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IL LIBRO DEL MESE

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SPAZIO DONNA

SPAZIO DONNA

SALUTE CIRCOLARE

LIVIA PANDOLFI

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Un piccolo saggio accattivante, snello e veloce che apre, in tempi non sospetti, una nuova visione sulla salute. L’autrice è Ilaria Capua, virologa ormai famosa in tempi di Coronavirus, che schiude una nuova prospettiva quasi profetica su come dovremo affrontate un tema in tutti i sensi vitale per l’uomo. Prima che il mondo fosse letteralmente squarciato dalla pandemia Covid19 la scienziata aveva infatti intuito, e messo nero su bianco, la necessità di cambiare paradigma sulla salute, non considerala più un affare solo della specie umana a cui è tutto consentito, compreso sfruttare natura e animali per motivi di profitto. Il libro è una piccola cavalcata nella storia della medicina e della salute, dalla peste nera alla creazione dei lazzaretti-alla scoperta del ruolo della trasversalità e della circolarità delle grandi conquiste della salute di cui oggi godiamo. I protagonisti di questo libro sono quei visionari, coraggiosi, determinati o solo fortunati che in epoche diverse hanno scoperto, per caso o per intuito, universi così vasti da andare ben oltre i confini dell'immaginazione. Si pensi a Pasteur o a Fleming, solo per fare due nomi. Dalle loro storie emerge con chiarezza come la conoscenza e lo studio dei meccanismi che generano salute si espande grazie alla potenza del pensiero laterale. È l'interdisciplinarietà che ha consentito di aprire campi immensi da esplorare e approfondire, andando con il tempo a costruire pilastri della salute. La trasformazione digitale oggi ci impone di ripensare alcuni percorsi nuovi e rivoluzionari per arrivare a un maggior equilibrio con gli animali, con le piante con l'ambiente che ci accoglie nel suo complesso.

La Capua ignara che il mondo sarebbe stato chiamato ad una epidemia come quella in corso, fa riferimento a come abbiamo scelleratamente usato gli animali. Animali spesso diventati veicolo di batteri resistenti agli antibiotici in grado di contaminare indirettamente colture con fertilizzanti derivati magari dal loro sterco e quindi infettando le tavole degli uomini. Alterare la biodiversità, secondo la Capua, e sterminare intere specie significa impedire l’avanzata della medicina e la conquista della salute: spesso le cure di alcune malattie sono state trovate proprio con l’uso di alcune piante (gli esempi sono innumerevoli, ma anche la scoperta degli antibiotici è dovuta al proliferare di una muffa). Oggi abbiamo una grande occasione nell’era digitale: quella dei Big data e delle intelligenze artificiali in grado di mettere in collegamento miliardi di informazioni utili alla scienza e aprire nuove frontiere. La sfida è quella di riconoscere che la salute è un sistema di vasi comunicanti, che può essere migliorato grazie all'innovazione responsabile che miri a rigenerare l'equilibrio. Proprio come diceva Ippocrate.

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