Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno VII. N° 28- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO
28
Verso Sud
CMB completerĂ l'ultimo tratto della Salerno-Reggio Calabria
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INDICE / COLOPHONE INDICE / COLOPHONE
Scripta Scripta manent manent Parola di verbale. Parola di verbale.
"Il Presidente informa che è stata vinta la gara dell'Ospedale di Crotone… Visto che il Bilancio annuale dei lavori Le altre gare cui si è partecipato si chiude con un buon guadagno e di cui si conosce l'esito sono state si delibera di prelevare dal fondo perdute… Presidente e Vice Presidente propaganda e istruzione L.300 a favore riferiscono al Consiglio sullo stato di dell’ospedale di Carpi e L.200 a favore disagio in cui si trovano gli operai di dell’asilo scuola. Il Consiglio delibera Carpi a Milano per quanto riguarda inoltre di pagare L.300 al Direttore i viaggi. Siccome ora ci sono due per lavoro straordinario serale e L.200 cantieri: uno a Milano Gallaratese all’aiutante al direttore per lavoro e uno a Monza, con la previsione di domenicale e rimborso di spese diaria aprirne poi un altro a Pieve Emanuele, viaggi e sopraluoghi e L.50 a Cavazzuti … essi vanno a sostenere, pro capite, Aurelio per lavoro di registrazione nei una spesa di molto superiore a quella libretti di paga degli operai. da loro sostenuta in passato". Tratto dal Verbale del Consiglio Direttivo Tratto Verbale Muratori della dal Cooperativa del 21Consiglio GennaioDirettivo 1912 della Cooperativa Muratori
29 maggio 1967
IN QUESTO NUMERO IN QUESTO NUMERO PAG. 5 / PRIMO PIANO PAG. 4 / ACQUISIZIONI
Livorno, tutto un altro porto Un waterfront d’eccellenza, e il futuro di mano. CityLife. Arriva laa portata torre storta CMB si prepara a costruire un nuovo grattacielo a Milano Fiere.
PAG. 9 / PRIMO PIANO / APPROFONDIMENTO PAG. 5 / ZOOM
Waterfront, tra terra e mare Salerno-Reggio Calabria: la sfida per crescere PAG. 13 / aSETTORE OSPEDALIERO Intervista Federico Sarti, Responsabile Commerciale.
Orizzonte Puglia
LaPAG. cooperativa pianta i cantieri in una regione complessa, 9 / ASSEMBLEA ma in grado di offrire interessanti prospettive di sviluppo.
Luci e ombre
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IN CORSO IN CORSO Opinioni e notizie in CMB Opinioni e notizie in CMB
NUMERO
18 28
NUMERO
IN CORSO Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno V. N° 18 inCorso
Periodico trimestrale di opinioni e notizie Direttore Paolo Zaccarelli Anno VII.responsabile: N° 28 Segretaria di redazione: Francesca Martinelli Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Spedizione inFrancesca Abbonamento Redazione: Martinelli, Postale - 70% - DCB MOLelii, . Paolo Andreoli, Sara Proprietario: CMBFederico Società Sarti Cooperativa Luca Padovano, Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 Spedizione in Abbonamento con il n° 1810. Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: Società Cooperativa Progetto grafico:CMB hicadv Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Stampa: Nuova Grafica Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: hicadv Stampa: Nuovagrafica
IN CORSO on-line
I risultati del Bilancio Consuntivo 2012.
PAG. 16 / NUOVE NORME
10 in condotta PAG. 13 / INFRASTRUTTURE Uno strumento per riconoscere i diritti di ciascuno e prevenire la discriminazione. La TEEM accende i motori
Partiti i lavori per la nuova tangenziale est esterna milanese.
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Codice alfanumerico Ecco cosa significano i codici inCodice testa ad alfanumerico ogni pagina AEcco = anno di significano pubblicazione cosa i codici Nin= testa numero dellapagina rivista ad ogni PA= =numero pagina anno didi pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina
PAG. 18 / MERCATO
Chi sale e chi scende La Classifica 2010 del mensile "Costruire"
Il marchio della gestione
PAG. 20 / AUTOSTRADE
Collaborazioni inCorso Oltre a personale interno CMB, la redazione di inCorso si avvale di collaboratori alcuni esterni
DIALOGHI A tu per tu con i soci
IRENE RUSSO
Copywriter dell'agenzia Hicadv, Una bbbb nuovaccccc, rubrica ricca di storie aaaa suo l'articolo a pag.9 raccolte sul campo, in cantiere o tra i corridoi dei nostri uffici.
PAOLO UominiLORENZI e donne raccontano le Fotografo professionista dal 19XX, proprie esperienze di lavoro e accanito sostenitore del Modena dentro e fuori la cooperativa. Calcio. I suoi scatti corredano E CMB rivive la propria storia l'articolo su l'autostrada A28 alle pag. 20,altro 21 epunto 22 di vista. da un
Prossima uscita Conegliano Veneto
forestale Stampato su cartaresponsabile certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Per info: www.fsc-italia.it
L’autostrada A28 è destinata a cambiare in meglio la mobilità in un’area ad alta densità abitativa e di traffico.
RUBRICHE CORSO RUBRICHE ININCORSO PAG. PAG.33/ /CORREVA CORREVAL’ANNO L’ANNO
PAG. PAG.12 16/ /INCURSIONI SCANNER
PAG. 4 / CARTA BIANCA PAG.redazione 18 / DIALOGHI Dalla di Incorso
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE PAG. flash 20 / dalle PAGINE I.T.CMB Notizie sedi
Millenovecentoventotto Millenovecentosessantanove
Vite di cantiere
IlI mondo oltre CMB soci fotografano
I nostri mattoni digitali
PAG. 10 / PAGINE I.T. Il sistema che cambia
PAG. 22 / INCURSIONI
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE
L'amore, il denaro e altri sogni
News dalla nostra cooperativa
TERNO AL LOTTO TERNO AL LOTTO Gioca i nostri numeri Gioca i nostri numeri
Personale CMB impegnato nel 25 Aprile, stipula del contratto dell'Autostrada A28 17cantiere della Salerno-Reggio Calabria 32 Percentuale soci piani de "Lo Storto" 44diGliIdonne nella prima fase 70 delincontri progetto "Linneo" della concessione 50 Anni di TEEM
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STORIA / MAESTRA DI VITA
Correva l’anno 
Immagini da un altro secolo
1969
Consorzio Canale Cavour di Pavia La cooperativa gioca un ruolo centrale nelle bonifiche del Nord Italia in pieno fermento negli Anni Sessanta. Gli operai si spostano nei dintorni di Pavia per lavorare allo storico sistema di canali progettato dal Conte Cavour.
A cura di: Francesca Martinelli
MILANO / ACQUISIZIONI
CityLife: arriva la torre storta
Un nuovo intervento a Milano in area Fiera.
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egli ultimi giorni del mese di giugno CMB si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione del secondo grattacielo di CityLife. L’intervento definirà ancora meglio il profilo dell’area Fiera di Milano, oggetto di un grande progetto di riqualificazione urbana. Si tratta del “Lo Storto” dell’archistar Zaha Hadid: una torre con una pianta a rombo, di 44 piani e 170 m in cemento e vetro, in “torsione” su se stessa rispetto agli assi urbani. L’intervento prevede una grande attenzione per la sostenibilità ambientale e per il contenimento dei costi energetici della struttura, certificata sulla base dello standard LEED 2009 for Core & Shell con un livello GOLD. Ai piedi dell’edificio, a uso principalmente direzionale, si prevede la realizzazione di una galleria commerciale e di alcuni percorsi coperti di collegamento con la stazione metropolitana Tre Torri della linea M5. I lavori, che inizieranno nell’autunno del 2013, si dovranno concludere nel 2016, quando con ogni probabilità diventerà la sede di Assicurazioni Generali. L’edificio disporrà di un parcheggio riservato e interrato per circa 380 posti auto. CMB si è aggiudicata l’appalto grazie alla migliore offerta tecnico-economica, mentre il contratto definitivo andrà firmato nell’arco del prossimo mese di luglio. Di Emiliano Cacioppo
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ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
Salerno-Reggio Calabria: la sfida per crescere Un iter lungo, un intervento complesso. Ne parliamo con Federico Sarti, Responsabile Commerciale. A cura della Redazione
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
PROSPETTIVE In queste pagine alcune immagini della situazione attuale dell'autostrada
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MB ha perfezionato da poche settimane la stipula del contratto per la realizzazione del Macrolotto 3.2 dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Intervistiamo Federico Sarti, Responsabile Commerciale grandi committenti nazionali. Una lunga attesa prima di vedere concretizzata l'acquisizione di quella che in questi anni abbiamo tutti chiamato "La Salerno-Reggio". Cosa è successo in tutto questo tempo? Dietro la stipula del contratto avvenuta lo scorso 17 aprile, c’è un iter lungo e complesso. Tutto è cominciato nel 2007 quando Anas bandisce la gara per l'affidamento a contraente generale della progettazione esecutiva e dell'esecuzione del Macrolotto 3.2 dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria. CMB decide di partecipare alla procedura con una quota del 55%, unitamente
all'impresa Ghella di Roma, con il restante 45%. A marzo del 2008 arriva la lettera di invito: si tratta di una procedura ristretta, ovvero di una gara nella quale, in considerazione dell'importanza dei contenuti tecnici ed economici della stessa, i concorrenti vengono selezionati prima di presentare offerta. Quest’ultima viene presentata nel giugno 2008: i raggruppamenti selezionati dal committente sono sei. La partecipazione a gare con queste caratteristiche è appannaggio di pochi. Il 17 ottobre 2008, aperte le buste economiche, vengono comunicati i punteggi tecnici: il raggruppamento CMB risulta secondo in graduatoria. Il primo classificato, con 5 punti percentuali di ribasso oltre la nostra offerta, acquisisce il massimo punteggio tecnico, ma l’offerta è soggetta a verifica di anomalia. Secondo CMB ci sono i contenuti per l’apertura di un contenzioso: è anomalo che un progetto che acquisisce
il massimo del punteggio tecnico possa essersi espresso con il maggior ribasso. La gara viene aggiudicata, ma CMB promuove ricorso. L’aggiudicatario prima agisce con un controricorso verso il nostro raggruppamento; poi, tra le lungaggini delle sentenze di TAR e Consiglio di Stato, cambiano gli scenari. La Mandataria del Raggruppamento aggiudicatario, anche per un diverso orientamento commerciale, prima rinuncia al ricorso e poi comunica ad ANAS in via ufficiale di voler rinunciare al lavoro. Il committente, con la comunicazione di rinuncia pervenuta, ha facoltà di affidare il lavoro al secondo classificato, e così il 12 giugno 2009 viene comunicata l’aggiudicazione al raggruppamento CMB - Ghella. CMB potrebbe ora stipulare il contratto, ma un nuovo ricorso, promosso dalla Mandante dell’originario raggruppamento aggiudicatario, blocca la procedura. Poco dopo arriva anche il ricorso del terzo clas-
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I NUMERI DELLA SALERNO REGGIO CALABRIA Viadotti: 7.342 Km Gallerie naturali: 10.260 Km Gallerie artificiali: 1.199 Km Lunghezza del lotto 3.2: 20,5 Km
sificato, che in virtù dell’aggiudicazione a CMB è ora il secondo. Questi peraltro, oltre a ricorrere contro CMB, si costituisce con un altro ricorso insieme a noi per contro-ricorrere all’ex primo classificato. Dal punto di vista processuale, questo è il momento più caotico. Dopo una serie di sentenze di primo e secondo grado, il ricorso promosso dall’originario primo viene risolto a favore di CMB; a quel punto resta quello promosso dal secondo prima al TAR, poi al Consiglio di Stato. Anche qui ricorsi, controricorsi incidentali, memorie aggiuntive. La storia si ripete. Come ultimo provvedimento vengono rigettati i termini cautelari invocati prima provvisoriamente poi definitivamente al Consiglio di Stato, in attesa che questi si pronunci sul merito. ANAS, a questo punto, ha la possibilità di stipulare. Sono trascorsi oltre quattro anni dall’apertura della gara: un iter lun-
ghissimo con 48 udienze tenutesi nelle aule di TAR e del Consiglio di Stato, un contenzioso in apparenza senza possibili soluzioni se non quella dell’annullamento della gara. Per ogni udienza sono state prodotte memorie difensive di centinaia di pagine, con un articolato lavoro preparatorio sia legale che tecnico. Una storia davvero complessa. A questo punto parliamo di quanto dovremo eseguire: dove hanno sede i lavori? Il Macrolotto 3.2 si snoda in Calabria tra i comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Morano Calabro. Siamo nel Parco del Pollino, il più esteso Parco Nazionale italiano, un territorio con un’orografia tormentata, con massicci che superano i 2200 metri di quota che si alternano a profonde valli in un paesaggio di suggestiva bellezza. Qui si sviluppano i nostri 20
Km e mezzo di autostrada, da riammodernare in un contesto molto complicato, dove versanti scoscesi rendono difficoltosi anche semplici spostamenti fuori dall’arteria oggetto dei lavori. E in che cosa consistono questi lavori? La Salerno-Reggio Calabria è un’autostrada di circa 450 km i cui primi lotti vennero appaltati negli anni Trenta, con il completamento dell’intero tracciato nel 1972. Dopo continui interventi di manutenzione, nel 2003 si diede avvio ai lavori di riqualificazione dell’intera tratta. L’intervento è incentrato sull’adeguamento normativo del tracciato: quello che dovremo realizzare è l’ultimo tratto di ammodernamento da eseguire, aumentando i raggi di curvatura per consentire una velocità di percorrenza superiore (oggi limi-
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ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
tata a 90 km/h), allargando le carreggiate presenti a 3,75 m, introducendo una corsia di emergenza di 3 m per ciascun senso di marcia e uno spartitraffico centrale di 4 m, oltre a implementare nuove dotazioni impiantistiche e di sicurezza. Se dovessimo effettuare quest’opera in Pianura Padana, la affronteremmo senza grosse difficoltà, benché non sia comunque trascurabile in considerazione della lunghezza del tracciato. Ma in questo contesto il lavoro sarà tutt’altro che banale: si dovranno allargare gallerie esistenti, demolire in toto o parzialmente viadotti con campate e altezze importanti, realizzare nuove gallerie naturali (una delle quali che dovrà passare sotto il centro storico di Mormanno) e artificiali. Tra tutte queste "opere d'arte", quale sarà la più complessa da realizzare? L’opera ha nell’insieme alti contenuti di complessità, in particolare per il fatto che i lavori si svolgeranno in presenza di traffico. Per questo motivo uno dei temi di maggior interesse del Committente (e che dovremo sviluppare nel corso della progettazione esecutiva), sarà come eseguire i lavori in sicurezza pur permettendo la funzionalità dell’infrastruttura per gli utenti, con particolare attenzione ai momenti di grande esodo turistico nei mesi estivi. Per il resto, la complessità sta nelle singole opere, con gallerie con l’attacco dei fronti di scavo spesso fortemente inclinati e inaccessibili, oltre all’impegnativa geologia del sito. In assoluto l’opera d’arte più rappresentativa e ardita è il viadotto Italia sul torrente Lao, per parecchi anni il più alto d’Europa. Lungo 1161 m, ha una luce centrale di 175 m e svetta a 261 m dal fondovalle. Le pile più alte raggiungono i 130 m di altezza: oggi resta il quarto pon-
te al mondo per altezza, superato in Europa di 10 m nel 2004 da un viadotto francese. In questo caso non si tratterà di un rifacimento, ma di un pesante adeguamento con parziali demolizioni di pile e impalcati. Nei prossimi mesi, su tutta l’infrastruttura dovremo esprimere grande efficienza nella scelta delle soluzioni da adottare nel corso del progetto esecutivo. Quali sono le attività che dovremo svolgere? Stipulando questo contratto abbiamo assunto il ruolo di contraente generale: per certi aspetti, semplificando, ci sostituiamo ad ANAS per svolgere attività e assumere ruoli che solitamente sono tipici del committente. Iniziamo con sei mesi di tempo per sviluppare il progetto esecutivo con un articolato gruppo di progettazione individuato in fase di gara, e con una continua interfaccia con la Direzione Centrale Progettazione di Roma. Contestualmente, dovremo anche svolgere una serie di attività “prodromiche”: l’attività espropriativa, (ITALSARC con la stipula ha assunto anche il potere espropriativo), la topografia (per la ri-mappatura completa della zona oggetto dei lavori), la geologia, i monitoraggi ambientali e strutturali, la bonifica bellica. Si tratta di attività impegnative da coordinare, in quanto andranno svolte sul territorio mentre l’arteria resta in esercizio completo. Le risultanze saranno la base necessaria per adottare soluzioni costruttive, valutare adeguamenti progettuali, ottimizzazioni, possibili soluzioni alternative. Quindi seguirà la verifica e approvazione da parte di ANAS. Poiché l'attività sarà condotta con la continua interfaccia della stazione appaltante, si auspica che ciò avvenga in tempi brevi, ma realisticamente occorreranno non meno di tre mesi.
Il risultato finale dovrà contemperare le esigenze del committente e quelle di ITALSARC (società consortile costituita tra CMB e Ghella), e realizzare il miglior equilibrio tra necessità di cantiere, costi di realizzazione, risultato finale e tempi di esecuzione. Poi inizieranno i lavori? Sì. Diciamo che inizieranno i lavori di realizzazione dell'opera in senso stretto, dato che alcune attività andranno anticipate durante l'iter progettuale. Si potranno realizzare le piste di cantiere propedeutiche l'attacco dei fronti di lavoro e la viabilità alternativa, allestire il campo base, eseguire la bonifica bellica e deviare i sottoservizi oggetto di interferenze con l'infrastruttura. Questo permetterà di portarci avanti rispetto ai tempi di realizzazione: altro punto su cui le attese del committente - e non solo - sono importanti, soprattutto perché si tratta dell'ultimo lotto oggetto dei lavori di ammodernamento. Quando cominceremo ad intervenire sul percorso, gli altri lotti saranno presumibilmente tutti completati. Tutta l’attenzione si concentrerà sulla nostra tratta. La squadra di lavoro dovrà quindi essere all'altezza di queste aspettative... L'impegno di entrambe le società è stato massimo fin da subito per individuare professionalità che per competenze e capacità potessero rispondere alle attese. Quando il lavoro sarà a regime, è possibile che sul cantiere operino tra gli 800 e i 1000 addetti: una condizione che per entrambe le società rappresenta non solo un'opportunità per il mantenimento e la crescita dell'impresa in un momento difficile per il nostro settore, ma anche e soprattutto per attestarsi tra i grandi general contractor italiani.
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ASSEMBLEA / BILANCIO 2012
Luci e ombre Quali strategie per rispondere alla crisi? I pareri dell'Assemblea. A cura della Redazione / Foto di Fabio Boni
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ASSEMBLEA / BILANCIO 2012
L
a crisi economica e finanziaria continua a produrre effetti negativi in particolar modo sul settore costruzioni: oltre a volumi di produzione in calo, contrazioni degli investimenti e crollo dell’occupazione, continua ad aggravarsi la situazione finanziaria sia per le difficoltà di accesso al credito che per i mancati pagamenti delle opere eseguite. In questo quadro, nell’Assemblea dello scorso 8 giugno CMB ha presentato ai suoi soci il Bilancio consuntivo 2012: un risultato positivo, nonostante il leggero calo registrato rispetto alle previsioni, che mostra parametri di sostenibilità finanziaria in linea con gli indici presentati dalle imprese più virtuose del settore. All’evento sono intervenuti Alberto Marri Vicepresidente di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Walter Schiavella Segretario Generale FILLEA - CGIL e Paolo Buzzetti Presidente ANCE. Gli interventi hanno illustrato la situazione critica che sta attraversando il settore costruzioni in Italia, sia dal punto di vista occupazionale che finanziario. Di seguito riportiamo una sintesi del discorso ai soci tenuto dal Presidente Carlo Zini.
Il 2012 appena trascorso è stato un anno particolarmente difficile sia dal punto di vista della crisi economica che per il terremoto che lo scorso maggio ha
colpito l’Emilia. Le nostre cooperative sono state messe a dura prova, ma ci siamo ancora: oggi occorre trovare uno stimolo a fare di più. Nonostante sia già stato fatto molto per gestire l’emergenza post sisma adesso è necessario ricostruire e ci sono state date molte norme per poter iniziare i lavori. Tuttavia si tratta di condizioni imprescindibili per garantire a tutte le imprese di partecipare secondo il principio della legalità e impedire ogni infiltrazione di stampo mafioso. Oggi noi siamo qui per presentare un Bilancio consuntivo 2012 fatto di luci e ombre: un risultato positivo sviluppatosi in un contesto di negatività che continua a preoccupare. Paradossalmente si stava meglio quando si era più poveri ma con davanti una prospettiva di crescita, come è avvenuto nel Dopoguerra. Nei prossimi anni invece si prospetta una diminuzione del fatturato problematica, che andrà affrontata dalla nostra cooperativa effettuando una riorganizzazione secondo la logica dei comparti di attività. Inoltre voglio richiamare l’attenzione all’acquisizione della Salerno - Reggio Calabria per ricordare la disponibilità a mettersi in gioco per CMB anche effettuando periodi o spostamenti lontano da casa. Negli ultimi anni la nostra cooperati-
va ha dimostrato di avere meriti, ma anche un po’ di fortuna. La diversificazione delle attività nel settore delle gestioni, soprattutto quelle ospedaliere, ha portato una maggiore stabilità finanziaria, ma la situazione continua a peggiorare. Voglio ricordare che non esiste una “decrescita felice”: porta solo problemi. È vero che si può verificare una crescita selvaggia rispetto a una intelligente e ponderata, ma la recessione porta sempre problematiche da gestire. Ad esempio oggi, scarseggiando i finanziamenti pubblici, lo Stato manda avanti i privati, ma non può in questo modo sottrarsi al suo ruolo nel sistema Paese. Servono risposte a partire da investimenti statali che favoriscano lo sviluppo e la ripartenza dell’economia: non può essere che le autostrade diventino un problema dei costruttori… Anche al mercato delle concessioni serve un sostegno pubblico! Dal punto di vista del movimento cooperativo in Italia, si sta cercando di rispondere alla crisi strategicamente attraverso processi di aggregazione fra cooperative… Le imprese di piccole dimensioni rappresentano una gran parte della realtà economica del nostro Paese, tuttavia si possono reggere in piedi solo qualora esistano grandi società a soste-
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RICAVI (milioni di Euro)
616,1
621,6 564,5
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2011
2012
UTILE NETTO (milioni di Euro)
7,2
7,3
3,4 2010
2011
CONS. 2012
PORTAFOGLIO LAVORI PER TIPOLOGIA - CONS. 2012
Produzione Project
25% nerle. In questi anni avevamo valutato, come movimento, diverse possibilità di aggregazione a partire dal radicamento sul territorio per province, ma gli scenari sono cambiati inesorabilmente e questa strada ora non è più praticabile. Ma non può bastare. Serve un intervento dal punto di vista finanziario e di sviluppo economico da parte del sistema: ma quale Stato non paga i debiti ai suoi fornitori? Lo Stato italiano ribalta sulle imprese le sue questioni finanziarie per continuare ad avere i numeri necessari a rientrare negli standard europei. Noi, come movimento cooperativo, stiamo cercando di realizzare un sistema a rete, per consentire la sopravvivenza e lo sviluppo di quante più imprese possibili, ma mancano i finanziamenti e gli investimenti. Per riuscire a gestire questa situazione bisogna estrarre tutti gli elementi di immobilità del settore e poi attivare processi di integrazione che valorizzino le imprese più virtuose, perché è giusta la democrazia in assemblea ma, per muoversi su contesti competitivi di mercato, è necessario seguire le indicazioni del più capace. Resto comunque ottimista e fiducioso negli strumenti che abbiamo scelto di adottare come impresa e come movimento.
31%
Infrastrutture Edilizia Immobiliare
7% 37%
VENDITE IMMOBILIARI 2012 (milioni di Euro)
3,7
1,5
Divisione Lombardia Divisione Centrale Divisione Lazio 34,5
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ASSEMBLEA / BILANCIO 2012
Risultati elettorali: rinnovo del Consiglio di Amministrazione e di Sezione. Per la carica di membri del Consiglio di Amministrazione risultano eletti i soci:
ALVISI ANDREA, geometra e re-
sponsabile delle risorse operative
DAVOLI ROBERTO, ingegnere, direttore della Divisione Centrale e Consigliere Delegato FRANZOSO SANDRO, ingegnere e direttore operativo di Sesamo Spa ZINI CARLO, ingegnere, direttore del Gruppo CMB e Presidente BULGARELLI LUCIANA, consigliere designato dall’Assemblea dei soci sovventori e confermato in Assemblea Generale.
Un’ampia partecipazione è stata registrata alle Assemblee di Sezione a Roma e Milano, tenutesi rispettivamente il 5 e il 6 giugno scorsi, dove all’unanimità i soci hanno votato approvando il Bilancio consuntivo 2012 della cooperativa. Riportiamo di seguito i contenuti di alcuni degli interventi.
si lavorativi. Infine ha chiuso il pomeriggio Francesco Chiabrando, che con il supporto delle immagini ha descritto tutti i cantieri in corso con grande capacità di coinvolgimento e il suo abituale entusiasmo, lanciando un messaggio di speranza per il futuro.
Assemblea di Milano
Assemblea di Roma
Tommaso Salvo ha cominciato il suo intervento citando la poesia di Eugenio Montale “Prima del viaggio”, con lo scopo di incitare CMB a dare sempre più spazio ai giovani e, al tempo stesso, ha sollecitato questi ultimi ad appropriarsi del proprio destino senza accettare passivamente le difficoltà del momento. La parola è passata poi a Fabio Cambiaghi, che ha presentato la positiva collaborazione fra le Divisioni Lombardia e Lazio sulla Nuova Immobiliare, e Emiliano Cacioppo, che ha illustrato le prospettive commerciali dell’area milanese legate all’ormai prossima Expo 2015. Giancarla Nolli si è complimentata per la flessibilità dimostrata dai soci e dipendenti della Divisione che si sono trovati a mantenere il volume d’affari in un contesto di crisi economica e occupazionale, dimostrando di essere in grado di rendere ancor più efficienti i proces-
Gli interventi sono stati aperti da Daniele Cantalini e Claudio Signorini, che hanno illustrato la difficile situazione commerciale della Divisione Lazio e descritto le nuove attività su cui si sta lavorando per il futuro. La parola è passata poi a Mauro Imperi: con un lessico diretto e incisivo, ha invitato la Direzione e il Consiglio di Amministrazione ad affrontare con decisione e rapidità le situazioni patologiche e di ritardo, sviluppando l’attività all’estero e procedendo - quando necessario - al ricambio generazionale. Ha inoltre raccomandato la ricerca dell’efficienza e della massima produttività da parte dei soci. A fine giornata, Sandro Diddoro ha voluto attirare l’attenzione sui soci che, nonostante la CIG e il contratto di solidarietà, continuano a prestare la propria attività nei confronti della cooperativa con dedizione immutata.
Per la carica di membri del Consiglio di Sezione Soci Sede risultano eletti i soci:
LANDINI EROS, capo cantiere MARTELLO DANIELE, direttore di
cantiere
BONFATTI GISBERTO, consigliere designato dall’Assemblea dei soci sovventori. Per la carica di membro del Consiglio di Sezione Soci Lazio risultano eletti i soci:
CALENDI ANNA MARIA, addetta all’ufficio qualità
COZZI ANTONIO, responsabile servizio prevenzione e protezione. Per la carica di membro del Consiglio di Sezione Soci Lombardia risultano eletti i soci:
NATY FRANCESCO, capo cantiere NICOLINI LUCA, capo cantiere.
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SCHEDA LAVORO / TANGENZIALE EST MILANO
La TEEM accende i motori Sono partiti i lavori della tangenziale est esterna, tra vecchie arterie e paesaggi rurali. Di Igor Soglia / Foto di Nazareno Mazzini
SCHEDA LAVORO / TANGENZIALE EST MILANO
R
iuscire a coniugare sviluppo e ambiente. Questa è la sfida per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM), la nuova arteria autostradale che si snoderà da Melegnano (autostrada A1 Milano-Bologna) ad Agrate Brianza (autostrada A4 Milano-Venezia). Il sistema di tangenziali attualmente esistente nell’area milanese ha da tempo raggiunto il livello di saturazione, con un traffico giornaliero sulle tratte maggiormente critiche superiore a 160.000 veicoli al giorno. Questa situazione causa una grave crisi di funzionalità della viabilità dell’area metropolitana e di tutta la rete che converge sul nodo milanese; per risolvere il problema si è pensato di creare un nuovo sistema tangenziale, più esterno rispetto a quello attuale. La TEEM è il primo e più importante passo in tal senso. Tuttavia la creazione di nuove infrastrutture comporta di frequente un rapporto problematico con i territori interessati: la TEEM infatti attraversa un territorio oggetto di una significativa urbanizzazione, ma che ha mantenuto una forte connotazione agricola prosperata attraverso attività ad alto contenuto tecnologico e intensivo. Inoltre la realizzazione delle grandi opere si scontra con le tempistiche burocrati-
che, che mal si sposano con la necessità di avere costi e tempi certi. In questo scenario, la scelta di operare attraverso la logica della finanza di progetto non era scontata. La TEEM verrà infatti realizzata senza alcuna uscita di denaro pubblico, in quanto le risorse finanziarie necessarie alla costruzione saranno garantite interamente dai privati attraverso il prevalente ricorso al mercato finanziario, ma anche attraverso il conferimento di risorse proprie. In questo modo verrà garantita la possibilità di costruire opere pubbliche anche in momenti di difficoltà economica. Tangenziale Esterna Spa è la società concessionaria costituita per la progettazione, costruzione e gestione. Unisce progettisti, costruttori (Impregilo, Pizzarotti e le principali Cooperative italiane), gestori autostradali (ASPI, MilanoSerravalle, SATAP ed altri) e partner finanziari. CMB concorre con una quota del 4,09% nel concessionario e con una del 10,75% nel general contractor CCT (Consorzio Costruttori TEEM) incaricato della fase di costruzione. L’investimento complessivo è pari a circa 2.000 milioni di euro, tra cui 1.659 per la costruzione dell’opera e i rimanenti per gli oneri finanziari connessi. La remunerazione dell’investimento sarà possibile attraverso i ricavi da pedaggio per i 50
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anni dell’intera durata della concessione.
Il Progetto Il tracciato autostradale, a tre corsie per senso di marcia oltre all’emergenza, ha uno sviluppo di 32 Km, dalla diramazione sulla A1 Milano-Bologna, nei pressi di Melegnano, fino alla A4 Milano-Venezia, nei pressi di Agrate Brianza. Sono previsti sei caselli e l’interconnessione con la nuova autostrada Brebemi (Brescia-BergamoMilano) per un traffico complessivo stimato a regime in 70.000 veicoli al giorno. Il tracciato dell’autostrada, nella parte a nord da Melzo ad Agrate, si sviluppa per buona parte in trincea ovvero attraverso gallerie artificiali e trincee profonde, mentre, nella parte a sud da Melzo a Melegnano corre principalmente in superficie, con ponti e viadotti che scavalcano le linee ferroviarie Milano-Venezia e Milano-Bologna e i corsi d’acqua canale Muzza e fiume Lambro. Insieme all’autostrada vera e propria saranno realizzati anche importanti interventi sulla viabilità ordinaria per una estensione di circa 38 km. L’attenzione al territorio è evidente anche nella presenza degli otto Progetti Speciali Ambientali che coinvolgono realtà paesistiche particolarmente significative tra le quali il canale Villoresi, il naviglio Martesana, l’oratorio di
S.Biagio di Rossate interessati da interventi di rinaturalizzazione, forestazione e creazione di percorsi ciclo-pedonali.
La Costruzione A seguito della positiva conclusione della conferenza dei servizi e dell’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPE nell’agosto 2011, è stata avviata la progettazione esecutiva e nel giugno 2012 sono iniziate le attività espropriative e di risoluzione delle interferenze tecnologiche. L’opera è stata suddivisa in tre lotti; CMB partecipa alla realizzazione del tratto a Nord attraverso la società Norte (in associazione con Coopsette, Unieco e CMC) e di quello centrale attraverso la società Arco Tem (in associazione con Pizzarotti e Unieco). Il primo obiettivo temporale è fissato entro giugno 2014 e prevede la realizzazione dell’Arco Tem, il tratto centrale di circa 6 km che garantisce la funzionalità della nuova autostrada Brebemi. Il secondo riguarda l’apertura al traffico di tutto l’asse autostradale prevista per maggio 2015: la TEEM è infatti connessa all’Expo 2015. Ad oggi si è raggiunto un avanzamento lavori di oltre 150 milioni di euro (circa il 10% sul totale) con l’avvio delle principali opere d’arte. Insomma, la TEEM ha acceso i motori.
EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO
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A cura di: Andrea Rosa
I soci fotografano
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A 07 / N 28 / P 17 1. Nella città di Shiraz, la mano di un bimbo accarezza la
tomba del poeta Hafez (“colui che sa recitare il Corano a memoria”). Dopo 7 secoli le sue poesie continuano a essere amate da ogni generazione. La grande intensità mistica che le caratterizza, rende alcuni suoi versi intraducibili.
2. In un Paese dove il divertimento in pubblico è vietato
per legge, una delle migliori alternative rimaste ai giovani è passeggiare sui ponti illuminati di Isfahan. Rigorosamente separati gli uomini dalle donne.
3. Ben attente a non violare i rigidi precetti di costume
dei quali la “polizia morale” impone il rispetto, le ragazze iraniane (note per la loro bellezza) riescono comunque a trasmettere grande femminilità.
4. Nelle (numerosissime) moschee, tappeti, decorazioni a motivi geometrici e vetrate decorate sopperiscono perfettamente al divieto di raffigurare persone.
5. Un gruppo di turiste locali in visita alle rovine di Persepoli. 6. L’effige dell’Imam Khomeini, padre della rivoluzione, è onnipresente in ogni angolo del Paese.
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Daniele Benzi UN FOTOGRAFO IN CMB Prosegue la mia continua ricerca di un contatto con modi di vivere lontani dal nostro. Questa volta non ho esplorato le fragili culture tribali, ma l’Iran, l’unica repubblica teocratica al mondo. Un Paese costantemente in bilico tra modernità e pericolosi fanatismi che rischiano di farlo precipitare in un passato recente e buio. La propaganda martellante dell’ultimo Governo, antisemita e guerrafondaio, l’ha rappresentato agli occhi dell’Occidente in termini che hanno contribuito ad accrescere diffidenza e isolamento. Ancor più piacevole la scoperta senza la mediazione di “occhi” altrui - di un popolo straordinariamente ospitale, mite e gentile. Giovani desiderosi di uno scambio di idee con uno dei pochi stranieri che varca il confine del loro Paese, orgogliosi della propria storia (che nasce con l’antica Persia) e pieni di speranza verso un futuro sereno che i loro grandi sorrisi sembrano volere anticipare. Mi auguro
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che la recente vittoria elettorale dei moderati vada in questa direzione.
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DIALOGHI / STORYTELLING
DIALOGHI A tu per tu con i soci
VITE DI CANTIERE Intervista a Oriano Padovani, all’estero per vent’anni sui cantieri CMB. Un uomo che non ha mai amato i viaggi, ma felice di esplorare il mondo per mestiere.
Per le commesse all’estero tra gli anni Ottanta e Novanta sei stato un punto di riferimento per CMB: come è cominciata la tua esperienza lavorativa? Sono arrivato in CMB nel 1985. Prima avevo lavorato in un’azienda metalmeccanica con un ruolo a metà fra il tecnico e gli acquisti, essendomi laureato in Ingegneria Elettronica. Poi, grazie a un amico con cui condividevo la passione per il bridge, arrivai alla cooperativa CEI FERRARA (Cooperativa Edili e Impiantisti). La mia esperienza all’estero era già cominciata in CEI con la realizzazione di quattro strutture prefabbricate per l’Università del Madagascar. Seguivo sia la parte commerciale che la stipula di contratti di acquisto. Lavorando in CEI entrai in contatto con il personale di CMB che collaborava sull’estero, e così ho conosciuto il geometra Zanoli e un giovanissimo Ruben Saetti. È di questo periodo l’aggiudicazione della Diga di Corumana in Mozambico da parte di un
raggruppamento di cui facevano parte CEI e CMB, in qualità di capofila del gruppo delle cooperative. Come è stato il tuo passaggio da CEI a CMB? Verso l’estate del 1984 CEI attraversò una pesante crisi finanziaria, provocata dall’assenza di liquidità della cooperativa. Per circa sei mesi tentammo di salvare l’impresa, ma poco prima del Natale dello stesso anno CEI entrò in amministrazione controllata: quando Zanoli venne a sapere che mi ero dimesso mi convocò in CMB e mi propose il ruolo di Responsabile commerciale estero, dato che nel frattempo Saetti si era spostato verso l’immobiliare. Quando arrivasti in CMB erano in corso grandi cambiamenti organizzativi: come si stava delineando la cooperativa a pochi anni dalla fusione della Muratori con la Braccianti? I primi anni Ottanta non furono facili. CMB scontava ancora qualche problema dovuto alla recente fusione e venne nominato pre-
sidente Cesare Rinaldi, che veniva dal Consorzio Cooperative di Costruzione (C.C.C.). Fu il periodo in cui si scelse di adottare un sistema organizzativo di tipo divisionale sulla base dei territori di influenza: esistevano le tre Divisioni territoriali Sede, Lazio e Lombardia, ma anche la Grandi Lavori Italia, che muoveva i primi passi sul mercato delle infrastrutture, e la Divisione Estero. Zanoli venne chiamato a dirigere i lavori all’estero. Quali strategie aveva adottato CMB per selezionare Paesi e mercati sui quali muoversi? La nostra cooperativa si era posta alcuni vincoli nella scelta dei Paesi in cui lavorare: si doveva trattare di Stati “sicuri” e anche con situazioni finanziarie che rendessero certi i pagamenti. Per questo motivo in quegli anni ci si mosse principalmente nell’Africa Subsahariana, avendo a riferimento la Cooperazione allo Sviluppo italiana. Ci ricordi alcune fra le principali commesse estere di CMB?
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DIALOGHI / STORYTELLING
Ho scelto l’estero un po’ per caso e un po’ perché non amavo viaggiare: costringermi a farlo per lavoro era un modo per non perdere la possibilità di vivere quest’esperienza.
Oltre alla diga di Corumana in Mozambico, CMB ha lavorato all’Acquedotto Diego Suarez in Madagascar, con capofila la cooperativa Edilter; a un intervento di sviluppo integrato dell’area Media Casamance in Senegal, insieme a Nuovo Castoro (una società di ingegneria) e FIAT; alla realizzazione di un polo industriale a Iraklion a Creta, con la cooperativa CFM; alla Diga di Sejnane in Tunisia insieme a Vianini. Nel 1989, in associazione temporanea d’impresa con Astaldi e Coopsette, CMB realizzò in Angola un collettore fognario nella città Luanda, ma è stato con l’Acquedotto di Beira in Mozambico che CMB, unico aggiudicatario, si trovò a operare direttamente e a coordinare oltre 350 maestranze locali. Erano gli anni in cui a Maputo la nostra cooperativa aveva acquistato una guest house per gli uffici e il transito del personale, oltre a un appartamento per il personale residente. Come è terminata l’avventura estera di CMB?
Dopo i primi anni Novanta, contrassegnati da “Tangentopoli”, vennero drasticamente ridotti i fondi per la cooperazione allo sviluppo, oggetto di numerosi scandali con circa 2.500 miliardi di lire annui stanziati tra il 1985 e il 1992. Inoltre - almeno in apparenza - i margini di guadagno sembravano più bassi rispetto alla media dell’impresa sul mercato domestico e le situazioni diventavano via via più complicate. È stato così che nel 1998 si è scelto di chiudere il Settore Estero, nel frattempo accorpato alla Divisione Grandi Lavori. Cosa ti ha spinto a occuparti per quasi 20 anni di estero? Ho scelto l’estero un po’ per caso e un po’ perché non amavo viaggiare: costringermi a farlo per lavoro era un modo per non perdere la possibilità di vivere quest’esperienza. Penso di essere stato uno dei pochi a non riuscire a fare turismo durante le trasferte oltre confine. L’unica volta che è successo
è stato in Bolivia: dopo aver presentato una gara al mattino, e dovendo aspettare l’apertura della busta fino al giorno successivo, insieme a un collega siamo andati a vedere il lago Titicaca. Che cosa ti ha lasciato la tua esperienza di lavoro all’estero? Tante esperienze positive. Ci si rende conto di come è fatto il mondo e che i modi di vivere sono tanti, non solo il nostro. A volte sono stato testimone di alcune situazioni un po’ pericolose, senza tuttavia percepirle come tali. Ad esempio, il subbuglio che si stava creando nei paesi arabi nei confronti dell’occidente si concretizzò a Algeri in una discussione con un tassista che ci portava dall’aeroporto all’albergo. Oppure ricordo l’aria che si respirava attraversando la Kasbah di Tunisi vicino alla zona universitaria: allora percepivo su di me sguardi privi di benevolenza.
PAGINE IT / NOVITÀ IN AZIENDA
PAGINE I.T.
A cura di: Luca Padovano
Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni
I NOSTRI MATTONI DIGITALI CMB costruisce la propria immagine con un nuovo sito.
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nche l’occhio vuole la sua parte”, come dice il vecchio adagio. Ed è per questo che CMB ha deciso fosse giunto il momento di rivedere il proprio sito web cmbcarpi.it. Ne parliamo con Elena Codeluppi, web content manager di hicadv, società di Reggio Emilia che ci ha supportati nello sviluppo di questa iniziativa. Elena, come avete impostato il progetto di revisione del sito? Progettare un sito è come costruire un edificio: l’architettura dev’essere chiara, ma anche la facciata ha una sua importanza e questo comporta molto lavoro di coordinamento tra i contenuti, la parte grafica e quella tecnica. Questo ha portato Letizia Chianello, la sviluppatrice dell’interfaccia grafica, a rivedere il progetto diverse volte. Per una grande cooperativa di costruzioni come CMB, ridisegnare la
propria immagine sul web significa rispondere a diverse esigenze: comunicare con i soci e i dipendenti, dialogare con i nuovi o vecchi clienti e condividere le azioni di responsabilità sociale per le persone e i territori. Oggi gli utenti richiedono una comunicazione semplice e a volte leggera: così come per le strutture edili, la limpidezza costruttiva è un elemento essenziale, da garantire a tutti i fruitori. Nella prima fase di progetto, è stata data molta attenzione all’analisi dei siti dei nostri concorrenti e partner del mondo delle costruzioni. Ci siamo subito resi conto che i siti erano tutti più o meno impostati allo stesso modo. Non potevamo non distinguerci, giusto? Verissimo. L’idea era quella di dare una immagine seria ma non seriosa, che si distinguesse dallo stile consueto, senza però eccedere in “effetti speciali”.
La struttura della pagina principale (home page) è composta da diversi “mattoni” colorati che giocano col quadrato, forma simbolo della solidità della cooperativa eletta a filo rosso degli strumenti di promozione, a partire dal logo. Ogni sezione è contrassegnata da un colore diverso in modo da facilitare la localizzazione delle informazioni. Insomma, il sito cambia look ma non cancella lo spirito e i segni illustri del passato di CMB. Un’evoluzione senza rivoluzioni, che però recepisce e sviluppa gli stimoli che vengono da un mondo internet in cui è importante anche l’occhio, appunto. Capisco. È importante anche l’usabilità, però. Rispettare la famosa “regola dei click”, ovvero permettere al visitatore di navigare nelle pagine del sito con il minor numero di click… Hai ragione. Come agenzia di comunicazione, noi di hicadv abbiamo pro-
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gettato l’architettura del nuovo sito organizzando i contenuti in undici percorsi o box che costituiscono il menu di navigazione dell’utente. L’homepage offre un primo orientamento e rende immediatamente disponibili testi e documenti - sempre in aggiornamento – per tutti i soci, partner, fornitori. Nella sezione “Attività”, tutti gli interventi conclusi e in corso sono catalogati in quattro categorie (edilizia, trasporti, concessioni, immobiliare) che possono racchiudere la complessità e la varietà dei settori di intervento in cui opera la Cooperativa. Ogni intervento si presenta attraverso una gallery fotografica e una descrizione sintetica delle caratteristiche: un patrimonio di immagini finalmente sotto gli occhi di tutti, da sfogliare un clic dopo l’altro. Molto spazio è stato dato anche ai
servizi interattivi e informativi. Esatto. Nella home page è subito disponibile l’area News dove il visitatore può immediatamente consultare le novità in CMB. Poi sono state rese più accessibili le aree dedicate ai fornitori, dove è possibile compilare il Questionario Informativo e l’area per inviare i Curriculum Vitae. In questo caso, è stato mantenuto il già esistente meccanismo di passaggio di queste informazioni verso il vostro sistema acquisti (Ge.A. ndr) e HR (Human Resources, CMBHR, ndr). Grande spazio è stato dedicato alla proposte immobiliari, con un “quadrato” facilmente accessibile, che richiama gli altri siti del Gruppo CMB dedicati al mercato immobiliare, a loro volta in fase di revisione. Ultimo ma non ultimo, è stato messo in evidenza il link al vostro house organ inCorso, che potrà essere facil-
mente scaricabile in formato elettronico. E poi c’è anche la versione inglese. Certo. CMB lavora anche all’estero e quindi è giusto dare visibilità anche fuori dall’Italia: un sito in lingua può diventare una occasione di nuovi contatti e nuove relazioni. Se in Italia la visibilità delle imprese sulla rete sta diventando sempre più importante, all’estero è ormai “obbligatorio” curare la presenza in rete, tenere aggiornati i contenuti e renderli sempre più completi e utili. Quindi un sito moderno, graficamente attraente, informazioni complete e accessibili, interattività. Il tutto proiettato verso un mondo sempre più grande e “digitale”. Insomma, buona navigazione a tutti. Buona navigazione a tutti voi.
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ALTRE STORIE / NON SOLO CALCIO
Incursioni
1000 parole scritte da Rudi Ghedini
✎ Argomenti a tema libero
L’amore, il denaro e altri sogni Davanti a Gatsby, ognuno può vedere cose diverse
Al cinema, il campione d’incassi dell’anno in corso è Il Grande Gatsby. Scelto per aprire il festival di Cannes, oggetto di recensioni e giudizi assai divaricanti, il film e il romanzo mi offrono l’occasione di sottoporvi alcuni pensieri, a partire da un episodio a cui mi è capitato di assistere. Sala strapiena, ore 22.00, primo giorno di proiezione che coincide con l’ultimo della Festa del cinema (biglietto a 3 euro), un pubblico in gran parte composto da adolescenti e ventenni. Anche chi non ha letto il romanzo di Fitzgerald ed è arrivato al cinema per vedere DiCaprio, sa che si tratta di una grande storia d’amore. Jay Gatsby è da anni innamorato di Daisy, che in sua assenza ha sposato Tom Buchanan. Ora Gastby, divenuto ricchissimo, è sicuro di poterla riconquistare, incrollabilmente convinto che il loro amore non sia mai finito. Costruisce le condizioni ideali per rivederla, e quando è passata un’ora del film, ecco la scena su cui richiamo la vostra attenzione. Affinché tutto sia perfetto, il protagonista chiede al cugino di Daisy, Nick, di invitarla a prendere un tè, fa rasare l’erba intorno alla casa di Nick, la riempie di fiori, infine alcuni domestici portano una fantastica teiera che sembra rubata da un palazzo reale. La scena è commovente, l’attesa per l’incontro ben costruita, ma l’arrivo della teiera suscita una fragorosa risata, molti fra i ragazzini scoppiano a ridere di fronte all’esorbitante, ansiogena necessità di perfezione che attanaglia Gatsby. Non sto a giudicarli, ognuno ha il suo senso del ridicolo: forse ridevano perché un amore simile – smisurato, eccessivo, romanticissimo - non riescono nemmeno a concepirlo. Ma chi ha più di quarant’anni ed era in quel cinema, sarà rimasto colpito dallo scarto di percezione
sul senso di quella scena. Le vicende descritte nel romanzo e nel film sono ambientate nell’estate 1922: due anni prima era stato approvato il XVIII Emendamento, che innescò il Proibizionismo, il divieto di vendere, produrre e importare bevande alcoliche. Siamo in piena Età del Jazz: i “ruggenti Anni Venti”, una fase di tumultuoso sviluppo industriale in cui Fitzgerald sembra cogliere in anticipo il senso della fine, la perdita di illusioni di una generazione, proprio mentre quell’epoca sfolgorava di luci e nessuno pensava che l’euforia e il benessere potessero bruscamente interrompersi. Tema del libro e del mito di Gatsby, è come far sopravvivere l’amore e la bellezza nel mondo aspro e terribile del denaro e del potere. La “grandezza” di Gatsby non sta certo nella velocità con cui si arricchisce o nella brillantezza delle sue feste. Sta nel miraggio, nell’utopia, nel sogno d’amore a cui tutto sacrifica. Non vede in Daisy quello che vedono tutti gli altri, dal marito all’amica Jordan, fino al cugino Nick, che finirà per disprezzarla. Non vede quanto sia mediocre nei suoi desideri, calata nella mondanità patinata della sua classe sociale, ipocrita nel tollerare i tradimenti del marito, non potendo fare a meno della sua protezione. Daisy è moralmente, spaventosamente vuota, ma Gatsby non apre gli occhi nemmeno quando lei gli confessa che non avrebbe mai potuto sposare un uomo povero. Lui è diventato ricco solo per riconquistarla, e non ha avuto scrupoli. In un’acuta introduzione al romanzo, Franco Cordelli ha scritto che il protagonista “assume su di sé la colpa - e la sua espiazione dell’impossibile sogno americano: coniugare ricchezza e innocenza”. Francis Scott Fitzgerald e la moglie, Zelda Sayre, vivevano a Pa-
rigi quando – il 10 aprile 1925 - fu pubblicato Il Grande Gatsby. Le recensioni furono generalmente negative, le vendite piuttosto scarse (poco più di ventimila copie). Nel 1940, a 44 anni, povero e quasi dimenticato, Fitzgerald morì a Los Angeles. Oggi che vende mezzo milione di copie ogni anno, Il grande Gatsby è unanimemente considerato uno dei grandi romanzi americani, quelli che racchiudono lo spirito del tempo in cui sono stati scritti. Anche se pochissimi fra quelli che hanno visto il film hanno anche letto il romanzo, sembra inevitabile porsi il problema di quanto il film sia o meno fedele. Una parola – riduzione - sintetizza l’ambiguità del rapporto fra libro e film: sembra scontato che il cinema abbia più strumenti per esprimere una storia – le azioni, le immagini, i toni di voce, i suoni – rispetto alla pagina scritta, eppure sappiamo che ogni film riduce la complessità del romanzo. Perde sfumature e sostanza: la vita interiore dei personaggi, per esempio. Quarant’anni fa usciva un’altra versione cinematografica del romanzo, con Robert Redford al posto di DiCaprio, sceneggiato da Francis Ford Coppola e diretto da Jack Clayton. La sensazione è che non avessero le idee molto chiare: prima di puntare su Redford, il ruolo di Gatsby venne offerto a Warren Beatty e a Jack Nicholson… Stavolta il film è stato girato interamente in Australia ed è costato 160 milioni di euro. L’ultima, ennesima riduzione del Grande Gatsby ha il marchio di fabbrica del regista, Baz Luhrmann, lo stesso stile di Romeo + Juliet e Moulin Rouge. Coreografie e scene di massa sfavillanti. Carrellate pirotecniche. Le feste nella villa di Jay Gatsby vengono esaltate in un tripudio di nani e ballerine, donne discinte e fuochi d’artificio, luci stroboscopi-
che e lusso sfrenato, musica ad alto volume e balli orgiastici. Strepitoso agli occhi, il film non mi pare altrettanto potente sul piano delle emozioni. Fra il Redford del ’74 e il DiCaprio del 2013, era inevitabile si aprisse il dibattito. La recitazione del primo era fin troppo pacata, dimessa, meno sovreccitata di quella che immaginai leggendo le pagine di Fitzgerald. Redford non riesce a comunicare tutta l’ambiguità di Gatsby, il non detto, l’oscurità che nasconde. Dovendo scegliere, scelgo DiCaprio. Entrambe le attrici scelte per incarnare Daisy – Mia Farrow nel ’74, Carey Mulligan oggi - rendono bene la fatuità di un personaggio scialbo, nettamente, visibilmente, inesorabilmente inadeguato alla “grandezza” di Gatsby. La cui dedizione è tanto più commovente perché Daisy non la merita affatto. Lettore e spettatore seguono il punto di vista di Nick Carraway, voce narrante e testimone degli eventi. Nato ricco, Nick verifica come l’America sia diversa da quel che proclama di essere: il fallimento di Gatsby, il naufragio della sua speranza, contraddice il mito della “seconda possibilità”, il miraggio dell’ascesa sociale, la promessa di felicità per chiunque la meriti. I meritevoli escono sconfitti, altri passeggiano sulle macerie. Qualche tempo dopo la tragica fine di Gatsby, Nick rivede i coniugi Buchanan. Scrive Fitzgerald: “Erano gente sbadata, Tom e Daisy: sfracellavano cose e persone e poi si ritiravano nel loro denaro o nella loro ampia sbadataggine o in ciò che comunque li teneva uniti, e lasciavano che altri mettessero a posto il pasticcio che avevano fatto”. Prego notare la perfezione di quell’aggettivo – sbadato – per esprimere un giudizio morale definitivo: era gente che faceva del male senza neanche accorgersene.
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FLASH / DAL MONDO CMB
Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa ROMA
COOPERAZIONE
MODENA
IL MESSAGGIO DI LETTA C’era anche il Presidente del Consiglio Enrico Letta all’Assemblea dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (A.C.I.) dello scorso 26 giugno. Una presenza “virtuale”: il premier è intervenuto con un videomessaggio, perché impossibilitato a partecipare per il concomitante Consiglio dei Ministri. Durante il suo intervento ha sottolineato la forza dei principi cooperativi: “La vostra proposta di economia sociale di mercato, che poggia sui valori di solidarietà, sussidiarietà ed autonomia, è fondamentale per uscire da una crisi, come quella attuale, che trae origine da quella finanza che ha pensato di poter far nascere denaro con denaro. Tuttavia il lavoro è il cuore di tutto, è il cuore della Costituzione re-
NOVI DI MODENA
pubblicana. Oggi è in crisi e soprattutto per i giovani, ma non solo per loro”. Ha inoltre confermato l’impegno del governo per mettere al centro della sua azione proprio il lavoro, anzitutto con un piano straordinario per l’occupazione che ha ricevuto i finanziamenti dell’Europa. Letta ha affermato che “dare speranze ai giovani e alle loro famiglie consentirà all'economia di ripartire”. Quindi ha spiegato che quella per l’occupazione “è una politica di lungo periodo” e che “l’esperienza cooperativa è un modello per un’economia che deve uscire dalla crisi, perché lancia un messaggio di reinvestimento degli utili nell’impresa, di attenzione alle persone, ai territori, all’innovazione”.
EMILIA POST-SISMA
IL CONSORZIO “RICOSTRUIAMO” Il Consorzio Ricostruiamo è nato dalla volontà del Consorzio Cooperative di Costruzioni (CCC), Consorzio Costruttori Modenesi, Consorzio Imprenditori Edili, Consorzio Stabile COSEAM e Consorzio Stabile Modenese, per rispondere alle mutate esigenze del territorio emiliano colpito dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Si tratta di un consorzio di imprese modenesi - fra le quali anche la nostra cooperativa CMB che si occupano di costruzioni e si caratterizzano per un ottimo radicamento sul territorio oltre che per la condivisione della storia, dell’esperienza e dei valori del modenese. Il Consorzio si propone di ricostruire in particolare i centri storici e gli edifici che rientrano
fra i beni artistici e culturali del territorio. Ma anche di innovare le infrastrutture per garantire la sicurezza e le caratteristiche funzionali che permetteranno al distretto di ripartire come e meglio di prima.
EMILIA POST-SISMA
INAUGURATO IL MUNICIPIO PROVVISORIO Domenica 9 giugno è stato inaugurato il Nuovo Municipio Temporaneo di Novi di Modena. CMB lo ha realizzato in tempi da record per restituire una sede agli uffici comunali danneggiati per il 95 percento dal sisma dello scorso anno. L’edificio prefabbricato si eleva per due piani, con fondazioni in cemento
armato, strutture verticali e tamponamenti esterni metallici, oltre a orizzontamenti in legno per un importo complessivo di circa 1 milione di euro. Con l’apertura del Municipio, seppur provvisorio, il Comune di Novi ritrova un punto di riferimento dal quale poter ripartire per la ricostruzione del paese, uno
fra i più duramente colpiti dal sisma. Durante la cerimonia, il Sindaco di Novi Luisa Turci ha colto l’occasione per ringraziare tutti i volontari che nei mesi scorsi si sono presi cura della città e dei suoi abitanti. Ha preso parte all’evento l’Assessore regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli.
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