Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XI. N° 48 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO
39 38 48 04/2016 12/2015 07/2018
Tutti in carrozza Dopo quattro anni di lavori la tramvia di Firenze è conclusa: un mezzo sicuro, puntuale ed ecosostenibile per la città
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INDICE / COLOPHONE
Scripta manent Parola di verbale. Il Presidente cede la parola al Direttore Vignoli il quale subito dice: Non sarà per voi Consiglieri cosa nuova né inaspettata che io debbo forzatamente abbandonare l’Ufficio di Direttore della vostra cooperativa. Ieri mi è stato recapitato l’avviso che io col mattino del giorno 9 maggio debbo presentarmi al Distretto di Modena a prestare il servizio militare e non so il giorno che ritornerò. Il Direttore Vignoli Adelmo riferisce al consiglio che d’accordo col Presidente hanno ritenuto di invitare lo stesso Ing. Garuti Virginio ad accettare l’ufficio di direzione della nostra cooperativa.
IN QUESTO NUMERO PAG. 4 / EVENTI
Una nuova variante per Vittorio Veneto Dopo mille giorni di lavoro, abbattuto l’ultimo diaframma della Galleria Sant’Augusta
PAG. 5 / PRIMO PIANO
Tramvia di Firenze, tutti in carrozza Lo scorso 16 luglio l’inaugurazione dell’opera realizzata da CMB in solo quattro anni
110 anni e non sentirli
7 maggio 1915
L’assemblea dei soci festeggia l’anniversario con i risultati positivi raggiunti nel 2017
Puoi scaricare questo e gli altri numeri all'indirizzo: http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house
Codice alfanumerico
A CMB la manutenzione degli ospedali di Reggio Emilia Per quattro anni la Cooperativa si occuperà degli impianti e delle strutture ospedaliere
Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.Per info: www.fsc-italia.it
TERNO AL LOTTO
Gioca i nostri numeri
CMB sotto scatto
In questo numero ospitiamo gli scatti di Ernesto Zaina, magazziniere del Centro Servizi. Per lui la passione per la fotografia arriva da lontano ed è cominciata quando la tecnologia di registrazione digitale ancora non esisteva. Per questo Ernesto pondera bene le sue azioni prima di scattare e, nonostante le possibilità, limita al massimo la post-produzione fotografica. Una scelta che porta a immagini sempre ben composte, affascinanti e, in alcuni casi, anche ironiche.
Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno XI. N° 48 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Redazione: Francesca Martinelli, Sara Lelii, Luca Padovano, Federico Sarti Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: Hic Adv Stampa: Formagrafica
Ecco cosa significano i codici in testa ad ogni pagina A = anno di pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina
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NUMERO
48
inCorso on-line
Tratto dal Verbale del Consiglio direttivo della Cooperativa braccianti
Continua il nostro viaggio nei cantieri d’Italia, dove i nostri soci si concedono qualche evasione culinaria. Questa volta la tappa è nel Vicentino.
Opinioni e notizie in CMB
inCorso
PAG. 9 / ASSEMBLEA
Cantieri Gastronomici i Con i soci in trasferta
IN CORSO
RUBRICHE IN CORSO P. 3 / CORREVA L’ANNO Millenovecentosettantasette
P.16 / SCANNER
P. 20 / PAGINE IT Il sito aziendale si rifà il look
P. 22 / CANTIERI GASTRONOMICI
CMB sotto scatto
Il gusto della dieta nel vicentino
P. 18 / DIALOGHI
P. 23 / BREVI MA INTENSE
Vite di cantiere
News dalla nostra cooperativa
nuovi giovani assunti 25 idall’inizio dell’anno ad oggi
di maggio 17 ilingiorno cui è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria Sant’Augusta
del contratto 4 laperdurata i servizi manutentivi degli ospedali reggiani
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STORIA / MAESTRA DI VITA
Correva l’anno
Immagini da un altro secolo
1977
A Carpi viene aperta l’officina meccanica di CMB Con la fusione fra le cooperative Muratori e Braccianti, CMB potenzia alcune attività dell’impresa. È il momento dell’officina meccanica.
A cura di: Francesca Martinelli
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EVENTI / INFRASTRUTTURE
Una nuova variante per Vittorio Veneto
Dopo mille giorni di lavoro, è stato abbattuto l’ultimo diaframma della Galleria Sant’Augusta: uno scavo di circa 1,5 km, centrale per il collegamento stradale
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l 17 maggio è stato abbattuto l’ultimo diaframma della Galleria Sant’Augusta, a Vittorio Veneto (TV). La cerimonia si è tenuta alla presenza del sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon, dei rappresentanti del compartimento Anas del Veneto, dei tecnici e delle maestranze. Con uno scavo di circa 1,5 km, la Galleria Sant’Augusta costituisce l’opera d’arte principale dei lavori della Variante di Vittorio Veneto, nell’ambito degli interventi del primo stralcio La Sega-Rindola per il collegamento La Sega-Ospedale, del valore complessivo di quasi 65 milioni di euro. La realizzazione del traforo, la cui sezione ha una superficie media di scavo di 175 metri quadrati e un diametro di 15 metri, ha richiesto
un impegno di circa mille giorni di lavoro. Lo scavo del tunnel si è addentrato nel sottosuolo a una profondità compresa fra i sei metri – in corrispondenza dell’imbocco a sud – fino a un massimo di 200 metri. Una volta conclusa l’opera, la nuova tangenziale di Vittorio Veneto consentirà di alleggerire il centro storico dal traffico dei mezzi pesanti e di rendere più fluida la viabilità sulla statale 51 “Alemagna” con la quale la nuova variante si collegherà tramite l’innesto sulla strada comunale di via Carso. I lavori di realizzazione della Variante proseguiranno con la realizzazione dei successivi interventi previsti nel secondo stralcio Rindola-Savassa, attualmente in fase di progettazione.
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PRIMO PIANO / ZOOM
Tramvia di Firenze, tutti in carrozza
Lo scorso 16 luglio l’inaugurazione dell’opera realizzata da CMB in solo quattro anni. Il sindaco Nardella: “Tempi record per l’Italia” a cura di Tommaso Cacciaguerra e Lorenzo Barnini / foto di Paolo Lorenzi
PRIMO PIANO / ZOOM
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a parola d’ordine è viabilità che fa rima con vivibilità. La Linea 3 della Tramvia di Firenze è entrata in funzione lunedì 16 luglio, dopo 15 giorni di pre-esercizio imposti dal Ministero dei trasporti al fine di testare tutti i sistemi di gestione e controllo dei convogli ferro-tramviari. Una svolta epocale nello scacchiere della mobilità Fiorentina, che potrà finalmente contare su un collegamento Stazione Santa Maria Novella – Polo ospedaliero di Careggi costituito da un siste-
ma di trasporto all’avanguardia: sicuro, puntuale ed ecosostenibile. Centinaia di persone hanno preso parte, negli spazi antistanti l'ospedale di Careggi, all'inaugurazione della nuova linea “Leonardo” della tramvia, che trasporta gli utenti lungo il tragitto dalla stazione ferroviaria al grande presidio ospedaliero del capoluogo. Tra i partecipanti alla cerimonia, condotta dal sindaco Dario Nardella, erano presenti anche l'ex ministro per le Infrastrutture Graziano
Delrio e l'ex viceministro Riccardo Nencini, oltre al presidente di CMB Carlo Zini e all'arcivescovo Giuseppe Betori. “Oggi è una giornata indimenticabile – ha detto il sindaco Nardella – viviamo in un Paese dove è più facile non fare che fare le cose, ma con la forza e la tenacia, se si vogliono fare davvero alle fine si fanno. Firenze può essere un modello in questo: quattro anni per realizzare il tram è un tempo europeo e quasi un record italiano”.
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Anche il presidente Zini ha voluto ricordare come la giornata “sia straordinaria per CMB che dà alla luce ancora una volta un’opera di grande valore sociale e in anticipo sui tempi previsti”. Ha continuato poi ringraziando “tutti coloro, operai e tecnici, che hanno lavorato in questo grande cantiere e i cittadini di Firenze che hanno sopportato disagi in questi anni. Sono sicuro che saranno ripagati dal grande valore che la tramvia avrà nella loro vita futura”. Dopo il taglio del nastro davanti al tram, con
tante persone che hanno voluto portarsi via un pezzetto del nastro, il viaggio inaugurale della tramvia, con Nardella a bordo, è partito alle 10.30 da Careggi, tra gli applausi. Il percorso della Linea 3 si snoda all’interno della città di Firenze per circa quattro chilometri: partendo dall’attuale capolinea di Linea 1, di fianco alla Stazione Santa Maria Novella per poi immettersi su via Valfonda. Uscita dal centro storico, la linea tramviaria costeggia i giardini della Fortezza da Basso per poi
attraversare i quartieri di Statuto e Rifredi fino a Piazza Dalmazia, giungendo al capolinea di Careggi tramite Viale Morgagni. Lo “switch modale” è così servito: via gli ingombranti e anacronistici autobus spesso prede di code e rallentamenti del traffico fiorentino, al loro posto un mezzo elettrico ed ecologico, con una capacità di circa 250 passeggeri, che viaggiando in sede completamente protetta è in grado di garantire una cadenza di esercizio di appena quattro minuti.
PRIMO PIANO / ZOOM
La stima di passeggeri della nuova Linea 3 è di circa 13 milioni di utenti annui che andranno a sommarsi ai 12 milioni di utenti annui della Linea 1 già in esercizio dal 2010. La nuova quota parte di passeggeri attirata dal nuovo sistema di trasporto pubblico si tradurrà in 5.700 veicoli e 2.400 moto in meno al giorno sulla rete stradale fiorentina, con un notevole miglioramento delle condizioni di circolazione e soprattutto del livello di inquinamento atmosferico della città. CMB, impegnata attraverso la consortile Trafiter nella costruzione della Linea 3 dal maggio 2014, ha portato a termine i lavori con grande e costante impegno delle maestranze
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e dei suoi tecnici, oltre alla collaborazione con quelli dell’Ati costruttori, del concessionario Tram Spa e del Comune di Firenze. Il budget di partenza complessivo del progetto opere civili della Linea 3 era di 67 milioni di euro: di questi circa 17 milioni corrispondono all’importo delle opere relative ai due sottopassi “Milton-Strozzi” e “Strozzi-Strozzi”, adiacenti alla Fortezza da Basso, opere viabilistiche primarie del ramo tranviario 3.1, e inaugurate rispettivamente nel dicembre 2016 e nel giugno 2017. Con una media di circa 150 lavoratori al giorno, le lavorazioni della Linea 3 si sono contraddistinte per quanto riguarda l’ambien-
te e la sicurezza sul lavoro svolto all’interno del cantiere: sono intervenute persone provenienti da 13 paesi diversi di circa 30 ditte, per lo più provenienti dal territorio fiorentino con ricadute positive per l’indotto del settore. L’ultimo obiettivo che CMB, insieme all’ATI costruttori, alla Tram Spa e al Comune di Firenze, si è prefissata di raggiungere è la consegna entro il 2018 alla città anche della Linea 2 “Vespucci”, che collegherà l’aeroporto alla stazione di S. Maria Novella lasciata incompiuta da una grande impresa di costruzioni italiana, che ha fatto in questi giorni richiesta di concordato.
ASSEMBLEA / ANNIVERSARIO
110 anni e non sentirli
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L’assemblea dei soci ha festeggiato l’anniversario di CMB e i risultati positivi del 2017. Zini: “Il 2018 apre nuove frontiere e opportunità” a cura della redazione / foto di Fabio Boni
ASSEMBLEA / ANNIVERSARIO
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el 2018 CMB festeggia i suoi 110 anni di storia e lo fa prima di tutto con i suoi soci, in assemblea. “Un anno – ha ricordato il presidente Carlo Zini all’appuntamento di fine maggio – che si prospetta non solo denso di occasioni da celebrare, ma che apre nuove frontiere e opportunità da esplorare. L’ottimismo viene alimentato dai risultati di tutto rilievo conseguiti, che ripagano i soci dei sacrifici fatti per difendere l’integrità della Cooperativa nel devastante contesto di crisi”. L’appuntamento assembleare, un’occasione da non perdere per rimanere aggiornati sugli sviluppi dell’impresa, sulle scelte strategiche del management oltre che sui risultati raggiunti, ha visto la partecipazio-
ne delle autorità locali, di numerosi ospiti e l’intervento del presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti. I risultati gestionali di bilancio consuntivo e del Gruppo CMB per il 2017 sono stati illustrati in maniera esaustiva da Marcello Modenese e Alessandro Bulgarelli della Direzione Risorse Finanziarie, Pianificazione e Amministrazione. In sintesi hanno mostrato come in uno scenario del settore delle costruzioni che ancora risente della crisi economica, il risultato del Gruppo CMB per l’esercizio 2017 si confermi positivo e in linea con il budget. Il giro d’affari si attesta a 525 milioni di euro, con un utile di 6,6 milioni. Il patrimonio netto raggiunge i 220 milioni, di questi 27,3 milioni è ca-
pitale dei soci grazie anche alla politica di destinazione dei dividendi e dei ristorni ad aumento del capitale sociale, con lo scopo di mantenere la stabilità dei mezzi propri nel lungo periodo. Il comparto Costruzioni rappresenta il core business dell’impresa con oltre l’80% dei ricavi netti, affiancato dal segmento dei Servizi e delle manutenzioni, che registra una costante e continua crescita dei propri volumi produttivi, in particolare nell’ospedaliero. Da ricordare poi che a fine 2017 il Gruppo CMB ha conseguito l’importante obiettivo di acquisire per linee esterne la società ArcoServizi Spa: l’effetto sul bilancio è stato di circa 20 milioni di ricavi e 1,4 milioni di reddito netto con un EBITDA di circa 4,0 milioni.
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INDICATORI CHIAVE 2017 RICAVI GESTIONALI EBITDA EBIT UTILE NETTO
523 31,5 16,1 5,3 0
SOCI 100
200
300
400
500
1.157
PERSONALE GRUPPO CMB
562
RISULTATI ELETTORALI Rinnovo del Consiglio di Amministrazione e di Sezione
Per la carica di membri del Consiglio di Amministrazione risultano eletti i soci: RITA ARLETTI Legale Divisione Centrale EMILIANO CACIOPPO Direttore Divisione Territori e Consigliere delegato TOMMASO SALVO Capo commessa CLAUDIO SIGNORINI Responsabile commerciale area Lazio IGOR SOGLIA Responsabile servizi tecnici Divisione Centrale
Per la carica di membro del Consiglio di Sezione Soci Sede risulta eletta GIANNA FONTANA Capo contabile ufficio fornitori
Per la carica di membri del Consiglio di Sezione Soci Lazio risultano eletti ANNAMARIA CALENDI Specialista controllo QSA MARIO FELICIANI Direttore di cantiere
Per la carica di membri del Consiglio di Sezione Soci Lombardia risultano eletti GIORGIO GATTI Contabile lavori ERNESTO ZAINA Magazziniere centro servizi
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ASSEMBLEA / ANNIVERSARIO
IPSE DIXIT
Paolo Zaccarelli Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Sistemi
Ruben Saetti Vice Presidente e Direttore Project Servizi e Estero
Ci siamo visti in questa sede all’assemblea di febbraio per cominciare a parlare delle iniziative celebrative per i 110 anni di CMB, in particolare quelle rivolte ai soci, e oggi possiamo dire che una delle più importanti è stata proprio quella del ristorno. Se vi ricordate, sempre a febbraio, avevamo chiesto il contributo di un “veterano” e di una persona che rappresentasse il futuro di CMB: perché oggi ci guardiamo alle spalle per andare ancora più avanti. Per questo motivo abbiamo girato un video tra i soci chiedendo di rispondere ad alcune domande sullo stare in CMB e sul loro modo di vedere il futuro dell’impresa: un filmato che lascia i progetti sullo sfondo e mette le persone in primo piano. Perché il segreto di CMB sono le persone, dipendenti e soci, che ci hanno permesso di arrivare fino a qui.
Quando era presidente Cesare Rinaldi, negli anni Ottanta, cominciare a investire nell’immobiliare è stato difficile, poi siamo diventati un’impresa di successo in quel campo. Sono seguiti circa 10 o 12 anni di lavori all’estero ai quali abbiamo poi preferito il mercato italiano che stava puntando prima sugli ospedali poi sui progetti in project financing. Da lì si è cominciato a ragionare nell’ottica del facility management che è poi diventato un altro pilastro intorno al quale sviluppare l’impresa. CMB ha gestito il mix di mercati come un tavolino a quattro gambe: il fatturato è diviso fra mercato pubblico, privato, immobiliare e project financing senza mai investire su una monocultura.
Simone Bonauguro Direttore Tecnico
Mauro Lusetti Presidente nazionale Legacoop
CMB sta puntando sull’esportazione di un prodotto specifico e la scelta di successo è stata confermata dalle acquisizioni in Danimarca degli ospedali di Odense e Koge: quello che ha convinto i nostri committenti nordici è stata proprio la competenza tecnica provata dalle opere realizzate in Italia e che loro sono venuti qui a testare con mano. Oggi CMB ha quindici persone fisse in Danimarca, supportate da un nutrito staff qui in Italia: serve il massimo impegno da parte di tutti e il desiderio di supportare i nostri colleghi che stanno veramente cambiando lavoro. Noi siamo nuovi all’estero, ma non siamo nuovi alle sfide e abbiamo competenze veramente solide sul settore ospedaliero.
I tratti distintivi che CMB interpreta così bene sono gli elementi distintivi del mondo cooperativo insieme alla partecipazione, alla sicurezza, al senso di appartenenza che spariscono davanti agli utili di un’impresa privata. Mi ricorderò sempre quando ero ragazzo, nella mia esperienza di vita cooperativa, ho avuto un presidente che ogni volta che chiudevamo un buon bilancio metteva in guardia i più giovani dicendo in dialetto: “Ricordatevi quando eravamo poveretti”. In questo modo ci richiamava alla misura, all’umiltà, al sacrificio e all’impegno dei vecchi soci che ci avevano consegnato l’impresa: quel senso di realtà e sobrietà che insieme all’attenzione alle persone diventano valori fondanti del nostro mondo.
A fine 2017 CMB può contare su un consistente portafoglio ordini, pari a circa 2,7 miliardi di euro, con un volume di acquisizioni superiore rispetto agli obiettivi di budget sia a livello nazionale che all’estero. Tra le principali acquisizioni realizzate nel 2017 si evidenziano due lotti del Polo ospedaliero di Odense in Danimarca, per un valore di circa 390 milioni di euro, in qualità di capogruppo di una joint venture con Itinera (società di grandi opere del gruppo Gavio). Si è trattato di un importante risultato commerciale per CMB che avvia un processo di internazionalizzazione e di esportazione del proprio know how maturato nella realizzazione di edilizia ospedaliera. Un risultato confermato anche nei primi mesi del 2018 dall’acquisizione di un secondo ospedale in Danimarca, a Koge, di analoghe dimensioni. A livello nazionale si evidenziano i nuovi contratti firmati per l’Ospedale di Montecchio Maggiore (VI), gli studentati San Giobbe e Santa Marta a Venezia, la circonvallazione di Pordenone, il centro commerciale “Parco da Vinci” a Roma e il Paintshop Lamborghini a Sant’Agata Bolognese (BO), ai quali si sono aggiunte le recenti acquisizioni dell’Ospedale Sant’Anna di Pisa e del moderno stabilimento “EVO” per la società Bonfiglioli a Bologna. Oltre ai risultati conseguiti, per aggiungere un ulteriore elemento di coesione sociale nell’anno del 110° della fondazione, il Consiglio di amministrazione ha proposto all’assemblea, con grande soddisfazione, l’attribuzione ai soci cooperatori di una quota dell’avanzo di gestione, da loro generato, in forma di ristorno. Sul versante occupazionale, terminata poi la complessa ristrutturazione organizzativa messa in atto per fronteggiare la crisi del settore e caratterizzata da una riduzione del personale nelle sedi fisse di CMB, si è assistito già dai primi mesi dell’anno alla prevista ripresa delle assunzioni di risorse altamente specializzate che ha portato all’inserimento di 25 persone, la metà delle quali di età inferiore ai 30 anni.
FACILITY MANAGEMENT / ACQUISIZIONI
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Le strutture sanitarie di Reggio Emilia affidate a CMB
La cura degli impianti e immobili dell’Asl e dell’Irccs affidata alla Cooperativa per quattro anni. Know how, innovazione e sicurezza la chiave del successo a cura di Sandro Franzoso / foto di Fabio Boni
FACILITY MANAGEMENT / ACQUISIZIONI
I
n febbraio CMB, come mandataria di un raggruppamento temporaneo d’imprese insieme a CPL Concordia, si è aggiudicata due lotti dell’accordo quadro di lavori da eseguire negli immobili in uso all’Azienda USL e all’Azienda ospedaliera - Irccs di Reggio Emilia. Il bando risale al maggio 2017 e riguardava inizialmente l’Azienda sanitaria locale (Asl) e l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di Reggio Emilia, dal gennaio 2018 e a offerte già consegnate, le due aziende sanitarie sono giunte alla conclusione di un percorso di razionalizzazione delle strutture tecnico-amministrative, riunendosi in un unico soggetto: l’Azienda Usl di Reggio Emilia. Oggi l’Azienda rappresenta il riferimento sanitario per un bacino d’utenza di 42 Comuni e sette Unioni di Comuni
per un totale di 535mila residenti. La rete ospedaliera è organizzata in otto dipartimenti aggregati intorno al presidio ospedaliero provinciale Santa Maria Nuova con un’offerta di oltre 1.700 posti letto, di cui circa l’11% in strutture private accreditate.
I lavori
Il contratto riguarda l’esecuzione dei lavori e dei servizi manutentivi di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria sia edili che impiantistici degli immobili dell’Azienda per un monte lavori di circa 12 milioni di euro da sviluppare in quattro anni. L’impegno sarà rivolto a garantire l’esecuzione dei lavori e del presidio, del pronto intervento, delle manutenzioni a chiamata e la restituzione di quanto eseguito attraverso il sistema informativo secondo le modalità
del progetto tecnico di offerta. Gli immobili coinvolti nel progetto sono i cinque plessi ospedalieri e gli oltre 90 edifici distrettuali della provincia di Reggio, da Castelnovo ne' Monti a Guastalla, passando dal Santa Maria Nuova, che da solo rappresenta oltre il 50% della superficie servita dal contratto. Per CMB si tratta di una nuova sfida, che riunisce le consolidate capacità di costruttore all’esperienza maturata nei project financing ospedalieri. Alla celerità e all’organizzazione tipica del cantiere si contrappone, infatti, la necessità di organizzare un’attività in un ambiente vivo che eroga prestazioni delicate e non interrompibili quali sono le attività sanitarie. Del resto, già a partire dal 2004, quando si attivò la gestione del Nuovo ospedale di Vaio (PR), CMB ha rafforzato un know-how e un’organizzazione funzionale
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a garantire lo svolgimento di questo tipo di attività. Si tratta, tuttavia, di un’aggiudicazione al di fuori del consueto perimetro dei project financing ospedalieri a cui la Divisione project e servizi è abituata. Nei project, infatti, i servizi manutentivi ed energetici erogati alla struttura sono funzionali a far rientrare l’investimento effettuato dal costruttore; ciò rende la programmazione e la messa a regime del progetto determinanti ma organizzabili in un tempo generalmente più dilatato. Il neo aggiudicato progetto dell’Azienda USL di Reggio Emilia impone a CMB una risposta rapida alle opportunità e alle criticità imposte dal contesto: all’inizio si dovrà impostare l’organizzazione per rispondere ai vincoli sia di progetto che a quelli del d.lgs. 50/2016 in materia di subappalti. Inoltre questa organizzazione dovrà mantenere
un’adeguata flessibilità stante l’impossibilità di programmare sul lungo periodo le attività e i lavori, vista la natura stessa dell’accordo quadro.
Il progetto
Il progetto tecnico presentato nell’agosto 2017 è risultato il migliore dal punto di vista qualitativo su entrambi i lotti: un’organizzazione diffusa e capillare fatta dell’integrazione tra i dipendenti e i partner subappaltatori danno garanzia del raggiungimento in tempi rapidi delle strutture servite. I curriculae, gli strumenti, i mezzi e le attrezzature messe a disposizione hanno convinto la Stazione appaltante della concretezza, della solidità e delle capacità dell’interlocutore. Elementi innovativi quali le referenze BIM e “Sicuri per Mestiere”
hanno caratterizzato il progetto dando evidenza della capacità di digitalizzare e informatizzare le proprie attività, esperienza sempre più richiesta nella gestione degli immobili, e dell’attenzione alla sicurezza, elemento particolarmente apprezzato da un’azienda che fa della salute la propria missione. I numeri e i volumi dell’Azienda Usl di Reggio Emilia rendono evidente l’importanza che questa aggiudicazione riveste per la Divisione project e servizi e per tutta CMB. La qualità del cliente e il territorio a cui ci si rivolge meritano tutta l’attenzione e la velocità di risposta delle linee, delle funzioni di direzione e di staff a supporto. Convinti che saremo in grado di dare le risposte giuste, non possiamo che augurarci buon lavoro e farci i complimenti per un nuovo inizio.
EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO
di Domenico Cichetti
CMB sotto scatto
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Ernesto Zaina La passione di Ernesto per la fotografia arriva da lontano, come lui stesso scrive, ed è iniziata quando la tecnologia di registrazione digitale ancora non esisteva e il fotografo doveva ponderare bene le sue azioni per ottenere dei buoni risultati. Questo approccio lui lo applica anche oggi, limitandosi il più possibile nella post-produzione delle immagini. Ernesto propone una serie eterogenea di scatti che spaziano tra foto naturalistiche e immagini di scorci urbani e umani sempre ben composte, alcune affascinanti e altre ironiche a dimostrazione che l’occhio del fotografo certamente non gli manca.
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1. Monte Pora 2. Benzinaio 3. Spiaggia dei diamanti 4. Praga 5. Falò 6. Vulcani
Sin da ragazzo, la fotografia mi ha sempre attratto, la cosa che mi affascinava era entrare nelle camere oscure e vedere come da una lastra bianca compariva la foto e, ahimè, lì capivi se avevi fatto una foto bella o brutta, comprendevi dove avevi sbagliato e cercavi sempre di migliorarti. Oggi con la tecnologia digitale è tutto molto più facile, ma io mi sono imposto di non imparare ad usare i vari programmi di fotoritocco, perché secondo il mio punto di vista perdi l’abilità nello scatto e parti con il presupposto che se sbagli foto, la cancelli o la sistemi con i vari programmi. La tipologia delle foto che mi piace fare è molto ampia, spazia delle foto dei paesaggi ai primi piani, dalle foto sportive ai concerti ed alle foto di mezzi in movimento aerei o treni etc., in poche parole fotografo tutto ciò che mi piace.
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DIALOGHI / STORYTELLING
Lorena Fantoni lavora in CMB da 15 anni e oggi è responsabile della contabilità e del bilancio. La sua vita professionale si interseca con le vicende del movimento cooperativo modenese ed emiliano. Essendo stata socia lavoratrice in quattro diverse cooperative ha assistito all’evoluzione di un mondo del quale è orgogliosa di fare parte
DIALOGHI
A tu per tu con i soci
VITE DI CANTIERE
Come amministrativi spesso difendente le retrovie dell’impresa: di che cosa ti occupi in CMB? Lavoro in CMB da 15 anni. Nei primi quattro anni sono stata in amministrazione delle società, mentre dal 2007 sono responsabile della contabilità e del bilancio della capogruppo CMB e coordino la squadra dei colleghi amministrativi, oltre a occuparmi della dichiarazioni fiscali ed a tenere i rapporti con l’Agenzia delle Entrate. Inoltre seguo gli aggiornamenti normativi in merito all’amministrazione societaria e la loro applicazione: la sfida del 2018 sarà la fatturazione elettronica. Sei arrivata in CMB a oltre la metà della tua vita lavorativa: conoscevi già l’impresa? Sapevi cosa significava lavorare in una cooperativa? Certo che conoscevo CMB: era la società vista come il fiore all’occhiello della cooperazione modenese. Del resto sapevo molto bene cosa significa lavorare in una cooperativa dato che il mio percorso, dal
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La tua vita lavorativa è sempre stata all’interno del movimento cooperativo: come giudichi questa tua esperienza? Nonostante sia come lavoratrice che come socia abbia vissuto dei momenti difficili e complicati delle imprese in cui ho lavorato, devo dire che il bilancio è sicuramente positivo. Ho cercato di fare tesoro delle esperienze vissute per ragionare meglio sul presente. Ho avuto anche la possibilità di conoscere gli aspetti amministrativi e fiscali di diversi settori di attività, accrescendo il mio bagaglio professionale, ed anche di conoscere colleghi di altre cooperative per tanti costruttivi confronti. Tra gli anni Ottanta e Novanta all’interno del movimento ci si conosceva davvero tutti, era come una grande famiglia: non avendo a disposizione gli strumenti informatici di oggi, c’erano molte più occasioni per incontrarsi e conoscersi personalmente. Mi vengono in mente le partecipatissime riunioni fiscali, ad esempio. Quando sono arrivata in CMB conoscevo già alcuni colleghi come Nadia Rinaldini, Luciana Bulgarelli e Omer Caffagni giusto, per ricordarne alcuni.
diploma di ragioneria a oggi, è stato sempre all’interno del movimento. Ancora da studentessa passavo le mie estati come lavoratrice stagionale all’attuale Unibon, dove già lavorava mia madre come operaia. Quando mi sono diplomata ho cominciato quasi subito a lavorare in una piccola cooperativa di servizi che si chiamava Cesat (Centro servizi amministrativi e tecnici), quella che oggi tra fusioni e incorporazioni è diventata Finpro. Ci occupavamo della contabilità e di fornire servizi fiscali alle piccole cooperative che non disponevano di uffici interni ed era considerata una sorta di palestra – scuola di formazione per poi passare agli uffici amministrativi delle grandi imprese cooperative legate a Federcoop (oggi Legacoop Estense). Quindi Cesat è stato il tuo trampolino verso gli uffici amministrativi di imprese più strutturate. Quale strada ti ha portato a CMB? In 11 anni circa in Cesat ho avuto l’occa-
sione di vedere molto del panorama relativo ai servizi amministrativi nella gestione di una società cooperativa, così all’inizio degli anni Novanta quando La Generica, storica cooperativa di pulizie modenese, cercava un capo contabile mi è stata fatta la proposta di essere assunta con tale ruolo. È stata la mia prima occasione per confrontarmi con un’impresa di grandi dimensioni e con nuovi aspetti contabili da trattare come i lavori in corso, le rimanenze di prodotto a fine anno e ho partecipato, come socia, al percorso della cooperativa stessa in un progetto di fusione. Dopo qualche anno sono stata assunta alla Carrozzeria Autodromo, cooperativa di produzione e lavoro di circa 100 dipendenti, produttrice di autobus. Purtroppo la cooperativa, agli inizi degli anni ‘90, stante la forte crisi del mercato del trasporto pubblico, non è riuscita a trovare una valida strategia per valicare la crisi ed è finita in liquidazione. Ed eccomi approdare in CMB.
Sei stata socia di ogni cooperativa in cui hai lavorato? Hai potuto notare alcune differenze nella modalità di gestione del rapporto socio - impresa? Sono sempre diventata socia di tutte le cooperative in cui ho lavorato, questo anche per la mia necessità di sentirmi parte di un progetto comune, per soddisfare un senso di appartenenza. Dal punto di vista della gestione del rapporto sociale non ho avuto la sensazione di particolari differenze: anche in imprese con una larga base sociale devo dire che ho avvertito sempre la “presidenza” come qualcosa di accessibile. Anzi, a volte si respira una tale democrazia che, in alcuni casi, ho percepito la difficoltà di dover prendere decisioni, anche impopolari, per non rischiare di avere problemi più grandi. Un’ultima battuta: sei un’amministrativa in un mondo di tecnici. Come convivono queste due anime della nostra impresa? Io penso di poter dire che l’amministrazione e la produzione sono due mondi paralleli che si intersecano in determinate fasi del proprio lavoro e non possono fare a meno uno dell’altro. È fondamentale che ne siano entrambi consapevoli per collaborare in modo costruttivo nella gestione delle proprie attività, cercando di trovare sempre il giusto punto di incontro. Naturalmente, questa non è una peculiarità di CMB, ma di tutte le aziende cooperative e non.
PAGINE IT / INNOVAZIONE
PAGINE I.T.
Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni
IL SITO AZIENDALE On line da fine luglio, la vetrina di CMB interpreta le nuove sfide del mercato mettendo in primo piano estero e servizi. Progetti, persone e know how i protagonisti
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MB cambia look! Come preannunciato qualche tempo fa, è giunto il momento di rinnovare il sito aziendale (www. cmbcarpi.it) e adattarlo alle nuove sfide che CMB sta affrontando in questi mesi a partire dalle importanti commesse Estero, fino al consolidamento della presenza di CMB nel settore dell’Edilizia complessa (torri, ospedali e così via), passando per la presenza sempre più decisa nel mercato dei servizi. Pensato per dare risposte a un “target” molto variegato, dai committenti, agli stakeholder, fino a media, istituzioni (cooperative e non), senza dimenticare soci e dipendenti, il nuovo sito internet, rinnovato dal punto di vista dell'impatto visivo, della gerarchia dei contenuti e delle funzionalità, avrà come focus gli aspetti commerciali e di marketing, anche in riferimento alla committenza internazionale. Il sito era già stato rinnovato circa cinque anni fa, ma questa volta non si tratta di un semplice restyling, ma di un ripensamento radicale dello strumento e di una parziale rottura rispetto al passato: da un lato si punta a presentare CMB come una realtà
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A cura di: Luca Padovano
SI RIFÀ IL LOOK imprenditoriale solida e affidabile, dall'altro è evidente la necessità di proporre un'immagine che sappia coniugare l'aspetto istituzionale con le nuove esigenze commerciali, trovando un punto di equilibrio tra questi due mondi e mettendo al centro i progetti e le persone che questi progetti hanno permesso di realizzare. Il tema dell'innovazione farà da collante tra tutti questi elementi: il sito darà evidenza alla vision condensata nell'espressione “Building Innovation”, una vera e propria “filosofia” che CMB applica a più livelli in tutti i propri progetti e che si traduce in una attenzione peculiare e caratterizzante alla sostenibilità ambientale (certificazione Leed, progetto europeo Success), alla sicurezza sul lavoro (a partire dall’iniziativa “Sicuri per Mestiere”) e alla qualità nella gestione e nel controllo dei processi, attraverso la metodologia BIM e il sistema informativo integrato. In quest'ottica, “Building Innovation” non è solo un'etichetta che lega tra loro tutti questi progetti: questa espressione delinea prima di tutto un approccio mirato a mettere le persone in condizione di esprimere il proprio potenziale e una costante apertura a contributi “dal basso” che possano favorire un miglioramento continuo di processi e prodotti. Naturalmente, tutto questo in ottica “social”, con particolare riferimento a LinkedIn ma anche YouTube e Instagram, rispettivamente per video e fotografie. Gli obiettivi di questa nuova “vetrina” sono quindi molteplici: > Costruire un'immagine di CMB imperniata attorno ai progetti ultimati o in corso di realizzazione, facendo emergere “quello che CMB è” a partire da “quello che CMB fa”
> Realizzare un vero e proprio portfolio commerciale, facilmente consultabile e aggiornabile > Far emergere i punti di forza e distinzione della cooperativa: affidabilità, esperienza nella costruzione di opere complesse, innovazione, capacità di costruire un confronto prolifico e positivo con la committenza > Mettere in risalto soluzioni, iniziative e progetti attivati dall'azienda nell'ambito della sostenibilità ambientale, della sicurezza sul lavoro e della qualità nella gestione dei processi, nell'ottica di un approccio “Building Innovation” > Dare visibilità alle “persone” e al sistema di relazioni sul quale si reggono sia i rapporti interni a CMB, sia quelli con le realtà locali (associative, istituzionali, etc.) con cui l'azienda viene a confrontarsi > Offrire ai soci un accesso facilitato a documenti e informazioni di loro interesse e uno spazio di interazione e confronto > Proporre informazioni di carattere istituzionale, a supporto di un approccio comunicativo volto a presentare CMB come una realtà solida e affidabile. Per ottenere il risultato ottimale, a partire dalla fine del 2017 si è avviato un percorso che ha visto una approfondita analisi del mercato e dei Competitor Italiani e Esteri, oltre a una attenta valutazione delle esigenze interne dei singoli reparti aziendali. Il risultato sarà disponibile a partire da fine luglio 2018 e siamo sicuri che il nuovo sito sarà un moderno “biglietto da visita” e permetterà a CMB di presentarsi al meglio, valorizzando le migliori caratteristiche della nostra Cooperativa.
ALTRE STORIE / FUORI DALLE MURA
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Cantieri Gastronomici
A cura di Irene Russo
iIn viaggio con i soci in trasferta IL GUSTO DELLA DIETA NEL VICENTINO Tra pasti senza glutine e cibi casalinghi, i tecnici di CMB conservano le buone abitudini
Il Nuovo Ospedale Ovest Vicentino guarda verso i colli dei Castelli di “Romeo e Giulietta” e si inserisce armoniosamente nel paesaggio. Gli uomini e le donne di CMB sono impegnati nelle fasi preliminari che porteranno alla costruzione di una particolare struttura a pianta radiale, progettata nel rispetto delle nuove normative CAM (criteri ambientali minimi) e con gli standard di “Sicuri per mestiere”. La qualità viene prima di tutto, ma non solo in cantiere. Al ristorante Elisa Galli, responsabile qualità, sicurezza e ambiente, sceglie con cura cosa ordinare: esclude i cibi che contengono glutine e anche quelli che richiedono preparazioni complesse, che in cucina potrebbero subire contaminazioni accidentali. “Quando sei celiaco, se mangi un alimento vietato stai sicuramente male
mangiare anch’io”. Di solito Elisa propone un’opzione gluten free e gli altri si fidano della sua scelta. Hanno provato le leccornie di “Da Manfron”, locale di Sovizzo certificato dall'Associazione Italiana Celiaci, e di “Fare cibo”, che offre rivisitazioni di piatti casalinghi e ingredienti di qualità. Per il pranzo si può contare sulla mensa “Terzo tempo caffè”, ma soprattutto sulla disponibilità dei gestori de “I Capuleti”, attenti alle varie diete. “Per me preparano anche la pizza e il tiramisù senza glutine, per un altro collega il riso basmati che è più digeribile” aggiunge Elisa. Intanto, chi non segue particolari prescrizioni fa man bassa di piatti vicentini, dai bigoli all’arna (“anatra” in dialetto), dall’Asiago al famoso baccalà. A tavola, la regola è semplice: fare gruppo, ma al contempo mantenere la propria indipendenza. Certe sere Elisa toglie il caschetto e le scarpe anti-infortunistiche e indossa i panni della ballerina di Lindy Hop. Con altri appassionati del genere frequenta le sale da ballo del vicentino, dove l’atmosfera ritorna quella degli anni Venti/trenta: basta
LORO SONO QUI
DOVE MANGIARE I Capuleti* Terzo tempo caffè* Fare cibo Da Manfron *Convenzione con tessera BluTicket Bigoli all’arna
“Se mangiassimo sempre come si mangia qua, diventeremmo un po’ in carne. Io, da parte mia, ordino quasi sempre un’insalata” Elisa Galli responsabile qualità, sicurezza e ambiente
il giorno dopo. Preferisco evitare” spiega Elisa. I tecnici di CMB sanno fare squadra anche di fronte alle sfide alimentari. “I colleghi sono molto attenti alle mie esigenze. Quando il nostro contabile ha festeggiato un’occasione speciale, invece dei soliti pasticcini ha portato un aperiti vo a base di fave e formaggio, che posso
una gonna ampia, delle scarpe più comode e un filo di rossetto. Quando si accende la musica parte la “social dance”, che permette di ambientarsi in fretta. Per alleviare la nostalgia di casa, a volte ci vuole qualcosa di più della buona cucina. Racconta Elisa: “In trasferta sento il bisogno di parlare d’altro, oltre che di calcio e di auto. Con le compagne di danza conversiamo di cultura, mostre d’arte e concerti”. Una sensibilità che potrebbe dare origine a nuove strategie anche in ambito professionale: Elisa sta già pensando di collaborare con alcuni enti artistici, per rendere ancora più efficace la comunicazione sulla sicurezza in cantiere. Un modo per aggiungere un pizzico di bellezza alla cura della qualità.
I NUMERI DEL CANTIERE Attività realizzazione del Nuovo Ospedale Ovest Vicentino Persone coinvolte (nella fase preliminare): 7 tecnici, 10-15 operai (di cui 1 operaio di Cmb) Provenienza del personale Emilia-Romagna (Bologna, Ferrara, Modena), Toscana (Arezzo) Importo lavori 20 mln euro Inizio lavori giugno 2018 Consegna prevista febbraio 2021
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FLASH / DAL MONDO CMB
Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa
MILANO
CITY LIFE
COMINCIA A VIVERE “LO STORTO” DI ZAHA HADID La seconda torre di Citylife sta prendendo vita, il 9 luglio è iniziato infatti il trasferimento dei dipendenti Generali che durerà fino alla metà di dicembre. Centinaia di lavoratori hanno preso possesso degli uffici varcando la porta dell’avveniristico grattacielo di vetro, lo “Storto” progettato da Zaha Hadid Architects. I primi a entrare sono stati il presidente Gabriele Galateri e l’ad Philippe Donnet, seguiti dai top manager. Ambienti asettici, moquette scura, essenziali scrivanie bianche, ma anche spazi comuni e creatività: ogni piano ha un taglio diverso, particolare. Più di sessanta «facilitatori» aiutano nell’ambientamento, altri ottanta fanno da apripista e guida negli spazi, rispondono alle domande dei colleghi. Previsti persino Bootcamp, ore di lezione in aula per spiegare le 23 «regole di condominio», norme di buona convivenza che alimenteranno lo spirito di squadra.
FAVARA
POLITECNICO DI MILANO
CMB CONFERMA IL SUO SOSTEGNO AL PREMIO COMPASSO VOLANTE Per il secondo anno CMB ha deciso di sostenere il XX Premio Compasso Volante “Ettore Zambelli” promosso dal Politecnico di Milano, in collaborazione con altre prestigiose università in Europa e Asia. In particolare ha sostenuto l’evento del 15 giugno presso SOU – Scuola di Architettura per bambini e Farm Cultural Park a Favara, isola siciliana, dove ha avuto luogo la manifestazione “Occupy Favara”. Un team del Politecnico di Milano, guidato dal professor Marco Imperadori e dal professor Gabriele Masera, ha guidato un workshop per i bambini di Farm coinvolgendoli nella costruzione di diversi shelter in cartone su concept di Toshihiko Suzuki. L’idea era nata per dare intimità alle popolazioni giapponesi sfollate nelle palestre dopo lo tsunani del 2011.
FIRENZE
ACQUISIZIONI
I SERVIZI DELL’OSPEDALE CAREGGI A CMB
CMB si è di recente aggiudicata la procedura aperta relativa all’esecuzione dei lavori di manutenzione degli immobili in uso all’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze. L’attività, che si svolgerà nell’arco del prossimo triennio, si aggiunge alle altre attività di facility management di CMB. Le numerose procedure in corso rivolte alle Aziende sanitarie vanno a conferma della qualità che CMB esprime anche in questo ambito e della costante attenzione rivolta al settore sanitario.