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GERIATRIA - L'iperglicemia e la vista

SALUTE Geriatria

L’IPERGLICEMIA E LA VISTA TUTTI I PERICOLI DA EVITARE

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DOMINGA SALERNO, Geriatra

L’occhio umano consente una delle più importanti percezioni sensoriali: la vista.

Una buona visione ha come base occhi sani. Ciò impone, per esempio, cornea e cristallino sani ed una normale pressione oculare. Un altro elemento fondamentale è rappresentato dall’assenza di alterazioni dei vasi arteriosi e venosi che irrorano gli occhi.

Con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di modificazioni dell’organo della vista che possono compromettere la corretta visione, per esempio la cataratta oppure la degenerazione senile della macula.

Anche malattie croniche come il diabete possono danneggiare l’occhio e quindi la capacità visiva.

Questa patologia può riguardare sia persone giovani affette da diabete mellito di tipo 1, sia persone anziane colpite da diabete mellito di tipo 2 che ha insorgenza più tardiva. Le patologie della retina come la retinopatia diabetica e l’edema maculare sono una conseguenza dell’iperglicemia. Queste malattie danneggiano i piccoli vasi sanguigni e si ritiene che i fattori di rischio principali siano una concentrazione cronicamente troppo alta di glucosio nel sangue, detta iperglicemia ed un insufficiente controllo del diabete con ampie oscillazioni della glicemia.

Altre patologie sistemiche possono concorrere attivamente alla comparsa di danni alla vista, si pensi all’ipertensione arteriosa, all’ipercolesterolemia o al rialzo dei trigliceridi nel sangue.

Anche il fumo rappresenta un fattore che potenzia negativamente i danni alla vista provocati dal diabete.

Durante le fasi iniziali la retinopatia diabetica solitamente non provoca segni di allarme.

Il paziente, quindi, può non rendersi conto della malattia fino agli stadi più avanzati, poiché i cambiamenti nella visione potrebbero essere evidenti solamente quando la retina è severamente danneggiata.

I sintomi principali possono essere rappresentati da un abbassamento lento e graduale della visione sia da lontano che da vicino, distorsione delle immagini, offuscamento della vista, comparsa di piccoli corpi mobili tipo puntini neri, macchie scure o striature che fluttuano nel campo visivo, riduzione della visione notturna, aree vuote o scure nel campo visivo, difficoltà nella percezione dei colori.

Le persone interessate pertanto non riescono più, per esempio, a riconoscere i volti o a leggere. La perdita improvvisa della vista in un occhio deve portare immediatamente il soggetto a recarsi presso le strutture dell’urgenza, in quanto possibile spia di una emorragia o per occlusione di un vaso. Più tardi viene scoperta l’iperglicemia, tanto maggiore è il rischio che si formino danni vascolari. Per questo è molto importante che la retinopatia diabetica venga identificata in una fase precoce e, se necessario, sia stabilito un protocollo terapeutico appropriato. L’attento monitoraggio che viene erogato già in ambito territoriale grazie al Sistema Sanitario, mira a ridurre i rischi di complicanze nelle persone con diabete. Per questo motivo si consiglia alle persone affette da iperglicemia di sottoporsi a una visita oculistica, indipendentemente dalla presenza o meno di disturbi, seguendo le indicazioni dei Medici di Famiglia. Per ridurre i rischi di danni alla vista dovuti alle malattie oculari di origine diabetica è fondamentale raggiungere un controllo ottimale della glicemia, una pressione arteriosa normalizzata e valori nei limiti dei grassi nel sangue.

Indubbiamente è molto utile uno stile di vita sano, caratterizzato da un’alimentazione equilibrata e dalla pratica di attività fisica regolare, se possibile all’aperto.

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