C-magazine - n째6 di Giugno 2014 - Supplemento 41 stagione 2013/2014 - Editore Calcio a 5 Live SRL - Direttore responsabile Francesco Puma Redazione Via Francesco Baracca 28, Ciampino (RM) TEL. 329 4420244 - Rivista periodica, indipendente, a distribuzione gratuita - e-mail: info@cmagazine.it - Registrato presso il Tribunale di Velletri il 25.10.2007 - Registrazione n. 2507
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I CASTELLI HANNO SCELTO il primo cittadino si presenta
IN BRASILE
CMAG SBARCA
DA QUESTA EDIZIONE LA RIVISTA SI ESTENDE A TUTTI I CASTELLI
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sè stesso senza essere “superato” Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni”. Einsten ha ragione. Ed è proprio da qui che si riparte. Dalla voglia di creare , di sperimentare nuove strade , di mettere da parte le difficoltà per dare libero sfogo all’inventiva. Ogni tanto si sente la necessità di cambiare, di stravolgere la quotidianità, dando al magazine nuovi colori , forme e rubriche. Come il tempo che cambia e l’estate ormai arrivata , ci sentiamo così : innovativi e sempre pronti a trovare ciò che di stupendo ci riservano i nostri amati Castelli romani.
Swayz
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Castelli Mon Amour
giugno 2014
Storie e Notizie dei Castelli Romani.
12-47
Attualità
52-58
Tecnologia
62-64
Benessere
66-71
Scienze
74-82
Tendenze
84-89
Viaggi
90-92
Arte e Cultura
94-109
Battito Animale
110
Cuochi e Fiamme
112-119
Sport
120-129
Castelli Night Life
134-138
Posta
139
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L’AGENDA DEI CASTELLI
NOTIZIE FLASH
16 mag
18 mag
23 mag
Castel Frascati Albano Gandolfo Torna “Albano Insieme”, seconda edizione di un grande evento per gli studenti di tutte le età, che trasforma le strade principali della città in un grande parco divertimenti all’aperto.
Al centro del termonucleare, al Palazzo Comunale, va in scena la conferenza “La fusione termonucleare controllata come sorgente di energia”, con la partecipazione di esperti internazionali.
Jazz protagonista con il Concerto di Primavera che ha dedicato un omaggio al grande Stan Getz. Sul palco il giovane sassofonista Paolo Recchia e Nicola Borrelli al contrabbasso.
24 mag
Nemi
Al via l’81esima Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori, che resterà aperta fino all’8 giugno. Il tema di quest’anno sarà un omaggio ai 200 anni della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
L’AGENDA DEI CASTELLI
NOTIZIE FLASH
25 mag
27 mag
Ciampino Marino Si vota per le Amministrative, con 6 candidati alla poltrona di Sindaco, nessuno dei quali riuscirà però a vincere al primo turno. Si va perciò al ballottaggio dell’8 giugno tra Giovanni Terzulli (PD) e Mauro Testa (FI).
30 mag
31 mag
Lariano Ariccia Si è svolta l’11esima edizione della Sagra della Bruschetta, manifestazione nata con lo scopo di magnificare la bontà del pane IGP, prodotto ancora nei forni a legna con la ricetta di una volta.
Il nuovo sindaco è Fabio Silvagni, candidato della Coalizione dei Moderati (centrodestra), che si è imposto al primo turno con 12.517 preferenze, pari al 54,11% dei voti.
Festa grande dell’Innova Carlisport calcio a 5, promossa in Serie A. Decisiva vittoria per 7-3 sul Città di Villafranca
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L’AGENDA DEI CASTELLI
NOTIZIE FLASH
4 giu
5 giu
6 giu
8 giu
Velletri Velletri Montecompatri Ciampino Dopo la lite rinchiude la compagna nella stanza del B&B: un 36enne pugliese è stato trattenuto in caserma per essere sottoposto al rito direttissimo
Catturato dai Carabinieri il responsabile - già noto alle Forze dell’ordine - di due rapine aggravate avvenute tra il 2012 e il 2013 all’ufficio postale di Lanuvio e Grottaferrata
Grande evento sportivo annunciato: il 9 giugno il campione olimpico Igor Cassina festeggerà i 110 anni di fondazione dell’associazione Ginnastica Velitrae.
Giovanni Terzulli, candidato PD, diventa il nuovo sindaco di Ciampino, vincendo al ballottaggio contro Mauro Testa con 7.364 preferenze.
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Castelli Mon Amour
Ciampino
TERZULLI ORA TOCCA A TE!
giugno 2014
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parla l’ufficio stampa del nuovo Sindaco di Ciampino: campagna elettorale e nuovi propositi
n viaggio lungo, una campagna elettorale iniziata a novembre. Molti gli amministratori, che ricoprono ruoli e incarichi di prestigio a livello regionale e nazionale, che hanno sostenuto in questi mesi il progetto della coalizione del centro sinistra di Ciampino, a dimostrazione che la nostra Città è importante. Al momento della notizia della vittoria eravamo al comitato elettorale ed il primo pensiero è andato sicuramente alla mia famiglia ed in particolare a mio padre, che non ha avuto la gioia di vedermi eletto. Dopo un percorso non privo di difficoltà ma impegnativo e pieno di ostacoli, veder nascere spontaneamente un piccolo corteo che mi ha accompagnato sino al Municipio dove, nel frattempo, si era radunata una folla di cittadini ad attendermi, è stata l’emozione più bella. Una gioia immensa che ripaga le nostre scelte. Abbiamo sempre fatto il nostro lavoro, senza mai entrare in polemica con gli altri. Dritti per la nostra strada, abbiamo sempre continuato a parlare alla gente dei nostri progetti di cambiamento. Lo faremo, con una squadra composta da competenza ed intelligenza, lavoreremo per far ripartire la città, è questo il nostro impegno.
Propositi per il futuro - Rimetteremo in moto la macchina amministrativa e rivedremo subito il funzionamento dell’amministrazione, perché in questi mesi ho sempre detto che non si possono scrivere programma bellissimi se poi non si ha l’organizzazione giusta che le renda possibili. Lavoreremo sul decoro della città, affinchè torni ad essere più bella e più pulita. Sta per
partire un appalto di 2 milioni di euro per il rifacimento di circa 18 strade cittadine e per l’ampliamento dell’impianto fognario. Abbiamo un grosso impegno con il Cimitero comunale, che in questi mesi ha fatto parlare tanto. Lavoreremo anche per questo, per ampliarlo e per renderlo un ambiente più dignitoso. Nuovo piano industriale per le società partecipate e, più in generale, far diventare Ciampino una città che possa attrarre le persone e non farle partire. 7.364 volte grazie - Mi sento riconoscente verso i 7364 concittadini che hanno scelto me come Sindaco e lavorerò affinchè tutti i ciampinesi, e dico proprio tutti, apprezzino il nostro operato e tornino a credere che non siamo tutti uguali, che la passione e la voglia di impegnarsi, spesso, fanno la differenza. Sono naturalmente vicino ai giovani che mi hanno consentito di intraprendere questo percorso, incoraggiandomi e rendendomi così orgoglioso di aver contribuito a riportare le nuove generazioni ad interessarsi ai problemi della Città. Ringrazio loro, così come ringrazio quanti hanno deciso di tornare a mettersi in gioco ancora, con la giusta e sana esperienza, che sarà fondamentale in questo percorso. Competenza ed entusiasmo, dunque, e sono sicuro che, se lavoreremo bene, incontreremo un consenso ampio e condiviso tale da non poter dar altro che risultati positivi, indispensabili ed attesi dalla nostra comunità. Da subito a lavoro, perché #adessodavveroandiamoavanti!
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Castelli Mon Amour
Ciampino POESIA PER IL SINDACO DI CIAMPINO In questi mesi hai parlato per ore e ad ogni tema hai dato un colore. Non c’è donna che non ti abbia votato perché sei bello, bravo e preparato! Con gazebo manifesti e volantini hai conquistato proprio tutti, perfino i bambini. Hai conquistato anche solo il cuore di chi crede che Ciampino con te guarda avanti e deve solo avere più fede. Di Ciampino sarai la forza di chi vuol cambiare e a tutti noi giovani hai fatto già sognare un mondo che sia differente per una svolta sicuramente evidente! Da oggi in poi dovrai governare una Ciampino pronta a pensare e con te famiglie, giovani e anziani riusciranno finalmente a guardare al domani! Grazie Giovanni per averci creduto speriamo che con te Sindaco il nostro entusiasmo non vada perduto. Con un applauso ed un in bocca al lupo da tutti i presenti, da ora in poi sempre con te e mai indifferenti!!!
Scritta da un gruppo di giovani sostenitori di Terzulli
giugno 2014
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Castelli Mon Amour
Ciampino LA CITTA’ MERITA
UN FUTURO MIGLIORE
Ciampino alle ultime elezioni amministrative ha confermato la fiducia al PD. a cura di DOMENICO DI PIETRO
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dato delle urne è sempre sovrano e indicativo della volontà degli elettori. Alla fine le urne parlano chiaro e le recriminazioni lasciano sempre il tempo che trovano. Le valutazioni che gli analisti e i politici possono fare successivamente spesso sono di parte o inutili. Altre volte, come nel caso di queste ultime amministrative ciampinesi, hanno qualche utilità soprattutto se si vogliono leggere in senso costruttivo e prospettico per cercare di dare un futuro migliore alla Città. In questo senso il dato elettorale a Ciampino parla di vincitori ma anche di cittadini insoddisfatti che bisogna cercare di accontentare offrendo un futuro migliore e una nuova narrazione. La vittoria del PD e del centro-sinistra. A Ciampino i cittadini hanno confermato la fiducia al PD e al centro sinistra che era al governo, nonostante i problemi e per molti versi le difficoltà in cui versa la Città. Perché è successo questo? Probabilmente perché le alternative non erano credibili. Forse anche perché le alternative erano divise. Molto probabilmente perché tutto sommato la classe dirigente PD è più strutturata in confronto ai competitori. Probabilmente per tutte queste ragioni. Di fronte ad un PD compatto, nonostante le iniziali divisioni, si sono presentati diversi avversari che hanno raccolto il voto di chi non era stato soddisfatto dell’ammi-
nistrazione PD- centrosinistra. Però Testa, Boccali, Sisti , Porchetta e Bartolucci non sono riusciti ad andare al governo della Città. In parte i candidati erano divisi, in parte probabilmente non sono risultati credibili per una nuova amministrazione della Città. Bisogna anche tenere presente che a Ciampino vi è anche una gran parte della Città che non partecipa alla vita pubblica o non si informa e il gioco si chiude. Vince alla fine chi dimostra maggiore organizzazione, più compattezza e si cala meglio nella realtà locale riuscendo anche a mascherare errori o carenze. “Semplicemente ciampinesi” per usare uno slogan rivelatosi alla fine vincente. Il PD e il centro-sinistra ciampinese hanno forse goduto dell’effetto Renzi per superare indenni un periodo di difficoltà dovuto ai risultati amministrativi non eccellenti, ma sono stati avvantaggiati anche a nostro avviso, da un’ opposizione non convincente e che non è riuscita a dare un’alternativa credibile a tutta la Città. Qualche candidato Sindaco ha sbagliato clamorosamente la campagna elettorale e le alleanze, altri non erano proprio in grado di poter competere. Vedremo adesso se saranno bravi nel condurre un’opposizione, vigile e costruttiva. Capiremo se verranno fuori almeno dei leader capaci di fare opposizione convincente.
giugno 2014
CROLLA LA CHIESA MADRE DI CIAMPINO
A nulla sono valse le denunce, gli esposti, le suppliche. Finalmente quello che i governanti di Ciampino volevano è accaduto.
E’
crollato il tetto della prima chiesa storica dell’età moderna del territorio di Ciampino : La Francescana chiesa di Santa Maria alle Mura dei Francesi , lungo la Via dei Laghi. Costruita dai principi Colonna nel sedicesimo secolo insieme alle mura e al vicino maestoso portale, anch’esso crollato, conserva un prezioso affresco del ventesimo secolo rappresentate Santa Maria adorata dagli angeli. Ora la chiesa, priva completamente del tetto offre sconsolata alle intemperie il suo tesoro dipinto triste spettacolo del declino
morale e culturale del Comune di Ciampino. Dopo l’orgia della passata elezione amministrativa dove a gara i canditati mostravano i loro più o meno belli faccioni nei manifesti issati in ogni dove, dal cortile condominiale compiacente, al parcheggio amico, al giardino del conoscente, fino al balcone di casa, il nuovo Sindaco Giovanni Terzulli riuscirà a liberarsi dei vecchi marpioni che lo circondano e a mettere in sicurezza la chiesa pericolante che è la vera chiesa madre di Ciampino? Sbagliare è umano, perseverare diabolico. a cura di CARLO MORGANTI
“C’HA ‘N PINO” TRA TAGLI E POTATURE
P
rovenendo dalla stazione di Ciampino dalla parte di piazza Luigi Rizzo, ci si è imbattuti nei giorni scorsi in un grosso lavoro di potatura ed abbattimento degli alberi nella proprietà posta all’inizio di via San Francesco D’Assisi, al civico 4. Già residenza di un noto avvocato, personaggio di rilievo della storia locale, primo Direttore del periodico d’informazione ciampinese “Anni Nuovi” fondato nel 1966, la villa appartiene probabilmente ancora alla sua famiglia. I vecchi ciampinesi ricordano – anche per racconti tramandati – quella via appena tracciata nei pressi della stazione, che insieme a poche altre costituiva il sistema viario nella Ciampino del primo dopoguerra. I vecchi ciampinesi ricordano e forse anche il grande pino all’angolo, sempre stato lì a memoria degli abitanti più anziani, tante cose conserva degli accadimenti che hanno segnato la sua vita in crescita e quella del posto, ma la sua fine è stata decretata, essendo ormai pericolante e quindi da abbattere. Suggestiva
l’ipotesi di un giovane assistente ai lavori, riferita ad un grande pino che con la sua biforcazione sembrerebbe indicare la sua origine autoctona e potrebbe essere il primo pino spuntato sul territorio di Ciampino. Da qui il nome del paese, come in passato piaceva ipotizzare: “C’ha ‘n pino” in romanesco, tradotto poi in Ciampino. Intanto si affollano i ricordi mentre i rami cadono sotto i colpi della motosega, e del pino mozzato rimane un moncone. “La villa è stata costruita nel 1943, e i pini già c’erano”, la dichiarazione spontanea di un signore che con altre persone assisteva con interesse ai lavori. “Qui di fronte su una salitella c’era il Cinema Vittoria, col tabaccaio e il bar”, ricorda un altro. “Poi nel ’63 ha aperto Il Canadian Bar… lo gestiva Mike, che faceva pure il tassista…”. “Vi ricordate com’era ‘sta pianura dopo la guerra, quattro case spallate e tanti prati con le greggi, poi d’un botto… non ci si crede!”. Poi, d’un botto… il Boom! E gli alberi cominciarono a soffrire. a cura di MARIA LANCIOTTI Fonte: osservatorelaziale.it
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Castelli Mon Amour
Ciampino
TENTA DI OCCUPARE LA CASA MENTRE L’ANZIANO PROPRIETARIO E’ IN OSPEDALE un anziano va in ospedale ed una ragazza tenta di occupargli la casa popolare, ma viene fermata dai Carabinieri e dalla Polizia Locale
bino piccolo. Neanche il tempo di perfezionare il reato, però, che una pattuglia della Polizia Locale ed una della Tenenza dei Carabinieri sono prontamente intervenute sul posto, impedendo alla giovane donna di sottrarre l’alloggio al legittimo proprietario. A quel punto la donna ha anche provato ad inscenare uno stato di malore, tanto da far giungere sul posto una unità del 118 che ha potuto constatare le buone condizioni di salute sia della donna che del bambino. Dopo qualche ora, sul posto è stata convocata la figlia del legittimo titolare dell’alloggio, che per sicurezza ha fatto giungere sul posto un fabbro per sostituire la serratura e verificare lo stato di porta e finestre. La donna è stata denunciata a piede libero.
CAUSA INCIDENTE E SCAPPA. FERITI 2 MINORI. Un anziano, residente a Ciampino in uno degli alloggi popolari di proprietà dell’Ater (ex Iacp), era ricoverato in Ospedale per effettuare una serie di controlli. Vivendo solo, l’anziano ha naturalmente lasciato il proprio appartamento chiuso, come si fa quando si sta fuori per qualche giorno. La cosa evidentemente non era sfuggita ad una giovane ragazza, residente a Roma, che questa mattina ha tentato di occupare l’alloggio con il suo bam-
Automobilista scappa dopo aver causato un incidente davanti ad una scuola. Rintracciato e denunciato dalla Polizia Locale Tampona l’auto che lo precede, davanti ad una scuola all’orario dell’ingresso degli studenti, causando l’investimento di uno di loro sulle strisce pedonali ed il ferimento di un’altra passeggera nell’auto tamponata.
giugno 2014 Fin quì può sembrare la normale dinamica di uno dei tanti incidenti stradali, causati da imprudenza e mancato rispetto delle distanze di sicurezza, se non fosse che il conducente - italiano, residente a Ciampino, e anch’esso con due bambini a bordo - dopo essere sceso ed essersi accertato delle condizioni di uno dei due feriti, ha pensato bene di raccogliere da terra i pezzi della sua auto e di allontanarsi dal luogo del sinistro senza attendere sul posto ne il 118 ne la pattuglia della Polizia Locale, allertata dalla conducente del veicolo tamponato. Una volta sul posto, gli agenti hanno iniziato una minuziosa attività di rilevamenti del sinistro, oltre ad una attività di indagine per risalire alle generalità dell’uomo, del quale nessuno aveva appuntato la targa del veicolo. Anche la visione dei filmati della telecamera di videosorveglianza, a disposizione del Comando, non ha permesso di risalire alla targa del mezzo (illeggibile in quanto danneggiata), anche se i video hanno permesso l’esatta ricostruzione della dinamica del sinistro. Dopo qualche settimana di ricerche, il conducente ed il veicolo sono stati individuati, ed è stato accertato che lo stesso aveva presumibilmente tentato di inscenare un altro sinistro a distanza di qualche giorno per giustificare i danni al proprio veicolo e richiedere il risarcimento alla propria assicurazione. La prova regina arriva poi grazie ad un esame attento dei teleaser su Via Appia. Infatti, il caso ha voluto che lo stesso veicolo, con lo stesso conducente, sia stato fotografato ad alta velocità in Via Appia Nuova in un giorno successivo al vero sinistro e antecedente a quello presunto, e che dalla foto si poteva accertare che i danni erano già presenti ed anche compatibili con l’urto davanti alla scuola. I due minori sono stati refertati al Pronto Soccorso con ferite guaribili in 7 e 22 giorni. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di fuga in caso di incidente con feriti, reato che si concretizza anche quando, come in questo caso, una persona coinvolta - a qualsiasi titolo - in un incidente stradale, seppur
sincerandosi delle condizioni dei feriti (in questo caso solo di uno dei due), si allontana prima dell’arrivo della forza di polizia senza fornire compiutamente le proprie generalità.Tutti gli accertamenti sono stati successivamente prodotti anche alla compagnia assicuratrice del conducente. Ancora una volta, l’attività di ausilio alle forze dell’ordine, attivata nel recente passato grazie al sistema di videocamere integrato con i flmati dei tele laser e le foto degli autovelox, ha permesso di ricostruire la dinamica di accadimenti di dubbia natura. Soddisfazione è stata espressa al Comando dai genitori dei due minori, particolarmente scossi sia per l’incidente sia per il comportamento dell’uomo.
ROMA, MEDICI SBAGLIANO FARMACO: PAZIENTE IN EREZIONE PER 36 ORE L’uomo, un quarantacinquenne romano, si era affidato loro per risolvere un piccolo problema di natura sessuale, ma è finito in un guaio imbarazzante e li ha denunciati. Per trovare una soluzione alle difficoltà del giovane uomo i due, un urologo e un andrologo, hanno deciso di somministrare attraverso iniezione una piccola quantità di prostaglandina E1. La sostanza però aveva effetti collaterali che all’uomo non sono stati spiegati e che probabilmente non si pensava agissero proprio su di lui. Le conseguenze di questa “svista” sono state incredibili ma vere, e sono durate per oltre un mese in diversi episodi, proprio quando l’uomo si accingeva a vivere i suoi minuti più intimi. Arrivato al momento tanto atteso l’uomo non mostrava più i vecchi problemi di mancata erezione, ma anzi scopre improvvisamente di avere un altro ben più grande. L’erezione non scompare, anzi resta per ore ed ore (fino a 36) provocando soprattutto dolore, oltre che imbarazzo.
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Castelli Mon Amour
ABUSIVISMO. 150 PEZZI SEQUESTRATI AL MERCATO SETTIMANALE E’ il risultato dell’ennesima operazione anti abusivismo commerciale condotta a Ciampino dalla Polizia Locale.
Gli agenti, impegnati come ogni mercoledì nei controlli a tutela del consumatore tra gli oltre 200 banchi presenti, hanno accertato ieri la presenza di una decina di venditori abusivi - tutti di nazionalità straniera - i quali sono immediatamente scappati abbandonando a terra la merce posta in vendita (foulard, borse, occhiali, bigiotteria, custodie per cellulari, ecc.). Tutti i prodotti posti sono stati posti sotto sequestro amministrativo. Dal successivo esame della merce, è stato accertato che la stessa era di pessima qualità, ed in parte potenzialmente nociva per la salute di chi l'avesse utilizzata, come ad esempio nel caso degli occhiali. L'attività di repressione dell'abusivismo commerciale, che nel corso degli ultimi ha portato al sequestro di migliaia di prodotti e a decine di sanzioni amministrative e denunce penali, continua, da parte del Comando di Polizia Locale, sia a tutela del consumatore che degli operatori commerciali regolari. Per abusivismo commerciale si intende l'esercizio del commercio sia in sede fissa che ambulante senza le prescritte autorizza-
zioni e relative iscrizioni di legge quale Camera di Commercio, INPS ed altre. La posizione del venditore abusivo è di gran lunga superiore nei confronti del commerciante regolare; infatti, pone il primo in una posizione di privilegio (illegale) nei confronti del secondo non avendo l'obbligo (e quindi evadendo) di pagare le tasse, i contributi, l'iva in quanto persona sconosciuta al fisco. L'abusivo può permettersi di vendere la propria merce, spesso di qualità pessima, ad un prezzo inferiore generando una vera e propria concorrenza sleale, e mettendo in questo modo in difficoltà chi, con sacrificio, si comporta in maniera corretta e leale, come tutti quei commercianti che pagano regolarmente le tasse anche in questo periodo di crisi. Dietro l'abusivismo (e anche dietro la contraffazione) si nascondono spesso tristi realtà e interessi criminali. Si sfruttamento i bambini dei paesi poveri, costretti a lavorare in cambio di pochi soldi piuttosto che giocare o studiare; si utilizzano, come merce, i clandestini per produrre prodotti contraffatti spesso in laboratori illegali e con sistemazioni fatiscenti. La legge vieta di vendere e acquistare merce irregolare. Quando si acquista un prodotto contraffatto, o da un venditore abusivo, si può pensare di aver concluso un buon affare. In realtà, si produce un danno alla collettività e si alimenta un mercato criminale che guadagnerà da quell'acquisto, oltre ad acquistare un prodotto di pessima qualità e spesso addirittura potenzialmente nocivo per la salute.
giugno 2014
SCIPPO DA 22.000 EURO Scippa gli incassi della giornata. Bloccato grazie all’intervento dei cittadini.
Un pregiudicato romano di 31 anni, a bordo di uno scooter rubato, ha cercato di scippare una dipendente di un’azienda di prodotti alimentari di Roma, mentre stava versando in un cassa continua gli incassi della ditta Un Un pregiudicato romano di 31 anni, a bordo di uno scooter rubato, ha cercato di scippare una dipendente di un’azienda di prodotti alimentari di Roma, mentre stava versando in un cassa continua gli incassi della ditta per cui lavora. La donna è stata strattonata e gettata a terra dall’uomo, che ha afferrato la busta contenente l’incasso di 22.000 euro ed è scappato via a gran velocità. Provvidenziale è stato l’intervento di un ragazzo nordafricano che, dopo aver assistito alla scena, ha tentato di fermare il rapinatore lanciandosi contro lo scooter, subito aiutato da altri cittadini presenti al fatto. L’uomo è stato alla fine bloccato ed arrestato dai militari, e la donna, senza gravi conseguenze fisiche, è rientrata in possesso dei soldi.
ESPLODONO 4 AUTO. PAURA A ACQUA ACETOSA. Panico in strada ieri in via Acqua Acetosa. Sgomberate 20 persone
Un pomeriggio di paura quello vissuto dai residenti di via Acqua Acetosa a Ciampino. Tutto è iniziato da un incendio a una fiat 500. L’uomo aveva parcheggiato l’auto nella via quando improvvisamente ha preso fuoco. Sul posto è intervenuta immediatamente una pattuglia della Polizia Locale, diretta da comandante Roberto Antonelli. Sono state subito allontanate dal posto circa venti persone tra proprietari delle auto e residenti delle case limitrofe in preda al panico. Nel giro di pochi minuti altre tre auto hanno preso fuoco esplodendo. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Marino ha permesso di evitare danni alle persone e dopo circa un ora la situazione tornava sotto controllo. Nel rogo delle quattro auto sono state danneggiate anche alcune abitazioni, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale tenenza e la polizia stradale di Albano.
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Castelli Mon Amour
Albano Laziale
DRAGON BOAT:
AVVENTURA CINESE PER DUE NOSTRI CONCITTADINI
I
dragonboat, particolare sport acquatico cinese che caratterizza il bacino del lago Albano, approda nella madrepatria con due atleti albanensi dell’ASD Comunale Albadrago, Fabio Angelini e Alessandro Sparacio. La competizione “1st IDBF world Cup”, che si terrà in Cina a Fuzhou dal 10 al 14 giugno, accoglierà quattordici rappresentative da tutto il mondo, tra cui il team italiano, formato da atleti provenienti da tutta la penisola. Tutta l’Associazione manda i suoi migliori auguri ai suoi atleti. Hao Yun Qi! Buona fortuna! Ed un “in bocca al lupo” alla Nazionale, arriva anche dal Sindaco Nicola Marini: “E’ un grande onore che due giovani cittadini di Albano porteranno la bandiera del nostro Comune fino in Cina. Siamo molto soddisfatti di loro, e gli auguriamo di centrare il miglior risultato possibile.”
Dragon Boat: Con il termine “dragon boat” o “dragonboat” (letteralmente: barca drago) si indica una canoa a 20 posti, il cui nome proviene dalla sua caratteristica testa di drago posta sulla punta dell’imbarcazione. Misura 1,12 metri di larghezza e 12,40 m di lunghezza con un peso che, per i modelli in materiale composito, si aggira sui 250 kg.
giugno 2014 L’ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI del COMUNE DI ALBANO LAZIALE VI INVITA A PARTECIPARE AL:
MESE DEDICATO ALLA DONNA CICLO DI INCONTRI FORMATIVI SUL TEMA DELLA
9-16-23-30 Giugno 2014 dalle ore 17,00 alle ore 19,00
Gli incontri, promossi da questo Assessorato, nell’ambito del progetto Protection Network – Rete Permanente per la Tutela dell’Infanzia e della Donna, verteranno sull’attuale, delicato e complesso fenomeno del femminicidio e sulle tematiche ad esso collegate, con la partecipazione di diversi enti e istituzioni che operano nel settore e saranno un’importante occasione di confronto e di riflessione. La partecipazione è gratuita ed è necessaria l’iscrizione tramite e-mail fino ad esaurimenti dei posti, compilando l’apposito modulo disponibile sul sito web:
www.comune.albanolaziale.rm.it
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA tel.: 06.93019540/538 fax: 06.93295218 servizisociali@comune.albanolaziale.rm.it
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Castelli Mon Amour
intervista esclusiva a:
MONS. MARCELLO SEMERARO con Mons. Marcello Semeraro parliamo di questo primo anno di pontificato di Papa Francesco e di come è cambiata e possa ancora cambiare la Chiesa.
C
on la sua grande semplicità e la sua eccezionale capacità di penetrare incisivamente nel cuore di ciascuno, Papa Francesco sta rivoluzionando l’intera Chiesa Cattolica,avvicinando il messaggio evangelico alla vita quotidiana di ogni uomo, contrassegnata da luci e da ombre, da momenti belli e brutti, da gioie e dolori. Di questo straordinario Pontefice, che ha ridato nuova linfa all’evangelizzazione, caratterizzando di un evidente spirito missionario il messaggio di salvezza portato da Gesù Cristo, ne abbiamo parlato con Mons. Marcello Semeraro, Vescovo di Albano Laziale dal 1 ottobre 2004, nominato lo scorso 13 aprile 2013 proprio da Papa Bergoglio segretario del gruppo di cardinali chiamati a consigliarlo nel governo della Chiesa Universale e a studiare nel contempo un progetto di revisione della Curia romana, il quale ha rilasciato un’intervista in esclusiva al nostro magazine. Mons. Semeraro, ci vuole fare un'analisi di questo primo anno di Pontificato di Papa Francesco. Cosa l'ha colpita maggiormente e come sta cambiando la Chiesa? Il Papa ci sta incoraggiando ad entrare nel “cuore” del Vangelo, ossia per riprendere da lì il cammino per il suo annuncio all’uomo di oggi. Il «cuore» del Vangelo è la persona stessa di Gesù e nel suo Cuore c’è la Misericordia. Questi due punti centrali sono ampiamente esposti nell’ esortazione Evangelii Gaudium. Il “rinnovamento”
Mons. Marcello Semeraro - Vescovo di Albano Laziale
– anche della Chiesa - parte dal di dentro, parte dal cuore. Credo che i fedeli abbiano compreso questo importante aspetto, che costituisce una fondamentale ragione del particolare consenso che si è stabilito fra il Papa e la gente. Eccellenza, lei fa parte del gruppo di otto car-
giugno 2014 dinali scelti da Sua Santità per il governo della Chiesa. Come stanno procedendo i lavori della Commissione? I lavori del Consiglio di Cardinali costituito dal Papa procedono seguendo ritmi veloci, ma sereni. Emergono di più, nell’opinione pubblica e sui mass media, i temi relativi alla riforma della Curia Romana. Su questo vi è stato nelle scorse settimane un importante intervento con la costituzione di una nuova struttura di coordinamento per gli affari economici e amministrativi della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano (24 febbraio 2014) e ciò rappresenta un motivo di notevole rilevanza. Il Consiglio, poi, risponde al Papa anche con proposte per la vita della Chiesa e anche su questo elemento Papa Francesco ha accolto una proposta del Consiglio, istituendo una commissione specifica, «per la protezione dei bambini», composta da esperti internazionali. Come è facile riscontrare, il lavoro degli otto Cardinali prosegue con regolarità e operando in profondità. Cosa accumuna Papa Francesco ai suoi ultimi predecessori Benedetto XVI e Giovanni Paolo II? Nel corso di un'intervista, Papa Bergoglio ha affermato: " La Chiesa deve essere un ospedale da campo, in cui ciascuno si prende cura
dell'altro". Cosa pensa di questa significativa espressione? L’amore per la Chiesa è il mettersi al suo totale servizio e ciò è indubbiamente il tratto distintivo che unisce il Papa ai suoi Predecessori e ciò anche non arrestandosi a Giovanni Paolo II. La memoria di tutti, anche dei più anziani raggiunge figure di Papi che, nella loro diversità di storia, cultura e carattere, hanno tutti amato e servito la Chiesa. L’espressione che lei cita è stata adoperata da Papa Francesco nell’intervista concessa al Direttore de “La Civiltà Cattolica” (quad. 3918 del 19 sett. 2013). Ricorrendo all’immagine dell’ospedale, il Pontefice dice che, quando giunge in ospedale un malato grave, non si può cominciare col chiedere se ha il colesterolo alto, ecc. Ciò che si fa è il primo intervento urgente e la cura delle ferite, le quali mettono in pericolo la sua vita. Poi si fa doverosamente attenzione a tutto il resto. Il significato è questo: «Una pastorale missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine da imporre con insistenza. L’annuncio di tipo missionario si concentra sull’essenziale, sul necessario, che è anche ciò che appassiona e attira di più, ciò che fa ardere il cuore, come si è verificato nell’animo dei discepoli di Emmaus...». a cura di GIANLUCA MARTONE
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Ariccia
NEWTON
SI E’ FERMATO AD ARICCIA Ad Ariccia si trova la più nota tra le “salite in discesa” italiane, un curioso fenomeno geomagnetico - per gli specialisti, semplice illusione ottica - che sembra invalidare la legge di gravità.
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Nella zona attraversata dalla statale 218, tra il lago di Albano e di Nemi, in direzione Rocca di Papa; al km 11, segnalato da un pilastrino, si raggiunge un dosso, a quota 550 m, dal quale inizia una discesa davvero sconcertante. Qualsiasi oggetto sferico o cilindrico, infatti, risale spontaneamente la pendenza e anche i mezzi di trasporto su ruote risentono della stessa anomalia, accelerando in salita e rallentando in discesa. La prova di questa assenza di gravità è certificata: un’auto posta in folle e senza freno, si muove lentamente risalendo la strada. Un fenomeno simile si verifica anche a piedi; scendendo si incontra una certa resistenza mentre salendo ci si sente come sospinti da dietro. L’acqua poi supera tutti i limiti e lo si può verificare con un divertente esperimento: versandone una bottiglia a terra, si nota che dapprima si raccoglie in una pozza e poi comincia a risalire lentamente verso l’inizio della discesa. L’intera area è annoverata tra le zone più anomale dal punto di vista magnetico, rispetto all’andamento naturale del magnetismo terrestre. In Italia se ne contano cinque, per non parlare delle più estese e note a Sedona e in Israele, nei pressi di Tel Aviv.
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Castel Gandolfo
RIGENERARSI DALLO STRESS
come, quando e perchĂŠ visitare Castel Gandolfo ed il suo meraviglioso lago
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l comune di Castel Gandolfo, noto a tutti per via della residenza estiva del Papa, si trova a 426 metri sul livello del mare, nel territorio dei colli Albani a ridosso del lago di Albano, detto anche lago di Castel Gandolfo. La particolarità del lago è la sua natura vulcanica, infatti è un bacino d’acqua nato dall’unione di due crateri, e la sua profondità raggiunge i 170 metri: è il più profondo d’Italia. La vista dai punti più alti lascia letteralmente senza fiato, per cui vi consiglio spassionatamente di percorrere le strade che fiancheggiano il lago. Un lago, paragonabile ad un microcosmo separato dal resto del mondo, trasmette una misteriosa energia a chiunque lo visiti, soprattutto se ci si siede sulle sue rive ad ammirarne il luccichio, o lo si perlustra in barca. E’ un posto davvero magico nonchè molto romantico, ideale per quelle coppie che vogliono passare una giornata o una serata diversa dal solito. Ma Castel Gandolfo non è solo un lago, dal momento che la zona è ricca di trattorie e ristoranti caratteristici, dal più economico al più raffinato, dove si possono gustare le specialità del luogo. Potete anche pernottare in un albergo sulle rive del lago per prolungare la vostra gita se arrivate da molto lontano. Via Galleria di Sopra è chiamata così perchè si estende attraverso una bellissima galleria naturale di alberi secolari, collegando Albano alla parte alta del lago. Percorrendo la via dei laghi si giunge al borgo; il centro storico ove troneggia Piazza della Libertà, arricchita da una splendida fontana del Bernini e dalla cupola della chiesa di San Tommaso. Girando nel paesino potrete vedere la villa pontificia, e forse richiedere anche il permesso per visitare qualche parco popolato da reperti storici e giardini spettacolari, solitamente chiusi al pubblico. Se volete affacciarvi in questa meraviglia tra le colline di Roma, munitevi di un paio di comode scarpe perchè vi aspetteranno delle belle passeggiate immersi nella natura. Castel Gandolfo è raggiungibile in automobile dalla Via Appia seguendo le indicazioni poco prima di Albano Laziale. Altro punto di accesso è tramite la Via dei Laghi, seguendo la segnaletica locale
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CANNELLINO DI FRASCATI
Frascati
DOCG
Con il dolce o con il salato, un vino molto particolare e delicato, con gli stuzzichini o per chiudere un pranzo in dolcezza.
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vigneti dai quali proviene il Cannellino di Frascati vengono coltivati nei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e in parte nei comuni di Roma e Montecompatri, ovvero nell’area tuscolana dei Castelli Romani, una zona d’origine vulcanica ad alta vocazione vitinicola, favorita anche dalle condizioni ambientali molto favorevoli: l’elevata temperatura dei mesi di settembre ed ottobre, infatti, consente alle uve di maturare lentamente e completamente. Il Cannellino di Frascati deve essere ottenuto da uve dei vitigni Malvasia Bianca di Candia e/o Malvasia del Lazio per almeno il 70%. Possono concorrere, da soli o congiuntamente, vitigni come Bellone, Bombino Bianco, Greco Bianco, Trebbiano Toscano e Trebbiano Giallo, fino a un massimo del 30%, con l’eventuale aggiunta di altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nel Lazio, in misura non superiore al 15% di quest’ultimo 30%. Il Frascati Cannellino DOCG si presenta con un colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati; odore fine e delicato che ricorda la frutta matura; sapore abboccato, tipico, sapido, dolce e fruttato. Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.; acidità totale minima 4,5 g/l. La gradazione alcolica minima prevista dal disciplinare è pari al 12,5%.
giugno 2014 Il Frascati Cannellino DOCG a tavola - Il Cannellino di Frascati accompagna ottimamente dolci morbidi, pasticceria secca, dolci tipici della tradizione tuscolana dai tozzetti, i biscotti tipici di Marino, alle ciambelline al vino ai maritozzi al gelato di ricotta ai bignè di San Giuseppe alle castagnole. Ma si accompagna bene anche al salato, ovvero formaggi stagionati o piccanti, specie pecorino romano gorgonzola. È anche un eccellente vino da meditazione. Si serve nella copita, un calice a stelo medio, e nel ballon piccolo con il dessert. Consigliabile una temperatura di servizio 10°-12°C. Un po’ di storia - le origini del Frascati Cannellino risalgono ai primordi dell’insediamento romano. Già nel
parlano altri illustri nel corso dell’Ottocento, oltre alle numerose testimonianze del tempo. Nel 1833, negli Atti della Giunta per la inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola, si ricorda che nei Castelli Romani era normale “lasciare quasi appassire l’uva sulla pianta per ottenere quel vino dolce e d’intenso colore tanto ricercato dagli osti romani”. Un vino, come abbiamo detto in apertura, molto particolare e delicato, che perdeva le sue caratteristiche se esportato dal suo luogo di origine. Per tutelarlo e valorizzarlo, il 23 maggio 1949 nacque, su iniziativa di 18 produttori, il Consorzio per la difesa di vini pregiati e tipici di Frascati, poi Consorzio Tutela Denominazione Frascati, al quale si deve nel
II secolo avanti Cristo, Catone il Censore, nel De agri coltura, fissa alcune norme sulla coltivazione della vite e la vinificazione. Marco Terenzio Varrone, nella sua opera De lingua latina, ricorda i cosiddetti Vinalia, le feste tuscolane per il vino nuovo, che per legge non doveva essere mandato a Roma prima che fossero terminate le celebrazioni. La pratica della viticoltura nel Tuscolano continua anche dopo la caduta dell’impero romano e le invasioni barbariche, come testimoniano diversi documenti medievali relativi ai terreni vitati, custoditi negli archivi monastici. Domenico Barnaba Mattei nelle Memorie istoriche dell’antico Tuscolo oggi Frascati del 1711 conferma la vocazione vitivinicola della zona; il gesuita Francesco Eschinardi, nella Descrizione di Roma e dell’Agro romano del 1750, parla di “una terra situata in amenissimo luogo appartenente alla Casa Borghese, che vi ha comode abitazioni, e delizie, essendo luogo abbondante di vini”. E di questo vino
1966 la denominazione doc conferita ai vini di Frascati. Nel 2002 il Cannellino ottiene il riconoscimento della Comunità Europea di Menzione tradizionale e nel 2011 ottiene la DOCG. Curiosità - Macròbio, uno scrittore latino del secolo 4º-5º d. C., originario forse dell’Africa, parla degli effetti miracolosi di questo vino raccontando che tale Ortensio fosse solito innaffiare con vino locale gli alberi che aveva piantato sulle pendici tuscolane per farli crescere più rigogliosi. Sembra che il Cannellino debba il suo nome al fatto che sgorgava dalla cannella della coppella dalla quale si beveva. Fino alla metà del Novecento, questo vino delicato veniva conservato in piccoli tini e si gustava soprattutto d’estate, quando la differenza di temperatura fra l’esterno e i luoghi di conservazione, intorno ai 10° C, innescava una rifermentazione che conferiva al vino un tipico sapore frizzantino e dolciastro.
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Grottaferrata
ABBAZIA DI GROTTAFERRATA:
UN LUOGO ESISTENTE DA 10 SECOLI
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’Abbazia di Grottaferrata costruita sui resti di una villa romana, forse appartenuta a Cicerone, ha ormai superato il record temporale dei dieci secoli: l’originario sito della chiesa di S.Maria di Grottaferrata, oggi denominata Abbazia di S.Nilo, era stato donato da Gregorio I a S.Nilo
nel 1004 . Come tiene a precisare l’Archimandrita esarca , Emiliano Fabbricatore (il superiore di questa congregazione):” l’abbazia di S.Nilo è l’unico monastero cattolico ancora esistente, che risalga a prima dello scisma bizantino del 1054”. Questo evento che produce i suoi effetti ancor oggi, passò allora, quasi
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inosservato in Occidente, tuttavia fu uno degli avvenimenti capitali, non solo nella storia del Cristianesimo, ma anche in quello della civiltà europea. Ritornando all’Abbazia, rammento a chi non si fosse mai recato a Grottaferrata, che nei pressi dell’antico cenobio si trova un ampio parcheggio, tuttavia la cittadina è raggiungibile anche con le frequenti corse delle linee extraurbane dell’ Acotral, provenienti da Roma . Dall’esterno l’abbazia ha più l’aspetto di una fortezza, risultato delle modifiche alle strutture originarie effettuate su disegno dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli e in seguito, di Giuliano da Sangallo. Tra il 1485 e il 1491, venne creata una estesa cinta muraria e vennero aggiunti sia il fossato che il castello, all’epoca dotato anche di ponte levatoio, secondo i voleri del cardinale Giuliano Della Rovere. Entrati all’interno delle mura ci si trova in una grande piazza ove è stata collocata la statua di S.Nilo. Sulla sinistra troverete una corte più raccolta con una edicola di stile neogitico, che include una fontana liturgica. Sulla destra si trova un gioiello dell’arte cosmatesca bizantina: la chiesa di Santa Maria, tesoro di affreschi e mosaici che si stenta a credere abbiano attraversato quasi mille anni di storia. Nella visita saranno avvantaggiati coloro che conoscono il greco, visto che tutte le iscrizioni sono in tale alfabeto. All’interno si trova anche
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la cella di S.Nilo, fondatore dell’antico cenobio e splendidi affreschi del Domenichino. Particolarmente suggestivo per credenti e non, è la partecipazione al rito liturgico bizantino , soprattutto se comprendente anche i canti che sono parte integrante della tradizione melurgica bizantina. Non va dimenticato che oltre alle attività tipicamente monasticoliturgiche, i monaci di Grottaferrata sono noti per la loro perizia nel campo del restauro di libri antichi, d’altra parte non va dimenticato che lo stesso S.Nilo era un valente calligrafo. Pochi sanno però che proprio nei laboratori posti nell’area dell’abbazia sono state pazientemente restaurate le mille pagine del Codice Atlantico di Leonardo, moltissimi manoscritti provenienti da antiche biblioteche italiane e infine che tra queste mura sono stati salvati oltre mille importanti volumi provenienti da Firenze e quì “ricoverati”, subito dopo l’alluvione del 1966. La biblioteca ubicata all’interno dell’abbazia, è stata dichiarata Monumento nazionale ed è aperta al pubblico: la sua attuale dotazione è di circa 42.000 unità, tra cui 1098 preziosi codici greci, 240 latini, 384 italiani. La presenza nell’area del comune di Grottaferrata di numerosi ristoranti,trattorie e pizzerie, non pone problemi al trascorrere di una giornata all’insegna della cultura, inclusa ovviamente quella enogastronomica.
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Marino
INTERVISTA A SILVAGNI: LE PRIORITA’ DEL NEO SINDACO
Che sensazioni prova ad essere sindaco della città in cui è nato e in cui vive? “Si sente tutta la responsabilità di un consenso ampio. Ci si sente del tutto diversi dalla campagna elettorale perché si passa a rappresentare e governare l’intera città non più soltanto una parte politica. Spesso in passato è mancata proprio questa capacità di unità cittadina vera che io vorrei recuperare”. Tema rifiuti: come descriverebbe la situazione presente e le soluzioni per il futuro? “Chi si nasconde dietro numeri veri in parte forse sono altri, non Marino. Ci sono stati dei costi anche alti fino a oggi ai quali è ora di rispondere con una differenziata più decisa e un abbattimento dei costi laddove ci sono: nel conferimento in discarica dell’umido che costa 167 euro a tonnellata da portare in discarica. Porteremo tale proposta in Consiglio comunale, se il voto sarà favorevole, inizierà la costruzione dell’impianto, in questo modo la cittadinanza potrà usufruire dell’impianto nel corso del 2015. La costruzione del digestore sarà finanziata dall’Unione Europea, che interverrà con un finanziamento di 4 milioni di euro, infatti il rating positivo della nostra Multiservizi, ci da la possibilità di attingere ai fondi UE
giugno 2014 con un interesse pari allo + 0,87. Un digestore ana- Verde del Divino Amore: tutti i servizi presenti nel proerobico è in grado di produrre 1 milione 20 mila kwh, gramma: dalle scuole al parco, dall’auditorium per la che permettono un’entrata annua di 270 mila euro, dei musica agli spazi per la cultura saranno a carico dei quali 16 mila saranno destinati mensilmente all’Unione privati che su quell’area hanno avuto le famosissime Europea. Senza considerare la diminuzione dell’inqui- concessioni. Questa opportunità, per capirci ancora namento di CO2. I comuni limitrofi dimostrassero con i meglio, è quello che intendevamo quando dicevamo, in loro formulari dove scaricano l’umido. Smaltire l’umido merito alle polemiche sul Divino Amore, che da parte costa molto e l’unica discarica dove è possibile farlo, nostra avremmo mantenuto gli impegni. È chiaro che, si trova a Nettuno, la Glicos. come prevede la legge, “Non ci saranno ambizioni più grandi Per smaltire una tonnellata di gli imprenditori che invedi quella per la quale i nostri concittaumido occorrono 167 euro a stiranno su quell’area per dini ci hanno votato: governare Marino tonnellata, senza considerail loro profitto dovranno sarà la nostra missione da qui ai prossire i costi del personale, 120 dare delle risposte chiare, mi cinque e speriamo dieci anni”. euro per l’autista e altre 120 visibili e utili a tutta la colper gli operatori e del gasolio per i mezzi circa 150 lettività di Marino. Sia per il parco di Mugilla, sia per il euro a scarico. Da moltiplicare per 500 viaggi l’anno. Parco della Pace di Cava dei Selci ci sono fondi regionali Queste spese possono sparire con la nostra idea di e europei pronti ad essere sbloccati. Per quel che riraccolta dell’umido a chilometro zero. Qualora l’im- guarda il centro storico, per il quale è prevista la pedopianto iniziasse a muovere i suoi primi passi ad inizio nalizzazione, obiettivo completamente raggiungibile in 2015, i cittadini potranno vedere i primi risparmi sulla tre anni, abbiamo già fondi europei per cinque milioni di tassa dei rifiuti già dal 2016. Puntiamo ad abbassare euro, già assegnati e pronto cassa, con i quali saranno l’imposta del 20% per poi arrivare al 30%. Inoltre le realizzati punti importanti del rilancio del centro storico strade saranno sgombrate da tutti i cassonetti, che sa- (interventi al terrazzone e all’ex mattatoio) sui quali ranno sostituiti da bidoni nominativi destinati a tutte le fondare l’idea cardine e al servizio della nuova visione famiglie.” di città che abbiamo in mente che è quella della grande area pedonale di seicento metri: da piazza Garibaldi a Cultura e turismo: quali sono i vostri piani? piazza Matteotti. Quindi anche questo è un punto del “Ho detto che intendevo parlare a tutti i cittadini di Ma- nuovo “assetto del territorio” che potrà muovere subirino e continuo a farlo perché l’opportunità program- to i primi passi. Per far partire quanto prima i progetti matiche che presentiamo riguarda davvero l’intera connessi alla crescita economica e all’occupazione di cittadinanza e soprattutto non è affatto il solito libro giovani e donne grazie al turismo e alla creazione di dei sogni che tutti i politici fanno vedere ai cittadini per consorzi di piccole imprese, ultimo ma non per imporchiedere loro il voto. Un programma in sette punti che tanza, anzi, puntiamo a un coinvolgimento diretto della sono tutti possibili e realizzabili. Nell’arco dei cinque banca che da sempre è stata vicina ai cittadini e agli anni di amministrazione possiamo dare vita a tutte le imprenditori di Marino: il Credito Cooperativo San Barcondizioni che faranno in modo di rendere più che naba. Così Marino sarà ancora più libera e ancora più mai vitale questa “opportunità” negli anni successivi bella. Ci stiamo già lavorando”. al 2020. Per spiegarmi meglio partendo dal Campus a cura di Luca Priori
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Monte Porzio Catone
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GIUNTA PUCCI... GIUNTA IN ROSA! A CURA DI: Ufficio Stampa Monte Porzio Catone
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uando le quote rosa e la presenza delle donne in politica non sono solo semplici spot elettorali accade che ben 3 membri della giunta su 5 siano di sesso femminile. Arianna Pelagaggi, Roberta Silo, Maura Bettini e Gianluca Minucci saranno i membri della Giunta che coadiuveranno l’operato amministrativo del Sindaco Emanuele Pucci. Il Primo Consiglio Comunale è convocato in prima seduta straordinaria alle ore 15.30 di martedì 10 giugno. La cittadinanza è invitata a partecipare all’incontro. «Le donne - spiega il sindaco Pucci - sono una risorsa per le famiglie e per la società, è giusto che abbiano un ruolo attivo anche in politica dove troppo spesso vengono emarginate, per questo motivo abbiamo, tutti insieme, scelto di presentare una Giunta Comunale a forte presenza femminile, sperando di contribuire ad un cambio di tendenza».
Sopra: Emanuele Pucci Sindaco di Monte Porzio Catone
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Rocca di Papa
TORNA ANCHE QUEST’ANNO
LA MANGIALONGA
L’appuntamento con il tradizionale percorso enogastronomico giunge alla XII edizione fonte: Pro Loco Città Rocca di Papa
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toria, natura, sapori e serenità, sono questi gli ingredienti che anche quest’anno ripropone l’evento naturalistico e mangereccio caratteristico della città di Rocca di Papa “La Mangialonga”, previsto per domenica 17 giugno. Giunto alla sua XII edizione, questo tradizionale appuntamento raccoglie ogni anno centinaia di partecipanti dell’hinterland romano, in una passeggiata enogastronomica di circa 10 km, alla scoperta del meraviglioso patrimonio storico e naturalistico di Rocca di Papa, nonché dei sapori tipici della tradizione. La manifestazione è organizzata dall’Assessorato alla Promozione Eventi, Sport e Cultura di Rocca di Papa in collaborazione con le associazioni del territorio e i cittadini. Il ritrovo è previsto alle ore 8 in piazza della Repubblica da cui si partirà lungo un percorso che ogni anno varia e sorprende, perché ammirato e vissuto in una particolare atmosfera di serenità e giovialità, e attraverso una cornice di animazioni, intrattenimenti musicali e culturali. Durante la
ROMA Via Anangnina
L VO GE IA TU MU
camminata sono previste quattro tappe per la degustazione di prodotti locali: la prima, la colazione al momento del raduno, ulteriori due lungo il cammino, che vedranno coinvolti tutti i partecipanti in una grandiosa sorpresa, per poi terminare con il pranzo, con animazione e intrattenimento musicale. Di spicco quest’anno il passaggio all’interno del centro storico con la visita ai murales, realizzazioni pittoriche sulle pareti delle case all’interno dei vicoli del borgo antico, realizzati dagli artisti di Rocca di Papa e non solo, riprendendo un’antica tradizione della città. “Quest’anno il percorso è stato volutamente tenuto segreto, così come il luogo di arrivo, per creare maggiore sorpresa e suspense – dichiara il consigliere delegato alla Promozione Eventi, Sport e Cultura Simone Pizziconi -, ma sicuramente a inebriare i nostri occhi sarà come sempre la bellezza dei nostri boschi e dei nostri siti archeologici, grazie anche all’accompagnamento di intrattenimenti vari”.
CIAMPINO Via di Morena
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MARINO Via Gioacchino Belli
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ROMANINA Via Salvatore Barzilai
MORENA Via Casale Agostinelli
ITÀ IBIL ON ISP ED TIM L U
ALBANO Via del Cancello
CENTRONI Via Casteldidone
MAGLIANA Via di Santa Beatrice
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Rocca Priora
“IL MAGHETTO” BRIGANTI A ROCCA PRIORA la storia del brigante più famoso dei Castelli Romani
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occa Priora, vetta dei colli Albano-Tuscolani, per la sua conformazione orografica costituisce un baluardo estremo a difesa della valle Latina, valle a quel tempo aspra e selvaggia. È al cospetto dell’orrido monte Artemisio o Maschio d’Ariano, che racchiude in sé la tetra macchia della Faiola, nido inespugnabile, della banda “Gasperone”. Le sue scorribande aggressive e sanguinose, tormentavano l’intera zona intercastellana al punto che, anche il governo, scosso da continue lagnanze che giungevano dalle potenze straniere per le pessime condizioni di sicurezza pubblica nei dintorni di Roma, che mettevano a repentaglio la vita e gli averi di coloro che colà transitavano, si era deciso di intraprendere una campagna anti brigantaggio e condurla con energia. La “Macchia” veniva perlustrata palmo a palmo, ma le pattuglie, purtroppo, rientravano senza risultati apprezzabili. Sembrerebbe che il Monte Artemisio sia collegato con il Monte Algido per mezzo di lunghe gallerie sottostanti il massiccio. Da ricerche archeologiche effettuate, sono state trovate tracce evidenti di questi menzionati cunicoli. Rocca Priora non poteva restare indenne dalla sindrome della delinquenza in loco, quindi anche la Rocca Savelliana ebbe il suo buon rappresentante: il Maghetto. Era questo un certo Tommaso Transerici che macchiò il nome di Rocca Priora. Tale appellativo gli veniva dalla sua spiccata agilità accompagnata da diabolica furberia. Era affiliato alla “banda della Faiola” con a capo Gasperone, ma lui faceva funzioni di Luogotenente. Nell’anno 1817 il Maghetto, capeggiò una bellicosa orda di banditi per l’assalto alla Villa Rufinella, di pro-
giugno 2014 prietà del principe Aldobrandini in Frascati, nella quale era ospite Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone, che in tale epoca era comproprietario del “Castello di Rocca Priora et suo tenimento”. L’azione prevedeva il sequestro del Bonaparte dal quale si aspettava una forte somma di riscatto, ma il Bonaparte riuscì a sottrarsi alla cattura, mettendosi in salvo attraverso i sotterranei della villa. Un certo Monsignor Cunio, eminente prelato, si salvò dalla cattura facendo credere egli essere un povero prete trovatosi per caso nella villa. Il Maghetto dove’ accontentarsi di trasportare con sé un pittore a nome Chatillòn, che ritenne essere il Principe Bonaparte. Si narra che il pittore, nei boschi della Faiola fu ben trattato dai briganti, perché dipinse a tutti il proprio ritratto e che esso venne riscattato con ben cinquecento Scudi versati dal Principe. Altre gesta brigantesche compì la stessa masnada, sempre capeggiata dal Maghetto il 10 Maggio 1821 sull’Eremo di Camaldoli. “Un gruppo di religiosi che era a passeggio nei viali dell’Eremo, si vide all’improvviso una banda di briganti composta da sedici elementi, dei quali faceva parte anche un prete. L’orda bellicosa penetrò dentro la Chiesa per terrorizzare, con le armi alla gola, gli altri otto religiosi che facevano preghiera”. Il Maghetto scelse allora otto frati da condursi via, onde poter consumare l’audacissimo riscatto. Giunto poco oltre le Croci, prima rilasciò un frate che vide non troppo abile a sostenere la marcia che intendeva effettuare e, poco dopo, un altro lo spediva all’Eremo - certo Don Ambrogio - perché dicesse ai superiori che occorrevano settemila scudi per il rilascio dei malcapitati religiosi che trascinava seco. L’itinerario percorso dai catturati eremiti fu il seguente: da Camaldoli per i colli di Rocca Priora, guadagnata la valle Latina, si arrivò nel mezzo dell’orrida selva della Faiola, dalla quale per il Maschio di Velletri attraverso i Lepini giunsero ai boschi di Sonnino, anche questo luogo tristemente celebre, in quanto era il “Quartier Generale” dei più rinomati briganti dell’epoca che operavano tra i boschi della Faiola e i Monti Lepini verso Sezze.
Magra fu la somma del riscatto per il Maghetto, il quale dové accontentarsi di poche migliaia di Scudi raccolti dal superiore dell’Eremo don Sergio Micara, nativo di Frascati, mediante pubbliche sottoscrizioni. Si sa che il Maghetto, essendosi dimostrato benevolo con il prete della Rufinella, venne a patti con il governo ed ebbe buone condizioni. Purtroppo però venne di nuovo attratto dall’istinto brigantesco e dalla nostalgia della “Macchia”, quindi riprese la vita selvaggia dei boschi, gettandosi di nuovo nel brigantaggio. Questa volta però, fu catturato dalla milizia pontificia insieme ad altri banditi, con i quali venne giustiziato. Altra figura di brigante che interessa la storia di Rocca Priora, potrebbe essere quel tale Peppino Roccapriori di cui parla il Dumas nel suo Conte di Monte Cristo. Seguace del celebre brigante Luigi Vampa, era da questo impiegato in tutte le imprese più rischiose e losche. Catturato e condannato ad essere mazzolato, ebbe salva la vita in modo misterioso. Non è possibile giungere all’identificazione di questo bandito per difetto di documentazione relativa al personaggio. Per concludere con queste oscure cronache di brigantaggio a Rocca Priora, c’è da ricordare un tale “Antonello da Rocca Priora” che fu preso, condannato e impiccato con squarto, per aver ucciso nel proprio letto, dopo averlo derubato di denari e gioielli, il cardinale Angelotto Palozzi, di cui era cameriere, nell’anno 1444 il 12 di Settembre. Si ha memoria di un altro “Antonello da Rocca Priora”, che in qualche modo riscatta le malefatte del suo predecessore, poiché appare come Procuratore di Antonio Colonna, Principe di Salerno dal 1463 al 1469, da cui ebbe donata una casa nel Rione Colonna. Inoltre, da un Francesco di Giovanni di Marco, pure di Rocca Priora, lo stesso Antonello ebbe un’altra casa sul Colle Quirinale, e da lui poi ceduta al Cardinale Giovanni Colonna nell’anno 1499. Ecco l’intreccio della Storia “Bonus-Malus” di Rocca Priora, antica ed arcaica “Corbio” 496 a.C., “Corbione” nell’Evo antico, “Corbium” nell’Evo moderno, oggi Rocca Priora.
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Velletri
VELLETRI
DA VEDERE
La storia, le bellezze e le tradizioni culturali di uno dei paesi più affascinanti alle porte di Roma.
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elletri è un Comune in Provincia di Roma che sorge su un ripido pendio a 332 metri sul livello del mare, a pochi km da Latina e dalla Capitale. L'idrografia del territorio è caratterizzata dalla presenza di numerosi scoli - denominati fossi- dei fiumi che sorgono nelle vicinanze. La città di
Velletri è stata divisa in epoca medievale in decarcie, ovvero in rioni, (decarcie deriva dal greco e significa il potere dei dieci). Le decarcie di Velletri sono: Portella, Collicello, Santa Maria, Castello, Santa Lucia, San Salvatore. Velletri ha poi ben cento contrade- zone simili alle frazioni o alle località, ma caratterizzate dal tro-
giugno 2014 varsi in campagna e in luoghi distaccati dal centro abitato. Nelle zone rurali di Velletri viene coltivata la vite, dalla quale si ottiene il famoso vino di Velletri bianco, bianco superiore, rosso e rosso riserva. Già anticamente, Velletri era attraversata dalle vie più importanti, come la Via Appia, anche perchè l'antica città di Velitrae, appartenente ai Volsci, era un centro abitato di grande prestigio. Quando a Roma al potere c'era Anco Marzio, Velitrae entrò in conflitto con la capitale dell'Impero a causa di una violazione di territorio da parte dei volsci. Così, Roma accerchiò Velitrae e la assediò fino a quando non si strinse un patto e non si raggiunse l'obiettivo di un'alleanza. Nelle epoche successive, però, Velitrae tornò ad essere in conflitto con Roma quando nel 510 a c cadde la Monarchia di Roma ed i volsci cercarono di rimettere Tarquinio il Superbo sul trono. Fu così che i romani saccheggiarono e conquistarono la città. Il nome di Velletri deriva probabilmente dal latino velia - palude- dal quale nacque il toponimo Velestrom - luogo prossimo alle zone paludose. Oggi, la città di Velletri è considerata da molti uno dei Castelli Romani e conserva i segni del suo passato illustre in due musei recentemente rinnovati: il Museo Archeologico di Velletri e il Museo Diocesano di Velletri. Sin dall'antichità la città di Velletri è stata cinta da mura ma nel 388 a.c., dopo la conquista da parte dei romani, vennero rase al suolo. La cinta muraria di Velletri rinacque in epoca medievale. All'interno di essa, si aprirono numerose porte, ancora oggi visitabili in città: porta Fura, porta del Pontone, Porta Santa Martina, Porta Lucia, Porta Romana e Porta Napoletana. A Velletri sono stati trovati poi importanti resti archeologici: a Velitrae esistevano infatti dei templi pagani dedicati alle divinità Apollo, Ercole e Marte. E' stata poi attestata l'esistenza di un anfiteatro romano. Molto nota è la lamina bronzea di Velletri, fatta dai Volsci, ritrovata nel 1784 durante i lavori nella Chiesa delle SS. Stimmati di San Francesco, insieme ad altre 16 lastre di origine etrusca. Questi reperti attestano l'esistenza di un tempio etrusco-italico del IV secolo a.c. Da visitare a Velletri sono poi le tante chiese e basiliche, tra le quali si distinguono la Basilica Cattedrale di San Clemente e la Chiesa di Santa Maria del Trivio.
IL TEATRO DI VELLETRI Velletri è una città molto attiva dal punto di vista culturale. In città, sono presenti due importanti teatri: il Teatro di Terra di Velletri e il Teatro Ugo Tognazzi. Il Teatro di Terra di Velletri si trova in Via San Crispino, 18, 00049. Questo teatro di Velletri è principalmente un centro di ricerca e di produzione e diffusione teatrale. Infatti, ha molti atelier e laboratori teatrali, sia per i più piccoli (dagli 8 ai 13 anni), sia per i più grandi. E ancora, laboratori tematici e tanto altro, per tenere viva l'arte in città.
Teatro Ugo Tognazzi - Velletri
Teatro di Terra - Velletri
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L’AGENDA DEI CASTELLI
EVENTI 15 giu
21 giu
22 giu
25 giu
Lanuvio
Roma
Genzano
Roma
La prima data del Tour estivo del Festival dei Castelli Romani quest’anno. RDVS, radio ufficiale della serata, presenta il concerto attraverso la voce di Fabiola Sambucci. Special Guest della serata The Philodrop.
A quattro anni dal loro tour completamente sold out del 2010, all’ippodromo delle Capannelle si esibiranno i Prodigy in coppia con i sudafricani Die Antwoord, uno delle band più atipiche e perturbanti che abbiano percorso la scena musicale..
Vasco Rossi torna a Roma, allo Stadio Olimpico, e replicherà anche il giorno dopo, prima di fare tappa a San Siro il 4 e il 5 luglio. Gli ultimi biglietti sono ancora disponibili sul sito www.ticketone.it. Il 21, 22, 23 giugno si terrà la manifestazione nota come Infiorata. Un tappeto di fiori e di emozioni, di colori e di fantasia. Un’occasione importante per la creatività, per la storia e per la religione.
CIAMPINO
L’AGENDA DEI CASTELLI
EVENTI 1 lug
6 lug
Montecom- Frascati patri
Nel Parco del Romito, per tutto il mese, si svolgerà la 6^ Rassegna di Teatro Amatoriale dei Castelli Romani. Si esibiranno quattro compagnie teatrali in diverse rappresentazioni, numerosi premi e riconoscimenti.
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8 lug
10 lug
Roma
Colubro
I Black Keys - la coppia formata da Dan Auerbach (chitarra e voce) e Patrick Carney (batteria) - con il loro rock -blues alternativo saranno all’Ippodromo delle Capannelle, aggiungendo un altro attesissimo nome ad Oltre cento seleziona- un billboard che si Nel comune di Artena, ti, preparati, profes- presenta in costante fino al 13 luglio, grandi eventi all’insegna sionali espositori in- upgrade. dello spettacolo e del vadono le vie centrali divertimento. Da non e le piazze storiche, perdere, il concerto esibendo nei loro gadi Nino D’Angelo, dozebo oggettistica, ramenica alle ore 21. rità da collezionismo, Ingresso libero. Per alto artigianato etnico info 392/5051535 e artistico.
Marco: Tel. 3920067705
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L’AGENDA DEI CASTELLI
EVENTI 13 lug
21 lug
24 lug
26 lug
Albano
Roma
Roma
Roma La lunga attesa dei fan dei Bastille è finalmente finita: all’Ippodromo delle Capanelle sarà presente la band con il maggior numero di nomination ai Brit Awards 2014 nella line up del festival.
Jumes Blunt all’Auditorium Parco della Musica. Il ‘Moon Landing 2014 World Tour’ segue e celebra il quarto lavoro discografico, ‘Moon Landing’, pubblicato lo scorso ottobre e anticipato dal singolo ‘Bonfire Heart’. Mercatino antiquario: circa 150 espositori con i loro mobili, curiosità d’altri tempi e oggetti da collezione animano le Terme di Cellomaio per appassionati e semplici curiosi.
I Placebo, la band leggenda dell’alternative rock, dopo aver incendiato il palco della Capitale nel 2012, si impegnano a replicare per l’edizione n. 6 del Rock in Roma dell’Ippodromo delle Capanelle
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Attualità
a cura di EMILIANO PACIFICO
EMERGENZA LAVORO secondo l’Istat la disoccupazione in Italia è al massimo storico dal 1977. Il tasso raggiunge il 13,6%
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tasso rilevato dall’Istat è il più alto dal 1977: sono senza lavoro quasi 3,5 milioni di persone, in aumento di oltre 200mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013. Ad aprile è calato anche il livello di occupazione sceso di 0,2 punti percentuali al 55,4%. La disoccupazione corre senza soste: nei primi tre mesi del 2014 ha registrato l’undicesimo trimestre consecutivi di crescita dal 2004. E così i dati del periodo, diffusi dall’Istat, sono drammatici: nei primi tre mesi dell’anno il tasso è salito fino al 13,6%, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’indicatore sale per entrambe le componenti di genere, portandosi al 12,9% per gli uomini e al 14,5% per le donne. Si tratta, in base a confronti annui, di un massimo storico, ovvero del valore più alto dall’inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977. La situazione, però, è ancora peggiore sul fronte giovanile: il tasso dei senza lavoro tra i 15 e i 24 anni è al 46%. In assoluto, i disoccupati sfiorano i 3,5 milioni, in aumento di oltre 200mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013. Ad aprile il tasso di disoccupazione è rimasto invariato rispetto a marzo al 12,6% ed è salito su anno di 0,6
punti percentuali. Preoccupa, piuttosto, il calo del tasso di occupazione sceso di 0,2 punti percentuali ad aprile al 55,4% (-0,3 punti su anno). La situazione più drammatica resta nel Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione vola al 21,7% e tra i giovani arriva al 60,9%: in particolare tra i 15 e i 24 anni sono 347mila i ragazzi in cerca di lavoro (il 14,5% della popolazione in questa fascia d’età). In particolare, il numero di individui inattivi tra 15 e 64 anni aumenta dello 0,6% rispetto a marzo (+81mila), ma diminuisce dello 0,6% rispetto a 12 mesi prima (- 84mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua. “Non raccontiamoci Storielle, stiamo strisciando il fondo”, commenta il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che auspica che alcuni provvedimenti del Governo vadano nella direzione di un abbattimento del costo del lavoro.L’altra riforma necessaria è quella della pubblica amministrazione, che deve accelerare anzitutto i pagamenti alle imprese e attuare una politica di riforme per il Paese. Un compito difficile spetta al Governo in un momento storico sempre più complesso per l’Italia.
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Attualità
SOCIALE
ALIBI, SCUSE E LAMENTELE Se pensate che il problema sia all’esterno, è quello stesso pensiero il problema.
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uesto è “il” problema. Tante persone cercano scuse per non fare ciò che desiderano fare perché costa fatica. Preferiscono fermarsi ai problemi e incolpare elementi esterni (persone, cose e situazioni) piuttosto che iniziare a cercare soluzioni. Tutti noi abbiamo desideri, obiettivi, aspettative in merito alla nostra vita, al nostro presente e al nostro futuro. Alcuni di noi trovano forza in tutto questo e lo utilizzano come un motore, come la freccia che viene scagliata dall’arco solo dopo essersi caricata della forza dell’arciere. Altri, pur sapendo nel profondo cosa desiderano e quali risultati vorrebbero ottenere, fanno finta di non vedere, di non ascoltare la vocina interiore che li sprona ad andare in quella precisa direzione. Ti sei mai chiesto il perché? Per quale motivo molte persone si nascondono dietro gigantesche scuse, illudendosi di non essere viste? Paura di non riuscire, paura della fatica, incapacità di perseverare e andare fino in fondo. Questi alcuni dei motivi che impediscono all’essere umano di costruire la propria felicità. Gli uomini sono travolti dagli eventi esterni solo fino a che credono di essere una foglia al vento in una giornata autunnale di vento forte. Sballottati da una parte all’altra, senza poter decidere dove andare, spinti, guidati, travolti dalla tramontana: questo siamo noi finchè deleghiamo al mondo esterno problemi, risultati, stati emotivi e sconfitte. Le circostanze, le condizioni esterne, le persone, la società, i colleghi, i clienti, sono solo degli attori, rappresentano la scenografia all’interno della quale si snoda la vicenda della nostra vita.
a cura di LOREDANA TROVALUSCI
giugno 2014 Con chi dobbiamo prendercela? La regia, che dirige i lavori e stabilisce chi fa cosa, i tempi, le modalità di recitazione spetta ad ognuno di noi. O meglio: a coloro che hanno deciso di prendersi questa responsabilità. Se vuoi fare qualcosa, trovi un modo. Se non vuoi fare qualcosa, trovi una scusa!!!! Ecco una serie di domande e affermazioni usate spesso da chi vive nella deresponsabilizzazione, intesa come mancanza di iniziativa nel risolvere problemi e ottenere i risultati sperati: Perché devo sempre fare tutto io? Perché il mio capo non mi valorizza? Perché proprio io? Perché non mi prendono sul serio? Perché non mi dedicate più tempo? Quando imparerete ad ascoltarmi? Lei/lui non mi capisce. Io sono fatta così. E io cosa posso fare se … E queste sono solo alcune delle domande o affermazioni che ogni giorno ascoltiamo e pronunciamo. Quando non riusciamo nel nostro intento, quando ci sono dei problemi, difficoltà, circostanze impegnative, tendiamo a non essere più noi i responsabili e accusiamo il mondo esterno di quanto ci succede. Lamentele, scuse, giustificazioni condiscono la nostra esistenza, rendendo gli altri, il fato, Dio, la società, il lavoro, la crisi le cause dei nostri problemi e più raramente anche degli eventi positivi. Insita nell’essere umano c’è questa tendenza sacrosanta a delegare a tutto e tutti la responsabilità di quanto si vive. E’ innegabile che siamo tutti inseriti in un ambiente caratterizzato da persone ed eventi che ci sfiorano e ci attraversano lasciando cicatrici. E’ da approfondire però il peso della capacità di scegliere e la possibilità che permette di imprimere una direzione, quella che preferiamo, all’imbarcazione che stiamo guidando. Tempeste, forti venti, correnti, nebbia, sole, guasti al motore, secche: la vita è piena di imprevisti ed eventi da gestire per ognuno di noi. A chi tocca agire? Molti si crogiolano nel vittimi-
smo e nell’attribuire la colpa a qualcuno o qualcosa: e la libertà che ci spetta di diritto? Siamo influenzati o completamente determinati dall’ambiente? Siamo essere umani che si autodeterminano o siamo robot più simili agli animali che reagiscono agli stimoli esterni senza poter scegliere cosa fare? E’ facile e comodo fermarsi al problema: lamentarsi è quasi gratificante, un’ottima valvola di sfogo. E poi? I problemi restano: il traffico, il prodotto che non vende, il partner egoista, i genitori oppressivi, il brutto carattere di qualcuno, le esperienze negative passate: tutto ciò non fa che alimentare una cultura della colpa. Più vittime, pedine, comparse prese e spostate nel grande film della vita invece che registi di se stessi. Proviamo a pensare cosa succederebbe se fossimo noi i primi a sorridere al cliente “insopportabile” così da contribuire ad un rapporto più empatico? E se chi è un po’ insicura iniziasse a guardarsi allo specchio con amore invece che aspettare flebo di affetto da parte degli altri? E se per ogni maledetto problema che la vita ci fa incontrare, fossimo in grado di pensare in termini di soluzioni invece che di lamentele o di scuse, di quanto crescerebbe la qualità della nostra vita ???? “ Nell’universo c’è un unico angolo che possiamo essere certi di migliorare e quell’angolo siamo noi …” Aldous Huxley
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Attualità
ECONOMIA
a cura di NINO TAMMARO ntammaro@me.com
ECO BONUS
Detrazioni al 65 % per tutto il 2014
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ome noto la legge di stabilità del 2014 (Legge n.147 del 27 Dicembre 2013) ha di fatto prorogato le detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione e per gli interventi di riqualificazione energetica, chiarendone i tempi, le modalità e la durata. L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche ) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società). Tre le detrazioni ammissibili nel 2014: quella del 50 % (Bonus Casa) relativa alla ristrutturazione edilizia e valida solo per immobili ad uso residenziale, quella del 50 % (Bonus Mobili ed Elettrodomestici) per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione e quella del 65 % (Eco Bonus) per i lavori di efficientamento energetico degli edifici che può essere richiesta anche per tipologie diverse di immobili come negozi, uffici e capannoni e per le parti comuni dei condomini, a condizione che l’edificio sia iscritto al catasto o in corso di accatastamento, oppure sia possibile dimostrare il pagamento dell’Ici/Imu, se dovuta e che abbia al suo interno un impianto di riscaldamento:
ad eccezione dell’ installazioni di pannelli solari, dove la presenza del riscaldamento non è un requisito necessario. La detrazione del 65% è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti ed in particolare si fa specifico riferimento alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, agli interventi di isolamento e coibentazione dell’involucro edilizio, all’ installazione di pannelli solari e alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, entro un limite di spesa che va dai 100.000 ai 30.000 euro in relazione al tipo di intervento, mentre per la ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici il limite è rispettivamente di 96.000 e di 10.000 euro. Le detrazioni inoltre saranno ripartite in dieci rate annuali di pari importo entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi e l’eventualmente eccedente non potrò essere chiesta a rimborso. Progressivamente dal 1° Gennaio 2015 al 1° Luglio 2016 le aliquote scenderanno nuovamente al 36 % salvo eventuali ed ulteriori proroghe.
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Tecnologia
SOFTWARE a cura di FEDERICA AGOSTINI Copywriter e blogger
federica.webwriter@gmail.com
ADDIO WINDOWS XP
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indows XP, il sistema operativo più longevo e diffuso al mondo, andrà in pensione dall’8 aprile 2014, quando il colosso informatico Microsoft ne interromperà definitivamente il supporto tecnico. Sarà in pratica la fine di qualsiasi aggiornamento di compatibilità e sicurezza. Ed è proprio questo aspetto a suscitare l’attenzione e la preoccupazione dei media. Dopo l’8 aprile 2014, i computer connessi ad internet che avranno come sistema operativo Windows XP non saranno più sicuri. Windows XP è il sistema operativo utilizzato per molti sportelli bancomat, nonché diversi dispositivi POS e attrezzature mediche. Tutte attività che, se non propriamente difese, diventano vulnerabili agli attacchi informatici. Secondo il giornale inglese Financial Times, soltanto un terzo dei dispositivi che attualmente utilizza XP riuscirà ad essere aggiornato
ad un nuovo sistema operativo prima dell’8 aprile: una vera e propria sfida alla sicurezza informatica. Dopo circa 13 anni di onorata carriera per Windows XP chiude i battenti perché “è giunto il momento di investire le risorse disponibili nel supporto di tecnologie più recenti, in modo da continuare a offrire nuove esperienze di qualità” – hanno spiegato dal quartier generale di Redmond. Insomma, dall’8 aprile Windows XP continuerà a funzionare, ma senza evolversi, cedendo il passo al rapido e continuo sviluppo delle tecnologie informatiche. Ma la decisione di mandare in pensione il Windows di inizio millennio è stata davvero dettata dalle esigenze della tecnologia in continuo divenire, o è piuttosto parte di una strategia di marketing che potrebbe favorire l’ascesa del più recente Windows 8, sino ad oggi poco diffuso e non troppo amato dal grande pubblico?
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Tecnologia
WEB MARKETING
LA RIVOLUZIONE DIGITALE
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a rivoluzione digitale in atto sul web sta modificando molte delle nostre abitudini. Secondo recenti statistiche, l’82,4% degli italiani in età compresa tra gli 11 e i 74 anni si collega quotidianamente ad internet. Inoltre, sono 22 milioni gli Italiani che ogni giorno accedono al web tramite uno smartphone. Grazie allo sviluppo della tecnologia mobile, sempre più spesso utilizziamo la rete per cercare servizi e prodotti intorno a noi. È proprio per questo motivo che un numero crescente di imprese locali, consapevoli che la sola reputazione offline non è più sufficiente, si rivolgono ad agenzie specializzate con lo scopo di creare o migliorare la propria presenza in rete. Ma in che modo essere presente sul web può essere un vantaggio per un’impresa locale? Gli aspetti e le questioni da valutare sono tanti, ma partiamo da
un esempio concreto. Immaginiamo di trovarci in una città che non conosciamo. Abbiamo bisogno di trovare un ristorante dove andare a mangiare, prendiamo il nostro smartphone e facciamo una ricerca su Google. La prima cosa che vediamo è una mappa con gli indirizzi di tutti i ristoranti più vicini nel raggio di qualche km. Individuato quello che ci interessa, prima di muoverci faremo due cose: visitare il sito del ristorante per sapere in anticipo se è aperto e alla nostra portata, cercare il parere di chi ci è già stato. Il tutto si svolge nel giro di qualche minuto, pochissimi istanti preziosi nei quali le aziende locali si giocano la possibilità di attirare un nuovo cliente. Abbiamo fatto l’esempio di un ristorante, ma lo stesso varrebbe per qualsiasi. Molto spesso si commette l’errore di credere che il web marketing sia adatto soltanto alle multinazionali o ai grandi brand.
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giugno 2014 Essere in rete può aiutarci: dobbiamo tener presente che lo scopo dei motori di ricerca come Google è quello di fornire agli utenti informazioni utili e rilevanti, in qualsiasi momento e in qualsiasi posizione essi si trovino. Il web è il più potente mezzo di comunicazione di sempre e ci offre l’irripetibile opportunità di comunicare con i nostri clienti non solo quando sono nei paraggi e vengono a trovarci, ma anche e soprattutto quando sono a casa, comodamente seduti sul divano. Per un’impresa locale, essere presente in rete significa anzitutto avere un buon sito web, aggiornato e fruibile non soltanto da computer fisso, ma anche da smartphone e tablet (responsive design). Un sito web non è soltanto una pagina dove inserire indirizzo e orari d’apertura, ma può diventare uno strumento partecipativo per chi ci conosce già e per chi potrebbe diventare nostro nuovo cliente. È importante che le imprese locali compaiano nelle ricerche geolocalizzate, mettendo a disposizione recapiti, orari e recensioni. Più sarà semplice trovarvi e contattarvi tramite il web, maggiori saranno le possibilità di attirare nuovi clienti. Non dimentichiamoci poi dei social network. Soltanto Facebook conta
26 milioni di utenti, tra questi ci sono sicuramente anche i nostri clienti. Non esserci significa perdere la possibilità di interagire direttamente con loro, senza contare il fatto che le interazioni pubbliche costituiscono per noi pubblicità gratuita. Come tutto, anche la presenza e la pubblicità sul web hanno un costo, ma una buona strategia di web marketing offre alle imprese locali una serie di vantaggi. Voglio elencarne almeno cinque: 1. Aumentare la visibilità del nostro marchio. 2. Intercettare ed acquisire nuovi clienti. 3. Comunicare con i clienti abituali e fidelizzarli alla nostra attività. 4. Ascoltare ciò che viene detto sui nostri prodotti/ servizi. 5. Intervenire sulle cattive recensioni e partecipare alle conversazioni. Certo, sino ad oggi non abbiamo sentito la mancanza di nessuna di queste accortezze digitali. Tuttavia, che ci piaccia oppure no, siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione che sta modificando le abitudini e gli schemi di pensiero dei consumatori. Nel 2014, marketing e imprese non possono più fare a meno del web.
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SALUTE I SEGRETI E LE PROPRIETA’ DEL CAFFE’ Oltre a rappresentare il momento di pausa per eccellenza di milioni di italiani, il caffè interviene con i suoi effetti anche sul nostro stato di salute. Scopriamo come.
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Il Caffè è una bevanda particolare che ha conquistato il mondo con il suo aroma, nasce come pianta endemica di alcune regioni africane giunge dopo svariate selezioni ad essere oggi coltivato in oltre 50 paesi rappresentando la principale fonte di reddito per più di 100 milioni di persone. E’ noto che piccole e frequenti dosi di caffeina costituiscono la miglior strategia se si vuole rimanere svegli e mantenere alte le capacità cognitive, senza effetti negativi sulle proprie abitudini di sonno notturno. Forse non tutti sanno, però, che gli effetti
a cura della Dott.ssa TIZIANA VESPERTILLI Biologa e Consulente sull’igiene e la sicurezza degli alimenti. cell: 347.7208617 studiosigen@virgilio.it tives6@virgilio.it
positivi della caffeina vanno oltre la possibilità di mantenersi vigili; una dose di caffeina da 200 milligrammi (ovvero l’equivalente di circa due tazzine e mezza di caffè espresso) consente di migliorare la memoria a lungo termine. Per la prima volta alcuni studiosi sono riusciti a dimostrare la stretta relazione tra l’assunzione di caffeina e il miglioramento delle prestazioni della memoria a lungo termine. Analoghi studi hanno portato ad affermare che la caffeina può proteggere dal declino cognitivo. Nei roditori ad esempio la caffeina è in grado di ridurre in modo significativo i livelli ematici
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e cerebrali di una proteina, la beta amiloide notoriamente alti nella malattia di Alzheimer. Questi risultati suggeriscono che un moderato consumo di caffeina possa rallentare il declino della memoria durante l’invecchiamento, quindi la caffeina potrebbe rappresentare un “trattamento” per la malattia di Alzheimer e
non solo una strategia preventiva. Gli effetti positivi del caffè si traducono anche nella riduzione del rischio di diabete. Chi consuma regolarmente molta caffeina, a parità di altri fattori, ha meno probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2. Come il caffè eserciti effetti positivi sul diabete non è noto; la caffeina nel breve termine aumenta i livelli di zucchero nel sangue ma i suoi effetti a lungo temine non si conoscono forse gli altri componenti della bevanda come antiossidanti e magnesio, potrebbero svolgere un ruolo importante. Contro il cancro - Chi poteva poi immaginare che il caffè potesse proteggere dal cancro? Un composto chiamato metilpiridinio, che si forma durante la tosta-
tura del caffè, sembrerebbe avere un effetto protettivo contro il tumore del colon.; il potente composto antiossidante si è rivelato capace di incrementare l’attività di enzimi che si ritiene proteggano contro questo tipo di cancro. Senza studi sugli esseri umani, non si potrà indicare esattamente la quantità di caffè con il benefico effetto ma senza dubbio bere caffè soprattutto se molto forte, fornisce una buona protezione. Un altro tumore che può essere ridotto con l’assunzone costante di caffeina, è quello della faringe così come sembrano ridursi i tumori del collo. Inoltre rispetto alle non bevitrici di caffè, le donne che ne bevono in quantità ridotta o moderata hanno una protezione del 13% sul rischio di ammalarsi di tumore dell’endometrio, mentre quelle che ne bevono in quantità elevata hanno una protezione del 36%. Le donne che consumano caffè hanno inoltre una probabilità inferiore d’insorgenza del tumore del seno ER negativo. La caffeina ha però anche effetti negativi; alcuni soggetti a seguito dell’assunzione divengono particolarmente ansiosi inoltre e’ nota da tempo la sua connessione con malattie cardiovascolari e con i problemi di ipertensione; il consumo di caffeina è più pericoloso del previsto per le persone anziane, perché contribuisce a far diminuire la densità delle ossa e porta quindi all’osteoporosi. Una ricerca ha mostrato però che anche una mutazione nel gene che codifica per un recettore per la vitamina D sembra essere implicata nell’osteoporosi, forse in modo più importante di quanto non faccia il caffè. Il caffè non è soltanto una bevanda che ci garantisce un buon risveglio la mattina. ma i residui della preparazione del caffè possono rappresentare una fonte abbondante, economica, nonché ecologica di biocombustibile per l’alimentazione dei veicoli: è quanto sostengono alcuni ricercatori. Non resta che dire: “buon caffè a tutti”!
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PADRE, MADRE, FIGLI TU CHI BATTEZZERESTI?
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ertamente non i figli. Il battesimo di un bambino è qualcosa che non ha nulla a che vedere con la Bibbia, al suo interno non troviamo nemmeno un caso di battesimo di bambini. Il battesimo, pratica che nasce con Giovanni il Battista (cfr. Marco 1:4) è sì riportato nella Bibbia ma è praticato solo ed esclusivamente dagli adulti; Gesù stesso si battezzò all’età di circa trent’anni (cfr. Luca 3:21-23, Atti 8:11). Perché? Perché il battesimo è per coloro che si ravvedono, per quelli che cioè si riconoscono in errore di fronte agli insegnamenti di Dio
e vogliono iniziare a rimediare. In Marco 1:4 avete potuto leggere che il battesimo predicato da Giovanni il Battista era di ravvedimento per il perdono dei peccati, come insegneranno poi gli Apostoli una volta che Gesù sarà ritornato in cielo (cfr. Atti 2:38). Quindi il battesimo è una scelta della singola persona che riflettendo sulla sua vita, una volta conosciuta la volontà di Dio, arriva a decidere di battezzarsi. Ora se il battesimo è legato al perdono degli errori che abbiamo commesso in vita, sorge spontanea una domanda: quali errori o peccati avrà mai commesso un bimbo od una bimba
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appena nata? Quali scelte sbagliate avrà mai potuto compiere visto che ancora non sa parlare e camminare? Ad ognuno di voi l’ardua risposta! Io mi limito semplicemente a ricordare che Gesù invece considerò i bambini senza macchia e senza peccato. Per Gesù i bambini sono coloro che appartengono al regno dei cieli. Gesù insegnò che sono gli adulti che devono diventare come bambini, altrimenti non potranno fare parte del suo regno (cfr. Matteo 18:1-6, Luca 18:15-17). Diventare bambini, assomigliare a loro, vuol dire perdere tutte quelle componenti che inquinano i nostri pensieri e le nostre azioni come il pregiudizio, l’invidia, l’avidità, l’orgoglio e tante altre. Detto questo, torniamo a chiederci: tu chi battezzeresti? Date le informazioni che riporta la Bibbia, la risposta è molto semplice: nessuno! Non possiamo imporre e forzare a nessuno a battezzarsi. Il battesimo è e deve restare un atto spontaneo, una libera scelta di un individuo, che nasce nel cuore senza costrizioni. Quello che possiamo fare, avendo a cuore la giustizia, il bene e Dio; è informare. Evangelizzare: Questo è l’obiettivo che mi propongo di ottenere tramite questi articoli, sperando di poter essere utile in qualche modo. Perché battezzarsi? Perché battezzarsi significa che abbiamo letto, ragionato; abbiamo lavorato su noi stessi. Chi nella
vita lavora insieme a Dio è e sarà felice (cfr. Giacomo 1:25). Qualcuno dirà: “ma il battesimo è un atto di fede e se io la fede non ce l’ho come faccio a battezzarmi?” Il battesimo ha a che vedere con la fede sì, ma la fede è qualcosa alla portata di tutti, di chiunque la voglia. L’apostolo Paolo disse che la fede nasce dall’ascolto della Parola (cfr. Romani 10:17), cioè della Bibbia, e il costo di una Bibbia è alla portata di chiunque. Che razza di Dio sarebbe quello che “dona” la fede solo ad alcuni e ad altri no? In conclusione: il battesimo vero, quello insegnato dalla Bibbia, è per le persone adulte. Non per tutte le persone che vogliono cambiare; solo per quelle che nella vita vogliono migliorare. Dimenticavo; il battesimo ovviamente ai tempi di Gesù non fu mai praticato spruzzando un po’ d’acqua sulle persone. Era invece un’immersione completa in acqua, proprio come si faceva al tempo per lavare il corpo da ogni impurità. Come quando oggi ci facciamo un bagno. Infatti la parola battesimo, dal greco, significa “immersione”. Per di più l’apostolo Paolo ricorda che quando ci si battezza e si entra in acqua, immergendosi ed uscendo dall’acqua si imita perfettamente la morte, la sepoltura e la risurrezione di Gesù (cfr. Romani 6:4-7). Spruzzarsi un po’ d’acqua in faccia è quindi del tutto inutile.
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Scienze
PSICOLOGIA a cura della Dott.ssa DANIELA OLIVIERI Psicologa Psicoterapeuta Via M. Francesi 159, Ciampino P.zza Roma 2, Frascati Tel. 06.7963545 Cell. 338.2436372
DEVO ASSOLUTAMENTE
PIACERE A TUTTI!
Il desiderio di piacere a tutti i costi è una trappola pericolosa, che può creare uno stato di crescente tensione e insoddisfazione pericoloso per la salute.
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oler piacere: pare che la nostra civiltà sia prigioniera di questo imperativo davvero categorico, una delle principali fonti di stress quotidiano. C’è chi entra in ufficio e cerca subito la confer-
ma di essere bello, vestito bene e brillante; chi va in palestra e spera di essere considerato prestante e in ottima forma anche da chi non si conosce; chi si ritrova con gli amici e cerca di impressionarli o di fare colpo sul loro part-
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ner. Una vanità che può far molto male. In un film di David Lynch del 2002, L’amore infedele, la protagonista ha una situazione familiare e di coppia felice e appagante, e tuttavia cede alle lusinghe sessuali di un giovane e aitante bibliotecario perché non riesce a sottrarsi alla gratificazione di cui in realtà non sentiva alcun bisogno, fino ad innescare una drammatica catena di infelicità. Dalle psicoterapie emerge la stessa cosa: un ipertrofico bisogno di accettazione che cerca di essere appagato dalla conferma di piacere nell’ambito che più conta per ognuno: estetico, umano, intellettuale, spirituale, sociale, sportivo. È un narcisismo spinto all’estremo, che fonde all’ormai ben noto bisogno del riconoscimento del proprio valore, una ricerca compulsiva di conferme per “sentirsi vivi” o per avere quel “di più” che dovrebbe rendere la vita speciale e vera. Tutto ciò porta la persona a un assetto psichico cronicamente ansioso che toglie ai rapporti la spontaneità, favorisce le frustrazioni e non permette mai di rilassarsi veramente. Come si manifesta: si cercano costantemente conferme circa le proprie qualità, ci si sente sminuiti se non si ricevono approvazioni continue, si cercano intese e feeling “istantanei”, si ha la sensazione che manchi sempre qualcosa per essere felici e
appagati. Il rischio più grande è di dire addio all’autostima con stato di tensione cronica e difficoltà a rilassarsi, rapporti con gli altri basati sulla dipendenza, esposizione alla possibilità di frequenti frustrazioni, blocco della propria autostima alla fase adolescenziale. Cosa fare? In primo luogo, capire perché ciò che ci manca fa tanto soffrire, e poi osservare gli altri. Per qualche giorno prova ad osservare, con un poco di distacco, gli altri intorno a te, in vari ambiti, e anche i mass media. Individua le persone che “vogliono piacere” a tutti i costi. Come ti sembrano? Che sensazioni ti danno? Se ti creano fastidio o tenerezza, sei pronto per cambiare. Questa forma d’ansia è un chiaro segno di insicurezza. Cerca di comprendere che cosa la tua ansia, che in fondo è sinonimo di insicurezza, vuole ottenere, che cosa ti manca, magari ricorrendo anche a una psicoterapia orientata specificamente su questo punto. Non esibire il successo. Impara a sentirti valido e speciale a prescindere dal riconoscimento esterno. Quando ottieni un risultato tienilo per te, non parlarne. Solo così il tuo cervello potrà sentirne tutto il valore e aumentare la tua sicurezza in te stesso. Ne parlerai più avanti, se lo vorrai ancora. Ma sarà diverso.
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PSICOLOGIA a cura del Dott. FELICE STATI Psicologo Psicoterapeuta f.stati@tiscali.it
ACCOPPIATI
E “ACCOPPATI”
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ssere in coppia rappresenta sempre una conquista. Sin dalle prime infatuazioni adolescenziali, noi cerchiamo di percorrere un lungo percorso emotivo che ci porta a scegliere il partner con cui trascorrere insieme
il resto della nostra esistenza. Le coppie che si formano possono essere classificate secondo diverse caratteristiche. Ci sono quelle che si possono definire: “coppie fuse” dove i partner sono fusi e con-fusi. Si rifuggono i litigi e le novità sono percepi-
DOTT. Felice Stati
Psicologo Psicoterapeuta Studio di Ciampino: V ia San Francessco d’Assisi, 6/A (m. 50 dalla Stazione F.S. di Ciampino) Studio di Roma: Zona Castro Pretorio nei pressi della Biblioteca Nazionale Per informazioni e chiarimenti contattare la e-mail: f.stati@tiscali.it Per appuntamento chiamare il numero telefonico: 338.49.38.881
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te come minacce. L’intimità esiste solo a livello immaginario non nella realtà. Ci sono anche quelle che possiamo definire “coppie competitive” dove il rapporto è superficiale, non c’è spazio per le singole individualità, ed il confronto/conoscenza passa solo per lo scontro. Viste dal di fuori queste coppie sembrano essere assorbite solo dai litigi e su chi deve avere la meglio sull’altro. Poi ci sono coppie che io definirei “fare squadra” dove i rispettivi partner sono percepiti come estensione narcisistica dell’altro. Solitamente sono coppie senza figli. Dal di fuori sembrano essere una coppia, ma nella realtà non si sono mai autorizzati intimamente ad esserlo. Le “coppie integrate”, invece, sono quelle in cui un membro, inconsciamente,
prende la delega di assumere un dato ruolo assegnatogli dall’altro: uno è portatore di un disagio e l’altro lo assiste, uno è socialmente “accettabile” e l’altro invece bisognoso di una “guida” (basti pensare al delinquente con la brava ragazza figlia di buona famiglia). C’è anche la coppia “de Coubertin” dove per i partner l’importante è partecipare. E’ la tipica coppia dove non c’è intimità. Il matrimonio non è un’occasione per crescere con e grazie all’altro, ma un dettame culturale. In questa coppia non c’è un reale coinvolgimento emotivo e affettivo. Il sesso è solo una performance e non uno scambio intimo e profondo. Spesso queste coppie entrano in crisi quando decidono di avere figli.
Psicoterapeuta individuale e di gruppo per: - Crisi d’ansia ed attacchi di panico - Stati depressivi ed elaborazione dei lutti - Difficoltà nel gestire i ruoli genitoriali - Disturbi di dipendenza (gioco, alcool, sostanze stupefacenti, sesso) Psicoterapia di coppia per: - Incomprensioni di coppia - Difficoltà Procreative - Tradimento
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Scienze
GRAFOLOGIA a cura della Dott.ssa ANTONELLA FELIGETTI Psicoterapeuta Grafologa Via Col di Lana 126, Ciampino - cell. 339.1507377 antonella.feligetti@libero.it
QUANTO MI FACCIO NOTARE ! Quanto sono importanti le “dimensioni” nella scrittura? Moltissimo! Parola di esperto.
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arissime lettrici e lettori, spero che la mia rubrica sia diventata un’occasione mensile per fermarvi a pensare a voi stessi, almeno per qualche minuto. La nostra vita frenetica difficilmente ci consente pause di riflessione e di sosta, tantomeno per cercare di capire come siamo fatti. Fortunatamente la grafologia ci offre uno strumento di facile produzione attraverso il quale comprendere la nostra natura interiore : la nostra scrittura.
L’uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore (Max Pulver,1983). E’ vero che scriviamo sempre meno, ma come ho cercato di mostrarvi lo scorso numero, con la lettera di Carla, i momenti in cui scriviamo stanno diventando sempre più significativi e rappresentativi di quello che sentiamo dentro di noi. I vari strumenti digitali di cui ci serviamo, dal pc allo smartphone, facilitano le comunicazioni brevi ed estemporanee, ma se parliamo a noi stessi o a qualcuno che
Antonella Dott.ssa Feligetti Psicologa - Psicoterapeuta Disturbi del comportamento Disturbi d’ansia e alimentari Difficoltà relazionali Via Col di Lana 126 (Ciampino) Cell. 339.1507377 Mail: antonella.feligetti@libero.it
giugno 2014 ci sta molto caro, prendiamo carta e penna e scriviamo, magari anche solo un bigliettino, ma carico di emozioni. Oggi vi parlerò della “dimensione” , un genere grafologico che risente molto dell’emozione che vi è sottesa. Esso indica l’importanza che si attribuisce chi scrive e di conseguenza, come egli si mette in relazione con gli altri. Prendete un vostro scritto ed osservatelo. Le lettere sono grandi? Allora probabilmente appartenete alla categoria di persone che si notano ad una festa od in un qualsiasi altro contesto sociale. Che parlano di sé ed entrano in contatto con gli altri, in una parola fanno notare la loro presenza. A volte il vostro bisogno di essere riconosciute/i può essere così grande da farvi impegnare in relazioni superficiali, pur di trovare nell’altro una rispondenza emotiva. Le lettere sono molto grandi? Il vostro bisogno di affetto e di riconoscimento
supera a volte dei limiti ragionevoli. Siete espansivi e vi aspettate un affetto da parte degli altri che non sempre trovate. Tutto questo invece di invitarvi ad una maggior prudenza e distacco nelle relazioni vi spinge ad impegnarvi sempre di più e a donarvi senza riserva. Le lettere della vostra grafia sono piccole? Riflessione e prudenza vi caratterizzano. Pensate prima di agire ed una buona capacità di giudizio vi permette in genere di non prendere decisioni affrettate, sia nelle attività che svolgete che nei vostri affetti. La vostra grafia è talmente grande o talmente piccola da risultare illeggibile? Chiedetevi quanto avete voglia di farvi comprendere e se non preferite che rimanga un alone di mistero intorno a voi per risultare più interessanti. Bene, anche per questo numero lo spazio a nostra disposizione è terminato. Spero come sempre di esservi stata utile.
Psicologa e Analista Grafologo Individuazione dei punti di forza e dei punti deboli
Relazioni Sociali Relazioni Familiari Relazioni Professionali
Individuazione delle attitudini personali
Scelta della scuola Superiore Scelta della facoltà Universitari Scelta dell’ambito lavorativo
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Scienze
GRAFOLOGIA IL PERCORSO DIDATTICO RISPETTO ALLA SCRITTURA Nella vita dei bambini la conquista della scrittura ha lo stesso valore della sua scoperta per la storia dell’umanità. Come possiamo aiutarli a superare le difficoltà.
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La scelta di una didattica alternativa è data dalla consapevolezza che la didattica in uso attualmente nelle scuole Italiane (didattica globale) crea molta confusione e disagio nei bambini. Se pensiamo che attualmente nelle scuole c’è una crescita esponenziale del problema disgrafia, circa il 20% dei bambini è disgrafico, questo dovrebbe farci riflettere. La disgrafia è un problema serio, in quanto crea nei bambini un senso di inadeguatezza, si convincono di non essere capaci a “fare” la loro autostima si abbassa ed a quel punto, inizia a venir compromessa anche la sfera emozionale e la capacità di socializzare, a livello psicologico questo va ad interferire con un sano sviluppo cognitivo e di personalità, il bambino che si convince di non riuscire a scrivere come gli altri, ad essere ordinato e stare al passo con i compagni, inizierà a sentirsi un “diverso”……. Con tutto quello che ne consegue. Insomma non è un problema da sottovalutare !!! Tutto questo possiamo cercare di prevenirlo o almeno ridur-
icurazioni tutti i rami
a cura della Dott.ssa ANNA ZACCARIA Grafologa Educatrice e Rieducatrice
esperta di: gesto grafico, disgrafia, discalculia, disortografia. cell. 335.386734 www.lagrafologa.it
re notevolmente l’incidenza. Prestando attenzione a delle semplici regole che ormai nessuno adotta più: 1. Attenzione alla postura e prensione dello strumento scrittorio 2. Insegnare solo il corsivo. Le altre modalità di scrittura se proprio si vuole arriveranno in un secondo tempo e comunque dalla 3° elementare in poi. Spiego il motivo del perché dalla 3° elementare in poi: in prima elementare i bambini “imparano” a scrivere, in seconda elementare c’è il consolidamento, in terza elementare la grafia è stata interiorizzata e ha inizio una sorta di personalizzazione. A quel punto saremo più tranquilli che non andremo a confondere le idee dei bambini. Inoltre la necessità dello stampato sia maiuscolo che minuscolo è nulla. 3. Le lettere verranno insegnate facendo vedere la direzione, da dove si parte e dove si gira (senso antiorario) 4. I voti saranno aboliti ( ci saranno dei giudizi, dati ai genitori) 5. La classe INTERA dovrà andare di pari passo, nessun bambino verrà lasciato indietro.
GABRIELLA SISTI
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Scienze
ASTRONOMIA
a cura di GUERRINO BACALONI
GLI AMMASSI GLOBULARI
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ostanzialmente privo di polveri e gas, lo sferoide delle galassie è popolato da stelle molto evolute, nate agli albori della storia delle galassie, e talvolta raccolte in affollati ammassi di stelle che per il loro aspetto rotondeggiante vengono detti globulari. Gli ammassi globulari sono stati sempre considerati tra i più antichi sistemi stellari. Da quando però, sono diventati disponibili nuove osservazioni e dettagliate osservazioni il punto di vista su questi straordinari oggetti è andato sempre più modificandosi. Ultimamente si sono accumulate evidenze dell’esistenza di popolazioni di ammassi globulari appartenenti forse a tre classi di età differente. Il caso più eclatante è NGC 7252, galassia protoellittica generata dalla fusione di due galassie a disco. In questa galassia si osservano tre popolazioni di ammassi: quella dell’alone, formata da giovani ammassi di colore blu; quella della zona centrale, formata da oggetti giovani; l’altra formata da oggetti rossastri. Otto giovani ammassi di alone sono stati dettagliatamente studiati al telescopio del Cerro Tololo. Le analisi spettroscopiche hanno consentito di stabilire che sette di essi sono quasi certamente globulari con un’età compresa tra 400 e 600 milioni di anni, mentre uno sarebbe un globulare nella fase di nascita, con un’età di circa 10 milioni di anni. Quest’ultimo si trova all’interno di una regione HII, il che fornisce un’ulteriore conferma alle ipotesi che i giovani ammassi globulari si formino nelle nubi molecolari quando queste vengono indotte a collassare in concomitanza coi processi di fusione tra galassie.
Ammasso globulare M13 in Ercole
Esempio di ammasso aperto
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Tendenze
MODA
a cura di STEFANIA PELLICCIONI Stylist stefania-pelliccioni@virgilio.it
TENDENZE ESTATE 2014
Anche l’occhio vuole la sua parte, e questa stagione è ricca di top molto corti abbinati a longuette, che lasciano scoperto il punto vita, ma allo stesso tempo, coprono le gambe. Lasciate da parte le minigonne e via libera a shorts o gonne a vita alta!
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MUST HAVE
BLACK & WHITE: Gli opposti si indossano! Anche in questa stagione, abbiamo il ritorno del bianco abbinato al nero, che può essere usato, per creare stili minimal o strong, semplicemente aggiungendo accessori rock, fino ad arrivare a look con figure geometriche che utilizzano i due colori per creare un effetto decisamente di impatto visivo. Per farsi notare, non servono i colori fluo!
COLORI E ROMANTICISMO: Quale donna, non ha un lato romantico dentro? Le nuove tendenze, ci danno la possibilità di metterlo in mostra. Come? Semplicemente grazie all’utilizzo di colori caldi, come i pastello, che donano quella dolcezza che i look invernali avevano dimenticato. Come abbinarli? È semplice, ricordatevi di mischiarli fra loro.
PANTALONI A PALAZZO: Dove sono andati a finire i pantaloni skinny? Ci sono, ma chi ha detto che uno stile debba escludere un altro? Entrano nei nostri cuori i pantaloni palazzo, che ci donano un’ottima alternativa. Come abbinarli? È semplicissimo: magliette strette, canotte corte ed eventualmente un blazer morbido che riprenda lo stile e il tessuto.
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Tendenze
MODA
ROCK IN FASHION
a cura di ALESSANDRO TRUFFARELLI Fashion Blogger mynoise@hotmail.com www.totalook24.wordpress.com
...la tendenza rock è piu viva che mai e influenza il mondo della moda con provocazioni, eccessi e virtuosismi da “ever green”. Woodstock, gli anni Settanta, il Punk, sembrano aver regalato un patrimonio culturale che si ribella al corso del tempo.
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Amplificatori, microfoni e look da rockstar hanno condraddistinto l’ultima edizione della Milano Fashion Week ma soprattutto del Pitti Uomo (per l’occasione Rock Me Pitti) con allestimenti strong e performance live. Costume National e David Bowie, John Varvatos e i Kiss, l’omaggio di Richmond a Lou Reed, i richiami al Punk firmati Diesel Black Gold; la musica che vive dentro la moda e la moda che vive dentro la musica. Trasgressioni ed eccessi che ci riportano nei leggendari 70’s, quando le eccentriche mode lanciate dalle star divennero prima “state of mind” e poi rivoluzionario manifesto politico.
Rock n’Couture anche nell’utlima collezione di Saint Laurent che con l’arrivo di Hedi Slimane ha perso quell’ Yves (chissà cosa direbbe?) di battesimo legato ad un passato tutto da stravolgere. Le influenze punk e rockabilly sono evidenti, una brusca quanto inaspettata virata di stile che ha però rilanciato i fatturati dell’azienda. La “rock politic’” di Slimane, il suo modo innovativo di usare grafismi, sia nei capi sia nella comunicazione; jeans skinny, chiodo di pelle e borchie si mescolano a croci, teschi e tatuaggi old school. L’eclettico designer ha poi legato l’immagine della griffe ad artisti e personalità davvero poco rassicuranti...i Daft Punk, Courtney Love e Marylin Manson sono tra gli ultimi volti delle campagne pubblicitarie Saint Laurent.
imi Hendrix, Mick Jagger, David Bowie, Lou Reed, Robert Plant, Sid Vicious incarnarono la provocazione, indossarono il rifiuto alla guerra, la libertà dell’amore e dell’umanità. Oggi che quell’età dell’oro, in cui erano le rockstar a creare la moda è lontana, oggi che ideologie e manifesti politici sono appannaggio di pochi sfigati rockettari indipendenti, le case di moda così come i mass media si divertono a gonfiare le tasche di popstar surrogate e artificiali...Oggi è importante apparire, oggi è il business ciò che più conta, e l’immagine ribelle, inquieta e torbida, resta (forse) soltanto la migliore strategia di marketing su cui puntare.
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CURIOSITA’ E STRANEZZE
NEL MATRIMONIO
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tradizioni e usanze per celebrare il sentimento più bello
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orrei iniziare citando un pezzo di uno dei miei film preferiti: Love Actually. “È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità, ma io non sono d’accordo. Per me l’amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di note, ma comunque c’è: padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state
colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so nessuna delle persone che stava per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta, erano tutti messaggi d’amore. Io ho la strana sensazione che se lo cerchi scoprirai che l’amore davvero è dappertutto.” E’ proprio così… L’amore conosce un linguaggio universale e in tutti i paesi del mondo assume lo stesso significato, quello
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giugno 2014 che cambia, è la tradizione e i modi diversi di celebrare le unioni secondo gli usi e i costumi della cultura locale. Vi svelerò tante piccole e interessanti curiosità di una cerimonia nei vari paesi del mondo! Per esempio in Finlandia, è possibile sposarsi in una chiesa di ghiaccio, costruita ogni anno in Dicembre e destinata a sciogliersi in Aprile. Al matrimonio è possibile giungere in chiesa con slitte, cavalli e renne! In Cina, durante il giorno del matrimonio la sposa non può né mangiare né parlare. Ma soprattutto il suo vestito non sarà bianco che per loro è un colore associato al lutto. Nella Corea del Sud, i matrimoni si celebrano nei parchi, con il marito che arriva a cavallo e la sposa su una poltrona, coperta di veli per essere al riparo da sguardi indiscreti. In Giappone si celebra il matrimonio secondo il rito shintoista. Il rito è svolto da un sacerdote che indossa una veste bianca, un cappello chiamato eboshi e uno scettro, lo shaku. La sposa può indossare il tradizionale abito bianco, oppure un colorato kimono ricamato, portando sul capo un panno bianco, che rappresenta la sua intenzione a non essere gelosa. Lo sposo, invece, indossa un kimono da cerimonia. Durante il matrimonio gli sposi sono invitati a bere tre piccoli sorsi di sakè da tre tazze di differenti dimensioni, poste sull’altare insieme a frutta e riso. In India, la cerimonia inizia un giorno prima quando i piedi e le mani della sposa vengono dipinti con l’hennè. Il giorno del matrimonio viene preparato un grande gazebo con fiori gialli e sotto viene acceso un fuoco a testimoniare i voti degli sposi, dove dopo il rituale si prendono per mano e camminano tre volte intorno al fuoco sacro. Al termine, si toccano all’altezza del cuore pregando per l’unione delle loro menti, infine lo sposo pone una polvera rossa sui capelli della sposa come simbolo della sua nuova condizione di donna sposata. In Grecia le spose usano mettere una zolletta di zucchero nel guanto. Si dice che in questo modo il matrimonio sarà più dolce! Oppure trovate un ragno nel vostro vestito? Invece di urlare, gli inglesi credono che porti fortuna…. Quindi lasciatelo zompettare allegra-
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mente!!! Invece in Marocco, per purificarsi prima della cerimonia le spose sono solite farsi un bagno nel latte! In Danimarca, per confondere gli spiriti maligni, gli sposi si cambiano gli abiti! In Italia sappiamo che tra le invitate single chi prende il bouquet della sposa sarà prossima a sposarsi, c’è anche però la leggenda che vuole che le donne single che dormono con una fetta di torta nuziale sotto il cuscino incontreranno l’uomo dei loro sogni! Quante cose curiose e particolari ci riserva il mondo, così lontane e strane dalle nostre tradizioni, ma così legate tra loro dallo stesso motivo: l’amore! Allora è’ davvero dappertutto!
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Viaggi
SPECIALE sPAGNA DA MADRID AL CIELO
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lmeno così recita il proverbio che divenne di uso comune durante il Settecento, dopo le riforme di Carlo III, e grazie al quale i fieri “madrileñi” innalzano senza complessi la loro città al rango di antecamera del Paradiso. Cosmopolita e deliziosamente provinciale, punta di diamante dell’avanguardia e rispettosa della tradizione, la capitale spagnola è una delle città più vitali al mondo, un luogo ammaliante la cui energia allo stato puro trasmette un messaggio semplice: qui sì che la gente sa godersi la vita. Le sue attrattive sono tante: eccezionali gallerie d’arte, magnifici pa-
a cura di YOLANDA FUERTES GARCIA Storica e Scrittrice y.fuertesgarcia@gmail.com
lazzi, vita notturna e culturale sfrenata e ottimi ristoranti e tapas bar. All in one: Madrid le riunisce tutte in una scelta sconfinata. Intorno ai suoi tre “paseos” (passeggiate), quello del Prado, di Recoletos e della Castellana - vera e propria arteria centrale della cittàsi intrecciano le vie e i viali della Madrid vecchia, che è possibile percorrere e scoprire a piedi. Le giornate cominciano per consuetudine nella Plaza Mayor per una colazione a base di “churros”, deliziose pastelle fritte da mangiare con la cioccolata calda. È facile innamorarsi di Madrid in questa zona, cuore imperiale e monumentale della capitale e sontuoso teatro dove
giugno 2014 si sono svolti quasi tutti i più importanti avvenimenti che hanno segnato la sua storia. La vecchia Madrid custodisce l’architettura medievale più maestosa ed è piena di favolosi ristoranti e negozi. Qui l’inesauribile energia della città fluisce sull’acciottolato, ai piedi di palazzi color ocra, balconi in ferro battuto, affreschi e guglie maestose. Subito oltre il lato ovest della piazza
Parco del Buen Retiro
fate una puntata nello storico Mercato di San Miguel, meravigliosamente ben restaurato e trasformato in mercato de “delicatessen”, un luogo singolare che è diventato il posto preferito dei buongustai, che vengono qui a rifornirsi di prosciutto e formaggi o a prendere un bicchiere di vino e il famoso panino di calamari fritti. Dopo la Plaza Mayor non può mancare il Palazzo Reale -in stile tardo barocco italiano, residenza ufficiale dei re di Spagna fino al 1931 e ancora usato per le cerimonie di stato- e i Giardini di Sabatini, parco monumentale ubicato davanti alla facciata settentrionale del palazzo. E se parliamo di parchi non possiamo dimenticare quello del Buen Retiro, uno dei gioielli di Madrid. Polmone verde della città, dall’aria romantica e incantevole, è ricco di monumenti in marmo e ospita un laghetto
dove è possibile noleggiare barche a remi. Il Retiro è in posizione strategica per visitare il Museo Reina Sofia, il Museo del Prado -una delle pinacoteche più importanti del mondo- e la famosa Puerta del Sol, in cui è situata la placca del chilometro zero, utilizzata per il calcolo delle distanze nello Stato spagnolo ed in cui “madrileñi” e turisti di tutto il mondo si riuniscono ogni fine anno per aspettare il primo gennaio mangiando un chicco di uva per ognuno dei dodici rintocchi della mezzanotte. E la sera? La rinomata “movida madrileña” inizia tardi (è difficile che i “madrileñi” vadano a cena prima delle 9:30) e i luoghi di maggior affluenza sono il quartiere di Huertas y Santa Ana -cuore pulsante di Madrid con una vita notturna sfrenata, nei vicoli tra i più incantevoli della città-, La Latina e Lavapiés -bellissimi quartieri dall’impianto medievale punteggiati di eleganti chiese, che offrono la più eccellente scelta di tapas bar della capitale-, Malasaña e Chueca. Senza dimenticare la Gran Via, una delle principali strade di Madrid e conosciuta come “la Broadway madrileña”, grazie alle sue sale cinematografiche e ai teatri di musical. Madrid non ha icone cittadine come quelle di Londra o Parigi ed è per questo che ti sorprende lasciandoti via via scoprire innumerevoli luoghi da segnarsi nella memoria. Una città moderna e decadente fino allo splendore. Una città che si impara a conoscere subito ma non si finisce mai di conoscere. Da Madrid al cielo… “y en el cielo un agujerito para verla”, recita la seconda parte del proverbio -ovvero, “e un finestrino in cielo per vederla”-. Ne avremo bisogno.una colazione a base di “churros”, deliziose pastelle fritte da mangiare con la cioccolata calda. È facile innamorarsi di Madrid in questa zona, cuore imperiale e monumentale della capitale e sontuoso teatro dove si sono svolti quasi tutti i più importanti avvenimenti che hanno segnato la sua storia. La vecchia Madrid custodisce l’architettura medievale più maestosa ed è piena di favolosi ristoranti e negozi. Qui l’inesauribile energia della città fluisce
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Viaggi
oN THE rOAD IL SOGNO AMERICANO
CONTINUA !
a cura di SILVIO ORLACCHIO mondosunrise@gmail.com
un on the road che ci fa scoprire tutta la costa dell’est
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sogno americano continua, un “on the road” che ci fa scoprire tutta la costa dell’est. Lasciato il fragore di New York, in poche ore eccoci approdare nel New England, un angolo di paradiso. Qui la musica cambia radicalmente. Stradine di campagna, vecchie baleniere, ville esagerate ed aragoste preparate in mille modi diversi, i tratti distintivi del territorio. Su tutto spiccano fari particolarmente affascinanti che ci catapultano in un altro periodo storico. Una curiosità: su queste spiagge sono state girate le scene del film “lo squalo”. Qui trascorriamo un paio di giorni, in totale relax, visitando piccoli paesini molto caratteristici e vecchi negozi di rigattieri. Poi, verso nord fino a Boston, con il suo carico di storia ed un sapore molto europeo. Una forte italianità caratterizza la città , e, casualmente, ci ritroviamo immersi in Little Italy, proprio in concomitanza di una importante ricorrenza religiosa. Italian Pride (orgoglio italiano) la scritta più letta sulle T Shirt indossate un po’ da tutti. Tappa d’obbligo l’università di Harvard ed il MIT, con i loro Wellcome back students, ed una miriade di ragazzi che animano tutta la zona universitaria. La prossima destinazione è Montreal in quella parte di Canada francofona, che tanto ci incuriosisce....ce la prendiamo comoda, un paio di giorni, pernottando in caratteristici motel e senza mai guardare l’orologio fino alla frontiera. E poi, all’improvviso ci sentiamo salutare dall’ufficiale doganale con
Veduta di Montreal
un “ bonjour”. Lasciamo gli Stati Uniti e rientriamo in Canada, questa volta dal Quebec, dopo una ventina di giorni, e migliaia di miglia alle spalle. Qualche ora dopo, arriviamo a Montreal accolti da una pioggia davvero fastidiosa. Sarò onesto, mi aspettavo di più. La città sembra rimasta congelata agli anni 80, attività commerciali che chiudono prestissimo e quasi si fa difficoltà a cenare dopo una certa ora. Probabilmente non sono riuscito a cogliere il soul di questo posto, risultando la mia, una voce fuori dal coro. La spettacolarità paesaggistica del Quebec invece, lascia davvero senza fiato. Lo percorriamo tutto fino a rientrare a Toronto dove prendiamo il volo di rientro per l’Italia. In volo, tanto per ingannare il tempo, cominciare a programmare il nostro prossimo viaggio.
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Arte e Cultura
STOrIA e CiViLtA'
MASTRO TITTA
a cura di YOLANDA FUERTES GARCIA Storica e Scrittrice y.fuertesgarcia@gmail.com
il boia del Papa Re
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astro Titta -al secolo Giovanni Battista Bugatti, nato a Senigallia il 6 marzo 1779-, “er boja de Roma”, fu il più celebre esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio. Il 22 marzo 1796, a soli 17 anni, eseguì a Foligno la sua prima condanna a morte in nome del Papa Re: impiccò e squartò Nicola Gentilucci, reo di aver ucciso un sacerdote, il suo cocchiere e due frati. Nei successivi 68 anni di onorato servizio suppliziò o uccise 516 condannati. Nel 1864, dopo la sua ultima esecuzione avvenuta il 17 agosto, Bugatti si ritirò con scudi 30 di pensione mensile “per lunghissimi servizi” e morì il 18 luglio 1869 nel suo letto a 90 anni suonati, senza un’ombra di ripensamento sul particolare lavoro svolto. E senza nemmeno immaginare la popolarità di cui avrebbe goduto negli anni a venire.
L’attività di mastro Titta spaventa l’uomo di oggi, ma quelli di Bugatti erano secoli di fuoco (le leggi pontificie erano tanto rigide con il popolo e con i liberali quanto erano permissive con la nobiltà): la tortura nelle inchieste giudiziarie era prevista dai codici penali ed era preceduta da una visita medica per accertare che l’indagato fosse in grado di sopportarlo. Di conseguenza le punizioni erano spietate ed a eseguirle venivano chiamati degli specializzati che si muovevano all’interno dei confini dello Stato. Le esecuzioni avvenivano in piazza con tanto di annuncio di luogo e ora, per essere di monito al popolo. Ma anche diversivo: era comune per i residenti della piazza scelta per l’esecuzione affittare finestre e terrazze agli spettatori più abbienti ed esigenti. Un personaggio del genere non poteva non alimentare storie, aneddoti e modi di dire come “Boia nun passa ponte”. Bugatti abitava in via del Campanile 2, sulla sponda destra del Tevere, a ridosso dei palazzi vaticani. Nei periodi di inattività svolgeva il mestiere di venditore di ombrelli e gli era vietato recarsi nel centro della città. Per questo non attraversava mai ponte Sant’Angelo. Da qui “non passare ponte” ovvero “ognuno stia al suo posto”. Ma quando “Mastro Titta passa ponte”, qualcuno stava per essere giustiziato. Quindi Bugatti si confessava, indossava il mantello scarlatto e solennemente “passava ponte” per andare a prestare i suoi servigi a Campo de’ Fiori, piazza del Popolo o piazza del Velabro, dove venivano innalzati i patiboli.
Foto di sfondo: il mantello scarlatto usato da Mastro Titta durante le esecuzioni
giugno 2014 Mastro Titta faceva il suo dovere con distacco. Talvolta era uso offrire ai condannati un’ultima presa di tabacco. Teneva anche un registro della sua attività: un taccuino sul quale annotava date, nomi e colpe per cui tali servizi venivano richiesti. Entratone in possesso un editore, nel 1891 questo documento diede spunto ad un anonimo autore per pubblicare a dispense, a firma dello stesso Bugatti, un’antologia delle storie più avvincenti dei criminali giustiziati sotto il titolo “Memorie di un carnefice scritte da lui stesso”. I sistemi erano molti: mannaia, cappio, mazza, fino all’arrivo della rivoluzionaria ghigliottina francese che fece di Bugatti “l’uomo più moderno di Roma”, secondo il carbonaro Montari, giustiziato nel 1825, la cui vicenda viene narrata nel film di Luigi Magni “Nell’anno del Signore”. Perché mastro Titta entrò di prepotenza anche nella letteratura. Oltre che di Montanari lo troviamo protagonista dell’esecuzione del brigante don Bastiano ne “Il Marchese del Grillo” di Monicelli e in “Rugantino”, interpretato a teatro da Aldo Fabrizi, e viene citato da lord Byron e Charles Dickens. Anche Giuseppe Gioacchino Belli ha dedicato vari sonetti a mastro Titta. Nel sonetto 68, “L’impiccagione”, un padre si adegua ad un’antica tradizione romanesca, mostrando al figlio a fini educativi la cerimonia, ma colpendolo nel contempo con un sonoro ceffone, perché possa ricordarsi che nessuno può ritenersi migliore di un qualsiasi delinquente:
“Er giorno che impiccorno Gammardella Io m’ero propio allora accresimato (…). Mi’ padre pijjò ppoi la carretella Ma pprima vorze gode l’impiccato E mme tieneva in arto inarberato Discenno “Va’ la forca cuant’è bbella” (…). Tutt’a un tempo ar paziente mastro Titta J’appoggiò un carcio in culo e ttata a mmene Un schiaffone a la guancia de mandritta. Pijja, me disse, e aricordete bbene Che sta fine medema sce sta sccritta Pe mmill’antri che ssò mmejjo de tene.”
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RIPARAZIONE CALZATURE PELLETTERIA Piazza Trento e Trieste, 7 ACCESSORI 00043 - Ciampino PANTOFOLERIA Cell. 334.99.28.124
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Arte e Cultura
STOrIA e CiViLtA'
IL PRIMATO DI PIETRO
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an Pietro è il principe degli apostoli è vicario di cristo. Il suo primato è chiaramente espresso nel Nuovo Testamento. San Matteo narra che dopo San Pietro confessò la divinità di Gesù Cristo, questi gli disse : “Beato te Simone figlio di Giona, perché non la carne né il sangue ti ha rilevato questo , ma il Padre mio che è nei cieli. Ed io dico a te, che tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le Porte dell’inferno mai prevarranno entro di essa”. San Pietro volle recarsi a Roma, la capitale dell’impero per evangelizzare le genti e qui trovò la morte per opera dell’imperatore Nerone nell’anno ’64. Roma quindi, per volontà di San Pietro fu la sede eletta dalla chiesa edificata da Cristo e da successori di San Pietro vicari di Cristo, furono i pontefici romani, che sono vescovi di Roma. A conferma del Primato di San Pietro è l’affresco conservato nelle catacombe di Ciampino al decimo miglio della Via Latina rappresentante Gesù Cristo che dona a San Pietro il rotolo della legge. Il primo successore di San Pietro, secondo Vescovo di Roma e Papa della chiesa cattolica fu Lino (64-76) . Combattè l’eresia della scuola di Simon Mago e degli Ebioniti che praticarono l’osservanza della legge mosaica. Papa Lino fu decapitato il 23 settembre del ’76 mediante decapitazione per decreto del console Saturnino.
a cura del Dott. CARLO EUGENIO MORGANTI Storico
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Arte e Cultura
Arte capitoLina IL GRANDE
MICHELANGELO Genio senza tempo
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ichelangelo Buonarroti (Caprese, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564) è stato scultore, pittore, architetto e poeta italiano. Fu uno dei più importanti protagonisti del Rinascimento italiano, riconosciuto da sempre come uno dei più grandi artisti mai esistiti. Fu un artista dalle mille sfaccettature: tanto geniale, quanto irrequieto. Autore di una serie di opere che lo hanno consacrato come uno dei massimi maestri della storia dell’arte italiana e non solo; alcuni dei suoi capolavori sono conosciuti in tutto il mondo e considerati fra i più importanti lavori dell’arte occidentale: il David, la Pietà o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina sono considerati manifestazioni assolute del suo genio creativo. Le sue opere hanno segnato le generazioni successive dando vita ad una scuola che fece arte “alla sua maniera” e che, proprio per questo, si identifica con il nome di Manierismo. Per il 450° anniversario della morte del grande Michelangelo Buonarroti, i Musei Capitolini organizzano una mostra basata sulla sua vita e sulle sue opere. Nelle sale dei Musei Capitolini non vi saranno solo disegni, dipinti, sculture del più famoso Michelangelo, noto a tutti, ma vi sarà spazio anche per le sue lettere e la sua poesia. Nei suoi circa 302 componimenti ci viene svelato un Michelangelo fragile e passionale. Abbiamo le sue corrispondenze: soprattutto quelle con il Vasari, nelle quali i due discutono riguardo alcuni punti della sua biografia non autorizzata.
a cura di ELEONORA BACALONI
ARTE E CULTURA giugno 2014
EVENTI 1564-2014.
Michelangelo. Incontrare un artista universale
Mostra in corso dal 27 maggio al 14 settembre 2014 MUSEI CAPITOLINI - Roma
Orario d’apertura: da martedì a domenica dalle 9.00 alle 20.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusura: il Lunedì, 1 maggio, 25 dicembre. In occasione delle Feste Pasquali il museo è aperto con il consueto orario e la tariffazione vigente. Tariffa Biglietti: intero Euro 13,00; ridotto Euro 11,00. Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): intero: Euro 12,00; ridotto Euro 10,00. Per le mostre si rimanda al sito ufficiale del museo o al numero telefonico riportato di seguito in quanto il prezzo delle mostre varia ogni volta. Informazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
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Arte e Cultura
LiBri
FIABA
Vi presento il mio primo romanzo
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i presento: sono un nuovo autore e in quanto nuovo ho deciso di dare alla mia prima opera un carattere specifico: la Novità. Novità nella tematica: è una Fiaba impregnata di realtà dove la magia esiste ma è ben avulsa dal reale (nel Fantasy invece è cosa normale). Nonostante il Mondo dove si svolge la storia sia completamente inventato, il nostro di Mondo, la società di massa e i suoi moti psicologici, le nostre paure e i nostri vizi, sono presenti nella storia. Novità nella scrittura: mi sono impegnato perché il testo possa essere scorrevole senza rinunciare alla poesia; un mio primo lettore, di cui più avanti porto un estratto da una sua recensione, ha messo addirittura alcune parti del mio romanzo in versi. Novità nella comunicazione: i dialoghi non sono letterari ma veri; quando i personaggi parlano tra di loro è come se due persone comuni
a cura di MARCO LIBERI Scrittore cell: 320.7447257 liberi.m@libero.it
stessero intrattenendo una conversazione In parole povere ho scritto un romanzo, ma l’ho immaginato come un film. Inutile soffermarmi sulla trama o su giudizi miei. La trama è semplice: una fiaba qualsiasi, ambientata in un mondo qualsiasi, con sulla scena i più tipici personaggi fiabeschi; la concatenazione di eventi, come le scene di un film, ha fatto si che la storia possa essere interessante ed avvincente; ma non posso rivelarne qui gli intrighi. E’ ciò che c’è dietro la storia che conta: un’interpretazione che non è la mia, ma dovrà essere quella di chi legge il romanzo. Io non do una morale come nelle favole: spero che la morale, o quel che sia, ognuno se la crei da solo. Per quanto riguarda i giudizi, i miei sarebbero inutili. Riporto invece qui un piccolo estratto del summenzionato mio primo lettore, tale Alvaro Aquili. Alvaro ha un negozio di musica a Centocelle e si diletta nello scrivere
giugno 2014 in prosa e in versi. Ha pubblicato anche alcuni romanzi e raccolte di poesie. L’ho conosciuto un mese fa, ho comprato delle corde per chitarra, e lui si è interessato al mio romanzo. Mi ha confessato che, all’inizio della lettura, non lo aveva gradito affatto, ma poi è riuscito ed ingranare la marcia e a partire a pieni giri. Queste sono alcune, una minuscola parte di quante ne ha scritte, tra le sue parole: “Più sorprendente è stato lo scoprire il forte senso di curiosità ed interesse nel saperne di più e sempre di più sui meandri cerebrali dell’autore che faceva muovere i suoi protagonisti con un ritmo serrato, con passi e passaggi sempre nuovi, tanto da non riuscire mai a prevedere un ipotetico esito dell’avvenimento in corso. Marco Liberi è pura “nitroglicerina”. Come sua “Opera Prima”, in Fiaba ha saputo traslare il suo carattere, facendolo vivere nel maggior protagonista, il Principe Giglio. Un giovane che, se pur vissuto negli agi e nel benessere, ha saputo non farsi fuorviare e ha forgiato una forza di volontà degna di un gigante. Leggendo il suo libro ho compreso il suo carattere e quella spiccata capacità di far dialogare, con un ritmo serrato, i protagonisti e ho avuto modo di gustarla ed apprezzarla. Tra le righe del libro Fiaba ho letto tutta la polemica che l’essere umano si merita per i due grandi peccati dei quali da sempre è “impastato”: l’invidia e l’ipocrisia. Questi due mali sono la nebbia infida che strappa l’uomo dalla retta strada che è l’amore e del quale Marco Liberi è un cultore. Egli forse nemmeno lo sa perchè… è innata in lui! Quindi non ne vede le tracce da quello che ha imparato o sperimentato, ma ce l’ha dentro. E questa è “Poesia”. Il suo libro è tutta una poesia.”Potreste anche non credere che queste parole le ha scritte un perfetto sconosciuto; ma vi invito a farlo… vi invito a provare a credere in questa Fiaba, una storia ambientata in un’estate come quella che sta per iniziare.
BIOGRAFIA Marco Liberi è nato a Roma, nel quartiere Trastevere, il 29 dicembre 1985. Ho vissuto i primi anni ad Ostia, ma è cresciuto tra Cinecittà, dove vive, e Trastevere, all’ospedale dove lavorano i genitori. Ha una laurea specialistica in archeologia. Attualmente insegna lettere in scuole paritarie di Roma ed ha fondato due squadre di nuoto agonistico nella piscina dove lavora dal 2007. Questa è la sua prima pubblicazione.
EDITORE:
Albatross 2014
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Arte e Cultura
PoEsiA a cura di MARZIA MANCINI marzia51@hotmail.it
LA PENNA DELL’ANIMA Ritengo che la scrittura o ancor meglio la poesia, sia un’arte speciale che mette a nudo i nostri pensieri, credo che “poesia” significhi dare una penna alla nostra anima. Personalmente, con la mia penna mi diverto ad esprimere pensieri che la mia voce fa più difficoltà a tirar fuori, a concretizzare, così scelgo un posticino tranquillo ed ha inizio questa magia. Si scrive per passione, per trasmettere dei messaggi di vita o semplicemente per “sfogarsi” rendendosi conto che si entra in contatto con la parte più profonda di noi stessi, ad esempio chi ha l’abitudine ormai ritenuta “antica” di scrivere un diario, probabilmente, come è capitato a me, rileggendolo si stupirà di notare aspetti della sua personalità di cui non si era nemmeno accorto. Scrivo dalla più tenera età e soprattutto ora che siamo nell’era della tecnologia, sono sempre alla ricerca di emozioni autentiche e profonde che delle volte sembra siano state dimenticate. Con la mia poesia “Cecità” vorrei cercare di condividere con voi lettori una parte di me proprio attraverso queste emozioni. “Cecità” è nata in un periodo di rinascita, dopo uno di quei momenti bui in cui ci si chiede se mai se ne uscirà fuori, direi proprio quel periodo di “cecità” che finisce nel momento in cui apriamo i nostri occhi interiori e cominciamo davvero a “vedere” e soprattutto a vivere, apprezzando questo dono magnifico in tutto e per tutto. Soprattutto, questa poesia serve a ricordarvi e a ricordarmi che non bisogna arrendersi e che i nostri “occhi” anche quando non ci crediamo più, tornano sempre ad aprirsi e ad avere fiducia nella vita, impariamo a volerlo.
CECITA’ CECITA’ Se qualcun mi chiedesse Che vedi? Chiuderei gli occhi E risponderei… Un sole ancor pigro Che scalda dolcemente Indumenti e pensieri Una leggera brezza Fa suonar foglie d’albero Che danzano a festa. Un suon d’amore, Due giovani rondini Sventolando i lor aquiloni Metton su casa. Il cangiante aroma Rammenta la primavera… Tra vanitosi profumati Riconosco il rosso rosa Dono di tanti amanti. Il giallo casalingo del limone Ed il fascino spontaneo Di un geranio. Ognun di loro partecipa Al concorso di bellezza, Premiata la sincera stravaganza! Api paffute banchettano Per le nozze primaverili Ronzando in ogni dove.
giugno 2014
E poi ancor musica Risa di fanciulleschi giochi Graffiar di gatti che Si apprestano alla manicure Odor di fresco, odor di boschi, Odor di te vita mia. Ma or è a te, mio compagno, Che porgo la domanda. Tu, dagli occhi spalancati E la pupilla che par carpire Il più criptico dei misteri… Che vedi? Dimmi Che vedi? Nel tuo silenzio io taccio. Perdona, non m’ero accorta Della tua palese cecità. Povero, triste uomo che Non può vedere La vita che urla.
Marzia Mancini
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Arte e Cultura
MuSicA MARCO BARTOCCIONI:
LA SUA MUSICA
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alve , da questo mese avrò il piacere di iniziare questo viaggio nella rubrica musica di Cmag , partendo con questa breve descrizione ed introduzione di ciò che sono e ciò che faccio nel mondo musicale. Musicista professionista , nasco a Roma il 20 dicembre 1978. Sin all’età di 17 anni , partecipo a diversi tour Italiani , andando in giro qua e là per l’Italia. Dal 2005 inizio ad approfondire tutto il mondo musicale “Slide” , che racchiude Dobro, Weissenborn , Lap Steel e Pedal Steel , quest’ultimo strumento , studiato ed approfondito in Danimarca dal maestro Hanging Cock. Le mie radici vengono dal Blues , per me ciò vuol dire suonare ma soprattutto “sentire” la musica. Durante la mia carriera musicale ho collaborato con numerosi artisti internazionali quali Dave Bechtel , Mike Douchette , Scott Joice , Mario Quintero , Gerry Jablonski , Shanna Waterstown , Dave Innes , Bobbie “Mercy”Oliver , Krzysztof Rybarczyk , ed ho partecipato a diversi Tour Internazionali in U.S.A. , Russia , Francia , Svezia , Germania, Polonia , Inghilterra , Belgio , Bulgaria , Spagna. Sono Endorser di: Corde DOGAL , prodotto Italiano - Chitarre Acustiche Lap Steel BEDIAZ - Cavi SOULCABLE , prodotto Italiano Ma veniamo alle cose più importanti , le cose che
a cura di MARCO BARTOCCIONI musicista mbartoccioni@libero.it www.marcobartoccioni.com
giugno 2014 poi ci permettono di entrare in comunicazione con le persone , ciò che faccio con la passione della mia arte , i miei progetti e la mia musica : attualmente sono in fitto lavoro sullo sviluppo e sulla produzione di alcuni importantissimi progetti personali. Sto per realizzare il mio primo disco interamente strumentale emotional di uno strumento particolare chiamato lap steel. Il progetto è intitolato Lap Steel Project e nasce dalle idee di Marco Bartoccioni e Matteo Ferrera. Matteo è il produttore musicale del progetto, è un sound engineer molto conosciuto , con all’attivo varie collaborazioni sia nazionali che internazionali. Il disco vedrà 10 brani interamente strumentali , alcuni di questi sono già stati selezionati per pubblicità e servizi TV, e il primo singolo uscito nelle piattaforme digitali quali Itunes e Amazon ha riscosso già molto successo dalla critica Il secondo progetto personale. Verrà realizzato a maggio, in quanto volerò negli Stati Uniti e precisamente a Nashville dove andrò a registrare il mio disco solista , insieme al produttore Dave Bechtel , con musicisti internazionali quali Chad Cromwell (batterista che ha lavorato con Neil Jung & Mark Knopfler) , Viktor Krauss (Bassista che ha lavorato con Peter Rowan & Lyle Lovett) , Francesco Santalucia (Tastierista che ha lacorato con Tony Esposito, Parliamo anche di “Wild Shooter Band”. Ebbene sì, la Wild Shooter Band (WSB) con i suoi 7 Tour Europei, é da considerarsi una band internazionale a tutti gli effetti. Ho avuto il piacere di fondare il gruppo nel 2006 al momento composto dal cantante Alessandro Tarani, dal batterista Gianfranco Vitagliano, dal bassista Silvano Lentini e dal chitarrista Marco Bartoccioni. Le radici della Wild Shooter Band sono da ricercare nei generi musicali del blues e nel southern rock, nelle maggiori influenze vi sono i Lynyrd Skynurd, The Allman Brothers, Bon Jovi, Bruce Springsteen, Rolling Stones. Tra le canzoni scritte amo maggiormente ricordare “Smokey Chicago“, scritta proprio negli States, e “Why told me to go ?”, composta durante un Tour in Russia. Per quanto riguarda i progetti futuri, l’agenda è piena: a Maggio la WSB partirà per la Polonia come “head liner” allo Slawa blues festival . Sempre in Polonia, parteciperà al “Gdynia blues festival“ ed al “Kolo blues festival”, tutte manifestazioni musicali internazionali. C’è inoltre un disco in programma (il terzo) e la band sta cercando una produzione con il produttore Dave Bechtel per comporlo negli States a Nashville. Sul mio sito potrete trovare tutti i miei impegni aggiornati. www.marcobartoccioni.com
Wild Shooter Band
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Arte e Cultura
my MoVie HOME VIDEO: Novità in dvd e blu-ray
a cura di JOHNNY D’AVINO
ROBOCOP Fantascienza - USA 2014 Regia di Josè Padilha
In un futuro non troppo lontano gli Stati Uniti utilizzano nelle zone di guerra robot dalla forma umanoide assieme ai droni ma per legge non lo fanno sul proprio territorio. La Omnicorp, società che produce la suddetta tecnologia, nel tentativo di invadere anche il mercato interno con i suoi prodotti, pensa che mettere un uomo dentro le macchine potrebbe cambiare la percezione della gente e così trova un agente di polizia mutilato da un incidente sul lavoro e ne fa un robot con coscienza. La suddetta coscienza, unita ai ricordi dell’incidente sono però anche il problema principale, Robocop è efficiente ma anche una scheggia poco controllabile e dunque inutile alle finalità per le quali era stato costruito. Tutti lo vogliono morto ma lui vuole vivere.
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SAVING MR. BANKS Commedia - USA 2013 Regia di John Lee Hancock Pamela Lyndon Travers è una scrittrice di romanzi per l’infanzia che vive a Londra e fa impazzire il suo editore. Da vent’anni Mr. Russell prova a convincerla a cedere i diritti di “Mary Poppins” a Walt Disney. Ossessionato dalla promessa fatta alle sue figlie, Mr. Disney sogna di realizzarne un musical in technicolor con pinguini animati e spazzacamini volteggianti. Cocciuta e ostinata a rendere la vita un inferno a chiunque, Miss Travers si persuade a partire per la California.
SOTTO UNA BUONA STELLA Commedia - Italia 2014 Regia di Carlo Verdone Federico Picchioni è un uomo d’affari di successo che lavora per una holding finanziaria e vive in una casa lussuosa con la giovane fidanzata, Gemma. I due figli avuti dalla ex moglie, Lia e Niccolò, abitano invece con la madre. Quando la donna muore, Federico si trova costretto ad accogliere in casa i due ventenni, che lo detestano per aver abbandonato la famiglia, più una nipotina nata da una passata relazione di Lia. Ed ecco che entra in scena Luisa Tombolini, una “tagliatrice di teste” tormentata dai sensi di colpa per il cinismo del proprio mestiere, che abita proprio nell’appartamento accanto ai Picchioni.
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Battito Animale
Vita Da cANi
TUTTI I CANI DEL PRESIDENTE Dietro un grande uomo c’è sempre un grande cane
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on è un mistero che nell’ambito della politica americana in particolare per quanto riguarda il Presidente degli Stati Uniti, una volta eletto c’è il grande interrogativo su chi sarà il “fido” consigliere che lo accompagnerà alla Casa Bianca. Su questo versante può essere fatale un atteggiamento di poca attenzione verso il proprio cane, avuto, per esempio, durante la campagna elettorale. Il principale sfidante di Obama, Mitt Romney, per andare in vacanza con la sua famiglia mise il loro cane, Seamus, un setter irlandese, in un trasportino che poi legarono sul tettuccio della macchina. Lo spavento per il povero Seamus fu enorme e questo episodio è stato ripreso più volte in campagna elettorale per sottolineare la poca affidabilità di Romney. Il padre degli USA, George Washington (primo presidente degli USA, dal 1789 al 1797), allevava i propri cani ed è, secondo la leggenda, il padre del Foxhound Americano. Tutti amanti dei cani, i Kennedy avevano fatto realizzare una speciale area giochi vicino alla West Wing della Casa Bianca per i loro figli e gli animali domestici della famiglia. J.F.K. (19611963) è stato il primo presidente a chiedere che i suoi cani gli andassero incontro verso l’elicottero presidenziale, quando arrivava alla Casa Bianca. I figli di JFK avevano costituito un
a cura di NICOLETTA by DOGS
giugno 2014 gruppo molto ampio di animali da compagnia, tra cui dei pony (Macaroni, Tex e Leprechaun), cocorite (Bluebelle e Marybelle) e poi criceti, gatti, cani e un coniglio di nome Zsa Zsa. L’animale da compagnia più controverso di Kennedy, però, era probabilmente Pushinka, un bastardino dato a Caroline Kennedy dal premier sovietico Nikita Krusciov. George H. W. Bush e Barbara avevano uno Springer Spaniel di nome Millie che è stato forse il più popolare occupante della Casa Bianca del primo presidente Bush. Ha avuto dei cuccioli mentre viveva alla Casa Bianca che i Bush hanno tenuto. La figlia di Bill Clinton , Chelsea, ha portato il suo gatto, Socks, con sé alla Casa Bianca, che ha assunto la carica di First Cat. Nel 1997, fu raggiunto da Buddy (non che Socks fosse contento, sia chiaro). Buddy e Socks avevano un sacco di spazio per evitarsi alla Casa Bianca, ma quando i Clinton si trasferirono a New York per praticità Socks venne lasciato alla segretaria Betty Currie. Buddy è morto prematuramente su una strada fuori casa dei Clinton a Chappaqua, NY, investito da un’auto. George Bush ama i cani e la sua Springer Spaniel Fletcher Spotty. I Bush hanno avuto anche uno Scottish Terrier, Barney e Miss Beazley Weazley (Miss B è stato il regalo di compleanno del presidente a Laura Bush). Tra gli altri animali domestici Willie, che è vissuto fino alla veneranda età di diciannove anni. L’elenco di tutti i cani vissuti alla Casa Bianca potrebbe essere infinito in quanto ciascun presidente, per devozione ed affetto veri nei confronti dei cani o semplicemente per adeguarsi ad una tradizione che i loro elettori si aspettano, si è circondato a volte anche più che da un solo cane ma anche da altri animali, come gatti, uccelli, criceti, pony…E, naturalmente, tutti conosciamo Bo di Obama,. il cane che è attualmente il First Dog e che, dallo scorso anno, ha una nuova compagna di giochi. Il suo nome è Sunny e, come il precedente inquilino a quattro zampe, è un “cao de agua portugues”, razza adatta alla famiglia presidenziale e
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In alto: Ritratto di George Washington con il suo cane Sotto: Bo e Sunny, attualmente alla Casa Bianca
alle allergie di cui soffrono le figlie degli Obama. Sunny è nata nel giugno 2012 in Michigan è arrivata alla Casa Bianca per unirsi alle passeggiate serali di Bo e agli occasionali incontri con il presidente nello studio ovale. Il cane Bo, divenuto ormai celebre in tutto il mondo, fu adottato dalla famiglia presidenziale nell’aprile 2009, dopo una promessa fatta da Barack Obama durante la campagna elettorale alle figlie Malia e Sasha! Ah, se anche i cani potessero votare…
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fOod pacKaging
OCCHIO ALLA SCATOLA Nella società odierna, il cibo ha perso il suo ruolo puramente nutrizionale e si è trasformato in oggetto di seduzione. L’esperienza che il consumatore ha con esso si è sempre più trasformata in esperienza sensoriale. Questa avviene nel momento in cui, potenziale acquirente e merce esposta vengono messi uno di fronte a l’altro. Cosa ci spinge a scegliere un packaging fra tanti? Perché oggi siamo ossessionati dalle confezioni? Le innovazioni sui materiali e le tecnologie per il packaging alimentare hanno permesso alle multinazionali del food business di razionalizzare le fasi di produzione, inoltre questo ha permesso di facilitarne il trasporto, favorirne il suo mantenimento, diminuire l’impatto ambientale e di portare il prodotto al successo. Siamo abituati a sentirci dire “occhio all’etichetta”! In questa rubrica mi sento di dirvi “occhio alla scatola!”. Noi compriamo non solo per necessità, spesso veniamo sedotti da ciò che ci circonda, in questo caso dalle confezioni “food packaging” sugli scaffali dei punti vendita. Il Food Design – Food packaging non è altro che una moderna concezione di vedere il “contenitore” in tutta la sua bellezza, è semplicemente il design, che studia soluzioni originali ed attraenti per la realizzazione estetica dei cibi. L’occhio è vero vuole la sua parte anche quando compra. Il design, secondo la strategia
a cura di VALENTINA DELLE FRATTE Designer
di vendita, gioca con colori, forme, materia ed icone, la merce di vendita si trasforma in potenziale “regalo”, il contenitore in accessorio. Se siamo interessati ad un prodotto food design, prima di acquistarlo dovremmo porci le seguenti domande: è attrattivo? Vive di una personalità? È funzionale? Dà le giuste Informazioni? Protegge adeguatamente il suo contenuto? È sostenibile? Se il prodotto in questione ha tutte queste caratteristiche, allora stiamo parlando di un prodotto design! Parlerò del caso - Bryan Ku, “Best Food Packaging”. Questo designer freelance che vive e lavora in California, ha brevettato un nuovo sistema di confezionamento. Il risultato è una marca di pasta immaginaria chiamata “ISO” che ci guida nella misurazione delle porzioni di pasta da cuocere. Ruotando il tappo della metà superiore del packaging , vediamo muoversi sul
uovo farina
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piano in superficie un’apertura che permette di estrarre dal box esattamente una porzione di pasta. Anche i tappi sono stati determinati dallo spazio volumetrico di una porzione di eventuali farfalle, rigatoni o penne. La differenziazione della struttura a cilindro della scatola dai competitors, ha fatto sì che il prodotto acquistasse un valore estetico ed attrattivo nei confronti dell’osservatore. Quello che voglio dire è che oggi l’uomo si impegna a dare al prodotto una personalità e questa,
in modo del tutto naturale, comunica con noi tanto da farci diventare sempre più selettivi nella nostra ricerca. Avere oggi in casa un prodotto alimentare di questo livello non deve essere visto come un modo per sentirsi il classico “luxury client” o di avere qualcosa di diverso nelle credenze, ma può essere lo stimolo ad interagire con esso sperimentarlo, giocarci e farlo sperimentare ad altri. Mi sento quindi in dovere di dirvi: non abbiate paura di sperimentare, lanciatevi... E buona spesa!
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Cuochi e Fiamme
dOlcE e...
BAVARESE ALBICOCCHE, YOGURT E SALSA AI FRUTTI DI BOSCO
Iniziate mettendo la colla di pesce in una ciotola con acqua fredda, nel frattempo frullate le albicocche e mettetele in una ciotola. Prendete un altro contenitore e mettete lo yogurt. Montate la panna e dividetela nei due contenitori e nel frattempo mettete a fuoco dolce in un pentolino un pò d’acqua con 4 cucchiai di zucchero di canna, finché non si scioglie lo zucchero. Quando pronto fate freddare . Quando la colla di pesce si è raggrinzita strizzatela e scioglietela nel microonde per 1 minuto. Unite la colla di pesce alla salsa con lo zucchero e dividete il ricavato nelle due ciotole . Girate dall’alto verso il basso per non smontare la panna. Una volta ottenuta la mousse mettete in un contenitore prima quella con le albicocche e ponetela in frigo per almeno 30min. Quando sarà soda potrete aggiungere lo strato con lo yogurt. PREPARAZIONE DELLA SALSA: Frullate le fragole e i mirtilli e mettete sul fuoco. Quando denso fate freddare a guarnite la vostra bavarese con la salsa e qualche mirtillo (potete aggiungere anche qualche foglia di menta).
a cura di VERONICA PELLICCIONI veronica.pelliccioni@virgilio.it
Ingredienti: - 500 gr di panna fresca da montare - 250 gr di albicocche dolci - 250 gr di yogurt bianco - 6-7 fogli di colla di pesce - 4 cucchiai di zucchero di canna - 1/2 bicchiere d’acqua - 1 confezione di mirtilli
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Cuochi e Fiamme
SaLAto! a cura di VERONICA PELLICCIONI
VITELLO
veronica.pelliccioni@virgilio.it
TONNATO
Iniziate facendo un soffriggere l’aglio, le carote, il sedano e la cipolla con dell’olio evo. Aggiungete poi la carne e fatela rosolare. Una volta dorata sfumate con un bicchiere di vino bianco e continuate la cottura a fuoco dolce per circa 1h . Una volta pronta fatela freddare e tagliatela a fettine sottilli, aggiustate di sale e tenetela da parte . PREPARAZIONE DELLA SALSA TONNATA: Bollite le uova. Ponete nel frullatore la maionese, 6 confezioni di tonno, 15 capperi e 5 alici. Aggiungete poi 3 uova sode e tenetene una da parte . Quando è pronta ponete la salsa sopra la carne e fate riposare in frigo. Per decorare il vostro piatto potete aggiungere 2 alici, qualche cappero e un uovo sodo tagliato a fettine sottili. Prima di servire la carne tenetela 30 min fuori dal frigo.
Ingredienti: - 600 gr. di carne bovina - 1/2 barattolo di capperi - 1/2 barattolo di alici - 4 uova - 400 gr di maionese - alloro e rosmarino q.b - 1 bicchiere di vino bianco - brodo vegetale q.b - 1 aglio - 1 cipolla bianca
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Cuochi e Fiamme
chEf Moi a cura di ROMINA DODDI romina.doddi@icloud.com
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“SCONES”
uesto mese vi porto in Gran Bretagna, con un dolce che solitamente gli anglosassoni accompagnano al tè. Si tratta degli “Scones”, simili a delle pagnottelle morbide e rotonde dal sapore neutro, possono infatti anche prepararsi senza l’aggiunta di zucchero, in questo modo si prestano ad essere accompagnati sia a creme salate, come mousse di tonno o di salmone, oppure a creme dolci o marmellate; insomma potrete sbizzarrivi e scatenarvi con la vostra fantasia. Proprio come dei panini una volta sfornati li potrete aprire a metà e farcirli come più vi piace. In questa ricetta vi propongo la variante dolce con l’aggiunta di un po’ di zucchero ed una crema al mascarpone profumata al limone. : INGREDIENTI PER CIRCA 16 SCONES: 250 gr di farina 00 50 gr di burro a temperatura ambiente 10 gr di zucchero 150 ml di latte 1 bustina di lievito in polvere 1 pizzico di sale 1 uovo 1 cucchiaio di latte FARCITURA: 500 gr di mascarpone 1 limone solo scorza 100 gr di zucchero a velo
giugno 2014 Procedimento: Disponete a fontana, sopra una spianatoia, il composto di farina e lievito setacciati, lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungete al centro il burro a pezzetti e iniziate a lavorarlo con le mani, cominciate ad incorporare il latte a filo e ad impastare fino a che il composto non risulterà omogeneo ma ancora un po’ appiccicoso. Ora fatelo riposare in frigorifero avvolto nella pellicola per quindici minuti. Preparate intanto la teglia con della carta da forno e iniziate a preriscaldare il forno. Nel frattempo sbattete un uovo con un bicchiere di latte che servirà per spennellare gli scones e renderli lucidi e dorati. Preparate poi la farcitura per gli scones, prendete il mascarpone, unite lo zucchero a velo e grattugiate la scorza di un limone; sbattete fino a renderla omogenea e liscia. Trascorso questo tempo, potrete stendere il vostro composto con il matterello, ricordandovi di mettere un pò di farina sulla spianatoia per non far attaccare l’impasto, questo dovrà risulterà alto almeno due cm. Ora con uno stampino tondo, oppure con un bicchiere, iniziate a fare delle formare dei dischi, alla fine dovrebbero venir fuori circa sedici panetti. Disponete gli scones sulla placca da forno e spennellateli con l’uovo. Mettete in forno statico a 200° per quindici minuti, consiglio di controllare sempre i tempi di cottura in quanto possono variare in base al tipo di forno; una volta dorati sono pronti per essere sfornati. Fateli raffreddare e serviteli accompagnati con la crema al limone. L’ideale è aprirli a metà e farcirli oppure come propongo in questa ricetta, potrete mettere la farcitura vicino agli scones, in modo da avere un bell’effetto decorativo sul piatto.
Buon tè e scones a tutti
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Sport/Calcio
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FeBbre MonDiale a cura di FABIO SORRENTINO Redazione Cmag info@cmagazine.it fb: Cmagazine
LE 10 CURIOSITA’ MONDIALI ! 1. 2. 3. 4. 5.
Sarà la prima edizione a sfruttare la goal-line technology, che eviterà i famigerati goal fantasma. Ben 14 telecamere e computer vigileranno e valuteranno se il pallone è entrato in rete o meno. Il servizio di sicurezza sarà formato da droni e robot, che monitoreranno la folla a caccia di potenziali pericoli. Il futuro è già qui. Grazie a un costo stimato compreso tra i 14 e i 16 miliardi di dollari, questa sarà l’edizione più costosa di tutte. Saranno banditi i discorsi introduttivi dei dirigenti FIFA. Dopo i fischi e le contestazioni che hanno caratterizzato la Confederations Cup del 2013, si è pensato che forse stavolta fosse il caso di evitare. L’arbitro sarà munito di una bomboletta di vernice spray, da utilizzare per segnare il punto di battuta dei calci di punizione o addirittura la distanza tra questo e la barriera avversaria. La cosa meravigliosa sta nel fatto che tale vernice svanisce da sola nel giro di un minuto, senza lasciare segni sul campo!
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6.
Gli arbitri avranno la facoltà di interrompere la partita se le condizioni climatiche si faranno troppo proibitive, nella fattispecie se il caldo diventerà insopportabile per i giocatori. Al riguardo non sono state fornite indicazioni specifiche e la decisione verrà rimessa ai giudici in base ai casi in specie.
7.
Il calcio d’inizio sarà battuto da un adolescente paraplegico. Il ragazzino è paralizzato dalla vita in giù ma, grazie a un esoscheletro rivoluzionario controllato dagli impulsi neurali, potrà alzarsi in piedi e calciare il pallone. Sarà una dimostrazione dei passi in avanti fatti dalla tecnologia.
8.
Ciascuna squadra partecipante ai Mondiali 2014 ha fatto delle richieste particolari riguardo al proprio alloggio in hotel. I giapponesi hanno chiesto ad esempio una yakuzi in ogni stanza, l’Algeria ha preteso una copia del Corano in ogni camera, la Francia ha voluto sapone liquido al posto delle consuete saponette e l’Ecuador ha prenotato una fornitura di banane originarie del proprio Paese.
9.
Il 30 marzo 2014 è andato in onda un episodio dei Simpson a tema Mondiali 2014. Homer vi compariva come arbitro, sottoposto a pressioni e ricatti da parte dei gangster brasiliani. Ovviamente la trama è puro frutto di fantasia, si sa che il calcio è uno sport pulito e al riparo da qualsivoglia tentativo di corruzione.
10.
La squadra che trionferà ai Mondiali di calcio 2014 intascherà un bottino di 35 milioni di dollari, mentre alla seconda classificata ne spetteranno 25 milioni. Le altre partecipanti non resteranno comunque a bocca asciutta, visto che ogni team otterrà una somma consistente, in virtù della semplice presenza al campionato. Senza contare i ricavi di sponsor e merchandising. Insomma, a fine competizione, ognuno tornerà a casa con un bel gruzzoletto.
Salato! Salato!
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Sport/Calcio
nApOLI a cura di FRANCESCO MILITO Redazione Club Napoli Castelli Romani
BUONA LA PRIMA
RAFA!
104 motivi per essere soddisfatti di questa prima stagione del Napoli “Spagnolo”
S
in prisa, pero sin pausa. Questa è la filosofia abbracciata dal nuovo Napoli post-mazzarriano, senza fretta ma senza fermarsi, cercando di evitare quei cali di tensione che magari avrebbero potuto regalare agli azzurri anche qualche soddisfazione in più nel corso di questa “temporada”. A Luglio, tutti temevano che la partenza di Cavani segnasse un ridimensionamento inequivocabile del sodalizio azzurro, anche se l’annunciato arrivo del Pipita Higuain (sfilato a suon di milioni alla concorrenza Juventina e Londinese sponda Arsenal), aveva rasserenato l’ambiente circa il fatto che il Napoli “facesse sul serio” e che non eravamo davanti alla
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solita cessione del pezzo pregiato realizzata solo per fare cassa. Da Madrid, a grande richiesta di Benitez, arrivavano anche il centrale difensivo Albiol (suo pupillo sin dai tempi di Valencia) e la riserva di Cr7, un giocatore leggerino che quando entra fa sempre il suo dovere guadagnandosi la stima e la considerazione dello Special One. Jose Maria Callejon è accolto così con qualche sorrisino di scherno di troppo , ma il ragazzotto cresciuto nella cantera madridista , dai capelli ingelatinati a mò di supereroe della Marvel fa subito capire a tutti che non scherza andando a segno nelle prime tre partite : il suo modo di giocare non è semplicemente offensivo, ma ripiega spesso a dar manforte alla mediana e quando riparte l’azione con i classici cambi di fronte e di velocità tipici del gioco di Benitez, lui si fa trovare sempre pronto per la stoccata finale. E’ quello che gli inglesi chiamano “Shadow Striker”, l’attaccante ombra, che gira al largo quasi per non farsi notare, ma quando la palla gli arriva negli ultimi 16 metri la picchia sotto l’incrocio lasciando tutti con un palmo di naso. A Dimaro Benitez sentenziò “Con noi Callejon questa stagione supererà quota 15 gol”, di qui le risatine di cui sopra.Adesso non ride più nessuno. Pepe Reina è l’altro “pretoriano” di Rafa , è arrivato a sostituire fra i pali (ed anche nei cuori dei tifosi) il “Pirata” Morgan De San-
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ctis, passato alla Roma. El portero madrileño è ormai un pilastro della squadra, vedremo se la sua situazione contrattuale che lo vede ancora legato al Liverpool (con un sontuoso ingaggio peraltro), si risolverà con la sua permanenza in azzurro, come da tutti auspicato. Altro giocatore che gli addetti ai lavori avevano accolto con fin troppo scetticismo è stato il folletto belga Dries Mertens, inizialmente utilizzato poco da Benitez, ma che pian piano si è “preso” il Napoli con i suoi lampi di classe purissima, la capacità di “rischiare” la giocata e di porsi come punto di riferimento per i compagni. Per quello che sta facendo vedere, potremmo davvero trovarci davanti ad un top player del calcio europeo e magari il mondiale brasiliano ci darà già qualche indicazione in tal senso. Dal canto suo il Pipita, dopo il buffo
dedicato a COLUI
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Sport/Calcio
incidente di inizio stagione sugli scogli di Capri trico Jorginho dal Verona, il poderoso esterno e qualche noia muscolare che l’ha fermato tra algerino Ghoulam (per tamponare l’emorragia ottobre e novembre, si è confermato gioca- di esterni dopo l’incredibile sequela di infortore d’attacco completo in grado di segnare tuni che ha messo fuori causa Zuniga, Mesto gol decisivi e di sfornare assist al bacio in e Maggio) ed il versatile brasiliano Henrique, quantità industriale, soprattutto per la gioia che con la sua capacità di giocare in più ruoli di Callejon ed Hamsik. Il nostro Marekiaro, si è addirittura guadagnato il posto nella Sedopo una partenza folgorante, si è fermato lecao di Felipe Scolari. Il cambio di modulo per un paio di mesi dopo l’infortunio subito e questa rivoluzione in termini di uomini ha contro il Parma ed al suo rientro è apparso sicuramente portato a difficoltà di “metabosmarrito e fuori dal gioco. Nelle ultime partite lizzazione” dell’impianto di gioco di Benitez, ha dato segnali di ripresa confortanti, ma un soprattutto perchè la squadra si è mostrata nuovo infortunio l’ha bloccarente sia in termini di pallegcato proprio nel giorno del Hamsik: “è stato impor- gio a centrocampo (dove l’arsuo ritorno al goal dopo 6 rivo a Gennaio di Jorginho ha tante vincere al primo mesi. Ma Napoli aspetta il parzialmente ridotto le difficoltà anno insieme” suo capitano e condottiero dei 3 svizzeri Inler, Dzemaili e per la prossima stagione, anche perchè, per Behrami ) , sia in termini di filtro davanti alla sua sfortuna, la Slovacchia non sarà del lotto difesa (oltre che per qualche errore di tropdelle finaliste mondiali dopo quanto di buono po dei centrali difensivi, Britos su tutti). Oltre mostrato in Sudafrica nel 2010. Napoli aspet- a limiti dati appunto da giocatori non molto ta anche la consacrazione del suo figlio predi- complementari al progetto tattico, la squadra letto, quel Lorenzo Insigne che ha mostrato a ha palesato in troppe occasioni una certa fracorrente alternata tutto il suo genio calcistico: gilità caratteriale che l’ha portata ad abbasla sua stagione si è chiusa con la strepitosa sare esageratamente il ritmo di gioco contro doppietta in finale di Coppa Italia, in attesa avversari di bassa levatura , dissipando così di coronare il suo sogno di partecipare alla una quantità di punti eccessiva per un team spedizione azzurra in Brasile. A completare la che ha ambizioni da primato.Sul fronte camrosa (oltre all’acerbo Duvan Zapata arrivato pionato ovviamente va tenuta in considerazioin estate come vice Higuain), sono arrivati a ne la spaventosa marcia della Juventus che ha Gennaio tre altri ottimi rinforzi quali il geome- polverizzato ogni record ed una Roma che ,
VIA MURA DEI FRANCESI, 13 - 00043 CIAMPINO
Tel. 06 7962930 - FAX. 06 79359343
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Benitez: “Dobbiamo proseguire il processo di crescita e per farlo occorre migliorare nelle strutture e anche nella qualità dell’organico. Sarà un Napoli a livello internazionale.” anche grazie al fatto di non avere impegni europei, per gran parte del campionato ha saputo tener testa agli uomini di Conte.Forse il vero rammarico di questa prima stagione targata Benitez è proprio quell’Europa League che il tecnico spagnolo aveva appena vinto con il Chelsea: il Porto è sembrato infatti un avversario ampiamente alla portata degli azzurri e chissà, se superando gli ottavi, il Napoli avrebbe potuto dire la sua fino in fondo. Detto ciò , questa squadra ha regalato momenti di calcio esaltante ed i numeri arrivano con la loro oggettività a confortare tali piacevoli sensazioni (10 vittorie esterne ; 104 gol stagionali ; una Champions come nessuna italiana con 12 pun-
ti, record per una squadra eliminata al primo turno; la vittoria in Coppa Italia con una grande finale con la Fiorentina e due semifinali di altissimo livello contro la Roma e poi le vittorie, dominando contro Juventus, Roma, Milan, Inter, Fiorentina, Borussia Dortmund ed Arsenal). Il viatico per un progetto di crescita definitivo è ben delineato, molto dipenderà certamente dall’esito del preliminare di Champions, ma il Napoli ha consapevolezza di cosa manca per il salto di qualità e siamo certi che con sangue freddo ma con decisione, continuerà a crescere per rincorrere traguardi sempre più prestigiosi. Sin prisa, pero sin pausa.
Ci Me
e r o u C l I o m a i tt
SIAMO APERTI
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Sport/Calcio polisportiva
CitTa' di ciAmpiNo
Ufficio Stampa POLISPORTIVA CITTA’ DI CIAMPINO
TRIONFO DEI ‘99:IL TEAM DI SERGIO CRISTIANI E’
CAMPIONE REGIONALE
L’ultima giornata della categoria Giovanissimi Regionali ha decretato al fotofinish il successo del Città di Ciampino allenato da Sergio Cristiani
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umeri da Campioni: 19 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. 71 reti fatte e 22 quelle subite. Questi sono i numeri con cui i ciampinesi il 18 maggio 2014 sono approdati in Elite aggiudicandosi il girone B. Prima volta in Elite – Per la prima volta nella sua storia la Polisportiva Città di Ciampino avrà una propria rappresentante nell’Elite del calcio regionale: “Faccio i complimenti a tutti i ragazzi – esordisce il presidente Antonio Paolo Cececotto – ed in primis al tecnico Sergio Cristiani, grande protagonista di questa cavalcata. Ero presente a Villalba, dove nonostante una grande
prestazione e tanta sfortuna i ragazzi sono usciti dal terreno di gioco sconfitti per 1 a 0. Ma è stato un k.o. dolcissimo, in quanto la nostra principale antagonista, la Spes Montesacro non è andata oltre il pareggio con la Boreale, 2 a 2 il finale”. Prosegue raggiante il massimo dirigente aereoportuale: “Questo successo va a coronare una grande stagione di tutta la società, dai dirigenti allo staff tecnico, il nostro primo approdo nella categoria Elite deve essere da trampolino di lancio per il futuro. Speriamo di avere quanto prima anche altre formazioni nell’Elite del calcio”.
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CITTA’ DI CIAMPINO PROMOZIONE: 4 COLPI... ANZI 5 presente e futuro: le intenzioni del presidente Cececotto 13 giugno 2014 - Questa è una mattina diversa amici sportivi e tifosi del Città di Ciampino, è una mattina diversa perché finalmente i dubbi, le incertezze, la paura che nulla fosse cambiato alla corte del Presidente Cececotto, tutto viene sciolto dai colpi a ripetizione della dirigenza bianco rosso blu. Quest’anno la strategia è cambiata, quest’anno si vuole fare veramente sul serio e quindi fino ad ora nessun proclama il lavoro è stato fatto in tranquillità e lontano dai riflettori, un lavoro certosino e puntuale del D.G. Peppe Paci e del D.S. Alberto Drago che dopo incursioni, colloqui, riunioni aspettavano solo l’intervento finale del Presidente. Dopo aver portato a casa la firma di Mister Baiocco la squadra andava ridisegnata e rinforzata, ma il “Pres” era stato chiaro, i nuovi acquisti dovevano essere ragazzi si educati si tecnicamente forti ma anche con grandi motivazioni. Finalmente ieri sera quando ormai il cornista posa la sua penna sul tavolo, quando al pc si sta per premere “arresta il sistema” quando la macchina fotografica sta per finire nella sua naturale custodia, una macchina grigia varca il cancello del Superga, è il D.S. Drago che chiama il Presidente le sue
parole sono chiare e decise “stanno arrivando tutti…”. Incredibilmente dopo tanto silenzio i colpi di mercato per la Polisportiva Città di Ciampino arrivano uno dietro l’altro come un campione di tiro al piattello. Arrivano nell'ordine Figlioli, Petrocchi, Abbondanza e Matozzo, a fare gli onori di casa anche capitan Cortese, segno evidente che non si vede l’ora di ricominciare e provare a volare. Tutti i ragazzi escono dalla Presidenza con grandi sorrisi e la società intasca il loro si per la prossima stagione. Quattro grandi colpi quindi e proprio mentre tutto sembra volgere al termine di questa bella giornata per il calcio mercato del Città di Ciampino arriva il quinto colpo, è Carnevali l’altra freccia che il Patron Cececotto infila nella faretra di Mister Baiocco. E’ ormai notte e riusciamo a spuntare una breve dichiarazione del Presidente Cececotto “Sono stanco ma felice, sto piano piano realizzando che oltre a dei grandi giocatori molto legati tra loro ho acquistato ragazzi decisamente motivati, sono convinto che questa sarà una squadra anche se con grandi personalità, con unità di intenti. Ora posso tornare al mio lavboro quotidiano più sereno”… Buon calcio a tutti!!!...
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Per Ridere un Pò
a cura di COLUI
LA PUZZOLA
Un ragazzino torna a casa con una puzzola. Irritata, la madre gli chiede: “Dove credi di tenere quell’animale?” “Lo terrò in camera mia.” “E come pensi di fare con la puzza?” “Beh... si abituerà.”
UN TIZIO ALL’AMICO “Mio zio e’ un genio: ha preso la carrozzeria di una Mercedes, il motore di una Ferrari, le ruote di una Ford, i sedili di una Cadillac e le trasmissioni da un RangeRover” “E cosa ha fatto? “ “Oh, beh, 2 anni di galera”
GLI ZII VANNO A TROVARE I NIPOTI IN COLLEGIO “Allora, come vi trovate qui?” “Non ci possiamo lamentare!” “Bè, allora state bene, tutto sommato!” “No, zio, non ci possiamo lamentare!”
Pino Caruso Come faccio ad essere sicuro della mia intelligenza se tutti gli imbecilli che conosco sono sicuri della loro.
AMBROSE BIERCE Chi è un seccatore? Un persona che parla quando tu vorresti che ascoltasse.
ARTHUR BLOCH Un esperto? E’ una persona che sa sempre di più su sempre di meno, fino a sapere tutto di niente.
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Frammenti di Sapienza a cura di SWAYZ
Saggezza e vanità In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è saggezza, la seconda è vanità.
Il nostro destino Ciò di cui ho veramente bisogno è di chiarire nella mia mente ciò che devo fare, non ciò che devo conoscere, pur considerando che il conoscere deve precedere ogni azione. La cosa importante è capire a che cosa sono destinato, scorgere ciò che la Divinità vuole che io faccia; il punto è trovare la verità che è vera per me, trovare l’idea per la quale sono pronto a vivere e morire.
L’arte L’arte deve iniziare con consapevolezza e terminare nell’inconscio, cioè oggettivamente; l’Io è consapevole rispetto alla produzione, inconscio rispetto al prodotto.
Le lodi Il vero castigo di chi compra le lodi è ch’egli finisce col credere alle lodi pagate.
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CASTELLI NIGHT LIFE Ogni essere umano ha dei limiti che non gli permettono di percepire l’infinito. Chi decide di rallentare, anche solo per un attimo, riesce a notare che di fianco all’autostrada c’è una stradina da percorrere. E, proprio lì, è riuscito ad osservare le piccole meraviglie che chi continua a correre non potrà mai vedere… Ed è per questo, che da questo numero parte il Tour del C magazine che va alla scoperta di tutte le attrazioni locali dei Castelli Romani!
DeJavù Questo mese siamo partiti da Marino. Qui troviamo il “DejaVù”, un bellissimo Pub caratterizzato da una magnifica terrazza con tavolini all’aperto , dove si può ammirare tutta Roma e godersi in pieno relax la fine giornata coccolati dall’ebbrezza dell’aria fresca! Il tutto accompagnato dalla simpatia di Gabriele , il proprietario, musica , ottima birra, e in occasione dei mondiali, maxi schermo per tutti!
VIA DEI LAGHI, KM 8.200 MARINO 347.8561692
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CASTELLI NIGHT LIFE
bar dei laghi Scendendo verso Roma, sosta a Ciampino! Qui troviamo il “Bar Dei Laghi” , dove ogni venerdì c’è una divertente serata a tema organizzata nei minimi dettagli! In compagnia del famoso barman Mr Bacardi direttamente da testaccio, Don Giulio e l’instancabile dj Don King sempre pronto a movimentare la serata con la sua musica!
VIA DEI LAGHI, 57 CIAMPINO 06.83082033
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CASTELLI NIGHT LIFE
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Restaurant & Wine Club “I Maroncio” - FRASCATI
Posta e Annunci
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a te la parola... scrivici a: info@cmagazine.it
A.A.A. Milka cerca FAMIGLIA! annuncio pubblicato dall’Associazione “Canili Vuoti”
Milka...naso di cioccolata occhi coloro ambra, un morbido mantello bianco e soffice, animo da cerbiatto... Quanto hai dovuto soffrire Milka, quanto freddo quanta fame hanno accompagnato questo lunghi anni di canile, dove vige la legge del piu forte, tu cosi dolce e timida.... Quanto volte sei stata tradita dall’uomo, da quell’uomo che ti ha dato il miraggio di una casa di una morbida cuccia per poi tradirti ancora lasciandoti ancora una volta al tuo destino... Milka non meriti tutto questo la tua voglia di vivere la tua tenacia nel riuscire ad andare avanti nonostante tutto sembrasse contro di te ti ha fatto arrivare fino a noi.... Questa volta dovra’ essere per sempre, peche’ lei lo merita.... Milka dal suo arrivo presso la nostra associazione si è rilevata subito un cane dalle grandi potenzialità di adattamento e di ripresa, superato un primo smarrimento, comprensibile visto i drastici cambiamenti dell’ultima settimana, si è inserita perfettamente nel branco canino ed umano dimostrando un grande amore per i bambini, ama giocare e correre e farsi coccolare a pancia all’aria Sarà una buona compagna di giochi ed una fedele compagna per tutta la famiglia. Milka si trova a roma ma per buona adozione puo viaggiare al centro e nord italia, previo colloquio con nostro incaricato di zona. E’ in buona salute sterilizzata e microcippata
Se vuoi aiutare Milka o darle una famiglia contattaci: Silvia 3393693125 canilivuoti@gmail.com Alessia 3479137270 adottamixsempre@yahoo.it
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per usufruire di questo spazio contattare la redazione al numero: 329.4420244
Oroscopo
giugno 2014
15 Giugno-15 Luglio
ARIETE
LEONE
SAGITTARIO
Avvio del mese difficile in tutti i campi. Verso il 20 bene il lavoro e la vita sentimentale, ma siate affabili con colleghi e superiori e concreti e continui in amore. Non trascurate alcuno. Dolori alla schiena e alle ossa: riposo.
Il lavoro, soprattutto autonomo, si farà interessante con scambi, e colloqui. L’amore rischia di essere soprattutto fisico e poco romantico: concentratevi più sul carattere che sull’aspetto esteriore.
TORO
VERGINE
CAPRICORNO
Mese altalenante: cambiate atteggiamento cancellando molte cose del passato: Venere favorirà gli amori. Viaggiate molto con la/e persona/ e giusta/e, se potete, anche per brevi spostamenti, vi rinfrancherà lo spirito.
Giove non potrà che portarvi positività nel lavoro e negli affari in genere. Nel rapporto di coppia fate regali al partner: per i single sono previsti nuovi incontri, e nuove amicizie. Una buona dieta vi farà tenere la forma fisica.
Un inizio di febbraio in salita ma piano piano, grazie alla Luna, tutto si risolverà per il meglio. In amore avrete qualche contraddizione di troppo che tenderà ad allontanare qualcuno: siate coerenti ed affettuosi con chi vi merita.
BILANCIA
ACQUARIO
Sarete protagonisti a scuola, e nel lavoro: progettate, che è il momento buono. Critica la sfera sentimentale: cambiare partner potrebbe essere l’idea giusta, oppure impostare il rapporto su basi nuove..
GEMELLI
Molte le occasioni nel lavoro per voi, sia se siete dipendenti, professionisti o imprenditori. Avrete l’intuito giusto: seguitelo. In amore sarete vincenti e verrete preferiti ad altri. Palestra e jogging per il vostro benessere fisico.
In nome dell’amore, meglio non cercare lo scontro. Passeggiate o cenette romantiche non guasteranno; e anche serate con gli amici. L’importante è superare in compagnia lo stress causato dal lavoro non proprio positivo.
Sicuri in ambito lavorativo ed economico: stabili e determinati in amore dove avrete grandissime probabilità di conoscere la persona giusta. Forza ed energia non mancheranno perciò fate più attività fisica all’aria aperta.
CANCRO
SCORPIONE
PESCI
Nel lavoro autorevolezza, fortuna e iniziative proiettate verso il successo. In amore avrete molte persone interessate a voi: potrete scegliere. Se siete in coppia ottima, intesa e complicità. Buona la salute e la vitalità.
Buone speranze da Giove: il lavoro vi porterà soddisfazioni e denaro. In famiglia siate accomodanti. I single dovranno frequentare molte persone perché…chissa? Raffreddori dietro l’angolo.
Abbandonate l’asprezza di carattere e le polemiche e favorite il dialogo con soci o colleghi. In amore calma piatta: aspettate tempi migliori. Occhio ai problemi fisici: potrebbe essere indicata una cura ricostituente.
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