Cmagazine Novembre

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C-magazine - n°11 di Novembre 2014 - Supplemento 10 stagione 2014/2015 - Editore Calcio a 5 Live SRL - Direttore responsabile Francesco Puma Redazione Via Francesco Baracca 28, Ciampino (RM) TEL. 329 4420244 - Rivista periodica, indipendente, a distribuzione gratuita - e-mail: info@cmagazine.it - Registrato presso il Tribunale di Velletri il 25.10.2007 - Registrazione n. 2507

CMAGAZINE.IT

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RIGOLI FEDERICA

parla la star di Amici 2013

QUANDO VIVERE DIVENTA UNA “IMPRESA”: speciale dedicato alle attività imprenditoriali del territorio

n.

PAOLO

intervistato in esclusiva per Cmag

CONTICINI

Il 23 Novembre il famoso Hotel di Frascati ospita un appuntamento imperdibile tra arte e buongusto

ART&food villamercede



Novembre 2014 5

L’editoriale

Un famoso adagio indiano recita: “Prima di giudicare qualcuno cammina tre lune nei suoi mocassini”. Ma com’è difficile mettere a tacere la prima impressione che riceviamo da una Un famoso re a tacepersona o da una situazione. Uno dei difetti più gravi e profondi imputabili alla società moadagio in- re la prima derna è proprio la superficialità: la facilità nel ferire, nell’agire e parlare senza cognizione diano reciimpressione di causa, nello sputare sentenze ciniche solo per ilche gusto di sminuire il prossimo ta: ed aride "Prima ricedi fragile giudicaviamo da èuna gonfiando momentaneamente il proprio ego. A guardarci intorno, il mondo che qualcuno o da suggerisce gli stereotipi patinati dare seguire e chi non ne fapersona parte, si troverà ben presto cammina tre una situacon un dito puntato contro ed una personale battaglia contro i pregiudizi. Dovremmo farci lune nei zione. Uno guidare dai segnali dell’anima e non da quelli degli occhi, andando oltre un vestito, un suoi mocas- dei difetti modo di parlare o una sterile infrastruttura, di difesa. Sta piùcome muro gravi sini".eretta spesso Ma solo a noi trovare il giusto stimolo per superare iniziale: spesso, dietro ad una e profondi com'è l’idea diffi - perché cile mette-libro,imputabili copertina impolverata, può nascondersi un bellissimo il migliore mai letto.

Alessia Bartiromo

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C MAGAZINE


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Sommario

MODA & CASA

Via Francesco Baracca 33 - 00043 Ciampino (Roma) tel. 06.7914841 fax: 06.79787079 modaecasa@davino.it - www.davinomodaecasa.it

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Novembre 2014 Castelli Mon Amour

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Storie dei Castelli Romani.

Paolo Conticini Intervista esclusiva ad uno degli attori più amati d’Italia

Federica Rigoli Il presente e il futuro di uno dei migliori talenti di Amici 2013

Attualità

Tutto ciò che c'è da dire sulle condizioni del nostro Paese e tanto altro.

Benessere Salute, bellezza e spiritualità. Come stare bene con se stessi.

Scienze

Una squadra di esperti ci porta alla scoperta dei misteri della mente e dell'Universo

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Viaggi Panorami e culture diverse si mescolano in questa rubrica, adatta per chi ama esplorare.

Arte e Cultura

Approfondimenti ed eventi a carattere culturale, tra musica, poesia e molto altro

Battito Animale Il fantastico mondo dei nostri amici a quattro zampe.

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Food Passion Ricette e curiosità in cucina e al banco della spesa.

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Sport Tutte le news sugli eventi e le squadre sportive locali.

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L’agenda dei Castelli

NOTIZIE FLASH

0 1 ott CIAMPINO 0 2 ott ARICCIA 0 3 ott CIAMPINO 0 4 ott CIAMPINO 0 5 NEMI ott 0 6 ott ALBANO 0 7 ott LARIANO 0 8 ott VELLETRI set

I Carabinieri sequestrano 23 piante di marijuana, due chili di semi di canapa indiana e 4 mila euro in contanti durante i controlli alla “Barbuta”. Hashish, un fucile e munizioni: controlli della Finanza. Arrestato un spacciatore, 53enne ariccino, e segnalati cinque ragazzi, di cui tre minorenni. La Polizia Locale ai campionati di corsa e beach volley Nazionali riservati alle polizie locali: ottime le prove di Francesco D’Ambrosio e Paola Morgia. Carburanti, prezzi irregolari in una pompa su quattro: il prezzo applicato alla pompa era più alto di quello degli altri gestori della stessa marca con aumenti compresi tra 2 e 6 centesimi al litro. Il Politecnico di Milano studia il Santuario di Diana. Docenti e ricercatori ospiti ai Castelli sulla base di una convenzione per la tutela e la valorizzazione del sito. Alzheimer caffè per familiari e malati del territorio. Attivati da Albano, incontri in tutti i distretti della Asl di Roma. Gli Amici di Beppe Grillo in piazza a Lariano con un gazebo informativo. Incontro con la senatrice Elena Fattori. Detenuto colpisce in faccia agente al carcere, il fatto è accaduto in infermeria. «Occorrono interventi urgenti ed una ispezione al carcere» è la richiesta urgente dei sindacati.

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NOTIZIE FLASH

09 ott CIAMPINO 10 GENZANO ott 11 ott ARICCIA 12 MARINO ott MONTE 13 PORZIO ott GROTTAFER14 ott RATA 15 ott PAVONA GROTTAFER16 ott RATA

Terzulli presenta il nuovo progetto per il teatro comunale intitolato a Vincenzo Cerami per la creazione di attività culturali come motore per far ripartire l’economia.

A Genzano la mezza maratona più bella d’Italia. Gli oltre 900 iscritti alla sedicesima edizione della competizione hanno potuto ammirare i magnifici scorsi paesaggistici dei Castelli Romani. Un giorno al museo con mamma e papà. A palazzo Chigi si è svolta un’insolita “caccia all’indizio” per la Giornata delle famiglie. Marino non solo sinonimo di uva, ma anche di cioccolato. Si è conclusa la terza edizione di Castelli di Cioccolato, promossa da Roma Chocolate in Tour Prostituzione, documentario a Monte Porzio. Iniziativa di “Attivamente” in collaborazione con l’associazione “Schiavitù mai più” Ricercato da luglio un 38enne italiano per rissa e lesioni: trovato dai Carabinieri di Velletri non ha opposto resistenza. Deve scontare la pena di 8 anni e 9 mesi di reclusione Rapina in villa, presi soldi e preziosi, caccia al commando di quattro persone, probabilmente dell’Est Europa, che ha assaltato abitazione. Foglio di via per tre ambulanti abusivi, soddisfatto il Sindaco Fontana. Intervento di Polizia Locale e Carabinieri.


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L’agenda dei Castelli

NOTIZIE FLASH

1ott 7 GENZANO 1ott 8 ALBANO 1ott 9 ALBANO 2ott 0 FRASCATI 2ott 1 GROTTAFERRATA 2ott 2 CIAMPINO 2ott 3 CECCHINA 2ott 4 CIAMPINO

Rapinato e legato fabbro da tre uomini con accento dell’est Europa: il fratello della vittima mette in fuga i malviventi che sparano contro la sua auto un colpo di pistola.

Ad Albano la manifestazione “Il maratoneta”. Ideato dall’Asd Albalonga Wheelchair hockey: i proventi alla squadra per iscriversi e partecipare al campionato nazionale 2014. Le poesie di Giusy Guarino durante la presentazione del libro “Il respiro dell’anima” al Museo diocesano in via De Gasperi. Ricognizione degli alloggi comunali. Nota dell’Assessore Morelli: «Stiamo lavorando alacremente per garantire la legalità». Quando lo sport si fa solidale: Gli Angels di rugby ospitano bambini delle case-famiglia. Ciampino festeggia i 40 anni di autonomia comunale nell’area del nuovo teatro in costruzione Con l’intitolazione della struttura a Vincenzo Cerami, scrittore, giornalista, sceneggiatore. Albero sui binari, circolazione interrotta sulla Roma-Velletri. Dalle 18:45 tra Cecchina e capolinea, attivato servizio sostitutivo con autobus. In corso l’intervento dei Vigili del Fuoco. Con un chilo di marijuana nel motore del frigorifero, arrestato. Sequestrati anche hashish e cocaina. Altri due persone fermate in operazioni antidroga dei Carabinieri di Castel Gandolfo

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NOTIZIE FLASH

GENZANO

L’Infiorata di Genzano in Cina. Gettate le basi per una collaborazione con la città di Qinhuiangdao: la città cinese ha siglato l’ingresso nell’Associazione nazionale Città del Vino.

FRASCATI

Sgomberato alloggio occupato a Frascati in via Ferri. L’Assessore Morelli: «Senza ricorrere alla forza».

FRASCATI

Scherma, Federico Riccardi terzo in Coppa del Mondo nella prova a squadre: miglior risultato per i tuscolani da Plovdiv in Bulgaria.

ARICCIA

CIAMPINO ARICCIA ALBANO

Promozione maschile di basket: la Virtus Ariccia espugna il campo dell’Albano nel derby. Vittoria al fotofinish per l’esordio fuori casa dei ragazzi di Pucci.

Sassi contro i treni, denunciati tre ragazzi, intervento degli agenti della Polfer. Si tratta di un italiano 18enne e due fratelli egiziani di 18 e 15 anni che sono stati affidati ai genitori. Evasione fiscale: il M5s chiede la riduzione della Tari. Replica dei pentastellati: “La lettera aperta del Sindaco e le giravolte dell’Amministrazione” Canoa, Armada Cup: l’Albalonga sul podio a Berna. Ottimo terzo posto dietro alla rappresentanza svizzera e tedesca.


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Castelli Mon Amour

CIAMPINO

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a cura di UFFICIO STAMPA Comune di Ciampino

LE ULTIME DALL'AMMINISTRAZIONE

EDUCAZIONE AMBIENTALE LE LINEE GUIDA PER I PROSSIMI MESI

L’ASSESSORATO ALLA VIABILITÀ E ATTIVITÀ PRODUTTIVE INFORMA CHE: La fermata autobus Schiaffini, dedicata per lo più agli studenti dell’Istituto ‘V.Volterra’, è stata spostata da via dei Laghi alla strada laterale al Liceo Scientifico, in prossimità del sottopasso ferroviario della Linea Roma/Albano; Presto saranno organizzati dall’Amministrazione stage di aggiornamento professionali per gli operatori del commercio.

L’ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI INFORMA CHE: Sarà pubblicata la gara di appalto per i lavori di ampliamento del Cimitero comunale e per le opere di riqualificazione dell’esistente, per un importo complessivo di circa due milioni e mezzo di euro; Dal mese di novembre iniziano i lavori di rifacimento degli impianti fognari, compresa la realizzazione di griglie per la raccolta delle acque piovane e la pavime tazione della sede stradale. Le vie interessate da tali lavori sono: via Asti, via Messina, via Cappalonga, via Bevilacqua, viale di Marino e via Gorizia, via della Repubblica, via Coldilana e via XXIV Maggio, via Gonzaga e via S.P. della Croce, via Icaro.

GLI ASSESSORATI ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE E LAVORI PUBBLICI INFORMANO CHE: Sarà pubblicata la gara di appalto per i lavori di ristrutturazione della scuola media ‘Umberto Nobile’, per un importo complessivo di circa 450 mila euro (finanziamento statale).

Via Trieste 48 - 00043 Ciampino - Tel. 06.79.12.606

A

a cura di ASS.TO AMBIENTE Comune di Ciampino

distanza di sei mesi dalle elezioni che hanno visto trionfare la coalizione di centrosinistra, capitanata dall’attuale sindaco Giovanni Terzulli, è tempo di primi bilanci per l’amministrazione. Non si esime l’Assessorato all’Ambiente guidato dall’ Avv. Anna Rita Fraioli, già assessore della Pubblica Amministrazione e Pari Opportunità nella precedente legislazione, che traccia le linee guida anche per i prossimi mesi. Un assessorato fondamentale per la città di Ciampino vista la vicinanza dell’aeroporto sul quale da tempo si sta lavorando al fine di trovare una soluzione per garantire una maggior qualità della vita alla cittadinanza. Molti sono stati, e saranno, i tavoli di lavoro, le commissioni e le conferenze di servizi che l’assessore Fraioli intende istituire e presenziare per trovare l’accordo ottimale con le compagnie aeree e l’ente aeroportuale stesso, dialogo che l’Assessorato all’Ambiente intende condurre anche con le associazioni territoriali da sempre sensibili alle problematiche legate all’inquinamento prodotto dal vicino scalo. L’assessore Fraioli evidenza come la “cultura” dell’educazione ambientale debba essere il perno di ogni progetto, fondamento essenziale per creare in futuro una città che abbia non solo maggior rispetto dei suoi numerosi spazi verdi, ma anche dei beni pubblici, come strade e marciapiedi puliti. A dimostrazione di questa volontà non si può non menzionare l’iniziativa di fine settembre: “Puliamo il Mondo”, nella quale sono state coinvolte le quinte elementari dei circoli didattici del territorio ed un istituto comprensivo per dare continuità a quella

cultura ambientale per troppo tempo sottovalutata e improvvisata. I giovani studenti hanno letteralmente setacciato il Parco dell’Appia Antica adiacente al territorio comunale, ripulendo il cammino ultramillenario degli antichi romani, ancora utilizzato dai nostri cittadini. Ma ciò deve considerarsi soltanto il primo passo di un lungo cammino che porterà altre iniziative e progetti didattici che coinvolgeranno tutti gli istituti presenti sul territorio della città di Ciampino, come l’imminente “Festa dell’ Albero” che si svolgerà a Novembre. Una partenza decisamente forte da parte dell’intera amministrazione.

la piada di Lella di Rimini fatta a mano

un posto tranquillo con tavoli anche all’esterno


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Castelli Mon Amour

TEATRO COMUNALE

IL COMUNE LO INTITOLA A VINCENZO CERAMI

“D

a cura di UFFICIO STAMPA Comune di Ciampino

ue serate meravigliose, perchè meravigliosa è l’arte.”. E’ così che il Sindaco di Ciampino, Giovanni Terzulli, ha esordito sul palco del construendo teatro comunale, intitolato all’illustre concittadino Vincenzo Cerami, in occasione delle due manifestazioni teatrali organizzate dall’Amministrazione ed inserite nelle celebrazioni per il quarantannale della costituzione di Ciampino in Comune autonomo (#ciampino40). “In un momento così difficile per tutti, dove i conti portano spesso a ridurre le spese meno essenziali e non indispensabili, essere spettatore in una cornice surreale, cioè quella di un teatro ancora in cantiere, fa venire i brividi. E non è il freddo di quei giorni, - prosegue il Sindaco. Terzulli - piuttosto la lucida soddisfazione di sapere che si sta lavorando per ridare speranza alla nostra

Città. Qui un teatro nasce mentre molti altri, purtroppo, rischiano di chiudere. Penso poi al foyer, all’ampliamento della Biblioteca comunale Pasolini, alla nuova Piazza e a quando sarà completato il nuovo assetto dell’ex complesso ‘Ex Cantina Sociale’.”. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale con il patrocinio ed il contributo della Regione Lazio, ha consentito la realizzazione di due serate dedicate alla musica, teatro e danza. In ‘Note di Viaggi’ hanno preso parte, sotto la direzione artistica di Vincenzo La Gioia, il giovane compositore e chitarrista ciampinese Enrico Olivanti insieme al suo quintetto composto da Marco Tardioli, Giuseppe Salvaggio, Andrea Verlingieri e Carlo Ferro, ed il sassofonista argentino Javier Edgardo Girotto, accompagnato da Natalio Mangalavite, Luca Bulgarelli ed Emanuele Smimmo. Torna la musica jazz a far da protagonista: suite suggestiva, ritmo contagioso, in

una kermesse musicale di altissimo livello che ha musicalmente intrattenuto gli amanti di questo genere. ‘Pensieri Così’, invece, è lo spettacolo ideato dall’attrice e cantante Donatella Pandimiglio e dal direttore della Visual Arts Department Ballet Company Antonio Di Vaio per rendere omaggio a Vincenzo Cerami, l’illustre concittadino scomparso lo scorso anno che con le sue opere ha contribuito alla crescita culturale del Paese. “A lui sarà intitolato il realizzando teatro di Piazza Giorgio Viola che, inserito nel progetto di riqualificazione di una ex area industriale nel centro cittadino, a pochi metri dalla stazione ferroviaria e dalla sede municipale, vuole essere un luogo di incontro e non solo mera struttura, che possa favorire moltissime attività, rivolte sia agli artisti che ai ragazzi delle scuole, offrendo loro spazi di condivisione e aggregazione socio-culturale. Un polo culturale, dunque, - spiega il Primo cittadino - in grado di soddisfare le esigenze delle numerose e qualificate realtà artistiche del territorio.”. Un galà, quello del 25, che, grazie alla disponibilità della famiglia Cerami, ha visto andare in scena testi e scritti dello scrittore, giornalista e sceneggiatore, con le musiche del Maestro Nicola Piovani, passando dal teatro alla canzone, dalla poesia al cinema, e omaggiando il felice connubio tra i due grandi artisti. La voce meravigliosa della cantante Pandimiglio, accompagnata dal compositore e pianista Roberto Gori, dal giovane attore di Ciampino Fabio Morici, insieme ai danzatori della VAD, Elisa Liani, Giulia Manbiero, Nico Napolitano, Michela Pullano, Agnese Riva e alle coreografie di Vito Bortone e Antonio Di Vaio, hanno reso magico e surreale il teatro comunale. Una serata indimenticabile, in un’atmosfera emozionante piena di ricordi, amore, passione, spunti di riflessione, professionalità ed impegno, lavoro e dedizione. “Questi due spettacoli sono solo i primi di una lunga serie di iniziative che l’Amministrazione ha la volontà di riproporre presto ai propri cittadini e non solo. Musica, danza e teatro, con la cultura e l’arte come minimi comun denominatori.”.

a cura di FARINA&PARTNERS



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CIAMPINO

CRONACA, ECONOMIA, CITTADINI, SPORT

LABORATORIO

I SEGRETI DELLA SCRITTURA a cura di ISAK BORG

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ei locali del Comune di Ciampino, promosso dall’Associazione Mondoscrittura e patrocinato dalla ProLoco, si è svolto il Laboratorio I Segreti della Scrittura, tenuto dallo scrittore e giornalista Franco Forte, direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori, fra cui spiccano Il Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo. Non è il caso di elencare, per lo spazio di questo articolo, le numerose prove di successo di Franco Forte in ambito letterario e come curatore e scopritore di nuovi talenti. Quando si scambiano alcune parole con un autore di fama internazionale, si resta naturalmente colpiti da pochi aspetti essenziali e facilmente verificabili. Ma quando si resta ad ascoltarlo per quindici ore e senza perdere un cenno o un consiglio o un solo aneddoto sul mestiere dello scrittore, allora si scopre che un bravo autore non è che la manifestazione professionale di una persona completa, ancora più grande, più ricca e da cui imparare molto. E come partecipante al suo laboratorio, non posso non sottolineare alcuni aspetti meravigliosi e umani del suo insegnamento, mai scontato – perfino lungo il sentiero degli argomenti più noti e proprio per questo più disseminato di trappole. Si sono toccate le questioni legate al linguaggio, allo stile, al personaggio, al punto di vista e alla storia, passando per la grammatica e

per gli errori comuni da evitare. Tutto, nello sforzo di far incontrare la passione e l’Arte dello scrivere, con la sete di emozioni che culmina nella lettura e nella conquista di un nuovo lettore – il giudice ultimo di qualsiasi operazione creativa che si dica letteratura. Lungo tre giorni di un ottobre dai bellissimi colori autunnali e dalle atmosfere tardo estive, dietro qualche guizzo degli occhi, di sguardi ammiccanti per sviare la sua fluida affabulazione, Franco Forte ci ha parlato dei suoi segreti, grandi e piccoli, anche se – da acuto ed esperto della comunicazione quale è – la mia impressione è che abbia tenuto per sé i più profondi e i più legati alla natura della sua opera e allo stupore delle sue scoperte. Ma la lezione più importante che ci ha trasmesso, è che nessun segreto resta tale se lo si sa scovare con lo studio, le prove, il coraggio e la fatica di sperimentare e confrontarsi: solo allora, quelli di noi che riprenderanno in mano i suoi libri, si accorgeranno che i segreti erano tutti sotto i nostri occhi, pronti ad essere assorbiti e rubati e che il sudore e il sangue che servono a fare di una persona che scrive uno scrittore, ce li hanno resi evidenti. Perché altra cosa è vederli scorrere, altra cosa è guardarli e fissarli e riconoscerli, alla fine, i nostri.

ROMA

V.le dei Colli Portuensi, 398

Tel. 06 65 35 036


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Castelli Mon Amour

CIAMPINO

forse è sbagliata la domanda!

CRONACA, ECONOMIA, CITTADINI, SPORT

UNA STRADA FANTASMA

Una normalissimo martedì mattina trascorso a via Francesco Baracca tra asl fatiscenti e parcheggi selvaggi

È

un normalissimo martedì e come tutte le persone che si trovano ad avere un familiare con un grave handicap mi reco anche questa settimana alla Asl di Via Francesco Baracca, Ciampino. L’impatto anche questa volta è devastante e desolante, l’ambiente maleodorante e caldo, i muri ingialliti, luci pressochè inesistenti, suppellettili fatiscenti ed un gran caldo. Il massimo dell’accoglienza che un povero disgraziato costretto a recarvisi spera di trovare in un luogo che dovrebbe essere uno dei biglietti da visita di un’ amministrazione degna di tale

a cura di DOMEX nome. Mi guardo intorno ed a stento riesco a convincermi di trovarmi nel posto giusto, nel posto che dovrebbe essere di aiuto e di conforto per le persone disabili e che dovrebbe avvicinare le istituzioni al cittadino. Mi viene consegnato un numero rigorosamente sbiadito e nella tristezza generale mi accorgo di non essere il solo a sentirsi smarrito e sfiduciato. Ma come, un comune che pensa alla notte bianca ed alla marcia della pace non è in grado di far tinteggiare quattro pareti e di dare un aspetto umano ad un luogo tanto frequentato e che tratta problemi così importanti? Ma

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L’amministrazione - Bisognerebbe chiedersi cosa è più importante per un’amministrazione, abbagliare i cittadini regalando loro un evento simpatico ma che fattivamente non porta nulla al cittadino stesso oppure preoccuparsi degli aspetti sociali che suscitano meno clamore ma danno alle persone la dignità ed il diritto di riconoscersi parte di un sistema che funziona? La risposta ci viene purtroppo restituita dai fatti che sono inconfutabili. Molto meglio il fumo dell arrosto. Meglio pensare al “successo” della notte bianca che peraltro e mi ripeto non ho ancora afferrato come concetto “utile” all’economia di una famiglia ne tantomeno come evento socio culturale mirato ad una qualsivoglia crescita e vorrei aggiungere anche penalizzante per tutti coloro che non vivono nel cosiddetto “centro” cittadino ma che pur pagando le varie imposte non hanno potuto beneficiare con le loro attività commerciali al tanto riuscito evento. Non credo che ci sia tanto di che vantarsi, quando un amministrazione finge di non vedere ciò che gli accade intorno e decide arbitrariamente di adottare figli e figliastri, ebbene, non può non essere accusata. Caffè - Terminato il mio iter o calvario burocratico all interno della Asl decido di prendere un caffè e di curiosare in quella che un tempo è stata una strada importante, via Francesco Baracca. Faccio uno slalom tra le decine di auto parcheggiate in maniere confusa ed i vigili voraci di verbali fin troppo veloci. Parcheggiare è impossibile, fare manovra non ne parliamo e poi, poi il senso sconfinato di abbandono che si legge negli sguardi dei commercianti oramai esausti e vinti, lasciati agonizzare ai margini come se non facessero parte di quel tessuto sociale che invece è importante e che andrebbe difeso. Ma da chi? E quando? E soprattuttto riusciranno i cittadini a stabilire le priorità che un comune deve avere per garantire un vivere civile al fine di dare a tutti quelle pari opportunità che non possono essere privilegio solo di pochi. I soliti!

via ennio quirino visconti, 16 - 00100 ROMA Tel.: 06 3260 9192

marika.brunetta@yahoo.it



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Castelli Mon Amour

MARINO UN CENTRO

a cura di GIANLUCA MARTONE

TUTTO DA SCOPRIRE Alla scoperta di Marino, una delle cittadine più suggestive dei Castelli romani

è dunque composto in massima parte da materiale vulcanico e da minerali caratteristici come il peperino, la pietra sperone del Tuscolo ed il tufo.

U

no dei centri più suggestivi dei Castelli Romani è indubbiamente quello di Marino, contrassegnato da un territorio, da una cultura e da una storia tutta da scoprire, che presenta diverse peculiarità molto interessanti. Marino, conosciuta impropriamente come Marino Laziale, è un caratteristico comune di circa 40 mila abitanti posto nella provincia di Roma. Situato a sud del capoluogo, sui Colli Albani nell’area dei Castelli Romani, la cittadina è stata nell’arco di tutto il Medioevo un importante avamposto militare sull’Agro Romano, un noto luogo di villeggiatura ed un rinomato centro commerciale, grazie alla sua posizione strategica sulla via corriera tra Roma e Napoli, molto frequentata fino alla riaper-

tura della piu’ rapida via Appia Nuova attorno al 1780. Marino - Il centro laziale è soprattutto legato alla viticoltura ed è divenuto negli anni la patria dell’omonimo vino bianco a denominazione di origine controllata e, pertanto, il suo nome è legato alla celebre Sagra dell’Uva, la manifestazione più antica in Italia nel suo genere, che si svolgerà proprio in questo mese di settembre. Per quanto concerne il territorio comunale di Marino, risulta essere il sesto comune dei Castelli Romani per vastità dopo quelli di Velletri, di Lanuvio, Di Rocca di Papa, di Rocca Priora e Lariano. Nei millenni passati, esso è stato soggetto all’attività del Vulcano Laziale, esattamente come l’intera area dei Colli Albani. Il suolo

CL IMPIANTI

s.n.c.

TERMICI - IDRAULICI - SOLARI CONDIZIONAMENTO

Montagne - Per quanto concerne invece l’orografia della cittadina laziale, non esistono vere e proprie cime montuose nel territorio marinese,ovvero l’altitudine massima non raggiunge mai i 600 m.s.l.m. Le quote più importanti si riscontrano nella parte orientale del comune, ai confini con Rocca di Papa presso le pendici di Monte Cavo, che sfiora i 1000 m.s.l.m, antico cratere vulcanico attivo nella seconda fase dell’esistenza del Vulcano Laziale, molti millenni fa. Il clima dei Castelli Romani è considerato salubre fin dall’antichità, in virtù della loro posizione in collina a quote generalmente non troppo alte. Nell’area castellana, le temperature minime oscillano tra i 9 e 12 gradi,mentre le massime sono tra i 15 e i 22 gradi. Le escursioni piu’ sensibili

CL

si riscontrano in autunno e in primavera mentre, per quanto riguarda la piovosità, i Castelli Romani si collocano nella’area meso – mediterranea, con un picco nel mese di novembre ed un evidente calo nei mesi estivi. Storia - Il territorio di Marino risulta essere caratterizzato da numerose vestigia dell’antichità, come disse Athanasius Kircher nella sua interessante opera sul Lazio. La più antica testimonianza archeologica disponibile è costituita dal ritrovamento di un fondale di capanna dell’età del ferro nel quartiere Cave di Peperino negli anni settanta dall’attuale direttore del museo civico di Albano Laziale Pino Chiarucci. Infine, al centro di Marino, la scoperta piu’ importante è stata quella operata nel 1962 del mitreo di Marino, uno dei tre mitrei dipinti in Italia e, indubbiamente, tra i migliori al mondo per stato di conservazione e qualità artistica.

Marco 349.8326470 Massimiliano 339.3794140 Via Vittorio Veneto, 4 - 0043 CIAMPINO Email: climpianti.snc@liber o.it


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MARINO

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L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA

COS’È CHE

a cura di DOMEX

NON FUNZIONA di Edoardo Bennato. Quindi, e mi ripeto, fin quì tanto di cappello ad una squadra che tanto bene lavora per la propria città!

S

ono trascorsi pochi giorni dalla 90 Sagra dell’uva, tradizione consolidata nel tempo e nella storia di Marino e non si può certo non complimentarsi con il sindaco Silvagni, l’assessore Esposito e tutte le persone che hanno reso possibile la riuscita di questo evento allietando la città e le numerose persone presenti nei giorni di festa. E’ bello ed educativo saper custodire ed apprezzare le tradizioni che sono nella storia delle nostre città, tenere in vita e arricchire ogni anno eventi che come appunto la Sagra dell’uva hanno visto i natali nel lontano 1925, è sicuramente segno di rispetto e di amore che ogni

amministrazione dovrebbe alla propria città. Personalmente ho assistito a queste giornate confondendomi con lo spirito allegro e goliardico delle persone che incontravo passeggiando sugli storici “sanpietrini” marinesi avendo così la possibilità di apprezzare la città stessa, le strade, i marciapiedi e tutto ciò che rende un luogo degno di essere vissuto e valorizzato con un urbanizzazione all’altezza di una città che riesce in un periodo non certo florido come quello che stiamo vivendo, ad organizzare un evento che smuove centinaia di migliaia di euro, e che riesce a spendere per due ore di concerto somme esorbitati per un artista del calibro

Marino - Proseguendo la mia passeggiata per le vie di Marino accompagnato dal mio block notes e dalla mia affezionata biro ho continuato a prendere appunti e ad intrattenermi con la gente sentendo anche le loro impressioni e reazioni. Una cosa è stata subito evidente, il netto contrasto tra i giudizi e gli umori degli abitanti di Marino rispetto a quello degli abitanti di alcune frazioni del comune di Marino, anch’essi contribuenti verso il comune ma molto risentiti per l’isolamento e le inadempienze strutturali che da anni non si riescono a risolvere per la mancanza di volontà e per la totale assenza delle istituzioni. Sono stato invitato da alcuni amici a visitare Frattocchie, frazione di Marino e nota dolente a detta dei residenti di un comune che sembra totalmente indifferente alle involuzioni di questo centro abitato.

Non nego che l’impatto visivo è stato davvero desolante e devastante. In pochi minuti ho avuto l’impressione di essere stato teletrasportato a “Frittole”, paese tanto caro a Troisi e Benigni in un memorabile “Non ci resta che piangere”, con la differenza che nel film le risate si sprecavano mentre nella realtà davanti al mio sguardo un panorama a dir poco desolante ha spento ogni sorriso. Marciapiedi recintati da mesi e lasciati alle incurie del tempo, strade dissestate, illuminazione precaria, bidoni per la raccolta differenziata pressocchè inesistenti, commercianti lasciati soli. Iniziative zero! E tutto questo nel raggio di pochissimi chilometri... come dire dalle stelle alle stalle a tempo di record. Una domanda sorge spontanea, ma dal momento che le varie tasse, vedi la Tasi, vengono pagate anche dagli abitanti della tetra e grigia Frattocchie come mai tutto questo distacco da parte di chi dovrebbe tutelare gli interessi di tutti i cittadini non solo di alcuni eletti?


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Castelli Mon Amour

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NEMI

NEMI TRA SOGNO E REALTÀ Tutto ciò che c’è da sapere su questo favoloso paese

a cura di DOMEX

P

osizionato quasi al centro dei Colli Albani, Nemi è il comune più piccolo dell’area dei castelli romani noto per la coltivazione delle fragole sulle sponde del Lago di Nemi e per la relativa sagra, che si svolge ogni anno la prima domenica di giugno. Il turista, sia domenicale che stanziale, a Nemi può trovare essenzialmente due cose: natura e storia. Se cerca la natura troverà aria pulita, cibi genuini, ottima acqua di fonte (c’è chi se ne fa scorta e la porta in città per berla durante la settimana), grande possibilità di passeggiate, nuotate nel lago, escursioni nei paesi vicini, scorpacciate di fragole. Nelle botteghe può comprare pane cotto nei forni a legna, pizza bianca e rossa e dolci rustici; ottimi

salumi, miele, liquore di fragola, prodotti cosmetici naturali, mobili d’antiquariato e, dai fiorai, fiori e piante a prezzi veramente concorrenziali. E se invece ha voglia di storia, il Museo delle Navi, il Castello, le chiese e i siti archeologici sono lì ad aspettarlo. Quelli di Nemi - Gli abitanti sono schietti e amichevoli, e la scelta di bar e ristoranti è davvero ampia e ce n’è per tutte le tasche e per tutti i gusti. L’Assessorato al Turismo e la Pro Loco organizzano di continuo manifestazioni ed eventi, e non è raro trovare una pregevole mostra d’arte alla sala dei Piccoli Comuni o un allestimento teatrale nella corte del Castello Ruspoli. D’estate, e cioè quando in città si soffoca e la nostra temperatura quasi montana lo consente, tutti i fine-settimana c’è musica in piazza. Se

volete assistere ad uno di questi spettacoli gratuiti, non lasciatevi ingannare dalla calura di Roma e portatevi uno scialle: la sera a Nemi c’è sempre aria, e spesso i visitatori imprevidenti tornano in città infreddoliti. Ma basta attrezzarsi. Mangiare - A Nemi si mangia bene ovunque, e vi consigliamo di provare a turno tutti i ristoranti. Troverete menu con piatti tipici dei Castelli, dove funghi e carni la fanno da padroni, ma è facile anche trovare pesce di lago e di mare o piatti per vegetariani. Di rigore la pasta fatta in casa, sotto forma di fettuccine o di cannelloni, o di speciali ravioli a forma di fungo e ripieni di funghi, i boscarelli. A volte si trova la cacciagione. Alcuni ristoranti fanno anche la pizza, e sono pizze molto grandi e cotte a legna. Se cercate qualcosa di tradizionale dei bei tempi antichi, provate a chiedere la minestra di fagioli con la satorrea, o santoreggia montana (una delle erbe infestanti le coltivazioni di fragole, che i nemesi hanno scoperto essere un particolarissimo ed ottimo insaporitore). E per dolce i biscotti secchi da inzuppare nel vino. Oppure il dessert pigliatelo in uno dei tanti bar: coppe di fragole condite in tutti i modi, frullati di more e mirtilli, gelati di crema coi lamponi sopra. E chi più ne ha, più ne metta. Per gli amanti dello sport, nelle immediate vicinanze ci sono diversi impianti sportivi. Si possono affittare campi di calcetto e campi da tennis; per il nuoto ci sono piscine nei paesi vicini, e ai Pratoni del Vivaro, dove c’è il Centro Ippico del C.O.N.I., si può andare a cavallo e prendere lezioni di equitazione. I campi da golf più vicini sono sull’Appia; al Vivaro c’è un centro di pesca sportiva (nel lago di Nemi possono pescare solo i nemesi doc) e un aeroclub molto frequentato anche dai cultori del parapendio, del deltaplano e del paracadutismo sportivo. Windsurf e canoa sono praticabili nel lago di Albano. Podismo, corsa e trekking sono possibili ovunque. Camminare necesse est, come dice qualunque medico a chi fa vita sedentaria, e

passeggiare a Nemi è particolarmente piacevole: l’aria è pulita, il clima è temperato e gli scorci panoramici molto belli. I turisti che hanno provato hanno scoperto che per una salutare vacanza da camminatori non è necessario arrivare fino alle Dolomiti. Ma anche i romani accaldati dall’estate di città possono semplicemente seguire un sentiero alla ricerca d’un po’ di fresco e di pace, lontani dai clackson e dall’asfalto. E allora, quando la canicola infuria, come dice Virgilio:

aestibus at mediis umbrosam exquirere vallem, sicubi magna Iovis antiquo robore quercus ingentes tendat ramos aut sicubi nigrum ilicibus crebris sacra nemus accubet umbra “va’ invece in cerca, nel meriggio arroventato, d’una valle ombrosa, su cui la grande quercia sacra a Giove tenda dal tronco vetusto i grandi rami, o su cui incomba con la sua sacra ombra un nero bosco di fitti lecci”. Sembra che pensasse proprio a Nemi! La descrizione si attaglia perfettamente al nostro territorio. Itinerari - Quasi tutti gli itinerari si possono percorrere anche in mountain-bike, tranne quelli a scale che si dipartono dal Centro Storico. Se volete fare l’esperienza di camminare per i boschi dove un tempo si aggirava Diana, munitevi di scarpe comode e ricordatevi di portare un golfino, perché i punti più panoramici si raggiungono salendo, e si suda; ma quando si è arrivati, il graditissimo venticello che arriva dal mare può cagionare gran bei mal di gola fuori programma... Non cogliete ciclamini né violette! Sono specie protette, e vi becchereste una bella multa. I percorsi sono molti, e non è possibile descriverli tutti. Qui di seguito proveremo a suggerirne alcuni dei più noti. Ma boschi e pendici del cratere sono tutti esplorabili a piacere, e di bello c’è che non è possibile perdersi, dato che ovunque ci si trovi il lago fungerà da base per l’orientamento.


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EVENTI

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ROMA SI MOSTRA A Palazzo Braschi, dal 29 ottobre all’8 marzo, le fotografie della Capitale in mostra

Fotografie di Roma dal 1986 al 2006, mostra curata da Anita Margiotta e promossa dall’Assessorato alla Cultura-Sovrintendenza Capitolina, con ottanta immagini che vanno dagli anni Ottanta al Duemila, opera di nove dei più importanti fotografi italiani. Le foto, provenienti dalla sezione contemporanea dell’Archivio Fotografico di Palazzo Braschi, raccontano le trasformazioni che Roma ha subito negli ultimi decenni e offrono un’opportunità di riflessione sulla fotografia contemporanea, che nell’arco di tempo raccontato compie il passaggio, importantissimo, dall’analogico al digitale. L’Archivio di Palazzo Braschi, depositario di una importante raccolta storica, ha riservato uno spazio anche all’arte fotografica contemporanea. Alla donazione di dieci opere che Gianni Berengo Gardin volle fare nel 1986, seguì l’acquisizione di fotografie di Gabriele Basilico, Roberto Bossaglia, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Roberto Koch e, ultimo, Andrea Jemolo. Artisti - Gli artisti hanno interpretato gli spazi, più o meno noti della Capitale, con una diversa espressività, aperta a nuovi significati oltre la documentazione. Parti-

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colarmente interessanti le rappresentazioni dei cantieri delle grandi opere pubbliche che hanno preceduto e accompagnato l’arrivo del nuovo millennio. Esposte anche due foto dell’Ara Pacis prima dell’intervento di Richard Meier e durante gli interventi successivi al suo progetto. La Sala della Fotografia al secondo piano del Museo, appositamente riallestita in occasione del centenario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, ospiterà invece Roma e la Grande Guerra. 1915 – 1918, mostra curata da Anita Margiotta e Maria Elisa Tittoni. Le foto - Esposte 35 immagini sempre provenienti dai fondi dell’Archivio Fotografico del Museo di Roma che illustrano come Roma, anche se lontana dal teatro degli scontri, affrontò da protagonista quegli anni. Una piccola ma preziosa esposizione che vedrà anche i ritratti di alcuni dei protagonisti di quegli anni: dai reali d’Inghilterra a Papa Benedetto XV e al Presidente del Consiglio Salandra, che con il Ministro degli Esteri Sonnino appoggiò l’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Francia e dell’Inghilterra. Una piccola sezione sarà poi dedicata ad alcune rare fotografie dal fronte alpino, ricordo della guerra di un reduce romano.

dall’11 al 16 novembre al Teatro Sala Uno Dal 20 al 23 novembre al Teatro Brancaccino

O.G.M., ORGANISMI

GENETICAMENTE MODIFICATI

Debutta l’11 novembre al Teatro Sala Uno di Roma “O.G.M., organismi geneticamente modificati” una commedia di Enzo Ferrara portata in scena dalla Compagnia Teatro delle Follie che ne affida la regia a Fabio Avaro. La storia - Commedia in nove mesi e due parti cesarei, come la definisce lo stesso autore, “O.G.M.” racconta la storia di due coppie di futuri genitori, interpretate da Vicky Catalano e Fabio Avaro da una parte e Valeria Sgaramella e Francesco Stella dall’altra, che s’incontrano nella sala d’attesa di un medico, inventore di un nuovo straordinario metodo scientifico che permette di modificare la struttura genetica del feto. Le mamme e i papà potranno dunque decidere come e soprattutto cosa diventerà il proprio figlio, prima ancora che il nascituro venga al mondo. Una volta che le signore si saranno sottoposte al forse neanche tanto futuristico trattamento, le due coppie saranno prese da mille ansie e dubbi e vivranno i nove mesi successivi passando per una serie di divertenti imprevisti dovuti al cambiamento genetico dei nascituri: un continuo di situazioni comiche ed ironiche fino al giorno del tanto atteso parto. Sul palcoscenico s’incontrano quattro

identità all’apparenza molto diverse e distinte tra loro. I protagonisti - “Stefano è il classico ex ragazzo cresciuto a cultura, centri sociali e ideali politici, in pieno imborghesimento post matrimonio, il classico personaggio da centro sociale, radical chic – spiega Fabio Avaro - Monica, sua moglie, sventola invece la bandiera due cuori e una capanna. Poi c’è Aldo, l’uomo pratico, il leader, per lui o vinci o compri la partita e Claudia, la bella dei quartieri alti, la classica forma in cerca di contenuto. Le due coppie si ritrovano nella sala d’aspetto del medico che ha scoperto il modo di creare il figlio su misura: intelligente, vincente, affascinante. Un linguaggio leggero ed una comunicazione semplice, che mira a far riflettere chi la vede, giovani e non, che si ritrovano a vivere e convivere con una società, nel bene o nel male, sempre in continua evoluzione”, conclude Valeria Sgaramella.


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EVENTI

EVENTI

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IN FONDO

AGLI OCCHI

uno spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, per la regia di César Brie. In scena al Teatro di Tor di Nona. In fondo agli occhi è uno spettacolo di nuova drammaturgia che affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa prodotta e derivata. L’indagine parte e si sviluppa da due differenti punti di vista: uno reale, in cui la cecità, malattia fisica, diventa filtro speciale attraverso cui analizzare il contemporaneo, e l’altro metaforico, in cui la cecità è la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita. Chi è più cieco di chi vive, senza avere

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un sogno, una prospettiva davanti a sé, di chi essendone consapevole, non può far altro che cedere alla disperazione? Un paese cos’è in fondo se non le persone che al suo interno vivono e si muovono? Un paese non sono le case, non sono le chiese, né i bar o le istituzioni ma la gente che al loro interno abita e ne dà il valore. Un paese malato quindi è fatto da gente malata, come noi. Ma come raccontare tutto questo poeticamente, ironicamente, senza essere retorici o superficiali?

DONNE IN-VISIBILI

Al Pigneto in mostra alcune artiste vissute tra il XVI e il XVIII secolo

Donne In-visibili, ciclo di incontri curato dall’Associazione Culturale LopLop, Lot of people Lot of projects, avrà come protagoniste alcune artiste vissute tra il XVI e il XVIII secolo, spesso passate in secondo piano nella Storia dell’Arte: Artemisia Gentileschi, Giovanna Garzoni, Fede Galizia, Sofonisba Anguissola, Rosalba Carriera ed Elisabetta Sirani. Una Storia dell’Arte declinata al femminile esiste ed è variegata, formata da personalità forti ed interessanti tecnicamente e culturalmente. E’ una storia di donne che si sono rese protagoniste del loro tempo, inserendosi in un sistema per loro niente affatto accogliente, per riuscire poi a conquistare posi-

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zioni rilevanti nel mondo culturale dell’epoca. Al Pigneto - Gli incontri saranno vissuti come “esperienza”: vi sarà un momento introduttivo e di approfondimento nel quale sarà presentata l’artista presa in esame e i contenuti sui quali si intende riflettere per poi passare, attraverso il confronto, al momento del “fare” dei partecipanti. La Storia dell’Arte, in questa occasione di voci femminili, ci lascia dei messaggi rileggibili contestualmente. Gli incontri si svolgeranno in una libreria femminile per eccellenza: Tuba Bazar, Via del Pigneto 39a - Roma, dalle 18.30 per una durata di circa un’ora e mezza.

CIAMPINO INCANTO NAPOLETANO E... ROMANO

Domenica 23 novembre, alle ore 18, presso la seconda palestra della S. M. S. U. Nobile di Ciampino, si terrà il 28°spettacolo musicale. Tale spettacolo, dal titolo “Incanto napoletano e... romano”, prevede l’esibizione del Coro Polifonico di Ciampino che proporrà le più belle canzoni romane e napoletane.


EUROSURGELATI NOVEMBRE


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Ciao Paolo , Come hai iniziato la tua avventura da Attore? In quel periodo ero giovane e un po’ incosciente e mi indebitai aprendo una palestra. Per arrotondare mi misi a fare servizio d’ ordine in una discoteca. Ricordo che una sera un tizio si avvicinò dicendomi che avevo una bella faccia e che avrei potuto provare a fare l’ attore . Io non ci diedi molto peso e, quasi per fargli una cortesia, mi infilai nel taschino il suo biglietto da visita ringraziandolo. Ma ora viene la parte più assurda Serena, non ci crederai mai... Ci conosciamo da tanti anni , ormai non mi stupisce più nulla lo sai! Che successe? Ritrovai quel bigliettino in un cassetto di casa mia ben due anni dopo , perchè quando finì la mia storia d’ amore dell’epoca, mi venne voglia di ritrovare le fotografie, i bigliettini e lettere varie . Mi ricordai di quel tizio e decisi di chiamarlo. Diventò il mio agente e mi propose subito di fare due provini: “ Belli al Bar” di Benvenuti e “ Uomini , Uomini , Uomini” di De Sica. Il Primo andò male , mentre il secondo bene ,dando inizio alla mia collaborazione con De Sica.

PAOLO

CONTICINI

Lo intervista in esclusiva per Cmag l’attrice Serena Bonanno

O

cchi color del mare , pelle sempre un po’ abbronzata , fisico da atleta. Incontro Paolo dopo diversi anni , siamo amici e abbiamo lavorato insieme sulla fiction “ Provaci ancora Prof 2” . Eravamo la nuova coppia della serie ( io interpretai il Pubblico Ministero Sonia Giorgi) e di quella fiction conservo un bel ricordo. Decido di contattarlo per dedicargli la copertina di CMAG con cui ho iniziato una divertente collaborazione. Questa volta nelle inedite vesti di “ intervistatrice” faccio due chiacchiere con Paolo.

Quanti anni avevi? 24 Anni. Ti sei mai pentito di aver scelto di fare l’attore? Non mi sono pentito perchè fino adesso mi è andata bene! C’ è stato un periodo difficile durato fino ai miei 30 anni, non eraancora successo niente di rilevante ed è stata dura. Immagino . Allora quando arrivò la svolta? Quando firmai l’ esclusiva con De Laurentiis per 5 film di Natale e con la pubblicità della Tim , che mi regalò un momento di grandissima visibilità. Ma è stato con la fiction “ Lo Zio d ‘America” ,che ha riscosso molto successo, che è arrivata la svolta professionale per me raggiungendo la popolarità e soprattutto il cuore della gente. Qual è stato il lavoro che ti è piciuto di più? “Provaci ancora prof. 2” per Rai 1 con la regia di Rossella Izzo ...e... un’ attrice che ha interpretato una P.M niente male:Tu! Ti ricordi Serena? Ci siamo anche divertiti tanto sul set!

Paolo Conticini e Serena Bonanno sul set di “Provaci ancora Prof. 2”

E’ vero! Anche io conservo un bel ricordo abbiamo lavorato nella completa collaborazione e armonia , bella esperienza. Io però sono stata coprotagonista solo nella seconda serie, mi sembra che siete arrivati fino alle sesta , vero?


Novembre 2014 39 attenzione in questi anni a non perdere la testa facendomi risucchiare dall’ ebrezza , umanissima, che ti dà il successo. Molte persone si sono perse, cambiando , diventando arroganti e maleducate. Io non lo capisco questo e infatti non ho mai dimenticato da dove provengo e chi sono. Rinnegherei me stesso e non me lo perdonerei: sono sempre il Paolino di Pisa.

Paolo Conticini, al centro, con il cast al completo della fiction “Come un Delfino” Si , gli ascolti sono sempre stati ottimi. Ma guarda che anche io mica le ho fatte tutte eh! Ho saltato la quarta serie e mi è servito molto quel periodo di stacco, perchè mi ha dato la possibilità di avere tempo libero e partecipare ad altre fiction Rai: “Un medico in famiglia” e due stagioni di “ Come un delfino” con Raul Bova.

Che ridere! E come avete fatto a risolvere questo problema di comunicazione? Prendendo un fantastico traduttore, eh! Invece sul set io ho recitato in italiano e loro in russo: è stato necessario studiare il doppio per tutti , per essere concentrati e credibili . Stimolante davvero.

Che ruolo avevi in “ Come un delfino”? Finalmente un cattivo!

E’ andata bene alla fine ! Certo! Infatti mi hanno anche proposto di partecipare ad una loro fiction e dovrei iniziare le riprese a fine ottobre. Il ruolo non è grandissimo , ma ci tengo a partecipare per via degli ottimi rapporti che ormai si sono creati con la produzione.

E come è andata nei nuovi panni da cattivo? Bene , e sono stato contentissimo di aver lavorato con il regista Stefano Reali già “sfiorato” in passato un paio di volte , dato che ero sempre impegnato sul set della Proff e quindi costretti a rimandare la collaborazione. Prima invece mi hai anche parlato di un nuovo progetto. Si, nell’ opera prima di Max Nardari , prodotta da Pietro Innocenzi ( Globe Film) e una produzione russa. L’ uscita del film nelle sale è prevista per il 2015. Hai iniziato così la tua collaborazione con la Russia? Esatto , mi sono trovato così bene con loro e viceversa , da avere in cantiere un progetto completamente nuovo, prodotto appunto dai russi. Parli russo? No! Avete già fatto delle letture insieme ai colleghi ( russi) del copione? Si ed è stato un momento anche un po’ da ridere , perchè né io né loro parliamo bene inglese! Attimi di panico!

Che ne pensi del fenomeno “ Delocalizzazione” nel tuo campo? Ormai tutte le produzioni preferiscono andare a girare film all’ estero per abbattere i costi folli che esistono qui in Italia. Risultato : sempre meno lavoro per gli Italiani. Purtroppo è vero Serena , questa realtà sta penalizzando i nostri addetti ai lavori ed è triste. Però provo anche a mettermi nei panni di chi deve produrre un film e che in linea di principio fa semplicemente il suo lavoro nel cercare di risparmiare li dove possibile. Forse faremmo la stessa cosa tutti, no? Diciamo che la situazione generale in Italia avrebbe bisogno di una bella sistematina... Adesso , caro Paolo ,vorrei provare a cambiare completamente argomento dell’ intervista , se sei daccordo . Finora abbiamo fatto un bel resoconto professionale , ma quello che interessa a me e ai nostri lettori sarebbe scoprire chi è Paolo... Nessun problema ,è un piacere mio. Chi è veramente Paolo? Il ragazzo di sempre . Tutti i miei amici e la mia famiglia, mi dicono che sono sempre il solito . Ho fatto molta

Sono daccordo con te . A proposito di natura , ho visto che hai un cagnolino simpaticissimo, come si chiama? Jago , piccolo chihuahua di un anno regalo graditissimo. E’ come fosse un figlio per noi, lo coccoliamo e gli rimbocchimo le coperte! Ha stravolto la vita di tutti pur essendo una pulce ed è il nostro primo pensiero , lo amiamo tanto e viene con noi dappertutto.

Paolino adesso hai 45 anni , ti senti cresciuto? Che tipa che sei! Certo che si cambia a 45 anni! Nel mio caso sono più responsabile e cosciente di chi sono e cosa voglio. Ecco , a 45 anni ho capito di voler fare in primis quello che mi piace e mi fa star bene , prima ero più accomodante e spesso facevo le cose più per gli altri che per me. Oggi si è ribaltata la situazione e mi piace. Ti sei anche sposato recentemente ,vero? Si in comune, con la mia Giada , l’ amore di tanti anni . Ecco, il matrimonio con lei ha fatto parte del mio percorso di crescita, in cui ho capito di volermi prendere piena responsabilità di lei e della nostra vita insieme . Qualunque cosa accadrà ci siamo messi al sicuro entrambi di fronte alla società , acquisendo diritti e doveri. In cosa credi? Credo che esista Dio , ma non sono praticante e non credo nei preti. Prego quando lo sento nel mio cuore e non credo serva una location particolare. Dio è ovunque. Non credi nei preti , cioè? Ad esempio , nel caso della confessione, non sono convinto che un altro essere umano come me, e tutti, possa essere veramente un tramite con un’ Entità tanto piena di Grazia come nostro Signore. Mi faccio le mie domande e ho i miei dubbi come tanti. Se voglio dire qualcosa a Dio , glielo dico direttamente non per interposta persona . Ti sei mai avvicinato ad altre filosofie religiose? Si , il Buddismo che ho praticato per un po’ di tempo a 20 anni quando facevo le sfilate di moda. In quell’ ambiente era “ figo” essere Buddista. Quindi mi sono avvicinato solo per curiosità non per reale interesse. Oggi ,preferisco semplicemente fare del mio meglio per amare il prossimo e la natura.

Jago - il chihuahua di Paolo Conticini

Che bravi , le persone che amano gli animali hanno una marcia in piu! Sono daccordo e bisogna amare tutti gli animali e proteggerli. Cosa ti piace fare nel tempo libero? Io ho studiato in un istituto di arte e mi piace molto il disegno e la pittura. Ma sono fondamentalmente pigro e spesso inizio un disegno e lo lascio incompleto. Quindi alla fine opto per fare dell’attività fisica allenandomi in palestra o correndo … almeno l’ allenamento inizia e finisce in meno tempo rispetto ad un mio disegno , eh! Paolino di Pisa è stato un piacere fare questa chiacchierata con te. Io e la redazione di CMAG ti ringraziamo! Grazie a voi tutti ,è stata anche una bella occasione per rivedere te ... dopo tanti anni!

a cura di Serena Bonanno


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Attualità

FEDERICA

RIGOLI

Federica Rigoli - “Ho tanta voglia di volare! Adesso sono forte, determinata e decisa su quello che voglio fare della mia vita e del mio lavoro, ma possiedo anche tanta umiltà e coraggio per restare con i piedi saldi al pavimento – dichiara Federica, ospite nella nostra redazione -. Non è finita qua, Amici è stata un’esperienza meravigliosa, una parentesi della mia vita che mai scorderò; ma non voglio che resti solo quella. Adesso, nonostante la mia giovane età, ho intenzione e voglia di realizzare i miei sogni, nel mondo dello spettacolo e della danza; ho voglia di studiare per poter imparare e sapere tutto quello che serve per avviare la mia carriera. Sono dell’idea che le occasioni non cadono dal cielo, non è solo destino, ma sono i sacrifici che portano alla realizzazione dei propri desideri, piccoli o grandi che siano. Si sale piano piano, ma deve essere una strada pur faticosa ma tutta in salita, e bisogna possedere determinate caratteristiche per riuscire al massimo, determinazione e dedizione! Porsi un obiettivo e imporsi di raggiungerlo! Ma devono assolutamente andare a braccetto con umiltà e serietà, riconoscendo i propri limiti e lavorare per superarli. Bene, io mi sento pronta ad affrontare tutto questo, infatti di recente ho preso la decisione di trasferirmi a Roma e sfruttare tutte le possibilità che la grande capitale ha da offrire e spero vivamente che tutto arrivi al più presto. Un abbraccio alla redazione di Cmag!”.

CMag vi porta all’interno della vita della star dell’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi

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a cura di FABIO SORRENTINO

ederica Rigoli, giovane ballerina siciliana classe ‘95 di adozione romana, è stata una delle grandi rivelazioni dell’ultima edizione del talent show “Amici di Maria De Filippi 2013”. Nata a Catania il 22 febbraio 1995, diplomata al Liceo Scientifico di Mascalucia, Federica è entrata a far parte del mondo della danza classica a 6 anni, specializzandosi nel corso degli anni negli studi di danza moderna, contemporanea, caraibica e video dance. Il 2013 è un anno che senza dubbio è tra quelli più importanti della sua carriera, inizia con il grande esordio internazionale che vede Federica conquistare il primo posto al “Concorso Internazionale di danza Sicilia – IN” a Caltanissetta, e a seguire si aprono le porte degli studi di Canale 5 del talent show “Amici di Maria De Filippi 2013”, la giovane ballerina siciliana ha incantato il pubblico e i giudici della trasmissione, che hanno evidenziato la grande bellezza e l’indiscutibile talento della ragazza, unica donna nella categoria danza ad essere arrivata alla fase serale del programma. Dopo tre settimane dall’inizio della trasmissione in onda su Canale 5, la sfortuna si è abbattuta sulla giovane ballerina della squadra bianca, costretta a lasciare il programma e a dover fare i conti con un brutto infortunio. Adesso Federica Rigoli scalpita per tornare in pista, non vede l’ora di potersi rimettere in gioco nell’ambito lavorativo. Una ragazza sincera, determinata, umile e cordiale, forse più matura e più consapevole dei propri mezzi rispetto a quando è entrata a far parte della scuola, ma con lo stesso piglio di chi sa cosa vuole dalla vita.

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VOCE DEL VERBO AMARE Contatti 338/5825796 (Ciro) FB: gliocchidiclaudio Web: www.gliocchidiclaudio.org

PORTA UN

GIOCATTOLO

una bellissima iniziativa a favore dei bambini meno fortunati promossa dall’Assoziazione di Volontariato “Gli Occhi di Claudio”.

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ambini e genitori, mettete un po’ d’ordine nella stanza dei più piccoli e trovate tutti i giocattoli usati che i nostri cuccioli non usano più, perché potrebbero diventare un dono prezioso da fare in occasione del Natale, C magazine in collaborazione con l’Associazione “Gli occhi di Claudio”, invita i bambini a portare i propri vecchi giocattoli, che saranno regalati a bambini meno fortunati. Una bella iniziativa natalizia che abbiamo accolto con immenso piacere, proposta dal nostro amico Ciro dell’Associazione “Gli occhi di Claudio”, scalda il cuore e insegna a grandi e piccini l’importanza della condivisione. In un periodo nel quale si pensa a quali regali ci porterà Babbo Natale, è bello insegnare ai bambini quanto sia importante dare una mano a chi

è meno fortunato, a chi ha bisogno del nostro aiuto. Ciro La Magna - “Aiutare i bambini, anche con il dono di un giocattolo usato o meno, non fa differenza, la differenza la fa il gesto. Perché in alcuni luoghi, spesso non troppo distanti dalle nostre case, l’albero di Natale rimane spoglio o non c’è affatto. Non buttare i vecchi giocattoli del tuo bambino, noi dell’associazione “Gli occhi di Claudio” stiamo raccogliendo giocattoli usati o nuovi con lo scopo di donarli ai bambini bisognosi. Dona anche tu un sorriso ad un bambino sfortunato partecipando a questa nostra iniziativa sociale. Invitiamo inoltre tutti i commercianti ad unirsi alla nostra iniziativa, è sufficiente esporre la nostra locandina e una scatola di raccolta. Un grazie di cuore alla redazione del Cmagazine che ci ha subito aperto le porte “


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Attualità Attualità

iSTrUzIoNE MODA a cura di ROSSELLA CANELLA

LO SCARABOCCHIO “Ho avuto bisogno di tutta la vita per imparare a disegnare come un bambino”, Pablo Picasso

“M

aestra ti piacciono le mie navi tutte colorate?”. Il bambino scarabocchia lasciando segni dove gli capita, tira righe, cambia colore , traccia ghirigori. Così facendo lui scrive, anzi parla. Sul foglio possono esserci tanti segni più o meno tutti uguali ma ognuno assumerà agli occhi del bambino un senso diverso e tutti insieme comporranno una storia: la storia dei suoi sogni, paure ed emozioni. Perché - Lo scarabocchiare sul foglio permette una comunicazione tra adulto e bambino. Genitori, insegnanti, educatori e a qualsiasi adulto circondi il bambino dovrà interpretare queste creazioni, scoprire e comprendere i loro significati, perché il disegno , ancora prima della parola, fa parte del linguaggio del bambino. Per questo motivo i bambini devono essere lasciati liberi di espri-

mere la loro creatività. Scarabocchiare è un’arte e gli scarabocchi infantili sono delle vere opere d’arte. “Maestra ti piace il mio Arcobaleno?”. Attraverso il disegno il bambino narra vicende vissute o immaginate ed è per questo che “NOI” adulti dobbiamo porre attenzione alle loro “ Macchie di colori” per aiutarli a manifestare tutto quello che vorrebbero dire ma che con il linguaggio ancora non riescono ad esprimersi. Suggerimenti - Gratifichiamo i loro scarabocchi. A casa, in aula… diamo valore alla loro creatività facendogli trovare le loro “opere d’arte” incorniciate. Rendiamo il percorso del bambino più positivo possibile, magari condividendo direttamente con loro il momento dello scarabocchio. “Scarabocchiamo” anche noi con loro.


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Attualità

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SoCiETA' MODA a cura di GIANLUCA MARTONE Giornalista

gianluca.martone@libero.it

in Provincia di Siracusa. Dinanzi ad immagini incresciose pedo-pornografiche, mi sono chiesto cosa fare e, pertanto, ho deciso di avviare questa guerra per difendere i bambini, portando avanti un progetto innovativo sia Italia e in Europa. Pur affrontando molte difficoltà, siamo riusciti a scuotere le coscienze su queste gravi problematiche”.

INTERVISTA A DON FORTUNATO DI NOTO

PROTEGGIAMO I BAMBINI Parla in esclusiva su Cmag il fondatore dell’Associazione Meter

Don Fortunato di Noto fondatore dell’Ass. Meter Secondo lei, quali sono le principali cause del dilagare della pornografia, della pedopornografia e della pedofilia in questi ultimi anni? Quali iniziative potrebbero essere assunte per arginare queste gravissime piaghe sociali?

U

na delle piaghe maggiormente diffuse nella nostra società è certamente quella della pedofilia, connessa quest’ultima anche alla diffusione del preoccupante fenomeno della pedopornografia. Di queste scottanti problematiche, ne abbiamo parlato con il sacerdote siciliano Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter che, da diversi anni, opera in ambito associativo, al fine di promuovere e di difendere l’infanzia.

Don Fortunato, da quanti anni opera sul territorio nazionale e non solo l’associazione Meter da lei fondata dieci anni fa? Quali obiettivi si propone? “L’associazione Meter è stata fondata dal sottoscritto dieci anni fa. Tuttavia, questa battaglia per la tutela dell’infanzia è iniziata circa venti anni fa, grazie all’impegno di numerosi volontari,appartenenti alla parrocchia della Madonna del Carmine di Avola, centro situato

“Ritengo che la pedofilia rappresenti un vero e proprio crimine contro l’umanità, perpetrato da adulti che, in modo premeditato e programmato, abusano di bambini innocenti. Questi orchi spesso soffrono della cosiddetta sindrome di “Peter Pan”, ossia si tratta di adulti mai cresciuti, i quali si trovano a loro agio soltanto con i bambini. Un pedofilo non potrebbe mai avere rapporti con una diciassettenne. Purtroppo, nella pedofilia e nella pedopornografia, non vi è un rapporto alla pari, tanto che, in questi ultimi anni, si è riscontrato anche il

dilagare del filone dell’infantofilia, ossia la diffusione di materiale pedopornografico di bambini al di sotto dei due anni. Pertanto, sono convinto che sia necessario attuare adeguate politiche di formazione e di informazione corretta alle famiglie e alle nuove generazioni sulla sessualità. Alcuni movimenti pedofili stanno cercando di sostenere che un bambino possiede tutte le facoltà mentali per dare il suo assenso al rapporto sessuale e ciò costituisce indubbiamente un vero e proprio scandalo. Come associazione, abbiamo restituito dignità a tanti bambini, ma siamo comunque convinti che c’è ancora molto da fare in questo delicato campo. Dal punto di vista legislativo, la legge n.269/98, la n. 36/2006 e, soprattutto, le norme di Lanzarote, hanno consentito di compiere notevoli passi in vanti in questa battaglia. Nonostante le contingenti difficoltà economiche, l’associazione Meter continuerà a lottare per difendere i bambini, auspicando nel contempo di essere sostenuta concretamente da tutti coloro che abbiano a cuore la salute psico-fisica dei piu’ piccoli”.


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Attualità

TemPi MODAInterEsSantI a cura di DOMENICO DI PIETRO

CITTÀ METROPOLITANA

I CASTELLI TAGLIATI FUORI SENZA COMBATTERE

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aolo Rodari su “La Repubblica” ha chiesto al Cardinale Godfried Dannels, ex primate del Belgio: quale è la caratteristica di novità più importante di papa Francesco? Il Cardinale senza incertezza ha affermato:« Francesco ha portato una grande umanità nella Chiesa. Egli si mostra come è. Non fa teatro. E’un uomo profondamente umano. Lo conobbi al conclave del 2005. Sapevo com’era quindi prima dell’elezione, anche se tutti i giorni mi sorprende. Ogni mattina mi sveglio e mi chiedo: che cosa farà oggi? E fa sempre bene». Politici - Si tratta di caratteristiche importanti. Anche i cittadini italiani vorrebbero dei politici: capaci di stupire con le realizzazioni concrete, capaci di umanità, in grado di mettersi tutti i giorni dalla parte dei cittadini e soprattutto di non fare “teatro” con le solite sceneggiate mediatiche. Invece nulla di tutto questo. Ci ritroviamo, in massima parte, una classe politica autoreferenziale e strenuamente attaccata alla poltrona. Di umanità nemmeno l’ombra. Di capacità strategiche e di concretezza nelle riforme utili al paese e a tutti i cittadini se ne vedono veramente poche. Naturalmente i problemi si moltiplicano. Le tasse, la disoccupazione e il debito pubblico aumento a livelli oramai insostenibili. I Partiti si sono arroccati nella gestione quotidiana del potere e nella gestione dei rapporti con le lobby di riferimento che come noto non sono i cittadini che soffrono e che cercano di tirare avanti con dignità.

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Città - Ne abbiamo avuto un recente clamoroso esempio con le elezioni per la Città Metropolitana. Una riforma che davvero non piace. Il metodo elettivo è senza dubbio iniquo. Si taglia fuori il consenso popolare e si favorisce clamorosamente il potere di Roma Capitale. Un potere che in questi anni si è distinto prevalentemente per aver creato una voragine di debito , portando la Capitale del paese,per molti aspetti, più vicina al terzo mondo che alle moderne metropoli europee. Con le recenti elezioni per la Città Metropolitana, si sono danneggiati gli interessi delle comunità locali e tra queste di realtà socio-economiche importanti come quelle dei Castelli Romani. Contro questo modo di fare politica si sono levate pochissime voci. Battaglie - Certe battaglie andavano fatte con largo anticipo nelle opportune sedi politiche ed istituzionali. Invece tutto è avvenuto con ritardo e con inefficienza. Questo andazzo lascia molto perplessi e ci fa sorgere anche qualche dubbio. I cittadini dei Castelli Romani

avrebbero voluto sentire e vedere qualche politico locale battere i pugni sul tavolo mettendo in campo testa e cuore. Invece poco e niente. Potrebbe essere che i nostri rappresentanti politici locali contino molto poco nelle sedi partitiche nazionali e quindi abbiano subito le scelte che a nostro avviso sono alla fine necessariamente bipartisan e consociative. Conclusione - Per concludere possiamo affermare, che a differenza di Papa Francesco, i nostri amministratori locali e politici a tutti i livelli, anche questa volta su di un tema di grande importanza strategica,non ci hanno sorpreso. Anzi, possiamo affermare che ancora una volta ci hanno clamorosamente deluso. Nel mettere in campo carisma e capacità politiche a vantaggio dei cittadini invece i più arrancano. Proprio per questi motivi i cittadini dovrebbero imparare a distinguere. Dovrebbero anche iniziare ad arrabbiarsi nei confronti di chi non tutela i propri interessi legittimi. Continuare a tenere la testa sempre abbassata non ci porta da nessuna parte.

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Legge

Casi di vita Quotidiana MODA a cura dell'Avv. ROBERTO PASQUALI

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CRISI MATRIMONIALE Non c’è contratto? Allora no alle restituzioni di denaro dopo la rottura del matrimonio

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n tempo si diceva che quando c’è l’amore c’è tutto. Infatti durante il matrimonio, quando tutto fila liscio, non si fa certo caso alle somme che un coniuge versa all’altro, oppure ai denari che i genitori dell’uno o dell’altro elargiscono a due mani ai figli per i bisogni familiari. Tutti d’amore e d’accordo senza badare al centesimo. Ma quando poi la coppia scoppia e il matrimonio si sgreto-

la nascono i problemi e i ripensamenti. Succede infatti che i coniugi, o i loro genitori, inizino a fare due conti e a pretendere, spesso anche a brutto muso, la restituzione delle somme in precedenza elargite con tanto amore. La coppia scoppia - Bisogna dire subito che le elargizioni fatte in costanza di matrimonio, seguono un

regime particolare, in deroga alla normale disciplina legislativa. Già nel 2009 la Cassazione aveva precisato che se un coniuge consegna dei soldi all’altro, non ne può poi ottenere giudizialmente la restituzione in sede di separazione. Così, per esempio, una volta versati dei soldi all’altro coniuge per pagare un mutuo acceso per lavori alla casa coniugale o per il ripianamento dei debiti dell’impresa, nulla può essere più richiesto in restituzione in sede di separazione in quanto questi prestiti, tenendo conto dello spirito del mutuo soccorso proprio del matrimonio, devono rimanere sempre e comunque “nella riservatezza della vita familiare”. In altre parole tali elargizioni spontanee, essendo una modalità per far fronte alla solidarietà reciproca che dovrebbe esistere tra marito e moglie, non possono comportare poi obbligo di restituzione. Anche il prestito di denaro fatto dai genitori al genero o alla nuora non è ripetibile. No denaro - Il nostro ordinamento annovera fra i suoi principi basilari quello dell’inammissibilità di trasferimenti di ricchezza ingiustificati, cioè privi di una causa

legittima che giustifichi il passaggio di denaro o di beni da un patrimonio ad un altro. Nelle vicende familiari, invece, ciò è ammesso, in quanto è frequente che intercorrano aiuti in denaro (soprattutto fra genitori e figli), non subordinati a specifici doveri di restituzione, tanto più quando la domanda di rimborso venga formulata dopo la separazione fra figlia e genero o figlio e nuora, quindi in situazioni presumibilmente conflittuali. In questi casi, dunque, la restituzione di somme ricevute non è dovuta. Diverso è invece il caso in cui sia stato stipulato tra i coniugi un contratto di mutuo che preveda la restituzione del denaro dato in prestito, al momento di un’eventuale separazione. In questo caso bisogna invece restituire in quanto l’obbligo non nasce dalla separazione, ma è insito nel contratto di mutuo, a cui si appone una condizione sospensiva che sospende momentaneamente l’obbligazione; e tale condizione sospensiva viene meno, appunto, al verificarsi della separazione, e dunque, in tale funesta evenienza, il coniuge debitore non può far altro che restituire.


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Benessere

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a oggi è possibile, grazie ad Inner Effect. Non si tratta di un semplice trattamento, ma di un sistema di rigenerazione profonda che grazie alla nanotecnologia permette agli agenti trattanti e protettivi di veicolare e penetrare più a fondo all’interno della struttura del capello. Rigenerare - Si tratta di un programma altamente efficace, che dona risultati immediati già dopo la prima

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IL FASHINO DELLA FRENCH MANICURE E’ PIU’ VIVO CHE MAI E SI PRESTA AD INFINITE SPERIMENTAZIONI CREATIVE.

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dando l’armonia naturale dell’unghia. L’effetto raffinato è proprio ciò che la maggior parte delle clienti cerca. Adatta alla studentessa come alla donna in carriera, e scelta di tante spose per il giorno del “sì”, la French Manicure ha riconosciuto negli anni diverse evoluzioni, sia per quanto riguarda le forme, sia nei colori (che spesso prendono il posto del bianco, per look più giovanili e sbarazzini). Le nostre esperte concordano che la French perfetta si ottiene solo con la pratica e l’esperienza. Fondamentali sono le giuste proporzioni tra rosa e bianco e, soprattutto, la smile line, dalla quale dipendono l’armonia e la bellezza del risultato finale.


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ViRaccontoLitalia

#ViRaccontoLitalia#Cmagazine IL PAESE PIU’ BELLO DEL MONDO IN UN HASHTAG

S

arà un po’ come fare un salto nel tempo nell’Italia di migliaia di anni fa con i suoi paesaggi selvaggi, maestosi e incontaminati, ma sarà anche un riscoprire gli angoli meno conosciuti di questa Italia, piena di problemi, ma con una ricchezza culturale unica al mondo di cui ne siamo tutti, inconsapevolmente, ereditieri. Questo è #ViRaccontoLitalia, un sogno che è diventato un obiettivo ben preciso e che coinvolge chiunque voglia raccontare il bello del nostro Paese. Io sono Michele Laurenzana, ho 31 anni, sono di Modena e lavoro come interior designer in una grande azienda della mia città e, nel tempo libero, mi piace inventare storie. Per ora l’ho fatto con due libri:

un romanzo (La Segreta Verità) e un open-book, il primo in Italia (Le Stagioni del Verde Mandarino). Non ho mai avuto la fiducia di una casa editrice, ma ho ugualmente trovato il sostegno di oltre 10.000 lettori. “Vi racconto l’Italia” nasce con la mia candidatura alla prima edizione italiana del format “Expedia Pioneer”, nonostante non sia rientrato nella rosa dei finalisti ho comunque deciso di non abbandonare il mio progetto trovando, tra i tanti curiosi, anche il consenso dei responsabili di C-Magazine, che ringrazio. Ogni mese, infatti, vi terrò compagnia con questa nuova rubrica in cui vi racconterò -col vostro contributo- un angolo nascosto d’Italia. Un viaggio social che

sta già trovando successo su twitter (@raccontaLitalia), instagram (viraccontolitalia_) e facebook, ma che ora si arricchirà di questo nuovo spazio informativo. Ciascuno di voi potrà quindi essere protagonista con le sue immagini di un viaggio fatto di luoghi, culture, sapori, profumi e colori del nostro Paese. Vi basterà visionare il tagBOARD ufficiale sul sito www.viraccontolitalia.it per scoprire le migliaia di interazioni. Ogni mese sceglierò tra le vostre fotografie quelle più belle per pubblicarle su C-Magazine, tra queste selezionerò poi un pezzo d’Italia che racconteremo assieme, attraverso un piccolo reportage. Per partecipare dovrete semplicemente pubblicare su di un qualsiasi social network una vostra foto con il nome del posto in cui vi trovate, taggandola con #ViRaccontoLitalia #Cmagazine! Arte, storia, natura. Luoghi, sapori, profumi. I mille volti del Paese più bello del mondo raccontato da voi, con voi. Ho deciso di aprire questo spazio su CMagazine dedicato a #ViraccontoLitalia con la Basilicata, incantevole regione del sud Italia di cui tanto avrete sentito parlare in quest’ultimo periodo grazie a Matera e al suo riconoscimento ufficiale a “Capitale Europea della Cultura” per il 2019. Le prossime righe saranno quindi dedicate al più bel posto sconosciuto del pianeta, e che si trova proprio in Basilicata! A decretarlo, il sito di viaggi americano Budget Travel. E' Castelmezzano, un paese incastonato tra le montagne lucane di cui la maggior parte degli italiani, probabilmente, non ne conosce nemmeno l'esistenza. A stilare la classifica della nota rivista americana, un portale di New York che ha chiesto a 10 persone di descrivere alcuni luoghi "scoperti" recentemente di cui non si è mai sentito parlare. Accanto al paesino italiano ci sono Caraiva in Brasile, la regione di Baranja in Croazia, Estacada negli USA, Irgalem in Etiopia, Wroclaw in Polonia, Puerto Angel in Messico, la regione dello Jura in Francia, Jomsom in Nepal e Sangkhlaburi in Thailandia.

Michele Laurenzana

#ViRaccontoLitalia #Cmagazine

COME PARTECIPARE pubblica su qualsiasi social network una foto scattata da te, anche con uno smartphone, con il nome del posto in cui ti trovi e taggala con #ViRaccontoLitalia #Cmagazine! Tutte le immagini saranno inserite nel tag BOARD ufficiale sul sito www.viraccontolitalia.it Arte, storia, natura. Luoghi, sapori, profumi. I mille volti del Paese più bello del mondo raccontato da voi, con voi.


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ViRaccontoLitalia

#CASTELMEZZANO

IL POSTO SCONOSCIUTO PIÙ BELLO DEL PIANETA

A

decretarlo, il sito di viaggi americano Budget Travel. Invitato dal Sindaco Nicola Valluzzi, ho accettato questo viaggio alla scoperta di un posto assolutamente affascinante, a un passo dal cielo: Castelmezzano. Il Paese, presidio normanno fra l’XI e il XIII secolo, era già stato inserito tra le 37 località prescelte dall'Anci per i "borghi più belli d'Italia", ma il prestigioso traguardo decretato dal Budget Travel ha suscitato l’interesse di televisioni e organi d'informazione, incuriositi a scovare gli scorci di questo villaggio fuori dai circuiti più noti. “Un successo ottenuto grazie all’intrinseca e natura-

le suggestione di un borgo di pietra costruito nella roccia mille anni fa e maestosamente dominato dalle Dolomiti Lucane, ma anche il riconoscimento all’iniziativa e alle azioni di sviluppo portate avanti in questi anni da un gruppo di giovani amministratori unitamente alla forte condivisione dell’intera comunità locale”. Questo ciò che dice il primo cittadino Valluzzi in risposta al prezioso titolo. Dopo tortuose strade nel cuore delle natura più selvaggia, e subito fuori da una galleria scavata nella roccia, il mio spontaneo “WOW” sussurrato innanzi a un simile scenario. Accompagnato dal Sindaco, inizio a percorrere ri-

pide scalette, stradine e piazzette imbattendomi in una serie di case arroccate in una gola rocciosa con i tetti in lastre di pietra arenaria. Una piacevolissima passeggiata “obbligata” per chiunque abbia deciso di vivere una tra le esperienze più adrenaliniche che l’Italia, oggi, può offrire ai turisti di tutto il mondo: il Volo dell’Angelo. A 1020 metri d'altezza e ad una velocità di 110km orari, legato semplicemente ad un cavo d'acciaio, tra le vette di due paesi: Castelmezzano, appunto, e l’affascinante Pietrapertosa. “Un’idea nata in una notte stellata d’estate, da un turista francese qui di passaggio!” mi racconta il Sindaco mentre siamo ormai arrivati alla biglietteria. “Il posto è unico e perfetto -disse- basta un cavo d’acciaio per realizzare uno dei più grandi sogni dell’essere umano: volare”. Ed è con questo magico racconto che mi preparo all’avventura. Ritiro il ticket e raggiungo la navetta assieme a tre turisti

www.volodellangelo.com

inglesi e una coppia di francesi. Loro entusiasti, io -invece- con lo stomaco che inizia a stringersi per la tensione; ma il meglio sta per arrivare: un ripido affascinante percorso letterario di poco più di 20 minuti, percorribile unicamente a piedi, che porta alla piattaforma di partenza. “Il progetto è stato finanziato nel 2003 con 1,3 milioni di euro dalla Comunità Europea, ben quattro anni per superare la parte burocratica ma, finalmente, nel 2007 sono iniziati i lavori durati solo 7 mesi. Siamo stati i primi in Italia, la società è pubblica e parte del ricavato è ridistribuito tra i due Comuni, oltre a coinvolgere decine di nostri giovani che lavorano con passione all’ospitalità dei turisti e al funzionamento dell’impianto”. Parole piene di emozione quelle di Valluzzi, ma ricche di soddisfazione per esser riuscito a realizzare un sogno, ancor prima che un progetto, che conta dati sempre crescenti di anno in anno tali da affermarsi un veicolo comunicativo sensazionale per il nome di Castelmezzano, anche fuori dal confine italiano. Una ragazza mi aiuta ad indossare l’imbracatura, casco di protezione e Go-Pro per immortalare il momento. L’emozione più grossa? Quando lasci il tuo corpo in mano agli addetti della sicurezza che ti legano a quel cavo d’acciaio e ti ritrovi a contemplare la Terra a 1000 metri d’altezza; sotto di te, il vuoto. “Buon volo!” mi urla Valluzzi. Mi preparo a sentirmi l’uomo più libero al mondo, e inizio a volare.


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scienze

AsTroLoGia a cura di MARIA GIANNETTI

IIl signifi PRINCIPI DELL’ASTROLOGIA cato, la coscienza e la legge di corrispondenza

L’

astrologia è un metodo per ricordare da dove veniamo e verso dove andiamo, contiene tutto il percorso conoscitivo dell’uomo ma nessuna conoscenza è valida se non si trasforma in coscienza, quindi l’astrologia è il modo più adatto per entrare in contatto profondo con la nostra interiorità. Per divenire coscienti c’è bisogno di sviluppare l’intuizione, attraverso la quale si può accedere lì, dove l’occhio fisico non arriva. Significato - La parola intuizione dal latino “intus-ire”, significa letteralmente “andare dentro”, scoprire cioè quello che è retrostante a tutto per trovare le potenzialità nascoste che aspettano di venire alla luce. Presi dal ritmo frenetico della vita e degli eventi, non tentiamo mai di osservare, da testimoni, le cose che ci capitano, la nostra attenzione è sempre rivolta all’esterno. Continuamente decentrati ed in balia degli avvenimenti,

non ne capiamo il significato nascosto e non essendo consapevoli, creiamo due compartimenti, l’esterno e l’interno, l’oggettivo e il soggettivo, facendo nascere disarmonie tra il pensiero e l’azione, il corpo e l’anima. Coscienza - Quando invece comincia a sorgere la coscienza, abbiamo un diverso atteggiamento verso quello che ci capita, non ci lasceremo più trascinare da impulsi inconsci, né condizionare da influenze esterne ma superando il dualismo interiore, accoglieremo l’evento e lo trasformeremo in presa di coscienza. L’Astrologia è simbolica e può aiutarci ad entrare in contatto con noi stessi attraverso lo studio dei simboli che sviluppano la nostra capacità intuitiva. Il simbolo infatti non è altro che l’espressione di una realtà spirituale interna alle cose perchè non dobbiamo pensare che la categoria spirituale si trovi oltre le cose, essa è immersa e nascosta nella materia e soltanto la nostra intuizione ha la capacità di entrare e scoprirla.

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PsIcOLoGia a cura della Dott.ssa DANIELA OLIVIERI Psicologa e Psicoterapeuta

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NEURONI A SPECCHIO IL FANTASTICO DONO DELL’EMPATIA

È

di questi anni la scoperta dei cosiddetti neuroni specchio.Vediamo come funzionano . Se ci troviamo di fronte a un volto atteggiato a tristezza o viceversa vi scorgiamo l’indizio di un sorriso, se un nostro ospite sta per prendere fra le dita una tazzina di caffè e sta per sorbire la bevanda, ecco che una catena di neuroni si attiva nel nostro cervello mettendoci nella condizione di imitare nel nostro corpo e nella nostra mente l’emozione, la sensazione o l’atto in corso. L’imitazione di quell’emozione, di quella sensazione, di quell’atto consentono l’esatta comprensione dello stato d’animo dell’altro essere umano e quindi le sue intenzioni. È come se il nostro cervello creasse dentro di sé una copia di quella persona, allo scopo di capire il suo pensiero e di entrare in piena

sintonia con lei. I neuroni specchio agiscono: (a) sulla comprensione degli altri (b) sulla conoscenza di sé (c) sulla capacità di regolazione delle emozioni (d) e sui processi che avvengono nell’interfaccia tra la comprensione di sé e degli altri Imitare le emozioni del simile dà l’opportunità di identificarsi, stabilendo col proprio simile un contatto senza mediazioni, portando così dentro di sé i modelli familiari e gli schemi e i linguaggi di interazione e di riconoscimento e di capire fin da bambini la distinzione tra il bene e il male in virtù dei sentimenti che si leggono sul volto degli adulti.


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scienze

PsIcOLoGia a cura del Dott. FELICE STATI Psicologo e Psicoterapeuta

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f.stati@tiscali.it

QUAL È LA TUA DIPENDENZA?

e da reality, da dipendenza da idoli, da lavoro; anche dipendenza affettiva, da shopping, da collezioni (in tal caso si va dai francobolli, alle carta che rivestono le arance). In questo preciso momento un italiano si consuma gli occhi davanti alla TV e nel contempo invia un SMS. Proprio per questa impennata decisa delle varie forme di dipendenza negli ultimi anni, la lingua anglosassone distingue la dipendenza da sostanze stupefacenti e/o chimiche con il termine Dependence, dalla dipendenza da comportamenti socialmente accettabili con il termine Addiction. Impulsività - La dipendenza può essere associata anche altri comportamenti come quelli legati al controllo degli impulsi. In ambedue i comportamenti la persona vive: l’incapacità di resistere agli impulsi, la tentazione ed il desiderio di compiere l’atto; la crescente tensione prima di compiere l’azione, il senso di sollievo e il piacere nel momento che si compie l’atto e azioni senza pensare ai loro effetti sulla vita. Quando si richiede aiuto per imparare a superare la propria dipendenza occorre prendere prima consapevolezza della dipendenza stessa e cominciare a lavorare sulla inevitabile senso di colpa.

alcool, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo, internet, cellulare, sesso… tutte le facce della dipendenza

L

a dipendenza è un fenomeno che investe la persona nella sua interezza. Si può avere dipendenza a livello di comportamento, nella ricerca di sostanze o nel ripetere uno specifico modo di agire. La dipendenza investe la vita della persona nella famiglia, amici e nel lavoro. Spesso si cela dietro quello che di sovente liquidiamo con una parola: vizio. Qual è la tua? - In realtà la dipendenza è uno stato

mentale che a volte sfocia in una vera e propria patologia. Oggi si assiste ad un aumento ed a una variegata tipologia di comportamenti, a seconda della gravità, della pericolosità ed i come essa peggiora la qualità della vita, legata alla dipendenza. Si può sviluppare una dipendenza da: alcool, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo, internet, cellulare, sesso… non solo ma c’è anche la dipendenza: da tifo, da moto, da serie televisive

DOTT. Felice Stati

Psicologo Psicoterapeuta Studio di Ciampino: Via San Francessco d’Assisi, 6/A (m. 50 dalla Stazione F.S. di Ciampino) Studio di Roma: Zona Castro Pretorio nei pressi della Biblioteca Nazionale Per informazioni e chiarimenti contattare la e-mail: f.stati@tiscali.it Per appuntamento chiamare il numero telefonico: 338.49.38.881

Psicoterapeuta individuale e di gruppo per: - Crisi d’ansia ed attacchi di panico - Stati depressivi ed elaborazione dei lutti - Difficoltà nel gestire i ruoli genitoriali - Disturbi di dipendenza (gioco, alcool, sostanze stupefacenti, sesso) Psicoterapia di coppia per: - Incomprensioni di coppia - Difficoltà Procreative - Tradimento


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scienze

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MenTe&CorPo a cura della Dott.ssa GAIA RUIA Fisioterapista e Maieuta in Sigmasofia

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L’UNIONE FA LA FORZA Come combattere una malattia con psiche, corpo ed energia

È

ormai opinione comune che psiche, corpo ed energia siano un tutt’uno. Basti osservare le reazioni del nostro corpo in conseguenza di un’emozione, per verificarlo facilmente: se siamo imbarazzati le nostre guance arrosiscono, se abbiamo paura il nostro cuore batte più forte, se proviamo dolore i nostri occhi lacrimano, e così via. L’energia è il campo di forza vitale che rende possibile tutto ciò: senza di esso non potremmo definirci vivi. Tutt’uno - Questo meccanismo di funzionamento a volte si inceppa, ossia accade che il nostro corpo si

ammali e, per potercene accorgere la natura ci ha fornito di un altro sistema straordinario: i sintomi. Senza di essi, infatti, non potremmo portare attenzione a ciò che non funziona più con fluidità e, di conseguenza, apportare l’azione correttrice, la cura; tanto che le malattie asintomatiche sono le più pericolose perché ci accorgiamo del danno quando questo oramai è in atto e diventa più difficile porvi rimedio. Nella cultura occidentale, è invece luogo comune trattare i sintomi come qualcosa da stroncare sul nascere, mediante l’utilizzo esterno di componenti chimici che ci permettano di tornare in forma prima possibile, per poter ripren-

DOTT.SSA GAIA RUIA riabilitazione neuromotoria - riabilitazione motoria ginnastica posturale - ginnastica dolce e-mail: gaiaruia75@gmail.com - Tel: 347 3586918

dere le attività quotidiane dalle quali crediamo di non poter proprio esimerci! Se portassimo più attenzione a noi stessi, ci renderemmo conto che i sintomi non sono dei nemici, ma un qualcosa che noi stessi produciamo, proprio per poter portare attenzione a ciò che evidentemente abbiamo trascurato. Quando curiamo il sintomo, è un po’ come se andassimo a spegnere la spia dell’auto che ci avverte che qualcosa non va! A tutti è evidente che, così facendo, non faremmo altro che danneggiare ulteriormente l’auto, perché non ci siamo occupati del problema principale. Eppure verso noi stessi, spessissimo, ci comportiamo esattamente in questo modo. Invece che combattere il sintomo, faremmo bene ad ascoltare cosa ci sta comunicando e prendere atto che se siamo noi stessi ad averlo prodotto, magari siamo noi stessi che possiamo apportare il rimedio più opportuno, indicandoci la strada per rintracciare la causa di fondo che l’ha generato.

spesso la malattia ci costringe a un periodo di riposo, che ci fa sospendere per forza ciò da cui ritenevamo di non poterci esimere: non è questo un modo per occuparci più di noi? Un primo approccio è quindi quello di osservare la parte corporea colpita, le funzioni correlate e le relative conseguenze, per trasferirle sull’interiorità ed osservare i principi attivi a cui sono legate. Ad esempio, il raffreddore: coinvolge le vie aeree, quindi la respirazione e la comunicazione con l’esterno (“stammi lontano”, “meglio che non ti bacio” si dice, “per non attaccarti il raffreddore”). Ciò non significa che la malattia è colpa nostra, ma sicuramente non ci siamo dati la dovuta attenzione, soprattutto sottovalutando la propria emotività, come se fosse qualcosa di meno importante dei nostri impegni quotidiani, forse solo perché è meno visibile. Certo non basta porsi delle domande per guarire, né è necessario rinunciare alle medicine là dove è strettamente necessario, ma dare la dovuta importanza a un percorso di conoscenza di sé, qualunque esso sia, aiuta a creare una condizione che non ha più bisogno di produrre sintomi.

Combattere - Ecco che i sintomi diverranno dei Maestri. Una prova del fatto che il sintomo è sempre qualcosa di personale sta nel fatto che non tutti rispondiamo allo stesso modo esposti allo stesso agente potenzialmente patologico. Possiamo notare, inoltre, che

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la patologia, sopratutto se invalidante, può stravolgere inaspettatamente la propria vita, accettare questa nuova condizione non è sempre facile, il metodo Sigmasofia, come percorso di ricerca interiore, se applicato alla patologia, può aiutare a trasformare i propri limiti in nuove consapevolezze e inaspettate risorse.

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scienze

GrAfOLogIa a cura della Dott.ssa ANTONELLA FELIGETTI Psicoterapeuta Grafologa

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COME SCRIVE UNA

GUARDIA

TURCA

analizziamo in questo numero la scrittura di Vincenzo, uno dei protagonisti del corteo della Sagra dell’Uva di Marino

E

ccomi a voi con la scrittura di un “ragazzo” che ha piacere che venga usato il suo nome: Vincenzo.

Vincenzo - vive a Ciampino e, oltre a svolgere il suo lavoro, si dedica ad attività di volontariato come la protezione civile. Vincenzo è disponibile al contatto umano e sociale pur essendo molto timido. Recentemente ha indossato i panni di una guardia turca sfilando per le vie di Marino, in occasione della Sagra dell’uva. La sua prestazione ha suscitato la curiosità di turisti stranieri che hanno voluto fare delle foto insieme a lui e questo lo ha giustamente inorgoglito.

M RISTORANTE

Il Molisano dal 1975

Come scrive - La sua scrittura denota un forte attaccamento ai valori del passato ed alla sua famiglia essendo calligrafica e con margini ristretti a sinistra. Manifesta inoltre una forte spinta verso gli altri ed un desiderio di presenza e di essere riconosciuto per le sue qualità personali. Vincenzo fa un grande sforzo per risultare gradevole e per essere apprezzato dagli altri e quando ciò non gli riesce può irritarsi ed arrabbiarsi, ma senza mai perdere la fiducia e continuando ad andare avanti con tenacia. Ha molto rispetto delle regole e se inizia a fare una qualsiasi attività la

porta avanti con grande impegno profondendo tutte le sue energie. Incertezze, insicurezze, difficoltà non lo fermano, piuttosto a volte lo motivano a chiedere aiuto o ad appoggiarsi all’aiuto di coloro di cui si fida. Punti di forza - Mi fa piacere aggiungere al lungo elenco di scritture che ho analizzato per voi quella di Vincenzo, umile e tenace, ma anche orgoglioso e propositivo, tanto da voler comparire con il suo nome e da sfilare in costume in occasione di una festa, ormai nota in tutto il mondo.

ROSTICCERIA - TAVOLA CALDA - PIZZERIA

Via Col di Lana, 144 - CIAMPINO (Rm) - Tel.: 06.7913094 MERCOLEDI CHIUSO



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scienze

GrAfOLogIa a cura della Dott.ssa ANNA ZACCARIA Grafologa Educatrice e Rieducatrice

IL TEST DELL’

ALBERO Dimmi come lo disegni e ti dirò chi sei

R

appresenta uno dei test proiettivi maggiormente utilizzato, sia per bambini che per adulti. Carl Gustav Jung fu uno dei primi ad ipotizzare una proiezione di sé, lo paragonò all’equivalente di

esperta di: gesto grafico, disgrafia, discalculia, disortografia. cell. 335.386734 www.lagrafologa.it

un autoritratto. Karl Koch sosteneva che l’albero è l’immagine dell’uomo, nel suo libro (il reattivo dell’albero) sostiene che questo test mette in luce gli aspetti più profondi della personalità. L’albero viene suddiviso in questo test in 3 parti: Radici = ES – espressione del senso di sicurezza di cui dispone il soggetto Tronco = IO – rappresenta come si è strutturata la personalità nell’esperienza evolutiva Chioma = SUPERIO – esprime le potenzialità del soggetto i suoi ideali e le sue aspirazioni. Ancora possiamo analizzare i 3 elementi in questo modo: Radici = legame con le origini – famiglia. Tronco = è legato all’evoluzione, al processo di crescita e rappresenta come si è strutturata la personalità nella crescita evolutiva del soggetto. Se nel tronco troviamo delle asperità o come spesso nei disegni dei bambini un buco, o un tronco tormentato, se si ripete sempre così, potrebbe essere un indice di problemi passati che hanno segnato in qualche modo il soggetto. Chioma = la sua direzione è verso l’alto, esprime potenzialità del soggetto a livello sociale e relazionale.


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78 viaggi

oN THE rOAD MODA a cura di SILVIO ORLACCHIO

mondosunrise@gmail.com

AMERICAN

DREAM Un viaggio nella nazione a stelle e strisce

L’

ESTA è rinnovato, mancava solo quest’ultimo dettaglio. Tutto pronto, anche il nuovo teleobiettivo per la fedele reflex. Saliamo a bordo pronti per un nuovo on the road a stelle e strisce. Il volo BA prevede scalo a Londra, solo un paio d’ore, e poi diretto fino a Las Vegas, dove arriviamo in serata. L’arrivo - Ritiro il fuoristrada e poi subito in hotel. Quest’anno ci siamo viziati: suite al Venetian dove trascorreremo i prossimi 5 giorni. Non è la prima volta qui a Sin City, ma la città lascia sempre il segno. Passeggiata lungo la Strip con cena molto “fast”, poi, complici le nove ore di fuso orario, veniamo assaliti dalla stanchezza. Qualche ora di sonno, lauta colazione, un paio d’ore nella bellissima piscina. Alcuni amici dall’Italia ci raggiungono, che allegra combriccola. Gironzoliamo per una battuta di shopping frenetico, alternando soste lungo i più caratteristici alberghi, deliziando tutti i sensi. Davvero non ci si annoia mai. Tanto per capirci,

un detto locale recita: “What happens in Vegas, stays in Vegas” (ciò che succede a Las Vegas, resta a Las Vegas). In realtà, per quanto veritiero, questo detto risulta in parte obsoleto. Difatti, la città ha saputo adattarsi alle diverse esigenze turistiche ed oggi è capace di accontentare le aspettative di tutti i tipi di avventori, dai giocatori d’azzardo alle famiglie, senza tralasciare i giovani in cerca delle ultime tendenze. Ulteriore nota positiva, è adatta a qualsiasi tipo di budget!

vero. Altro che cover, i Deep Purple in carne ed ossa si stanno esibendo in strada, come fossero una band di paese chiamata per intrattenere i passanti dall’amministrazione comunale... leggende viventi del rock, di fronte a me, a pochi passi. Mi lascio coinvolgere, questi vecchietti ci danno dentro come pochi altri. Lunga vita al rock!!! Non posso non fare i dovuti paragoni, anche questa volta, anche in questo ambito. Altri amici si aggregano al gruppo, sono di rientro da un tour dei principali parchi americani. Ne approfittiamo per una

viaggi Escursione - Alfonso, un caro amico residente ormai da tempo lì, ci ha organizzato una fantastica escursione al Grand Canyon West con tanto di passeggiata sullo skywalk, una passerella in vetro a strapiombo sul Colorado River. Siamo al di fuori del National Park, all’interno della riserva indiana degli Hualapay. Meno conosciuto del suo omonimo situato a sud (e chiamato appunto South Rim) offre un punto di vista alternativo e meno affollato. Lungo il percorso si può ammirare la Hoover Dam, la celebre diga che ha reso possibile lo sviluppo di tutto lo stato del Sud Nevada (e set del ben noto film Transformer), e di incontrare lo joshua tree (ricordate l’album della band U2?). Inoltre si ha la possibilità di interagire con i nativi americani e di poter contribuire allo sviluppo della riserva. Esterno notte: Freemont Street Experience, Downtown Las Vegas. Riconosco degli accordi in lontananza, un gruppo rock sta suonando una vecchia cover improvvisando un free concert: mi avvicino. Stento a crederci, non può essere

serata ad altissimo tasso di divertimento, siamo nel posto giusto. Fortunatamente abbiamo a disposizione ancora del tempo, approfittiamo ancora della piscina, una bella giornata di relax. Quattro per quattro – L’indomani, di buon ora, carichiamo il 4x4 e diamo inizio alla vera avventura, al viaggio che si dimostrerà poi, come la più bella esperienza vissuta fino ad ora. Davanti a noi 20 giorni nel sud ovest degli Stati Uniti, per un Road Trip di oltre 6000 km, che attraverserà gli stati del Nevada, Utah, Colorado, New Mexico, Arizona e California; alterneremo deserti, colline, montagne, laghi, parchi nazionali e riserve indiane fino ad arrivare all’oceano, toccando località note e sconosciute, città dai ritmi frenetici, paesi fermi agli anni 50 e frazioni congelate all’epopea della Golden Rush. Noi siamo pronti, salutiamo una Las Vegas ancora sonnecchiante. Direzione nord est, veterans’ memorial highway. Ladies and gentlemen, start your engines…


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80 viaggi

SpeCiale MODA Spagna a cura di YOLANDA FUERTES GARCIA Storica e Scrittrice

a cui interno si trova un incredibile soffitto a cupola dipinto in colore blu pallido e coperto di stelle dorate noto come “il cielo di Salamanca”.

y.fuertesgarcia@gmail.com

Salamanca, Plaza Mayor

SALAMANCA

E

LA CULLA DELLO SPAGNOLO

cco a voi una delle città più affascinanti della Spagna, uno dei centri universitari più importanti del mondo ed uno dei territori più caratteristici di tutta la penisola Iberica. Nel XV secolo in questa località fu stesa la prima Grammatica della Lingua Castigliana, che presto divenne una delle lingue più difuse al mondo. La tradizione umanista, il carattere aperto della gente, gli stimoli culturali e l’inestimabile patrimonio storico e artistico (già accolto dall’UNESCO nel 1988) fanno di Salamanca una tappa immancabile dell’entroterra spagnolo. Salamanca - In ogni angolo del centro storico di Salamanca si conserva un pezzo di storia. La Plaza

Mayor, la piazza più grande della Spagna e una delle più belle d’Europa, è l’immenso cuore pulsante della città, nato nel XVIII secolo e circondato da una serie di passaggi coperti composti da ben 88 arcate. Sotto ad ognuna di queste arcate stanno i tavoli delle caffetterie storiche della città, da cui si possono notare le piccole sculture scolpite al centro di ogni arcata -sono i famosi medaglioni che riportano personaggi storici, tra i quali figurano quello di Carlo I, Alfonso XI, Cervantes e Santa Teresa- e anche la Torre dell’Orologio, con la sua splendida architettura barocca. Altri due gioielli di Salamanca sono il convento di San Esteban, imponente edificio religioso con una facciata riccamente decorata - a volte indicato come un “altare in pietra” che mostra

la lapidazione di Santo Stefano - ed un coro spettacolare che si trova su una volta semiellittica costruito nel Seicento, e la “Casa de las Conchas”. Questo originale edificio storico del XIII secolo è noto per la sua architettura in stile gotico e le sue conchiglie incastonate nelle pareti esterne, distintive dell’Ordine di Santiago (nonché dei pellegrini del Cammino di Santiago), un ordine monastico militare fondato nel XII secolo. Le cattedrali - La “cattedrale vecchia” e la “cattedrale nuova” sono situate una affianco all’altra e sono ben distinte tra loro. La più antica, iniziata nel XII secolo in stile romanico e terminata nel XIV secolo, si distingue per la Torre del Gallo. La nuova è molto più imponente della precedente e fu inicialmente edificata nel 1513. Furono tuttavia necessari due secoli per il suo completamento ed il risultato fu uno degli edifici più grandi della città, riccamente decorato in stile tardo gotico, plateresco e barocco. Con i suoi otto secoli di studi e di risultati accademici, l’Università di Salamanca fu la prima ad essere fondata in Spagna (durante il regno di Alfonso IX, nel XIII secolo) ed è una delle università più antiche ed importanti d’Europa. Il complesso comprende una serie di edifici storici, fra cui spiccano le “Escuelas Mayores” - con la sua facciata in stile plateresco ed il famoso patio con la statua di Fra’ Luis de León -, il “Colegio de Anaya” ed il cortile delle “Escuelas Menores”, che ospita il Museo universitario della città,

Simboli - Tra i simboli più conosciuti della città vi è una rana (in passato simbolo negativo, in quanto impersonava la lussuria, pericolo ricorrente per i giovani studenti) raffigurata sopra un teschio sulla facciata della storica università. Date le sue piccole dimensioni non è di facile individuazione e la leggenda popolare narra che porti fortuna alla persona che lo trovi senza aiuti esterni: potrà sposarsi entro un anno, ritornerà a Salamanca o supererà tutti gli esami. Un appuntamento obbligato in questa meravigliosa città che è anche storicamente detta “Roma la chica”, ovvero “la piccola Roma”, per il fatto di essere stata costruita su tre colli.

Convento de San Esteban


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arte e cultura

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STOrIA MODA e CiViLtA' a cura di YOLANDA FUERTES GARCIA Storica e Scrittrice

y.fuertesgarcia@gmail.com

Halloween

ALLA SCOPERTA DI ALL HALLOWS’EVE

N

egli ultimi anni la festività di Halloween ha assunto un forte carattere consumistico, con un oscuramento progressivo dei significati originari. Ma ci troviamo davanti ad una tradizione made in USA? Niente affatto!

Derivazione - La parola Halloween deriva dall’antico termine irlandese All Hallows’ Eve (“vigilia di tutti i Santi”), le cui radici affondano nella celebrazione dru-

idica chiamata Samhain, ovvero “fine dell’estate”, che risale a più di 2.000 anni fa, al periodo in cui l’Irlanda, la Scozia, l’Inghilterra e diverse zone della Francia e dell’Italia facevano parte della cultura celtica, prima di cadere sotto il potere di Roma (non a caso molti storici hanno sottolineato il collegamento di Samhain con la festa romana dei morti -Parentalia- e soprattutto con quella dedicata a Pomona, dea dei frutti e dei semi). I celtici celebravano la fine dell’anno il 31

ottobre perché, trattandosi di una società contadina dipendente dai cicli della natura, la fine di ottobre equivaleva alla fine dell’estate ed era il momento di mettere al sicuro raccolto e bestiame e lasciarsi andare ai meritati festeggiamenti prima che arrivasse la stagione più buia dell’anno. Festeggiamenti che soltanto durante quella notte erano aperti a tutti... compresi gli spiriti che potevano vagare liberamente sulla Terra.

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Dolcetto o scherzetto? - L’espressione Trick or treat? deriva probabilmente dal fatto che i celtici temevano gli scherzi degli elfi e per evitare di essere infastiditi durante la notte del 31 ottobre, tentavano di tenerli buoni con delle cibarie. Un’altra motivazione - con molta probabilità, “erede” di quella celtica - risale al IX secolo, quando i cristiani, spostandosi da un villaggio all’altro ad Ognissanti, bussavano alle porte chiedendo cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (2 novembre), che altrimenti rischiavano di allungare i tempi di permanenza nel limbo.

spiriti dei morti che, vagando con le loro lanterne in cerca di essere umani da portare nel regno dei trapassati e vedendo i volti spaventosi raffigurati nei frutti posti davanti alle abitazioni, credessero che in quel luogo ci fossero soltanto altri spiriti. È curioso scoprire che inizialmente il frutto utilizzato era la rapa! Successivamente migliaia di irlandesi emigrarono in America, sostituendo alla rapa la più diffusa zucca americana. C’è anche una famosa leggenda che vede come protagonista Stingy Jack, un astuto fabbro irlandese che riuscì ad ingannare per ben due volte il Diavolo, il quale, in cambio della libertà, avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. Quando il fabbro morì e si presentò all’Inferno, venne scacciato dal Demonio che fu ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All’osservazione che fuori era freddo e buio, il Demonio gli lanciò un tizzone ardente che Jack posizionò al interno di una rapa che portava con sé, facendone un lanternino. E da allora gira sulla Terra, con quella particolare lanterna in mano, alla ricerca di un posto per

Jack o’Lantern - Se c’è un frutto tradizionalmente associato a questa celebrazione, quello è senza dubbio la zucca, che veniva intagliata in volti minacciosi con dentro una candela nella speranza di tenere lontani gli

riposare. I viventi sono tenuti ad appendere una luce fuori dalla porta per indicare all’infelice anima che la loro casa non è posto per lui. Ma Jack continua senza sosta a cercare un rifugio confortevole e la notte di Halloween è il momento perfetto per farlo...


84 arte e cultura

STOrIA MODA e CiViLtA' a cura del Dott. CARLO EUGENIO MORGANTI

Storico

IMPERO ROMANO LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

A

Al decimo miglio dell’antichissima Via Latina, odierna Via Anagnina, sono le Catacombe di Ciampino. In precedenti scritti ho iniziato a dimostrare la presenza e la predicazione in questo territorio del Principe degli Apostoli, San Pietro, che volle evangelizzare Roma. Ma ora, per comprendere in maniera compiuta il contesto storico, è bene ricordare come il Cristianesimo si diffuse nell’Impero Romano. La Buona Novella, il Vangelo di Gesù Cristo, giunse nella Città di Roma probabilmente da testimoni del Miracolo della Pentecoste, “Advenae Romani” (Atti degli Apostoli. II, 10). Successivamente San Pietro giunse a Roma negli ultimi mesi dell’Impero di Caio Cesare Caligola o all’inizio del successore Claudio, l’anno 42. Lo Storico Svetonio narra che l’Imperatore ordinò la cacciata da Roma degli Ebrei come autori di disordini suscitati per cagione di “Cristo”. Lo Storico allude ai contrasti tra la Sinagoga e la Chiesa. Gli atti degli Apostoli ricordano che nel decreto di esilio furono compresi i coniugi Aquila e Priscilla, tra i primi Romani convertiti. La loro casa era diventata centro della propaganda Cristiana. Quando San Paolo scrive ai fedeli della città di Filippi li saluta principalmente da parte dei fratelli “Qui de Caesaris domo sunt”, addetti cioè alla Corte ed alla

persona dell’Imperatore. Lo Storico Tacito narra che i Cristiani fatti morire da Nerone in Roma furono “ingens multitudo”, tra cui lo stesso San Pietro. A Pompei si scoprì un graffito con la scritta “Cristianos”. Qui dunque, prima dell’anno 79 in cui la città fu sepolta sotto le ceneri del Vesuvio, v’erano Cristiani . Nel 112 Plinio descrisse l’Asia Minore piena di Cristiani e osservò i templi pagani deserti e i sacrifici agli dei divenuti rarissimi. Al cadere del Secondo Secolo il Cristianesimo era diffuso largamente in Asia, in Africa, nella Prapontide, nel Ponto, nell’Egitto, nella Bretagna, nella Gallia, nella Spagna, in Italia, in Roma. Renan scrisse : “Dopo centocinquantanni la profezia di Gesù s’era compiuta. Il grano di senape era divenuto un albero che cominciava a coprire il mondo”. Questo movimento non s’arrestò e sul principio del terzo secolo Tertulliano ode il lamento dei pagani che sgomenti vedevano le città assediate dai cristiani “Obsessam vociferantur civitatem, in agris, in castellis, in insulis Christianos” (Apol. Lib. I. Cap. 1). Alla fine del III secolo erano ormai poche le città di provincia ove i cristiani non fossero la maggioranza. Il Cristianesimo era sparso in tutta la scala sociale, dall’infima alla somma. E all’inizio del IV secolo la maggioranza del Senato era cristiana.


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arte e cultura

aRtiGianAtO MODA a cura di GUERRINO BACALONI

della “Vetreria Bacaloni” - CIAMPINO, Roma

ALLA SCOPERTA DEI METODI DI LAVORAZIONE DEL PASSATO

IL VETRO NEL MEDIOEVO

I

PRIMA PARTE

metodi di lavorazione raggiunti nel passato furono in gran parte dimenticati e dovettero essere riscoperti. Quel poco che si fece in questo periodo fu un prodotto scadente e di ridotta quantità, fatto da vetrai che operavano a ridosso delle grandi foreste dalle quali ricavavano il combustibile per la fusione e soprattutto l'alcale, cioè la potassa, necessaria per vetrificare. Il vetro nel Medio Evo - Tuttavia all'impurità dei materiali si aggiungeva la rozzezza della manifattura e la scarsità dell'estro artistico, per cui ne risulta una produzione essenzialmente di bassa qualità, importante solo da un punto di vista storico ma non artistico. La produzione di piccoli vasi e bottiglie di origine germanica venivano decorati con l'aggiunta di gocce applica-

te a caldo dette "bugne", sovente di forma allungata e pendenti al basso, dette "Russelbecher" ovvero bicchieri con proboscidi d'elefante. Caratteristica del vetro germanico è il colore tendente al verde o giallo bruno, noto col nome di "waldglass" ovvero vetro delle foreste in contrapposizione al più raffinato vetro delle Fiandre o francese detto "verre de fougere" ovvero vetro delle felci. Diversa la storia in Oriente, dove la fabbricazione degli oggetti in vetro continuò con standard di alta qualità, dalla Turchia all'Egitto passando per la Siria, il Libano e l'Iraq. Molti degli scavi e dei rinvenimenti effettuati in epoca moderna hanno portato alla luce esempi dei vari tipi di decorazione in uso in questi paesi nel corso di questi secoli bui per noi occidentali.


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MOsTRe MODA ed Eventi a cura di ELEONORA BACALONI

MARIO SIRONI in mostra al Vittoriano: tutte le info

I

n mostra, al Vittoriano di Roma, uno dei più grandi artisti del Novecento italiano: Mario Sironi. Una retrospettiva che, attraverso le più importanti opere del maestro, mira a ricostruire la sua complessa attività, ripercorrendo tutti i passi della sua carriera artistica, passando dal simbolismo al divisionismo, dal futurismo alla metafisica. Chi era - Sironi è stato uno dei pittori italiani più originali e rappresentativi della sua epoca. Attraverso novanta dipinti, bozzetti e riviste, la mostra intende dare una visione completa dell’artista, partendo dalle creazioni di età giovanile, fino ad arrivare alle ultime. Un artista di importanza europea, tant’è che lo stesso Picasso affermava:”Avete un grande artista, forse il più grande del momento,

e non ve ne rendete conto”. Il percorso espositivo parte dal periodo simbolista, prima dell’epoca futurista (Il camion) e metafisica (La lampada). Seguono gli anni Venti, quando Sironi è tra i fondatori del Novecento Italiano con la parentesi novecentista e classica, durante la quale realizza uno dei suoi capolavori, L’Architetto, 1922-1923 (esposto alla Biennale di Venezia del 1924). Si passa poi alla sua “crisi espressionista”, tra gli anni Venti e gli anni Trenta (Il pescatore), e la successiva pittura murale sempre durante gli anni Trenta (Il lavoratore); infine abbiamo le opere del Dopoguerra. Punto focale della mostra sono le opere monumentali di Sironi, come Il lavoratore (1936) e L’Impero (1936).

la MosTrA Mario Sironi Museo Vittoriano ROMA Orari: lun-gio 9.30 –19.30; ven-sab 9.30 – 22.00; dom 9.30 – 20.30 (la biglietteria chiude un’ora prima) Costo: variabile tra i 9 e 12 Euro Indirizzo: via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali), Roma Info: +39.06.32810811


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arte e cultura

Libri a cura di ALESSIA BOTTONE DALLA BLOGGER CHE HA SCRITTO AL MINISTRO FORNERO, UN FRIZZANTE MANUALE PER I PRECARI IN AMORE

ALESSIA E’ BOTTONE

la paladina dei precari italiani, non solo sul lavoro, ma, da oggi, anche in amore. Con la sua lettera di sfogo al Ministro Fornero, è balzata agli onori della cronaca dando voce a tutti i giovani che non si arrendono di fronte alla disoccupazione. Lei è Alessia Bottone, 28 anni, e con il suo seguitissimo blog “Da Nord a Sud – Sogni a tempo (in) determinato”, è diventata un punto di riferimento per i tanti giovani a cui viene negato un dignitoso ingresso nel mondo del lavoro. E in amore? Già, perché al tempo della crisi, i giovani sono precari anche in coppia, “stagisti” sempre in prova e sempre meno interessati a legarsi sentimentalmente, o incapaci di una stabilità anche nella vita privata. È proprio da qui che nasce “Amore ai tempi dello stage”, il frizzante e divertente manuale a firma della blogger veronese, da oggi in libreria per le Edizioni Galassia Arte di Roma. “Questo libro nasce innanzitutto dal profondo desiderio di restare nel mio Paese e di provare a farcela senza dover fare le valigie e trovare fortuna altrove – spiega Alessia Bottone - Ci hanno detto che non dovevamo essere choosy e che dovevamo riciclarci e così in giorno di metà gennaio, dopo l’ennesimo colloquio terminato con un “lei è troppo per la nostra azienda” ho deciso che

dovevo investire su me stessa. Cominciai a buttare giù qualche riga e la pubblicai sul mio secondo blog: Amore ai tempi dello stage. Dopo pochi giorni mi accorsi che le visite cominciavano a crescere in modo esponenziale, ma non solo, finalmente i ragazzi e le ragazze ridevano! Dopo tante preoccupazioni avevo finalmente trovato un modo per sorridere e per fare sorridere i miei lettori precari non solo nel lavoro, ma anche in amore.” In un mondo in cui tutto ha una scadenza, ecco che si scatena anche la battaglia fra sessi, con uomini e donne iniziano a parlare un linguaggio sempre più diverso. Ecco allora che, con una buona dose di ironia, in questo delizioso manuale l’autrice non cerca di dare consigli, ma di illustrare le gesta “eroiche” di donne e uomini incastrati nelle loro manie. Ecco allora Donna crocerossina e Miss “Fidatièpazzodime” alle prese con gli eterni indecisi, gli uomini in crisi mistico-esistenziale che tutto fanno tranne che salvare il mondo ma soprattutto le loro spasimanti che da anni attendono almeno di essere guardate. Poi è la volta di Uomo Ti amo ma non posso, che trasforma le vostre serate tête-à-tête in “ti darei una testata!”, per arrivare a Uomo Buon samaritano che vi scarica senza preavviso perché reputa di aver fatto la cosa giusta. E mentre le lettrici si chiedono “Per chi sarà mai giusta questa cosa?”, eccole che iniziano a sfoderare gli artigli e a presentarsi ad una ad una, sotto forma di classifica delle 10 donne meno amate dagli italiani, una sorta di guida pratica che aiuterà l’uomo a decifrare il linguaggio femminile e comprendere se è arrivato il momento di darsela a gambe. Un libro che raccoglie una serie di situazioni nella quali potreste incorrere qualora il vostro principe, non più verdognolo, ma azzurro abbia deciso di fermarsi con voi per fare il cammino assieme. Amore ai tempi dello stage non vuole demonizzare la coppia e di certo non la dipinge come se fosse una punizione divina, anzi, è ben consapevole che uomini e donne non possono vivere gli uni senza gli altri. Senza le loro piccole manie e i loro gesti inconsulti, forse sarebbero persino peggio, e allora perché non ci riderci su?

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ALESSIA BOTTONE Alessia Bottone, classe 1985, ha una laurea in Scienze Politiche, Istituzioni e Politiche per la Pace e i Diritti Umani, ovvero in Scienze della Disoccupazione a Lungo Termine. Ha pubblicato per un piccolo editore Amore ai tempi dello stage. Manuale di sopravvivenza per coppie di precari. Ha un canale youtube e un blog, Danordasudparliamone, da cui ha scritto una lettera al ministro Fornero che ha ricevuto molta attenzione dai media. Nel 2012 è stata opinionista a LA7. Scrive per “Vero salute”, “Verona InForma” e “Sportdi+”.


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arte e cultura

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PoEsiA a cura di MARZIA MANCINI

marzia51@hotmail.it

ce ne immergiamo completamente godendo di momenti tanto attesi e desiderati. Mi è capitato di non vedere il mare per un po’ di tempo e la gioia che ho provato nel rivederlo ha fatto nascere questa poesia, l’ultimo muro di cui scrivo è il momento prima di raggiungere una conquista, quell’attimo pieno di trepidazione che esplode come una bomba quando lo abbattiamo e ci tuffiamo in un mare di felicità e soddisfazione, quell’attimo eterno in cui esiste solo l’autentico amore per la vita.

Se desiderate condividere con me le emozioni che avete provato leggendo Amare o altre mie poesie, o semplicemente siete interessati a saperne di più, con molto piacere aspetto di essere contattata tramite mail o su facebook sotto il profilo di Marzia Mancini.

AMARE

UN TUFFO NELLA FELICITÀ Marzia Mancini ha scritto per CMag la poesia “Amare”

P

rima di leggere questa breve introduzione, consiglio ai miei lettori di concedersi qualche minuto di relax, trovate un momento tranquillo della vostra giornata, mettetevi comodi, sdraiatevi su di una soffice poltrona e leggete questa poesia, prendetevi del tempo per assaporare le emozioni che vi suscita e gustatevele senza alcuna fretta. Relax - L’avete fatto? Cosa avete provato? Se avrete seguito il mio consiglio, le vostre emozioni saranno emerse libere senza essere influenzate dalla mia interpretazione. Credo che l’arte sia universale proprio perché attraverso di essa ognuno di noi può rivivere una parte del proprio essere, delle proprie esperienze e

soprattutto delle proprie emozioni. C’è spazio per tutti, ci saranno per la stessa opera d’arte sempre milioni di interpretazioni diverse e non ne esisteranno di giuste o sbagliate ma semplicemente apparterranno a voi. Così l’opera d’arte è come un vaso senza fondo che si riempie delle vostre sensazioni e vive attraverso di voi. Amare - Facendo leggere la poesia Amare a diverse persone ho notato che ognuno riportava alla mente dei ricordi e delle sensazioni del tutto soggettive, in un crescendo di curiosità e impatto emotivo a cui vuol fare arrivare la costruzione della poesia. Il grande amore per il mare diventa in Amare una metafora per indicare l’amore per la vita nel momento in cui

L’anima mia tira, a da Mi strattona, mi port te. Quanta attesa… sso. Comandarla più non po a, rs co Bussola della la Il profumo tuo indica via sei? Ti sento vicino, dove de vi di ci L’ultimo muro esploLa bomba della gioia de… Ora si che ti vedo! no Amico caro, eccomi so tornata. L’anima mia si spande a ov Nella tua bellezza tr l’infinito, canto Immensa distesa d’in chia ec sp si Il sole in te enernt co a i Eppur non bast mi. lamita Come ferro per la ca e ap l’ Come fiore per

ore Come tela per il pitt spinmi e qu ac Le tue mosse gono… tà! Un tuffo nella felici o ci ac br ab Il tuo fresco o nt ta e, il ut Rapisce l’in che o. Io e te soli esistiam

salaDolce è il tuo bacio to, atL’acqua e il vento mi traversano nfondo Nelle tue onde mi co bandoab mi e ic Nel tuo vort no divenNella tua vertigine tiamo uno. le La mia pelle è di sa d’alghe no so i ll I miei cape brezza I miei pensieri sono Il mio corpo è spuma e acque Come Venere dalle tu Nasco a nuova vita e e. Del mare resta l’amar


REYLU M FASHION Il nuovo marchio di moda presentato da Monica Bartolucci

Monica Bartolucci, Direttrice Marketing, e il figlio Reyson che ha disegnato il Marchio Reylu

reylufashion@hotmail.com

onica Bartolucci , imprenditrice romana, si distingue negli anni per la professionalità e l’ amore che mette in ogni sua attività. La creatività e la capacità di essere sempre in anticipo sui tempi rispetto alla concorrenza la porta nel 1997 ad affontare l’ avventura che determina il suo vero inizio professionale. Monica con coraggio ed intuitività si trasferisce a S. Domingo avviando un Villaggio Vacanze che troverà la sua fortuna nei 10 anni successivi. Già nel 2005 intuisce che il reality show può essere un ottimo veicolo pubbliciario per il Villaggio, così dalla sua fantasia nasce “ Desconocidos” girato completamente nella Repubblica Domenicana e che troverà successo in ben 3 edizioni. La Bartolucci nel 2008 decide in ogni caso di tornare in Italia , per motivi personali e così si reinventa nuovamente costituendo una società di multiservizi sempre con ottime soddisfazioni. Ma la sua fantasia non si fermerà ovviamente qui: La redazione di CMAG ha piacere di presentare la nuova attività di Monica, che la vede impegnata come Direttrice Marketing della Linea di abbigliamento REYLU . L’ idea del Marchio è nata dalla fusione del nome del figlio di Monica , Reyson che lo ha disegnato, e del compagno Luciano che lo ha concepito. Lei e la sua famiglia hanno quindi collaborato a 360° con l’ Azienda londinese che produce gli abiti. Siamo convinti che ReyLu piacerà ai nostri lettori perchè abbiamo avuto modo di valutare personalmente l’ alta qualità dei tessuti e soprattuto i costi contenuti e onesti. L’ obiettivo di Monica è quello di far arrivare al pubblico il vero messaggio di questa nuova linea, e cioè che è facile da vestire , soprattutto da donne “ normali” con corporatura e altezza assolutamente nella media . Basta con quegli abiti impossibili da infilare a meno che non siate degli stecchini! REYLU col suo stile londinese , sempre aggiornata sui must di ogni stagione , veste donne dai 20 ai 50 anni rendendole moderne ,ma sempre chic.

REYLU

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Capi Reylu indossati da: Serena Bonanno


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arte e cultura

MuSicA MODA a cura di MARCO BARTOCCIONI musicista

mbartoccioni@libero.it www.marcobartoccioni.com

EMILIANO DATTILO

& I PURE Una realtà della musica ormai emersa a Roma

Emiliano Dattilo, & i PURE. Una realtà ormai Romana, e sempre più in espansione in Italia. Tre album, l’ultimo nello specifico un concept album, assolutamente da ascoltare. Un viaggio attraverso sonorità vere, spontanee con le quali si riesce a percepire la spontaneità e la necessità da parte della band di esternare e trasformare in musica le proprie sensazioni. “Love after the end of the world” - Dopo la fortunata esperienza di “Through my eyes” , i PURE tornano nel panorama musicale con un nuovo album. Il nuovo lavoro di Emiliano Dattilo e dei PURE, “Love after the end of the world”, è un Concept nato da un momento di forte riflessione spirituale e affronta una tematica di grande attualità come la possibilità della fine del mondo da noi conosciuto. L’album (12 tracce) è caratterizzato da tre atti Fondamentali: la scelta dell’umanità tra il bene e il male, l’apocalisse, ed infine la salvezza delle anime buone con la nascita di un nuovo mondo ripopolato dagli spiriti puri e finalmente libero da ogni odio. Ma non si tratta di una catastrofe fine a sé stessa: qui si vuole indicare, anche metaforicamente, come sia necessaria un’ apocalisse prima di un momento di rinascita. Non una morte ma un momento di passaggio, un percorso che dalle tenebre in cui siamo caduti, attraverso le scelte giuste, ci riporterà alla luce.


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arte e cultura

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ANTARCTICA

my MoVie MODA a cura di JOHNNY D’AVINO

HOME VIDEO: Novità in dvd e blu-ray

TRANSCENDENCE Fantascienza. Regia di Wally Pfister. Anno 2014. Produzione: USA-UK. Durata: 119 min. Il dottor Will Caster è il più importante ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale e lavora alla creazione di una macchina senziente che combini l’intelligenza collettiva di tutto ciò che è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi controversi esperimenti lo hanno reso famoso, ma lo hanno fatto diventare anche il bersaglio principale di un gruppo di terroristi contrari alla tecnologia, pronti a tutto pur di fermarlo. Ma nel loro tentativo di annientare Will, gli estremisti stessi diventano involontariamente coloro che lo spingeranno al successo - diventare parte della sua stessa trascendenza. Per sua moglie Evelyn e il suo migliore amico Max Waters, entrambi ricercatori, il problema non è se possono andare avanti…. ma se sia giusto farlo. Le loro peggiori paure diventano realtà quando la sete di conoscenza di Will sembra trasformarsi in una ossessiva ricerca di potere, di cui non si conosce la fine. L’unica cosa che è terribilmente chiara è che forse non c’è modo di fermarlo.

TRANSFORMER 4 Fantascienza. Regia di Michael Bay. Anno 2014. Produzione: USA. Durata: 166 min. “Transformers 4” comincia subito dopo la fine di “Transformers 3”, quando una grande battaglia aveva lasciato una città a pezzi. L’umanità si è ricomposta, Autobot e Decepticon sono quasi spariti dal pianeta. Un gruppo di potenti e ingegnosi uomini d’affari e scienziati tenta di imparare dalle passate incursioni dei robot spingendosi oltre i limiti controllabili della tecnologia - tutto questo mentre un’antica e potente minaccia Transformer prende di mira la Terra. L’epica avventura e battaglia tra bene e male, libertà e schiavitù ricomincia.

Avventura. Regia di Koreyoshi Kurahara. Anno 1983. Produzione: Giappone. Durata: 143 min. Un gruppo di scienziati giapponesi deve raggiungere la propria base nella regione dell’Antartide. Avversati dalle terribili condizioni meteorologiche essi si vedono costretti a una improvvisa ritirata. Il piccolo aereo venuto in loro soccorso però, non riesce a imbarcare anche la loro muta di cani da slitta che restano così abbandonati sulla banchisa. Inizia quindi la lotta per la sopravvivenza nel lungo inverno polare.


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battito animale

battito animale a cura di NICOLETTA by DOGS

IL GATTO DE “LE FIGARO”

Il vero significato che rappresentano gli occhi di gatto

Avete mai guardato gli occhi di un gatto che guarda lontano, pensieroso? Certamente sì, affascinati dal loro colore strano,così diverso dagli occhi umani,che sembrano scrutare oltre l'infinito, a vedere cose che noi non potremmo mai sognare nemmeno di immaginare. Da sempre scrittori e poeti hanno dedicato loro pagine affascinanti, rendendoli protagonisti delle loro opere. Sono degli scritti, a volte molto famosi, altri meno, composti da Baudelaire, Neruda, Poe, Montale, Rodari, solo per citarne qualcuno. Occhi di gatto - Del resto molti di noi, penne sconosciute, sono tentati di dedicare al proprio gatto qualche riga che riesca ad esprimere quel misto di sentimento, timore e rispetto che ci ispirano quegli occhi meravigliosi. Quindi presentarvi una poesia piuttosto che un’altra mi sembrava una scelta molto difficile perché ciascuna esprime, secondo me, al di là dello stile che può piacere o meno, un immenso innamoramento verso il proprio amico felino. Perciò vi voglio far conoscere una poesia del tutto particolare, scritta da un bambino francese di nove anni, nel lontano 1952. Questa poesia venne pubblicata addirittura su “Le Figaro” del 6 maggio 1952, è veramente simpatica e deliziosa e, più di ogni altra mi ha colpita per la semplicità che solo gli occhi di un bambino possono esprimere, riuscendo a dare risposte che noi adulti siamo ben lontani dal comprendere.

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IL GATTO Il gatto è un animale che ha due zampe davanti, due zampe dietro, due zampe sul lato sinistro e due zampe sul lato destro. Le zampe davanti gli servono per correre le zampe dietro gli servono per frenare. Il gatto ha una coda che segue

il corpo. Essa finisce improvvisamente. Egli ha dei peli sotto il naso, rigidi come fili di ferro. Ed è per questo che egli è dell’ordine dei “Filini”. Ogni tanto il gatto desidera avere dei piccoli. Allora li fa: è in quel momento che diventa una gatta.

… e per tornare a noi: in quanti avete desiderato scrivere una poesia per il vostro gatto?


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passion food

foOd History a cura di MASSIMO L'OSTE Ristorante L'Oste della Bon'ora

Viale V. Veneto, 133 - Grottaferrata www.lostedellabonora.com

IL RISTORANTE

La parola, il significato e la storia di un “luogo di culto” per gli italiani

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ltre la casa oltre la chiesa il cinema vi è un posto dove tutti noi siamo andati nella vita ed è il ristorante. A Roma antica e nel Medio Evo vi erano un gran numero di posti dove riposare mangiare e quant’altro ma solo nel 1600 abbiamo iniziato a chiamare questo posto ristorante. di seguito vi racconto la nascita della parola ristorante. A Parigi vi era un gran numero di ristoranti e

di osterie ma vi era anche una particolare corporazione di Traiteurs che, sin dal lunghissimo regno di Luigi XIV erano stati autorizzati a servire tre piatti di carne (non uno di più). Essi erano gelosissimi di questo privilegio e controllavano con molta severità che il loro campo d’azione non fosse invaso dall’illecita concorrenza. Esisteva infine un’altra corporazione autorizzata a vendere solamente una zuppa di brodo caldo arricchita

con legumi, verdure e frattaglie. Il più famoso di questi bouillons era di proprietà, a meta del Settecento, di un certo Boulanger che aveva il suo locale in via Bailleul, vicino al Louvre.

Boulanger - Era un uomo dinamico con uno spiccato senso della pubblicità e, raccontano le cronache, nel 1765 ebbe l’idea di inalberare sulla porta d’ingresso una grande insegna in latino maccheronico che recitava cosi: “Vos qui stomaco laboratis venite ad me et ego restaurabo”. Era una citazione tratta dal Vangelo di San Matteo (11,28), profanamente adattata ad un ben diverso contesto. Ma il signor Boulanger non si accontentò dell’insegna e contravvenendo alle regole delle corporazioni, cominciò a servire in aggiunta al brodo anche dei zampetti di montone in salsa bianca. La corporazione dei traiteurs gli fece causa: il signor Boulanger non potava servire carne di alcun genere, essendo questo un privilegio esclusivo dei querelanti. Il processo - Si giunse ben presto al processo che fu

seguito con interesse dall’opinione pubblica. Difeso da avvocati brillantissimi, e contro ogni previsione il tribunale assolve il buon Boulanger che, in preda all’euforia, si mise a servire anche pollastre arrostite al sale grosso nel suo boullion, dove già furoreggiavano gli zampetti che avevano attirato la curiosità anche del re Luigi XV, fine gourmet, che se li fece servire a Versailles. Il clamore del processo, l’insperata vittoria e il favore reale moltiplicarono la clientela che, dall’insegna sulla porta, cominciò a chiamar “Restaurant” il locale di Boulanger. Nel 1771 le parole “Ristorante” e “Ristoratore” furono incluse nel Dictionares de Trevoux della lingua francese e iniziarono il loro glorioso cammino.


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passion food

food history MODA a cura di FABRIZIO RINALDI torrefattore

facebook: Caffè Rinaldi rinaldi_fabrizio@hotmail.com

STORIA DEL CAFFÈ SECONDA PARTE

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er chi ha la memoria breve, o non abbia letto la prima parte di questo viaggio, riepilogo brevemente: la pianta del caffè è stata scoperta in Etiopia intorno al 600 d. C. e da allora non ha mai smesso di catturare l’animo e l’attenzione di chi avesse assaggiato i suoi frutti. Nel XVI secolo questo “ oro nero “ esce dai confini della sua terra per espandersi in tutta Europa. E da qui riprendiamo il racconto. Il caffè - La diffusione del caffè diventa inarrestabile e dai monasteri, i villaggi, le oasi nel deserto in cui era già apprezzata,

Dalla prima pianta scoperta in Etiopia alla diffusione in Brasile

arriva, con la potenza di un fulmine, nelle grandi città. Prima fra tutte, Istanbul, dove nel 1554 sorgerà il primo “Caffè” della storia, inteso come luogo di ritrovo per gli amanti di questa bevanda, spazio di condivisione e incontro, dove il caffè verrà servito in ampie tazze fumanti, attraverso un metodo di estrazione detto “ alla turca “ che a noi oggi risulterebbe imbevibile.Da Istanbul l’essenza del caffè si propagò per tutta la nazione, al punto che, in Turchia, nel 1523 fu introdotta una clausola matrimoniale che stabiliva che il marito doveva assicurare alla moglia una cospicua provvista di caffè, pena il divorzio.

Novembre 2014 105 Proventi - All’epoca, i proventi del caffè spettavano tutti all’Arabia che, in realtà, ne aveva semplicemente rubato i possessi all’Etiopia ed allo Yemen, luoghi in cui aveva avuto origine la pianta. Ma tenere d’occhio tutti i pellegrini che passavano per il suo territorio, diretti alla Mecca, era impossibile. E fu proprio uno di questi, Baba Budan, che nel 1670 ingoiò sette bacche rosse e le piantò sulla sua terra, sulle colline del Chandragiri nel Karnataka, nel sud dell’India. Il risultato fu così soprendente che quella zona fu rinominata in suo onore e Baba Budan venne proclamato santo per il suo contributo dato al paese. La fine - Da quel momento, il monopolio dell’Arabia sul caffè cessò. I commercianti olandesi, che all’epoca esportavano dall’Africa e dall’Asia i prodotti più svariati e avevano con l’India i rapporti più floridi, capirono subito il potenziale di questo nuovo prodotto e ne favorirono l’espansione. Durante il Settecento le colonie dei paesi europei nella zona equatoriale divennero, infatti, le sedi delle prime pantagioni: Ceylon, Java, Sumatra, Celebes, Timor e Bali. Ma merita un discorso a parte lo sbarco del caffè in Martinica. Tutto

ebbe inizio quando, nel 1723, gli olandesi donarono al governo francese una sana e robusta pianta di caffè. Si narra che il capitan Gabriel de Clieu, pur di riuscire a trasportare la preziosa piantina dalla Francia in Martinica, condivise con essa la pochissima acqua che aveva a disposizione sulla nave in cui stava viaggiando, riusciendo a farla sopravvivere all’interminabile traversata. Da quella pianta, probabilmente, ebbe origine la maggior parte dell’odierna produzione mondiale. Se questa può apparire come una storia romantica, ben più complessa per amore e inganni è quella che portò il caffè nelle terre brasiliane. Era il 1727 quando, per risolvere una disputa tra il governo francese e quello olandese presente in Guyana, fu chiamato l’ufficiale portoghese Francisco de Melo Palheta, il quale non perse occasione per rubare qualche chicco di quella ricercata pianta. Ma fu solo grazie all’amore di una donna che riuscì nell’impresa. Si racconta, infatti, che al momento della partenza, l’amata gli fece in dono un gran mazzo di fiori, fra cui si nascondevano le preziose ciliegie. Le pianto a Parà, in Brasile. In breve tempo questa nazione diventò il primo produttore mondiale di caffè.


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passion food

food MODAPacKaginG a cura di VALENTINA DELLE FRATTE designer

food.packaging.design@gmail.com

HAUTE COUTURE

FFOOD LA MODA È DESIDERIO O NECESSITÀ?

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a moda si divide in processo di progettazione, creazione e comunicazione. Gioca a rielaborare stili e generi (Hippy, Rock, Punk) che in realtà sono nettamente contrapposti ai principi della moda. Il fenomeno moda è lontano dall’idea di lunga durata, verità e coerenza! Oggi vorrei prendere in esame i punti di incontro tra moda e food. La società contemporanea pur sapendo distinguere la

necessità dal desiderio, sembra non ricordare questo tipo di distinzione quando si trova a scegliere fra il latte e un accessorio design. In ogni caso non si può generalizzare e quindi potremmo dividere i luoghi destinati alla vendita in: - luoghi di necessità e luoghi di seduzione. Sviluppo - Dal 2009 la moda e il settore food hanno fatto molto di più! L’idea è stata quella di unire le

propria creatività per dare vita ad un prodotto unico. Possiamo identificare questo prodotto come “Haute Couture Food”, fino a pochi anni fa era impensabile ipotizzare che la moda potesse sponsorizzare il cibo e viceversa, ma i desideri delle più accanite fashion victim si sono avverati. L’artista Tom Sachs, nel 2009 aveva già realizzato un set da fast food, questa fu solo una creazione preliminare dedicata appunto a tre grandi firme della moda: Chanel – Hermes – Prada. Chi non vorrebbe pranzare utilizzando un food packaging così accattivante? Negli anni si è dato il via ad una vera e propria mania per il food Couture. Il cibo e la moda sono le star dell’epoca che viviamo, entrambe godono di grande attenzione mediatica. Il packaging del cibo ha meritato una posizione di tutto prestigio nella classifica delle cose più apprezzate nel mondo del design. Cambiamenti - La moda, quindi attenta ai cambia-

menti stilistici della società, oggi produce per il settore Food dei pezzi unici, ironizzando su questi. E d’altra parte trasforma famose confezioni per il cibo in accessori di tutto rispetto, che nello star-sistem sono già dei cult. Producendo pezzi che sono già dei cult: in tanti hanno ben pensato di trasformare famose confezioni di cibo in “borsette” da sfoggiare come un qualsiasi altro vezzo fashion di tutto rispetto. Il cibo quindi come la moda diventa oggetto del desiderio. Se da una parte vediamo in passerella sfilare oggetti design ispirati ai prodotti alimentari, dall’altra vediamo la moda creare abiti costruiti su misura per il cibo. Come tutti sappiamo, la star del momento è miglior sponsor per la moda. Di seguito alcuni esempi di come la moda mediante l’intervento di brand quali Tiffany, Gucci, Hermes, Chanel, Moschino ed altri ancora, interpreta il food packaging trasformando il cibo in qualcosa di seducente e attrattivo, come un vero prodotto di lusso! Buona spesa!


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passion food

DoLcE e... MODA a cura di REDAZIONE CMAG

TORTA FREDDA CON PAVESINI, NUTELLA E MASCARPONE INGREDIENTI PER UNO STAMPO RETTANGOLARE DA 20 CM: - 250 grammi di mascarpone - 250 ml di panna dolce da montare - 150 grammi di zucchero - 4 pacchetti di pavesini - 3 cucchiai abbondanti di nutella - 7 grammi colla di pesce - Latte+rum (mezza fialetta) PROCEDIMENTO: Mettere la colla di pesce in acqua per 10 minuti. Ponete il mascarpone con zucchero in una ciotola. Mescolate bene con le fruste elettriche. Fate riscaldare 50 ml di panna presa dal totale(non deve bollire). Strizzate la colla di pesce e mescolatela alla panna. Fatela intiepidire. Mescolate la panna con colla di pesce alla crema di mascarpone. Montate la panna a neve ferma. Aggiungete la panna alla crema di mascarpone delicatamente,dall’alto verso il basso. Rivestite uno stampo rettangolare con la pellicola. Mettete il latte

e rum in una ciotolina. Bagnate i pavesini velocemente nel latte. Rivestite lo stampo, fondo e pareti con i pavesini. Aggiungete metà crema, al centro inserite la nutella e l’altro strato di crema. Coprite con un altro strato di pavesini passati velocemente nel latte. Ponete la torta con pavesini nutella e mascarpone fredda in freezer a rassodare per almeno 4 ore. Servite la torta con pavesini nutella e mascarpone fredda a fettine e buon dolce a tutti!


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passion food

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Salato! a cura di REDAZIONE torrefattore CMAG

rinaldi_fabrizio@hotmail.com

CANNELLONI DI

MELANZANE

INGREDIENTI: 1 cipolla farina q.b. olio per friggere q.b. grana q.b. 4 uova 6 dl pomodoro passata 1 mazzetto di basilico 1 mazzetto 800 gr melanzana lunga olio di oliva extravergine 150 gr di prosciutto cotto 150 grammi 150 gr scamorza sale e pepe

Per realizzare la ricetta dei cannelloni di melanzane innanzitutto soffriggi la cipolla tritata e il basilico in una casseruola con 3 cucchiai d’olio; unisci la passata di pomodoro, sale e pepe e cuoci a fuoco moderato per 15 minuti. Pulisci le melanzane e tagliale a fette sottili per il lungo. Sbatti 2 uova con un pizzico di sale in un piatto fondo. Infarina le fette di melanzane, passale nelle uova e friggile in abbondante olio caldo. Man mano che sono dorate, scolale e asciugale sulla carta assorbente. Distribuisci sulle fette di melanzana il prosciutto e la scamorza a listarelle, 2 uova sode a spicchietti, un cucchiaio di sugo di pomodoro e uno di grana. Arrotolale a involtino e disponile in una teglia rettangolare sul fondo della quale avrai versato un velo di sugo di pomodoro. Distribuisci il sugo rimasto sui cannelloni, cospargi con abbondante grana e inforna a 180° per 30 minuti circa. Servi i cannelloni di melanzane.

...E TANTO ALTRO ANCORA!!!


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Drink&Cocktail

laMODA RuBrIcA dI Mr. BacaRdI a cura di Mr. BACARDI

CUBA

LIBRE NE O I Z A R A PREP Riempite un tumbler alto con il ghiaccio per raffreddare il bicchiere, poi scolate il ghiaccio e l’acqua in eccesso. Versate il rum e la Coca Cola, mescolate e servite con una fetta di limone.

La storia di Cuba Libre (traduzione Cuba Liberata) risale al 1898 quando le truppe americane liberarono l’isola di Cuba dal dominio spagnolo. Una delle tante storie recita così:Una sera un gruppo di soldati statunitensi che erano fuori servizio Corps Riders capitarono in un bar dell’Avana. Fausto Rodriguez, un giovane soldato, ricordò che il capitano Russell ordinò del rum, Coca-Cola, ghiaccio e una fetta di lime.Il capitano bevve con molto piacere che suscitò l’interesse dei soldati attorno a lui .Rum e CocaCola è stato un successo immediato per tutti i soldati. Quando ordinarono un altro giro, un soldato propose un brindisi per la nuova liberata Cuba “Per Cuba Libre”. Il capitano alzò il bicchiere e cantarono il grido di battaglia che aveva ispirato i soldati vittoriosi nella Guerra d’Indipendenza.Si presume quindi che questo cocktail è stato dato il nome di Cuba Libre a causa della recente liberazione dell’isola dal dominio delle truppe spagnole.ma a tutti gli effetti il Cuba libre é definito il cocktail bugiardo perché Cuba non è mai stato un popolo libero Accorgimenti - Il Cuba Libre originale non ha i cubetti di ghiaccio; spesso, però, questo cocktail è servito con cubetti di ghiaccio interi, che non vengono scolati. Idee e varianti - In alcune versioni il limone viene spremuto nel bicchiere. Sostituendo il limone con il lime e aggiungendo lo zucchero di canna, si ottiene il Cuba Libre pestato. Per saperne di più - Il Cuba Libre è un long drink molto amato, adatto a tutte le ore e molto gradito perché fresco e dissetante.

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Sport/Calcio

Calcio Ufficio Stampa POLISPORTIVA CITTA’ DI CIAMPINO

COMINCIAMO BENE

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a Juniores provinciale del Città di Ciampino ha iniziato col piede giusto. La squadra di mister Andrea Moretti ha vinto per 4-2 sul campo dello Zagarolo grazie alle reti di Spinelli, Marcheggiani (autore di una doppietta) e Scargiali bissando il successo d’esordio ottenuto al “Superga” contro l’Atletico Monteporzio. «Il primo tempo lo abbiamo chiuso in vantaggio per 1-0 – racconta il tecnico ciampinese riguardo il match -, ma in realtà siamo stati sempre in controllo della gara e di fatto non c’è stata mai partita. La pecca maggiore dei primi quarantacinque minuti è stata la mancata finalizzazione di diverse occasioni da rete. Nel secondo tempo siamo stati più precisi e il divario tra le due squadre si è visto in maniera abbastanza evidente». La Juniores è l’unica categoria che manca al Città di Ciampino per completare la propria presenza in tutti i campionati regionali. «Sappiamo di avere questa responsabilità e di essere molto seguiti dalla società. Posso promettere – dice Moretti – che faremo di tut-

to per regalare al presidente Antonio Paolo Cececotto e a tutto l’ambiente il salto nella Juniores regionale. Sappiamo che non sarà per nulla semplice visto che ci sono squadre ambiziose come la nostra, vedi la Sanvito Empolitana che ha la prima squadra in Eccellenza e che affronteremo nel prossimo turno, ma se la giocheranno con noi anche Praeneste, Atletico Morena, Lepanto e Mole Marino. In questa specifica fascia d’età, inoltre, i ragazzi sono molto umorali e in pochi giorni si rischia di buttare via intere stagioni. Insomma ci sarà da sudare, ma noi daremo il 110% per spuntarla». Sabato, dunque, il Città di Ciampino ospiterà l’Audace Sanvito Empolitana. «Anche loro hanno iniziato con due successi e, come detto in precedenza, possono contare su una prima squadra in Eccellenza dalla quale magari potrebbero scendere elementi importanti. Noi faremo una partita aggressiva e all’attacco come sempre, schierati con il 4-3-3 che a mio parere è il modulo migliore che esista».

Ci Mettiamo

Il Cuore

16-20 9-13 SIAMO APERTI


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Sport/Calcio A 5

Calcio a 5 Redazione CALCIO A 5 LIVE

LARGO SUCCESSO

sette gol al Casalbertone nella prima trasferta stagionale

P

ronto riscatto per il Città di Ciampino. Dopo il pareggio inatteso della prima giornata, la squadra di mister Bardelloni ha rialzato la testa, cogliendo un netto successo sul campo del Casalbertone. Ziantoni – “Il risultato parla chiaro” – racconta Matteo Ziantoni, una delle novità del roster ciampinese – “. Noi abbiamo avuto un buon impatto sulla partita e grande merito va al nostro allenatore, che durante gli allenamenti ci prepara sia mentalmente che fisicamente e quando scendiamo in campo siamo abbastanza motivati”. Nonostante il largo punteggio, c’è ancora qualcosa da rivedere in fase offensiva: “Il primo tempo si è chiuso sul 2-0, ma ci sono state tante palle gol per noi. Nella ripresa appena siamo scesi in campo sono arrivate altre due reti e a quel punto il risultato ci ha permesso di giocare più tranquilli il resto dell’incontro. Sono state sciupate tante occasioni da rete e c’è da migliorare ancora sotto porta perché in futuro troveremo squadre contro cui sarà fondamentale concretizzare il più possibile in attacco”. Città di Ciampino – Dopo un anno di inattività e un passato a Marino sui campi di C2, Ziantoni ha scelto di seguire il tecnico Bardelloni a Ciampino. Una decisione di cui è ampiamente soddisfatto: “Contento di essere

qui e di come ci hanno accolto. Ci trattano benissimo, indicandoci una linea da seguire e non ci fanno mai mancare niente. Questo sicuramente aiuta il gruppo. Io sono ottimista di natura: se rimaniamo concentrati e ci alleniamo bene ogni settimana, allora abbiamo buone possibilità di raggiungere ottimi risultati per questa stagione”.



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Sport/Nuoto

Nuoto MODA a cura di FABIO SORRENTINO

Free Style Swimming Pool www.asfreestyle.it Via R.B.Bandinelli 46 - ROMA 06/7916919

LE GAMBE TREMANO

TAKE YOUR MARKS

Al via la stagione agonistica di nuoto, nuoto per salvamento, nuoto pinnato

“I

n questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri

il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire”. I nuotatori sono combattenti. Noi combattiamo per raggiungere i nostri obiettivi, per realizzare i nostri sogni, in una continua sfida contro noi stessi e i nostri limiti. Non abbatterti. Trova in te il desiderio di riscattarti, di migliorare, di

andare avanti e superare gli ostacoli. Perché il nuoto è così, non perdona, ma insegna anche a non rinunciare, insegna che il duro lavoro significa fatica ma anche soddisfazione. Impegnati al massimo, ogni giorno, ogni vasca, ogni bracciata, ogni respiro, e vedrai, il momento del tuo riscatto arriverà e avrà il sapore più dolce di tutti. Pronti, via! - Sabato 11 Ottobre sono stati presentati i calendari dei circuiti regionali ASI e FIPSAS. Tutto pronto dunque per i nostri ragazzi, dagli esordienti ai master. Comincia così una nuova avventura, l’entusiasmo come sempre è alle stelle, il gruppo unito più che mai e gli obiettivi sono già prefissati in ognuno di loro: nel cuore, nella mente, nel fisico. Si scenderà in acqua con la prima gara di Nuoto Pinnato il 16 novembre allo stadio del nuoto di Rieti, con l’occasione vedremo sul podio molti nostri atleti che verranno premiati per la “superclassifica regionale” della stagione appena passata. A seguire, appuntamento al 30 Novembre alla Romanina Sporting Center che ospiterà la prima prova del circuito nuoto regionale ASI. Mentre per il circuito FIN il via verrà dato a Dicembre dal “Trofeo Gaetano Lanzi”. La manifestazione è riservata alle categorie Esordienti A/B anni di nascita 2002-2003-2004-2005 maschi e 2003-20042005-2006 2014/2015 (7 DICEMBRE 2014 ELIMINATORIE ES/A 8 DICEMBRE 2014 ELIMINATORIE ES/B). A gennaio invece scenderanno in acqua le categorie Ragazzi, Juniores, Cadetti e Seniores, in 4 weekend di gare. (10-11 Gennaio, 17-18 Gennaio, 31 Gennaio – 1 Febbraio, 7-8 Febbraio).

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KiCk Boxing MODA a cura di FABIO SORRENTINO

Free Style Swimming Pool www.asfreestyle.it

DIE HARD

AL PODIO FREESTYLE SWIMMING POOL CAMPIONATI REGIONALI LIGHT CONTACT –KICK LIGHT – POINT FIGHT

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l 26 Ottobre 2014 si è svolta a Roma, presso il Palazzetto dello Sport di Roma , la 1a fase del Campionato Regionale FIKBMS (Sport da tatami). Notevole la presenza di atleti (450 iscritti nelle varie discipline e categorie) e notevole la prestazione degli atleti che si sono particolarmente distinti nelle gare di Light Contact , Kick Light ,Point Fight. La manifestazione ha avuto l’onore di registrare la presenza del Dott. Viola, Presidente CONI Lazio, che ha premiato e lodato personalmente tutti i medagliati dell’ulti-

mo Campionato Mondiale WAKO di Rimini (Settembre 2014). Premiato dunque il nostro atleta Elios Lulaj di anni 14 già campione regionale e vice campione italiano allenato dal maestro Andrea Pitzalis , che conquista un doppio podio 1° classificato kick Light e 1° classificato Light contact . Il 16 Novembre Emanuele Lulaj , altro atleta del Freestyle Swimming Pool , di anni 17, combatterà presso la discoteca “City Dream” di Roma nell’evento Fighting Spirit Muay Thai 3 nella disciplina K1 RULES Kg. 75.


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Sport/Golf

GolF MODA a cura di GABRIELE CECCARELLI

Circolo del Golf Fioranello Via della Falcognana 61 ROMA 06.7138080 www.fioranellogolf.it

GIOCHIAMO SOLIDALE Al Circolo del Golf Fioranello tre giornate di sport per sostenere l’AIL, la ricerca contro i tumori ginecologici e quella contro l’epatite.

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l Circolo del Golf Fioranello il mese di novembre è all’insegna della solidarietà. Sono infatti tre gli appuntamenti in cui l’aspetto agonistico sposerà quello benefico. Sabato 8 si disputerà il “Trofeo Romail”, appuntamento annuale ormai fisso in cui il Circolo ha il piacere di ospitare una delle più importanti sezioni dell’Associazione italiana contro leucemia, linfomi e mieloma (AIL), costituita a Roma nel gennaio 1984, con l’obiettivo di aiutare i pazienti affetti da malattie del sangue ed i loro familiari grazie a progetti di ricerca e assistenza. I partecipanti si sfideranno in una gara con formula 18 buche Stableford su 3 categorie. Domenica 16 novembre sarà la

volta della “Iris Cup”. La sensibilità della Sig.ra Luigia Paoletti, socia del Circolo, ha trovato sponda in quella del suo Presidente, l’Avv. Giuseppe Grillo, e Fioranello ha abbracciato la mission di Iris Roma Onlus – nata nel settembre 2002 su iniziativa del Prof. Salvatore Mancuso e del Prof. Giovanni Scambia all’interno del reparto di Ginecologia oncologica del Policlinico Gemelli di Roma – per sostenere la ricerca contro i tumori ginecologici e la salute delle donne. Oltre alla terapia medica, l’Iris affronta le necessità psicologiche e relazionali delle pazienti affette da patologia neoplastica grazie alla collaborazione sinergica tra diverse figure professionali, promuovendo e organizzando servizi

di assistenza psicologica, sociale e socio-sanitaria a favore delle pazienti e dei loro familiari nell’ottica della presa in carico dei bisogni globali delle stesse. L’evento organizzato si preannuncia di grande successo, ricco di ospiti importanti e di tanti giocatori che, per l’occasione, gareggeranno con formula 18 buche Canada Cup Stableford su 2 categorie. Sabato 29 novembre, a chiudere il tris di appuntamenti, a Fioranello tornerà la “Coppa Copev”, appuntamento anche questo annuale che prende il nome dall’Associazione italiana per la prevenzione e la cura dell’epatite virale “Beatrice Vitiello”. La Onlus, costituita nel 1992 in continuità con il Comitato per la prevenzione dell’epatite virale, ha fra i suoi scopi quello di promuovere studi e ricerche sulla prevenzione e la cura dell’epatite e delle altre malattie del fegato, aiutando le persone colpite da patologie epatiche croniche ad affrontare le problematiche sociali e organizzative connesse alle stesse. La relativa gara si svolgerà con formula 18 buche Stableford su 3 categorie. Il calendario gare di novembre del Circolo del Golf Fioranello prevede anche altri interessanti appuntamenti: domenica 2 si è tenuta la prova del “Casalpalocco World Tour 2014”; domenica 9 sarà la volta della “Falesco Golf Cup” e sabato 15 si disputerà la “Coppa dello Zodiaco” by Argenterie Boschi.

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DIVENTA SOCIO DEL CIRCOLO DEL GOLF FIORANELLO !! Versando subito la quota d’iscrizione 2015 avrai MESI 2014 GLI ULTIMI IO G G A M O IN

... e da Gennaio il Circolo sarà aperto 7 giorni su 7. QUOTE SOCIALI 2015 – Uomini Età 18 – 25: € 1.300 Età 26 – 40: € 1.800 Età 41 – 75: € 2.000 Over 75: € 1.800 Secondo Circolo: € 1.300 Non giocatore: € 1.000 QUOTE SOCIALI 2015 – Donne Età 18 – 40: € 1.200 Età 41 – 75: € 1.800 Over 75: € 1.500 Secondo Circolo: € 1.000 Non giocatore: € 1.000




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QUANDO VIVERE DIVENTA UNA

IMPRESA PARLANO

Intervista a Sergio, proprietario della palestra che sta lasciando tutti a bocca aperta

ta. L’ ideale per trovare un vero momento di benessere dopo l’ allenamento!

Sono sempre alla ricerca di posti che valgano la pena di essere raccontati e devo dire che il mio incontro con Sergio , direttore della palestra Evolution, mi ha dato modo di conoscere una nuova realtà sportiva a Ciampino. Rimango subito piacevolmente colpita dalla luminosità e dagli spazi, e nodimeno dalla cortesia e dalla solarità delle ragazze al desk dell’ ingresso. Penso: “ Sono tutte sorridenti , già mi piace !” Ciao Sergio , quando è nata “ Evolution”? Evolution ha aperto il 15 Dicembre 2012 ed è sorta sui “ ruderi” di una vecchia palestra. Ci siamo avvalsi della

professionalità di ben 3 architetti , che si sono suddivisi i compiti nei tre settori principali di questa struttura. Siamo soddisfatti dell’ impatto che Evolution ha su tutte le persone che ci vengono a trovare: i 1650 mq colpiscono per come sono distribuiti e per la sensazione gradevole di gradi spazi che si percepisce già all’ ingresso . Avete anche un centro benessere? Certamente! Sauna , Bagno turco e doccia emozionale che attraverso la cromoterapia contribuisce al relax dei nostri iscritti durante tutto l’ arco della giorna-

Sono d’accordo con te Sergio! Io sono una di quelle persone che dopo la sala pesi ne usufruirebbe sicuramente. A proposito , è il primo ambiente che ho notato all’ ingresso ed attrezzato con ogni genere di macchinario! Si , pensa che soltanto la sala pesi è di 750 mq. E’ stata concepita come un “open space” e illuminata attraverso le luci “led” sapientemente posizionate dal nostro architetto. Ancora più importante dal punto di vista funzionale vorrei sottolineare il nostro impianto di areazione , che attraverso circa 15.000 metri cubi/ ora , garantisce il giusto riciclo di aria, rendendo la nostra palesta un luogo particolarmente salutare e piacevole. Effettivamente Sergio , qui si respira un’ aria molto gradevole , direi ...profumata! Non ti sbagli Serena , ogni settima , nell’ impianto di aerazione, vengono “ versati” più di 70 litri di essenze profumate... tutte le sale oltre ad avere una climatizzazione adeguata ,sono gradevolmente profumate! I restanti 900 mq come sono distribuiti? Spogliatoi molto ampi e 3 sale, dove abbiamo concentrato 60 ore dedicate al Fitness 30 ore dedicate ai corsi: dalla danza, alla salsa alla danza danza del ventre e alle arti marziali.

I corsi sono solo per adulti , oppure ospitate anche bambini? Sai Sergio... le mamme sono sempre in cerca di un luogo qualificato, per far praticare un po’ di sport ai figli! Certamente ,si! Abbiamo corsi per tutte le fasce di età, come Danza, Zumba Kids, Salsa Baby e Kick boxing Junior e Baby dai 4 anni in sù. In che modo Evolution si è distinta da altre palestre? Innanzitutto attraverso la ricerca di mercato ,che ho personalmente condotto ,nella zona dei Castelli Romani. Lo scopo principale di Evolution è sempre stato quello di portare in palestra i giovani, che spesso rinunciano per via dei costi eccessivamente elevati delle altre strutture. Abbiamo quindi trovato un perfetto equilibrio tra qualità e prezzo, rendendo Evolution competitiva sul territorio. Quali sono i prezzi di cui parli? I giovani al di sotto dei 18 anni pagano 40 euro al mese, in cui sono comprese tutte le attività e l’ utilizzo a 360° della palestra. In ogni caso esistono per tutti formule mensili , quadrimestrali e annuali, agevolate anche attraverso un pagamento rateizzabile senza interessi. Evolution si distingue anche per alcuni servizi speciali che offrite vero?


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Siamo una delle poche palestre in Italia , e lo dico con una punta di vero orgoglio , che offre ai suoi ospiti asciugamani e acqua ,liscia o gassata, completamente gratuiti. Pazzesco! Un sogno per chi come me spesso dimentica a casa l’asciugamano... Infatti sono tutti entusiasti di questa nostra caratteristica! E poi , vogliamo fare un conto su quanto costano le bottigliette d’ acqua? A fine anno, per una persona che frequenta abitualmente, rappresentano una spesa da non sottovalutare. Anche in questo caso Evolution agevola e coccola i suoi iscritti. Anche le docce sono gratuite? Si , oltre asciugamani e acqua , anche le docce e l’ utilizzo degli asciugacapelli sono servizi gratuiti. So che ogni mese avete delle offerte interessanti: per il mese di Novembre cosa avete previsto? Avremo 90 premi a disposizione per i nuovi iscritti e per chi è già iscritto e trasformerà il suo abbonamento in annuale , inoltre ci sarà un’estrazione per un fantastico viaggio di una settimana nel Mediterraneo con Costa Crociere per due persone. Mi stai facendo venire voglia di iscrivermi subito... che tipo di allenamento mi consiglieresti? Mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo... Da un paio di mesi a questa parte sta spopolando

Walking che sfrutta la forza motrice del nostro corpo, su un tappeto ovviamente senza motore. Si suda moltissimo e si bruciano tante calorie. Potrei anche proporti della ginnastica dolce , oppure la ginnastica posturale. La posturale qui? Certo , perchè è svolta in maniera professionale , dato che collaboriamo con un centro fisioterapico che ha sede a Frattocchie. Questo sempre per garantire il massimo impegno e serietà nei confronti dei nostri iscritti. Novità per il 2015? Avremo la nuova App “ Evolution” , che consentirà agli utenti di poter prenotare dal cellulare ,in tempo reale ,le lezioni desiderate e di avere qualsiasi altra informazione. Offriremo la possibilità di usufruire di una visita fisiatrica o impedenziometrica gratuita a chi sottoscrive un abbonamento annuale. Stiamo anche studiando dei pacchetti solo per il week-end , per tutti coloro che durante la settimana non trovano il tempo per venirci a trovare , dato che siamo sempre aperti! La Domenica è nostra usanza offrire a tutti i nostri clienti il caffè... E con questa ultima informazione mi hai davvero sorpresa! E’ nostro desiderio prenderci cura delle persone e regalare anche momenti in cui abbiano l’ impressione di sentirsi a “casa”!

a cura di Serena Bonanno


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QUANDO VIVERE DIVENTA UNA

EUROSURGELATI

IT IA

Il 26 novembre nuova apertura del prestigioso negozio di surgelati

S

otto questa insegna sono funzionanti negozi specializzati esclusivamente nella vendita di prodotti surgelati e congelati, venduti sia in confezione che sfusi, operativi in 9 regioni d’Italia. Questa attività è presente a Ciampino da oltre 15 anni. Parliamo con Angela, Marzia e Valentina le ragazze che gestiscono l’attività nel nostro Comune in via mura dei francesi 164. Quali prodotti possiamo trovare nel vostro negozio? Cerchiamo di soddisfare ogni esigenza con prodotti di ogni genere dall’antipasto al dolce, da quelli pari al fresco congelati a bordo, a quelli pronti e gustosi solo da infornare per chi non ha tempo! Ovviamente il comune denominatore è la garanzia di assoluta freschezza e qualità, infatti i nostri prodotti provengono da tutto il mondo e vengono selezionati e controllati dai nostri esperti del settore. Sbaglio o prima la vostra attività si trovava in un

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QUANDO VIVERE DIVENTA UNA altro punto del comune? Come mai la decisione di spostarsi? Sì è vero, siamo stati in via Londra per oltre 14 anni, poi abbiamo cercato un posto che non fosse troppo distante dal precedente per mantenere i nostri clienti abituali, ma che ci permettesse di avere più visibilità. Questa scelta ha portato a risvolti positivi come l’espanzione del negozio che ci ha permesso di aggiungere nuovi prodotti e ovviamente l’acquisizione di nuovi clienti. L’unico neo di via mura dei francesi è il parcheggio, ma noi disponiamo di vari posti auto fronte negozio, che cerchiamo di far mantenere liberi ad uso esclusivo della clientela. Allora il 26 Novembre è una data importante per voi? Sì, è il primo anno della “nuova apertura” e saremo felici di festeggiare con i nostri clienti offrendo degustazioni dei nostri prodotti e con tante imperdibili offerte. Vi aspettiamo!

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SERENA BONANNO PRESENTA

ART&food

villamercede

Niente male! Per quando è previsto il primo evento? Per Domenica 23 Novembre alle 19.00 Ci dai qualche anticipazione? Con piacere!! Verranno presentati i miei quadri di cui un paio inediti , le fotografie di Juan Felipe Capana , e le lampade realizzate con materiali esclusivi di Alberto

Che cos’ è che ti è piaciuto tanto di Villa Mercede? A parte la struttura nuova e moderna , completa di tutti i servizi possibili e immaginabili , mi hanno colpita l’ accoglienza e soprattutto la vista mozzafiato ... da lì si vede tutta Roma , uno spettacolo vero!

Quando l’Arte incontra il Buon Gusto 23 Novembre ore 19,00 - FRASCATI

ciso di mettermi alla prova organizzando un Evento con Villa Mercede di Frascati , struttura ben attrezzata e punto di riferimento in termini di eleganza e accoglienza.

La redazione di CMAG decide di intervistare la nostra amica e collaboratrice Serena Bonanno ,Artista ecclettica e sempre in movimento. Abbiamo già presentato i suoi quadri e parlato un po’ del suo percorso professionale da attrice da ben 18 anni , ma adesso vorremmo porre l’ attenzione su una sua nuova iniziativa. Tanto lo abbiamo capito ormai... Serena non riesce a stare ferma un attimo! Allora Serena , quali sono le novità di questo periodo? Oltre la mia passione per la pittura e il cinema ho de-

Raccontaci come è andata. La mia voglia di reinventarmi e misurarmi sempre con nuove esperienze ha trovato ispirazione nel felice incontro co i responsabili di Villa Mercede. Abbiamo immediatamente avuto un feeling e con la loro fiducia mi è stata data la possibilità di realizzare il mio progetto presso la loro struttura all’ avanguardia. Di che progetto si tratta? L’ idea è quella di portare l’Arte in tutte le sue forme a Villa Mercede organizzando una serie di Eventi . Il punto di partenza è stato proprio la loro cucina , vera e propria espressione di Arte . E allora perchè non abbinarla alla Pittura , la scultura , la musica e la danza? Hai pensato ad un nome da dare a questi eventi? Certamente! “ Art & Food a Villa Mercede”

Ma certo! Voglio coccolare i miei ospiti e tutti gli amici che verranno a trovarci. Così, tutti quelli che sono anni che chiedono di conoscermi di persona, mi troveranno nei locali del ristorante panoramico “ La Cucina con Vista” a Villa Mercede in Via Tuscolana 20 , Frascati. Sono convinta che si innamoreranno di quel posto come è successo a me.

Grazie Serena il progetto ci piace. Ti verremo a trovare il 23 Novembre allora! Grazie a voi . Vi aspettiamo numerosi! Adesso scappo che devo proprio concentrarmi sulla preparazione di quel giorno. Sarà tutto perfetto! Noi di CMAG non abbiamo dubbi e vi invitiamo TUTTI! Urbani. Il tutto accompagnato dalla musica del Dj Trufo . Ci sarà anche l’ intervento del corpo di ballo acrobatico e poi , una sorpresa... Una sorpresa? Lo sai che dire questo ad un giornalista significa stuzzicarlo! Oltre L’ Arte Culinaria che si sposa con tutte le forme di creatività possibili e immaginabili ,ogni volta diverse, l’ elemento sorpresa sarà un altro filo conduttore... con me al timone bisogna aspettarsi di tutto eh! Va bene , tanto non la spuntiamo con te! L’ unico modo per scoprire di cosa si tratta è venire a trovarti . Ma ci sarai anche tu , quella sera?



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NOVEMBRE

Sei tutto proiettato più verso quello che ti attende che verso quello che dovrai lasciare, perché accadrà qualcosa che ti imporrà una scelta e dovrai valutarne attentamente le conseguenze.

TORO

Le riflessioni lavorative non mancano. Qualcosa non va come vorresti, forse immaginavi e speravi che qualcosa andasse diversamente, forse i tempi sono maturi per prendere una decisione di rottura e cambiamento.

GEMELLI

Quanto ti piacerebbe prenderti il mese per te, dedicarti alla tua bellezza, alla tua pelle, alla tua forma fisica e al benessere generale, entrare in una spa ed uscirne rinnovato. Ecco nulla di tutto questo accadrà. Sorridi.

CANCRO

Mese di giustificazioni e scuse che ormai usi troppo spesso perché alla fine fai sempre e solo quello che ti piace e cerchi anche la comprensione di chi forse è troppo stanco del tuo modo di fare. Eppure non chiede altro che la tua presenza, sentirti vicino.

LEONE

Costanza. A novembre devi puntare sulla volontà di portare avanti con determinazione i tuoi sogni, scelte e progetti. E anche se la strada sarà lunga non dovrai perdere mai di vista il punto di arrivo.

VERGINE

Sei al limite tra il non aver voglia di fare niente e il cominciare mille cose ma senza molta convinzione. Del resto è novembre, mese in cui di solito si concentrano mille faccende e la voglia di non farne neanche una.

BILANCIA

La passione stravolgerà il tuo mese. Non riesci a togliere le mani di dosso al tuo partner, ed era ora visto che non sei proprio tra i segni più ‘calienti’ e vogliosi. Recupererai un po’ di tempo perso.

SCORPIONE

Potresti anche riscoprirti innamorato dell’amore tu che di solito fai orecchie da mercante. Va bene la passione, l’attrazione, ma quando si tratta di rimanere coinvolti sentimentalmente scappi, puntualmente. Forse è il momento di fermarsi.

SAGITTARIO

Sei tutto preso da un progetto, da un lavoro nuovo, da una scelta importante e non c’è tempo per il resto, soprattutto per l’amore. Dovrai prendere una decisione importante e nulla potrà distrarti.

CAPRICORNO

Una bella notizia lavorativa arriverà e tutto il mese sarà un grande festeggiamento e quel senso di soddisfazione e serenità che ti pervade ti garantirà giorni di gioia, sorrisi e spensieratezza.

ACQUARIO

PESCI

Priorità numero uno la famiglia. Qualsiasi cosa da fare rimandala al mese prossimo, a novembre dedicati a partner e figli se ne hai, a genitori, cugini, amici cari, a tutti quelli che per te sono famiglia, che cascasse il mondo per te ci sono sempre. Tanti si riposano, ma tu hai sempre amato andare contro tendenza e oggi lavorerai come non mai. Forse non sarà il lavoro quotidiano, forse hai solo deciso di risistemare il giardino, l’orto, la dispensa o il garage, ma ne verrai fuori fisicamente provato (ma felice)!



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