InCorso #46 – opinioni e notizie in CMB

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Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XI. N° 46 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO

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Mondo Fico L’imponente parco dedicato all’agroalimentare, realizzato da CMB in soli due anni, ha aperto i battenti a Bologna


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INDICE / COLOPHONE

Scripta manent Parola di verbale. Visto che il Bilancio annuale dei lavori si chiude con un buon guadagno si delibera di prelevare dal fondo propaganda, istruzione, L. 300 a favore dell’ospedale di Carpi e L. 200 a favore dell’asilo scuola. Il Consiglio delibera inoltre di pagare L. 300 al Direttore per lavoro straordinario serale e L. 200 all’aiutante al direttore per lavoro domenicale e rimborso di spese diaria viaggi e sopraluoghi e L. 50 a Cavazzuti Aurelio per lavoro di registrazione nei libretti di paga degli operai.

IN QUESTO NUMERO

IN CORSO

PAG. 4 / ESTERO

Al lavoro per un ospedale in Danimarca La Cooperativa realizzerà l’area dell’accettazione e due reparti per un valore di circa 390 milioni di euro

Opinioni e notizie in CMB NUMERO

46 inCorso

PAG. 5 / PRIMO PIANO

Chiude il cantiere, apre Fico Dopo due anni di lavori, il più grande parco dell’agroalimentare in Italia ha avviato la sua attività

Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno XI. N° 46 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Redazione: Francesca Martinelli, Sara Lelii, Luca Padovano, Federico Sarti Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: Hic Adv Stampa: Formagrafica

PAG. 9 / INAUGURAZIONI Tratto dal verbale del Consiglio direttivo della Cooperativa muratori

21 gennaio 1912

Dentro il CityLife Shopping Center Realizzato in soli 24 mesi su progetto dell’archistar Zaha Hadid è l’urban shopping center più esteso d’Italia

Cantieri Gastronomici i Con i soci in trasferta

PAG. 13 / NUOVI MERCATI

Codice alfanumerico

CMB cresce con Arcoservizi La società multiutility garantirà un incremento di fatturato nell’area dei servizi Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.Per info: www.fsc-italia.it

TERNO AL LOTTO

CMB sotto scatto

In questo numero ospitiamo gli scatti di Giulia Sabato legale di CMB, uno sguardo sul mondo che arriva dai viaggi e che propone colori e scene di vita quotidiana capaci persino di suggerire profumi e odori. Un sorriso, un dettaglio, il lavoro, i mercati e la gente che li affolla, tutti momenti colti da vicino e vissuti. Del resto Giulia ha l’abitudine di muoversi con la macchina fotografica che esce dalla borsa nel momento ‘giusto’, mentre transita un’emozione che si rinnova ad ogni sguardo.

Puoi scaricare questo e gli altri numeri all'indirizzo: http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house

Ecco cosa significano i codici in testa ad ogni pagina A = anno di pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina

Continua il nostro viaggio nei cantieri d’Italia, dove i nostri soci si concedono qualche evasione culinaria. Questa volta la tappa è a Palmanova.

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inCorso on-line

Gioca i nostri numeri

RUBRICHE IN CORSO P. 3 / CORREVA L’ANNO Millenovecentocinquantotto

P.16 / SCANNER

P. 18 / PAGINE IT Un grande archivio per CMB

P. 22 / CANTIERI GASTRONOMICI

CMB sotto scatto

Fragranze di confine a Palmanova

P. 20 / DIALOGHI

P. 23 / BREVI MA INTENSE

Vite di cantiere

News dalla nostra cooperativa

lotti del nuovo Polo 2 iospedaliero della città

di Odense in Danimarca che la Cooperativa si è aggiudicata

destinati 40 gliallaspazi ristorazione,

tra ristoranti e chioschi presenti all’interno di Fico

di dipendenti 50 ildinumero Arcoservizi, la multiutility acquistata da CMB


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STORIA / MAESTRA DI VITA

Correva l’anno 

Immagini da un altro secolo

1958

L’orgoglio dei cooperatori Il futuro presidente della coop Muratori Maino Razzoli, durante il cinquantesimo della fondazione, premia i figli dei soci nel corso delle celebrazioni. Sono occasioni per rafforzare l’orgoglio dei cooperatori.

A cura di: Francesca Martinelli


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ESTERO / ACQUISIZIONI

CMB si aggiudica l’ospedale di Odense in Danimarca La Cooperativa realizzerà l’area dell’accettazione e due reparti per un valore di circa 390 milioni di euro. I lavori gestiti con il BIM cominceranno nel 2019 per concludersi nel 2022

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MB (con una quota del 51%) in joint venture con Itinera, società di grandi opere del gruppo Gavio (con una quota del 49%), si è aggiudicata due lotti del nuovo Polo ospedaliero della città di Odense in Danimarca. Su commissione della “Region of Southern Denmark”, e per un valore di circa 390 milioni di euro, verranno realizzati due lotti del nuovo ospedale di Odense, in particolare l’Accettazione con una superficie di circa 60mila mq e i reparti Degenze e Ambulatori con una superficie di circa 100mila mq. Il contratto è di tipo Early Contract

Involvment (ECI) e prevede lo sviluppo e l’ottimizzazione del progetto insieme alla struttura tecnica del committente, fase che si prevede di terminare entro giugno 2018. I lavori di costruzione cominceranno nel 2019 per concludersi alla fine del 2022. La progettazione e la costruzione del nuovo ospedale saranno gestiti secondo il Building Information Modeling (BIM), che consentirà di creare un modello integrato tridimensionale delle varie competenze durante l’intero ciclo di vita dell’infrastruttura, dalla progettazione alla realizzazione fino alla successiva gestione dell’edificio, consentendo nella fase

esecutiva di ridurre al massimo gli imprevisti e le interferenze legati alla costruzione oltre a dotare il cliente di un modello informatico finale per la gestione futura più efficiente dell’edificio. CMB punta a rafforzare la specializzazione nelle strutture sanitarie d’avanguardia guardando anche al mercato internazionale. Grazie all’esperienza e alla competenza maturata nell’offrire strutture sanitarie e forniture biomedicali di eccellenza la Cooperativa ha raggiunto il primo traguardo proprio con l’acquisizione del Polo ospedaliero di Odense.


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PRIMO PIANO / ZOOM

Chiude il cantiere, apre Fico

L’attività del più grande parco dell’agroalimentare in Italia è cominciata il 15 novembre, ma la sfida di CMB per la realizzazione della struttura è partita nel 2015 con i lavori alla Nuova Area Mercatale di Bologna a cura di Claudio Camellini / foto di Paolo Lorenzi


PRIMO PIANO / ZOOM

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allo scorso 15 novembre Fico Eatalyworld ha aperto le sue porte. Si tratta del più vasto parco dedicato all’agroalimentare italiano con otto ettari di spazi coperti e oltre due di campi e stalle all’aria aperta destinati a colture dimostrative e allevamenti didattici. Per CMB la sfida per la realizzazione dell’imponente struttura è cominciata nel gennaio 2015 con l’inizio dei lavori alla Nuova Area Mercatale (NAM), che oggi ospita il mer-

cato ortofrutticolo all’ingrosso di Bologna. I lavori hanno previsto l’ampliamento della tettoia metallica esistente montando due strutture a doppio livello di calcestruzzo armato precompresso della misura di 400 metri ciascuna. Per montare la struttura sono stati realizzati 699 pali di fondazione, circa 30mila mq di pavimento industriale armato con fibre sintetiche e oltre 10mila mq di celle frigo a basso impatto energetico. Nelle aree esterne sono stati ricavati 20mila mq di piazzali, parcheggi

a raso e 50 rampe di raccordo distribuite in 15 postazioni di carico per camion. Il 4 aprile 2016 la nuova area mercatale è stata inaugurata: si tratta, per il suo genere, della struttura più moderna mai realizzata in Italia. In soli 13 mesi, vengono raggiunti i più elevati standard europei: autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all’impianto fotovoltaico sul tetto più vasto d’Europa, antisismica e dotata di sprinkler su tutta la struttura, con illuminazione a led e basso consumo


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UN PO' DI NUMERI 100.000 mq

superficie complessiva

80.000 mq

superficie coperta

70 km

172

totem in acciaio alti 19 m

52

imprese coordinate da CMB

0

ta una piazza ribassata a forma di anfiteatro, nella quale si svolgono eventi e manifestazioni. L’opera è stata realizzata in calcestruzzo armato gettato in opera per un totale di 126 mc di calcestruzzo e 21.070 kg di acciaio per l’armatura. Nelle gallerie sono state realizzate circa 50mila mq di pareti in cartongesso per suddividere lo spazio in 40 fabbriche visibili tramite ampie vetrate, sei aule didattiche e oltre 40 tra ristoranti e chioschi, rappresentativi del-

unità di trattamento dell’aria

2

oltre 1000

energetico, wi-fi e fibre ottiche. Sono queste le dotazioni tecnologiche sulle quali può contare un mercato all’ingrosso che ogni anno vede il passaggio di oltre 2 milioni e 400mila quintali di ortofrutta. A maggio 2016 è iniziata la seconda fase del progetto: il rinnovamento e la riqualificazione delle aree lasciate libere dall’ex mercato e oggi destinate a Fico Eatalyworld. Le strutture si articolano in tre grandi aree, nel loro punto di convergenza è stata realizza-

di cavi posati per l’impianto elettrico

addetti in cantiere di 22 nazionalità infortuni

la varietà e dell’eccellenza enogastronomica italiana. Sul pavimento esistente sono stati realizzati in opera 33mila mq di pavimento industriale che è stato successivamente colorato grazie alla tecnica dell’acidatura. Grazie a questo metodo, gli acidi penetrano nell’impasto di calcestruzzo e reagiscono con la pasta di cemento creando una pigmentazione difforme e naturale. La colorazione del calcestruzzo così ottenuta crea sfumature uni-


PRIMO PIANO / ZOOM

che e imprevedibili, simili alla pietra naturale. Grazie a tre diverse colorazioni sono stati creati motivi unici e disegni sul pavimento industriale. A completamento della pavimentazione è stata realizzata una pista ciclabile in materiale inerte granulare per un’area di circa 3mila mq che attraversa l’intera struttura.

Tempi record per il Centro congressi

Solo a gennaio 2017, a meno di un anno dall’inaugurazione, è iniziata la riconversione del nucleo dei servizi generali nel nuovo Centro congressi sviluppato su un’area di 4mila mq collegati a Fico tramite un foyer realizzato con vetrate continue e adibito ad accogliere i visitatori del parco e guidarli verso il nuovo auditorium. Le sue pareti producono una particolare scenografia dovuta alla loro altezza variabile e all’inclinazione. Sono rivestite da lastre in fibrocemento che creano la fac-

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ciata ventilata in cui lo strato di rivestimento esterno resta sospeso formando un'intercapedine che consente la circolazione naturale dell'aria. La copertura è stata realizzata in legno lamellare con travi di altezza variabile da 2,30 a 2,80 m per poter far fronte all’ampiezza della campata di 33 m. Il nuovo centro congressi ospita da 50 a mille persone, grazie a pareti mobili che consentono di suddividere l’ambiente in tre sale.

Sostenibilità e sicurezza

L’attenzione alla sostenibilità del progetto si ritrova nel parco fotovoltaico collegato in copertura sulle strutture di Fico e la scelta dell’utilizzo di lampade a led che conferma la sensibilità verso la cultura green. L’intero cantiere si è caratterizzato per l’impatto ecosostenibile: non è stato occupato suolo, ma realizzate aree verdi.

Inoltre anche qui, come in molti altri cantieri, CMB testimonia il suo concreto impegno per la sicurezza sui luoghi di lavoro, applicando il progetto Sicuri per mestiere, che mette al centro la tutela della salute e della sicurezza, oltre alla dignità dei lavoratori. Il progetto promuove comportamenti sicuri da parte di tutte le persone coinvolte in cantiere, favorendo la comunicazione sul tema sia tramite osservazioni individuali che grazie a incontri con gruppi di lavoratori operanti in cantiere. Lo scopo è creare cultura della sicurezza con personale consapevole e attivo nella gestione della propria sicurezza e di chi gli lavora accanto. CMB si pone in maniera attiva e propositiva verso una nuova cultura che guarda alla sostenibilità complessiva del sistema cantiere, dalla sicurezza dei lavoratori e all’impatto sull’ambiente circostante.


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INAUGURAZIONI / PODIUM HADID

Dentro il CityLife Shopping Center

Realizzato in soli 24 mesi su progetto dell’archistar Zaha Hadid è l’urban shopping center più esteso d’Italia a cura dello staff del cantiere Citylife / foto di Domenico Cichetti


INAUGURAZIONI / PODIUM HADID

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o scorso 30 novembre ha inaugurato a Milano il CityLife Shopping District: con 100 negozi e mille lavoratori, si candida a essere l’urban shopping center più esteso in Italia. Il centro commerciale si concretizza in 32mila mq di tecnologia, design e sostenibilità come richiesto a CMB che l’ha realizzato in soli 24 mesi per CityLife Spa (società di proprietà Generali) su progetto di Zaha Hadid, archistar irachena scomparsa lo scorso anno.

Il progetto

Il progetto si inserisce nel piano di riqualificazione urbana e sviluppo dell’ex area fieristica di Milano e ha previsto la realizzazione di una struttura a Podio in continuità con la Torre Generali-Hadid che la sovrasta, anch’essa commissionata da Citylife alla nostra azienda. In questo modo i due elementi si fondono in un unico gesto architettonico estremamente complesso che ha imposto l’impiego di strutture in acciaio

particolarmente ardite per assecondare le forme geometriche delle facciate che identificano la “firma” dell’archistar. In effetti l’elemento architettonico più estremo è certamente la facciata cieca che avvolge i quattro prospetti dell’edificio. Essa è stata progettata con un elemento di tenuta agli agenti atmosferici realizzato con tecnologia Kalzip nascosto alla vista da oltre 10mila pannelli in alluminio, ognuno diverso perché di forme geometriche tali da restituire, come un puzzle


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3D, la pelle architettonica che oggi tutti possiamo apprezzare. Inoltre tutte le vetrate sono state realizzate con gradi specchiature serigrafate secondo uno specifico disegno, che ha reso unica ogni singola partizione vetrata. Altro elemento caratterizzante l’idea progettuale sono gli interni. L’archistar non ha rinunciato al personalissimo concetto di “sinuosità” restituendo una galleria commerciale realizzata su due livelli perfettamente integrati tra loro attraverso un gioco di volumi e scorci che permettono all’utente, praticamente da ogni punto di vista, di cogliere la densità architettonica degli spazi in tutte le dimensioni, lungo quindi lo sviluppo di ciascuna galleria, ma anche in verticale attraverso le interconnessioni tra i vari livelli. Inoltre grande attenzione è stata posta sulla scelta dei materiali, in particolare la scelta del bambù, massicciamente utilizzato nella pavimentazione a parquet, nei controsoffitti in doghe e come rivestimento scultoreo delle colonne, unitamente alla semplicità delle vetrine e nell’uso dei colori sulle partizioni in cartongesso ha reso gli ambienti interni estremamente raffinati. Il tutto si

sposa perfettamente con la funzionalità di un edificio che, in sintesi, propone al piano seminterrato attività commerciali dalla moda al design, al livello terra la food court, con un’ampia scelta in fatto di gusto con i suoi 40 ristoranti, mentre al piano superiore il cinema con sette sale proiezione per una capienza complessiva di 1.200 posti.

Un’opera complessa

Per realizzare un’opera così complessa gli sforzi sono stati grandi fin dal primo momento. In effetti essa è risultata anomala sin dall’acquisizione, effettuata con una procedura “non consueta”. Infatti, a causa della profonda interconnessione con l’adiacente torre Hadid già assegnata a CMB, Citylife, per eliminare problematiche di sicurezza che potevano scaturire dalla presenza di imprese terze, e per garantire sul Podium lo stesso livello qualitativo che CMB stava dimostrando sulla Torre, ha condiviso con la divisione un’assegnazione diretta contestuale ad una verifica del giusto prezzo attraverso un confronto con il mercato. Va dato atto al nostro ufficio gare e acquisti dell’importante azione congiunta che ha permesso di convincere il nostro cliente ad


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INAUGURAZIONI / PODIUM HADID

assegnarci a un prezzo congruo i lavori. Ma le anomalie non finiscono qui; la complessità architettonica ha evidentemente imposto criteri di progettazione legati all’arcinoto BIM che, nello specifico del Podium, ha però richiesto un’evoluzione culturale non solo di tutto lo staff CMB di progettazione, che si è dimostrato all’altezza rispetto a progettisti di caratura internazionale, ma dell’intera organizzazione del cantiere che, in tutti gli aspetti manageriali, si è ritrovata a interagire in modo orizzontale tra i vari uffici,

nel tentativo di gestire al meglio la quantità di informazioni provenienti dal progetto e quindi ridurre al minimo le inefficienze. Semplificando, l’interazione tra ufficio progettazione e programmazione ha permesso valutazioni in 4D necessarie alla produzione per risolvere problematiche costruttive difficilmente identificabili in modo tradizionale. Le stesse informazioni sono state utilissime per intercettare bachi sulla preventivazione economica e definire le necessarie strategie di acquisto o di rivalsa

con il cliente. Certo, non è tutto oro ciò che luccica, a fronte di un progetto complesso sono stati commessi tanti errori, ma la strada intrapresa era l’unica possibile per raggiungere gli obiettivi richiesti dalla nostra cooperativa. Va fatto anche un cenno sulla importante interazione con gli uffici amministrativi e finanziari della nostra azienda. Il difficile periodo di crisi ha imposto, come noto, politiche di austerità che, nella vita del cantiere, si sono concretizzate in un’attenta gestione dei flussi di cassa. Essa ha imposto sacrifici non solo ai nostri fornitori (che spesso si sono rivelati partner affidabili, non solo dal punto di vista costruttivo, ma anche rispetto alla loro fidelizzazione, certamente interessata, alla nostra azienda) ma anche al nostro interno, in particolare rispetto alle scelte strategiche con il cliente, sul tema dei tempi di pagamenti, con le banche e sulla formazione di coloro che, fino a ieri, non erano abituati ad affrontare problematiche di questa natura. Infine va fatto un plauso ai nostri soci operai che, con un’attenta politica del personale, hanno potuto dare il loro contributo, fondamentale in qualità, alla realizzazione di quest’opera, nonostante l’implacabile turnover della cassa integrazione. In tempi di piano triennale tutta CMB è certamente cosciente di avere il DNA necessario ad affrontare le sfide del futuro.


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NUOVI MERCATI / FACILITY MANAGEMENT

CMB cresce con Arcoservizi

La società multiutility garantirà un’immediata crescita di fatturato nell’area dei servizi come previsto dal Piano industriale 2015-2017. Un passo strategico per il futuro di Carlo Alberto Bettini


NUOVI MERCATI / FACILITY MANAGEMENT

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o scorso 16 novembre la società di proprietà CMB chiamata “Cmb FM” ha acquistato da CCPL, per circa 10 milioni di euro “Arcoservizi Spa”. Con un giro di affari di circa 17 milioni l’anno e 50 dipendenti, Arcoservizi opera nel mercato della manutenzione impiantistica, della gestione del calore e dell’efficientamento energetico, principalmente in ambito residenziale e uffici. Con sede legale a Torino e un centro operativo a Milano, la società multiutility opera nel Nord-Ovest dell’Italia progettando interventi di riqualificazione, installazione e conduzione di impianti tecnologici e di climatizzazione, proponendo e realizzando tutti gli interventi necessari per ottenere

una riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e una riduzione dei consumi di gas, combustibile che può essa stessa fornire. Altri servizi che la Società eroga riguardano l’installazione di sistemi di contabilizzazione individuale, la supervisione remota degli impianti, la gestione di servizi manutentivi relativi a tutti gli impianti dell’edificio, con call center e reperibilità 24/7, consulenza e assistenza normativa, analisi di fattibilità. In sintesi, Arcoservizi è una ESCo (Energy Service Company) certificata UNI CEI 11352 e in grado di effettuare interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e a seguire lo sviluppo del progetto in ogni sua fase: finanziaria, costruttiva e gestionale.

La componente principale dell’attività di Arcoservizi è la gestione del calore, dalla “semplice” conduzione e manutenzione degli impianti termici, con o senza la fornitura del combustibile, fino al più complesso “Servizio Energia”, che permette al cliente di disporre di un unico interlocutore per tutte le esigenze del riscaldamento di edifici complessi, assicurando una temperatura ambiente ottimale alle migliori condizioni economiche presenti sul mercato. Il risultato è un beneficio di rilievo sia per gli utenti che per gli ambienti di vita e di lavoro: alla riduzione dei consumi si abbina infatti una diminuzione di emissioni inquinanti. Per valutare l’importanza delle attività di Arcoservizi, basta considerare che nel ventennio scorso (1990-2010) le famiglie europee hanno consumato quasi il 13% in più di energia, generando il 25% delle emissioni di gas a effetto serra prodotte: un trend insostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. La società stipula con i clienti dei contratti di servizio energia (normale o “plus”), regolamentati dal D.lgs. 115/2008, di durata pluriennale da 5 a 10 anni che prevedono degli investimenti di Arcoservizi per realizzare i lavori di riqualificazione degli impianti. In sintesi, il cliente paga delle quote annuali per avere degli impianti efficienti, per una quantità di energia adeguata a garantire il comfort ambientale (e non per mc di gas) e per ottenere poi negli anni un risparmio sui consumi energetici. La qualità dei servizi erogati da Arcoservizi è attestata dalle certificazioni ISO 9001 e 14001 e dalla certificazione SOA per i pubblici appalti. L’impresa realizza inoltre interventi di installazione di impianti quali caldaie, valvole termostatiche e contabilizzatori individuali dei consumi richiesti dalla normativa (D.lgs. 102/2014) su tutti gli edifici con impianti di riscaldamento centralizzati, al fine di ottenere rilevanti riduzioni dell’inquinamento e consentire all’utente di pagare solo in base ai consumi realmente effettuati e non più a millesimi di proprietà. Infine, Arcoservizi possiede tutto il knowhow necessario per la gestione dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), ottenibili a seguito della progettazione e realizzazione di interventi di efficientamento energetico e vendibili sul mercato ad essi dedicato.


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ARCOSERVIZI oltre 1.200 condomini 6.000 utenti oltre 260 contratti di servizio energia 12 milioni Nmc di gas naturale 3.900 TEE/anno autorizzati da GSE 100.000 punti valvola contabilizzati

TELERISCALDAMENTO COMUNE DI CINISELLO BALSAMO

MILANO E PROVINCIA

450 CLIENTI FINALI

TORINO E PROVINCIA:

BIELLA E PROVINCIA:

650 CLIENTI FINALI

Gli obiettivi strategici

L’acquisto di Arcoservizi, oltre a garantire un’immediata crescita di fatturato nell’area dei servizi come previsto dal Piano industriale 2015-2017, con una buona marginalità e capacità di produrre flussi di cassa, inoltre presenta buone potenzialità di sviluppo verso nuovi mercati attualmente non presidiati. In particolare è interesse di CMB indirizzare l’attività di Arcoservizi anche verso: • Proprietari e gestori di medi e grandi patrimoni immobiliari, a partire da quelli per i quali abbiamo realizzato o in corso di realizzazione i lavori di costruzione • Immobili propri e, eventualmente, di cooperative di abitazione che prevedano la

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vendita comprensiva di servizi di manutenzione e conduzione impianti • Nuove aree territoriali, estendendo il raggio di azione oltre le attuali aree torinesi e milanesi • Il mercato pubblico della gestione calore e dell’efficientamento energetico, mettendo a frutto quel know-how specifico che CMB attualmente non dispone • L’obiettivo economico è di raggiungere il raddoppio del fatturato nell’arco di pochi anni.

La governance

Per garantire lo sviluppo di Arcoservizi in termini quantitativi e di diversificazione geografica oltre che di committenze, come

ipotizzato negli obiettivi strategici, si è previsto che la società sia amministrata da un Consiglio di amministrazione composto da sei membri, dei quali quattro di CMB, con Carlo Alberto Bettini in qualità di presidente, e due di Arcoservizi, mantenendo come amministratore delegato Fabrizio Bonati. Bettini sarà anche presente nella direzione operativa della società composta, oltre che da Bonati, da Claudio Lavagno (Area Manager Torino e consigliere di amministrazione), da Claudia Cattaneo (Direttore operativo), Mauro Damiani (Responsabile Amministrazione Finanza Controllo), Fabrizio Cantatore (Area Manager Milano). A tutti non si può che augurare un buon lavoro!


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

di Domenico Cichetti

CMB sotto scatto Giulia Sabato

Giulia cattura momenti tramite la fotografia. Le immagini che ci propone provengono tutte da viaggi in cui lei ha avuto l’opportunità di farsi trasportare da culture, colori e aromi che ritroviamo ben evidenti in ognuna di esse. Le sue foto sono raccolte istintivamente con un’evidente capacità di chiudere lo scatto sul soggetto, cogliendo spesso l’attimo cruciale. Non è da sottovalutare anche il fatto che questi scatti sono raccolti con focali medie, senza l’utilizzo di teleobbiettivi, pertanto Giulia ha voluto ridurre la distanza dai soggetti quasi a cercare un contatto e ne ha infatti spesso catturato lo sguardo.

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Non sono una fotografa, ma mi reputo un’osservatrice curiosa con l’obiettivo di migliorare tecnicamente. Ho l’abitudine di muovermi con la macchina fotografica, anche se non è detto che io la usi; di solito la deposito nella borsa o nello zaino e, solo quando “qualcosa” solletica la mia attenzione interiore, pigio il bottoncino, a volte anche una sola volta in tutta la “sua uscita”. Vivo la fotografia come un impulso che mi porta a catturare un respiro, un sapore, un odore, una sensazione, un silenzio; sento l’adrenalina dello scatto, data proprio dalle sensazioni che quello che mi sta intorno mi trasmette, anche perché senza adrenalina la foto non è quella “giusta”. Gli scatti che più mi appartengono sono quelli che mi permettono di essere dentro la foto, anche se non ci sono fisicamente, quelli che fermano l’immagine ma non le emozioni che, invece, rivivono ogni volta e si aggiornano.

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1. Il tempo 2. Livelli 3. Vite di cantiere 4. Ordine 5. Radici nell'acqua 6. La figlia del vasaio 7. Il bimbo urlante

1. xxxxxxxxx 2. xxxxxxxxx 3. xxxxxxxxx 4. La mamma è sempre la mamma


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PAGINE IT / INNOVAZIONE

PAGINE I.T. 

Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni

CMB NON TEME LA VELOCITÀ Un grande archivio con materiali, contenuti ed esperienze aziendali per rendere i processi più agili ed efficaci. Così la Cooperativa pensa a stare al passo coi tempi

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e è vero, come dice Milan Kundera, che “la velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha donato all’Uomo”, è anche vero che per essere veloci è necessario dotarsi di strumenti adeguati. Facilitare, rendere i processi agili ed efficaci, mettere le persone in grado di comunicare al meglio, sono tutti elementi che incidono sulla “velocità media” del sistema e su cui è necessario agire continuamente e con decisione. Fuor di metafora, stiamo vivendo una fase in cui il mercato, sempre più rapido e sempre più spinto verso la “trasformazione digitale” delle relazioni e delle proprie dinamiche, richiede una quantità sempre mag-

giore di informazioni, di qualità sempre migliore e da produrre e proporre sempre più velocemente. Al continuo miglioramento del “prodotto”, anche in termini di qualità complessiva della presentazione e comunicazione, si deve pertanto affiancare il miglioramento continuo del “processo”, ovvero delle fasi di reperimento, standardizzazione e diffusione dei contenuti necessari alla presentazione del “prodotto” stesso. Questi ragionamenti, che peraltro investono direttamente almeno tre aree aziendali – Gare, Comunicazione e Commerciale – e in generale tutti coloro che devono relazionarsi con l’esterno, hanno evidenziato il bisogno di mettere in can-

tiere la realizzazione di un sistema tecnico e organizzativo che faciliti la raccolta e la classificazione di materiale, contenuti ed esperienze aziendali. In altre parole, si tratta di un vero e proprio “archivio aziendale” che permetta e faciliti la preparazione dei documenti di gara, così come le “news” e i “post” dei nostri spazi web (sito aziendale e pagina Linkedin), i documenti di proposta commerciale e così via. Questo “archivio” conterrà sostanzialmente “semilavorati”, ovvero documenti e contenuti facilmente estrapolabili, modificabili e integrabili nei documenti definitivi preparati per la specifica gara, contenuto web o proposta commerciale. L’archivio, presidiato da una

opportuna struttura organizzativa, avrà quindi come principali obiettivi: minimizzare il tempo di raccolta del materiale durante la fase di Gara, di aggiornamento del sito o di proposta commerciale avendo, nei limiti del possibile, “tutto pronto quando serve”: raccogliere con il massimo della completezza materiale, soluzioni, esperienze da organizzare e standardizzare, oltre che da mettere a fattore comune e condividere a tutti i reparti aziendali; rafforzare la condivisione di linguaggi, metodi e buone pratiche all’interno di tutta la Cooperativa; intercettare eventuali opportunità di miglioramento industriale, da presentare nelle sedi opportune in modo più chiaro e definito.


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A cura di: Luca Padovano

Alla data in cui queste note vanno in stampa, il gruppo di lavoro è già stato costruito e sta già raccogliendo prezioso materiale tra presentazioni, relazioni tecniche, case history, curriculum, schede tecniche, foto, supporti video e così via. Questo materiale viene poi classificato, organizzato e “uf-

ficializzato”, per poter essere utilizzato con il massimo della facilità e con il massimo della diffusione. Insomma, CMB non teme la velocità di questi tempi frenetici e sta dotandosi degli strumenti necessari a correre la corsa al meglio. Naturalmente, questo è un “lavoro collet-

tivo” cui tutti sono chiamati a partecipare, segnalando informazioni, documenti e materiale che possano avere un qualche interesse aziendale e che possano diventare un valore per

tutta l’impresa. Per farlo scrivete all’indirizzo email progettokm@cmbcarpi.it. E alla fine non sapremmo dire se Milan Kundera ha ragione, ma apprezziamo senz’altro la saggezza di quel proverbio indiano che recita: “La velocità non giova a nulla se si corre nella direzione sbagliata”.


DIALOGHI / STORYTELLING

Dopo gli studi a Bologna, Igor Soglia si è occupato di progettazione di piattaforme petrolifere off shore e nel 2001 ha frequentato un master universitario in project management

DIALOGHI

A tu per tu con i soci

VITE DI CANTIERE Igor Soglia, responsabile Servizi tecnici della Divisione centrale, ha cominciato a lavorare in Eurovie 15 anni fa: era il cantiere per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità nella tratta di Parma. Partito da Forlì, passando da Parma a Milano, oggi fa base (quasi) fissa a Carpi

Da ingegneria civile a CMB: quali sono i passi che dalla laurea ti hanno portato all’impresa? Da neolaureato mi sono subito spinto lontano da casa: avevo già studiato a Bologna, ma con la ricerca del primo impiego mi sono spostato a Milano dove per due anni mi sono occupato di progettazione di piattaforme petrolifere offshore in una società di ingegneria del gruppo ENI. Da lì mi sono riavvicinato a casa trascorrendo un anno circa nell’ufficio tecnico della multiutility Hera. Avevo un ruolo più ampio e meno specialistico, ma la mia ambizione era seguire per intero la nascita di un’opera: volevo studiare la sua progettazione, vederne la realizzazione e comprenderne tutti gli aspetti tecnico-gestionali. Nel 2001 ho frequentato un master universitario in project management e nel 2002 sono arrivato in Eurovie come dipendente della società occupandomi di programmazione e controllo. Dall’ufficio al cantiere: che passaggio è stato? Sono rimasto in Eurovie per sette anni: CMB era, insieme ad altre imprese, general contractor quindi il mio lavoro spaziava dalla preventivazione economica della commessa alla programmazione di dettaglio dei lavori e di tutte le attività connes-


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se (espropri, interferenze con i pubblici servizi, rapporti con gli enti, etc.). Era fondamentale che ogni attività fosse coordinata con le altre così da non ritardare la produzione. Inoltre, anche se il mio ruolo era sostanzialmente “d’ufficio”, ho trascorso quei sette anni in una sorta di vita “comunitaria” alloggiando con gran parte dei colleghi nelle baracche del cantiere. È stata un’esperienza molto formativa, si è creato un gruppo coeso, ognuno vede e apprezza gli sforzi dei colleghi e si crea un clima di sostegno molto positivo.

preciso della costruzione da presentare al concedente per l’approvazione oltre a costituire la base di riferimento per l’affidamento ai soci costruttori. Nel 2012 siamo partiti con la costruzione della tangenziale, insieme ad una cordata di cooperative rispetto alla quale oggi, dopo i recenti avvenimenti, restiamo solo noi e CMC di Ravenna: tuttavia, nonostante le difficoltà, le attività costruttive non hanno subito rallentamenti e quest’opera da oltre 1.200 milioni di euro è stata conclusa in soli tre anni nel maggio 2015.

Da Parma a Milano sul cantiere della TEEM, che cosa è cambiato lavorando su una concessione autostradale e non su un appalto tradizionale? Sul cantiere della Tangenziale Est Esterna di Milano, CMB faceva parte del consorzio dei costruttori oltre che detenere una quota all’interno del concessionario, dove la maggioranza fa capo ai gestori autostradali. Lì, per conto di CMB, in una prima fase mi sono occupato di coordinare lo studio del progetto definitivo dell’opera (in particolare relativamente alla valorizzazione economica) in modo che potesse essere inserito all’interno del piano economico finanziario. Si tratta di un aspetto fondamentale per un’opera in project financing, in quanto definisce il costo

Dal 2015 hai scelto Carpi per fermarti: il tuo ruolo è cambiato. Di cosa ti occupi? Dopo l’esperienza della TEEM mi è stato proposto un nuovo incarico come responsabile dei Servizi tecnici per la Divisione centrale e questo ha coinciso anche con la volontà di dare una maggiore stabilità alla mia famiglia. Ho accettato con entusiasmo, il ruolo è particolarmente sfidante in quanto prevede il coordinamento di tutti gli uffici di staff al cantiere, dagli acquisti alla programmazione ai servizi di ingegneria, fino al centro servizi. Sono funzioni che devono fornire risposte veloci e efficaci alle necessità manifestate dalle commesse sia in termini di risultato economico che temporale in un contesto sempre più competitivo. Del resto,

lavorando per diversi committenti privati, ci siamo dovuti adattare a questo tipo di mercato che richiede tempi ristrettissimi ed una partenza immediata del cantiere alla firma del contratto. Dal tuo punto di vista, come vedi CMB oggi? Alla vigilia di un nuovo Piano industriale, cosa vorresti per il futuro dell’impresa? Avendo lavorato in società con altre importanti imprese di costruzioni posso affermare che CMB ha grandi punti di forza, negli anni siamo riusciti a diventare molto versatili e a vantare una struttura in grado di portare avanti commesse da pochi milioni di euro a grandi opere come l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Oggi siamo i primi in classifica per quanto riguarda il mercato italiano e sarà quindi fondamentale per i prossimi anni consolidare la dimensione del fatturato nazionale perseguendo la strada dello sviluppo oltre confine, che a fronte di rischi offre però enormi opportunità. Le competenze tecniche e gestionali le abbiamo, tuttavia andranno ampliate e calate nel nuovo contesto. Fondamentale credo sarà puntare all’inserimento di giovani tecnici in cooperativa e scommettere sul tema dell’innovazione tecnologica e produttiva.


ALTRE STORIE / FUORI DALLE MURA

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Cantieri Gastronomici

A cura di Irene Russo

iIn viaggio con i soci in trasferta FRAGRANZE DI CONFINE A PALMANOVA

Le cucine regionali si mescolano intorno allo snodo autostradale, crocevia di popoli e culture

Quasi al confine con la Slovenia, il traffico non si ferma nemmeno di notte e i cantieri sull’autostrada A4 devono farsi spazio con discrezione per non intralciare il transito. A Palmanova, punto strategico di valico spesso congestionato dai mezzi, la nuova corsia è destinata ad accorciare le distanze. Gli automobilisti e gli autotrasportatori schizzano così veloci che non si sa nulla di loro, se non che la destinazione potrebbe trovarsi molto lontano da casa. Il capocantiere Omar Smecca, cresciuto a Torino da genitori siciliani, si era trasferito con la moglie e due figli piccoli a Genova per seguire un cantiere lungo sette anni. Poi nel maggio scorso ha ripreso armi e bagagli per spostarsi a Palmanova, con un figlio in più e la consapevolezza di quanta fatica costi ricominciare da capo, per tutti. Il “quartier generale” della famiglia Smecca è a Cormons: la moglie di Omar ha eletto questa cittadina friulana come il luogo migliore dove far crescere i bambini, dopo aver consultato gruppi di mamme su Facebook. In casa la cucina è semplice e senza ambizioni di regionalismo, mentre nei pranzi tra colleghi Omar continua a frequentare i ristoranti convenzionati nei pressi del cantiere, dove la tradizione locale si mescola a influenze partenopee.

“Mi sono trasferito con la mia famiglia per seguire il nuovo cantiere. Mia moglie ha scelto la città giusta dopo aver consultato altre mamme su Facebook” Omar Smecca Capocantiere

I gestori dei locali “I due delfini” e “Al baffo” sono infatti di origini napoletane e non è raro gustare, a fine pasto, una fetta di pastiera accompagnata dalla grappa. “A pranzo non vengono somministrate bevande alcoliche per politica aziendale, ma alla sera può scapparci un bicchierino.

Almeno finché non facciamo i turni di notte, per accelerare i lavori quando si riduce un po’ il traffico” spiega Omar. Per chi non è alla guida dell’auto né in cantiere, c’è solo l’imbarazzo della scelta tra la Ribolla, il Friulano Doc, la Malvasia e il Cabernet Sauvignon. A innalzare la qualità della vita in questo angolo d’Italia è anche la varietà dei vini, che attirano visitatori dagli Stati limitrofi. “Non è un paese per astemi. Qui vige la cultura dell’aperitivo… già a metà mattina, all’orario in cui di solito io prendo un caffè al bar” aggiunge Omar. Il menu unisce lo stivale da una punta all’altra, mettendo a tavola tecnici che provengono da diverse regioni. Il Friuli Venezia Giulia offre bontà che vanno dalla caratteristica brovada (rapa macerata in vinacce) alla polenta bianca o gialla, dal frico al prosciutto cotto con salsa al cren: dopo anni di residenza nel nord-est, i gestori padroneggiano le ricette del posto. Ma quando preparano la pizza, riemerge qualche parola napoletana che aggiunge veracità al piatto.

LORO SONO QUI

DOVE MANGIARE I due delfini* Al baffo* Albergo Al Taj* *Sconti speciali per i lavoratori del cantiere

I NUMERI DEL CANTIERE Attività allargamento dell’A4 da Gonars fino al nodo di Palmanova

Brovada

Al momento, gli operai usufruiscono della pensione completa in albergo; entro pochi mesi, una volta terminata questa fase di accantieramento, sfrutteranno la nuova mensa e alloggeranno nel campo base presso Gonars. Come in tutte le grandi opere, i fastidi per la popolazione lasceranno il posto alla soddisfazione per i benefici che l’intervento porterà con sé. Fra quattro anni si apriranno nuove strade anche per Omar e per la sua famiglia, ma chissà se allora il sapore di casa non rimarrà in questa terra di confine.

Persone coinvolte 10 tecnici per l’A4, 13 operai CMB, 30 operai delle ditte subappaltatrici Provenienza del personale Piemonte, Veneto, Marche, Lombardia Inizio lavori ottobre 2017 Consegna prevista febbraio 2020

Foto Brovada: Di Petar43 - Opera propria, CC BY-SA 4.0 https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid= 37218251


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FLASH / DAL MONDO CMB

Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa VICENZA

ACQUISIZIONI

ASSEGNATO A CMB L’OSPEDALE DI MONTECCHIO

INBACHECA annunci dal mondo CMB

ASSEMBLEE PIANO INDUSTRIALE 2018-2020

CMB è stata incaricata dall’Ulss 8 Berica e dal suo direttore generale Giovanni Pavesi di portare a termine i lavori, al momento interrotti, per la realizzazione del nuovo ospedale Montecchio-Arzignano in provincia di Vicenza. CMB riavvierà i lavori a partire da gennaio 2018 con l’obiettivo di procedere a ritmo serrato fino alla conclusione dell’opera. La struttura si svilupperà su 34.500

ROMA

mq e disporrà di 277 posti letto. Avrà una struttura a doppia forma circolare e una piastra tecnologica centrale: reparti, ambulatori e sale operatorie saranno disposti su otto livelli. Il cantiere, inizialmente affidato a un’altra società, è stato interrotto a causa della crisi della precedente assegnataria e destinato a CMB che aveva fatto la seconda offerta in fase di gara.

COOPERAZIONE

NASCE “LEGACOOP PRODUZIONE E SERVIZI”: ZINI PRESIDENTE Con oltre 2.800 imprese che danno lavoro a 203mila persone fatturando quasi 18 miliardi di euro, è nata il 30 novembre a Roma l’Associazione Nazionale “Legacoop Produzione e Servizi”. I delegati di Legacoop Servizi e Ancpl (Associazione Nazionale delle Cooperative di Produzione e Lavoro) hanno dato vita alla nuova “Associazione Nazionale Cooperative di Produzione, Lavoro e Servizi”, approvando il progetto di fusione ed eleggendo i vertici della nuova realtà. Nell’occasione è stato eletto presidente Carlo Zini, già presidente di CMB e Ancpl, insieme ai due vice presidenti Angelo Migliarini, già vice presidente di Legacoop

Servizi e presidente dell’Area Lavoro Legacoop Toscana, e Paolo Mongardi, presidente della cooperativa SACMI. “La nuova Associazione intende dare maggiore forza alla scelta sostenuta dalle cooperative di produzione-lavoro e servizi di valorizzare il lavoro dei soci – ha dichiarato il neoeletto presidente Zini. Il lavoro cooperativo è un lavoro onesto, rispettoso delle leggi, dei contratti e soprattutto rivolto alla valorizzazione delle persone, dei soci lavoratori. Noi riteniamo che in qualsiasi fase dello sviluppo dell’impresa, in particolare cooperativa, al centro di tutto deve sempre restare la persona”.

Sono tre le date delle assemblee CMB da segnare in agenda: mercoledì 14 febbraio alle ore 15, negli uffici di CMB a Roma in viale F. Angeli 5; giovedì 15 febbraio alle ore 15 (con location che verrà comunicata prossimamente) per la sezione soci Milano; sabato 17 febbraio alle ore 9.30, nella sede centrale di CMB in via C. Marx 101 a Carpi (MO). Si ricorda a tutti i soci di presentarsi muniti di tessera sociale. Se in possesso di delega è necessario essere muniti sia della delega (o in carta bianca o su modello dell’ufficio soci di riferimento) che della tessera sociale del delegante. Per ogni eventuale necessità o richiesta di chiarimento potete contattare per la Divisione soci sede Luana Gasparini, per la Divisione soci Milano Marialuisa Cammarata, per la Divisione soci Roma Paola Zesi. Vi aspettiamo numerosi per la presentazione del nuovo Piano industriale 2018-2020.



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