inCorso #50 - opinioni e notizie in CMB

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Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XII. N° 50 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO

50 01/2019

Traguardo centodieci Con un grande evento al Teatro Comunale di Carpi CMB ha celebrato l’anniversario


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INDICE / COLOPHONE

Scripta manent Parola di verbale. E il consiglio dopo ponderata discussione delibera di assegnare al Direttore lo stipendio di L.120 mensili inoltre che alla fine dell’anno egli possa godere del riparto degli utili come a tutti gli altri operai ausiliari. Questo stipendio dura fino al 31 dicembre 1910. Il Direttore sarà avvisato con lettera dicendole pure che egli non può abbandonare l’ufficio che copre senza avere avvisato il Consiglio tre mesi dianzi cioè prima.

Tratto dal Verbale del Consiglio direttivo della Cooperativa Muratori

10 giugno 1910

IN QUESTO NUMERO PAG. 4 / EVENTI

Festa dentro l’opera La sede romana di CMB ha festeggiato i suoi primi 110 anni all’Up Sunset Bar della Rinascente

Oltre i 110 anni Per l’anniversario dell’azienda un pomeriggio di confronto e musica al Teatro Comunale di Carpi

PAG. 11/ PROGETTO

Nel pieno della fase due I lavori di riqualificazione dell’ospedale San Gerardo di Monza avanzano a pieno ritmo

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Gli studenti alla scoperta dei lavori per la realizzazione dell’ospedale di Pordenone

Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno XII. N°50 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Redazione: Francesca Martinelli, Sara Lelii, Luca Padovano, Federico Sarti Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: Hic Adv Stampa: Formagrafica

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Puoi scaricare questo e gli altri numeri all'indirizzo: http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house

Ecco cosa significano i codici in testa ad ogni pagina A = anno di pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina

PAG. 18 / RISORSE UMANE

Valutare le competenze per crescere

Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.Per info: www.fsc-italia.it

Nella sede di Carpi otto giovani dipendenti sono stati coinvolti in un assessment center

TERNO AL LOTTO

Gioca i nostri numeri

CMB sotto scatto

In questo numero ospitiamo gli scatti di Eleonora Dondi, dell’Ufficio Appalti esteri, laureata in giurisprudenza e dipendente CMB da poco più di due anni. Eleonora è una viaggiatrice attenta e propone luoghi e situazioni naturalmente coinvolgenti, che mantengono la loro forza nelle immagini per merito di inquadrature precise, che riescono a raccogliere gli aspetti fondamentali della scena. Utilizza svariati mezzi di ripresa, compreso lo smartphone.

NUMERO

50

Codice alfanumerico

Lezione in cantiere

Continua il nostro viaggio nei cantieri d’Italia, dove i nostri soci si concedono qualche evasione culinaria. Questa volta la tappa è ad Agnani.

Opinioni e notizie in CMB

inCorso

PAG. 5 / PRIMO PIANO

PAG. 14 / SCUOLA E CANTIERI

Cantieri Gastronomici i Con i soci in trasferta

IN CORSO

RUBRICHE IN CORSO P. 3 / CORREVA L’ANNO Millenovecentoquarantadue

P.16 / SCANNER CMB sotto scatto

P. 20 / DIALOGHI Vite di cantiere

P. 22 / CANTIERI GASTRONOMICI Il gusto della dieta ad Agnani

P. 23 / BREVI MA INTENSE News dalla nostra cooperativa

un decennio 10 Tra il prossimo appuntamento per festeggiare CMB

fasi dei lavori nel 4 Lecantiere dell’Ospedale San Gerardo di Monza

giovani dipendenti 8 Idell’azienda coinvolti

in un assessment center


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STORIA / MAESTRA DI VITA

Correva l’anno 

Immagini da un altro secolo

1942

A cura di: Francesca Martinelli

Costruzione della Centrale Idroelettrica di Muschioso e diga del Dragone Gli operai della cooperativa Muratori lavorano alla realizzazione di un fabbricato e della galleria che avrebbero completato la centrale idroelettrica di Muschioso. Le acque del torrente Dragone venivano portate alla diga di Fontanaluccia attraverso una galleria a tracciato rettilineo.


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EVENTI / ROMA

Festa dentro l’opera All’Up Sunset Bar della Rinascente di Roma CMB ha festeggiato i suoi primi 110 anni con i principali stakeholder dell’area Centro-Sud

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ella serata dello scorso 21 novembre all’Up Sunset Bar della Rinascente di Roma, una fra le più recenti e affascinanti opere di recupero portate a termine da CMB, è stato festeggiato l’evento per celebrare i Centodieci anni dell’impresa. Oltre ai soci della sezione di Roma, sono stati invitati rappresentanti delle istituzioni, committenti pubblici e privati e alcuni progettisti per una serata di festa che ha visto coinvolti i principali stakeholder dell’area Centro-Sud della cooperativa. Del resto la presenza di CMB a Roma è radicata

da oltre 40 anni con lavori sia nella capitale che nei territori di riferimento e una sede operativa inserita nel tessuto sociale, economico e culturale della città. Fra i principali interventi meritano di essere ricordati gli Ospedali Santa Lucia, San Filippo Neri e San Camillo, il Nuovo Mercato Andrea Doria e la sede di Thales Alenia Space all’Aquila, la ristrutturazione della Stazione di Roma Termini e di Napoli Centrale, l’Aeroporto di Fiumicino, la linea C della Metropolitana e la tangenziale Est. A questi vanno aggiunti gli interventi di edilizia residenziale di Tor Carbone, Casale Rosso e

Bufalotta, oltre ai cantieri dell’Aquila con la ristrutturazione, riparazione e adeguamento sismico di edifici colpiti durante il terremoto del 2009. La location scelta rappresenta del resto una delle iniziative più importanti e impegnative che CMB abbia realizzato nella capitale: un esempio della capacità di affrontare le problematiche in ogni fase realizzativa di cantieri complessi, la capacità di reagire alle difficoltà puntando su tecnologie, innovazioni e competenze: obiettivo che CMB persegue a Roma e in tutta Italia da 110 anni.


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PRIMO PIANO / CELEBRAZIONE DEL 110°

Oltre i 110 anni

CMB ha festeggiato l’anniversario al Teatro Comunale di Carpi pensando alla sfida del futuro e con la musica del flautista Griminelli. Zini: “Se siamo qui è grazie alle competenze dei soci” a cura di Hic Adv / foto di Fabio Boni


PRIMO PIANO / CELEBRAZIONE DEL 110°

Perché dopo il Centenario festeggiare anche i 110 anni di storia? Perché gli ultimi dieci sono stati anni tremendi, nei quali l’industria delle costruzioni è stata quasi annientata dalla crisi, e noi invece siamo ancora qui, in buona salute, e tutto ciò merita una festa insieme ai veri protagonisti: tutti voi che siete qui oggi! Soci di diverse generazioni che hanno messo al primo posto passione e competenze facendo la storia di quest’azienda”. Sono state le parole del presidente di CMB, Carlo Zini, a introdurre l’evento che, al Teatro Comunale di Carpi,

ha festeggiato i primi 110 anni di CMB. Un pomeriggio di confronti che ha lanciato un appello corale agli investimenti per risollevare un mercato duramente colpito dalla crisi, che ha messo sotto la lente di ingrandimento le difficoltà del settore e la capacità della cooperativa carpigiana di mantenere i suoi bilanci sempre in attivo grazie al know how, alla capacità di estendere le proprie competenze nei servizi e a una qualità delle opere che si è fatta conoscere anche all’estero. L’evento, che si è concluso con un concerto

del flautista Andrea Griminelli, ha riunito esponenti del mondo finanziario, autorità, amministratori come il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, esponenti politici e della cooperazione come il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, il professore di Storia economica Giulio Sapelli, il condirettore generale di Bpm Domenico de Angelis e l’ad di Unipol Carlo Cimbri, oltre al vescovo, a committenti e soci, la vera anima della cooperativa.


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Le opere

Il giornalista Ettore Tazzioli ha introdotto e coordinato le due sessioni di interventi, la prima dedicata alle opere realizzate, dai grattacieli di Citylife che hanno cambiato lo skyline di Milano agli ospedali in Italia e in Danimarca, fino ai centri commerciali e alle grandi infrastrutture come la Variante di Valico e la Salerno Reggio-Calabria. Un modo per raccontare la storia di CMB con la voce dei protagonisti: i soci lavoratori, gli ingegneri e i tecnici ogni giorno all’opera. Un percorso a tappe supportato da audiovisivi che hanno introdotto via via le varie specializzazioni di

CMB, anche quelle più recenti e che stanno dando grandi risultati: il project financing e la realizzazione delle strutture ospedaliere con la gestione dei servizi. Una discussione che ha coinvolto il consigliere delegato di CMB Emiliano Cacioppo, il direttore tecnico di Citylife Massimo Beccati, il presidente di Coop Lombardia Daniele Ferrè, il direttore Divisione Centrale di CMB Roberto Davoli, il direttore Progetti infrastrutturali del gruppo Atlantia (Autostrade per l'Italia) Gennarino Tozzi, il segretario nazionale della Fillea Cgil Antonio Di Franco. E ancora: il

direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (Aoui) Francesco Cobello, il vicepresidente di CMB Ruben Saetti, la responsabile della Divisione Facility management Siriana Bertacchini e la responsabile commerciale Mercati internazionali Barbara Maccioni.

Il futuro

Lo sguardo è poi andato al futuro con una tavola rotonda che ha cercato di tracciare scenari e prospettive di sviluppo dell’edilizia, ma non solo.


PRIMO PIANO / CELEBRAZIONE DEL 110°

Il professor Sapelli, vecchio amico di CMB che ha partecipato alla redazione del libro pubblicato per l’anniversario “Centodieci”, si è soffermato sulla necessità di rilanciare gli investimenti, un processo intralciato dal “terrore diffuso tra le persone” come ad esempio avviene parlando di spread. “C’è un eccesso di regolamentazione – ha continuato – che blocca il mercato: il profitto c’è se esistono gli imprenditori in primo luogo e se ci sono condizioni favorevoli. Ed è il profitto che produce investimenti”. L’ad di Unipol Carlo Cimbri ha evidenziato quanto CMB sia stata una cooperativa ca-

pace di ragionare in una logica di mercato. “Cmb ha il futuro nelle proprie mani – ha detto – e i risultati dovrebbero rendere ancora più orgogliosi coloro che ci lavorano. Tante aziende competitrici non ce l’hanno più questo futuro o non l’hanno più nelle loro mani. CMB è una cooperativa, ma che ha sempre ragionato in una logica di mercato cercando di sviluppare la sua attività con senso di equilibrio, puntando sulla qualità, prendendosi dei rischi ma con senso della misura, cercando delle nicchie di mercato: non è un caso la scelta degli ospedali. Specializzazione da un lato, senso del mercato,

capacità di aggiungere componenti di servizi per arricchire il core business per fare sempre meglio. Non si può stare fuori dal mercato e la storia di CMB ci dice proprio questo”. Domenico de Angelis di Bpm ha voluto evidenziare gli elementi che hanno creato valore in questa storica esperienza cooperativa: la capacità di stare al passo coi tempi, la strategia, la qualità e la capacità degli uomini e delle donne che ci lavorano. “Il non aver capito la necessità di turnaround – ha sottolineato – è stato letale per molte imprese nel settore delle costruzioni e in questo CMB è riuscita a distinguersi. Essere riuscita a pas-


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sare dal mondo della costruzione ordinaria alla costruzione di ospedali e grandi opere vuol dire essere al passo coi tempi. La gente pensava che non si potesse esportare eccellenza Made in Italy nelle costruzioni e nei servizi collegati e CMB ha dimostrato che con la qualità e la capacità si può fare”. Dal palco del Teatro comunale è stato lanciato anche un appello al governo per sbloccare importanti infrastrutture considerate fondamentali per due distretti industriali emiliano-romagnoli: quello biomedicale e quello delle ceramiche. Il governatore dell’EmiliaRomagna Stefano Bonaccini ha parlato della

Bretella Campogalliano-Sassuolo e della Cispadana come di “opere che servono all’Emilia-Romagna e all’Italia”. Ha poi aggiunto: “All’inaugurazione del Teatro Galli, riaperto dopo 75 anni e restaurato da CMB, l’emozione non è mancata. Entrando e vedendo realizzata un’opera di questo tipo con quella qualità, pensi davvero che non sia impossibile portare i sogni alla realtà”. E sulla qualità del Made in Italy anche nell’edilizia CMB ha continuato ad investire avvalendosi delle tecnologie e di nuove competenze. Lo ha ricordato anche Mauro Lusetti facendo riferimento alla disastrosa

crisi del settore delle costruzioni. “Questo lungo periodo di crisi – ha detto – ci riconsegna resilienti ma certamente un po’ stanchi. Abbiamo avuto una serie di importanti chiusure e la CMB è stata una delle pochissime imprese cooperative rimasta in questo settore. I motivi sono quelli che ho sentito citare più volte oggi: non ultimo la qualità del gruppo dirigente. CMB rappresenta un’eccellenza, per la qualità, i valori, i rapporti cooperativi, in un deserto di aziende scomparse”. Tra gli interventi anche quello del presidente di Legacoop Lombardia Luca Bernareggi.


PRIMO PIANO / CELEBRAZIONE DEL 110°

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Tra 10 anni

Le conclusioni sono state affidate al presidente di CMB, Carlo Zini, che nella ricorrenza ha voluto celebrare i tanti soci, le persone, donne e uomini, che hanno reso in passato e rendono ancora oggi la cooperativa forte su un mercato difficile. “Quello che ho inteso dal confronto di oggi – ha detto Zini – è, in primo luogo, la necessità di consistenti investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, investimenti che non restino sulla carta ma si trasformino in cantieri: quello che manca al Pil è la componente che proviene dalle costruzioni. A furia di fare leggi per contrastare i disonesti si è finito per bloccare lo sviluppo, fermando anche le persone oneste. Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è che oggi siamo qui e possiamo parlare di futuro grazie al lavoro

e alla straordinaria qualità dei soci e di tutte le persone che collaborano con CMB. Per una cooperativa l’unica vera ricchezza sono le persone. Poi abbiamo un segreto: quello di riuscire a fare grandi cose, stare sul mercato avendo anche ottime relazioni con i committenti. Noi non siamo fatti per litigare, ma per risolvere i problemi e cercare di avere una giusta remunerazione per il nostro lavoro. Per questo abbiamo 110 anni di bilanci in utile. Finora abbiamo fatto tutto ciò e se vogliamo vedere il futuro, da adesso in avanti, largo ai giovani, perché senza i giovani non c’è respiro di futuro. Andremo all’estero per portare l’eccellenza non per fare quello che non riusciamo a fare qui. Per questo posso lanciare un grande messaggio di ottimismo prima del brindisi e un arrivederci qui tra dieci anni”.


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PROGETTO / OSPEDALE SAN GERARDO MONZA

Nel pieno della fase due

I lavori di riqualificazione dell’ospedale San Gerardo di Monza avanzano a pieno ritmo senza interrompere l’attività sanitaria. La conclusione del cantiere è prevista nel 2023 a cura della Luigi Cereda / foto di Domenico Cichetti


PROGETTO / OSPEDALE SAN GERARDO MONZA

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i avanza veloci nel cantiere dell’Ospedale San Gerardo di Monza. L’anno 2018 ha assistito a una forte accelerazione dei lavori per la riqualificazione del corpo principale della struttura, quello che ospita degenze e ambulatori. Dopo la fase 1, avviata nel 2014 e conclusa nel 2016 con la realizzazione dell’avancorpo e dei relativi collegamenti alla struttura esistente, nel marzo 2017 è stata avviata la fase 2: tra le più delicate che prevede il recupero dell’edificio principale di 12 piani fuori terra oltre ai due interrati. Lo scopo è di allineare la struttura ospedalie-

ra ai rilevanti cambiamenti organizzativi, assistenziali e tecnologici che negli ultimi anni hanno profondamente modificato le modalità di cura e degenza dei pazienti. L’obiettivo finale è di creare una struttura organizzata in diversi edifici dotati di autonomia organizzativa e gestionale, ma collegati fra loro, ciascuno destinato ad accogliere senza interferenze, le diverse attività assistenziali. In particolare, il nuovo avancorpo, realizzato da CMB in fase 1, è stato destinato alla gestione di pazienti esterni; il monoblocco principale, ancora oggi operativo, sarà riservato alla fine delle fasi 2, 3 e 4 ai pazienti

ricoverati, mentre nei corpi di fabbrica retrostanti troveranno sede i blocchi operatori, l’area dell’emergenza e delle cure intensive e i laboratori diagnostici. Il nuovo avancorpo, ultimato in fase 1, oggi accoglie le attività ambulatoriali e di ricovero diurno, allo scopo di separare i flussi dei pazienti esterni da quelli dei pazienti ricoverati. Nel nuovo edificio trovano sede il servizio di diagnostica per immagini, il centro prelievi, gli ambulatori specialistici e un’area specificamente dedicata agli interventi chirurgici ambulatoriali. Vi si trova inoltre il Centro Unificato Prenotazioni (CUP), un'area congressuale,


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un’ampia piazza con varie attività commerciali e un ristorante con cucina. Il lavoro continuativo e professionale di tutto lo staff CMB, incluse le società esterne fornitrici di manodopera e materiali, è volto in maniera esemplare alla soddisfazione delle esigenze del personale medico-ospedaliero e dei degenti. Si lavora uniti per elevare in modo significativo gli standard strutturali, impiantistici e il comfort ambientale dell’intera struttura, che una volta a regime avranno importanti ricadute positive sulla salute e sul benessere dei pazienti e degli operatori sanitari.

Per consentire i pesanti lavori di recupero dell’edificio principale in fase 2, CMB ha in primo luogo messo in sicurezza l’intero edificio suddividendo tutti gli impianti tecnologici e rendendo di fatto i tre settori in cui è stato suddiviso il monoblocco completamente autonomi. Ha inoltre curato nei minimi particolari il controllo polveri con un sistema di monitoraggio costante, nonché il sezionamento in verticale sia termico che acustico. Tutto questo per permettere all’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) di continuare le proprie attività senza interferenze agli utenti. Merita di essere sottolineata la competenza

e la professionalità dimostrata dal personale CMB per il lavoro in team e nel rapporto quotidiano con i responsabili dei reparti, coinvolgendoli e supportandoli nelle difficoltà causate dagli interventi di rinnovamento. La fase 2 si concluderà nell’agosto del 2019, intervallata da quattro mesi dedicati al trasferimento dei pazienti, per dare inizio alla fase 3 e continuare nello stesso modo anche per la fase 4. La conclusione dei lavori è prevista tra la fine del 2022 e inizio del 2023: un progetto esemplare di competenza, spirito di collaborazione e senso del dovere, caratteristiche che contraddistinguono le donne e gli uomini di CMB.


ISTRUZIONE / CANTIERI

Lezione in cantiere a cura di Alessio Baldoni

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l 29 e il 30 novembre sono state due giornate speciali nel cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale di Pordenone e della Cittadella della salute. Ad osservare i lavori in prima persona sono infatti arrivati gli studenti. Prima quelli della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, guidati dal professor Stefano Silvestri, poi i ragazzi del quinto anno dell'Istituto tecnico cittadino “Sandro Pertini”. I laureandi sono stati accolti dagli ingegneri Alessio Baldoni, Rocco Bruno e Giacomo Sirignano che, nel corso di una mattinata, hanno spiegato il progetto per la realizzazione dell’ospedale anche grazie alla visione delle tavole e del modello BIM. Poi, nel pomeriggio, è stata una visita al cantiere a mostrare l’avan-

zamento dei lavori. Interesse, partecipazione, curiosità e tantissime domande hanno accompagnato l’incontro. Il giorno successivo il testimone è passato ai geometri Carmine Lombardi e Mirko Casarini, che hanno accompagnato i ragazzi dell’Istituto tecnico “Sandro Pertini” nello stesso percorso. Gli studenti hanno avuto modo di conoscere in prima persona la vita del cantiere, osservare le lavorazioni e l’applicazione di alcune tecnologie innovative, ma soprattutto hanno potuto toccare con mano l’importanza della sicurezza nel mondo del lavoro. “Un modo originale di fare lezione utile a ridurre il divario tra scuola e mondo del lavoro” come ha scritto il “Giornale di Pordenone”, che ha dato spazio alla notizia. Non un fatto nuovo

per CMB che spesso, grazie alla consolidata rete di relazioni con il mondo universitario e della scuola, apre il cantiere alle visite didattiche. Basti pensare che l’appuntamento del 29 novembre era la quarta visita per gli studenti del professor Silvestri, amico di vecchia data di CMB. Prima i cantieri degli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma a Verona nel 2016 e, successivamente, all’inizio del 2018 nella RSA di Bolzano su invito di Alessandro Zuccoli. Fra i vari temi trattati durante la visita, grande importanza è stata data alle difficoltà più frequenti che l’impresa si trova a dover affrontare nella realizzazione dei cementi armati in opera. Durante i sopralluoghi in cantiere si è cercato di mostrare come i dettagli messi a pun-


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Gli studenti dell'Università di Bologna e i ragazzi dell’Istituto tecnico “Sandro Pertini” alla scoperta dei lavori per la realizzazione dell’ospedale di Pordenone

to dal progettista, considerando anche le attività svolte da ogni tipo di figura operante in cantiere comprese le maestranze, siano fondamentali per la buona riuscita dell’opera. Intanto i lavori per la realizzazione dell’ospedale di Pordenone avanzano a pieno regime: sono state completate le fondazioni e, nella prima metà di dicembre, è stato gettato il primo solaio dei corpi NH3 e NH4. Nel mese di gennaio 2019 verrà posata la rampa prefabbricata definitiva in modo da eliminare quella provvisoria e proseguire con le elevazioni dei corpi NH1 e NH2. Sempre a gennaio è prevista la posa del Polo tecnologico su tre piani, completamente prefabbricato, in modo da far partire le attività impiantistiche che richiederanno almeno due anni di lavori.


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

di Domenico Cichetti

CMB sotto scatto

Eleonora Dondi

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Eleonora è una viaggiatrice attenta, e quello che ci propone lo dimostra. Luoghi e situazioni naturalmente coinvolgenti, che mantengono la loro forza nelle immagini per merito di inquadrature precise che riescono a raccogliere gli aspetti fondamentali della scena. L’occhio fotografico certamente non manca ad Eleonora e, in alcune immagini, si nota anche la capacità di chiudere correttamente lo scatto, intesa come individuazione del soggetto predominante rispetto al contesto. Eleonora ha selezionato anche immagini raccolte con mezzi non professionali come lo smartphone, dimostrando nuovamente che la riuscita di uno scatto non è solo funzione del mezzo utilizzato, ma soprattutto dell’idea e della capacità di svilupparla con quello di cui si dispone. Helmut Newton diceva che “il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare sono tre concetti che riassumono l’arte della fotografia”. A pensarci bene è proprio così: la mia passione per la fotografia è nata quando ho iniziato a viaggiare, quando il desiderio di portare a casa le emozioni che avevo scoperto lontano ha preso il sopravvento. Completano il quadro uno smartphone con un’ottima fotocamera, una Canon EOS e compagni di viaggio fotografi che consigliano inquadrature e insegnano tecniche.

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1. Dettifoss, Islanda 2. Godafoss, Islanda 3. Baja California, Messico 4. La Digue, Seychelles 5. Maldive 6. Baja California, Messico 7. Isola di Procida 8. La Digue, Seychelles 9. VallÇe de Mai, Praslin, Seychelles


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RISORSE UMANE / SVILUPPO

Valutare le competenze per crescere

a cura di Daniele Benzi

Nella sede di Carpi otto giovani dipendenti sono stati coinvolti in un assessment center per definire e valorizzare le loro capacità di contribuire ai processi gestionali

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ra novembre e dicembre si è tenuto presso la sede centrale un assessment center che ha coinvolto otto giovani colleghi, individuati tra i laureati “trentenni” con una anzianità di servizio non superiore ai tre anni e provenienti da diverse aree territoriali e professionali dell’azienda. Questa è solo l’ultima di una serie di iniziative analoghe che in anni recenti sono state organizzate tra la sede di Carpi e quella di Milano. Ma che cosa è un assessment center? Si trat-

ta di un’attività, rivolta ad un piccolo gruppo di destinatari, volta ad evidenziare e valorizzare le competenze già espresse ma anche inespresse, quindi costituenti il potenziale, delle persone coinvolte. Un assessment center si basa su una metodologia che prevede il coinvolgimento della persona in differenti momenti e attraverso l’utilizzo di molteplici strumentazioni: attività di gruppo che simulano situazioni organizzative concrete nelle quali si è chiamati a dare il proprio contributo per giungere a soluzioni apprez-


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zabili, attività di carattere individuale in cui alla persona è richiesto di assumere un ruolo professionale e ad agire conseguentemente al contesto, compilazione di test logici e attitudinali, e infine un questionario di personalità. L’intero percorso è coordinato da Assessors professionisti e ciò che CMB ha chiesto loro di osservare e valutare sono le competenze manageriali dei soggetti coinvolti: l’esistenza in altri termini delle giuste premesse per potere rivestire un ruolo in azienda che as-

soci alla propria specializzazione professionale, differente per ciascuno, la capacità di contribuire a processi più spiccatamente gestionali. Si è trattato di un’opportunità importante sia per CMB che per ciascuno dei colleghi coinvolti, in quanto da un lato ha consentito all’azienda di apprezzare modalità, integrate a quelle già in uso, di valorizzazione delle competenze delle proprie risorse; dall’altro ha offerto ai partecipanti la possibilità di approfondire la conoscenza di sé e di avere

più elementi e supporti per valutare la propria crescita professionale. Benché non sia obbligatorio, CMB ha infatti previsto, a questo proposito, un’approfondita restituzione individuale del profilo elaborato da parte dei valutatori, condividendo i punti di forza e le aree di miglioramento individuate per ciascuno e definendo un piano di miglioramento individuale. Così facendo è stata eliminata, in ottica di completa trasparenza, ogni asimmetria informativa tra azienda e lavoratore massimizzando l’efficacia del percorso.


DIALOGHI / STORYTELLING Ruben Saetti viene assunto in CMB e dopo poche settimane era già pronto a partire per la Libia insieme al geometra Zanoli. Una storia professionale fatta di passione e tanti amici. A fianco in tenuta da ciclista il professor Romano Prodi

Festeggia i suoi 40 anni di CMB Ruben Saetti. Entrato in azienda fresco di laurea in architettura nel novembre del 1978, ha vissuto su di sé tutti quei cambiamenti che hanno reso CMB l’impresa che oggi conosciamo (e di cui è il vicepresidente).

DIALOGHI

A tu per tu con i soci

VITE DI CANTIERE Intervista a Ruben Saetti da 40 anni in CMB, di cui oggi è vicepresidente. Nel 1978, appena laureato in Architettura e con tanti ideali in testa, scelse l’azienda alla libera professione

Un giovane architetto in cooperativa: che cosa ti ha spinto a fare questa scelta? Dopo essermi laureato a Firenze nell’aprile del 1978 sono rientrato a casa, dove ho immediatamente avviato la libera professione: le prospettive erano piuttosto buone, essendo il primo architetto del mio paese, Novi. Invece dopo pochi mesi ho scelto di essere… il primo architetto di CMB. La scelta di entrare in CMB è stata certamente influenzata da motivazioni ideali e politiche, che oggi potrebbero essere definire ideologiche e forse anche difficilmente comprensibili. Erano gli anni di una forte innovazione nella sinistra italiana, che, abbandonate le idee rivoluzionarie, stataliste e dirigiste, si orientava verso forme progressive di avanzamento sociale, con la accettazione del mercato come strumento di razionalizzazione e di sviluppo. In questo contesto la cooperazione era allora per me, e ne resto convinto anche oggi, uno strumento formidabile per sviluppare le capacità imprenditoriali dei lavoratori attraverso la autogestione democratica della impresa e poteva essere perciò una leva fondamentale per far crescere una società più giusta, democratica e solidale. Conoscevi già CMB? Qual è stato il tuo primo incarico? Dopo il liceo a Carpi, avevo vissuto cinque anni a Firenze per laurearmi in Architettura e non seguivo tantissimo le vicende carpigiane: l’unificazione fra la Cooperativa Muratori e Cementisti e la Cooperativa Braccianti la appresi dal mio amico Massimo Michelini, mio compagno di università, che mi presentò la cosa come un evento di grande rilevanza, che avrebbe consentito importanti prospettive di sviluppo a livello nazionale ed internazionale. Anche per quel motivo, quando ho saputo che la neo-unificata CMB cercava personale per espandere l’attività all’estero, che allora si limitava ad un lavoro per la costruzione di mulini in Algeria, mi sono candidato. Dopo due colloqui sono stato assunto e dopo poche set-


A 12 / N 50 / P 20-21 timane avevo già la valigetta pronta e un biglietto aereo per la Libia, dove si prospettavano interessanti possibilità di lavoro. Ricorderò sempre con gratitudine l’aiuto e l’insegnamento del mio primo maestro, Giorgio Zanoli, in una fase per me così delicata e difficile, in cui “archiviavo” la vita precedente, caratterizzata da studio e divertimento. Lo spirito cooperativo che fin dai primi giorni ho respirato in CMB ha da subito confermato le mie idee, fino ad allora solo teoriche, sulla cooperazione. CMB di fine anni Settanta inizio anni Ottanta: si passava a un nuovo concetto di cooperativa, che poteva osare di più. Quali sono stati i principali cambiamenti di quel periodo? Oltre all’espansione all’estero, iniziata sotto la presidenza di Sergio Sabadini e sviluppata poi con il forte impulso della presidenza di Cesare Rinaldi (ricordo in particolare il Mozambico e l’Angola), nei primi anni 80 si è avviato un processo di trasformazione e innovazione che ha dato l’imprinting alla nuova CMB. L’immobiliare, fino a quel momento, era ritenuto un’attività non consona a una cooperativa per la sua componente “speculativa”: per cui CMB si era trovata a essere impresa costruttrice di fiducia di gran parte degli immobiliaristi carpigiani, ma senza trarre il massimo vantaggio dalle opportunità di un mercato in impetuoso sviluppo. Fu nei primi anni Ottanta che si iniziò ad investire nell’immobiliare autopromosso, aprendo una linea di business che tante soddisfazioni ha dato nel tempo e che, ne sono certo, quando questa lunghissima crisi sarà finalmente alle spalle, tornerà a contribuire positivamente ai nostri bilanci. Oltre a questo, è necessario ricordare anche il glorioso periodo della prefabbricazione, principalmente scolastica, nella quale, in collaborazione con la Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia, diventammo uno dei leader nazionali, realizzando, principalmente in Emilia e Lombardia, centinaia di plessi scolastici grazie ai nostri due sistemi brevettati, R60 e M30. Che meraviglia è stato per tanto tempo quell’Ufficio Progetti, messo insieme da Gualtiero Malisano, che sfornava progetti a ciclo continuo! È stata anche per tua intuizione la scelta della diversificazione nell’edilizia ospedaliera e in particolare in quel settore che a fine anni Novanta era il project financing. È un mercato che ancora oggi offre interessanti prospettive? Diciamo, meglio, che io ho contribuito, per il ruolo che rivestivo in quel periodo, a fare quella scelta, con la condivisione e il sostegno di tutto il gruppo dirigente di CMB, il presidente Carlo Zini in testa. E una scelta che si è rivelata davvero azzeccata, se guardiamo alla incidenza positiva che quell’area d’affari ha assunto stabilmente nel nostro

bilancio. Oggi, dopo una pausa di alcuni anni, a seguito anche dell’approvazione del nuovo Codice degli Appalti e del Decreto Correttivo n.56/2017, si è finalmente riaperta una possibile nuova stagione di Partneriato Pubblico Privato, che potremmo definire “light” per la minore presenza di servizi no core. CMB si è fatta trovare pronta a questa nuova sfida, formulando già diverse “Proposte di Iniziativa Privata”, con l’obiettivo di acquisire nuove concessioni e di incrementare questa sua peculiare area di affari. In quali ruoli e con quali responsabilità si è sviluppata la tua vita professionale in 40 anni di CMB? Appena assunto mi sono occupato della presenza sul mercato estero e per alcuni anni sono stato Responsabile Commerciale Estero, poi sono stato chiamato da Rinaldi alla “fondazione” del Settore Immobiliare. In seguito, con il subentro di Gisberto Bonfatti nel ruolo di responsabile Immobiliare centrale, sono stato nominato direttore dei Servizi tecnico-commerciali, per poi divenire direttore Marketing, a seguito del pensionamento del mio secondo maestro, William Balugani. Infine, oggi, sono direttore della Divisione Project & servizi e vicepresidente. Certamente posso dire di essere stato molto fortunato; quando 40 anni fa ho iniziato la mia carriera, CMB era una realtà in forte espansione che mi ha offerto un’opportunità di crescita enorme, grazie anche a esperienze diversificate e trasversali che non solo hanno arricchito la mia professionalità, ma mi hanno costretto alla flessibilità e al cambiamento. Fattori fondamentali ancor più oggi, in un mondo in continua e rapidissima trasformazione.

Com’è oggi CMB? Quali, a tuo parere, sono i punti di forza su cui insistere per lo sviluppo futuro? Secondo la tua esperienza a quali criticità dovremo far fronte nei prossimi anni? I punti di forza di CMB sono sicuramente la qualità del capitale umano, a partire dai gruppi dirigenti, la propensione all’innovazione, il mantenimento puntiglioso di un mix equilibrato di diversi mercati e prodotti, con funzione reciproca di anticiclicità e, ultimo ma non minore, una grande attenzione al controllo di gestione e al controllo dei fattori finanziari. Naturalmente il tutto assistito da … un pizzico di fortuna, che non guasta mai. CMB ha gestito nella sua storia una continua diversificazione del proprio mercato, che a me piace paragonare a un tavolino a quattro gambe: il fatturato è sempre stato diviso fra mercato pubblico, privato, immobiliare e project financing, senza mai esagerare investendo su una sola area, anche quando essa fosse apparsa molto attrattiva. Oggi ci troviamo davanti a una nuova frontiera che è l’Estero, componente essenziale per lo sviluppo di una grande impresa. Ma anche in questo caso non si dovranno abbandonare i principi che hanno contraddistinto CMB: sarà una “nuova gamba” dell’impresa, dopo che l’estero era stato abbandonato oltre 20 anni fa, che non dovrà però, anch’essa, assumere dimensioni preponderanti, facendo perdere a CMB le caratteristiche che sono alla radice del suo successo. Per rispondere sulle criticità, purtroppo, non serve tanta fantasia: salvo decisi cambiamenti di rotta nelle politiche di investimento e infrastrutturazione del nostro Paese, le maggiori criticità restano quelle che già stiamo vedendo drammaticamente negli ultimi anni: problemi del mercato pubblico, asfittico, ridotto all’osso e mal regolato, problemi del mercato immobiliare che, salvo rare eccezioni, non dà ancora segni convincenti di ripresa e problemi di accesso alla finanza da parte di un settore come il nostro, considerato ad alto rischio dopo la ecatombe di imprese piccole, medie e grandi, private e cooperative, cui si è assistito in questi anni. C’è qualcosa che vorresti dire a Ruben Saetti di 26 anni al primo giorno di lavoro? Certamente io rifarei tutto quello che ho fatto. In tanti anni di lavoro ho cercato di fare del mio meglio, ma quello che ho ricevuto da CMB, in termini di crescita e di soddisfazione professionale, di arricchimento personale nel rapporto con i colleghi e i soci, di possibilità di muovermi nel mercato con l’orgoglio di rappresentare una grande impresa cooperativa come CMB, potendo godere della sua indiscussa reputazione, è stato molto, molto di più! Quindi, sicuramente e senza remore, gli direi “hai fatto la scelta giusta, vai avanti così”.


ALTRE STORIE / FUORI DALLE MURA

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Cantieri Gastronomici

A cura di Irene Russo

iIn viaggio con i soci in trasferta

I TRAFFICI CULINARI INTORNO AD ANAGNI Al lavoro in un magazzino Lidl, gli uomini di CMB si accontentano di tavole calde vicine all’autostrada

Per i tir della Lidl, tutte le strade portano ad Anagni. Questa suggestiva cittadina a 70 km da Roma è un punto di snodo per la multinazionale tedesca: qui ha sede un imponente magazzino di stoccaggio, in fase di ampliamento grazie al lavoro di CMB. Nel nostro Paese, Lidl ha scelto di espandere la propria presenza aprendo o ristrutturando i punti vendita. La sfida è offrire a tutti cibo buono a prezzi da discount, facendo spazio anche a produzioni italiane. Giancarlo Murgia dirige il cantiere di Anagni dopo precedenti esperienze nel settore ospedaliero e la bella avventura del Thales Alenia Space dell’Aquila: “Ogni intervento è diverso, un’impresa nuova. Qui ad Anagni abbiamo affrontato la complessità della refrigerazione: la nostra struttura ospita una cella surgelati di 25 mila metri cubi”. Cifre impressionanti che danno la misura della quantità di cibo che sfama molte famiglie del Lazio, la seconda regione più popolata d’Italia dopo la Lombardia. Per realizzare

in una tavola calda e non si fermano quasi mai per cena. Il pit stop di mezzogiorno è alla Pasticceria Zambardino, più nota per i dolci che per i piatti salati. Ma può capitare di raggiungere, in compagnia con la Direzione lavori, la Tenuta Vico Moricino, luogo incantevole la cui cucina è ricca di spunti locali. Sul menu le migliori carni alla griglia, i dolci e la pasta fatti in casa, i formaggi e i salumi a km zero. Anche se i tir della Lidl scorrono veloci sull’asfalto senza fermarsi, in questo angolo d’Italia c’è una tentazione ad ogni chilometro. Basta sentire i nomi per non resistere al richiamo: l’Oro verde della Ciociaria, il Rosso Cesanese, il gustoso Panpepato ricco di spezie e frutta secca… E il famoso Abbacchio alla romana, agnello da latte condito con un trito di rosmarino e acciughe.

DOVE MANGIARE Pasticceria Zambardino Tenuta Vico Moricino

“Ad Anagni abbiamo ampliato i magazzini della Lidl: ora la cella surgelati misura 25mila metri cubi”

I NUMERI DEL CANTIERE Attività ampliamento di un magazzino e interventi nell’edificio esistente

Giancarlo Murgia direttore di cantiere

Persone coinvolte due persone di CMB, più operai delle ditte subappaltatrici

Abbacchio pasquale

un’opera così peculiare, CMB ha dovuto relazionarsi con imprese di diversi settori: “Abbiamo lavorato a stretto contatto, sotto il coordinamento del committente. Una riunione a settimana per accordarci su tutto” spiega Giancarlo. In questa zona industriale a pochi metri dall’autostrada, lo scenario ricorda poco le vie tortuose della città dei Papi e l’offerta gastronomica è piuttosto limitata. Gli uomini di CMB fanno i pendolari da Roma e Latina, si accontentano di un pasto frugale

LORO SONO QUI

Provenienza del personale Lazio Importo lavori 10 mln euro

Eppure, nei dintorni del magazzino di Anagni, per CMB l’esperienza gastronomica si riduce all’osso. La questione del cibo viene affrontata per grandi numeri: decine di metri cubi ospiteranno quintali di surgelati, che le mani sapienti delle massaie del Lazio sapranno trasformare in pietanze profumate.

Inizio lavori agosto 2017 Consegna prevista aprile 2019

Credits immagini Foto Abbacchio Pasquale di masolino / Tommaso Passi [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons


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FLASH / DAL MONDO CMB

Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa CARPI

BUONE PRATICHE

10 ANNI DI SICURI PER MESTIERE Lo scorso 23 novembre si è tenuto a Carpi un incontro che ha coinvolto tutto il personale CMB e i formatori che hanno partecipato ai dieci anni di attività di sviluppo del progetto “Sicuri per mestiere”. Partito nel 2008 in via sperimentale nel cantiere della Torre Unipol di Bologna e nato per affrontare in modo innovativo le sfide in materia di salute e

sicurezza sul lavoro, oggi il progetto rientra fra gli strumenti sui quali CMB può contare in ogni fase della gestione del cantiere. I risultati ottenuti negli anni da “Sicuri per Mestiere”, sia nel miglioramento dei comportamenti di salute e sicurezza che nel dialogo fra le persone, ha favorito la sua estensione anche alla gestione degli aspetti

ambientali e di sostenibilità generale del sistema cantiere. Si è offerto in questo modo un ulteriore valore aggiunto, osservabile e misurabile, in termini sociali, umani, ambientali ed economici, dando attuazione concreta al principio di “sostenibilità globale” nella conduzione e nella realizzazione di un’opera.

INBACHECA annunci dal mondo CMB

ASSEMBLEE BUDGET 2019

ODENSE

BUILDING NETWORK

CMB NEL NETWORK DI IMPRESE DI COSTRUZIONI IN DANIMARCA Nei mesi di novembre e dicembre CMB ha partecipato a una serie di conferenze dell’associazione Building Network, organizzate per promuovere il dialogo fra i vari stakeholder del mondo delle costruzioni che operano sul territorio danese. Si è trattata di un’opportunità per far conoscere la realtà di CMB, in quanto impresa capogruppo impegnata nella realizzazione di quello che sarà il più grande ospedale della Danimarca, ad alcuni dei principali committenti nordici a partire da BaneDanmark, provider di infrastrutture, fino ad arrivare a Copenhagen Airports A/S. Per CMB hanno partecipato all’evento Barbara Maccioni, responsabile commerciale mercati internazionali, e Aroldo Tegon, project manager dell’ospedale di Odense.

Le date delle assemblee CMB da segnare in agenda sono le seguenti: mercoledì 13 febbraio, alle ore 15, negli uffici di CMB a Roma in viale F. Angeli 5; giovedì 14 febbraio, alle ore 15 con location che verrà comunicata prossimamente, per la sezione soci Milano; sabato 16 febbraio alle ore 9.30 nella sede centrale di CMB in via C. Marx 101 a Carpi (MO). Si ricorda a tutti i soci di presentarsi muniti di tessera sociale. Se in possesso di delega è necessario essere muniti sia della delega (su modello dell’ufficio soci di riferimento) che della tessera sociale del delegante. Per ogni eventuale necessità o richiesta di chiarimento potete contattare per la Divisione soci sede Luana Gasparini, per la Divisione soci Milano Marialuisa Cammarata, per la Divisione soci Roma Paola Zesi. Vi aspettiamo numerosi per la presentazione del Budget 2019 e dell’aggiornamento del Piano industriale 2018-2020. VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI D.Lgs. 2 agosto 2002 N. 220 Nel mese di novembre 2018 la Lega Nazionale Cooperative e Mutue ha concluso la revisione ordinaria del bilancio 2017 di CMB per conto del Ministero dello Sviluppo Economico in base al Decreto Legislativo n. 220 del 2 agosto 2002. Il revisore incaricato ha espresso parere positivo rilasciando alla nostra cooperativa l’attestazione di “Cooperativa di Produzione e Lavoro a Mutualità Prevalente”.



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