inCorso #54 - opinione e notizie in CMB

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NUMERO

Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XIII. N° 54 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO. - foto di copertina Sailko

IN CORSO OPINIONI E NOTIZIE IN CMB

54 GENNAIO

2020

Cuore internazionale

CMB si è aggiudicata la ristrutturazione del Palazzo Onu a Ginevra


SOMMARIO

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inCorso - n.54

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IN CORSO

— In questo numero

NUMERO

OPINIONI E NOTIZIE IN CMB

54

GENNAIO 2020

Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XIII. N°54 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli

ACQUISIZIONE

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In redazione: Francesca Martinelli

DA CARPI A GINEVRA A CMB i lavori per la ristrutturazione del Palazzo dell’ONU

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INAUGURAZIONE

4 IL BATTESIMO

DELLO STUDENTATO Con Santa Marta l’Università di Venezia raddoppia i posti letto per gli studenti

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Domenico Cichetti

PROGETTO

Posa della prima pietra A Pisa sono cominciati i lavori del nuovo ospedale Santa Chiara

Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it

Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO). Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

RESPONSABILITÀ SOCIALE

17 BUONE PRATICHE IN AZIENDA

Progetto grafico, impaginazione ed editing: Hic Adv Stampa: Faenza Group Spa

La Cooperativa applica lo standard internazionale SA8000

Sfoglia o scarica questo e gli altri numeri di inCorso all'indirizzo: cmbcarpi.com/house-organ

RISORSE UMANE

20 UN NUOVO ACCORDO Il 10 ottobre è stato siglato il contratto collettivo aziendale

QUI E LÀ

— Una rubrica tira l'altra P. 3

CLICK

P. 9

CAFFÈ CMB

P. 14

DIALOGHI

P. 16

NAVIGAZIONI FACILITATE

P. 23

BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB

A zonzo tra i cantieri Chiacchiere con o senza zucchero

Simone Bonauguro Esplorando il sito di CMB

The Forest Stewardship Council® (FSC ®) is a global, not-for-profit organization dedicated to the promotion of responsible forest management worldwide. FSC defines standards based on agreed principles for responsible forest stewardship that are supported by environmental, social, and economic stakeholders. To learn more, visit www.fsc.org


FOTOGRAFIA

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Click — Sguardi su CMB

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Dallo scavo delle fondamenta all'opera conclusa il collega Domenico Cichetti si aggira tra i cantieri con la sua fotocamera e ritrae angoli nascosti, scorci di vita quotidiana e splendide architetture. Tutto ha preso vita con CMB. A cura di Domenico Cichetti

SPAZI FRANCHI Lo spazio negativo, a volte indicato anche come spazio bianco, è un concetto che è stato usato in arte, nel design, nell’architettura e nella scultura per centinaia di anni. Può trasformare una composizione visiva da semplice a complessa, in grado di catturare molto di più l’attenzione dell’osservatore. Lo spazio negativo fornisce una zona di “respiro” per gli occhi, dove ci si può riposare.


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EVENTO

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INAUGURAZIONE

Santa Marta, battesimo per lo studentato

C

Con l’inaugurazione del nuovo studentato l’Università di Venezia duplica l’offerta di posti letto per gli studenti. Zini: “Due anni di lavoro per consegnare un autentico gioiello”

SPAZI PIÙ ACCOGLIENTI 650 posti letto in una struttura che concilia passato e modernità

on il battesimo dello Studentato Santa Marta raddoppia l’offerta dei posti letto per studenti a Venezia. Il nuovo studentato è stato inaugurato lo scorso 9 dicembre, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, del presidente INPS Pasquale Tridico, del presidente di CMB Carlo Zini e dell’amministratore delegato di Fabrica SGR Giovanni Maria Benucci, oltre che del Rettore Michele Bugliesi e delle autorità locali. Con i suoi 650 posti letto, la struttura raddoppia l’offerta di alloggi per studenti universitari a Venezia, contribuendo in maniera significativa a colmare l’attuale gap che separa domanda e offerta di soluzioni abitative a canone calmierato. L’iniziativa, del valore di circa 30 milioni di euro, è stata realizzata dal Fondo Erasmo, fondo immobiliare dedicato al settore dell’housing temporaneo per studenti, gestito da Fabrica Immobiliare SGR e realizzato da CMB in circa due anni, su progetto del Consorzio di Progettazione. La gestione della residenza è invece affidata a Camplus, primo provider di housing per studenti universitari in Italia. Dell’importanza del nuovo spazio di accoglienza per gli studenti ha parlato il rettore. “Lo studentato di Santa Marta – ha ricordato Bugliesi – è la residenza più grande di Venezia e permette già oggi a centinaia di studenti fuori sede di poter fruire della formazione universitaria vivendo in città. Questo intervento, come altri che in questi anni abbiamo realizzato, dimostrano quanto l'università sia un attore essenziale per restituire a Venezia il suo ruolo di città moderna”. L’ad di Fabrica SGR, Giovanni Maria Benucci ha fatto riferimento al lavoro di squadra che ha permesso di realizzare la struttura. “Siamo felici – ha detto – di consegnare alla città questa nuova struttura, frutto di un’esperienza innovativa di partnership tra soggetti pubblici e privati per la realizzazione di nuovi alloggi per studenti a canoni calmierati”. La parola è poi passata al presidente di CMB Carlo Zini: “Si è trattato di un lavoro impegnativo – ha spiegato – portato avanti lavorando giorno e notte per consegnare questo gioiello in tempo per l’apertura del nuovo anno accademico. Un ringraziamento particolare va a tutte le maestranze, che a costo di grandi sacrifici hanno reso possibile l’impresa, e un augurio agli studenti che lo abitano, perché questa nuova location sia di stimolo negli studi”.


PRIMO PIANO

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ACQUISIZIONE

NEL CUORE DELL’ONU

CMB si è aggiudicata i lavori per la ristrutturazione dello storico Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. I lavori dureranno 40 mesi e si concluderanno nel 2023 A cura di Barbara Maccioni

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PRIMO PIANO

C

arpi e Ginevra non sono poi così lontane, soprattutto dopo la firma del contratto per la ristrutturazione del Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. CMB, capogruppo della joint venture con Italiana Costruzioni Spa e CSC Impresa Costruzioni SA, del gruppo Salini Impregilo, ha firmato il contratto per la ristrutturazione dello storico palazzo risalente agli anni Trenta. L’importo lavori è 270 milioni di franchi svizzeri, circa 245 milioni di euro. Con una superficie di 150mila mq, la sede delle Nazioni Unite di Ginevra è seconda per estensione solo all’Headquarters di New York: gli uffici si collocano all’interno dei 46 ettari dell’Ariana Park e si affacciano sul Lago di Ginevra in Svizzera. Costruito in origine tra il 1929 e il 1936, si tratta di uno dei più attivi centri di diplomazia multilaterale nel mondo, comprendendo 34 sale conferenze e ospitando circa 12mila meeting all’anno, ai quali prendono parte oltre 75mila delegati e 100mila visitatori. Il progetto di ristrutturazione è stato sviluppato e voluto dalle Nazioni Unite, in modo da garantire alle generazioni future una struttura sicura e sostenibile in grado di supportare l’importante compito dell’ONU di lavorare per la pace, i diritti umani e il benessere della popolazione mondiale. Gli edifici storici saranno completamente ristrutturati, dando priorità alla protezione del patrimonio artistico del Palazzo delle Nazioni, ma allo stesso tempo modernizzando i principali edifici e sistemi di supporto alle conferenze, migliorando le condizioni di lavoro, la sicurezza e l'accessibilità per le persone con disabilità. Fondamentale per la decisione della commissione di aggiudicazione della gara è stata la vasta esperienza nella costruzione di grandi opere e nella realizzazione di complesse ristrutturazioni di edifici storici.

STORIA

L’ONU in sintesi Nata ufficialmente nel 1945 a San Francisco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite riunisce 193 Stati

L'ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, è nata per organizzare e promuovere la pace e la collaborazione fra i popoli. Fu istituita alla fine della Seconda Guerra Mondiale a San Francisco: la sua sede si trova a New York e ne fanno parte 193 Stati. La sua struttura organica è complessa: l'ONU si divide in Assemblea Generale, Consiglio di Sicurezza, Consiglio Economico e Sociale, Consiglio di Amministrazione fiduciaria, Corte Internazionale di Giustizia e Segretariato. Inoltre, dal 1998, esiste

la Corte Internazionale di Giustizia che ha sede a l'Aia nei Paesi Bassi e si tratta di un tribunale che giudica i crimini commessi contro l'umanità. Il Consiglio di Sicurezza è formato dai cinque paesi vincitori della Seconda Guerra Mondiale (USA, Gran Bretagna, Russia, Francia, Cina), che possono opporsi alle decisioni degli altri organi. Ai Paesi che compongono il Consiglio di Sicurezza se ne aggiungo altri 10 che vengono eletti ogni due anni dall'Assemblea. L'attuale Segre-


PRIMO PIANO

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150 MILA MQ di superficie

34

SALE conferenze

12

MILA meeting all’anno

75 MILA delegati

100 MILA visitatori

245

MLN € l’importo dei lavori

tario generale è il portoghese António Guterres, in carica dal 1 gennaio 2017. L'ONU si avvale di preziosi aiuti, quelli dati dalle agenzie autonome collaboratrici. L'Unicef si occupa di tutto ciò che riguarda il mondo dell'infanzia e le sue situazioni più a rischio operando attraverso programmi di sviluppo a lungo termine. L'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) a Ginevra, ha il compito di promuovere la collaborazione internazionale nell'ambito della sanità farmaceutica. La Fao in qualità di Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura ha il dovere di aiutare chi è soggetto a povertà e malnutrizione nei Paesi più poveri. L'Unesco (Organizzazione delle Nazione Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) con sede a Parigi, promuove gli scambi culturali e mira alla diffusione dell'istruzione in tutto il mondo. Ad occuparsi dello scambio commerciale fra gli Stati è il Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio, che si trova a Ginevra.

UN TEMPIO Costruito in origine tra il 1929 e il 1936, il Palazzo è uno dei più attivi centri di diplomazia multilaterale nel mondo LA FIRMA CMB, capogruppo della joint venture con Italiana Costruzioni Spa e CSC Impresa Costruzioni SA, ha firmato il contratto per 270 milioni di franchi svizzeri RISULTATI Barbara Maccioni, ha gestito in prima persona la partecipazione alla gara e ha concluso l’acquisizione, con Branko Zrnic, presidente di ATIproject

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PRIMO PIANO

AREA Con una superficie di 150mila mq, la sede delle Nazioni Unite di Ginevra è seconda per estensione solo all’Headquarters di New York

Come ha ricordato Barbara Maccioni, che ha gestito in prima persona la partecipazione alla gara e ha concluso l’acquisizione, “particolare rilievo ha avuto il sopralluogo effettuato al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, restaurato e ampliato da CMB fra il 2013 e il 2015”. “Si trattava di un lavoro di grande complessità – ha aggiunto – con un committente prestigioso che si è concretizzato in uno dei musei più interessanti di arte sacra in Italia”. La gara di appalto internazionale si è svolta utilizzando un dialogo competitivo sulla base di un progetto esecutivo messo a disposizione dal cliente: l’offerta finale sia tecnica che economica è stata consegnata il 5 luglio 2019, a questo è seguito il contraddittorio con alcuni membri dello staff, nella prima metà di luglio, che ha contribuito al punteggio definitivo. Grande soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente Roberto Davoli, a capo della Divisione che dovrà realizzare l’opera: “An-

cora una volta – ha detto – la Cooperativa è impegnata in interventi di grande complessità e di alto contenuto tecnologico ed estetico. Inoltre, si tratta di uno dei contratti di costruzione più importanti siglati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, in particolare con un’impresa italiana”. Il presidente di CMB Carlo Zini ha voluto sottolineare come “il successo ottenuto sia da ricercarsi nel grande lavoro di squadra e nella professionalità espressa dai nostri soci e dai tecnici, che con le loro competenze hanno contribuito a questa straordinaria impresa”. A seguito dell’aggiudicazione si avvierà nei prossimi mesi una fase pre-construction per partire con le attività di cantieramento a marzo 2020, mentre i lavori si svilupperanno nell’arco di 40 mesi e si concluderanno nell’estate del 2023. In particolare l’intervento comporterà un adeguamento complessivo degli spazi per migliorarne l’efficienza energetica, la disposizione degli uffici e la sostituzione di impianti ormai

desueti o deteriorati dal tempo. Verranno rinnovate le sale per le conferenze con un miglioramento dei sistemi tecnologici e dell’accessibilità per i disabili, riorganizzati gli spazi in vista dell’ampliamento del locale di ristoro e caffetteria, la sostituzione degli infissi per l’efficientamento energetico e la rimozione da materiali nocivi come amianto e PCB. Prima dell’inizio dei lavori, occorrerà trasportare e stoccare in un magazzino allestito appositamente, l’intero arredo e numerose opere d’arte: anche il personale ONU sarà coinvolto nell’operazione di stoccaggio e trasloco, che costituirà dunque una importante sfida logistica. Una delle maggiori sfide da affrontare sarà il mantenimento della funzionalità degli uffici durante tutte le fasi del cantiere: in particolare, nel periodo di conferenze sarà necessario aumentare le misure di sicurezza e ridurre al minimo l’impatto del cantiere sulle attività dei delegati.


BREAK

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Caffè CMB

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Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.

— La pausa ispiratrice

A cura di Francesca Martinelli

Simonetta Arletti

Massimiliano Cerone

Paola Zesi

Arnaldo Tamburini

Responsabile amministrativa delle società immobiliari Divisione Centrale

Direttore tecnico di cantiere

Segreteria generale Area Lazio, acquisti e personale

Capo commessa

Com’è il tuo caffè? Amaro, ristretto e in compagnia!

Com’è il tuo caffè? Amaro, ne esistono altri?!?

Cosa ti aspetti dall’anno nuovo? Cita una frase per cominciare bene il 2020! Che i cattivi muoiano… proprio come nelle favole. “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” (Eleanor Roosevelt)

Cosa ti aspetti dall’anno nuovo? Cita una frase per cominciare bene il 2020! Mi aspetto, o meglio mi auguro, di avere la serenità necessaria per affrontare le sfide quotidiane con la massima lucidità, in un contesto complesso ed articolato. Una frase? Facciamo una parola… Crediamoci!

Com’è il tuo caffè? Assolutamente dolce, possibilmente macchiato.

Com’è il tuo caffè? Dolce, possibilmente accompagnato da un cioccolatino.

Cosa ti aspetti dall’anno nuovo? Cita una frase per cominciare bene il 2020! Tanta, ma tanta serenità a tutti. Ne abbiamo veramente bisogno.

Cosa ti aspetti dall’anno nuovo? Cita una frase per cominciare bene il 2020! Sarò banale, auspico le famose tre S: salute, serenità, soldi!

Il regalo più brutto che tu abbia mai ricevuto? Non ce ne sono di regali brutti… magari poco graditi.

Il regalo più brutto che tu abbia mai ricevuto? Un cardigan molto classico color cammello, adatto ad un anziano, quando avevo 25 anni…

Il regalo più brutto che tu abbia mai ricevuto? Una bottiglia di vetro a forma di scarpa, contenente vino Moldavo! Hai fatto l’elenco dei buoni propositi per l’anno nuovo? Certo, tutti gli anni faccio l’elenco dei buoni propositi per l’anno nuovo, sperando di riuscire a mantenerne qualcuno. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Un viaggio… Con quale collega fai la tua “pausa caffè”? Principalmente con Rita Arletti: siamo una famiglia molto unita! Ma anche con i colleghi di piano e di settore…

Il regalo più brutto che tu abbia mai ricevuto? Una cravatta marrone e rosa… agghiacciante! Hai fatto l’elenco dei buoni propositi per l’anno nuovo? Certo! Come ogni anno… per poi bruciarne per strada la metà. Ma forse per questo si chiamano “solo” propositi… L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Iniziare a correre. Mi ha salvato dallo stress e dalla bilancia! Con quale collega ti piace prendere il caffè in CMB? Mi piace cambiare sempre. Ritengo che il momento della pausa caffè sia anche il modo di conoscersi meglio, scambiarsi opinioni che vanno oltre il lavoro e per questo è bene poter spendere in modo sano del tempo con tutti i colleghi.

Hai fatto l’elenco dei buoni propositi per l’anno nuovo? No, non ne faccio mai. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Organizzare un pranzo con i colleghi. Con quale collega fai la “pausa caffè”? Mi ritengo una persona socievole, per cui ben vengano tutti a prendere il caffè con me!

Hai fatto l’elenco dei buoni propositi per l’anno nuovo? Non considero mai il nuovo anno come una svolta rispetto al precedente, cerco di dare continuità alle cose buone e di evitare quelle spiacevoli. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Gusto il momento senza particolari pensieri impegnativi. Con quale collega fai la “pausa caffè”? Non lavorando in sede, non c’è un collega in particolare. Direi volentieri con chiunque.


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EVENTI

PROGETTO

IL NUOVO SANTA CHIARA Con il battesimo ufficiale a Pisa sono cominciati i lavori per la realizzazione della nuova e moderna struttura ospedaliera. Sarà ispirata ad avanzati standard di qualità, sicurezza e risparmio energetico Di Federico Sarti - render di Aegis

Il PROGETTO Il nuovo Santa Chiara sarà realizzato a monoblocco orizzontale, con aree critiche, blocchi operatori e terapie intensive su un unico piano

L

o scorso 13 dicembre a Pisa si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra dell’ospedale di Santa Chiara a Cisanello. Un'urna di pietra, nella quale è stata inserita una pergamena firmata da tutti i presenti oltre alla pergamena storica che aveva dato il via ai lavori al vecchio Santa Chiara, ha rappresentato il battesimo della nuova struttura. "Era giusto fare una cerimonia sobria – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – ma significativa. Stiamo dando il via all'ultimo lotto di lavoro del Nuovo Santa Chiara ed è giusto condividere insieme un sentimento di soddisfazione per una grande operazione urbanistica, con un forte intreccio col territorio”. All’evento inaugurale erano presenti anche l'assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi, il direttore generale Azienda ospedalierouniversitaria pisana Silvia Briani, il rettore dell’Università degli studi di Pisa Paolo

Mancarella, il sindaco di Pisa Michele Conti, il responsabile unico di procedimento e direttore del Dipartimento di area tecnica dell'Aoup Rinaldo Giambastiani e i rappresentanti delle imprese costruttrici, fra le quali CMB. Risale infatti alla metà di ottobre la stipula del contratto tra l’Azienda ospedaliera universitaria pisana (Aoup) e il raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo Inso, insieme a Consorzio Integra, che ha assegnato i lavori a CMB e CMSA, e Gemmo. Al termine degli interventi preliminari, che dureranno circa sei mesi, verrà sottoscritto il contratto da 252 milioni di euro per le nuove costruzioni e di 200 milioni per la gestione e manutenzione. L’appalto prevede, in quattro anni, la costruzione di edifici a uso sanitario e didattico e poi, per i successivi 9 anni, la gestione e manutenzione sia del patrimonio immobiliare di nuova edificazione sia di quello esistente nel presidio ospedaliero di Cisanello. Sono previste anche la gestione e

produzione del calore, la manutenzione di edifici e impianti, la logistica dei trasporti e la gestione di tutta la fase di start-up, compreso il trasferimento dei reparti sia dal presidio ospedaliero storico di Santa Chiara, sia all’interno dei vari padiglioni di Cisanello. All’interno dell’accordo è previsto l’acquisto e la valorizzazione immobiliare del complesso monumentale del Santa Chiara, che sarà dismesso una volta realizzato il nuovo polo: il raggruppamento vincitore verserà una caparra confirmatoria di 12,5 milioni per l’acquisto del Santa Chiara, pari al 10% del valore stimato in attesa della progettazione esecutiva della riqualificazione urbanistica di tutto il complesso. È previsto che lo storico Santa Chiara possa essere acquistato a singoli lotti o in cordata con altri investitori, sempre nell’ambito della riconversione delineata nel progetto Chipperfield, vincitore nel 2007 del concorso di idee internazionale per la riqualificazione di tutta l’area a ridosso della Piazza dei Miracoli.


EVENTI

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252

MLN EURO per gli interventi

200

MLN EURO per la gestione e manutenzione

1.600 MAX posti letto

3.450 posti auto

L’URNA All’interno dell’urna è stata inserita una pergamena firmata dalle autorità presenti oltre a una pergamena storica che aveva dato il via ai lavori del vecchio Santa Chiara

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EVENTI

— IL PROGETTO Il concept degli spazi del nuovo Santa Chiara è stato ripensato in funzione della centralità del paziente, progettando un modello di ospedale a monoblocco orizzontale, con aree critiche, blocchi operatori e terapie intensive su un unico piano, così da garantire percorsi di continuità e intensità di cure negli edifici adiacenti fra loro. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo gli spostamenti esterni dei pazienti e garantire la massima flessibilità e integrazione di professionisti, discipline e posti letto, che saranno gestiti con flessibilità da una base di 1.100-1.200, potranno arrivare fino a 1.600 in caso di particolari necessità. Una seconda parte sarà collegata al monoblocco da un attraversamento e accoglierà nuove degenze e blocco operatorio:

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vi si accederà da un unico grande ingresso con funzione di orientamento-smistamento dei flussi fra utenza, personale sanitario e logistica. Una volta a regime, l’attività assistenziale verrà tutta concentrata in questa parte di nuova costruzione, collegata al Dipartimento emergenza-accettazione (Dea) e al monoblocco, mentre i padiglioni dell’area vecchia di Cisanello saranno destinati ad altre funzioni. Si prevede anche l’abbattimento di un edificio, permettendo così la realizzazione del “Parco storico” nel sedime del vecchio sanatorio di Cisanello, oltre a uno nell’area golenale nella zona dei campi sportivi, il “Parco fluviale”. Verranno ampliate più in generale le aree a verde e alberate con lo scopo di rendere gradevole l’ambiente e mitigare l’impatto ambientale del complesso ospedaliero. A lato del “Parco fluviale” sarà

realizzata anche una piazzola per l’atterraggio degli elicotteri che verrà utilizzata, in alternativa a quella posizionata sopra il tetto del Dea, per tutta la durata del cantiere. Verranno poi costruiti la piastra diagnostica, il centro prelievi, il direzionale con gli uffici amministrativi, gli stabili destinati a cucinamensa, le centrali di energia, i magazzini e gli edifici universitari.

— MOBILITÀ E PARCHEGGI La mobilità interna ed esterna, una volta completato il nuovo ospedale, verrà rivoluzionata perché all’interno circoleranno quasi esclusivamente mezzi elettrici; mentre all’esterno prenderà forma una grande area di sosta a più livelli. Si potrà posteggiare nel cosiddetto ‘sigaro’ (parcheggio B), antistante e sottostante agli edifici nuovi, per comples-


EVENTI

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MOBILITÀ E PARCHEGGI All’interno dell’area del Santa Chiara circoleranno quasi esclusivamente mezzi elettrici. Per le auto sono previsti complessivamente 3.450 posti

LE AUTORITÀ All’evento inaugurale erano presenti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, Stefania Saccardi, Silvia Briani, Paolo Mancarella, Michele Conti, Rinaldo Giambastiani e i rappresentanti delle imprese costruttrici

sivi 1.600 posti auto; nell’attuale parcheggio A (ponte alle Bocchette), che dispone di 1.400 posti, così come nel parcheggio C San Biagio (450 posti). All’interno del perimetro ospedaliero sarà invece disponibile un’area di sosta riservata ai mezzi di soccorso, sanitari, aziendali e delle ditte che hanno servizi appaltati, ci saranno inoltre 50 posti riservati ai portatori di handicap e un centinaio per le ammissioni e dimissioni ospedaliere. Tutte queste aree di sosta saranno servite dalle varie linee di bus navetta che fanno la spola dai parcheggi alle fermate vicine ai vari padiglioni sanitari. Inoltre verrà completato un sistema di videosorveglianza h24 collegato alla sala operativa della vigilanza, mentre sono già stati installati i cancelli di recinzione ad apertura automatica. Verrà lasciato spazio

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anche alla mobilità alternativa con rastrelliere coperte per bici e motocicli. Si calcola che, una volta a regime, il nuovo ospedale ospiterà un flusso quotidiano di circa 15mila persone fra pazienti, visitatori, dipendenti, studenti e docenti, fornitori: si tratta di un’operazione di importanza strategica enorme per la collettività e per il servizio sanitario regionale perché consentirà, da un lato, di riqualificare una delle aree di maggiore pregio storico della città, come l’ospedale monumentale Santa Chiara, mentre dall’altro di eliminare definitivamente la frammentazione dei reparti ospedalieri su due presidi e di concentrare tutto il nocciolo dell’area assistenziale, didattica e della ricerca in un moderno monoblocco ispirato agli standard di qualità, sicurezza e risparmio energetico fra i più avanzati in Europa.


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INTERVISTA

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Dialoghi

Conosciamoci meglio. Una breve intervista per scoprire il ruolo e la storia professionale dei colleghi.

— a tu per tu con i soci

A cura di Francesca Martinelli

LE AUTORITÀ Simone Bonauguro insieme a rappresentanti di CMB e delle imprese partner, alla sede Onu di Ginevra per la firma del contratto con Tatiana Valovaya, Direttrice generale UN Geneva

Quale motivo ti ha spinto a scegliere la facoltà di ingegneria? Hai avuto qualche occupazione precedente o sei entrato in CMB da neolaureato? «Sono sempre stato portato per la matematica e le materie scientifiche e pensavo che ingegneria potesse darmi ottime opportunità di crescita e di carriera: la mia ambizione è stata soddisfatta. Ho cominciato a lavorare per CMB appena laureato, era il mese di febbraio del 2000 e avevo 28 anni. Sono stato subito inviato sul cantiere dell’ospedale del Valdarno a Montevarchi come assistente tecnico di Giovanni Gallo. Non mi spaventava viaggiare e spostarmi in base alla collocazione dei cantieri: mi interessava la parte tecnica e la produzione, in più cercavo situazioni sfidanti e stimolanti». Quali sono state le tue prime esperienze in CMB? Di cosa ti sei occupato? «Il primo anno, dopo l’ospedale del Val-

darno, ho svolto alcuni incarichi nel cantiere dell’ospedale della Versilia a Camaiore. Nel 2001 mi è stato chiesto di spostarmi sul cantiere Eurovie a Parma. Si trattava di una situazione nuova, perché i lavori dovevano ancora cominciare e quindi stava a me impostare dal principio l’ufficio tecnico di cantiere. Inoltre, essendo un ingegnere edile e non infrastrutturale, ho dovuto velocemente completare le mie competenze. L’esperienza è stata quindi molto formativa. Era un cantiere fondamentale, con una nutrita squadra di colleghi CMB: è stato lì che, in quattro anni, ho completato il mio percorso di formazione tecnica. Poi ho cominciato la mia attività in produzione con la prima direzione di cantiere nella realizzazione della bretella di collegamento tra Carpi e Fossoli. In seguito sono stato richiamato a Eurovie come direttore tecnico della società. Accanto a me c’era Igor Soglia e, sebbene non ancora un collega come adesso, il project manager era Rocco

Magri. La responsabilità era alta, il committente, RFI, aveva richiesto un’importante accelerazione al cantiere per poter disporre a fine 2008 della linea in vista dell’avvio commerciale del servizio Alta Velocità. Una volta rientrato, mi sono occupato sempre di un maggior numero di cantieri fino a diventare direttore tecnico della Divisione Centrale nel 2013, incarico che ricopro ancora anche se, per le dimensioni e la complessità dei lavori, oggi la direzione tecnica dell’azienda è stata suddivisa in tre. A me spetta l’area estero e l’edilizia ospedaliera». Crescere professionalmente all’interno di un’unica azienda: ti sei sentito sostenuto in questo percorso di carriera dalle crescenti responsabilità? «Fin dall’inizio ho avuto grandi opportunità e, per diversi anni, mi sono mosso da una situazione all’altra sempre alla ricerca di nuove competenze, sfide e lavori dalla comples-


INTERVISTA

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Simone Bonauguro, originario di Castelmassa di Rovigo, è ingegnere e direttore tecnico. Dal cantiere dell’ospedale del Valdarno è arrivato fino a Ginevra, dove in una sala riunioni dell’Onu ha firmato per CMB, insieme a Roberto Davoli, il contratto per la ristrutturazione del Palazzo della Nazioni Unite.

Da quasi 20 anni in CMB, Simone Bonauguro comincia a lavorare come assistente tecnico fino a divenire, nel 2013, direttore tecnico della Divisione Centrale. Oggi si occupa dell’area estero e dell’edilizia ospedaliera

sità crescente. Pur rimanendo all’interno di CMB, ho avuto la possibilità di vedere opere sempre diverse, lavorare in società consortili con colleghi che provenivano da altre realtà, contesti diversi e persone diverse. A volte penso sia stato come lavorare in dieci aziende diverse». Parliamo della crisi degli ultimi anni. Quali sono stati a tuo parere i motivi che hanno consentito a CMB di resistere? «Non si può parlare di vera e propria resistenza, a mio parere. CMB ha dimostrato di avere capacità superiori rispetto ai suoi competitor. La crisi economica ha messo in evidenza le criticità sia del settore che delle singole imprese. Per anni il mercato è stato “generoso” e la tendenza alla prudenza, che ha sempre contraddistinto CMB, in qualche modo la metteva in secondo piano rispetto ad altre imprese che apparivano sulla “cresta dell’onda”. Con la crisi la nostra cooperativa

ha espresso tutta la sua capacità, sia dal punto di vista finanziario, che tecnico e produttivo». Come direttore tecnico ti stai occupando delle esperienze all’estero di CMB. Come si affronta una sfida di questa portata? «Abbiamo affrontato la nuova sfida dell’estero, inizialmente, con una grande fiducia nell’essere in grado di fare quello che non si era mai realizzato prima. Con questo spirito, con il contributo e il sostegno dei colleghi di sempre, abbiamo cercato di interpretare nuove richieste, vincoli e difficoltà. Dopo 18 anni è stato come ricominciare tutto da capo. Tuttavia, dopo il primo approccio, ci siamo resi conto che almeno per quanto riguarda il prodotto “Ospedali”, che abbiamo cominciato a esportare, non ci mancano know-how e preparazione. Superati i problemi del nuovo background e della produzione specifica, ci stiamo applicando su qualcosa che ci è con-

geniale e abbiamo tutte le capacità per “dire la nostra”, non solo in Italia». Da Castelmassa al Palazzo dell’Onu di Ginevra: cosa ti ha trasmesso questa esperienza? «Sicuramente non mi sarei mai immaginato di entrare un giorno nel Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra. Devo dire che la prima volta che attraversi il cortile sotto le bandiere è emozionante. Poi, quando entri, avverti un senso si tranquillità di un ambiente che non mette assolutamente soggezione: ci sono turisti e visitatori, tanti giovani e giovanissimi che partecipano alle conferenze sulle tematiche ambientali e climatiche, dipendenti e impiegati in abiti informali. La cerimonia della firma è stata per me inaspettata e sicuramente molto bella. Questo è un progetto di grande importanza e il committente ci ha valutato in modo molto positivo in fase di gara. Sta a noi ora dimostrare di avere la capacità di portarlo avanti».


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Online da agosto 2018 il sito web CMB è uno specchio fedele dei valori e delle opere della cooperativa A cura della redazione

PROGETTI: TORRE LIBESKIND

Con la sezione progetti si entra nel vivo del sito internet www.cmbcarpi.com. Ogni progetto realizzato da CMB è descritto e raccontato dalla voce di coloro che lo hanno reso possibile. Video, testi, infografiche e dati forniscono uno sguardo d’insieme su ogni opera. Un esempio è quello della Torre Libeskind, nota anche come il Curvo di CityLife, una delle opere realizzate dalla Cooperativa che hanno ridisegnato lo skyline di Milano. Per studiare il progetto e portarlo avanti, CMB ha messo in campo un grande gruppo di lavoro. La Torre Libeskind si presenta. All’utente sono fornite informazioni sul luogo dove sorge il grattacielo e sulla caratteristica più evidente della struttura: il movimento concavo in elevazione. Un video con il direttore di cantiere Alfio Musumeci descrive la “corona” metallica posta sulla sommità Numeri e parole descrivono il progetto dell’architetto statunitense Daniel Libeskind, la terza torre del nuovo landmark di Milano CityLife. I dettagli architettonici, i servizi e l’organizzazione degli spazi sono riassunti in poche righe per favorire la lettura La voce dei protagonisti permette di comprendere quanto ogni progetto sia il risultato di un lavoro di squadra e di valori condivisi. La testimonianza questa volta è del capo commessa Tommaso Salvo

Con un clic, accanto alla sezione “I numeri della torre Libenskind”, è possibile visualizzare un’infografica dove i numeri sono messi in primo piano

Una cronistoria illustra le tappe fondamentali del progetto, dal presente al passato fino ad arrivare al primo passo, nel maggio 2016, quando CMB ottiene l’appalto

La conclusione delle strutture e la cerimonia di posa della bandiera del 20 marzo 2019 sono ricordate in un video pubblicato su YouTube. Basta un clic per visualizzarlo

Un invito alla navigazione propone altri progetti realizzati da CMB a Milano


CERTIFICAZIONI

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RESPONSABILITÀ SOCIALE

LE PERSONE COME VALORE

CMB ha deciso di applicare lo standard internazionale di responsabilità sociale SA8000. Nel 2020 un percorso formativo coinvolgerà tutti i dipendenti. Di Daniela Tinarelli

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CERTIFICAZIONI

FONDAMENTALI

L’

attenzione di CMB alle persone e ai suoi soci e dipendenti troverà per il 2020 una nuova valorizzazione. La Cooperativa ha deciso di applicare lo Standard Internazionale SA8000, dove SA è la sigla di “Social Accountability”, in italiano responsabilità sociale. Lo Standard, inserito all’interno delle principali convenzioni internazionali relative ai diritti umani, richiede non solo il rispetto delle leggi nazionali in materia di lavoro e diritti dei lavoratori e dei contratti collettivi nazionali (CCNL), dandone evidenza, ma anche il rispetto di specifici requisiti. Si tratta in particolare del non utilizzo o sostegno del lavoro infantile (oggi in Italia i minori di 16 anni), del lavoro forzato o obbligato (trattenendo documenti, chiedendo danaro per lavorare, costringendo fisicamente). E ancora: la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la garanzia di poter esercitare il diritto alla libertà di associazione e alla contrattazione collettiva; l’attenzione a non incorrere in alcuna forma di discriminazione sul lavoro in base alla persona (razza, origine nazionale, territoriale, sociale, nascita, religione, disabilità, genere, orientamento sessuale, stato civile, appartenenza sindacale, opinioni politiche, età); non attuare pratiche disciplinari diverse da quelle definite aziendalmente e previste dal CCNL (rispetto del “Codice Disciplinare”) e trattare tutti con rispetto (rispetto del “Codice Etico”); il rispetto del CCNL in termini di orario di lavoro, sia ordinario (40 ore settimanali) che straordinario (8h settimanali), compresi i riposi; oltre al riconoscimento di una retribuzione dignitosa a fronte del lavoro svolto. Tutti i otto requisiti specifici sono ugualmente importanti, ma chi è abituato a “leggere” le norme sa che non è casuale l’ordine in cui sono rappresentati i punti. Infatti la norma è internazionale e la stessa applicabile in tutti gli Stati del mondo, e sappiamo che “la dignità del lavoro e il rispetto del lavoratore” non sono gli stessi ovunque. Allo stesso modo viene affrontato il tema del lavoro infantile perché, purtroppo, si tratta di una realtà ancora presente nel mondo. Per dare corso ed evidenza al rispetto e soddisfacimento dei requisiti specifici da

La prova del nove SA8000 è uno standard di certificazione verificabile che incoraggia le organizzazioni a sviluppare, mantenere e applicare pratiche socialmente sostenibili sul posto di lavoro. Ecco i nove principi fondanti.

1

2

3

Lavoro minorile

Lavoro forzato

Salute e sicurezza

Non usufruire o favorire l’utilizzo di lavoro infantile

Non richiedere lavoro sotto la minaccia di una qualsiasi penale

Garantire luoghi di lavoro salubri e sicuri e la dovuta formazione in materia a tutto il personale

4

5

6

Libertà di associazione

Discriminazione

Pratiche disciplinari

Ivi compreso il diritto alla contrattazione collettiva

Non discriminare in relazione a razza, ceto, nazionalità, religione, invalidità, età, orientamento sessuale, o affiliazione politica

Sono vietati atti di violenza verbale e coercizione mentale o fisica

7

8

9

Orario di lavoro

Remunerazione

Sistema di gestione

Orario ordinario e straordinario secondo i termini di legge

Retribuzione dignitosa a fronte del lavoro svolto

Report attività pianificate e piano di miglioramento continuo


CERTIFICAZIONI

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COME FUNZIONA

Il sistema di gestione Nell’ambito del Sistema di Gestione, lo Standard prevede aspetti specifici che in gradi diversi coinvolgono tutto il personale di CMB ma anche fornitori e subappaltatori.

COMUNICAZIONE Comunicazione sia a dipendenti che alle parti interessate della politica attuata da CMB per soddisfare lo Standard

RAPPRESENTANTI Individuazione di rappresentanti dei lavoratori per la SA8000 (per aziende con RSU sono individuati tra gli RSU stessi)

UN APPOSITO TEAM Costituzione del Social Performance Team, gruppo costituito dai rappresentanti dei lavoratori SA8000 e rappresentanti del management aziendale, che segue l’attività effettuata da CMB e periodicamente si incontra per valutare l’attività fatta e proporre cosa altro necessario e opportuno fare

RECLAMI Gestione di segnalazioni su reclami effettuati da dipendenti e dalle parti interessate relativi ai requisiti dello Standard o ipotesi di loro non conformità IN CANTIERE Operai e tecnici al lavoro nei cantieri di Milano e Venezia. Il Sistema di Gestione SA8000 prevede il coinvolgimento anche delle aziende fornitrici o subappaltatori

FILIERA Coinvolgimento di subappaltatori, fornitori e Agenzie per l’Impiego sul rispetto dello Standard

parte di CMB, lo Standard SA8000 richiede che venga impostato un Sistema di gestione che riporti le attività pianificate, eseguite e monitorate per ogni singola tematica. Il tutto al fine di poter attuare opportune correzioni a fronte del rilevamento di aspetti non adeguati e attuare azioni di miglioramento continuo e progressivo nel tempo. Lo spirito dello Standard SA8000 ben si coniuga con il rinnovato Accordo collettivo aziendale di lavoro sottoscritto tra CMB e le organizzazioni sindacali. Nell’accordo infatti si riscontrano esplicitamente diversi elementi dello Standard, dettagliati nelle modalità concordate e che CMB si impegna ad attuare per tutti i dipendenti lavoratori, elencati anch’essi in una successione che dà evidenza della priorità per l’azienda e di seguito sinteticamente descritti: Relazioni sindacali (“Diritto alla libertà di associazione”) Politiche per il miglioramento delle condizioni sociali e di lavoro (“Salute e sicurezza”) Classificazione dei lavoratori e valutazione delle prestazioni (“Discriminazione”) Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (“Orario di lavoro”) Trattamenti accessori e relativi a particolari condizioni di lavoro (“Retribuzione”) Personale non soggetto a limitazioni di orario (“Retribuzione”) Sistema di welfare aziendale (“Discriminazione” e “Retribuzione”) Garanzia di applicazione della legislazione sociale e della contrattualistica collettiva di lavoro nei rapporti con imprese terze (Gestione dei fornitori). Da alcuni mesi un gruppo di lavoro dedicato sta lavorando, su mandato del Consiglio di Amministrazione, ad approfondire le attività previste dallo Standard SA8000, verificare cosa già CMB sta facendo e documentando il tutto in modo conforme alla norma, valutare quali aspetti specifici è opportuno e necessario integrare, per poi richiedere la certificazione del Sistema di gestione. Vista la centralità del personale per lo Standard SA8000, è previsto prossimamente l’inizio di uno specifico percorso formativo dedicato che coinvolgerà tutti i dipendenti CMB per trasmettere una piena consapevolezza dei requisiti e di quello che CMB fa per rispettarli attraverso il contributo di tutti.

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RISORSE UMANE

ACCORDO 2019 LAVORO

Lo scorso 10 ottobre è stato siglato il nuovo Accordo collettivo aziendale. Tra le novità l’ampio spazio alla conciliazione vita-lavoro Di Daniele Benzi

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RISORSE UMANE

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trascorso oltre un decennio dalla firma dell’ultimo Accordo collettivo aziendale siglato nel 2008. Buona parte di questo periodo ha coinciso con la crisi economica che tanto ha condizionato il settore delle costruzioni e il nostro operare. Sono stati gli anni nei quali CMB ha affrontato la propria vigorosa (ed efficace) ristrutturazione e che, in tempi più recenti, abbiamo potuto affermare di esserci lasciati definitivamente alle spalle. Il nuovo Accordo collettivo aziendale di lavoro, siglato il 10 ottobre scorso e di validità quadriennale, vuole essere uno dei segnali di una ritrovata propensione allo sviluppo, anche per quanto attiene alle risorse umane, linfa vitale della nostra attività di trasformazione. Concluso a livello nazionale con Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, supera gli accordi territoriali esistenti (Carpi, Milano e Roma) e interessa tutti i dipendenti di CMB. L’obiettivo strategico è stato quello di dotarsi di uno strumento di gestione delle risorse umane che fosse non solo attuale, ma in grado di soddisfare le esigenze aziendali di prospettiva, e che fosse altresì in grado di cogliere i mutamenti sociali importanti che stiamo vivendo, ai quali CMB ha sempre prestato grande attenzione, oltre che le aspettative dei giovani, anch’esse in divenire. Abbiamo voluto costruire uno strumento lungimirante, che ci garantisse di rimanere competitivi anche per il futuro sul mercato dei talenti professionali. Al suo interno si trovano diverse conferme e molte novità. Tra le conferme sicuramente troviamo la capacità di CMB di sviluppare relazioni positive con i sindacati, basate su di un confronto trasparente e su rapporti incentrati sulla collaborazione, che ci hanno consentito di raggiungere agevolmente un accordo


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RISORSE UMANE

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Ridurre gli infortuni in cantiere, migliorare la salute dei lavoratori, ma anche sistematizzare le iniziative in tema di welfare per CMB significa offrire un ulteriore valore aggiunto in termini sociali

che cogliesse le reciproche esigenze. È stata ribadita l’attenzione, sempre alta, alla sicurezza sul lavoro, così come gli investimenti rilevanti in formazione continua e il contrasto a forme di mobbing, molestie e violenza di genere. Potenziata, infine, la previgente vigilanza sul rispetto delle norme legali e contrattuali in materia di lavoro in presenza di subappalti. Dal punto di vista delle novità, si è dato ampio spazio al work-life balance, introducendo la flessibilità dell’orario di lavoro per chi opera negli uffici, il ricorso allo smart working (ricorrendo alcuni presupposti) per due giorni al mese, una maggiore elasticità nella programmazione delle ferie, permessi retribuiti addizionali per visite mediche, la cessione solidale delle ore di permesso retribuito in favore di colleghi con difficoltà

familiari, la possibilità di domiciliare pacchi in azienda. L’elenco prosegue con iniziative specifiche volte ad agevolare il rientro al lavoro delle neo-mamme e che si propongono di sostenerle nei primi anni di vita dei figli (ricorso agevolato al part-time o allo smart working) e con la conservazione del posto di lavoro anche oltre il periodo di comporto contrattuale a fronte di gravi patologie. La seconda grande novità è la sistematizzazione delle iniziative in tema di welfare, alcune delle quali presenti anche in passato ma non sempre formalizzate, altre introdotte ex novo o potenziate: contribuzione addizionale alla previdenza complementare, polizza infortuni extraprofessionali, anticipazioni del TFR anche oltre le ipotesi legali e anticipazioni sui compensi futuri a condizioni di favore. La novità di maggiore rilievo è tut-

tavia rappresentata, concettualmente, dalla previsione di contributi per la frequenza di asili e scuole dell’infanzia da parte di figli dei dipendenti. Qualche anno più tardi quegli stessi figli avranno accesso preferenziale in azienda per lo svolgimento di periodi di alternanza scuola-lavoro o tirocini curriculari. Per concludere, è stato completamente riprogettato il Premio di risultato, la cui entità è ora determinata dal livello di inquadramento e che sarà erogato al raggiungimento degli obiettivi di redditività aziendale. Il premio base così determinato potrà tuttavia essere maggiorato fino al 40% sulla base dei comportamenti organizzativi del singolo lavoratore, valutati tramite uno strumento uniforme definito dall’Azienda. Un premio di natura collettiva, dunque, ma anche in grado di premiare il contributo individuale di ciascuno.


XXXXXXXX IN SINTESI

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Brevi ma intense

Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe

— News dal mondo CMB

A cura della redazione

MILANO

CANTIERI

IN BACHECA

Al lavoro per il Gruppo CAP Nella mattinata del 10 dicembre è stata posata la prima pietra del nuovo headquarter del Gruppo CAP a Milano. Il direzionale raggrupperà in un’unica sede gli uffici della società di gestione dell’acqua potabile, oggi dislocati in diversi luoghi sul territorio. Il nuovo direzionale, su progetto dello studio Claudio Lucchin & Architetti Associati di Bolzano, verrà costruito da CMB in circa due anni di lavori e nelle linee ricorderà un’arca che fluttua su una piazza d’acqua. L’obiettivo è la realizzazione di una struttura “a emissioni zero”, progettato con i più alti standard di sostenibilità. Con oltre 11 mila mq di superficie distribuiti su sei piani, la nuova sede ospiterà oltre 400 dipendenti e comprenderà openspace, uffici, laboratori, una caffetteria aperta alla cittadinanza, un’esposizione museale, un asilo nido e un auditorium. Il principio base sarà quello della combinazione tra strutture modulari, openspace e aree senza postazioni fisse, da utilizzare a seconda delle specifiche attività.

VICENZA

FORMAZIONE

In visita all’ospedale di Montecchio Lo scorso 12 novembre gli allievi della Scuola Costruzioni Vicenza hanno visitato, su invito di CMB, il cantiere dell’Ospedale di Montecchio Maggiore. Oltre alle tre classi, accompagnate dai rispettivi docenti, hanno partecipato all’evento il presidente della scuola, l’architetto Gianluca Muraro, il vicepresidente Daniele Magri, la direttrice Lisa Pavan, nonché gli studenti del secondo anno della Scuola Edile di Verona e quattro RLS territoriali. All’arrivo in cantiere i ragazzi sono stati accolti dai responsabili e tecnici di CMB, che, dopo una breve introduzione del progetto nel suo complesso, hanno descritto le varie lavorazioni, le soluzioni tecnologiche adottate e le relative criticità. È stata data particolare importanza agli aspetti relativi alla programmazione dei lavori, alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale. Gli oltre 50 ospiti hanno poi effettuato una visita all’interno della futura struttura ospedaliera: un’importante occasione per i ragazzi, che hanno potuto accrescere le proprie competenze in ambito di sicurezza e organizzazione dei lavori, oltre che vivere un’esperienza insolita all’interno di un importante cantiere ospedaliero.

BARI

INFRASTRUTTURE

Lavori a pieno ritmo

ASSEMBLEE

Budget 2020 e proiezioni 2021 Le date delle assemblee CMB da segnare in agenda.

ROMA

Mercoledì 12 Febbraio Ore 15.00 Uffici di CMB Viale F. Angeli, 5

MILANO

Giovedì 13 Febbraio Ore 15.00

CARPI (MO)

Sabato 15 Febbraio Ore 9.30 Sede centrale CMB Via C. Marx, 101 TESSERE E DELEGA Si ricorda a tutti i soci di presentarsi muniti di tessera sociale. Se in possesso di delega è necessario essere muniti sia della delega (su modello dell’ufficio soci di riferimento) che della tessera sociale del delegante. RICHIESTE E CHIARIMENTI Per ogni eventuale necessità o richiesta di chiarimento potete contattare per la sezione soci Sede Luana Gasparini, per la sezione soci Milano Marialuisa Cammarata, per la sezione soci Roma Paola Zesi

Procede senza interruzioni il cantiere per il potenziamento della tratta ferroviaria Bari Mungivacca – Noicattaro, dopo diverse difficoltà iniziali dovute all’entrata in procedura concorsuale del primo committente e al subentro di RFI, oggi i lavori procedono a pieno regime. L’intervento mira ad essere un’occasione per la riorganizzazione e la riqualificazione ambientale del territorio e un vero e proprio strumento

di riqualificazione urbana per i centri di Triggiano e Capurso, in cui è previsto l’interramento della linea ferroviaria. Grazie al subentro di RFI, il programma lavori iniziale, di 39 mesi, è stato rivisto prevedendo un tempo effettivo per la messa in esercizio di un binario pari a 19 mesi e di ulteriori 6 mesi per la completa elettrificazione di entrambi i binari, imponendo una notevole accelerazione ai lavori previsti.

VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI D.Lgs. 2 agosto 2002 N. 220 Nel mese di dicembre 2019 la Lega Nazionale Cooperative e Mutue ha concluso la revisione ordinaria del bilancio 2018 di CMB per conto del Ministero dello Sviluppo Economico in base al Decreto Legislativo n. 220 del 2 agosto 2002. Il revisore incaricato ha espresso parere positivo rilasciando alla nostra cooperativa l’attestazione di “Cooperativa di Produzione e Lavoro a Mutualità Prevalente”.

Vi aspettiamo numerosi.


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