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IL FATTO

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IL RACCONTO

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NONNA LINA, A 102 ANNI PIÙ FORTE DEL CORONAVIRUS

A.P.

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L’hanno chiamata Highlander - l'ultimo immortale, dal celebre film degli anni ’80 che narrava la storia di un uomo destinato a vivere all’infinito. E invece è la storia, vera di Italica Grondona, 102 anni, per amici e famigliari semplicemente Nonna Lina. Storia vera di Coronavirus, storia di speranza in mezzo a tanta disperazione. Nata nel 1918, passata attraverso due guerre mondiali e già sopravvissuta all’influenza spagnola, la signora Italica a causa del contagio da Coronavirus è stata costretta ad un ricovero a metà marzo presso l’Ospedale San Martino di Genova. Per vincere il Covid-19 però non si è resa necessaria nessuna particolare terapia, soltanto molta attenzione e le cure previste per le sindromi respiratorie. Così dopo tre settimane di degenza Nonna Lina è stata dichiarata ufficialmente guarita. Il segreto della sua longevità e resistenza? Probabilmente un codice genetico e una robustezza del sistema immunitario eccezionale. Il caso di Nonna Lina è salito così agli onori delle cronache per essere stata la prima paziente ultracentenaria a sconfiggere il Covid-19. Il suo caso è balzato all’attenzione della comunità medica internazionale e dei media di tutto il mondo con un servizio della CNN negli Stati Uniti. Anche sul web l’enciclopedia online Wikipedia le ha dedicato una voce come una delle più anziane pazienti a guarire dalla sindrome che ha colpito tutto il pianeta uccidendo, al momento, circa 100mila persone. ulteriore è arrivata per Nonna Lina, da sempre grande appassionata di motociclismo, dalla telefonata del suo idolo Valentino Rossi: pochi minuti di scambio di battute dove il campione ha invitato la signora a vederlo correre nella prossima gara quando la situazione sarà tornata alla normalità.

E la nonnina highlander, come è stata ribattezzata la signora, ha commentato così la sua guarigione: "Ho avuto vita travagliata, ho lavorato molto ma ho pensato anche a divertirmi, quando ho potuto mi sono sempre divertita. Come ce l'ho fatta a guarire? È stato il destino".

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