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i nuovi utilizzi degli sPazi retail
Arrivano i servizi all’insegna del mixed-use
Sempre nell’ottica di trasformare minacce in opportunità, nello scenario post-Covid aumentano le possibilità di declinare il retail in nuove modalità. Soluzioni che, non solo contemplino nuovi usi e approcci con il fil rouge dell’esperienza, ma si trasformino anche in servizi, garantendo sempre, e comunque, un valore aggiunto al consumatore. In considerazione pure delle nuove esigenze dettate dallo smart working, i cui sviluppi futuri non sono ancora chiari. La trasformazione dei format è, tra l’altro, facilitata dagli importanti interventi di rigenerazione urbana in atto in Italia, che permettono di creare spazi e luoghi più idonei e personalizzabili. Se quindi il binomio retail e food, già ampiamente sperimentato è sempre più propedeutico ad assicurare un’esperienza di socialità, si punta anche ad altri abbinamenti merceologici per trovare formule alternative ed esperienziali, miscelando magari moda, tecnologia, arte e ospitalità. Oppure si introducono nuovi, importanti servizi all’insegna del mixed-use. In particolare sono già in fase di riconversione i punti vendita di grandi dimensioni, sia nelle high street sia nei centri commerciali, lasciati spesso vuoti dalle grandi catene della fast fashion che stanno ottimizzando il network. A volte vengono destinati a centri di distribuzione per gestire gli ordini online o diventano comunque funzionali alle attività di e-commerce. Altre volte si trasformano, per esempio, in laboratori specialistici, centri diagnostici, centri odontoiatrici e attività di medicina di base. Perché, anche in questi ambiti, l’obiettivo è garantire sempre più un servizio di prossimità.
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