Health &Green
Il nuovo ospedale di Pordenone nasce da un'attenzione per le persone e l'ambiente
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— In questo numero
5
INAUGURATO L'OSPEDALE GREEN DI PORDENONE
La sostenibilità dell’opera è stata il fulcro per l’elaborazione del progetto.
4 ASSETTI SOCIETARI
Formalizzato l’ingresso del Gruppo Cambielli e di DEF Italia nella società fondata da CMB V4B SYSTEMS SI RAFFORZA CON NUOVI SOCI STRATEGICI
9
RECUPERI
ECONOMIA CIRCOLARE PER LA TRANVIA DI BOLOGNA
Con il riutilizzo diretto dei materiali inerti nei cantieri, CMB riduce le emissioni
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CANTIERI
In costruzione un nuovo edificio circondato dal verde COVIVIO, LA RIGENERAZIONE CONTINUA
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WORKSHOP
Un momento chiave per costruire insieme un approccio integrato e sostenibile SOSTENIBILITÀ: L'EUROPA CHIAMA, CMB RISPONDE
FORMAZIONE
UN ANNO DI CORSI
Benessere e inclusività sono al centro dei programmi
Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XVI. N°70
Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli
In redazione: Francesca Martinelli
Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it
Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO). Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
Progetto grafico, impaginazione ed editing: Hic Adv Stampa: Faenza Printing Spa
Sfoglia o scarica questo numero di inCorso all'indirizzo: cmbcarpi.com/house-organ
— Una rubrica tira l'altra
P. 3 CLOSE-UP Dettagli costruttivi
P. 8 CAFFÈ CMB Chiacchiere con o senza zucchero
P. 14 DIALOGHI Francesco Lei
P. 22 SOSTENIBILITÀ IN CMB Sociale, ambientale ed economica
P. 23 BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB
Close-up
Una finestra digitale sui dettagli costruttivi che danno forma agli interventi di CMB. Attraverso scorci e dispacci tecnici giunti dal cantiere, l’opera svela la propria bellezza segreta, ciò che la rende unica tra mille altri progetti.
A cura di Eleonora Gennaccaro, foto di Paolo Lorenzi
Uno scatto che immortala l'instante del "getto", relativo a una parete controterra in calcestruzzo armato al di sotto di una galleria. Questo momento si inserisce nella storia del cantiere dell’interramento ferro-
viario della Città di Andria (BT). Sulla sinistra si intravede il sistema a triangolo di spinta che sorregge il cassero a telaio INTERFAMA, scelto per la lavorazione da effettuarsi. Nella parte superiore è invece possibile intravedere le predal-
les del solaio, che ospiterà una velostazione e costituirà un punto di attraversamento in superficie della ferrovia ormai interrata. Sulla destra, infine, una parete armata in attesa del successivo getto.
ASSETTI SOCIETARI
Gruppo CMB: energie nuove nel settore impianti
L'ingresso di due soci in V4B aggiunge competenze nella progettazione e costruzione di grandi ospedali, grattacieli e data center
MAURO TALAMONA Presidente di V4B Systems e Direttore della B.U. Edilizia Sanitaria e Impianti
Si rafforza l’assetto societario in vista di nuovi importanti obiettivi di mercato : lo scorso 25 novembre è stato formalizzato in V 4 B Systems l’ingresso di Gruppo Cambielli e di DEF Italia tramite una cessione del 5 % delle quote a ciascuna delle società compratrici.
V 4 B Systems è una società impiantistica evoluta con solide competenze nella building automation. Fondata nel 2022 da CMB con i partner Kieback&Peter e Prosoft, V 4 B
opera nei settori degli impianti tecnologici con funzione di system integrator in edifici complessi ad alto contenuto innovativo , con target di energy saving a zero impatto ambientale. Con l’ingresso del Gruppo Cambielli , leader italiano nella commercializzazione di apparati termoidraulici , e di DEF, società internazionale nel settore antincendio , si completa l’offerta integrata di V 4 B Systems nella progettazione e costruzione di grandi ospedali, grattacieli e data center.
Mauro Talamona, Presidente di V 4 B Systems e Direttore della B.U. Edilizia Sanitaria e Impianti del Gruppo CMB, ha dato il benvenuto al dott. Franco Cambielli, Presidente dell’omonimo Gruppo, e al dott. Adriano Artuso, CEO di DEF Italia. Entrambe le realtà operano già accanto a CMB in grandi commesse ospedaliere, quali la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Ospedale G. Gaslini di Genova e la realizzazione del nuovo Santa Chiara in Cisanello a Pisa.
PORDENONE
OSPEDALE SANTA MARIA DEGLI ANGELI: IL GIORNO DELL'INAUGURAZIONE
Il 16 dicembre è stata una giornata speciale per la città friulana, ormai prossima ad aprire una nuova struttura sanitaria.
La sostenibilità dell’opera è stata il fulcro per l’elaborazione del progetto.
Dopo 7 anni di lavoro l'Ospedale si prepara ad accogliere i pazienti dall'inizio del nuovo anno
MASSIME AUTORITÀ
ALL'INAUGURAZIONE
Da sinistra: il Presidente Carlo Zini, il Direttore di Gruppo Roberto Davoli, l’Assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, il Presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga, il Direttore Generale
Asfo Giuseppe Tonutti e il
Vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini
Dopo circa 7 anni di lavoro, l’Ospedale Santa Maria degli Angeli a Pordenone si prepara per accogliere i primi pazienti, che arriveranno già a inizio 2025. L'inaugurazione si è svolta alla presenza delle massime autorità della Regione Friuli Venezia Giulia, in particolare il Presidente Massimiliano Fedriga e l’Assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, unitamente alle massime autorità amministrative della città di Pordenone, rappresentata dal suo sindaco Alberto Parigi, e di alcuni Parlamentari.
L’evento ha consentito l'accesso a parte della struttura ma si è concentrato nella hall, dove è stato scoperto il mosaico di Erio Carnevali donato da CMB all’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale e ai cittadini di Pordenone.
Il percorso per arrivare a questo traguardo è stato costellato da alcune complessità. Dopo la firma del contratto nell'ormai lontano 2016, si è proceduto per stralci così da
avanzare gradualmente e limitare le interferenze con le attività sanitarie. Infatti, l’area oggi occupata dal nuovo ospedale si sovrapponeva in parte a quella della struttura sanitaria esistente, a cui sono poi stati annessi gli spazi della “Ex Caserma Martelli”. Per fare fronte alle necessità di funzionalità delle strutture ospedaliere pre-esistenti, prima si è realizzato un parcheggio da 400 posti inaugurato a gennaio 2018, poi la Cittadella della Salute, una palazzina adiacente dedicata ai servizi ambulatoriali di comunità, aperta al pubblico nel settembre 2021 e destinata fin da subito a Centro vaccinale durante l’emergenza della pandemia Covid-19
Solo a conclusione di queste opere ha preso il via a gonfie vele il cantiere dell’ospedale, in seguito interessato da un’importante operazione di revisione prezzi e affidamenti di tre perizie di variante che hanno portato il valore dell’appalto dagli iniziali 110 milioni di euro agli oltre 180 milioni attuali.
— LA STRUTTURA CENTRALE —
Oggi la struttura centrale dell’ospedale si articola intorno a un nucleo di quattro corpi principali connessi da un corpo trasversale di collegamento. I livelli inferiori hanno una configurazione a piastra, che garantirà l’accoglienza dei cittadini e la collocazione dei servizi ad alta tecnologia e di tutte le attività ambulatoriali, con accesso separato rispetto alle attività prettamente ospedaliere. Le quattro “torri”, di altezza pari a cinque livelli fuori terra nel punto massimo, ospiteranno i reparti e le funzioni inpatient, mentre le funzioni outpatient, sia di emergenza sia di natura ordinaria, saranno invece posizionate nel corpo di collegamento su due livelli. Degna di nota la grande area interrata dove trovano collocamento le attività di logistica delle merci, snodo importante per un’attività ospedaliera, unitamente alle attività manutentive e a tutti i locali destinati al personale.
DATI
I NUMERI DELL'OSPEDALE
INVESTIMENTO COMPLESSIVO 276 mil
SUPERFICIE TOTALE COSTRUITA 85 k m2
PANNELLI FOTOVOLTAICI +790 mq
380 Kw
POTENZA ELETTRICA DA FOTOVOLTAICO
2 mw
PRODUZIONE TOTALE ENERGIA
Punto di forza del nuovo ospedale di Pordenone è l'attenzione al risparmio energetico: un obiettivo per il quale CMB ha messo in campo tutte le proprie competenze. L’intera illuminazione della struttura è realizzata con corpi illuminati a led, impianti fotovoltaici e di cogenerazione (con una produzione di 2mW), che consentono di utilizzare l’energia recuperata per la produzione congiunta di energia elettrica, termica e frigorifera. In copertura è stato collocato un impianto fotovoltaico per oltre 790mq in grado di produrre 320kW, abbinato ad un ulteriore impianto posto sulla copertura della Cittadella della Salute per altri 70kW. Inoltre sono stati ottimizzati gli spazi e gli allestimenti e adottati principi di durabilità dei materiali, di facilità di manutenzione e di semplicità di sanificazione: soluzioni integrate che rendono il nuovo Ospedale di Pordenone un progetto green, pensato per la salute delle persone ma anche dell'ambiente.
MOMENTI DI ATTESA
Nella Hall il mosaico di Erio Carnevali donato da CMB
550 km
1155
1.100 kwt
POTENZA TERMICA
11.000
7k
METRI2 SUPERFICIE AREA DEGENZA
QUADRI ELETTRICI
CORPI ILLUMINANTI LED
SALE OPERATORIE
LETTO SEMINTENSIVI
42 15
LETTO INTENSIVI
POSTAZIONI PRONTO SOCCORSO 10
CAVI ELETTRICI 11 2
RISONANZE MAGNETICHE
4
SALE PARTO
AMBULATORI 160
1
SALE OPERATORIE CON ROBOT CHIRURGICO
STUDI MEDICI 80
2
SALE CONVEGNO
15
SPOGLIATOIO
Caffè CMB
— La pausa ispiratrice
Giuseppina Fusaro
Resp. Ufficio Qualità e Ambiente di Commessa
Com’è il tuo caffè?
Amaro.
Quali sono i tuoi programmi per Capodanno?
Come ogni anno, deciderò cosa fare all’ultimo minuto.
Buoni propositi per l'anno nuovo?
Dedicare più tempo a me stessa, alle cose e alle persone che mi fanno stare bene.
Quale gioco farai con amici e parenti durante le feste?
Sicuramente dovrò giocare a Twister con i miei nipotini.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?
Nessuna idea in particolare: è un momento di leggerezza e convivialità.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
Con tutti i miei colleghi del cantiere, ma soprattutto con Erika, Sara e Giulia per una pausa caffè sempre perfetta!
Lorenzo Sgarbi
IT Network & System Administrator
Com’è il tuo caffè?
Dipende: a volte macchiato, a volte lungo, oppure americano se lo preparo in ufficio.
Quali sono i tuoi programmi per Capodanno?
A letto alle 23:59.
Buoni propositi per l'anno nuovo?
Auto ibrida.
Quale gioco farai con amici e parenti durante le feste?
Pinnacolo e tombola: due must.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?
Riorganizzare il Datacenter aziendale per razionalizzare gli spazi e ottenere efficientamento energetico nel prossimo biennio. Non ero esattamente davanti alla macchinetta del caffè, ma abbastanza vicino.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
Chi c’è c’è, e chi non c’è…
Lorella Laspi
Addetta contabile
Com’è il tuo caffè?
D’orzo con poco zucchero.
Quali sono i tuoi programmi per Capodanno?
Una cena in compagnia di amici per festeggiare insieme l’arrivo del Nuovo Anno.
Buoni propositi per l'anno nuovo?
Ho un bellissimo progetto che spero si realizzi. Ma per scaramanzia non dico altro!
Quale gioco farai con amici e parenti durante le feste?
Con gli amici non faremo giochi ma condivideremo momenti piacevoli insieme, mentre con la famiglia sarà bello ritrovarci per pranzi o cene.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?
Ho avuto tantissime idee strepitose e originali: non saprei davvero quale scegliere.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
Con tutte le mie amiche colleghe dell’ufficio.
Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.
Nicolò Tassoni
Coordinatore progettazione al cantiere Tunnel di Bolzano
Com’è il tuo caffè? Dolce.
Quali sono i tuoi programmi per Capodanno?
Con la mia famiglia andremo via per le feste di Natale, mentre a Capodanno non abbiamo nessun programma particolare se non la classica cena a casa di amici (a turno nelle case di ciascuno).
Buoni propositi per l'anno nuovo?
Da metà 2025 ci saranno grandi cambiamenti, lavorativi e personali. Vedrò di metterci il massimo dell’impegno.
Quale gioco farai con amici e parenti durante le feste? È in corso un’annosa sfida a Taboo uomini contro donne: l’anno scorso abbiamo stravinto, ma venivamo da anni di batoste. Spero di recuperare.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? “E se mandassi il CV in CMB? Perché no?”.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
Non importa chi (soprattutto se offre), ma importa che sia ottimista e che abbia voglia di condividere idee divergenti e innovative.
UNA CAMPAGNA MOBILE PER RECUPERARE I RIFIUTI INERTI
Nel cantiere per la costruzione della tranvia, la percentuale di recupero è prossima al 100% grazie a operazioni finalizzate anche al riutilizzo.
Il trattamento dei rifiuti direttamente nel cantiere di produzione permette il riutilizzo all’interno dello stesso sito
TECNICA
Questione di basoli
Elementi distintivi del centro storico bolognese, i basoli sono stati riutilizzati in situ
La sostenibilità di un’impresa si misura anche nella capacità di ridurre e recuperare la maggior parte dei rifiuti prodotti. In un cantiere infrastrutturale di grande portata come quello della società del Gruppo CMB Panigale Scarl, impegnata nella realizzazione delle linee Rossa e Verde del Tram di Bologna, le attività di cantiere portano inevitabilmente alla produzione di ingenti quantitativi di rifiuti inerti
Per ridurre l’impatto ambientale e assicurare costi sostenibili alla commessa, fin dalla fase progettuale sono state pianificate delle campagne mobili per il recupero di rifiuti non pericolosi inerti direttamente in sito. Obiettivo: ottenere materiale idoneo al riutilizzo che potesse anche sostituire l’approvvigionamento esterno, con la realizzazione di materie prime secondarie (MPS). A questo scopo è stato individuato un sito idoneo
Il progetto esecutivo per la realizzazione della tranvia di Bologna ha previsto la rimozione dei basoli tradizionali presenti nelle aree del centro storico, come via Ugo Bassi, e il successivo riutilizzo nello stesso sito, così da garantire il rispetto del valore dell’urbanistica bolognese. In questo caso si è promosso un approccio sostenibile alla gestione dei materiali, valorizzandone il riuso in situ previa verifica tecnica. Dal punto di vista
operativo, i basoli sono stati rimossi dal sito di origine, etichettati e trasportati in un’area dedicata nel comparto di via di Mezzo, per essere poi selezionati e verificati ai fini del loro effettivo riutilizzo in conformità ai capitolati di commessa. Eventuali scarti, dovuti a prodotti non più idonei al riutilizzo a causa di rotture o crepe evidenti, sono stati gestiti come rifiuto recuperabile tramite campagne mobili o in siti di recupero esterni.
DA FEBBRAIO
A MAGGIO 2024
Le prime due campagne hanno permesso il recupero di circa 57mila ton complessive di rifiuto
allo svolgimento delle attività di recupero, che inevitabilmente comportano impatti non compatibili con un contesto urbanizzato a causa della produzione di rumore, polveri e vibrazioni.
— PRIMA FASE —
La prima fase operativa prevede che il rifiuto, da demolizione o scavo, venga privato di tutte quelle frazioni estranee non idonee al recupero per i fini di produzione (come plastica, ferro e residui legnosi). A tal fine, ogni lotto di recupero viene campionato e analizzato per verificarne la composizione chimica e l’assenza di contaminanti. Il processo implementato consiste poi nella frantumazione e riduzione meccanica degli scarti di produzione mediante l’utilizzo combinato di un frantoio mobile e di un vaglio, installati nei siti dedicati del cantiere, per produrre aggregato recuperato riutilizzabile in successive lavorazioni
ORIGINI
I principali benefici in termini ambientali
L'adozione di pratiche di recupero dei materiali nei cantieri porta con sé significativi benefici ambientali. Dalla conservazione delle risorse naturali alla riduzione delle emissioni di CO2, queste soluzioni sostenibili non solo minimizzano l'impatto ecologico, ma promuovono un modello di sviluppo più responsabile e attento agli equilibri del pianeta.
Disponibilità a piè d’opera di materiale idoneo alle attività di produzione in quantitativi adeguati
Minor congestione del traffico: trasportare materiali vergini dalle cave ai cantieri avrebbe implicato un traffico pesante, mentre il recupero locale lo ha ridotto
Conservazione delle risorse naturali: le materie prime secondarie prodotte da attività di recupero sono risultate essere materiali alternativi utilizzabili in sostituzione di quei materiali vergini la cui estrazione causa consumo di territorio e la conservazione di ecosistemi più sensibili. Inoltre, meno estrazioni e lavorazioni industriali hanno comportato un minor consumo di combustibili fossili, riducendo l’impatto sul cambiamento climatico dovuto dalle emissioni di CO2
Riduzione delle emissioni di CO2 legate al trasporto: lo svolgimento all’interno del cantiere delle campagne mobili ha limitato l’invio di un ingente volume di rifiuti ad impianti di recupero esterni posti a diversi km dal luogo di produzione
AREA DI DEPOSITO
Scelta in prossimità della tangenziale e del tratto autostradale della A1 in Via Di Mezzo
100% MATERIALE RECUPERATO
Il materiale non recuperabile rappresenta un'esigua quantità
— FASE FINALE —
La fase finale di vagliatura consente l’ottenimento di materiale di distribuzione granulometrica idonea al riutilizzo nei processi di produzione del cantiere (per la realizzazione di sottofondi, di riempimenti o di corpi di rilevati). L’ultima fase prevede un processo di campionatura finale per verificare i parametri analitici complessivi dei lotti e l’esecuzione di prove fisico-meccaniche necessarie alla marcatura del singolo aggregato. Questo accorgimento serve ad attestare la rispondenza agli standard previsti dalle normative nazionali ed europee, secondo quanto richiamato nei capitolati di costruzione. Un aspetto chiave delle campagne mobili è il trattamento dei rifiuti direttamente nel cantiere di produzione, cosicché il materiale possa es-
sere riutilizzato all’interno dello stesso sito cantiere - come nel caso di Bologna - in un processo di economia circolare.
Nel cantiere bolognese, i rifiuti delle demolizioni risultati idonei al recupero sono stati depositati all’interno di un sito in Via di Mezzo. L’area, posta in prossimità della tangenziale e del tratto autostradale della A1, non presenta ricettori sensibili e offre un'estensione idonea per lo svolgimento in sicurezza di tutte le attività. Finora si sono concluse due campagne mobili di recupero, mentre una terza è attualmente in corso. Le prime due campagne, iniziate a febbraio e maggio del 2024, hanno permesso il recupero di circa 57mila tonnellate complessive di rifiuto, mentre con la terza campagna, iniziata circa a metà novembre, verrà trattato un volume
totale di rifiuti da demolizione pari a circa 52mila tonnellate.
I materiali prodotti sono stati esaminati anche in ottica di risparmio in emissioni correlabili alla fornitura da centri di produzione esterni. La riduzione dei trasporti, unita a una produzione più sostenibile in cantiere, garantisce infatti un effettivo beneficio per l'ambiente e un impatto positivo verso la comunità, grazie alle movimentazioni su arterie e percorsi pubblici già impegnati dalle aree di cantiere. Nelle prime due campagne il rifiuto trattato è stato recuperato, mentre la frazione residua non recuperabile ammonta a un’esigua quantità di ferro presente all’interno delle macerie. In tal senso, si può dunque affermare che il protocollo ha consentito una percentuale di recupero prossima al 100%.
EVENTO
Al “Teatro Centofiori”, il tram va in scena
Presentazione della Linea Verde del Tram: un evento che segna il futuro della mobilità bolognese
Il progetto della Linea Verde del Tram Bologna è stato presentato il 1 ottobre a stampa e stakeholder tramite due seminari dedicati.
L’Assessora alla Mobilità Valentina Orioli e il Sindaco Matteo Lepore hanno evidenziato come il progetto si andrà a integrare con la Linea Rossa, già in corso di realizzazione, e contribuirà a collegare i quartieri di Bologna con le zone più periferiche. Una rivoluzione della mobilità destinata a creare un impatto positivo anche sulla qualità di vita dei cittadini, che potranno godere di una maggiore fruibilità dell’intera città. Portavoce di CMB,
Luciano D’Onofrio ha illustrato il progetto soffermandosi sulle modalità di cantierizzazione, sull’andamento a fasi dei lavori e sulla successione temporale dei cantieri: attenzioni necessarie per contenere l’impatto sulla viabilità cittadina. Il tracciato della Linea Verde partirà dal capolinea Sud, posto nel centro di Bologna in via dei Mille, e interesserà via dell'Indipendenza, via Matteotti, piazza dell'Unità, via di Corticella, via Bentini, via Sant'Anna, via Byron e via Shakespeare, dove saranno realizzati il parcheggio di interscambio e la fermata dei bus extraurbani, per poi raggiungere la Stazione SFM di Corticella.
AL TAVOLO
SUL PALCO
Il Sindaco Matteo Lepore, Federico Sarti, l’Assessora alla Mobilità Valentina Orioli, Luciano D’Onofrio
Francesco Lei, una vita in CMB: da assistente tecnico a responsabile
Come si è sviluppata la tua vita professionale all’interno di CMB? Si trattava del tuo primo lavoro?
Nel 1984, quando sono stato assunto si trattava del mio primo lavoro, anche se durante la conclusione dei miei studi a Ingegneria civile ho insegnato per un paio d’anni in una scuola media. Sono arrivato in CMB dopo aver inviato un curriculum vitae: allora la Cooperativa stava cambiando, aveva acquisito lavori complessi e cercava ingegneri e tecnici per seguire lavorazioni critiche. Il primo cantiere in cui lavorai fu quello di un edificio bombardato in via Tre Re a Modena, da ricostruire preservando le parti originarie che però erano quelle di un rudere. Lì ho conosciuto il capocantiere Gastone Cerchiari, un uomo di un’altra epoca con cui riuscii subito a sintonizzarmi.
Oggi sei Responsabile dell’Ufficio Gare e Studio Lavori. Ma qual è stato il tuo primo ruolo in CMB?
Sono stato assunto come Assistente tecnico: mi occupavo degli elaborati costruttivi, degli
apprestamenti per la sicurezza e delle distinte per acquisti, poi seguivo la contabilità fornitori e clienti. All'epoca, il modo di lavorare era molto diverso: ogni bagno e cucina veniva progettato singolarmente, definendo nei dettagli il posizionamento di elementi come cappe e canne di aspirazione. Era indispensabile avere questo tipo di assistenza tecnica perché si realizzava molta "produzione diretta". Il mio referente Gisberto Bonfatti era spesso in trasferta, quindi spettava a me presidiare i lavori complessi affiancando i capicantiere, che all'epoca rappresentavano le figure chiave di governo della Cooperativa.
Qual è stato il tuo primo impatto con l’ambiente del cantiere?
È stato un ambiente dove mi sono sentito accolto fin da subito. Mi piaceva fare la mia parte come costruttore, vedere crescere l’opera e creare quello che prima non esisteva. I ritmi di lavoro erano decisamente più lenti, anche perché mancavano i mezzi tecnologici per accelerare le operazioni. Anche solo per comunicare con qualcuno a distanza, dovevi
trovare un telefono fisso negli uffici di cantiere o addirittura usare un telefono pubblico. Col passare degli anni, le innovazioni tecnologiche (come il cellulare ma anche Teams e il BIM) hanno cambiato il modo di vivere il tempo, gestire le comunicazioni e le relazioni.
Questo genere di innovazioni ha avuto anche altri impatti?
Sul lungo periodo, le innovazioni hanno impattato anche sull’approccio coi clienti. Il criterio delle gare al massimo ribasso è stato sostituito da approcci che includevano altri piani rispetto al solo e puro costo economico dell’opera. Le offerte sono diventate progressivamente più articolate, integrando aspetti gestionali, tecnologici e innovativi, con un'attenzione crescente alla sostenibilità.
Nel tuo percorso, hai anche affrontato lunghi periodi lontano da casa? Come ti sei trovato?
Vent’anni della mia carriera sono trascorsi in produzione e, nell’ultimo periodo, con diversi cantieri dislocati nell’Italia Nord Est: in quei tempi stavo per tutta la settimana in Friu-
Francesco Lei, oggi Responsabile Ufficio Gare e Studio Lavori, è in CMB da 40 anni. Nella sua carriera ha conosciuto la lentezza del passato e la velocità del futuro, con una costante a legare le epoche: lo spirito di collaborazione.
“
Ho cambiato lavoro tre volte restando sempre in CMB.
E oggi è diventata l’impresa che avevo immaginato.
RITRATTO Francesco Lei
li. Una bella esperienza, anche se pesa stare lontani da casa. Penso che il tema della conciliazione tra vita privata e lavoro in trasferta, specie per chi ha figli e o vive la mancanza di reti familiari, sia un problema molto serio e di difficile soluzione. Sarà una delle sfide del futuro che attendono CMB, perché è necessario gestire le attività di cantieri spesso lontani da casa, garantendo la presenza di persone di valore e affidabili per la Cooperativa.
Hai cambiato tre volte lavoro, pur restando sempre in CMB. Puoi spiegarci il tuo percorso?
Dopo i 20 anni in produzione, sono rientrato negli uffici della sede centrale per occuparmi di servizi tecnici e sistemi di gestione. Erano anni in cui si iniziava a progettare l’implementazione del Sistema di Gestione Integrato. Si affacciavano tante suggestioni e si delineava la visione di un’impresa futura per certi versi nuova e innovativa. Il mio contributo consisteva nel dare regole e coerenza ai metodi di lavoro, capitalizzare le buone pratiche e impostare la “cassetta degli attrezzi” per gestire interventi complessi in
un sistema produttivo che stava cambiando velocemente. Ero passato dal "fare" al "collaborare" per un progetto di sviluppo d’impresa focalizzato sulla responsabilità sociale. Abbiamo progressivamente conseguito tutte le Certificazioni che oggi attestano la capacità di CMB di gestire con efficienza i suoi processi, come impresa attenta alla qualità, alle persone, all’ambiente, all’etica. Circa 10 anni fa abbiamo cominciato a sperimentare la tecnologia BIM e, grazie all’intuizione di portare all’interno dell’azienda le competenze necessarie, siamo cresciuti fino ad avere grande credibilità presso clienti e partner, arrivando a essere la prima impresa di costruzioni certificata BIM nel 2019. Dal 2016 ho assunto anche la Responsabilità dell’Ufficio Gare e Studio Lavori, dove ho potuto valorizzare le esperienze consolidate e contribuire alle acquisizioni che hanno portato CMB alla attuale dimensione sia quantitativa che qualitativa. In pochi mesi, a volte in poche settimane, ti trovi a predisporre l’offerta e prefigurare quella che sarà l’attività di diversi anni dopo l’aggiudicazione della gara.
Ci sono tanti aspetti diversi a cui prestare attenzione e, quando si accavallano le problematiche, non ci si annoia di certo. Ma tutto sommato provare a sbrogliare le matasse mi è sempre piaciuto.
Per finire, cosa pensi quando vedi CMB oggi? Oggi guardo CMB e penso che sia diventata l’impresa che avevo immaginato. Dal punto di vista tecnico, amministrativo e di competenze la nostra Cooperativa riflette, anche verso i clienti, solidità e capacità di gestire iniziative e opere, con le loro complessità e possibili problematiche. Dal punto di vista interno vedo un grande ricambio, con nuove energie a disposizione e una predisposizione a fare gioco di squadra. Avere un approccio cooperativo, mettendo in comune le diverse competenze ed esperienze, rappresenta un grande punto di forza. Per chiudere, vorrei ricordare che se oggi siamo arrivati qua una parte del merito va all’ing. Luca Padovano, che ha dato a CMB uno “scossone” spingendola verso un reale approccio innovativo e proiettato al futuro.
COVIVIO, LA RIGENERAZIONE CONTINUA CON LA SEDE DI SNAM
La futura sede di Snam oggi si chiama Edificio F ed è un nuovo tassello dell'ambizioso progetto di rigenerazione urbana Symbiosis nell'area di Porta Romana a Milano. In fase di costruzione dopo il completamento dell’Edificio D da parte di CMB, questo nuovo direzionale è stato progettato dallo studio di architettura Piuarch e sarà composto da tre volumi sovrapposti articolati in 14 piani, con una superficie complessiva di circa 19.000 mq. L’intervento consiste nella realizzazione delle opere edili, degli impianti meccanici, elettrici e speciali, delle facciate opache e vetrate. È previsto lo sviluppo di due piani interrati adibiti ad autorimessa, mentre i quattordici piani fuori terra sono distinti in tre volumi sovrapposti sfalsati. Grazie ai suoi requisiti in termini di efficienza energetica, l’immobile conseguirà le principali certificazioni nazionali e internazionali (LEED & WELL e CASACLIMA).
Oltre agli uffici, flessibili ed efficienti, l'edificio accoglierà vari spazi inclusivi dedicati alla socialità. L'alternanza di ambienti di lavoro con ambienti dedicati alla collaborazione, alla creatività e all'innovazione, vedrà l’integrazione con servizi che contribuiranno a garantire
alti livelli di benessere per le persone.
Uno degli aspetti caratteristici del progetto è la continuità del verde tra spazi esterni e interni, che contribuirà a migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente lavorativo. All’esterno sarà realizzato un parco di oltre 8.500 mq progettato dal paesaggista Antonio Perazzi, che verrà lasciato a foresta spontanea e dotato di un sottobosco a bassa manutenzione e specchi d’acqua, mentre all’interno troveranno spazio una grande serra attorno a due piani dell’edificio e una terrazza lasciata a verde al settimo piano.
Per la realizzazione delle opere sono state installate, a partire dal piano di fondazione, due gru a torre rispettivamente di 74 e 92 m di altezza libera sotto gancio senza nessun ancoraggio. L’avvio del cantiere è stato caratterizzato dalla necessità di dover effettuare un’importante opera di dewatering a causa della presenza di una falda acquifera che interferiva con le opere fondazionali del nucleo della torre.
— LA STRUTTURA —
Per le strutture dell’edificio sono stati realizzati 55 pali trivellati (CFA) riduttori di cedimento sotto l’impronta del nucleo della torre di diametro pari a 60 cm e di profon-
Immerso nella natura del parco e ricco di spazi inclusivi, anche l'Edificio F del progetto milanese punta al benessere delle persone nell'ambiente di lavoro.
L'IMPEGNO DI CMB Realizzazione di opere edili, degli impianti meccanici, elettrici e speciali, delle facciate opache e vetrate
dità massima di circa 20 m. Sotto la pianta della torre è stata realizzata una platea di fondazione continua con conci fino a 2 m di altezza, mentre nell’area dell’autorimessa lo spessore della fondazione si riduce tramite dei salti di quota. Il sistema fondazionale garantisce la continuità di tenuta in vasca bianca realizzata con sistema Penetron, che tutela dalle possibili infiltrazioni di acqua dovute alla presenza della falda. La continuità della vasca bianca è stata garantita anche verso le pareti perimetrali della berlinese, mediante la realizzazione di contromuri in cemento armato, anch’essi con sistema Penetron. I solai dei piani fuori terra, destinati agli uffici, sono stati realizzati mediante l’impiego di casseri industriali tipo skydeck per ottenere delle superfici faccia vista.
— I SOLAI —
Dal solaio del livello L10 sono stati inseriti all’interno dei solai in c.a. dei trefoli di posttensione per ridurre le deformazioni dei getti e limitare gli spessori dei solai, caratterizzati da importanti luci a sbalzo. Per poter realizzare gli sbalzi dei solai in cemento armato dei livelli da L10 a salire, è stato ingegnerizzato con Peri
un sistema di mensole a sbalzo, banchinaggi e torri di puntellazione tali da garantire la tenuta dei carichi delle solette in fase di getto. Queste opere hanno richiesto un importante sforzo di ingegnerizzazione da parte dell’ufficio tecnico, dei tecnici di cantiere e del fornitore del sistema. Grande rilevanza ricoprono le strutture in carpenteria metallica realizzate per la costruzione degli imponenti sbalzi dei solai dei livelli L7 e L9, che raggiungono anche 9 m di sbalzo nelle porzioni più sporgenti. Sono state impiegate circa 670 tonnellate di acciaio per realizzare la costruzione delle travi di questi solai, vincolate alla struttura in c.a. mediante l’inserimento di barre di ancoraggio in acciaio inserite all’interno delle travi di bordo in c.a. connesse al core dell’edificio. Sono stati realizzati dei pilastri architettonici in c.a. a geometria tronco-conica mediante l’impiego di casseri speciali della arblock, realizzati in polistirene e sagomati a controllo numerico. Le gabbie di armature di questi pilastri sono state prefabbricate e per il getto è stato impiegato un cls autocompattante tipo SCC. Caratteristiche tecniche all'altezza dei principi ispiratori dell'intervento, orientate alla massima qualità dell'edificio e alla sua vivibilità nel tempo.
EDIFICIO
19mila
METRI QUADRI DI SUPERFICIE
3
VOLUMI SOVRAPPOSTI
14
PIANI FUORI TERRA
670
TONNELLATE DI ACCIAIO PER LE TRAVI DEI SOLAI
SISTEMA PENETRON
Sistema fondazionale che garantisce la continuità di tenuta in vasca bianca che tutela dalle possibili infiltrazioni di acqua
CASSERI
INDUSTRIALI TIPO SKYDECK
Sono stati impiegati per le superfici, faccia a vista, degli uffici dei piani fuori terra
55
PALI TRIVELLATI PER LA STRUTTURA
2
METRI ALTEZZA PLATEA SOTTO LA PIANTA
8.500
METRI QUADRATI DI PARCO
Opere architettoniche e allestimenti interni
L'involucro vetrato, le pinne frangisole e i dettagli strutturali esili dialogano con interni minimali e openspace fluidi, creando un equilibrio sofisticato tra funzionalità e impatto estetico.
L’involucro è realizzato prevalentemente con elementi vetrati tipo cellule per il 60% della superficie con applicate delle pinne verticali che fungono da frangisole e caratterizzano il design dell’edificio. La restante parte di involucro è realizzato con facciate montanti e traversi per tutta la zona della serra oltre ai piani L7-L9 ed il piano terra, caratterizzate da profili molto esili su altezze importanti fino a 9-10 metri.
Agli ingressi del piano terra sono previste pensiline opache realizzate con pannelli in GFRC, sostenuti da uno scheletro in carpenteria metallica. Gli interni della torre ai piani uffici sono minimali e caratterizzati da un colore bianco dominante, strutturati tramite grandi openspace e pareti mobili vetrate per gli uffici chiusi oltre alle sale meeting, con controsoffitti metallici radianti e distribuzione impiantistica a soffitto. La main lobby e i piani speciali si distinguono per i pavimenti in seminato gettati in opera, mentre la lobby di ingresso prevede un controsoffitto tridimensionale realizzato in solid surface tipo corian.
WORKSHOP
Sostenibilità in pratica: insieme per mappare gli impatti di CMB
Il 4 dicembre si è tenuto in azienda un workshop sui temi della sostenibilità in relazione alla Direttiva CSRD e ai nuovi standard di rendicontazione europei ESRS. L’incontro ha coinvolto una selezione di fornitori e partner strategici, con cui sono stati esaminati i principali temi degli standard ESRS e valutati gli impatti di CMB, sia positivi che negativi, effettivi o potenziali.
Questo evento rappresenta un passo avanti nel percorso di crescita di CMB sui temi ESG, mostrando a tutti i partecipanti l’importanza della condivisione di rischi e opportunità reciproci per affrontare in modo sinergico le sfide poste dalla Direttiva CSRD.
L’incontro del 4 dicembre ha riunito fornitori e partner strategici per analizzare i nuovi standard e valorizzare gli impatti della filiera. Un passo cruciale nel percorso ESG di CMB.
A cura della Redazione
UN NUOVO APPROCCIO OPERATIVO ECULTURALE Hanno presieduto i lavori Pasquale Di Maro, Matteo Forlani grazie alla collaborazione dei consulenti PwC
Recepita in Italia nel settembre di quest’anno con il D.Lgs. 125/2024, questa direttiva amplia in maniera sostanziale i soggetti obbligati alla rendicontazione di sostenibilità, che d’ora in poi dovrà integrarsi a tutti gli effetti con la Relazione sulla Gestione del bilancio economico di un’impresa.
La giornata è stata aperta dal Vicepresidente e Direttore di Gruppo Roberto Davoli, che ha sottolineato la diffusa adesione all’iniziativa, frutto anche dell’impegno di CMB e dei suoi stakeholders su temi ormai sempre più attuali nelle strategie d’impresa. Pasquale Di Maro e Matteo Forlani hanno presieduto i lavori illustrando il percorso di sostenibilità intrapreso da CMB e la necessità del contri-
buto dell'intera filiera produttiva. Emerge come oggi sia necessario un nuovo approccio - non solo operativo ma anche culturale - per affrontare temi sempre più concreti e stringenti legati ai processi produttivi. Meritano sempre maggiore attenzione e consapevolezza i rischi, ma anche le opportunità e gli impatti generati da ogni organizzazione in materia ambientale, sociale e di governance
Fra i temi discussi dai diversi gruppi di lavoro, i più rilevanti per il settore sono stati salute e sicurezza, ambiente e adattamento al cambiamento climatico, economia circolare, riduzione dei consumi energetici e del prelievo delle risorse dall’ambiente, oltre a una
Tra i temi trattati, i più rilevanti sono stati: salute e sicurezza, ambiente, adattamento al cambiamento climatico, economia circolare, Diversity&Inclusion e parità di genere.
attenzione sempre più concreta ad aspetti di Diversity & Inclusion e parità di genere. È fondamentale mantenere alta l’attenzione per assicurare condizioni di lavoro volte a un equilibrio corretto tra vita privata e lavoro (work-life balance), tema chiave nel mondo delle costruzioni e delle manutenzioni per le criticità connesse alla mobilità imposta dalle logiche dei cantieri temporanei. Il confronto ha evidenziato anche temi quali la prevenzione dei reati di corruzione e l’impatto sul cliente finale, con l’obiettivo di garantire efficienza e qualità delle opere realizzate anche in termini di fruibilità dei luoghi. Una particolare attenzione va posta alla disabilità e alle eventuali fragilità delle
CONFRONTI AI TAVOLI
Stakeholder esterni e interni al lavoro
CATEGORIE
STAKEHOLDER COINVOLTI
Nel percorso di crescita sostenibile di CMB, gli stakeholder ricoprono un ruolo fondamentale. Tramite il loro coinvolgimento e la presa in carico delle loro esigenze, l’Impresa mantiene una visione costante verso i contesti in cui opera, impegnandosi a considerare le aspettative, percezioni e priorità degli stakeholder all’interno dei processi decisionali e nella definizione di obiettivi economici, ambientali e sociali.
DIPENDENTI
I dipendenti CMB, sia Soci che non, dell’area Carpi, Milano e Roma.
SOCI SOVVENTORI
I soci sovventori sono tutti coloro che hanno terminato il rapporto di lavoro con CMB, ma sono ancora legati agli interessi dell’Impresa, in quanto investono una parte dei loro risparmi in quota sociale. Sono compresi i loro familiari.
FORNITORI
I fornitori di materie e di prestazioni.
persone che utilizzeranno immobili e servizi proposti.
È sempre più necessario promuovere il dialogo e la collaborazione lungo tutta la catena del valore per co-progettare le soluzioni migliori e più innovative, volte alla riduzione degli impatti sul territorio in termini ambientali (compresa la biodiversità) e su tutti i potenziali stakeholder esterni e interni. Il confronto che si è generato in plenaria e nei singoli tavoli di lavoro ha permesso di ricevere, ma soprattutto fornire spunti di riflessione sul futuro e su quelli che saranno gli impegni da assumere per assicurare un’adeguata sostenibilità economico-finanziaria delle iniziative di CMB nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
CLIENTI
I committenti di opere e servizi sia pubblici che privati.
ISTITUTI DI CREDITO
Le banche e gli istituti finanziari.
ENTI CERTIFICATORI
La terza parte che valida le certificazioni aziendali e ne verifica il mantenimento progressivo.
ASSOCIAZIONI SINDACALI
Gli organi per la tutela dei diritti dei lavoratori.
SVILUPPO PROFESSIONALE
LA FORMAZIONE IN CMB GUARDA AL BENESSERE DELLE PERSONE
Il 2024 si chiude con CMB che guarda al futuro con fiducia e buone prospettive di sviluppo, puntando sugli obiettivi del Piano Industriale 2024-2026 e sulle priorità in tema di sostenibilità. In questo quadro strategico, il focus resta sui valori fondanti della Cooperativa, primi tra tutti l’attenzione e la valorizzazione del proprio personale.
Fra le attività messe in campo, la formazione occupa un ruolo centrale: il 2024 è stato caratterizzato da un intenso lavoro sia sugli aspetti core del business, sia su contenuti di management e culturali a supporto della Certificazione di Parità di Genere già ottenuta, nonché di benessere in Cooperativa. Sono continuati infatti i percorsi formativi iniziati al termine dello scorso anno su due importanti filoni: gli stereotipi di genere, il linguaggio inclusivo e la prevenzione delle molestie sul luogo di lavoro. Due percorsi
formativi sinergici che viaggiano in parallelo, sviluppati per coinvolgere progressivamente tutta la popolazione aziendale e programmati per tutto il 2025
La formazione legata agli stereotipi di genere e linguaggio inclusivo ha visto l'intervento di SCS Consulting, società leader sul territorio per quanto attiene alla consulenza strategica e allo sviluppo delle carriere. Si è articolata in due moduli distinti: il primo relativo alle attribuzioni culturalmente diffuse rispetto ai ruoli e ai comportamenti sociali che ritroviamo nelle convenzioni più diffuse relative ai generi, mentre il secondo approfondisce l’uso di un linguaggio ampio e rispettoso, proponendosi di illustrare le formulazioni più ricorrenti e quelle più auspicabili nel rispetto di una maggiore attenzione all’inclusività anche sotto il profilo comunicativo, indipendentemente dal tipo di strumento utilizzato.
Corsi di mindfulness e di comunicazione
sono le strategie messe in campo per migliorare la qualità della vita sul luogo di lavoro
In parallelo è stato portato avanti il programma relativo alla prevenzione sulla violenza di genere nei luoghi di lavoro. Il corso, costruito in sinergia con Demetra Formazione, società emanata da Legacoop EmiliaRomagna, è stato tenuto dall’avv. Natalia Maramotti, specialista in diritto antidiscriminatorio ed esperta con impegno diretto sul campo come Consigliera di Parità. Prevede un approfondimento sulle diverse forme di violenza e molestia sul luogo di lavoro, compresi i relativi aspetti di prevenzione, con un focus sulle azioni già intraprese da CMB per tutelare la propria popolazione aziendale. Nell’ambito dell’attenzione al benessere, invece, CMB sta realizzando una prima edizione di un corso sulla gestione dello stress attraverso la Mindfulness. Si tratta di un percorso articolato in otto lezioni online e una giornata in presenza utile ad apprendere esercizi e tecniche per aumentare la consapevolezza e
EVENTO SOCIALE
Tutti in gita a Pisa
Il 27 settembre, i soci CMB in viaggio tra innovazione e storia: dal cantiere del nuovo Ospedale Santa Chiara alla scoperta dei tesori di Pisa
ridurre le tensioni della vita quotidiana. In particolare, il percorso mette in atto il protocollo MBSR Mindfulness Based Stress Reduction sviluppato alla fine degli anni Settanta dal biologo statunitense prof. Jon Kabat Zinn. A condurre il corso è la dr.ssa Anna Traini, formatrice certificata che collabora da tempo con CMB nei percorsi di sviluppo delle soft skills e del cambiamento organizzativo dedicato ai Professional aziendali (nell'ambito del programma Pixel) e ai giovani professionisti in CMB. Nel novembre 2024 inoltre è partita la quarta edizione di Zoom, che mira a sviluppare competenze manageriali e a creare scambi e sinergia fra generazioni. Anche quest’anno, sotto la guida delle consulenti Moira Masper e Anna Traini, i 17 partecipanti si sono trovati per una prima sessione a Modena. Due giorni in presenza di contenuti formativi e momenti di conoscenza reciproca, fondamentali per gettare le basi di questo nuovo viaggio.
Lo scorso 27 settembre i soci di CMB hanno partecipato numerosi all’evento sociale che li ha portati in visita al nuovo Ospedale Santa Chiara in Cisanello a Pisa, attualmente in costruzione. I partecipanti hanno trascorso la mattinata all’interno del cantiere, in aree appositamente
allestite a sala conferenza e pranzo, e hanno poi avuto accesso alla copertura del Padiglione 34 sotto la supervisione del personale. La giornata è proseguita in Piazza dei Miracoli in un clima di condivisione e scoperta, con una visita al Battistero e una passeggiata guidata fino a Piazza dei Cavalieri.
Sostenibilità in CMB
— sociale, ambientale ed economica
I temi impattanti emergono dal dialogo con tutti gli attori coinvolti
Il ruolo strategico del Mobility Manager
Ridurre l'impatto nel tragitto casa-lavoro diventa più facile grazie alle analisi e alle buone pratiche di un Mobility Manager. In CMB, questa nuova figura potrebbe cambiare in meglio la qualità della vita del personale.
Origine degli spostamenti per numero delle persone
Il lavoro del Mobility Manager rappresenta un valore aggiunto per l’azienda, poiché contribuisce sia al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Sostenibilità, sia a quelli di welfare aziendale. Un risultato che può nascere da una stretta collaborazione con la Direzione Risorse Umane e Organizzazione, la quale sviluppa soluzioni di mobilità volte a migliorare la qualità della vita del personale. Fra gli obiettivi del Mobility Manager, previsti dal Decreto Rilancio, si trova la redazione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL), per ridurre in modo strutturale e permanente il congestionamento del traffico e il suo impatto ambientale in aree urbane. Il PSCL è stato elaborato nella sua forma più strutturata per la sede di Carpi ed è il frutto di un gruppo di lavoro multidisciplinare
con competenze in mobilità, sostenibilità ed energia. Si articola in due parti principali: l’analisi e la progettazione, seguite da un programma di monitoraggio. Tramite questionario sono state raccolte tutte le informazioni e i dati relativi alle esigenze di mobilità del personale, alla struttura organizzativa dell’azienda e all’offerta di trasporto sul territorio. Nella fase progettuale, i dati raccolti hanno guidato la definizione di azioni e misure per incentivare comportamenti virtuosi e orientare gli spostamenti casalavoro verso forme di mobilità sostenibile, alternative all’uso del mezzo privato motorizzato. Un monitoraggio costante, condotto dal gruppo di lavoro presieduto dal Mobility Manager Aziendale, garantirà che gli obiettivi e le attività previste vengano perseguiti con efficacia.
IN AZIONE
IVAN CATINI
Mobility manager
Con l’entrata in vigore del Decreto Rilancio del 2020, la figura del Mobility Manager in azienda ha visto un notevole sviluppo. In passato si occupava della gestione delle flotte aziendali con l’obiettivo di ottimizzare costi logistici ed efficienza operativa, ma oggi è diventato il fulcro della pianificazione e implementazione di strategie di mobilità sostenibile, in linea con la crescente consapevolezza ambientale e l’importanza attribuita alla transizione energetica. Un impegno che potrà contribuire a decongestionare le aree urbane dal traffico veicolare privato.
Brevi ma intense
— News dal mondo CMB
ANDRIA CANTIERI
Linea ferroviaria: attenzione alla sicurezza e all’interoperabilità
Il 5 novembre si è svolto un sopralluogo presso il cantiere CMB per l’interramento della tratta ferroviaria che attraversa la cittadina pugliese di Andria. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dell’ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali), insieme ai responsabili di Ferrotramviaria Spa, della stessa Divisione Infrastrutture e di CMB. L’obiettivo principale della visita è stato quello di esaminare nel dettaglio tutte le procedure propedeutiche al rilascio della messa in servizio per il tratto Andria SudAndria Nord, in ottemperanza al Decreto Legislativo 57/2019. Durante il sopralluogo sono stati approfonditi alcuni aspetti chiave del progetto, come il "sistema ferroviario" nel
suo complesso, l'interoperabilità fra le infrastrutture e le Specifiche Tecniche di Interoperabilità (STI) che garantiscono sicurezza e continuità operativa a livello europeo. Con la guida del Direttore di Cantiere Vittore Buzzi e del collega Fabio Impera, i rappresentanti hanno visionato gli elaborati progettuali e verificato le principali attività in corso, dalla posa di materassini antivibranti e ballast lungo la linea ferroviaria, all’installazione delle carpenterie metalliche per i pannelli fonoassorbenti e parapetti, fino ai lavori in cemento armato e murari nelle stazioni di Andria. Un'attenzione particolare è stata riservata alle opere di impermeabilizzazione, le sistemazioni esterne e gli impianti civili lungo la linea.
Al Convegno Tavolo 81 si parla di Sicuri per Mestiere
“Sicuri per Mestiere” compie 15 anni ma non li dimostra, perché la sicurezza sul lavoro resta un tema purtroppo sempre attuale. Questo il motivo per cui il progetto “Sicuri per Mestiere” è stato presentato come buona prassi lo scorso 7 novembre a Tavolo 81 di Imola: Moira Masper, consulente per lo sviluppo organizzativo, e Massimiliano Cerone, Responsabile di commessa di CMB, hanno raccontato l’esperienza della sua applicazio-
ne sul cantiere della Torre Unipol di Milano L’interesse verso “Sicuri per Mestiere” rimane costante, soprattutto quando si parla di “cultura della sicurezza” come elemento fondamentale per la riduzione degli infortuni e per migliorare la cultura della sicurezza in azienda. A oggi “Sicuri per Mestiere” è stato attivato su 26 cantieri (di cui 4 tuttora in corso), con il coinvolgimento di circa 40.000 lavoratori e un totale di e 400.000 comportamenti osservati.
Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe
A cura della Redazione Unionezero, la trasformazione sostenibile dell’ex Area Falck
Hines ha dato il via ai lavori per il progetto Unionezero nell'area ex Falck di Sesto San Giovanni, con un investimento di 220 milioni di euro. L'intervento copre 130.000 mq e include uno studentato con 700 posti letto e numerosi uffici, tra cui la nuova sede di Intesa Sanpaolo. In associazione con Colombo Costruzioni, CMB è una delle principali imprese incaricate della realizzazione, in ragione dell'esperienza maturata nella costruzione di edifici sostenibili e certificazioni ambientali elevate, come LEED e WELL. Con una media di 300 lavoratori al giorno, il cantiere punta a trasformare l'area in un nuovo polo urbano
Il progetto di Unionezero è stato presentato lo scorso ottobre in un'occasione speciale che ha visto la partecipazione di Attilio Fontana (Presidente della Regione Lombardia), Roberto Di Stefano (Sindaco di Sesto San Giovanni) e Silvia Maria Rovere (Presidente di Poste Italiane). Sono intervenuti anche i protagonisti del progetto: Mario Abbadessa (Senior Managing Director & Country Head di Hines Italia), Fabrizio Palenzona (Presidente Gruppo Prelios) e Raffaello Ruggieri (Chief Lending Officer Intesa Sanpaolo, che ha scelto Unionezero per i nuovi spazi direzionali). CMB è stata rappresentata dal Direttore Marketing e Sviluppo Commerciale Emiliano Cacioppo.