InCorso #41 – opinioni e notizie in CMB

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Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XI. N° 41 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

IN CORSO Prospettiva Opinioni e notizie in CMB NUMERO

39 38 41 04/2016 12/2015 11/2016

futuro

Trasformare e riqualificare gli spazi per cogliere le sfide del mercato

Zona di cultura A Milano volata finale per realizzare la sede della Fondazione Feltrinelli


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INDICE / COLOPHONE

Scripta manent Parola di verbale. Il presidente e il direttore riferiscono che dopo un approfondito esame dei lavori si è dovuto constatare che per superare agevolmente le difficoltà di esecuzione, eseguendo lo spostamento della terra a mano, si rende necessario l’uso di un escavatore. Dopo un’ampia trattazione dell’argomento e, in particolare, sulla possibilità di utilizzare l’escavatore anche per il lavoro dell’acquedotto di Zocca il Consiglio ratifica l’acquisto dalla ditta Orenstein & Koppel di Milano di un escavatore al prezzo di L. 6.890.700.

Tratto dal verbale del Consiglio direttivo della Cooperativa braccianti

IN QUESTO NUMERO

IN CORSO

PAG. 4 / EVENTO

Sostenibili per mestiere Nel cantiere di FICO a Bologna la sicurezza si lega agli aspetti ambientali

Opinioni e notizie in CMB NUMERO

41 inCorso

PAG. 6 / PRIMO PIANO

Il valore di saper trasformare Federico Sarti spiega le sfide che attendono la cooperativa

PAG. 10 / INFRASTRUTTURE

Strada libera Entro fine anno la conclusione dei lavori della Salerno-Reggio Calabria

10 maggio 1955

Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno XI. N° 41 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Redazione: Francesca Martinelli, Sara Lelii, Luca Padovano, Federico Sarti Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: Hic Adv Stampa: Formagrafica

inCorso on-line

Puoi scaricare questo e gli altri numeri all'indirizzo: http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house

Codice alfanumerico

PAG. 12 / INNOVAZIONE

Questione di mobilità Cantieri Gastronomici i Con i soci in trasferta Continua il nostro viaggio nei cantieri d’Italia, dove i nostri soci si concedono qualche evasione culinaria. Questa volta la tappa è a Rimini.

Ecco cosa significano i codici in testa ad ogni pagina A = anno di pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina

A Verona il meeting del progetto europeo che affronta le sfide della logistica in edilizia

PAG. 14 / DICONO DI NOI

Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.Per info: www.fsc-italia.it

Classifiche 2016 Edilizia e Territorio n. 10 - ottobre 2016

TERNO AL LOTTO

Gioca i nostri numeri a

CMB sotto scatto

In questo numero ospitiamo gli scatti di Carlo Pietricola, consigliere di CMB e fotografo per passione. Predilige la foto di paesaggio, perché capaci di raccontare il lavoro degli edili. Il segno lasciato dai cantieri è l’opera che compone un paesaggio. Così si offrono i tasselli di un grande mosaico che permette la creazione di un immaginario personale.

RUBRICHE IN CORSO P. 3 / CORREVA L’ANNO Millenovecentoventotto

P.16 / SCANNER CMB sotto scatto

P. 18 / DIALOGHI Vite di cantiere

P. 20 / PAGINE I.T. L’innovazione strategica

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P. 22 / CANTIERI GASTRONOMICI Le frontiere del gusto a Rimini

P. 23 / BREVI MA INTENSE News dalla nostra cooperativa

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Come la quarta rivoluzione industriale che gli osservatori vedono all’orizzonte: i dispositivi intelligenti sempre più interconnessi e collegati a internet. CMB è di nuovo nella top ten della classifica di “Edilizia e Territorio”. Nel 2015 la cooperativa conquista il nono posto. I viadotti nel nuovo tracciato tra lo svincolo di Laino Borgo e quello di Campotenese in provincia di Cosenza.


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STORIA / MAESTRA DI VITA

Correva l’anno 

Immagini da un altro secolo

1928

A cura di: Francesca Martinelli

Ricostruzione della caserma Scanderbeg in Albania I lavoratori della Coop muratori sono a Scutari impegnati nella ricostruzione di due caserme distrutte dall’esercito austriaco in ritirata dalla Prima guerra mondiale. Gli uomini posano a fianco delle capriate in legno per il tetto.


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EVENTI / SICURI PER MESTIERE

Sostenibili per mestiere

Nel cantiere di Fico a Bologna scatta la rivoluzione green: la sicurezza si lega agli aspetti ambientali

di Mariacristina Menozzi

D

opo il successo dell’inaugurazione di “Nam – Nuova area mercatale”, la società CIBO, di cui CMB è mandataria, ha rivolto la propria attenzione alla seconda fase dell’opera, rappresentata dalla profonda riqualificazione del vecchio mercato ortofrutticolo. Nel corso dei prossimi mesi, gli spazi che ospitavano camion, pile di cassette e bilance saranno occupati da orti, pascoli, cucine, ristoranti, aule didattiche e botteghe che celebreranno l’enogastronomia italiana e ne diffonderanno i principi di sostenibilità grazie agli oltre due milioni di visitatori, italia-

ni e stranieri, attesi ogni anno. Anche CIBO, contagiata da questa “rivoluzione green”, ha scelto di adottare il progetto Sicuri per mestiere, potenziandolo dal punto di vista della “sostenibilità globale” del cantiere. Le osservazioni sulla sicurezza saranno integrate con “aspetti ambientali”, che consentiranno di promuovere azioni efficaci per la sostenibilità sia a livello di comportamento personale sia nella gestione complessiva del cantiere. Il lancio di “Sicuri per mestiere” sul “Lotto A – FICO” dello scorso 21 settembre, quindi, non ha rappresentato solo la naturale

prosecuzione di un’attività egregiamente condotta nel corso del 2015 sul “Lotto B – NAM”, ma anche un importante momento di crescita e di evoluzione dello stesso “Sicuri per mestiere”, che assume così anche il valore di “Sostenibili per mestiere”. In quest’ottica, CIBO ha ampliato in modo significativo la squadra dei propri osservatori coinvolgendo, oltre allo staff QSA, tutti i preposti. Grazie alla capillare attività di osservazione svolta da colleghi qualificati, si cercherà di amplificare ulteriormente il messaggio di Sicuri per mestiere, stuzzicando così anche i palati meno sensibili.


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PRIMO PIANO / INTERVISTA

Il valore di saper trasformare Riqualificare ciò che abbiamo in un mondo che cambia velocemente. Il responsabile commerciale Federico Sarti parla delle sfide che attendono la Divisione Centrale di CMB a cura della redazione


PRIMO PIANO / INTERVISTA

O

rmai la crisi del settore costruzioni, che dura da otto anni, è diventata una convivenza strutturale per le imprese che operano su un mercato i cui tratti sono la forte competitività e l'aggressività. Ne parliamo con Federico Sarti, responsabile commerciale della Divisione Centrale di CMB, per fare un punto sulla situazione odierna e valutare le prospettive future.

Negli ultimi anni il mercato delle costruzioni è stato colpito duramente dalla crisi economica. Qual è il panorama del settore oggi? Come si presenta? È una crisi lunghissima quella con cui sta convivendo l'Italia e, in particolare, il settore costruzioni. La crisi economica più lunga della storia moderna del nostro Paese. Abbiamo vissuto anni di crescita continua dal Dopoguerra, inframezzati da qualche interruzione


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PROSPETTIVE I render che accompagnano l'articolo mostrano il nuovo ospedale di Pordenone

ma per nulla simile al contesto di questi anni. La crisi degli anni Ottanta prima, tangentopoli dopo sono stati episodi, importanti, impattanti sulle imprese, ma che hanno colpito solo una parte dei mercati nei quali le imprese di costruzioni operavano. Negli anni che stiamo vivendo invece è andato in crisi l'intero settore: quasi azzerato il mercato pubblico, collassato il mercato immobiliare. Si sono perse migliaia di posti di lavoro, centinaia di imprese, anche tra quelle che popolavano la parte alta delle classifiche, sono scomparse. Alcune grandi hanno mirato o stanno traguardando processi di aggregazione, qualche specialista del settore ce l'ha fatta spostandosi fuori dai confini nazionali, altri stanno tentando di riorientarsi. Esserci ancora è tutt'altro che scontato. L'essere così variegati, dimensioni degli appalti, varietà delle committenze e dei prodotti,

specializzazioni, sono stati sicuramente i principali tratti che ci hanno fatto reggere.

Cosa si è modificato?

Nel contesto che ho descritto si sono aggiunti fattori di profonda trasformazione della società, che impattano profondamente sulle prospettive di una nazione: la facilità degli spostamenti di persone e cose, le profonde differenze che caratterizzano il costo del produrre beni. Tutti elementi che cambiano il nostro modo di vivere, il modo in cui si producono i beni e la loro stessa tipologia. Per fare un esempio le facciate esterne della Torre Hadid di Milano, CMB le ha comprate in Cina. Noi ci stiamo abituando, più o meno rapidamente, al cambiamento ma la struttura delle nostre città (intese come luoghi di residenza, di spostamento, di lavoro) è più lenta a rimodellarsi alle nuove esigenze. In un futu-

ro non troppo lontano le modalità di acquistare beni on line prevarrà sui metodi tradizionali: non possiamo pensare che cambiamenti di abitudini di questo tipo non impattino sulle scelte da fare. Tutto questo per dire che le prospettive più immediate saranno quelle di trasformare ciò che abbiamo: case meno energivore, impianti produttivi più efficienti, circolazione più rapida. E tutte queste mutate esigenze si devono leggere come opportunità.

Quindi un cambiamento nella strategia?

Il mercato nazionale fino ai tempi precedenti la crisi offriva pluralità di opportunità. Estremizzo: potevi scegliere le opportunità da perseguire. Il domani più prossimo ci chiede di adattarci. Proprio per le mutate esigenze della società, le imprese e il modo di fare impresa deve e dovrà cambiare. Ci sarà certamente spazio per fare nuove cose, ma quello che


PRIMO PIANO / INTERVISTA

il mercato domestico ci chiederà sarà soprattutto di trasformare, riqualificando quartieri, riempiendo i tanti vuoti urbani creati dalle dismissioni, rivedere le città come luoghi di spostamento attraverso soluzioni rapide da realizzare come reti tranviarie, accorpando siti produttivi spesso frammentati e quindi inefficienti. Poi aumenterà il mercato di manutenzione e gestione.

Quali saranno gli effetti sulla dimensione degli appalti?

La tendenza la leggiamo già nelle opportunità che si prospettano. Ci sono meno risorse a disposizione, le principali infrastrutturazioni autostradali sono compiute. I tagli degli appalti saranno quindi di dimensioni inferiori rispetto al passato: nel campo delle infrastrutture ci sarebbe da investire maggiormente nell'intermodalità, connettendole fra loro, investendo su porti e aeroporti e continuando con la "cura del ferro": reti tranviarie, collegamenti ferroviari non solo di rete ad Alta velocità.

Quali sono state le strategie adottate in questi anni sul piano acquisitivo? In primis una politica delle alleanze molto rigorosa. L'esserci trovati a braccetto con tanti partner finiti in crisi o in default ha stressato moltissimo i risultati delle commesse, rischiando anche di deteriorare le relazioni con i clienti. Poi l'attenzione ai numeri: ci sono stati anni nei quali avremmo potuto acquisire anche di più, se ci fossimo piegati alla logica del massimo ribasso. Ma l'orientamento dell'azienda è stato quello di fare molta atten-

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zione alla marginalità delle commesse che si andavano ad acquisire. Oggi qualche miglioramento del risultato economico delle commesse si può raggiungere principalmente con una efficiente organizzazione dei lavori; migliorando le soluzioni costruttive, pianificando e compattando i tempi.

te il mercato estero e il rafforzamento dell'area Servizi.

Puoi fare un quadro delle principali acquisizioni della Divisione Centrale di CMB?

Molte sono le attese che sono state riposte all'entrata in vigore della normativa degli appalti pubblici, dato che si parla di un settore nel quale le regole non sono sempre interpretate correttamente. La prima conseguenza purtroppo è stata quella di un blocco dei bandi di gara per la necessità delle stazioni appaltanti di capire come operare in attesa dei decreti attuativi e delle linee guida. Questo ha un po' stressato il 2016, ma le numerose gare di progettazione in corso parlano di un futuro che ripartirà. La legge porta nuovi orientamenti su come selezionare le imprese, affidare i lavori, eseguirli. Segna una sostanziale fine dell'appalto integrato, con una marcato orientamento a limitare i massimi ribassi e comunque l'incidenza di questi nelle offerte a pluralità di elementi. Alcuni paletti dovremo capire come andranno interpretati, altri, come quelli sul project financing e sul limite al subappalto, necessariamente dovranno essere rimodulati. In quest'ultimo caso è prevalso un rigido orientamento che rischia di incidere sulle modalità organizzative dell'impresa e si pone in contrasto con le direttive europee. Attendiamo fiduciosi.

L'acquisizione più importante dell'anno è stata quella relativa all'appalto per la realizzazione del nuovo Ospedale e della Cittadella della salute di Pordenone, un lavoro che consente il mantenimento della leadership di CMB in questo mercato. Inoltre si tratta di un'opera completamente finanziata e che parte subito. Poi vanno sicuramente citate, anche perché parlano tutte del lavoro che in questi anni si sta compiendo verso il mercato privato, le acquisizioni della logistica Lamborghini, delle Residenze per Immobiliare Novoli a Firenze, di Lidl e di quelle che continuano nell'area del cratere modenese del sisma. Anche se con dimensioni di appalti ben diversi, si tratta di committenze con ulteriori interessanti opportunità da sviluppare nei prossimi anni: trasmettere al meglio le nostre potenzialità sarà determinante. In generale, per i fattori di attrazione imprenditoriale che il tessuto emiliano vanta, vediamo comunque una buona vitalità di opportunità per i prossimi anni. Il mercato privato potrà quindi in parte compensare la riduzione che si registra in quello pubblico, ma per mantenere le dimensioni dell'impresa serviranno certamen-

Ad aprile di quest’anno è stato approvato il nuovo Codice degli appalti. Che impatto avrà sull’assetto commerciale di CMB? Quali sono i principali cambiamenti apportati?


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INFRASTRUTTURE / SALERNO-REGGIO CALABRIA

Strada libera La Salerno-Reggio Calabria senza cantieri ha superato il test dell'esodo estivo. Entro dicembre lo stop definitivo dei lavori a cura della redazione / foto di Giandomenico Faviere


INFRASTRUTTURE / SALERNO-REGGIO CALABRIA

P

romessa mantenuta: sulla A3 l’estate è stata senza cantieri. E per festeggiare l’apertura al traffico lo scorso 26 luglio, sul viadotto Italia, opera simbolo del macrolotto 3.2 e dell’intera autostrada Salerno-Reggio Calabria per la sua altezza e complessità, non è mancato un momento ufficiale. All’appuntamento erano presenti il premier Matteo Renzi e il ministro delle In-

frastrutture Graziano Delrio, oltre ai vertici delle due imprese socie in Italsarc, CMB e Ghella Spa, Carlo Zini e Giandomenico Ghella, insieme al presidente di ANAS Gianni Vittorio Armani. L’obiettivo di rendere più facile l’esodo estivo è stato dunque raggiunto. Questa estate, per la prima volta, l’intero tracciato dell’A3 è risultato percorribile senza can-

tieri o deviazioni, a tre e due corsie per senso di marcia. Anas con l’hashtag #A3EsodoZeroCantieri aveva annunciato questo traguardo contando sulla competenza, puntualità e affidabilità del general contractor Italsarc e delle aziende che lo compongono, CMB e Ghella di Roma. “Il primo step di un obiettivo sfidante come quello che il Governo ha posto al nuovo ma-


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IL VIADOTTO ITALIA

Il viadotto Italia, con i suoi oltre 1.120 metri di lunghezza e un’altezza di 260 metri dal fondovalle, rappresenta il secondo viadotto più alto d’Europa. In considerazione dell’elevata quota di altitudine e del territorio orograficamente complesso che attraversa, l’attività di realizzazione dei nuovi viadotti di accesso in acciaio, in sostituzione dei vecchi viadotti in cemento armato che sono stati

nagement di Anas per la chiusura di tutti i cantieri permanenti della Salerno-Reggio Calabria entro dicembre 2016 – ha detto il presidente di Anas Armani all’evento – è stato centrato grazie al lavoro dei tecnici e degli operai di Anas, del general contractor Italsarc, dei subappaltatori e di tutti coloro che su questo cantiere hanno lavorato e continueranno a farlo per il definitivo completa-

mento dei lavori”. Per agevolare l’esodo estivo il tratto autostradale è stato messo a disposizione dei viaggiatori, mentre a settembre sono riprese le attività di cantiere per i lavori di rifinitura e di nuova pavimentazione. A oggi, è stata conclusa anche la galleria ‘Laria’, ultima rimasta per la sua complessità geologica ed esecutiva, data la sua posizione estrema-

demoliti, si è presentata particolarmente complessa. Per mettere in opera l’acciaio, utilizzato per costruire la nuova struttura, alla quota dell’impalcato del viadotto Italia sono state impiegate gru da 600 tonnellate. Inoltre, per l’esecuzione delle lavorazioni sul viadotto, si è reso necessario attuare un impegnativo programma di blocchi temporanei della circolazione, con chiusure prettamente notturne.

mente vicina alla parete della montagna. Nel complesso, i lavori hanno portato alla realizzazione di un nuovo tracciato tra lo svincolo di Laino Borgo e quello di Campotenese in provincia di Cosenza che si è sviluppato per circa il 60% in variante, con 6 gallerie e 11 viadotti, per un investimento di circa 680 milioni di euro e un risparmio sui tempi di percorrenza di 15 minuti.


INNOVAZIONE / PROGETTO SUCCESS

Questione di mobilità di Ivan Catini

A Verona, nel cantiere dell'ospedale di Borgo Trento, il meeting italiano del progetto SUCCESS. Proprio qui si raccolgono dati per arrivare a ridurre i costi e i tempi di transito del materiale edile

I

l 27 e 28 ottobre 2016, nel cantiere CMB dell’ospedale di Borgo Trento a Verona, si è tenuto il meeting italiano del progetto europeo di ricerca “SUCCESS” di cui la Cooperativa muratori e braccianti di Carpi fa parte. SUCCESS (Sustainable Urban Consolidation CentrES for construction), finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon 2020, è uno dei dieci progetti comunitari incentrati sulle sfide di mobilità urbana come il trasporto di merci, il trasporto pubblico e il traffico in aree urbane, che sono stati scelti per prendere parte al network CIVITAS.

Il “calcio di inizio” risale al maggio 2015 e ha visto schierati 11 partner appartenenti ai principali istituti di ricerca, imprese di costruzioni ed enti locali di Lussemburgo, Italia, Francia e Spagna. Oltre a CMB, LIST (Istituto di scienza e tecnologia di Lussemburgo), il leader del progetto, la Regione Emilia Romagna e la sua fondazione ITL (Istituto trasporti e logistica), l’Università di Modena e Reggio Emilia, attraverso il suo centro di ricerca EN&TECH, infine Fevec (Federazione valenziana delle imprese di costruzione) e il colosso francese delle costruzioni Vinci.


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Cantieri SUCCESS in Europa

l birrificio Neudorf (Lussemburgo) Il cantiere si occupa della trasformazione e ristrutturazione di una vecchia fabbrica per generare un complesso ad uso misto, composto da aree residenziali, commerciali e uffici. Budget complessivo: 20,8 milioni di €.

Ospedale civile Borgo Trento e Policlinico Borgo Roma (Verona) Il cantiere si occupa dell’ampliamento e la ristrutturazione dei due principali ospedali della città ed ambisce a creare un polo di eccellenza nelle cure della donna. Budget complessivo: 126 milioni di €.

Gli edifici di “Segur-Fontenoy” (Parigi) Il cantiere prevede la ristrutturazione di due edifici esistenti e la loro unione fisica al fine di creare un unico complesso prevalentemente dedicato ad uso professionale. Budget complessivo: 230 milioni di €.

Il parco centrale (Valencia) Il cantiere ambisce a trasformare più di 66 ettari, destinati a deposito ferroviario, in un grande parco urbano ubicato nel centro della città. La vecchia linea ferroviaria lascerà spazio ad una nuova, realizzata in sotterraneo, e in superficie verrà creato un polmone verde che permetterà l‘integrazione di quei quartieri da sempre separati dai binari. Budget complessivo: 15,8 milioni di €.

(Per maggiori approfondimenti visita www.success-urbanlogistics.eu)

Il progetto SUCCESS vuole rispondere alla domanda di nuove politiche e tecnologie verdi nei cantieri edili più complessi. Interventi che hanno un impatto significativo sul tessuto urbano delle città, sempre più bisognose di nuove infrastrutture ed edifici, e di lavori per la riqualificazione del patrimonio esistente. Un processo che ha alcuni passaggi fondamentali: il miglioramento e la maggiore comprensione delle dinamiche alla base della catena di distribuzione (supply chain) dei materiali da costruzione e delle merci in generale; la quantificazione degli impatti in termini di efficienza logistica e ambientale e la

riduzione degli impatti negativi e dei costi generati dalla distribuzione delle merci nelle aree a forte urbanizzazione. Per ottenere risultati il progetto dovrà, in una prima fase, analizzare la funzionalità e l’impatto della gestione della supply chain e dei centri di consolidamento per il settore delle costruzioni, mentre in una seconda fase comprendere come questi due concetti possano fornire soluzioni replicabili e implementabili in grado di ottimizzare la catena di approvvigionamento dei materiali e la gestione degli stessi all’interno dei cantieri. Le ambizioni del progetto SUCCESS sono

di ridurre i costi e i tempi di transito del materiale edile; di diminuire il numero di viaggi e/o il numero di chilometri per veicolo, in modo da ridurre le emissioni di gas serra e la congestione del traffico; di aumentare il numero di veicoli “a pieno carico”, così come l’affidabilità e la flessibilità del trasporto delle forniture presso i cantieri. Per raggiungere questi obiettivi il gruppo di ricerca sta testando alcune soluzioni attraverso simulazioni basate sui dati raccolti in alcuni cantieri pilota in Europa: quello per il Policlinico Borgo Roma e l’Ospedale civile Borgo Trento di Verona vede impegnata in prima linea CMB.


DICONO DI NOI / CLASSIFICHE

Classifiche 2016 Edilizia e Territorio n. 10 - ottobre 2016

L

’osservatorio di “Edilizia e territorio” sul settore delle costruzioni individua la principale novità per il 2015 nel superamento della soglia del 50% dell’attività all’estero, con contratti quasi tutti redditizi e in Paesi “sfidanti”. Il 20% degli appalti, infatti, ha sede negli Stati più industrializzati dove le regole della concorrenza sono chiare e severe, le barriere all’accesso alte ma i risultati duraturi. A otto anni dall’inizio della crisi il mercato italiano stenta a ripartire per cui le imprese hanno forzato sui mercati esteri, seppur in modo giustamente selettivo. Oltre a guardare fuori dai confini, molte aziende hanno migliorato e reso più efficienti i fattori della produzione per tutelare la marginalità: questo ad esempio scegliendo di avvalersi, come CMB, di tecnologie all’avanguardia quali il Building Information Modeling (BIM) o sviluppando rappor-

Posizione 2014

2015

1 2 3 5 4 8 6 9 11 13 7 10 12 17 19 15 16 18 14 20 22

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

21 28 31

ti collaborativi con committenti e fornitori nella logica anglosassone win-win. Una terza risposta alla crisi, che secondo l’opinione del professor Aldo Norsa ancora latita, potrebbe essere la diversificazione su settori contigui ma più promettenti: in particolare quello delle gestioni e delle concessioni. Quello che continua a mancare, invece, ai maggiori player italiani resta la capacità di fare sistema, in quanto le nostre imprese si presentano ancora “piccole” rispetto alle dimensioni dei competitor sul mercato globale: Salini-Impregilo e Astaldi, ad esempio, compaiono in Europa tra i primi cinquanta contando insieme solo il 2,5%. In generale, nel 2015 le 50 maggiori imprese italiane hanno aumentato il fatturato solo del 2,2%, ma se le generali restano ferme ai livelli del 2014, per le specialistiche si nota un balzo avanti del 15,2%. Sempre

Società

Valore della Produzione 2015

Salini Impregilo Astaldi Condotte CMC Pizzarotti Ghella Itinera Rizzani de Eccher CMB Pavimental Grandi Lavori Fincosit Icm Unieco Italiana Costruzioni Inc Tecnis Colombo Costruzioni Salc Mantovani Vianini Lavori Carron Strabag Toto Intercantieri Vittadello Collini Lavori

4.738.876 2.854.949 1.331.153 1.176.956 821.641 716.664 709.852 666.190 570.980 510.984 510.254 481.629 273.433 220.727 218.546 198.000 195.835 194.890 185.966 183.917 158.583 157.482 140.505 137.128 121.784

Variazione Percentuale 2015/2014

13,0 7,6 15,1 6,5 -28,0 22,5 -28,0 14,3 14,4 27,1 -17,8 -11,6 -39,0 9,4 15,6 -41,0 -6,6 0,3 -51,9 -2,1 -10,5 19,6 -20,9 18,4 18,2

% dei ricavi su mercato estero

85,0 82,9 58,0 54,0 35,0 66,0 0,0 81,0 0,0 0,5 35,5 61,1 0,5 7,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,6 0,0 7,4

Utile al netto delle imposte 2015

82.231 80.876 4.015 9.477 13.225 1.321 8.370 15.955 5.038 7.764 2.580 3.230 n.d. 4.572 7.031 -12.000 2.387 556 n.d. 40.294 4.885 -7.299 5.671 2.010 1.661

in maniera aggregata, la situazione reddituale vede ebitda e ebit in ascesa del 12,4% e del 18,1%, mentre l’utile mostra un calo del 3,1%. Non desta preoccupazioni l’indebitamento finanziario appesantito solo del 3,6% su base annua che resta al di sotto del patrimonio netto totale, a sua volta aumentato del 5%. Se il portafoglio ordini raggiunge i 111,1 miliardi, con una crescita del 7,6%, continua a calare la forza lavoro che si abbassa di un ulteriore 4%.

CMB di nuovo nella Top 10

Riguardo CMB, l’osservatorio di “Edilizia e Territorio” mette in evidenza la solidità della cooperativa che riprende un percorso di crescita, tanto più significativo quanto non supportato da attività all’estero. La politica “prudente” di CMB espressa negli ultimi anni, ha impedito alla nostra

Variazione % 2015/2014

Portafoglio Ordini al 31/12/2015

-20,3 -0,8 -69,0 -9,5 -45,8 -90,0 -73,2 16,8 -39,3 n.s. -59,8 -22,7 n.d. 8,2 32,1 n.s. -10,5 n.s. n.d. 13,7 17,5 18,5 13,1 -40,3 22,3

33.337.588 17.849.000 6.118.318 3.519.100 12.374.904 4.029.912 3.800.000 2.530.000 2.714.800 1.008.256 2.037.247 2.092.331 511.807 779.761 903.257 2.152.000 407.000 382.000 2.800.000 1.146.000 475.643 n.d. 590.000 350.000 405.800

Variazione % 2015/2014

3,0 29,0 10,0 20,8 14,0 -4,3 46,2 -1,5 -6,6 54,7 -22,2 -15,0 3,2 12,5 -16,3 7,8 0,5 -39,0 -5,7 0,8 5,5 n.d. 2,8 -30,3 -14,2


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impresa di avventurarsi in attività fuori dal controllo gestionale, inoltre anche la diversificazione immobiliare ha avuto la lungimiranza di limitarsi a interventi piccoli e diffusi sul territorio. Il punto di forza di CMB è stato focalizzarsi su tipologie di interventi che richiedono capacità non comuni, quali gli edifici alti e gli ospedali e proprio da quest’ultimo dominio potrebbe concretizzarsi la prima grande realizzazione all’estero: in joint venture con CMC, un ospedale da 2mila posti letto in Iran. Per quanto riguarda gli edifici alti, la nostra impresa si sta misurando con le ultime due torri di CityLife, quelle progettate dagli architetti Hadid e Libeskind, mentre fra le recenti acquisizioni figura il recupero della Torre Galfa con il design di Maurice Kanah. Grazie a un fatturato cresciuto nel 2015 del 14,4% CMB torna nella top ten delle imprese italiane collezionando un nono posto: il posizionamento non incide in particolar modo sulla redditività, mentre va segnalata una positiva riduzione dell’indebitamento che viene ampiamente coperto dal patrimonio netto.


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

A cura di: Domenico Cichetti

CMB sotto scatto Carlo Pietricola Un fotografo per CMB

Carlo ci propone una serie eterogenea di immagini di cantiere che hanno un grande valore, non solo come semplice registrazione fotografica ma soprattutto una testimonianza del grande lavoro degli uomini CMB. La qualità di ogni singolo scatto che trovate in queste pagine va oltre la semplice lettura fotografica e dovrebbe essere valutata considerando attentamente tutto quanto lui esprime sapientemente nella sua presentazione. “Un’idea, un’idea non sovviene, alla fatica de’ cantieri, mentre i sibilanti congegni degli atti trasformano in cose le cose e il lavoro è pieno di sudore e di polvere...”: è l’incipit dello scrittore e ingegnere C.E. Gadda in “Notte di Luna”, uno dei disegni milanesi dell’Adalgisa. In queste parole e in altre poche righe, che a seguire descrivono in modo visionario il senso del lavoro quotidiano degli uomini, vedo il paradigma per accostarsi con lo sguardo al lavoro degli “edili”. La fotografia la pratico da dilettante privilegiando le immagini di paesaggio. E il nostro lavoro ha molto a che fare con il paesaggio. Trasformare in cose le cose, produrre ciò che esiste in altra forma, cose che creeranno altra forma; mettere in atto tutti i congegni, la tecnica, gli strumenti macchina e gli strumenti della scienza; impastare questo processo con il sudore e la polvere dei cantieri: tutto ciò si traduce in segni (opere) che lasciano traccia nel paesaggio. Due categorie di lavoratori hanno sempre avuto preminenza in questo processo di trasformazione del paesaggio: gli agricoltori e gli edili. I primi hanno modellato le forme del paesaggio rurale i secondi quello urbano: due ambiti che se fino a un secolo fa potevano essere visti separatamente, oggi sono sempre più compenetrati. Fotografare un ponte, una galleria, la facciata di un edificio è come raccogliere tessere di un mosaico. Sta a chi le guarda metterle insieme creando un immaginario del tutto personale. Leggere le foto di un cantiere avrà un senso se saremo riusciti a contribuire alla composizione di questo immaginario e restituire, oltre a un valore meramente documentale, il giusto valore al lavoro che si traduce in opere.

1. xxxxxxxxx 2. xxxxxxxxx 3. xxxxxxxxx 4. La mamma è sempre la mamma


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DIALOGHI / STORYTELLING Barbara Maccioni, toscana di nascita, vive e lavora a Carpi come responsabile commerciale mercati internazionali di CMB. Con la valigia sempre pronta, viaggia di frequente nei Paesi su cui si sta concentrando l’attività estera di CMB: nell’ultimo anno ha volato su Teheran otto volte.

DIALOGHI

A tu per tu con i soci

VITE DI CANTIERE Intervista a Barbara Maccioni, responsabile commerciale mercati internazionali di CMB. Con lei la cooperativa si affaccia sul mondo, sviluppa una rete di nuovi contatti e punta a diffondere know how guardando con interesse all’Iran

Ciao Barbara, per prima cosa parlaci un po’ di te. Quale percorso ti ha portato da una delle maggiori imprese in Italia, come Astaldi, a CMB? Desideravo una crescita professionale in una realtà in cui riuscire a sentire più “miei” gli obiettivi raggiunti e da raggiungere, oltre al fatto di riuscire a mettere a frutto la mia esperienza precedente e il know how acquisito negli anni e ho pensato che CMB fosse il posto giusto! Nel mio percorso lavorativo precedente, mi è capitato di incrociare persone di CMB e ho avvertito in loro un grande senso di appartenenza e di partecipazione alla vita dell’impresa, così come ai successi e anche agli insuccessi. Di cosa ti sei occupata e qual è il tuo ruolo oggi in CMB? In precedenza seguivo lo sviluppo commerciale della divisione concessioni Italia ed estero, oltre allo sviluppo nel settore ospedaliero a livello di gruppo Astaldi. Oggi in CMB mi occupo dello sviluppo del mercato internazionale: una vera sfida dato che si tratta di un nuovo business per la nostra cooperativa, da creare in pratica da zero. Quali potrebbero essere le aree geografiche più interessanti per l’attività di CMB in questo momento? Su quali Paesi si


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sta concentrando l’attenzione? Per ora l’attività di CMB si sta concentrando su aree abbastanza vicine, con fusi orari diversi di poche ore, e culture che si potrebbero definire “filoeuropee”, in particolare teniamo monitorate quelle zone che intendono affacciarsi in qualche modo all’Europa: stati della ex-Jugoslavia, Nord Africa e Paesi dell’est come la Polonia e l’Ungheria. Poi, come già noto, c’è l’Iran che nonostante sia più distante si riaffaccia oggi al mercato internazionale dopo l’annullamento delle sanzioni con una forte necessità di infrastrutture, ospedali e la mancanza di know how specialistico all’interno del paese. Con l’impresa Ghella di Roma, inoltre, si è sottoscritto un memorandum of understanding (MoU) per approcciare assieme il mercato dell’Argentina. Ghella in realtà da anni presidia il territorio dello stato sudamericano tramite alcuni cantieri infrastrutturali e, vista la positiva collaborazione creatasi sul cantiere della Salerno – Reggio Calabria, si è pensato di mettere a fattor comune la sua conoscenza del mercato con le solide competenze di CMB in ambito ospedaliero e più in generale nelle costruzioni civili di alta complessità per valutare e affrontare assieme iniziative in tali ambiti.

Come ha scelto di approcciarsi CMB ad un mercato internazionale sul quale manca ormai da molti anni? Per riuscire a riaffacciarsi sul mercato internazionale è necessario partire da una rete di contatti che si sta creando a partire dalla partecipazione in vari stati ai Forum organizzati dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, da Ance estero e dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’Internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice). Si tratta di attività istituzionali volte a valutare le opportunità commerciali dei vari Paesi e le eventuali collaborazioni fra questi e le imprese italiane con il supporto delle istituzioni governative. Si tratta di occasioni importanti per farsi conoscere e creare rapporti che possano dare visibilità a CMB. Quali sono oggi le attività che CMB ha messo in campo? Oltre alle attività di scouting che si portano avanti in Polonia, Montenegro e Marocco, si è deciso di competere in quegli ambiti sui quali CMB possa esprimere valore aggiunto e portare un know how distintivo, in particolare sugli ospedali e gli edifici alti. Al momento è stato presentato il progetto per la realizzazione di un ospedale da 2mila posti letto ad Ahvaz, importante

centro petrolifero e industriale di 1 milione e 500mila abitanti nel sud ovest dell’Iran. Si sta partecipando alla gara per l’ospedale di Belgrado in Serbia, mentre si affrontano le prequalifiche per un nuovo edificio H all’interno del Palazzo dell’ONU a Ginevra e per un grattacielo su progetto dello studio Hadid Design a Malta. Quali sono i punti di debolezza e di forza su cui può contare CMB nel misurarsi con l’internazionalizzazione? Sicuramente CMB sconta il fatto di essere una realtà totalmente sconosciuta all’estero per cui si devono spendere molte energie per riuscire a farsi spazio tra i big, anche italiani, per il quale il bigliettino da visita parla da solo. Occorre mettere in campo tutta la nostra energia, professionalità e competenza per riuscire a conquistarsi almeno la possibilità di esserci e di poter dire la nostra. Nello stesso momento però la forza di CMB è proprio la professionalità, la competenza e la concretezza e come spesso dico ai colleghi, dopo quasi un anno trascorso qui con voi, CMB, a differenza di tanti competitor, è molto più sostanza e contenuto che immagine e chiacchiere e la soddisfazione e l’orgoglio scaturiscono proprio nel momento in cui si riesce a far apprezzare chi siamo e cosa sappiamo fare.


PAGINE IT / INNOVAZIONE

PAGINE I.T. 

Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni

L’INNOVAZIONE STRATEGICA Si va verso la quarta rivoluzione industriale e anche le imprese delle costruzioni devono essere pronte alle nuove sfide tecnologiche per reggere il confronto

N

egli ultimi 10-15 anni la globalizzazione, la crisi e l’impetuoso sviluppo delle tecnologie (informatiche ma non solo) hanno reso il mondo sempre più digitale, esteso, complesso, rapido nei cambiamenti. La maggior parte degli osservatori parla ormai di “quarta rivoluzione industriale”: dopo le macchine a vapore (prima rivoluzione), le prime catene di montaggio (seconda) poi sostituite da robot industriali e computer (terza), ora nella quarta rivoluzione è il turno dei dispositivi in-

telligenti interconnessi e collegati a Internet (la cosiddetta IoT, “Internet of Things”). Un cambiamento profondo, tanto da far affermare al World Economic Forum che a livello globale il 65% dei bambini che frequentano oggi le scuole elementari, si troverà a fare un lavoro che in questo momento non esiste ancora. Tanto profondo da influenzare anche il mondo delle costruzioni, sempre cauto nell’adozione di nuovi metodi e tecnologie, ma che questa volta si troverà in mezzo a un processo inarrestabi-

le che cambierà la vita e il modo di lavorare di ciascuno di noi. Lo stesso World Economic Forum prevede che il mondo delle costruzioni vedrà presto e in misura sempre crescente l’utilizzo di materiali e tecnologie innovative (utilizzo di visori e simulatori tridimensionali, droni, stampe 3D di componenti, etc.), allo scopo di migliorare l’efficacia dei propri processi e la qualità del prodotto. Solo per fare un esempio, a maggio 2016, è stato inaugurato a Dubai il primo ufficio al mondo completamente stampato in 3D.

L'edificio, di 250 metri quadrati, è stato costruito in 17 giorni e ha avuto un costo totale di 140mila dollari. Si prevede che entro il 2030 il 25 per cento di tutti i nuovi edifici dello stato saranno costruiti con questa tecnologia. Anche in Italia qualcosa si muove: il governo ha appena varato un ambizioso progetto denominato “Industry 4.0”, che mira a ridisegnare l’intero panorama industriale del paese, attraverso l’innovazione e la tecnologia, specialmente quella informatica e delle comunicazioni (a partire dalla famosa ban-


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A cura di: Luca Padovano

da larga) e che non potrà non influenzare pesantemente anche il settore delle costruzioni. A questo proposito il BIM (Building Information Modeling), tecnologia di cui abbiamo già parlato in altri articoli e su cui CMB sta investendo con convinzione e determinazione, presto entrerà nel Codice degli appalti come parte importante di un progressivo inserimento delle tecnologie informatiche negli appalti pubblici. Tutti indicatori importanti di come l’innovazione sia ormai centrale nelle strategie di

un numero sempre più grande di imprese e soprattutto parte integrante della nostra vita quotidiana oggi e sempre di più nel futuro. La buona notizia è che in CMB ormai siamo abituati a cambiare. Nel giro di pochi anni siamo diventati una azienda più rapida e agile, in quanto più connessa, più mobile e più distribuita (basti pensare alla rapida diffusione di smartphone, tablet e computer portatili connessi in rete), abbiamo migliorato diversi processi importanti (due fra tutti: quello acquisti-produzione-am-

ministrazione e quello contabilità generale-tesoreria) e stiamo imparando a produrre informazioni non solo per il nostro ufficio ma anche per gli altri. E poi c’è il BIM, che sempre di più sta spostando l’attenzione sulla digitalizzazione dell’intero processo plan-buildoperate-mantain (programmare-costruire-mettere in funzione-mantenere), a partire dalla gestione documentale, fino alla revisione completa delle procedure di rilievo sui cantieri. Insomma, abbiamo imparato a cambiare e ci siamo abitua-

ti all’idea che l’innovazione è un processo continuo. Quindi, quale modo migliore di concludere, delle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella? “Dobbiamo innovare per essere in grado di crescere e competere. Ritornare alla crescita richiede uno sforzo in termini di innovazione e investimenti – ambito in cui l’Italia rimane sotto quella di altre nazioni industrializzate – per aggiornare il paese con nuove tecnologie, traendo vantaggio dalle competenze individuali per supportare la competizione.”


ALTRE STORIE / FUORI DALLE MURA

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Cantieri Gastronomici

A cura di Irene Russo

iIn viaggio con i soci in trasferta IL PROFUMO DEL MARE A RIMINI C’è aria di vacanza nel cantiere del Teatro Galli, nonostante il duro lavoro quotidiano

Quando il Teatro Galli sarà completato, finalmente la bellezza del centro storico di Rimini potrà manifestare appieno la propria potenza scenografica. In questa piazza si aprirà il sipario su una nuova epoca per la città romagnola, e non solo tra le mura del teatro ma anche nello spettacolare spazio esterno. Per riparare i danni del tempo e dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, i tecnici di CMB non hanno risparmiato gli effetti speciali, dalle traslazioni di mura alle soluzioni contro i problemi di falda dovuti alla vicinanza al mare. Ma il mare ripaga di ogni fatica: l’aria delle serate riminesi raggiunge i lavoratori oltre le barriere del cantiere e li invita a trattenersi tra queste strade in cerca dei piaceri della tavola. “Sono un emiliano amante della carne”, ci spiega il Project Manager Claudio Camellini, “ma a Rimini non resisto alla tentazione di mangiare pesce”.

Fritto misto di pesce

Benché l’osteria nota come “Il mare in piazza” abbia scelto di cambiare il proprio nome in “Il teatro in piazza”, il profumo dell’Adriatico si sprigiona a pochi metri dalle impalcature. Questo è il posto giusto per trascorrere una serata tranquilla dopo una giornata di duro lavoro, magari ordinando – con un po’ di autoironia – il tipico fritto misto che qui chiamano “sfaticato”.

A pochi passi dal teatro, dopo il ponte di Tiberio, si trova invece il ristorante “Dalla Marianna”, noto per le grigliate e il fritto di pesce ma anche per gli ottimi passatelli asciutti con pomodoro e vongole. Dal cantiere al mare il passo è breve e si è già in direzione delle evasioni culinarie. Claudio ci consiglia di fare una visita a “Il Pescato del Canevone”, dove servono certi scardoncini fritti pescati la notte stessa.

LORO SONO QUI

“Lavoriamo fino a sera quando fuori c’è la gente che fa festa. E noi un po’ gioiamo dell’aria che si respira” Claudio Camellini Project Manager

Come d’abitudine, quando i tecnici vanno in avanscoperta all’inizio dei sopralluoghi, prima di approdare ai templi della ristorazione si accontentano di una veloce pausa pranzo al bar. Ma Rimini conferma la propria generosità anche nella fascia low cost e c’è sempre un chiosco dove gustare un’ottima piadina per respirare l’atmosfera di vacanza. Dopo le prime esplorazioni, a soddisfare le aspettative di tutti è stata subito la trattoria “La Mi Mama”, specializzata in cucina per vegani e celiaci ma pienamente all’altezza della dieta di cantiere. Questo luogo vivace ben rappresenta la variegata umanità che approda in questa città: ogni giorno, operai, impiegati, turisti, manager e studenti mangiano fianco a fianco in pochi minuti, grazie al servizio rapido e ai prezzi convenienti. A Rimini ogni cosa viene fatta con grande serietà e professionalità, dal tramezzino… al tramezzo. “In questa città ci siamo trovati bene non soltanto per l’aria di mare, ma anche perché abbiamo incontrato dei tecnici comunali preparati ed estremamente disponibili”, spiega Claudio. Poi prosegue: “Questo intervento restituirà a Rimini il suo teatro e sarà il simbolo di un ambizioso percorso di riqualificazione”. I cittadini non vedono l’ora che si apra il sipario e il sindaco è fiero di portare gli ospiti a visitare i lavori che procedono. Qui, tra piazza Malatesta e piazza Cavour, la città si prepara a trovare un nuovo centro ricco di opportunità gastronomiche… Una ragione in più per lavorare sodo, senza risparmiare le calorie.

DOVE MANGIARE La Mi Mama* Il teatro in piazza Dalla Marianna Il Pescato del Canevone Chi gurd lat *Sconti speciali per i lavoratori del cantiere

I NUMERI DEL CANTIERE Attività ristrutturazione del Teatro Galli Persone coinvolte 7 tecnici e circa 25 operai Provenienza del personale in prevalenza dall’Emilia-Romagna Costo dell’opera 40 milioni di euro Inizio lavori inizio 2015 Consegna prevista fine 2017

Credits immagini Mappa di Trieste Idéfix from nl [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons. org/licenses/by-sa/3.0/)], via Wikimedia Commons Firtto misto By 10Rosso [CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons


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FLASH / DAL MONDO CMB

Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa PORDENONE

OSPEDALI

FIRMATO IL CONTRATTO PER L’OSPEDALE DI PORDENONE Nella giornata del 4 ottobre, alla presenza del direttore generale dell’Aas 5 Giorgio Simon e della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani è stato firmato il contratto con la Ati, a capofila CMB, per la costruzione del nuovo ospedale di Pordenone. Per un valore di circa 110 milioni di euro CMB, in società con l’impresa Polese Spa di Sacile, realizzerà la progettazione esecutiva e la costruzione del nuovo ospedale di Pordenone. "Il nuovo ospeda-

MILANO

le – ha evidenziato la presidente Serracchiani – rafforzerà il ruolo di Hub, accrescendo così il valore dell’attuale struttura. Il rinnovato nosocomio sarà al centro di un'area molto vasta che dialogherà sempre più intensamente con gli altri presidi sanitari presenti sul territorio". A gennaio 2017 è previsto il primo scavo per la realizzazione di un parcheggio interrato e delle opere complementari. Seguirà la costruzione dell’ospedale e della Cittadella della salute.

EDILIZIA

BUILDING INFORMATION MODELING: CMB SI DISTINGUE La percezione che CMB si sia attivata per guardare al futuro arriva anche dal sito web www.smartcity-futura.it, che dedica un ampio articolo sull’uso del BIM (Building Information Modeling) nella nostra impresa. Partito in via sperimentale sul cantiere degli ospedali Borgo

BOLOGNA

Roma e Borgo Trento di Verona e in maniera strutturata nella realizzazione della Torre Hadid per CityLife a Milano, oggi si presenta come un elemento fondamentale nella gestione di cantieri complessi dove la gestione delle interferenze risulta indispensabile.“Utilizzando il pro-

EVENTI

SUCCESSO PER LA BIENNALE DELL’ECONOMIA COOPERATIVA “Un grande successo e una grande soddisfazione”: con queste parole il presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, ha chiuso la prima Biennale dell’economia cooperativa, che ha festeggiato a Bologna i suoi 130 anni di storia. A partire da venerdì 7 fino a domenica 9 ottobre è stato un susseguirsi di incontri, eventi e dibattiti sulla cooperazione e sullo sviluppo sostenibile. Su alcuni dei temi più cari al mondo cooperativo si sono confrontati economisti,

intellettuali, istituzioni e premi Nobel per raggiungere insieme gli obiettivi dell’Agenda Onu. “Se 130 anni fa esisteva un’organizzazione unica ora è il momento di tornare uniti – ha detto Lusetti – perché i bisogni e i principi non sono diversi”. Lusetti vede nella costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane la struttura necessaria per gestire i problemi della modernizzazione e promuovere un forte rilancio della cooperazione.

cesso BIM – si legge nell’articolo – CMB si è posta all’avanguardia in un settore non ancora ben consapevole dei vantaggi di questa tecnologia, che all’estero è invece uno standard stabilmente diffuso e richiesto dai capitolati d’appalto; adottarlo, quindi, è non solo un modo per

rendere più smart il proprio modo di progettare e costruire, ma anche per ampliare il proprio mercato in modo, appunto, intelligente”. Trovate l’articolo completo all’indirizzo http://www.smartcity-futura. it/bim-autodesk-cmb-torre-hadidmilano/.



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