OPINIONI E NOTIZIE IN CMB
NUMERO
Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XIV. N° 60 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO 60
NOVEMBRE 2021
Recuperi virtuosi per l'Accademia Conclusa la riqualificazione degli Ex Ospedali Riuniti di Bergamo per la GdF
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SOMMARIO
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IN CORSO
— In questo numero
NUMERO
OPINIONI E NOTIZIE IN CMB
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NOVEMBRE 2021
Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XIV. N°60
PRIMO PIANO
EX OSPEDALI DIVENTANO ACCADEMIA DELLA GDF 5 AGLI Bergamo l’inaugurazione con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
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IL DISTRETTO NAVILE DELL’ALMA MATER PRENDE VITA EVENTI
FESTA SUL TETTO DI ODENSE
In redazione: Francesca Martinelli Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Domenico Cichetti Dario Mariolini
INAUGURAZIONE
Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it
Conclusi i lavori, lo scorso 14 ottobre l’atteso taglio del nastro
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Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli
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FORMAZIONE
IL PERSONALE AMMINISTRATIVO IN DIALOGO CON IL CANTIERE Le consulenti di ILSChange hanno guidato i dipendenti in un progetto di visione futura per fare crescere CMB
19 Autorità e costruttori hanno festeggiato il completamento della copertura
Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO). Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
Progetto grafico, impaginazione ed editing: Hic Adv Stampa: Faenza Group Spa Sfoglia o scarica questo e gli altri numeri di inCorso all'indirizzo: cmbcarpi.com/house-organ
CANTIERI
CMB REALIZZA A MILANO UN NUOVO BUSINESS DISTRICT Il complesso, in consegna anticipata in questi mesi, sarà destinato al settore terziario
QUI E LÀ
— Una rubrica tira l'altra P. 3
CLICK
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CAFFÈ CMB
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DIALOGHI
A zonzo tra i cantieri Chiacchiere con o senza zucchero
Luigi Saporito
P. 22 NAVIGAZIONI FACILITATE P. 23
Esplorando il sito di CMB
BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB
The Forest Stewardship Council® (FSC®) is a global, not-for-profit organization dedicated to the promotion of responsible forest management worldwide. FSC defines standards based on agreed principles for responsible forest stewardship that are supported by environmental, social, and economic stakeholders. To learn more, visit www.fsc.org
FOTOGRAFIA
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Dallo scavo delle fondamenta all'opera conclusa il collega Domenico Cichetti si aggira tra i cantieri con la sua fotocamera e ritrae angoli nascosti, scorci di vita quotidiana e splendide architetture. Tutto ha preso vita con CMB. A cura di Domenico Cichetti
IMMAGINI NASCOSTE DAL CANTIERE Ogni opera edilizia nasconde, sotto la pelle esterna, un universo che ai più, spesso, può presentare aspetti interessanti. Sia le strutture portanti principali di un edificio, sia le sovrastrutture a supporto delle finiture, raccontano molto della complessità al suo interno.
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EVENTI
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INAUGURAZIONE
Battesimo ufficiale per il Distretto Navile dell’Alma Mater
Conclusi i lavori, i nuovi spazi universitari su una superficie totale di 7.800 metri quadrati prendono vita. All’appuntamento inaugurale il rettore Francesco Ubertini e il sindaco Matteo Lepore A cura della Redazione
L
o scorso 14 ottobre a tagliare il nastro del “Distretto Navile” dell'Università di Bologna è stato il rettore Francesco Ubertini, come ultimo atto del suo rettorato, insieme al sindaco neoeletto Matteo Lepore. L’evento segna la conclusione dei lavori che hanno visto CMB impegnata nella realizzazione di un complesso costituito da cinque edifici multipiano, oltre a tre edifici polifunzionali, variamente distribuiti su un’area di poco meno di otto ettari. Uno spazio che ospita in totale 29 aule didattiche con una capienza complessiva di 2.115 posti,
4 aule informatiche per 254 posti, 14 sale e spazi studio con 672 postazioni. A queste si aggiungono poi 9 laboratori didattici per 715 posti e 215 laboratori di ricerca, che coprono una superficie totale di 7.800 metri quadrati. Completa il progetto la nuova biblioteca di distretto, che servirà tutti i dipartimenti presenti, con 190 postazioni di studio. Il nucleo centrale del nuovo insediamento è l’edificio che ospita al piano terra una serie di sale studio e al primo piano un’ampia sala ristoro con annessa una caffetteria, dalla capienza di 150 persone. Si tratta del recupero di un edificio industriale, realizzato a cavallo
tra l’Ottocento e il Novecento, parte del più ampio complesso storico industriale dell’Ex Fornace Galotti per il quale è stata notificata e motivata la dichiarazione di interesse culturale da parte della Soprintendenza. "Questo è un traguardo, ma anche un punto di partenza” ha detto il rettore Francesco Ubertini, che si prepara a cedere il passo al suo successore, Giovanni Molari. “Uno sforzo enorme – ha aggiunto – ma che punta a creare un quadrante strategico dove troverà spazio anche un nuovo studentato e che vedrà un adeguamento anche delle infrastrutture di pertinenza".
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PRIMO PIANO
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BERGAMO
GLI EX OSPEDALI DIVENTANO ACCADEMIA
L’intervento di riqualificazione sullo storico complesso di Bergamo ha previsto lavori su otto padiglioni, il restauro conservativo della Palazzina Rossa e nuovi spazi destinati all’ente universitario della Guardia di Finanza Di Giuseppe Di Noia e Roberta Lorusso - Foto di Domenico Cichetti
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PRIMO PIANO
A
Bergamo i padiglioni degli Ex Ospedali Riuniti oggi accolgono un’accademia. Lo scorso 27 ottobre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato a Bergamo la nuova sede dell’Accademia della Guardia di Finanza, un’opera importante per la città, destinata a diventare un polo di alta formazione e integrata nel tessuto civile in cui si colloca. Il progetto di riqualificazione è stato portato avanti da CMB con tenacia e non senza difficoltà data la complessità dell’intervento che ha previsto il recupero di strutture esistenti, restauri e nuove costruzioni.
— IL PROGETTO Successivamente alla realizzazione del nuovo ospedale di Bergamo, inaugurato nel 2012, la Regione Lombardia ha venduto l’intero complesso a Cassa Depositi e Prestiti Spa (CDP) nell’ambito di un accordo di programma che prevedeva la riqualificazione dell’intera area, in modo da farla diventare la nuova casa dell’Accademia Nazionale della Guardia di Finanza. Questa iniziativa, con i suoi circa 130 milioni di euro di investimento, tra acquisto del complesso e lavori di riqualificazione, rappresenta un esempio virtuoso di recupero del patrimonio edilizio pubblico. CDP Investimenti SGR SPA, a luglio 2018, ha affidato a CMB in qualità di capogruppo insieme a Renco Spa (con quota al 42.16 %) i lavori di ristrutturazione del Lotto 2 e i lavori di urbanizzazione primaria del progetto di riqualificazione del complesso immobiliare.
— LA STORIA Ubicato ai piedi del sistema collinare della città, nell'area denominata Conca d'Oro, l'ex complesso degli Ospedali Riuniti di Bergamo si distribuisce attorno alla grande corte-giardino rettangolare, con i vari edifici disposti ortogonalmente ad essa a costituire una cortina unitaria. Inaugurato il 20 settembre 1930 alla presenza dei principi Umberto e Maria Josè di Savoia e realizzato su disegno dell'ingegnere bolognese Giulio Marcovigi, il complesso assunse la denominazione di "Ospedale Maggiore Principessa di Piemonte". L’impianto a padiglioni, collegato da passerelle coperte, rispecchiava un modello innovativo dell’epoca: l’assetto iniziale ha in seguito subito numerose trasformazioni nel corso degli anni per cui il complesso risulta come una stratificazione di elementi che testimoniano le diverse fasi dell’Ospedale.
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LE AUTORITÀ Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il comandante della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana e il ministro dell'Economia Daniele Franco
IL COMPLESSO Risale al 1930 e si distribuisce attorno a una grande cortegiardino rettangolare L'IMPIANTO Si sviluppa in padiglioni collegati da passerelle coperte nell'area denominata Conca d'Oro
PRIMO PIANO
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RECUPERO STORICO
Il restauro della Palazzina Rossa L’edificio, che costituisce l’ingresso principale all’area, è stato restaurato per conservarne la struttura originale
L
a “Palazzina Rossa”, affacciata su Largo Barozzi, costituisce l’ingresso principale all’area ed è l’edificio dal maggior pregio architettonico. Sede dell’amministrazione, ha un disegno che rimanda a un progetto attribuito a Giacomo Bianconi del 1844 per il vecchio ospedale, costituito da tre corpi di fabbrica rivestiti da bugnato di cemento fino all’altezza del primo piano e conclusi da una balaustra perimetrale. Il blocco centrale, più alto dei laterali, è connotato al piano terra da tre arcate che immettono nel grande atrio colonnato e da un superiore ordine gigante di semicolonne che inquadrano le finestre con timpano triangolare. Al centro del prospetto interno campeggia un balcone monumentale con portafinestra sormontata da un imponente frontone con il vertice spezzato da uno stemma. Il progetto di conservazione di questo padiglione ha previsto una fase conoscitiva di approfondimento tecnico sulle facciate esterne e sulle porzioni murarie interne sulle quali è stato messo a punto un rilievo materico e del degrado puntuale, al fine di comprendere la natura dei materiali costituenti e i processi di deterioramento in atto. Le varie indagini hanno evidenziato il buono stato di mantenimento dell’edificio e, per quanto riguarda gli ambienti interni, si è deciso di intervenire solo sugli aspetti
che impattavano sull’immagine originaria. In questo palazzo, al piano primo, è posizionato il Salone d’Onore, dal soffitto cassettonato eseguito a stucco dipinto imitazione legno e riccamente decorato con tre dipinti murali incassati. Nella parte alta delle pareti per tutta la zona perimetrale, scorre una fascia decorativa con cinque sovrapporte. La scena dipinta nella parte centrale a soffitto raffigura una figura femminile seduta che sostiene uno scudo, simbolo di concordia e portatrice di pace. Nei due dipinti laterali due puttini sostengono degli stemmi con scudi in forma ovale i quali rappresentano quello a sinistra la Città di Bergamo e quello a destra il simbolo della
Vergine Maria. Le scene delle cinque sovrapporte sono legate alle arti profane e sono raccordate da una fascia decorativa di forme geometriche e drappi, intervallate da stemmi con scudi che rappresentano le comunità bergamasche. Gli interventi manutentivi sono stati eseguiti iniziando con una pulitura del cassettonato a soffitto senza intaccare la materia originale e la patina naturale tramite spolveratura con pennelli a setola morbida, stuccatura delle piccole lacune e integrazione a colore della superficie finto legno. Completano gli interventi di restauro del Salone la sostituzione totale delle tappezzerie e il ripristino della pavimentazione lignea esistente.
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PRIMO PIANO
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La nuova sede dell’Accademia della Guardia di Finanza a Bergamo, perfettamente integrata nel tessuto civile, è destinata a diventare un polo di alta formazione
L'INVESTIMENTO Per rispondere alle esigenze dell’Accademia sono stati realizzati spazi dedicati a piscina e palestra, auditorium, parcheggio interrato, campo sportivo con tribuna, poligono di tiro e diverse opere di urbanizzazione
— IL CANTIERE L’intervento ha previsto la riqualificazione di otto padiglioni esistenti, la sistemazione delle aree esterne, il restauro conservativo della “Palazzina Rossa”, la realizzazione exnovo degli edifici dedicati a piscina e palestra, l’auditorium, il parcheggio interrato e il campo sportivo con tribuna, il poligono di tiro e diverse opere di urbanizzazione. Dal momento che il sito dell’ospedale si trova in area di interesse archeologico, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Bergamo e Brescia ha richiesto di programmare delle indagini archeologiche preliminari, tramite trincee, da eseguirsi con mezzi meccanici dotati di benna liscia, con sterro cauto e con assistenza archeologica continuativa di ditta specializzata. Durante queste operazioni di scavo nell’area del nuovo parcheggio interrato sono state rinvenute presenze archeologiche di fasi storiche differenti quali: due canali di fase tardo rinascimentale; una strada di epoca romana; i resti di un sepolcreto ad incinerazione indiretta databile alla seconda metà I secolo a. C., oltre ad altre sepolture, alcune con corredo ben conservato.
INDAGINI ARCHEOLOGICHE PRELIMINARI Ritrovati resti di una strada di epoca romana e corredi di sepoltura
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PRIMO PIANO
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CARTA D’IDENTITÀ
L'INTERVENTO IN NUMERI Avvio lavori: agosto 2018 Durata: 36 mesi
525
POSTI LETTO
500
POSTI IN AUDITORIUM
500
POSTI AUTO
28 3 1 1 1 1 1
ALLOGGI UFFICIALI
PALESTRE
CAMPO POLIFUNZIONALE PER BASKET E PALLAVOLO
CAMPO DA CALCIO CON TRIBUNA DA 500 POSTI
PISCINA
PISTA DI ATLETICA
POLIGONO DI TIRO
Questi rinvenimenti hanno portato a un leggero slittamento del programma lavori del nuovo edificio e dell’area del centro sportivo adiacente. I padiglioni esistenti sono caratterizzati da tre piani fuori terra e gli interventi effettuati sono stati di tipo conservativo, in quanto i nuovi layout architettonici non alterano i prospetti e non stravolgono l’impianto planimetrico originario. Le attività di appalto hanno riguardato principalmente le ricostruzioni di murature interne, i rinforzi strutturali, la sostituzione totale degli infissi interni ed esterni, il rifacimento di gran parte dei pavimenti, le tinteggiature, il recupero delle opere in ferro esistenti non strutturali, le opere di impermeabilizzazione, il recupero di alcuni impianti elevatori esistenti e l’inserimento di nuovi e la riqualificazione delle facciate. Le strutture degli edifici esistenti sono realizzate in muratura, con blocchi naturali ai piani inferiori e artificiali a quelli superiori, con limitata presenza di elementi in cemento armato, spesso frutto di interventi suc-
cessivi all’edificazione originaria. Lo stato di fatto di tali strutture ha comportato la necessità di prevedere un rinforzo generalizzato delle stesse attraverso l’uso di intonaco armato, in grado di migliorare notevolmente le capacità portanti e la duttilità delle murature, senza alterare sostanzialmente i layout architettonici. Per quanto riguarda gli impianti, a differenza di quanto previsto per le opere civili e strutturali, è stato necessario prevedere il completo rifacimento degli stessi per l’adeguamento alle nuove esigenze funzionali e alle normative vigenti. Le sfide affrontate per la realizzazione del progetto sono legate principalmente all’estensione dell’intervento e alla sua diversificazione specialistica che ha abbracciato tutta la panoramica delle costruzioni. Un lavoro di grande complessità portato a termine grazie all’attività sinergica di tutti gli attori coinvolti, dai progettisti alle imprese subappaltatrici, e alla determinazione e tenacia del personale CMB e RENCO coinvolto.
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BREAK
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Caffè CMB
Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.
— La pausa ispiratrice
A cura di Francesca Martinelli
Tania Caselli
Francesco Lei
Silvia Scoglio
Paolo Ratti
Controller
Responsabile del Sistema di Gestione Integrato, Ufficio Gare e Studio Lavori
Programmatrice
Responsabile della progettazione e ufficio tecnico di cantiere
Com’è il tuo caffè? Ristretto senza zucchero.
Com’è il tuo caffè? Il mio caffè in CMB non si sa com’è, perché non ho l’abitudine di prenderlo. Col caffè comunque mantengo in generale buoni rapporti anche se non frequenti.
Com’è il tuo caffè? Dolce e decaffeinato.
Com’è il tuo caffè? Senza zucchero. Il primo della giornata da un paio d’anni è lungo, lunghissimo (quasi americano).
Il tuo luogo preferito dove trascorrere un weekend fuoriporta? Per rilassarmi scelgo la Toscana per il paesaggio, il buon cibo e le città d’arte. Adoro visitarla in primavera quando le sue colline sono verdi. Per un weekend di sole scelgo la nostra riviera romagnola. Vino novello e caldarroste o un aperitivo con bollicine? Vino novello e caldarroste & aperitivo con bollicine. Hai qualche aspettativa sull’autunno in arrivo? Spero di realizzare i progetti che ho in corso e più in generale che si possa tornare a una serena socialità. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Cerco di staccare per avere idee migliori dopo il mio caffè! Con quale collega fai la tua “pausa caffè”? Con chiunque abbia voglia di fare due chiacchiere in simpatia, ma la collega che chiamo sempre è Laura Guarnieri.
Il tuo luogo preferito dove trascorrere un weekend fuoriporta? Il luogo dove trascorrere un piacevole weekend fuori porta è, nei miei progetti, immerso nelle colline senesi, ad esempio intorno a Montalcino. Vino novello e caldarroste o un aperitivo con bollicine? Vino novello e caldarroste.. Hai qualche aspettativa sull’autunno in arrivo? Mi sono sempre piaciute le cosiddette mezze stagioni, sono momenti di trasformazione. Mi aspetto che l’autunno porti più sostenibilità. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Visto che sono 38 anni che non prendo caffè alla macchinetta in CMB, chi si è preso tutte le mie idee? Con quale collega fai la “pausa caffè”? Oggi passerei volentieri la mia “pausa dal caffè” con Claudio Camellini, mentre lui si prende un caffè e mi racconta qualcosa.
Il tuo luogo preferito dove trascorrere un weekend fuoriporta? Una località termale, possibilmente in montagna. Vino novello e caldarroste o un aperitivo con bollicine? Entrambe, dipende dall’occasione. Hai qualche aspettativa sull’autunno in arrivo? Mi sembra che l’autunno sia cominciato un po’… “scoppiettante”. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Nessuna idea, alla macchinetta del caffè solitamente “ascolto”. Con quale collega fai la “pausa caffè”? Oggi vorrei ripristinare le abitudini dell’epoca pre-Covid… Mari e Fede sono sempre state le mie compagne di pausa.
Il tuo luogo preferito dove trascorrere un weekend fuoriporta? Ovunque into the wild. Possibilmente in tenda. Vino novello e caldarroste o un aperitivo con bollicine? Vino (rosso) e castagne sì. Novello proprio no… alle bollicine non dico mai di no. Hai qualche aspettativa sull’autunno in arrivo? Tante. Sono molto carico e speranzoso per i nuovi sviluppi che si stanno delineando a Milano. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Proporre, e ottenere, un corso di inglese per i colleghi del Cantiere. Sta andando alla grande! Con quale collega fai la “pausa caffè”? Con qualche compagno di crescita professionale che non vedo più da tempo, per esempio un Fabio Beltramelli.
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DANIMARCA
SUL TETTO DI ODENSE Con la cerimonia di topping out la struttura ospedaliera ha festeggiato il completamento della copertura tra autorità e costruttori. All’evento ha partecipato anche il presidente Carlo Zini A cura della Redazione
EVENTI
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EVENTI
La conclusione del cantiere è prevista per l'agosto 2023
SOPRA La giovane Silje Bruun Nyholm Larsen con il ministro della salute Magnus Heunicke e la presidente della Regione Stephanie Lose SOPRA A DESTRA Il presidente Carlo Zini con Simone Bonauguro, Aroldo Tegon, Kenneth Holm Vicedirettore e Torben Hedegaard Jensen Direttore Nyt Ouh A DESTRA Lo staff CMB di cantiere con la delegazione da Carpi
U
n tetto corona un traguardo. Lo scorso 20 settembre al nuovo Ospedale universitario di Odense si è festeggiato il completamento del tetto (Rejsegilde). All’evento hanno partecipato il ministro della Salute Magnus Heunicke, la presidente della Regione Stephanie Lose, il consigliere alla Regione Syddanmark Karsten Uno Petersen, i tecnici e il personale di CMB e Itinera, che stanno portando avanti il lavoro, insieme ai fornitori e alle maestranze. Da Carpi sono partiti il presidente Carlo Zini, Paolo Zaccarelli, Marcello Modenese e Simone Bonauguro. Tra costruttori, fornitori
e autorità si notava la presenza della giovane Silje Bruun Nyholm Larsen, che era presente anche alla cerimonia della posa della prima pietra, oggi, a nove anni è stata lei a posare uno degli ultimi pezzi del modellino Lego dell'ospedale realizzato per l’occasione. La costruzione ha raggiunto l’ultimo livello in altezza ed è in fase di ultimazione la posa di facciate e infissi, mentre da qualche mese sono avviati i lavori interni, con conclusione stimata per fine agosto del 2023. Dalla consegna aree, la strada è stata lunga e impegnativa, tra le sfide ci si è trovati a fronteggiare prima la pandemia poi la difficoltà nelle consegne ritardate e nelle materie prime: “eventi che hanno generato un notevole impatto su
un cantiere di queste dimensioni” ha voluto sottolineare il ministro della Salute Magnus Heunicke. Secondo l'ultimo programma lavori, dopo la consegna nell'agosto 2023, seguirà un periodo di rodaggio in cui gli edifici e le strutture saranno preparati e sottoposti a “stress test”, mentre i pazienti con ogni probabilità verranno trasferiti nella primavera del 2024. La presidente del Consiglio regionale Stephanie Lose ha voluto evidenziare come l’ospedale “sarà costruito insieme all'Università creando una sinergia positiva nella nostra ricerca sanitaria puntando ad avvantaggiare i pazienti. Offrirà un ambiente moderno e ottime strutture per il nostro personale sanitario.
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EVENTI
LA COSTRUZIONE
FATTURATO
TOTALE CONTRATTI 680 mil €
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I numeri dell'Ospedale EDIFICIO DP05
EDIFICIO DP03
24.370 mq
61.900 mq
EDIFICIO DP08
27.500 mq
EDIFICIO DP04 G
49.600 mq
FATTURATO COMPLESSIVO
279 mil €
FATTURATO STIMATO AL 30/09/2021
680 m
il €
279 m
il €
EDIFICIO DP04 W
48.800 mq
EDIFICIO DP06
EDIFICIO DP07
20.520 mq
18.530 mq
7
251.220 mq
EDIFICI COLLEGATI TRA LORO
ESTENSIONE TOTALE DEL POLO OSPEDALIERO
IL CANTIERE
Penso che dovremmo esserne davvero felici”. Per la joint venture CMB – Itinera, Simone Bonauguro, direttore tecnico di CMB, ha voluto ringraziare il personale e i tecnici delle due imprese CMB e Itinera per le competenze dimostrate e l’esperienza nella realizzazione di ospedali necessaria per portare avanti un lavoro enorme e complesso. Ha continuato rivolgendo un ringraziamento anche ai professionisti che stanno seguendo la realizzazione dell’opera per conto della Regione Syddanmark, sia per la collaborazione che per la volontà manifesta di raggiungere lo stesso obiettivo: costruire un nuovo ospedale con le migliori e più moderne tecnologie, nel tempo più breve possibile.
86
10
PERSONE DELLO STAFF TECNICO
GRU A TORRE
17
7
ACCESSI CARRABILI
ACCESSI PEDONALI
GLI SPAZI DELLA SALUTE
590
379
STANZE DEGENZA
121 UNITÀ DI CURA INTENSIVA
AMBULATORI
57
DAY HOSPITAL
56
SALE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
84
SALE OPERATORIE
11
LABORATORI DI ENDOSCOPIA
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INTERVISTA
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Luigi Saporito appassionato di terra e ambiente fin dai tempi della scuola media GESTIRE LA VITA DI UN’OPERA Penso che gli interventi in Project Financing non possano essere considerati come segmenti separati tra costruzione e gestione. È una sorta di “economia circolare” dove il compito di chi rimarrà a gestire è anche quello di dare input progettuali fondamentali per la gestione dell’intero ciclo di vita dell’opera. Questo richiede una visione molto ampia, multidisciplinare, e soprattutto a lungo termine SOPRA Luigi Saporito
Ciao Luigi, ci hanno detto che sei l’unico Geologo di CMB: cosa ti ha spinto a scegliere questo percorso di studi? Che tipo di lavoro immaginavi da studente? La Terra e l’ambiente in cui viviamo mi ha appassionato fin dai tempi della scuola media, arrivato alle scuole superiori le mie inclinazioni hanno avuto un’ulteriore spinta e immaginavo di poter diventare un ingegnere ambientale. Durante il periodo scolastico, nei pomeriggi e il sabato, lavoravo nello studio tecnico di mio zio, un ingegnere della mia città di origine: in quell’occasione ho maturato la convinzione che per essere un bravo ingegnere prima bisogna essere un geologo. Tutto quello che riusciamo a realizzare, infatti, viene sempre dalla Terra (materie prime, energia, tecnologia) e trova collocazione nella stessa Terra, da cui ha avuto origine, ma con un impatto che può essere devastante (frane, alluvioni, terremoti, inquinamento). Essere un geologo ti permette di avere una visione completa di tutto ciò che l’uomo crea e di cui fa parte: per questo motivo sono diventato un geologo ambientale.
Hai avuto altre esperienze prima di arrivare in CMB? Per quattro anni ho fatto il geologo in libera professione, dedicandomi quasi interamente a consulenze per progetti naturalistici di cui uno all’estero. Prestavo grande attenzione allo studio dell’impatto ambientale, che per quegli anni però era quasi un’eresia: mi sono ritrovato emarginato dal contesto generale ancora proiettato verso l’era consumistica e che spesso richiedeva figure professionali volte a sfruttare al massimo la spinta economica del momento, ignorando totalmente gli effetti negativi sull’ambiente e, quindi, sull’economia di lungo periodo. Quale strada ti ha portato in CMB? Conclusa l’esperienza da geologo e non avendo mai perso i contatti con il lavoro in cantiere, nel 1999 sono stato assunto da un’impresa medio-piccola che aveva acquisito due commesse in Emilia-Romagna: una a Carpi e una a Modena. Nei due anni e mezzo di permanenza in zona, CMB approvvigionava i miei cantieri attraverso il magazzino edile, per cui spesso mi capitava di passare in sede
per saldare i conti aperti, ma non avrei mai potuto immaginare che via C. Marx 101 potesse diventare la mia sede di lavoro. Qualche mese prima del trasferimento e ormai proiettato verso un ritorno nella mia amata Sicilia, mi è capitato di leggere il giornale e mi ha incuriosito un annuncio relativo alla ricerca di figure professionali da parte di una grande impresa nel settore delle costruzioni. Ho preso nota e manifestato interesse: dopo pochissimi giorni fui contattato da Paolo Zaccarelli per un colloquio conoscitivo. Ho sconvolto tutti i miei piani e mai avrei immaginato che da un colloquio conoscitivo mi potesse arrivare una proposta di lavoro. Dopo due notti insonni, ho deciso di provare questa nuova esperienza e il 2 settembre del 2002 fu il primo giorno di lavoro in CMB. Come si è evoluto il tuo ruolo all’interno di CMB? Quali sono state le principali esperienze fatte? Ho iniziato da direttore di cantiere seguendo due cantieri vicini alla sede: il primo fu l’edificio direzionale dove oggi si trova il punto ristoro CIR, che poi ho frequentato come mensa
INTERVISTA
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Luigi Saporito Unico Geologo di CMB, è entrato 19 anni fa come direttore di cantiere. Oggi è direttore tecnico di società SPV che si occupano delle manutenzioni e della gestione dei servizi in ospedali realizzati in Project Financing
LA TERRA COME PASSIONE Osservando mio zio lavorare, durante il periodo scolastico, ho maturato la convinzione che per essere un bravo ingegnere prima bisogna essere un geologo. Tutto quello che riusciamo a realizzare, infatti, viene sempre dalla Terra (materie prime, energia, tecnologia) e trova collocazione nella stessa Terra, da cui ha avuto origine
aziendale; il secondo è stato un intervento immobiliare a Rolo. Presto si aggiunsero altri cantieri di diversa tipologia, tutti in aree limitrofe a Carpi. Nel tempo il raggio di spostamento dei cantieri aumentava e mi sono ritrovato in Veneto e successivamente a Trieste, con distanze sempre maggiori dalla sede che, insieme a importanti problemi di salute e alla nascita di mio figlio, diventavano un ostacolo quasi insormontabile da gestire. Qual è stato il percorso in CMB che ti ha portato ad arrivare alla Divisione Project e Servizi? In realtà non era stato programmato: seguivo con interesse le attività della Divisione Project e Servizi, soprattutto dopo l’esperienza, molto positiva dei servizi di manutenzione presso le stazioni ferroviarie. Nel periodo di crisi seguito al 2009, con contratti di solidarietà e scarsità di commesse, mi fu proposta una alternativa a quello che si prospettava come un periodo di scarsa attività dei cantieri. Era la concessione in Project Financing degli ospedali di Verona dove CMB ha tuttora il ruolo di capogruppo della Società di Progetto (SPV), nell’ambito del quale avrei potuto fare una nuova esperienza
in un settore molto variegato e molto diverso dai cantieri di costruzione. Per me un mondo tutto nuovo dove ripartire da zero, ma pensai che questa nuova avventura lavorativa potesse offrirmi nuove opportunità in ambiti mai esplorati prima. In appena dieci minuti avevo nuovamente cambiato percorso. Da quel giorno sono passati più di otto anni. Cosa significa arrivare quando gli altri “se ne stanno andando” dopo aver realizzato la costruzione e mettere in moto macchine complesse come le gestioni e le manutenzioni negli ospedali? Gli interventi in Project Financing, a mio avviso, non possono essere considerati come segmenti separati tra costruzione e gestione. È una sorta di “economia circolare” dove il compito di chi rimarrà a gestire è anche quello di dare input progettuali fondamentali per la gestione dell’intero ciclo di vita dell’opera. Questo richiede una visione molto ampia, multidisciplinare, e soprattutto a lungo termine, dato che sull’intero progetto il cantiere rappresenta solo una piccola frazione temporale dell’intervento.
Quali sono le principali criticità legate alla gestione dei servizi? La gestione dei servizi è caratterizzata da una moltitudine di fattori e di eventi non prevedibili, esattamente come i terremoti, che in un dato posto ed in un momento qualsiasi possono manifestarsi e determinare conseguenze anche molto gravi. La mole di dati e di informazioni da gestire per la diversa e specifica natura dei vari servizi richiede un approccio sistematico, multidisciplinare, interamente coordinato ma con capacità di problem solving in tempi ristrettissimi. Per dare un’idea numerica di alcune attività, in un anno dagli Ospedali Borgo Roma e Borgo Trento di Verona, arrivano una media di 60mila tra richieste di intervento e segnalazioni, tutte gestite digitalmente attraverso un contact center, per ciascuna delle quali viene generata una tracciabilità completa dal momento della richiesta alla verifica finale sull’esecuzione dell’intervento da parte del committente. La gestione e la registrazione di tali eventi ha richiesto lo sviluppo di un sistema informativo che consente una completa gestione digitale delle attività: esecuzione, consuntivazione; archiviazione; controlli qualità e analisi di indici di performance che certificano il livello qualitativo delle prestazioni erogate. Il numero di operatori coinvolti (circa 500 in tutto) determina un livello di complessità elevato nel quale CMB svolge un ruolo di coordinamento fondamentale per il raggiungimento del risultato.
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FORMAZIONE
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SVILUPPO PROFESSIONALE
Cantieri e uffici in dialogo grazie alla formazione Attraverso un percorso di narrazione e confronto tra i dipendenti, guidato dalle consulenti di ILSChange, sono nate riflessioni e parole-chiave per guidare i comportamenti comuni. Il risultato è una visione futura per fare crescere CMB Di Moira Masper e Anna Traini / Foto di Simon Cesari
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on il percorso formativo rivolto al personale amministrativo della sede di Carpi ha preso il via un processo di sviluppo che ci aiuterà a creare connessioni e collaborazione, potenziare relazioni per lo sviluppo sostenibile di CMB, in sinergia con il nuovo piano industriale. Abbiamo voluto iniziare da una connessione particolarmente significativa: quella tra le persone che lavorano in cantiere e le persone che lavorano nell’ufficio amministrativo. Come si crea una connessione? Prima di tutto incontrandosi, una prima volta in Teams e una seconda in presenza, in visita al cantiere dello Shopville Gran Reno di Bologna. Per i partecipanti l’esperienza è diventata un’occasione per conoscere la fatica, le difficoltà e i problemi specifici gli uni degli altri, per confrontarsi su possibili miglioramenti nei quotidiani scambi lavorativi, per scoprire l’orgoglio di collaborare, ognuno a modo proprio, a progetti significativi per realizzare opere eccellenti e per riconoscere la vicinanza ai colleghi che, seppur distanti fisicamente, condividono l’appartenenza alla cooperativa, sperimentando in questa forma, autentica e immediata, il rispetto e l’attenzione per le persone che la costituiscono.
LE AUTRICI
All’emozione dell’incontro e della reciproca scoperta si è aggiunto il percorso cha ha aiutato le persone dell’ufficio amministrativo a trasformare l’esperienza fatta in una visione possibile per i prossimi anni, all’insegna della possibilità di creare insieme la CMB del futuro. Con l’aiuto di due consulenti, Moira Masper e Anna Traini, attraverso un percorso di narrazione e confronto in piccoli gruppi, sono nate riflessioni, parole-chiave per guidare i comportamenti comuni, piccoli testi che contengono tanta esperienza e tanto calore di chi cerca sempre di dedicare al suo lavoro le energie migliori, anche quando viene coinvolto in attività spiazzanti e fuori dagli schemi abituali. Ne è risultata una visione del futuro all’insegna di tre nuove parole: reciprocità, come capacità di mettersi nei panni degli altri colleghi, per comprenderne la realtà lavorativa nel concreto e non basandosi solo sulle proprie congetture; crescita, in CMB si cresce sia professionalmente sia umanamente ed evoluzione perché del futuro già si intravede il cambio generazionale e lo sviluppo tecnologico. Utilizzando una metafora nata dagli esercizi, CMB è come una grande nave, certamente le acque in cui naviga non sono tranquille, ma procede spedita grazie alla forza del suo motore, i cantieri, e al lavoro dei marinai,
Moira Masper e Anna Traini Moira Masper e Anna Traini sono le co-founder di ILSChange Imagination Leads To Success. Insieme si occupano di metodologie che integrano strumenti organizzativi, immaginazione, pensiero creativo e comunicazione in processi di cambiamento ed evoluzione per team e organizzazioni.
Riuscire a immaginare il nuovo è il primo passo per farlo accadere. Il secondo è crearlo insieme
FORMAZIONE
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PAROLA CHIAVE
Grandi temi in poche parole
ALESSANDRO BULGARELLI Direttore Amministrazione di gruppo Il corso formativo è stato molto apprezzato dall’ufficio amministrazione, in particolare si è avuta l’occasione di confrontarsi direttamente con i tecnici sulle reciproche funzioni ed esigenze, a dimostrazione della stretta interconnessione delle diverse attività aziendali. La visita al cantiere Gran Reno è stata particolarmente gradita e devo ringraziare Claudio Camellini e i suoi collaboratori per la disponibilità offerta. Speriamo di ripetere esperienze analoghe in futuro.
DARIO GHEDINI Direttore del cantiere Shopville Gran Reno
SOPRA Alcuni momenti della visita allo Shopville Gran Reno di Bologna
la sede, e di tutto il resto dell’equipaggio e dei comandanti. Ma si muove seguendo una stella polare che è fatta di piani, progetti e soprattutto valori, che rendono CMB in grado di crescere, senza perdere ciò che la identifica di più, il suo stile, il modo di fare che porta a pensare, anche nelle fatiche quotidiane, ‘che bello lavorare in CMB’, con consapevolezza. In un esercizio d’immaginazione, Lettera dal futuro, abbiamo provato a proiettarci tra cinque anni, a raccontare fatti e sviluppi che hanno caratterizzato il futuro prossimo: “Cari colleghi, ricordo ancora quelle giornate di formazione che abbiamo fatto insieme cinque anni fa, quanta acqua sotto i ponti è
passata! Quei pomeriggi, non pensavo potessero essere così utili, invece da quel giorno in poi, finita la pandemia, abbiamo iniziato e conoscere meglio tutti i cantieri, non solo quello del centro commerciale di Bologna (che bello, adesso è finalmente terminato con all’ingresso una targa con il nostro marchio!); siamo perfino andati a visitare sul campo i cantieri della Danimarca... che avventura! Questi tour mi hanno fatto sentire ancora più parte di CMB e mi hanno dato ancora più stimoli per impegnarmi nel mio lavoro d’ufficio. Le persone passano ma la cooperativa resta come una città che nasce, cresce, si evolve e se ben amministrata ha vita eterna”.
Bellissima opportunità per avvicinare due mondi divisi per professionalità e competenze ma uniti nella medesima causa. Da un lato il mondo degli amministrativi più legati alla prassi, alle regole, alla stanzialità dei luoghi e delle situazioni; dall’altra il mondo del cantiere nel quale, nonostante si lavori per industrializzare i processi, a volte capita di improvvisare e uscire dagli schemi. Quando i mondi si avvicinano a cercano di capirsi è sempre un’esperienza fondamentale.
PAOLO ZACCARELLI
Direttore Risorse Umane e Organizzazione
I temi della collaborazione e della condivisione degli obiettivi sono sempre più importanti per il raggiungimento degli scopi di una organizzazione e questa esperienza ne è stata la conferma. Sono stati “messi assieme” generazioni, professionalità, processi e contributi diversi, ma tutti indispensabili.
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FORMAZIONE
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TESTIMONIANZE
Impressioni sulla visita al cantiere Shopville Gran Reno Tra le baracche e i rumori del cantiere partecipazione e condivisione rafforzano l’attività aziendale
L'
esperienza della visita al cantiere Gran Reno di Bologna è stata vissuta con curiosità e sorpresa. Curiosità per chi si trovava per la prima volta a muovere passi tra baracche, rumori, enormi strutture ed esigenze organizzative estremamente complesse, sorpresa per l’accoglienza attenta e generosa. Tutto ha mostrato quanto la partecipazione e la condivisione siano capaci di rafforzare l’attività aziendale. Ecco come i partecipanti hanno raccontato la visita al cantiere: “Non ci siamo sentiti ospiti ma abbiamo provato un senso di familiarità nonostante siano colleghi con i quali non abbiamo a che fare quotidianamente e non ci aspettavamo così tanto entusiasmo, enfasi e motivazione nello svolgere il loro lavoro, nonostante sia pesante fisicamente e mentalmente”. “La visita in cantiere non è stata una completa sorpresa dal punto di vista cantieristico, sapevamo cosa trovarci davanti anche se questo è un cantiere veramente
grande e complesso. Ciò che ci ha colpito è stato lo spirito collaborativo e organizzativo dei colleghi di cantiere, la capacità di affrontare le problematiche giornaliere in un cantiere complesso e in continuo movimento. Basti pensare che il cantieramento si trova sul tetto; o al il difficile stoccaggio dei materiali; la logistica; la complicazione di dover chiudere e riaprire in continuazione negozi per renderli accessibili per la vendita al pubblico. È stato bello vedere, nonostante tutto, l’entusiasmo dei colleghi nel mostrarci il “loro” cantiere, e per “loro” intendo l’orgoglio e la consapevolezza che è un grande e difficile cantiere ma che nonostante tutto riescono a mandarlo avanti”. “Questi incontri sulla carta e su Teams possono e dovrebbero essere le fondamenta per il futuro. Un modo per affrontare e risolvere le problematiche in una maniera diversa da quella usata finora. Da questi incontri abbiamo “portato a casa” maggior consapevolezza del lavoro altrui e il conseguente rispetto. Auspichiamo che nel futuro i metodi utilizzati in questo “esperimento”, possano essere
spunto per un maggior dialogo tra cantiere e amministrativi. Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo comune e quindi invece che lavorare ognuno per il proprio settore, unire le forze per raggiungere lo stesso fine in maniera soddisfacente e alleviando il lavoro reciproco”. “In virtù di ciò, contraccambiamo invitando i colleghi a una visita presso i nostri uffici. Sarebbe piacevole e utile poter mostrare anche il nostro lavoro e cosa comporta, siccome siamo tutti parte di un unico sistema e tutti essenziali per raggiungere uno scopo comune”. “Vogliamo recuperare un vecchio slogan che ci sembra ancora attuale: cambiare per restare se stessi. Cambiare il nostro modus operandi a favore di una crescita personale e di un maggior incontro con i colleghi non dimenticandoci appunto che siamo una sola grande impresa con un unico fine comune. Il messaggio che vorremmo lanciare e che dovremmo condividere e cogliere tutti quanti è collaborazione e disponibilità reciproca perché siamo tutti sulla stessa barca e perciò remiamo insieme!”.
PROGETTO
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MILANO
APPUNTAMENTO ANTICIPATO ALL’EDIFICIO D A Milano con la riqualificazione dell’area urbana a ridosso dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana nasce un nuovo business district. Il complesso realizzato per Covivio Development Italia è disposto su nove piani con annessa area privata aperta al pubblico Di Marco Arena – Foto di Domenico Cichetti
A
Milano sta nascendo un nuovo business district nella zona sud della città. CMB lo sta realizzando per conto di Covivio Development Italia – Building D, che sarà destinato al settore terziario. Il design di progetto è di ACPV Antonio Citterio Patricia Viel. Il complesso, in consegna anticipata in questi mesi, rappresenterà un nuovo tassello nella riqualificazione dell’area urbana a ridosso dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana. Il cantiere “Covivio - Building D” è stato avviato a febbraio 2020 e subito interrotto a causa delle chiusure delle attività lavorative per via della pandemia Covid-19. In quel breve periodo sono state realizzate solo opere di cantieramento. Solo a primavera inoltrata, con tutte le difficoltà del caso, si sono avviate le vere attività di costruzione, e nonostante il secondo lockdown e la grave crisi internazionale per la reperibilità di alcuni materiali da costruzioni, il know-how consolidato da anni di CMB ha permesso di garantire al cliente la conclusione dei lavori prevista.
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PROGETTO
L'edificio sorge nella zona sud-est di Milano e ospiterà rinomate aziende tra le quali Boehringer, Amplifon, Orsero, Louis Vuitton, Mars
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CARTA D’IDENTITÀ
Building D in numeri
IL PROGETTO L'edificio si presenta come la composizione di due volumi I DUE VOLUMI Il primo è costituito da una piastra su tre livelli di altezza massima 16,85 m. Il secondo è 25x80 m ed è sostenuto da strutture in carpenteria metallica
20.500mq DI SUPERFICIE LORDA COMPLESSIVA
15.671mq
EDIFICIO D A DESTINAZIONE TERZIARIA
A oggi i piani sono stati venduti a primarie aziende quali Boehringer, Amplifon, Orsero, Louis Vuitton e Mars e sono in corso valutazioni di varianti di fit out degli interni. A maggio 2021 CMB ha vinto la gara del lotto adiacente per le opere di demolizione delle strutture in elevazione ed interrate dei fabbricati precedentemente demoliti, opere strutturali in c. a. per il contenimento degli scavi e scavo di sbancamento edilizio per la costruzione del futuro edificio F, per la realizzazione del quale Covivio avvierà una gara nei prossimi mesi.
— DESCRIZIONE EDIFICIO D Il progetto riguarda la nuova costruzione del Building D: un edificio di nove piani fuori terra a destinazione terziaria e di annessa area privata aperta al pubblico con autorimessa interrata sviluppata su due livelli. L’edificio si presenta come la composizione di due volumi: il primo costituito da una piastra su tre livelli di altezza massima 16,85 m che distribuisce i propri spazi attorno a un patio centrale con una copertura praticabile con pergolati verdi e porzioni di giardino pensile a verde in aggetto verso Via Orobia. Il secondo volume è costituito da un corpo di fabbrica di 9 piani fuori terra a larghezza costante di 25 m e lunghezza 80 m con un aggetto rivolto verso nord, sostenuto da strutture alla base in carpenteria metallica. L'area oggetto d'intervento è situata tra le vie Orobia ad est, Vezza d'Oglio a sud e via Adamello ad ovest, nella zona sud-est di Milano.
8.300mq
AREE ESTERNE APERTE AL PUBBLICO
16.625mq AUTORIMESSA PRIVATA SU DUE LIVELLI
250
POSTI NELL’AUDITORIUM SPAZIO MULTIFUNZIONALE
4.500kg
ACCIAIO PER CA
3.000mc
VOLUME CLS
1.000kg ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA
PROGETTO
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CERTIFICAZIONI
Sostenibilità ambientale Il progetto punta al risparmio energetico e alla salubrità degli ambienti
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l committente Covivio intende ottenere la certificazione LEED v4 Core & Shell livello Platinum e la nuova certificazione WELL v2 core con obiettivo Platinum. Il LEED, diventato consueto in tutte le nuovi costruzioni, promuove un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito. La certificazione WELL, che si sta affacciando nelle ultime costruzioni ha una maggiore cura della salubrità degli ambienti e attenzione a chi opererà nello stabile, ovvero i futuri tenant. Building Information Modeling (BIM) Il processo di gestione informativo permette di operare lungo tutto il ciclo di progettazione-realizzazionemanutenzione dell’organismo edilizio
— LE FACCIATE
— TECNICHE COSTRUTTIVE La struttura portante è in cemento armato mista per alcune opere in carpenteria metallica. Le strutture in carpenteria metallica a V che sostengono l’edificio sono in acciaio, una soluzione che ha permesso di tenere sospesi nel vuoto i volumi delle zone nord e ovest. È stata realizzata una struttura metallica al piano terra capace di reggere, in collaborazione con le strutture in cemento armato dei vani scala e ascensore, i carichi dei solai soprastanti. Così facendo l’85% delle strutture in elevazione del piano terra e dei solai dei piani primo e secondo sono state realizzate off-site; i collegamenti delle strutture metalliche non a vista sono stati imbullonati, una scelta che consente di aggirare imprevisti dovuti a temperatura ed eventi atmosferici. Anche i solai presentano soluzioni miste tra solette tradizionali in cemento armato e cavi post tesi. Per
quanto riguarda la realizzazione delle strutture portanti sono stati utilizzati casseri speciali per svincolare la realizzazione del solaio da quella dei nuclei. La strategia costruttiva è stata improntata all’accelerazione massima delle strutture in modo da raggiungere diverse milestone intermedie che ha comportato una accurata programmazione dovendo gestire l’interferenza di molte attività parallele. È stato adottato un processo di gestione informativo attraverso il quale operare lungo tutto il ciclo di progettazione-realizzazionemanutenzione dell’organismo edilizio, grazie al Building Information Modeling (BIM). Attraverso la creazione di un database relazionale con interfaccia 3D, è possibile l’estrazione della documentazione progettuale, costruttiva/ as-built, tra cui computi metrici estimativi, contabilità lavori ed elaborati progettuali.
La tecnologia costruttiva delle facciate vetrate del Building D è per la maggior parte a cellule indipendenti, prefabbricate in officina, trasferite in cantiere e installate direttamente previo montaggio delle staffe di vincolo alla struttura portante dell’edificio; un’altra parte, quella del corpo inferiore, è invece realizzata con un sistema a facciata continua tradizionale, a montanti e traversi. La caratteristica principale delle facciate è di avere specchiature molto ampie che, dal punto di vista progettuale e realizzativo, richiedono particolare attenzione, essendo costituite da vetri a doppia camera, fondamentali per soddisfare gli elevati livelli di isolamento termico richiesti. La parte a secco delle pareti opache si compone di una struttura metallica collegata al fabbricato, placcata in più strati con lastre a base gesso da esterno, composta da uno speciale rivestimento idrofugo e da un cuore densificato e completo di specifici additivi che le conferiscono un'eccezionale resistenza all'acqua, agli agenti atmosferici, intonacate e tinteggiate.
— SISTEMAZIONI ESTERNE Le sistemazioni esterne costituite da aree a verde e dalla pavimentazione in pietra di Luserna e specchi d’acqua con piante acquatiche garantiranno una continuità all’attigua piazza Olivetti, tra la sede di Fastweb e la Fondazione Prada, sede di numerosi shooting fotografici pubblicitari.
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ONLINE
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Continua a leggere — dal web alla carta e ritorno
Online da agosto 2018 il sito web CMB è uno specchio fedele dei valori e delle opere della cooperativa A cura della Redazione
VALORI Cliccando sulla sezione “Azienda”, nel menù della home page del sito cmbcarpi.com, si visualizza un sottomenu che propone un percorso esplorativo della Cooperativa, dalla sua storia alle certificazioni. Proprio qui CMB descrive i suoi valori, i principi di riferimento che hanno guidato e ancora guidano le attività aziendali. Nel corso del tempo i valori sono stati la bussola che ha permesso alla Cooperativa di crescere cogliendo anche le nuove opportunità del mercato.
In poche righe l’azienda introduce la sua esperienza centenaria attraverso i suoi valori, considerati un autentico motore per l’attività. L’attenzione alle persone, la solidità e la qualità dei progetti, l’innovazione, la valorizzazione delle competenze, la sostenibilità sono il bagaglio culturale che la Cooperativa porta con sé. Un sottomenu permette di raggiungere rapidamente le sezioni della pagina web dedicate ai cinque valori di riferimento.
La solidità dell’impresa si fonda sull’esperienza e sulla gestione oculata che guarda lontano, anche al mercato estero con la consapevolezza che le opportunità non conoscono frontiere.
La sicurezza per CMB è cultura. Non a caso per aumentare gli standard oltre le normative esistenti è nato un progetto pilota, “Sicuri per mestiere”, che oggi rappresenta un fiore all’occhiello dei cantieri dell’impresa.
La Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) e la sostenibilità ambientale sono temi sempre più importanti per guardare al futuro e CMB, grazie alla sua esperienza, è in grado di suggerire le soluzioni più innovative.
XXXXXXXX IN SINTESI
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Brevi ma intense
Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe
— News dal mondo CMB
A cura della Redazione
PORDENONE
CANTIERI
Apre al pubblico la Cittadella della Salute
È operativa la Cittadella della Salute di Pordenone. Si tratta della seconda porzione del cantiere consegnata e attivata, dopo il parcheggio P1-P2 a gennaio 2018 e presa in gestione da CMB dopo che il socio della RTI, Polese SpA, nell’estate del 2019 ha chiesto e ottenuto il concordato con conseguente scioglimento del contratto: un'altra milestone verso la realizzazione del nuovo ospedale della città friulana. Il subentro di CMB è stato determinante per recuperare i mesi di ritardo in cui versava il cantiere e con un enorme sforzo di energie delle risorse impiegate è stato raggiunto l’obiettivo del fine lavori di marzo 2021. Da questa data sono partiti i collaudi tecnico-funzionali degli impianti completati durante la prima metà di agosto in contemporanea all’attività di arredamento della Cittadella. Dedicata ai servizi di comunità, la Cittadella della Salute è distribuita su un fabbricato, di forma regolare e di altezza pari a quattro piani fuori terra e un interrato dove trova spazio il parcheggio dei dipendenti. Oggi ospita anche il centro vaccinale Covid-19.
IMOLA
INNOVAZIONE
“Costruire il futuro” con la trasformazione digitale
BOLOGNA
RSI
“Sfide”: anche CMB nel podcast di Impronta Etica Per celebrare i suoi vent’anni Impronta Etica, associazione che promuove la responsabilità sociale d’impresa e della quale CMB fa parte da ormai 15 anni, dà voce delle imprese socie per raccontare la loro visione di un futuro sostenibile. È nato in questo modo “Sfide”: un podcast realizzato da Impronta Etica e composto da dieci sfide e da 31 soluzioni raccontate dagli stessi soci che affrontano ogni giorno le più importanti sfide del presente, con uno sguardo al futuro. CMB ha raccontato l’esperienza maturata nella rivoluzione digitale e di come ha scelto di costruire utilizzando il Building Information Modeling (BIM) per promuovere e partecipare al processo di miglioramento e digitalizzazione dell’industria delle costruzioni, anche nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi SDGs delle Nazioni Unite. I podcast sono disponibili sulle piattaforme di Spotify, Google Podcast e Speaker. SPOTIFY PODCAST
GOOGLE PODCAST
SPEAKER PODCAST
CMB ha raccontato la sua esperienza di innovazione e trasformazione digitale in occasione dell’evento “Costruire il futuro” organizzato da Fondazione Pico lo scorso 21 settembre. Nel corso della giornata – moderata da Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos Italia e componente dell’Advisory Board di Pico – sono stati condivisi i progetti di innovazione sostenibile di 12 imprese cooperative, utili al benessere e al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e delle persone. A partecipare sono state imprese provenienti da numerosi comparti, come ha precisato Gianmaria Balducci, presidente di Cefla e di Legacoop Produzione e Servizi. “La contaminazione tra diversi settori ed esperienze può arricchire tutti, soprattutto in epoca digitale. Il processo di innovazione in una cooperativa”, ha aggiunto Balducci, “deve essere ancora più condiviso e distribuito. Le decisioni vengono prese in maniera collegiale, una spinta collettiva che dà un impulso straordinario verso la direzione in cui viene diretta l’impresa”.
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