Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno V. N° 20 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO
20
SHOP & SPORT
AttivitĂ sportive e commerciali in un unico complesso
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INDICE / COLOPHONE INDICE / COLOPHONE
Scripta Scripta manent manent Parola di verbale. Parola di verbale.
"Il Presidente informa che è stata vinta la gara dell'Ospedale di Crotone… “Il Presidente riferisce sul suo Le altre gare cui si è partecipato sopraluogo all’Isola d’Elba per vedere e di cui si conosce l'esito sono state la possibilità di istituire colà una casa perdute… Presidente e Vice Presidente di riposo - colonia per i soci e i loro riferiscono al Consiglio sullo stato di famigliari. Nella zona di Procchio si disagio in cui si trovano gli operai di sarebbe presentata una combinazione Carpi a Milano per quanto riguarda e cioè un proprietario di una casa in i viaggi. Siccome ora ci sono due bellissima posizione avrebbe offerto cantieri: uno a Milano Gallaratese la casa stessa alla Cooperativa a e uno a Monza, con la previsione di condizioni che sembrano buone. aprirne poi un altro a Pieve Emanuele, Si tratterebbe poi di sistemare la … essi vanno a sostenere, pro capite, casa, arredarla e cominciare a farla una spesa di molto superiore a quella funzionare”. La casa, dopo ulteriore da loro sostenuta in passato". sopraluogo fatto con alcuni consiglieri, verrà acquistata.
IN QUESTO NUMERO IN QUESTO NUMERO PAG. 5 / PRIMO PIANO PAG. 5 / PRIMO PIANO
Livorno, tutto un altro porto Un waterfront d’eccellenza, e il futuro a portata di mano. Non solo sport
Nuova formula a Torino: Shopping Center accanto allo stadio
PAG. 9 / PRIMO PIANO / APPROFONDIMENTO PAG. 9 / MERCATO Waterfront, tra terra e mare Alla fiera dell'Eire CMB va in vetrina con Unieco e guarda al Social Housing
PAG. 13 / SETTORE OSPEDALIERO
Orizzonte PAG. 10 / INTERVISTAPuglia La cooperativa pianta i cantieri in una regione complessa, ma in grado di offrire interessanti prospettive di sviluppo. Superluoghi e nuovi trend La parola al Vice Presidente Aldo Tognetti
Tratto dal Verbale del Consiglio Direttivo Tratto dal VerbaleMuratori della Cooperativa delmaggio Consiglio Direttivo 29 1967 della Cooperativa Muratori
1 febbraio 1956
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IN CORSO IN CORSO Opinioni e notizie in CMB Opinioni e notizie in CMB
NUMERO
18 20
NUMERO
IN CORSO Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno V. N° 18 inCorso
Periodico trimestrale di opinioni e notizie Direttore Paolo Zaccarelli Anno V. responsabile: N° 20 Segretaria di redazione: Francesca Martinelli Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Spedizione inFrancesca Abbonamento Redazione: Martinelli, Postale - 70% - DCB MOLelii, . Tommaso Lucibelli, Paolo Andreoli, Sara Proprietario: CMBFederico Società Sarti Cooperativa Luca Padovano, Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 Spedizione in Abbonamento con il n° 1810. Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: Società Cooperativa Progetto grafico:CMB hicadv Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Stampa: Nuova Grafica Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: hicadv Stampa: Nuovagrafica
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PAG. 16 / NUOVE NORME
10 in condotta Uno strumento per riconoscere i diritti di ciascuno le somme eTiriamo prevenire la discriminazione. PAG. 13 / ASSEMBLEA
Il Bilancio Consuntivo 2010 conferma le aspettative
http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house
Codice alfanumerico Ecco cosa significano i codici inCodice testa ad alfanumerico ogni pagina AEcco = anno di pubblicazione cosa significano i codici Nin= testa numero dellapagina rivista ad ogni PA= =numero pagina anno didi pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina
PAG. 18 / MERCATO PAG. 20 / EDILIZIA PRIVATA
Chi sale einchi scende Modena progress La Classifica 2010 del mensile "Costruire"
Cambia il volto della città, a partire dalle aree dismesse
PAG. 20 / AUTOSTRADE PAG. 22 / EDILIZIA PRIVATA/APPROFONDIMENTO
Collaborazioni inCorso Oltre a personale interno CMB, la redazione di inCorso si avvale di collaboratori alcuni esterni
IRENE RUSSO Copywriter dell'agenzia Hicadv, aaaa bbbb ccccc, suo l'articolo a pag.9
PAOLO LORENZI Fotografo professionista dal 19XX, e accanito sostenitore del Modena Calcio. I suoi scatti corredano l'articolo su l'autostrada A28 alle ALLA20, FIERA pag. 21 eDELL'EIRE 22 7/9 giugno nei padiglioni della Nuova Fiera di Milano Il servizio a pagina 9
Prossima uscita Restyling inVeneto centro storico Conegliano
Il marchio della gestione
forestale responsabile Stampato su cartacertificata FSC proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Per info: www.fsc-italia.it
L’autostrada A28 è destinata a cambiare in meglio la mobilità in un’area ad alta densità abitativa e di traffico.
RUBRICHE IN CORSO RUBRICHE PAG. 3 / CORREVA L’ANNOIN CORSO PAG. 12 / INCURSIONI Millenovecentoventotto
Il mondo oltre CMB
PAG. BIANCA PAG.43/ /CARTA CORREVA L’ANNO
PAG. MA INTENSE PAG.23 12/ /BREVI INCURSIONI
Dalla redazione di Incorso Millenovecentocinquantanove
Notizie flash dalle sedi CMB Il mondo oltre CMB
PAG. 10 / PAGINE I.T. Il sistema che cambia
PAG. 18 / PAGINE I.T.
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE
Enterprise 2.0
News dalla nostra cooperativa
TERNO AL TERNO ALLOTTO LOTTO Gioca i nostri numeri Gioca i nostri numeri
CMB impegnato nel 25 Personale Esercizi commercialiA28 cantiere dell'Autostrada 60 Percentuale presenti nello Shopping Center di Torino 32 di donne soci I relatori intervenuti incontri nella prima fase 7 Gli in Assemblea 70 del progetto "Linneo" nell'intervento 77 Abitazioni della Manifattura Tabacchi
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STORIA / MAESTRA DI VITA
Correva l’anno
Immagini da un altro secolo
1959
Casa Soggiorno a Procchio (Isola d'Elba) In pieno boom economico, anche la Cooperativa Muratori raccoglie i suoi frutti. È tempo di dedicarsi con incisività alle finalità sociali stabilite nello statuto. Per esempio acquistando una casa soggiorno sull'Isola d'Elba, dove i soci possano godersi il meritato premio per le loro fatiche.
A cura di: Francesca Martinelli
GRANDE PUBBLICO / CMB E RADIO BRUNO
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Estate on air
Cambia la governance di CMB
Radio Bruno Estate inizia la stagione con un grande tour in varie piazze italiane. E CMB partecipa con entusiasmo.
P
er la prima volta CMB affianca Radio Bruno nel sostegno all'organizzazione dei concerti per l'intero tour estivo, consolidando così la partnership con la radio carpigiana. Radio Bruno Estate è uno degli spettacoli musicali fra i più attesi dell'anno, dove la presenza di pubblico raggiunge numeri da capogiro. In questo 2011, il tripudio di musica e divertimento tocca alcune delle più belle piazze dell’Emilia Romagna e della Toscana: da Parma e a Reggio Emilia, da Marina di Pietrasanta (LU) sul fronte tirrenico a Cesenatico per la Notte Rosa. Sul palco si avvicendano, attraverso vari concerti, alcuni dei nomi più popolari sulla scena della musica leggera italiana: i Modà, Noemi, Francesco Renga, Paolo Belli, Enrico Ruggeri, gli Zero Assoluto, Povia, Giusy Ferreri, Nathalie e tanti altri. A condurre le serate è Melita Toniolo, affiancata dagli storici speaker di Radio Bruno Enrico Gualdi ed Enzo Ferrari.
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ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
Non solo sport Uno Shopping Center accanto al nuovo stadio. A Torino diventa realtĂ una formula progettuale di ultima generazione. Per una riqualificazione urbana.
A cura di Tommaso Salvo e Tiziano De Bacco
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
ALL'OPERA A pieno ritmo il cantiere ha raggiunto il picco di 185 lavoratori, con una media giornaliera di 120 persone presenti.
D
a lontano potrebbe sembrare un’astronave, ma in realtà è ben ancorato al nostro tempo e destinato a cambiare concretamente un’area urbana importante. Progettato dagli studi Rolla di Torino e Tecnicoop di Bologna e tuttora in fase di avanzamento lavori, il comprensorio del nuovo stadio della Juventus è la fucina di un intervento unico in Italia: la sua destinazione funzionale andrà oltre gli eventi sportivi e ospiterà altre attività di intrattenimento. Intanto il nuovo Shopping Center targato Nordiconad - che Cmb sta realizzando con Unieco, entrambe anche partner investitrici è ormai alle sue battute conclusive. Quando l'avvio delle attività commerciali
sarà a regime, otterrà un ruolo da protagonista nella vita quotidiana di tanti torinesi, ma anche dei tanti visitatori che si troveranno a frequentare l'area per motivi sportivi, turistici e commerciali. Non è una forzatura affermare che il nuovo volto del calcio torinese si affaccia alle sfide del marketing sportivo mondiale anche attraverso questo Shopping Center. L'eccellente integrazione architettonica tra l'impianto sportivo e il complesso commerciale sono le premesse di una corrispondente integrazione funzionale, che vuole fondere storia e futuro di una società blasonata con i bisogni quotidiani di una città in continua evoluzione.
sarà a regime, otterrà un ruolo da protagonista nella vita quotidiana di tanti torinesi, ma anche dei tanti visitatori che si troveranno a frequentare l'area per motivi sportivi, turistici e commerciali. Non è una forzatura affermare che il nuovo volto del calcio torinese si affaccia alle sfide del marketing sportivo mondiale anche attraverso questo Shopping Center. L'eccellente integrazione architettonica tra l'impianto sportivo e il complesso commerciale sono le premesse di una corrispondente integrazione funzionale, che vuole fondere storia e futuro di una società blasonata con i bisogni quotidiani di una città in continua evoluzione.
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Focus Tecnico Lo Shopping Center è adiacente alla struttura del settore est dello Stadio, ma indipendente per quanto riguarda gli accessi e i servizi propri del campo sportivo. Le due costruzioni restano tuttavia fortemente integrate fra loro sia in termini di forma che di materiali. Lo Shopping Center segue infatti il profilo esterno dello Stadio, dilatandolo lateralmente a ventaglio. Un'attenzione particolare è stata dedicata alla copertura: un rivestimento di vegetazione fornirà il completamento visivo e geometrico dell'ampio anello di aree verdi esterne allo stadio, integrando anche gli appositi sistemi tecnologici per il risparmio energetico. Si prevede un flusso di 10.000 visitatori al giorno e la creazione di 800 nuovi posti di lavoro, per un investimento complessivo di 90 milioni di euro. A pieno regime, si stima che lo Shopping Center svilupperà un giro d'affari di 150 milioni di euro all'anno.
TORINO by numbers
Coordinate: 45°4"0'N 7°42"0'E Superficie: 130,34 km² Abitanti: 907.090 Densità: 6.959,41 ab./km² Pref. telefonico: 011
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ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
NUMERI SU NUMERI
Superficie di vendita:
19.500 mq Ipermercato:
1 Esercizi commerciali:
60 Aree parcheggio:
50.000 mq Posti auto: ALL'ESTERNO Il rivestimento della struttura è stato realizzato in alluminio preverniciato.
2.000 Investimento complessivo:
Lo Shopping Center sarà caratterizzato da un grande ipermercato di 4.500 mq, quattro medie superfici, 57 negozi, di cui 4 ristoranti, per un totale di 35.000 mq di superficie coperta, 25.000 mq di parcheggi interrati e oltre 40.000 mq di parcheggi a raso. Il tutto attrezzato con una viabilità pubblica pedonale di accesso al futuro museo della Juventus, collocato in sinergia con il com-
CMB fuori casa In questo contesto di innovazione citiamo le novità imprenditoriali legate alla realizzazione del centro commerciale. Per prima cosa la sinergia con Unieco, con cui siamo impegnati nella costruzione al 50% della struttura e che ci consente - unitamente a Nordiconad - di essere anche investitori immobiliari, detenendo circa il 25% della proprietà del complesso. Inoltre, la presenza di lavori in Piemonte segna l'im-
plesso commerciale. L’obiettivo è rendere familiare, quotidiano e funzionale il rapporto tra la cittadinanza e il complesso sportivo. La contemporaneità dell'esercizio commerciale con gli eventi sportivi, inserita nella convenzione con la città di Torino, rappresenta una modalità concreta di avvicinamento delle famiglie e di tutta la cittadinanza al mondo del calcio.
pegno di CMB in una nuova area geografica, con l'ambizioso obiettivo di ridefinire la Divisione Lombardia allargandone la zona di influenza a tutto il Nord-Ovest del Paese: un’espansione territoriale perfettamente in sintonia con i programmi tracciati nell'ultimo triennio produttivo della cooperativa. Investimenti diretti, stretta collaborazione con Unieco ed espansione geografica sono gli elementi di una lungimirante strategia di risposta alla crisi e alle sfide future che la nostra Cooperativa sta già attuando e di cui lo Shopping Center di Torino rappresenta un’importante testa di ponte. L'attività complessiva del cantiere è stata caratterizzata dall'impiego quasi totale di ditte subappaltatrici locali e relativo personale operativo. Una realtà voluta e perseguita sin dalle prime battu-
90 milioni di euro Giro d'affari annuo:
150 milioni di euro te produttive, al fine di consolidare la strategia di insediamento territoriale della cooperativa e di dare prova del suo essere un'integrazione imprenditoriale nel tessuto economico locale e non un’operazione "colonizzatrice" fine a se stessa. La realizzazione della struttura si sta svolgendo secondo la puntigliosa applicazione del Sistema di Gestione Integrato Qualità, Sicurezza e Ambiente. Seppur difficoltosa e complessa, essa è diventata una realtà operativa consolidata, che ha scardinato improduttivi retaggi culturali e modalità operative obsolete e ha incrementato la professionalità degli addetti ai lavori, il rispetto delle regole e il "senso di appartenenza": elementi tipici di un'azienda cooperativa che produce e che guarda con ottimismo al futuro.
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MERCATO / NUOVE PROSPETTIVE
Alla fiera dell’Eire Appuntamento imperdibile con il salone nazionale dell’immobiliare. CMB va in vetrina con Unieco e guarda al Social Housing, un settore che merita attenzione.
A cura di Francesca Martinelli
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MERCATO / NUOVE PROSPETTIVE
C
ome ormai da qualche anno, CMB ha preso parte all’Expo Italia Real Estate – EIRE, la principale fiera italiana dedicata al real estate nazionale e internazionale. Tenutasi tra il 7 e il 9 giugno nei padiglioni della nuova Fiera di Milano, è stata organizzata dalla società Ge.Fi. Spa e ha coinvolto oltre trenta protagonisti del settore. Per il terzo anno CMB partecipa alla manifestazione insieme alla cooperativa reggiana Unieco, a conferma dell'ottima partnership. Sono stati realizzati uno stand istituzionale di 120 mq per la presentazione delle due so-
cietà e un punto informazioni sul social housing. Nonostante l'ancora fragile andamento del mercato immobiliare anche per l'edizione 2011, EIRE ripete la performance dello scorso anno: 35.000 mq di superficie espositiva, 504 imprese e istituzioni presenti, oltre 14.000 operatori professionali provenienti da 50 Paesi, oltre un centinaio tra convegni, seminari ed eventi negli stand. Un'importanza sempre maggiore sta acquisendo la sezione dedicata alla Social Housing Exhibition, il più ampio salone europeo sul tema. Nel pomeriggio dello scorso 7 giu-
L'INTERVISTA
Superluoghi e nuovi trend
Livorno Porta a Mare, Milano Bicocca e il nuovo Shopping Center: CMB rilancia. Intervista al Vice Presidente CMB Aldo Tognetti, rilasciata in occasione dell’Eire a Focus QI.
gno, CMB e Unieco - in collaborazione con il partner Stage up - hanno animato la conferenza "Presente e futuro delle arene sportive: progetti in via di realizzazione e scenari di sviluppo in Italia", all'interno della Sala congressi di EIRE. Ruben Saetti, Direttore Marketing e Consigliere Delegato CMB, ha illustrato l'esperienza che la nostra cooperativa sta maturando nel cantiere dello Shopping Center presso il nuovo stadio di Torino e i progressivi sviluppi di un mercato che nel nostro Paese muove i primi passi.
Come si prospetta il 2011 per il settore delle costruzioni? Purtroppo non ci sono segnali significativi di inversione di tendenza rispetto agli ultimi due anni. Il settore ha finora perso nel suo complesso oltre il 30%, ma i fattori che hanno determinato questo calo (non si può parlare di crollo come verificatosi in Spagna, negli USA e in altri Paesi dell'OCSE) sono ancora tutti presenti: mancanza di risorse pubbliche, difficoltà nel reperimento di finanziamenti bancari, burocrazia farraginosa e complicata, etc. Sarà quindi un altro anno molto difficile e, a mio avviso, questa
crisi ci accompagnerà ancora per non poco tempo. Le imprese devono quindi attrezzarsi per competere in questo mercato, in queste condizioni socio-economiche, con questo livello di investimenti, con questa concorrenza. Non c'è dubbio che la selezione sarà molto forte. Mi auguro che si attivi un processo di concentrazione dell'offerta, inevitabile a causa del restringimento della domanda, piuttosto che una catena di chiusure di imprese più o meno traumatiche e dolorose. Come CMB avete ottenuto risultati in controtendenza rispetto al mercato italiano: il
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MERCATO / NUOVE PROSPETTIVE IN PIENO EIRE La fiera dell'immobiliare italiano rappresenta un fattore decisivo per scoprire opportunità di investimento e tendenze del mercato.
2010 è stato per voi un anno positivo. Com'è stato possibile? In realtà non si può parlare di ulteriore crescita, ma di tenuta del giro d'affari: il che certamente, dato il posizionamento della CMB tutta concentrata sul mercato italiano, costituisce un risultato positivo. Si deve comunque segnalare che i risultati sono "a macchia di leopardo" e concentrati principalmente nel Nord-Ovest dove in particolare si è registrato il permanere di un positivo andamento delle vendite immobiliari, soprattutto a Milano per quanto riguarda il comparto residenziale. Il 2010 si può definire un anno di transizione, di reazione alla crisi, con l'avvio di grandi progetti strategici come l'alleanza con UNIECO, che ci vede soci del Consorzio Stabile EURECA, General Contractor di primo livello, ma anche l'ingresso nel settore delle concessioni autostradali (Tangenziale esterna di Milano, Brebemi, Broni-Mortara, etc.) e l'avvio dell'attività all'estero. Quali sono i progetti di sviluppo che in questo momento vi vedono protagonisti? Come promotori immobiliari stiamo realizzando insieme ad altri partner il centro commerciale di Peschiera Borromeo in provincia di Milano e il centro commer-
ciale contiguo al nuovo stadio della Juventus F.C. a Torino: primo (e per ora unico) esempio di stadio di ultima generazione, che prevede l'integrazione dello stadio stesso con un centro commerciale per la creazione di un vero "superluogo". Altrettanto importante è l'operazione di sviluppo dell'intervento denominato "Porta a mare" a Livorno, riqualificazione del Waterfront dell'antico porto una volta sede dei Cantieri Orlando: una "location" unica ed irripetibile destinata ad acquisire una nuova centralità urbana. Questa iniziativa, che vede CMB in società con IGD Siiq (Immobiliare Grande Distribuzione, prima Società di Investimento Quotata in Italia e in borsa dal 2005), prevede la realizzazione di un polo multifunzionale per una superficie complessiva di 70.441 mq, suddivisa in residenze, commerciale, direzionale e ricettivo, più circa 62.000 mq di interrati e parcheggi. Per valorizzare ulteriormente l'intervento si è data una grande importanza ai fattori di sostenibilità ambientale, con positivi riverberi sul risparmio energetico e sulla riduzione "complessiva" delle emissioni. Per questo è stata individuata una soluzione innovativa per la produzione di calore (in inverno) e di aria fredda (d'estate) per tutta l'area, attraverso pompe di calore che utilizzano il mare come
sorgente di energia termica primaria (la cosiddetta "geotermia marina"). Tale sistema permette di avere rendimenti più elevati rispetto ai tradizionali impianti basati su sistemi a combustione, con un impatto ambientale notevolmente inferiore e un abbattimento quasi totale dei costi per la produzione di acqua sanitaria, recuperando parte di calore per generare acqua calda e con una riduzione di consumo di energia elettrica di circa il 40% rispetto ai tradizionali sistemi a combustione. Restano comunque fondamentali gli interventi di edilizia residenziale, soprattutto nell'area metropolitana di Milano. Il più importante è la realizzazione di oltre 650 alloggi alla Bicocca, grazie al recupero di una parte importante dell'area un tempo sede degli stabilimenti Pirelli. Quali sono gli elementi comuni che contraddistinguono gli interventi immobiliari di CMB? Naturalmente ogni intervento ha caratteristiche proprie e risponde a richieste di mercato assai diverse l'una dall'altra. Un filo continuo si può trovare invece negli interventi di edilizia residenziale nell'area di Milano (Trezzano, Rozzano, Cesano Boscone, Segrate, Bicocca, Pioltello, San Donato, etc.), dove con
grande anticipo abbiamo individuato le tendenze della domanda, rivolta verso una tipologia di abitazioni di ottima qualità ma a basso costo. Si è aperta una forbice: da una parte il mercato alto, quasi di lusso, dall'altro il mercato dell'edilizia convenzionata o a basso costo, ma con prestazioni tecniche di alto livello (classe A, innovazione costruttiva e tecnologica, servizi di qualità, etc.). Tutto il segmento medio e tradizionale sconta invece una difficoltà rilevantissima nelle vendite. Già da qualche anno abbiamo "pensato" e progettato un prodotto che a priori avrebbe trovato una risposta favorevole sul mercato, tralasciando operazioni che all'apparenza potevano sembrare più interessanti dal punto di vista di un "immobiliarista puro". La crisi ha enfatizzato la correttezza di questa scelta. In questi ultimi tre anni, difficilissimi dopo lo scoppio della crisi finanziaria, in quest'area di mercato abbiamo collocato appartamenti per un valore di circa 70 milioni all'anno (su circa 100 di vendite complessive della CMB). Occorre dunque pensare alla funzione dell'abitare, non più solo al bene casa. In prospettiva si guarderà ai servizi, oltre che all'applicazione di un'incessante evoluzione tecnologica.
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ALTRE STORIE / NON SOLO CALCIO
Incursioni
1000 parole scritte da Rudi Ghedini
✎ Argomenti a tema libero
Siamo i ribelli della montagna LA TRASMISSIONE DELLE EMOZIONI DALLA RESISTENZA A OGGI
Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si sono viste tante bandiere tricolori, ma la trasmissione della memoria – di una memoria condivisa, su cui fondare l’identità nazionale – resta più difficile che mai. Tanto più i fatti storici si avvicinano, tanto più la memoria appare lacerata. Penso alla stagione delle “stragi di stato” e alle recenti polemiche su Ustica. E faccio notare, con un passaggio che potrà apparire acrobatico, che a cinque anni di distanza da Calciopoli manca la minima condivisione su quanto è accaduto, gli storici finiscono per confondersi con le rispettive tifoserie. Per la capacità di aggiornare questioni ed emozioni, rivolgendosi a chi non ha vissuto i fatti, mi sono tornati alla mente un paio di esempi. Il primo è accaduto a Correggio, il 25 aprile 1995. Il secondo si è visto al cinema, un paio d’anni fa. “Cantaci qualcosa!” Sale sul palco Germano Nicolini, il Comandante Diavolo, dalla folla partono applausi e un coro di Bella ciao. Nicolini si commuove, asciuga le lacrime e comincia a parlare: “Io credo che voi con questo canto, con questo vostro entusiasmo giovanile che mi riporta a cinquant’anni fa, quando anch’io avevo 25 anni, credo che voi abbiate voluto ricordare tutti i partigiani d’Italia. Io non sono un cultore della musica moderna, non sono neanche un esegeta, non riesco a RUDI GHEDINI collabora con Red Tv, Carta e il Guerin Sportivo. Ha pubblicato il romanzo Semifinale (1999), le Confessioni di un interista ottimista (2006), una biografia generazionale di Andrea Pazienza (I segni di una resa invincibile, 2005) e una ricostruzione del più grave incidente sul lavoro del dopoguerra (Nel buio di una nave, 2007). Da ultimo, per Malatempora, Il compagno Tommie Smith, racconti all’incrocio fra sport e politica.
capirla in tutta la sua profondità... Sento comunque che parte dall’animo e sento che voi oggi traducete nella musica dell’entusiasmo, della passione, delle sofferenze e dello spirito di lotta dei partigiani, quello che noi siamo stati”. Si alza una voce dal pubblico: “Cantaci qualcosa!”. “Compagno, io ho avuto modo di cantare quand’ero in carcere, ricordando coloro che mi davano la forza di resistere, perché sapevo di essere un partigiano pulito, onesto, che meritava il rispetto del paese e non la carcerazione. Cantavo nel carcere di Regina Coeli, nel carcere di San Gimignano, di Ancona, di Porto Longone, in tutte le galere in cui ho trascorso dieci anni. E nei momenti di disperazione mi ha sorretto il pensiero dei settantamila caduti partigiani e dei sessantamila bruciati nei campi di sterminio, che avevano dato la vita mentre la vita io l’avevo ancora e adesso sono qui a parlarvi. Per dirvi: dobbiamo andare avanti perché la democrazia italiana la vogliamo compiuta”. Martina e la memoria contadina La protagonista è una bambina: Martina ha le gambe scoperte anche sotto la neve che imbianca l’Appennino, aspetta con ansia il nuovo fratellino, immagina che arriverà dal cielo, scendendo con il paracadute. Intorno a lei, la vita dura, la fatica e la fame di una famiglia allargata, azioni partigiane, rappresaglie naziste sempre più sanguinose, un prete che frappone il proprio corpo alla bestialità di uomini in uniforme. Non ci sono eroi, ci sono solo vittime. Sono gli “effetti collaterali”, i civili che diventano carne da cannone. Alcuni attori - Maya Sansa, Giovanni Casadio, Alba Rohrwacher - si mescolano a non professionisti, volti straordinari, rughe scavate nella memoria contadina. Il paesaggio ha la stessa valenza dei
volti - e delle parole, in un dialetto mai così vivido - nel porci davanti al "male assoluto" e alla miracolosa, umanissima catarsi che ne deriva. Lo sguardo di Martina è nitido, coglie l’essenza dei fatti anche quando non può comprenderne le cause: vede nazisti e partigiani uccidersi senza pietà, assiste a nascite e morti, feste e grida di dolore. Scrive in un tema che i tedeschi a volte sono gentili, altre volte cattivi; che i “ribelli” sono vestiti come i suoi famigliari e il padre li aiuta, ma non va con loro perché c’è da tirare avanti la famiglia; la maestra chiama la mamma e le consiglia di bruciare quella pagina. Passato, futuro Aperta campagna: casa Menozzi, Lemizzone di Correggio, nel cuore della pianura padana. Comincia da lì, il 25 aprile 1995, da un concerto fradicio di pioggia, il più originale progetto politico proposto ai giovani in quegli anni. Progetto politico, dunque innanzitutto estetico e linguistico, capace di parlare al cuore e all’immaginazione, sotto un titolo che diverrà memorabile: “Materiale resistente”. Quel concerto diventerà un disco, poi un libro, infine un film. Ad ogni passaggio, precisando lo scopo di partenza: celebrare la Resistenza, la guerra di liberazione, l’epopea partigiana. Attraverso il rock’n roll. Il film va e viene sulle immagini del concerto, alternate da interviste a partigiani e inquadrature alle lapidi della provincia reggiana. Schizzano fuori le parole insicure di giovani intervistati nella piana di Correggio, a Mirafiori o a Roma. Passano immagini di repertorio della RAI: piazza Fontana e piazza della Loggia, gli impassibili volti democristiani che promettevano verità e giustizia. Dall’Istituto Luce e dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio, riemergono le cariche della polizia di Mario Scelba. Dal concerto, il film riprende alcuni momenti musicali
da brividi: l’eco della voce di Giovanna Daffini, per i Disciplinatha, a ricordare “quel 18 aprile a votare democristiani, senza pensare all’indomani, a rovinare la gioventù”; oppure “Spara Juri”, l’invettiva punk, nell’accorata versione del Coro dei “Centouno” di Fabbrico, impeccabili in camicia bianca e giacca nera; la melodia straniante di Mara Redeghieri (Ustmamò), a sussurrare “Siamo i ribelli della montagna”… La sintesi è nelle parole di Giovanni Lindo Ferretti, voce fondante dei C.S.I.: “Se ha superato trent’anni di retorica, vuol dire che la Resistenza aveva sotto del materiale resistente”. Ascoltato, letto e osservato, “Materiale resistente” regge a questi sviluppi multimediali perché, alla base, c’è un prodotto musicale di altissimo livello. A metà degli anni Novanta, si consuma il periodo migliore nella storia del rock italiano. Cantato in italiano. Finalmente originale, con un preciso codice genetico innervato da suoni e tradizioni locali (padane, marchigiane, piemontesi), dopo decenni di imitazioni anglosassoni. Verso la Resistenza, in quel momento il rock italiano raggiunge il suo apice. Mancava il cinema, un regista capace di reinventare l’epopea partigiana nell’immaginario filmico delle nuove generazioni. Mito fondante, storia di fatti e leggende, sacrifici e dolori, e immense gioie: per proporre una storia d’Italia non riconciliata, ancora emozionante, guarita dalle più penose smemoratezze. A riuscirci è Giorgio Diritti, il film è “L’uomo che verrà”. Uscito nel 2009, nel raccontare Monte Sole e la strage di Marzabotto, raggiunge questo obiettivo: racconta una storia, la tramanda, la fa rivivere. Con la sua poeticità, Diritti reinventa una realtà di contadini isolati, eroi quasi per caso, ed esce indenne dal pericolo numero uno: la retorica, l’enfasi, la celebrazione ciclica.
TEMPO DI BILANCI / ASSEMBLEA DEI SOCI
Tiriamo le somme A cura della Redazione
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Il Bilancio Consuntivo dell’esercizio 2010 conferma le aspettative: positivo, se si guarda al settore in generale. Sotto la lente le criticità e i punti di forza del sistema CMB.
TEMPO DI BILANCI / ASSEMBLEA DEI SOCI
Bilancio d'Esercizio 2010 1
GIRO D'AFFARI
700 milioni di euro 600
640
500
616
400 300 200 100 0
2009
2
L
o scorso sabato 11 giugno nella sede centrale di CMB a Carpi si è tenuta l'annuale Assemblea Generale dei Soci per approvare il Bilancio Consuntivo dell'esercizio 2010. La crisi economica e finanziaria che ha investito l'economia internazionale dal 2008 continua a produrre effetti negativi: il settore delle costruzioni in particolare risente di una situazione senza precedenti. I volumi di produzione risultano in calo, si registra una forte contrazione degli investimenti e il conseguente crollo dell'occupazione. In questo quadro negativo, il risultato messo a segno da CMB nel 2010 è sostanzialmente in linea con le aspettative e si dimostra positivo se confrontato con il generale andamento del settore (pur rimanendo tuttavia inferiore alle originarie previsioni di Piano). Il bilancio consuntivo si chiude con un utile netto pari a 7,14 milioni di euro, rispetto ai 12,41 milioni del 2009 e dopo aver attribuito un ristorno di 642 mila euro ai soci. Anche il valore della produzione registra una flessione del 14% rispetto allo scorso anno, attestandosi a 534 milioni. Nel 2010 quindi, dopo diversi anni di crescita, il giro d'affari di CMB conosce una battuta d'arresto attestandosi a 616,1 milioni di euro, in flessione del 4% rispetto al consuntivo 2009. Il patrimonio netto ammonta a 197,0 milioni di euro, con un incremento di 6,7 milioni rispetto al precedente esercizio. Determinante nella crescita del patrimonio di CMB è l'incremento della riserva indivisibile, che passa da 156,2 milioni a 161,5 milioni, grazie all'azione di autofinanziamento operata in sede di destinazione degli utili di bilancio a tutela del patrimonio intergenerazionale
2010
PATRIMONIO NETTO
200 milioni di euro 195
197
190
190,3
185 180 175 170 165
177,8 2008
2009
3
2010
UTILE NETTO
14 milioni di euro 12 10
12,41
8 6
7,14
4 2 0
2009
2010
A 05 / N 20 / P 14-15
4
VENDITE IMMOBILIARI Divisione Centrale
10,9 Divisione Lazio
18,4 64,3
Divisione Lombardia
5
PORTAFOGLIO LAVORI
348,7
357,1
Edilizia
Produzione - Project
20,5
Infrastrutture
143,8 Immobiliare
545,1
General Contractor
6
CAPITALE SOCIALE
34 33
33,68
32
31,98
31 30 29 28
29,13
27 26
2008
2009
2010
dei soci. Sul piano commerciale il 2010 è stato un anno di luci e ombre: se l'obiettivo di budget è stato raggiunto sul piano dimensionale, con 577 milioni di lavori acquisiti, il margine medio di acquisizione è inferiore alle aspettative: 4,43% contro il 5,32%. Del resto, accanto a successi di indubbio valore si rilevano alcune criticità, in particolare nella Divisione Lazio che incontra grandi difficoltà nell'aggredire un mercato fortemente ridimensionato e dove la competizione ha assunto caratteristiche inaccettabili. D'altra parte, il comparto delle concessioni si conferma un mercato interessante per l’attività commerciale di CMB. Le acquisizioni di servizi superano l’obiettivo di budget e chiudono con un valore complessivo di 203,8 milioni di euro a un margine medio atteso del 7,78%, principalmente grazie al contributo della concessione per l’Autostrada Broni - Mortara. Del resto, nei primi mesi del 2011 sono stati acquisiti importanti lavori, fra i quali ricordiamo il moderno Centro ricerche per conto di ENI Green a Pavia, la viabilità di accesso all'Expo 2015 aggiudicata a Eureca (comprendente un bellissimo viadotto che diventerà un segno caratterizzante della Milano del nuovo millennio) e infine un macrolotto sull'Autostrada Salerno-Reggio Calabria (acquisito in qualità General Contractor).
TEMPO DI BILANCI / ASSEMBLEA DEI SOCI
Le costruzioni Il comparto costruzioni chiude il 2010 con un monte lavori netto di 480,9 milioni di euro, in crescita rispetto al Budget (+ 2,9% milioni di euro) ma tuttavia inferiore al livello raggiunto nel 2009 (- 10,4%). Il fenomeno di forte crescita, che ha portato il comparto a raddoppiare le proprie dimensioni negli ultimi due anni, è attribuibile alla piena produzione sviluppata in alcuni grandi cantieri, quali Porta Nuova Varesine a Milano, la Torre Unifimm a Bologna, Metro C di Roma e l'Ospedale dell'Alto Vicentino a Thiene. L’utile lordo del comparto si attesta a 11 milioni, pari al 2,29% dei ricavi, non raggiungendo gli obiettivi di Budget: un risultato cui hanno contribuito tutte le unità organizzative a eccezione dell'Area Corporate della Divisione Centrale, in forte difficoltà.
L'attività immobiliare Il comparto immobiliare sta ancora subendo gli effetti della crisi finanziaria esplosa nel settembre 2008, con un blocco quasi totale della domanda sulla fascia alta del mercato. Il volume di vendite realizzato, con 94 milioni di contratti sottoscritti a fronte di una previsione di 124 milioni, è da considerarsi comunque positivo, anche perché superiore a quello degli ultimi due anni. Le vendite realizzate, tutte nel tradizionale segmento retail, hanno consentito lo sviluppo di iniziative a prevalente carattere residenziale con buoni livelli di marginalità, mentre lo scostamento dipende dal mancato obiettivo di vendite in blocco che avrebbero dovuto verificarsi in Divisione Lazio. Il comparto registra ricavi lordi per 137,3 milioni di euro, in linea con le aspettative e superiori a quelli del precedente esercizio (110 milioni). L'utile lordo arriva a superare le previsioni di budget, grazie all'ottima performance della Divisione Centrale, attestandosi a 13,5 milioni con un'incidenza sui ricavi lordi del 10%.
Project financing e servizi L'area project-servizi costituisce per CMB un settore strategico dalle notevoli potenzialità di sviluppo, in quanto garantisce la stabilizzazione dei rendimenti e dei ricavi, nonché la diversificazione degli assets d'impresa. Il consuntivo gestionale di comparto nel 2010 conferma il trend di crescita previsto dal budget: ricavi netti intorno a 45 milioni di euro (39 milioni nel 2009 e 40 previsti in budget), con una redditività superiore alle aspettative. L'utile lordo, infatti, raggiunge la quota di 3,8 milioni di euro, pari al 6,5% dei ricavi lordi, a fronte di 2,7 milioni previsti in budget.
Soci e politiche di capitalizzazione Negli ultimi anni CMB si è proposta di rafforzare la sua identità sociale, ritenendola una leva fondamentale del successo imprenditoriale. Pertanto ha agito su diversi fronti: dal valorizzare la storia centenaria della Cooperativa, all'implementare nuove modalità di adesione dei giovani soci, fino a raggiungere un maggior coinvolgimento dei soci sovventori. A fine 2010, CMB conta un numero complessivo dei soci che giungono a quota 1465: fra questi si contano 574 soci cooperatori, 748 soci sovventori e 143 soci onorari. L'incremento del numero dei soci si riflette con successo sul capitale sociale di CMB che, a fine 2010, supera i 33,6 milioni di euro. Questo risultato è determinato principalmente dalla politica di dividendi e ristorno destinati ad aumento delle quote sottoscritte.
RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE Fra il 2009 e il 2010 CMB si è trovata ad affrontare anni che hanno segnato una gravissima crisi del settore costruzioni, nei quali ha cercato di operare nella tutela del lavoro e del reddito di soci e dipendenti. Nel 2010 è stato attuato un sostanziale blocco del turn over, in modo da ridurre al minimo le inevitabili criticità conseguenti al miglior utilizzo del personale. Si è privilegiata la mobilità tra le Divisioni, tra sedi e cantieri o tra diverse zone geografiche. Sono stati inoltre sviluppati percorsi di riconversione professionale. La scelte effettuate hanno determinato una contrazione dei livelli occupazionali fino alle 815 unità di fine anno, suddivise in 389 operai (-28 rispetto al 2009) e 426 impiegati (-7 rispetto al 2009), che tuttavia non è stata in grado di assorbire tutte le criticità emerse nell'Area Sede della Divisione Centrale, dove a inizio 2011 si è dovuti ricorrere agli
ammortizzatori sociali (che stanno interessando 20 unità a rotazione). In un contesto economico di particolare difficoltà, CMB ha scelto di proseguire le attività di formazione e sviluppo per le risorse umane: il consuntivo 2010 ha consentito di realizzare 90 interventi formativi per oltre 11.000 ore complessive. Nonostante la complessa congiuntura economica, CMB prosegue anche gli investimenti in importanti innovazioni organizzative quali il Sistema di Gestione Integrato Qualità Sicurezza e Ambiente, l'aggiornamento del Modello 231 per la responsabilità amministrativa degli enti e il Progetto Linneo per il rinnovo dei Sistemi Informativi Aziendali. Elementi dai quali dipenderà la qualità dello sviluppo di CMB nei prossimi anni, la fortificazione dei saperi d'impresa e la sua efficienza di funzionamento.
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Opinioni
Diversi relatori hanno animato la mattinata. Ecco alcuni passaggi chiave degli interventi.
CARLO ZINI
Presidente CMB Oggi noi vogliamo costruire una moderna ed efficiente impresa, che si cimenti nella realizzazione di opere complesse, che finanzi e gestisca in modo efficiente e nell'interesse di molte persone: soci, dipendenti, clienti e utenti, per rientrare degli investimenti effettuati. Ci vuole tanto impegno e lavoro, non è un obiettivo a portata di mano né a portata di tutti. È necessario ricercare la perfezione sul piano organizzativo, forme nuove per accrescere la produttività e soprattutto avere una visione positiva del futuro, una sorta di neoilluminismo sociale. Il futuro dipende da noi, non procede a scatti e soprattutto non è frutto del caso. Sarà in quanto avremo saputo immaginarlo e costruirlo, per migliorare il nostro stare insieme e la nostra convivenza civile, con più solidarietà e meno egoismo. Aperti e non chiusi in difesa come fossimo minacciati. La vera minaccia sta nel non saper innovare guardando avanti, ciascuno di noi ogni giorno deve porsi la domanda di come migliorare.
ENRICO CAMPEDELLI Sindaco di Carpi
Credo che solo attraverso una maggiore coesione europea si possa uscire, o quanto meno avere le chiavi per poter uscire da questa situazione di stallo e di crisi. Pensate alla cartina dell’Europa: oggi la parte più avanzata dell’Unione Europea è un cilindro centrale che parte dalla Germania e scende arrivando fino alla Toscana e investendo un pezzo dell’area Francese nel bacino della Ruhr. Se l’Europa economica si riduce a questo cilindro diventa molto complicato competere, mentre noi siamo chiamati a confrontarci con quelle situazioni che stanno venendo avanti, o che lo hanno già fatto, e che l’unica situazione di crisi che hanno sentito è il calo dello sviluppo che prima era a due cifre e oggi è a una sola. Si parla della Cina che passa dal 18% al 9% di tasso di sviluppo, provate a pensare a cosa vuol dire… Credo che l’Unione Europea debba fare qualcosa di più e che l’Italia all’interno dell’Unione Europea debba fare qualcosa di più.
EMILIO SABATTINI
Presidente della Provincia di Modena L'Italia è refrattaria al cambiamento. Ciascuno tende a difendere solo quello che ha e non si mette in gioco, ma in questa situazione il rischio di declino è molto forte per l’intero sistema. Noi dobbiamo sconfiggere il virus della paura che attanaglia tutti e che porta in sé motivazioni di tipo culturale molto profonde e radicate. Dobbiamo avere il coraggio di fare questa scelta, per evitare che si vada in cortocircuito definitivo e che aumenti il livello di tensione sociale. A Modena si dice che la disoccupazione è al 6,8% e che sia più bassa dell’8% nazionale, ma per la nostra provincia questo è un valore straordinario, perché non siamo mai stati abituati a questo livello di disoccupazione. Da decenni risentiamo di quella disoccupazione fisiologica che è sempre stata la piena occupazione: oggi questi numeri possono produrre effetti importanti.
RUBEN SAETTI
Consigliere Delegato CMB Il mercato italiano da solo non sarà in grado di garantire lo sviluppo della nostra cooperativa, e quindi la crescita di fatturato all'estero si fa impellente. Purtroppo l'efficace azione commerciale portata avanti l'anno scorso in Libia con due opportunità molto concrete - rispettivamente un Ospedale per conto di ENI e l'Autostrada Litoranea - sono state vanificate dallo scoppio della guerra civile. Oggi la nostra attività all'estero, portata avanti insieme ad Unieco tramite la struttura di Eureca International, si sta concretizzando in paesi come Serbia, Albania, Romania, Kosovo e Turchia. Quest'ultima in particolare ha grandi tassi di sviluppo, un'affidabilità ragguardevole e di recente ha avviato un imponente piano di rinnovamento degli ospedali: un campo per noi di grande interesse e dove abbiamo già ottenuto diverse pre-qualifiche che porteranno a offerte impegnative nei prossimi mesi.
ANTONIO BORRUSO
Consigliere Delegato CMB Il cambio di guardia in Divisione Lazio segna un passaggio epocale per la nostra cooperativa, in un periodo non certo favorevole vista l'attuale situazione di crisi internazionale. Tuttavia, con il parere di tutti i soci e grazie a un percorso di affiancamento in Consiglio di Amministrazione che dura già da qualche anno, CMB ha scelto la strada della sostituzione tramite risorse interne. Questo per garantire, in un momento così difficile, la continuità strategica del governo della Divisione nel rispetto dei processi e delle procedure aziendali. Questa è la dimostrazione che la nostra forza è quella di valorizzare le risorse umane interne, per risolvere con tempestività problemi organizzativi in base a principi dettati dalla professionalità e democraticità: elementi chiave dello scambio mutualistico che lega il socio alla cooperativa, nel rispetto e nella crescita delle nuove generazioni.
SIRIANA BERTACCHINI
Consigliere di Amministrazione CMB L'area Facility Management in CMB si va definendo e strutturando. Assume una sua specifica identità connessa con la particolarità del segmento produttivo che è in un periodo di particolare espansione. Diversi fattori hanno contribuito ai buoni risultati dell'area, fra i quali ricordiamo la lungimiranza di CMB, che da tempo opera sul campo ed è leader nel settore dei project financing ospedalieri; o la buona prassi dei colleghi costruttori, che costruiscono tenendo conto che passeranno il testimone ai gestori. Ma anche altri fattori come il supporto delle strutture CMB, che hanno cambiato modo di pensare e lavorare per far fronte a temi nuovi. O ancora l'impegno di tutto il personale dell'area, che affronta ogni problema con senso di responsabilità e sforzo personale, ma soprattutto con spirito di squadra per far fronte agli imprevisti e per far tesoro comune delle esperienze già concluse.
LUCA BERNAREGGI
Presidente Legacoop Lombardia Penso che sia del tutto naturale desiderare che questo nostro Paese non stia fermo. L'Italia ha bisogno di modernizzarsi, di investire sul suo futuro per non far scappare i giovani, per non continuare ad avere una crescita così bassa. Per raggiungere questo scopo dobbiamo ricorrere anche a forme di coinvolgimento di soggetti privati, di società di capitali e di cooperative: che sono in grado di gestire e di garantire l’interesse pubblico attraverso una proprietà che non è pubblica, ma può essere di privati, di cooperative o in partnership con enti pubblici. In questi anni avete fatto molto: qualcuno di voi è anche testimone di quanto accaduto quando abbiamo iniziato ad affrontare il tema della nuova tangenziale, che per Milano vale 1 miliardo e 700 milioni di euro (grazie a un investimento in totale autofinanziamento privato). Noi abbiamo provato a mettere insieme le 4 grandi cooperative italiane del settore delle costruzioni: e ci siamo riusciti.
PAGINE IT / INTERVISTA
PAGINE I.T.
A cura di: Luca Padovano
Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni
ENTERPRISE 2.0 L’informazione può aiutare a crescere, se capiamo il “trucco”. Ecco un modo social per fare impresa.
Due parole con Francesco Aldrelli, Direttore Risorse Umane e Organizzazione
B
uongiorno Aldrelli, oggi parliamo di persone, organizzazione e tecnologie. Vorrei partire dalla cronaca, la recente uccisione di Osama Bin Laden. Al di là del fatto in sé, i media hanno parlato solo di foto contraffatte con Photoshop, del vicino che ha "twittato" l'azione in diretta, del fatto che l'azione è stata filmata e presto finirà su YouTube. Ma allora è vero, la tecnologia sta cambiando il nostro modo di vedere il mondo? Per ora, sta solo cambiando il nostro modo di guardare. La tecnologia produce strumenti in grado di offrire nuove interazioni tra l’uomo e il mondo. Il problema sta nel fatto che ciò che è nuovo ci mette in difficoltà e richiede lo sviluppo di nuove capacità. Voglio dire che il problema sta nel non essere ancora in grado di interagire evolutivamente con tali oggetti. Quindi, guardiamo ma non vediamo. Fortunatamente, di quell’episodio ricorderemo anche quella bellissima foto della "situation room", piena di tensione e umanità. Ecco, umanità e tecnologia. Vedi? Guardiamo una foto e questa suscita sensazioni che, inevitabilmente, ci inducono a immaginare cosa stesse accadendo all’interno della “situation room”, anche se non ne sappiamo niente. È proprio qui che si rileva con pienezza il passaggio dall’informazione come rappresentazione dei fatti
all’informazione come loro interpretazione. Se i nostri modelli culturali non saranno capaci di governare i contenuti offerti dai nuovi media, allora saremo condizionati solo dalle suggestioni, perdendo autonomia di elaborazione. In altre parole, il rischio è che non “capiamo il trucco” e che tutta questa informazione non serva a crescere e migliorare. Se così sarà, avrà avuto la meglio la tecnologia. Per questo oggi si parla di "Social Computing", intendendo di voler risolvere il conflitto UomoTecnologia mettendo l'uomo al centro dei sistemi tecnologici, utilizzati per comunicare, condividere e collaborare. Non credo sia una soluzione mettere al centro l’uomo: il conflitto sta tra l’uomo che usa le tecnologie e l’uomo che ne è usato. Comunque, comunicare, condividere e collaborare sono ver-
bi importanti, nel sociale come negli affari e nel lavoro. D’altro canto, sappiamo tutti che la distinzione tra sistema sociale, economico o finanziario, come tra etica ed affari, è fittizia e appartiene a modelli culturali soprattutto europei. Tuttavia, col tempo, li abbiamo assunti come entità separate e finiamo col chiederci se sia nato prima l’uovo o la gallina oppure quale dei due sia meglio mangiare prima. Ma ciò che riguarda la società non può non riguardare anche le imprese. Dopo tutto, cosa sarebbe un’impresa al di fuori del sistema sociale (ovvero, maliziosamente e tornando alla metafora, senza “polli da spennare”)? In Italia le imprese guardano ancora con diffidenza, ma nel resto del mondo, gli affari si fanno già su Facebook.È questa la risposta, la possibilità, cioè, di realizzare e finalizzare l’attività economica, al proprio
interno come nella relazione con la società, con un unico ambiente (social prima che business) di comunicazione, condivisione e collaborazione in grado di sviluppare una nuova frontiera per l’etica degli affari. L’IT parlerebbe di "Enterprise 2.0". Nuovi modelli organizzativi, nuovi scenari e nuove sfide, senza dimenticare il valore della persona e delle relazioni. Possiamo pensare a una CMB 2.0? Enterprise 2.0 significa un ambiente tecnologico non pregerarchizzato e non pre-ordinato, che pone al centro le persone, generando dal basso percorsi e legami che permettono a chiunque di accedere immediatamente a ciò che effettivamente serve. Ovvero, efficienza massima nelle transazioni informative e nell’accessibilità, nella fruibilità e nella fungibilità dei saperi. Ma tutto questo deve sapersi tradurre in azioni organizzate in un habitat che metta in comune la relazione interna con quella esterna. È tutto un altro mondo, che pone un’importante sfida all’evoluzione dell’impresa e alla quale, anche in questo caso, CMB non potrà sottrarsi. Rimane però la sensazione che chi usa le tecnologie sia ancora una minoranza. Stiamo parlando di Digital Divide, e io credo sia una vera e propria "responsabilità sociale” affrontarlo e sconfiggerlo. Sei d'accordo ? Come la mettiamo in CMB ? Mi ricollego a quanto dicevo
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“Se i nostri modelli culturali non saranno capaci di governare la relazione con i contenuti che ci offrono i nuovi media, allora saremo condizionati solo dalle suggestioni” Glossario //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Social Computing: indica le varie forme di interazione sociale sviluppata in rete mediante appositi strumenti software e comprende sia i media tradizionali, come le mailing list, sia le più recenti applicazioni software, come i blog o i wiki. Twitter: servizio gratuito di social network e microblogging che fornisce agli
utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. Gli aggiornamenti possono essere effettuati tramite il sito stesso, via SMS, con programmi di messaggistica istantanea, e-mail, oppure tramite varie applicazioni specifiche. Il nome "Twitter", corrispondente sonoro della parola tweeter, deriva dal verbo inglese to tweet che significa "cinguettare".
Smart Thinking: indica la propensione a prendere decisioni velocemente, sulla base di una sintesi immediata di una grossa mole di informazioni, tipica del mondo moderno. Enterprise 2.0: il termine descrive un insieme di approcci organizzativi e tec-
nologici orientati all’abilitazione di nuovi modelli organizzativi basati sul coinvolgimento diffuso, la collaborazione emergente, la condivisione della conoscenza e lo sviluppo e valorizzazione di reti sociali interne ed esterne all’organizzazione. Dal punto di vista organizzativo l'Enterprise 2.0 è volto a rispondere alle nuove caratteristi-
prima, a proposito del “conflitto” che individuavo tra chi usa e chi viene usato. La questione è complessa, ma concentriamoci solo su alcuni tratti critici: bisogni di cittadinanza, alfabetizzazione apparente ed evanescenza culturale. La pervasività sociale dei nuovi media ha fatto sì che questi si traducessero in nuovi bisogni di cittadinanza, nel senso che chi ne è sprovvisto non può esercitare i propri diritti di appartenenza ad un consesso sociale, rischiandone l’emarginazione. Il digital divide (lo diciamo che divide si può tradurre con divario?) reca con sé un radicale principio di esclusione sociale. O sei dentro, o sei fuori. A questo si accompagna quel che definisco alfabetizzazione apparente: questi media, così complessi e sofisticati, hanno potuto acquisire un altissimo indice di attrattività perché appaiono semplici e immediati, ma non è così. La conseguenza è che crediamo di essere digitalmente alfabetizzati, ma spesso non è vero. Anche quando sei dentro, potresti in realtà esserne fuori. Per ultimo, il rischio dell’evanescenza culturale, ossia di un’interazione culturale che non riesce a definirsi in miglioramento culturale. I social network hanno in sé caratteristiche tipiche dell’esperienza ludica: è un ambiente di simulazione dove ci si può liberare dai condizionamenti del proprio corpo e della propria identità. Ma
ciò viene offerto non come stimolo per apprendere, bensì quale meccanismo di attrazione e di dipendenza, per favorire il maggior consumo digitale. Quel che ne deriva è una sorta di gioco fine a sé stesso, sterile e del tutto ingannevole. Anche se probabilmente non siamo ancora pronti, è da qui che bisogna partire: individuare la presenza di rischi non serve a “non fare” ma a “fare consapevolmente”. Come ho già detto, si tratta di una sfida non rinunciabile, anche per la stessa CMB. È una nuova frontiera che chiede di essere affrontata con consapevolezza, dove la responsabilità sociale si arricchirà con la finalità di superare il digital divide trasformandolo in opportunità di emancipazione sociale. E, alla fine, ci ritroveremo con quello che avremo saputo e voluto costruire. Tutto questo è legato alla necessità di "cambiare passo". I piani quinquennali non funzionano più. È invece necessario adattarsi a una "nuova normalità", fatta di decisioni veloci e sistemi efficaci in cui la formazione e l'innovazione sono "permanenti". Diciamo che i piani quinquennali, in genere, non hanno mai funzionato. O, per meglio dire, quando hanno funzionato, alla fine ci si è accorti di essere rimasti indietro rispetto al mondo. Certo, oggi non c’è più bisogno di aspettare cinque anni per capire di essere rimasti indietro. Cambiare passo?
che ed esigenze delle persone ed a stimolare flessibilità, adattabilità ed innovazione.
Nuova normalità: definizione coniata da Gartner per riferirsi a un periodo storico (il nostro) in cui sia “normale” vivere cambiamenti repentini e mancanza di certezze.
Knownledge Management: non esiste un’unica e conclusiva definizione di knowledge management. In senso lato, il concetto può riferirsi alla preservazione e alla condivisione della conoscenza ed è portato avanti dall’antichità con lo sviluppo di biblioteche e strumenti di comunicazione. Nei tempi più recenti della rivoluzione digitale, chiamiamo knowledge management quel filone di ricerca teorica e applicativa che sviluppa il ciclo della conoscenza all’interno di una comunità di pratica o d’apprendimento tramite strumenti dell’information technology. Learning Organisation: Il presupposto fondamentale della learning orga-
nization è che le organizzazioni apprendono attraverso l’azione e l’esperienza dei suoi membri. Le organizzazioni che apprendono sono quelle che hanno acquisito la consapevolezza del legame tra miglioramento, cambiamento e apprendimento e le persone che ne fanno parte cercano di incrementare di continuo la loro capacità di conseguire i risultati a cui aspirano.
Se con questo si vuol dire anche cambiare visione, mentalità, cultura, insomma, cambiare testa, allora sì, sono d’accordo. Vedi, uno dei tanti “libri bianchi” dell’Unione Europea, pubblicato nel 1995, pronosticava già gli effetti che la globalizzazione avrebbe prodotto sul mercato del lavoro e sulle persone e proponeva in risposta il modello di Learning Society (che nelle imprese corrisponde a una learning organization, democratica e priva di intermediari, basata sul coordinamento e orientamento, piuttosto che sul controllo), superando il concetto di “economia della conoscenza” per approdare a quello di “società della conoscenza”. Da qui è nato il concetto di “formazione continua”, apprendimento in ogni tempo e luogo della vita, basato sull’acquisizione di “competenze trasversali”: cognitive (problem solving, decision making), relazionali (comunicazione interattiva) e affettive (gestione emozioni/stress). Quindi, formazione organizzativo-sociale e apprendimento trasformativo, intesi come processo di cambiamento globale della persona. Insomma, detta in altri termini, la riedizione tecnologica del concetto di persona, sotto il profilo filosofico derivato dal cristianesimo: il rapporto tra uomo e conoscenza attuato in modo diretto e senza intermediari. È questo che dà dignità all’essere umano, trasformandolo in persona. Ed è questo che biso-
gnerà riuscire a preservare. Quanto tempo è passato? Sedici anni? Cambiamo passo? Eh... come dire? A proposito di innovazione. Anche tu, come membro della Direzione di Gruppo, hai ricevuto un tablet in dotazione. Tablet in inglese significa "tavoletta", ma anche "pillola". Placebo, antidepressivo o cardiotonico? In treno vedo sempre più persone che tirano all’improvviso fuori questi tablet con espressione soddisfatta e compiaciuta e si guardano intorno ricercando condivisione e apprezzamento per questo loro benessere esistenziale. Non era mica così quando c’erano solo i PC portatili! Il tutto non mi fa un effetto antidepressivo, anzi. Ma si sa, le pillole sono come il caffè: c’è chi lo prende e resta sveglio e chi invece s’addormenta. Strano l’essere umano, eh ? O forse sono strani i farmaci? Concludiamo con qualche domanda veloce, che siamo nell'era dello "smart thinking". - Decoder o satellite? Satellite. - TV o internet? Internet. - Libro o e-book? Libro (il tablet, meglio come sedativo). - Mail, telefono o chat? Beppe Grillo! (il punto esclamativo evoca la parola che titola le sue convention e che, se continui, potrebbe sostituire nome e cognome). Messaggio ricevuto. Grazie e alla prossima.
MODENA / EDILIZIA PRIVATA
Cambia il volto della cittĂ grazie a importanti interventi di riqualificazione delle aree dismesse. Come la Manifattura Tabacchi, l'ex convento San Paolo e la residenza universitaria San Filippo Neri.
Modena in progress
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MODENA / EDILIZIA PRIVATA
NUOVI SPAZI Grande fermento fra i modenesi che lo scorso 14 maggio hanno avuto libero accesso al cantiere della Manifattura Tabacchi.
L
a Manifattura Tabacchi, storica fabbrica di sigarette chiusa da anni e grande quasi un quinto del vecchio centro ducale di Modena, è una struttura labirintica sul limitare del centro storico della città, a dieci minuti a piedi dal celebre Duomo romanico. Il complesso di edifici, dismesso dal 2001, diventa oggi la sede di un progetto di riqualificazione urbana da 80 milioni di euro. Proprietaria del complesso immobiliare e promotrice dell’intervento è la Quadrifoglio Modena Spa, partecipata da Fintecna Immobiliare, CMB e diverse realtà imprenditoriali emiliane. L’intervento trasformerà la vecchia Manifattura Tabacchi in un’elegante e moder-
na zona residenziale. Qui troveranno spazio 77 abitazioni di grande pregio, alcuni negozi e spazi dedicati ad attività direzionali. La Manifattura Tabacchi è un complesso di quasi 18.000 mq di superficie totale, segnati da archi, solai e volte tipiche dell’architettura dell’Ottocento e un antico monastero seicentesco che nel tempo era stato fagocitato dalla grande struttura industriale. L’intervento sorgerà all’ombra della grande ciminiera, accanto a edifici d’epoca tutelati dalla Soprintendenza dei Beni Ambientali e Architettonici. Di particolare interesse il progetto di restauro e risanamento conservativo della struttura più grande dell’area, il cosiddetto Edificio
A, che entro fine dicembre 2013 sarà riportato alla configurazione originaria dei primi del Novecento. Fiore all’occhiello del progetto è la centrale di rigenerazione, che donerà un nuovo utilizzo all’antica ciminiera e doterà tutti gli edifici di aria condizionata, riscaldamento ed elettricità a grande risparmio energetico e basso impatto ambientale. Al Comune di Modena e ai modenesi saranno ceduti gratuitamente quasi 6.000 mq di area esterna, grazie all’abbattimento di alcune costruzioni risalenti agli anni Sessanta: nasceranno così nuovi spazi vicino alla Contrada Pilotta e un collegamento ciclo-pedonale per la stazione ferroviaria.
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MODENA / EDILIZIA PRIVATA
APPROFONDIMENTO
Restyling in centro storico
C
'è grande fermento nel centro storico della città di Modena, da qualche mese a questa parte. Importanti interventi di recupero urbano vanno restituendo ai cittadini aree da tempo dismesse o diventate marginali rispetto al cuore della vita modenese. CMB è in prima linea nel ripristino non solo della Manifattura Tabacchi, ma anche dell'ex Convento San Paolo con il suo grande chiostro e la residenza universitaria San Filippo Neri. Il complesso edilizio San Paolo si colloca nella zona sud del centro cittadino e interessa una superficie complessiva di 9.000 mq, di cui circa 3.600 a giardino. Sorto nel XV secolo come convento, a partire dall'Ottocento gli venne attribuita la funzione di educatorio. Le opere più importanti dal punto di vista artistico e monumentale sono la Chiesa di San Paolo e l'adiacente Cappellina della Madonna della Scala, oltre al chiostro principale noto anche come Cortile del Leccio. L'intervento attuato da CMB si propone il restauro e il recupero dell'intera struttura, riservando il sub-comparto est alla biblioteca della facoltà di Giurisprudenza, mentre il sub-comparto ovest sarà dedicato ad attrezzature scolastiche e servizi del Comune di Modena. Nella parte nord del centro si colloca invece il complesso architettonico San Filippo Neri, che su commissione dell'Università di Modena e Reggio Emilia andrà destinato ad alloggi per studenti universitari fuori sede. Oltre a una ricettività di 169 posti letto, CMB realizzerà anche gli spazi comuni (soggiorno e cucina) e l'allestimento di servizi culturali e didattici (biblioteca e sale studio, spazi ricreativi, palestra). La struttura sarà anche dotata di altri servizi a supporto della residenza (uffici direttivi, lavanderia, mensa, magazzini e depositi di biancheria, un'area interna e coperta dedicata al parcheggio di circa 90 biciclette).
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FLASH / DAL MONDO CMB
Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa TORINO
TORRE REGIONE
REGGIO EMILIA
GRATTACIELO PIEMONTE
UNIECO E CMB
INSIEME È MEGLIO Lo scorso 17 giugno, presso il Castello di Rezzanello sui colli piacentini, i soci di Unieco riuniti in Assemblea hanno approvato i risultati di bilancio del 2010: 705 milioni di euro di giro d'affari e un utile netto di 13,1 milioni. Per il 2010 la cooperativa reggiana consolida il trend di crescita registrato negli ultimi anni all'insegna di una sostenibilità di lungo periodo e prefigura un posizionamento che verrà confermato nel 2011, per il quale è previsto un fatturato di 660 milioni. "Siamo al lavoro su progetti molto qualificanti in tutte le nostre aree
di business” - ha commentato il Presidente di Unieco Mauro Casoli. E ha aggiunto: “Sviluppando nuove sinergie con CMB di Carpi, puntiamo a realizzare una quota crescente del fatturato sui mercati esteri nell'arco dei prossimi anni". Il Consorzio Stabile Eureca, nato dal sodalizio fra CMB, Unieco e CLF di Bologna, sta acquisendo progressivamente importanza nel panorama delle costruzioni in Italia, dove sta realizzando opere importantissime e si prepara a competere su progetti di sempre più alto profilo.
Il Presidente Casoli si rivolge all'Assemblea dei soci di Unieco
AUTOSTRADE
Il nuovo grattacielo della Regione Piemonte è ai blocchi di partenza. E CMB figura fra le imprese vincitrici, in raggruppamento con Coopsette e Monte dei Paschi di Siena. Progettata dal celebre architetto Massimiliano Fuksas, la Torre della Regione Piemonte si inserirà nello skyline torinese: l'edificio sarà alto 205 m per 42 piani, dei quali l'ultimo adibito a bosco pen-
sile, oltre a due piani interrati dedicati a servizi. La sede - che ospiterà la Giunta, il Consiglio e gli uffici dell’Amministrazione regionale – sorgerà in prossimità dell’area del Lingotto su una superficie edificabile di 95.000 mq, all’interno del progetto per la riqualificazione dell'area "Ex Fiat Avio". I lavori dureranno per circa 35 mesi e partiranno nell'autunno 2011.
Rendering per la presentazione della nuova Torre di Torino
HOLCOA
NUOVI KILOMETRI Negli ultimi giorni di maggio Holcoa - società fondata da CMB insieme a Unieco di Reggio Emilia, CCC di Bologna, Cmc di Ravenna, Cooperare e UGF Merchant di Bologna - ha fatto il suo ingresso ufficiale nel mercato delle concessioni autostradali. Si è conclusa positivamente infatti la trattativa per l’acquisizione da Autostrade per l'Italia di una quota pari al 24,89% della Società Autostrada Tirrenica (SAT). SAT è concessionaria del tratto autostradale di circa 37 chilometri in esercizio della A12 tra Livorno e Rosignano; inoltre ha la concessione per completare e gestire circa 206 chilometri di autostrada tra Livorno e Civitavecchia. L'investimento stimato per completare l’opera è di circa 2 miliardi di euro.
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