InCorso #37 – opinioni e notizie in CMB

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Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno X. N° 37- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO

37 11/2015

Viadotto Italia: rotta verso Sud Dopo la riapertura estiva, sul fiume Lao continuano i lavori per l’ammodernamento e la messa in sicurezza del ponte più alto d’Italia


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INDICE / COLOPHONE

Scripta manent Parola di verbale. Caliumi Celeste riferisce che da computi fatti per stabilire quale debba essere l’affitto da segnare per gli appartamenti della Casa Sociale in confronto della spesa risulta che occorrerà fissare una somma di L.80 - 85 per ogni stanza comprendendovi per ogni appartamento un piccolo granaio e cantina. […] Il Consiglio ne prende atto e demanda ad una commissione composta da Caliumi Celeste e Arletti Manfredo di fissare le modalità e la distribuzione degli appartamenti ai soci richiedenti.

Tratto dal verbale del Consiglio direttivo della Cooperativa muratori

31 Maggio 1914

IN QUESTO NUMERO PAG. 4 / PROFESSIONE

Ingegneri "certificati" nelle aule di CMB Un accordo con l’Ordine professionale di Modena per la formazione continua apre le aule della cooperativa ai professionisti del territorio

PAG. 5 / PRIMO PIANO

Via libera al Viadotto Italia Continuano i lavori per l’ammodernamento dell’infrastruttura

PAG. 9 / ZOOM

Nuovi spazi per la sanità Due cantieri al lavoro per gli ospedali di Borgo Roma e Borgo Trento a Verona

PAG. 12 / COOPERATIVA

Cambi al vertice per costruire il futuro

IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO

37 inCorso

Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno IX. N° 37 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Redazione: Francesca Martinelli, Sara Lelii, Luca Padovano, Federico Sarti Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: Hic Adv Stampa: Nuovagrafica

inCorso on-line

Puoi scaricare questo e gli altri numeri all'indirizzo: http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house

Codice alfanumerico

Ecco cosa significano i codici in testa ad ogni pagina A = anno di pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina

Emiliano Cacioppo nominato consigliere delegato. Ruben Saetti è il nuovo vicepresidente

Cantieri Gastronomici i Con i soci in trasferta

PAG. 14 / UNIVERSITÀ

Continua il nostro viaggio nei cantieri d’Italia, dove i nostri soci si concedono qualche evasione culinaria. Questa volta la tappa è a Vittorio Veneto.

Taglio del nastro per il complesso che accoglie Scienze chimiche e Scienze della vita

Battesimo per i dipartimenti Unimore

Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.Per info: www.fsc-italia.it

PAG. 18 / INAUGURAZIONE

Una sfida a nuoto per cominciare Inaugurato il nuovo centro nuoto “O. Campedelli” di Carpi

SCANNER

a

CMB sotto scatto

In questo numero ospitiamo gli scatti di Antonio Lima, geometra capo cantiere e fotografo per passione. Con le sue immagini mostra a tutti che la riuscita di uno scatto non è solo funzione del mezzo utilizzato, ma soprattutto dell’idea e della capacità di svilupparla.

RUBRICHE IN CORSO P. 3 / CORREVA L’ANNO

P. 22 / CANTIERI GASTRONOMICI

Millenovecentocinquantaquattro

Il sapore di casa a Vittorio Veneto

P.16 / SCANNER

P. 23 / BREVI MA INTENSE

CMB sotto scatto

P. 20 / DIALOGHI Vite di cantiere

Ritagli di vita cooperativa

TERNO AL LOTTO

Gioca i nostri numeri

24 2 56

luglio, il giorno di riapertura della carreggiata nord dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria le nuove strutture ospedaliere di Borgo Roma e Borgo Trento a Verona i laboratori di ricerca accolti dal nuovo edificio Unimore in via Campi a Modena


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STORIA / MAESTRA DI VITA

Correva l’anno 

Immagini da un altro secolo

1954

A cura di: Francesca Martinelli

Sui tetti di Milano Sono anni di sviluppo e benessere: Milano si avvia a diventare la metropoli che conosciamo. La Coop muratori realizza per l’Istituto nazionale per le case degli impiegati dello Stato (Incis) un condominio su via Negroli.


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PROFESSIONE / SCUOLA

Ingegneri "certificati" nelle aule di CMB Un accordo con l’Ordine degli ingegneri di Modena per la formazione continua apre le aule della cooperativa ai professionisti del territorio di Daniele Benzi

L

’attenzione che CMB pone alla formazione continua del proprio personale è ben nota: bastino a ricordarla le 6.900 ore erogate nel 2014, ma sarebbe del tutto riduttivo appiattire l’attività formativa al suo solo aspetto quantitativo. Infatti, nel corso dell’anno, replicando quanto fatto in via sperimentale al termine del 2014, abbiamo proposto all’Ordine degli ingegneri di Modena di accreditare alcuni corsi presenti nel nostro Piano formativo. Si tratta, nello specifico, di corsi sulla gestione della pratica antincendio, dei rifiuti nelle costruzioni, di materiali da scavo e bonifiche. A dicembre se ne

terrà un altro sul tema delle opere provvisionali e delle demolizioni nei cantieri edili. L’accreditamento ottenuto qualifica anzitutto i contenuti del percorso, e consente poi a tutti gli ingegneri di CMB convocati, interessati per ragioni di servizio alle tematiche menzionate, di vedersi riconosciuti 4 crediti formativi professionali (Cfp, per gli addetti ai lavori) per ciascuno corso. Dallo scorso anno, infatti, tutti gli ingegneri iscritti all’Ordine devono mantenere costantemente aggiornate le proprie competenze tramite percorsi riconosciuti di professionalizzazione e aggiornamento, accumulando 30 Cfp annui.

Ma la partnership con l’Ordine degli ingegneri di Modena si è spinta oltre. Per la prima volta abbiamo aperto le porte delle nostre aule a una significativa rappresentanza di professionisti del territorio, non direttamente coinvolti nella nostra attività, riscontrando con piacere come i posti loro riservati (diverse decine) siano andati esauriti in tempi brevissimi. A muoverci in questa direzione è stato il convincimento che il sapere non possa che far progredire il territorio e ciascuno di noi quando è condiviso, e che perda invece buona parte delle sue potenziali ricadute positive laddove è invece tenuto a proprio uso esclusivo.


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PRIMO PIANO / VIADOTTO ITALIA

Via libera al Viadotto Italia

La riapertura al traffico della carreggiata nord dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria ha alleggerito l’esodo estivo. Ora si riparte di Simone Bonauguro

È

stato un esodo estivo più sereno per tutti coloro che hanno deciso di raggiungere in auto Calabria e Sicilia lo scorso agosto. Dal 24 luglio, infatti, è stata riaperta la carreggiata nord dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto che comprende il viadotto Italia in provincia di Cosenza e che interessa il macrolotto su cui sta lavorando la società Italsarc Scpa, composta da CMB (55%) e dall’impresa Ghella (45%) di Roma. La riapertura del viadotto Italia è stata un’importante operazione infrastrutturale, portata a termine grazie a complesse attività tecni-

che e amministrative che hanno permesso il dissequestro e la riapertura al traffico del collegamento, da marzo chiuso per il drammatico crollo che ha causato la morte dell’operaio Adrian Miholca. All’evento, oltre al presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e alle autorità locali, erano presenti il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, il procuratore generale della Repubblica di Catanzaro Raffaele Mazzotta, il presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio, e i tecnici e gli operai di ltalsarc. Per la riapertura del viadotto Italia, le mae-

stranze impegnate sul cantiere hanno lavorato alacremente con sequenze ravvicinate e tempi accelerati. È stato infatti necessario progettare nei minimi dettagli gli interventi per il ripristino della viabilità, dalla rimozione delle macerie del crollo alla riparazione preliminare della pila 13, fino all'apposizione di opere strutturali a protezione delle pile per consentire in piena sicurezza la demolizione delle quattro campate della vecchia carreggiata sud. A questi interventi ne sono seguiti altri per l’installazione di dispositivi di integrazione


PRIMO PIANO / VIADOTTO ITALIA

vincoli tra impalcato e pila (i cosiddetti ritegni longitudinali) e infine le prove dinamiche e statiche sul viadotto e le successive analisi dei risultati. Allo stato attuale, nel Macrolotto 3.2, compreso tra Laino Borgo e Campotenese, l'avanzamento del cantiere è pari a circa il 50% e i lavori si svolgono in parte in sede e per il 60% in variante. In breve, in occasione dello scorso esodo estivo, il macrolotto, lungo 20,5 km, è stato quasi interamente percorribile a 2 corsie per senso di marcia. Solo il tratto iniziale di quasi 6 km tra l'ini-

zio lotto (km 153,400) e il viadotto Italia (km 159+000) sono stati disposti a una corsia per senso di marcia.

UNA GRANDE OPERA PER IL SUD

Nell'ambito dei lavori di ammodernamento dal km 153,400 (svincolo di Laino Borgo) al km 173,900 (svincolo di Campotenese), relativi al Macrolotto 3 parte 2, rientra l'intervento sul viadotto Italia che si caratterizza per le importanti altezze del piano viabile rispetto al fondovalle (260 m). Il viadotto esistente, che risale agli anni ‘60,

ha una lunghezza complessiva di 1.160 m circa. L’infrastruttura presenta due carreggiate affiancate a impalcati separati ed è costituita da un tratto centrale "Grandi luci" posto a scavalco del fiume Lao, da un tratto di approccio lato Nord (Salerno) a 6 campate affiancate poggianti su pile in comune, nonché da un tratto di approccio lato Sud (Reggio Calabria) a 9 campate affiancate poggianti su pile in comune (a eccezione delle ultime due che sono separate). Il progetto in corso di realizzazione ha previsto il mantenimento del tratto centrale a


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LE PRINCIPALI TAPPE PER L’APERTURA DEL VIADOTTO ITALIA 2-3 MARZO

Immediato impegno per il ripristino della circolazione e per potenziare i percorsi alternativi

14-15 MARZO

Esecuzione rilievi e prove laser scanner

2-3 APRILE

Avvio delle prove di verifica del calcestruzzo

21 MAGGIO

Autorizzazione per la rimozione delle macerie

24 GIUGNO

Autorizzazione per i lavori alla pila danneggiata e apposizione delle protezioni sismiche

8 LUGLIO

Autorizzazione per la demolizione delle campate

10-17 LUGLIO

Demolizione delle campate

"Grandi luci". Sono compresi interventi di ammodernamento come la verniciatura, l’impermeabilizzazione e la pavimentazione in corrispondenza dell'impalcato metallico, oltre a eventuali interventi di ripristino locale e di manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda i viadotti di approccio alle grandi luci è prevista, invece, la demolizione e la ricostruzione di tutti gli impalcati esistenti, nonché delle pile ricadenti nella prima e nell'ultima parte del viadotto, interessate da variante di tracciato. Gli impalcati poggiano su pile di nuova co-

struzione e su pile esistenti, condividendo con il tratto "Grandi luci" le pile esterne. La nuova opera avrà una lunghezza complessiva di circa 1.125 m, con 16 campate, appoggiate su 15 pile (di altezza variabile da poche decine di metri fino a raggiungere oltre 100 m) e 2 spalle. Lo scorso 2 marzo, mentre erano in corso le attività propedeutiche alla demolizione delle campate del viadotto Italia, si è verificato il crollo di una di queste che ha provocato la morte di Adrian Miholca, operaio dell'impresa Nitrex specializzata in demolizioni.

In quel momento Miholca stava lavorando proprio sull'impalcato. La campata crollata faceva parte della vecchia carreggiata sud del viadotto, che era chiusa al traffico per consentire l'esecuzione delle lavorazioni suddette. La circolazione dei mezzi, a doppio senso di marcia, era stata infatti deviata sulla vecchia carreggiata nord. Il crollo ha danneggiato la pila su cui poggiava la campata, e su cui poggia anche la corrispondente campata in carreggiata nord. Per questa ragione, in via cautelare, l'inte-


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PRIMO PIANO / VIADOTTO ITALIA

DATI TECNICI SULL'INTERVENTO DI RIPARAZIONE DEL VIADOTTO ITALIA Imprese coinvolte:

11

Lavoratori:

96

Ore lavorate:

5.021

Acciaio impiegato per le piastre dei vincoli:

38.180 kg

Barre usate per la precompressione:

962 m

Acciaio utilizzato per i sistemi di protezione delle pile:

262.226 kg

DEMOLIZIONI CON ESPLOSIVO ro viadotto è stato immediatamente posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Castrovillari per gli accertamenti e le verifiche del caso. In seguito alla disposizione di sequestro della magistratura, il tratto di autostrada di circa 10 km, compreso tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno, è stato chiuso al transito con deviazione della circolazione sui percorsi alternativi costituiti dalle strade statali e provinciali già individuati per la gestione dell'esercizio e della sicurezza dei cantieri.

Fori eseguiti per la demolizione:

1.120

Lunghezza fori eseguiti per la demolizione:

710 m

Dinamite impiegata per la demolizione:

100 kg

Micce detonanti:

1.250 m

Detonatori impiegati:

10


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ZOOM / OSPEDALI

Nuovi spazi per la sanità di Paolo Dondi e Alessio Baldoni / Foto di Paolo Lorenzi

A Verona CMB è al lavoro per l’ampliamento e la ristrutturazione delle strutture ospedaliere di Borgo Roma e Borgo Trento

A

rena Sanità Spa e l'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona hanno firmato il contratto di concessione relativo alla progettazione, costruzione e gestione per l’ampliamento e la ristrutturazione del Policlinico di Borgo Roma e dell’Ospedale civile maggiore di Borgo Trento. Si tratta di due nuove strutture nate dall’esigenza di demolire e ricostruire ex novo il fabbricato del Polo donna e bambino a Borgo Trento e di realizzare un nuovo fabbricato a Borgo Roma in grado di gestire le attività diurne sia di tipo ambulatoriale che interventistico, oltre che

per creare una “cerniera” di collegamento tra i vari padiglioni del Policlinico esistente. Arena Sanità Spa è la società di progetto, alla quale CMB partecipa attualmente con una quota del 34,08%, appositamente costituita per svolgere il ruolo di concessionario. Il contratto prevede la redazione del progetto definitivo (conclusasi in data 30 gennaio 2014) e quello esecutivo (validato in data 16 ottobre 2014), la realizzazione delle opere, l’installazione degli arredi e delle attrezzature medicali; infine, la gestione e la fornitura dei servizi e delle attività commerciali. La dura-


ZOOM / OSPEDALI

I lavori avanzano

UN PO’ DI NUMERI Borgo Trento

Borgo Roma

Superficie:

37.435 mq

29.741 mq

Post letto:

328

190

4

4

32.500 mc

27.800 mc

3.450.000 kg

2.850.000 kg

Sale operatorie: Fondazioni, elevazioni orizzontamenti in calcestruzzo: Ferro:

ta complessiva della concessione, che comprende anche il periodo necessario alla costruzione, è prevista di 20 anni. A valle della società di progetto, per la fase di costruzione è stato costituito un raggruppamento temporaneo d'impresa (Rti) che comprende i costruttori, fra i quali oltre a CMB figurano attualmente la Ciab - Società cooperativa idrici ed affini e la Gelmini Cav. Nello Spa e Alpiq Intec Verona Spa con l’incarico di realizzare la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione, la fornitura di opere civili e gli impianti elettrici e meccanici. L'importo complessivo dell'opera di progettazione e costruzione ammonta a 126,2 milioni di euro, 58,5 dei quali pagati direttamente dall'ente concedente.

La differenza di circa 67,7 milioni, costituisce la quota di investimento a carico del concessionario che sarà in parte sostenuta direttamente dai soci (circa 22 milioni), mentre la quota restante sarà reperita tramite il sistema bancario mediante uno specifico finanziamento a lungo termine. Una volta ultimata la realizzazione della costruzione, l’attività di gestione e manutenzione si articolerà nei servizi manutentivi di opere civili, impianti e aree verdi. Per quanto riguarda i restanti servizi prestati all'Azienda ospedaliera risultano quelli di pulizia, il lavanolo, la ristorazione dei degenti, il call center. I compensi percepiti per questa attività di gestione e manutenzione, per tutta la dura-

ta della concessione, consentiranno di remunerare adeguatamente l'investimento diretto del concessionario e ripagare il finanziamento bancario. La nostra cooperativa ha il presidio tecnico di tutti i vari organismi in cui si sono articolate la concessionaria e il Rti costruttori, capitalizzando l’esperienza maturata in questi anni negli interventi di project financing nei quali abbiamo dimostrato di essere uno dei principali player nazionali. La consegna dei lavori per la costruzione di due nuovi padiglioni (fase 1) è stata sottoscritta in data 20 ottobre 2014, mentre l’ultimazione è prevista per marzo 2017. Solo successivamente potranno iniziare i lavori di ristrutturazione del Policlinico di Borgo


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Roma (fase 2), con una durata prevista in 17 mesi. Il progetto dell’organismo architettonico del nuovo Polo donna e bambino di Borgo Trento si articola su 37mila metri quadrati suddivisi in nove livelli, con una piastra tecnica collegata all’esistente Polo chirurgico (entrato in funzione nel 2012), dalla quale partono due distinti fabbricati contenenti uno le degenze di Pediatria e Ostetricia/Ginecologia, l’altro l’attività ambulatoriale diurna di pertinenza. Nella piastra tecnica sono collocati i due Pronto soccorso, suddivisi per specificità, la procreazione medicalmente assistita, l’area per le nascite, le terapie intensive pediatriche e neonatali, oltre agli spazi utili all’attività universitaria. Le scelte architettoniche di

pregio si allineano a quelle del monoblocco esistente. L’intervento di nuova edificazione di Borgo Roma, invece, si articola in circa 30mila metri quadrati suddivisi su 10 livelli. Ai primi due saranno collocati la cucina, il ristorante, il bar e una decina di attività commerciali con affaccio diretto sul nuovo ingresso del Policlinico. Nei due livelli superiori sono collocate le attività sanitarie più performanti: endoscopie, angiografie, sale operatorie e vari ambulatori chirurgici, mentre il successivo doppio volume è destinato ai vani tecnici. I successivi quattro livelli sono riservati alla vera e propria attività ambulatoriale e di degenza breve, nello spirito di creare un “ospedale diurno”. Questo fabbricato si collo-

ca in posizione di grande rilievo rispetto alla facciata principale del Policlinico esistente: si è dunque scelto di dare grande rilevanza a questo prospetto tramite un progetto di forma “diamantata” in vetro e alluminio. Ad oggi le attività in corso, sia a Borgo Roma sia a Borgo Trento, vedono ultimate le opere in cemento armato, le facciate e i serramenti esterni sono in fase di realizzazione, mentre ai piani inferiori dei due nuovi edifici sono in corso di completamento la chiusura dei cartongessi successiva alla realizzazione dell’impiantistica nelle pareti. A fine settembre 2015 sono stati contabilizzati 36 milioni di euro dei 126 totali. Il numero medio di lavoratori presenti nei due cantieri è attualmente intorno alle 120 unità.


COOPERATIVA / CAMBI AL VERTICE

Crescere significa CAMBIARE

N

el piano elaborato da CMB per traguardare il 2017, un ruolo sostanziale lo riveste la politica di crescita professionale e valorizzazione delle risorse umane. Negli ultimi anni, consapevoli del necessario avvicendamento di alcune cariche al vertice per garantire continuità e sviluppo alla cooperativa, sono stati costruiti percorsi di carriera adeguati a gestire que-

sto delicato passaggio. In quest'ambito, negli ultimi tre anni, hanno assunto ruoli di primo piano l’ingegner Roberto Davoli (Consigliere Delegato e Direttore Divisione Centrale), Marcello Modenese (Direttore Pianificazione e Finanza), Alessandro Bulgarelli (Direttore Amministrazione di Gruppo) e Paolo Zaccarelli (Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Sistemi).

Nella seduta dello scorso 22 settembre, il Consiglio di amministrazione ha impresso un'ulteriore accelerazione a questo processo nominando Emiliano Cacioppo Consigliere Delegato e Direttore della Divisione dei Territori. Aldo Tognetti, storico Direttore della Divisione Lombardia prima e dei Territori poi, nonché Vicepresidente di CMB, raggiunta l'età della pen-


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CHI È EMILIANO CACIOPPO? Emiliano Cacioppo nasce a Vigevano (PV) 41 anni fa. Da bambino si trasferisce con i genitori in Lussemburgo, dove vivrà per otto anni iniziando gli studi alla scuola Europea per concluderli con il diploma a Varese. In Lussemburgo impara ad amare gli italiani, mentre a Varese impara ad amare l’Europa e le istituzioni europee: questo lo fa propendere verso gli studi di economia e relazioni internazionali alla facoltà di Scienze politiche. Come spesso succede in Italia, una laurea con tesi in diritto internazionale resta a prendere polvere e il destino lo porta a collaborare con uno studio di ingegneria a Milano. Passato al Consorzio Cooperative Costruzioni poco tempo dopo conosce CMB, che lo assume nel 2007. Raggiunta la serenità lavorativa, dopo qualche mese arriva anche quella sentimentale. Incontra Paola, la sua attuale compagna, con la quale da due anni condivide l’amore per Alice, una splendida e terribile bimba bionda. Appassionato di musica, cinema e motociclette, da quando Alice occupa gran parte del suo tempo libero ha dovuto necessariamente virare i suoi gusti a favore di Masha e Orso, Peppa Pig e dei tricicli.

Lo scorso 22 settembre il CdA, riunito all'Expo di Milano, ha nominato Emiliano Cacioppo Consigliere Delegato e direttore della Divisione dei Territori. Ruben Saetti è il nuovo Vicepresidente

sione passa dunque il testimone. Il Consiglio ha poi nominato nuovo vicepresidente l’architetto Ruben Saetti, che dal 1995 ricopre il ruolo di Consigliere Delegato e da allora ha diretto il Marketing strategico della CMB diventandone uno dei principali artefici dello sviluppo imprenditoriale. Con la riorganizzazione del 2013, Saetti ha assunto la direzione

della Divisione Project e Servizi, con il compito di estendere i campi di attività della cooperativa nel comparto dei servizi e all’estero. Emiliano Cacioppo, a cui il Consiglio di Amministrazione formula i migliori auguri per l’importante responsabilità assunta, ha 41 anni ed è entrato in CMB nel 2007 in qualità di responsabile commerciale della Divisione Lombardia; dal 2012 siede in Consiglio di

Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione, a nome di tutti i Soci, esprime ad Aldo Tognetti i più sentiti ringraziamenti per la preziosa opera svolta con intelligenza, onestà e passione nella conduzione della Divisione dei Territori e nello sviluppo più complessivo della cooperativa, contribuendo in misura decisiva alla costruzione dell'attuale grande realtà sociale e imprenditoriale.


UNIVERSITÀ / INAUGURAZIONE

Battesimo per i dipartimenti Unimore Taglio del nastro con il ministro Poletti per il nuovo edificio che accoglie Scienze chimiche e Scienze della vita e un laboratorio “metal free” unico in Italia

L

o scorso 21 settembre l’Università degli studi di Modena, Inps e Fabrica Sgr hanno inaugurato alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti i nuovi Dipartimenti di Scienze chimiche e geologiche e di Scienze della vita dell’ateneo emiliano, realizzati in via Campi da CMB.

Il complesso, contiguo alla sede del Campus scientifico, riunisce le attività didattiche e i laboratori dei precedenti Dipartimenti di Chimica, Farmacia e Scienze della terra ed è stato progettato dallo studio Rossiprodi Associati di Firenze. Pensato per accogliere una popolazione accademica permanente di circa 2.300 persone, l’edificio si articola in quattro cor-

pi con altezza massima di quattro piani fuori terra, che definiscono due ampie corti aperte, orientate verso la città storica, e due corti verdi chiuse, sulle quali si affacciano gli spazi dedicati alla didattica. Nei primi tre piani fuori terra trovano ospitalità 56 laboratori di ricerca, 9 laboratori didattici e 5 di appoggio, 7 aule per lezioni frontali, 6 aule specialistiche e 280


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ro, è motivo di particolare orgoglio”. Zini ha infine riservato un particolare ringraziamento ai tecnici e alle maestranze che sono stati parti attive di quel progetto ‘Sicuri per mestiere’, che ha consentito di portare a termine la realizzazione dell’opera senza il minimo infortunio sul lavoro. All’inaugurazione, presieduta dal magnifico rettore Unimore Angelo O. Andrisano, hanno partecipato oltre al ministro Poletti, autorevoli rappresentanti istituzionali, tra cui il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e l’amministratore delegato di Fabrica Sgr Fabrizio Caprara.

Costruire sostenibile

postazioni di lavoro per personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo. La struttura ospita inoltre una Clean room “metal free”, laboratorio, unico in Italia, realizzato senza alcuna parte in metallo visibile, per analisi che devono essere eseguite in un ambiente privo di contaminazioni e assicurare uno standard di altissima qualità e precisio-

ne. Il complesso, che dispone di circa 180 parcheggi per auto, moto e bici, è circondato da ampie zone verdi e percorsi ciclo-pedonali. Carlo Zini, presidente di CMB, durante la presentazione dell’edificio ha evidenziato come per la cooperativa “aver partecipato alla realizzazione di un’opera tanto prestigiosa nella nostra città, rivolta ai giovani e quindi al futu-

Il progetto dei nuovi dipartimenti introduce accorgimenti per il contenimento dei consumi energetici, agendo sul grado di isolamento termico passivo degli involucri, sulla protezione dei fronti esposti all’irraggiamento solare attraverso sistemi di schermatura e con dispositivi di ventilazione naturale degli ambienti. Gli infissi sono dotati di aperture ad anta e ribalta che, nella configurazione a ribalta, possono essere bloccati in modo da garantire una ventilazione, sia durante il giorno sia durante le notte, per raffrescare l’ambiente pur garantendo un’ottima sicurezza contro l’effrazione. In copertura sono presenti pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Non solo. La costituzione di un vero e proprio tetto ventilato fa da “cappello” all’edificio contribuendo a migliorare le condizioni microclimatiche dell’ultimo piano. L’utilizzo di alberature d’alto fusto e a foglia caduca permetterà, una volta cresciute, di contenere l’incidenza dei raggi solari nella stagione calda e la presenza di cisterne d’acqua nelle due corti interne contribuirà a raffrescare l’edificio.


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

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SCANNER

A cura di: Domenico Cichetti

CMB sotto scatto

Antonio Lima Un fotografo per CMB Il mio nome è Antonio Lima. Sono geometra capo cantiere e fotografo, o meglio catturo, istanti sin dalla mia tenera adolescenza. Gli strumenti di ultima generazione mi hanno dato una mano a coltivare e a far crescere la mia passione. Fotografo con fotocamere o smartphone, qualsiasi strumento mi è utile a cogliere l’istante o l’emozione che mi ha portato a fermare quell’attimo. Non mi ritengo un fotografo (molti al giorno d’oggi, poiché posseggono una fotocamera si ritengono tali) ma un ladro di “attimi”, di istanti che non si ripeteranno più. Antonio si presenta con un’eterogenea serie di immagini in cui l'autore sperimenta con successo (almeno secondo il mio punto di vista) anche trattamenti di post produzione digitale spinti. Pur utilizzando anche mezzi di ripresa di alto livello, in questa proposta Antonio ha selezionato immagini raccolte con mezzi più comuni, come smartphone e tablet, a riprova che la riuscita di uno scatto non è solo funzione del mezzo utilizzato, ma soprattutto dell’idea e della capacità di svilupparla.


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

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INAUGURAZIONE / CENTRO NUOTO

Una sfida a nuoto per cominciare Lo scorso 20 settembre grande festa con la medaglia d’oro Paltrinieri per l’apertura del nuovo impianto. Il progetto ha razionalizzato gli ambienti e reso più funzionale l’area dedicata allo sport

U

na vera e propria festa con tanto di sfida finale per l’inaugurazione del nuovo centro nuoto “O. Campedelli” di Carpi. Lo scorso 20 settembre al taglio del nastro, oltre al sindaco Alberto Bellelli, al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e ai rappresentanti di CMB e Coopernuoto (insieme nella società Concessionaria dell’impianto Aquanova Carpi Srl), era presente Gregorio Paltrinieri, medaglia d’oro sui 1500 stile libero agli ultimi campionati del

mondo. L’attenzione non poteva mancare, anche perché solo qualche giorno prima il centro nuoto si è trovato sotto i riflettori per la visita in anteprima del premier Matteo Renzi, in transito per Carpi prima dell’appuntamento a cena con il presidente francese François Hollande dallo chef Bottura a Modena. Oggi il nuovo centro nuoto si inserisce all’interno di un’ampia area destinata ad attrezzature scolastiche e sportive. Collocandosi a sud rispetto alla vecchia struttura, il centro “O.

Campedelli” si collega in modo semplice e diretto con le vasche esterne ristrutturate e con il parcheggio adiacente. La posizione scelta ha reso indipendente il cantiere della nuova costruzione dal precedente edificio, che ha continuato ad essere attivo, e permesso il rapido trasferimento dell’attività da un impianto all’altro. Il progetto ha voluto razionalizzare gli ambienti eliminando complesse strutture connettive per focalizzarsi su un miglior dialogo fra gli


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IL PROGETTO IN NUMERI Importo dell’investimento

9 milioni di euro

Durata della concessione

30 anni

Realizzazione dell’opera e attività di collaudo

16+2 mesi

Durata della gestione

28 anni

Superficie coperta

4.200 mq

Superficie esterna delle vasche e delle pavimentazioni

5.800 mq

Vasche coperte 4 Vasche scoperte 2 Lavoratori presenti mediamente 45 ogni giorno nel cantiere Infortuni sul lavoro

spazi interni, dedicati alla gestione invernale, e quelli esterni, riservati alla stagione estiva. In particolare è stato realizzato un unico accesso all’impianto, mentre il bar è stato collocato al limite fra le due strutture per consentirne il doppio utilizzo. Anche gli spogliatoi si trovano in posizione baricentrica fra le vasche interne e quelle esterne. Nella porzione sud dell’edificio uno spazio indipendente è stato adibito a uffici e ambulatori. Il centro nuoto si caratterizza dall’ester-

no per la ricerca di forme semplici con volumi che aiutino la lettura delle funzioni proposte. A contrasto, la “pelle” della struttura è costituita da pixel colorati con effetto dissolvenza, realizzati con lastre di cemento composito, che creano dai vari punti di vista vedute diverse e in movimento con la luce diurna presente. Nella costruzione sono stati utilizzati materiali di alta categoria e applicate tecnologie per il risparmio energetico. Il complesso natatorio è dotato di un impianto fotovoltaico da 30 kilo-

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watt in cessione totale e di una centrale di cogenerazione ad alta efficienza in grado di erogare 109 kw termici, più ulteriori 30 kw termici dal recuperatore del camino e 70 kw elettrici. La centrale è anche dotata di 2 caldaie di backup alimentate a metano da 1.400 kw complessivi di picco. A concludere la visita all’impianto è stata l’originale sfida a nuoto tra il sindaco Bellelli e il campione mondiale Gregorio Paltrinieri. L'arbitro di gara? Il presidente Zini di CMB.


DIALOGHI / STORYTELLING

DIALOGHI

A tu per tu con i soci

VITE DI CANTIERE Intervista a Filippo Arioli, da cinque anni direttore di cantiere CMB, sempre con la valigia in mano, ha lavorato a Mosca, Firenze, Livorno e ora a Bologna. Fa il pendolare fra l’Emilia e Mondovì dove vive con la famiglia

Ciao Filippo, da quanti anni lavori in CMB? Lavoro in CMB da cinque anni, quasi tutti trascorsi sul cantiere di Livorno Porta a Mare, prima sul lotto Mazzini poi su quello di Officine Storiche, mentre ora da più di un anno mi sono trasferito a Bologna su Fabbrica italiana contadina (Fico). Qual è stato il percorso lavorativo che ti ha portato a lavorare qui? Mi sono laureato in ingegneria edile al Politecnico di Torino: ho studiato pensando di fare il progettista, poi mi sono lanciato nel mondo delle imprese di costruzioni e del cantiere e lì ho trovato una realtà confacente al mio modo di vivere il lavoro. A 27 anni sono stato assunto alla Garboli Conicos e mi sono fatto le ossa come assistente del capo cantiere, poi – confrontandomi con praticamente tutti i ruoli della produzione edilizia – a 29 anni sono diventato direttore di cantiere. Il primo intervento di cui mi sono occupato è stato il restauro di un palazzo storico in centro ad Alassio. Il tuo percorso lavorativo ti ha portato di frequente lontano da casa. Ci vuoi parlare della tua esperienza in Russia? Sono milanese ma all’età di sei anni con tutta la famiglia ci siamo trasferiti a Mondovì, in provincia di Cuneo, per seguire


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“In CMB, rispetto ad altri luoghi di lavoro, la percezione dei rapporti gerarchici è molto diversa, c’è più democrazia, si possono esprimere le proprie opinioni. I capi hanno grande rispetto per i collaboratori e i lavoratori”

Oggi Filippo è impegnato sul cantiere di Fabbrica italiana contadina (Fico) per il recupero dell’area ex Caab a Bologna e sul cantiere Officine storiche di Livorno.

mio padre in un suo trasferimento di lavoro: forse per questo spostarmi non mi ha mai creato grandi problemi. Quando l’azienda per cui lavoravo è stata acquisita da Pizzarotti mi sono trovato a fare una scelta: o seguire per Pizzarotti un piccolo cantiere vicino a casa oppure con l’azienda Rizzani De Eccher accettare di trasferirmi a Mosca per realizzare un medical centre. Ero sposato da tre mesi quando scelsi Mosca, mia moglie venne con me ed è in Russia che è nato il mio primo figlio. Quanto tempo sei rimasto a Mosca? Sono rimasto a Mosca per due anni e mezzo, prima occupandomi di un ospedale e poi di un intervento immobiliare di lusso. Il turn over medio dell’azienda in quel frangente era di sei mesi, insomma ero diventato un veterano: il lavoro era molto pesante, dodici ore in cantiere e poi due ore e mezza di auto per rientrare a casa, un’ora di lezione di russo a fine giornata, si rientrava in Italia circa due volte l’anno. Eppure alla fine Mosca stava diventando la mia casa: è una realtà vivace, ricca di stimoli sia a livello umano che professionale, bella. A un certo punto la mia vita era lì, sono state soprattutto scelte di tipo professionale a farmi scegliere di rientrare in Italia, nello specifico a Firenze. Lì ho

lavorato per un periodo in una società di sviluppo immobiliare seguendo un progetto molto simile a quello di “Porta a Mare”, ma sentivo il richiamo dell’impresa: la necessità di “ricominciare la guerra”. Che esperienze hanno contribuito maggiormente alla tua formazione di ingegnere? Il mio curriculum si compone di esperienze molto eterogenee fra loro: in Garboli a 27 anni sono passato da assistente capo cantiere a direttore di cantiere, attraversando la qualità, la gestione delle varianti dei clienti; in Russia mi occupavo della gestione contrattuale, del coordinamento della progettazione, della produzione; a Firenze dello sviluppo immobiliare. In CMB ho trovato la sintesi di tutte queste esperienze. In base alla tua esperienza, quali differenze hai potuto riscontrare nel lavorare per un’impresa privata rispetto a un’impresa cooperativa? Quando sono arrivato in CMB qualcuno mi aveva detto che avrei trovato un mondo diverso a quello al quale ero abituato, fatto di collaborazione, di cooperazione e di condivisione di competenze. In realtà non è stato proprio così. I rapporti fra colleghi non sono molto diversi da quelli che

ho riscontrato nel privato: c’è chi è più collaborativo e chi meno, lo stesso vale per l’attaccamento all’azienda, non sempre trovi qualcuno che si spende completamente perché come socio si sente parte in causa. È molto diversa invece la percezione dei rapporti gerarchici, c’è più democrazia, si possono esprimere le proprie opinioni. In certe realtà si ha veramente il terrore del datore di lavoro, per sintetizzare direi che i capi hanno grande rispetto per i collaboratori e lavoratori. Oggi sei un nuovo socio di CMB. Cosa ti ha spinto a fare questa scelta? Quando mi è stato chiesto se volessi diventare socio di CMB, ho accettato subito. Non mi sono chiesto se mi convenisse o meno, mi è sembrato giusto per una questione di responsabilità personale. Come direttore di cantiere gestisco i conti della commessa, ho deleghe in materia di sicurezza e molte altre responsabilità, per questo motivo mi sembra corretto concorrere al rischio dell’impresa, tanto più in un momento di difficoltà. Questo anche perché credo in CMB: ci sono i presupposti per andare avanti e non lo dico in base all’ottimismo o sulla fiducia, ma per come vedo tutti i giorni che l’impresa affronta le sfide di questo periodo.


ALTRE STORIE / FUORI DALLE MURA

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Cantieri Gastronomici

A cura di Irene Russo

iIn viaggio con i soci in trasferta

IL SAPORE DI CASA A VITTORIO VENETO La vita di cantiere si svolge all’insegna delle buone abitudini, a contatto con la cucina locale

La galleria Sant’Augusta e la tangenziale di Vittorio Veneto sono opera di una cinquantina di uomini, fra tecnici e operai, che ogni giorno portano avanti il proprio lavoro centimetro per centimetro. E quando suona la pausa pranzo non si allontanano che di pochi metri: si ritrovano tutti a tavola nella trattoria più vicina al cantiere e qui parlano del più e del meno davanti a un risotto al radicchio o a un altro piatto della cucina regionale.

“Una delle parti più belle della vita in cantiere è la varia umanità: si incontrano persone provenienti da diverse parti d’Italia e si rimane amici per sempre”

do usciamo la sera, è importante interagire con qualcuno che non lavora in cantiere”, commenta D’Adamio. Intanto, ai fornelli, il padre di Ronny si sbizzarrisce in un menu estremamente vario, offerto a prezzi contenuti e molto amato anche dai buongustai locali. La carta è ispirata alla cucina trevigiana e veneziana, data l’origine costiera dei proprietari. Dominano il risotto (più che la pasta) e la polenta, spesso usata come accompagnamento al posto del pane; non mancano grandi classici come il fegato alla veneziana, le sarde in saor, i bigoli in salsa, trippa e sopressa, né il delicato radicchio trevigiano quando è di stagione. “All’Antica Vittorio”, spiega D’Adamio, “ho assaggiato ingredienti e pietanze che non avevo mai provato. Ad esempio il risotto con le castraure, piccolissimi carciofi viola che crescono in un isolotto del veneziano, Sant’Erasmo. Oppure con i bruscandoli, gli apici della pianta del luppolo. Qui ho scoperto, ad esempio, che il tiramisù è nato a Treviso”.

LORO SONO QUI

DOVE MANGIARE

Luca D’Adamio Direttore di cantiere

Antica Vittorio* Dal Furlan Osteria La Giraffa Trattoria Al Mulino

“Molti di loro”, spiega il direttore del cantiere Luca D’Adamio, provengono da zone limitrofe, ma preferiscono fermarsi nel campo base quando arriva la sera”. L’alternativa, d’altra parte, è inerpicarsi per le strade prealpine – a volte poco praticabili per cause meteorologiche – di quest’area tra Treviso e Belluno dove si giocò la sorte dell’Italia nella Grande Guerra. Qui, un popolo avvezzo alle altezze mette in pratica le proprie competenze nel realizzare gallerie, aspettando il weekend per ritornare a casa. “Abbiamo scelto di dare spazio alle risorse umane presenti nel territorio: la richiesta di posti di lavoro era considerevole in questa zona, messa alla prova dalla crisi più di altre”, aggiunge D’Adamio. Un’ora di pausa a pranzo è il tempo che ci vuole per raggiungere la trattoria “Antica Vittorio” e gustare i piatti di Ronny, che si è perfettamente adattato alla turnazione dettata dalle esigenze del cantiere ed è in grado di servire tutti i vari gruppi dalle 12 alle 14. Con la sua verve e un’ampia conoscenza della vita di paese, il proprietario mette tutti a suo agio intessendo discorsi sull’attualità e lo sport. “A tavola spesso parliamo di lavoro, ma Ronny e i camerieri sono il nostro contatto col mondo: quan-

*Sconti speciali per i lavoratori del cantiere

I NUMERI DEL CANTIERE Tiramisù veneto

Fuori dagli orari di lavoro si accompagna il tutto con una bottiglia di Prosecco, che rappresenta anche l’omaggio ideale da portare ai parenti. Il cantiere di Vittorio Veneto, in qualche modo, fa girare l’economia del piccolo paese intrecciando la propria vita con quella di una comunità locale. Oltre a offrire opportunità alle ditte del luogo, promette di cambiare in meglio la viabilità e ha diverse ricadute positive in termini di indotto. Lo sanno bene il gommista, i gestori del negozio di ferramenta e della copisteria, il proprietario dell’impresa di pulizie… e il nostro Ronny, che intrattiene i cinquanta uomini tutti i santi giorni.

Attività cantiere "S.S. 51 di Alemagna" Variante di Vittorio Veneto (Tangenziale Est) Collegamento La Sega - Ospedale 1° stralcio "La Sega - Rindola" Persone coinvolte circa 50 (8 tecnici, 20 operai diretti più circa 20 persone da società subappaltatrici) Provenienza del personale prevalentemente da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna ed in maniera meno rilevante da Abruzzo, Calabria e Puglia Valore dell’opera circa 50 milioni Inizio lavori ottobre 2013

Credits immagini "Tiramisu Fanes" di Markus Mitterauer from Austria aka addicted My own work from flickr.com, there now also set to CC-BY-SA-2.5. (now moved to ipernity.com). Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Tiramisu_Fanes.jpg#/media/File:Tiramisu_Fanes.jpg Idéfix at Dutch Wikipedia [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], via Wikimedia Commons


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FLASH / DAL MONDO CMB

Brevi ma intense Ritagli di vita cooperativa

MODENA

UNIMORE

INAUGURATA LA NUOVA BIBLIOTECA GIURIDICA La nuova e prestigiosa sede della biblioteca giuridica dell’Università di Modena è stata inaugurata all’interno del rinnovato complesso San Paolo venerdì 25 settembre alla presenza del rettore Angelo Andrisano, del direttore

ROMA

della biblioteca Massimo Donini, del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Andrea Landi. Gli spazi sono collocati all’interno dell’antica struttura conventuale di proprietà del Comune di

PETIZIONE

100MILA FIRME CONTRO LE FALSE COOPERATIVE: LUSETTI RINGRAZIA

Di seguito riportiamo uno stralcio della lettera di ringraziamento che il presidente nazionale Legacoop Mauro Lusetti ha rivolto alle imprese che si sono impegnate nella raccolta di firme a favore della proposta di legge contro le false cooperative. CMB aveva raccolto le firme dei suoi soci in occasione dell’assemblea del 30 maggio. Care cooperatrici, cari cooperatori quando il 7 maggio siamo partiti dandoci l’obiettivo di raccogliere 50mila firme per una proposta di legge contro le false cooperative non mancavano i timori e le resistenze, determinate perlopiù dal quadro difficile nel quale la cooperazione si trovava a causa

delle inchieste e degli scandali. Oggi, sei mesi dopo, abbiamo consegnato alla Camera dei deputati 100mila firme, il doppio dell’obiettivo previsto, ma non è neanche questo, credo, il risultato più importante che abbiamo ottenuto. Grazie all’impegno di tanti di noi, in tutte le regioni del Paese, con questa iniziativa la cooperazione è uscita dall’angolo. (…) Questo fa bene a noi, ma fa bene anche a tutto il Paese. Perché ci restituisce la possibilità di interpretare fino in fondo il ruolo che possiamo e vogliamo giocare per far partire in Italia una nuova stagione che apra le porte non solo alla ripresa ma anche ad un mercato nuovo, pulito e aperto. Un ruolo di riferimento che anche la politica ha iniziato a riconoscerci: con la nostra battaglia ci siamo rivolti a tutti i partiti e da tutti i partiti, nessuno escluso, sono arrivate adesioni, firme e sostegno, a riprova che gli interessi della vera cooperazione sono gli interessi di tutto il Paese (…).

Modena, restituita alla città dopo l’importante ristrutturazione portata a termine da CMB. La nuova biblioteca occupa oggi un’ampia parte del complesso e si colloca intorno al grande cortile dove ha dimora l’antico Leccio che dà il

VERONA

nome alla medesima area. Organizzata su due piani ha il suo ingresso in via Camatta, in posizione strategica per l’utilizzo quotidiano degli studenti che frequentano il vicino Dipartimento di Scienze giuridiche.

INFRASTRUTTURE

PARCHEGGIO DA 3OO POSTI PER LA STAZIONE PORTA NUOVA Dal 6 ottobre è entrato in funzione il nuovo parcheggio sotterraneo di piazzale XXV Aprile a Verona, realizzato da CMB insieme al restauro dell’adiacente stazione ferroviaria di Porta Nuova. L'opera è stata inaugurata dal sindaco Flavio Tosi e dall'amministratore delegato di Grandi Stazioni Paolo Gallo che ha sottolineato che si tratta di “un progetto ambizioso, un parcheggio per circa 300 posti auto, punto di interscambio importantissimo per

la città”. Il parcheggio di Verona Porta Nuova si sviluppa su un piano interrato e occupa una superficie complessiva di oltre 7mila mq. I lavori esterni hanno consentito, oltre alla creazione del parcheggio, una razionalizzazione complessiva di piazzale XXV Aprile con la separazione dei flussi veicolari e pedonali, la sistemazione di aree per i capolinea dei bus e la creazione di zone verdi attrezzate e di una fontana.


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