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La normalità anche in vacanza

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PANTERE GRIGIE

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ATTUALITÀ

LA NORMALITÀ ANCHE IN VACANZA: CONSIGLI DI VIAGGIO AGLI OVER 65

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PAOLA TOSCANI

L’allentamento delle restrizioni è molto importante per un ritorno alla normalità degli over 65, una fascia di popolazione fragile. Che, oltre a recuperare le abitudini quotidiane di socializzazione, potrà tornare a viaggiare. Grazie anche all’offerta di operatori turistici che mettono a disposizione pacchetti senior, con servizi pensati a misura di over 65. Intercettare i bisogni della Terza Età è infatti una sfida importante per gli operatori del mercato.

Che l’hanno colta, adeguando l’offerta di servizi a questa fascia di consumatori con disponibilità economiche, spesso, superiori a quelle dei nipoti. I nonni di oggi sono recettivi agli stimoli e alle proposte, ma hanno pagato un caro prezzo alla pandemia. Come ha denunciato la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), l’isolamento forzato ha aggravato la loro fragilità psico-sociale. Il venir meno dei consueti contatti, che migliorano la vita dell’individuo, li ha insomma resi più vulnerabili. Lasciato alle spalle per ora - e si spera per sempre- il periodo più critico dell’emergenza, è il momento di ricominciare a pensare a dove trascorrere il periodo di villeggiatura. Italia o estero? Mare, montagna o collina? Nella scelta della vacanza ideale, ai consigli consueti si aggiungono quelli legati alla situazione sanitaria dovuta al Covid-19. Partiamo dalla scelta della destinazione. Il Certificato Verde Digitale (vedi box) faciliterà gli spostamenti anche oltre le frontiere nazionali. Il consiglio è di escludere località con eccessivi sbalzi termici e strutture difficilmente accessibili, sia in Italia che all’estero, e di informarsi sull’assistenza sanitaria disponibile in loco. Occhio anche alla durata del soggiorno, che non deve essere eccessiva. Gli anziani con predisposizione a patologie cardio-respiratorie croniche dovrebbero valutare con attenzione l’opzione mare nei periodi più caldi della stagione estiva. Attenzione anche alle località di montagna: oltre gli 800-900 metri si verifica la diminuzione dell’ossigeno. Meglio allora optare per località marine ventilate o per qualche caratteristico borgo di bassa montagna, la campagna o le zone collinari. Se la destinazione di villeggiatura è l’Italia, c’è da sapere che alcune regioni mettono a disposizione gli sportelli per l’assistenza integrata per gli anziani lontani dalla loro abitazione nei periodi di villeggiatura. Prima di partire può essere utile informarsi sulla disponibilità di questo servizio. Venendo alle informazioni legate al Covid-19, le regole variano a seconda del tipo di spostamento scelto. Per i bus turistici, ad esempio, oltre all’obbligo di mascherina e al controllo della temperatura, è prevista l’igienizzazione prima di ogni partenza e l’utilizzo degli impianti di condizionamento solo con aria esterna, non ricircolata. I bus devono essere muniti di gel igienizzante, mentre i passeggeri non potranno utilizzare la toilette presente sulle vetture. Regole ad hoc anche per l’occupazione dei sedili, la discesa ordinata dei passeggeri e per i bagagli, che saranno imbarcati e sbarcati dal personale. Controlli di sicurezza prima della partenza sono previsti anche dalle principali compagnie di crociera, che dispongono un tampone prima della partenza e regole precise per una gestione ordinata della discesa a terra. Alcune prevedono piani di protezione Covid per assistere gli ospiti prima, durante e dopo la crociera. Per chi preferisce muoversi in autonomia in Italia, per orientarsi non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalle coste ai monti marchigiani alle Cinque Terre in Liguria; dal Salento alle Alpi Apuane e le Ville Medicee della Toscana. E ancora: la costa etnea, in Sicilia e le Terme di Comano, in Trentino Alto-Adige. Quale miglior modo per godersi la ripartenza?

CERTIFICATO VERDE DIGITALE

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm che di fatto rende operativo il Regolamento Ue sul Green Pass, approvato dal Parlamento europeo. Entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° luglio. È in sostanza un codice digitale (QR Code) da salvare sullo smartphone, o conservare in formato cartaceo. Sarà gratuito e a rilasciarlo sarà l’ente che ha provveduto al vaccino, l’ospedale dove si è stati curati o il laboratorio che ha effettuato il tampone. Il Certificato Covid digitale della Ue contiene informazioni fondamentali quali nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni su vaccino, test, guarigione e identificativo unico. Questi dati rimangono sul certificato e non sono memorizzati o conservati al momento della verifica in un altro Stato membro; le informazioni sanitarie non potranno quindi essere conservate dai paesi visitati. Ciò che viene validato è solo l’origine del rilascio, la firma, la validità e l’autenticità. Tutti i dati sanitari saranno conservati solo nello Stato membro che ha rilasciato il certificato Covid digitale. Il documento europeo servirà per muoversi liberamente tra le regioni italiane, anche in caso di future restrizioni, e all’interno dell’Unione europea, senza doversi sottoporre a tamponi e quarantene in caso di spostamento da un Paese all’altro. La condizione per ottenerlo è di essere stati vaccinati contro il Covid-19, in alternativa essersi sottoposti a un tampone molecolare -con esito negativo- nelle ultime 48 ore, o di aver contratto il virus in passato. Anche la durata varierà a seconda che si rientri in uno dei suddetti tre casi: per i vaccinati il Certificato Verde durerà nove mesi, che si riducono a sei per i guariti da Covid-19, mentre durerà 48 ore dal risultato negativo del tampone. L’accordo raggiunto in sede Ue prevede il divieto per gli Stati di imporre restrizioni a chi avrà il Certificato Verde Digitale. I titolari non potranno cioè essere sottoposti a quarantene, misure di autoisolamento o test. Sul versante privacy, il regolamento prevede che i dati sanitari siano conservati e protetti nel Paese d’origine. Riservatezza garantita anche ai varchi di frontiera o agli aeroporti, al momento di esibire il QR Code. Nello stesso regolamento europeo che istituisce il Certificato Verde Digitale si prevede poi che i Paesi garantiscano di applicare ai cittadini prezzi accessibili per effettuare i test.

Come si ottiene il Green Pass

Il Green Pass è gratuito e facile da ottenere. Per farlo occorre collegarsi a sito www.dgc.gov.it , oppure a quello del fascicolo sanitario regionale www.fascicolosanitario.gov.it, selezionando la Regione di residenza. Inoltre si può utilizzare l'app Immuni o l'app IO. Bisogna avere a portata di mano il numero di tessera sanitaria e uno dei codici unici ricevuti per avvenuta vaccinazione (sia prima dose, sia completa), avvenuta guarigione, esito negativo del tampone nelle ultime 48 ore. I codici vengono inviati via sms o via mail dal ministero della Salute ai contatti forniti al momento della prestazione. Un aiuto per i non digitali: pass disponibile anche nelle farmacie e dai medici di base Questa possibilità è molto importante proprio per gli anziani che hanno poca dimestichezza con internet, siti, app e il mondo digitale. Per scaricare la carta verde si può contattare il proprio medico, il pediatra o addirittura recarsi alla propria farmacia di fiducia. Anche qui occorre avere a portata di mano il proprio codice fiscale e i dati della tessera sanitaria. Sarà il proprio medico o farmacista che scaricherà la carta che a questo punto si potrà stampare. Il pass, che sia digitale o cartaceo, è un QR code che può essere letto da chi è autorizzato alla verifica quando si incontrano i controlli in viaggio e nel corso di eventi. In arrivo mail e messaggi per ottenere il pass Per tutto il mese di giugno i cittadini riceveranno via email o sms l'avviso che la certificazione è disponibile. Contestualmente sarà reso disponibile un codice per scaricarla su pc, tablet o smartphone. Per tutte le informazioni è possibile contattare il Numero Verde della App Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00.

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