InCorso #21 – opinioni e notizie in CMB

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Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno V. N° 21 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO

21

ROMA IN LINEA C

Dal centro al Grande Raccordo in velocità


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INDICE / COLOPHONE INDICE / COLOPHONE

Scripta Scripta manent manent Parola di verbale. Parola di verbale.

"Il Presidente informa che è stata vinta la gara dell'Ospedale di Crotone… “Il Presidente dice: vi sono delle Le altre gare cui si è partecipato provincie che hanno già pensato ed e di cui si conosce l'esito sono state ottenuto lavori in Calabria quali quelle perdute… Presidente e Vice Presidente di Reggio e di Ravenna ponendo così riferiscono al Consiglio sullo stato di riparo alla disoccupazione degli operai disagio in cui si trovano gli operai di locali. E con questi intendimenti Carpi a Milano per quanto riguarda che sebbene non sia sentita ancora i viaggi. Siccome ora ci sono due la disoccupazione io credo sia bene cantieri: uno a Milano Gallaratese tentare di preparare qualche lavoro e uno a Monza, con la previsione di fuori prima di inoltrarsi nella aprirne poi un altro a Pieve Emanuele, disoccupazione facendo così un bene … essi vanno a sostenere, pro capite, per la classe intera degli operai ... una spesa di molto superiore a quella il Consiglio unanime approva la da loro sostenuta in passato". massima di far pratiche allo scopo sopraccennato. Sono incaricati il Direttore ed il Presidente.” Tratto dal Verbale del Consiglio Direttivo della Cooperativa Muratori 29 maggio 1967 Tratto dal Verbale del Consiglio Direttivo della Cooperativa Muratori

27 novembre 1911

IN QUESTO NUMERO IN QUESTO NUMERO PAG. 5 / PRIMO PIANO PAG. 4 / FINTO TESTO

Livorno, tutto un altro porto Un waterfront d’eccellenza, il futuro a portata diunitevi mano. Scienziati dieModena, xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx

PAG. 9 / PRIMO PIANO / APPROFONDIMENTO PAG. 7 / FINTO TESTO Waterfront, tra terra e mare Tutte le metro portano a Roma xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx

PAG. 13 / SETTORE OSPEDALIERO

Orizzonte Puglia PAG. 12 / FINTO TESTO La cooperativa pianta i cantieri in una regione complessa, ma in grado di offrire interessanti di sviluppo. Metro Milano inprospettive (pre)costruzione xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx

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IN CORSO IN CORSO Opinioni e notizie in CMB Opinioni e notizie in CMB

NUMERO

18 21

NUMERO

IN CORSO Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno V. N° 18 inCorso

Periodico trimestrale di opinioni e notizie Direttore Paolo Zaccarelli Anno V. responsabile: N° 21 Segretaria di redazione: Francesca Martinelli Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Spedizione inFrancesca Abbonamento Redazione: Martinelli, Postale - 70% - DCB MOLelii, . Tommaso Lucibelli, Paolo Andreoli, Sara Proprietario: CMBFederico Società Sarti Cooperativa Luca Padovano, Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 Spedizione in Abbonamento con il n° 1810. Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: Società Cooperativa Progetto grafico:CMB hicadv Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Stampa: Nuova Grafica Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: hicadv Stampa: Nuovagrafica

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PAG. 16 / NUOVE NORME

10 in condotta Uno strumento per riconoscere i diritti di ciascuno stazioni crescono eGrandi prevenire la discriminazione. PAG. 18 / FINTO TESTO

xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx

http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house

Codice alfanumerico Ecco cosa significano i codici inCodice testa ad alfanumerico ogni pagina AEcco = anno di pubblicazione cosa significano i codici Nin= testa numero dellapagina rivista ad ogni PA= =numero pagina anno didi pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina

PAG. 18 / MERCATO PAG. 21 / FINTO TESTO

Chi sale euno chisviluppo scende difficile Malawi: La Classifica 2010 del mensile "Costruire" xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx

Il marchio della gestione

PAG. 20 / AUTOSTRADE

Collaborazioni inCorso Oltre a personale interno CMB, la redazione di inCorso si avvale di collaboratori alcuni esterni

Prossima uscita Conegliano Veneto

forestale responsabile Stampato su cartacertificata FSC proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Per info: www.fsc-italia.it

L’autostrada A28 è destinata a cambiare in meglio la mobilità in un’area ad alta densità abitativa e di traffico.

RUBRICHE IN CORSO RUBRICHE IN CORSOPAG. 3 / CORREVA L’ANNO PAG. 12 / INCURSIONI

IRENE RUSSO

Copywriter dell'agenzia Hicadv, aaaa bbbb ccccc, suo l'articolo a pag.9

PAOLO LORENZI Fotografo professionista dal 19XX, PAG. 3 / CORREVA L’ANNO e accanito sostenitore del Modena Millenovecentoquarantanove Calcio. I suoi scatti corredano l'articolo su l'autostrada A28 alle pag. 20, 21 e 22

PAG. 11 / INCURSIONI Primavera silenziosa

Millenovecentoventotto

Il mondo oltre CMB

PAG. / CARTA BIANCA PAG.414 / SCANNER

PAG. PAG.23 23/ /BREVI BREVIMA MAINTENSE INTENSE

Dalla di Incorso I sociredazione fotografano

PAG. 10 / PAGINE I.T. Il sistema che cambia

PAG. 16 / PAGINE I.T. Conto alla rovesvia per Linneo

Notizie flashnostra dalle sedi CMB News dalla cooperativa

TERNO TERNOAL ALLOTTO LOTTO Gioca i nostri numeri Gioca i nostri numeri

CMB impegnato nel I chilometri di gallerie 25 Personale cantiere dell'Autostrada A28 line C della metro 29 della di Roma 32 Percentuale di donne soci I posti auto interrati del nuovo complesso Gli incontri nella prima fase 40 del progetto 70 universitario di Modena "Linneo"

3

I partner del progetto Linneo


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STORIA / MAESTRA DI VITA

Correva l’anno 

Immagini da un altro secolo

1927

A cura di: Francesca Martinelli

Finto titolo II soci della Cooperativa Muratori si fanno fotografare in posa al pranzo sociale. L’occasione di convivialità li fa brindare sollevando i calici, salutare e sorridere rivolti alla macchina del fotografo


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TESTO FINTO/ TESTO FINTO

?


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ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO

Meno traffico, meno inquinamento, più velocità di spostamento: la terza linea metropolitana porterà benefici concreti sulla qualità della vita dei cittadini. A cura di xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxx

Tutte le metro portano a Roma


ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO

L

a Linea C sarà la prima linea di trasporto urbano su ferro a spingersi oltre il Grande Raccordo Anulare e avvicinerà il centro storico alla periferia, favorendo l’inversione di un’impostazione che da sempre assegna all’area centrale tutte le funzioni amministrative, politiche e commerciali. Per realizzarla saranno impiegate le tecnologie più innovative attualmente disponibili, tra le quali il sistema di Automazione Integrale “Driverless”: una tecnologia tutta italiana messa a punto dalla Ansaldo Trasporti, grazie alla quale i treni non avranno macchinisti a bordo ma saranno controllati e guidati a distanza, unitamente alle porte automatiche di banchina. Già utilizzato nelle metropolitane di Copenaghen, Singapore, Parigi, Lille e Torino e in quelle in costruzione di Milano e Brescia, il sistema permetterà: • massimo grado di sicurezza • elevata frequenza dei treni e alta regolarità del servizio • avvio automatico del servizio • rilevazione continua della posizione dei treni • controllo della direzione di marcia, della velocità e della distanza dei treni • regolazione del traffico in base al programma d'esercizio • visualizzazione della circolazione e dello stato di tutto il sistema • recupero assistito dei treni guasti (o in maniera automatica o con l'invio di un macchinista a bordo tramite altro treno).

I NUMERI DELLA LINEA C capacità massima di trasporto per treno:

1.200 passeggeri

capacità massima di trasporto:

velocità massima:

persone/ora

km/h

24.000

90

terra scavata:

lunghezza gallerie:

calcestruzzo utilizzato:

milioni di m3

km

milioni di m3

4.3

29

1.6


A 05 / N 21 / P 06-07 FINTA DIDASCALIA

Treni in transito I treni della Linea C sono bidirezionali. Ogni convoglio, lungo 107 metri, è formato da 6 vetture intercomunicanti. Ha una velocità massima di 90 km/h e media di 35 km/h. Dotato di 204 posti a sedere, ogni treno può trasportare complessivamente 1.200 passeggeri. Il design degli interni è progettato con particolare cura. I volumi disponibili sono sfruttati al massimo e prevedono ampi spazi per sedie a rotelle e per il trasporto delle biciclette. Le grandi vetrate della vettura di testa e delle fiancate garantiscono un’ottima visibilità interna.

Grande fermento fra i modenesi che lo scorso 14 maggio hanno avuto libero accesso al cantiere della Manifattura Tabacchi.

Contratto e committenti Metro C S.c.p.A. è la società di progetto costituita tra le imprese Astaldi (34,50%), Vianini Lavori (34,50%), Ansaldo Signaling and Transport Systems (14,00%), CMB (10,00%) e il Consorzio Cooperative Costruzioni (7,00%), per la realizzazione come General Contractor della linea C della metropolitana di Roma. Il committente è Roma Metropolitane, che svolge tutte le funzioni connesse alla realizzazione, ampliamento, prolungamento delle linee metropolitane C e B1, nonché quelle relative ai lavori di ammodernamento della linea A, quelli di progettazione della Linea D e, in generale, tutti gli adempimenti finalizzati al potenziamento, ammodernamento e progettazione della rete metropolitana della città di Roma. Roma Metropolitane è un'emanazione organica del Comune di Roma che, essendo titolare dell'intero capitale sociale della stessa, ne è l'unico proprietario. Il contratto di appalto, datato ottobre 2006, prevedeva l'affidamento a contraente generale della progettazione definitiva ed esecutiva e della realizzazione e direzione dei lavori e forniture necessari per la realizzazione della nuova linea "C" della metropolitana di Roma. Allo stato attuale, il contratto tra Metro C e Roma Metropolitane ammonta a oltre 1.629 milioni di euro per la prima tratta funzionale da Monte Compatri Pantano a S. Giovanni e i lavori sono stati eseguiti al 31 agosto 2011 per circa il 75%. È in corso di formalizzazione l'affidamento della successiva tratta da S. Giovanni a Fori Imperiali per circa 600 milioni di euro.

acciaio utilizzato:

270.000 tonnellate

rotaie

7.400 tonnellate

ROMA by numbers

Coordinate: 41°53'35"N 12°28'58"E Altitudine: 20 m s.l.m. Superficie: 1.285,3057 km² Abitanti: 2.770.822 Densità: 2.155,77 ab./km² Pref. telefonico: 06

rame utilizzato:

150 tonnellate

lunghezza cavi:

110 km

disegni elaborati

90.000


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ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO FINTA DIDASCALIA Grande fermento fra i modenesi che lo scorso 14 maggio hanno avuto libero accesso al cantiere della Manifattura Tabacchi.

Un cantiere “invisibile”

Costruire una metropolitana a Roma senza sconvolgere l’intera città è stato possibile grazie all’adozione della linea profonda (25/30 metri) realizzata con le Tunnel Boring Machine (TBM), macchine di scavo tecnologicamente avanzate che hanno escluso interferenze dirette con i fabbricati e con lo strato archeologico. Le TBM, dette “talpe meccaniche”, sono veri e propri cantieri mobili che avanzano nel sottosuolo, portando con sé tutte le attrezzature necessarie allo scavo, allo smaltimento dei detriti e alla realizzazione del rivestimento della galleria. Sono dotate di una testa fresante circolare protetta da uno scudo, munita di artigli d’acciaio e dischi rotanti che frantumano la roccia. Agganciati allo scudo ci sono diversi carri che ospitano il nastro per il trasporto del materiale scavato, i gruppi elettrici e idraulici e tutte le apparecchiature di supporto. Dietro allo scudo, un braccio meccanico installa il rivestimento definitivo costituito da conci, elementi prefabbricati in calcestruzzo sagomati ad arco che, assemblati fra loro, formano gli anelli di sostegno della galleria. Dopo il passaggio della “talpa”, che avanzava di circa 10/15 metri al giorno con punte di 25 metri, 24 ore su 24 per sette giorni su sette, la galleria risulta completa del suo rivestimento e pronta per essere attrezzata con i binari e tutti gli impianti tecnologici indispensabili per il controllo e la gestione del traffico. I lavori di costruzione prevedevano essenzialmente tre operazioni: • realizzazione stazioni e pozzi di ventilazione • scavo profondo delle gallerie • realizzazione degli accessi delle stazioni.

CMB in Metro C La partecipazione di CMB in Metro C ha un duplice aspetto: direttivo ed esecutivo. Sin dall'inizio CMB è stata presente negli organi di governo della società tramite un Consigliere d'Amministrazione e membro del Comitato Tecnico, l'arch. Ruben Saetti, e un membro supplente del Comitato Tecnico, l'ing. Guido Mannella, ma anche in ruoli di grande responsabilità nella ge-

stione della società attraverso la figura del Contract Manager, ruolo ricoperto dall'Ing. Silvano Prosperi nel triennio 2006-2008. CMB ha realizzato direttamente l'opera di imbocco delle TBM a Giardinetti e sta tuttora realizzando le stazioni profonde di Torre Maura, Torre Spaccata, Mirti e Lodi, impegnando circa 40 soci tra tecnici ed operai.


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ALTRE STORIE / NON SOLO CALCIO

Incursioni

1000 parole scritte da Rudi Ghedini

✎ Argomenti a tema libero

Primavera silenziosa UOMO E AMBIENTE ATTRAVERSO TRE LIBRI MILIARI

Sta per arrivare un compleanno che andrebbe degnamente celebrato. Mezzo secolo fa, all’inizio del 1962, usciva Silent Spring, uno dei libri più influenti di questo mezzo secolo; lo scrisse una zoologa e biologa marina nordamericana, Rachel Louise Carson. Più d’uno ritiene che Silent Spring (Primavera silenziosa, nell’edizione Feltrinelli uscita nel ‘63) sia una delle fonti originali da cui è scaturito il movimento ambientalista. Quel libro ebbe un enorme successo, fece discutere, impose nuove categorie, costrinse l’opinione pubblica a chiedersi se davvero stava cambiando qualcosa di enorme, nel rapporto fra l’uomo e la natura. Un nuovo concetto entrava nel lessico comune: ecologia. Il libro parlava del fall-out radioattivo, della varietà naturale resa monotona, dell’esplosione di parassiti senza competitori. Fra i protagonisti, una sostanza chimica fino ad allora idolatrata, poi riconosciuta come minaccia, infine posta fuori legge: il DDT. Carson svela al grande pubblico il rischio connesso all’uso massiccio di insetticidi sintetici, con la spirale che porta ad aumentarne la tossicità per combattere insetti sempre più resistenti. Fa capire che la natura non opera a compartimenti stagni, che tutto si muove e arriva anche dove l’uomo non ha saputo prevedere. Pone l’attenzione sulla quantità di sostanze sinRUDI GHEDINI collabora con Red Tv, Carta e il Guerin Sportivo. Ha pubblicato il romanzo Semifinale (1999), le Confessioni di un interista ottimista (2006), una biografia generazionale di Andrea Pazienza (I segni di una resa invincibile, 2005) e una ricostruzione del più grave incidente sul lavoro del dopoguerra (Nel buio di una nave, 2007). Da ultimo, per Malatempora, Il compagno Tommie Smith, racconti all’incrocio fra sport e politica.

tetiche che l’uomo introduce nella natura senza conoscerne le conseguenze. Cinquant’anni fa, si era sulla soglia di una nuova epoca: finiva il tempo in cui l’uomo si serviva della tecnologia per proteggersi dall’ambiente, iniziava quello in cui la tecnologia doveva proteggere l’ambiente dall’uomo. Il DDT, per esempio. Un eccezionale successo tecnologico: si era rivelato capace di sterminare parassiti resistenti a ogni azione umana, consentendo eccezionali aumenti della produzione agricola. Però, Carson dimostra che ciò che serviva a debellare gli insetti finiva per avvelenare animali e uomini, la primavera diventa silenziosa, gli uccelli morenti smettono di cantare e non nascono pulcini. “Stiamo sottoponendo intere popolazioni all’esposizione di sostanze chimiche che sono state dichiarate estremamente velenose e in molti casi con effetti cumulativi. Queste esposizioni cominciano alla nascita, se non addirittura prima, e - a meno che le cose non cambino - continuerà per tutta la vita delle persone”. La denuncia sta in queste semplici parole. Primavera silenziosa mette in discussione la miopia produttivista che riduce l’agricoltura a monocultura, banalizzando gli ecosistemi e favorendo la proliferazione di insetti privi di predatori naturali, fino a dimostrare che esistono alternative all’avvelenamento chimico del pianeta, attraverso soluzioni basate sulla conoscenza degli organismi viventi. È interessante ricordare quali furono le reazioni prevalenti, all’epoca in cui il libro uscì negli Stati Uniti. Grandi industrie chimiche (Monsanto, Velsicol, American Cyanamid…) svilupparono una campagna contro l’autrice, fondata su affermazioni ottuse e denigratorie: se si fosse assecondata la logica della Carson, si sarebbe tornati al Medioevo… Le stesse credenzia-

li scientifiche dell’autrice furono oggetto di scherno (la sua specializzazione era in biologia marina e la zoologia, non in biochimica). Non mancò chi l’accusò di essere comunista… Ma ci sono opere che, al di là dei loro meriti specifici, arrivano al posto giusto al momento giusto. Il dibattito sull’abuso dei pesticidi appassionò l’opinione pubblica nordamericana, Carson ricevette centinaia di inviti a tenere discorsi, venne ospitata in vari programmi televisivi e nel 1963 fu eletta all'Accademia Americana delle Arti e delle Scienze. Intanto, la sua salute peggiorava velocemente: mentre stava scrivendo il libro, le era stato diagnosticato un cancro. Una delle sue ultime apparizioni pubbliche fu di fronte alla commissione consultiva scientifica voluta dal presidente Kennedy, che concluse i suoi lavori appoggiando le tesi scientifiche di Rachel Carson. Dieci anni dopo Primavera silenziosa, con ben maggiore sistematicità e forza argomentativa – ma minore capacità poetica – sarebbe uscita un’altra pietra miliare della cultura ecologica: il Rapporto Meadows curato dal Massachussets Institute of Technology, che impose all’attenzione la questione dei “limiti dello sviluppo”. In modo inequivocabile, facendo ricorso ai dati elaborati dai primi calcolatori elettronici, il M.I.T. mostrava come il disastro ambientale fosse inevitabile qualora non fosse agito tempestivamente per invertite tre tendenze: la crescita esponenziale di popolazione, consumi energetici e produzione di rifiuti. Ora certi concetti sono dati per scontati, ma la politica ha impiegato decenni per assumerli come tali. Vengo infine a un libro che confesso di non avere letto, ma di cui ho trovato traccia in una raccolta di recensioni letterarie di Nick Hornby, l’autore di Alta fedeltà, Un

ragazzo, Febbre a 90… A un certo punto Hornby parla di Cronache da una catastrofe, scritto da Elisabeth Kolbert: descrive come il nostro pianeta sarà presto inabitabile, e smonta gli argomenti “scientifici” che tendono a negare il cambiamento climatico in atto. Queste due donne, Carson e Kolbert, sfuggono al rischio del catastrofismo millenaristico, quello che predice sventure in un futuro lontano, e non può certo modificare le convinzioni e le abitudini delle persone, non fosse altro perché, come diceva Keynes, “sul lungo periodo siamo tutti morti”. Il problema è qui e adesso. A segnalarlo sono le zanzare della palude di Horsehead Cove, nella Carolina del Nord, che a causa dell’aumento della temperatura restano attive per un periodo più lungo che nel passato; il rospo dorato, scomparso dalla foresta pluviale del Costa Rica; la strage di varie specie di farfalle in Scozia e nel nord dell’Inghilterra. Eccetera. Kolbert dimostra che non si tratta di normali episodi evolutivi, ma di cambiamenti avvenuti con una rapidità impressionante, spiegabili solo con un’innaturale rottura degli equilibri climatici. Come non vedere, anche dalle nostre parti, nella pianura padana, che le temperature medie crescono con una rapidità sconvolgente e da un anno all’altro si moltiplicano gli eventi meteorologici estremi (siccità, inondazioni)? Carson e Kolbert ci dicono che lasciare che i mutamenti ambientali provocati dall’uomo procedano ai ritmi dettati dal “mercato” non è solo immorale: è autolesionista. Ma Hornby conclude il suo consiglio di lettura ai lettori americani con una frase senza scampo: “Ci sono scarsissime prove del fatto che chiunque ricopra una carica pubblica negli Stati Uniti sia disposto a fare quanto è disperatamente necessario”.


ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO

Un nuovo complesso per l’Università di Modena. Uno spazio funzionale ma anche piacevole da vivere. Ecco il Dipartimento di Scienze realizzato da CMB: verde, luminoso e integrato nella città.

Scienziati di Modena unitevi A cura di xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxx


A 05 / N 21 / P 10-11 FINTA DIDASCALIA Grande fermento fra i modenesi che lo scorso 14 maggio hanno avuto libero accesso al cantiere della Manifattura Tabacchi.

NUMERI SU NUMERI

Il concept Le strutture dovranno rispondere a esigenze di tipo funzionale e organizzativo, ma anche contribuire a creare un luogo piacevole per gli studenti e per i ricercatori: profondamente luminoso, dotato di viste gradevoli, di spazi interni stimolanti, integrato con la città e con il verde. Il nuovo edificio dei Dipartimenti mutua il proprio impianto dalla tradizione tipologica italiana dell’edificio universitario – a blocco chiuso con cortile centrale – coniugandolo con l’esigenza contemporanea di integrare l’istituzione universitaria con l’ambiente circostante. L’edificio si articola in quattro corpi che definiscono due ampie corti aperte, orientate verso la città storica e che mostrano la vita interna dell’istituto universitario. I Dipartimenti poseranno su un basamento compatto, di un piano, organizzato intorno a due corti verdi rettangolari chiuse, sulle quali si affacciano gli spazi dedicati alla didattica. Sia a nord che a sud, l’edificio sarà affiancato da aree di parcheggio, concepite più come giardini che come aree di sosta.

Superficie fondiaria dell’intervento:

19.970 mq

Tecniche dell'intervento

Superficie coperta:

L’opera si compone di un piano interrato destinato a parcheggi e ad attività laboratoriali, tre piani fuori terra suddivisi in tre blocchi di edifici, un piano tecnico che ospita le attrezzature impiantistiche e una copertura in lamiera metallica. Alcune parti dei fabbricati sono a due piani e si concludono con terrazzi praticabili. All’esterno il fabbricato è rifinito in parte con una parete ventilata in piastrelle ceramiche e in parte con un rivestimento in persiane di legno fisse o scorrevoli. Nei lati interni, per favorire la manutenzione degli scorrevoli e la pulizia degli infissi, il progetto prevede che a ogni piano venga collocata una passerella esterna metallica con parapetto di protezione, che rappresenterà anche un elemento architettonico significativo dell’opera. A fianco della rampa di accesso all’interrato si troverà un edificio a un piano fuori terra destinato a ospitare le principali centrali impiantistiche e i depositi di materiali pericolosi prodotti dalla nuova sede universitaria. All’esterno non si prevede di recintare il lotto, ma di mantenere la comunicazione con le altre parti del comparto universitario, favorendo così l’accessibilità e l’utilizzo. Il progetto prevede la realizzazione delle reti interrate di servizio al fabbricato, gli allacci, la sistemazione a verde, la realizzazione di parcheggi, marciapiedi e arredi urbani.

4.460 mq Aree pavimentate:

L

o scorso 12 ottobre INPDAP, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Fabrica Immobiliare SGR hanno presentato l’intervento per la costruzione del nuovo Dipartimento di Chimica, Scienze Farmaceutiche e Scienze della Terra. Il complesso - realizzato da CMB su progetto dello studio Rossiprodi & Associati - sorgerà in via Campi nelle immediate vicinanze dell’attuale campus universitario. Si articolerà in quattro corpi di massimo quattro piani fuori terra e le relative opere complementari, per un importo lavori di circa 35 milioni di euro. Su una superficie commerciale lorda di circa 17.600 mq troveranno sede aule, laboratori didattici e di ricerca, uffici amministrativi e spazi comuni per favorire la vita di relazione degli studenti. Particolare attenzione sarà posta alla sistemazione a verde dell’area esterna, ai parcheggi e alla realizzazione di un sistema di percorrenze ciclopedonali di relazione con la città e con il resto del campus.

1.786 mq Aree verdi e servizi:

6.793 mq Aree verdi di arredo del parcheggio:

2.203 mq Posti auto a raso:

141 Posti auto interrati:

40


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Metro Milano in (pre)costruzione

TESTO FINTO / GALLERY

A cura di xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxx

Stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli e poi arriveranno a pieno regime i lavori nello stabilimento di prefabbricazione di CMB a Carpi. Dopo qualche mese difficile, i soci e i lavoratori della Cooperativa si sono messi all’opera su una grande commessa di conci in calcestruzzo con armatura in ferro, per le gallerie della metropolitana milanese. Su commessa di Metropolitana Milanese Spa, per conto del Consorzio M5 dell’impresa Astaldi, si stanno realizzando quasi 50.000 conci per comprensivi 10 km di lunghezza. I pezzi verranno consegnati a partire dal mese di gennaio 2012 dopo aver prodotto almeno


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TESTO FINTO / GALLERY

ALL'OPERA Galleria fotografica che mostrano alcune fasi di lavorazione dei conci e dello stabilimento di prefabbricazione.

2.500 anelli, ciascuno dei quali composto da 6 conci e una chiave di bloccaggio. L’obiettivo da raggiungere per gli uomini di CMB è la produzione di 11 anelli completi al giorno: al momento i macchinari a disposizione sono sufficienti alla produzione di 9 anelli per un totale di circa 30 lavoratori occupati per sei giorni a settimana. Con la produzione a pieno regime si stima di salire a circa 45 unità occupate per l’intero arco della settimana. La particolare lavorazione dei pezzi, inoltre, non consente di scasserare i conci prima di sette ore dal momento del getto di cemento. Per questo motivo è stato necessario organizzare il lavoro su due turni giornalieri di otto ore: il primo dalle 5 alle 13, il secondo dalle 16 alle 24 ripristinando anche il servizio mensa per i lavoratori. Fra le varie professionalità di CMB coinvolte nella lavorazione si contano mulettisti, addetti alla movimentazione e allo stoccaggio dei pezzi prodotti, addetti alla conduzione della centrale di betonaggio e alla conduzione dei carri-ponte, addetti al getto e ai lavori di lisciatura. Una produzione così intensa ha necessitato l’incremento del nucleo storico dei lavori dello stabilimento di prefabbricazione, coinvolgendo anche personale abitualmente impiegato in cantieri edili e infrastrutturali. Questa commessa riduce quindi alcuni problemi occupazionali verificatisi negli scorsi mesi nella Divisione Centrale di CMB.


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

SCANNER

a

I soci fotografano

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A cura di: Andrea Rosa

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EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

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1. Covar, la facciata 2. Bicocca 3. Gru 4. Lavoro, attrezzi e dettagli 1 5. Lavoro, attrezzi e dettagli 2

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Domenico Cichetti UN FOTOGRAFO IN CMB 3

Sono nato a Bologna nel 1963 e vivo a Busto Arsizio. Presso la sede della CMB di Milano mi occupo del controllo della progettazione Edilizia residenziale. Ho scattato le prime fotografie da ragazzo con una Kodak Instamatic 100 e una Yashicamat 124 6x6, senza però rimanere vittima della passione per la fotografia. Negli anni ‘90 realizzavo reportage di viaggio e ritratti di famiglia con una Canon Eos 3000 e un semplice corredo di ottiche, finché non mi sono convertito al digitale. Oggi utilizzo il sistema reflex 4/3 Olympus, ottimo per qualità delle ottiche e naturalezza dei colori. Da un paio di anni la fotografia è diventata per me un’attività importante, sia per il tempo che vi dedico, sia per le soddisfazioni che mi procura. Ho realizzato ritratti, reportage, paesaggi urbani e immagini simboliche. Mi affascinano le forme esatte e le geometrie, la luce dura. Scatto anche a colori, ma il bianco e nero mi è rimasto nel cuore. Cerco di trasmettere le cose che vedo come mi appaiono nel momento dello scatto. Spero di riuscirci

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PAGINE IT / INTERVISTA

PAGINE I.T. 

A cura di: Luca Padovano

Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni

CONTO ALLA ROVESCIA PER LINNEO!! Dopo tanta fatica, il “Progetto Linneo” entra nel vivo. Tutta l'azienda verrà presto coinvolta in una profonda trasformazione: così CMB potrà essere ancora più competitiva ed efficiente sul mercato. Finto testo, finto testo finto testo

C

ome tutti sanno, il “Progetto Linneo” è nato dalla consapevolezza che fosse necessario dotarsi di un sistema informativo più efficiente, integrato e moderno per supportare l’impresa nei suoi piani di sviluppo. Questo nuovo Sistema porterà con sé nuove modalità di lavoro e di collaborazione, contribuendo a sostenere la competitività, recuperando margini di efficienza e monitorando in maniera tempestiva le prestazioni aziendali. Dalla Gara alla realizzazione dell’opera, dal monitoraggio alla gestione amministrativa, dagli acquisti al controllo fornitori, il nostro sarà un sistema che favorirà il “lavoro per processo”. Ciascuno di noi sarà parte di un vero e proprio “sistema cooperativo”: un complesso di attività, funzionali a ottenere tutti insieme lo stesso obiettivo. Sarà un sistema centrato sulle persone, che permetterà a ciascuno di noi di dare il meglio e di concentrarsi sulle attività a più alto valore aggiunto per sé e per l’impresa. Un sistema che incrementerà la capacità di governo del

ciclo produttivo attraverso la maggiore disponibilità di dati, informazioni e conoscenza. Il lancio è avvenuto nel maggio 2010. Finora le attività di progetto hanno visto il coinvolgimento diretto di un gruppo di lavoro ristretto, che ha disegnato il “modello CMB” da implementare sul nuovo sistema. Adesso, dopo un’estate frenetica – durante la quale l’infrastruttura HW/SW del sistema è stata installata e messa in funzione - e dopo un settembre utile a mettere a punto gli ultimi dettagli di analisi e di configurazione, è previsto il progressivo coinvolgimento di tutta CMB. La partenza è fissata per dicembre 2011, in leggero anticipo rispetto ai piani di progetto. Prima a partire sarà l’Amministrazione, Finanza e Controllo per CMB; poi, progressivamente, il sistema si propagherà alle Società del Gruppo e verrà distribuito sui cantieri. A ottobre è partita la formazione a cura della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, che si svilupperà fino a dicembre e accompagnerà la messa in opera del Sistema. Una fase particolarmente


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I GRUPPI DI LAVORO Il Progetto Linneo è sviluppato da vari gruppi di lavoro che impegnano più di 30 risorse, tra personale CMB e consulenti esterni. Ecco i più importanti:

Steering Committee:

“Il nuovo Sistema ci metterà di fronte a un cambiamento importante e radicale, in cui tutti noi saremo il fattore vincente in grado di fare la differenza.”

risponde direttamente alla Direzione e al Consiglio di Amministrazione; garantisce la coerenza delle attività operative con gli obiettivi strategici di CMB • BS1: si occupa dei processi di Amministrazione, Finanza, Controllo e Tesoreria • BS2: si occupa dei processi relativi alla Produzione e alla gestione del cantiere.

I PARTNER Oracle e-Business Suite

È la soluzione ERP di Oracle, leader mondiale nel mercato del software, scelta da noi come piattaforma.

Business Reply importante, perché il successo del progetto passa anche dalla capacità di ciascuno di noi di utilizzare il sistema in modo proficuo ed efficiente. Le sessioni formative sono state organizzate in due moduli distinti: • Train-The-Trainer (T.T.T.): modulo rivolto agli attuali membri dei gruppi di lavoro che hanno seguito il progetto fin dall’inizio. Sulla base di questa conoscenza acquisita, alcuni membri saranno in grado di formare tutti gli altri utenti. • Formazione End User: modulo rivolto a tutti gli utenti del sistema, formati dai Trainer sull’utilizzo dei nuovi strumenti. Le sessioni formative per i Trainer sono iniziate a ottobre e si completeranno nelle prime giornate di novembre, mentre le sessioni formative per gli End User sono ancora in corso e saranno completate a metà dicembre. Si tratterà di sessioni applicative e pratiche, supportate da manualistica preparata per l’occasione, in cui l’utente sperimenterà l’usabilità del sistema e il suo funziona-

mento sul campo, in modo da prendere contatto con i nuovi strumenti e le nuove modalità di lavoro. Negli stessi incontri si illustreranno anche i principali cambiamenti in termini di attività giornaliere e procedure operative. Fare formazione attraverso Trainer interni ha almeno due valenze positive: da una parte permette il massimo dell’efficacia, perché l’addestramento viene “fatto in casa” massimizzando i tempi, l’organizzazione e i costi. Dall’altro, i Trainer saranno in grado non solo di illustrare le caratteristiche del nuovo Sistema, ma anche e soprattutto di calarlo nella realtà e operatività aziendale, valorizzando al massimo il momento formativo e “scaldandolo” attraverso l’esperienza di tutti i partecipanti. Ma il Progetto Linneo comporta un’altra importante novità. A breve sarà reso disponibile un Portale aziendale che permetterà a tutta CMB di accedere alle informazioni, come già adesso fanno alcune aree (tra cui il Consiglio di Amministrazione, la Direzione di gruppo e i Sistemi Informativi). Proprio sul Portale

sarà possibile trovare approfondimenti sul Progetto, notizie utili, documenti e dettagli sulle attività e sul piano di lavoro, oltre naturalmente ai manuali degli strumenti. Insomma, ci siamo. Un progetto così ambizioso richiede l’impegno di tutti e una grande quantità di risorse umane ed economiche. Il nuovo Sistema ci metterà di fronte a un cambiamento importante e radicale, in cui tutti noi saremo il fattore vincente in grado di fare la differenza.

Tra le più importanti società italiane nel mercato ICT, ci supporta nello sviluppo del Progetto Linneo.

IBM

Ci accompagna nel passaggio dal vecchio al nuovo Sistema Informativo, in particolare per quanto riguarda i percorsi formativi e di cambiamento delle procedure.

GLOSSARIO ERP

Enterprise Resource Planning (Sistema Informativo Integrato): il vero valore del Progetto, un solo Sistema che segue l’azienda in tutti i suoi processi di business.

CRP

Conference Room Pilot. È una modalità operativa con cui il fornitore esterno mostra il sistema agli utenti e ne raccoglie le impressioni, oltre a eventuali modifiche alla parametrizzazione.

Portale aziendale

Si fa prima a vederlo che a spiegarlo. Vai su http://portale.cmbcarpi.it per vedere la versione sperimentale.

Linneo

Carlo Linneo era un naturalista del 1700. È rimasto nella storia perché ha definito la nomenclatura di piante e animali, dando “forma” al regno animale. Il nostro Progetto si chiama “Linneo”, per ricordare lo sforzo di organizzazione e coordinamento di un “mondo” complesso. Come quello di CMB.


TESTO FINTO / TESTO FINTO

Venezia Santa Lucia, Mestre e Verona: tre Grandi stazioni tornano ai viaggiatori in forma smagliante. Promettendo importanti miglioramenti sulla mobilitĂ quotidiana.

Grandi stazioni crescono


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FINTA DIDASCALIA Grande fermento fra i modenesi che lo scorso 14 maggio hanno avuto libero accesso al cantiere della Manifattura Tabacchi.

N

ello scorso mese di luglio si è conclusa la progettazione esecutiva delle Stazioni di Venezia Santa Lucia, Mestre e Verona, acquisite tramite un appalto integrato su committenza di Grandi Stazioni Spa. Per un importo complessivo di lavori intorno ai 44 milioni di euro, CMB si è aggiudicata il grande intervento di riqualificazione dei fabbricati delle tre stazioni ferroviarie e le relative opere complementari: le sistemazioni esterne delle aree di Venezia Santa Lucia comprensive del consolidamento della banchina su Canal Grande; un parcheggio multipiano fuori terra vicino alla stazione di Mestre; la sostituzione dell’arredo urbano di Piazza XXV Aprile a Verona, di un parcheggio interrato, di un nuovo terminal dei bus e di un edificio di servizio per la stazione di Verona. Le opere complementari sono finanziate dal Comitato Interministeriale per la Pro-

grammazione Economica (CIPE), che punta a rendere più fruibili i servizi delle stazioni e di facilitare i collegamenti tramite il trasporto pubblico-privato, sia grazie a scambi utili fra bus e treni, sia con la creazione di nuovi posteggi. L’obiettivo è in primo luogo il risanamento e l’adeguamento dei fabbricati delle stazioni che risultano degradati, in modo da garantire servizi adeguati ai viaggiatori e implementare le aree commerciali.

Venezia Santa Lucia Tipica stazione di testa e unica vera porta di accesso alla città lagunare, è situata in pieno centro cittadino. I lavori prevedono il recupero e il restauro conservativo del palazzo della stazione affacciato al Canal Grande e la ridefinizione funzionale dei servizi primari e secondari. Il progetto comprende anche la rivisitazione degli spazi


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TESTO FINTO / TESTO FINTO interni alla struttura, in particolare in merito ai flussi di accesso dei viaggiatori ai binari, favorendo nuovi percorsi anche in risposta alle normative antincendio ed evacuazione. A conclusione verrà messa a punto la ristrutturazione urbanistico-edilizia delle aree adiacenti alla stazione, con la realizzazione di un percorso pedonale lungo il Canal Grande, l’ampliamento della terrazza antistante all’edificio e un parco destinato a divenire il fulcro dei sistemi pedonali dell’area.

82 mila

frequentatori giornalieri

30 milioni

di frequentatori annui

450 treni al giorno

Venezia Mestre La stazione di Venezia Mestre è un punto strategico per l’articolato sistema di trasporto che interessa l’hinterland veneziano. Il recupero dell’edificio coinvolge in particolar modo l’area commerciale, la nuova biglietteria e il potenziamento dei collegamenti verticali fra il livello dei binari e il sottopassaggio pedonale.

82 mila

frequentatori giornalieri

30 milioni

di frequentatori annui

450 treni al giorno

Verona Porta Nuova Vicina al centro cittadino, Verona Porta Nuova è una stazione di transito affacciata su Piazza XXV Aprile. L’edificio è disposto su due piani e ha una struttura mista con tettoie e banchine in stile liberty, mentre le zoccolature delle pareti interne sono rivestite con marmi del veronese e le pavimentazioni a mosaico. L’intervento di CMB consiste nel creare nuovi spazi per i servizi commerciali, implementare i collegamenti fra i vari piani con il fascio-binari e realizzare percorsi di esodo e impianti antincendio.

82 mila

frequentatori giornalieri

30 milioni

di frequentatori annui

450 treni al giorno

FINTA DIDASCALIA Grande fermento fra i modenesi che lo scorso 14 maggio hanno avuto libero accesso al cantiere della Manifattura Tabacchi.


TESTO FINTO / TESTO FINTO

Malawi: uno sviluppo difficile A cura di Francesca Martinelli

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Mentre la crisi economica morde piĂš che altrove, CMB conferma il sostegno alla cooperativa Andiamo


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TESTO FINTO / TESTO FINTO

I

l Malawi sta attraversando la crisi economica più drammatica dalla conquista dell’indipendenza, avvenuta 47 anni fa. Alle difficoltà economiche come il crollo dei proventi dal tabacco, principale prodotto di esportazione del paese, la conseguente scarsità di valuta estera e alla cronica mancanza di benzina ed elettricità, si è aggiunta la decisione da parte del Regno Unito, ex madrepatria, e di altri donatori internazionali di interrompere gli aiuti a favore del governo, accusato di cattiva gestione economica del paese. Lo scorso 22 luglio hanno avuto luogo diverse manifestazioni e proteste nelle principali città del paese (Lilongwe, Blantyre, Muzuzu, Zomba) contro la corruzione e la deriva antidemocratica del governo del presidente Bingu wa Mutharika, in carica dal 2004. Negli scontri hanno perso la vita 19 persone. Le proteste non sembrano essere state organizzate da partiti ma da associazioni della società civile malawiana, esasperata dall’aumento dei prezzi e da alcune decisioni autocratiche del presidente, come quella di allontanare alcuni professori universitari critici nei confronti del governo. Dopo questi episodi di violenza sembra che il governo abbia

scelto la via del dialogo, con la promessa del presidente Bingu wa Mutharika, sollecitato dalla comunità internazionale, di creare una commissione di inchiesta indipendente sui fatti di luglio. Anche la cooperativa Andiamo di Balaka, nel sud del Malawi, sta vivendo le conseguenze di questa crisi economica. In particolare, l’impennata dei prezzi della benzina e i continui black out stanno impedendo alla cooperativa Andiamo di mantenere le attività ai livelli precedenti alla crisi. Ora più che mai il progetto “Il modello dell'impresa cooperativa come strumento di sviluppo economico, lotta alla povertà e rafforzamento della sicurezza alimentare”, che vede impegnata CMB dal 2008 accanto ad Andiamo, è di vitale importanza. Il progetto infatti vuole essere uno strumento di supporto verso il raggiungimento della sostenibilità economica e un incoraggiamento all’imprenditorialità della cooperativa Andiamo, valorizzandone al tempo stesso i suoi valori di cooperativa impegnata in azioni di social protection (aiuto alimentare, educazione e sanità) sul territorio nei confronti dei propri lavoratori (circa 600) e della popolazione più bisognosa.

Per promuovere lo sviluppo sociale ed economico della comunità in cui Andiamo opera, il progetto di CMB ha ampliato la gamma di azioni avviate: • aiuto alimentare con distribuzione annuale di sacchi durante il periodo di carestia a circa 600 famiglie e nelle scuole della cooperativa • fondo per la formazione (tecnica e amministrativa) del personale della cooperativa • microcredito per le sezioni produttive della cooperativa • microcredito per le donne della cooperativa per piccole attività imprenditoriali generatrici di reddito • realizzazione di un pollaio per la produzione e vendita di uova e carne • supporto finanziario e tecnico allo start up della neonata impresa edile Marandimo nata dalla sezione costruzione della cooperativa Andiamo.


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FLASH / DAL MONDO CMB

Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa TORINO

SHOPPING E SPORT

INAUGURAZIONE SHOPPING CENTER AREA 12 DI TORINO A poco più di un mese dallo Juventus Stadium è il momento per Area 12 di aprire al pubblico. Il centro commerciale promosso da Nordiconad, CMB e Unieco è stato inaugurato lo scorso giovedì 27 ottobre con una vera e propria festa. Già alle 8 del mattino, Torino al suo risveglio si è goduta una partita di calcetto da record della durata di 12 ore in Piazza Vittorio Veneto e le celebrazioni sono culminate in serata, presso il centro commerciale, con il saluto delle autorità cittadine, il taglio del nastro e

un suggestivo spettacolo di luci e suoni. In una condizione di grande successo dell’impianto sportivo, che finora ha registrato solo sold out, Area 12 si candida a ricoprire un ruolo strategico non solo per lo sviluppo del progetto stadio, ma anche per la rivitalizzazione dell’intera città di Torino. Un investimento da 90 milioni di euro, 700 posti di lavoro creati, una previsione di 10mila visitatori al giorno, con picchi di 25mila quando gioca la Juve: a Torino il “superluogo” è finalmente arrivato.

MILANO

TANGENZIALE EST ESTERNA

TEEM La realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM), progetto sviluppato a partire dal 2001 su impulso della Provincia di Milano, è ai blocchi di partenza. Sarà infatti il 2011 l’anno in cui prenderanno il via i lavori (aggiudicati già nel 2008 a un’Associazione Temporanea d’Imprese composta da CMB, oltre che da altre realtà italiane del settore costruzioni e dal promotore Tem Spa). La tangenziale esterna determinerà un quadro completamente

PAVIA

rinnovato per la rete stradale primaria di tutto l’est milanese: il nuovo tracciato attraversa 34 comuni e prevede tre interconnessioni di tipo autostradale e sei svincoli con la viabilità secondaria. L’opera sarà realizzata in due fasi congiunte: la prima denominata “Arco Teem”, dove si innesterà e terminerà la nuova autostrada BresciaBergamo-Milano; mentre la seconda comprende il tratto tra il casello di Agrate Brianza sulla A4 e Melegnano sulla A1.

SIMULAZIONE SISMICA

GREEN DATA CENTER ENI Lo scorso 3 ottobre, alla posa della prima pietra, i dirigenti e i tecnici di CMB erano in prima fila. Progettato per conto di Eni a Ferrera Erbognone (Pavia) e interamente italiano, il Green Data Center ospiterà i sistemi informatici centrali di elaborazione di Eni e sarà destinato sia all'informatica gestionale sia all'elaborazione di simulazione sismica (High Performance Computing). Il centro sarà completato entro il 2012 e utilizzerà le più innovative infrastrutture improntate al risparmio energetico, consentendo di ridurre in modo significativo le emissioni ma anche i costi operativi della struttura. Le tre parole d’ordine sono affidabilità, innovazione e sostenibilità. Non a caso l’opera nascerà nell'immediata prossimità della centrale di Enipower, l'impianto Eni che meglio risponde ai requisiti per l'alimentazione elettrica del Data Center. La potenza richiesta è già disponibile e la produzione di energia avviene mediante turbogas a metano, la più pulita tra le fonti fossili di produzione di energia elettrica.


IN CORSO RETROSCENA


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