Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XI. N° 42 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO
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Linea 3.1 Dopo l’inaugurazione del sottopasso “Milton-Strozzi” continuano i lavori sulla tranvia di Firenze
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INDICE / COLOPHONE
Scripta manent Parola di verbale. Il presidente fa presente che nei recenti congressi cooperativi si è dibattuto il tema del capitale sociale, la nostra cooperativa vanta un forte numero di soci e ha un capitale di appena oltre il milione. Non sarebbe male proporre all’assemblea una modifica di statuto da portare il capitale a L. 25.000 per ogni socio. Non manca comunque di fare presente che tale proposta potrà suscitare una certa discussione tra coloro che non beneficiano del lavoro della cooperativa.
Tratto dal verbale del Consiglio direttivo della Cooperativa braccianti
IN QUESTO NUMERO PAG. 4 / EVENTI
Spazio al pensiero (critico) A Milano inaugurata la sede della Fondazione Feltrinelli
PAG. 5 / PRIMO PIANO
Connessioni urbane La viabilità di Firenze si rinnova con la tranvia della linea 3.1
PAG. 9 / EDILIZIA
Un megastore nel palazzo storico In via del Tritone a Roma prende casa la Rinascente
NUMERO
inCorso
Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno XI. N° 42 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Redazione: Francesca Martinelli, Sara Lelii, Luca Padovano, Federico Sarti Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: Hic Adv Stampa: Formagrafica
inCorso on-line
Puoi scaricare questo e gli altri numeri all'indirizzo: http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house
PAG. 12 / SCENARI
Prospettiva 2020
Codice alfanumerico
Le linee guida verso il prossimo Piano industriale
Continua il nostro viaggio nei cantieri d’Italia, dove i nostri soci si concedono qualche evasione culinaria. Questa volta la tappa è a Verona.
Opinioni e notizie in CMB
42
5 febbraio 1962
Cantieri Gastronomici i Con i soci in trasferta
IN CORSO
Ecco cosa significano i codici in testa ad ogni pagina A = anno di pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina
PAG. 14 / COOPERAZIONE
Zini presidente di Legacoop Il 23 novembre nasce la nuova Area lavoro che unisce Legacoop Servizi e l’Associazione nazionale di produzione e lavoro (Ancpl)
Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.Per info: www.fsc-italia.it
TERNO AL LOTTO
Gioca i nostri numeri a
CMB sotto scatto
In questo numero ospitiamo gli scatti del business analyst Marco Torricelli e del RSPP della Divisione Project e Servizi CMB Antonio Cozzi. I due fotografano da punti di vista unici, ottenibili solo utilizzando attrezzature volanti come i droni dotati di sistemi di ripresa fotografica. Il risultato sono immagini di grande impatto visivo.
RUBRICHE IN CORSO P. 3 / CORREVA L’ANNO Millenovecentotrentuno
P.16 / SCANNER CMB sotto scatto
P. 18 / DIALOGHI Vite di cantiere
P. 20 / PAGINE I.T. La Cooperativa in Linkedin
P. 22 / CANTIERI GASTRONOMICI Le frontiere del gusto a Verona
P. 23 / BREVI MA INTENSE News dalla nostra cooperativa
durata dei lavori per la 2 larealizzazione della sede della
Fondazione Feltrinelli a Milano
il giorno dell’inagurazione 8 come del nuovo sottopasso “Milton-Strozzi” della Linea 3 Tranvia di Firenze
della prima 60 igrumetrideld’altezza cantiere che realizzerà il megastore “la Rinascente” a Roma
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STORIA / MAESTRA DI VITA
Correva l’anno
Immagini da un altro secolo
1931
A cura di: Francesca Martinelli
Quando tutto nasceva dalle proprie mani Un gruppo di lavoratori della Coop Muratori posa a Carpi mostrando gli stampi per realizzare tubi in cemento. Poche attrezzature e tanta forza e braccia erano fondamentali per costruire. Sullo sfondo si intravede lo scorcio della Chiesa di San Niccolò.
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EVENTI / INAUGURAZIONE FELTRINELLI
Spazio al pensiero (critico) A Milano la sede della Fondazione Feltrinelli progettata da Herzog & de Meuron prende vita. Lo scorso 13 dicembre l’inaugurazione dopo poco più di due anni di lavori foto di Filippo Romano
U
na volta di più “Milano all'avanguardia”: parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio di saluto letto da Gad Lerner in occasione dell’inaugurazione della Fondazione G. Feltrinelli, realizzata da CMB su progetto dello studio svizzero Herzog & de Meuron. Il 13 dicembre è stato l’entusiasmo per l’apertura del nuovo centro di cultura ad essere protagonista indiscusso della giornata milanese. Un’emozione che si è espressa non solo nelle lunghe code di visitatori che non sono voluti mancare all’appuntamento, ma anche
nei commenti entusiastici dei presenti. Un archivio con 250mila volumi e un milione e mezzo di carte manoscritte, una caffetteria, una libreria e uno spazio eventi in un contesto architettonico di grande prestigio ma, soprattutto, “un centro oltre la cultura” come lo ha definito Inge Feltrinelli che spera “che la gente abbia capito quanto entusiasmo, sogno e utopia abbiamo messo in questo progetto” e che funzioni nel futuro. A spiegare la filosofia del luogo è stato proprio Carlo Feltrinelli, presidente della Fondazione. L'obiettivo, ha detto, è quello di su-
scitare "partecipazione, per andare oltre al narcisismo dei tweet. È un luogo che nasce sotto i migliori auspici ma adesso si tratta di avviare il percorso per cui è nato, cioè farlo diventare uno spazio di cittadinanza vero, fruito, fruibile, in grado di fare ricerca e sviluppare il pensiero critico". L'avveniristica struttura architettonica è stata realizzata da CMB in poco più di due anni e si caratterizza per la ripetizione degli elementi principali: pilastri in cemento armato in parte ritti e in parte leggermente ruotati e ampie facciate in vetro che si estendono fino alla copertura.
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PRIMO PIANO / TRANVIA DI FIRENZE
Connessioni urbane La viabilità di Firenze si rinnova con la tranvia della Linea 3.1. L’8 dicembre aperto al traffico il sottopasso “Milton-Strozzi” che lascia spazio anche al verde e alle piste ciclabili a cura di Tommaso Cacciaguerra / foto di Paolo Lorenzi
PRIMO PIANO / TRANVIA DI FIRENZE
C
on l’inaugurazione l’8 dicembre scorso del sottopasso “Milton-Strozzi” si cominciano a vedere i risultati del cantiere per la realizzazione della Linea 3.1 della tranvia di Firenze. CMB, attraverso la società consortile Trafiter scarl, sta infatti progettando e realizzando le opere civili della Linea 3.1 per un valore complessivo di circa 67 milioni di euro, all’interno del più ampio contratto di affidamento al Consorzio Integra del valore di circa 285 milioni di euro. Il contratto di costruzione, firmato dalla mandataria (Consorzio Integra) nel 2014, ha consentito al concessionario Tram spa (di cui CMB è socio con una quota del 0,2%) di dare piena attuazione alla convenzione di concessione stipulata con il Comune di Firenze nel 2005”. Trafiter scarl sta realizzando la progetta-
zione della sede tranviaria e delle sistemazioni urbanistiche, oltre che delle opere a verde della Linea 3.1; è anche responsabile delle cantierizzazioni e di eseguire i principali sotto servizi interferenti con la tranvia (acquedotto, fognatura, gas, telefonici), realizza le opere progettate oltre alle nuove asfaltature e alla segnaletica stradale. Ad un livello superiore, rispetto a quello operativo di cantiere, esiste poi l’Ati delle imprese che compongono il soggetto costruttore di Linea 3.1, cioè l’insieme delle società che consentono, ognuno per le proprie competenze, di completare l’opera: Alstom per l’armamento, Ansaldo Sts per il segnalamento, Hitachi per i convogli, Econet per la trazione elettrica e gli impianti telefonici, Sirti per gli impianti semaforici. Anche a questo livello CMB ha organizzato, per conto della
mandataria, un presidio con proprio personale tecnico allo scopo di sovraintendere e coordinare le attività di progettazione, di project control, di sicurezza e di qualità.
Progetto e tracciato
Il percorso della Linea 3.1 si snoda all’interno della città di Firenze per circa 4,5 km: partendo dall’attuale capolinea di Linea 1, prosegue di fianco alla stazione Santa Maria Novella per poi immettersi su via Valfonda. Uscita dal centro storico, la linea tranviaria costeggia i giardini della Fortezza da Basso e attraversa i quartieri di Statuto e Rifredi fino a Piazza Dalmazia, giungendo al capolinea di Careggi percorrendo il Viale Morgagni. La linea tranviaria 3.1 tocca uno dei nodi di traffico più delicati della città, la Fortezza da Basso, dove, per evitare congestioni tra il traf-
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fico su gomma e quello su rotaia, sono stati previsti due importanti sottoattraversamenti veicolari con la speranza di restituire un profilo ancora più “green” alla nuova piazza della Fortezza, che di recente il Sindaco di Firenze ha dedicato ad Oriana Fallaci. In merito all’opera d’arte, data la delicatezza architettonico-paesaggistica della zona della Fortezza, è stato attentamente studiato l’inserimento dei sottoattraversamenti all’interno del sistema di boulevard progettato dall’arch. Poggi nella seconda metà dell’ottocento: sono stati simulati scenari attraverso modelli di traffico che hanno consentito di dichiarare la sostenibilità dell’intervento. La sede tranviaria a doppio o a singolo binario è costituita da una vasca in calcestruzzo armato profonda circa 80 cm e larga rispettivamente 3,50 o 7,00 metri, all’interno
della quale si realizza una doppia soletta di sostegno e di bloccaggio dell’armamento tranviario: i limiti laterali della vasca in cemento armato sono costituiti poi da polifere 50x70 che ospitano i cavidotti di alimentazione di media e di bassa tensione. La pavimentazione superficiale della sede è prevalentemente costituita da masselli autobloccanti anticati. La Linea 3.1 è una linea fondamentale per l’assetto definitivo della mobilità fiorentina, per diversi motivi: • Interessa zone densamente abitate (Rifredi e Statuto). • Collega il polo ospedaliero di Careggi con il centro storico e di conseguenza, tramite la linea 1 e la linea 2, rispettivamente con Scandicci e con l’aeroporto di Peretola. • Collega le stazioni FS di Santa Maria No-
vella e Statuto, transita a poche centinaia di metri dalla Stazione di Rifredi. • Collega il polo universitario di Careggi con il centro storico. Il tracciato della Linea 3.1 risulta realizzato in sede propria, salvo gli attraversamenti ortogonali alla linea, regolati nella loro totalità tramite impianti semaforici con priorità tranviaria; tutto ciò a confermare la vera e propria rivoluzione in corso a Firenze in termini di mobilità urbana, un cambio radicale di visione che deriva dai dati statistici dei passeggeri della linea 1 oramai consolidati da cinque anni: 1 milione di persone al mese. Al traffico privato vengono destinate in generale due corsie residue, con direzione opposta, ai lati della sede tranviaria. Immaginando di costruire una sezione tipologica trasversale, infatti, la maggior parte della linea si svi-
PRIMO PIANO / TRANVIA DI FIRENZE
luppa su una larghezza di “canyon urbano” di circa 22 metri, di cui quattro utilizzati per i marciapiedi laterali, 10 per la sede centrale (comprese le alberature) e i restanti otto metri (quattro per direzione di marcia) per il traffico su gomma. Essendo la linea 3.1 il collegamento tra la stazione ed il centro ospedaliero di Careggi, particolare attenzione è stata poi riservata ai percorsi di emergenza delle ambulanze: la corsia viaria in direzione ospedale risulta sempre con larghezza di 4,5 metri in maniera tale da permettere ai veicoli di accostare in 2 metri e lasciare il transito in emergenza nei rimanenti 2,5 metri.
Fasi di cantierizzazione
Le fasi di cantiere vengono gestite attraverso una suddivisione mediana lungo l’asse longitudinale della sezione stradale, sacrificando una direttrice di marcia, e sono generalmente cinque: 1. spostamento sottoservizi interferenti lato nn.cc pari e realizzazione della prima corsia di marcia (occupazione del 50% circa della sezione stradale), con una durata di circa tre mesi per 100 metri longitudinali di linea; 2. spostamento sottoservizi interferenti lato nn.cc dispari, realizzazione della sede tranviaria e della seconda corsia di marcia (occupazione del 70% circa della sezione stradale) con una durata di circa quattro
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mesi per 150 metri longitudinali di linea; 3. armamento e getto del piano rotabile (occupazione del 70% circa della sezione stradale) con una durata di circa un mese per 150 metri longitudinali di linea; 4. realizzazione pavimentazione, finiture, tecnologici e fermate (occupazione della sola sede tranviaria centrale); 5. prove e collaudi per una durata di circa quattro mesi. Le fasi di cantierizzazione, poiché impattanti sul traffico cittadino, vengono discusse in un tavolo di coordinamento settimanale che coinvolge tutti gli stakeholder della mobilità: oltre all’assessorato e ai presidenti di quartiere, l’ufficio mobilità invita le imprese dell’Ati costruttori, la direzione lavori, l’Ataf per il trasporto pubblico su gomma, Quadrifoglio per i cassonetti e la pulizia delle strade, i taxisti, la polizia municipale per la segnaletica e la sicurezza stradale. Ci si pone l’ambizioso obiettivo di mitigare, dove possibile, il disagio recato alla cittadinanza e ai commercianti pur chiaramente nel rispetto del progetto approvato.
Opere d’arte
L’opera compensativa di maggior impatto sulla città per quanto concerne il tracciato della Linea 3 sono senza dubbio i due sottoattraversamenti veicolari presenti su viale Strozzi, che lasceranno spazio in superficie alla linea tranviaria, a nuove piste ciclabili e
ad un’ampia area verde come prolungamento del già esistente giardino della Fortezza da Basso. Il primo, denominato “Milton-Strozzi” è stato completato in novembre e inaugurato lo scorso 8 dicembre alla presenza del viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, del sindaco Dario Nardella, dell’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti e per CMB del presidente Carlo Zini, del consigliere delegato Roberto Davoli e del capo progetto Claudio Camellini. Costato circa 8,5 milioni, realizzato nel tempo record di un anno e mezzo, è lungo circa 350 metri e completamente rivestito in pietra Santafiora (circa 2500 mq). Per la sua realizzazione si è proceduto all’infissione di circa 2.400 pali non armati, (lungo la larghezza delle carreggiate), a contrasto dell’eventuale risalita della falda acquifera, e di circa 600 pali armati di 90 centimetri di diametro (nelle zone laterali le carreggiate), che fungono da supporto contro le spinte del terreno adiacente. Successivamente si è proceduto alla realizzazione delle travi di corona e, una volta montate le travi prefabbricate dell’impalcato, si sono escavati circa 3mila metri cubi di materiale terrigeno con la tecnica “top down”, propria delle gallerie artificiali. La galleria adiacente, denominata “Strozzi-Strozzi” e attualmente in lavorazione, sarà completata tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
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EDILIZIA / LA RINASCENTE A ROMA
Un megastore nel palazzo storico
Nel cuore di Roma, in via del Tritone, un vecchio edificio è stato ricostruito e in parte restaurato per accogliere la Rinascente. La conclusione dei lavori prevista per il settembre 2017 a cura di Carlo Pietricola / foto di Paolo Lorenzi
EDILIZIA / LA RINASCENTE A ROMA
A
Roma fra via del Tritone e dei Due Macelli, in pieno centro storico, CMB sta lavorando sulla riconversione funzionale di un complesso di edifici che ospiterà il nuovo megastore de “la Rinascente”. Per dare l’avvio alla costruzione è stata eseguita la demolizione totale dei fabbricati esistenti per un volume di circa 79mila mc, preservando solo le due facciate per le quali è previsto il mantenimento e il restauro. Le operazioni di demolizione sono state eseguite con l’ausilio di mezzi d’opera, utilizzando escavatori cingolati con braccio lungo e cesoie, frantumatori per la deferrizzazione delle strutture e il successivo smaltimento.
Vengono preservate inoltre le facciate esterne in muratura di un palazzetto risalente ai primi anni del XX secolo e facente parte del complesso, nel quale è in corso un intervento di decostruzione con mezzi meccanici e a mano. Il complesso attualmente realizzato è costituito da un unico fabbricato ai primi due ordini, dal quale spiccano quattro differenti corpi per una superficie commerciale di 20mila mq: il corpo centrale, nuovo e prospiciente via del Tritone; il fabbricato adiacente via dei Due Macelli, parzialmente conservato e ristrutturato; il palazzetto e la “manica” che funge da collegamento tra i vari edifici.
L’attività di realizzazione del megastore ha subito una battuta d’arresto perché, durante gli scavi, sono affiorate strutture dell’età imperiale romana. Un ritrovamento che ha prodotto uno slittamento di circa due anni rispetto il programma iniziale. Il cantiere è iniziato nell’ottobre 2012 e le attività sono andate avanti per le demolizioni fino all’agosto 2013 per quanto riguarda gli edifici interni e in parte del Tritone. Nello stesso mese sono poi cominciate le campagne di scavo archeologico, che sono proseguite fino al marzo 2015, quando sono state autorizzate le attività di ricopertura degli scavi e l’inizio dei pali di fondazione e dei
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UN PO’ DI NUMERI Micropali di fondazione:
3.800 ml
Pali di fondazione diametro 400 e 500:
6.500 ml
Opere in cemento armato di fondazione:
3.500 mc
Opere in cemento armato in elevazione:
7.700 mc
Armature in acciaio per micropali:
300.000 kg
Acciaio di armatura per opere in CA:
2.500.000 kg
Carpenterie metalliche:
micropali. La prima gru del cantiere, con altezza di 60 metri e braccio di 60 metri, è stata montata nel maggio 2015, la seconda nel febbraio 2016 ed è stata smontata questo mese. Durante la parziale sospensione dei lavori dovuta alle attività di scavo archeologico, sono state eseguite le opere di consolidamento delle strutture dell’edificio Due Macelli, nonché il rifacimento delle facciate del Tritone e dello stesso edificio Due Macelli. È stato necessario anche un puntellamento in cemento armato di un edificio adiacente per poter eseguire la demolizione della “manica”.
Alla ripresa dei lavori si è data una grande accelerazione al cantiere. Le strutture in cemento armato sono state realizzate in 11 mesi e le strutture di collegamento della facciata di via del Tritone, con il nuovo corpo di fabbrica, sono state eseguite in doppio turno: durante il giorno si eseguivano le opere in cemento armato e i relativi getti, mentre nella notte venivano smantellate le vecchie strutture e i puntellamenti provvisori. Per le opere in cemento armato gran parte dell’acciaio, vista la particolarità dell’intervento, è stato lavorato in cantiere dal personale di CMB: sono state realizzate le carpenterie metalliche delle scale di emergenza, del
800.000 kg
lucernaio di copertura di circa 400 mq e di sostegno delle scale mobili che ad oggi sono state tutte montate. Sono in corso di realizzazione gli impianti meccanici ed elettrici, le opere di finitura dei brand, mentre il completamento dell’opera è previsto per settembre 2017. A oggi il personale impegnato durante le attività tra primo e secondo turno è di circa 100 unità, seguite da un direttore di cantiere, un capo cantiere e tre assistenti in campo. Il personale operaio di CMB è di 16 lavoratori, di cui tre gruisti. Le attività di puntellamento delle strutture prima e l’assistenza durante la demolizione sono state eseguite con personale CMB.
SCENARI / CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Prospettiva 2020
Lo scorso 14 novembre, nel corso di un CdA allargato, un confronto sulle prospettive di sviluppo della cooperativa nei prossimi anni. Zini: "La nostra storia ci sarà utile" a cura della redazione
N
ella giornata del 14 novembre, a Bologna, il Consiglio di amministrazione si è riunito in maniera allargata insieme ai dirigenti di CMB per discutere insieme delle prospettive di sviluppo dell’impresa nei prossimi anni. Quest’anno sono stati invitati anche alcuni ospiti esterni per offrire spunti di riflessione su un settore in pieno cambiamento. Ecco la sintesi della giornata fatta dal presidente Carlo Zini.
Ormai manca poco al prossimo anno e non possiamo dimenticare che il 1° gennaio
1977 veniva fondata l’attuale CMB, che oggi sta per compiere 40 anni, mentre nel 2018 cadranno i 110 anni effettivi dalla fondazione della nostra impresa. Oggi ci serve la storia per guardare al futuro e traguardare il 2020, perché chi è venuto prima di noi ha guidato la cooperativa attraverso le due grandi guerre mondiali: noi possiamo dire di aver attraversato la guerra di questi ultimi anni, perché è in modo veramente forte che è stato colpito il mondo da questa crisi economica. Ora stiamo confermando una visione di sviluppo per i prossimi anni, con risultati buoni
per il 2016 e il 2017. Eppure ci aspettano ancora momenti difficili: restano problemi occupazionali, i reparti che manifestano una sofferenza a cui non si trova una soluzione facile, inoltre saranno da valutare nuovi assetti societari anche per la necessità di reperire finanziamenti bancari nei prossimi anni. Possiamo comunque essere soddisfatti di un risultato che è frutto del lavoro di tutti noi, qualunque sia la professione che svolgiamo: chi porta a casa grandi risultati, chi fa di tutto per conseguire gli obiettivi di vendite nell’immobiliare, chi lavora per la struttura. CMB ha fatto
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SPUNTI DI RIFLESSIONE Giampiero Bergami – Unicredit
Marco Bulgarelli – Cooperare
Lorenzo Bellicini – Cresme
Marco Mingrone – Ancpl
Dal settembre 2019 entrerà in vigore per il sistema bancario “Basilea 3”: sostanzialmente per ogni euro di prestito non garantito si richiederà un capitale a parte sempre più alto, a salvaguardia teorica dei rischi. Si tratta di una sorta di big bang del sistema bancario, che si rifletterà con un enorme disincentivo a prestare denaro in presenza di scarse garanzie da parte delle imprese.
L’obiettivo che si è data Cooperare consiste nel sostenere il necessario cambiamento e sviluppo del mondo cooperativo favorendo processi di integrazione fra imprese, innovazione e internazionalizzazione. Ci si deve preparare per andare all’estero e investire sulla cultura dell’internazionalizzazione: è necessario ritrovare competitività, e per farlo si può e deve anche pensare alle aggregazioni fra imprese.
Il 67% dei bandi pubblici inseriscono gli impianti all’interno della gara, quindi bisognerebbe riportarsi a casa il know how adeguato e ricordare che il facility management non è mai entrato in crisi. Le imprese di costruzioni dovrebbero reinventarsi, “rimangiarsi” impianti e servizi e vivere le costruzioni in senso lato, come “ambiente costruito”, in termini che comprendano la robotizzazione e la rigenerazione urbana.
Il nuovo Codice degli appalti si ispira al modello di Ferrovie dello Stato: creare un ambiente scarsamente concorrenziale e dai ribassi quasi nulli valorizzando la qualità delle migliorie proposte. Si punta alla qualificazione dell’impresa e alla revisione della figura del contraente generale: attualmente è in fase di modifica per la soluzione di diverse criticità.
delle scelte e attribuito a ciascuno degli obiettivi. La nostra cooperativa non sarebbe qui oggi se non avesse agito con grande eccellenza e si presenta come un “unicum” dato che è l’unica impresa fra le prime 10 in Italia a non avere fatturato all’estero. Abbiamo avuto idee azzeccate e comunque le abbiamo portate avanti con coraggio e determinazione: quest’anno per esempio sarà ricordato per il grande risultato realizzato sul cantiere Italsarc. Ad oggi abbiamo vinto la sfida finanziaria che ha affossato praticamente tutte le imprese del nostro settore: ma le sfide non sono fini-
te. Dobbiamo investire sull’estero e sui servizi che rappresentano una diversificazione a rischi più contenuti e sulla quale possiamo già vantare esperienza. Ora siamo ancora in una fase di “prudenza” che serve per mantenere investimenti mirati ma sarà necessario acquisire o anche aggregare un’impresa esterna per crescere sul mercato del facility management. Per ora abbiamo sempre mirato al “pareggio” ma dobbiamo ricominciare a salire, coltivare le risorse umane che ci occorrono, adeguare la “macchina” CMB ai nuovi traguardi che ci attendono: noi oggi non siamo attrattivi per diventare un’impresa di ca-
pitali fino al 2020. Abbiamo bisogno di acquisizioni soddisfacenti e se in Italia non ce ne saranno andranno trovate all’estero. CMB oggi può dirsi soddisfatta di aver superato la “guerra 2012-2017”, ma il futuro è ancora tutto da conquistare. Noi quello a cui non dobbiamo derogare sono legalità e reputazione: essere onesti e competenti adesso è già la metà del risultato. Abbiamo ancora un anno per definire al meglio gli obiettivi del prossimo piano industriale e delineare quelle scelte che ci faranno traguardare il 2020 da grande impresa, sia nei servizi che all’estero.
LEGACOOP / NUOVA AREA LAVORO
Zini presidente di Legacoop Produzione e Servizi
a cura della redazione
La nuova Area lavoro, nata il 23 novembre, guidata dall’ingegnere al vertice di CMB. Sarà suo il compito di traghettare l’associazione dentro l’Alleanza delle cooperative italiane
L
o scorso 23 novembre sarà ricordato come un passaggio fondamentale per il mondo cooperativo italiano. È nata infatti la nuova Area lavoro Legacoop Produzione e servizi che riunisce in un’unica associazione Legacoop Servizi e l’Associazione nazionale di produzione e lavoro (Ancpl). La nuova realtà, che accorpa oltre 2.800 imprese per 203mila persone e che fattura oltre 17 miliardi di euro, vuole rispondere alle sfide poste dalla modernizzazione dei mercati nazionali e internazionali e dall’innovazione tecnologica.
Presidente è stato nominato Carlo Zini. Modenese e ingegnere civile specializzato nel ramo trasporti, da oltre vent’anni è presidente di CMB. Forte della sua solida esperienza nel mondo cooperativo, dal novembre 2008, aveva già ricoperto anche l’incarico di presidente di Ancpl, trovandosi a fronteggiare alcuni degli anni più caldi della crisi economica. Oggi Zini è chiamato a traghettare la nuova associazione dentro l’Alleanza delle cooperative italiane che nascerà dall’unifica-
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zione di Agci, Confcooperative e Legacoop in un unico soggetto: un compito di grande portata strategica. “Alle istituzioni – ha spiegato il presidente Zini – abbiamo presentato un sistema integrato di imprese cooperative in grado di dare risposte adeguate al futuro delle città e dei territori. Oltre ad alcune proposte, chiedendo ad esempio una politica più convinta di investimenti per sostenere il lavoro dei giovani e nel Mezzogiorno. E, soprattutto, abbiamo apprezzato gli sforzi che si stanno
facendo per riformare l’assetto costituzionale e rendere più efficiente il sistema Paese”. La nuova Area lavoro si pone importanti obiettivi sia rispetto al proprio ruolo di rappresentanza sia, riguardo all’evoluzione dei mercati di riferimento delle sue associate. Obiettivi che sono stati presentati alle istituzioni presenti, fra cui il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, con alcune proposte: un lavoro di qualità, più stabile e che favorisca l’inserimento dei giovani.
Che cos’è Legacoop Produzione e Servizi?
Un volume d’affari di 17,96 miliardi di euro, 2.842 associati tra imprese cooperative e consorzi aderenti, circa 203mila addetti di cui il 70% soci. Ecco i numeri di Legacoop Produzione e servizi che riunisce i settori delle costruzioni, della logistica e trasporti, dell’industria, delle pulizie e dei servizi integrati, del facility management e dell’ecologia, della vigilanza, dei Beni culturali, della ristorazione, dell’ingegneria e progettazione, del consulting e delle ICT.
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EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO
A cura di: Domenico Cichetti
CMB sotto scatto Marco Torricelli e Antonio Cozzi Due fotografi per CMB
Marco Torricelli e Antonio Cozzi fotografano da punti di vista unici, ottenibili solo utilizzando attrezzature volanti come i droni dotati di sistemi di ripresa fotografica. Questi strumenti hanno enormi potenzialità, soprattutto perché possono essere utilizzati in spazi non facilmente accessibili da altri mezzi, come ad esempio i classici elicotteri. Sono però necessarie capacità di controllo del mezzo e di selezione del punto di ripresa. Le immagini di Torricelli e Cozzi mostrano chiaramente le potenzialità di queste tecnologie, capaci di riprendere agevolmente le opere di grandi dimensioni realizzate da CMB descrivendone efficacemente anche la qualità. Le fotografie dall’alto sono diverse dalle solite fotografie: offrono una prospettiva tutta particolare e insolita a cui non siamo abituati. Questi scatti sono stati realizzati utilizzando droni che hanno raggiunto altezze variabili tra 10 e 60 metri. Ogni manovra per realizzare le fotografie è stata seguita passo passo. Attualmente CMB ha in dotazione un drone di peso inferiore ai 300 grammi il cui utilizzo è stato riconosciuto da Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, nel febbraio del 2016. Il drone è stato assicurato per operazioni critiche e non critiche, comprese quelle indoor. Stiamo usando i droni da circa un anno e l’iniziativa ha trovato un buon riscontro sia per finalità comunicative, pubblicitarie, documentaristiche dei lavori eseguiti (foto e video per CMB e per il committente DL) sia per scopi più tecnici (stato di fatto, campionamento terre).
1. xxxxxxxxx 2. xxxxxxxxx 3. xxxxxxxxx 4. La mamma è sempre la mamma
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DIALOGHI / STORYTELLING
Romano d’origine e carpigiano d’adozione Antonio Cozzi è RSPP della Divisione Project e Servizi. Oggi si occupa anche della parte economico-gestionale delle concessioni sugli ospedali di Cona (FE), Baggiovara (MO) e Fidenza
DIALOGHI
A tu per tu con i soci
VITE DI CANTIERE Intervista ad Antonio Cozzi, RSPP della Divisione Project e Servizi. Da qualche mese si occupa anche della supervisione economica-gestionale dei servizi nell’ambito delle concessioni ospedaliere
Romano di origine e carpigiano d’adozione. Antonio, quale è stato il percorso che ti ha portato qui? Sono nato a Roma e lì mi sono laureato in Ingegneria Ambiente e territorio nel 2005. Dopo un breve contratto per sviluppare un progetto di topografia all’Università La Sapienza, ho deciso che la mia strada era in azienda e ho trovato lavoro come addetto al servizio di prevenzione e protezione in Maire Engineering, ora Tecnimont. Lì è cominciata la mia esperienza sulla sicurezza sul lavoro. L’anno delle “svolte” è stato il 2008: compro casa, cambio lavoro, mi sposo ed è in arrivo la prima figlia. Sono arrivato in CMB per occuparmi di sicurezza come collaboratore di Aldo Ravera, in quella che era la Divisione Lazio. Nel 2009 sono diventato il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e del Sistema di gestione integrato (Qualità, Ambiente e Sicurezza) “territoriali” e con la riorganizzazione del settembre 2013 sono stato destinato come RSPP-SGI alla nuova Divisione Project e Servizi. In questo modo il mio baricentro lavorativo si è spostato a nord, dove per più di un anno mi sono spostato tra Carpi e Milano, tornando a passare i fine settimana a Roma. Negli anni Cinquanta erano i soci di Carpi a spostarsi a Roma: oggi tu sei l’esempio contrario. Perché hai scelto di trasferirti definitivamente a Carpi? Grazie all’organizzazione di CMB e al si-
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stema di gestione integrato, ho sempre avuto occasione di scambi e confronti con i colleghi di Carpi e Milano, per cui mi sentivo “cittadino di CMB”, piuttosto che di una specifica “sezione soci”. Inoltre, con le mie figlie ancora piccole, e percependo una buona qualità di vita a Carpi, ho ritenuto un passo positivo trasferirmici con tutta la mia famiglia a fine estate 2014. È vero che il clima di Roma è più mite e meno umido, ma dal punto di vista della gestione del tempo e della famiglia nel complesso la qualità di vita direi sia più alta. Negli ultimi mesi, il tuo lavoro all’interno della Divisione Project e Servizi è cambiato ancora. Ci racconti come? Al mio incarico di RSPP è stata associata la supervisione economica-gestionale dei servizi nell’ambito delle concessioni ospedaliere negli ospedali di Cona (FE), Baggiovara (MO) e di Fidenza (PR). Dopo un periodo di avvicendamento sono entrato nel pieno delle mie nuove attività lavorative all’interno delle società di progetto, collaborando con nuovi colleghi e referenti operativi delle società affidatarie dei servizi. Il mio “nuovo” lavoro si compone di una parte economico-gestionale e di un parte di relazione con il concedente e i soci per gestire al meglio il contratto di concessione e, per il risolvere le criticità legate all’erogazione dei servizi, con lo scopo di garantire un buon rapporto con il cliente.
Come potresti descrivere il passaggio dal mondo delle costruzioni a quello dei servizi? Diciamo che il cantiere per l’impresa di costruzioni è un piccolo mondo a se stante: è vero che ci sono il committente, la direzione lavori e i vari fornitori o subappaltatori, ma le interferenze al suo interno sono gestite dalla direzione di cantiere che può mantenerne il controllo decisionale. Per quanto riguarda, invece, la realtà dei servizi, l’impresa va a innestare il proprio lavoro in un ambiente vivo, dinamico, abitato e che lavora, per cui la presenza di interferenze continue è da gestire in maniera ordinaria con tanti attori, che portano avanti le proprie attività con fini diversissimi fra loro, basti a pensare all’attività ospedaliera: quindi è indispensabile interfacciarsi con più referenti per organizzare al meglio le proprie attività senza creare disservizi. Inoltre nell’ambito delle concessioni/servizi ha grande importanza la gestione del rapporto con il committente nella ricerca della soddisfazione reciproca, perché ci si interfaccia per una media di 30 anni. E dal punto di vista della sicurezza, che quadro ci puoi fare? I rischi per la sicurezza sono di natura diversa: se il cantiere edile appare evidentemente più pericoloso, in ospedale, ad esempio è all’ordine del giorno la presenza di rischi interferenti che derivano dall’attività svolta all’interno del presidio stesso, ad esempio la possibilità di contatto accidentale con agenti patogeni infettivi.
Si sono verificati, ad esempio, casi di infezione da meningite negli ospedali nei quali operiamo ed è stato fondamentale gestire il flusso di informazioni per contattare eventuale personale, che potesse essere stato esposto e attivare il meccanismo di sorveglianza sanitaria e profilassi specifica. Piloti anche il drone per CMB: come hai cominciato? Qual è l’utilità del drone in edilizia? Fin da ragazzo sono stato appassionato di quello che si chiama in gergo “modellismo dinamico”, mi è sempre piaciuto guidare sia automobili radiocomandate elettriche che a scoppio: quando si sono diffuse le nuove tecnologie per pilotaggio di oggetti volanti come i “quadricotteri” mi sono subito incuriosito. Lavorando insieme a Marco Torricelli, abbiamo pensato a come si potesse impiegare il drone (SAPR Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) sul nostro lavoro: innanzitutto, montando una telecamera, è possibile effettuare fotografie e riprese che si sono rivelate utili per monitorare l’avanzamento lavori su cantieri come FICO o la Tranvia di Firenze, oppure per filmare lo stato di fatto, come nel caso della chiavica di Moglia. Memorabile è stato il volo sul velario storico del Teatro Galli di Rimini prima del restauro. Inoltre installando sul drone tecnologie più complesse è possibile effettuare rilievi termografici, analisi energetiche degli edifici, fotogrammetria e rilievi topografici. Insomma, un mondo ancora da scoprire!
Intervista ad Antonio Cozzi, responsabile
PAGINE IT / INNOVAZIONE
PAGINE I.T.
Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni
LA COOPERATIVA ENTRA IN LINKEDIN Un nuovo strumento per far conoscere CMB nel mondo e rafforzare la brand reputation. Un altro importante passo sul web. Ora si apre il dialogo con la comunità
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o dicevamo da tempo, andava fatto, lo abbiamo fatto. A novembre 2016 anche CMB è sbarcata sui social network e ha esordito con un profilo LinkedIn nuovo di zecca. LinkedIn è un social network gratuito (con servizi opzionali a pagamento), impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali, per singoli e aziende. La rete di LinkedIn, presente in oltre 200 paesi, a gennaio 2009 contava circa 30 milioni di utenti, ha superato i 100 milioni il 22 marzo 2011, i 200 milioni a gennaio 2013 e ha raggiunto i 400 milioni nel 2015, continuando poi a crescere incessantemente a una velocità di 1 milione di iscritti alla settimana ed è stata recentemente acquistata da Microsoft per la “modica” cifra di 26,2 miliardi di dollari. La decisione di affiancare il tradizionale sito web (www.
cmbcarpi.it) a nuove strategie di comunicazione più aggressive e capillari, è strettamente legata alle azioni che CMB sta compiendo per acquisire commesse all’estero e in generale per rafforzare la propria brand reputation (ovvero quanto e come il nome di CMB è conosciuto, apprezzato e percepito sul mercato). L'allargamento dei mercati e l'intensificazione delle azioni di acquisizione richiedono nuovi strumenti di promozione commerciale e marketing. Tra questi, internet e social network non possono essere ignorati e anzi rappresentano importanti risorse da sfruttare perché come sappiamo, non basta fare le cose bene, ma bisogna anche che le cose fatte vengano ben presentate e proposte. Necessario quindi sviluppare la propria presenza in rete, producendo e pubblicando contenuti dinamici, innovati-
vi, completi, aggiornati e fruibili al maggior numero possibile di contatti, nel minor tempo possibile. E LinkedIn è ormai uno strumento obbligato per veicolare la propria immagine in un contesto professionale e in particolare per i mercati esteri, così come è importante avere un canale Youtube (per conservare e veicolare video istituzionali o tecnici) o un profilo Instagram (per fare lo stesso con le foto delle nostre realizzazioni). Come primo passo, CMB ha quindi aperto una pagina aziendale LinkedIn dove presentare l’impresa attraverso rapide e sintetiche descrizioni di chi siamo, cosa facciamo e le principali realizzazioni. Come tutte le iniziative in rete, l’obiettivo da perseguire è “differenziarsi”, attraverso messaggi rapidi e freschi ma che possano comunque essere completi e esaustivi, in tutto lo spettro di iniziative che
vede CMB protagonista. Per essere coerenti con la storia dell’impresa e con le sue caratteristiche, vorremmo che fossero le persone di CMB a “parlare” e per questo chiediamo a tutti coloro che hanno un profilo LinkedIn di collegarlo alla pagina aziendale CMB; inoltre è importante che ciascuno partecipi per quanto possibile alla generazione di contenuti da pubblicare. La nostra Francesca Martinelli è a disposizione per valutare idee e proposte di materiale che possano poi essere veicolate attraverso la pagina aziendale. La rete è così, tutto nasce a partire da una “comunità” e ogni idea che si sviluppa può essere utile a far capire non solo “cosa facciamo”, ma soprattutto “chi siamo”. Che alla fine è l’aspetto importante, quello che ci differenzia veramente da tutti gli altri.
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A cura di: Luca Padovano
5 SPUNTI SE VUOI REALIZZARE IL TUO PROFILO LINKEDIN iPad
1# Aprire un profilo su LinkedIn non significa riportare on line semplicemente il proprio curriculum vitae, ma “comunicare sé stessi” in un’ottica professionale. Si deve puntare su valori, competenze, visioni, passioni, caratteristiche che possano contraddistinguere sé stessi e l’impresa cui si appartiene 2# L’immagine. Scegli una fotografia in primo piano, senza occhiali da sole e riconoscibile: se hai più social una buona operazione sarebbe quella di utilizzare la stessa immagine per tutti i profili 3# Il titolo professionale. È rappresentato da quelle poche parole a fianco della tua foto. Parole che ti descrivo professionalmente e ti accompagnano in ogni risultato di ricerca, in ogni commento e ogni azione fatta su LinkedIn 4# Le informazioni di contatto. Aggiungi tutte le informazioni di contatto pertinenti in modo da permettere a chiunque lo voglia di contattarti: inserisci ognuna nei campi pensati e progettati dal social network per questo 5# Fai vedere a chi visita il tuo profilo che “vivi” il social in modo consapevole e proattivo. Ricorda che non è Facebook e per aggiornare lo stato non usare “Quanto sono carini questi gattini”: i contenuti devono essere in linea con l’immagine professionale e con la missione aziendale.
ALTRE STORIE / FUORI DALLE MURA
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Cantieri Gastronomici
A cura di Irene Russo
iIn viaggio con i soci in trasferta
LA CUCINA SEMPLICE DI VERONA I tecnici di CMB mangiano fianco a fianco con i futuri medici dell’ospedale in costruzione
Alla mensa dell’Università, i tecnici di CMB siedono in abiti civili e passano inosservati, mentre tutt’intorno studenti e professori dibattono sui temi della medicina oppure sulle sfide imminenti del percorso di studi e sui prossimi esami. Senza troppi giochi di parole, è la conversazione a dare sapidità ai piatti: non si può certo dire che il menù della mensa raccolga le migliori specialità della cucina veneta, e nessuno potrebbe consigliare una tappa del genere ai visitatori di passaggio. Nel quartiere di Borgo Roma, povero di opportunità gastronomiche, gli operai si accontentano di ricette senza pretese, ma varrebbe certo la pena ogni tanto allungare il tragitto e fare un’eccezione alla sobrietà quotidiana: a venti minuti di macchina dal cantiere si gusterebbero ottimi gnocchetti e diversi piatti di carne e pesce.
Alessio Baldoni, “e so la fatica che ci vuole per consegnare un edificio dall’alto contenuto tecnologico, in sinergia con le ditte di impianti”. In qualche modo, anche il cemento è innervato di cavi, tubi idraulici e altri canali che l’uomo ha ideato a immagine e somiglianza del proprio corpo. Il pasto diventa un momento in cui confrontarsi sugli aspetti più spinosi del mestiere, anche quando sarebbe più salutare distrarsi parlando di ferie, vacanze e altre avventure. “Ogni giorno bisogna affrontare problemi tecnici di ogni tipo, così oggi un bravo responsabile dev’essere un bravo psicologo”, ci svela Alessio. Ma per tirare fuori le difficoltà personali o gli attriti con i colleghi, l’usanza vuole che ci si confidi nel chiuso dell’ufficio o davanti a un caffè. Per chi va in cerca di bolliti con salsa pearà, di polente e risotti, di pasta e fasoi e altre specialità tipiche, occorre tenersi alla larga dalla mensa e dirigersi verso la “Trattoria Pane e Vino”, detta “Osteria dell’Amarone” in omaggio all’omonimo vino caratteristico. La pizza più buona della città, secondo Baldoni, viene invece servita da “Saporè”, comodamente vicina al casello per chi arriva a Verona Est dall’autostrada.
“In pausa pranzo io preferisco fare una nuotata in piscina e allenarmi con gli amici di triathlon che ho conosciuto qui a Verona” Alessio Baldoni Direttore tecnico
Polenta con sopressa vicentina e funghi
Mimetizzati tra i futuri medici di Verona intenti a discutere di esami, ugualmente i tecnici di CMB dedicano la pausa a questioni professionali legate alla sfida di edificare un ospedale in meno di due anni e mezzo. Senza caschetto e in maniche di camicia, potrebbero quasi confondersi con dei giovani dottorandi che meditano su interventi di precisione chirurgica. “Ho già lavorato alla costruzione di quattro ospedali”, spiega il Direttore Tecnico di Cantiere
Lontano dal quartier generale di Borgo Roma, a Borgo Trento, c’è un'altra squadra di tecnici e operai impegnata nell’ampliamento della struttura sanitaria: qui, a pochi metri dal fiume Adige e non distante dal centro, sta sorgendo l’Ospedale della Donna e del Bambino. L’area è decisamente più fortunata rispetto alla prima sul piano culinario: “La ‘Trattoria Da Bruna’ è meta fissa da quattro anni e non ci si stanca mai perché c’è sempre un piatto del giorno per variare un po’”, spiega Alessio. I veronesi amano questo locale e hanno l’abitudine di fermarsi qui per un pasto comodo ed economico, magari coi figli dopo la scuola o per i pranzi aziendali. I posti sono limitati e così capita che, intorno all’una, i tecnici appena arrivati si mettano a sedere accanto agli operai che sono ormai al caffè, quasi pronti per tornare al cantiere.
LORO SONO QUI
DOVE MANGIARE Trattoria Dalla Bruna* Ristorante Pizzeria Filù Trattoria Pane e vino Trattoria La Bottega dei Vini Pizzeria Saporè Piper *Sconti speciali per i lavoratori del cantiere
I NUMERI DEL CANTIERE Attività ampliamento Ospedale Civile di Borgo Trento e del Policlinico Borgo Roma di Verona Persone coinvolte circa 20 persone Provenienza del personale Emilia-Romagna, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia Valore dell’opera 126 milioni di euro Inizio lavori ottobre 2014 (opere propedeutiche dal 2013) Consegna prevista gennaio 2017
Credits immagini Mappa di Trieste Idéfix from nl [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons. org/licenses/by-sa/3.0/)], via Wikimedia Commons Polenta di farina gialla di Storo con Sopressa Vicentina e funghi Di GhePeU - Opera propria, GFDL, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3607719
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FLASH / DAL MONDO CMB
Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa CARPI
EVENTI
CMB: OTTIMA CONCLUSIONE PER IL 2016 Giovedì 22 dicembre, alla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e del presidente di Anas Gianni Armani è stata inaugurata la nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria completamente ultimata. Anche la galleria Laria, l’unica opera ancora in costruzione in luglio quando buona parte del Macrolotto 3.2 era stato reso transitabile per l’esodo estivo, ora è aperta al traffico. CMB ha dunque mantenuto uno degli impegni più importanti degli ultimi anni, una vera sfida considerando che il complesso macrolotto di 20,5 km di lunghezza è stato realizzato in soli 30 mesi, con oltre un anno di anticipo sui tempi. Non si tratta però dell’unico avvenimento legato alla data del 22 dicembre. Lo stesso giorno la sede delle Direzioni centrali della Polizia di Stato a Roma, di proprietà della società Coem controllata da CMB, è stata venduta a Inail. Una complessa iniziativa immobiliare, che ha impegnato la cooperativa e, in particolare, i soci di Roma per oltre 25 anni. Fra i tanti che hanno contribuito al successo di questa operazione è necessario ricordare Omer Caffagni per la passione,
ROMA
la tenacia e la competenza con cui, in qualità di amministratore delegato di Coem, è riuscito a concludere la complessa trattativa con Inail. Traguardi raggiunti grazie al gioco di squadra, alla professionalità e al sacrificio di tanti soci e lavoratori, che nonostante la prolungata fase di crisi economica hanno saputo guardare al futuro e a nuove sfide con coraggio e fiducia.
INAUGURAZIONI
NUOVA AREA IMBARCHI A FIUMICINO È stata inaugurata il 21 dicembre la nuova area imbarchi, il molo E, all'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino (RM). Una struttura all’avanguardia in grado di accogliere sei milioni di passeggeri in più ogni anno. Opera di CMB è la facciata del terminal 3 completamente ristrutturata, riprendendo temi del progetto originario del 1960
ma rivalorizzandolo con nuove tecnologie e materiali. Al taglio del nastro erano presenti il premier Paolo Gentiloni, il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, il presidente della Regione Nicola Zingaretti e il presidente di CMB, Carlo Zini, insieme ai colleghi che hanno realizzato l’opera.
INBACHECA annunci dal mondo CMB
ESTATE ALL'ISOLA D’ELBA Voglia di mare? Cominciano le prenotazioni per l’estate 2017 con CMB. Dal 1 febbraio è possibile contattare Luana Gasparini per avere informazioni sulla Casa Vacanze CMB a Procchio sull’Isola d’Elba. Per informazioni e prenotazioni: tel. 059 6322203 o Gasparini.Luana@cmbcarpi.it.
ASSEMBLEE - BUDGET 2017 Le date delle assemblee CMB da segnare in agenda sono le seguenti: mercoledì 15 febbraio a Roma, giovedì 16 febbraio a Milano, sabato 18 febbraio a Carpi. Per la prima volta non verranno inviate le convocazioni via posta tradizionale, ma via email e sms. Per ritirare la delega è necessario rivolgersi all’ufficio della sede di competenza o, in alternativa, è possibile presentarsi con una delega firmata in carta bianca.