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Premiamo i Progetti che guardano al futuro e alla sostenibilità ambientale
Sostenere progetti immobiliari coraggiosi per noi vuol dire proseguire nella costruzione di quel “Modello Segrate” a cui ci ispiriamo. Un modello basato sulla sostenibilità ambientale e sulla ricerca costante del benessere dei cittadini che, venendo ad abitare nella nostra città, puntano a una miglior qualità della vita, ricercando più verde e più spazi di condivisione all’aperto, senza però dover rinunciare ai servizi e alle comodità. Per questo premiamo quegli imprenditori che, con coraggio e lungimiranza, portano avanti progetti che guardano al futuro, alle fonti rinnovabili e alla transizione ecologica. Un esempio è il Nuovo Centroparco, il polmone verde di Segrate. Un’oasi naturalistica attorno a un lago di cava che negli anni abbiamo riqualificato grazie a diversi progetti di rigenerazione urbana. Segrate non ha mai avuto un vero e proprio centro città, essendo frammentata in diversi quartieri scollegati tra loro. La scommessa vinta è stata quella di creare questo luogo comune di incontro e socialità attraverso lo sviluppo di un’area verde con nuovi boschi urbani, sentieri e prati, dove i cittadini possono passeggiare, fare sport e rilassarsi nella natura. Il Nuovo Centroparco oggi è il centro di Segrate, un punto di riferimento straordinario per tutta la comunità. Anche il Chilometro Verde, che ci ha permesso di partecipare alla COP26 di Glasgow, nasce dalla necessità di collegare tra di loro quartieri fisicamente separati. Il progetto prevede la depavimentazione di due delle quattro corsie dell’attuale Cassanese, una ex strada provinciale molto trafficata che taglia in due Segrate da est a ovest. Togliere una lingua di asfalto di circa 3 chilometri ci permetterà di creare un bellissimo corridoio verde verso Milano e di eliminare, finalmente, questa spaccatura che oggi divide la città. Recuperiamo territorio dal cemento,
Sostenere
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▲▼Nuovo
Centroparco Segrate
creando nuovi prati, piantando altri alberi, realizzando piste ciclabili e collegamenti pedonali tra i quartieri. Abbiamo calcolato che questo progetto ridurrà le emissioni di Co2 nella zona del 70 per cento. Per quanto riguarda invece il mall Westfield Milano, il cui sviluppo è stato sospeso, la società ci ha informato che ha intenzione di presentarci un nuovo masterplan del progetto: per fare questo ha avviato una gara tra i più prestigiosi studi di architettura italiani e internazionali. Proseguono però nella realizzazione della Cassanese Bis, la nuova tangenzialina legata al progetto e all’Accordo di programma, che ci permetterà di deviare lontano dai centri abitati tutto il traffico di attraversamento, e della stazione ferroviaria di Porta Est che ospiterà l’Alta velocità. Qualche esempio di progetto coraggioso nel retail da segnalare? Rimango a Segrate, orgoglioso di quello che stiamo facendo, stravolgendo un po’ il significato e concetto di retail. Anche un ente pubblico come un comune “vende” beni e servizi ai propri consumatori che sono i cittadini che pagano le tasse. Allora il progetto del Nuovo Centroparco è un esempio coraggioso e virtuoso di questo modello di concepire il rapporto con i cittadini che scelgono di vivere, e quindi di spendere le proprie risorse in termini sia economici, sia di socialità, in una realtà piuttosto che in un’altra. Questo progetto, inoltre, è innovativo perché coinvolge più soggetti privati e un ente pubblico che lavorano insieme allo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e l’ambiente, ciascuno con il proprio giusto beneficio. •
Diego Valazza Business Development Director Lendlease
Progettare la rigenerazione urbana che generi imPatti sociali e ambientali
Sono due i mega progetti di cui Lendlease si sta occupando a Milano. Uno è MIND, Milano Innovation District, che, già dal nome, si preannuncia tale e nasce dall’eredità di Expo 2015. L’altro è Milano Santa Giulia, uno dei maggiori interventi di riqualificazione urbana, sempre nel capoluogo lombardo. MIND è stato creato per diventare il distretto italiano dell’innovazione dedicato alle scienze della vita e alla città del futuro. Per questo vuole mettere in connessione persone e idee: un ambiente che collega tutto il complesso all’altezza del piano terra, il Common Ground, pensato per favorire l’incontro e promuovere dinamicità e benessere. Il distretto si estende su vogliamo aiutare i retailer a sperimentare nuovi servizi e modalità di gestione degli spazi Con la garanzia di ambienti CertifiCati, deCarbonizzati e in grado di offrire il massimo Comfort quasi un milione di metri quadrati, con verde e canali per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Grazie al modello di rigenerazione nato dalla partnership pubblico privata tra istituzioni, Human Technopole, Ospedale IRCCS, Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, Fondazione Triulza, presto l’Università Statale, tante imprese e start up, e i primi retailer, sta diventando un vero e proprio ecosistema per la crescita socioeconomica, un pezzo di città che entro il 2026 ospiterà fino a 70 mila persone al giorno. Milano Santa Giulia è, invece, un nuovo quartiere con residenze, uffici, commercio e un importante spazio pubblico, che unisce well being, sostenibilità e sviluppo sociale. Il progetto, che ha di recente ottenuto tutti i certificati Leed, si sviluppa su oltre 1,1 milioni di metri quadrati, con diritti edificatori pari a 670 mila metri quadrati, e presenta due macro zone: il Business District a sud e l’area a destinazione residenziale e di servizi a nord, oltre a un parco di più di 300 mila metri quadrati. Sarà anche la casa del nuovo Conservatorio e della nuova Arena polifunzionale che, con una capacità di circa 16 mila spettatori, diventerà una delle maggiori strutture italiane di intrattenimento. Questa zona così capillarmente connessa con le infrastrutture di trasporto urbano ed extraurbano, a ridosso dell’hub ferroviario di Rogoredo, rappresenterà una nuova concezione di leisure retail, abbinata a 55 mila metri quadrati di retail puro. Di fatto Lendlease è da sempre orientata alla progettazione di una rigenerazione urbana che generi impatti sociali e ambientali. Nel caso di MIND abbiamo potuto valutarli grazie a uno studio di PlusValue insieme al Politecnico di Milano, che ne ha identificato i benefici economici, sociali, ambientali e innovativi. In questo distretto abbiamo allineato gli interessi dell’investitori privati con quelli dell’istituzione pubblica: l’impegno è per 99 anni. La rigenerazione urbana costituisce per noi un’enorme opportunità per innovare e progettare nuove soluzioni in risposta ai grandi temi come la transizione ecologica, l’inclusione sociale e la crescita sostenibile. Il nuovo quartiere è un laboratorio dove sperimentiamo le soluzioni più innovative nella progettazione, costruzione e gestione. Sarà il primo distretto carbon zero, alimentato da fonti totalmente rinnovabili e certificate, costruito con modalità e materiali green e con una mobilità solo elettrica. Infine, stiamo lavorando attivamente sul retail come infrastruttura e attivatore degli spazi. Vogliamo costruire “better places” e aiutare i retailer a sperimentare nuovi servizi e modalità di gestione degli spazi con la garanzia di ambienti certificati, decarbonizzati e in grado di offrire il massimo comfort. A partire, da spazi retail predisposti con aree esterne climaticamente accoglienti tutto l’anno. •
Stefano Fedeli Direttore Operations Mondadori Retail
Delle Librerie
ICon il trasferimento nei nuovi spazi in piazza Duomo, abbiamo da poco inaugurato il nostro flagship milanese. È un unicum, come esprime anche il naming, Mondadori Duomo, e rappresenta il biglietto da visita di tutta Mondadori Retail, la catena di librerie più diffusa in Italia con circa 530 negozi. Il Megastore meneghino si sviluppa su 3 piani, per circa 1.300 metri quadrati di vendita e già dal payoff “Emozioni senza limiti” evidenzia la novità del concept: creare un luogo esperienziale, un polo attrattivo e iconico per la diffusione di cultura, idee e, appunto, emozioni. Per fare questo abbiamo reso protagonista il libro creando una libreria con più di 30.000 titoli, dedicando lo spazio più nobile al piano terra alle novità e ai generi più apprezzati ma creando anche mondi dedicati ai fumetti al primo piano e ai bambini e ragazzi al piano interrato. L’offerta non libro è completata da cartoleria, gioco e musica per le quali abbiamo selezionato i migliori partner. Nel disegno degli spazi abbiamo voluto mantenere una forte connessione con la città e la sua piazza iconica, attraverso, per esempio, elementi architetturali come il “Portico Mondadori” e il richiamo ai gradini di piazza Duomo, ma anche con l’identità di Mondadori attraverso l’utilizzo di archi che ricordano quelli di palazzo Niemeyer, sede storica del Gruppo Mondadori. Abbiamo anche realizzato molti spazi esperienziali come il cilindro immersivo che consente ai bambini di vivere esperienze fantastiche a 360 gradi, la campana sonora per ascoltare audiolibri ed e-reader a disposizione dei clienti per e-book. Abbiamo, inoltre, puntato sull’innovazione con casse self e l’App Trovalibro che
Come esprime anChe il naming, mondadori duomo è un uniCum e rappresenta il biglietto da visita di tutta la nostra Catena, la più diffusa in italia Con CirCa 530 librerie consente di trovare in autonomia i titoli nello store con tanto di mappa. Ma la scelta più coraggiosa è stata inserire lo spazio eventi nel cuore della libreria, con l’Arena Mondadori proprio all’interno dell’area vendita, creando una forte commistione tra il pubblico delle presentazioni e quello della libreria. Grande attenzione è stata posta alla sostenibilità riqualificando, in collaborazione con il Comune di Milano e la Soprintendenza, un importante edifico storico in piazza Duomo secondo i criteri del protocollo internazionale LEED, per il quale è in corso la certificazione di livello GOLD. Di fatto Mondadori Duomo è l’emblema di un significativo processo
▲▼Mondadori Duomo, Milano Mondadori Retail di trasformazione che sta coinvolgendo il nostro network: puntiamo allo sviluppo delle rete diretta e franchising sia nei centri città, sia negli shopping center, alla forte focalizzazione sul libro anche attraverso il focus su segmenti verticali come il fumetto con il nostro brand “Just Comics”, o i libri per bambini e ragazzi con il brand “We are Junior”. Attualmente Mondadori Retail conta circa 530 librerie, tra dirette e in affiliazione, distribuite sul territorio italiano, a cui si aggiunge il canale online, garantendo così servizi di multicanalità e un ecosistema digitale integrato. Abbiamo già in programma numerose nuove aperture nel primo semestre 2023 e altre seguiranno nel secondo semestre: il piano di opening proseguirà simile nei prossimi anni. Continueranno anche le ristrutturazioni della nostra rete attuale per l’adeguamento di spazi e offerta al nuovo format. Infine, una bella sfida per il futuro, è migliorare sempre più l’esperienza multicanale dei nostri clienti creando un ecosistema fisico-digitale che risponda alle loro mutate aspettative, non solo nella shopping experience, ma in tutto il customer journey con il nostro brand. •
Luca Verpelli Amministratore Unico Odos Servizi
Creiamo Soluzioni Tailor Made
Per lo sviluPPo degli asset commerciali
54strutture commerciali in gestione su tutto il territorio italiano, più di 1.450 negozi, oltre 700.000 metri quadrati di gla e più di 35 milioni di euro di service charge amministrate. Sono i numeri distintivi di Odos Group che, da 30 anni, offre servizi di consulenza per la gestione, promozione e commercializzazione di shopping center, retail park e altre polarità commerciali. Del nostro gruppo fanno parte 3 società specialistiche: Odos Servizi, focalizzata sui servizi di gestione, promozione e commercializzazione, Odos dedicata alla amministrazione di immobili mediante mandato senza rappresentanza e Atrium per l’amministrazione condominiale. Ci contraddistinguono concretezza e pragmaticità, adottiamo pertanto un modello basato sull’analisi oggettiva dei dati e sulla completa terzietà (grazie alla nostra autonomia proprietaria), creando soluzioni di sviluppo tailor made per qualsiasi tipologia di cliente e di prodotto gestito. In particolare, quando si vuole riconvertire e rilanciare una struttura commerciale non più performante, bisogna innanzitutto effettuare un’analisi approfondita, da ogni punto di vista, con l’obiettivo di individuare le peculiarità territoriali dell’asset e le sue potenzialità ancora inespresse, risolvendo le eventuali distonie. Ma anche, contestualmente, metter in sicurezza quanto di buono esiste. A ciò segue un momento in cui definire un piano di azione concreto e scandito da fasi precise, da condividere con gli stakeholder. È forse questa la parte più delicata, in cui si capisce se il progetto può ambire a una ripresa, vogliamo aiutare i retailer a sperimentare nuovi servizi e modalità di gestione degli spazi Con la garanzia di ambienti CertifiCati, deCarbonizzati e in grado di offrire il massimo Comfort che necessariamente comincerà con la sfida di recuperare credibilità. Fra i tanti progetti che ci hanno coinvolto, citerei il Centro Polifunzionale La Birreria di Napoli e Officine S di Torino, due asset con necessità tanto particolari. La Birreria è una struttura molto articolata, caratterizzata da un centro commerciale di 65 negozi: aperta nel 2019, oggi si appresta ad affrontare una fase delicata del suo ciclo di vita, che vede rafforzarsi il positivo percorso intrapreso e lo sviluppo di nuove tendenze di crescita. Officine S è invece una struttura commerciale innovativa, contraddistinta da una piazza lineare di 300 metri, la più lunga d’Europa, su cui affacciano 30 attività. Di fatto costituisce un inedito concept di rigenerazione urbana (ex stabilimento Snos) che coniuga nuove esperienze di intrattenimento tra food, sport, eventi, appuntamenti culturali, spettacoli unici e attività innovative, mettendo al centro la comunità che lì vive. Tra l’altro, nella sua particolarità, presenta due insegne della Gdo, Il Gigante e Lidl, agli estremi della struttura. Per quanto riguarda invece le prossime iniziative, stiamo lavorando per rendere le nostre realtà sempre più dinamiche nell’offerta commerciale. In quest’ottica, ci stiamo dedicando all’area leasing, con un focus su tutto ciò che può essere ricondotto al tema temporary e specialty leasing. Ovvero, quelle attività che prevedono contratti di locazione a breve termine. Che si tratti di negozi sfitti, di aree comuni di centri commerciali, di spazi liberi all’interno di punti vendita della grande distribuzione, la gestione coordinata e specializzata della commercializzazione di queste superfici è in grado di generare interessanti extra redditi per gli stakeholder, ma anche di restituire un’immagine dinamica a tutta l’offerta. Ci crediamo molto e i risultati di pedonabilità ed economici ci stanno dando ragione; non ultimo nel rapido recupero di redditività e appeal commerciale anche in quelle strutture che attraversano momenti difficili o, comunque delicati, dal punto di vista delle performance. •
Benedetta Conticelli CEO Land of Fashion Outlet Management
asPetti valoriali degli asset
In questi anni gli accadimenti sfidanti mondiali hanno portato anche a importanti spunti di riflessione sul format degli outlet center. Il modello di business di Land of Fashion si è dimostrato decisamente resiliente perché aveva già in sé le caratteristiche e i valori risultati ancora più importanti nei periodi di difficoltà. A partire dalla capacità di far vivere ai nostri ospiti momenti di serenità e piacevolezza, grazie agli spazi all’aperto, sui quali abbiamo particolarmente investito. D’altra parte, le crisi portano le persone a ricercare posti dove sentirsi come a casa, luoghi familiari, ritorna il concetto del back to local e i nostri Villaggi che racchiudono l’essenza dei meravigliosi territori in cui sono immersi, appagano questa esigenza. Il consumatore, inoltre, ha attribuito ancora più valore ai propri acquisti, premiando i prodotti di qualità a prezzi competitivi, così come ha apprezzato ancora di più i nostri eventi volti a esaltare le eccellenze dei territori.
Adesso nei nostri 5 Villaggi Land of Fashion stiamo investendo in particolare sugli aspetti valoriali degli asset. Con l’evolversi del retail, tutti si contendono il tempo e la spesa del consumatore su più fronti: ormai il nostro è diventato un “experience business”, dove ogni touchpoint esalta l’elemento esperienziale. Non siamo landlord, ma siamo curator, convinti che siano le attività di indiscussa qualità, riconosciute dal consumatore come autentiche, a fare la differenza. Abbiamo riconfermato investimenti distintivi come il restyling di Palmanova Village con anche i murales di un famoso artista italiano che hanno trasformato il non siamo landlord, ma siamo Curator, Convinti Che a fare la differenza siano le attività di indisCussa qualità, riConosCiute dal Consumatore Come autentiChe
Villaggio in una galleria d’arte a cielo aperto. Stiamo progettando un nuovo concept degli info point: non solo luoghi di servizio, ma vere e proprie “hospitality lounge” per accogliere e intrattenere i visitatori. Stiamo inoltre elevando l’offerta della ristorazione inserendo nomi di chef rinomati come Renato Bosco e il Pasticciere Antoniazzi. Fare business, dunque, nel rispetto della reciproca stima e fiducia tra landlord e tenant, tra il Villaggio e il consumatore. Credo pertanto che lavorare e investire perseguendo qualità ed eccellenza sia già un esempio di coraggio laddove le sfide globali impongono il contenimento degli investimenti. Un progetto ben fatto, in partnership con realtà altrettanto forti come la nostra, è il miglior modo per realizzare un futuro destinato a prosperare e aumentare il valore non solo dei nostri asset, ma anche dei territori e delle comunità circostanti. Grandi marchi internazionali sono presenti nei Village, ma anche realtà più piccole e locali trovano spazio e migliorano il loro business, superando le difficoltà di questi momenti complessi. Continuiamo anche sostenere progetti con un forte impatto sociale come la bellissima realtà di Drittofilo a Mantova Village o lo splendido asilo comunale nel nostro Puglia Village. Infine, senz’altro gli eventi degli ultimi anni hanno lasciato segni tangibili su abitudini e costumi che si riflettono immancabilmente sul real estate in generale. Noi come Kryalos SGR abbiamo un portfolio di oltre 12 miliardi di euro di investimenti di varia natura, che si modifica e plasma con l’evoluzione degli scenari. Ultimamente vediamo diversi progetti di riconversione specialmente nel retail, settore che presenta il quadro più travagliato e in continua evoluzione per adattarsi ai nuovi contesti. Resta molto attuale il trend della riconversione dei cinema, con l’ottimizzazione e la riduzione delle sale e la trasformazione in retail delle parti residue. •