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PER LO “SDRAIATO” È ORA DI ALZARSI
Ultimati i lavori propedeutici al cantiere milanese, dove CMB lavorerà a fianco di Colombo Costruzioni per erigere un portale dal fascino “orizzontale”.
Di Marco Cruciani
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L’imponente copertura a catenaria di CityWave unisce gli ultimi due edifici di CityLife con un’unica struttura ad onda. I pannelli solari alimentano gli ambienti di lavoro interni, mentre la parte inferiore in legno crea una copertura per una nuova area pubblica. Come un’interpretazione contemporanea del grande spazio coperto della Galleria Vittorio Emanuele II, il tetto fotovoltaico di CityWave offre ai cittadini di Milano uno spazio urbano ombreggiato e riparato per vivere appieno questa nuova zona vivace della città. La struttura complessiva unisce gli spazi interni ed esterni in una forma di monumentalità leggera e sinuosa.
Bjarke Ingels
Aquindici anni dall’avvio dei primi cantieri, CityLife è prossima al completamento: oggi le tre torri principali per uffici e quasi tutte le residenze sono ultimate; il centro commerciale, realizzato da CMB così come i grattacieli Generali e PwC, sono in piena attività e il parco si configura sempre più come sede adatta a ospitare manifestazioni di ogni genere. Manca all’appello solo CityWave, l’edificio portale che andrà a caratterizzare l’accesso all’area da via Domodossola, ma i lavori propedeutici al cantiere - quali bonifiche, opere provvisionali e scavi - sono già avviati e dovrebbero concludersi entro l’estate del 2023 per consentire l’avvio del cantiere di costruzione dell’opera. E a realizzarla sarà CMB, insieme a Colombo Costruzioni.
— L’ONDA DI CITYLIFE —
In un’epoca in cui i boschi diventano verticali, il quarto edificio di CityLife assume una forma “a portale” facendosi più orizzontale: per questo motivo si è già guadagnato il so- prannome di “lo Sdraiato”. Su progetto dello studio danese Bjarke Ingels Group, l’edificio per uffici sarà l’ultima importante volumetria del quartiere e andrà a chiudere l’area verso nord.
La struttura si articola in due volumi alti, di venti e dieci piani, connessi da un’unica copertura curvilinea che fa da cielo a un portico di scala gigante, per una lunghezza totale di oltre 200 metri. Gli imponenti solidi vetrati di CityWave raddoppiano gli storici caselli d’ingresso della Fiera Campionaria, ancora esistenti, e definiscono una cornice monumentale per quello che s’immagina diventerà uno degli accessi principali a CityLife.
— ENERGIA SOSTENIBILE
CityWave sarà anche il parco fotovoltaico più grande di Milano e uno dei più grandi parchi fotovoltaici urbani in Italia. Grazie a una copertura totale di pannelli fotovoltaici su entrambi gli edifici East (RE) e West (RD), l’alimentazione del complesso avverrà grazie a fonti rinnovabili. La superficie sarà di circa 11.000 mq di pannelli, in grado di fornire una produzione di energia stimata in 1.200 MWh l’anno, tramite un impianto dimensionato per arrivare a una potenza di picco pari 1425kWp.
La stessa struttura consentirà anche la raccolta e il riuso delle acque piovane, oltre a delineare un ampio spazio pubblico verde e coperto, vivibile tutto l’anno. La struttura è concepita per consumare il 45 percento in meno di energia rispetto agli standard, grazie a soluzioni come l’uso termico delle acque di falda, con un risparmio di 520 tonnellate l’anno di CO2, pari alle emissioni assorbite da 20.000 alberi.
Il progetto CityWave ha già ottenuto la precertificazione LEED classificandosi a livello Platinum e si candida a diventare il primo edificio a uffici a superare l’impatto zero, con un progetto che punta a determinare un “impatto positivo” sull’ambiente.
Come spiegava Gio Ponti negli anni Sessanta in una celebre intervista televisiva, uno skyline riuscito non comprende gratta-
200 m 11.000 m2
1.200 MVh
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