mille condizioni sfavorevoli, la fierezza, il machismo, l’amore e l’odio, il bene e il male.
Smile now, Cry later ridi adesso, piangi piu tardi, Good times, Bad Times tempi buoni e temTipica filosofia della strada, indica vivere alla giornata, vivere per l’oggi senza pensare al domani. I soldi, donne seducenti, occhi piangenti, maschere di clowns, pistole, simboli di gioco d’azzardo, questi sono alcuni dei tanti simboli usati, e rappresentano altri aspetti della vita del gangster. Potere, successo, seduzione, ricchezza, dolore, pericolo, messaggi ben precisi dunque. Altri simboli ricorrenti sono le icone religiose, Madonne, Gesu, mani giunte in preghiera, cro-
cifissi, rosari etc. Questi rappresentano la fede e la speranza in una vita migliore, una richiesta di aiuto e protezione e tante volte l’espiazione dei propri peccati. Gli stessi possono essere usati anche uniti a rose e scritte per ricordare una persona cara scomprsa quindi commemorativi, ritratti di padri, madri, sorelle, fratelli, figli presenti nella vita e rappresentano l’importanza del valore della famiglia. Una simbologia molto ricca, piena di mille sfumature, resa in un modo alle volte fumettistico, alle volte realistico, alle volte graffittaro e cosi via, tatuaggi molto crudi in pricipio, diventano una forma d’arte raffinata ed elegante nelle mani di abili tatuatori che conoscono lo stile, i significati i sentimenti giusti. Noir Studio Tattoo
Moda e Tendenze
Fashion business
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Valentina Buggio
Erika Marconi
Si è tenuto in data 9 10 e 11 ottobre uno degli eventi più importanti per gli appassionati di motori: Supercar Roma Auto Show. Un’idea geniale approdata alla seconda edizione dove le migliaia di visitatori si sono potuti perdere tra Ferrari, Maserati, Porsche, Tesla e la quasi irraggiungibile Pagani.
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Auto di lusso ma anche intrattenimento con simulazioni, spettacoli e go kart per i più piccoli. Con un grande testimonial Giancarlo Fisichella si è dato inizio a quest’avventura finita con grandi risultati e enorme attesa per il prossimo anno. Voi penserete cosa c’entra tutto ciò con il titolo di quest’articolo?
Apparentemente nulla ma Wedeart è un marchio di gioielli a cui io e il mio team lavoriamo da mesi. Wedeart nasce da un momento di pura follia. Wedeart sono gioielli di classe per tutte le occasioni e per tutti i Paesi, ora presenti in Italia, Montenegro e Brasile. Abbiamo avuto il privilegio di far parte di questo bellissimo evento adornando le ragazze presenti. Gioielli adatti a ogni carattere e caratteristica, adatti ad ogni situazione e ad ogni stile. Baciamano pronti a sposarsi sulla mano di una mora sportiva a bordo di una Pagani o di una bionda elegante che guida una Bentley. Motori e belle donne sono sempre un’abbinata vincente se poi li estendiamo su una superficie totale di 75000 mq suddivisi in padiglioni interni e spazi esterni, il gioco è fatto. L’unico neo è stato il forte temporale di sabato che non ha permesso l’uso dello spazio esterno per quella giornata. Non abbiamo notato solo gli stand di espositori di auto di lusso ma anche la presenza di polizia, carabinieri e dell’esercito. È stato bello soffermarsi ad ascoltare le prestazioni di una Lotus Evora S, in dotazione all’arma dei carabinieri di Roma con prestazioni che non hanno nulla a che invidiare alla Lamborghini della Polizia. Uscendo dal padiglione 4 ed en-
trando nel 3 l’atmosfera cambia e dal lusso si passa all’area più creativa, dove si possono ammirare auto elaborate le quali riescono anche ad avere tempi di accelerazione da 0 a 100 minori di quelli di una qualsiasi Ferrari. Uscendo troviamo un’area di prova delle migliori macchine sul mercato, la parte esibizioni di ogni tipo ed infine la parte più divertente per qualsiasi bambino cioè la pista dei go kart. Tornando dentro, dopo una bibita e uno snack, ci appropinquiamo al pezzo forte di tutta la manifestazione: la Pagani Huayra. Una vettura di 730cv, 7 marce sequenziale trasversale che spingono questo bolide a una velocità di 370 km/h. Di una bellezza unica concepita come un’ala, gli specchietti sono ispirati alla forma dell’occhio femminile e le prese dell’aria laterali superiori riprendono gli elementi dei caccia militari. Dal design elegante ma grintoso, proprio come una bella donna, proprio come un gioiello Wedeart. Un enorme ringraziamento agli organizzatori Marco Galletti ed Andrea Barberis che hanno permesso tutto ciò. Valentina Buggio Photo: Mauro Salucci.
Moda e Tendenze
stile
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Giovanni Bilello
gb.giovannibilello@gmail.com
Coloriamo
l’inverno
In questo numero di”pochi lustrini e tanto lustro” vi parlerò delle tendenze di questo lungo inverno. Sarà una stagione lunga, piovosa e fredda ma colorata! Si amici questo inverno ci saranno i colori! Le nuove tonalità saranno
accese, vanno dal rosso brillante al melanzana passando dal marrone ai gialli ocra, anche il blu e l’oro nelle sue svariate sfumature e opinabili abbinamenti. Gli amanti del total black anche quest’anno possono dormire sonni tranquilli in quanto il nero rimane padrone per ogni occasione che sia essa di mattina o di sera! Nelle più importanti città del mondo, che hanno ospitato le varie settimane della moda, Londra, Parigi, Milano e New York, abbiamo potuto notare come le forme ricordino le linee della scorsa stagione invernale. Linee morbide e tessuti importanti creano una silhouette che va al passo coi tempi ma che attinge al passato; le giacche sono poco strutturare le gonne sono a ruota e le maniche scivolate. Quindi avete qualcosa del genere nel vostro armadio? Beh io credo di si, quindi ridategli una spolverata e vi ritroverete difronte ad un capo alla moda! Ho notato, in giro facendo le mie ricerche, che molte cose di questi ultimi anni si rifanno al vintage anni 70 sia i colori che i tagli! Un colore che personalmente amo é il rosso e posso dire che in questa stagione é vissuto moltissimo. Tutte le sue sfumature sono state per gli stilisti fonte di ispirazione e se andaste a dare un’occhiata nei vari siti vi accorgereste che é vero! Stesso discorso vale per i marroni, colore invernale per antonomasia che abbinato a colori più accesi regala una mise più moderna e meno impostata. Le
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nuance di questo colore che ricorda le foglie cadute dagli alberi, la terra bagnata; dona capi ricercati e raffinati per chi ama il non apparire. Per chi invece desidera essere più estroso può sempre contare sulle nuance del viola del verde e del blu che pur essendo colori molto accesi, restano attuali nella presente stagione. Anche le varie fantasie optical o il famoso tema animalier che riprendono capi storici come tubini o gonne piuttosto che camice per farne capi attuali e divertenti. Per quanto riguarda le scarpe quest’inverno vedremo tantissimi stivali aderenti fino alle cosce, le borse saranno colorate e rigide qualche accenno di borchia tante frange ma soprattutto grandi. Per concludere ricordiamoci che non ci sta bene tutto, cerchiamo le cose più semplici, che lascino negli altri il ricordo di noi! Giovanni Bilello
Moda e Tendenze
MODEL
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Parli del tuo esordio nel mondo della moda? La prima sfilata che ho fatto è stata a Nairobi e mi sono ritrovata ad uscire su una passerella con tutti gli sguardi addosso e tanti fotografi e avevo paura di sbagliare, camminavo male ma l’ambiente mi è piaciuto erano tutti bravi, dalla truccatrice al parrucchiere. Quali sono le caratteristiche principali che deve avere una modella? I requisiti di base riguardano principalmente un discorso di misure. Come sono determinate le misure? Le misure sono determinate in base al tipo di modella. Vuoi essere più precisa? Ci sono due tipi di modelle, le modelle editoriali e le modelle commerciali.
La modella e stilista
Senait Mario Impegnata col suo progetto imprenditoriale Seni Mar Design
É nata e cresciuta nella città Wolaita Soddo, la modella e stilista Senait Mario che da diversi anni abita a Bracciano. Dopo diverse esperienze presso aziende nel settore della moda, attualmente si occupa del suo progetto imprenditoriale il Seni Mar Design.
Quali sono le modelle editoriali? Sono quelle che si vedono sui magazine di moda e alle sfilate. E le modelle commerciali? Sono quelle modelle che fanno le pubblicità. Vuoi parlare del tuo progetto imprenditoriale? Dopo diverse esperienze avute presso aziende nel settore della moda, attualmente mi dedico a un piccolo progetto imprenditoriale il Seni Mar Design, un marchio emergente ed indipendente che necessita di essere seguito con grande impegno, ho dei negozi in Africa. Di cosa si tratta? Innanzitutto incrementare la produzione, espor-
re e vendere le mie creazioni in Italia. Attualmente vendo solo in Africa. Vuoi descrivere la tua collezione? Semplice da indossare per qualsiasi occasione, romantica, femminile ed ironica. Quanto è difficile emergere nel mondo della moda? Come in tutti i settori lavorativi c’è molta compe-
tizione, quindi ci vuole determinazione un buon curriculum da presentare ai vari possibili datori di lavoro, con eventuali book fotografici. Nelle sue attività, riesce a mettere originalità e creatività. Puoi contattare Senait Mario su: Senait Mario senimar95@yahoo.com
Arte e Fotografia
pittura
Ho indossato
maschere
n.11- 11/ 2015
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Dora Wolf
wolf.24@alice.it
Ho indossato maschere a milioni, milioni di sfaccettature di ciò che sono...ma se guardo bene, oltre il buio, intravvedo la luce che mi torna dal passato e cammino veloce verso il futuro e non mi vergogno di giocare con maschere e nient’altro. Dora Wolf / Dora Wolf Art
Arte e Fotografia
fotografia
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Eleonora Chessa
www.eleonorachessa.com
Il mio rapporto con
Fabrizio Corona
Era l’anno 2005, lavoravo come bartender nel prive della Cult discoteca Hollywood Rithmoteque di Milano, dove celebrity internazionali sono di casa. Ho avuto il piacere di conoscere personalmente numerosissime celebrità, servivo cocktail a Brus Willis, Val Kilmer, Ronaldo, Vieri, Eros Ramazzotti, Lele Mora e i suoi talent e il mio idolo Michale Jordan, che si è presentato al bancone del bar Fabrizio Corona. Con il suo fare molto persuasivo mi ha chiesto una birra e poi mi ha detto: “Amore passa domani da me in ufficio a fare due chiacchiere, non sapevo che facessi la fotografa, Gabriele Par-
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piglia mi ha parlato di te”. Il giorno dopo ero nell’ufficio di Fabrizio, dove davanti a me ha chiamato il suo step man per la quale lavoravo e gli ha detto che non avrei più lavorato con lui ma bensì con la Coronas, ai tempi agenzia fotografica di Fabrizio che si occupava di produzioni fotografiche, come calendario Maxim, calendario ForMan, Runway, Fashion Show e ovviamente paparazzate. Mai e poi mai potrò dimenticare gli insegnamenti di Fabrizio, al tempo era il migliore agente e giornalista. Ho
avuto il piacere di lavorare a diretto contatto con artisti internazionali come Mikey Rurke e di scattare durante la Milano Fashion Week innumerevoli passerelle e parterre. Fabrizio mi ha dato la possibilità di viaggiare in tutta Italia con jet privato e con autista. Fabrizio nonostante il suo temperamento è sempre stato una persona molto educata nei miei confronti e anzi l’ho ritenuto un amico fino a che ha iniziato a non pagare e come me tanti sono andati via e poi è successo tutto il caso Vallettopoli e devo dire che mi è dispiaciuto molto per tutto quello che ha passato perché alla fine non ha ucciso nessuno e in Italia, purtroppo i delinquenti sono ben altri! Ho interrotto la collaborazione con Fabrizio dopo essere stata licenziata all’Hollywood dove continuavo a lavorare alla sera come extra perché ho dato un informazio-
ne su un notissimo rapper italiano che mi ha anche citata in una sua canzone “ti ammazzo un paparazzo con un ferro da stiro, mi ha detto non posso è impossibile ...non vedo sei invisibile!!” Fabri Fibra. Ora ci rido sopra ma al tempo ero stata malissimo! Ad ogni modo lavorare con FC è stata un esperienza che mi ha formato e aperto molte porte ma allo stesso tempo chiuse altrettante. L’esperienza più terrificante l’ho avuta a Sanremo! Finita in ospedale per collasso da stress! Il direttore dell’agenzia con la quale collaboravo mi forzava a mangiare il cibo che decideva o cucinava lui, controllava quante docce facevo e mi proibiva caffè e sigaretta al mattino, tanto che all’ottavo giorno in conferenza stampa sono collassata e al ritorno a Milano ho chiuso con quell’agenzia che poi alla fine dopo ha pure fallito.
Arte e Fotografia
l’occhio di lisa
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Lisa Bernardini
info@lisabernardini.com www.lisabernardini.it
con l’avvicinamento del satellite spedito verso la superficie di Plutone e la scoperta di un cuore, ritratto sul Pianeta più lontano, nel versante rivolto alla Terra. Una storia fantastica, vera, che unisce scienza e coscienza, realtà e sogno, immaginazione e fantasia, amore e libertà. I personaggi sono archetipi, a volte prototipi: il Drago, la Regina, il Corsaro, il Vecchio Saggio, Eros, Psiche, l’Eroe, ecc. L’autore ha definito il suo libro come uno scritto corsaro, in omaggio a Pasolini. Ad ospitare l’opera letteraria per 21 settimane consecutive è il sito fattidicultura.net A dare visibilità all’esperimento contribuiscono anche Facebook e Twitter con pagine, profili, cinguettii e bacheche che partecipano liberamente alla costruzione del progetto.
In che mondo viviamo
Pier Paolo Segneri affidata la sua opera letteraria ai navigatori di internet e ai lettori della rete ha incontrato al Teatro Arciliuto di Roma i suoi lettori Una serata all’insegna della passione per la lettura. Così potremmo definire l’appuntamento di presentazione del romanzo “In che mondo viviamo” di Pier Paolo Segneri presso il Teatro Arciliuto di Roma (Vicolo di Monte Vecchio n° 5, - traversa di Via de’ Coronari) che si è svolta recentemente e ha saputo oltrepassare quella soglia che, negli eventi live, è solita impedire al pathos di arrivare a trasmettere l’emozione del sentire. La stessa emozione che si mostra capace di trasformare un momento pieno zeppo di paro-
le in un affresco di immagini colorate e positive. Tutto ciò è stato possibile grazie all’intuizione di Pier Paolo Segneri che lo scorso 20 luglio ha deciso di affidare alla cura della rete il suo primo esperimento letterario. Un esperimento come siamo abituati ad attendere da Pier Paolo Segneri, 42 anni, frusinate, scrittore e regista, giornalista pubblicista e professore di Lettere a Roma in quanto nasce da presupposti importanti. “In che mondo viviamo” è la storia fantastica dell’avventura umana, dal Big Bang fino al 2015,
L’opera letteraria nel corso della serata è stata accompagnata da una mostra di bozzetti artistici realizzati dagli studenti della classe 5° sez. E del Liceo Artistico “Via di Ripetta” (Roma) nell’anno in corso. La presentazione del libro è stata una opportunità per l’autore che ha voluto così incontrare gli studenti dei passati anni scolastici e che, in questa circostanza, si sono ritrovati di nuovo accanto al loro professore di lettere. Ancora una volta riuniti per essere in sinergia creativa. Per informazioni: fattidicultura.net Fatti di Cultura fattidicultura fattidicultura occhiodellarte@gmail.com
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Scienze e Benessere
bellezza
EPILAZIONE LASER
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Salone di Bellezza e Benessere Belli Come il Sole
Il laser a diodo Il laser a diodo ci permette di andare ad agire su quelle zone particolarmente ricche di peli con una azione sicura che garantisce risultati impareggiabili. Vi permetterà di liberarvi dei peli superflui, affidandovi nelle mani di un esperto che utilizzerà una tecnica certificata scientificamente. Il laser a diodo può agire in tutte le zone ricoperte da peli. È efficace sia per chi si trovi ad affrontare un’alta concentrazione di bulbi piliferi in una zona, sia per chi vorrebbe invece rimuovere quei pochi peli che rendono una zona brutta da vedersi e da accarezzare. È possibile offrire sedute personalizzate per tipologia di cute e di pelo. La luce pulsata ha come obiettivo la melanina che è presente anche sulla cute. Il tempo di ricrescita varia dai 21 ai 30 giorni. Il laser a diodo, non essendo aggressivo sulla melanina, permette di trattare con successo anche fototipi più scuri senza rischi. Il tempo di ricrescita varia dai 45 ai 60 giorni. Sono tecniche testate, che se vengono messe in opera da personale specializzato non ci sono danni sulla cute. Il trattamento non è doloroso e non crea in genere problemi di alcun tipo. L’unica sensazione che avvertirete è quella di un leggero riscal-
damento della vostra cute che molti trovano piacevole. Una seduta dura pochi minuti. Tra una seduta e l’altra possono passare 60-90 giorni, a seconda della zona. In genere difficilmente si hanno meno di cinque sedute. Gli specialisti in Italia che si affidano a questa tecnologia sono tanti e non per cavalcare una moda. Gli studi scientifici parlano di una rimozione dell’80% nell’area trattata per i primi 6 mesi, che arriva a picchi del 90% per il primo anno, per poi tornare a quota 80 – 85% per il secondo anno. Belli Come Il Sole
Scienze e Benessere
make up
100 SFUMATURE DI...
LE TENDENZE MAKE UP E SMALTI
DELL’INVERNO
La stagione fredda è in arrivo, qualcuno ha già effettuato il cambio di stagione, mentre per altri è ancora estate. Comunque la dura realtà è che le vacanze sembrano già un ricordo lontano e il freddo incalza. In questo periodo, nell’estetica, il viso e le mani diventano i protagonisti indiscussi! Come fare per essere sempre in ordine e alla moda? Ecco qualche consiglio.
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Annalisa Battista
info@anaisbenessere.com
Prima di azzardare trucchi vampireschi o nail art da gatto, vi suggerisco di affidarvi a personale qualificato che si prenderà cura sia del vostro viso che delle vostre mani suggerendovi lo stile più adatto. Infatti il primissimo step è quello di eseguire costantemente trattamenti viso specifici, in grado di migliorare l’aspetto della pelle, correggere le imperfezioni brufoli, macchie, rughe e soprattutto rendere efficiente la funzione barriera evitando così eventuali danni causati da freddo e vento. La stessa cosa vale per le mani, prima dell’applicazione di qualsiasi smalto o gel, rivolgetevi ad estetiste serie per effettuare il manicure, indispensabile per la buona riuscita del lavoro. Controllate inoltre che tutti gli strumenti siano sterilizzati! Quest’anno la moda non lascia spazio alle mezze misure i look sono estremi si va da bocche vampiresche, a rossi laccati; da eyeliner grafici
a nudi da bambola. Ma la regola base resta che nessuna donna dovrà sentirsi diversa da ciò che è! Sempre di più il trucco diventa espressione della propria personalità! Lo scopo del make up è quello di inviare un messaggio, è comunicare anche solo con il trucco ciò che siamo e pensiamo. Il macrotrend più sofisticato di stagione è quello di abbinare, in maniera molto ricercata look scuri e chiari. Il viso e gli occhi vengono truccati in maniera naturale mentre il focus è tutto sulle labbra, da viola a bordoux a rossi laccati. Sembrerà strano ma questo trucco sta bene proprio a tutte... quindi via libera ai rossetti dai colori delle bacche che siano velluto o laccati c’è spazio per tutti! Un altro trend è una rivisitazione degli anni sessanta riadattati ad una donna contemporanea e cosmopolita! Qui possiamo osare palpebre color block, grafismi felini. Per un trucco che viaggia tra bon ton e punk. I colori sono saturi e opachi; di grande tendenza il blu cobalto, kaki, verde bosco, prugna e il viola! Per uno stile che non passa inosservato! Un altro mood è il “trucco del giorno dopo” fatto a regola d’arte. Le sopracciglia qui sono molto presenti, gli occhi sono il focus, con grigi sfumati,
glossati e sbavati...il kajal è sbavato, come dopo aver pianto; per una piena reinterpretazione degli anni novanta. Ultimo stile è il nudo in linea con gli anni 70. Qui avviene l’esaltazione dell’incarnato, perfetto e luminoso arrossito ad opera d’arte, come una vacanza fuori stagione. L’effetto finale è quello di una pelle sana e fresca, libera il più possibile dal prodotto! Discorso per gli smalti; la manicure è vivace, eclettica, semplice ma d’effetto! Il nero resta uno dei colori più utilizzato, ma non è più il protagonista indiscusso della stagione autunno inverno. Quest’anno si reinventa cedendo il passo a soluzioni alternative rispetto alla classica su tutta l’unghia. Accanto al nero si impone il grigio in tutte le sue sfumature. Resiste il nude, per mani eleganti e curate e soprattutto perfette per ogni occasione, da mattina a sera. Non mancano poi le nuance che richiamano i colori dell’autunno, dai rossi ai bordoux ai viola. Il vero outsider di stagione è però il blu, che spicca in tutte le sfilate e regala sfumature intense, opache, elettriche e brillanti. E per la sera ancora tanto oro e argento! E dopo questo pronte ad uscire più belle che mai! Buona serata.
Scienze e Benessere
terapie
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Marco Visconti
marcovisconti2002@gmail.com
DOLORE SPALLA DESTRA Il dolore alla spalla destra è un evento molto comune ma fare auto-diagnosi è un errore fin troppo diffuso. Infatti dietro a questo tipo di afflizione può nascondersi una malattia potenzialmente grave per la vita e solo un medico può adeguatamente intervenire. Il dolore è un messaggero del corpo che ci segnala un potenziale problema che merita la nostra attenzione, in alcune zone corporee esso è fortemente significativo e sottovalutarlo, rimandando accertamenti e cure adeguate, può purtroppo rivelarsi fatale. In particolare, il dolore alla spalla può essere causato da una serie di processi che vanno da quelli benigni non preoccupanti a quelli di natura maligna che invece possono portare al pericolo di vita.
Una varietà di malattie può provocare dolore alla spalla destra. Vediamone alcune: –– Cistifellea. La colecisti si trova sotto il fegato nella parte superiore destra dell’addome. Serve per digerire i grassi alimentari. Le donne oltre i 40 anni di età e le persone obese possono essere soggette a calcoli biliari e successivi attacchi di cistifellea dolorosi. Il dolore è intenso e in genere si verifica dopo aver mangiato un pasto di grassi o fritti. Il raggio doloroso di questi attacchi può irradiarsi alla spalla destra. –– Attacco di cuore. Il dolore alla spalla destra può anche essere legato ad un infarto perchè l’attacco di cuore è causato da ostruzione dei vasi sanguigni che irrorano il cuore. Il dolore può irradiarsi ad una varietà di posizioni, tra cui la
Marco Visconti
spalla destra, esso può essere sentito nel collo, mandibola o alla spalla sinistra. Una tensione o il dolore può irradiarsi alla spalla o alla schiena e può significare che il grande vaso sanguigno che esce dal cuore (aorta) si è lacerato. Entrambi questi problemi possono portare pericolo di vita e richiedono immediatamente il pronto soccorso. Chiamare il 118 immediatamente. –– Malattie del fegato. Dolore alla spalla destra e fegato sono correlati perchè un’infiammazione, un’infezione o danni al fegato possono produrre dolore dietro la spalla destra. Le infezioni batteriche possono produrre sacche del pus nel fegato ciò si traduce in dolore, febbre e spesso una sensazione generale di malattia. Anche il tumore del fegato può essere coinvolto in questo tipo di sofferenza poiché esso può diffondersi in altre zone del corpo e, conseguentemente, portare dolore alla spalla destra. –– Artrite. L’artrite è una normale conseguenza dell‘età. I tessuti del nostro corpo si deteriorano e usurano nel tempo fino a portare dolore e perdita della funzione. L’artrite può causare un dolore lancinante anteriormente alla spalla.
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–– Postura. La nostra biomeccanica svolge un ruolo importante nel dolore alla spalla, per esempio lo stare seduti davanti a un computer con le spalle in avanti può provocare spasmo muscolare e, di conseguenza, dolore. Anche cambiamenti cronici del tono muscolare e della colonna vertebrale possono giocare un ruolo importante nel dolore alla spalla, infatti essi spesso causano lo schiacciamento di alcuni nervi e, conseguentemente, dolore che viene spesso riportato come lancinante e acuto con intorpidimento o perdita di forza del braccio. Garantire la corretta ergonomia al lavoro attraverso l’impostazione di computer, scrivanie e sedie alla giusta altezza è molto importante, così come lo è cambiare spesso posizione e concedersi, periodicamente, sedute di stretching e allungamento. Ma come combattere il dolore alla spalla laddove non siano presenti situazioni cliniche più gravi? Anzitutto è importante dormire bene e comodi, quindi porre una particolare attenzione alla scelta del materasso, la posizione migliore è quella supina mentre la peggiore è quella a pancia sotto. Dormire sul fianco tuttavia non è completamente sbagliato perchè la colonna non viene sovracaricata ma è soprattutto importante modificare la gestione errata nelle attività di vita quotidiana, come parlare molto tempo al cellulare bloccandolo tra l’orecchio e la spalla, portare pesanti buste solo da un solo lato o non rispettare principi di ergonomia in ambito professionale. Una visita dal medico e affidarsi a cure fisioterapiche è fondamentale se, assieme al dolore, si nota la presenza di rossore, calore o gonfiore o se si è stati vittime di qualche rovinosa caduta che in qualche modo ha coinvolto la spalla. Marco Visconti
Scienze e Benessere
psicologia
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Felice Stati
f.stati@tiscali.it
vita. Ed è proprio quella carenza affettiva che da adulti si cerca di colmare e compensare con atteggiamenti iperprotettivi e controllanti nei confronti del partner.
Dipendere affettivamente …da chi? Tutti siamo dipendenti affettivamente. Alcune persone cronicizzano questo comportamento. Si tratta di bambini che non sono cresciuti in un contesto di amore incondizionato. Che hanno da subito sentito di non essere amati, oppure amati a sufficienza o nella modalità giusta. Si tratta di gravidanza non desiderate, di bambini non voluti, oppure nati in un momento difficile della vita familiare, di coppia o della madre.
Di bambini nati dopo un fratellino morto, oppure nati non del sesso che i genitori anelavano. Nella maggior parte dei casi sono stati dei bambini che sono dovuti crescere troppo in fretta e hanno dovuto prendersi cura dei propri genitori, imparando così che l’unico modo per ottenere amore è quello di sacrificarsi per l’altro. Che hanno alle spalle genitori inadeguati o problematici, depressi o insoddisfatti della loro
In altri casi una famiglia alle spalle rigida, severa, oppure con scarse capacità di manifestare l’affetto e di comunicare a livello emotivo. Possono essere famiglie in cui gli aspetti materiali e pratici vengono preferiti a quelli relazionali. La persona che cresce in questi contesti disturbati non sviluppa una maturità affettiva, è incapace di riconoscere i propri sentimenti e quelli altrui, pertanto non è in grado di relazionarsi in maniera sana. Alcuni autori hanno riscontrato una certa correlazione tra dipendenza affettiva e disturbo post traumatico da stress: dagli abusi ai maltrattamenti nei casi più gravi, alla separazione, crisi, tradimento nella coppia genitoriale, oppure a genitori che si assentavano molto per motivi di lavoro o di salute, fino al caso estremo della morte. Da un punto di vista inconscio o fantasmatico, può capitare che i bambini si attribuiscono la responsabilità di tali eventi e pertanto si ritengono indegni d’amore e come pena per la loro colpa si costringono a riparare affettivamente sacrificandosi per l’altro.
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Scienze e Benessere
biologia
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Tiziana Vespertilli
3477208617 studiosigen@virgilio.it
CIò CHE MANGIAMO E BEVIAMO PUò INFLUENZARE
L’ATTIVITà DI UN FARMACO
Un farmaco ideale dovrebbe essere estremamente specifico nei suoi effetti, avere lo stesso effetto su tutti i pazienti, non essere influenzato dal cibo, dalle bevande e da altri farmaci assunti contemporaneamente, essere totalmente non tossico qualsiasi dosaggio venga utilizzato e necessitare di una sola dose per avere un effetto curativo risolutivo. Questo farmaco ideale non esiste! Una interazione farmacologica è una situazione in cui una sostanza influisce sull’attività di un farmaco aumentandone o diminuendone gli effetti o in generale producendo un effetto diverso da quello previsto; il farmaco può risentire di una interazione farmaco-farmaco, farmacoalimento, farmaco-malattia. Molti ritengono che tutto ciò che è naturale, come le erbe e gli alimenti, è sicuro, ma ciò non è corretto. Sia le erbe che gli alimenti possono interagire con i farmaci con il rischio di sviluppare reazioni collaterali, anche gravi. Un’interazione tra un farmaco ed un alimento può:
1. impedire al farmaco di agire come dovrebbe 2. peggiorare gli effetti collaterali di un farmaco 3. causare nuovi effetti collaterali I cibi solidi interagiscono con i farmaci assunti e i liquidi in generale accelerano il passaggio attraverso lo stomaco riducendo l’intervallo di tempo tra l’assunzione del farmaco e la comparsa dei suoi effetti. Che l’alcol possa alterare la funzionalità di alcuni farmaci non meraviglia ma che il succo di pompelmo, il latte, lo yogurt, le bibite, gli infusi e le tisane possano interferire con alcuni farmaci e produrre effetti dannosi sicuramente sorprenderà molti. L’interazione tra farmaci e succo di pompelmo ad esempio è una interazione farmaco specifica (vale per alcuni farmaci) ed è importante sottolineare che anche un singolo bicchiere di succo di pompelmo di 250 ml può incrementare di 2-3
volte la biodisponibilità di un farmaco, aumentandone gli effetti terapeutici o tossici. Alcuni studi hanno indicato il pompelmo come alimento funzionale alla perdita di peso e al trattamento della sindrome metabolica; ne è nata una “dieta al pompelmo” ampiamente pubblicizzata sui media. Sono note, inoltre, alcune proprietà benefiche del pompelmo come l’azione antiossidante e anticancerogena grazie al flavonoide in esso presente la ninirgina, la sua utilità per l’insufficienza cardiaca, grazie all’alta concentrazione di potassio, e per l’ipertensione, grazie al suo blando effetto diuretico. Di conseguenza il consumo giornaliero da parte delle persone che mettono in pratica questi suggerimenti dietetici risulta, oggi, fortemente aumentato. Si è visto che i maggiori consumatori di succo di pompelmo sono soggetti dai 45 anni in poi. Poiché questa fascia di popolazione consuma anche più farmaci, l’interazione tra succo di pompelmo e farmaci è molto frequente. Inoltre i pazienti anziani con più di 70 anni, vista la ridotta capacità di compensare le eccessive concentrazioni dei farmaci, risultano particolarmente vulnerabili. Visti i principali effetti clinici dell’interazione tra farmaco e succo di pompelmo che vanno da mialgie, miopatie, nefrotossicità e rischio di morte improvvisa, è necessario non abbassare mai il livello di guardia e il fatto che la contemporanea assunzione di sostanze che potrebbero interagire tra di loro non abbia in precedenza provocato eventi avversi non deve far pensare che ciò non si verificherà mai. Anche l’elevato contenuto di calcio, presente nel latte e i suoi derivati, costituisce la base per potenziali interazioni con i farmaci e ciò è molto importante visto che il calcio è un elemento essenziale per il nostro organismo, che deve essere assunto quotidianamente attraverso la dieta perché svolge importanti compiti come la for-
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mazione ed il mantenimento di ossa e denti, interviene nella regolazione del battito cardiaco, nella contrazione muscolare, nella conduzione nervosa e nella coagulazione del sangue. Sono note anche interazioni tra farmaci e prodotti erboristici utilizzati nella produzione di infusi e tisane, quindi si può concludere affermando che nessun alimento o bevanda va assunto per le sue benefiche proprietà, se si prendono dei farmaci, per quanto sano, naturale, possa essere niente è completamente privo di controindicazioni. Tiziana Vespertilli
Scienze e Benessere
prevenzione I TRATTAMENTI DI IGIENE E LA PARODONTOLOGIA
La parodontologia si occupa dei tessuti di supporto del dente, ossia gengiva, legamento parodontale, osso alveolare e cemento radicolare. Le malattie dei tessuti di supporto del dente (ossia, gengiviti e parodontiti) sono estremamente diffuse e sono provocate dalla presenza del tartaro e della placca batterica. Spessissimo questo dipende da scorrette abitudini di igiene orale quotidiana e dalla mancanza di un programma di richiami professionali per eseguire l’igiene in studio, come si accennava lo scorso mese. La placca si associa a fattori predisponenti come la familiarità, il fumo, il diabete, l’assunzione di alcuni farmaci, la presenza di ricostruzioni o di protesi fisse con margini di chiusura imprecisi, la mancanza dei denti. Placca e fattori predisponenti danno origine a loro volta a reazioni infiammatorie con cui l’organismo intende difendersi, ma che sono capaci di causare gravi danni. Quindi l’insieme di questi elementi (placca, fattori predisponenti e reazione dell’organismo) porta all’aggressione e alla distruzione dei tessuti gengivali superficiali e poi dei tessuti parodontali profondi. Finché la reazione si limita ai tessuti superficiali, ossia alla gen-
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Claudia Conti
claudiaconti@virgilio.it
Sondaggio in dente sano
La grande diffusione delle parodontiti è principalmente dovuta al fatto che i processi distruttivi avvengono senza che il paziente avverta dolore acuto, nonostante il fatto che il danno creato dalla malattia determina, in ultima analisi, la perdita di denti sani, che cadono per un progressivo ma inesorabile riassorbimento dell’osso che sostiene le loro radici. Dai tessuti superficiali la malattia si diffonde all’osso, determinandone il riassorbimento; simultaneamente si verifica lo scollamento della gengiva dal dente e si forma quindi un “interstizio” tra dente e gengiva. Questo “interstizio” si chiama “tasca”. E’ proprio nel fondo di questa “tasca” che si annidano le specie batteriche più aggressive e che si producono le reazioni infiammatorie più dannose. giva, con l’opportuna terapia si può contare sulla totale reversibilità dell’infiammazione. Quando dalle gengive l’infezione/infiammazione viene trasmessa all’osso il grado di reversibilità, ossia di guarigione completa, non è più assicurato.
Influenza sulla salute generale E’ necessario che i pazienti sappiano che la malattia parodontale non è circoscritta ai denti ed al loro apparato di sostegno: l’infezione parodontale, come fonte di batteriemia continua, rappresenta anche uno dei fattori di
Sondaggio in dente affetto
rischio in molte patologie sistemiche. N.B. “Batteriemia”: immissione di batteri patogeni nel circolo sanguigno La Diagnosi Di Malattia Parodontale Dal momento che non dà sintomi, la semplice visita clinica non basta a diagnosticare l’esistenza e la gravità della malattia e la sua precisa diffusione nei vari siti dentali. Quindi è necessario: • svolgere un full radiografico endorale, ossia una serie di piccole radiografie che documentino la situazione di ogni dente (eventuale riassorbimento dell’osso alveolare, presenza di fattori iatrogeni favorenti); • svolgere un sondaggio su tutti gli elementi presenti con l’apposito strumento (per valutare l’esatta profondità delle tasche, la presenza di sanguinamento, l’eventuale fuoriuscita di pus). Claudia Conti
Cultura e Curiosità
diritto
Cmag > Novembre 2015 > Cultura e Curiosità n.11- 11/ 2015
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Roberto Pasquali Avvocato
Il processo civile è
rigorosamente telematico
La durata eccessiva dei processi civili in Italia, è un problema davvero drammatico, così drammatico che oltre a non assicurare al pieno la giustizia al cittadino, ha spinto la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a condannare lo Stato Italiano, in moltissimi casi, a corrispondere corposi risarcimenti per violazione della ragionevole durata del processo, e ha frenato,
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nel contempo, molti investimenti nel nostro Paese da parte di soggetti stranieri. Un problema cui si è cercato di porre rimedio, con la digitalizzazione del procedimento: da qui l’introduzione del c.d. processo civile telematico, abbreviato con l’acronimo PCT. Il processo telematico non è un nuovo modello di processo, ma solo un sistema di gestione,
attraverso strumenti informatici e telematici del passaggio degli atti, quali citazioni, istanze, documenti ecc, tra i soggetti che operano nel processo, cioè tra avvocati, personale degli Uffici giudiziari e magistrati. Gli atti da produrre in giudizio, devono essere “file” elettronici e devono essere trasmessi telematicamente. Niente più carta e niente più code davanti alle cancellerie per depositare gli atti: l’avvocato telematico, da studio invia tutto con un click, via internet. Un sistema sicuramente moderno ed innovativo, che però comporta a sua volta, alcuni problemi. Intanto ha obbligato i professionisti della giustizia civile a dotarsi di alcuni strumenti informatici. Sono infatti necessari, oltre all’indirizzo di posta elettronica certificata necessaria per le comunicazioni tra avvocati e cancellerie, anche la c.d. firma digitale, perché tutti i documenti scambiati tra l’autorità giudiziaria e gli avvocati devono essere firmati digitalmente per garantire la “paternità” dell’atto. Infine è necessario disporre di un c.d. redattore atti, un programma particolare che aiuta gli avvocati nella stesura e nell’invio dei documenti e degli allegati.
Poi grande e diffuso problema generato dal nuovo sistema è l’ansia per l’avvocato, per il fatto di non ricevere spesso, in tempi ragionevoli la ricevuta finale attestante l’esito positivo del deposito dell’atto, proveniente dalla cancelleria del tribunale, dopo i necessari controlli. Senza contare i problemi per i giudici che se verosimilmente andranno veloci nelle cause con poche carte, incontreranno sicuramente grossi problemi nelle cause più complesse e più corpose, dovendosi affidare alla consultazione e alla lettura degli atti tramite computer. Ormai, essere telematici non è più una scelta. Questo sistema se ben usato e ben gestito, è sicuramente in grado di velocizzare i tempi della giustizia e di abbattere i costi della stessa, consentendo agli avvocati e a tutti gli altri operatori di giustizia, di lavorare con maggiore comodità e scongiurerà il pericolo che qualche fascicolo possa andare fuori posto o magari smarrirsi. Hacker permettendo, naturalmente. Roberto Pasquali
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libri
Il primato del
lupo alpha
di Felice Stati
“Achille Morgani e il caso del killer K”
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Enrico Di Fabio e Gianluca Riggi enricodifabio@gmail.com gianluca.riggi70@gmail.com
le identità intercambiabili Il primato del lupo alpha è un romanzo di identità intercambiabili. Inizialmente sembra esserci una chiara distinzione tra il lato positivo e sano della società che si scontra con un mondo malato e malvagio, in cui tutto appare tagliato nettamente, come la stessa scrittura. Da una parte i “buoni” teneri e affettuosi, detentori di sane e salvifiche azioni, dall’altra i “cattivi” malsani e perversi umani, che si sciolgono dai piccoli quotidiani malesseri privati fino all’intero sistema mondo, fotografandolo così movimentato da insicurezze, rancori, sensi di colpa, gelosie ed ossessioni, fino ad un più ampio disprezzo della vita. I personaggi stampano stralci di ricordi lontani, ci inviano tracce di decodificazione della loro crescita psichica, ci offrono attraverso i racconti quello che erano, quello che sono diventati, quello che vorrebbero essere, le loro vite. Così i protagonisti “buoni e sicuri” si svelano insicuri, insani, altro da quello che mostrano. La sottile linea che c’è tra gli uni e gli altri, tra quelli che stanno da una parte e quelli che stanno dall’altra si aggroviglia su se stessa, si stempera e si confonde sfumando in una fitta nebbia, confusione, perdita di identità. Tutto può essere o poteva essere e quello che sembra, quello che è sembrato, quel taglio netto tra retti e malvagi non è reale ma è pura ipocrisia, pura utopia, in un mondo dove quello che appare è tutt’altro. Enrico Di Fabio autore e attore di teatro Il serial killer e lo scrittore Il primato del lupo alpha sembra titolo mutuato dalla moda pervasiva per lupi mannari e vam-
piri d’oltre oceano, ed invece il riferimento è alla terra d’Abruzzo, luogo d’origine della famiglia di Felice Stati (nella foto a destra), luogo un tempo selvaggio e ricco di orsi e di lupi; il racconto ci descrive un mondo essenzialmente borghese dove qualcuno, in questo caso l’assassino, vorrebbe ricreare il rigore e l’ordine di naturale giustizia che regna nel bosco, fra le montagne, dove tutto sembra selvaggio, ma non lo è. Non è mai facile scrivere una prefazione o una recensione per un romanzo scritto da un amico. Ma l’elemento che più colpisce, è stato scoprire la sua perversione omicida, la precisione con cui la descrive, le modalità di uccisione dell’assassino più che il movente, come descrive gli agguati, i nascondigli, l’arma, scoprire che tutto sommato anche in un amico che pensi di conoscere molto bene si può nascondere un serial killer; e al termine dell’ultima pagina, la domanda, legittima, che più m’è ‘ronzata’ nella testa, è stata “ma Felice è più nei suoi alter ego, in cui esplicitamente si auto rappresenta con tutta la propria comunità famigliare, o invece è, e si proietta, nell’assassino, da cui sembra prendere, ed aver preso, le distanze?” Logicamente è una domanda a cui non voglio dare una risposta, perché rispondere ad un quesito simile potrebbe farmi scoprire cose che di Felice preferisco non conoscere. Basti sapere che i protagonisti sono le due facce della stessa medaglia, si sono incontrati in passato e si ritrovano nel presente, l’assassino li accomuna, ed è l’antagonista di entrambi.
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Dirò che vi sono presenti tutti gli stereotipi del giallo moderno, la scrittura di Felice è rapida ed efficace, poche volte si abbandona all’oblio di un aggettivo, non si compiace, mai, di come scrive, semmai di quello che scrive, della struttura estremamente definita, delle riflessioni improvvise. Come opera prima, ha scelto di cimentarsi in un’opera di genere, il giallo, e scrivere un racconto di genere non è mai facile, perché bisogna rispettarne le regole, bisogna saper alternare gli stereotipi della tradizione con elementi originali della propria fantasia, e sembra riuscirci con una certa facilità. Gianluca Riggi autore e attore di teatro Per acquistare la nuova edizione riveduta e corretta del libro (280 pagine - 20€), visitate il sito: www.ilmiolibro.it
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storia
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Ruben Fais
rubenfais@alice.it
Un italiano alla corte del re del Siam
Nel lontano 1874, Stefano Cardu (1849-1933), un giovane capitano di lungo corso, nato a Cagliari da una famiglia di artigiani, approda, in circostanze poco note, nella città di Bangkok, la capitale dell’antico Siam, l’odierna Thailandia. Con coraggio e intraprendenza decide di fermarsi in quella esotica e affascinate città. Grazie alle conoscenze di disegno tecnico, apprese forse nella falegnameria di famiglia
o presso l’istituto Nautico, dove studiò, trova lavoro presso un costruttore edile inglese, riuscendo successivamente a mettersi in proprio. In quel periodo il Siam, governato da Rāma V (1868-1910), è un paese fiorente che vive profonde e innovative trasformazioni economiche e sociali. Bangkok si presenta come un grande cantiere edilizio e Stefano Cardu realizza con successo costruzioni in teak, strade e ponti,
parte dell’ufficio postale della città, il nuovo collegio militare e alcuni palazzi per i principi della corte. Il suo impegno nel lavoro e le sue brillanti qualità umane, gli consentono di accumulare notevoli guadagni, come attesta anche Augusto Torlonia, che lo conobbe in Siam nel 1887, e una posizione sociale di notevole rilievo, come suggerisce una lettera autografa del re indirizzata al celebre ambasciatore inglese Thomas Knox, che Cardu conservava tra i suoi documenti. Grazie alla sua disponibilità economica, il Cardu raccoglie con enorme passione una cospicua collezione di pregevoli oggetti d’arte non solo indocinesi, ma provenienti da tutta l’Asia, alcuni dei quali donati da uno dei fratelli del re, il Principe Chackraphat e dal Ministro degli Esteri. In Siam incontra non solo il successo ma anche la sua adorata moglie Rosa Fusco, insieme alla quale adotta una bimba francese, Luigia Le Bailly d’Inghieu. Nel 1899 circa, dopo una permanenza in Siam di quasi trent’anni, egli ritorna in Europa carico di tesori. Ricchissimo e senza impegni, viaggia tra l’Inghilterra, la Francia e l’Italia, e visita con vivo interesse i numerosi musei di Londra, Parigi e Marsiglia. Decide infine di stabilirsi a Cagliari nel 1900 circa, e alcuni anni dopo, il 22 giugno 1914, egli scrive una lettera al Sindaco di Cagliari Ottone Bacaredda: Già da tempo avevo l’intenzione di donare a questa mia nativa città una modesta collezione di armi, porcellane, bronzi, e avori da me raccolta durante il mio lungo soggiorno in Estremo Oriente. Ed ora che il nuovo Palazzo Comunale è pressoché ultimato, desidererei che questa mia collezione vi venisse collocata, in una piccola sala, a mio ricordo. Viene cosi allestita una sala del rinnovato Palazzo Civico, per ospitare il Museo Siamese, la prima collezione comunale cagliaritana
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Stefano Cardu con la moglie Rosa e la piccola Luigia
esposta al pubblico. Per la sua eccezionale munificenza Cardu viene insignito della croce di Cavaliere da Vittorio Emanuele III, al quale personalmente aveva illustrato le sue preziose monete orientali. Tuttavia la fortuna e la ricchezza del Cardu presto svaniscono. Egli vende la tenuta agricola acquistata anni prima e intraprende una fallimentare attività commerciale legata alle automobili. Ormai lontani i giorni favolosi alla corte del re del Siam e il suo romantico viaggiare per l’Europa, egli abbandona la città di Cagliari e si trasferisce a Roma, dove oggi riposa, accanto a sua moglie, nel cimitero monumentale del Verano. A perenne ricordo della straordinaria esperienza di Stefano Cardu resta la sua mirabile collezione d’arte, donata generosamente cento anni fa, e oggi visibile nel Museo Siamese cagliaritano a lui dedicato.
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Storia
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Carlo Eugenio Morganti Storico e Medico
SAN GIOVANNI APOSTOLO E LA VIA LATINA San Giovanni, il discepolo che Gesù amava, dopo la caduta di Gerusalemme andò ad Efeso ed ivi dimorò trent’anni, governando la Cristianità dell’Asia Minore. Nell’anno 95 compose il Quarto Vangelo. Clemente Alessandrino scrisse che mentre gli altri Evangelisti avevano descritto gli aspetti esteriori della vita di Gesù Cristo, Giovanni, ispirato dallo Spirito di Dio, compose il Vangelo Spirituale. Anche Giovanni partecipò alla grande tribolazione della Chiesa. Racconta Tertulliano nell’opera “De Praescriptione” che durante la persecuzione scatenata contro i cristiani dall’Imperatore Domiziano San Giovanni fu catturato, condotto a Roma ed immerso in una caldaia d’olio bollente.
Ne uscì illeso ed allora fu esiliato nell’Isola di Patmos ove scrisse il libro dell’”Apocalisse”. Dopo la persecuzione tornò ad Efeso ove morì all’inizio del II Secolo. Presso la Porta Latina, lungo la Via Latina, Papa Gelasio I (492-496) costruì una basilica, riedificata da Papa Adriano I nel 772, detta “San Giovanni a Porta Latina”, perché proprio qui San Giovanni subì la prova dell’olio bollente. Al Decimo miglio della Via Latina sorgeranno in seguito le Catacombe di Ciampino, a confermare la prodigiosa diffusione del Cristianesimo in questo territorio grazie alla testimonianza prima di San Pietro e poi di San Giovanni.
poesia CANZONI VISSUTE 2 Il poema è stato interamente realizzato con i titoli di alcune delle nostre canzoni italiane. Prima di partire per un lungo viaggio, ti lascerò… tra le cose che non hai, lontano dal tuo sole...senza luce, dove resto solo io...io vagabondo! Il buio ha i tuoi occhi, occhi neri, perché mi hai fatto innamorare? Volando, tra nuvole e lenzuola, non si può morire dentro: io no! Vado via, i giorni dell’abbandono, con il tuo nome...dentro i miei vuoti. Un’altra cosa che ho perso, eccomi... cose della vita: come ti amavo ieri! Vivere una favola, non è mai un’errore, rinascerò, cercando di te, donna… comunque bella, ho bisogno di te, disperato bisogno d’amore..eccomi! Quanto tempo e ancora, per dimenticare, ci vorrebbe il mare, alta marea..un nuovo amore, un’altra donna, una lunga storia d’amore. Cercando di te, fino alla fine del mondo, e poi…in un giorno qualunque: eccoti. Lady Laura...le tue mani su di me, volami nel cuore, il tempo di impazzire, finalmente tu, emozioni: io sono vivo! Il vento caldo dell’estate, la tua bellezza, una vita viva, futura, stai con me, per sempre! Piccolo grande amore...nascerò con te. Nara Fend
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Cultura e Curiosità
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Nara Fend
narafend@alice.it
Cultura e Curiosità
poesia
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Vittorio Rombolà
www.vittoriorombola.it
le baio(C)²ate der “poeta der baiocco” … quanno ner bicchiere mi’ nonno me mischiava l’acqua cor vino nun ero grosso, no, ero piccolino!!! … ma me sentivo grande, importante, quasi ‘n presidente!!! … a di’ er vero manco me piaceva… era amaro e, sulla lingua, pizzicava ‘n pochetto… ahó, ma mica lo potevo di’ a caro nonnetto!!! … sarei tornato a esse regazzino pe’ nun avé assaggiato quer profumato goccetto de vino!!! edita, di Vittorio Rombolà nello specifico “er poeta der baiocco” autore, scrittore, poeta e paroliere www.vittoriorombola.it
Vittorio Rombolà
Uomo e Natura
viaggi
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Silvio Orlacchio
silviosunrise@yahoo.it
California
La California mi ha adottato, ormai la considero la mia seconda casa. Ci torno spesso,ogni volta che posso. Da nord a sud, da est ad ovest… sempre diversa, emozionante inebriante. Ho un ricordo da bambino,io, come molti della mia generazione, cresciuti con le varie serie televisive provenienti da oltreoceano. Guardavo la TV, e mi vedevo proiettato in quegli enormi spazi, nei suoi deserti infiniti, lungo le mitiche strade a bordo delle varie muscle car, cavalcando le enormi ed impetuose onde su tavole da surf poi riposte, a fine della giornata nel cassone di imponenti Pick up dalle cilindrate improbabili. Credo che questo immaginario, abbia fortemente influenzato il mio futuro, al punto tale da trasformare una passione in professione. E così, il viaggio, nelle sue mille forme e sfumature, è divenuto l’elemento portante della mia vita, insieme alla mia famiglia.
La prima volta atterrai a Los Angeles,dopo una lunghissima file per le pratiche doganali noleggiai una Jeep e fu subito amore infinito. Una conferma di quello che avevo sempre sognato. Ed il legame divenne indistruttibile. Questa estate la porta dio ingresso è stata San Francisco, una delle più belle e caratteristiche città del mondo. I suoi saliscendi e la sua architettura vittoriana fanno da cornice ad una popolazione tra le più allegre e stravaganti dell’intera nazione. Ci resto qualche giorno,perdendomi piacevolmente in Chinatown (la più bella che abbia mai visto), passando per North Beach (che a dispetto del nome nulla ha a che fare con il mare e le spiagge) , sorseggiando un espresso al caffè Trieste, alla stregua dei poeti della beat generation che proprio qui usavano incontrarsi. Una passeggiata adHasburyHaigh mi catapulta d’improvviso agli anni 70, tra vecchi hippie
che, noncuranti dei passanti, continuano a vivere l’era dell’acquario. Negozi e ristoranti sono a tema, ovviamente. La maestosità del Golden Gate è sempre presente e condiziona magnificamente il panorama della città. Stranamente e fortunatamente, riesco questa volta ad ammirarlo in tutto il suo splendore sotto un sole splendente ed in totale assenza della nebbia, costante presenza in questo periodo dell’anno. Mi diverto a percorrere i su e giù di Nob Hill,prima di prendere la PCH 1 direzione sud. La Pacific CoastHighway è una sorta di autostrada che costeggia la California, scorrendo lungo il Pacifico fino ad esaurirsi a Dana Point, nell’Orange County. Scenica e scenografica, regala tra i più bei panorami immaginabili. Probabilmente il nome non dirà niente ai più, ma in effetti è conosciuta da tutti. Non si contano film e serie televisive che hanno girato almeno una scena lungo questa strada. Monterey con le sue attrazioni è la prima tappa, qui nella stagione giusta si avvistano le balene durante la loro migrazione, oltre ad essere una pittoresca località balneare, ed ospitare un acquario degno di nota. La vicina Carmel, aristocratica e snob, ospita gallerie d’arte e ville faraoniche a picco sul mare. La 17 mile drive è un tratto di strada privata (necessario pagare un pedaggio per transitarvi) lunga appunto 17 miglia che unisce le due località. Chiunque vi ci passi desidererà trasferirsi lì!!! Nulla da aggiungere. Pernotto in zona, alberghi carini, ma molto costosi. Il giorno dopo, la tratta più bella, il Big Sur, la natura nella sua massima espressione, una esperienza che ciascuno dovrebbe vivere almeno un volta. Strade panoramiche a picco sull’oceano, spiagge, onde, riserve naturali, un
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luogo incantato disseminato da sobri ed elaganticottage. Questa volta i tempi sono molto più rilassati, riesco a godermi ogni singola curva, metro dopo metro, fermandomi spesso. Scorgo un grazioso ristorante e pranzo sulla sua terrazza, sotto un bel sole di fine agosto. Decido di fermarmi in zona per la notte. Hangloose from Cali!!!
Uomo e Natura
progetti
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Gianluca Vicini
vicini.designer@gmail.com
Momely: il punto di partenza per
la creazione della memoria storica Presentata alla Maker Faire l’app che ripensa il concetto di ricordo Tra i tantissimi progetti innovativi presentati all’edizione europea della Maker Faire 2015, quest’anno ospitata nella città universitaria “La Sapienza” a Roma, spicca senza ombra di dubbio un progetto tanto insolito quanto unico. Momely, questo il nome del progetto, mira a trasformare radicalmente la concezione di
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struttura cimiteriale trasformando le attuali strutture da luoghi prettamente dedicati alla visita e alla preghiera, in giardini del ricordo e della memoria storica. Il progetto ha lo scopo di raccontare e tramandare storie diffondendo cultura e mantenendo memoria degli eventi principali della vita di ogni singolo individuo.
L’App per smartphone, infatti, e il sito web dedicato, abbinati all’utilizzo dei tag nfc, permettono ad ogni utente di raccogliere notizie e scoprire ciò che hanno fatto in vita sia le più autorevoli personalità storiche sia i comuni cittadini unendo tante tipologie di storie, con l’obiettivo di divulgare contenuto e cultura dal basso. “Le principali funzionalità dell’App si articolano attraverso un percorso che mira alla costruzione di una ricerca semantica e trasversale in grado di collegare i contenuti affini delle diverse personalità scomparse.” queste le parole di Gianluca Vicini, Visual and Innovation Designer classe 1990 ideatore del progetto Momely. L’utente tramite Momely può caricare nuovi contenuti e salvare i più interessanti, tramite la sezione “Profilo” e “Preferiti”, e allo stesso tempo può scoprire i dettagli utilizzando tre funzionalità che eseguono tre azioni differenti. “Esplora”, che permette di effettuare una ricerca per nome, “Mappa”, che consente di consultare tutti i memoriali in prossimità al luogo selezionato, ed infine ‘Rileva Memoriale”, che rileva, in presenza di un tag nfc sul luogo della sepoltura, attraverso l’utilizzo di uno smartphone, tutti i contenuti e i percorsi collegati relativi alla persona che si sta visitando. In un’ottica di “Re-Think” dice sempre Gianluca Vicini, “il
progetto Momely, può considerarsi solamente il punto di partenza per la trasformazione e la conservazione della memoria storica. Con questo progetto si vuole dimostrare che nella quasi totalità dei casi non è necessario costruire nuove strutture cimiteriali consumando nuovo terreno e provocando innumerevoli problemi economici, ambientali e gestionali ma che con un nuovo pensiero è possibile costruire dei veri e propri luoghi della memoria e del ricordo integrati con il tessuto urbano circostante, in grado di custodire innumerevoli informazioni di carattere storico, politico e demografico ma soprattutto umano, conservare ciò che le persone hanno fatto, cosa sono state e cosa hanno significato per l’intera comunità. Un nuovo pensiero che permette a chi non c’è più di rimanere ‘in vita’ per qualsiasi generazione futura.” Segui il progetto su: Momely www.momely.it info@momely.it
Uomo e Natura
animali
POVERI GATTI
I gatti ed i cani si contendono, a suon di numeri, il primato delle presenze nelle nostre case. Entrambi sono vicino a noi fin dall’antichità, dapprima per scopi utilitaristici poi sempre più come compagni delle nostre vite. Ma, se del cane si è sempre parlato delle sue qualità che in qualche modo gli hanno spianato
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Nicoletta Cutillo
nicolettaciampino@tiscali.it
la via della convivenza con l’uomo, per il gatto si può parlare di un destino un po’ travagliato. Come tutti sanno il gatto era, nell’antico Egitto, un animale sacro, era infatti convinzione che gli dei si incarnassero in alcuni animali ed il gatto di sesso femminile era appunto considerato l’incarnazione della dea Bastet protettrice della fertilità, della sessualità e delle gioie terrene in genere. In quasi tutte le case veniva allevato un gatto, trattato con tutti gli onori. In tutto l’Egitto sorsero templi dedicati alla dea Bastet ed ogni anno, in particolare nella città di Bubastis, milioni di persone veneravano la dea con canti e danze e quando i gatti morivano venivano mummificati e sepolti all’interno del tempio. Tra il 300 ed il 30 a.C. circa, però, si sviluppò la consuetudine di allevare i gatti in prossimità dei templi per poi mummificarli: i devoti alla dea acquistavano mummie di gatti già confezionate per offrirle nei templi. A causa della richiesta sempre più crescente, sul mercato si trovavano mummie per così dire “economiche” contenenti solo poche ossa di gatto e mummie “di lusso” contenente l’animale intero. Si trattava comunque sempre di gattini di due quattro
mesi di vita, femmine, morti prematuramente e non per cause naturali, mummificati oltretutto in posizione seduta, quindi comprimendone il corpo per occupare il minor spazio possibile. Le bende erano di lino, intrecciate per ottenere motivi geometrici, sulla testa avevano di solito piccoli pezzi tondi cerchiati di nero, gli occhi. Mummie di questo genere si possono vedere anche in Italia presso i Musei Egizi di Parma e di Torino. Triste destino, per i milioni di gatti che hanno avuto la loro vita sacrificata a causa della venerazione che gli Egizi avevano per loro. Sorte non certo migliore è toccata invece in Europa ai milioni di gatti specialmente neri che dall’anno 1000 al 1700 sono stati sterminati perché considerati animali demoniaci. Addi-
rittura un Papa, Gregorio IX, emanò una bolla con la quale autorizzava lo sterminio di tutti i gatti che vennero uccisi nei modi più terribili; scorticati vivi, bruciati, addirittura gettati dai campanili durante le festività religiose. Purtroppo per i nostri amici gatti non c’è da stare troppo allegri nemmeno oggi. A parte le sciocche superstizioni legate al gatto nero, che non vanno al di là di qualche scongiuro, c’è il pericolo reale dei riti satanici i cui seguaci ed adepti, in particolari notti dell’anno come Halloween o l’equinozio di primavera, si riuniscono in luoghi isolati per sacrificare gatti neri, o completamente bianchi. Purtroppo in Italia tale orrore è molto più diffuso di quanto si pensi, perciò “certe sere” teniamoci i gatti in casa, di qualunque colore siano!
animali
n.11- 11/ 2015
Uomo e Natura
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Paolo Ferone
www.mainecoonposeidon.it
Poseidon. Cinque volte campione mondiale
Il gatto Poseidon tra le braccia di Paolo Ferone
Poseidon Maine Coon L’allevamento di Paolo Ferone
Mi presento - Salve, il mio nome è Paolo Ferone e sono il fondatore dell’allevamento Maine Coon Poseidon. Sono entrato in questo campo inizialmente amatorialmente ben 9 anni fa con questi splendidi gatti di razza, conosciuti sotto il nome di Maine Coon. Dopo anni di esperienza con ogni tipo di animale ho deciso di formarmi come allevatore di felini a livello professionale. Photo: Ivan D’Angelo
Il gatto con gli occhi di tre colori diversi. Unico esemplare
Musica
intervista
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
brano che contiene anche lievi contaminazioni etniche, espresse magistralmente dalle chitarre del grande Egidio Maggio.
Talento e un’evidente
Il web aiuta i giovani cantautori? A mio parere aiuta moltissimo. Oggi l’immediatezza dei social, permette di far arrivare la nostra musica in modo universale ed amplificato.
preparazione tecnica per
Sara Galimberti
Secondo te è preferibile appoggiarsi ad una casa discografica? Lo è nel momento in cui c’è un reale supporto all’artista. Il mio, è un progetto indipendente e posso dire con certezza di aver raggiunto dei risultati ottimi senza l’aiuto di una grande major.
Ha scritto e interpretato con successo il suo singolo Danza La cantante Sara Galimberti, ha dimostrato di avere talento e una preparazione tecnica ben evidente, data da un appropriato studio. Ha scritto e interpretato il suo singolo Danza, riscuotendo un notevole successo. Quando sale sul palco la sua grinta e il suo timbro di voce, attirano l’attenzione del pubblico con una certa facilità. Come nasce Danza, il singolo che hai scritto e interpretato? Danza è nata all’improvviso, stavo vivendo un momento molto positivo, pieno di rinnovata consapevolezza e ritrovato entusiasmo verso un nuovo cammino appena cominciato. Strimpellando un po’ la chitarra, tra una nota e l’altra, è arrivata la musica ed il testo. Che messaggio volevi portare alle persone? “Danza” nasce con l’intento di regalare un’ondata di energia positiva a chi la ascolta e anche con l’intento di ricordarci dell’importanza di ascoltare le nostre emozioni. E’ una canzone celebrativa della vita e dell’amore in tutti i suoi colori.
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Il videoclip di Danza è stato diretta da Mario Maellaro? Collaborare con Mario Maellaro è stato bellissimo ed un onore per me. Mario è un grande professionista ed un creativo con molto senso pratico. Riesce a coordinare le riprese in modo chiaro, deciso ma sempre cordiale. Chi ha danzato nel video? Il tocco magico è stato dato dall’immensa bravura e talento espressivo di Alice Bellagamba e Pasquale Di Nuzzo che non hanno solo danzato, ma hanno davvero interpretato magistralmente ogni movimento. Qual è il tuo stile musicale? Il mio stile musicale lo definirei a metà tra il pop ed il rock melodico. C’è stato poi qualche piccolo intervento di elettronica in alcuni brani del progetto, come nel caso di “Chiamami per nome”. Il mio ultimo singolo “Danza” è invece un
Come avviene la promozione di un progetto? E’ necessario comprendere che oltre ad una preparazione tecnica e capacità e talento, oltre alla musica è importante anche tutto il resto. Vuoi essere più chiara? Mi riferisco all’immagine, alla comunicazione diretta con i propri fan e all’utilizzo dei social network. Tutto ciò se parliamo di promozione del proprio progetto, per me rimane fondamentale, indiscutibile e prioritario l’aspetto creativo. Bisogna essere preparati, originali e pronti ad andare avanti nonostante le difficoltà. Attualmente in cosa sei impegnata? Attualmente sto lavorando al prossimo singolo e ad un altro bellissimo progetto sul quale non posso ancora svelare nulla. Sul palco la sua musica e la sua voce mettono in evidenza le sue doti canore e la sua simpatia. Puoi contattare Sara Galimberti su: Sara Galimberti
Cinema e Teatro
INTERVISTA
Cmag > Novembre 2015 > Cinema e Teatro n.11- 11/ 2015
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Sarai la testimonial dell’associazione, Save the children Vie d’uscita? É un progetto per la difesa della donna, per il reinserimento sociale delle giovani vittime di tratta e sfruttamento.
intervista a
Rossella Brescia
Definisci con una parola il lavoro della ballerina? Dedizione. Quello della conduzione radiofonica? Improvvisazione. Tutti pazzi per Rds, vuoi parlare del tuo lavoro come speaker radiofonica? Devo dire che questa è proprio l’unica cosa che non penso come a un lavoro.
Impegnata sia in teatro che nella conduzione radiofonica per Rds É una ballerina e una conduttrice radiofonica Rossella Brescia. Impegnata in teatro con lo spettacolo Carmen Medea Cassandra il processo, dove racconterà il suo personaggio attraverso l’arte della danza. Lavora in radio conducendo il programma Tutti pazzi per Rds, e ha vestito il ruolo di protagonista femminile nel film The Lemon Grove, per una produzione Canadese.
Cosa intendi? Vado lì e mi diverto, faccio una chiacchierata con l’Italia, poi tutto quello che è il lato comico, non è una cosa che studio, ma una cosa che mi viene al momento. Vuoi parlare dello spettacolo teatrale Carmen Medea Cassandra - Il processo? Tratta di tre protagoniste da sempre giudicate colpevoli, quindi è un processo verso tre grandi donne, che hanno avuto il coraggio di portare avanti le loro idee, il loro amore.
Vuoi parlare del tuo percorso artistico? Ho iniziato facendo danza e ho frequentato l’Accademia nazionale di danza. Poi ho iniziato a lavorare in televisione, in teatro e mi sono appassionata alla conduzione, sia televisiva che radiofonica. Nasci come ballerina ma punti gli occhi verso ambienti differenti, come è avvenuto questo passaggio? È avvenuto perché mi piace il mondo dello spettacolo, perché sono una curiosa, mi piace studiare, mettermi alla prova e quando ho provato non mi sono mai improvvisata, l’ho fatto sempre studiando.
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Quale tra i tuoi lavori, reputi il più impegnativo? Forse è la danza. È difficile emergere? Se si ha una passione sfrenata si può riuscire, altrimenti non è facile.
Qual è il messaggio che volete portare in scena? Il messaggio è di uno spettacolo che valorizza le donne, che afferma la volontà di tante donne. Il tuo ruolo? Siamo io e Vanessa Gravina, dove Vanessa sbroglia la matassa del personaggio dal punto di vista della prosa più teatrale, io invece più di danza e di prosa.
Vuoi definirti con una parola? Testarda. Una tua opinione sulla danza in Italia? La danza è sempre stata messa in secondo piano, nell’immaginario c’è la lirica, la musica e poi la danza, e invece mi piacerebbe ci fosse un po’ più di parità di diritti. Ci sono ancora troppi pregiudizi verso i ballerini. Hai debuttato al cinema in un ruolo da protagonista, nella commedia The Lemon Grove? Il film è prodotto da una produzione canadese, la Planet Earth. Le riprese sono state fatte tra Canada e Sicilia. Impegni lavorativi? Nella radio, nel teatro e eventi. Le sue doti artistiche sono evidenti sia quando si esibisce in teatro nell’arte della danza, che quando sta di fronte ad un microfono nella conduzione radiofonica. Ciò che invece è emerso durante l’intervista è la sua simpatia, la sua garbatezza e la sua umiltà, caratteristiche che fanno di lei un’artista con cui è piacevole dialogare.
Cinema e Teatro
intervista Intervista
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
all’attore
Matteo Tosi
Tanti i lavori nel mondo dello spettacolo sia a livello nazionale che internazionale É un attore, sceneggiatore e produttore Matteo Tosi, con un diploma di attore e una laurea in Discipline Arti Musica e Spettacolo. Tante per lui le esperienze nel mondo dello spettacolo sia a livello nazionale che internazionale, riscuotendo sempre un ottimo riscontro tra il pubblico. Vuoi parlare della tua formazione artistica? Mi sono laureato al Dams di Bologna e durante il periodo universitario, ho frequentato un corso di recitazione e scrittura creativa e successivamente, mi sono diplomato Attore ed Operatore teatrale. La mia formazione è continuata poi con maestri internazionali del calibro di Jhon Strasberg e Ilza Prestinari. Ho iniziato negli anni seguenti a lavorare nel cinema, nel teatro e in Tv sia a livello nazionale che internazionale. Nasci come attore? Ho fatto le mie prime esperienze nello spettacolo in ambito musicale. Ho vinto diversi con-
corsi canori locali e nazionali, fino ad arrivare a Castrocaro Terme e all’Accademia di Una Voce per Sanremo, il lasciapassare per il serale di Sanremo Giovani. La musica fa parte della tua attività? Continua a far parte della mia attività artistica in quanto autore e scrittore di spettacoli musicali e musical. Hai lavorato sia nel cinema che nella televisione, quali sono le differenze tra i due mondi? Oggi il serial e il Tv movie coprono una parte importante della domanda del pubblico che
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usufruisce di audiovisivo. La televisione e il web, sono mezzi attraverso i quali fruire cinema in modo immediato, e questo è quello che vuole il pubblico di oggi. Onestamente quando una fiction è fatta bene, si avvicina molto al cinema, certo l’impianto produttivo è diverso ma il linguaggio è il medesimo. Per il cinema hai girato per lo più film di genere? Soprattutto film di genere, per la regia di Ivan Zuccon in Bad Brains, interpreto Mirco, un misterioso personaggio che si imbatte in una coppia di sanguinari killer, in Wrath of the crows, presentato in anteprima ad Hollywood, interpreto il ruolo di uno spietato esecutore e quello di un prete. Soddisfazione è stata vedere Midway di John Real, di cui io sono il protagonista maschile in lizza per la competizione Italiana agli Oscar. Ho lavorato con uno dei maestri del cinema italiano Ruggero Deodato in Io e mia figlia, da lui diretto. Entro l’anno è prevista l’uscita di Le lacrime di San Lorenzo di Giampiero Caira, in cui interpreto l’Ispettore Mandelli. Sono stato diretto da Giancarlo Marinelli uno dei più creativi drammaturghi, scrittori e autori contemporanei, in un lavoro interessante e particolare dal titolo Oltre. Al cinema sono uscito con altri film vincitori di premi e riconoscimenti come l’Uomo del grano di Giancarlo Baudena e il Vento di Sera di Andrea Adriatico. Quali differenze ci sono tra il cinema nazionale e quello internazionale? Il cinema internazionale è un cinema per lo più “ricco” che punta su un’industria variegata a larga distribuzione, che non tralascia però l’importante fetta di mercato ricoperta del cinema indipendente e autorale. In Italia la Settima Arte è ridotta in miseria, si fanno pochi film,
spesso con i soliti attori. In ogni caso il cinema Indipendente Italiano fatto di piccole e piccolissime produzioni è a mio avviso una delle più importanti risorse di sperimentazione dei nostri tempi. I giovani filmaker dimostrano di avere intuito, talento e capacità, trovando sempre modi nuovi ed innovativi di veicolare la propria arte. Attualmente in cosa sei impegnato? Sto lavorando a progetti cinematografici in qualità di sceneggiatore e produttore. Tornerò presto sul set a girare un interessante film e continuo a portare in giro il Cinemusical Opera Palladio, di cui sono autore e regista. La sua preparazione artistica gli ha permesso di lavorare, sia a livello nazionale che internazionale. Puoi contattare Matteo Tosi su: Matteo Tosi Photo: Stefano Boraso
Cinema e Teatro
momenti con vale
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Valentina Patruno
patrunovale@gmail.com
insieme a MARCO CAVALLARO Attore, autore e regista teatrale
Ho conosciuto Marco anni fa. Ho visto molti suoi spettacoli ed ho riso molto. Poi mi ritrovai a fare per lui una sostituzione al Martinitt a Milano; da lì è iniziata una bella amicizia e stima. E’una persona determinata che con passione affronta il mestiere dell’attore teatrale. Come è iniziata la tua carriera? Per caso a 16 anni. Attori dello Stabile catanese stavano provando uno spettacolo nel mio paese (Giarre) in un teatro all’aperto ed io assistevo. A un certo punto mancava un attore, guar-
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darono in sala e dissero: “Tu!” e sono salito sul palco. Dicevo solo una battuta “Bravo”. Quando hai deciso di arrivare a Roma? Dopo più di dieci anni di gavetta allo Stabile, volevo provare a confrontarmi con altri mondi teatrali ed ovviamente Roma, anche se ero già passato con varie tournée. Sono arrivato nel 2002 e subito sono stato scritturato in uno spettacolo importante che era il “Cyrano” con Anna Mazzamauro che ha girato l’Italia per tre stagioni.
Come ti sei avvicinato alla scrittura? La scrittura è nata per gioco, mi rendevo conto che in quasi tutti gli spettacoli che facevo da “scritturato” ci mettevo qualcosa di mio che funzionava molto con il pubblico e ai registi piaceva, allora ho provato a scrivere. Risultato? Tante commedie che hanno avuto successo in giro per lo stivale. Perché fai spettacoli di commedia? Scrivo per far ridere la gente, la commedia è sempre vista come qualcosa di non elevato ma voglio ricordare che se il teatro è in piedi è grazie alle commedie. Per me la risata è qualcosa che va oltre il semplice sollazzo e in tutte le mie commedie ci sono sempre messaggi profondi che non cerco mai d’imporre al pubblico, ma stanno lì e se li cogli bene, altrimenti basta che esci dalla sala dichiarando: “Mi sono divertito”! Fare commedie è molto difficile, sia nello scriverle che nel metterle in scena, sono meccanismi ad orologeria e non si può sbagliare.
Hai uno tuo spettacolo a cui sei particolarmente legato? “Pericolo di coppia” è quello che ho replicato di più: oltre 500 volte un vero record! E nel 2008 ho vinto il premio “Charlot Giovani”. Le mie commedie sono come figlie e come un buon padre di famiglia, le amo tutte con la stessa intensità. Grande cinefilo, vorresti lavorare con la macchina da presa? Il cinema è una meravigliosa macchina di sogni! Io starei davanti, dietro, di lato, sopra e sotto la macchina da presa, ma in Italia per un attore di teatro è difficile farlo ed io mi accontento di essere uno spettatore seduto in sala a mangiare i pop corn. Hai il “calendario artistico” pieno , dove ti vediamo prossimamente? Questa storia del calendario pieno mi fa ridere tanto, sento tanti colleghi che mi chiedono come faccia a fare 150 repliche l’anno. Rispondo sempre con un sorriso. Loro non sanno che lavoro 18 ore al giorno. Sarò a Roma in scena al Teatro San Paolo dal 26 al 29 Novembre con il mio monologo “L’Occasione”, un testo che amo fare perché mi sono reso conto di quanto sia cresciuto come scrittore e cantore di belle storie.
Cinema e Teatro
il doppiaggio
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Lo storico del doppiaggio Autore del libro Le Voci del tempo perduto in cui tratta il tema del doppiaggio
Docente di matematica ed esperto del doppiaggio due mondi un po’ differenti, che dice? Due mondi estremamente diversi, eppure non sono il primo che ha cavalcato il mondo della scienza e quella del doppiaggio. Nel mio piccolo ho studiato per passione fisica e per diletto il doppiaggio, applicando allo studio di quest’ultimo il metodo scientifico imparato dallo studio della prima. Come si diventa doppiatore? Per prima cosa bisogna frequentare le scuole di recitazione e dopo quelle di doppiaggio. Nel
basandomi sui documenti originali recuperati con fatica e le testimonianze dei grandi doppiatori del doppiaggio italiano. Principalmente che cosa ha voluto individuare? Il primo obiettivo era di dare visibilità ai doppiatori del passato che avevano trascorso la loro esperienza in un oblio quasi assoluto. Il secondo era di dimostrare che quegli stessi doppiatori non erano attori di serie B e poi volevo gridare che quei doppiatori, avevano contribuito in maniera essenziale a sorreggere l’industria cinematografica italiana del dopoguerra in poi.
Gerardo Di Cola
Viene definito uno tra i più grandi storici del doppiaggio, il docente di matematica e fisica Gennaro Di Cola. Autore del libro, Le voci del tempo perduto, in cui ha voluto dare visibilità ai doppiatori del passato.
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passato si diventava doppiatori in modo del tutto naturale come conseguenza della frequentazione dei palcoscenici teatrali, televisivi, radiofonici e cinematografici. I doppiatori erano innanzitutto attori quelli che io amo chiamare, doppiattori. Oggi si tende ad approdare nel mondo del doppiaggio senza la gavetta attoriale, chiunque ritenga di avere una bella voce pensa di poter fare il doppiatore, ma non è così. Lei è autore del libro Le Voci del tempo perduto, di cosa tratta? Il libro tratta della storia del doppiaggio. Prima dell’uscita de Le voci del tempo perduto, sul doppiaggio si trovavano soltanto un centinaio di articoli e pochi testi che però non ricostruivano la storia, ma si limitavano a elencare i doppiatori e gli attori cui prestavano la voce. Io ho cercato di ricostruire una storia coerente,
In che modo ha ricostruito la storia del doppiaggio italiano e dei suoi interpreti? Il metodo scientifico si basa sulla raccolta dei dati, la sistemazione degli stessi e l’analisi. La raccolta dei dati è avvenuta ricercando i documenti originali, come gli atti notarili di costituzione delle società del doppiaggi, intanto visionavo i film stranieri e italiani e compilavo le relative schede con i nomi dei doppiatori che riuscivo a riconoscere, e poi tante interviste ai doppiatori, assistenti e direttori di doppiaggio. Le interviste mi servivano per ricostruire la storia e per scrivere le biografie che sarebbero apparse nel volume. Quali sono le differenze tra il doppiaggio italiano e quello straniero? Nel passato le differenze erano notevoli e il doppiaggio italiano era considerato il migliore nel mondo. Il doppiaggio in Italia cerca di riproporre le atmosfere vocali in modo realistico, mentre altrove serve a guidare gl spettatori alla comprensione del film. Qual è l’elemento fondamentale nella ricerca di un valido doppiatore?
Il doppiatore diventa tale quando acquisisce la capacità di recitare soltanto con la voce, riproponendo quella dell’attore doppiato che utilizza il corpo. Si dice che i migliori doppiatori sono quelli che non si fanno riconoscere. A suo parere qual è la difficoltà che si può trovare nel fare un doppiaggio? Ricreare esattamente le atmosfere del film, non alterando gli intendimenti del regista, restituire le interpretazioni in voce, cercando di uniformarsi il più possibile a quelle proposte dagli attori. Da quanto è stato detto si evidenzia il fatto che un elemento importante nel lavoro del doppiatore non è solo quello, di avere una bella voce. Per avere antre informazioni su Gerardo Di Cola e sui doppiatori, vai sul sito: www.enciclopediadeldoppiaggio.it
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la storia
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Giorgio Alaia e Rossella Romano giorgioalaia@gmail.com
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L’INDIMENTICABILE CARLETTO L’uomo dalle tante Voci
L’uomo – In genere, credo che bastino poche peculiarità caratteriali per identificare un uomo e anche per Carlo Romano vale lo stesso. Lui era sicuramente un animo nobile e questo lo si è sempre appreso principalmente dagli insegnamenti trasmessi alla famiglia. Ognuna delle figlie ed il figlio sono cresciuti sapendo di dover vivere in umiltà, perché quello che hai oggi, potresti non averlo più, domani. Lui stesso, nonostante fosse un personaggio noto ed una voce assai più conosciuta, girava tendenzialmente in autobus. La macchina di lusso, una Ford Taunus di quegli anni, era destinata alle sole uscite familiari. Carlo aveva anche una grande passione per la tecnologia. E se
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negli anni del boom economico non perdeva il modo di stare dietro ai prodotti innovativi, pensate come sarebbe impazzito oggi alconfronto con un tablet o uno smartphone. Infine, Carlo era anche molto goloso. Con la scusa dei figli, teneva in un cassetto della scrivania dello studio montagne di barrette Kinder e tavolette di cioccolato. Essendo io la più piccola di tutti i figli, ho pochi ricordi legati a mio padre. Ma ancora oggi è una commozione profonda ricordare i momenti passati con lui, le uscite nella Taunus ed io seduta davanti, tra papà e mamma, la cioccolata mangiata insieme e soprattutto dei nostri Natali. Erano di quelli che augurerei ad
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ogni adulto o bambino! Ci riunivamo con tutta la famiglia e passavamo giorni interi nella contentezza di cuore. Quasi si può dire che ho conosciuto papà nel tempo, anche quando lui ormai non c’era più. Mia mamma, mio fratello Giancarlo, le mie sorelle Dina, Luciana e Serena mi hanno sempre aiutato a tenere vivido il suo ricordo. E molte cose sono riuscita a scoprirle dalla Tv. Tra i pochi momenti che mi tornano alla mente di papà-personaggio famoso ci sono quelli della trasmissione radiofonica Voi ed Io. Allora frequentavo le scuole elementari e la mia maestra – grande ammiratrice di Carlo Romano – ci faceva ascoltare l’inizio della trasmissione. Rammento che, in un’occasione di queste, teneramente, mio padre salutò mamma che era in clinica per un intervento. Pochi, ma intensi ricordi. Gli unici forse che mi sia potuta permettere. Lui se ne andava ad ottobre del settantacinque ed io avrei compiuto dieci anni a distanza di un mese circa. Rossella Romano Le tante voci – Perché Carletto? Perché fu attore da giovanissimo e la sua recitazione era improntata su uno stile molto personale, che lo rendeva simpatico e cordiale nel contempo. Le attività di Carlo Romano spaziarono sempre tra teatro, cinema e radio, ma fu principalmente un grandissimo doppiatore. L’enciclopedia libera del web recita: È ritenuto il più grande
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doppiatore italiano di sempre come Emilio Cigoli e Giuseppe Rinaldi. A pensarci, tutti – grandi e piccoli – dagli anni quaranta ai sessanta, non potevano non riconoscere Carlo Romano! È stato la voce di grandi volti come Jack Oakie (1), Ernest Borgnine (2), Louis de Funès (3) e successivamente di Eli Wallach e Rod Steiger nei capolavori di Sergio Leone. E gli adulti sapevano riconoscerlo così. Ma è stato anche il doppiatore di Jerry Lewis (4), Lou Costello (5) o Pinotto, in Italia, e ancora il Grillo parlante in Pinocchio (WD, 1940), il Re di Cenerentola (WD, 1950), il Cappellaio Matto di Alice nel Paese delle Meraviglie (WD, 1951) e il temibile sceriffo di Nottingham di Robin Hood (WD, 1973). Quale bambino di quegli anni e quelli di molto tempo dopo non hanno apprezzato le sue caratterizzazioni vocali? Forse, però, la sua interpretazione più famosa e conosciuta da tutti è l’iconica cadenza dialettale di Don Camillo, interpretato da uno straordinario Fernandel (6). Un buon doppiatore – si dice solitamente nel campo – è colui che si rende meno riconoscibile nelle sue varie interpretazioni. Beh, se avete modo di fare un piccolo test, vi invito a confrontare le varie caratterizzazioni sopra citate. Scoprirete che non solo Carlo è sempre riuscito ad allontanarsi dalla banalità della recitazione, ma non ha mai sbagliato un’associazione tra voce e personaggio. Giorgio Alaia
Cinema e Teatro
intervista
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Mario Bianco in una scena del film, alla destra di Paolo Villaggio
Hai lasciato la tua città Napoli, e ti sei trasferito a Torino? Mi sono trasferito a Torino, e ho portato una tradizione che abbiamo a Napoli.
La cornetteria di
Mario Bianco
Dal mondo della recitazione a quello della cornetteria a Torino Ha esordito da piccolo nel mondo della recitazione Mario Bianco, interpretando il film per la televisione, Io speriamo che me la cavo. Da allora di tempo ne è passato, e le luci dei riflettori per il giovane attore sono rivolte all’ambiente della cucina. Infatti insieme alla sua famiglia ha portato a Torino, un’usanza che c’è a Napoli, quella del cornetto di notte.
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Hai preferito lo studio al cinema? Ho deciso di accantonare la recitazione per concentrarmi di più sullo studio e sulla mia passione, che è la pasticceria e la cucina. Sei stato tra gli interpreti del film, Io speriamo che me la cavo, parli dell’esperienza sul set? È stata un’esperienza bella ma impegnativa, un lavoro a tutti gli effetti.
Di cosa si tratta? A Napoli c’è la tradizione del cornetto di notte, quindi con la mia famiglia abbiamo portato questa usanza a Torino, e infatti siamo gli unici. Il vostro cornetto come è fatto? Con prodotti artigianali, e poi le farciture sono tutte particolari. Progetti? Espandere il nostro progetto in altre aree europee. Il cornetto di notte, un’usanza che si sta diffondendo a Torino. Guarda tutti i prodotti di Mario Bianco su: Cornetti Night Croissanteria & Baguetteria
Io speriamo che me la cavo è un film del 1992 diretto da Lina Wertmüller. Il film è tratto dall’omonimo libro di Marcello D’Orta. Sinossi - Il maestro è stato trasferito per errore alla scuola di Corsano (Napoli), anzichè Corzano in provincia di Brescia. La mattina dopo vede che a scuola manca disciplina: i bambini dicono tante volgarità, sono quasi tutti poveri, la preside non sa gestire la scuola e il custode non rispetta il suo ruolo. Inoltre il sindaco permette il lavoro minorile ed il maestro è costretto a raccoglierli sul lavoro uno ad uno. location - Inizialmente Lina Wertmüller aveva scelto Napoli come location del film, ma appena la troupe arrivò nel capoluogo campano fu avvicinata da alcune persone che pretesero il 10% del budget del film per permetterle di girare, la regista non accettò giudicando i prezzi troppo esosi e spostò il set da Napoli a Taranto. Per alcune riprese scelse anche Tivoli, San Giorgio a Cremano (in provincia di Napoli) e la Reggia di Caserta.
Cinema e Teatro
in teatro
L’AMICO DEL CUORE
Biaggio Izzo al Sala Umberto dal 24 novembreal 13 dicembre 2015 L’amico del cuore è una commedia del 1991. Quando l’ho rappresentata la prima volta, nella stesso anno, era un atto unico e si intitolava L’ultimo desiderio. Negli anni successivi sentivo che la commedia aveva una potenzialità maggiore e decisi quindi di scrivere L’amico del cuoreampliandola e separandola in due atti.
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Silvia Signorelli
signorellisilvia@libero.it
La prima volta che la rappresentai in questa forma era il 1995. Fu subito accolta con molto calore. Dalle prime letture mi sono reso conto che la commedia, dentro la trama comica, ha una vena di profonda cattiveria. In questa edizione mi piacerebbe portare in superficie la crudeltà dei rapporti umani. In questa edizione mi piacerebbe che Michelino Seta diventasse vittima di se stesso, di tutto ciò in cui ha finto di credere, di tutto il suo provincialismo culturale, di tutta la sua mentalità aperta ma solo a parole. E quindi mi piacerebbe che Roberto Cordova diventasse un uomo che coglie nella propria malattia (Deve subire un trapianto cardiaco con poche probabilità di sopravvivenza) un occasione di rivalsa nei riguardi dell’amico più fortunato, quell’amico del cuore, Michelino, che ai suoi occhi appare un uomo di successo per di più sposato con una donna bellissima. I
due sono amici dall’infanzia e probabilmente, Roberto, da sempre pensa che l’amico abbia avuto una vita più facile, più fortunata. Quale occasione migliore quindi per vendicarsi di quell’amico che si dice uomo aperto e democratico, quell’uomo che giudica la gelosia un sentimento barbarico; quale occasione migliore per dimostrare che le sue sono soltanto chiacchiere. Quindi in definitiva mi piacerebbe che questa edizione fosse proprio un duello, in cui l’arma scelta dai contendenti non è la spada ma l’ipocrisia. Il tutto nella tessitura classica della commedia degli equivoci, dove ognuno dei personaggi si veste di un ruolo per nascondere la propria natura più profonda: un prete ambiguo che non ha deciso se essere “uomo o ministro di Dio”; un ragazzo di quattordici anni (malato del morbo di Matusalemme) che ne dimostra quaranta e crede di essere la reincarnazione di un merlo; la mamma di questo ragazzo legata ancora al ricordo del marito defunto, ma che alla prima occasione cede alle lusinghe di un tassista invadente e aggressivo. E su tutti spicca Frida, IL SOGNO. Frida, la bellissima moglie di Michelino, Frida la bionda svedese, Frida ricordo di una Svezia del progresso, la Svezia della libertà, la Svezia senza tabù e senza peccato, Frida innocente e Frida che adesso...aspetta un bambino. E ad imbrogliare ancora di più la matassa interviene chi quella matassa la dovrebbe sbrogliare: la ginecologa, che dirà… Infine, come mi capita di fare da qualche anno, mi piacerebbe anche in questo caso, aprire in qualche modo la commedia al pubblico, alla partecipazione del pubblico. Mi farebbe piacere cioè che questa commedia, per il pubblico in sala diventasse quasi un racconto, un aneddoto
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sul quale ognuno potrebbe essere chiamato ad esprimere la propria opinione. Mi piacerebbe cioè che ognuno degli spettatori maschi si domandasse: ma se il mio amico del cuore, in punto di morte, mi venisse a chiedere, come ultimo desiderio, di andare a letto con mia moglie, cosa farei? E mi farebbe anche piacere sapere cosa ne pensa la moglie. Vincenzo Salemme SALA UMBERTO L’Amico del Cuore Una Commedia di Vincenzo Salemme Cast: Biagio Izzo - Mario Porfito - Francesco Procopio - Yulyia Mayarchuck - Samuele Sbrighi - Luana Pantaleo - Antonella Cioli Scene di Alessandro Chiti - Musiche di Antonio Boccia - Costumi di Francesca Romana Scudiero - Regia di Vincenzo Salemme Dal 24 novembreal 13 dicembre 2015 Martedì ore 21, mercoledì ore 17, giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 17 e 21 domenica ore 17 - Prezzi da 32€ a 23€
Cinema e Teatro
in teatro
SISTER ACT
n.11- 11/ 2015
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Silvia Signorelli
signorellisilvia@libero.it
IL MUSICAL
Dal 10 dicembre 2015. Prima nazionale al BRANCACCIO di Roma Dopo il successo ottenuto con “Rapunzel il musical” nella passata stagione, Alessandro Longobardi raccoglie la nuova sfida, producendo per il Teatro Brancaccio un nuovo musical: SISTER ACT, tratto dall’omonimo film del ’92 scritto da Joseph Howard che consacrò Whoopi Goldbergnell’indimenticabile ruolo di Deloris… “una svitata in abito da suora”. Il Teatro Brancaccio è affiancato in questa nuova avventura dalla storica e prestigiosa Compagnia della Rancia, rappresentata dal suo mentore il Maestro Saverio Marconi, che dirigerà lo spettacolo. Le musiche originali del pluriPremio Oscar Alan Menken, saranno dirette da Stefano Brondi, già direttore musicale di “Spring Hawakening”; il libretto italiano è firmato da Franco Travaglio; le coreografie sono affidate a Rita Pivano, già coreografa “Rapunzel il musical”; le scene saranno realizzate da Gabriele Moreschi, colonna della Compagnia della Rancia; la direzione di produzione è di Carlo Buttò. Sono stati fatti i provini in aprile e tra più di 1500 partecipanti è stato selezionato un cast di elevata qualità artistica. Ora attendiamo il debutto previsto per il 10 dicembre 2015. SISTER ACT IL MUSICAL è uno spettacolo con una colonna sonora travolgente che accompagna gli spettatori dalle atmosfere
di un locale notturno della Philadelphia degli anni ’70, al rigore di un convento, dove il ciclone Deloris ovvero “Suor Maria Claretta” travolgerà la tranquilla vita delle suore residenti. Un cast “in abito da suora” dalle voci strepitose, coinvolgerà il pubblico in una storia divertente, tra disco music, novizie, inseguimenti, colpi di scena, rosari e paillettes, con un numero finale elettrizzante. Le musiche dello spettacolo sono altrettanto belle di quelle del film. TEATRO BRANCACCIO Sister Act - Il Musical Cast: Francesca Taverni - Belia Martin (in foto) - Pino Strabioli Musiche di Alan Menken - Liriche di Glenn Slater - Testo di Cheri Steinkellner e Bill Steinkellner – Dialoghi aggiunti di Douglas Carter Beane - Basato sul Film Touchstone Picture “Sister Act” Scritto da Joseph Howard - Libretto Italiano di Franco Travaglio - Scene di Gabriele Moreschi - Direzione Musicale di Stefano Brondi - Coreografie di Rita Pivano - Regia di Saverio Marconi
TV e Spettacolo
serie tv
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Chiacchierando con
il produttore e attore
Mirko Alivernini Impegnato come autore, produttore e attore nella realizzazione della Serie Tv Il Potere di Roma
Hai tre ruoli importanti? Questo può destare un po’ di incertezze e un po’ di sospetti da parte di chi poi, fa lo stesso mestiere.
É un autore, attore, produttore televisivo e cinematografico di successo, l’artista Mirko Alivernini. Attualmente impegnato nella realizzazione della serie televisiva Il Potere di Roma, con la partecipazioni di importanti nomi della recitazione. Ha lavorato tanto per creare la sua casa di produzione, la Mainboard Production con la quale si è fatto conoscere per la qualità dei lavori prodotti e per la sua professionalità. Parli del tuo esordio nel mondo dello spettacolo? Ho sempre amato il palcoscenico e l’arte. Ho iniziato da bambino nelle feste di piazza come intrattenitore nel momento in cui doveva cambiare l’artista, tra un brano e l’altro. Quali sono le maggiori difficoltà che hai dovuto affrontare? Le maggiori difficoltà per uno che fa il mio mestiere, sono inizialmente quelle economiche, perché io per tirare su la Mainboard Production, e costruire tutto quello che ho, ho dovuto faticare molto più degli altri, visto che la mia famiglia è sempre stata una famiglia umile, e quindi non avevo dei budget sostanziosi.
Vuoi essere più chiaro? In Italia non siamo abituati a vedere persone che sanno fare più cose e le sanno fare bene, siamo abituati ad ascoltare persone che dicono di sapere fare bene delle cose, ma che in sostanza non le fanno. É semplice gestire questi ruoli? Riuscire a gestire tutto non è facile, però sono dei ruoli che io amo.
Sei un produttore indipendente? Sono il primo produttore indipendente in Italia, e il primo attore che ha messo su un discorso di questo genere. Stai girando una nuova serie televisiva, di cosa si tratta? La serie Tv che stiamo girando si chiama, Il potere di Roma, e io sono l’autore, il regista e il protagonista. Abbiamo avuto la possibilità di collaborare con nomi importanti nel campo della recitazione.
Fare il produttore è stata una scelta o un’esigenza? Quello di produttore è stata un po’ un’esigenza, perché in Italia non viene data la possibilità di fare cose importanti se non hai un nome importante, e gli attori bravi vengono fatti lavorare poco.
Autore? Un geniaccio malefico. Vuoi definirti con una parola? Un artista vero.
Quindi ti sei creato un’opportunità? Mi sono dato un’opportunità, creando la mia casa di produzione.
Lavorativamente parlando l’artista porta in scena qualità e professionalità, mentre quando ci si relaziona con lui in una chiacchierata sono ben evidenti la garbatezza e la simpatia.
Vuoi definirti come produttore? Caparbio.
Puoi contattare Mirko Alivernini su Facebook: Mirko Alivernini Privato
TV e Spettacolo
intervista
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Un ruolo da protagonista per l’attore Gianni Rosato Un cortometraggio in cui vestirà il ruolo di protagonista, e una sua partecipazione al programma su Rai Premium
Ha appreso l’arte della recitazione, l’attore Gianni Rosato, frequentando importanti scuole del Paese. Diverse partecipazioni in film per la televisione e un’importante esperienza nel cinema. Ha partecipato al programma Memory, cui ruolo è quello di dialogare con dei grandi del mondo dello spettacolo, e ha partecipato vestendo il ruolo di protagonista, ad un nuovo cortometraggio. Vuoi raccontare il tuo percorso artistico? Ho iniziato a studiare recitazione presso il teatro P di Lamezia Terme diretto da Piero Bonaccorso e in seguito mi sono iscritto ai corsi dell’Accademia di Recitazione di Enzo Garinei subito dopo è arrivato il seminario propedeutico presso la
Scuola Nazionale di Cinema di Cinecittà, diretta da Giancarlo Giannini. Immediata è la mia partenza per la Tunisia con Giulio Base per l’interpretazione della pellicola L’Inchiesta con un cast di attori del calibro di Ornella Muti, Monica Cruz, Max Von Sydow, Daniele Liotti e Dolph Lundgreen. Poi? Ho frequentato la Scuola Actors planet, diretta da Rossella Izzo, dove ho avuto modo di studiare con grandi attori e registi del calibro di Ricky Tognazzi, Fausto Brizzi, Stefano Reali, Federico Moccia, Alberto Negrin, Monica Scattini, Fioretta Mari, Leone Pompucci, Alessandro Capone.
Gianni Rosato con Maurizio Costanzo
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somiglia affatto, quindi per me è stata una sfida molto interessante e soddisfacente al tempo stesso, l’aver interpretato questo personaggio. Parli del lavoro sul set? Pur avendo avuto diverse esperienze, tra il cinema, la tv e il teatro, Mattia Riccio il regista, ha un modo originale di lavorare. A differenza di tanti che vogliono comunque distinguersi, lui dietro la macchina diventa una persona con la quale si può lavorare in perfetta armonia. Sul set c’era un clima molto familiare e non ho per nulla sentito la competizione fra noi attori come purtroppo a volte accade. Ho apprezzato tantissimo la disponibilità da parte di tutti, mi riferisco al cast artistico ma ancor prima a quello tecnico.
Stai partecipando a Memory, il programma su Rai Premium ideato e condotto da Maurizio Costanzo, di cosa si tratta? Il programma, nato in collaborazione con le teche Rai, ha permesso di realizzare sei puntate incentrate sulla storia del cinema, del teatro e della televisione. Ogni settimana in studio, ospiti, i protagonisti del mondo dello spettacolo. Qual è il tuo ruolo? Il mio ruolo, insieme agli altri due ragazzi che mi affiancano è quello di instaurare un dialogo con gli ospiti che si alternano nel salotto di Memory. Chiaramente essendo un attore, la conversazione è un confronto tra i grandi di qualche tempo fa e noi che con tanta ambizione e determinazione vogliamo realizzarci. Si vocifera di un film corto che ti vede protagonista? Il mio personaggio si chiama Ivan ed è il protagonista della storia. Devo dire che Ivan non mi
Dove verrà trasmesso? Il regista sta valutando alcune location tra le quali anche un cinema e un teatro, ma non posso parlarne. Potete però seguire tutte le novità su Facebook, collegandovi alla pagina La culla dell’oblio. Il film andrà in concorso ai festival? Il film andrà in concorso in diversi festival italiani ed europei. Attualmente in cosa sei impegnato? Attualmente sono in attesa di iniziare con le riprese de Un medico in famiglia dove avrò modo di lavorare con il grande Lino Banfi. Determinato, simpatico e preparato artisticamente l’attore, che ha avuto modo di apprendere l’arte della recitazione da dei grandi del cinema e della televisione italiana. Puoi contattare Gianni Rosato su Facebook: Gianni Rosato
TV e Spettacolo
intervista
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Il conduttore televisivo e radiofonico Il conduttore sta partecipando al programma televisivo Tale e Quale show
L’esperienza nel programma di Tale e Quale show si sta dimostrando per il conduttore televisivo e radiofonico Savino Zaba ,un’esperienza meravigliosa, formativa e faticosa. Tante le prove di canto e recitazione che l’artista deve fare, per arrivare preparato nelle sue esibizioni. Non sempre però, il concorrente si trova d’accordo con le valutazioni della giuria presente in studio, pur accettando con professionalità il loro giudizio. Vuoi parlare della tua partecipazione a Tale e Quale show? Desideravo essere uno dei protagonisti di questa trasmissione, e quest’anno mi è stata offerta la possibilità, ho preparato il provino nei minimi dettagli. C’è stata una concorrenza pazzesca, perché in tanti vogliono fare questa trasmissione, e io sono stato tra i fortunati ad essere stato scelto.
È un viaggio attraverso la musica e non solo. Racconto in questo spettacolo di teatro canzone, attraverso le immagini, attraverso i racconti e la musica, uno spaccato del nostro Paese dagli anni ’20 agli anni ’60 con continui rimandi ai giorni nostri. Con me sul palco un collettivo di grandi musicisti, la Stonato Band e due straordinarie ballerine, le Swing Out Dancers. Sei d’accordo con le valutazioni della giuria nel programma Tale e Quale show? Io mi preparo ogni settimana con dedizione, impegno e divertimento. La giuria è composta da tre grandi personaggi dello spettacolo, quello che scelgono e decidono loro è giusto, pur non essendo sempre d’accordo con le loro valutazioni.
Savino Zaba
Vuoi parlare della conduzione di Carlo Conti? È un grande professionista, uno capace con competenza e professionalità di controllare davvero tutto, dalla conduzione ai minimi dettagli del programma. Mi piacerebbe fare il suo stesso percorso, e un collega da cui si possono imparare tante cose. Come è l’esperienza nella trasmissione? É un’esperienza meravigliosa, formativa e faticosa. Noi siamo lì dalla mattina alla sera a studiare canto e recitazione, a fare ore e ore di trucco e parrucco. Tu sei principalmente un conduttore con escursioni nel teatro? Il mio lavoro principale è nella conduzione sia televisiva che radiofonica, ma faccio delle escursione nel teatro. Mi diverte l’idea di spaziare da un ambito all’altro. Il tuo spettacolo teatrale Canto anche se sono stonato, di cosa tratta?
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Il tuo esordio è stato nella radio? Ho iniziato la mia carriera nella radio tanti anni fa, e non l’ho mai lasciata. Una bellissima storia d’amore. Parli della tua conduzione radiofonica su Rai Radio2? Sto conducendo il programma che si chiama A qualcuno piace Cult, il sabato e la domenica a mezzanotte. Di cosa tratta? Io e il comico Massimo Bagnato parliamo di cultura alta, ma in modo ironico e leggero.
Vuoi definirti come attore? Migliorabile. Come conduttore televisivo? In crescita. Non si smette mai d’imparare. Vuoi definirti con una parola? Tenace. Un pregio? Generoso. Difetto? Sensibilità. Un po’ troppa per questo mestiere. Progetti? Spero di continuare a fare quello che faccio, radio televisione e teatro, insieme indistintamente. Simpatico, grintoso e con un talento sia per il canto che per la conduzione televisiva e radiofonica. Puoi contattare Savino Zaba su: Savino Zaba
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intervista
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it A sinistra: Emiliano De Martino
Perché? Perché lavorare con un maestro assoluto della regia, con il cinema vero, e con i tempi cinematografici veri, ti insegna tanto.
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Il cast di Solo Cento Volte
Tu arrivavi dalla televisione con la serie Tv Un posto al sole, che differenze hai trovato? Nella serie Un posto al sole, si girano tante scene al giorno, nel cinema una scena la giravamo in più giorni, devo dire che all’inizio è stato destabilizzante. Vuoi parlare della seconda serie che stai girando per la Rai con Gigi Proietti? Il mio ruolo, è un po’ diverso da quello che il pubblico è abituato a vedere, è un ruolo divertente.
A parlare è l’attore
Emiliano De Martino
Un’attore impegnato sia in teatro che nella fiction Un posto al sole Il suo esordio è stato nel teatro, per poi lavorare sia in televisione che nel cinema. Ha scritto e diretto lo spettacolo teatrale Solo 100 volte, su una rara sindrome psichiatrica, e ha preso la direzione artistica dell’ Accademia L’arte nel cuore, per ragazzi disabili e normodotati. Il tuo esordio è nel teatro? Ho iniziato a Palermo nella Compagnia teatrale Maschera Nova, e ho fatto diverse esperienze in teatro. Poi ho iniziato a scrivere, a scrivere dei format per la Tv privata, fino al punto in cui ho deciso di venire a Roma.
A parte il teatro, per te c’è stata sia la televisione che il cinema? Prima è arrivata la televisione con la fiction Un posto al sole, e poi il cinema. Hai lavorato con Ettore Scola? Il film di Ettore Scola è stata l’esperienza più importante. Essere stato scelto tra i protagonisti in un suo film, è una cosa bella. Come è stata l’esperienza sul set? Più che un’esperienza lavorativa, è stata un’esperienza di vita.
Come è Gigi Proietti sul set? È un grande uomo. I veri grandi artisti, sono dei grandi uomini. Hai scritto e diretto lo spettacolo teatrale Solo Cento Volte, di cosa tratta? Parla di una rara sindrome psichiatrica, la sindrome di Ganser, in cui uno psichiatra ossessionato dalla sindrome riesce a individuare la malattia in due suoi pazienti, e io interpreto uno dei due. Come mai hai deciso di trattare un tema così complesso? Perché è importante sensibilizzare le persone verso questa patologia di cui si parla poco, quindi volevo dare un messaggio sociale. Hai preso la direzione artistica di una accademia? Ho preso la direzione artistica della prima accademia in Europa, che ha sede qui a Roma che è L’arte nel cuore.
Di cosa si tratta? Si tratta di un’associazione artistica per ragazzi disabili e normodotati, e puntiamo non a fare dei laboratori per i ragazzi per stare insieme, ma creiamo proprio degli artisti, degli attori e dei cantanti. Avete dei progetti cinematografici? Abbiamo dei progetti cinematografici con questi ragazzi, dove loro saranno i protagonisti e ci sarà l’attore importante che farà un piccolo ruolo nel loro film, e non il contrario dove il ragazzo disabile viene inserito, per partecipare. Progetti? Continuare a fare quello che sto facendo, e lavorare bene con questi grandi maestri che mi stanno dando queste opportunità. Tanti gli artisti italiani con cui ha avuto modo di lavorare in teatro, in televisione e nel cinema, apprendendo da ognuno elementi importanti per perfezionarsi nella recitazione. Puoi contattare Emiliano De Martino su: Emiliano Full de Martino
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Intervista a
no brutti film e belle serie tv, e viceversa. Certo il cinema ha sempre quel fascino in più, la Tv entra più facilmente nelle case di tutti. Quale reputi il lavoro più significativo per la tua carriera? Se devo dire un lavoro in cui ho avuto più visibilità e quindi di conseguenza più attenzione da parte degli addetti ai lavori, soprattutto di genere, direi Tulpa di Federico Zampaglione, in cui oltre ad essere la vittima di un efferato omicidio, amoreggiavo con una Claudia Gerini senza veli e decisamente disinibita.
Crisula Stafida
Quale è il regista con cui ha lavorato meglio? Posso dire che ho sempre avuto con le persone con cui ho collaborato rapporti garbati e di empatia quando si trattava di lavoro. Quindi tutti promossi sul set.
Sul grande schermo esordisce con una commedia tutta noir Muove i suoi primi passi nel mondo del cinema, l’attrice Crisula Stafida. Esordisce sul grande schermo interpretando in Nero Bifamiliare, una commedia noir che vede protagonisti Claudia Gerini e Luca Lionello. Tante le sue partecipazioni in varie serie tv e film, per poi essere scelta dal regista Federico Zampaglione per il suo film Tulpa.
Quali i ruoli per te più impegantivi? I ruoli più impegnativi, Viola, Il Marito Perfetto, Angelika, Ganja Fiction, Insane, Tulpa, Short Skin film vincitore del Ciak d’Oro 2015 e tutti gli altri, da ognuno ho imparato qualcosa.
Hai ricevuto un premio al Courmayerur Noir in Festival? Ho ricevuto il premio Regina del noir italiano al cinema. Dove hai appreso l’arte della recitazione? Ho frequentato una scuola di recitazione a Milano, e in seguito seminari in Francia e a Roma. Ma la più grande scuola rimane il set. Prendere confidenza con la macchina da presa è come alimentare un grande amore, per renderlo maturo e radicato necessita di tempo, dedizione e grande passione.
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Hai recitato in diverse serie televisive, Ris, Distretto di polizia, e in Matrimoni e altre follie. Quali sono a tuo parere le differenze tra il recitare per il cinema e per la Tv? Per me l’importante è che il ruolo mi risulti stimolante e che il prodotto sia di qualità, esisto-
Progetti? In questa stagione televisiva sarò in Matrimoni e altre follie, una fiction che andrà in onda su Mediaset, interpreterò Lavinia una ex compagna di scuola di Chiara Francini e dovrei essere in un film in cui si stanno chiudendo gli accordi in questi giorni, è un ruolo da protagonista molto impegnativo e con una trama decisamente accattivante.
trovata bene. Poi rido e scherzo con tutti, ma dalla mia porta si entra solo con il pass dell’educazione.
Che tipo di persona sei? Non amo avere intorno troppa gente, la mia filosofia di vita è sempre stata pochi ma buoni e devo dire che in questo modo mi sono sempre
Puoi contattare Crisula Stafida su Facebook: Crisula Stafida Photo: Stefano Ricciardi (a destra) e Monica Zora (sopra)
L’attrice durante il suo percorso artistico, ha avuto modo di recitare in ruoli da protagonista.
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Le prime esperienze sono state in redazione? Prima in redazione e poi ho avuto delle esperienze in video. Qual è il tuo ruolo nella trasmissione Uno mattina? Sono sia autrice che inviata. Che differenza c’è tra il lavoro di autrice e quello di inviata? Sono due lavori abbastanza diversi, ma che ovviamente si intersecano molto. A me piace sia stare dietro le quinte e scrivere i testi per i conduttori, che seguire un pezzo con il discorso della regia, del copione, degli ospiti. Principalmente di cosa ti occupi? Di tutto ciò che riguarda gli spettacoli. Principalmente di fiction, di teatri, di spettacoli che vanno in onda nelle reti Rai, e di cinema.
La conduttrice poliedrica
Margherita Basso
Inviata e autrice per la trasmissione Uno Mattina e conduttrice del programma Generazione di fenomeni su Gold Tv Si definisce una conduttrice poliedrica, la simpatica e professionale Margherita Basso. Muove i suoi primi passi, nel mondo della moda come indossatrice girando sia l’Italia che l’estero, per poi passare dopo la laurea al mondo della televisione, prima lavorando nella redazione di Uno mattina e poi come inviata. Impegnata sia nella trasmissione, che in un programma su Gold Tv dal titolo Generazione di fenomeni.
Hai mosso i tuoi primi passi nel mondo della moda? Ho iniziato a fare l’indossatrice in giro per l’Italia e all’estero, e da lì poi che ho iniziato a fare l’indossatrice per molti programmi Rai. Tra una sfilata e l’altra ti sei laureata? Mi sono laureata in Scienze delle comunicazioni, e ho iniziato a lavorare per Uno mattina.
L’esperienza più significativa? È stato intervistare Baglioni, una grande emozione. Vuoi raccontare della sua intervista? Confermo il suo essere un mito, che non viene meno quando è intervistato. Cioè? Lui sa di essere Claudio Baglioni, è una persona che sa di essere un personaggio. Prima di essere un cantante è un cantautore un paroliere, una persona che conserva il suo essere un mito, è stato un incontro davvero straordinario. Attuali impegni? La trasmissione Uno mattina, e poi ripartiamo con il programma Generazione di fenomeni su Gold Tv. Di cosa si tratta? Di un talent dove vengono coinvolti degli artisti o
Con Lorella Cuccarini
dei presunti artisti, nel mondo della danza, della moda o del canto, e una giuria valuta tutti gli artisti che si esibiscono, e poi c’è una giuria che giudica se effettivamente sono o no dei fenomeni. Tu fai la conduzione? Sono la conduttrice del programma, il format è stato scritto da me con due miei colleghi. Vuoi definirti come conduttrice? Spigliata. Come inviata? Socievole. Un’esperta sia nella conduzione, che nei servizi che fa da inviata per la trasmissione di Uno mattina. Puoi contattare Margherita Basso su: Margherita Basso profilo pubblico margheritabasso@hotmail.com
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intervista
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Il concorso
Dallo stornello
al rep
è ideato da
Elena Bonelli
Un progetto per fare scoprire la canzone popolare romana ai giovani É un’artista poliedrica Elena Bonelli. Ha studiato acting in America e in Italia e si è laureata alla Sapienza in Lingue e Letteratura Straniera. Il suo impegno è nella diffusione della cultura italiana nel mondo, e della canzone romana con lo spettacolo concerto Roma is music al. Nel tuo ruolo di attrice e interprete, promuovi l’Italia attraverso la musica popolare? Nella mia carriera piuttosto variegata di attrice e cantante, o meglio interprete, promuovo l’Italia attraverso la musica popolare. L’obiettivo è il recupero della canzone romana che ho riproposto in chiave diversa da quella tradizionale le mie canzoni romane di ieri e di oggi vengono accompagnate da importanti orchestre del mondo, dirette da grandi maestri. Nei tuoi spettacoli cosa proponi?
Propongo musica, recitazione, storia, letteratura, belle canzoni che il pubblico applaude e che torna a vedere, perché i miei spettacoli sono sempre diversi e non si ripetono mai. Con la tua musica vai in scena nei grandi teatri del mondo? Con dedizione ho voluto internazionalizzare la canzone romana. L’obiettivo era farla entrare nei teatri più importanti di musica classica e colta con grandi orchestre, e ci siamo riusciti! Abbiamo toccato tantissimi palcoscenici come il Carnegie Hall, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Auditorium Parco della Musica, il Cankarjev Dom, in Corea con La Symphony orchestra di Busan. Qual è la differenza principale tra la canzone romana e quella napoletana?
La canzone romana non è mai diventata una canzone internazionale solo perché i romani non hanno mai avuto la volontà di spingersi fuori dalle mura della città. Non c’è stata una scuola che trascrivesse i canti in musica, come avvenuto per la canzone napoletana. Ma soprattutto, la nostra canzone è sempre stata relegata a un basso livello, popolare, umile, strettamente legato a un’accezione folkloristica, a differenza della canzone napoletana identificata nel mondo come espressione musicale dell’italianità.
nerazioni la canzone popolare, le proprie origini culturali. Un contest ad iscrizione gratuita immaginato per i giovani, per accendere i riflettori sulla tradizione romanesca e sulle nuove leve emergenti nella musica e nel videomaking della Capitale. Insieme ai giovani che proporranno le loro canzoni e i loro video, grandi artisti ospiti in palcoscenico a sostegno di questo originale progetto che ha avuto a fianco anche famosi rapper tra cui Piotta, Danno dei Colle der Fomento e i Flaminio Maphia che diventerà un appuntamento fisso del panorama culturale romano.
Vuoi spiegare in cosa consiste il tuo progetto musicale, Roma nel mondo? Roma is music al è un evento culturale di grande fascino e coinvolgimento. Nello spettacolo racconto al pubblico il perché la canzone napoletana si è affermata universalmente e la romana no. Al grande entertainement si aggiunge cultura, storia, sociale, insomma si raccontano due città.
Qual è lo scopo del concorso? Far lavorare i giovani nella creazione della nuova canzone romana. Voglio portare la nostra canzone ai giovani, nelle università, proporla come materia di studio con le mie lezioni che per ora tengo alla Luiss con un master di musica.
Sei impegnata nel concorso Dallo stornello al rap, di cosa tratta? Il concorso è nato per far riscoprire alle nuove ge-
Interpreta le canzoni romani nei teatri più importanti del mondo, facendo spettacoli diversi gli uni dagli altri e sempre originali. Puoi contattare Elena Bonelli su: Elena Bonelli PressOffice
Cucina e Ricette
ricette La cucina creativa di Ester & Leide n.11- 11/ 2015
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Redazione
Salsiccia e crauti
Per una festa tra amici, una ricetta facile da eseguire Ingredienti per quattro persone • 400 gr di crauti • 2 cipolle di Tropea • 300 gr di salsiccia tedesca di tacchino • uno spicchio di aglio • mezzo bicchiere di vino bianco • mezzo bicchiere di brodo di verdure • olio extravergine di oliva • un cucchiaio di senape • pepe nero • 4 patate • 200 ml di latte • pan grattato • paprika dolce Procedimento Rosolare l’aglio e le cipolle in un filo di olio, aggiungere le salsicce tagliate a pezzetti e dopo
qualche minuto, aggiungere i crauti affettati. Sciogliere un bel cucchiaio di senape nell’olio vegetale e versarlo sui crauti. Aggiungere mezzo bicchiere di vino e far cuocere per circa dieci minuti. Insaporire di sale e pepe nero, a vostro piacere. Per le patate: Affettare finemente le patate e metterle a bagno nel latte col sale e la paprika dolce. Lasciarle macerare per circa dieci minuti e passarle nel pan grattato. Friggerle un po’ per volta nell’olio bollente. Impiattare e servire con le patate calde e croccanti.
Cucina e Ricette
ricette Le specialità di n.11- 11/ 2015
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Redazione
Eugenio
Così preparo le triglie Un piatto veloce, genuino e appetitoso. Le triglie rappresentano una delle mie specialità, preparatele e buon appetito Ingredienti • 1 Kg di triglie • Due spicchi di aglio • Prezzemolo • Origano • Sale • Olio extravergine di oliva • Tre foglie di alloro • Pepe nero • Passato di pomodoro • Mezzo bicchiere di vino bianco
Procedimento In una teglia versare un po’ di olio e adagiare i filetti di triglia. Condirli con un filo di olio extravergine di oliva, aglio tritato, origano, sale, pepe nero, una spolverata di prezzemolo, qual-
che cucchiaio di pomodoro, e ripetere il procedimento per tutte le altre triglie. Versare il vino bianco e aggiungere le foglie di alloro. Lasciare cuocere per circa quindici minuti e impiattare.
Sport e Discipline
ciampino
Cmag > Novembre 2015 > Sport e Discipline n.11- 11/ 2015
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Polisportiva Città Di Ciampino
www.polisportivacittadiciampino.it
Vedere la felicità e la commozione per questo gesto dei nostri ragazzi, in un momento non certo semplice per il sig. Fortuna ti fa capire quanto veramente basta poco per regalare un sorriso a chi ne ha bisogno...
la capolista dilaga sette gol al LARIANO Peri: «il pareggio del lariano ci ha dato la scossa»
Il Città di Ciampino continua a macinare gioco, vittorie e punti. La squadra dei presidenti Cececotto e Fortuna ha strapazzato il Lariano per 7-2, ma la partita non è stata affatto semplice come potrebbe suggerire il risultato finale. Fino a due minuti dall’intervallo, infatti, gli ospiti erano stati capace di tenere il match
sull’1-1 (pareggiando l’iniziale vantaggio siglato da Tornatore), poi il guizzo del solito Panella ha impresso la svolta alla gara. E’ su questa linea anche il commento del giovane estremo difensore ciampinese Lorenzo Peri, classe 1996 arrivato in estate dall’Accademia Calcio Roma, club di Promozione. «Non stavamo giocando
Giovanni D’Avino, primo gol in Eccellenza e primo gol stagionale con la Juniores
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la nostra miglior partita – dice il numero uno – e il gol dell’1-1 del Lariano è stata la scossa per “svegliarci” e iniziare a fare il gioco che sappiamo. Il gol di Panella è stato decisivo, poi nel secondo tempo è uscito il vero Città di Ciampino e abbiamo vinto in scioltezza». Oltre al gol di Panella e del giovane D’Avino (al primo sigillo in Eccellenza), il tabellino si è completato con la doppietta di Macciocca e il tris di uno scatenato Diego Tornatore che con nove reti realizzate siede da solo sul trono dei cannonieri del girone B. «Diego è un giocatore incredibile, tiene a far gol anche in allenamento: si vede chiaramente che è un giocatore di categoria superiore» dice Peri. Anche per il 19enne estremo difensore, finora, è stata una stagione molto importante. «In campionato ho sempre giocato tranne una partita e sinceramente sono molto contento dello spazio e della fiducia che mi danno lo staff tecnico e la società. Voglio ringraziare tutti i miei compagni per la tranquillità che mi trasmettono: onestamente non pensavo di assorbire in questa maniera il salto di categoria, per ora tutto sta filando liscio e mi auguro che il sottoscritto e la squadra possano continuare così». Nel prossimo turno il Città di Ciampino sarà ospite del Città di Monte San Giovanni Campano. «Una trasferta insidiosa: si giocherà su un campo di terra e sarà la prima volta in stagione – rimarca Peri – La nostra è una squadra con ottima qualità tecnica e questo potrebbe essere un problema, ma andiamo lì per fare il massimo».
Sport e Discipline
Fighting
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Redazione
Ringraziando il Mister Roberto Muzzi per la fiducia accordataci, invito gli aspiranti Thai e Kick Boxers a rivolgersi con fiducia al Thunder Team, presso l’A.S.D. Muzzi Academy, per la pratica desiderata, sia essa amatoriale o agonistica, ma che sarà sicuramente soddisfacente e sicura! Ad Maiora! Ciro Cortese, Coordinatore CSEN Settore Nazionale Sport del Ring
Fighting Tournament
Muay Thai, Supreme Style of Fighting…ma anche superba preparazione atletica, realistica difesa personale, spettacolare forma di competizione sportiva! Una disciplina che, se insegnata con la dovuta competenza ed intelligenza, è in grado, se praticata con la corretta costanza e dedizione, di soddisfare le esigenze di ognuno! Sin dall’inizio dei miei ormai quasi 25 anni di carriera quale Direttore Tecnico e formatore (con centinaia di istruttori certificati e sparsi nella penisola), ho cercato di fornire agli aspiranti insegnanti un adeguato substrato teorico/scientifico, avendo essi la responsabilità della integrità psicofisica dei propri allievi, in particolare in uno sport da combattimento come la Muay Thai.
Operazione sicuramente riuscita nel caso del Thunder Team, che ormai da anni opera in quel di Ciampino e nei comuni limitrofi, grazie all’opera dello schivo ma integerrimo Direttore Tecnico Alessandro Ludovici e dei suoi più stretti collaboratori. Ora, grazie alla sinergia ed ospitalità dell’A.S.D. Muzzi Academy (dell’omonimo Roberto Muzzi), grande calciatore di un recente passato ed attualmente Mister in ascesa, abbiamo, sotto l’egida dello Csen, avviato il Muzzi Fighting Tournament, campionato a tre tappe aperto a Thai e Kick Boxers (e Savateurs), di ogni livello. Sono previsti incontri singoli, tornei light, marche a contatto pieno, esibizioni dei team…
Benvenuti Guerrieri Il Thunder Team nasce nel 1995 grazie alla passione dedicata del gran maestro verso i propri allievi, trasmettendo loro non solo i fondamentali della disciplina degli 8 colpi ( Muai Thay) della Savate (Boxe Francese), K1 style, ma soprattutto valori come il rispetto verso tutti gli esseri viventi , il coraggio e l’onestà. Ciò che ha fatto la differenza è stato proprio questo essere accolto e trattato come uno di famiglia, ma soprattutto sapere di poter contare su una persona che oltre a essere stata la nostra guida in questa arte è stata ed è tutt’ora per molti noi anche una figura paterna oltre a essere il nostro maestro. Ad oggi dopo 20 anni dalla sua nascita il thunder team vanta circa 70 iscritti collocati in 3 sedi diverse, gestite dagli insegnanti nati e cresciuti proprio nel Thunder Team. La scuola è aperta a tutti colore che amano questo sport ma anche a chi semplicemente vuole tenersi in buona forma fisica o per chi desidera rompere il muro della paura ed essere sempre pronto per potersi difendere in caso di pericolo estremo. “Per imparare i colpi basta poco, per imparare a combattere non basta una vita” - benvenuti nel thunder team
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Sport e Discipline
automobilismo
n.11- 11/ 2015
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Club Passione Rossa Italia info@passionerossa.com
fabio barone
Al volante di una 458 Fabio Barone è entrato nel World Guinness Record percorrendo la tortuosa Transfagarasan, definita la “strada più bella del mondo” dal team di tester Top Gear (la trasmissione motoristica per eccellenza) con una media di oltre 83 km/h. A compiere l’impresa non un pilota professionista, ma un appassionato che sta dedicando la sua vita alle auto da corsa, tanto da essere il presidente del Ferrari Club Passione Rossa. TRACCIATO INSIDIOSO — Il mitico percorso che si sviluppa per 90 km fra le montagne del Carpazi in Romania, presenta ripidi dislivelli, tratti esposti a venti anche molto forti e curve a
gomito, che si affacciano sullo strapiombo. Affascinato dalla sua difficoltà Barone ha deciso di tentare l’impresa: percorrere un tratto di 12.850 metri, chiuso al traffico, alla massima velocità possibile. Il tempo impiegato è stato migliore rispetto alle aspettative che lo stesso pilota si era posto: 9’13”442. Sono addirittura due i primati del mondo siglati: miglior tempo in assoluto, crono più veloce per la categoria Supercar. “Un risultato oltre le aspettative e una grande emozione”, ha detto Fabio Barone all’arrivo. Dall’evento nascerà anche un documentario. www.passionerossa.com
Quando vivere diventa
un’impresa
Cmag > Novembre 2015 > Un’impresa n.11- 11/ 2015
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Desirè Sara Serventi
desiresaraserventi@hotmail.it
Qual è il ruolo di William Vittori? É il Coordinator support event, coordina l’evento in tutto, si occupa di tenere i contatti con aziende, fornitori, materiali e quello che serve per la realizzazione di un evento. Si occupa di breafing sia con i collaboratori che con tutti i professionisti del settore che saranno scelti per l’evento,cercando di essere molto chiaro per realizzare il progetto che è stato fatto dal Wedding planner dell’azienda.
William Vittori e Denise Rossi
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William Vittori e Erno Rossi
Una figura importante? Il suo ruolo è di grande responsabilità, per il fatto che firma un foglio di responsabilità che nulla debba venire a mancare quel giorno, dal materiale a tutto ciò che concerne la riuscita organizzativa che è stata creata.
La EDS eventi di Erno Rossi L’azienda esperta nella programmazione di qualunque genere di eventi
Offre un servizio di qualità e professionalità, la EDS Eventi di Erno Rossi. Esperti nel Wedding planner che si occupano di tutto, dalla scelta dell’abito, al viaggio di nozze, ricercando qualità ed eleganza. L’azienda si avvale di due professionisti nel settore degli eventi e di un team qualificato che riescono a soddisfare le richieste dei clienti. Perché scegliere un Wedding planner? Per lasciare ad altri la preoccupazione e la soluzione di qualsiasi imprevisto. Di cosa ti occupi? Il mio ruolo è quello di organizzare eventi di ogni
genere, feste private, matrimoni, anniversari, sfilate e compleanni. Chi sono i tuoi collaboratori? La mia primogenita Denise Rossi e William Vittori, il mio support event. Qual è il ruolo di Denise Rossi? Il suo ruolo è quello di curare tutta la parte degli allestimenti, di consigliare temi per l’evento tenendo conto delle richieste dei clienti, e la dove ce ne sia bisogno crea bomboniere, segnaposto, con confetti decorati, etc. Segue a 360° l’evento dall’inizio alla fine per fa sì che il progetto scelto non cambi di una virgola .
Avete organizzato matrimoni importanti? Il primo matrimonio importante, è stato quello di Pamela Petrarolo e a seguire l’attrice Micol Olivieri, il matrimonio di Ludovica Leuzzi figlia della Marchesa D’Aragona. L’organizzazione piú bizzarra che vi é stata richiesta? Non abbiamo ricevuto richieste particolarmente bizzarre, ma eventi particolarmente moderni ne abbiamo organizzati. Siamo pronti ad organizzare qualsiasi richiesta, ma se qualcosa non ci convince ne parliamo con i nostri eventuali clienti cerchiamo insieme di raggiungere un compromesso. Dove lavorate principalmente? La nostra sede principale è a Roma, ma non abbiamo problemi a raggiungere qualsiasi parte dell’Italia. Progetti? Fortunatamente stiamo avendo grandi riconoscimenti per il semplice fatto che il 2016 si stà
presentando con contratti già definiti e tanti altri in lavorazione, e questo per noi è la vincita di sacrifici fatti precedentemente per raggiungere obbiettivi di successo. La nostra azienda crede fermamente che ogni essere umano ha il diritto di amare, e l’amore non ha sesso, ma rispetto e noi di conseguenza rispettiamo l’ideologia di tutti e siamo felici di mettere in atto la nostra azienda e professionalità in tutte le vostre richieste. Qualità, professionalità e cortesia, queste le caratteristiche dell’azienda esperta nella programmazioni di eventi. Per informazioni: Eds WP Eventi/William Vittori/Denise Rossi edseventi@gmail.com erno.william@gmail.com www.edseventi.com
Dani Bra
Lallo Circosca
Alvaro Vitali
Luciana Florenzi (sinistra)
Gigi Misiferi
Sebino Nela
Vania de Morares
Stefania Corona
Marco Capretti
Lindy Gi
Ylenia Sileri
Anna
Rossella Celindano
Erika Marconi
Roberto Federico Manzoni
Ely Ligouri (Star Elaiza) e Anthony Peth
Chiara Priorini
Caterina Milicchio
Daniela Marasco
Demo Morselli
Le vignette di Nadia Ludovici nadia.ludovici@libero.it
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giochi Divertendosi con C MAG
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oroscopo
A cura di Guillermo Allen-Schultz
Novembre
Ariete
Aumenta l’energia e la determinazione, organizzarvi è essenziale, sfruttate un momento magico che si prolunga nel tempo: il sacrificio non conta!
Toro
Un progetto importante permette di lavorare meglio e di guadagnare di più, tutti andranno d’accordo con voi e giungeranno gratificazioni attese da tempo.
Gemelli
In amore si guarda lontano, c’è bisogno di una scelta che cambi tutto definitivamente. La solitudine non va! Volete certezze e comprensione.
Cancro
Occupatevi delle relazioni in seno alla famiglia, maggiore attenzione e un contributo economico renderanno tutto più facile. Il partner scoprirà nuove potenzialità in voi.
Leone
Vita sociale e nuove conoscenze, è bello ampliare gli orizzonti e diviene facile il lavoro, gratificanti le scelte: il futuro è tutto da scrivere a lettere cubitali.
Vergine
Bilancio in prima linea da ottimizzare: niente male, anzi richiamerete all’ordine chi deve darvi ciò che vi spetta, e se è un alleato verrà coinvolto.
Bilancia
Un’intelligenza così acuta va sfruttata: ottimizzare il lavoro con il minor sforzo e vivere per accumulare risorse o lasciarsi andare a una passionalità che vi rigenera.
Scorpione
Nascono le obiezioni: troppi riscontri positivi danno fastidio a qualcuno, ma voi proseguirete con la massima indifferenza. Evitate discussioni: avanzerete in solitaria.
Sagittario
Stanchi di discutere, chiuderete l’audio. Si sentirà la vostra mancanza nel lavoro, però continuerete senza sosta e un ambiente esclusivo vi accoglierà.
Capricorno
Le occasioni ci sono, tutti vi cercano e vi apprezzano, è il momento di proporsi: collaborazioni che frutteranno grazie ai consigli e alle alleanze.
Acquario
Il futuro è importante e va programmato, adesso l’azione pratica può rimanere in standby. Procuratevi le risorse, i consigli degli altri sono ininfluenti.
Pesci
Punterete sul rispetto, sull’autorevolezza, sulla stima per il vostro lavoro organizzandovi perfettamente. Rischiate di spendere qualcosa in più però i risultati si vedono.