Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno VI. N° 25- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO
25
Il Ponte sull'EXPO
Milano dĂ il benvenuto a un nuovo simbolo
A 05 / N 17 / P 02
INDICE / COLOPHONE INDICE / COLOPHONE
Scripta Scripta manent manent Parola di verbale. Parola di verbale.
"Il Presidente informa che è stata vinta la gara dell'Ospedale di Crotone… Il Presidente riferisce al Consiglio Le altre gare cui si è partecipato che il Direttore della Cooperativa e di cui si conosce l'esito sono state Braccianti Vignoli Adelmo ha chiesto perdute… Presidente e Vice Presidente un Muratore per caposquadra nei riferiscono al Consiglio sullo stato di lavori di Manutenzione ordinaria disagio in cui si trovano gli operai di lungo la ferrovia Modena Mantova. Carpi a Milano per quanto riguarda Dice inoltre che egli avrebbe chiesto i viaggi. Siccome ora ci sono due al Vignoli di eseguire i lavori ferroviari cantieri: uno a Milano Gallaratese in Società. Aperta la discussione e uno a Monza, con la previsione di parlano diversi consiglieri ed infine aprirne poi un altro a Pieve Emanuele, il Consiglio delibera di cedere il … essi vanno a sostenere, pro capite, Muratore chiesto. una spesa di molto superiore a quella da loro sostenuta in passato". Tratto dal Verbale del Consiglio Direttivo della Cooperativa Muratori 31 Ottobre 1911 Tratto dal Verbale del Consiglio Direttivo della Cooperativa Muratori
29 maggio 1967
IN QUESTO NUMERO IN QUESTO NUMERO PAG. 5 / PRIMO PIANO PAG. 4 / MASTER
Livorno, tutto un altro porto Un waterfrontformazione d’eccellenza, e il futuro aspeciale portata di mano. MIC: Al Master per imparare i valori cooperativi
PAG. 9 / PRIMO PIANO / APPROFONDIMENTO PAG. 5 / ZOOM
Waterfront, tranuova terra eMilano mare Visioni di una L’Expo sarà più vicina grazie alle infrastrutture firmate CMB
PAG. 13 / SETTORE OSPEDALIERO PAG. 10 / MERCATO Orizzonte Puglia La cooperativa pianta i cantieri in una regione complessa, Altre gare, altre corse ma in grado di offrire interessanti prospettive di sviluppo.
Tutti i progetti acquisiti, dai comparti tradizionali al project financing
A 06 / N 25 / P 02
IN CORSO IN CORSO Opinioni e notizie in CMB Opinioni e notizie in CMB
NUMERO
18 25
NUMERO
IN CORSO Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno V. N° 18 inCorso
Periodico trimestrale di opinioni e notizie Direttore Paolo Zaccarelli Anno VI.responsabile: N° 25 Segretaria di redazione: Francesca Martinelli Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Spedizione inFrancesca Abbonamento Redazione: Martinelli, Postale - 70% - DCB MOLelii, . Tommaso Lucibelli, Paolo Andreoli, Sara Proprietario: CMBFederico Società Sarti Cooperativa Luca Padovano, Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 Spedizione in Abbonamento con il n° 1810. Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: Società Cooperativa Progetto grafico:CMB hicadv Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Stampa: Nuova Grafica Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: hicadv Stampa: Nuovagrafica
IN CORSO on-line Puoi scaricare questo inCorso on-line e gli altri numeri all'indirizzo: Puoi scaricare questo www.cmbcarpi.it/incorso e gli altri numeri all'indirizzo:
PAG. 16 / NUOVE NORME PAG. 14 / INFRASTRUTTURE
10 in condotta Scorre il traffico sulla Paullese Uno strumento per riconoscere i diritti di ciascuno in meno tempo dal 10 settembre e Milano-Cremona prevenire la discriminazione.
http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house
Codice alfanumerico Ecco cosa significano i codici inCodice testa ad alfanumerico ogni pagina AEcco = anno di significano pubblicazione cosa i codici Nin= testa numero dellapagina rivista ad ogni PA= =numero pagina anno didi pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina
PAG. 20 / INFRASTRUTTURE PAG. 18 / MERCATO
Roma gira meglio Chi sale e chi scende Apre la Nuova Tangenziale, dopo mille “interferenze” La Classifica 2010 del mensile "Costruire"
Il marchio della gestione
PAG. 20 / AUTOSTRADE
Collaborazioni inCorso Oltre a personale interno CMB, la redazione di inCorso si avvale di collaboratori alcuni esterni
DIALOGHI A tu per tu con i soci
IRENE RUSSO
Copywriter dell'agenzia Hicadv, Una bbbb nuovaccccc, rubrica ricca di storie aaaa suo l'articolo a pag.9 raccolte sul campo, in cantiere o tra i corridoi dei nostri uffici.
PAOLO UominiLORENZI e donne raccontano le Fotografo professionista dal 19XX, proprie esperienze di lavoro e accanito sostenitore del Modena dentro e fuori la cooperativa. Calcio. I suoi scatti corredano E CMB rivive la propria storia l'articolo su l'autostrada A28 alle pag. 20,altro 21 epunto 22 di vista. da un
Prossima uscita Conegliano Veneto
forestale responsabile Stampato su cartacertificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Per info: www.fsc-italia.it
L’autostrada A28 è destinata a cambiare in meglio la mobilità in un’area ad alta densità abitativa e di traffico.
RUBRICHE IN CORSO PAG. 3 / CORREVA L’ANNO
PAG. 12 / INCURSIONI
RUBRICHE IN CORSOIl mondo oltre CMB
Millenovecentoventotto
PAG. 4 / CARTA BIANCA PAG.redazione 3 / CORREVA L’ANNO Dalla di Incorso Millenovecentoventiquatro
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE PAG. flash 16 / dalle SCANNER Notizie sedi CMB I soci fotografano
PAG. 10 / PAGINE I.T. Il sistema che cambia
PAG. 13 / INCURSIONI
PAG. 18 / DIALOGHI
Inspire a Generation
Vite di cantiere
TERNO AL LOTTO TERNO AL LOTTO Gioca i nostri numeri Gioca i nostri numeri
Personale CMB impegnato nel I partecipanti al MIC A28 25 dell'Autostrada 02cantiere di quest'anno 32 Percentuale Il valore soci(in milioni di euro) 46diGlidonne della Strada Paullese nella prima fase 70 delincontri progetto Ottobre, "Linneo" il giorno della in cantiere dei 19 visita soci sovventori
A 06 / N 25 / P 03
STORIA / MAESTRA DI VITA
Correva l’anno
Immagini da un altro secolo
1924
A cura di: Francesca Martinelli
Pose plastiche Il maestro e i due giovani garzoni posano fra alcuni manufatti sacri realizzati a mano dai fini artigiani. Nella prima metà del secolo scorso, il mestiere del decoratore era uno dei più richiesti.
A 06 / N 25 / P 04
MASTER / COOPERAZIONE
MIC: formazione speciale
A
nche quest’anno ha preso il via la settima edizione emiliana del Mic, il master per manager cooperativi promosso da Legacoop Reggio Emilia, Legacoop Modena, Legacoop Parma e coordinato da Qua.Dir. La Scuola di alta formazione di Legacoop vede la partecipazione di numerose cooperative del territorio, che hanno permesso il coinvolgimento di 24 nuovi manager. Il corso si articola in incontri a cadenza settimanale da ottobre a maggio, ospitati a rotazione nelle sedi di diverse cooperative della zona. Gli argomenti trattati spaziano dalla Corporate Governance al Controllo di Gestione, dall’Innovazione alla Strategia, dal Public Speaking alla Comunicazione. Il percorso si
conclude con un impegnativo project work nel quale, suddivisi in gruppi di lavoro, i partecipanti sviluppano una business idea da loro stessi individuata. Una vera e propria simulazione strategica di impresa. CMB da diversi anni ha aderito alla proposta di Legacoop di inviare i propri giovani manager al Mic, sia all’edizione organizzata in Emilia che a quella in Lombardia. Vi hanno partecipato fra gli altri Andrea Rosa, Pierpaolo Calvi, Emiliano Cacioppo, Luigi Cereda a Milano; Federico Sarti, Paolo Andreoli, Daniele Benzi, Enrico Borsari e Sandro Franzoso a Carpi. Quest’anno i partecipanti sono Alessandro Zuccoli e Alessio Baldoni. Il percorso ricalca la struttura di base di un
L'EVENTO
Al via il Master per manager promosso da Legacoop in Emilia. Un MBA all’italiana incentrato sui valori cooperativi.
MBA (“Master in business administration”), al quale affianca temi caratterizzanti i valori e le dinamiche organizzative propri delle imprese cooperative. Si tratta di un percorso formativo di alto livello, con un corpo docenti qualificato (SDA Bocconi, Politecnico di Milano, consulenti e dirigenti aziendali) e un forte coordinamento didattico, in grado di stimolare al meglio gli allievi con il risultato di una partecipazione dinamica alle lezioni. Durante le sei edizioni, il corso Mic si è affermato come un vero e proprio riferimento per la formazione cooperativa, con numeri di tutto rispetto: oltre 50 cooperative coinvolte e 120 manager cooperativi formati, con età media intorno ai 40 anni.
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
Visioni di una nuova Milano
Così si presenterà ai nostri occhi l’area intorno all’Expo, dove CMB sta costruendo una viabilità più razionale. A cura di Luigi Ripamonti (CMB) e Riccardo Formichi (Pro Iter)
A 06 / N 25 / P 05
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
I
l contesto viabilistico autostradale milanese è da tempo investito della duplice funzione di crocevia degli assi padano e appenninico e di distribuzione degli intensi flussi di traffico a carattere regionale e provinciale propri di una delle aree più densamente abitate e industrializzate di Europa. In tal senso, gli oltre vent’anni di limitato e nettamente inadeguato sviluppo della rete infrastrutturale dei trasporti in Italia, connessi al contestuale vertiginoso incremento della domanda, hanno fatto sì, nel contesto specifico, di condurci a una situazione di
pressoché totale collasso sia della rete primaria (rete autostradale) che secondaria, con gravissimi e non più sostenibili oneri sia in termini sociali che economici. Per risolvere questo grave elemento di criticità del sistema trasportistico regionale è ormai da tempo emersa l’urgenza di individuare una serie di azioni correttive al sistema dei trasporti tali da ridistribuire e gerarchizzare gli intensi volumi di scambio di persone e merci. L’intervento infrastrutturale si sviluppa per circa 3,44 km nell’area nord-ovest di Milano, nei territori dei comuni di
Pero e Milano. Esso consiste nella realizzazione di un tratto di nuova viabilità che collega in modo diretto la tangenziale Ovest–variante ex-SS11 e l’Autostrada A8\A9 dei Laghi. Lungo tale viabilità sono previste delle aree di svincolo che consentono la penetrazione all’interno del tessuto urbano, oltre al collegamento con assi stradali di vario livello gerarchico. Queste condizioni vincolano il tracciato a svilupparsi in gran parte in galleria artificiale e in viadotto, in misura minore in trincea e rilevato. La caratteristica di questo progetto è la molteplicità dei
A 06 / N 25 / P 06-07 DAL FUTURO In queste pagine, i render e alcuni scatti del modello della nuova viabilità Expo
soggetti infrastrutturali messi a sistema. Si tratta infatti di una sequenza ponte-viadottoponte-galleria per una estensione che supera ambiti territoriali di estrema rilevanza ma profondamente disomogenei fra loro, per l’alimentazione di traffico dell’area Expo oggi completamente inaccessibile. Il progetto trova nell’altezza, nella lunghezza e nel preciso posizionamento dei cinque archi continui e di diversa natura strutturale, una precisa definizione della figura generale e al contempo il giusto dialogo con i profili dell’Expo, senza determinare una prevaricazione tra
le diverse forme presenti, ma in una completa sovrapposizione atta a trovare la giusta distanza e nuove relazioni visive. L'individuazione di queste tipologie strutturali ed estetiche nasce dall'esigenza di garantire la massima caratterizzazione visiva sia per i fruitori delle autostrade in ingresso e in uscita da Milano, che per i visitatori che arrivano dal parcheggio est dell'Expo. Nel caso dei ponti ad arco, la tipologia strutturale ha garantito una notevole trasparenza e leggerezza grazie all'assenza di pile per una luce di cir-
A 06 / N 25 / P 08
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
ca 140 mt sull'autostrada A4 e di circa 95 mt sull'autostrada A8. A sottolineare questa leggerezza e trasparenza, l'attacco al suolo di tutti gli archi A4 Expo e A8 diventa un punto di forza e continuità visiva per tutto il sistema grazie all'utilizzo di carterature metalliche che rivestono gli elementi strutturali in cemento alla base degli archi. Questa definizione e pulizia di disegno nell'attacco al suolo cerca di ridurre e ottimizzare gli spazi facilmente degradabili, che spesso le dichiarate caratteristiche tecniche degli elementi strutturali generano quando impattano con il suolo. Tutte le strutture degli impalcati sono rivestite con carter metallici; il profilo è continuo e costante nelle principali misure: altezza dal piano stradale, punto di piega dell'inclinazione verticale, quota dell'intradosso e il colore, RAL 9006. L'introduzione di questo importante elemento progettuale, nasce dall'esigenza di ridurre l’impatto visivo che solitamente hanno tutti i diversi elementi
necessari alla sicurezza viabilistica, ma soprattutto dalla necessità di uniformare le diverse tipologie di impalcati, in un unico segno, chiaro e riconoscibile, all’interno di un territorio dalla natura molto frammentata. Nell'ottica di restituire massima uniformità al progetto viabilistico, da Molino Dorino all'autostrada dei Laghi, tutti i paramenti dei terrapieni sono stati trattati secondo due differenti modalità. Dove gli impalcati e relativi carter metallici si appoggiano su terrapieno, è stato utilizzato un sistema di gabbioni in rete zincata costipati di conci di pietra; questo garantisce un buon deterrente contro i graffiti e al contempo mette in risalto la vernice al fluoro usata per i carter degli impalcati. Invece, nelle situazioni dove la funzione da assolvere è solo di contenimento terra, sono stati utilizzati dei pannelli con matrici decorative in grado di garantire una maggiore dignità estetica anche alle parti puramente tecniche e funzionali.
A sottolineare la continuità di questo nuovo soggetto del territorio è il progetto colore dell'artista Jorrit Tornquist. Il coordinamento visivo delle infrastrutture ha richiesto una scelta acromatica basata su due sfumature alternate grigioscuro-grigiochiaro: un’opposizione dinamica che rende cinetica la lettura architettonica. Percorrendo la strada sopraelevata si percepisce la differenza cromatica tra i due archi, destro e sinistro, mentre il punto di affinità cromatica si trova sotto il piano stradale. In aggiunta e integrazione del progetto architettonico e del progetto colore, il progetto illuminotecnico restituisce uguali caratteristiche di leggerezza, continuità e iconicità anche nelle ore notturne. Esso prevede apparecchi posizionati all'interno dei carter lato strada e alla base degli archi, mentre il fascio di luce stretto e il diverso posizionamento garantiscono la continua e costante illuminazione dell'intradosso degli archi.
A 06 / N 25 / P 09
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO IN CANTIERE
Chi realizza l’opera e chi l’ha progettata
Un'immagine di Gianmatteo Monti del cantiere per la realizzazione della galleria
APPROFONDIMENTO
A seguito della designazione della città di Milano quale sede scelta dal Bureau International des Expositions (B.I.E.) per ospitare l’Esposizione Universale del 2015, sono state individuate le opere necessarie per l’accesso al sito Expo. Il soggetto competente a curare le opere “essenziali” è l’Ente Regione Lombardia attraverso Infrastrutture Lombarde Spa. Nell’ambito della realizzazione di tali opere si individua il collegamento tra la S.S. 11 a Molino Dorino e l’Autostrada A8-A9 Milano-Laghi oggetto di un appalto a concorso, di cui è risultato vincitore il Consorzio Eureca (composto da CMB Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, Unieco Società Coperativa di Reggio Emilia, CLF Consorzio Linee Ferroviarie Spa di Bologna), in raggruppamento con Consorzio Cooperative Costruzioni - C.C.C. Società Cooperativa, Vitali Spa e Compagnia Italiana Costruzioni - C.I.C. Spa. La progettazione esecutiva e costruttiva delle opere è stata affidata a un raggruppamento di importanti società di ingegneria del settore quali Pro Iter Srl (come capogruppo), Erre.Vi.A. Srl, Politecnica Ingegneria e Architettura Società Cooperativa e allo studio di architettura Antonio Citterio - Patricia Viel and partners, che ne ha curato gli aspetti architettonici. La progettazione delle principiali opere d’arte si è avvalsa della consulenza dei professori Massimo Majowiecki e Giacomo Morano.
A 06 / N 25 / P 10
MERCATO / NUOVE ACQUISIZIONI
N
Altre gare, altre corse CMB si aggiudica nuove opere negli ambiti tradizionali e nel project financing. Grazie ad alleanze intelligenti su tutti i territori. A cura della Redazione
egli ultimi mesi per CMB sono andate concretizzandosi alcune nuove acquisizioni, sia tramite gare d’appalto tradizionali che nell’area del project financing. Si tratta di opere legate alla prima fase di ricostruzione dopo il terremoto in Emilia, del recupero di un Palazzo storico su via del Tritone a Roma e dei cantieri di SAT sull’autostrada Livorno Civitavecchia. Anche l’intenso lavoro prodotto dalla cooperativa per la redazione di tre importanti offerte in project è stato premiato: le procedure di valutazione hanno portato all’aggiudicazione di nuove concessioni. CMB sarà dunque coinvolta, tramite raggruppamenti, in due project ospedalieri (gli ospedali di Borgo Roma e Borgo Trento a Verona e l’ospedale San Gerardo di Monza) e nella costruzione e gestione della nuova piscina di Carpi.
ACQUISIZIONI POST SISMA A seguito degli eventi sismici dello scorso maggio, CMB è intervenuta da subito nell’ambito dell’esecuzione delle opere provvisionali per la messa in sicurezza degli edifici, quindi nella ricostruzione per conto di committenti pubblici e privati. Nell’ambito della messa in sicurezza degli edifici, gli interventi più significativi hanno interessato la Chiesa di San Nicolò di Carpi, con la fasciatura e il puntellamento del tiburio e del campanile e il Duomo, stabilizzazione del
MERCATO / NUOVE ACQUISIZIONI
A 06 / N 25 / P 11
RENDER Nella pagina precedente il nuovo Municipio di Novi, a lato l'Ospedale di Monza
tiburio soprastante la cupola mediante cerchiatura preventiva in trefoli a più livelli, consolidamento statico dei contrafforti della facciata e interventi sulle zone del tetto lesionate. Sempre a Carpi, un intervento altrettanto complesso ha riguardato il recupero di un condominio di 7 piani compromesso dal punto di vista statico, per il quale si prevede il ripristino con miglioramento sismico. Nell’ambito della ricostruzione è stato acquisito, in ATI con New House, l’appalto per la realizzazione di 95 Prefabbricati Modulari Abitativi Rimovibili con relative opere di urbanizzazione in comune di San Possidonio, per un importo complessivo di circa 3,5 milioni di euro. CMB si è inoltre aggiudicata l’appalto per la progettazione e la costruzione dell’edificio municipale temporaneo di Novi di Modena: una struttura prefabbricata mista su due piani, con fondazioni in cemento armato, strutture verticali e tamponamenti esterni metallici, orizzontamenti in legno, per un importo complessivo di circa 1 milione di euro.
mobile nel rispetto della volumetria esistente, preservando le facciate storiche. Ricostruite su sette livelli, le superfici (17.140,27 mq) avranno destinazione commerciale dedicata all’abbigliamento, eccetto l’ultimo piano che sarà occupato da un ristorante e da un settore “food”. Si tratta di una realizzazione di estrema complessità e importanza, che consolida l’esperienza della Divisione Lazio nel mercato del rinnovo urbano, dopo le positive esperienze maturate con il recupero dell’Hotel S. Basilio presso Via Veneto, la realizzazione del Nuovo mercato Andrea Doria nel quartiere Prati e la ristrutturazione dell’edificio di piazza Sturzo all’Eur. Il contratto d’appalto è stato stipulato il 12 ottobre con la Rina Estate, società facente parte del gruppo thailandese Central Group of Companies, gruppo proprietario sia del compendio immobiliare sia del marchio de La Rinascente. Il tempo di realizzazione previsto è 26 mesi, per un importo lavori di 33,13 milioni di euro (di cui oltre un milione per oneri della sicurezza).
PALAZZO DI VIA DEL TRITONE, ROMA
SAT LIVORNO-CIVITAVECCHIA
In pieno centro storico a Roma, la Divisione Lazio di CMB eseguirà la ristrutturazione di un complesso immobiliare all’incrocio tra via del Tritone e via dei due Macelli, da destinare a nuova sede della Rinascente. Il progetto prevede la demolizione e la ricostruzione dell’im-
Holcoa, in cui CMB ha una partecipazione del 15%, ha acquisito una quota del 25% in SAT. Quest’ultima ha affidato direttamente alla società consortile SAT LAVORI, partecipata al 11,1375% da CMB, l'esecuzione quale contraente generale di tutte le attività occorrenti. Per il
momento, questo si traduce nella realizzazione del lotto 6 dell’autostrada (205 km) per un importo totale di 2 miliardi, interamente a carico della concessionaria SAT-Società Autostrada Tirrenica. L'autostrada nasce dalla trasformazione in sede della statale Aurelia; l'unico tratto “fuori sede” sarà la "variante Orbetello" il cui progetto (lotti 4 e 5/B) è in corso di elaborazione. Il CIPE ha recentemente approvato il progetto definitivo dei lotti 2, 3, 5A e 6B, mentre è in corso di esecuzione il lotto 6A (TarquiniaCivitavecchia) a cura del contraente generale SAT LAVORI, per un importo complessivo di 170 milioni. Il lotto 1 Rosignano-S. Pietro in Palazzi è già in esecuzione dal 2011 (lavori ante partecipazione in SAT).
OSPEDALI BORGO ROMA E BORGO TRENTO, VERONA CMB si è aggiudicata la concessione relativa alla realizzazione di lavori di ampliamento e di ristrutturazione presso il policlinico di Borgo Roma e l'ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona. Una sfida superata come capogruppo di ATI, al fianco di imprese del territorio e insieme ai soci gestori dei servizi. La concessione prevede la progettazione e l’esecuzione di lavori di ampliamento e ristrutturazione, lo svolgimento dei servizi di
A 06 / N 25 / P 12
MERCATO / NUOVE ACQUISIZIONI OSPEDALI In questa pagina come saranno Borgo Roma e Borgo Trento di Verona
ristorazione, lavanolo, pulizie, manutenzione edile e impiantistica e la gestione delle attività commerciali presso i due poli ospedalieri. CMB sarà impegnata direttamente sia come capofila del gruppo dei costruttori che come esecutore del servizio di manutenzione. In questo contesto potrà mettere a frutto le competenze maturate negli scorsi anni tramite le esperienze nell’ambito del comparto servizi. La durata della concessione è fissata in 18 anni e 9 mesi; l’importo dell’investimento ammonta a 118 milioni di euro, dei quali 51 risultano coperti dal contributo pubblico e i restanti 67 saranno finanziati dal concessionario. Per quanto attiene i lavori, a Borgo Trento è prevista la demolizione di un padiglione esistente e la successiva costruzione di un nuovo edificio (31.000 mq) destinato a ospitare l’ospedale del Bambino e della Donna. L’intervento presso il policlinico di Borgo Roma prevede invece la costruzione di una nuova porzione di fabbricato ad ampliamento dell’edifico esistente di 27.147 mq e la ristrutturazione di parte del monoblocco in funzione su di un’area di 7.300 mq.
OSPEDALE SAN GERARDO DI MONZA CMB è presente - tramite Eureca Consorzio Stabile - nell’ATI risultata aggiudicataria della concessionaria, guidata da Manutencoop Facility Management Spa, per i lavori di am-
pliamento e riqualificazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza. La durata della concessione è fissata in complessivi 29 anni e 7 mesi; l’importo dell’investimento ammonta a 168 milioni di euro, dei quali 120 sono coperti dal contributo pubblico, mentre la parte restante sarà finanziata dal concessionario tramite apporto di capitali propri e debito bancario. Senza interferire con le attività dell’ospedale e secondo un preciso “cronoprogramma” di fasi successive, verrà realizzato il Nuovo Avancorpo destinato a servizi e a funzioni di accoglienza, per una superficie pari a circa 25.000 mq e nella ristrutturazione complessiva del corpo esistente. Nel bando si chiedeva di apportare migliorie al progetto preliminare posto a base di gara. CMB ha scelto di puntare su una maggiore funzionalità degli ambienti, con soluzioni che garantissero un elevato grado di flessibilità, il miglioramento del comfort dei pazienti e l’ottenimento di prestazioni energetiche ad alta efficienza. La concessione prevede anche la gestione di importanti servizi economali e manutentivi: mensa dipendenti, ristorazione degenti, lavanderia, gestione dei rifiuti, servizio di pulizia e facchinaggio, manutenzione edile, impiantistica e gestione del calore.
NUOVA PISCINA DI CARPI Progettare, costruire e gestire la nuova piscina
di Carpi: CMB si è aggiudicata gara lo scorso marzo, alla guida di un raggruppamento che comprende Unieco e Coopernuoto. La durata della concessione è fissata in 30 anni, nel corso dei quali la Società di Progetto curerà la gestione e la conduzione dell’impianto. L’importo dell’investimento ammonta a 8,7 milioni di euro e sarà sostenuto dal concessionario, al quale verrà corrisposto un contributo pubblico erogato in 14 rate. Collocato all’interno dell’area a verde esistente, il progetto prevede la realizzazione di tre nuove vasche coperte: una di mt 25 x 21 con 8 corsie e profondità di cm 190, dedicata all’impiego per attività agonistiche di nuoto e pallanuoto (con caratteristiche idonee a ottenere l’omologazione federale), una di mt 25 x 12,5 con 6 corsie e profondità di 120 cm utilizzabile per la corsistica e le attività di fitness, e infine una vasca multifunzione di mq 152,40 con profondità variabile tra 80 e 140 cm, munita di rampa di accesso per disabili e zona idromassaggio. A servizio dell’impianto è prevista la costruzione di un’area da adibire agli uffici della medicina sportiva, di un’area commerciale e di un’ampia tribuna per il pubblico. È inoltre prevista la riqualificazione della vasca estiva e dell’area circostante con la creazione di un campo per il calcetto e il beach volley. I lavori avranno una durata prevista di circa 18 mesi.
A 06 / N 25 / P 13
ALTRE STORIE / NON SOLO CALCIO
Incursioni
1000 parole scritte da Rudi Ghedini
✎ Argomenti a tema libero
Inspire a Generation Gli atleti e gli eroi delle Olimpiadi di Londra
Illuminata dai riflettori dei trentesimi Giochi olimpici, fra il 27 luglio e il 12 agosto, il mondo ha avuto una capitale, Londra. Lo slogan – Inspire a Generation – rimanda un’idea egemonica dello sport, a sintetizzare l’avvenuto capovolgimento nelle gerarchie: in passato era la politica a strumentalizzare lo sport, oggi lo sport appare più potente, più capace di produrre senso di quanto non sia la politica. Non c’erano mai stati tanti Paesi (204) ai Giochi, ma solo 85 hanno conquistato medaglie. Una lettura superficiale porta a sopravvalutare il sorpasso USA sulla Cina: in realtà, i cinesi hanno quasi confermato l’altissimo rendimento di Pechino 2008, mentre gli statunitensi hanno prevalso nonostante il segno meno (6) nel totale degli atleti saliti sul podio. Il peggioramento più netto è dell’Australia, l’incremento più evidente della Gran Bretagna padrona di casa. L’Africa perde medaglie (5) e riduce a 11 (erano 12) il numero dei Paesi sul podio; quanto all’America latina (esclusi i Caraibi, incluso il Messico), si assiste a un consolidamento – 8 medaglie in più - che non mancherà di esaltarsi a Rio de Janeiro, fra quattro anni. Dalle tante situazioni emozionanti scaturite dalle competizioni, ho estratto alcuni personaggi. Non sempre vincitori. EPKE ZONDERLAND La sbarra maschile mi è parso il vertice estetico delle 14, magnifiche prove della Ginnastica. Già il primo a scendere in pedana, Danell Leyva (USA), è stato magistrale, poi il cinese Zhang, longilineo come un giunco, ha stoppato un’uscita fantastica chiudendo un esercizio di estrema difficoltà. Bravo anche il russo Garibov, ma ecco il secondo cinese, Zou Kai, proporre movimenti e combinazioni sbalorditive. Sembra finita qui, invece Fabian Hambuchen, Germania,
lo scavalca (con un esercizio perfetto e qualche “aiutino” delle giurie), ma è l’olandese Epke Zonderland a chiudere una gara spaziale, vertiginosa, con combinazioni mai viste prima. Esce la votazione, tutti gli sconfitti vanno dall’olandese a congratularsi. JUAN MARTIN DEL POTRO Impensabile che Roger Federer, sull’erba, perdesse a zero un turno al servizio; ancor più sbalorditivo il fatto che questo abbia coinciso con il game che poteva assegnare la finale olimpica. Nei precedenti cinque turni al servizio, Federer aveva un parziale di 20-2, mentre il bilancio di quel game è stato 0-4. E così Del Potro ha recuperato il break – il primo concesso, dopo aver vinto venti turni di battuta – e allungare una partita favolosa, chiusa da Federer sul 19-17, con un interminabile ultimo set di 2 ore e 43 minuti. Del Potro meritava quanto Federer, gli è stato superiore in palleggio (con un dritto incrociato strabiliante), riequilibrando la superiorità dello svizzero nella varietà dei colpi. Unica consolazione per l’argentino: perdere così, ti proietta nel mito. ORIBE PERALTA Brasile-Messico, la finale si svolge nel tempio di Wembley: i brasiliani sono più che favoriti, hanno il dovere di rompere la maledizione dei Giochi olimpici, mai vinti, la sola panchina (Pato, Ganso, Hulk e Lucas) costa 200 milioni di euro. Brutti, sporchi e cattivi, i messicani sono furbi e affamati, alla prima azione, disimpegno lezioso di Rafael, pressing che spinge all’errore, e Oribe Peralta segna dopo 32 secondi, dal limite dell’area, mirando al palo del portiere. Paralizzato dal dover vincere, il Brasile appare impotente, ma quando un pallonetto del messicano Fabian sbatte sulla traversa, penso sia un segno del destino, finiranno per vincere
i predestinati. Invece, ecco il 2-0, con il solito Oribe Peralta a insaccare di testa. In pieno psicodramma, l’allenatore brasiliano fa entrare un attaccante dopo l’altro, negli ultimi dieci minuti i suoi si dispongono con un assetto che si vede solo sulle spiagge di Copacabana. Su uno degli innumerevoli palloni lunghi scagliati dalla difesa, Hulk va in gol. Diventa un arrembaggio, è tale la sproporzione tecnica in campo, che il Brasile – con mio grande sollievo - riesce a divorarsi il pareggio nei minuti di recupero. LIUBOV SOKOLOVA I Quarti, nei tornei a squadre, sono il passaggio cruciale: un dentroo-fuori spesso crudele. Nella pallavolo femminile, si affrontano le due squadre più forti: la Russia vince il primo set, il Brasile pareggia, trascinata dall’altissima Gamova e dalla veterana Sokolova, la Russia si riporta in vantaggio, ma le altre sono le campionesse in carica, Fabiana, Sheila, Jaqueline e Thaisa conquistano il tie-break. Ogni palla può essere decisiva, il gioco delle ragazze sudamericane si fa sempre più fluido, vario, imprevedibile: pare evidente che conquisteranno la semifinale, si portano sul 13-10 e a questo punto accade l’incredibile: la Russia rimonta e conquista, uno dopo l’altro, sei match-point. Sokolova sa che è la sua ultima occasione, mette a terra un paio di schiacciate difficilissime, in un crescendo spasmodico di tensione, Sheila e Thaisa annullano uno svantaggio dopo l’altro, risalgono dal baratro e alla prima opportunità portano a casa la partita (21-19). Potevano uscire dalla zona medaglie, vinceranno il titolo. KIRANI JAMES Non ha ancora vent’anni, Kirani James, e viene dall’isoletta di Grenada: sulla pista dello stadio olimpico, va a vincere i 400 metri con un’armonia flessuosa e un tempo
(43”94) che fanno immaginare futuri miracoli. Strana finale, quella del giro di pista: terreno privilegiato per i nordamericani, spesso capaci di comporre triplette sul podio, stavolta ha sancito il dominio caraibico, con un dominicano (Santos) all’argento, e un bronzo (Gordon) da Trinidad e Tobago. Dopo la semifinale, James si era avvicinato a Oscar Pistorius – eliminato - e gli aveva chiesto di scambiare la pettorina... Londra non ha avuto l’impatto di Pechino, in termini di rinnovamento generazionale: molti campioni esplosi quattro anni fa si sono confermati al vertice, Kirani James è una delle eccezioni alla regola. LEURIS PUPO E JESSICA ROSSI L’arco maschile a squadre ha stimolato il mio intermittente patriottismo: battere gli americani con un 10 all’ultima freccia, è splendido; farlo con tre tiratori dalla faccia simpatica (un paio sovrappeso, mentre gli avversari avevano corpi e volti hollywoodiani) rende il tutto ancor più gradevole. La finale della pistola automatica a 25 metri distilla puro thrilling, grazie alla genialità della formula, che prevede otto serie di 5 spari, con sei finalisti. Sommando i punteggi, dalla quinta serie i finalisti diventa cinque, eliminando l’ultimo in classifica, alla sesta serie restano quattro, alla settima solo i medagliati, l’ottava sancisce la differenza fra oro e argento. Vince un cubano, Leuris Pupo, davanti a un indiano e a un cinese. Infine, Jessica Rossi da Crevalcore: oro olimpico a vent’anni, con 99 piattelli colpiti su 100 (ha sbagliato il 93esimo), migliora tutti i record possibili (juniores, olimpico e mondiale). Segue dedica a familiari e amici, e a tutti coloro che come lei vivono nelle zone terremotate. La più bella delle medaglie tricolori.
A 06 / N 25 / P 14
INFRASTRUTTURE / DIVISIONE LOMBARDIA
Scorre il traffico sulla Paullese Di Diego Riboli e Luigi Ripamonti
I disagi sono finiti sulla via che collega Milano a Cremona. Dal 10 settembre si viaggia meglio grazie ai lavori di potenziamento condotti da CMB tramite appalto integrato.
N
ata per collegare Milano a Cremona, la Strada Provinciale ex S.S. 415 “Paullese” rappresenta una delle arterie stradali principali per la viabilità della Lombardia centrale. L’attuale flusso dei veicoli, aumentato per la posizione strategica della tratta, ha reso necessario un adeguamento tramite lavori di riqualifica e potenziamento per un valore di oltre 40 milioni di euro.
L’appalto in oggetto è stato affidato nel dicembre del 2007 all’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) composta dal Consorzio Cooperative di Costruzioni (C.C.C.), BetonVilla, Pessina Costruzioni e Politecnica Ingegneria e Architettura. Trattandosi di un appalto integrato, la progettazione esecutiva è stata sviluppata entro novanta giorni dalla sottoscrizione del contratto (aprile 2008). Il progetto ha previsto l’ammodernamento dell’attuale tracciato e l’eliminazione degli incroci a raso, senza stravolgere la viabilità di un'arteria di grossa rilevanza regionale. I lavori hanno comportato numerose deviazioni provvisorie del traffico, secondo un piano condiviso in via preliminare con enti locali e società di trasporto pubblico, volto a limitare al minimo i disagi soprattutto in prossimità delle aree commerciali.
Uno sguardo sulla strada La nuova sede stradale misura circa 22 metri
ed è costituita da una doppia carreggiata di 9,75 metri con due corsie di marcia e spartitraffico centrale. La tipologia della sezione è “B” extraurbana principale secondo le “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” del D.M. 05/11/2001. L’intervento ha interessato una lunghezza di km 5+377,75 e comprende la realizzazione di una galleria artificiale, posta in prossimità del Comune di Pantigliate, oltre alla realizzazione del raddoppio del viadotto “Cerca”. Il tratto interrato è di 527 metri e risulta quasi completamente inserito nella falda freatica che prevede un battente medio, rispetto all'intradosso della fondazione, di circa 7 m. Quest’ultimo fattore ha rappresentato la maggior difficoltà nell’esecuzione dei lavori: per questo motivo il progetto ha previsto la realizzazione di un tampone di fondo eseguito con trattamenti colonnari in jet-grouting, interposto tra le diaframmature laterali. Il viadotto "Cerca", di lunghezza 130 metri, è a
A 06 / N 25 / P 15
INFRASTRUTTURE / DIVISIONE LOMBARDIA
quattro campate con luce massima di 38 metri. È stato completamente eseguito in acciaio Corten, in modo tale da riprodurre la copia esatta del viadotto esistente eseguito circa dieci anni prima. Il progetto ha comportato poi l’adeguamento sismico anche del precedente viadotto mediante opportune strutture di ancoraggio delle spalle esistenti. Lungo il tracciato si è proceduto all’adeguamento di importanti attraversamenti idraulici. In particolare, uno di questi ha portato all'esecuzione di un sifone della lunghezza di 29 metri e di dislivello di quasi 8 metri, realizzato completamente con tubi in PEAD saldati di diametro di 1,4 metri, all’interno della trincea in prossimità dell’imbocco del lato di Cremona. Il sistema prevede anche due particolari flangie per l’ispezione integrale del sifone in sede di manutenzione straordinaria.
L’appalto integrato come opportunità L'appalto integrato prevede che la committenza dell’opera ponga a base di gara un progetto definitivo e richieda all'impresa aggiudicataria di realizzare il progetto esecutivo, oltre all’esecuzione dei lavori previsti. Nel caso della Paullese la progettazione esecutiva ha permesso di sviluppare i concetti di variante presentati in gara (sui quali si è ottenuto il punteggio tecnico necessario), ma anche di apportare ulteriori migliorie al progetto, ottimizzando in fase costruttiva tempi e costi e riducendo il problema ambientale dello smaltimento del materiale. Per ottenere una sicurezza in galleria secondo standard più moderni, si è voluto poi adeguare parte del progetto alle linee guida di Anas edite nel 2009. Queste le principali modifiche introdotte: a) eliminazione della paratia centrale di diaframmi, introducendo il sistema (completamente prefabbricato) dei puntoni di contrasto con eliminazione dei tiranti delle trincee di imbocco b) ottimizzazione della maglia strutturale per l’esecuzione del trattamento colonnare in jet–
grouting, riducendo il numero delle colonne con diminuzione sostanziale dei tempi di realizzazione c) introduzione di sistemi per il trattamento a calce e/o cemento con forte riduzione del quantitativo di materiale da conferire a discarica d) introduzione del sistema di riciclaggio a freddo per il trattamento in sito del pacchetto stradale esistente, senza movimentazioni di materie e con evidente riduzione di tempi esecutivi e) utilizzo di conglomerati bituminosi per le pavimentazioni stradali additivati con polimeri, in sostituzione dei più costosi bitumi modificati f) implementazione dell’allestimento impiantistico generale con l’introduzione di migliorie in fase costruttiva, come la rimodulazione del sistema di rinforzi agli imbocchi e l’utilizzo di lampade a led sulla linea permanente, con riduzione dei consumi energetici in esercizio g) revisione dello studio dell’impatto ambientale relativo alla rumorosità stradale, finalizzato a ottimizzare l’efficacia delle barriere acustiche con forte riduzione dei costi globali, mediante moderne modellazioni matematiche dei volumi di traffico e attenta valutazione dei ricettori sensibili. Il lavoro ha permesso di realizzare un’opera più consona ai tempi, soprattutto nel rispetto delle normative e/o direttive subentrate (con particolare riferimento al D.M. 14/1/2008 e alle linee guida Anas 2009), ma non cogenti al momento dell’acquisizione dell’opera. La titolarità della progettazione esecutiva, il sistema di monitoraggio e controllo hanno permesso a CMB di gestire in modo efficace la fase di costruzione. La tecnologia acquisita negli ultimi anni in termini di attrezzature, programmi di calcolo e strategie di definizione preliminare degli obiettivi hanno consentito di attuare in modo proficuo le significative varianti descritte. L’inaugurazione di circa metà tracciato (compresa la galleria artificiale) è avvenuta lo scorso 2 luglio con piena soddisfazione delle autorità regionali provinciali e locali. Il completamento dell’intero tracciato è poi avvenu-
to il 10 settembre scorso. Per richiesta degli Enti locali, sono tuttora in corso alcune opere complementari, atte a migliorare la fruibilità dell’arteria in prossimità degli svincoli. Queste ulteriori opere sono state oggetto di una perizia di variante sottoscritta il 20 dicembre 2011, che ha innalzato l’importo contrattuale a quasi 46 milioni di euro e allungato il periodo contrattuale di circa un anno.
QUALCHE NUMERO: Acciaio:
6.500 tonnellate Calcestruzzo:
97.000 mc
Volume di scavo:
350.000 mc
Conglomerati bituminosi:
75.000 tonnellate
Barriere di sicurezza:
23.000 metri
EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO
A 06 / N 25 / P 16
SCANNER
a
A cura di: Andrea Rosa
I soci fotografano
1
1. San Pietroburgo
Piazza del Palazzo o Dvortsovaya Ploshchad
2. Mosca
Cremlino, Cattedrale dell'Assunzione
3. Mosca Art Muzeon parco delle sculture 4. San Pietroburgo La chiesa del sangue versato, Nevsky Prospekt 5. San Pietroburgo La chiesa del sangue versato
2
6. Pushkin Palazzo di Caterina
EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO
A 06 / N 25 / P 17 5
6
3
Alessandra Sabbatini UN FOTOGRAFO IN CMB Nata a Carpi nel 1978, viaggio da quando ero bambina. In CMB lavoro dal 2007 nella direzione Pianificazione, Finanza & Controllo. La passione per la fotografia non è che un riflesso di una “nevrosi” più profonda: la mania di ricordare e catalogare tutto. E se è pur vero che l’avvento della fotografia digitale, abolendo il senso di colpa per il numero di foto scattate, ha accentuato questa deviazione, ha dato però anche a una fotografa scarsa come me la possibilità di trovare - in mezzo a 1500 foto - una piccola e spero dignitosa selezione di uno dei miei ultimi viaggi da condividere. Un amico con cui sono andata a vedere una mostra fotografica di Ansel Adams mi scandalizzò affermando che è facile essere un bravo fotografo quando si hanno davanti paesaggi straordinari come quelli immortalati in quelle istantanee. Nel tempo ho rivalutato quella presuntuosa affermazione, perché in parte è vero che a volte ti trovi davanti a immagini o paesaggi che sono talmente affascinanti da parlare da soli. La Russia è sicuramente uno di questi posti, per la peculiarità e diversità di tutto quello che la contraddistingue. Come si fa a resistere in un ambiente dove tutto è esageratamente tanto? Davanti a tanta opulenza, ciò che rende unico quel che viene riflesso attraverso l’obiettivo, è lo sguardo. Così il mondo diventa immortale e irripetibile, anche
4
solo per un istante.
DIALOGHI / STORYTELLING
A 06 / N 25 / P 18
DIALOGHI A tu per tu con i soci
VITE DI CANTIERE
Intervista a Elio De Lorenzi, capocantiere storico di CMB. Ha trascorso più di metà della sua vita nei cantieri edili: un’esperienza che forgia il fisico e lo spirito.
Sei partito dal tuo paese, Longastrino di Ravenna. Come sei arrivato a lavorare in CMB? Ho iniziato a lavorare a 17 anni come carpentiere nella cooperativa edile di Longastrino di Ravenna, (la Cerc di Ferrara, che poi si è fusa in ITER). Ho frequentato il corso da carpentiere nella scuola edile, poi un anno come disegnatore edile. Quando dovevo frequentare il terzo anno come capocantiere, sono andato direttamente a lavorare. Sono arrivato a Carpi per seguire mia moglie Mara, che si spostava insieme al padre finanziere: ero convinto che sarei rimasto in zona al massimo un paio di anni, e invece… Sono stato assunto dalla Cooperativa Muratori e Cementisti nel settembre del ’75, giusto qualche mese prima dell’unificazione con la Braccianti. Mentre cercavo lavoro a Carpi sono passato davanti alle sede appena rinnovata di CMB. Davanti alla porta c’erano Arletti Argeo e Gino Righi, e io mi sono presentato come carpentiere specialista nelle carpenterie artistiche. Il giorno dopo ho cominciato subito a lavorare in una palazzina in centro a Carpi, sotto la guida di Vittorio Diacci. Mi mise su un piano a tracciare e fare le cravatte e da lì è cominciata la storia. Quando eri un ragazzo, avresti mai immaginato di arrivare alla pensione in CMB?
A 06 / N 25 / P 19
DIALOGHI / STORYTELLING
OGGI Elio De Lorenzi è impegnato sul cantiere della Torre che Unipol ha realizzato in via Larga a Bologna.
“Ero una bestia, spingevo e spingevo sempre. Quando sono andato a Zocca, all’inizio non conoscevano i miei metodi. Ma una settimana il capocantiere mi ha preso da parte e mi ha detto che se facevano altri quindici giorni con il mio ritmo, sarebbero morti tutti. Da quel momento in poi si è creata una squadra di gente alla quale piaceva lavorare con me” Non avrei mai pensato di lavorare in CMB tutta la vita, anche perché ero convinto che sarei rimasto a Carpi solo un periodo. Pensavo che sarei tornato indietro, magari per lavorare in CMC (Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna). E invece sono quasi 38 anni che sto in CMB. Il mondo del cantiere, ieri e oggi. Che differenze riscontri? Un anno dopo il mio ingresso in CMB, ho cominciato a fare il capocantiere a Zocca. Allora non c’erano le automobili per andare in cantiere: partivo da casa in motorino il lunedì mattina, andavo in cooperativa e prendevo il 1100R, caricavo altri tre colleghi e andavamo in cantiere a Zocca. Si stava fuori casa tutta la settimana, perché la condizione delle strade rendeva impossibile rientrare la sera. In quel periodo si impiegavano due capicantiere, uno per le murature e uno per le carpenterie; in un primo momento procedevamo affiancati, poi ho sempre lavorato da solo con la mia squadra e alcuni collaboratori. Il lavoro del capocantiere era molto operativo: usavo i mezzi, “spingevo il cantiere” e davo l’esempio. Ho sempre pensato che se uno gira con le mani in tasca è impossibile che gli altri ti seguano. Poi il lavoro è cambiato: tra il 1998 e il 1999 seguivo cinque
cantieri in contemporanea, tre condomini e due cantieri di villette nel quartiere Morane a Modena. Lì ho fatto solo i tracciamenti per far partire gli scavi: dopo si affidava il lavoro a fornitori specializzati, che posavano le carpenterie e procedevano nei lavori. Oggi i cantieri sono grandi e complessi. È importante saper interagire anche con fornitori esterni e affidarsi a collaboratori per tenere la situazione sotto controllo. Quali sono state le tue prime esperienze di lavoro in CMB? Rientrato da Zocca, sono stato a Mantova: era la fine degli anni Settanta e da quel momento ho lavorato in cantieri infrastrutturali per circa otto anni. Dove CMB mi chiedeva di andare sono sempre andato, ma rimanendo sempre in Italia. I cantieri più lontani sono stati a Roma (cantiere infrastrutturale tra Corcolle e Tor Lupara), sul lago di Garda e a Trento. Che carattere serve per stare in cantiere? Devi essere cattivo e non cedere né concedere nulla. Durante il giorno bisogna essere spietati, poi la sera quando si va a cena e a dormire si ride e si scherza insieme. La vera difficoltà del mestiere del capocantiere, una volta imparato a seguire materialmente gli sviluppi di un lavoro, sta nel carat-
tere e nell’imparare a trattare con la gente. Quando ho cominciato io, non esistevano i fornitori esterni e dentro il cantiere si faceva ogni singola lavorazione. In pochi anni ho imparato quello che occorreva per fare il capocantiere “operativo”. Dopo, il mio modo di vivere il cantiere è cambiato con me, non per quanto riguarda le capacità, ma per il bagaglio di esperienza che mi ha permesso di gestire e valutare situazioni sempre più complesse, a partire dall’impiantistica dello stabilimento e macello di Italcarni (Carpi), fino all’Ospedale di Fidenza, che è stato il primo appalto in project financing che abbia vinto CMB. Che effetto ti fa passare davanti a “qualcosa” che hai contribuito a realizzare? Non torno mai a vedere i luoghi dove ho lavorato, ma a volte ci passo davanti per caso o necessità, come quando vado al Borgogioioso per fare la spesa. Se posso vado alle inaugurazioni, per vedere tutte insieme le persone con cui ho lavorato. Per esempio è stata molto bella quella del Carcere di Trento, il cantiere che mi ha dato maggiori soddisfazioni tra quelli più recenti. Si era creata una bella squadra fra colleghi, tecnici, direzione lavori e progettisti. Una situazione che ha contribuito molto alla buona riuscita dell’opera.
INFRASTRUTTURE / DIVISIONE LAZIO
Con la Nuova Tangenziale, la viabilità urbana sta cambiando in positivo. Ecco la storia di un intervento complesso, portato avanti nonostante le “interferenze”.
Roma gira meglio Di Carlo Pietricola / Fotografie di Paolo Lorenzi
A 06 / N 25 / P 20-21
Numeri e materiali di un’opera complessa 2.974 ml di asse stradale urbano
a due corsie per senso di marcia, più la corsia di emergenza. Di questi ben 2.140 ml in galleria artificiale a doppia canna, eseguita in presenza di falda
Due viadotti in acciaio
per complessivi 4.500 mq di impalcato, con pile di sostegno a raso dei binari, per lo scavalco della rete ferroviaria e per la connessione con lo svincolo della A24
Un ulteriore ponte di scavalco
del fascio dei binari in acciaio, di ml 160, costituito da una struttura scatolare destinata all’alloggiamento delle condotte idriche dell’ACEA
7.560 ml di viabilità di svincolo
con rampe unidirezionali e bidirezionali. Di queste 1.390 ml in gallerie artificiali e 240 ml su viadotto
S
i sono conclusi lo scorso aprile i lavori di costruzione della “Nuova Tangenziale”, la Nuova Circonvallazione Interna di Roma in variante al tracciato della Tangenziale Est esistente. Già aperta al traffico per il 95%, l’opera è stata commissionata da Rfi Spa e supervisionata dall’Amministrazione Comunale, intervenuta come il soggetto proprietario tramite una convenzione con la stazione appaltante. Si tratta della realizzazione di uno fra i maggiori interventi infrastrutturali eseguiti nella Capitale negli ultimi decenni, di importanza strategica per la viabilità urbana e l’ammodernamento del quadrante della città che ha come baricentro la Nuova Stazione Tiburtina dell’Alta Velocità. Gestito dalla Divisione Lazio, l’intervento si inserisce in un contesto urbano denso di interferenze e componenti impreviste, che hanno acuito le problematiche legate all’esecuzione. L’intera opera, costituita da un asse principale di circa 3 km e due grandi svincoli, si snoda lungo il tracciato nevralgico della rete ferroviaria e ne attraversa per due volte la sede dei binari, prima tramite un ponte di scavalco e poi con un sotto-attraversamento in galleria. Tutta l’opera è stata eseguita in presen-
Un’opera di spinta per l’infissione di 120 ml di monoliti
della sezione di ml 24 x 11 per il sotto-attraversamento della ferrovia, coordinata con il sistema Essen per il sostegno dei binari e il loro monitoraggio continuo
120.000 mq di pavimentazione e sovrastuttura stradale
900.000 mc di movimenti di materie e demolizioni
70.000 ml di micropali su sede ferroviaria 84.000 ml di pali di grande diametro
16.000 mq di diaframmi 270.000 mc di calcestruzzo 26.550 tonnellate
di acciaio per calcestruzzo armato
INFRASTRUTTURE / DIVISIONE LAZIO
A 06 / N 25 / P 22
za di una viabilità urbana attiva, all’interno di una rete di grande scorrimento a intenso flusso veicolare (Tangenziale Est, svincolo della A24, via dei Monti Tiburtini). È stato necessario rimuovere le interferenze di infrastrutture e servizi, quali i grandi depositi di autobus pubblici, binari, edifici e cabine ferroviarie, linee elettriche, collettori fognari, depuratori e sei acquedotti di grande portata, oltre all’intera rete di cablaggio di telefonia e dati delle zone attraversate. Gli interventi di rimozione sono stati eseguiti in parte nell’ambito dei lavori d’appalto (acquedotti ACEA e collettori fognari), ma in prevalenza da aziende ed enti proprietari. Un quadro molto articolato, reso ancora più complesso dall’indagine archeologica, dalle varianti richieste dal committente e dall’incertezza delle discipline provvisorie di traffico urbano necessarie a consentire i lavori. Si spiega così perché un’opera progettata per essere costruita in 700 giorni lavorativi abbia richiesto in realtà 2.594 giorni per essere completata. La presenza media operaia è stata di 120 persone al giorno con lavori a regime normale e ha raggiunto punte di 180 operai nelle fasi di massimo impegno con turni anche notturni. La struttura del cantiere è stata completata da dieci tecnici tra direzione, contabilità e capicantiere.
A 05 / N 25 / P 23
FLASH / DAL MONDO CMB
Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa MODENA
RICONOSCIMENTI
UN PREMIO A “SICURI PER MESTIERE”
Alla sua settima edizione, Rassegna Inform@zione premia CMB e gli autori Adriano Pennati e Moira Masper per il libro Sicuri per mestiere, Una storia non ordinaria di sicurezza in cantiere. Durante le fiera
CARPI
“Ambiente Lavoro Convention” tenutasi a Modena l’11 e il 12 ottobre scorsi il libro si è aggiudicato infatti il Premio Speciale del Comitato Organizzatore. Promossa dall'Azienda USL di Modena, la Regione Emilia
COMUNICAZIONE
CARPI
INTERVENTI IN EMILIA Nelle ultime settimane, CMB ha pubblicato su diversi mezzi stampa la nuova campagna pubblicitaria “Fuori dal sisma con CMB”. In una fase particolarmente convulsa del post-terremoto, caratterizzata da tanti nuovi decreti per la ricostruzione, la nostra cooperativa si impegna a mettere a disposizione la sua centenaria esperienza per offrire un servizio completo: dalle fasi di sopralluogo e proget-
stato inoltre divulgato durante la Convention all’interno dello stand dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, alla presenza degli autori e di una rappresentanza dei colleghi CMB coinvolti.
SOPRALLUOGHI
GIORNO DI VISITE
to, fino a quelle dell’esecuzione dei lavori e del disbrigo delle pratiche legali per ottenere i contributi stanziati dalla Regione Emilia Romagna. Cancellare le tracce del terremoto, prima possibile è un desiderio che merita di essere realizzato in tempi brevi.
ma s i s l i da MB. r o Fu on C c
Romagna e Inail, Inform@zione mira a diffondere le esperienze realizzate da soggetti pubblici e privati in merito a materiali informativi e didattici sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Il libro premiato è
hicad
v.it
ne . zio stru icura rico e e s ssibile: a ic n po u pl mpi ma Per a, sem rremoto, prializzato in ntenone) re pa id el te ere o, ca iutarti a p ed ss ci c e a ffi c a r di òa e, u e le tr i pu erita zion zion
rt are cu bita spe e m . cell ese tà (a am di e o ch che dall’ Can prie deri te prati tto, desi a pro ici, un a. spe un delle la tu ni a stori sm i di . Se nto o og ni si e tt vi n re a im so ann b d lg a ento svo bito lem c b i su o ro tr a tt h il p os rre ei n lvere l co za d riso ri a rien lavo spe dei a l’e tutt Con
ogo rallu Sop ogetto e pr
fu
one cuzi Ese lavori dei
iche prat igo mità Disbrconfor izioni in spos di e alle di legg
1 211 i.it -632 059 mbcarp Tel. .c i ww Carp i.it - w , 1 10 rp arx bca C. M a@cm m Via alsis orid
Nella mattina del 19 ottobre, ventiquattro soci sovventori di CMB sono partiti dalla sede di Carpi della cooperativa per dirigersi alla volta di Cona di Ferrara e del nuovo Ospedale Sant’Anna. Accompagnati dall’ing. Siriana Bertacchini e da Luana Gasparini, i soci hanno visitato diversi ambienti: il piazzale della struttura, l’edificio di accoglienza, una degenza-tipo, l’auditorium, l’area economale e la sala mensa, dove si sono trattenuti per il pranzo.
Sulla via del ritorno i soci hanno fatto tappa a Bologna, dove sono stati accolti dallo staff del cantiere della nuova Torre per uffici di Unipol e Nuova Agorà. Qui hanno visitato l’area commerciale e l’albergo ancora in fase di realizzazione, quindi la Torre già conclusa. Non poteva mancare una pausa tra il venticinquesimo e ventisettesimo piano, dove è possibile godersi una suggestiva vista sulla città di Bologna.
IN CORSO RETROSCENA