NUMERO
Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XV. N° 67 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO OPINIONI E NOTIZIE IN CMB
67 NOVEMBRE 2023
Nuovo Gaslini
Genova guarda al futuro della medicina pediatrica
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SOMMARIO
inCorso - n.67
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IN CORSO
— In questo numero
NUMERO
OPINIONI E NOTIZIE IN CMB
Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XV. N°67
PRIMO PIANO
5 A Genova iniziano i lavori di costruzione, per un’assistenza sanitaria all’avanguardia
NUOVO GASLINI: IL SALTO AVANTI DELLA MEDICINA PEDIATRICA
4 EVENTI
LA MILANO DI CMB APRE LE PORTE AI SOCI Uno sguardo panoramico su dieci anni di interventi di CMB
11 CANTIERI
OSPEDALE SAN GERARDO DI MONZA: VERSO IL TRAGUARDO
CMB continua a elevare gli standard della struttura, affrontando l’ultima fase
67 NOVEMBRE 2023
16 ACQUISIZIONI
EX POLIGRAFICO DI STATO A ROMA: NUOVA ACQUISIZIONE Firmato il contratto, CMB si prepara a riqualificare il complesso
18 RIQUALIFICAZIONE
INAUGURA IL PARCO DELLA CREATIVITÀ A MODENA Una tappa importante nella rigenerazione dell’area ex Amcm
20 ZOOM
Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli In redazione: Francesca Martinelli
Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it
Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO). Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
Progetto grafico, impaginazione ed editing: Hic Adv Stampa: Faenza Printing Spa Sfoglia o scarica questo numero di inCorso all'indirizzo: cmbcarpi.com/house-organ
CATANIA MON AMOUR Il gruppo Zoom si ritrova in trasferta per una due giorni di formazione
QUI E LÀ — Una rubrica tira l'altra P. 3 CLOSE-UP Dettagli costruttivi P. 10 CAFFÈ CMB Chiacchiere con o senza zucchero P. 14 DIALOGHI Maria Emanuela Salati P. 22 SOSTENIBILITÀ IN CMB Sociale, ambientale ed economica P. 23 BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB
The Forest Stewardship Council® (FSC®) is a global, not-for-profit organization dedicated to the promotion of responsible forest management worldwide. FSC defines standards based on agreed principles for responsible forest stewardship that are supported by environmental, social, and economic stakeholders. To learn more, visit www.fsc.org
FOTOGRAFIA
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Close-up
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Una finestra digitale sui dettagli costruttivi che danno forma agli interventi di CMB. Attraverso scorci e dispacci tecnici giunti dal cantiere, l’opera svela la propria bellezza segreta, ciò che la rende unica tra mille altri progetti. A cura di Massimiliano Cerone
CANOPY Tra i diversi aspetti architettonici che caratterizzano Torre Unipol, il Canopy è sicuramente il più iconico. A livello funzionale costituisce l’ingresso da Est sulla Piazza ipogea. È caratterizzato da una struttura in carpenteria metallica S355J2 con profili tubolari saldati di diversi diametri (da 139 a 323 mm) e spessori (da 10 a 20 mm) in funzione dell’impegno statico del singolo elemento e del relativo tasso di sfruttamento sezionale. La struttura tridimensionale ha un ingombro planimetrico di circa 31 m x 20 m, di cui la quasi totalità
staticamente “a sbalzo”. Tali carpenterie si agganciano al livello L05 della Torre e scendono verso Est caratterizzando il freeform dell’involucro sino alla parte terminale, posta a circa 17 m dal piano di calpestio. La macromaglia, a forma triangolare, accoglie i profili e i vetri di dimensione variabile in funzione della giacitura. Strutturalmente, la filosofia progettuale è caratterizzata dalla trave reticolare tridimensionale posta in prossimità dello sbalzo terminale che si sviluppa su tutto l’arco da Nord a Sud, vincolandosi sui calcestruzzi armati. Gli aspetti maggiormente at-
tenzionati in sede di costruzione sono rappresentati da Sicurezza e Topografia: il primo è stato presidiato mediante un accurato studio preliminare del metodo di montaggio e relativa messa in campo di tutti gli accorgimenti previsti; il secondo attraverso premontaggi in officina che hanno coinvolto il 100% degli elementi e un accurato piano di controlli topografici in itinere, volti a correggere gli eventuali scostamenti rilevati. Tutto questo ha reso possibile la realizzazione di un’opera architettonica di rara bellezza e complessità tecnica.
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EVENTI
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TOUR
La Milano di CMB apre le porte ai soci Una giornata esclusiva tra le opere più iconiche del capoluogo meneghino, per osservare da vicino i risultati di un impegno durato dieci anni.
L
o scorso 29 settembre i soci di CMB hanno partecipato numerosi a un evento sociale da ricordare: la visita ad alcune delle iniziative di riqualificazione urbana più celebri di Milano. Dopo il successo della visita al Palazzo dell’ONU di Ginevra nel 2022, le persone di CMB hanno trascorso una giornata tra i quartieri di Porta Nuova e CityLife, dove la Cooperativa ha realizzato alcune fra le ope-
re più iconiche del capoluogo lombardo, nel corso degli ultimi 10 anni. In mattinata i soci, suddivisi in quattro gruppi, sono saliti sulla Torre Unipol ormai in fase di ultimazione, accedendo anche ai piani più alti che verranno interdetti al pubblico quando il grattacielo sarà consegnato. Dopo aver visitato Piazza Gae Aulenti e la Biblioteca degli Alberi, il pranzo è stato l’occasione per assaggiare alcuni piatti tipici della
cucina meneghina: il celebre risotto, l’ossobuco e il tiramisù. Nel pomeriggio, accompagnati da guide locali, i partecipanti sono stati trasportati su pullman riservati attraverso un tour delle principali iniziative sviluppate da CMB a Milano: Fondazione Feltrinelli, Villaggio Expo, Cascina Merlata e Città Contemporanea, la sede del Sole24ore, fino ad arrivare al quartiere CityLife. Nell’area dove sorgerà il portico di CityWave, i soci CMB hanno incontrato il personale del cantiere e poi attraversato il parco passeggiando tra Torre Generali e Torre PwC. La giornata si è conclusa con un giro all’interno dello Shopping Center di CityLife, per poi risalire sui bus e rientrare presso le sedi. Sull’app Be CMB si sono moltiplicate le foto e i post di ringraziamento ai colleghi per l’organizzazione e l’ospitalità, ma anche le manifestazioni del senso di appartenenza e dell’orgoglio per le opere realizzate e presentate in prima persona dai colleghi.
PRIMO PIANO
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GENOVA
PARTONO I CANTIERI PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO GASLINI
Lo storico ospedale pediatrico di Genova si prepara a rispondere ancora più prontamente alle sfide della sanità moderna.
Di Siriana Bertacchini / Foto di Avventura Urbana
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PRIMO PIANO
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Il piano di realizzazione del “Cantiere Nuovo Gaslini”, consiste nella costruzione di un nuovo padiglione ospedaliero, chiamato Padiglione Zero, di un polo tecnologico e nella ristrutturazione di cinque padiglioni storici.
35,93% 55,78% 8,29%
PARTECIPAZIONI CMB MIECI ARCOSERVIZI
L
o scorso 23 ottobre il Direttore Generale Renato Botti dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini ha firmato l’accordo con la concessionaria Zena Project, società di progetto creata dal raggruppamento temporaneo di imprese CMB-Mieci-Arcoservizi. L’evento ha fornito l’occasione per presentare il piano di realizzazione del “Cantiere Nuovo Gaslini”, consistente nella costruzione di un nuovo padiglione ospedaliero, chiamato Padiglione Zero, di un polo tecnologico e nella ristrutturazione di cinque padiglioni storici con la conseguente riorganizzazione funzionale dell’intero policlinico. Il Nuovo Gaslini nasce grazie allo sviluppo di un complesso progetto di innovazione tecnologica, organizzativa e funzionale, che è stato possibile grazie al partenariato pubblico-privato. Tutta l’operazione da un punto di vista strutturale si completerà in sei anni e mezzo: tre anni per la realizzazione del Padiglione Zero, tre anni e mezzo per la ristrutturazione degli altri padiglioni. Alla conclusione della fase costruttiva
la terza prevede la ristrutturazione del padiglione 16 che finirà nel 2029, mentre la quarta si incentra sulla ristrutturazione del padiglione 15, che terminerà nel 2030.
— IL PADIGLIONE ZERO —
seguirà la gestione dei servizi di facility management, compresa la fornitura energetica, per 19 anni dalla costruzione del Padiglione Zero. L’intervento sarà strutturato su quattro fasi: la prima consiste nella realizzazione del Padiglione Zero con conclusione prevista nel 2026, la seconda nella ristrutturazione dei padiglioni 17, 18 e 6 nel 2028,
Il Padiglione Zero accentrerà tutte le funzioni di emergenza-urgenza, a elevata intensità assistenziale e chirurgica per i bambini, le future mamme e le famiglie, garantendo massima efficienza operativa e un’ottima qualità assistenziale. Vi avranno sede un’area di emergenza-urgenza correlata funzionalmente all’area ospedaliera dei servizi di diagnosi; 12 sale operatorie di cui 3 ibride; 8 sale travaglio/parto di cui una attrezzata per il parto in acqua; 70 posti letto nelle aree di terapia intensiva e subintensiva pediatrica e neonatale; 130 posti letto nell’area ospedaliera delle degenze ordinarie chirurgiche pediatriche e materno-infantili. I posti letto complessivi per la sede genovese del Gaslini saranno 493, con un incremento di circa 50 posti rispetto alla disponibilità attuale.
PRIMO PIANO
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INTERNAZIONALITÀ Il Gaslini è oggi un policlinico con una vocazione ospedaliera e scientifica di livello internazionale
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I NUMERI DEL GASLINI
73mila
METRI QUADRI DI ESTENSIONE
20
PADIGLIONI
1800
ADDETTI
12
SALE OPERATORIE
365 I TOP ITALIAN SCIENTISTS Sotto il profilo scientifico garantisce visibilità e reputazione alla regione Liguria
8
SALE TRAVAGLIO
493
POSTI LETTO COMPLESSIVI
130
POSTI LETTO DEGENZA ORDINARIA
70
POSTI LETTO TERAPIA INTENSIVA
OBIETTIVI Creare un’architettura flessibile, piacevole e sicura, progettata seguendo i principali protocolli di sostenibilità ambientale
+50
POSTI LETTO RISPETTO ALLA DISPONIBILITÀ ATTUALE
ORIGINI
IRCCS G. Gaslini: la storia Dal sogno di Gerolamo Gaslini è nato un Istituto di eccellenza, che si distingue a livello internazionale per ricerca medica, formazione e assistenza pediatrica
Il Gaslini è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Inizia la sua attività nel 1938 grazie alle donazioni ricevute da parte del senatore Gerolamo Gaslini che, in ricordo della figlia morta ancora bambina, porta avanti una personale missione per progettare e realizzare un grande ospedale pediatrico a forte vocazione scientifica, per assicurare all'infanzia la migliore assistenza possibile, sostenendola con la ricerca più innovativa. Fin dalla sua fondazione, Gerolamo Gaslini organizza all’interno dell’Istituto la presenza dell'Università di Genova con le proprie cattedre di pediatria al fine di assicurare all'assistenza il supporto qualificato della ricerca e della formazione delle nuove generazioni di pediatri, di infermieri e tecnici. Questo forte orientamento alla formazione porta il Gaslini a realizzare, negli anni, importanti iniziative: vengono svolte lezioni per i vari gradi di scuola in Ospedale, corsi universitari e dottorati, vi trova spazio il Centro Internazionale di Studi e Formazione CISEF Gaslini. Nel 1959 l'Istituto viene formalmen-
te riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, un riconoscimento che è stato sempre confermato negli anni successivi. Il Gaslini è oggi un policlinico strutturato su 20 padiglioni per 73 mila metri quadri di estensione, con una vocazione ospedaliera e scientifica di livello internazionale. Nell’offerta sanitaria integrata dell’ospedale sono presenti, ai massimi livelli delle competenze e delle pratiche cliniche e scientifiche, tutte le specialità pediatriche e chirurgiche. Con i suoi circa 1800 addetti, l’Istituto Gaslini è certamente una delle imprese più grandi e importanti della regione a cui conferisce un indotto importantissimo in termini materiali ma anche per reputazione e visibilità. Molto rilevante è il profilo scientifico: 2 corsi di laurea, 1 dottorato di ricerca, 422 pubblicazioni, IF Ministeriale 1644, mentre sono 365 i Top Italian Scientists dell’Istituto Gaslini. Gaslini è anche il nome di un “sistema” formato, oltre che dall’Istituto Giannina Gaslini, dalla Fondazione Gerolamo Gaslini e dall’Associazione Gaslini Onlus.
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PRIMO PIANO
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Firmato il contratto tra il Direttore Generale e Zena Project, società di progetto creata dal raggruppamento temporaneo di imprese CMB-Mieci-Arcoservizi.
UN PROGETTO AMBIZIOSO Renato Botti il direttore dell'Istituto sottolinea gli aspettivi innovativi e tecnologici del progetto
—LA RISTRUTTURAZIONE L’opera proseguirà con una seconda fase di ristrutturazione dei Padiglioni 6, 17 e 18, della durata di circa 18 mesi, al fine di migliorare l’efficienza organizzativa dell’Area Medica, Emato-oncologica, delle Neuroscienze e dell’Assistenza Territoriale, con la creazione di nuovi ambienti in cui tecnologia, ricerca e assistenza clinica si integrano tra loro, per il benessere dei piccoli pazienti. Nei successivi due anni partiranno anche la terza e la quarta fase: il padiglione 15 sarà completamente dedicato alla ricerca, con la collocazione di tutti i laboratori in un unico edificio, mentre nel 16 troveranno sede le attività a bassa intensità quali la Riabilitazione e l’Ospedale di Comunità. Successivamente, verranno potenziati i servizi complementari di ricerca, formazione, accoglienza, asilo e nido aziendale, alcune
LA FIRMA Siriana Bertacchini, presidente di Zena Project firma la concessione
AUTORITÀ Da sinistra: Giovanni Toti, Edoardo Garrone, Siriana Bertacchini, Renato Botti e Angelo Gratarola
ECCELLENZA E AVANGUARDIA A destra il Sindaco Marco Bucci dà rilievo al contributo di sviluppo urbanistico per la città di Genova
piccole superfici di vendita e destinati spazi alle associazioni di volontariato. La fase esecutiva avrà una durata complessiva di circa sei anni e mezzo, prevede anche una riorganizzazione funzionale dell’intero sedime ospedaliero e delle aree verdi. L’obiettivo è creare un’architettura flessibile, piacevole e sicura, progettata seguendo i principali protocolli di sostenibilità ambientale. Al termine della costruzione del Padiglione Zero partiranno anche i servizi manutentivi, comprensivi della fornitura dei vettori energetici, così la concessione avrà durata totale di 22 anni. Durante tutte le fasi dei lavori verrà assicurato il normale svolgimento e funzionamento di tutte le attività già esistenti all’interno dell’istituto, nel rispetto dei bambini, delle famiglie e di tutto il personale. La demolizione controllata adotterà tutte le precauzioni di
sicurezza per minimizzare la propagazione di polveri, rumori e vibrazioni: prima delle demolizioni avranno luogo le ricollocazioni delle funzioni, con il costante aggiornamento degli operatori dell'Istituto tramite un portale intranet. La collocazione centrale del complesso ospedaliero rispetto alla città di Genova richiederà delle modifiche della viabilità nelle zone circostanti a partire da gennaio 2024, al fine di consentire il transito dei mezzi per l’approvvigionamento dei materiali di cantiere. Ciò comporterà la perdita di alcuni stalli di sosta, ma i parcheggi verranno subito ricollocati a breve distanza in aree messe a disposizione grazie all’interlocuzione con Cassa Depositi e Prestiti e A.R.T.E. Genova, all’interno delle aree di loro proprietà comprese nell’ex Ospedale di Quarto.
PRIMO PIANO
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IPSE DIXIT RENATO BOTTI
GIOVANNI TOTI
Direttore generale dell’Istituto Gaslini
Presidente della Regione Liguria
Il Nuovo Gaslini prende vita grazie a un complesso progetto di innovazione tecnologica, organizzativa e funzionale, che è stato possibile grazie al partenariato pubblico-privato. È stata indetta una gara pubblica europea, poi il Gaslini in 18 mesi è passato dall’idea all’aggiudicazione dei lavori e adesso entra nella fase esecutiva. Si tratta di un approccio coraggioso e aperto, che stiamo utilizzando in modo innovativo ed efficace, dimostrando che anche la Pubblica Amministrazione può realizzare progetti ambiziosi.
Quella di oggi è una giornata storica non solo per il Gaslini, ma anche per la Liguria. Parte una nuova sfida che, nel rispetto della tradizione, guarda al futuro e all’innovazione dell’Istituto, da ottantacinque anni punto di riferimento assoluto per la cura, la ricerca e la medicina pediatrica a livello internazionale. L’obiettivo comune è che questo ospedale continui a garantire ai bambini la migliore assistenza sanitaria possibile, in una struttura all’avanguardia e con nuovi servizi anche per le famiglie, per una presa in carico sempre più a misura dei piccoli pazienti.
SIRIANA BERTACCHINI
MARCO BUCCI
Presidente di Zena Project e direttrice della Divisione Project e Servizi di CMB
Sindaco di Genova
Sono molto orgogliosa ed emozionata di essere qua: lavorare per quest’opera è un onore e una sfida. È un onore, come Imprese promotrici e costruttrici, impegnarci per questa committenza e per quello che rappresenta nella sanità pubblica italiana, con lo scopo di conseguire il comune obiettivo di realizzare strutture e reparti ancora più efficienti per i più piccoli. La sfida è quella di farlo all’interno di una realtà altamente complessa e strutturata, agendo su un ambiente vivo e frequentato come un ospedale, sempre operativo 24 ore su 24 ogni giorno.
Una notizia straordinaria e una grande occasione di crescita per tutta la città: un progetto che non rappresenta solo un semplice ammodernamento di strutture già esistenti, ma che contribuirà a uno sviluppo urbanistico avveniristico e al contempo sostenibile, in una delle aree di maggior pregio di Genova. Da sempre il Gaslini rappresenta un motivo di grande orgoglio per la nostra città, un centro di eccellenza che da oggi sarà ancora più all’avanguardia a livello internazionale.
EDOARDO GARRONE
ANGELO GRATAROLA
Presidente dell’Istituto Gaslini
Assessore alla Salute di Regione Liguria
Con la firma di oggi, parte la prima fase dei lavori per il Nuovo Gaslini. Il nostro ospedale pediatrico ha una storia unica che ha inizio negli anni ’30, ma la sua parte strutturale, divisa in 20 padiglioni, oggi non è più adeguata a rispondere alle esigenze di una sanità moderna. Prende forma in tempi record l’ammodernamento dell’ospedale: si delinea un futuro tecnologicamente all’avanguardia e all’insegna della sostenibilità, che ci consente di preservare intatta l’eredità morale, sanitaria, scientifica e anche storico paesaggistica del Gaslini.
Come istituto storico, l'ospedale ha fatto i conti con i suoi limiti strutturali e, con l'avanzare delle nuove tecnologie e innovazioni in medicina, si è reso così necessario un cambiamento nella componente edilizia. La partenza dei lavori per la realizzazione di un nuovo padiglione rappresenta l'accelerazione necessaria per offrire, nell'arco di un tempo ragionevole, un istituto al passo con i tempi. Il Gaslini si appresta così ad affrontare le nuove sfide in medicina pediatrica.
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BREAK
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Caffè CMB
Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.
— La pausa ispiratrice
Paolo Ciavarella
Iuliana Moldoveanu
Paolo Fedele
Monica Zini
Tecnico Capocantiere
Finanza Strutturata Risorse Finanziarie e Pianificazione
Responsabile Buyer Area Centro Sud Divisione dei Territori
Assistenza clienti per cantieri immobiliari
Com’è il tuo caffè? Assolutamente amaro per gustarlo appieno.
Com’è il tuo caffè? In realtà bevo poco caffè. Preferisco l’orzo macchiato.
Se avessi un’ora di tempo libero, come la passeresti? Sicuramente con le mie bimbe, visto che ho poco tempo da passare con loro.
Se avessi un’ora di tempo libero, come la passeresti? Se avessi un’ora di tempo libero, mi farei una passeggiata ricreativa per liberare la mente.
Com’è il tuo caffè? Mattutino a casa nel latte con tanti biscotti, abitudine che mi porto da bambino. Oppure pomeridiano con i colleghi.
Com’è il tuo caffè? Non proprio caffè, ma meglio cioccolata calda, tisana o camomilla, quello che mi serve in base alla giornata che sto affrontando. Devo mantenere la calma!
Qual è stato il regalo di Natale più brutto che hai ricevuto? Non ho ricordi del genere, poiché cerco di trovare sempre il lato positivo delle cose. Soprattutto nei doni, che non do mai per scontati.
Qual è stato il regalo di Natale più brutto che hai ricevuto? Non ne ho memoria: un regalo è sempre un regalo e fa comunque piacere il gesto. Piuttosto, ho ricevuto tanti regali classici e poco fantasiosi come maglie, maglioni e magliette.
Meglio il Pandoro o il Panettone? Assolutamente pandoro! E se deve essere panettone, allora solo con uvetta senza canditi. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Nessuna. In cantiere, quei 30 secondi sono uno stacco mentale per poi ripartire con energie fresche. Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”? Non saprei scegliere, perché mi trovo bene con tutti. Se proprio devo fare un nome, allora Mirko Pedrazzi che non vedo da tantissimo tempo.
Meglio il Pandoro o il Panettone? Pandoro…con la crema zabaione. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Non faccio pensieri davanti alla macchinetta del caffè… sono concentrata a scegliere tra orzo macchiato o cioccolata calda! Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”? Con i miei compagni di pranzo, che sono simpaticissimi ed è sempre bello passare un momento conviviale.
Se avessi un’ora di tempo libero, come la passeresti? A fare sport e a dedicarmi ai doveri familiari. Qual è stato il regalo di Natale più brutto che hai ricevuto? Un pigiama inguardabile. Meglio il Pandoro o il Panettone? Una volta preferivo il Pandoro, ora un buon Panettone artigianale. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Di solito il caffè, proprio per il suo effetto energizzante, fa da elemento propiziatorio a idee o ad azioni che fino a quel momento aspettavano di essere “lanciate”. Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”? Non ho problemi di norma con nessuno, ma se devo far prevalere qualcuno con cui condivido anche il pranzo, indico Giovanni Nocito, Sebastiano Fuccio e Massimo Zanette.
Se avessi un’ora di tempo libero, come la passeresti?i? Shopping e chiacchiere. Qual è stato il regalo di Natale più brutto che hai ricevuto? Non me ne viene in mente uno in particolare, ma se c’è stato alla fine l’ho sicuramente regalato a qualcuno a cui potesse piacere. Meglio il Pandoro o il Panettone? Pandoro semplice o panettone nelle varianti con farciture golose (possibilmente cioccolato). L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Nuove mete per viaggi. Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”? Per non fare differenze non faccio nomi particolari, ma ovviamente vorrei trascorrere la pausa con le persone a me più vicine con cui mi trovo in sintonia o con chiunque abbia voglia di scambiare due parole.
CANTIERI
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MONZA
OSPEDALE SAN GERARDO, AL VIA LA QUARTA E ULTIMA FASE
La sfida costruttiva di CMB si incrocia con l’evoluzione del settore sanitario: pandemia e nuove esigenze del committente sono lo scenario della sfida per la salute. A cura di Luigi Cereda / Foto di Domenico Cichetti
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CANTIERI
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La ristrutturazione è stata scandita in 3 settori: due terzi dell’edificio sono stati completamente ristrutturati, l’ultimo verrà completato nell’estate del 2025.
TRASFORMAZIONI
Destinazioni d'uso, autonomie organizzative e gestionali dei diversi edifici mantenendo il collegamento fra loro
LAVORI NON STOP Elevare in modo significativo gli standard strutturaliimpiantistici e il comfort ambientale dell’intera struttura puntando a un risultato esemplare
A
i blocchi di partenza l’ultima fase per la conclusione del cantiere dell’ospedale “Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori” di Monza. La struttura è stata completamente rinnovata, pur mantenendo l’operatività dell’ospedale nel corso dei lavori. Dopo la fase 1, avviata nel 2014 e conclusa nel 2016 con la realizzazione dell’avancorpo e dei relativi collegamenti alla struttura esistente, nel marzo 2017 è stata avviata la fase 2, che ha visto l’intervento di recupero dell’edificio principale di 12 piani fuori terra e 2 interrati. Conclusa la fase 3, lo scorso mese di luglio è partita la fase 4. Lo scopo del rifacimento dell’ospedale è di allineare la struttura ai rilevanti cambiamenti organizzativi, assistenziali e tecnologici che negli ultimi anni hanno profondamente modificato le modalità di cura e degenza dei pazienti. A lavori ultimati, si potrà disporre di una struttura organizzata su diversi edi-
fici dotati di autonomia organizzativa e gestionale, ma al contempo collegati fra loro. Ciascuno sarà destinato ad accogliere, senza interferenze, le diverse attività assistenziali. In particolare l’avancorpo, risalente alla fase 1, è stato destinato alla gestione di pazienti esterni, mentre il monoblocco principale, protagonista della fase 4, sarà riservato ai pazienti ricoverati. Nei corpi di fabbrica retrostanti troveranno sede i blocchi operatori, l’area dell’emergenza e delle cure intensive e i laboratori diagnostici. Nel settembre 2022, a cantiere in corso, l’ospedale è stato inoltre interessato da un sostanziale cambiamento organizzativo: una volta trasformato in Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (Irccs), è entrato a far parte di un unico Ente – la Fondazione San Gerardo dei Tintori di Monza – insieme ad altre eccellenze cliniche e di ricerca: la Fondazione Mamma Bambino Monza Brianza e la Fondazione Tettamanti. Questa nuova condizione ha reso necessaria la parziale revisione
del progetto, con l’incremento del numero di sale operatorie e delle degenze di terapia intensiva previste. Durante la fase 4 sono intervenuti nuovi fattori che hanno indotto la Direzione Generale, Sanitaria e Tecnica a valutare la trasformazione delle destinazioni d’uso di quattro piani del Settore A, sotto la spinta di un’evoluzione dei processi sanitari, della necessità di gestire una pandemia e del nuovo indirizzo intrapreso dalla struttura ospedaliera con la trasformazione in IRCCS. Le modifiche coinvolgono i piani terra, primo, secondo, terzo e decimo, dove IRCCS vorrebbe modificare l’attuale distribuzione delle Diagnostiche, trasformare gli spazi destinati a Studi Medici e Ambulatori in Terapie Intensive e modificare tre degenze in locali per la Terapia Radiometabolica. Sono previste opere di strip out, demolizioni strutturali fino alla messa a nudo delle solette e pilastri, nuove pavimentazioni, muri perimetrali, tavolati interni, ascensori nonché la sostituzione totale degli impianti elettrici,
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CANTIERI
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I NUMERI DEL SAN GERARDO
12 piani FUORI TERRA
2 piani INTERRATI
OPERE PREVISTE
Strip out, demolizioni strutturali, pavimentazioni, muri perimetrali, tavolati interni, ascensori, impianti elettrici
250 m LUNGHEZZA
60 m ALTEZZA
725
POSTI LETTO
153
AMBULATORI SPECIALISTICI
355
MESI CONCESSIONE PROJECT FINANCE
meccanici e speciali. Il lavoro continuativo e professionale di tutto lo staff CMB, incluse le società esterne fornitrici di manodopera e materiali, è orientato alla soddisfazione delle esigenze del personale medico-ospedaliero e dei degenti. Si lavora uniti per elevare in modo significativo gli standard strutturali-impiantistici e il comfort ambientale dell’intera struttura, puntando a un risultato esemplare che avrà importanti ricadute positive sulla salute e sul benessere dei pazienti e degli operatori sanitari. Nel periodo pandemico le difficoltà sono state enormi, poichè il cantiere era completamente immerso nel comparto ospedaliero funzionante. Mentre il mondo esterno si fermava, CMB era alle prese coi lavori della fase 3 da concludere nei tempi stabiliti, ma tenendo conto delle restrizioni e dei rischi a cui si poteva andare incontro. Anche nell’occasione emergenziale, CMB ha dimostrato con i fatti la capacità di raggiungere gli obiettivi in situazioni limite.
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INTERVISTA
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— special
Parità di genere: a tu per tu con la Direttrice di ATM
Il welfare di ATM Milano
Insieme a Maria Emanuela Salati, esploriamo il percorso dell’azienda e della Fondazione nella promozione di inclusività, welfare e uguaglianza
CASE PER LE FERIE
11.000 DIPENDENTI
9% DONNE
3.000 COLLOQUI DI COACHING NEL 2022
3
650
OSPITI DELLE COLONIE
L
a Parità di genere è sempre più rilevante in CMB sia nel contesto della relativa certificazione, sia nel quadro più ampio delle attività sulla sostenibilità. A questo tema è dedicato un percorso di incontri chiamato "GenderAction Talk!" di sensibilizzazione culturale aperti a tutti i soci e i dipendenti di CMB. Dagli spunti più interessanti che via via emergeranno, prenderanno vita nuove interviste per la rubrica Dialoghi, così da offrire a tutti buone opportunità di approfondimento. Nel corso del primo incontro, dal titolo “La Parità di genere dalla prospettiva organizzativa e di welfare”, abbiamo intervistato Maria Emanuela Salati, Direttore Fondazione ATM. Buonasera dott.ssa Salati ci vuole introdurre brevemente l’azienda ATM di Milano?
ATM, Azienda Trasporti Milanesi, gestisce il trasporto pubblico dei mezzi di superficie e sotterranei a Milano, oltre alle metropolitane di Copenaghen e Salonicco. È un’azienda che complessivamente conta 11.000 dipendenti, con solo il 9% di personale femminile, di età media avanzata che si colloca a 46,5 anni. All’interno di ATM mi sono occupata per diversi anni dello sviluppo delle risorse umane, mentre oggi sono Direttore della Fondazione ATM. Di cosa si occupa la Fondazione ATM? La Fondazione ATM si occupa di sviluppare sistemi di welfare per i dipendenti, i loro familiari e i pensionati di ATM. Si tratta di un argomento sviluppato da molti anni all’interno di ATM, ma che di recente è stato affiancato a tematiche relative alla Parità di genere e di Diversity & Inclusion. Fra le attività più consolidate, ATM possiede un
suo Poliambulatorio dove vengono forniti servizi sanitari a prezzi calmierati, screening gratuiti, campagne di comunicazione a sostegno della salute e del benessere. Abbiamo tre asili nido aziendali interni che sono aperti sia ai figli dei dipendenti che ai nipoti, dato il progressivo invecchiamento del personale che stiamo riscontrando. Abbiamo poi a disposizione colonie che ospitano in estate circa 650 ragazzi, tre case per le ferie e una piattaforma con supporto allo studio e lezioni per i ragazzi, realizzata grazie al bando Conciliamo. È stato poi attivato uno sportello di counseling con due psicologhe e un assistente sociale, che nell’ultimo anno ha registrato 3000 colloqui svolti. Fra le problematiche per cui è stato chiesto supporto risultano problemi di conciliazione dei tempi casa-lavoro, burn-out, problematiche di salute e di eccessivo indebitamento oppure abitativi.
INTERVISTA
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Maria Emanuela Salati, Direttore Operativo della Fondazione ATM-Azienda dei trasporti Milanesi, è stata direttrice delle aree di formazione, selezione, welfare, Diversity&Inclusion in ATM
BIO
Il percorso professionale e le iniziative promosse dalla Direttrice in ATM
M
aria Emanuela Salati, laureata in Lettere presso l'Università Cattolica di Milano, è attualmente Direttore Operativo della Fondazione ATM Azienda dei trasporti Milanesi ed è stata direttrice delle aree di formazione, selezione, welfare, Diversity&Inclusion in ATM. Ha maturato esperienze in ambito risorse umane in diversi contesti organizzativi sia nazionali che internazionali quali Vodafone, Telecom Italia Learning Services, Il Sole 24 ore, IED Comunicazione. È direttore della rivista di Aidp Direzione del Personale e membro del Consiglio direttivo nazionale di Aidp. Ha pubblicato per Guerini Neuroscienze e management (2015) e Neuroscienze e (sviluppo) del personale (2021). Nel 2022 l’area Welfare e Diversity di ATM ha vinto il Bando Conciliamo del Ministero del Lavoro e il premio Marisa Bellisario come Impresa Work Life Balance friendly.
Quali sono stati i principali progetti attivati sulle politiche di Parità di genere e di Diversity & Inclusion? Le tematiche relative alla Parità di genere sono state affrontate in tempi più recenti anche grazie a richieste avanzate da colleghe e alle nuove normative in merito alle molestie sui luoghi di lavoro. Per lavorare su una crescente sensibilità al tema è stato necessario operare su tre aree differenti. Per prima cosa avviare un cambiamento di mindset a livello culturale, insistendo in maniera continuativa con attività di comunicazione e formazione, coinvolgendo i vertici aziendali. In seconda battuta abbiamo operato sui processi, che sono davvero in grado di trainare il cambiamento organizzativo, inserendo la figura interna della Diversity Manager e la Consigliera di Parità, selezionata all’esterno di ATM per avere un supporto nelle mediazioni da una terza parte.
In aggiunta abbiamo avviato azioni di coaching per il rientro dalla maternità e per sostenere la carriera delle giovani donne. Sono state avviate attività di time care a supporto di famiglie monogenitoriali, con esenzione dai turni notturni o nei fine settimana, sostegni alla genitorialità e percorsi di supporto ai caregiver. È stato sottoscritto un Codice di comportamento, molto semplice e accessibile, che ha aperto il dibattito su comportamenti che fino a qualche anno fa venivano tollerati e ora non più. Un punto di partenza per un grande cambiamento culturale. Quali sono state le attività che hanno riscosso maggiore successo fra quelle proposte? Sicuramente lo sportello di coaching e sostegno psicologico, anche perché dimostra la grande fiducia che i nostri dipendenti ripongono nell’azienda. A seguire l’asilo nido e il sostegno alla maternità, che all’inizio aveva
coinvolto solo tre o quattro dipendenti mentre oggi arriva a interessare qualche decina di donne. Invece per quanto riguarda le principali criticità e resistenze? Le maggiori resistenze sono di origine culturale. Per esempio, in ogni selezione di nuovo personale ci siamo sempre impegnati a segnalare almeno una donna tra i tre candidati proposti, tuttavia nelle fasi conclusive la preferenza finiva per ricadere su un uomo. Allora, al fine di dimostrare l’esistenza di un pregiudizio, abbiamo utilizzato a livello sperimentale il “blind cv” (un curriculum vitae privo dell’indicazione del nome e del genere) e a quel punto sono state selezionate anche le donne. Si tratta di temi complessi su cui lavorare con formazione e comunicazione, che certamente incontreranno resistenze sul percorso ma sui quali è indispensabile procedere.
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ACQUISIZIONI
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RIQUALIFICAZIONE
Ex Poligrafico di Stato a Roma: nuova acquisizione per CMB 652 GIORNI
La struttura diventerà la sede operativa di Cassa Depositi e Prestiti e ospiterà varie tipologie di attività
L’ex Zecca dello Stato, in fase di ristrutturazione, ospiterà centri direzionali e uffici in una cornice tardo barocca. A CMB il compito di dare nuovo splendore alla porzione monumentale.
QUARTIERE PARIOLI
Recupero e riconversione a uso uffici, valorizzando e riqualificando l'area
A cura di Alberto Benassi
C
on la firma del contratto, CMB si prepara ad avviare la ristrutturazione della porzione monumentale dell’Ex Poligrafico dello Stato a Roma per conto della società Residenziale Immobiliare 2004 Spa. L’intero complesso edilizio sarà interessato da un intervento di recupero e rifunzionalizzazione, con riconversione a uso uffici, nell’ambito di un progetto di valorizzazione e riqualificazione dell’area collocata all’interno del quartiere Parioli. L’oggetto dell’appalto di CMB riguarda il Lotto 2, che occupa interamente il Corpo A e parzialmente i Corpi B e D e la corte interna E.
Completato nel 1930, il complesso edilizio è caratterizzato da un’architettura tardo barocca, come d’uso all’epoca per gli edifici ospitanti una funzione pubblica. La sua originaria destinazione era la sede della Corte dei Conti, ma venne modificata per ospitare la Regia Officina Carte-Valori, l’attuale Poligrafico e la Zecca dello Stato. La pianta dell’edificio, di forma quadrangolare con cortile unico interno, risulta composta di due corpi di fabbrica longitudinali connessi da due strutture trasversali. Il corpo di fabbrica principale, prospettante su Piazza Verdi, presentava uffici e zone di rappresentanza ai piani terra e secondo, mentre
ACQUISIZIONI
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ORIGINI Un’architettura tardo barocca, completata nel 1930, per la sede della Corte dei Conti, modificata per ospitare la Regia Officina Carte-Valori, l’attuale Poligrafico e Zecca dello Stato.
gli altri livelli erano occupati da laboratori. Il corpo di fabbrica posteriore su via Boccherini e i due corpi trasversali, che si affacciano rispettivamente su via Bellini e via Cimarosa, erano destinati alle lavorazioni industriali, tranne il primo piano che ospitava gli uffici. A seguito del Lotto 1 dei lavori di recupero dell’edificio, a oggi l’edificio C e parte dell’edificio D sono occupati da ENEL. Il progetto si articola su dieci livelli fuori terra più un livello in copertura (oltre alle coperture dei torrini di scale e ascensori), un livello interrato dedicato ai locali tecnici, la corte centrale che prevede un piano ammezzato a uso uffici e i due piani dell’au-
torimessa interrata nel corpo centrale del fabbricato sotto la corte. A conclusione dei lavori, stimati della durata di 652 giorni, la struttura diventerà la sede operativa di Cassa Depositi e Prestiti e ospiterà varie tipologie di attività: al Livello 01 si troveranno l’ingresso principale con la guardiania, un’area fitness, alcuni uffici in openspace e la Caserma della Guardia di Finanza; al Livello 02, oltre agli uffici, saranno disponibili meeting room e sale riunioni con videoproiezione e l’infermeria; al Livello 03 gli uffici dell’Amministratore Delegato e del Presidente con relativi locali di servizio, la Board Room e un Auditorium. I piani 04, 05, 07,
08 saranno caratterizzati da zone lasciate a direzionale, mentre dai piani 06 e 09 sarà possibile accedere a terrazze esterne e a una zona ristoro. L’ultimo piano sarà riservato ad apparecchiature e dotazioni impiantistiche, quali i gruppi frigoriferi e l’impianto fotovoltaico. Tutta la ristrutturazione, progettata dalla designer Patrizia Viel, è stata pensata per conseguire le certificazioni LEED Gold, WELL H&S Gold, WIRED SCORE Silver. Un’attenzione che valorizza l’identità sostenibile dell’intervento e la qualità ecologica di un immobile di pregio, legato alla storia italiana.
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INAUGURAZIONE
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RIGENERAZIONE
INAUGURATO IL PARCO DELLA CREATIVITÀ A MODENA L'operazione di rigenerazione urbana dell’ex Amcm raggiunge una tappa importante. Un progetto di grande ispirazione, focalizzato sul benessere dei cittadini. Di Maria Mazzuoccolo / Foto di Paolo Lorenzi
C
on l'inaugurazione del Parco della Creatività, il 13 ottobre è stato completato un altro tassello dell'intervento di rigenerazione dell’area dell’ex Amcm di Modena, avviato negli anni scorsi con la riqualificazione dell’edificio industriale dove oggi si trova il Laboratorio Aperto e poi proseguito con la realizzazione della prima sala del Nuovo Teatro delle Passioni. Un progetto che punta a riqualificare un contesto urbano, ma cerca anche di interpretare le esigenze della città e di trovare risposte che colgano aspetti funzionali, tecnici ed economici, ambientali e sociali. L’intervento è stato realizzato da un raggruppamento di imprese che rappresenta l’imprenditoria modenese (AeC costruzioni, GARC spa, Costruzioni Giovanni Neri e Pigeco, insieme ai professionisti di Politecnica Ingegneria e Architettura e Studio Arkè), nato
a seguito della vittoria di una gara indetta dal Comune di Modena nel 2016 e oggi guidato da CMB. Oltre alla costruzione, il raggruppamento ha eseguito tutti i livelli di progettazione, da quella urbanistica del comparto a quella edilizia delle opere pubbliche e private. Ha interpretato la proposta di rigenerazione dell’area immaginando di realizzare uno spazio pubblico fruibile, con una frequentazione continuativa nelle diverse ore della giornata e nelle stagioni, anche attraverso la riconnessione del comparto ai vari tessuti urbani che lo circondano. Questi obiettivi hanno reso fondamentale la sperimentazione di formule innovative, sia nella valorizzazione dell'identità del luogo che nella gestione degli spazi e dei servizi offerti, con una forte integrazione tra elementi pubblici e componenti private al fine di ottimizzare la rigenerazione complessiva del comparto.
A servizio della città, i tecnici si sono adoperati per cogliere e sviluppare il potenziale di un territorio, con l’intento di accrescerne il valore. “Lavorare in questa area, che appartiene da sempre ai modenesi, significa impattare sulla quotidianità dei cittadini mentre si lavora e misurarsi con le aspettative di tutti – ha sottolineato Roberto Davoli, vicepresidente di CMB e presidente di Parco della Creatività. Significa accogliere la sfida di ridare vita a un luogo che ha già una storia importante, declinandolo in un modo nuovo e totalmente diverso. Significa cercare di portarvi le persone che in quell’area hanno lavorato o vissuto, coloro che già la frequentavano e altri che impareranno a frequentarla per fare sport, giocare a basket, andare a teatro o al cinema estivo, leggere un libro, fare due chiacchiere al bar, fare la spesa… In pratica, fare comunità”. In occasione dell’inaugurazione sono stati
INAUGURAZIONE
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LA SFIDA
Ridare vita a un luogo che ha già una storia importante, declinandolo in un modo nuovo e totalmente diverso per fare comunità
CHE COS’È
Innovazione urbana: l’alleanza tra pubblico e privato Dal partenariato è nato un progetto ambizioso, che ha superato le barriere tra settori grazie un approccio integrato
L SPERIMENTAZIONE Formule innovative per la valorizzazione del luogo e la gestione degli spaziservizi offerti
consegnati alla città di Modena il parcheggio seminterrato, la palestra scolastica e gli spazi pubblici in generale, salvo qualche opera di completamento ai confini del comparto che necessariamente seguirà il completamento dei cantieri privati. Nell’autunno del 2024 terminerà il restauro dell’edificio Ex Officine Filovia, destinato a ospitare una COOP di medio-piccola superficie di vendita, uffici e un bar ristorante affacciato sulla piazza. Verrà poi terminata la sistemazione degli assi viari di Viale Carlo Sigonio e Via Peretti, mentre nel 2025 è previsto il completamento dell’intervento privato delle palazzine residenziali su Via Peretti e a seguire il nuovo intervento residenziale su Via Buon Pastore e la riqualificazione della Palazzina Sigonio. Ulteriori step che completeranno una visione ambiziosa, concertata fra le parti coinvolte e fortemente ispirata dalla passione che lega i modenesi alla propria città.
’iniziativa nasce nel 2016 da un bando di gara indetto dal Comune di Modena per la selezione di un operatore economico mediante una procedura competitiva con negoziazione ex art. 62 d.lgs. 50/2016. Un passaggio che ha portato alla sottoscrizione di un contratto di partenariato tra la Parco Creatività spa (Società di Progetto costituita dal raggruppamento d’imprese aggiudicatario della gara) e il Comune di Modena in agosto del 2019. Tra agosto 2019 e marzo 2021 è stato approvato il Programma di Rigenerazione Urbana e sono state progettate, validate e autorizzate le Opere Pubbliche e il Piano di Bonifica. A maggio del 2021 sono iniziati i lavori, con un approccio volto a superare le barriere tra il settore pubblico e privato unendo risorse, competenze e professionalità di entrambi. Si è proceduto istituendo una cabina di regia per l’attuazione e il monitoraggio del programma di rigenerazione, al cui tavolo periodicamente si sono riuniti la direzione generale del Comune insieme a tutti i dirigenti pubblici di servizio e settore coinvolti nel processo, l’ing. Maria Mazzuoccolo di CMB in qualità di direttore tecnico della Parco Creatività spa e il responsabile del coordinamento del gruppo di progettazione di Politecnica Ingegneria e Architettura. Nel corso di queste riunioni, di volta in volta si affrontano temi ambientali, urbanistici, edilizi, giuridici, amministrativi, patrimoniali, fiscali, tecnici, economici e finanziari, ma anche sportivi e culturali, cercando di trovare risposte rapide, efficienti ed efficaci per assicurare al progetto una fattibilità economico finanziaria. Essendo l’area densamente urbanizzata e situata nel cuore di Modena, la molteplicità dei soggetti coinvolti è indice della complessità di questa iniziativa, ma anche un fattore importante che ha reso realizzabile il progetto.
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ZOOM
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OBIETTIVI Confrontarsi sulla CMB di oggi e allargare la visuale sui possibili sviluppi di una CMB del futuro, focalizzando sfide e punti di attenzione.
SELFIE DI GRUPPO Moira Masper con, in senso orario, Camilla Bravo, Marco Montini, Kevin Nastasi, Matteo Sturiale, Davide Barbieri, Anna Traini, Daniele Benzi, Giulia Morselli, Valeria Sofia, Ilaria Arturi, Lorenzo Cecchini, Jacopo Grizia, Christian Brocca, Edoardo Pozzato, Elisa Bestetti
SVILUPPO PROFESSIONALE
ZOOM IN TRASFERTA A CATANIA Laboratori, team building, pranzi e saluti con vista Etna: la trasferta dei giovani di CMB non è solo un’occasione di formazione, ma un momento per rafforzare il senso di comunità. A cura di Giulia Morselli
Z
oom: mettere a fuoco le sfide del futuro” è un titolo che racchiude la filosofia di un progetto ispirato all’approfondimento e al confronto per lo sviluppo di nuove idee. Un viaggio che mette in discussione lo status quo e ogni volta lascia dietro di sé la fruttuosa eredità del dibattito: nuove idee, nuovi spunti, nuovi network. Questo percorso formativo vede coinvolti i giovani di CMB con l’obiettivo di acquisire e sviluppare competenze manageriali, ma costituisce anche un momento di scambio nel gruppo e con i Responsabili di diverse funzioni aziendali. Obiettivo: confrontarsi sulla CMB di oggi e allargare la visuale sui possibili sviluppi di una CMB del futuro, focalizzando sfide e punti di attenzione. La terza edizione, unica per percorso e caratteristiche così come le precedenti, ha coinvolto 16 giovani colleghi e ha rappresentato in maniera diversificata ruoli di sede e di cantiere, dai territori dalla Svizzera alla Sicilia. All’isola del sole è stata dedicata una trasferta lo scorso settembre presso il cantiere STMicroelectronics: due giornate all’insegna della formazione e della condivisione di contenuti e di relazioni, in un’ottica costruttiva. L’appuntamento speciale ha offerto l’opportunità di conoscere nuovi colleghi, di approfondire aspetti legati alla realizzazione di un’opera rilevante per CMB, di entrare per
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Zoom è Zoom è un viaggio all’interno di se stessi e dello sviluppo delle proprie competenze, ma anche alla scoperta di CMB, di quello che è stato costruito nel passato, di quanto stiamo portando avanti oggi e di quali potranno essere le prospettive di sviluppo future, che ognuno contribuisce a tramandare nel proprio operato quotidiano.
3
EDIZIONI
216
NUMERO DI ORE IN AULA
55
NUMERO DI PARTECIPANTI
35
UOMINI
20
DONNE
29,5
ETÀ MEDIA DEI PARTECIPANTI
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SCAMBIO DI ESPERIENZE Importanti feedback della “comunità” CMB sul legame tra generazioni e territori
LABORATORI Gestione dello stress, della comunicazione e della leadership sono state le tematiche trattate dal gruppo
la prima volta in cantiere oppure toccare con mano una realtà di cantiere diversa da quella consueta. La prima giornata ha previsto un coinvolgimento diretto, scandito da momenti formativi e un pranzo conviviale per ritrovarsi dopo la pausa estiva. La formazione ha preso il via con un momento introduttivo a cura del gruppo Zoom e dei Responsabili del cantiere di Catania, che hanno approfondito i reciproci ruoli e i diversi punti di vista sull’approccio alle sfide quotidiane. Grande importanza è stata assegnata alla trasparenza, intesa come capacità di riconoscere i momenti di difficoltà e di stress, nonché l’opportunità e l’importanza del lavoro di squadra anche in ottica risolutiva. Dentro una più ampia cornice formativa, la due giorni catanese ha aperto alcuni affondi su tematiche quali la gestione dello stress, della comunicazione e della leadership. Durante la visita al cantiere, sotto la guida dei referenti di STMicroelectronics il gruppo Zoom ha avuto modo di apprezzare uno stabilimento di dimensioni importanti, con ampi spazi e alti soffitti, in cui si respira precisione e cura dei dettagli ma anche l’energia di una realtà che sta per entrare a pieno regime. All’ora del tramonto, sulla copertura dello stabilimento si sono ritrovati insieme i Responsabili, tutta la squadra di Catania e il gruppo Zoom per le presenta-
zioni e uno scambio di esperienze – più o meno di lungo corso – nella Cooperativa. Un momento sentito in cui è emerso il sentire comune che lega trasversalmente generazioni e territori all’interno della “comunità” CMB. Un feedback di grande valore da custodire e continuare a tramandare nel tempo e nello spazio. La seconda giornata formativa, guidata dalle consulenti di organizzazione aziendale Moira Masper e Anna Traini, è stata dedicata ai temi della comunicazione e della leadership. Il gruppo Zoom è stato coinvolto in aula in una sinergia di contenuti teorici e applicazioni pratiche, tramite attività laboratoriali di gruppo che hanno permesso la concreta applicazione dei contenuti fino al debriefing conclusivo. Anche il pranzo veloce si è trasformato in un’occasione di team building: ognuno ha ricoperto un ruolo nella predisposizione dei tavoli e ha poi partecipato a un’esercitazione di gruppo conclusiva che, con un pizzico di creatività, ha permesso di fare sintesi dei contenuti e degli spunti da portare con sé. È doveroso rivolgere un ringraziamento sentito al gruppo Zoom per la capacità di mettersi in gioco, alla squadra di Catania per l’ospitalità, a Marco, Alberto, Andrea, Alfio e Arianna per i contributi, alle consulenti Moira e Anna per il loro supporto sempre presente.
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SVILUPPO
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Sostenibilità in CMB
I temi impattanti emergono dal dialogo con tutti gli attori coinvolti
— sociale, ambientale ed economica
A cura del Energy Management Team
Verso l’efficienza energetica
BUONE PRATICHE IN UFFICIO 1. STAMPA SOLO CIÒ CHE OCCORRE
ORNELLA CONTE
Dati e pratiche messe in atto da CMB per affrontare la recente crisi delle risorse Dettaglio consumi energetici di CMB (29)
UdM
2022
2021
2020
Consumi di benzina flotta auto e altri mezzi (es. gru)
Litri
110.481
89.817
37.170
Consumi di diesel flotta auto e altri mezzi (es. gru)
Litri
594.798
686.648
438.584
Consumi di metano flotta auto e altri mezzi (es. gru)
kg
7.608
16.675
7.567
m³
57.436
59.376
45.975
Energia elettrica acquistata
kWh
4.437.281
5.827.864
4.596.197
di cui da fonti NON rinnovabili
kWh
4.437.281
5.827.864
4.596.197
Elettricità autoprodotta da impianto fotovoltaico
kWh
29.312
22.951
30.702
Elettricità ceduta alla rete
kWh
20.127
13.094
20.614
Elettricità prodotta da impianto fotovoltaico autoconsumata
kWh
9.185
9.858
10.088
2. USA L’ILLUMINAZIONE SOLO DURANTE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA
3. REGOLA LA TEMPERATURA
TOTALE CONSUMI FLOTTA AUTO E ALTRI MEZZI Consumo di gas naturale per riscaldamento e acs TOTALE CONSUMI PER RISCALDAMENTO E ACS
L
a coda dell’emergenza pandemica e l’invasione dell’Ucraina hanno proiettato l’Europa in una delle peggiori crisi degli ultimi decenni. Le tensioni sui mercati energetici hanno avuto come conseguenza immediata una spinta al rialzo dei prezzi delle principali commodities. In questo scenario, CMB ha aumentato l’attenzione verso l’impiego delle risorse energetiche e l’adozione di comportamenti e tecnologie che permettano il tracciamento e la riduzione delle emissioni di gas serra. Dal 2022 ha adottato una programmazione
IN AZIONE
integrata e sempre più mirata alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra e al miglioramento dell’efficienza energetica operativa. L’approccio consente di disporre di una contabilità energetica, volta a una maggior comprensione degli “usi e consumi” e all’individuazione delle criticità energetiche ed emissive per il monitoraggio delle performance. Inoltre, per una gestione razionale dei consumi energetici e delle emissioni, CMB si è dotata di un Energy Management Team (EMT) che sta provvedendo a implementare il Sistema di Gestione dell’Energia.
4. LIMITA LE DISPERSIONI DI CALORE
5. ATTIVA IL SAVING MODE PER I DISPOSITIVI ELETTRICI ED ELETTRONICI
Energy Manager
In un periodo storico dove la transizione ecologica è un tema centrale nelle politiche nazionali e territoriali, anche CMB, a parer mio, sta reagendo prontamente ai cambiamenti sistemici che ne derivano, sia sul fronte energetico che sul fronte ambientale. Non mi riferisco solo al mio inserimento in azienda, ma anche a una solida consapevolezza che ho ravvisato sin dal primo giorno. Lo dimostrano il bilancio di sostenibilità in corso di definizione e gli obiettivi chiari sulle certificazioni di settore. È come se CMB conoscesse già molto bene la “ricetta”, così io dovevo solo mettere insieme gli ingredienti! Orgogliosa di far parte di questo team, continuerò a stimolare il processo di miglioramento continuo e a sostenere un miglioramento dell’efficienza energetica per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.
IN SINTESI XXXXXXXX
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Brevi ma intense
Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe
— News dal mondo CMB
A cura della Redazione
MILANO
EVENTI
TORINO
INAUGURAZIONI
Ai blocchi di partenza Si popola Sicuri per Mestiere a CityWave di studenti
il nuovo Campus di Stonehill
Lo scorso 18 ottobre ha preso il via Sicuri per Mestiere nel cantiere per la realizzazione del nuovo edificio CityWave, “Il Portico” di CityLife a Milano. “Per costruire un’opera impegnativa e importante come questa” – ha spiegato Marco Cruciani, Direttore Tecnico di CMB – “bisogna mantenere livelli di sicurezza elevatissimi in grado di tutelare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori”. Nella mattinata, Sicuri per Mestiere è stato presentato alle aziende subappaltatrici e ai fornitori, oltre che ai lavoratori che saranno coinvolti in cantiere, illustrando gli obiettivi, i valori del progetto, le modalità e i vari passi che interesseranno le varie fasi dei lavori. Durante la presentazione del progetto Stefano Crespi, Project Manager di Colombo Co-
OTTOBRE ROSA
DONAZIONI
CMB e Fondazione ANT per la prevenzione dei tumori femminili
struzioni, e Alfio Musumeci, Direttore di Cantiere CMB, hanno sensibilizzato i presenti a un continuo dialogo, enfatizzando che “tutta la struttura organizzativa della commessa è sempre a disposizione, perché queste grandi opere sono costruite da professionisti specializzati, ognuno con il proprio compito ma con l’obiettivo comune di collaborare per evitare criticità”. “Attraverso Sicuri per Mestiere, CMB vuole lanciare un messaggio sociale che porti i lavoratori a non abbassare mai l’attenzione sulla propria e altrui sicurezza” ha spiegato Matteo Besana, ASPP di CMB. L’evento è stato poi l’occasione per presentare le persone coinvolte nel progetto anche nel ruolo di osservatori dei comportamenti sicuri, sia di CMB che del partner Colombo.
Il nuovo studentato Stonehill a Torino è stato concluso in tempi da record, in modo da essere pronto per l’inizio dell’anno accademico a settembre 2023. Collocato in un’ex area industriale, si tratta di un moderno campus composto da 582 mini appartamenti dotati di bagno privato e servizi comuni tra cui una palestra, spazi studio, sky lounge, lavanderia, con un ampio parco pubblico a disposizione e 142 posti auto. Il progetto si sviluppa su circa 13.000 mq di spazio residenziale distribuiti su cinque piani fuori terra. L’edificio è stato progettato per ottenere la certificazione LEED Gold, grazie all’adozione di misure per migliorare l'efficienza energetica, ridurre le emissioni di anidride carbonica e migliorare la qualità dell’ambiente.
In occasione dell’Ottobre Rosa, il mese dedicato alle campagne di sensibilizzazione ed educazione alla prevenzione dei tumori femminili, CMB insieme a Fondazione ANT ha proposto un incontro con la ginecologa dott.ssa Salvatrice Lupo dedicato alle donne in cooperativa. L’evento, tenutosi il 25 ottobre nella sede di Carpi
(MO), era accessibile da remoto per il personale che desiderasse parteciparvi. Le proposte di prevenzione sono state estese a uno screening dermatologico per la prevenzione del melanoma, che hanno coinvolto il personale a Carpi (MO), Milano, Roma e Firenze: in totale sono state visitate 211 persone tra l’autunno 2022 e 2023.
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