Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno VIII. N° 32- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO
32 07/2014
Pronti a ricostruire Per l’Emilia e l'Abruzzo colpiti dal sisma, CMB mette in campo la propria esperienza e una nuova “agilità”
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INDICE / COLOPHONE INDICE / COLOPHONE
Scripta Scripta manent manent Parola di verbale. Parola di verbale.
"Il Presidente informa che è stata vinta la gara dell'Ospedale di Crotone… Il Presidente comunica che ritardando Le altre gare cui si è partecipato la riscossione dei crediti per lavori e di cui si conosce l'esito sono state del 1933 e 1934 ci costringe a contrarre perdute… Presidente e Vice Presidente un altro prestito di non meno di riferiscono al Consiglio sullo stato di centomila lire per far fronte ai nostri disagio in cui si trovano gli operai di impegni. La forestale di Terracina Carpi a Milano per quanto riguarda paga molto adagio, colle Pontine il i viaggi. Siccome ora ci sono due credito per lavori tende a crescere e a cantieri: uno a Milano Gallaratese Pordenone, essendo alla fine dei lavori, e uno a Monza, con la previsione di si è giunti al massimo delle ritenute aprirne poi un altro a Pieve Emanuele, a garanzia e per giunta la Cooperativa … essi vanno a sostenere, pro capite, Muratori di Carpi ci mantiene sotto di una spesa di molto superiore a quella oltre L. 70.000 e da parecchio tempo. da loro sostenuta in passato". Tratto dal Verbale del Consiglio Direttivo Tratto Verbale Braccianti della dal Cooperativa del Direttivo 30Consiglio Marzo 1935 della Cooperativa Muratori
29 maggio 1967
IN QUESTO NUMERO IN QUESTO NUMERO PAG. 5 / PRIMO PIANO PAG. 4 / ESTERO Livorno, tutto un altro porto Un waterfront d’eccellenza, il futuro a portata di mano. Benvenuti in eCroazia Possibilità di espansione grazie ai fondi UE
PAG. 9 / PRIMO PIANO / APPROFONDIMENTO
Waterfront, PAG. 5 / PRIMO PIANO tra terra e mare L'Emilia dopo il terremoto CMB 13 protagonista della ricostruzione PAG. / SETTORE OSPEDALIERO
Orizzonte Puglia
La cooperativa pianta i cantieri in una regione complessa, PAG. 9 / ASSEMBLEA ma in grado di offrire interessanti prospettive di sviluppo.
Oltre le previsioni
Bilancio 2013: buone prospettive per il futuro
PAG. 16 / NUOVE NORME
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IN CORSO IN CORSO Opinioni e notizie in CMB Opinioni e notizie in CMB
NUMERO
18 32
NUMERO
IN CORSO Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno V. N° 18 inCorso
Periodico trimestrale di opinioni e notizie Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Anno VIII. N° 32 Segretaria di redazione: Francesca Martinelli Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Spedizione inFrancesca Abbonamento Redazione: Martinelli, Postale - 70% - DCB MOLelii, . Paolo Andreoli, Sara Proprietario: CMBFederico Società Sarti Cooperativa Luca Padovano, Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 Spedizione in Abbonamento con il n° 1810. Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: Società Cooperativa Progetto grafico:CMB hicadv Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Stampa: Nuova Grafica Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: hicadv Stampa: Nuovagrafica
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10 in condotta
Codice alfanumerico
Uno strumento per riconoscere i diritti di ciascuno 13 /laOPERE ePAG. prevenire discriminazione.
L'Aquila, aria di cantiere Dopo il sisma del 2009, finalmente prospettive positive
Ecco cosa significano i codici inCodice testa ad alfanumerico ogni pagina AEcco = anno di significano pubblicazione cosa i codici Nin= testa numero dellapagina rivista ad ogni PA= =numero pagina anno didi pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina
PAG. 18 / MERCATO
Chi sale e chi scende La Classifica 2010 del mensile "Costruire"
PAG. 20 / AUTOSTRADE
Collaborazioni inCorso Oltre a personale interno CMB, la redazione di inCorso si avvale di collaboratori alcuni esterni
IRENE RUSSO Copywriter dell'agenzia Hicadv, aaaa bbbb ccccc, suo l'articolo a pag.9
PAOLO LORENZI Fotografo professionista dal 19XX, e accanito sostenitore del Modena Calcio. I suoi scatti corredano l'articolo su l'autostrada A28 alle pag. 20, 21 e 22
NOTIZIE DALL'ASSEMBLEA GENERALE Assemblea dei Soci CMB. Il servizio a pagina 9.
Prossima uscita Conegliano Veneto L’autostrada A28 è destinata a cambiare in meglio la mobilità in un’area ad alta densità abitativa e di traffico.
RUBRICHE CORSO RUBRICHE ININCORSO PAG. PAG.33/ /CORREVA CORREVAL’ANNO L’ANNO
PAG. PAG.12 20/ /INCURSIONI PAGINE I.T.
PAG. 4 / CARTA BIANCA Dalla di Incorso PAG.redazione 16 / SCANNER
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE Notizie sedi CMB PAG. flash 22 / dalle INCURSIONI
Millenovecentoventotto Millenovecentotrentacinque
I soci fotografano
PAG. 10 / PAGINE I.T. Il sistema che cambia
PAG. 18 / DIALOGHI Vite di cantiere
Il mondo oltre CMB Progetto Linneo: la produzione aggancia l'ammimistrazione Mondiali del Brasile, tra ferite e cuciture
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE News dalla nostra cooperativa
Il marchio della gestione forestale responsabile
Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Per info: www.fsc-italia.it
TERNO AL LOTTO TERNO AL LOTTO Gioca i nostri numeri Gioca i nostri numeri
CMB impegnato nel 25 Personale cantiere dell'Autostrada A28 I miliardi destinati 06Percentuale alla ricostruzione dell'Emilia 32 di L'anno donne di soci assunzione 76Glidiincontri Eleno Dondi nella prima fase 70 del progetto "Linneo" giocate della Coppa 19 Edizioni del Mondo di calcio
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STORIA / MAESTRA DI VITA
Correva l’anno
Immagini da un altro secolo
1935
A cura di: Francesca Martinelli
Bonifica Pontina Sono gli anni della bonifica dell’Agro Pontino e anche i soci della Cooperativa fanno base a Latina per partecipare a cantieri di importanza storica. Sul ponticello in muratura si mettono in posa proprio tutti, bambini inclusi.
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ESTERO / INFRASTRUTTURE
Benvenuti in Croazia Grazie ai fondi dell’UE, questo Paese sta offrendo buone possibilità di espansione. Di Guglielmo Malvezzi
C
MB si è affacciata al mercato croato acquisendo i lavori di ricostruzione e ampliamento del nodo autostradale Ivanja Reka sul tratto A3 di collegamento tra le città di Zagabria e Lipovac. Su commissione di HAC società di autostrade croate, ma finanziati per l’80% da Ikea come beneficiaria dell’opera, i lavori hanno un importo complessivo di 16,3 milioni di euro. Per gestire al meglio la realizzazione in un paese non noto, è stato deciso di coinvolgere una ditta locale nella joint venture, che è risultata dunque composta da CMB (35,00%), Unieco (35,00%), HIDROCOMMERCE d.o.o e VEKTRA d.o.o (30%), rispettivamente socio locale e topografo croato selezionato come da normativa. Le opere hanno compreso la rimozione del precedente casello autostradale ‘’Ivanja Reka’’, con traslazione dello stesso a cura del
committente HAC; la ricostruzione del nodo autostradale e sua integrazione al sottotratto Ivanja Reka-Rugvica dell’autostrada A3 mediante raddoppio delle 4 corsie esistenti con carreggiate parallele doppie in direzione nord e sud; la realizzazione di rampe di raccordo in precedenza non esistenti e il sovrappassaggio di Otok Svibovski, oltre al nuovo ponte Hrušcica con relative rotonde di raccordo alla viabilità di Ikea. Oltre al lavoro di HAC, Ikea ha affidato alla cordata le urbanizzazioni comprensive di sottoservizi elettrici, fognari, dati e acqua per il nuovo store per un importo di 4,7 milioni di euro. L’intervento è assimilabile a un’infrastruttura di media complessità, ma con difficoltà derivanti dal contesto: in un paese estero occorre conoscere le normative locali e le prassi non codificate, gestire le problematiche relative alle risorse umane di presidio e fiducia, che
CMB deve allocare avvalendosi il più possibile delle risorse operative locali. L’esperienza di questa commessa può costituire il knowhow necessario per affrontare nuovi lavori in Croazia, peraltro entrata nel luglio 2013 nell’Unione Europea e con la possibilità per i prossimi 7 anni di attingere ai 13,7 miliardi di euro messi a disposizione a supporto delle piccole-medie imprese e per sostenere l’infrastrutturazione e la modernizzazione dello Stato. Ad oggi, CMB ha ottenuto l'accreditamento per partecipare alle gare croate alla pari delle imprese locali che, per la maggior parte, stanno attraversando grosse difficoltà economiche e finanziarie. La concorrenza è forte, perciò sarebbe importante perseguire un approccio selettivo, mirato a coinvolgere soci locali che non abbiamo problemi finanziari, con i quali affrontare gli investimenti pubblici previsti nei prossimi anni.
PRIMO PIANO / RICOSTRUZIONE
L'Emilia dopo il terremoto
CMB protagonista della ricostruzione: un’opportunità per la cooperativa e per le zone colpite. Di Maria Mazzuoccolo e Fabrizio Ghidoni / Foto Paolo Lorenzi
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PRIMO PIANO / RICOSTRUZIONE
L
a ricostruzione post sisma è un cantiere “sotto casa” del valore complessivo di 6 miliardi di euro di cui 4,5 circa da assegnare entro la fine dell’anno, salvo proroghe. Basta questo per capire che è necessario farsi trovare pronti e confermarsi sinonimo di competenza, garanzia, esperienza e trasparenza: tutte caratteristiche preziose per le popolazioni colpite. Sono tratti distintivi che la nostra cooperativa possiede e che, mai come in questo momento, deve mettere a disposizione del suo territorio. La ricostruzione non è un esercizio di stile: ne avremmo fatto volentieri a meno, ma rischia di divenire il più grande progetto e processo urbanistico dal Dopoguerra a oggi. E noi, come CMB, dobbiamo esserne protagonisti.
Edilizia privata: lo stato dell’arte I primi interventi hanno riguardato il rifacimento e il ripristino con miglioramento sismico di edifici classificati “B” e “C” con livelli di danni medio-bassi, per lo più fatti eseguire dalle imprese che intendevano riprendere da subito la loro attività (con consistenti anticipi di spesa poi rimborsati dal contributo regionale) e dai cittadini che hanno preferito intervenire sulle proprie abitazioni senza attendere i tempi burocratici legati della ricostruzione, ma sfruttando le detrazioni del 50% sulle ristrutturazioni. In questa prima fase hanno lavorato per lo più le imprese medio-piccole e artigiane in ragione della loro presenza diretta, familiarità con il territorio e importi dei lavori proporzionati alle loro capacità, variabi-
li da un minimo di 20 mila e a un massimo di 500 mila euro. Oggi però sono in fase di progettazione e assegnazione alle imprese gli interventi di ricostruzione più impegnativi (anche con demolizioni), relativi a edifici con un livello operativo di danno elevato “E”. Per capire la mole dei lavori previsti, si pensi ai numeri di pratiche ancora da evadere: al 31 marzo scorso sono state presentate circa 4.000 istanze di prenotazione di pratiche per la ricostruzione/riparazione con miglioramento sismico relative a edifici residenziali gravemente danneggiati e altre 2.000 per edifici industriali e aziende agricole. La presentazione deve avvenire entro il 2014. La burocrazia e i tempi della ricostruzione I tempi per la ricostruzione sono inevitabilmente lunghi: i Comuni, oggi, sono nella fase di approvazione dei piani presentati. Alcuni sono stati adottati, altri non ancora, ma comunque avranno davanti un iter burocratico/amministrativo che non sarà tanto più snello dei classici strumenti di pianificazione territoriale. Anche nella gestione delle pratiche teoricamente più semplici, si avverte una certa difficoltà da parte di qualche amministrazione nel rispettare i tempi per le istruttorie previsti dalle ordinanze. Un altro motivo di congestione e rallentamento è indotto dai tecnici locali, a cui si sono rivolti i cittadini danneggiati nella fase di emergenza: buona parte di questi professionisti ha incamerato più lavori di quanti poi ne potesse realmente gestire, con conseguenti e significativi ritardi.
CANTIERI IN CORSO A partire dall’alto, immagini delle Chiese di San Bernardino e Santa Croce di Carpi, sotto il municipio provvisorio di Novi di Modena, il condominio Zaffiro di Carpi e uno scorcio del cimitero di Cortile.
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Criticità: i centri storici Ad oggi i centri storici delle cittadine colpite dal sisma nella maniera più pesante sono ancora abbandonati e i commercianti, così come i servizi, si sono concentrati in centri di aggregazione diversi, con un conseguente spostamento del baricentro degli insediamenti. I centri storici saranno gli ultimi, in ordine di tempo, a essere ricostruiti. Con la Regione manteniamo un dialogo costante attraverso le nostre organizzazioni e il Consorzio Ricostruiamo (consorzio di imprese modenesi nato con lo scopo di contribuire alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio colpito dal sisma). Il consorzio, in quanto unica realtà provinciale che rappresenta trasversalmente tutta l’imprenditoria del territorio, ha un ruolo di pioniere nel mettere a punto proposte normative e procedurali legate alla riqualificazione dei centri storici. Si presenta infatti adeguato a riscontrare sul campo problematiche di natura giuridico fiscale, urbanistica e imprenditoriale e costituisce un valido confronto per la Regione. Le ultime ordinanze di fine aprile, frutto anche di questa collaborazione, definiscono le linee guida affinché i Comuni - d’intesa con soggetti pubblici e privati - si attivino per conseguire insieme non solo una ricostruzione di qualità dei centri storici, ma anche una rivitalizzazione delle funzioni economiche e sociali. Ora sta a noi operatori verificarne l’applicabilità sul campo coinvolgendo in primis i cittadini, oltre che le amministrazioni e la Regione stessa, e quindi attivare le risorse finanziarie ed economiche necessarie per raggiungere gli obiettivi posti.
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PRIMO PIANO / RICOSTRUZIONE
DUE ANNI IN CIFRE
Cantieri di CMB dopo il sisma EDILIZIA PUBBLICA
4,4 milioni di euro
Regione Emilia Romagna • Prefabbricati Abitativi Rimovibili a San Possidonio • Edificio Municipale Temporaneo a Novi di Modena
Comune di Carpi
• Scuola primaria Fanti - ripristino danni da sisma • opere provvisionali urgenti nel cimitero di Cortile • opere provvisionali urgenti San Nicolò • messa in sicurezza del cimitero urbano di Carpi • messa in sicurezza della cappella del cimitero di Cortile
EDILIZIA PRIVATA
19 milioni di euro Diocesi di Carpi
LA CATTEDRALE
• Cattedrale Santa Maria Assunta di Carpi messa in sicurezza • Ristrutturazione Chiesa di San Bernardino da Siena • Ristrutturazione Chiesa dell'invenzione della Santa Croce
In questa pagina alcune immagini dei lavori di ripristino al Duomo di Carpi.
Condominio Ariete
• Mirandola - adeguamento sismico
Condominio Zaffiro
• messa in sicurezza e completamento adeguamento sismico
Condominio Matteotti
• Concordia - adeguamento sismico
Condominio DIREZIONALE 92
• Fossoli di Carpi - adeguamento sismico
Condominio Orchidea
• Rovereto s/S - ricostruzione totale
Manifattura Modenese
• Rovereto s/S - Via Montale n.7-9 ricostruzione totale
Condominio Giardini
• Finale EmiliA - Via Agnini n.3 ricostruzione totale
HAVI LOGISTICS
• lavori di miglioramento sismico collegamenti metallici e rinforzo pilastri
INFRASTRUTTURE PUBBLICHE
1 milione di euro Il ruolo di CMB Per CMB, l’opera di ricostruzione post terremoto sta rappresentando un’occasione per rafforzare il legame con il territorio e un banco di prova molto importante: sono richieste al contempo la capacità di essere competitivi e la sfida a essere agili. Sulla competitività, l'esperienza e l’affidabilità della nostra cooperativa parlano per noi, che anche in questo particolare periodo di crisi stiamo reggendo l'urto senza piegarci a logiche che non ci appartengono. Sull’agilità, stiamo lavorando per non farci sfuggire occasioni di lavoro: la nostra azienda possiede un’organizzazione per competere sul mercato delle grandi opere, mentre i lavori di ricostruzione o miglioramento sismico risultano relativamente “piccoli”, pur nella loro complessità. Fotografando la situazione ad oggi, CMB
si trova con competenza e soddisfazione a ricoprire ruoli di coordinamento della progettazione e affiancamento degli studi tecnici professionali. Vista l’ingente quantità di pratiche, questi ultimi non sempre riescono a rispondere alle esigenze del committente in tempi brevi, né a gestire operazioni complesse per la progettazione su scala urbana. La nostra cooperativa ha il vantaggio di essere un marchio di qualità e garanzia riconosciuto dai cittadini. Ma anche dai nostri competitor, che hanno affidato a CMB il ruolo di leader all'interno del Consorzio Ricostruiamo, e dalle Amministrazioni Locali e dalla Regione, che ci vedono come interlocutore preparato ad affrontare con strategie complesse la ricostruzione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma.
Comune di Novi di Modena • urbanizzazioni Rovereto s/S
Comune di Carpi
• urbanizzazioni area cortiliva scuole Pascoli
Comune di Mirandola
• messa in sicurezza cavalcaferrovia di Via Diavolo
Provincia di Modena
• Finale EmiliA - messa in sicurezza viadotto sul fiume Panaro
LE ACQUISIZIONI Più RECENTI 2014
7,2 milioni di euro
Consorzio MONTECUCCOLI • Carpi - miglioramento sismico
Condominio Villa delle Rose
• Novi di Modena - miglioramento sismico
NIKOS
• Novi di Modena - magazzini Villa delle Rose
Condominio Piazza 1° maggio
• Novi di Modena - ricostruzione edificio
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ASSEMBLEA / BILANCIO 2013
Oltre le previsioni
L'Assemblea Generale dei Soci si è chiusa con un Bilancio positivo e buone prospettive per il futuro. A cura della Redazione / Foto Fabio Boni
N
onostante il perdurare della grave crisi del settore costruzioni, CMB chiude l’esercizio 2013 con risultati in crescita sia rispetto alle previsioni che a quelli degli anni precedenti. Il giro d’affari si porta in linea con le previsioni di budget e supera i 537 milioni di euro, anche grazie a un significativo incremento del monte lavori del comparto costruzioni. Inoltre, si registra un consistente recupero della redditività
operativa, con la Divisione Centrale che realizza il miglior risultato degli ultimi anni, sia in valore assoluto che a livello percentuale. Il 2013 fa poi registrare anche un calo degli oneri finanziari in seguito a un minor indebitamento medio di CMB e del Gruppo, mantenendo una situazione di equilibrio economico e finanziario con una struttura delle scadenze dei debiti sempre più orientata verso il medio e lungo termine.
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ASSEMBLEA / BILANCIO 2013
Risultati elettorali: rinnovo del Consiglio di Amministrazione e di Sezione
Per la carica di membri del Consiglio di Amministrazione risultano eletti i soci:
BENUCCI MAURIZIO
Direttore tecnico Italsarc
BERGIANTI GIULIANA
Specialista amministrazione personale
DONDI PAOLO Project manager
SAETTI RUBEN
Direttore della Divisione Project Servizi Estero e Consigliere Delegato
SARTI FEDERICO
Responsabile commerciale Divisione Centrale
TOGNETTI ALDO
Direttore della Divisione Territori e Vicepresidente Ai quali si aggiunge Il bilancio civile 2013 presenta, quindi, un utile prima delle imposte di 10,1 milioni (5,1 milioni di euro nel 2012), con un risultato netto che si attesta a 6,5 milioni euro (3,3 nel 2012). È un risultato positivo, maturato in un contesto di mercato difficilissimo, nell’anno peggiore dall’inizio della crisi, che ha visto molte realtà imprenditoriali di grandi dimensioni, anche cooperative, in particolare quelle non presenti sui mercati esteri, ricorrere a procedure straordinarie per tutelare la continuità aziendale. Il risultato raggiunto da CMB raddoppia gli indici reddituali del precedente esercizio, salvaguardando la dimensione aziendale e con essa i livelli occupazionali anche se, per far fronte alla carenza di lavoro, in alcune realtà territoriali si è fatto ricorso all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda il valore delle nuove acquisizioni per il 2013, si attesta a circa 457 milioni, superando gli obiettivi previsti di quasi 20 milioni, nonostante la significativa contrazione dei bandi di gara a livello nazionale. Il portafoglio lavori si posiziona, quindi, a circa 1,286 miliardi di euro raggiungendo un valore superiore rispetto agli obiettivi di budget e al consuntivo 2012. Di seguito riportiamo una sintesi dell’intervento del Presidente Carlo Zini, che ha concluso la parte della mattinata dedicata all’Assemblea Generale dei Soci.
CASALI LUISA Per prima cosa voglio ringraziare tutti i soci e i dipendenti di CMB per l’ottimo risultato di bilancio: in un momento di grande instabilità e di dichiarata crisi di imprese, anche a noi vicine, tutti quanti abbiamo avuto fiducia e mantenuto stabile il capitale della cooperativa. CMB ha saputo mostrare un modo positivo di fare cooperazione, portando avanti azioni misurate e graduali ma in grado di preservare prospettive solide nel tempo. Oggi possiamo essere soddisfatti dei risultati raggiunti, ma con la dovuta moderazione dato che il lavoro manca ancora. Tuttavia confido che la conquistata stabilità politica e un rinnovato segnale di legalità per il futuro possa consentire di ritrovare nel 2015 strade di crescita, stringendo alleanze con imprese simili per genesi e valori e valorizzando le migliori governance del nostro movimento. L’intenzione della giornata di oggi, conclusi i lavori dell’assemblea, è quella di sviluppare una tavola rotonda con le principali istituzioni prima di cominciare i lavori per il Macrolotto 3.2 dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria. La volontà che ci anima è il desiderio di avviare un confronto in merito agli sviluppi di un cantiere fra i più importanti
nominata per cooptazione di consigliere dimissionario e confermata in Assemblea dei Soci.
Per la carica di membro del Consiglio di Sezione Soci Lazio risultano eletti i soci:
Cola Marco capo commessa
Loconte Claudio elettricista
Per la carica di membro del Consiglio di Sezione Soci Lombardia risultano eletti i soci:
Muttin Luca
specialista amministrazione immobiliare
Scoglio Silvia project control
Valeri Ruben
tecnico capocantiere
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ASSEMBLEA / BILANCIO 2013 RICAVI (valori in milioni di euro) 700 600
621,6
500
564,5
537,1
400 300 200 100 0
2011
2012
2013
UTILE NETTO (valori in milioni di euro) 8 7
7,2
6
7,2
5 4 3
3,4
2 1 0 dei prossimi anni e che insisterà su un territorio soggetto a infiltrazioni malavitose con conseguenti difficoltà nello svolgimento dei lavori. Come CMB siamo convinti che, se c’è qualcosa che possa danneggiare una cooperativa, è agire fuori dalla legalità: senza onestà non esiste quella reputazione che sta alla base del nostro movimento che ci vuole parte sana dello sviluppo del Paese. Tuttavia oggi appartengo ormai a quella generazione che sta passando il testimone e non posso che essere contento di vedere tanti giovani che si appassionano al lavoro: potranno fare degli errori dovuti all’inesperienza, ma saranno i portavoce di nuove idee di crescita per il nostro Paese.
2011
2012
2013
PORTAFOGLIO LAVORI PER TIPOLOGIA
7% 25%
Grandi Infrastrutture Produzione Project Edilizia
44%
2%
22%
Immobiliare Infrastrutture
VENDITE IMMOBILIARI 2013 (valori in milioni di euro) L’Assemblea generale dei soci si è conclusa con l’intervento del Presidente di CMB Carlo Zini, che ha invitato i soci all’approvazione del bilancio consuntivo 2013 e alla ripartizione dell’utile proposta dal Consiglio di Amministrazione. Sono seguite le premiazioni di alcuni soci che hanno celebrato i loro 25 anni di lavoro in Cooperativa e il riconoscimento volto a quelli che sono stati colpiti dal terremoto del 2012 e dall’alluvione di Bastiglia e Bomporto dello scorso gennaio.
5 Lombardia
6
Lazio
23,9
Centrale
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ASSEMBLEA / BILANCIO CIVILE 2013
Opinioni Diversi relatori hanno animato la mattinata. Ecco alcuni passaggi chiave degli interventi.
MAURIZIO BENUCCI / Direttore Tecnico Italsarc Oltre a quanto previsto, fra Italsarc e Anas è stato firmato un Protocollo di Legalità. Questo è costituito dall’insieme delle procedure e di strumenti atti ad assicurare la realizzazione dell’interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza in relazione alla realizzazione dell’opera. Comprende le procedure ablative, esercita i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalla legge, anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa, e di verifica della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro.
ALFREDO BAJO / Direttore Generale Anas
TAVOLA ROTONDA
Anas, già nel 2006, ha cominciato a sviluppare legami stretti con le varie istituzioni allo scopo di garantire la legalità ed evitare infiltrazioni malavitose nelle grandi opere che porta avanti. A partire dal 2007 ha, infatti, siglato 50 protocolli per la legalità, puntando sempre a un loro progressivo miglioramento rispetto ai precedenti: ad esempio, quest’ultimo firmato con Italsarc introduce anche il controllo preventivo sugli espopri in modo da escludere qualsiasi legame fra gli espropriati e i clan mafiosi.
SALVATORE LO BALBO / Segretario Fillea – CGIL Oggi abbiamo a disposizione due strumenti: i protocolli di legalità e la normativa antimafia. Ma nonostante ciò bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione. Il protocollo deve essere un argine potente nei confronti della mafia, che spesso si infiltra in modo subdolo con personale colluso o forniture di materiali di scarsa qualità. Bisogna uscire dalle formalità per andare a fondo nei problemi, ma devo dire che con Anas e con CMB abbiamo sempre riscontrato un clima di lavoro positivo.
Tra nord e sud all’insegna della Legalità La mattinata è continuata con la tavola rotonda “Avvio lavori Macrolotto 3.2 dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria: buone prassi e tutela della legalità”, un’occasione per ribadire l’importanza di restare fedeli ai valori della cooperativa nonostante le difficoltà del contesto storico e geografico. CMB applicherà protocolli di legalità efficienti in termini di sicurezza in cantiere e gestione degli appalti: caratteristiche che possono marcare una differenza competitiva rispetto ad altre realtà dei territori italiani. Di seguito riportiamo i passi fondamentali degli interventi.
MICHELE DI BARI / Prefetto di Modena Non posso non fare un accenno alla situazione generata dal sisma del 2012 in Emilia. Oggi a Modena si stanno gestendo le istanze di 4.000 aziende che chiedono di venire inserite nella white list della Provincia. Nonostante la lunghezza del procedimento, è importante che si persegua l’obiettivo perché in questa zona dobbiamo restare impermeabili alle infiltrazioni malavitose percorrendo un cammino comune, con umiltà e grande motivazione di carattere etico.
MAURO LUSETTI / Presidente Legacoop Nazionale I nostri valori sono il fondamento davanti al quale non possiamo abbassare la guardia: l’autogestione della governance in mano ai soci, l’autonomia delle scelte, la centralità della persona… Se noi veniamo meno a questi passaggi le nostre imprese si omologano a quelle private: dobbiamo stare al passo con i tempi ma non perdere di vista i nostri valori. Dobbiamo riposizionarci strategicamente, puntare sull’internazionalizzazione, accettare il cambiamento dei tempi e del nostro territorio.
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OPERE / RICOSTRUZIONE
L'Aquila, aria di cantiere Claudio Romanese ci racconta lo stato dei lavori e le prospettive future, finalmente positive. Foto di Paolo Lorenzi
OPERE / RICOSTRUZIONE
E
ra il 6 marzo del 2012 il giorno in cui sono andato all’Aquila per la prima volta dopo il terremoto del 2009. Non sono mai stato curioso dei disastri anche perché, venendo dal Friuli, Regione che nel ‘76 ha subito un cataclisma devastante che ha causato 1.000 morti, ho dentro di me il trauma indelebile di quell’incubo. Quando CMB mi ha affidato il compito di seguire la ricostruzione dell’Aquila ho aderito con quell’entusiasmo che derivava dalla mia storia sia umana che professionale: ho sempre avuto una predilezione particolare per le ristrutturazioni e i restauri, ed una forse maniacale necessità di ricostruire. Certo il primo impatto è stato a dir poco traumatico: erano passati più di due anni dal terremoto e per la città sembrava il giorno dopo. Solo militari a sorvegliare gli accessi al centro storico, palazzi vuoti dove si intravedevano armadi con ancora i vestiti appesi, libri cadenti dagli scaffali, panni ancora stesi sui fili ad asciugare… Il bilancio dopo tanto tempo dall’evento, per me, era incredibile: nessun quartiere o palazzo restaurato, nessun monumento in fase di recupero. Solo spropositate impalcature di tubi innocenti e giunti che, più che una messa in sicurezza, sembravano il lavoro di un pontista impazzito, il cui unico scopo sembrava essere quello di usare tutto il materiale possibile. Il collega che mi accompagnava mi ha subito chiarito le idee
sul delirio che avevamo di fronte. Sono stato messo a conoscenza dell’intoppo di regole, regolamenti, leggi, tra cui 70 ordinanze della Presidenza del Consiglio, 40 disposizioni della Protezione civile, un centinaio di decreti del Commissario, più di 600 atti emanati dal Comune dell’Aquila oltre alle relative circolari interne. Inoltre, esiste anche una “triangolazione” nell’approvazione dei progetti: è necessario presentarli a FINTECNA, poi a RELUIS (laboratori ingegneria sismica) e infine al CINEAS, che si occupa dell’analisi economica della pratica. Ovviamente, a causa dei numerosi passaggi burocratici è estremamente difficile che una pratica vada a buon fine al primo colpo e spesso si è costretti a ricominciare da capo. In questo contesto, come CMB, abbiamo iniziato il nostro percorso per la ricostruzione. Sono passati due anni da allora e oggi siamo in piena attività nel centro storico dell’Aquila, con cinque cantieri per il restauro di palazzi storici. Si tratta di siti di grande interesse artistico-culturale, tutti sottoposti a vincolo della Sovrintendenza e situati lungo il corso principale della città o nelle immediate vicinanze: in particolare di Palazzo Bominaco, Collepietro, Natellis, la Casa del Padre Provinciale e Palazzo Vastarini Cresi. Il progetto di consolidamento e di miglioramento sismico prevede una serie di interventi per colmare le carenze strutturali alla base della vulnerabilità degli edifici, così da migliorare
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CANTIERI APERTI Si lavora all’Aquila per il ripristino dopo il sisma del 2009 di alcuni palazzi storici nel centro della città.
il comportamento complessivo della struttura, con un aumento della risposta duttile in presenza di forti azioni sismiche. Ogni intervento è calibrato per rispettare appieno il valore storico artistico delle strutture. Nei mesi scorsi è iniziato il primo cantiere di demolizione e ricostruzione del condominio di via Filomusi Guelfi e, ad oggi, è stato avviato l’intervento denominato “Marconi”. Quindi ha preso il via anche la demolizione e ricostruzione dei palazzi eretti negli anni del cemento armato. Nell’arco di breve tempo, si potrà partire con altri condomini, di cui abbiamo i contratti di preaffidamento lavori. Dopo il silenzio irreale, durato troppo a lungo, finalmente all’Aquila si vedono gru girare, si sentono rumori di martelli pneumatici, il vociare dei muratori e il frastuono di macchine operatrici nei cantiere: “musica” per le nostre orecchie. Finalmente sono in campo diverse risorse sia economiche che umane e si comincia a vedere il risultato delle fatiche spese. Rimangono i problemi veri - i lacci burocratici - ma è importante presidiare il territorio: solo nel centro dell’Aquila si prevedono 1.500 cantieri e ne sono aperti ancora meno di 150, senza contare le aree periferiche e i 54 comuni del cratere sismico dove la ricostruzione procede attualmente con lentezza. La città e il territorio abruzzese offrono un mercato potenzialmente ampio e importante, sul quale è possibile puntare per il futuro immediato.
EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO
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I soci fotografano
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A cura di: Andrea Rosa
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Roberto Sant UN FOTOGRAFO IN CMB
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Sono nato nel 1965, collaboro con Cmb in qualità di assistente tecnico dal 2006 e da una quindicina d'anni mi dedico alla fotografia. Il mondo dell'immagine mi ha sempre affascinato ma solo nel 1998 - dopo un viaggio al nord della Scozia, colpito dai paesaggi selvaggi e sconfinati di cui volevo conservare la memoria visiva - ho deciso di dedicare tempo ad approfondirne gli aspetti tecnici e a realizzare una piccola camera oscura personale. Le tecniche che utilizzo sono prevalentemente analogiche (diapositiva, bianco e nero, cross processing), ma non disdegno la praticità e la velocità del digitale. Prediligo i paesaggi e le foto in luce ambiente, dei quali cerco di cogliere occasionali geometrie e mutevoli rapporti tra luci ed ombre.
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1. Isola di Barbana Laguna di Grado (GO) - febbraio 2002 2. Laguna al tramonto Laguna di Grado (GO) - febbraio 2002 3. Poster shop Londra - aprile 1999 4. Ault Francia del Nord - agosto 2008 5. Rhossili Bay Galles - agosto 2011 6. Blantyre children Blantyre, Malawi - agosto 2000 7. St. Michael’s Church Chitale, Malawi - agosto 2000
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DIALOGHI / STORYTELLING
DIALOGHI
A tu per tu con i soci
VITE DI CANTIERE Intervista a Eleno Dondi, Responsabile ufficio gare e studio lavori di CMB. Con la sua esperienza lavorativa, ha attraversato la storia della nostra cooperativa: dall’unificazione tra Muratori e Braccianti, alla nascita delle Divisioni territoriali fino alle sfide della crisi degli ultimi anni.
A 08 / N 32 / P 18 Sei entrato in cooperativa quando non esisteva ancora CMB: quali esperienze ti hanno spinto a questo tipo di scelta professionale? Mi ero appena diplomato che ero già andato in Federcoop (n.d.r. l’attuale Legacoop) a fare domanda di lavoro in una delle cooperative del territorio. Erano anni diversi da oggi, molto politicizzati, e io ero un uomo di sinistra che aveva sfiorato nel suo percorso scolastico i moti del “Sessantotto”: per questo il mio primo pensiero era stato quello di lavorare in cooperativa, piuttosto che in un’impresa padronale. Tuttavia fui chiamato al servizio militare e appena rientrato avevo già trovato un lavoro da un privato, come commerciale in un’impresa di accessori per abbigliamento. Ero già occupato da circa un anno quando venni invitato a presentarmi per una serie di colloqui nell’allora Cooperativa Muratori, Cementisti e Carpentieri di Carpi: cominciai a lavorare il 13 luglio 1976. Appena assunto,di cosa ti sei occupato? Appena assunto ho cominciato a lavorare nel settore che oggi dirigo: sono entrato come impiegato nell’Ufficio Preventivi e mi occupavo principalmente di computi metrici e stime di costi. La prima opera che ho studiato era l’intervento a Forze Armate, quartiere di Milano, per l’Istituto Autonomo Case Popolari. Puoi farci “un’istantanea” di CMB appena unificata? Come era strutturata e organizzata rispetto all’impresa che conosciamo oggi? Subito dopo l’unificazione, erano state create due macro-aree: quella delle Opere Civili, nella quale erano confluite le maestranze e tecnici che provenivano dalla Muratori, e quella che si occupava delle Infrastrutture, che occupava principalmente il personale della Braccianti. Il tutto ovviamente soggetto alle influenze territoriali e sotto la Presidenza di Maino Razzoli, con l’ing. Giuseppe Caffarra come unico Direttore Tecnico. Erano gli anni in cui il nucleo della struttura commerciale si stava creando intorno al geometra Zanoli. Pensa che negli uffici eravamo così in pochi che la responsabile delle buste paga (n.d.r. Bulgarelli Luciana) passava a lasciarcele una ad una sulle nostre scrivanie. Qual è stato il primo grande cambiamento organizzativo? Direi la creazione delle Divisioni territoriali: l’idea del lavoro “per aree” esisteva fin dall’unificazione, ma in realtà facevano capo comunque a carpigiani trasferiti. Man mano che avveniva il fisiologico ricambio generazionale, venivano sostituiti con lavoratori del posto e in questo modo sono aumentate le autonomie fino a divenire vere e proprie Divisioni, con un loro Consigliere Delegato e sezioni soci. Nel corso degli anni è andato creandosi un radicamento territoriale fondamentale per la crescita dell’impresa, per cui CMB sia su Milano che su Roma veniva - e viene tuttora - percepita come una realtà locale. Per te, oggi, è ancora un punto di forza il radicamento territoriale?
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DIALOGHI / STORYTELLING
“Alla fine degli anni ’70, negli uffici eravamo così in pochi che la responsabile delle buste paga passava a lasciarcele una ad una sulle nostre scrivanie”
A parte questa crisi del settore delle costruzioni che sta colpendo in maniera trasversale moltissime realtà, penso che la territorialità sia un punto di forza anche oggi: Roma e Milano continueranno ad avere importanti prospettive di sviluppo immobiliare e a raccogliere i principali investimenti del Paese, la prima perché la capitale e la seconda per la sua importanza economica. Fatte le opportune valutazioni, per ambire a uno sviluppo è necessario sapersi muovere su questi mercati e in Italia conta ancora parlare con qualcuno che abbia il tuo stesso accento e disponga di una struttura in grado di operare sul posto, non una persona isolata. Detto questo, è ovvio che l'esigenza dei modelli organizzativi sia di evolvere, ma il radicamento territoriale mantiene un ruolo chiave. Nella tua esperienza lavorativa hai avuto occasione di sperimentarti nell’ufficio programmazione, nello studio lavori, nel settore commerciale e nelle gare: che cosa ci puoi dire delle evoluzioni del mercato che hai toccato con mano?
La maggior parte del lavoro per CMB è sempre stata con le Pubbliche Amministrazioni, quindi grazie a gare pubbliche: in questo ambito, i cambiamenti sono stati sostanziali. Se un tempo a base di gara venivano messi i progetti esecutivi (quindi il lavoro consisteva nella semplice valutazione dei costi), progressivamente si è persa quella capacità di spesa; per cui si è passati a competere su progetti definitivi su cui ciascuna impresa poteva proporre le proprie migliorie. Oggi si vedono persino a base di gara progetti preliminari, per cui l’impresa che partecipi alla stessa si trova a dover elaborare un progetto definitivo e a sostenerne i costi elevati. In questo modo le Pubbliche Amministrazioni accorciano i procedimenti e contengono i costi a loro carico, scaricandoli però sulle imprese. Esistono, in verità, altri Paesi come la Francia dove è abituale questa situazione; lì tuttavia, qualora il progetto elaborato anche dall’impresa non aggiudicataria sia valutato un buon lavoro, viene effettuato un rimborso per le spese sostenute. Negli ultimi due anni, come Responsabile
dell’ufficio gare e studio lavori ti sei occupato anche di Estero: è troppo presto per fare un bilancio della situazione, ma ci puoi lasciare le tue impressioni? La situazione “Estero” non si è ancora stabilizzata, perché ha una struttura in divenire che si sperimenta con questo tipo di gare da troppo poco tempo, con grande fatica e risultati per ora non soddisfacenti. I Paesi su cui ci stiamo concentrando sono quelli del Maghreb, in particolare oggi l’Algeria (per le situazioni politiche di Egitto e Libia) e i Balcani: il tutto in presenza di una concorrenza estrema, figlia di una crisi che colpisce un po’ tutti e dove noi abbiamo dimensioni ridotte, oltre a essere alle prime esperienze. È vero che vantiamo un know-how in ambito ospedaliero, ma concorriamo contro imprese di Paesi emergenti che hanno costi irrisori per quanto riguarda il personale e la sicurezza. Accusiamo una situazione in cui rischiamo di essere fuori mercato, in quanto offriamo grandi prestazioni tecniche ma con offerte economiche non allineate a quei mercati.
PAGINE IT / ORGANIZZAZIONE
PAGINE I.T.
A cura di: Luca Padovano
Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni
Progetto Linneo:
la produzione aggancia l'amministrazione Grazie al recente collegamento delle singole funzioni, i processi sono più fluidi e veloci.
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e l’obiettivo del Progetto Linneo è il miglioramento dei processi aziendali, possiamo dire di avere fatto un importante passo avanti con la recente attivazione del collegamento tra mondo-produzione e mondo-amministrazione, che permette la trasformazione automatica dei costi provenienti dai Certificati di Pagamento in cosiddette “fatture da ricevere”. Ma andiamo con ordine. Lo scorso anno è stato reso disponibile il cosiddetto “modulo CDP” (ne abbiamo parlato nel numero 27 del giornale), che permette al Tecnico di inserire nel sistema ORACLE i dati del Certificato di Pagamento (documento formale tra
CMB e fornitore, che autorizza quest’ultimo a procedere con la fatturazione per un determinato lavoro) e il SAL (Stato Avanzamento Lavori) scannerizzato. Lo scopo è registrare il prima possibile le previsioni dei costi sul cantiere, senza aspettare che arrivino le relative fatture (che potrebbero arrivare anche con ritardo di settimane). Queste previsioni sono fondamentali per la pianificazione finanziaria e per attuare efficaci politiche di pagamenti dei Fornitori; inoltre la disponibilità di questi costi permette la redazione di “rilievi periodici” (quadrimestrali o semestrali), ormai fondamentali viste le condizioni di mercato e del credito. A partire dal maggio scorso, questi costi CDP transitano
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nel sistema contabile amministrativo convertite automaticamente in “fatture da ricevere”. Questa tecnicalità nasconde un duplice vantaggio: permette una migliore gestione delle previsioni e facilita le operazioni degli amministratori, che all’arrivo della fattura reale troveranno già inseriti a sistema la maggior parte dei dati che altrimenti avrebbero dovuto inserire manualmente. I tecnici dal canto loro, avranno a disposizione una situazione più completa dello stato del loro cantiere, potendo contare su una reportistica completa di costi provenienti da CDP e di quelli derivanti dalle fatture. Altro miglioramento degno di nota è la riduzione della carta: il modulo CDP genera infatti un “documento CDP firmato”,
nel senso che una sigla automatica del firmatario del CDP viene apposta automaticamente sul documento e questo ne garantisce la validità, evitando al contempo tutte le operazioni di gestione della firma cartacea (stampa documento, firma manuale del documen-
to, trasferimento da tecnico a amministrativo, scannerizzazione e caricamento a sistema del documento). Si noti per inciso che, per consentire il passaggio automatico del costo da CDP al sistema contabile amministrativo, è stata rafforzata e migliorata l’integrazione con
la nostra procedura Approvvigionamenti Ge.A. In altre parole, il sistema Contratto-Certificato di Pagamento-Fattura, è adesso un sistema unico che condivide dati e regole e quindi garantisce maggiore efficacia nell’operatività e nel controllo. Insomma, il Progetto Linneo è entrato nella fase che potremmo definire di “unire i puntini”, in cui l’obiettivo è quello di collegare le singole funzioni (i puntini), per ottenere processi fluidi e veloci. E lentamente il quadro va delineandosi: processi più integrati, dati più facilmente e più velocemente disponibili, persone più interconnesse tra loro. Insomma, un’azienda più efficiente, agile e competitiva, un’azienda migliore.
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ALTRE STORIE / NON SOLO CALCIO
Incursioni
1000 parole scritte da Rudi Ghedini
✎ Argomenti a tema libero
Mondiali del Brasile, tra ferite e cuciture Le politiche inique dietro la produzione dei palloni e gli interessi del governo brasiliano. L’hanno chiamato Brazuca, il pallone con cui si giocano i mondiali brasiliani. L’ha realizzato la più famosa azienda sportiva tedesca e pare sia il frutto di tecnologie avveniristiche, finalizzate a migliorare la precisione nei passaggi e nei tiri, la stabilità in volo e un controllo perfetto in tutte le condizioni di gioco. Composto da sei pannelli e con una struttura della superficie priva di cuciture, il nome Brazuca rimanda al gergo dialettale usato per dire “brasiliano” e si rifà ai tradizionali braccialetti portafortuna indossati in quel Paese. Brazuca è l’erede di analoghi prodotti sintetizzati in Jabulani (Sudafrica 2010), Teamgeist (Germania 2006), Fevernova (Corea/ Giappone 2002), Roteiro (Europei portoghesi 2004), e altre invenzioni di simil-cuoio che brillano una sola estate. È dall’ultima edizione della Coppa Rimet (1970) che il pallone mondiale ha il marchio Adidas: il primo e il secondo esemplare si chiamavano Telstar, poi venne il turno di Tango, visto che si giocava in Argentina, e di Tango España quando vedemmo Pertini esultare a Madrid; seguirono Azteca (la fantasia non è il punto forte dei tedeschi) e Etrusco (in Italia, ohibò), Questra per Usa ‘94 e Tricolore nel ’98 francese. Ricordo che fin dalla progettazione di Roteiro è stata introdotta la termosaldatura; poi si è scoperto che il pallone era troppo duro e troppo leggero, cambiava traiettoria all’improvviso, ed era destinato all’odio imperituro dei portieri. Jabulani, invece, viene dalla lingua zulu e significa “fare festa”: composto da otto pannelli termosaldati, i laboratori tedeschi avevano brevettato due nuove materie plastiche per garantire la più alta resistenza ad usura, abrasio-
ne e strappo. Ma con scarsa diplomazia, i due portieri più famosi al mondo, Julio Cesar e Buffon, avevano concluso: “Sembra uno i quei palloni che si comprano al supermercato”. Pare che l’80% dei palloni da calcio venga prodotto in Pakistan (due terzi nel solo distretto di Sialkot), ricorrendo allo sfruttamento del lavoro minorile, soprattutto per la fase della cucitura. Ripetutamente, varie associazioni e attivisti per i diritti civili hanno denunciato questa attività e già nel 1997, l’Unicef e la Camera di Commercio di Sialkot hanno firmato ad Atlanta il cosiddetto Atlanta Agreement, attraverso il quale si assumeva l’impegno di riformare i processi di fabbricazione dei palloni, abolendo l’impiego dei minori. Non so quanto la situazione sia davvero migliorata, ma i palloni non hanno più le cuciture... Ora, non possiamo stupirci se i mega-eventi dello sport – Olimpiadi e Mondiali di calcio, innanzitutto - sono dominati da alcuni marchi commerciali, grandi aziende dell’abbigliamento sportivo e delle telecomunicazioni. Proprio in questi giorni emergono notizie sulla corruzione di alcuni votanti, per arrivare a giocare i Mondiali 2022 in Qatar. In ogni caso, la Fifa – la Federazione internazionale diretta da Sepp Blatter - non va considerata come una semplice aggregazione di federazioni sportive, ma come un’entità che gestisce affari: preoccupata di massimizzare il valore dei suoi “eventi”, costruisce relazioni strettissime con i comitati organizzatori nazionali e i rispettivi governi. La capacità di trarre profitto dall’organizzazione di eventi sportivi e dalla loro vendita sono state le forze motrici della globalizzazione del calcio. A dirigere i Mondiali brasi-
liani è un gruppo compatto quanto opaco di attori transnazionali, che stabiliscono i vari parametri per la trasmissione televisiva, il prezzo dei biglietti, la costruzione delle infrastrutture, il marketing. Alle autorità politiche del Paese ospitante, resta un minimo margine per influenzare la pianificazione del torneo, trarne qualche beneficio economico, garantirsi un’eredità di lunga durata. Nel frattempo, nelle strade brasiliane si susseguono manifestazioni al grido: “Abbiamo stadi belli e monumentali, ma crollano a pezzi scuole e ospedali”. E adesso, come farebbe un bravo giornalista, giriamo pagina e parliamo finalmente di calcio… Mi sono fatto una domanda: quali sono stati i mondiali più divertenti e spettacolari di cui ho memoria? Nell’ordine: 1974, 1998, 2010; i più belli, quello del 1970 e quello dell’82. I più brutti? 2006 e 2002; i peggiori, i più noiosi in assoluto, quelli del 1986 e del ‘94, giocati a temperature folli, con le magliette già sudate al quarto d’ora del primo tempo. Il calcio è sport d’élite e di tradizione, lo dimostra il fatto che nelle 19 edizioni della Coppa abbiano vinto solo 8 squadre: Uruguay, Italia, Germania, Brasile, Inghilterra, Argentina, Francia e Spagna. Improbabile che in Brasile trionfi una squadra diversa da queste. Nel basket, nel baseball e nell’hockey, i grandi sport professionistici americani, si sostiene che la modernità vada di pari passo con la sempre minore importanza del “fattore campo”: l’ideale sarebbe che le vittorie in casa e in trasferta fossero pressoché uguali, azzerando il peso del condizionamento ambientale. La Cop-
pa del Mondo di calcio è lontanissima da questa prospettiva. Per sei volte la Coppa è stata vinta dalla squadra di casa (Uruguay 1930, Italia 1934, Inghilterra 1966, Germania 1974, Argentina 1978, Francia 1998). Considerando il fattore campo in un’accezione più vasta, si scopre che tutte le sette edizioni disputate in America latina sono state vinte da nazionali latinamericane, mentre otto delle nove giocate in Europa se le sono aggiudicate gli europei. A fare eccezione è solo il Brasile, che ha vinto in Europa (Svezia 1958), Nordamerica (1994) e Asia (2004); la Seleçao è quella meno influenzata dalle latitudini, dal fuso orario, dal freddo o dal caldo. L’altra eccezione è recentissima: la Spagna vincitrice dell’edizione africana nel 2010. Sette delle otto semifinaliste e tutte e quattro le finaliste delle ultime due edizioni erano europee. Nelle sette occasioni in cui si è giocato nel continente americano, i migliori risultati europei – sconfitta in finale – sono della Cecoslovacchia 1962 (quella di Masopust), dell’Italia 1970 (Boninsegna e Riva, e i 7 minuti di Rivera), dell’Olanda 1978 (il palo di Rensenbrink all’ultimo minuto), della Germania Ovest nella finale all’Olimpico contro Maradona, e ancora l’Italia di Baggio nell’asfissiante calura californiana. Se ci fosse un medagliere (oro, argento, bronzo), la nazionale più medagliata non sarebbe il Brasile pentacampéon, ma la Germania, che alle tre vittorie associa quattro finali perse e quattro finaline vinte per il terzo posto: undici podi, dunque, contro i nove brasiliani e i sette italiani. Azzardo un pronostico (ancora Brasile) e, soprattutto, una speranza: finalmente una squadra africana in semifinale.
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FLASH / DAL MONDO CMB
Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa ROMA
COOPERAZIONE
Lusetti è il nuovo Presidente di Legacoop
Mauro Lusetti, vicepresidente di Legacoop Emilia-Romagna e già amministratore delegato
CARPI
di Nordiconad, è stato eletto lo scorso 8 maggio nuovo presidente di Legacoop Nazionale. Lo ha nominato la Direzione Nazionale dell’associazione che riunisce oltre 15 mila imprese cooperative, attive in tutte le regioni del Paese e in ogni settore economico, con 9 milioni di soci, oltre 490 mila occupati e un fatturato globale di 79 miliardi di euro. Lusetti, nato a Sassuolo (MO) nel 1954, è membro della Direzione nazionale di Legacoop e della Giunta dell’Associazione nazionale cooperative dettaglianti (Ancd) e vicepresidente di Legacoop Emilia-Romagna. Dal 2001 è stato Amministratore delegato di Nordiconad, impresa cooperativa tra dettaglianti, che associa 536 imprenditori e si sviluppa attraverso una rete composta da 464 punti vendita in oltre 200 comuni del nord Italia.
NOVELLARA
SICURI PER MESTIERE
UN CASO DI SUCCESSO
Nel Comune di Novellara CMB ha svolto, su commissione della Provincia di Reggio Emilia, i lavori di completamento della tangenziale Nord. Il progetto in appalto comprendeva il completamento delle opere d’arte principali, costituite dal viadotto sulla ferrovia Reggio Emilia Guastalla e sulla Provinciale S.P. 42, il ponte sul canale Cartoccio, la fondazione stradale e gli strati bitumati sui rilevati esistenti. Il tracciato si estende per circa 3 km di lunghezza e 220 m distribuiti su due rotatorie. Tuttavia, la vera novità assoluta per un cantiere infrastrutturale è
stata la sfida di CMB per promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro con “Sicuri per mestiere”, già in applicazione in altri cantieri e voluto fortemente anche in questo. Con circa una quindicina di imprese coinvolte per un totale di un centinaio di lavoratori (che si sono alternati in cantiere per i 7 mesi della sua durata) sono stati raggiunti importanti risultati dal punto di vista della costruzione e da quello sicuristico: 500 osservazioni e circa 2.500 comportamenti osservati, con un evidente miglioramento delle condizioni di sicurezza per tutte le maestranze.
NUOVE TECNOLOGIE
On line il nuovo sito dell’immobiliare Emilia Ormai è on line da qualche mese e dal numero di accessi registrato e dai contatti sviluppati è già evidente che sta dando i suoi frutti: stiamo parlando del nuovo sito immobiliare della Divisione Centrale di CMB www.cmb-immobiliare.it. Partendo da un progetto che tiene conto delle nuove tendenze digital e che riduce al minimo il numero di “click” necessari per arrivare a reperire i contenuti di interesse, si è scelto di adottare il sistema Joomla in modo da garantire elaborazioni rapide e un aggiornamento semplice e immediato.
La homepage si apre su una vetrina di tutti gli interventi in corso, con uno spazio dedicato alla presentazione dell’azienda e uno alle “Occasioni speciali”: da lì si ha l’accesso a una sezione dedicata al singolo cantiere, con la descrizione del progetto, alcune planimetrie di unità abitative disponibili e la geolocalizzazione. Il tutto con un form di richiesta informazioni che arriva direttamente al personale che si occupa delle vendite. Un’innovativa esperienza che consente di stare al passo con il mondo che cambia.
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